Sono intervenuti: Casoli, Giacomelli, Wagner, La Volpe, Gianfranco Spadaccia.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Fame Nel Mondo.
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La battaglia contro la fame sarà certamente la più lunga della storia e l'umanità ma intanto ci sono da raggiungere obiettivi urgenti l'Europa e l'italiano come prossimo il cosiddetto hobby Ivo sopravvivenza mille novecentottantadue si tratta di contenere il numero delle vittime dalla fame come stabilito dal Parlamento europeo invocato da settantasette premi Nobel con duecentocinquanta vescovi auspicata la camera con una mozione da centottanta deputati richiesto da mille trecento sindaci firmatari di proposte ripetizioni
Mi preme sottolineare come momento molto significativo la visita che la delegazione che io ero stato incaricato di capeggiare a patto recentemente a Strasburgo al Parlamento europeo al presidente del Parlamento medesimo
La visita avuto particolare successo non solo perché hanno presentando partecipato numerosi sindaci italiani ma anche francesi e belgi ed altre organizzazioni operative a livello internazionale abbiamo avuto assicurazioni da parte del presidente e da parte dei principali rappresentanti l'assemblea medesima della dell'immediato accoglimento delle nostre istanze che si articolava hanno nella predisposizione di un programma a breve scadenza ma soprattutto di un programma articolato i punti sua risolvere definitivamente il problema della fame nel mondo sia in termini assistenziali come momento di primo intervento ma soprattutto come interventi di carattere sociale e democratico ed anche politico perché il problema a anche questi nostri discorsi
Coco incontrano partecipato come diceva lei alcuni sindaci francesi e belgi quindi un problema condiviso in futuro per condiviso in sede europea e continuano ad arrivare adesioni anche da parte di sindaci di altri Paesi ben mille trecento sindaci francesi hanno aderito allo stato puro sta i circa seicento sindaci belgi dei Paesi Bassi sono del pari schierati con noi ma fatto piacere anche vedere la mobilitazione delle varie chiese delle varie organizzazioni internazionali che sono particolarmente sensibile a questo problema
Se il sindaco istituzionalmente dei compiti dei comuni sono limitati uno spera locale ecco perché questo impegno su un tema di di così grande importanza ma anche di carattere generale che va al di fuori del
Degli impegni di solito comma perché i Comuni non possono essere stati ai problemi di fondo come i problemi della pace programmi de la panne che sono propedeutici alla distruzione di quasi al tesi altro problema del resto i Comuni rappresentando la Cassa di cioè Simone più sensibile di quella che è l'opinione della popolazione che rappresentano e quindi era giusto è necessario che di fronte alla non eccessiva sensibilizzazione il problema in sedi di governi centrali in sedi di organismi internazionali propri comuni fossero quelli che si facessero parte i dirigenti e di qualche risultato è stato cospicuo in mi preme sottolineare che proprio i Comuni italiani a livello dai un cervello cioè Associazione Nazionale dei Comuni si sono fatti promotori di una proposta intesa a devolvere una parte dei fondi
Gli stanziamenti che lo Stato riserva per ripianare i bilanci dei comuni proprio proprio a questo fine è un intervento che mi sembra di carattere concreto
Ecco una larga rappresentanza di questi sindaci al Quirinale per illustrare al presidente della Repubblica Pertini una loro proposta perché una quota dei trasferimenti di fondi dallo Stato agli enti locali per l'ottantatré sia destinata alla lotta contro la fame contemporaneamente una accordo tra l'Italia l'Unicef e l'organizzazione mondiale della sanità si prefigge di sottrarre alla morte per fame un milione di bambini in quindici Paesi tra i più poveri costo previsto nel periodo ottantadue ottanta s'e i cento miliardi di lire interamente a carico del dipartimento per la cooperazione e lo sviluppo del ministero degli Esteri altri venti miliardi saranno destinati all'acquisto di medicinali in Italia
E all'impegno italiano nel settore dell'aiuto pubblico allo sviluppo è aumentato in modo estremamente sensibile in questi ultimi anni
Cominciato all'inizio del secondo decennio delle Nazioni Unite per lo sviluppo cioè all'inizio degli anni settanta
Verso la conclusione di quel decennio vi è stato un salto di qualità e di quantità con l'approvazione di una nuova normativa una legge trentotto molto più articolate e complete che ci allinea coi Paesi donatori più avanzati
E quantitativo facendo passare con una serie successiva di ritocchi di aumenti il nostro aiuto pubblico allo sviluppo
Da una cifra relativamente modesta che ci vedeva tra gli ultimi delle sedi statistiche internazionali ad allinearci dal punto di vista gli stanziamenti con la media dei Paesi donatori Del tacca del Comitato per lo sviluppo
Abbiamo in altre parole dal settantanove alla fine del triennio
Attualmente programmato che si conclude il prossimo anno di dieci volte il nostro aiuto pubblico allo sviluppo portandolo a una dimensione di quattro mila settecento miliardi per il triennio ottantuno ottantatré
I criteri con cui poi si impiegano questi banali quali sono
Per aiuti ordinari noi intendiamo essenzialmente quelli per i quali il nostro Paese in quanto membro della comunità e in genere i Paesi donatori hanno assunto dei precisi impegni convenzionate
Impegni come giornali che si possono riportare fondamentalmente alla Convenzione alimentare di Washington parte integrante degli accordi subiranno che prevedono come i i vari paesi debbano assolvere l'impegno di fornire aiuti alimentari
In cereali e prodotti di trasformazione
Per un certo ammontare questo dunque è un obbligo che noi abbiamo assunto a partire da settantuno e che tuttora perdura
Per aiuti invece c'è c'è un anno intendiamo quelli coi quali reagiamo su richiesta
Dei paesi interessati degli organismi e agenzie specializzate
Soprattutto alla famiglia delle Nazioni Unite per venire incontro a situazioni per l'appunto d'emergenza quali possono essere delle siccità possono essere quindi calamità dovute alla natura possono essere problemi invece dovuti all'atto dell'uomo allora abbiamo i problemi dei rifugiati che come sappiamo sono numerosissimi soprattutto in questo momento in Africa e
Sud-Est asiatico
Possiamo intervenire peraltro anche al di fuori del campo strettamente alimentare in campo sanitario qualche recente significativo esempio
E ricordo era un altro settore al quale noi siamo molto sensibili quello per esempio del del tragedia che costituita dai movimenti sismici proprio la vigilia del drammatico terremoto dell'Irpinia l'Algeria era stata colpita da un grave terremoto e allora l'Italia intervenne offerse oltre e
Certi beni primissima necessità ed urgenza alla ricostruzione di
Villaggio che era stato visto tutto è la SNAM e come avrà visto l'inaugurazione la consegna simbolica in questo villaggio venuta a opera del
Ministro degli affari esteri Colombo non più di tre giorni fa in Algeria i nostri rapporti con la FAO
Ma i nostri rapporti con la FAO sono direi speciali per definizione perché
Come sa una scelta che data da moltissimi anni
Alitalia che aveva ospitato fin dall'origine del primo organismo internazionale agricolo ancora nei tempi prebellici a offerto e ottenuto di ospitare a Roma e organismi specializzati
Nel settore agricolo tra i quali la fama o si pone come la più antica agenzie delle Nazioni Unite
In tempi recenti direi che poi proprio sulla spinta di questa nuova vocazione italiana nella per la cooperazione e in particolare per la lotta contro la fame questi rapporti hanno assunto un significato particolare
Solo poche settimane fa ha avuto luogo nella sede stessa della FAO ad opera del ministro agli Affari esteri la firma di un accordo quadro che intende proprio fornire una cornice entro la quale collocare eventuali programmi da svolgere simbiosi con la fa e in questi giorni è in corso negoziato tra dipartimento e la FAO stessa per individuare quali progetti
Si possano più
Appropriatamente sviluppare di comune accordo in particolare stiamo esaminando uno dei settori delle grandi tematiche
Che hanno un carattere spesso regionale e che quindi più appropriatamente vengono affrontate in intesa in collaborazione con le grandi agenzie quello delle perdite posto raccolto
Perché certo bisogna aumentare la produzione bisogna aumentare gli aiuti ma forse si deve anche cominciare poi cercare di far diminuire quelle perdite che in certi Paesi poi Tano a allo spreco di percentuali altissime dell'ordine del venti trenta per cento dei prodotti perché mancano le tecnologie e le strutture per meglio conservare
I prodotti una delle più recenti iniziative della FAO ha preso il via dalla sollecitazione fatta dal direttore generale della FAO spessa
Per l'aiuto alimentare nei paesi africani dottore Buckner in che modo il Governo italiano ha risposto a questa richiesta questa sollecitazione
Cul de il prima risposto garantendo intento del settore il pranzo porto per alcuni paesi africani dei stampi che PSI Rti Tanzania altri Zambia e intensi in patria
Como il settore ti Transporter in un settore importante RAI
Allora quella raccolta Lantella seriali rotolati STU pulsione all'interno del commercio interno la conclusione italiano era un nuovo tre ITC di io uniti lire tredici Biglioli diminuire per il mille novecentottantuno tanto è uno entra ecco equivalente un nuovo tocchi un milione di toluene l'impegno è stato soprattutto nel settore dei trasporti
Ripercorrere le vie che hanno seguito questi contributi dell'Italia la fa l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura può esemplificare come gli aiuti possono raggiungere gli scopi per i quali sono stati elargiti prendiamo in considerazione due dei cinque Paesi citati con i fondi con i quali il governo italiano ha risposto all'appello della FAO nel mille novecentottantuno o sono stati forniti cinquantuno autocarri alla Tanzania ed ottanta allo Zambia con pezzi di ricambio e da attrezzi per la manutenzione
Allo scopo di assicurare una migliore utilizzazione degli autocarri corsi basilari di meccanica di magazzinaggio di organizzazione sono stati tenuti per i rappresentanti di ogni Paese africano a Torino alla FIAT Iveco
Il corso di Torino è stato poi integrato da altri corsi complementare dei paesi interessati dove istruttori specializzati mi hanno istituiti altri per la manutenzione e la riparazione degli autocarri
Se il mille novecento ottantadue quali sono i programmi
Oncia ante Cocciante ottanta due la aiutando il governo italiano anni amplificato nel settore del controllo figlie teppistelli ti
La conservazione per la conservazione il raccolto per la coltivazione enti
Coltivi
Per fornì tu perché macchinari a a Creek con la comunque trattori ieri Como al PRA la macchinari a per la a un aumenta assiomi P correnti imminenti le pile paese le de inizia Africa ecco quindi il l'impegno
Io no dei fondi messi a disposizione dalla governo italiano non solo al più per il mille novecentottantadue non è più nel mille novecento ottantadue nel settore dei trasporti ma direttamente nel settore della agricoltura
Il fronte di coloro che sostengono va fatta la lotta contro la fame si va intensificando avete visto fatto extra è significativo non lo vogliamo sottolineare anche come settimanale del TG tre la presenza in campo una presenza massiccia dei comuni italiani
E oggi dire che è stata una giornata importante perché alla commissione esteri della Camera e iniziato noi speriamo che si conclude anche positivamente l'esame di questa proposta dei Comuni che prevedono di vestire
Una parte dei loro redditi nella lotta contro la fame quindi è un'iniziativa che investe anche queste strutture diciamo di base come sono quelle dei comuni quindi il popolo italiano cittadini italiani sono direttamente o indirettamente coinvolti in questa grande guerra in questa guerra battaglia contro la fame quindi oggi è una giornata importante perché c'è stato un altro passo significativo proprio contro l'inizio della delle sale questa proposta in altre Commissioni Esteri questa sera noi abbiamo in studio il senatore Gianfranco Spada cioè radicale e che da oltre un mese e mezzo sta facendo lo sciopero della fame proprio per sollecitare l'attenzione delle forze politiche perché i fondi per la lotta contro la fame siano ulteriormente incrementati ma soprattutto siano messi a disposizione quanto prima e possibile perché in fondo ogni giorno che passa poi incidere sull'esito di questa scommessa
Che non solo l'Italia ma a livello OPA i Paesi cosiddetti industrializzati stanno tentando dei portare avanti contro la fame non senatore Spadaccia lei come giudica questa iniziativa dei comuni a io credo che sia
Dopo tanti risalenti menti del governo delle altre forze politiche primo segno positivo che viene dai più diretti rappresentanti della popolazione italiana recitare i Paesi e la proposta è molto precise e molto importante
Mi pare che si possa riassumere in questi termini propone la costruzione di un fondo speciale
Ventitré mila miliardi contro lo sterminio per fame
Cioè per intervenire per rimuovere gli effetti dello sterminio Vittore
Concretamente questo si realizza il per cominciare a superarmi e a rimuoverne le cause
Abbiamo la geografia della morte per fame io ne parlo mai di lotta contro la fame perché sembra che perché e tutto e nulla cinquecento milioni di persone
Almeno sono soffrono a malnutrizione per frane
C'è all'interno di queste mezzo miliardo di uomini ce ne sono trenta milioni quaranta milioni che perché restie per malnutrizione per mancanza l'assistenza sanitaria
Per mancanza di assistenza idrica penso tutto il gruppo muoiono o ogni anno ogni giorno ogni ogni ora
E allora il problema è ti su una iniziative che sia rivolta con strumenti di emergenza con procedure straordinarie e che sia chiaramente distinto dagli aiuti ordinario e lo sviluppo perché gli aiuti ordinario lo sviluppo
Hanno no hanno prodotto poco sviluppo e hanno sono semplicemente serviti ad aumentare
Fino ad oggi l'area della fame dello sterminio
E allora il problema di rovesciare questa logica e di partire dalla salvezza delle vite
Di combattere concretamente lì dove si manifesta lo sterminio interromperlo e di a partire dallo Specter minio mettere in moto processi di autosufficienza alimentare e questi popoli e di
Trainare a partire dalla difesa della vita e non dalla crescita delle morti il processo
Di sviluppo di questi Paesi da solo senatore Storace lei prima ha fatto momento riferimento alla geografia Roma così della delle delle zone di emerge
Ecco narra quali Paesi si riferisce ma io credo che sta alla nostra portata ci sono sicuramente tutti i paesi a sud del Sahara nella la del continente africano
I paesi del Sahel ma basta pensare al Corno d'Africa con l'enorme immenso problema dei profughi devo vedere i rifugiati nel locale
E e e poi ci sono fasce greti dei predetti depressione di sottosviluppo e di morte di sterminio
Molto molto diffusi in Asia
Io credo che sia queste due aree siano alla nostra portata e credo che agli indicatori normali che vengono utilizzati per la politica dello sviluppo devono essere sostituiti degli indicatori molto più importanti i tassi di mortalità
Lì dove questi tassi di mortalità synth e lì che è necessario intervenire con strumenti d'emergenza lei aveva fatto primo riferimento e mi pare che non l'intervista del collega via più realizzato
Con il responsabile del ministero degli esteri per questo settore alla contemporaneità di relazione tra aiuti di emergenza e politica atte a favorire o su per lo sviluppo
Ecco di tiene che questi due momenti siano compatibili nel momento in cui si pone maggiormente l'accento però sulla
Sull'emergenza ma io credo che siano compatibili e devono essere compatibili ma devono essere anche chiaramente distinti non arriviamo buon ultimi
Agli aiuti allo sviluppo non abbiamo quindi neppure di strumenti amministrativi dell'ordinaria amministrazione che si sono dati altri Paesi il rischio
Crossover che se noi gli aiuti alimentari e di gli interventi di emergenza vi facciamo rientrare nelle procedure e nelle strutture fragili deboli del degli aiuti ordinari non faremo nulla attraverso la favola professore di si esprime noi abbiamo armi per noi abbiamo bisogno secondo me innanzitutto gli strumenti straordinari italiani un alto commissario un ministro con che abbia ampi poteri sull'amministrazione può
Sì Benita dei corso l'utilizzazione pacifica delle forze armate possibilità di ricorso agli altri strumenti era stato e poi siccome si dice questi soldi non sapremmo come spenderli bene
La fa un il Pam McNaught re agenzia internazionale sono quelle piano dell'alimentazione mondiale idoneo lega lei grazie l'altro è il piano per lo sviluppo e il la grande finanziaria da cui dipendono gli organismi di sviluppo deve nazioni Unite bene queste agenzie internazionali non sono un patrimonio di cinque mila spetti e tecnici diffusi in questi Paesi possono mancano le sul ma hanno dei piani nei cassetti che in non sono attuati per una sola ragione perché non sono finale finanziati quindi evidentemente un'Italia che scendesse in campo con una grande iniziativa di vita di speranza e di pace che è anche una grande iniziativa di politica internazionale rapporto nord-sud
Certo ora problema ma il problema non voi pensate che avrebbe significato la un annuncio un invio di un ponte aereo italiano di pace e di vita
Annunciato lo stesso giorno in cui la flotta inglese partiva per le Falkland o lo stesso giorno in cui i carri armati di Bedin invadevano in Libano cioè noi contrapponevano una concreta iniziativa di pace a un'iniziativa di vita iniziative di guerra di memoria dei rimedi stermini ferrosa loro Sparaccio rivolgo una domanda che probabilmente i telespettatori si porrà nel momento in cui né credo che proprio oggi sia intervenuto nel di
Ma tutto al Senato sulla crisi finanziaria economica che attraversa io sarei preciso e quindi anche la macchina dello Stato c'è una macchina finanziare lo Stato ecco e quindi sulla necessità di ridurre le spese allora molti si possono chiedere ma da una parte si chiedono aiuto alle spese dall'altra si chiede un aumento diciamo i fondi per questa battaglia non che questo non significhi diciamo una decisione
Diciamo morale per questo però alcuni rilevano una contraddittorietà perlomeno diciamo all'Italia vive in un paese che sta peggio del gli altri Paesi europei e quindi come è in grado di sostenere invece un aumento in questa direzione ecco una domanda provocatoria a io
Ripete risposte sono molte ma la prima essenziale che questa crisi economica che non riguarda solo l'Italia ma gli Stati industrializzati sviluppati
Non sarà risolta in sei mesi che significa e noi dobbiamo abituarci a convivere e quindi dobbiamo assumerci la responsabilità dello sterminio in atto
Di piccine piccine milioni di persone di questo infame controllo delle nascite che stiamo sostituendo assumendocene la responsabilità accordi di controllo delle morti che stiamo sostituendo al controllo delle nascite evidentemente no quindi evidente mente problema di scelta politica di volontà politica dobbiamo avere la consapevolezza che questo problema non è staccato dalla nostra crisi delle nostre difficoltà economica non è mai accaduto che le crisi economiche dei Paesi industrializzati sviluppati fossero risolte con chiudendosi in se stessi io ricordo l'America del Piano Marshall Mascia alla poteva rinchiudersi se stessa e utilizzare i frutti della sua vittoria ricordo l'Europa con ebbe il coraggio con la Comunità europea di rompere le barriere protezionistiche nazionali e di aprirsi non soltanto al rapporto con gli altri Paesi a comunità ma anche con i Paesi terzi i paesi sviluppati hanno risolto i loro problemi economici soltanto il giorno in cui non si sono chiusi in se stessi
Ma hanno guardato coraggiosamente anche agli altri ci sono rivolti coraggiosamente verso l'esterno ci sono fatti carico anche della situazione
Politica mondiale quindi hanno assunto le loro responsabilità che hanno assunto positivamente in questa maniera non ci faremo carico invece sempre di più di una situazione sempre più grave dei rapporti tra il Nord ricco e sviluppato dell'Est e dell'Ovest Hince viene cioè da una parte e in subordine I miserabili degli affamati degli sterminati e questa è la vera causa della guerra io credo che non distruggendo ma a ma cercando di aiutare gli altri mercati
I mercati occidentali i Paesi occidentali le economie occidentali e in genere del Nord del mondo possono risolvere la loro crisi e la loro difficoltà economica non chiudendosi in se stessi chiudendosi in un in un egoismo
Nazionale un egoismo di paesi ricchi ma c'è anche un altro motivo uno vediamo l'indifferenza verso i lontani po'diventa sempre di più indifferenza anche verso i vicini
I malati di mente i broccati
Di gli handicappati sono se situazioni di crisi economica sempre più abbandonati a se stessi perché quando quello che passa non è un messaggio di vita
La politica fatta per risolvere i problemi essenziali valori per affrontare i valori per difendere i valori che fino adesso sono stati le basi stesse della convivenza necessariamente questo egoismo
Produce poi
Violenza il Nord si rafforza anche si si rafforza e si rafforza anche da noi provocando guasti bestiali anche da noi però ci sono mi pare con questo forse possiamo concludere elementi non solo significativi e positivi i quindi che danno fiducia ma ci sono anche dei riscontri ho letto che il sindaco di Torino mi pare quando è andato illustra il bilancio su comuni un comitato di quartiere ha parlato di della proposta che anche il Comune di Torino ha sottoscritto di devolvere una parte dei redditi diciamo delle proprie entrate a favore della battaglia contro la fame tutti i cittadini si sono dichiarati d'accordo e questo mi pare che sia noi abbiamo avuto due indagini demoscopiche della Doxa gran Mack no che danno l'ottanta ottantacinque per cento della popolazione italiana favorevole a interventi di questo genere e devo dire che qui il ruolo della televisione e dei mezzi di comunicazione di massa e fondamentale io ringrazio ringrazio il TG tre questa Siren
Ma si la televisione facessi un'adeguata campagna di informazione su quei sacri Nobel avevano detto sì la gente saprà la politica deciderà si decide si farà il problema è sapere conoscere e conoscere concretamente ciò che sta accadendo e quali cause di guerra e quali cause anche ti pericolo per nuovi rappresenta questo fenomeno intollerabile ma non soltanto la coscienza morale ai nostri stessi equilibri politici che lo sterminio questo olocausto che a trent'anni a quarant'anni dalla sconfitta quasi quarant'anni dalla sconfitta del nazifascismo lui vediamo riproporsi e vediamo questa volta accettato dai democrazia in maniera allarmante
Il nostro contributo come ha detto sa dove Spadaccia anche se modesto abbiamo cercato ritardo questa sera e nella speranza che momento in cui abbiamo fatto questo problema sotto un auspicio così tv perché proprio la Commissione esteri come abbiamo ricordato se n'è occupato speriamo che questa battaglia non solo davanti ma per quello che ci riguarda si concluda con esiti positivi grazie e buona sera
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