Il tempo della semina. Responsabilità e cooperazione per affrontare la crisi - Presentazione del libro di Raffaele Bonanni e Lodovico Festa (Boroli Editore)

Cari colleghi fotoreporter e Camera mense
Ce lo permettete cominciamo
Ancora inevasi
Va bene dai
Avete avuto quando arriva quando arriva di fare casino di nuovo da
Fare casino grazie alla Giunta classico
Grazie cortesemente chi si deve sedere lo fa
Gente disciplinate due mila cinque
Legge indisciplinata CISL
Bene buonasera a tutti
Complimenti sinceri a Lodovico festa Raffaele Bonanni per aver scritto un libro che aiuta a capire al passato
Il presente aiuta anche a capire un po'il futuro della cifra ma anche del sindacalismo italiano ci permette anche di conoscere
Molto più da vicino uno moschetto che ha passione civile
Ideali e principi importanti il coraggio di portare avanti le proprie idee
Assumendo semestre responsabilità perché per festeggiare l'uscita di questo libro sono convenute personalità di prima grandezza del sindacalismo saluto saluto
Susanna Camusso Angeletti
è un vostro vecchio amico Franco Marini che
Mi dispiace difficile definire solo ex presidente del Senato
Siamo in attesa del presidente di Confindustria Marcegaglia e credo del Ministro del lavoro Sacconi e naturalmente abbiamo qui con noi l'autore del libro con
Bonanni e cioè Lodovico attesta cui do la parola pregandolo di
Raccontarci un po'come nasce l'idea di questo libro
Il mio ruolo è quello di dare pochi cenni sul libro del primo elemento che vorrei ad affidare alla vostra riflessione punto come ci è nata dentro la casa editrice dico io curo una collana
La con l'anno in cui è uscito il tempo della semi ma semina
L'idea del libro
Il leader del libro nasce insieme diciamo così
Alla
Al ruolo che assume Bonanni nella vita italiana cioè e un libro che nasce molto dal personaggio
Un un uomo capace di avvierei saldezza di valori ma valori assunti non come dei feticci ma come generatori
Di futuro un uomo capace in una situazione molto difficile di assumersi delle scelte
Spesso coraggiose e soprattutto poi di sostenerle anche in mezzo a aggressioni a
Anche consistenti
Devo confessare che all'inizio io ho cercato di non a scrivere io libro chiesto alla Franco pace Oscar Giannino
Vi scrivo anche per una punta di codardia perché scrive il sindacato espone a due pericoli uno se si è troppo specialistici si è accusati di essere noiosi chiunque sia stato nella redazione di un giornale sa che quando si
Mi succedeva al foglio ogni volta io proponevo un pezzo sul sindaca diceva no che noia
Se non si è specialistici
Si è molto superficiali e si rischia di scrivere un sacco di corbelleria in questi giorni soprattutto sul giornale mi pare di averne letto ma anch'io ne ho scritte e in molti che scrivono di sindacato scrivono un tanto al metro
Però alla fine diciamo così l'interesse della mia casa editrice mia collana era tale che mi sono messo sotto a lavorare ed è stato sinceramente faticoso faticoso perché
Ora è studiato con molta attenzione la storia della CISL capping attualmente conoscevo come grande protagonista
Di questo Paese ma che studiata io approfonditamente età molte pepite preziose rileggersi i discorsi che regge se in qualche caso legge si discorsi di Giulio Pastore
I pochi ma cortissimi scritti di Mario Manni per darò due sorprendente l'attualità di questa elaborazione culturale neri
Io ho cercato con un paio di citazioni di riportare diciamo così
Come come parlano dei giorni nostri questi li grandi fondatori della Civis poi ho vissuto tre giornate magnifica ma molto faticose
Con
Bonanni nella sua Val di Sangro dove ho potuto ammirare i suoi le sue radici popolari
Molto colpito da un senso di colpa per sottrarre tre giorni di vacanza una persona così stressata inc e impegnata
Ho scritto un libro molto velocemente spero che questo non si avverte
Poiché ho passato un mese e mezzo e cercare di di farmelo correggere verificare a Bonanni che lo ha fatto solo all'ultimo metro anche qui ho vissuto un grandissimo senso di colpa perché ho misurato quanto sia infernale la vita
Del Segretario della CISL
Quanto sia un uomo diciamo così assorbito interamente
Dalla sua organizzazione
Come è noto e non è bello che gli autori Lodi noi loro le loro opere però ecco otorino diciamo quelli che hanno messo in forma
Più o meno bella legge di un altro annuncio piccolo margine per poter Sbrocchi Volare e io me lo prendo
Il sì tutto dico che sono molto soddisfatto del titolo del libro con Bonanni abbiamo ragionato
Su il senso che volevamo dare di questa opera che abbiamo ragionato soprattutto su il concetto del senso di responsabilità che il movimento sindacale deve avere soprattutto in una fase
Delicata come quella che sta vivendo il nostro Paese
Naturalmente responsabilità è uno di quelle parolacce astratte che
Sono vietate eterea dei titoli di un
Libro di un articolo eccetera e quindi abbiamo tutto riflettuto su come sostituirle per fortuna la potenza delle crisi aste c'è un tempo per la semina un tempo per raccolta dati
La sublime suggestione del Vangelo cioè
La semina come
Metafora del Progetto umano ci hanno aiutato a trovare quella che mi sembra
La soluzione giusta
Un'altra cosa che mi sembra abbastanza riuscite la Tramacere con meno intrecciamo
La Vittadi Bonanni uno grande personaggio popolare con il Progetto della CISL oggi e con la storia della C.I.S.L. oggi questo
Mi sembra
Che sia abbastanza è riuscito ed è riuscito soprattutto a spiegare una cosa che qui non si tratta
Di un uomo solo al comando si tratta delle idee di una grande organizzazione con una grande tradizione e con delle grandi con una grande cultura sindacale e del Paese
Il terzo punto che mi sembra il riuscito in dentro questo coste contesto è stato quello di tradurre l'idea centrale il cuore della riflessione di Bonanni che è quella
Che non si tutela le non si salvano i lavoratori se non si salvano anche l'impresa e non si sa dove l'impresa
Se non si contribuisce
A salvare l'Italia ecco tradurre queste idee che in sette corre qualche bel rischia di retorica di banalità tradurla invece inc concretezza
Articolazione degli argomenti
Concretezza degli argomenti stessi capacità di coerenza nell'analisi io credo che questo e qui finisco di brodo Lare mi pare che sia riuscito in questo senso sono contento della del libro
Naturalmente pronto ad accettare tutte le critiche che verranno della verranno rivolte adesso grazie grazie al dottor
Grazie Lodovico proviamo a vedere che cosa ne pensa Franco Marini che di questa organizzazione qualcosa ne sa
Ma io questa una sera poi che ci sono i tre segretari delle confederazioni
Debbo seguire strapuntino non mi son fatto per non parlare più a lungo di quanto debbo parlare perché bisogna ascoltare loro credo anche voi siate tutti presi da questo
Debbo dire intanto che questo è un bel libro un po'festa lo ha richiamato come perché
è riuscita ad intrecciare una storia personale
Interessante
Perché Bonanni ha fatto proprio la trafila dalla base io poi mi lo ha me piace Uto ancora di più perché un bel nulla fatta in Val di Sangro
La sua storia personale iniziale io l'ho fatta nella Marsi Calusco gli edili io con i braccianti
Quindi c'è anche al di là delle cose regionali questa esperienza di base così forte all'inizio
E si intrecciano queste due cose
E poi non gliene faccio più di complimenti uno io lo faccio insomma Bonanni festa coglie bene una cosa la caratteristica della storia della CISL e che lui sviluppa intrecciata poi alla esperienza di Bonanni
è una caratteristica per l'Italia per il sindacato e dice italiano di novità
E di legame con il cambiamento che nella società c'era
Bonanni credo sia stato lui fa mettere qui un richiamo ad un discorso di Pastore nel cinquantadue
In questo discorso c'è già fatto allora e noi lo leggiamo oggi ma è fatto nel cinquantadue la prefigurazione di un cambiamento
Non è che non ci fossero gli altri sindacati ci fu la rottura del quarantotto e poi la nascita della GM cinquanta
Pastore gialli introduce un'idea di sindacato
Che è un'idea di sindacato che si impone interessi generali
Le leghe rosse bianche avevano dovuto fare
Battaglie di sopravvivenza per i lavoratori senza sindacati senza
Con la prima industrializzazione senza leggi sociale
Senza rappresentanza insomma e senza regole sul lavoro delle donne dei bambini e le fabbriche industriali
Qua Pastore dice però non è solo un sindacalismo rivendicativo è un sindacalismo che deve porre le proprie rivendicazioni all'interno dalla comprensione
Devi una realtà
Che tocca gli interessi generali gli interessi dei lavoratori sono legati anche a uno sviluppo generale del Paese
Oggi è un'idea passata dappertutto nel cinquantadue magari qualche volta nella polemica si prendeva pubblici ma questo che il sindacato dei padroni
Poiché io ho cominciato nel cinquanta sei cinquantasette
No
Allora
Nido
Opposti
Potevano
Oltre i vent'
Monumenti non sono
Non potete
Non c'è niente da
Inutile non serve
Verso un gruppo ENI
Non serve
Non voterei sì smetterla un minuto
Su
Con un processo
C'è niente da fare inutile farlo
Bene facciamo finta che possono utilmente coi intenda
Se
Procedo su
è stata come uno spot oramai ci siamo abituati bastano dieci teste calde
Per cercare di rovinare qualsiasi manifestazione democratica anche del pensiero quindi se Franco Marini può riprendere il filo del suo discorso grazie
No Beppe
è prendiamo posto mi pare che la questione di sia risolta solo
Purtroppo questo clima lo lo viviamo l'abbiamo già vissuto anzi mi pare che
Questo modo anche vostro di reagire calmo ma insomma abbiamo
Isolato questo gruppo che protestava qua dentro è stato positivo accomodatevi
Riprendiamo come
L'ho visto l'ho visto che dopo leva evitare le parole più robuste che dici tu comunque il significato era quello al si è mossi sono isolati li abbiamo isolati da
Va bene così sedetevi che riprendiamo su possiamo lavorare tranquillamente dicevo
Dicevo che
Quesito libero insomma intrecci a due due storie una storia personale una storia dell'ANCI e l'accisa è stata caratterizzata fin dall'inizio
Viene richiamato bene citando anche interventi a partire da pastore nel cinquantadue due vi stavo dicendo dove il sindacato viene inquadrato in una logica di carattere generale
Era una novità rispetto a un sindacato che era stato costretto con forza rivendicare diritti elementari ma fu una svolta
Perché da qui nasce un sindacato che faceva dell'autonomia della contrattazione un punto di forza e le scelte generali
Che hanno visto la trasformazione dell'Italia
Un passaggio radicale di un Paese sottosviluppato agricolo in un Paese industriale
E io naturalmente la vedo anche come da ex segretario della CISL trovarono in un sindacato come l'acciaio da un punto di riferimento essenziale nella vita del Paese
Anche per le cose non sono le uniche per le cose che dentro il dibattito sindacale
Quest'area del nostro sindacato porto che c'era
Introduciamo Emma Marcegaglia il Ministro Sacconi
Diciamo
Cerchiamo
Quindi dentro
La vita di un sindacato che aveva vissuto la rottura del quarantotto che però
Ricomincio a lavorare assieme dopo i primi anni difficili portò la scelta dell'autonomia porto la scelta di un sindacato
Che faceva della contrattazione del pragmatismo brutta parola detta assegni da sola
Ma un pragmatismo con l'invito agganciato a valori fondamentali
E qui la storia personale di Bonanni richiama con forza questi valori fondamentali perché sappiamo anche come Bonanni il legame con l'insegnamento sociale della Chiesa
I rapporti con questi valori cristiani che in un sindacato come laico come la CISL che si assume le sue responsabilità però è un punto fondamentale che in buona anni si lega anche storia personale storia
Del nostro movimento sindacale e in ancora
Un sindacato che si preoccupa degli interessi generali del quadro generale di un Paese che cresce cosa furono gli anni difficili ottantaquattro ottantacinque se non questo
Gli anni che portarono alla morte di Ezio Tarantelli
Se non
La riproposizione difficile nel dibattito del sindacato e naturalmente io non l'ho detto prima lo dica ora
A braccetto spesso con una impostazione che ha visto anche la UIL le che nacque in quegli anni spesso d'accordo con queste impostazioni
Di quadro generale non è estraneo alla vite agli interessi immediati e diretti dei lavoratori ottantaquattro ottantacinque
Si arrivò alla predeterminazione dei punti di scala mobile con difficoltà tra le organizzazioni sindacali arrivammo al referendum
Sul predeterminazione dei punti fino all'accordo di Amato nel novantadue
Che su fisso il superamento di questo della scala mobile la predeterminazione con il recupero successivo
C'è questa storia di responsabilità e di aggancio di mutamento ad un lavoro ad un quadro di carattere generale che riguardava il Paese oggi nelle difficoltà che viviamo poi mi fermo sulla terza questione
Brevemente perché ci sono altri
E con responsabilità dirette oggi dentro il sindacato e dentro le organizzazioni imprenditoriali oltre al Ministro del lavoro che debbono parlare oggi dentro la crisi
Cosa fare dentro la crisi bisogna difendere il lavoro per difendere lavorassi curare una ripresa ed una crescita della nostra economia maggiore di quella degli ultimi dieci anni noi siamo stati ammetta
Siamo cresciuti metà di quanto cresceva
Crescevano i grandi Paesi europei c'è bisogno di questo rilancio c'è bisogno di assumere responsabilità di carattere generale sono contento che è arrivato
Anche il Ministro del lavoro debbo dire io lo dico tenuto presente che
Rispetto
Alle difficoltà immediate che già la crisi finanziaria che ci ha toccato poco ma
Dentro quest'anno della crisi in questo settore manifatturiero che secondo solo alla Germania
Io
Non avevo grande fiducia in questa intervento dalla cassa integrazione in deroga e ancora oggi preferisco la definizione di una riforma
Degli ammortizzatori sociali più chiare più precisa pero debbo dare atto che questo strumento è stato usato con
Forte determinazione
è largamente per cui l'intervento immediato a favore anche di chi non aveva questi diritti fissati per legge c'è stato
Oggi
C'è bisogno di un atto di coraggio
Da parte del Governo
Dentro questi le difficoltà politica l'altra parte per il momento e anche per dopo
C'è bisogno di un atto di coraggio maggiore qui bisogna stimolare un po'la ripresa e la ripresa italiana è legata in maniera indissolubile a una ripresa dei consumi interni
è la domanda interna perché le nostre esportazioni hanno tenuto in questi anni la domanda interna la capacità di spesa delle famiglie anche per l'arretramento delle retribuzioni
è il punto di debolezza non c'è ossigeno alla piccola e media impresa senza una domanda interna più forte si può intervenire io penso di sì
E intanto cercando di
Dare una stele cominciare a rispondere a questo grosso problema del debito pubblico che noi abbiamo centodiciotto per cento della ricchezza nazionale prodotta in un anno del PIL
E
La comunità l'Unione Europea ci porrà il problema di un riavvicinamento al massimo del sessanta per cento del PIL come si può intervenire alzando le imposte
Tagliando la spesa pubblica questa sempre in maniera razionale
E mi pare si stia facendo si può secondo me intervenire veramente attorno ad una possibile iniziale allineare alienazione di quella parte del patrimonio pubblico che poi sarà lì è nata
Lì si può arrivare ad un abbassamento non vede la metà per visto che noi per rientrare nel parametro generale dovremmo e sarà la metà ma insomma ad una cifra consistente che dia respiro all'economia c'è l'impegno a rivedere
Come operazione fiscale le retribuzioni bene più basse quello è un modo sì puoi intervenire anche se le quantità non saranno immense su la tassazione delle rendite a livello europeo
C'è chi parla anche di altri naturalmente le rendite non parlo dei titoli di Stato perché lì dobbiamo finanziare il debito con un peso molto grande per il Paese qui
A chi governa io credo che bisogna essere un atto di coraggio maggiore proprio dopo l'azione di stabilizzazione
Dei i conti pubblici è questa tenuta di ammortizzatori sociali in deroga che hanno consentito un respiro a lavoratori che però senza sviluppo non è che potranno riavere il posto di lavoro
Dentro questo quadro c'è anche il problema delle regole della contrattazione mi fermo qua subito
Si è parlato di questo dall'accordo del novantatré con il Governo Ciampi fu fatto un passo avanti
Il Governo Prodi nel novantasette mise in piedi la Commissione Giugni per verificare l'altro accordo e andare avanti
E qui si è sempre sostenuto che per aumentare anche la produttività nelle aziende c'è bisogno di avvicinare la contrattazione ai posti di lavoro questo è nella nostra storia nella nostra filosofia ma insomma una filosofia che tiene
Io credo che quell'accordo poi finito nell'accordo del due mila e nove sia stato dopo dieci anni di discussione una necessità dolorosa ma necessità necessità e quindi io
Ho condiviso e condivido le scelte che
Le organizzazioni CISL e UIL hanno fatto per quella innovazione la domanda e concludo che faccio GE
Dopo gli ultimi avvenimenti dopo le cose che Bonanni oggi dice in una sua intervista sul Corriere della Sera dinanzi
Alla rivendicazione oggi comune delle tre confederazioni che le regole del contratti della contrattazione interconfederale vanno rispettate con un punto di equilibrio trovato
C'è la possibilità di riprendere almeno un filo di rapporti unitari
è una necessità perché la globalizzazione non la cancelliamo Marchionne pone problemi che ci sono per la sopravvivenza delle imprese per investimenti che non siano solo italiani ma anche da altri Paesi commi capito nell'industrializzazione degli anni Sessanta e Settanta
C'è
In questi
Fasi
Di discussione nuova quando si dice quelle regole noi comunque dobbiamo tutelare non cediamo ad una visione
Troppo rigida che qualche volta anche nelle parole di Marchionne troviamo
Dopo questa posizione dinanzi ai problemi aperti
Rivendicando la giustezza di quella scelta sulla quale io non ho dubbi quella del due mila nove sulle regole dopo tanto ritardo c'è la possibilità di sforzarsi per la ripresa di un dialogo unitario
La globalizzazione
Non si può evitare
Pero la globalizzazione propone problemi tali che un rapporto di unità d'azione almeno per i sindacati è un punto dal quale difficilmente si può scappare se vogliamo governare impositivo i processi che ci impone la globalizzazione è questa la domanda che io pongo all'inizio di questo dibattito etti
Ma abbiamo Bud espropriata ci serve questo è il quadro per i tre segretari generali dal presidente di Confindustria il Ministro del lavoro io coperto questo vuoto
Ma dicendo le cose alle quali territoriale a livello locale
In questo frattempo forme
Ex segretario della CISL e come Presidente del Senato
Uscente credo che siano domande rivolte soprattutto intanto alla
Diciamo che tra intervenire di seguito Susanna Camusso e poi a me Marcegaglia perché c'è
Un riferimento chiaro all'unità sindacale difficoltà del momento e poi c'è un problema che riguarda le regole su cui credo che Emma Marcegaglia che interessa a rispondere
Prego Segretario della CGIL
Buonasera a tutti e a tutto e soprattutto
Ringrazio Raffaele Perna
Questa occasione di discussione a partire dalla
Dal suo libro
Diciamo così come tutti i libri scritti da chi ha passione per le cose che fa non hanno la distanza dello storico quindi capirete
Che vi sono in quel libro alcune ricostruzioni che non permettono nella mia organizzazione
Di riconoscersi
Però credo che
Ci sia fra i tanti fili che si possono tirare per riferirsi
Alla racconto che fa Raffaele
Molti come dire grandemente interni alla storia della CISNAL suo dibattito nessuno almeno voi sicuramente non abbiamo mai dubitato che la CISL ha se è una grande organizzazione la cui storia
è importante conoscere rispettare
Però ovviamente più difficile
Provare a in anche intervenire o a ragionare su quello più facile ragionare su quelle cose che
Raffaele descrive che si intrecciano con la vita di ogni altro organizzazione con gli avvenimenti che ci sono ovviamente librone offre moltissimi
Non posso tediarvi a lungo non sarebbe
E allora approvo afferrarne uno che poi ha una una frase che io sento spesso dire Raffaele che so che gli è assolutamente care cioè il ragionamento su un sindacato in Italia come sindacato plurale il pluralismo come
Premessa fatemi usare questo termine per promette premessa e condizione di un percorso
Unitario un percorso di democrazia di rappresentanza Raffaele richiama
Nel libro la costruzione della piattaforma del due mila e otto
Sui temi della democrazia sindacale della rappresentanza
E credo che questo sia uno dei grandi temi che
Proseguono anche dopo dove dopo lì dove libero si ferma per ovvie ragioni perché poi c'è un tempo della scrittura
E contemporaneamente a una situazione che evolve velocemente che riporta per noi credo per CGIL CISL e UIL il tema
Del rapporto che c'è tra le la storia e le condizioni le scelte del nostro paese le cose che noi possiamo fare
Io credo che noi possiamo parlare dobbiamo parlare di sindacato plurale
Utili più sindacati plurali tra di loro in ragione del fatto che il nostro Paese c'è una condizione
Diversa per esempio da quella di altri ma una condizione storica quella della libertà sindacale come diritto assegnato ai singoli lavoratori che possono scegliere e
Hanno una scelta che presuppone e credo che questo sia un valore che giustamente Raffaele richiama nel
Parlare degli anni Cinquanta della nascita della CISL il diritto del della scelte la volontarietà
Della
Dell'iscrizione al sindacato ed è dentro quella libertà sindacale
Che per noi sancita toglie anche nella nella Carta una delle caratteristiche che permette di rendere il pluralismo un fatto che c'è che sta
Che stanno in che cosa e che ha regolato
Sempre in realtà fasi più unitaria fasi più competitive fasi di unità d'azione fasi che sono andate un po'più avanti fasi maggiormente identitarie fasi invece che sono state
Più unitaria perché l'abbiamo attraversate tutte se ne sentono Jackie anche nel modo in cui Raffaele descrive certe cose come tutte della CISL e altre
In cui torna invece il riferimento sistematicamente CGIL CISL e UIL ed è in ragione di quella libertà sindacale che man mano
Si sono definite poi le regole perché quella libertà potesse tradursi anche nel fatto che la rappresentanza dentro il sistema delle imprese
Rispondesse a questa scia libera scelta dei lavoratori poi noi siamo essendo tutte organizzazioni che si basano le sugli iscritti siamo sempre molto interessati al fatto che siano iscrizioni però anche all'importanza del voto ovviamente come espressione
Di tutto ciò e oggi il riferimento riferimento che abbiamo assunto anche nel due mila otto per il ragionare delle regole era quello dell'accordo interconfederale del novantatré riferito alle RSU e alle
Caratteristiche con le quali le si eleggeva
Gli si definiva anche i poteri contrattuali
Quell'accordo è
Per vari aspetti
Una novità anche rispetto al tema del modello contrattuale perché in fondo rappresentò un punto di sintesi di un'antichissima discussione che Raffaele ripercorre
La legge le organizzazioni che decidono perché quello è un accordo pattizio cioè sulle parti che condividono questa cosa
Allora io credo che
Per essere davvero sindacato plurale le regole sono una cosa importante perché sono ognuno poi ha tentato
Nel bene e nel male di cambiare il modo in cui si gioca e che è una delle partite che oggettivamente oggi sono aperte
Esattamente il valore universale di quell'accordo e la sua esigibilità in tutte le situazioni perché poi
Se gli si dà il valore che io credo abbia questo è uno dei temi che noi che noi oggi abbiamo
E io credo che alle cose che abbiamo detto nel due mila otto e alle altre che possono essere venute poi successivamente dalla situazione oggi sarebbe utile che CGIL CISL e UIL dicano insieme
Che l'accordo del novantatré una premessa qualunque struttura contrattuale
E che questo sia uno dei temi che stanno oggi nella discussione nel rapporto che c'è tra esigenze
Virgolette di singole imprese e definizioni definizioni che ci sono perché lì c'è una parte della premessa della definizione poi della rappresentatività della rappresentanza
E quando troppi hanno voglia di mettere in discussione le organizzazioni sindacali anche da qualcuno che si definisce un'organizzazione sindacale forse alla certezza delle regole la misura della rappresentanza è un elemento
Che difende che difende anche noi perché
Lo dice anche Raffaele nella sua intervista di oggi ma Muchetti l'abbiamo visto in molti commenti di questi di questi giorni c'è una qualche confusione
Tra l'idea di una diversa articolazione del sistema nel rapporto tra i due livelli e l'idea che noi passiamo ai sindacati aziendali
In realtà ciò che ha sempre permesso a CGIL CISL e UIL pur delle contraddizioni ma di riconoscersi reciprocamente come Confederazioni esattamente il fatto che si ritenevano sindacati generali e poi si può interpretare
A seconda dei momenti la funzione generale ma sempre comunque il sindacato generale e non un sindacato corporativo non un sindacato aziendale
Io trovo oggi nei toni di una grande impresa caso invece una qualche voglia di tornare a quella descrizione che Bonanni fan certo punto del libero
In cui narrate nella scelta
Lei giustamente definisce coraggiosa per allora della CISL di non accettare
Il ricatto della FIAT e di decidere lei quali sono i suoi candidati nell'elezione Commissioni interne del mille novecentocinquantacinque
Che
Come dire la risposta proprio all'idea di qual è il sindacato del sindacato del sindacato generale e quindi credo che oggi ci sia per tutti noi un elemento
Di un elemento importante nel dire che da lì bisogna ripartire per avere un punto perché poi ci si può
L'abbiamo fatto in questi due anni e quindi è inutile far finta ci si può dividere si può essere d'accordo non d'accordo ma credo che su una cosa non si possa mai essere in dissenso sul reciproco diritto di esistere
Perché nel momento in cui si accetta l'idea che può essere messa in discussione il diritto dell'esistenza di uno di noi
Forse si può pensare anche a un bendaggio
Di primo momento ma in realtà è una storia che poi rischia di ripetersi perché quando si afferma al fatto che altri possono decidere se sindacati ci sono non ci sono nessuno si saldano alla fine di quel percorso come qualche intervista
Anche dei toni non propriamente civili in questi giorni più o meno ricordato iniqua
è però questo riporta è poi me la cavo rapidamente approfittando anche della Presidenza del tardo la presenza della Presidente di Confindustria questo riporta anche
A un tema che io credo bisogna con qualche serenità approvare aprire aggiornata
Perché è evidente che se noi discutiamo su chi aveva torto o ragione nel due mila nove rimaniamo ognuno nella sua opinione io non voglio convincere nessuno perché è evidente che
Ognuno difenderà ciò che ha fatto però di un tema forse bisogna provare a ragionare cioè io credo che
Le regole hanno un valore perché
Fanno a venire a tutti gli stessi comportamenti e che nel momento in cui si dice che le regole
Possono non essere applicate in realtà si determina quella strana situazione per cui il contratto diventa una porta girevole
Con l'Associazione un'impresa una rappresentanza sindacale tutto può diventare cosa che usino non usi asseconda delle condizioni
Con un'affermazione che io credo bisognerebbe avere il coraggio di mettere in discussione cioè non è vero che solo la FIAT si confronta con la globalizzazione
Noi non possiamo dare un'immagine del nostro Paese per cui c'è una sola azienda che si misura nel mondo e tutte le altre invece questo non lo fanno e non sono in grado di provare ad esercitare
Eppure tutte le altre non chiedono ogni volta che si mette in discussione le regole i contratti i riferimenti permettersi nella competizione globale
E parlo di aziende che certo fanno prodotti diversi ma non sono meno rilevanti
Dal punto di vista
Della loro competizione e qualche volta anche della loro della loro affermazioni e anche in quello stesso gruppo che
Cita la globalizzazione l'esperienza del suo stesso gruppo penso ce n'è una che è un'esperienza globale da lungo tempo che fino all'altro ieri non aveva chiesto di rimettere in discussione il sistema telematico
Allora c'è un punto che bisognerebbe trattino voi determinare
Se è così vero che c'è un rapporto tra le nostre regole e il competere
E se fosse vero dove e come lo si decide
E se può essere
Come dire un'azienda che lo determina oppure no perché da questo punto di vista poi è sempre difficile fare delle
Dei ragionamenti quando arrivano agenzie da oltre oceano ognuno poveri interpretato come vuole ma se fosse vera l'affermazione che dice ogni azienda che ha le sue esigenze lo dica anche per loro costruiremo un percorso apposito
Rischiamo di dedurne che di regole non ce n'è più per nessuno e che ognuno si costruisce poiché la sua immagine poi il merito delle regole tutto da discutere ovviamente io sto discutendo dell'impianto e di quali soggetti che lo fanno
Perché la rappresentanza porta con sé
Dei vincoli e delle conseguenze che touche gli di stare in un luogo ti fai rappresentare le rispetti gli orientamenti se vuoi modificarlo
Ricco individui un'altra condizione non è che impugni un'altra condizione perché se no non funziona più non vorrei parlare di responsabilità sociale dell'impresa o di partecipazione
Perché mi parrebbe molto seri spetta allo Stato cui invece siamo attualmente
Nella discussione allora io credo che
Un dato ci sia so che probabilmente questa platea non è d'accordo ma io credo che invece
Il dato sia un dato da cui bisogna ripartire quando si strappa tra le grandi organizzazioni ci sono ovviamente delle ragioni strappare sul merito una cosa strappare sulle regole è un altro perché si dà il segno che le regole possono non esserci
E quando si fa una regola che può essere totalmente derogata
E definitivamente derogata in realtà si svilisce il senso di quell'articolo perché non è l'eccezione del problema specifico l'idea che quella regola può non servire in assoluto allora io penso che forse bisogna
Ritrovare da lì darci certezza delle regole di rappresentanza che siano regole che appunto si misurano con il pluralismo per rispetto rispetto reciproco della pluralità
Che sanciscono per ognuno il diritto di esistere in ragione del fatto che siano degli iscritti e dei voti non in ragione dei giudizi
Di qualcun altro e contemporaneamente provare a ragionare se non abbiamo bisogno di ridefinire un sistema di regole
Che
Le renda cogenti per il sistema e non appunto una porta girevole
Grazie a Susanna Camusso
Si possa chiamare in causa alla marcia caso e poi il Ministro Sacconi
Buonasera a tutti intanto vorrei dire a differenza di quello che è stato scritto i giornali che io non ho passato con la la notte con Marchionne a parlare il suo ruolo di costi la strada ma ho visto Marchionne dieci minuti a New York e abbiamo parlato e queste vanno perché di quell'incontro si era detto di tutto di più
E quindi queste anche l'occasione per me per spiegare un po'meglio che cosa è successo
Ma prima di parlare di questo lasciatemi dire che ovviamente letto con grande attenzione e il libero di Raffaele sul Raffaele scritto insieme a quattro mani quando più testa
L'ho trovato un libro molto bello molto interessante esce uno spaccato della storia più recente ma con un richiamo molto forte alla cultura i valori di una grande organizzazione come la CISL
Esce anche come dire il profilo di una persona schietta intelligente
Aperti TAR come quella di Raffaele Bonanni quindi io ho molto apprezzato il libro mi sono ritrovata in molte delle cose che sono state dette lo ringrazio anche per i giudizi lusinghieri che lui ha dato sulla mia persona e quindi mi complimento davvero per questo libro che è un bel libro da leggere perché è uno spaccato intelligente significativo dell'oggi ma anche appunto
Avendo alle storie avendo alle spalle una storia una cultura dei valori
Molto importanti vero Prisma l'apertura al mondo la centralità dell'uomo e dei suoi valori tutti tutte cose che io personalmente condivido e che Confindustria che Confindustria condivide
Ovviamente
Nel libro si parla anche
Di quelle che sono secondo Raffaele Bonanni secondo la CISL le cose da fare in un momento difficile come questo si parla di industrializzazione dal basso si parla
Di una no deciso allo stato assistenziale non è più quella strada non è più debito pubblico la spesa pubblica quella che può darci competitività o quel che può migliorare la situazione del nostro Paese
Si parla appunto di come portare avanti in una logica ovviamente di regole e su questo su questo punto tornerà ovviamente riprendendo anche
Alcune riflessioni di Susanna di regole condivise però allo stesso tempo di una maggiore attenzione a ciò che succede a livello aziendale della specificità
Anche aziendale in una logica come dire sempre più di condivisione di obiettivi di valore tra impresa e lavoro che al di là di quello che sta succedendo in questi giorni e che riguarda nello specifico FIAT secondo me è invece la vera cifra in questo periodo noi abbiamo tutti insieme
Gestito questa crisi difficilissima che ha toccato il Paese non molto pesantemente grazie ad alcune scelte fatte dal Governo ma grazie molto a il lavoro che abbiamo fatto nelle aziende sul territorio tutti insieme proprio per lasciai non fare in modo che la coesione sociale anche in un momento di crisi così forte non sparisse ma rimanesse quindi io credo che questa cifra
Della condivisione tra impresa e lavoro e una cifra vera di questo periodo che io credo noi dobbiamo salvaguardare dobbiamo rafforzare perché dal mio punto di vista è anche l'unico modo per poter poi
Riuscire a portare avanti una strada una nostra capacità di queste le competitivi in questo nuovo scenario che abbiamo davanti e lasciatemi dire prima di arrivare ovviamente al punto
Che riguarda la FIAT e le regole quello che sta facendo Confindustria lasciatemi dire proprio molto brevemente due cose
Su quello che noi stiamo vivendo e sulla la sfida che hanno davanti le nostre impresa perché questo si legge si vede ma forse come dire riportare però molto brevemente direttamente credo che possa essere utile
Io credo che noi siamo davanti e lo vivo lo dico non tanto a Presidenti Confindustria anche la Presidente Cogo dopo lo dico soprattutto da imprenditore
Noi oggi siamo davanti a abbiamo davanti uno scenario economico competitivo difficilissimo e molto complesso qui non si tratta solo di uscire dalla peggiore crisi dal dopoguerra ad oggi
Ma si tratta proprio di cambiare completamente il proprio modo di produrre
Di tendere di distribuire cambiare il proprio rapporto con il sistema mancare io capire che la propria dimensione non alcuni casi che magari è andata bene per tanti decenni non è più quella giusta quindi noi siamo davanti
Ha una discontinuità che non è solo ripeto l'uscita dalla crisi ma è una discontinuità strategica in tutti questi decenni
Noi abbiamo sostanzialmente le nostre imprese sono state forti hanno venduto in Italia in Europa negli Stati Uniti hanno trovato il loro spazio oggi noi siamo davanti una situazione in cui competitori sono molti di più
I mercati Paesi da cui terra la crescita nei prossimi anni non saranno questi Paesi di cui ho detto ma saranno soprattutto i Paesi asiatici e i Paesi emergenti e questo è molto chiaro e molto netto allora la sfida per le nostre imprese eh
Essere capaci prima degli altri di leggere i nuovi bisogni in nuovi consumi che daranno si dagli europei dagli americani ma soprattutto dai cinesi dagli arabi dai brasiliani
Avere la capacità la flessibilità l'intelligenza la capacità di innovazione di capire ripeto prima degli altri
Che cosa vogliono questi nuovi consumatori avere la capacità di produrre beni e servizi prodotti che sono quelli che vogliono questi nuovi consumatori farlo in modo competitivo
E poi aspettarsi che queste innovazioni che noi porteremo sul mercato a un certo punto verranno fatto proprie magari a costi più bassi dai turchi dai brasiliani dei cinesi qui
Quello che noi abbiamo davanti una sfida complessa difficile
Molto incerta perché io lo dico sempre dieci anni fa
Per un imprenditore abbastanza capace solido e serio la ditta è un po'più facile perché sapevi quali erano i tuoi mercati ripeto prevalentemente i mercati europei e americani sapere di chi erano i tuoi competitori ancora una volta prevalentemente europei e americani
Se avevi la capacità di aderì individuato un buon prodotto questo prodotto avevamo un ciclo di vita abbastanza lungo quindi avevi uno scenario come dire più chiaro e più netto oggi lo scenario è completamente diverso di tutto c'è una grande incertezza
Ognuno di noi che fa impresa ha davanti a sè forse la capacità di vedere che cosa succederà da qui ai prossimi due o tre mesi non di più programmare a un anno due anni tre anni cosa che noi dobbiamo fare perché nel momento in cui facciamo Investimenti
Dobbiamo capire avere una visione a medio termine è difficilissimo perché lo scenario cambia continuamente un giorno va bene un prodotto un giornale va bene un altro non ai capi non comprende esattamente quello che hai davanti ai competitori molto più agguerriti molto più forti che hanno
Condizioni di costo e anche non solo di costo ma anche di competitività molto diverse
Non pensiamo alla Cina tra l'altro solo come un Paese a basso costo del lavoro ma pensiamo alla Cina anche come un paese che fa molta innovazione che fa molta tecnologia che sforna decine di migliaia di ingegneria all'anno quindi
Quello che vi voglio dire che ne abbiamo davanti uno scenario veramente complesso
Io personalmente credo molto ancora nella capacità delle imprese italiane di stare sui mercati lo dico chiaramente a differenza di Marchionne io penso che vada valga ancora la pena ci sono ancora
Dei motivi per cui assenso investire in Italia la mia azienda sta ancora investendo molto in Italia negli stabilimenti italiani certo sta investendo anche in Cina
In Polonia in Brasile ma continua a investire in Italia quindi io sono una che crede
Che l'Italia ancora delle chances da giocarsi ancora una forza
Come Paese penso che qua ci sono ancora buoni in prese ci sono ancora buoni lavoratori competenze distintive vere e questo quindi a questa condivisione che in tante nostre aziende c'è è un motivo di forza
Ma noi dobbiamo assolutamente cambiare profondamente il Paese perché altrimenti non riusciremo a mantenere
La capacità di diffondere creare benessere che abbiamo avuto negli ultimi anni quindi questa necessità di cambiare è un elemento fondamentale ovviamente non riguarda solo imprese lavoratori son d'accordo con Susana quando dice
Non l'ha detto oggi ma lo dice spesso non possiamo fare cadere il cambiamento il costo del cambiamento sullo sui lavoratori incerto non dobbiamo farlo cadere sullo sui lavoratori dobbiamo farlo ricadere solo sulle imprese
Deve essere tutto il Paese che cambia serve certamente una politica è un Governo che abbia la capacità
Di governare di andare avanti di fare scelte di riforme profonde che questo Paese deve portare avanti alcune cose sono state iniziate
Vanno continuate con forza tutto questo tutto questo sforzo va fatto in uno scenario molto diverso dal passato perché oggi e questo almeno per noi è chiarissimo mi pare che lo sia molto
Per la Cisa lo è per la UIL credo che lo sia anche per la CGIL per tutti gli altri non possiamo più fare nulla con aumentando il debito pubblico il deficit pubblico per questo non esista e non è possibile io sono reduce
Da un lunga un viaggio di una settimana negli Stati Uniti ho parlato con molti rappresentanti dei grandi organismi internazionali sostata la settimana prima a Bruxelles cioè noi il Paese nostro paese non assolutamente la
Possibilità secondo me è anche un bene di aumentare ulteriormente il debito pubblico lo deve diminuire
Non possiamo più sforare il deficit pubblico dobbiamo diminuirlo quindi noi dobbiamo
Trovare la nostra via una maggiore competitività una maggiore capacità di stare sui mercati
Senza appunto fare aumento di spesa pubblica senza aumentare il deficit cosa che difficile ma è possibile però servono scelte chiare scelgono scelte
Appunto sulla spesa pubblica improduttiva scegliere se io sono abbastanza convinta che ne dobbiamo cambiare anche col fil confine
Tra Stato mercato che società dobbiamo fare come dire un grande sforzo sulla sulla sulla burocrazia dobbiamo investire molto di più ricerca innovazione questo l'abbiamo condiviso
Tra tutte le parti sociali dobbiamo più occuparci di sud in modo serio non dando soldi a pioggia come abbiamo fatto il Parco il passato ma
Mettendo i soldi su poche iniziative fondamentali infrastrutture ricerca innovazione scuola lotta alla criminalità e il Piano del Sud varato dal Governo e fortemente come dire
Condiviso anche da noi perché poi sono nelle le nostre tesi che ancora una volta abbiamo portato avanti come parte sociale da in quella direzione quindi c'è uno sforzo enorme di cambiamento che deve fare la politica perché la politica al dovere di portare avanti alcune grandi riforme
E però ci sono anche degli sforzi importanti veri e seri che vanno fatto anche a livello di
Datori di lavoro di lavoratori di quindi rappresentanti di impresa e di e sindacati su questo
Vi voglio dire che cosa abbiamo fatto e come vedo io è la situazione attuale
Noi
Abbiamo come dire già
Quando io sono stata eletta Presidente copiosa del due mila otto insieme tutte le associazioni sindacale le associazioni di impresa abbiamo
Cominciato un processo di cambiamento delle regole perché
Susanna le regole sono importanti però non è detto che le regole debbano rimanere immutate per sempre perché
L'immutabilità delle regole condanna le regole ad essere obsolete e quindi alla fine
A non poter essere utili alla alla competitività e al miglioramento quindi io sono
Per rispetto delle regole una volta che ci si danno delle regole regole vanno rispettate
Penso però che le regole vanno vadano cambiate noi in un mondo che ho cercato di descrivere brevemente che cambia è cambiato profondamente che continuerà
A cambiare profondamente cambiare anche le nostre regole con le quali come dire
Lavoriamo insieme o anche in alcuni casi ci contrapponiamo è un fatto positivo quindi noi abbiamo iniziato questo percorso di cambiamento di regole che ha portato
Alla agli assetti contrattuali del due mila nove anch'io qui non non sono innamorata di questo documento penso che sia un documento dal nostro punto di vista se no non l'avremmo sottoscritto
Evoluto intelligente che va nella direzione appunto di dire ci sono alcune regole nazionali che vanno mantenute bisogna lasciare più spazio a livello aziendale perché lì ogni azienda ha una sua specificità ha bisogno di una sua
Flessibilità e quando io ho detto
A New Yorker questa frase
All'interno di un corno di una cornice come dire generale noi dobbiamo venire in incontro alle esigenze singole dell'impresa e qui lo riconfermo perché sono assolutamente dell'idea
Che ogni impresa ha delle sue specificità allora nell'ambito di una cornice nazionale la quale io credo profondamente noi nella revisione degli assetti contrattuali abbiamo cercato di dare più spazio a livello aziendale a livello al secondo livello
Abbiamo anche però detto ma una cosa molto importante su questo torno brevemente parlando di FIAT
Che se noi
Stabiliamo delle regole tra confindustriale sindacati e tra impresa e lavoratori
Però queste regole vanno rispettate da tutti non è possibile che si faccia delle regole si decidano un certo numero di turni se decido un certo modo di lavorare e poi c'è qualcuno un po'a pezzo di sindacato o può essere anche in alcuni casi
Il datore di lavoro che poi non rispetta queste regole come in qualsiasi forma di contratto ci sono delle regole ci devono essere i meccanismi per cui chi non rispetta delle regole
A comunque qualche forma di come dire di meccanismo che fa sì che non ci sia un comportamento di questo tipo quindi questo è un fatto su non è chiaro netto non dobbiamo aver paura di dire questo e non è nella nella nel documento della disabile stati contrattuale abbiamo cercato dire questo
Come questo
Si innesca sulla meccanismo e sul processo diciamo che sta portando avanti la fin
Con la FIAT io credo che il tema della FIAT sia questo
Ne abbiamo avuto tre fasi nel tema FIAT che poi ribadisco sono molto d'accordo con Susana
Parliamoci chiaro non è solo la FIAT che deve affrontare la globalizzazione tutte le imprese italiane stanno affrontando la globalizzazione può evidente che ci sono
Settori più esposti alla globalizzazione e l'auto la siderurgia la chimica sono settori molto esposti alla alla competizione internazionale ci sono alcuni settori più protetti e questo è evidente e chiaro
Però non c'è dubbio che tutti noi dobbiamo confrontarci con la globalizzazione abbia avuto una prima
Fase in cui noi abbiamo fortemente come dire sostenuto il tema FIAT perché è un tema di tutti di
Una migliore organizzazione all'interno dell'impresa una maggiore spazio la produttività una un mettere fine a certi meccanismi come dire che non funzionano alti tassi di malattia fuori
Da ogni logica tasse di asse speso fuori da ogni logica abbiamo come dire seguito questa logica di maggiore produttività maggiore attenzione a come dire ai temi della produttività all'interno delle aziende
Abbiamo poi seguito una seconda fase che è stata quella delle reti delle deroghe
Al contratto dei metalmeccanici perché anche qui non bisogna aver paura
E pensare che le deroghe siano qualcosa di negativo lederebbe
Possono essere negativo possono essere in positivo ma soprattutto sono un modo ripeto per adeguare un meccanismo nazionale che abbiamo chiaro per tutti a coi alcuni meccanismi più definiti e più specifici nelle singole imprese
Adesso siamo in una terza fase che riguarda nello specifico Mirafiori e qui voglio essere molto chiara anche perché alcune cose le ha dette Susanna altre sono state scritte su alcuni giornali in questi giorni allora
FIAT
Niente in alcuni suoi stabilimenti una situazione appunto di forte conflittualità con una parte del sindacato vive una situazione in cui ancora una volta ci sono percentuali di assenteismo
Assurdi che le altre aziende che moltissime altre aziende italiane non hanno
Dieci per cento undici per cento di assenteismo non non è una cosa nella media delle imprese italiane lì ci sono fremente viene dal passato questa cosa da
Situazioni diverse
Allora
E FIAT che cosa fa affiata non chiede
Particolari flessibilità perché queste le possiamo fare tutte all'interno del meccanismo di contratti che ci siamo dati di assetti contrattuali che ci siamo dati e delle deroghe che abbiamo fatto oggi FIAT
Chiede proprio perché ha in alcuni stabilimenti una situazione di non controllo e di grande conflittualità e di cattivissima produttività all'interno alcuni Prodi alcuni stabilimenti chiede di poter controllare e gestire meglio questi stabilimenti
Parliamoci chiaramente c'è un sindacato che non vuole portare avanti questa strada di cambiamento o almeno per il momento mostra di non voler fare io sono sempre aperte spero sempre
Che le cose possono cambiare parlo ovviamente della FIOM a questo punto
Fiat chiede un meccanismo diverso di rappresentanza all'interno del
Del del della delle proprie anzi allora questo questa che va ad essere chiaro che se noi non diciamo in italiano quali sono i problemi non capiamo anche quali sono le soluzioni
Allora quindi ci tengo anche a dire che tutte le sciocchezze che ho visto scritto in questi giorni
Marchionne licenza Marcegaglia grazie al cielo Marchione può fare tutto nella vita tranne che licenziano ero io c'ho la mia azienda di cui sono molto fiera orgoglio Rosa oppure come dire la fila ma la la Confindustria delegittimata e distrutta tutte sciocchezze la situazione che
No no non è delegittimata Susanna perché ad oggi noi a qualsiasi azienda che ci chieda una forma di flessibilità all'interno di e le regole che abbiamo stabilito siamo in grado di dalla qui c'è un problema specifico che è un uno stabilimento due stabilimenti non gestiti
Dove si chiede di poterli gestire c'è un sindacato che si chiama FIOM che non vuole
Prendere questa strada
Fiat chiede come dire il cambiamento hai ragione caro chieda un cambiamento di regole molto forte rispetto a quello che noi abbiamo tutti insieme gestito fino adesso chiedo un modo diverso per gestire la rappresentanza all'interno delle partite allora il tema è
Mirafiori la Newco Mirafiori nasce fuori da Confindustria perché oggi noi
Non abbiamo questo tipo di regole
Sulla rappresentanza dico anche con molta chiarezza che Confindustria non rappresenta solo la FIAT Confindustria rappresenta centocinquanta mila aziende e quindi noi siamo un organo democratico siamo istituzione democratica e quindi prima di cambiare un meccanismo come questo dobbiamo riflettere con attenzione al nostro interno e dobbiamo comprendere se è questo quello che vogliamo e quindi questo e lo stato dell'arte io credo e concludo su questo
Che qui se noi vogliamo fare quello che diceva prima Marini cioè provare andare avanti insieme provare andare avanti con serietà
Noi dobbiamo da una parte rimuovere alcuni ostacoli che ci permettono di essere un Paese più forte più moderne più competitivo perché fino a quando non faremo questo noi non riusciremo a fare dei passi in avanti
Dall'altra parte certamente dobbiamo cercare di fare tutto questo insieme ragionando con serietà con senso di responsabilità dicendo ci con chiarezza come sono le cose
E andando avanti io continua a pensare che
Ciampi c'è la possibilità di fare questo è evidente che un'azienda come la FIAT che ha una come dire anche
Non solo a problemi di globalizzazione molto forte non solo a problemi di gestione di alcune aziende ma anche un azionariato complesso più complesso di quello che può avere la mia azienda può avere altre aziende è molto esposta a questa sfida
Allora io credo che per risolvere questo problema noi dobbiamo rimuovere alcune resistenze fortissime che ci sono a guardare in faccia la realtà da parte della FIOM ma noi dobbiamo capire qual è la sfida che abbiamo davanti
Se non la capiamo e se noi
Tiriamo via alcune rigidità che ancora ci sono io penso che alcune forzature sono inutile possiamo evitarci alle però se non rimuoviamo queste forzature e allora questo rischio di andare avanti un po'tutti ognuno per proprio conto questo rischio c'è
Io cercherò di gestirla nel migliore dei modi però credo che sia importante e pretendo e chiedo veramente che tutti in particolare
La FIOM e la CGIL anche su questo punto difficile e complesso facciano un passo avanti definitivo è vero perché questo è l'unico modo per Canale garantire benessere un futuro migliore a noi e alle nostre imprese e poi ai nostri lavoratori
Caro ministro
Riserva che le cose che sono state dette negli ultimi minuti chiamino in causa anche anche te in una situazione molto ingarbugliata
Sentenza di incide quindi frenarci seppe Grey tutti deve infatti essere un pizzico più bravi perché altrimenti ceniamo qua va bene
Ma innanzitutto credo di dover esprimere
Una
Un giudizio sull'i propri beni ed è un giudizio che che
Ho reso tra me e me eleggendo lo trasferisco volumi Bleus semplice innanzitutto
Può sembrare questo è una definizione riduttiva in realtà
Di fronte a tante
Letture rese complesse da sovrastrutture ideologiche dal
Dallo ricorrente vizio della dietrologia leggere una storia semplice
Non è usuale e de molto utile
Perché la storia semplice ma ricca insieme come è già stato detto della CISL attraverso l'esperienza di Raffaele Bonanni
E questo racconto piano di vicende vissute da un suo ed allo loro punto di vista dal vostro punto di vista naturalmente
Dice tutto a mio avviso di un'organizzazione
è che
Afferma il bisogno del pluralismo sindacale attraverso il suo ancoraggio alla dottrina sociale della Chiesa o attraverso la sua dichiarata ispirazione cristiana
Che e
Il suo ancoraggio occidentale e conseguentemente che oltre a tutto Raffaele in un passaggio
Testimonia a proposito dei missili a Comiso dicendo con la quale anch'io porto un ricordo Debbio fare un comizio subito dopo nella piazza di Como ISO fermandomi regolarmente al giro di una processione che faceva l'arretrato il giro della piazza e qui mi costringeva ad interrompere
Il comizio piacevolmente data l'importanza del
Comunque del tram del dell'evento e
L'ancoraggio
Addiceva alla dottrina sociale della Chiesa significa la centralità della persona significa che questa organizzazione non ha mai ceduto
Alla all'idea perché al centro di tutto dovesse essere la classe la dialettica tra classi come elemento virtuoso della dinamica della storia
Questo fa sì che la storia sia semplice e naturale perché
Costruita misura di persona o cercando sempre di avere riferimento nella persona in sé e nelle sue proiezioni relazionali quindi
Muovendo da quell'antropologia positiva che fa riconoscere la ricchezza della persona
Nel senso che l'attitudine alla socialità della persona
Perché i sostenitori non pochi della nostra esperienza nella nostra tradizione dell'antropologia negativa tendenzialmente negano questo
Partono dal presupposto homo homini lupus blindano la persona nell'indistinto che la classe
Finiscono collegare quell'attitudine alla socialità che invece è testimoniato dal fatto che tante persone si mettono insieme per rappresentare legittimamente i loro interessi ma innanzitutto i loro valori
E
Questo
Consente poi
Di leggere questa
Questa premessa circa l'ancoraggio della CISL e consente di leggere
Il il se naturalmente il senso di molte scelte anche quel pragmatismo orientato a valori che
Fa sì che questa organizzazione non abbia difficoltà lo dice con con una straordinaria secondo me
Naturalezza umanità che incorpora anche l'errore
Raffaele Bonanni quando dice aderì convinto la scala mobile già ci credetti come tutti allora come tanti allora
E però poco tempo dopo battendosi in prima linea lui la sua organizzazione per cambiare
In quel meccanismo alla luce dell'esperienza
Nel momento in cui esso si è si rivelava una trappola
Per proprio per
Quel salario dei lavoratori che con la scala mobile si era pensato di poter proteggere ma il circolo vizioso da Stato terribile e questa organizzazione non ci pensa su due volte non e vediamo anche tra l'altro un leader come capiti che aveva sostenuto anche cose opposte Piro mondo hanno molto tempo prima
Battersi in prima linea per del per l'accordo di San Valentino e tutto il percorso faticoso che ne segue fino al referendum
Sull'impopolare domanda volete voi dite più in busta paga trecento mila lire all'anno o o no
E i più rispondono coraggiosamente attraverso una battaglia che i quadri della CISL della UIL
Fanno fabbrica per fabbrica
Contendendo il terreno la tesi opposta
Per dire guardate un'illusione ottica cosa che adesso fa sembra pagina dirla ma io me lo ricordo quelle assemblee quant'era difficile in un tempo anche più complesso di quello attuale in cui le sovrastrutture ideologiche
Pesavano di più ancora di quanto non pesino oggi andare Addis dell'are la realtà sottostante l'illusione ottica
Quindi la
è un io spero che molti lo legga uno perché spero che molte vogliano ripercorrere quell'esperienza in quella esperienza che magari non hanno la forma Uto la fortuna la fortuna di vivere
Da questa questo fa sì che
Questo spiega scusate la scelta che questo Governo ha compiuto nel giugno del due mila otto quando è iniziato la sua attività
Convinto di essere prossimo a quella tempesta perfetta che poi sarebbe arrivata
Questo Governo sapeva di dover praticare una fortissima disciplina di bilancio
E sapeva di doverlo fare in un contesto
Di gelata dell'economia e con il crollo della domanda di beni di servizi che
Si stava ormai in quel momento manifestando
E poteva compiere due scelte
Cool una quella di delegittimare in qualche modo il sindacato
Guardate che questa scelta veniva sollecitata paradossalmente
Da alcuni commentatori della sinistra c'è un noto Pichetto che scrive su un noto settimanale quotidiano scusate noto quotidiano
Che spiegava come fosse giusto un'unica indennità di disoccupazione e che non e che gli imprenditori dovevano essere liberi di rivolgersi a questo sa il service
Della dell'ammortizzatore sociale senza fare accordi adattandosi rapidamente alla alla grande crisi che stava intervenendo
Questa c'è la scelta dell'unico strumento dell'unico ammortizzatore sociale la scelta dell'indennità di disoccupazione era la scelta della negazione del ruolo del sindacato
Potevamo essere tentati da quella scelta per fortuna ci aiutava la storia l'esperienza si aiutavano anche gli anni più recenti
Anni nei quali cioè c'era stato almeno un non una una componente del sindacato con caratteristiche manifestamente riformiste
Che avevano nei momenti difficili dà vita a dei momenti difficili dimostrato di sapersi mettere in gioco e quindi la scommessa che viene compiuta e l'altra
E non a caso i due strumenti che il Governo mette immediatamente a disposizione sono l'abbattimento sa fiscale sui salari di produttività primo Consiglio dei Ministri a Napoli e succede la dotazione di ammortizzatori in deroga alle norme dotazione di ammortizzatori in deroga
Tutti e due strumenti funzionali alla contrattazione tutti e due strumenti funzionali alla gestione condivisa nelle aziende dei territori ma anche nella dimensione generale della crisi
Era un'altra scelta le riconosce vento che invece c'era c'era nella società italiana una ricchezza anche nelle forme di rappresentanza del lavoro che meritava fiducia e che
Poteva testimoniare una più generale linea che nella Libro Bianco sul futuro del modello sociale noi descrivemmo nel segno del diciamola in modo semplice del meno Stato più società
Cioè di uno Stato che si fa migliore
Perché si fa meno pesante meno invasivo ma peraltro si fa capacità attore
Delle
Delle tante vecchie forme di vitalità che nella società ci sono e tra le quali quelle di carattere sindacale a contenuto riformista sono
Così sono erano state ed erano in quel momento così evidenti
Questa scelta ha consentito di governare il tempo della caduta dalla domanda e quindi della produzione e quindi delle ore lavorate
Consentendo di mantra mantenendo intatta la base produttiva la base occupazionale e ha consentito di farlo attraverso una diffusa capacità contrattuale
Quella diffusa capacità contrattuale cui hanno partecipato tutte le organizzazioni nessuna esclusa perché
Le difficoltà con la CGIL sono state su un altro terreno non sul non certo nei territori nei territori tutti hanno concorso a governare la crisi mantenendo vivi rapporti di lavoro
E e questo
Lo si deve
E di ciò si deve dare atto anche la Confindustria perché la Confindustria non ha subito
La scelta che prima ho detto
Ma la in certa misura anche richiesta e soprattutto poi è stata una scelta largamente praticata anche la Confindustria non ha chiesto mano libera ha chiesto strumenti per condividere nei territori e nelle aziende
La Confindustria ha preferito non solo Lalla dimentica non solo la Confartigianato le cose che poteva essere naturale ha preferito
Conservare legate all'impresa le risorse umane come ricchezza fondamentale dell'impresa stessa
Ma la stessa organizzazione dell'industria più strutturata ha preferito questa scelta
Piuttosto di quella delle mani libere per potersi
Adattare rapidamente alla dimensione dell'impresa
Ha una condizione che peraltro per molti aspetti non potevamo dovevamo considerare anche il contingente cioè strutturare le cause ma contingente nella dimensione della avrà tra Pineto che produceva
Ora alla luce di queste scelte compiute di fronte a noi
Deve essere certamente un'accelerazione del cambiamento come diceva poco fa Franco Marini noi abbiamo bisogno
Di accelerare la nostra capacità di crescere nel contesto
Della del vincolo che la crisi ha depositato parlo della
Della fine irreversibile dell'impunità del debito sovrano
Ma allo stesso tempo dobbiamo farlo non con atti autoritari ma continuando lungo la via di questi due anni cioè
Riconoscendo in sussidiarietà la funzione delle parti sociali questo il senso dello Statuto dei lavori
Lo statuto dei lavori non a caso viene consegnato le parti in bozza di legge delega
Con l'impegno a portarlo al Consiglio dei Ministri nel momento solo nel momento in cui le parti lo avessero condiviso ma non solo come atto di riconoscenza che già Herald che già è dovuta
Alle parti per il contributo che esse hanno dato per governare il momento più difficile della crisi vorrei ricordare anche una riforma della previdenza realizzata in forma più imprese con dimensioni più significative
Di quelle attuate in Francia senza un'ora di sciopero o vorrei ricordare il blocco dei salari nel pubblico impiego
Che è stato sostanzialmente
Subito ma accettato
E non a caso e accadrà la stessa cosa è accaduta ove più ove meno in quasi tutti i Paesi industrializzati
O potrei dire il commissariamento della sanità centromeridionale come premessa della messa sotto controllo della della della
Dico di una spesa che in queste regioni caratterizzato dal fatto di essere maggiore con minore lesa
Ma questo punto la
Devi legale parti sociali della redazione dello Statuto dei lavori
Significa anche
Dare ad ostativo tutto il contenuto di una parte derogabile dalle parti step dalle dalla contrattazione nella dimensione aziendale o territoriale
Perché sapete che la proposta che abbiamo fatto contiene da un lato un un sì o un sistema di norme
Attinenti diritti universali e come tali inderogabili e dall'altra un insieme di norme rimesse invece
Alla contrattazione di aziende di territorio in modo da poterli adattare le concrete circostanze
E ci riferiamo a quelle tutele che già oggi la legge non venga universali mal modulata in relazione magari alle dimensioni di impresa o di settore
Penso che prioritario rispetto a questo accordo tra le parti ma relativo allo statuto dei lavori
Cara Susanna mi devi spiegare
Non ho scusami se ti faccio una domanda dopo che è poi parlato e quindi
La risposta verrà in un altro momento proprio probabilmente
Io non ho capito perché tu abbia detto che io voglio ridurre del cinquanta per cento i diritti confondendo una contenuto della delega laddove si auspica che le quindici mila disposizioni che spesso rendono poco effettiva la regola perché troppo complessa
Vengano ridotte del cinquanta per cento viene eletta in in chiave di drastica riduzione dei diritti del cinquanta per cento non confondiamo sono due termini completamente diversi i diritti vengono tutti li ha fermati ma come ho detto con una scelta
Che fu della CISL I tempi dalla discussione dello Statuto dei lavoratori perché cosa diceva la CISL allora
Lo stage il mio Statuto e il contratto
E futura che attenga a convincere la CISL ad accettare un'eccessiva regolazione nel mille novecentosettanta
Nonostante nonostante qualche perplessità legata proprio alla cultura di questa organizzazione
De privilegia la flessibile duttile contrattazione ha fiducia nella flessibile duttile contrattazione rispetto alla rigida tale rigida norma di legge alla rigida etero regolazione
Rispetto alle parti sociali
Quale la cosa che del dovrebbe precedere
Il l'accordo lo stesso accordo sullo Statuto dei lavori l'accordo sulla produttività il tavolo aperto è opportuno che si concluda quanto prima e si concluda offrendo una cornice anche ad intese come quella di Mirafiori anche se questa
Deve necessariamente intervenire in tempi brevi probabilmente entro Natale
Per evitare che la situazione si degeneri al punto da perdere un importante investimento
Noi abbiamo detto che
Non solo seguiamo con attenzione la vicenda FIAT come abbiamo fatto parlando con tutti gli attori e cercando di convincerli a guardare agli aspetti sostanziali
Della condivisione tra parti relativa a un investimento importante da un lato
E alla condizione dei lavoratori dall'altro all'interno di esso
Ma auspicando anche l'uscita delle stesse relazioni industriali da schemi rigidi inerente la stessa la steli stessi assetti contrattuali
Io credo che una volta garantita garantito il carattere collettivo degli accordi
Sia possibile duttile mente individuare quale possa essere questo accordo collettivo
Cioè alla rigida difesa per esempio di un grande contratto come quello dei metalmeccanici che vada la carpenteria fino alla
Ad alcune attività prossime all'immateriale
Non non mi sembra meriti difesa rigida e astratta si tratta di vedere lei comunque nel concreto quale possa essere il modello corto uno e sono le parti possono definire questo modello
E non verrà certamente mai da parte nostra una scelta in favore dell'una o dell'altra ipotesi finisco solo con una considerazione un sindacato
Un sindacato che vuole sempre di più condividere condividere le fatiche i risultati
Un sindacato che nel nei processi di impresa acquista sempre più peso al potere in forza della sua capacità partecipativa non può essere
Un sindacato praticante la democrazia assembleare
Cioè non si può pensare che un sindacato chiamato a condividere la scelta di un grande investimento
Possa condizionarla a meccanismi di democrazia assembleare più il sindacato diventa partecipativo più il sindacato assume responsabilità
E noi ci auguriamo trae vantaggi dalla sua condizione partecipativa più questo sindacato deve praticare forme di democrazia delegata
Forme di democrazia rappresentativa l'assemblearismo teorizzato dalla FIOM appartiene a un altro secolo a un altro millennio appartiene a un tempo che non c'è
Grazie malizia Sacconi la parola ad Angeletti
Il mobilio
Fare solo una considerazione libero che a me piaciuto sulla parte diciamo così
Racconta Raffaele
Della sua esperienza la Segretario generale era sceso dal
Spero che molti di voi abbiano letto perché un racconto così lineare cristallino e trasparente di ciò che
è avvenuto in questi
Due due-tre anni quanti non mi ricordo più e quando senza aver letto
Che sono stati due anni più travagliati quattro anni
Vedi perché pure io cerco di ridurre il caffè lo stesso qualche
è certa no no va per per motivi che sicuro se invecchiano rinvia
Tenta di effetti
Ital scorretta vie Diviesto io invece di dire a darlo
E il racconto di una serie di scelte
Che hanno un filo
Conduttore
L'idea forte di un sindacato
Che e non accetta
Di operare in una sorte di a regime a sovranità limitata
Nella quale gli spazi
Il ruolo
Le rivendicazioni
Siano in qualche modo condizionate dal sistema politico
E il senso lì responsabilità
Che
Dovrebbero avere tutti i dirigenti sindacali degni di tale nome
Di porsi sempre la domanda ma ciò che stiamo facendo
O ciò che dobbiamo fare
Corrisponde sul serio
Alla
L'idea che il compito che abbiamo è quello di difendere le persone che rappresentiamo
E un po'di meno di difendere i sindacati
Noi troppo spesso sembrerebbe come dire una battuta di pessimo gusto
E invece penso che incorriamo vuol abbiamo sempre questo rischio noi qui dentro tutti quanti sappiamo il possiamo rivederci che il mondo è cambiato e sappiamo anche dire perché è cambiato
Tranne un fatto che continuiamo a pensare ad agire come se non fosse cambiato
Per quale motivo perché tutte le organizzazioni tendono all'autotutela
I cambiamenti in sono degli stress
In per di più in organizzazioni che rappresentano milioni di persone poi bisogna pure spiegare perché cambiare quindi un uno stress
Doppio
In a Raffaele
Si legge è questa la cosa che io ho sempre apprezzato e lui
Non solo la schiettezza all'onestà morale un rigore intellettuale veramente notevole ma anche la profonda convinzione
Che alla fine quello che conta
E il fatto che il sindacato ha un diritto di esistere non perché sta scritto sulla Costituzione
Ha diritto di esistere perché serve a qualcosa
Perché è in grado sul serio di intervenire sui problemi che hanno le persone e cercare di dare delle risposte
In un mondo che è cambiato sul serio non per scherzo
Perché cari cari amici
Fare il sindacato in un mondo nel quale questo Paese non può più fare debiti
Significano cose molto semplici che non ci sono le risorse finanziarie pubbliche né per sostenere la domanda interna e neanche per fare gli investimenti
Perché tutte queste cose
In passato sono state fatte con denaro pubblico preso in prestito
E oggi per avere delle risorse
Diciamo così disponibili
Bisogna fare tre cose una più complicata e l'altra
Esportare di più cioè farci dare i soldi dagli altri
Ridurre l'evasione fiscale
E ridurre i costi della politica
Che sono tutte cose
Una più complicato dell'altra
E solo dopo essere riusciti a far questo allora possiamo dire bene spendiamo un po'più di soldi per qui per qua per questo per quell'altro litigando ovviamente con tutto con il resto del mondo perché comunque non ce ne sarebbero mai a sufficienza
Per fare tutte quelle buone cose che tutti i cui cittadini italiani noi in prima linea pensiamo che sia necessario fare
E gestire questi cambia questa politica non è per nulla semplice
Soprattutto per persone
Come Raffaele che non pensano di fare i sindacalisti
Per porre di fare i sindacalisti cioè
Dei
Conservare il più possibile per più tempo possibile
Lo status quo
Illudendo cicche chi sa per quale ragione
Non sparire Emo e la nostra influenza non diminuirà perché perché sta scritto sulla Costituzione e perché c'è una certa quota di persone in Italia che si scriverebbe al sindacato comunque a prescindere
Da quello che fa
Questa è un'idea che è bene che ci cancelliamo dalla testa perché non è vero che
In realtà può accadere così noi avremo un grande futuro solo se saremo in grado
Dimostrare di essere utili cioè di interpretare i cambiamenti che ci sono e dieci ettari di governarli
Voglio dire una cosa sulla FIAT e perché tra le tante cose che
Dice Raffaele alcune da far molte concessioni diciamo così al suo essere Segretario generale della CISL no però ogni tanto gli scappa
In maniera
Diciamo così spontanee perché lo conoscete come lo conosco io avvezza vede che
Per fortuna quei dallo sport valida e la prassi corso applicavo così presso che maggioritaria dei suoi atteggiamenti di quei dodici ma come c'è uno che vuole mettere i soldi qua
Aumentare l'occupazione mantenere uno straccio di industria dopo bili stia in un Paese perché se perdiamo quella
Continueremo ad impoverire ci tutti anche il l'insegnante dove sta il mio amico colà anche l'insegnante perché prima o poi avremo meno soldi per pagare gli insegnanti ma ancor meno di quanti ce l'abbiamo adesso
Quindici povere evoluti
E non glielo bisognerebbe fargli un applauso no invece noi
Dice lui
Cominciamo a dire ma
Ma perché lo fa ma perché lo
Ma perché dove siamo costretti alla a discuterlo questo signore
Vi rendete conto di quanto è assurdo certe volte affrontare i problemi sindacali concreti che cos'è un contatto
Sono una serie di norme che noi negoziamo dovrei lo Spirito Santo
Che ci impone di scrivere una frase noi negoziamo dove si stabilisce quanto si lavora come si lavora quanto guadagni come il trattamento di malattia cioè cosa chiunque può deve Sopaf marmisti accade cari amici
Qual è il problema
Abbiamo paura di noi stessi a me certe volte la FIOM e mi fa sorridere no cioè il ormai la
Di fa solo sorridere
Quando comincia dirama le deroghe fama il contratto nazionale parte che i contratti nazionali né i metalmeccanici sarebbero stati spesi sarebbero spariti ISEE se non ci fosse stata la firmerà UILM perché non ne ha più fatti da dieci anni
O
Ma abbiamo paura delle stessi cioè quando
Io mi metto seduto a un tavolo so più o meno che cosa voglio tenere
E sono abbastanza intelligente barca aprire anche come fare per ottenere il massimo possibile
Non ho paura nomi impauriti SCO a me che si scriva contratto nazionale i metalmeccanici ho contratto nazionale del settore auto francamente mi fa sorridere
E vi parla uno che di contratti nazionali metalmeccanici a fatti molti
Quindi come si vede è l'idea che noi abbiamo e l'ha paura a cui una parte del sindacato è
Precipitata
Perché quando ci sono questi cambiamenti una dei requisiti più importanti oltre all'intelligenza per capire
E anche il coraggio
Di fare quello che pensi che sia che hai capito che è giusto fare
Se viene attanagliato dalla paura per ogni cambiamento
Ogni cambiamento ti sembra una cosa disastrosa
Sulla esso sarà andata l'accordo del novantatré doveva essere Roma Tamada dieci anni fa altro che ancora il parlare d'accordo e novantatré
L'accordo è stato fatto per salvare questo Paese per farlo entrare nell'euro una volta che l'ammissione alla Giunta bisognava dire missione la Giunta cambiamo pagina perché adesso abbiamo bisogno di un'altra cosa e lo sapete perché abbiamo bisogno di un'altra cosa
Perché noi siamo ancora il sindacato più forte d'Europa
Ma sì il fatto che abbiamo i salari più bassi d'Europa è la dimostrazione che i salari non aumentano per motivi politici
Per forza politica nei Governi e nemmeno dei sindacati
Il salary stiamo qui nell'a Blob Baldazzi onesti dei e ogni tanto ricordiamoci che cosa significa i salari aumentar no in proporzione alla ricchezza che si produce
E
Questo è la vera sfida a cui dobbiate siamo sottoposti
E la vela e la vera risposta sta in quella idea lungimirante
Che voi avete sostenuto devo dire insieme a noi della partecipazione perché questo è il vero scambio del futuro
Io lavoro di più produco più ricchezza e una parte crescente di quella ricchezza deve venire nelle mie tasche
E ciò è il problema di come vanno le aziende non è una questione che dobbiamo relegare alle imprese
E fare i critici d'arte no bravo stupido non fa investimenti ha sbagliato modello lo voglio farmi critici d'arte non ha non agente in carne e ossa
La gente in carne e ossa fai in modo che quell'azienda vada bene perché quell'azienda
Se va bene garantisce posti lavoro reddito prospettive futuro ovvero l'unico vero può droga che a un sindacato che difende le persone che lavorano
Questo è quello che è importante di questo libri
è quello che dice alla fine
è finita l'epoca per la quale
Cisi c'è una rigida separazione o questa sì ottocentesca che in Italia siccome siamo abbiamo un sacco di pregi ma abbiamo molti difetti tra cui quello di essere molto conservatori è sopravvissuta
Quando è sparita in tutto il resto del mondo della lotta di classe grava da una parte ci sono i padroni cioè i capitalisti data papilloma gente che lavora che ci ha solo il proprio lavoro
Le aziende non funzionano così se non è una fantasia malata le aziende funzione un uomo solo che quelli che lavorano primo ci metto non tanto di lavoro ci mettono la loro conoscenza
La loro idea di come si può fare meglio di come gli hospice Silvio spiegherebbe l'azienda o il direttore dell'azienda
Perché quelli sanno farlo
E bisogna
Avere il loro hanno usi un diritto da rivendicare di essere coinvolti di poter partecipare ai destini alle scelte di quell'azienda
Perché stanno parlando di una cosa di che anche propria loro no retoricamente
Ma concretamente e praticamente l'importanza del lavoro sull'importanza del capitale è diventata crescente quand'è che cominciamo ad essere coerenti
Non è vero che i mezzi di produzione stanno in mano ai capitalisti immane che dei sei se da una parte dei mezzi di produzione ma quelli più importanti stanno in mano la gente che lavora
Questo lo hanno capito tutti solo una parte del sindacato non lo ha capito e ovviamente siccome deve dichiarare non i lavoratori neanche i loro iscritti ma se stessi
Se stessi continua a raccontare una favola
Che parte non c'è mai stata ma almeno trent'anni fa è una favola uguale molti credevano
La cosa allucinante è chiaro quella Paola continuasse riveduta per Ampera anche a una generazione la quale ovviamente adesso non ci crede più nessuno e questo che rende complicato
Il rapporto con i nostri compagni
Perché non si possono raccontare le favole persone adulte
Sapete per quale motivo per cui fa parte di esse chi ci crede pure che poi
Mani sconcertata mentre i bambini sanno distinguere qual è la FAO la realtà regole sull'adulterio quadri vengono ancora Paolo ci vedono pure
Ecco questo credo che sia stato il nuovo modo di fare un sindacato
è questo allora sì si può seminare oggi noi abbiamo bisogno di seminare perché il mondo che sta cambiando sul serio
è un mondo nel quale il sindacato dovrà fare delle cose non strane semplicemente intelligenti
Semplicemente a bere la lucidità di fare una politica che garantisca le persone che rappresenta
Di avere concretamente un futuro perché sono capaci di farselo con le proprie mani di d'Italia possibilità di di costruissero come per le mani e non di aspettare
Che qualcuno chissà dove chissà mai e ovviamente non verrà mai che risolva i i problemi questo secondo me è il senso della parola responsabilità che
E anche come dire una specie di sul tono guardi lo sappiamo bene come funziona Quaggetto come dire se i sindacati sono troppo responsabili coeso troppo moderati infatti di che cosa ci accusano
Di tutte le nefandezze di questo mondo no noi di che cosa veniamo accusati di tutte le fan del sito di questo mondo
Per avere rapporti unitari è una cosa importante e ve lo dice uno che c'è nato
Mi
Però
Si può convivere a lungo con persone che passano in tempo ad insultante
Io penso che veramente complicata anche per voi cattolici
è veramente complicato che verbalizzazione
Grazie
Nel ringraziare tutti quelli che sono intervenuti
Credo che sia
Questa è stata una specie di festa per per Bonanni tranne l'intervento di quattro ragazzini che poi l'ha fatta così hanno animato cinque minuti quindi se vuole concludere
Dove velocemente dando voglio ringraziare tutti per essere venuti
Vi chiedo scusa anche per l'inconveniente di
Pochi minuti fa
Vi confesso che ho fatto apposta farli venire
A scopo pedagogico in modo tale che ognuno si ricorda si deve ricordare no si ricordi che
In parte lo paga sono ancora queste cose qui oggi si chiamo centri sociali
Quindici anni fa si chiamano diversamente a trent'anni fa siano diverse avendo ancora ma sono sempre gli stessi sono sempre i fili dell'intolleranza
Il rapporto con la camicia rossa ma hanno hanno il cuore la testa nera sono dei fascisti tant'è vero non vogliono che
Persone
Possono pensare e dire quello che per quello che penso solo bando interrompendo dappertutto ma possono fare e però sono anche i prezzi e gelati
Questo foro
Istituzioni romane l'anno prossimo contributi dei centri sociali probabilmente per dare dimostrazione
Di come appunto si possa
Con l'intolleranza falsa al SIC siti coloro che non la pensano come loro una piccola minoranza non c'è un lavoratore tra di loro come vedete sono studenti io non ce l'ho con loro non gioco loro gioco invece con chi
Attraverso
Le turbolenze che alimento di lunga lena permettono al loro appunto di far sembrare queste iniziative iniziative persino meritorie ed essendo la stessa storia essendo la stessa storia
Si comincia in fabbrica adesso intolleranti verso chi non la pensa come te quanto assemblee
Moderi quando assemblee non si possono fare regolarmente perché sempre gli stessi cinque sei sette otto di fronte a cento mila e così via
Si mettono a fare le sceneggiate comincio a insultare talvolta fare violenza e così via questa storia come la valanga
Aumento aumento aumento affinché appunto si giustificano fatti del genere quando va a finire perfino peggio ecco perché ci deve essere una responsabilità altronde queste cose non sono accadute sempre accadute
Nel situazioni di bivio per la situazione italiana ogni volta che c'è stato da cambiare dalle cose da prendersi delle responsabilità ci sono stati i conservatori tinti da da
Da progressisti
Che hanno disturbato appunto l'evolversi dalla vostra realtà non sarebbe voluto Alitalia condotti qualche idea se avesse dato retta in tutti questi passaggi la vita nazionale a questa gente
Dopodiché io non solo per sopprimerle no
Padre non va un rischio reale non risulti colori durante la mia vita sindacale una cosa è chiara noi oggi pregheremo mai i cislini da quando sono nati non si sono mai piegati questo ho cercato di
Di raccolta
Importanti senza violenza
Senza recriminazione senza vittimismo senza niente
Portando avanti appunto corresponsabilità semplicemente
Il proprio carico questo noi abbiamo voluto raccontare io Ludovico in questo questo tipo un compromesso insulti lui proposta cosa qui io ero un po'indeciso proprio pensato
Probabilmente in questa storia di oggi perché c'è da prendersi una responsabilità nuove responsabilità forse può servire
Alla condizione che si racconti sì la mia storia ma si racconti anche la storia facile perché d'altronde io non sono altro che uno dei tantissimi tantissimi tantissimi contemporanee cislini
La mia storia uguale
A quella di migliaia di
Quadri militanti e dirigenti sindacali dalla C quindi raccontando la storia di uno di noi
Abbiamo voluto raccontare anche la storia la CISL
Vi dicevo di amici chimici perché prima di questo libro ed ho fatto una riunione con loro il rilievo
D'altronde anche per
Approfittare Franco tu lo sai ogni volta cognizione generale si è trovato di fronte a come
Nel quinquennio i decenni cosa di raccontare la sua decisa
Pur affidava intellettuali e questi disco cavano un libro da trecento quattrocento pagine
Io voglio mi sono sempre chiesto nel corso della storia che avevo splatter a chi la legge
C'è chi lo legge
Illeciti
Che la legge un libro così pesante dell'EUR tutti i libri che sono in biblioteca che molti Cisilino porto a casa e così via minimo svolgono già vige Guanda pari fittizi e così via
Tutte cose venne definito e così via ma mi sono chiesto sempre allora sette facciamo una sorta di mix
Tra una storia di uno dei tantissimi
E la storia la CISL probabilmente diffondiamo meglio la storia gloriosa del sindacalismo italiano di uno cent dei sindacati importanti
Del nostro nel nostro Paese credo spero che l'abbiamo fatto molto bene l'abbiamo però voluto intestare anche alla speranza per il futuro
Perché tutto quello che abbiamo costruito l'abbiamo fatto con me morendo movimento sindacale prevalentemente
Maturo è importante d'altronde se sindacalismo italiano è così
E così importante per numeri e per ruolo vuol dire che non tutto va male sei CGIL CISL e UIL hanno potuto raggiungere
Il due mila e dieci in questo mare di macerie in Europa in Italia con una forza così cospicuo vuol dire che
Il gioco è stato Stato importante insomma no ci sono delle malattie
Ci sono e Mattia presenti ora io non voglio nell'indicare e ne sottacere non voglio voglio solamente dire questo
Ci sono delle sfide che abbiamo di fronte dopo una storia così importante perché
Luigi lo dicevo dicevano gli altri amici
Perché non ci facciamo i conti con quello che sta succedendo davanti a noi non solo quello che è successo in giro il mondo e poi lui dice però tutti ne siamo convinti però nessuno si schioda da comportamenti ordinari
Io chiedevo Alessandrini giorni addietro perché Novara sfregiata
Di quanti sono investimenti l'ultimi quattro anni non ho trovato un investimento un investimento e terrificante
E terrificante che non ci sia un investimento in tutti Italia in quattro anni sia nell'industria sia dei servizi un investimento
Al massimo qualcuno ha fatto un rabbocco a investito qualche utile
Di imprese italiane che ha di persone che a breve in Italia con la Marcegaglia che a un certo punto un po'per amore patrio un po'perché c'era
Un po'un po'di
Di di di interesse e così via e quindi resta
Ma
Investitori stranieri italiani nuovi non ce ne sono stati ma questo dovrebbe davvero scuotere dalle fondamenta la politica e sociale italiano
Quello che mi ha colpito negli ultimi tempi che lo scuote proprio niente cioè tutti a fare e dire le stesse cose anche anzi peggio peggio perché lo spettacolo nel suo Sarra Abigas la politica incredibile
Lo spettacolo che una minoranza di conservatori sta dando al Paese peraltro anche nel sociale è davvero incredibile
Allora
Io figuriamoci è una vita che sono il sindacato è una vita che ho collaborato con tutto il dual tre confederazioni sindacali hanno trovato sempre come diciamo sindacale sindacalese la quadra
L'abbiamo trovata sempre
Certo che ci sono più opinioni poiché dai dai trovi la soluzione probabilmente di questi tempi quando sono i cambiamenti diverse più veloce a trovarlo le quadre
Nei momenti di cambiamento lo fai subito altrimenti lo fa ritardare lo fa il ritardo lo fai male
E viene meno appunto una realtà così innervata la società italiana come sindacato così autorevole così ascoltata perché noi ci pregiamo addosso abilità chi può vantare tutta sta gente che si organizza e paga pure peraltro
Si organizza e
Volontariamente partecipa all'attività e quindi abbiamo una grande responsabilità certo dobbiamo trovare Susanna delle soluzioni dobbiamo trovarle io figuriamoci
Tutto quello che si può fare si deve fare però dobbiamo fare velocemente
E quando nel sindacato ci sono alcuni io mo'non posso farlo non è un problema solamente di di ospitalità è un problema anche perché sono convinto di di sensibilità sono convinto che per me è facile parlarne
Per gli altri si è più difficile farlo
Ma quando ci sono alcuni
Che dalle fabbriche insultano fanno violenza non gli va bene niente non fanno un coro contratto e anche neanche neanche a morire semina appunto zizzania
Qualsiasi cosa nuova la cedola FIAT io stesso oggi per mi sono pronunciato su alcune vicende ma insomma tutto quello che volete questo qui sarà canadese sarà di cultura americana e così via è quello di investire dei soldi
E qui lo voglio sapere se questi soldi luglio metà all'asta o no
Queste molto molto semplice si è molto sbrigativo farebbe bene a essere meno sbrigativo
Anzi a me dà fastidio che troppo del relativo ai trovato persone che si prendono e due le sue responsabilità proprie responsabilità e benissimo però
Sono sei mesi
Dopo il referendum di di di Pomigliano sei mesi che aggiro tutti i siti industriali sono dentro un tour Biondi scioperi continui non riescano
è una sola un Secchia tumore
Secondo me farebbe bene marce che e coso farebbe bene scusami farebbe bene Marchionne a prendere atto che tra l'altro tutto suo seguito non c'è da quello sia fissato diceva un soldo un giovamento se non dopo la sicurezza che muova la va la va la palla dell'impresa
Sta dicendo che dobbiamo fare
Perché se per caso non dovessimo trovare la soluzione a questa vicenda
Guardate che non riguarda solo la FIAT
Che pure importantissimo per il numero di persone che ci sono perché non è solo Mirafiori è il segno che si dà e diceva agli amici chimici pocanzi siamo sarà attendibile taluni
Perché Torino non è Pomigliano
Torino e la FIAT la FIAT e Torino se crepa va filtri per Torino
E se andiamo a fare un sondaggio a Torino
La opinione che hanno io lo so la conosco già qualcuno si fa male lì sino a mare il sindacato sano e attento quindi dobbiamo noi
Con molta molta forza e con molta molto disponibili a trovare la soluzione migliore per non far fare accorcia Toia Marchione senz'altro ma per non UNESCO nasconderci neanche noi dietro
Cose che oggi non reggono norme
Perché lui può dire una cosa io faccio subirli faccio in su col nuovo americano e probabilmente anche con i soldati i cani certo non mi va a fare il benefattore
Perché ricevo le amici pocanzi sì sa vale
Di quel popoli
Rete commerciale dalla FIAT sì fosse quella Citroën o cose guadare oppure quella Roma che aveva lo sbaglio pure pure è una cosa così importante ma non proprio tanto
C.c. vuoi erano pure qualcosa però per noi davvero importante che faccio a investimento e
Dalla nuova Falomi devo fare lì
Quindi lì qualcuno si fa male se non sarà ci facciamo male tutti quindi in qualche modo dobbiamo trovare una strada
Dando che era chiedendo garanzie
E dando garanzia perché se io faccio il contratto
Credo o quella Paglione
E lo maggiorato se faccio più produttività
E ho quelle garanzie
Come dice il contratto stesso B non è non c'è motivi io non non mi sento con le mani legate se dico che se l'azienda rispetta quelle norme io non ho nulla da dire fino a che Riva aveva contratto intero occupa o comunque fino a quando l'azienda non infrange
Quello che ha scritto
Quindi qual è il problema quindi io spero che ci prenderemo delle responsabilità tra l'altro è meglio che avanzavo subito il dente perché poi ci faremo ancora più male
Infatti in seguito perché uso questa vicenda non solo un fatto autorità l'uso perché questo è un momento davvero particolare speciale
La semina la semina si fanno
Preparando bene il terreno
E noi dobbiamo preparare bene il terreno per l'investimento e per la crescita
Il sedime va costruito bene
E va coltivato bene va tenuto in considerazione fino a quando non fa il frutto e poi si raccoglie
Questo è un Paese che non considera più il processo naturale arrivare la ricchezza
è un Paese che ogni volta scherzando mica tanto dico sembra di stare negli Emirati Arabi dove abbiamo il petrolio siamo a posto possiamo occuparci di niente
Sembra sembriamo fatti così
Noi abbiamo perso l'attitudine a capire che la nostra ricchezza il nostro avvenire non può che venire da un'economia buone l'economia buone si fa in un quello che sappiamo offrire nel mercato internazionale nella divisione internazionale lavoro ma chi si occupa più di questo
Siamo contro scontenti dalla politica io sono scontenti se la politica perché con tutto quello che fanno alcune come di buona volontà sono così pochi che ore alla fine capisci che leggeva fanno proprio da soli
Oggi diamo da fare anche noi o altrimenti il Paese non avvenire non avveniva ecco perché noi le responsabilità giorno prendere e poi io ho imparato di questi tempi che se non ce le prendiamo dall'altra parte poi incontri persone come me e altre ancora in politica
Anche loro se la prenda
E si copra bene
Perché questo è il vero segreto il più elementare ma il vero segreto chiedo a portare lei a collaborare così tanto col sindacato e viceversa ma dice avrebbe pensato
Quindi poi ma vai cercando e poi trovare visibilità risposte anche nelle cose più e diventare comunque sta un momento di forte di forte sconti discontinuità che bisogna assicurare se vogliamo
Andare davvero
Avanti e ricostruire le basi
Per la nostra condizione di Paese a sufficiente benessere che ricerca
Una realtà di maggiore benessere diversamente saremo spazzati via questo lo sappiamo perfettamente questo quindi passa attraverso
Una riforma profonda la politica
Nel modo decidere
Si diceva poc'anzi non abbiamo soldi importante che insieme stiamo dicendo che i soldi per trovarli noi dobbiamo andare a prenderlo da lì sprechi lei conoscenze dalla ristrutturazione di via ristrutturare amministrativi perché l'unico modo
Ed all'elefantino il sito la pubblica amministrazione delle istituzioni
Meglio che andrà a prendere i soldi lì ci vuole un consenso forte largo
Per spingere la politica a fare passi davvero importantissima
In questo senso e non li possiamo spendere in tutti voi cioè dobbiamo trovare una strategia molto diverso da come nel passato
Perché prima le risorse c'era di da da votare per come
Intercettare risorse copiose che c'era
Ora
Quelli son finite perché sono tutte addirittura riversate
In quel piè di lista che noi denunciamo ogni volta che è la spesa pubblica che oramai un elefante in dominanti
Che immagino un sacco di soldi non si capisce a che cosa serve certe volte
E lì si tratta di
Lavorare con molta forza e così vale per tante altre vicende per dire queste non è un momento qualsiasi non è un momento come quello che abbiamo vissuto in altri periodi per non sottrarmi alle questioni
L'ottimo Susan
Perché lei poneva problemi su come far funzionare il pluralismo e lei ha ragione lei sa perfettamente la sensibilità che c'è dalla CISL su questo aspetto
Anzi dove siamo orgogliosi e convintissimi che sindacalismo italiano è forte proprio perché
Organizza persone di ogni
Appartenenza territoriale di ogni appartenenza perfino religiosa di ogni appartenenza politica partitica
Immigrati insomma di tutti con noi organizziamo tutti davvero per come siamo fatti noi italiani nel sindacato
E questo è un bene ora lei dice però questa cosa va messa certe va amministrata
Ci vogliono delle regole certo che ci vogliono elenco
Ma quando ci diamo le regole e io per l'ennesima volta voglio dire
Che per me le regole sulla rappresentanza sono quelle che in questa sala approvammo CGIL CISL UIL la stessa norma che approvammo
In tutte le sale di tale sindacato
Quando si è rotto
Quel dispositivo e spero che non lavoriamo subito
A quel punto tutti devono applicare quella regola chi è d'accordo con quelle regole e chi non è d'accordo perché questo è il punto
Chi è d'accordo e chi non è d'accordo adottando fino in fondo il sistema il criterio più semplice la democrazia che quando uno arriva cinquanta più uno
Quelle la regola che si applica che vale pure per il quarantanove per cento
Perché altri venti si sa la sensazione a quei giochi lotti scosso malati di pochi minuti fa
Che queste cose sono
Delle stupidità quello che conta e come si lotta e come si fa confusione come si protesta e come si sta ville in faccia agli altri e come si intimidisce gli altri
Quindi io sono d'accordo fino proprio in fondo a questo criterio e voglio dire queste tanto più il sindacato CGIL CISL UIL hanno la forza e il rigore
Di adottarle di farla applicare dando più
L'unità tra le organizzazioni che un bene non solo per noi ma un bene per l'Italia insomma no tanto più L'Unità operativa come sub
Più umiltà
O la riorganizzazione tra le tre centrali confederali
Potrà produrre
Quindi io
Auspico ancora una volta appunto questa è una soluzione però sapendo che questo momento non ordinario e come tutti momenti non ordinari bisogna applicare dei criteri Stra ordinari io vi ringrazio
Davvero
Per avere voluto appunto essere presenti in questa
In questa presentazione del libro e spero che le cose per il Paese possono andare meglio proprio alla presenza di ognuno di noi impegnata cose come
Nelle vicende così complicate dalla vita del Paese grazie