Sono stati discussi i seguenti argomenti: Fame Nel Mondo.
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Ed è discutono intorno ma il secondo pianeta di Umberto Colombo Giuseppe Turani e la Formiche la cicala vi Giambattista Zorzoli
Ma
La
Buona sera spazio sterile tutta l'attenzione riti della RAI si sta impegnando in questo periodo nel tentativo di informare il più possibile intorno a un problema di estremo un interesse e rilievo non solo rilievo
Politico sociale ma debbo dire anche etico e umanitario e il problema della fame la settimana scorsa è stato trasmesso in spazio tre opinione un dibattito tra uomini politici sollecitato dal Partito Radicale intorno a questo tema oggi viene trasmesso dalla Milano dalla sede di Milano dove come avete sentito l'avrà il compito di nebbia si sono incontrati presentati da spero che il PD Resmini più discute il plenum due libri dicevo viene presentato non proprio un dibattito su quel tema ma un tentativo di informare un generalmente e di fornire anche uno spazio di meditazione intorno a problemi che se non sono direttamente concernenti a quel tema così centrale posso in qualche modo agevolarne la comprensione sono i problemi che coinvolgono non soltanto il terzo mondo nel suo tentativo di fornirsi una linea di sviluppo coerente privo di scarti ma coinvolgono il nostro mondo il mondo industrializzato di capitalismo avanzato e dire il mondo che deve e può forse fare qualche cosa di immediato per intervenire in quel contesto immediata anche perché siamo tutti coinvolti i problemi della fame sono legati come si dirà oggi come si deve alla settimana prossima dove il dibattito tornerà a essere centrato sul tema attraverso il confronto di uomini politici e di rappresentanti di istituzioni internazionali che della fame faranno il tema su cui appuntare i propri sforzi dicevo oggi i problemi in scorso saranno leggermente diversi ma ripeto integrati e quello sono i problemi dello appunto sviluppo economico e della capacità di impegno politico ma lascia subito la parola Piero capiti Resmini che presenta i due interlocutori milanesi
Usciti quasi contemporaneamente in due volumi la formica la cicala vi Giovanni Battista Zorzoli presso gli Editori Riuniti e il secondo pianeta di Umberto Colombo e Giuseppe Turani da Mondadori editore
Pur avendo caratteristiche molto diverse fra loro hanno tuttavia un tratto fondamentale comune
Vale a dire i problemi più l'umanità dovrà affrontare nei prossimi decenni
Lo rispecchia bene il sottotitolo del secondo pianeta di Colombo Turani che cosa succederà nei prossimi cinquant'anni quando saremo otto miliardi sulla terra
Proposte per uno sviluppo possibile scrive invece Zorzoli sotto il titolo rovesciato della favola di la Fontaine
Oggi i tempi si sono Previati problemi in casa ma il problema stesso della sopravvivenza con lei l'atomica investe l'intera umanità
Ma questo non significa i problemi meno globali ma altrettanto gravi di sopravvivenza di intere regioni del Terzo e Quarto mondo non ci siano c'è un nesso tutt'altro che sotterraneo farlo strapotere bellico nucleare tecnologico da una parte e le aree mondiali di miseria e di fame dove il problema della sopravvivenza è immediato
Che risolvere questo problema significa operare un balzo in avanti per la soluzione dei problemi di tutto il pianeta
Oggi ancor più di cinquanta o cento anni fa l'interdipendenza dell'economia mondiale constatazione quotidiana
Eppure ciò non significa che a questa interdipendenza corrisponda una collaborazione ecumenica effettiva operativa reciproca delle nazioni e delle società fra di loro
Abbiamo tutti sotto gli occhi le guerre sciagurate le stragi le distruzioni dissennate di beni e risorse per non parlare degli sprechi degli inquinamenti delle aggressioni e delle distorsioni inflitte all'intero pianeta
Ora in questo quadro ben poco rassicurante che ha visto la luce i due libri sul futuro del pianeta bitorzoli e di Colombo e Turandot a discuterne abbiamo invitato Laura Conti medico e scrittrice presidente del comitato scientifico della lega per l'ambiente
E che da decenni è impegnata nello studio e nella difesa del territorio e della qualità della vita come oggi si suole dire
Molti ricorderanno le battaglie da lei sostenute dopo il disastro di Seveso
Lo stesso si può dire per l'altro nostro ospite di questa sera che non ha certo bisogno di presentazione il professor Giorgio nebbia docente di merceologia all'Università di Bari
Uno dei pionieri in Italia e in Europa nel propugnare un modello di società diverso da quelli in cui vivono le società cosiddette avanzate e industrializzate
Da lei per prima la parola a Laura Conti
Bene sì
E in ogni e interessante preservare il la traiettoria che hanno compiuto in questi anni gli autori dei due libri che consideriamo alcuni anni fa Colombo e tradizioni e firmano insieme e anche come Pintori
La speranza tecnologica
Un libro che proponeva appunto
Anni difficoltà che caratterizzano il nostro tempo
E soluzioni di tipo tecnologico ad oggi separatamente
Vanno al di là di quel discorso
E ci propongono Colombo insieme Giuseppe Turani inserzioni da solo due libri
Nei quali le possibili soluzioni tecnologiche
Vengono viste sullo sfondo delle questioni economiche sociali e politiche
Prima di tutto bisogna dire che i due libri hanno entrambi il pareggio di fornire anni Ettore comune grandissima quantità
Di informazioni molto aggiornate sullo stato dell'economia spiega tecnicamente neri diversi paesi
Presentano molte diversità
E mi alcune Analogie di fondo
Nel libro di Umberto Colombo Giuseppe Turani e dato grande peso come dicevi tu Carpeneto pur fare en questione demografica
Nel libro edito da Rizzoli e non dico accantonata ma è implicita per i nomi esplicitata
Però è chiaro che queste difficoltà queste scarsità
Di conseguenza di Parma scarsità di risorse ambientali naturali di risorse di capitali forza lavoro eccetera queste scarsità sono tanto più grandi quanto più aumenta la popolazione mondiale quindi la questione demografica è esplicita Minnie Prodi Colombo Turani ma e implicita
Nel anche nel nel libro titolazione questo è il punto di partenza
Comune
Non sono
Se i media vuole intervenire a questo punto si è a legiferare pronta a me sembra che questo sia profondamente giusto e dei pare che il punto di partenza sia indiscutibile
Poco più poco meno a me il due mila e trenta saremo sulla superficie della terra circa otto miliardi di persone
Dicono non piccolissimo scarto così gli ascoltatori possono chiedere come fa uno essere così incerto
Perché si sa qual è la popolazione attuale si sa qual è la distribuzione della popolazione per esempio c'è un grande numero nei Paesi sottosviluppati di
Giovanni giovanissimo i quali stanno per avvicinarci possono già nell'età feconda si può prevedere quanti figli avranno quindi dal punto di vista della previsione
Il lo scenario della popolazione e quanto di più certo ci sia questi otto miliardi di persone fra appena cinquant'anni avranno bisogno di abitazioni avranno bisogno di acqua avranno bisogno di alimenti avranno bisogno di energia
Avranno bisogno di dignità avranno bisogno di posti di lavoro
Quindi mi pare che il problema fondamentale
Per tutti e qui non c'è ricchi e poveri nota distingue per tutti sia vedere come nei Paesi industrializzati e nei paesi in via di sviluppo si possono soddisfare questi bisogni
Che tutti e due gli autori dicono nella stessa maniera in cui li stiamo affrontando questi bisogni qui da noi con lo stesso numero di frigoriferi con lo stesso tipo di mezzo di trasporto con lo stesso tipo di città ecco questa è la domanda essenziale
Un punto vorrei soltanto dire all'inizio e mi pare che quella specie di sentimento che un po'circola nei confronti delle persone come me che brontolano no che sono critiche nei confronti delle scelte territoriali delle scelte energetiche eccetera
Questo specie nel discorso si traduce come se noi fossimo nemici della tecnologia
E questo è profondamente non zero ed essere nemici della scienza e la tecnica e il corpo fa sarebbe S. profondamente scemi non c'è proprio nessuna possibilità il problema è due libri lo trattano con diversa angolazione
Ma con uguale puntualità quale tecnica adottiamo nei prossimi cinquant'anni quali soluzioni territoriali eccitate che impressione ha mai Laura
Io ho l'impressione che tutti e due i libri sentono questo problema tenetevi tecnica in questo modo te li spediscono Sui problemi di aumentare i prodotti dell'agricoltura
Una nettissima culture al
Nel medesimo in prospettiva dei medesimi tutti con cui si affrontano e i problemi dell'industria
Credo cioè tutti questi autori in che come nell'industria si può aumentare la produzione se e si fanno grandi investimenti
Il altrettanto possa avvenire nell'agricoltura nelle culture minacciano cose sono un po'diverse faccio un esempio
Per fare in ipotesi come senso Rizzoli che l'efficienza della fotosintesi possano essere moltiplicata per un fattore dieci
Significa secondo me applicare proprio il modello industriale dai sarti biologici
E sarebbe un un grande successo se potesse essere moltiplicata per due moltiplicata per dieci
In soprattutto in tempi nei tempi di una o due generazioni certamente certamente non voglio dire impossibile ma estremamente improbabile quindici al profumo spostamento in prospettiva previsionale
Che indicavamo c'è una carenza di vomito a Fiume di quelli che sono i grandi processi che i processi diritti dei tempi recenti cioè
Tutti e due i libri
E fino a non molto sulle vino tecnologia
A me sembra che non ci si possa aspettare imperdibile tecnologie dei miracoli
Questa è una delle del bene osservazioni critiche che potrei fare
Vero però c'è anche da tenere presente che non tutte le terre e non tutta la biomassa prodotta attraverso processi naturali è direttamente trasformabile in alimenti
Mi pare che la attenzione verso una chimica delle materie naturali verso una tecnologia delle materie naturali
Debba essere rivolta principalmente alla nobilitazione e alla utilizzazione di tutti quei materiali che oggi rappresentano Oscar tv sottoprodotti pensiamo per esempio un campo coltivato a grano produce circa un quintale di grano e un quintale di paglia adesso una parte di questa taglia ha già un suo uso però questa piccola miniera
Di molecole estremamente interessanti cellulosa lignina eccetera potrebbe essere utilizzata meglio la cellulosa trasformata in zuccheri che potrebbero anche loro essere alimentari
Oppure trasformata in carburanti rinnovabili ecco questo punto di guardare all'agricoltura Volvo un doping venti come fonte anche di martedì che continuamente ritorna disponibili che ogni anno ritorno disponibili che sono rinnovabili
In contrapposizione con le risorse scarse credo che meriterebbe un poco di attenzione naturalmente proprio la la fiducia tecnologica dovrebbe spingerci pro ciascuna proposta esaminata criticamente cercare di rese vere anche gli aspetti laterali uno dei quali materia industriale togliendo
Possibilità di alimenti no le due soluzioni devono essere conciliate se non si mai contro la Samp veramente
Per esempio in Brasile cercano di sfruttare questi dir tecnologie per ottenere alcol per le automobili dal Carnate
Ora in Brasile un popolo affamato in questo caso le biotecnologie non è che il migliore nella situazione dei dei brasiliani
è vero però pensiamo per esempio alle grandi biomasse pensa la frutta che viene distrutta i pomodori che ogni anno vengono distrutti alle patate che vengono distrutte per assurde Harrell oneri economiche comunitari questi sarebbero materiale che invece alias distrutti che invece di andare inquinare i fiumi potrebbero essere trasformate in alcol etilico che vorrebbe nel calcio all'Italia
Alleggerire la bilancia delle importazioni per lo più voglio dire che non fanno miracoli insomma
Ecco qui io vorrei porre un problema che è emerso da quanto detto finora vale a dire il modello di sviluppo
Il criterio portanti sia di Zorzoli implicitamente sia di Colombo e Turani esplicitamente come ha rilevato Laura Conti è un modello di sviluppo che è riconducibile a quello industriale dei Paesi avanzati
Questo poi una serie di problemi già di per sé gravi e irrisolti
E che allargarci a livello globale ne crea altri ancora non solo ma connesso a questo modello di sviluppo si pone il problema politico hummus undici
Un'altra un'altra cosa da tener presente o vero quello che invece sanzioni
Che i con l'economia mondiale carattere mondiale dell'economia è acquisito in maniera definitive ONU non è finita
Io non so sei acquisito in maniera fieramente definiti
Non sono invece acquisito in maniera definitiva nel senso che ogni sforzo che un Paese fa diminuire le proprie importazioni si traduce in una diminuzione dell'esportazione gli altri sì la sonda è sempre zero e quindi si tratta di tentativi velleitari io non so se la somma sia necessariamente sempre zero
Cultura sembra non si debba considerare l'eventualità che molti di questi sforzi finiscano con creare una tendenza per il futuro
La sua è una specie di marcia indietro su questo carattere mondiale dell'economia cioè sul interdipendenza sempre più massiccia
Gli avversari economiche
Sì
Questo fosse vero
Che problemi si aprirebbero per l'Italia
Ma poi c'è un'altra cosa
Se invece dobbiamo dare per acquisita definitivamente
Questa trasformazione dell'economia in un'economia mondiale cioè sempre più interconnessa con un volume di Rex importi sempre crescente
Allora bisogna chiedersi con un'altra cosa e ciò i turisti di terzo mondo
E di Quarto mondo come oggi si usa anche dire non stanno insidiando
Va vicino
Imposto che l'Italia nella scala dei paesi più industrializzati eccetto che questi Paesi del Terzo e Quarto mondo non ManCity hanno il posto dell'America o dell'Inghilterra cioè delle aree forti che detengono in quasi monopolio delle industrie più sofisticati
Noi non abbiamo un un posto di privilegia abbiamo il settimo posta con industrie a scarso valore aggiunto con industrie di trasformazione in cui è molto cospicuo l'apporto energetico
Il mio ora questo nostro posto non viene insediato tra questa concorrenza
Questi sono secondo me
Pur nella panoramica mondiale che i tuoi libri Venini hanno Denia spetti molto particolari dell'Italia cioè io credo che non esiste solo tanto una problematica planetaria o una problematica mondiale esistono anche dei problemi specifici particolarmente interessanti problemi italiani però una situazione quasi di cerniera
Che l'Italia fra il gruppo delle aree forti e il gruppo delle aree deboli ma questa specificità il problema italiano né considerate anni nel numero nei nell'altro di DDT
Questo è vero questo mi sembra una carenza è notevole e d'altra parte Laura Conti tu hai toccato il punto cardine non c'è dubbio
Che con le buone o con le cattive i Paesi sottosviluppati cercano di appropriarsi
Di un loro modo di sviluppo di ritorno storto che sia e in concorrenza con noi guarda e è vero lui siamo i più fragili in questa nuova divisione internazionale del lavoro non c'è dubbio che la petrolchimica è in crisi da noi perché le fabbriche petrolchimiche stanno sorgendo accanto ai pozzi Petrov riferito ai Paesi arabi e nei Paesi sottosviluppati non c'è dubbio che la siderurgia è in crisi in Europa
Perché le nuove fabbriche di acciaio vanno a cercare eliminerei in Africa o in America o in Asia
Però questa insidia cioè dire questa riappropriazione di una forma di sviluppo coinvolge tutti i Paesi insomma alare i Paesi dell'Estremo Oriente
Quelli che son ricordati anche in questi due libri da un completo I Wanna eccetera stanno facendo concorrenza anche gli Stati Uniti e la Germania ne Campo dell'Elettronica nel campo delle tecnologie sofisticate quindi siamo veramente di fronte ad una rivoluzione e qui vorrei raccogliere la provocazione di Carpi cioè dire qual è il significato politico dico non è che e fino adesso sia nata la petrolchimica perché si voleva liberare il baco da seta dalla condanna a fornirci la seta ma semplicemente perché c'erano degli interessi per le grandi multinazionali delle le
Sì del profitto della società capitalistica che hanno portato a rovesciare il mercato è stata distrutta la canapi coltura per fare comodo
Alla grande industria petrolchimica la quale poi come ricordavamo prima già in crisi lei per conto suo allora il problema è
La società capitalistica di per sé con le sue regole con queste sue norme dissento re di più sempre più investimenti sempre più profitti sempre più merci è compatibile con questi vincoli che esistono e che sono rappresentate dall'aumento della popolazione mondiale dalla scarsità di certe risorse soprattutto non rinnovabili minerali fonti di energia a ecco no secondo me è il problema di base è sottratta la soluzione può essere che la società capitalistica sia data sempre e io poco ci crede la soluzione potrebbe essere che le società per socialiste comuniste intrinsecamente potrebbero risolvere questo problema e però se guardiamo i socialismo i reali ci vengono ancora delle perplessità
Ci possa essere un'altra forma che stabilisca che regoli anche a livello nazionale e internazionale quali merci produrre con quale processo con quale priorità come fare le case dove nel territorio per dirla brutalmente una pianificazione della produzione degli insediamenti eccetera può esser questa la soluzione quindi secondo me il discorso non è se fare bio proteine dal Petrol io o dalla cellulosa matti problema e quale tipo di società è capace di resistere di sottostare ai vincoli naturali
Ecco immigrati Zanoni
Insomma porsi proprio questo interrogativo
è possibile e in quale maniera in quale forma
Che questi problemi che evidentemente il capitalismo e il socialismo reale non hanno affrontato è possibile creare una società che li affronti e li risolve è un interrogativo che lui pone lui trasforma questo interrogativo
In un interrogativo che comuni anche al libro di Colombo pittura cioè non pianificazione di queste scelte come quelle che tu accennati
Questa pianificazione e i compatibile con una democrazia e quali sono le difficoltà che si e frappongono che ostacolano che queste scelte vengano
Risolte con metodo democratico
Questo interrogativo è posto in tutti e due i libri
Anche in quello di Colombo e Turani nei un libro di Zorzoli sono individuate in una maniera abbastanza suggestiva il tipi di difficoltà che ci sono
Ma se la democrazia fosse basata sul fatto che la gente razionalmente scende come far crescere le città come sviluppare i mezzi di trasporto sulla base di una conoscenza anche scientifica democrazia sarebbe la società ideale e purtroppo nelle democrazie capitalistiche che conosciamo noi tutte queste grandi decisioni le i grandi centri di potere le disposizioni di legge attive che regolano insediamenti sono presi dai grandi centri di potere non dalla gente la quale decide come soddisfare i propri bisogni nella maniera più razionale insomma a a un certo punto c'è da chiedersi quali limiti debba essere necessario porre a la la maniera in cui vien dato l'assalto alle strade alle spiagge calmare alle montagne
Queste sono dei segni che non è questo tipo di società che può far fronte a un pianeta abitato da otto miliardi di persone
Disposizioni fanno osservazione che mi sembra
Molto interessante e un po'preoccupante
Lei ragione sto coi tempi di riscontro la democrazia anche i tempi per riscontrati se il programma elettorale San è stato osservato la fedeltà degli eletti dei Telegatti al programma col quale hanno ottenuto consenso questo da riscontra
Poi bisogna riscontrare gli effetti delle decisioni prese sull'ambiente
Ora questi tempi di riscontro soprattutto lontani perché i tempi di riscontro nella democrazia assonnati quattro cinque anni
In tempi di riscontro sull'ambiente essendo a tempi lunghi decenni e lui presente in nella discrepanza di questi tempi une delle difficoltà
Risolvere in termini democratici le questioni ambientali è un punto di vista molto acuto tanti si un po'preoccupato
Quanto dice Laura Conti credo sia molto importante i meriti la riflessione critica di tutti in quanto credo che si avvicini al nodo cruciale del problema
Che l'interconnessione fra il Polo tecnologico scientifico il polo dei beni e delle risorse della Terra e il Polo socio politico
Sia Giorgio nebbia sia lavora contiamo parlato in Carifi Castiglione
Pianificazione globale
E di modelli sociali di struttura economico politiche inadeguate o incapaci di far fronte ai problemi che incalzano
Quale futuro allora e quali prospettive
Ecco Colombo e Turani verso la fine del libro prospettano tre diversi scenari
Uno che chiamano uno scenario a da uno scenario duro il fine Sassi che punta soprattutto sullo sviluppo dell'energia nucleare
Sui reattori auto fertilizzanti reattore al pool Tonio e quindi a parte i gravissimi problemi di rischio con un tipo di rispecchiamento delle strutture politico-sociali ad alta concentrazione di potere
E quindi con un altrettanto grave pericolo di Momo ritmo di potere in cui i disastri e le cui distruzione l'umanità fin troppo sperimentato anche se non ancora in scala poca litica
L'altro scenario descritto è quello soft dolce tracciato va e morì l'audience
Un fisico statunitense
Che partendo da una critica estrema del modello gigantisti con attuale e delle devastazioni da questo provocati punta invece sulle energie alternative solare geotermica eolica e così via
E quindi con un rispecchiamento socio politico di grande te centra mento in un relativamente piccole comunità otto sufficienti a misura d'uomo come dice Loris
E con questo modello elevato a modello globale presenta problemi politici altrettanto gravi del precedente anche se in maniera rovesciato
Il terzo scenario è quello tracciato dallo stesso Colombo che da Bernardini
Che è riassunto in modo molto schematico si pone in una via intermedia fra i due estremi precedenti quindi su uno sviluppo bilanciato del nucleare insiemi la valorizzazione di tutte le possibili fonti energetiche alternative certo rispetto ai due precedenti è un'ipotesi che chiameremo democratica e che è certamente preferibile
Anche se il problema sollevato da Zorzoli e sottolineato dalla Laura Conti sui tempi di riscontro si presenti immediatamente in tutta la sua gravità empirica diciamo tra virgolette
Secondo me di quello che è interessante venga proposte
Anche se hanno Colombo Turani è questo che noi Roseto una possibilità anche aggravamento
Delle tensioni politiche sociali se non si cambia strada
Gaetano un aggravamento venne tensioni politico-sociali se si cambia strada nella maniera carente nella maniera dura che dicevi tu
Cioè energie
Creare dieci mila reattori plutonio sostiene
Ritorno gran fermento tende tensioni politico-sociali anche negli altri modelli nel senso
Che si chiedono
Se esiste un'area e consenso abbastanza vasta e di un consenso abbastanza profondo al soluzione sorta di novembre o anche la soluzione intermedia proposta da Colombo Bernardini
Il problema quindi per loro questo di vedere se esiste una maturità
è una concordia di volontà e di e di aspirazioni e non c'è nessuna formula per crearla questa concordi
E vero però secondo me estremamente importante anche tentare proprio di immaginare questi scenari che di vedere che vincoli e che difficoltà hanno e che limiti proprio hanno ora secondo me già questa proposta di Colombo Bernardini pubblicata dalla Comunità europea qualche tempo fa
Già di per sé a rivoluzionare quando ha cominciato a dire che nei paesi industrializzati tipo gli Stati Uniti bisogna pensare a una diminuzione dei consumi procapite di energie dei consumi individuali di Nadia per poter lasciare disponibile energia per i Paesi del Terzo Mondo già questo è un fatto culturalmente molto forte posso essere d'accordo o non d'accordo sul tipo di fonte di energia sul tipo di tecnologia da adottare ma secondo me è già un passo avanti molto grosso rispetto a quello che non condivido assolutamente Keller tecnologie dure
E rispetto anche forse a una certa componente un po'utopistica di una società estremamente decentra unicamente basata sulle fonti di energia ha passato tutta la mia vita a studiare energia solare ma insomma mi rendo conto anche dei limiti intrinseci che questa tecnologia possiede possibile sviluppare molte altre fonti di energie possibile utilizzare risorse idroelettriche
Ma vorrei concludere soltanto ricordando che proprio in questione hanno cade il cinquantesimo anniversario della pubblicazione di un bellissimo libro che alcuni hanno letto ma che molti hanno dimenticato che vera tecnica e cultura di ma Ford in questo libro Man Ford un questo grosso pensatore statunitense diceva che noi stiamo vivendo cinquant'anni fa anche oggi in una società pale tecnica cioè dire che usa la tecnica ancora informale del regge ancora in forma disordinata quello che lui chiamava l'impero del disordine
E che ritroviamo se andiamo in giro nelle nostre città e nella nostra Carta quello che occorre passare da una società neo tecniche in cui occorre più scienza più tecnica più ricerche più innovazione
Più sfiducia
Nella tecnica in una tecniche sarà diverso da questa ecco io credo che se potessimo
Auspicare che tutti e due i libri condizioni Zoli è quello di Colombo e Turani stimolasse o nelle università nei gruppi nelle associazioni proprio una specie di verifica di questi scenari proposti e dei loro limiti credo che dovremmo essere grati a tutti e tre gli autore per averci dato due libri stimolanti e comunque provocatori
Senta avvenuta
Abbiamo trasmesso spazio tre opinione interventi confronti dibattiti Laura Conti e Giorgio nebbia hanno discusso sui volumi di Umberto Colombo e Giuseppe Turani il secondo pianeta Mondadori editore brilla formiche alle cicale di Giovanni Battista Zorzoli Editori Riuniti
Una trasmissione della sede regionale della Lombardia a cura di Piero carpite respinto
Viale
I
Il
Il
Do
Lo il vado
Ritardi ma perché dieci incontri per un centenario dimora insomma
Sesta in trasmissioni di dei dei
No no no no li
Sì tutti
Quindi ma non l'hanno un amo
Oggi Vivaldi e la musica sacra
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