Cerimonia di apertura delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia

Il Presidente della Repubblica
Caro Sindaco Chiamparino caro Presidente Saitta caro Presidente Cotta autorità civili militari e religiose
Eminenza e ancora profonda in me l'emozione
Per il messaggio così alto e significativo che ha voluto indirizzare all'Italia per questo centocinquantesimo anniversario
Papa Benedetto sedicesimo
Cittadini di Torino
Ieri tutti credo tutti in qualsiasi parte
Del Paese abbiamo avvertito
Tra la notte precedente la giornata del diciassette marzo che è accaduto qualcosa di importante
Abbiamo percepito come uno scatto uno straordinario scatto di sentimento e consapevolezza razionale che è quello che volevamo suscitare
Nell'indire le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
E io sono qui per rendere merito a coloro che hanno fin dall'inizio creduto di più al valore di questo anniversario all'importanza di un impegno
A festeggiarlo e celebrarlo attraverso molteplici iniziative anche di autentica e forte risonanza e partecipazione popolare
Si dirà
Si giacché era naturale che tanto si impegnassero
In vista di questo anniversario e così per tempo e così accortamente Torino al Piemonte perché Torino è stata la prima capitale
Del Regno d'Italia ma vedete quello che è importante e che il titolo di prima capitale Torino ha mostrato di non considerarlo un blasone scolorito
Da ottengo il ponte
O un fregio di antica nobiltà questo titolo Torino ha mostrato di considerarlo
Per un ruolo per un come un ruolo vissuto e da far rivivere per un ruolo da rinnovare anche attraverso
Tante trasformazione della città stessa e di tutto il Paese
Le trasformazioni di cui ci ha parlato questa mattina il Sindaco di Chiamparino molto
Significativo che egli abbia sottolineato e voglio farlo anche io come il suo ruolo di capitale
Torino lo abbia mostrato e abbiamo mostrato di Sabello rinnovare anche dire intende diventando una delle città nelle quali si è realizzata quella straordinaria fusione di italiani del sud e del nord
Che ha contribuito
Che ha contribuito ad una così grande crescita della nostra economia e della nostra società e poiché lo sia
Molto importante
Ricordare qualcosa che
Prima che il capitale
Del nuovo regno del nuovo Stato unitario Torino è stata capitale del Movimento per l'unità
Di un movimento che intanto ha potuto giungere al traguardo così arduo così difficile che si era prefisso in quanto
Ha potuto godere della guida saggia
Di un grande statista del più grande del primo e più grande forse statista del nostro Paese
Il conte Camillo Benso di Cavour e ha potuto correre
Ha potuto godere di una tradizione liberale che già si era incarnata nel piccolo Stato del Piemonte e noi abbiamo voluto io ho voluto personalmente ieri mattina
Rendere omaggio anche alla figura di Vittorio Emanuele II che non può non essere considerata una delle figure chiave del nostro motore risorgimentale
Prima
Prima di diventare capitale del nuovo Stato
Torino divenne capitale
Della cultura italiana fatta si cultura unitaria
Si sono ricordati qui i nomi di grandi
Intellettuali militanti
E soli dal Regno delle due Sicilie che a Torino non solo hanno trovato accoglienza ma non ho trovato terreno fertile
Per i loro studi per il loro contributo all'arricchimento al rinnovamento della cultura italiana come nuova cultura comune a tutto il Paese
Io
Credo che veramente si debba dare merito a Torino per come ha creduto a questo
Evento a queste celebrazioni e per il programma che ha messo in cantiere un programma che sin dall'inizio mi colpì in quel momento non c'era nulla visibile in Italia per completezza ricchezza diciamo pure per ambizione
Ed è
Un fatto che io voglio qui sottolineare che al di là dei cambiamenti di direzione politica nella regione Piemonte questo programma
è stato portato avanti con consapevole consenso e continuità e questo fa onore alla vostra città e alla vostra regione
E insieme insieme con Torino e Roma
Che merita egualmente un riconoscimento perché anche Roma ha fatto molto anche Roma creduto molto a questo anniversario Roma la Capitale agognata
La capitale
Ancora da inventare ma era la città da ricongiungere all'Italia perché non si poteva concepire l'Italia senza roba e anche lo Stato italiano senza Roma Capitale
E
Forse nessuno
Ha speso argomenti più alti più forti e tuttora straordinariamente convincenti proprio
Del Presidente del Consiglio Cavour nel suo discorso del venticinque marzo del mille ottocentosessantuno nel nuovo
Parlamento che per la prima volta si riuniva come Parlamento italiano e che da una settimana soltanto aveva proclamato Vittorio Emanuele II re d'Italia
Sì questo è stato molto importante io sono contento che sia qui con noi il Sindaco di Roma che ieri ho incontrato
Che ieri ho incontrato e col quale insieme abbiamo partecipato delle bellissime iniziative è stata
Al
Altamente significative commovente alla cerimonia al Gianicolo quando abbiamo reso omaggio
Hai patrioti del Risorgimento alle figure più note dei dei partecipanti sia
Alla straordinaria epopea da la Repubblica romana del mille ottocentoquarantanove
Sia di tutti i movimenti
Sia di tutti sia di tutti i modi per L'Unità
C'era molta gente c'era tanta gente per le strade tanta gente col tricolore tanta gente che ci credeva che aveva riscoperto qualcosa
Ecco noi dobbiamo
Essere consapevoli della necessità di riscoprire anche oltre quello che siamo riusciti a fare nel corso di questo periodo perché non finiscono oggi le celebrazioni dell'Unità d'Italia
Dobbiamo riacquisire un patrimonio storico ideale
Quello del Movimento per l'unità che abbiamo diciamolo pure anche un po'lasciato deperire che abbiamo anche un po'rimosso per troppi anni nel nostro Paese
Non solo o abbiamo poco studiato lo abbiamo
In definitiva poco sentito e dobbiamo invece di studiarlo e risentirlo e soprattutto dobbiamo capire
Cosa che non sempre e tenuta presente quello che il nostro movimento il moto risorgimentale ha rappresentato agli occhi dell'Europa e del mondo
Abbiamo avuto ieri
La notizia il testo
Del programma del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama
Nel quale dice nel momento in cui
Gli Stati Uniti combattevano per salvaguardare la nostra unione
La campagna di Giuseppe Garibaldi per la unificazione d'Italia ispirò molti enti in tutto il mondo nelle loro lotte
Compreso il trentanovesimo Fanteria di New York che venne
Battezzato la Guardia di Garibaldi oggi
Oggi i livelli
Oggi prosegue Obama l'eredità di Garibaldi e di tutti coloro che hanno unificato l'Italia hanno Sat sacrificando le loro vite
Vivono in milioni di donne e di uomini americani di origine italiana che rafforzano e arricchiscono la nostra nazione a medicare
E di qui
Ed è qui la proclamazione
Del diciassette marzo due mila undici da parte del Presidente come giorno dedicato alla celebrazione del centocinquantesimo anniversario
Dell'unificazione d'Italia ecco questo siamo stati noi italiani
Questo hanno fatto i nostri padri questo è stato il Risorgimento questo è stato lo storico traguardo del conseguimento dell'unità della nostra nazione e della nascita del nostro Stato
Ho detto che abbiamo ieri avvertito profondamente questo scatto di consapevolezza e di sentimento nazionale e io
Ho insistito
Non torno su molte cose che ho detto ieri ho già messo a dura prova l'attenzione degli ascoltatori che si sono dedicati a faticoso esercizio di ascoltarmi ma io voglio dire
Soltanto questo ritorno sul tema
Ritorno sul tema
Della necessità stringente imperativa di coesione nazionale
Il che significa avvenire rinnovato senso della patria e avere rinnovato senso della Costituzione
Riconoscerci identificarsi consenso dei patti ha con l'appartenenza alla patria e con la lealtà la Costituzione repubblicana come grande quadro di princìpi e di regole per il nostro vivere comune
Coesione
Coesione nazionale indispensabile per far fronte alle prove che ci attendono e che sono prove non lievi saranno prove anche molto ardue per diversi aspetti e in diversi e in diversi momenti
Coesione
Che significa rivisitare certamente
In modo critico con spirito critico la nostra storia
Senza cedere a raccolti ed uno ancorati e a insidie della retorica sapendo quali problemi chic trasciniamo ancora senza averli risolti anche nel corso di un così lungo periodo e quali problemi nuovi dobbiamo riuscire ad affrontare nel modo giusto anche attraverso le necessarie riforme anche le necessarie riforme istituzionali così come l'altro onde apre esso lo stesso articolo centotrentotto della nostra Costituzione rinnovando in modo particolare l'ordinamento e l'ordinamento
Politico e amministrativo del nostro Stato in senso autonomistico come vollero già i padri costituenti che per primi
Indicarono quella strada che si sta poi percorrendo nell'attuazione del Titolo quinto riformato della Carta costituzionale
Secondo uno spirito autonomistico e federalistico
Io sono
Sono qui anche
Prodotti anche per sottolineare la necessità di una forte coesione nazionale
Nel mondo che oggi ci circonda che un mondo ho detto ieri
Ricco di promesse per il futuro e anche però gravido di incognite noi nelle prossime ore
Dovevo prendere dovrà prendere l'Italia delle decisioni difficili decisioni impegnative rispetto alla situazione che si è venuta a creare in Libia ma io credo che proprio se pensiamo a quello che è stato
Il Risorgimento il Movimento per l'unità innanzitutto come grande movimento liberale e Liberatore non possiamo rimanere indifferenti alla
Sistematica repressione di fondamentali libertà e diritti umani in qualsiasi Paese
Non possiamo
Non possiamo lasciare
Non possiamo lasciare che vengano distrutte
Calpestate le speranze che si sono accese di un Risorgimento anche nel mondo arabo cosa decisiva
Per il futuro del conto e
Mi auguro
Che le decisioni da prendere siano dunque circondate no massimo consenso con questa consapevolezza dei valori che noi incardiniamo che l'Italia unita incarna e che dobbiamo
Salvaguardare dovunque
Io vi saluto e vorrei salutare in modo particolare il Sindaco Sergio Chiamparino
Credo
Credo che
Elettori torinesi tutte le tendenze e forze politiche di ogni orientamento abbiano riconosciuto i meriti che aspettano alla lunga opera di Sergio Chiamparino come sindaco di Torino è oggi
è oggi egli ci ha detto il momento del
Del commiato però vedete anche questa è una cosa importante io ho avuto dei dubbi ho partecipato ero da ero Presidente della Camera ma
Seguivo molto intensamente sollecitavo
La
Adozione di quella riforma da cui nacque l'elezione diretta dei sindaci è un cambiamento istituzionale importante
Nel ruolo dei sindaci e dei Comuni e ho avuto successivamente più di una perplessità per una norma
Che quella legge prevedeva la norma cioè
Che il Sindaco eletto direttamente dai cittadini potesse esserlo soltanto per due mandati
Potevano esserci tanti
Potevano esserci tanti argomenti in senso contrario potevano esserci tanti motivi di perplessità la ragione fu che attribuendo come non mai
Una
Somma veramente cospicua di potere alla figura del Sindaco in quanto tale ben fosse opportuno
Che non esagera se troppo che non in complesse per troppi anni nell'esercizio di questi poteri così incisivi però ecco io ritengo
Mi sono poi convinto che
Sia stato bene prendere questa decisione e sia stata precisamente una prova di quello che mi son permesso di dire ieri sera una prova del senso di umiltà
Che deve guidare chiunque assolva
Doveri istituzionali
Importante nel nostro Paese
E quindi un'automobile
E quindi un augurio a Sergio Chiamparino che passa la mano a chi è il popolo e leggera