La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 14 minuti.
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Rubrica
Conferenza stampa
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13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Parlamento
13:40 - Camera dei Deputati
Bene vi ringrazio ringrazio soprattutto
Per lo sguardo ampio quel questo congresso offre per la possibilità diciamo di
Rivolgersi dei problemi al di fuori dei limiti del nostro Paese accolta al di fuori dei limiti anche dei nostri contesti che sono spesso molto angusti
E soprattutto perché c'è una tessitura profonda tra storie drammaticità e anche speranze anche volontà di impegno individuale dell'organizzazione delle istituzioni
Per
Agire insieme per rimuovere una serie di problemi
Io
Qui rappresento un'istituzione che che è geograficamente tematica mente ampia nel senso che
Può rivolgendosi al territorio europeo
Essendo del Consiglio d'Europa si rivolge quarantasette Paesi del Consiglio d'Europa includendo in questo anche la Russia la Turchia diciamo il lezione caucasica e via dicendo e tematica mente ampia perché ahimè in Europa la privazione della libertà
E le forme diciamo dove si manifestano le violazioni di quell'obbligo fondamentale che è l'articolo tre della Convenzione europea sui diritti umani
Nessuno può essere sottoposto a tortura o trattamenti e pene inumani e degradanti sono particolarmente forti e particolarmente diffuse non cadiamo nell'errore
Di pensare che alcuni problemi non attraversino l'Europa
Mi veniva in mente in una situazione molto meno
E drammatica di quella cui che abbiamo or ora sentito però mi veniva in mente una proprio adesso una mia recentissima
E missione una recentissima visita in un Paese europeo
Che per riservatezza a cui siamo tenuti non nomine in maniera definita dovettero in un centro di detenzione per migranti io ho trovato un cardiochirurgo georgiano
Omosessuale
Che dopo una apparizione ad uno show televisivo nella quale aveva dichiarato la propria omosessualità
Era stato via via costretto ad abbandonare il Paese dalla perdita di di di di di chi di pazienti e via dicendo
E lo aveva abbandonato forte della speranza dei suoi legami con la comunità medica europea pensando posso andare in altri Paesi europei
E me lo sono ritrovato in uno dei più come dire dal punto di vista dei diritti fondamentali più disumano posto di frontiera di uno dei Paesi in una situazione
Di privazione della libertà dove la parola dignità sembra essere molto distante dall'albergare
è chiaro sono situazioni meno drammatica e dalla perdita della vita ma sono situazioni che io tento diciamo a sottolineare per non cadere nella trappola di pensare che in Europa il problema non esista
L'Europa si è abituata in questi anni a parlare di violazioni anche con un lessico nuovo
Ci siamo abituati tutti a termini come poli segreti luoghi segreti di detenzione
A termini come rendition s'a termini come garanzie diplomatiche garanzie diplomatiche strumenti che non hanno nessuna efficacia giuridica
Attraverso cui uno Stato europeo rimanda in uno Stato terzo una persona
Dove sacche si tortura
Però con la garanzia individuale di dire per questa persona non
Non applicheremo la tortura in questo come dire
Quasi confermando che con tutti gli altri la questione sarà applicata e voglio ricordare visto che qui parlo in Italia che l'Italia ha rimandato tardi persone indietro in Tunisia tre persone indietro in Tunisia ben sapendo ed era stata avvisata sia da noi che dalla Corte di Strasburgo
Che ile queste persone erano a rischio di tortura ben sapendo che erano a rischio l'Italia li ha rimandati indietro e per questo per è stata sanzionata in violazione dell'articolo tre
E già che ci sono voglio ricordare una piccola cosa
Vedete l'Italia
E per è stata molte volte scusate la parentesi italiana tra li state è stata molte volte sanzionata a Strasburgo
Moltissimi Nouvel però molte volte per la irragionevole durata dei processi qualche volta per il processo non equo
In quarantotto anni e mezzo lista l'Italia non è stata mai sanzionata per violazione dell'articolo tre quell'articolo tre che dicevo precedentemente riguarda la torture trattamenti inumani e degradanti
Bene negli ultimi due anni e mezzo l'Italia è stata sanzionata cinque volte in violazione dell'articolo tre
Io non voglio entrare qua in un discorso che potrebbe sembrare di valutazione di tipo politico entro un discorso di valutazione della nostra classe intellettuale
Io credo che questo problema dovrebbe suscitare un dibattito in un Paese al limite per dire che la Corte è diventata molto più restrittiva che è diventata molto più dura
Quello che stupisce e che il fatto che per quarantotto anni e mezzo non si sia stati sanzionati
E negli ultimi due anni e mezzo cinque volte
Non suscita un dibattito sui media non suscita un dibattito sull'intellettualità italiana che pure altre volte sembra essere molto attento viene assorbito come un dato di fatto
Il problema è che purtroppo ancora in Europa noi abbiamo molti casi di che violazioni di questo genere questa Peter che noi distinguiamo tra torture trattamento inumano e degradante
Non m'sulla base della gravità della sofferenza inferta ma sulla base del fatto che in alla tortura
Viene riconosciuta una volontà e una finalizzazione mentre il trattamento inumano e degradante può essere il risultato anche di comportamenti che non erano
Diretta diretti a a dare sofferenza
Ebbene se noi estendiamo il problema in generale nel discorso europeo dalla tortura ai trattamenti inumani e degradanti la questione si fa ancora più drammatica
Si fa ancora più drammatica perché inni questi anni abbiamo visto che a fronte di tanti convegni
In cui si parla sempre di ridurre il ricorso alla sanzione penale di ridurre il carcere all'interno delle sanzioni possibili
In realtà si fa sempre più ricorso in termini di come dire di conquistati consenso alla privazione della libertà
Lo si fa all'interno del carcere e qualche responsabilità andrà pure individuata perché non è che i meccanismi diciamo su hanno dei soli colpevoli meccanismi hanno colpevoli di tipo legislativo
Mi hanno anche con pericoli di tipo giudiziario laddove le norme vengono poi interpretate sempre soltanto in maniera recluso Oria
Ma non lo si fa solo all'interno del carcere
Lo si fa anche all'interno di altre strutture
Che ahimè sono anche meno visibili anche più opache anche più difficili da controllare il carcere in qualche modo a una sua struttura e delle sue regole
Persone che sono qui presenti come Rita Bernardini sa bene quanto queste regole non sono poi rispettate nella pratica ma comunque c'è uno schema di riferimento a cui rifarsi
Ci sono poi i centri i centri per la detenzione amministrativa centri per la del mille e detenzione amministrativa degli immigrati irregolari dove le regole sfumano
Dove il diritto sembra non entrare più dove anche gli occhi di una società che a volte di un volontariato che è attento al carcere non è parimente attento all'interno di queste all'interno di queste strutture
E
Le
A me sembra sempre che quando si cerca la cooperazione all'interno dei dei Paesi del Consiglio d'Europa delle dell'Unione europea o anche i paesi si come dire
D'altra sponda del Mediterraneo
La cooperazione che si ricerca è sempre una cooperazione che non parta del fatto di poter cooperare per la diffusione dei diritti di ognuno ma di poter cooperare perché ci sia
La maggiore possibilità di privare della libertà
Con quale velocità l'Europa ha approvato il mandato d'arresto di tipo internazionale con quale lentezze
Sa approva invece le garanzie di procedura da dare a tutti i Paesi perché europea all'interno dei codici di procedura penale
Pensate che la road mappa di Stoccolma è ancora ferma discutere il diritto a capire il traduttori nella propria lingua gli atti principali del procedimento dove sei accusato
E pensate invece conche grande rapidità invece il mandato d'arresto europeo è stato approvato il costo diciamo come dire
A dire che la cooperazione giudiziaria non sia importante anche per questi aspetti ma la cooperazione giudiziaria e innanzitutto cooperazione perché tutti si possa potere degli stessi diritti
A cominciare dal diritto di potersi difendere al cominciare del diritto di avere una difesa altrimenti il sistema penale
Sì rivolte si rivolge già dei soggetti che sono diversi nella società
Si ritrovano ancora più diversi nel momento in cui sono nella scena prossimi processuale
Perché quelli che magari hanno commesso dei reati in situazione di minoranza sociale di povertà si ritrovano poi nella scena processo
Quale hanno una vera e neanche quegli strumenti di difesa che hanno invece coloro che sono già socialmente forti
E questo della disuguaglianza e il problema io credo
Che in Europa
Diciamo per quanto attiene alla questione dei trattamenti inumani inumani e degradanti e questo della disuguaglianza il problema che sta
In cui
Diciamo occorrono tendo in Europa i sistemi di privazione della libertà
Io sorrido quando sento passa parlare di pena certa per alcune categorie di persone la pena non è soltanto certa
E certissima è sicura se poi siete una persona irregolare una persona che ha avuto un comportamento e che magari ha avuto una può di droga leggera state certi che la la pena è sicurissime ed è immediata
Quindi non la pena diventa invece sfumata incerta quanto le stesse garanzie vengono invece piegate come meccanismo di protezione di chi ha già protetto
Bene
Questa questa questione
Diciamo di un'Europa
Che in qualche modo si ritrova unita sulla questione della restrizione
E che non si ritrova unita sulla questione della diffusione dei diritti
Di un'Europa che estende i propri sentito troppi sistemi detentivi sempre in ambiti più ampi
Che ci porta sempre più a parlare
Ditemi e senza speranza pentola da pensare che nove Paesi europei hanno approvato delle leggi
Di che noi chiamiamo del ghiaccio all'ai Sears cioè delle leggi dove l'ergastolo ero il Castoro senza nemmeno la possibilità della liberazione condizionale diciamo che è prevista in tutti i codici anche l'Italia
Nel sua ergastolo ostativo così detto per talune categorie di persone ha approvato questo tipo diciamo di pena che non getta nessuna luce pene questa Europa
è ingrato di essere ancora un punto di riferimento per altri Paesi rispetto ad altre violazioni rispetto che ascoltavamo a situazioni ancora più chiamati che
Io dico che se non ritrova anche una forza culturale
Di riflettere su se stessa di riflettere su ciò che le unisce di riflettere sulla propria civiltà giuridica
Di riflettere sul fatto che i sistemi penali non sono nati in continuità con la pratica della vendetta quasi per renderla in qualche modo
Una forma diciamo e non fruendo Italia affidata alle esternalità statuale ma sono nati in conflitto con la pratica della vendetta
E dovrebbero sempre chiedersi se non implicitamente la stia Nori introducendo ecco SIR l'Europa non ritrova questa capacità
Non solo non è in grado di essere un ancora diciamo di sicurezza per Paesi che soffrono anche situazioni più drammatiche
Ma continuerà vedere al proprio interno delle situazioni sempre sempre più arretrate oggi Pietro quella definizione di trattamento inumano e degradante in questo Paese
Noi potremmo definire decine di migliaia di persone ristrette in questo territorio e centinaia di migliaia di persone ristrette nel territorio europeo
Grazie
Grazie a Mauro Palma
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