Intervista a Sandro Gozi sulla crisi del debito pubblico nella zona euro

Con Sandro Gavazzi del Partito Democratico parliamo della situazione europea della crisi nell'eurozona partendo da una considerazione oggi c'è un articolo di Stefano lepri sulla stampa che dice
I Governi Europa ai sono stati troppo buoni con i banchieri cioè in realtà avrebbero dovuto fare delle azioni molto più incisive prima dello dello scatenarsi della crisi
Anche a costo come dire di chiudere o comunque di mandare in inviabili manda in difficoltà delle banche locali
Certamente delle banche sono la di per i principali responsabili del disastro in cui ci troviamo nessuno
In realtà subiscono meno gli effetti negativi di questa crisi ed è certo che forse alle banche andava chiesto prima di fare qualche sacrificio in più per esempio
Contribuire direttamente ai salvataggi dei paesi in difficoltà come è stato proposto come può darsi che avverrà dopo il due mila tredici se mai meccanismo di aiuto i salvataggi
Difficoltà
E il nuovo meccanismo permanente verrà verrà introdotto però è evidente che dato che quello che ha spinto ad esempio la Germania la fine intervenire a favore della Grecia è stato anche soprattutto l'esposizione la o all'alta esposizione delle banche tedesche
Oltre che quelle francesi rispetto al debito pubblico o contratto dal Governo greco è evidente che dato che si interviene con i soldi dei contribuenti pensava salvare delle banche esatta aiutare dei Paesi
E soprattutto per evitare i contraccolpi negativi sulle banche andrebbe andava e vanti chiesto più
Di contribuire di più alle banche il problema che evidente che c'è una relazione simbiotico attracca i detti pubblici contratti da alcuni Stati membri da vari Stati
E le banche europee in gran parte banche tedesche olandesi francesi e inglesi quindi è evidente che
Occorre ormai intervenire
Per in favore di entrambi cioè si interviene a favore dei Paesi Paesi che come l'Irlanda
No hanno rinunciato a anche
Accettare il fallimento di alcune banche debiti il deficit e di Amanda al trentadue per cento
è un deficit assolutamente straordinario dovuto alla scelta del Governo irlandese di non fare fallire nessuna banca tanto che si era detto uno stato troppo piccolo con banche troppo grandi c'è banche troppo grandi per uno Stato troppo piccoli
Ma
Tutto questo
E balle all'interno di uno schema che purtroppo lo schema sbagliato
Cioè noi continuiamo in Europa agire a ragionare analizzare e con una logica
Era
C'è certamente una accetta certamente una turbolenza finanziaria ma il problema
è cambiare schema cioè sto qui
O politiche a costruire l'Europa che ha strumenti di politica economica perché l'incertezza Merk
Infatti la volatilità dei mercati la spinta anche
Dei mercati di verificare di toccare con mano la resistenza la capacità di resistere della zona euro è dovuta soprattutto
Dal fatto che la vita ma Euro non ha ancora un Governo comune non ancora un al Governo almeno economico non ancora un governo delle politiche economiche comuni
è questa questi il nodo
Perché si continua hanno affrontare ed è questo il nodo che
Non l'abbiamo detto tante volte abbiamo avuto anche occasione radio radicale di dirlo è questo il nodo fondamentale o l'Europa esce dalla logica emergenziale affronta l'urgenza della sì facendo quest'altro
Mica e necessario oppure saremo sempre a
In un circolo vizioso per cui bisogna agire nelle
Difficoltà alle banche delle
Difficoltà a Sepang da tirato per i saranno in difficoltà ci troveremo di fronte a dei fallimenti finanziari di cui di nuovo
Sia a monte che a valle e poi fanno le spese i contribuenti e questi paradosso e dei che i leader europei continuano a mostrare
A non mostrare il coraggio
La mia intelligenza di analisi il coraggio e la capacità di affrontare
E quindi secondo lei come si può leggere la mossa Tremonti Jon Cardi questa agenzia europea per il debito quindi praticamente un fondo permanente perché di fatto c'è un problema anche
Da questo punto di vista anche il Fondo monetario internazionale lo faceva notare
Allora la mossa di per sé
Sta
E occorra costruire un agenzia un Ministero del tesoro europea
Quando dico che mancano gli strumenti poi di economica comune è evidente che intendo anche manca un'agenzia del Tesoro un Ministero del Tesoro europea questo Ministero Tesoro europeo che non esiste
Dovrebbe gestire il debito pubblico per fare cosa innanzitutto per assicurare una gestione più efficiente del debito pubblico integrato della zona euro e questa sarebbe un lui e la proposta gli un creditore Monti
Che è una proposta che ha lanciato Mario Monti e che gli un cane e Tremonti hanno ripreso la proposta che circola nei tra i vari finte anche europei certamente una buona risposta come strumento io credo che
Occorra a livello di
Obbligazioni del debito pubblico europeo nel creare questo strumento non solo per una gestione più efficace il debito ma anche per a vedere i cosiddetti euro bond cioè delle obbligazioni
Del usi c'è usare il debito pubblico europeo per contrarre dei prestiti da cui trarre le risorse per investire e per quindi stimolare la crescita la la realizzazione di infrastrutture materiali materiali eccetera quindi credo che sia l'agenzia che propone Juncker una buona risposta per quanto riguarda la gestione debito pubblico che si possa fare molto di più cioè creare degli eurobond da cui trae trovare le risorse per intervenire con investimenti per
Facilitare accelerare la crescita europea ma ancora una volta sì continui a ad agire
Cioè tassello per tassello pensando che alla fine venga fuori il Mosaico della nuova gara non si europea io ritengo invece che
Ci si è a rischio che tutti tasselli cascano se la crisi accelera e che bisognerebbe prendere
La questioni da un'altra prospettiva cioè decidere finalmente
Di farei il salto di qualità politico almeno nell'economia che l'Europa di cui l'Europa ha bisogno quindi certamente di strumenti vanno bene
Questa è la prima risposta gli eurobonds adeguata risposta occorre però antiche rimanere in un assetto in cui c'è un debole coordinamento di politiche economiche attive tra degli Stati membri la zona euro
Passare a l'attribuzione all'Unione europea dei poteri di coordinare il decidere dei grandi scelte di fondo di politica economica attiva
Ecco visto che a proposito del PIL quindi a proposito dei Paesi che hanno un debito molto elevato sia detto però l'importante è avere delle politiche economiche che diano crescita i singoli Paesi
Da questo punto di vista avevamo già fatto collegamento tra la situazione politica che il nostro Paese sta attraversando la possibilità che che quindi diciamo siamo a rischio di speculazioni oggi Padoan dello e del dell'OCSE ha detto
No probabilmente una manovra bis non ci verrà richiesta però molto dipende dai mercati i titoli che adesso diciamo i titoli gli indicatori che ci sono adesso non dicono che la situazione proprio tranquilla
Ripeto i mercati ripeta quello che si sta zitti cederà al Consiglio Ecofin al vertice dei Capi di Stato il Governo e Consiglio europeo
Da una parte abbiamo delle proposte la Commissione europea molto rigide molto dure
Che
Rafforzano certamente in maniera molto forte la sorveglianza multilaterale ma che richiedono anche
Un calendario di rientro
All'interno dei parametri fissati comuni per il debito pubblico che dacché certamente imporrebbero Alitalia una manovra aggiuntiva ma aggiuntiva che in base a delle analisi fatte da vari operatori privati tra i quali a dodici banca
Do potrebbero arrivare sino a quarantacinque miliardi la manovra del prossimo anno
è evidente però che si tratterà di vedere se al Consiglio europeo i Capi di Stato di governo dell'Europa decideste di Stati membri decideranno di accogliere
Così come sono le proposte la Commissione europea oppure
E ammorbidirlo e ammorbidirlo vorrebbe dire avere dei meccanismi e sorveglianza multilaterale meno rigida vorrebbe dire allungare il calendario cioè vedere ma oggi la questione eh dal punto di vista politico
E delle proposte legislative la questione aperta poi c'è la questione dell'incertezza economica e finanziaria di cui lo stesso Padoan parlava nella sua intervista cioè bisogna vedere come i mercati reagiranno
Nei prossimi giorni di fronte alle evoluzioni o lei involuzioni economiche
Dei vari Stati membri e quindi la questione rimane una questione aperta è evidente che l'Italia a dopo duplice problema un problema italiano un problema di europeo con effetti sull'Italia non italiano che
Il la politica di rigore di Tremonti una politica di rigore diciamo cieca è orizzontale cioè una politica che non ha fatto
Delle scelte strategiche specifiche non ha detto
Taglio alcune specie della pubblica amministrazione ma omento la speso ad esempio per la ricerca la conoscenza cioè non ha fatto delle scelte politiche all'interno di un quadro di austerità e di rigore
Per stimolare la crescita per accelerare la crescita per
Modo che l'Italia
Che già viene da un decennio berlusconiano Tremonti hanno di crescita bassissima la più bassa in Europa e per e facilitare un aumento della crescita agli a questo l'ha fatto
Problema per l'Italia che anche la stessa Europa si sta concentrando unicamente sulla sorveglianza cioè sulle regole dei del non fare no non superare un certo deficit non superare un certo debito
Però l'Europa non sita quei quelle meccanismi di flessibilità come la famosa golden rule cioè la possibilità di non computare come debito pubblico la sulle spese produttive per la per l'università per le infrastrutture
Questo dibattito che
è stato fatto in Europa non in altri tempi oggi che bisognerebbe farlo nessuno lo fa e non si capisce perché e in più vediamo un atteggiamento miope e dei Governi nazionali che
Non solo non voglio ragionare su un aumento pluriannuale del bilancio delle ed ad adottare di più di risorse mi europea ma addirittura anche sul bilancio del prossimo anno
Hanno una tendenza al ribasso al ricorrente per cui da una parte a livello nazionale non si possono fare politiche di crescita vuoi per incapacità governative vuoi per
E ristrettezza dei dei conti pubblici perché sono conti in rosso dall'altro l'Europa chiede solo di non fare cioè non superare certi parametri ma non si dà
Tutti quegli strumenti che potrebbe darsi per
Incentivare la crescita la competitività e lotta contro l'assicurazione evidente che questo scenario è lo scenario in cui
Un Paese come l'Italia che non è la Germania oggi è un Paese in difficoltà