Incontro con i giornalisti di Futuro e Libertà per l'Italia sull'introduzione della tassa di un euro sui biglietti del cinema e sui tagli ai finanziamenti dello Stato al mondo della cultura e dello spettacolo
Allora
Il la conferenza di oggi
A
Come cuore come focus
Un argomento specifico che riguarda il complesso delle questioni che
Hanno a che fare con la grave situazione in cui si trova la cultura in Italia
Che è quello della tassa di scopo sul sale cinematografiche lei euro in più che si chiede a ogni spettatore del cinema
Però si inserisce in un contesto più ampio anche perché
In questi giorni c'è una grande mobilitazione
Indetta dalla Federculture insieme all'ANCI l'UPI la Conferenza delle Regioni
Alla quale credo di poter dire il FLI aderisce in pieno avevamo già
In sede di Assemblea costituente lanciato un appello per la mobilitazione per l'adesione a questa manifestazione che riguarda tutte le attività
Della cultura e che sono oggetto ormai da alcuni mesi di una serie di interventi scellerati
Da parte del Governo sia interventi che riguardano gli aspetti del sostegno finanziario
I tagli del fusto del Fondo unico dello spettacolo e non solo
Ricordiamo che il Fondo unico dello spettacolo ha subito una progressivo impoverimento degli ultimi anni quest'anno nell'esercizio finanziario in corso
Pur partendo da livelli ormai minimi a era essendo ormai sotto la soglia di sostenibilità
Come voi tutti gli altri interventi pubblici in un Paese in cui
Nel rispetto a tutti gli altri Paesi non solo europei del mondo
Perché spesso si fa riferimento al sistema anglosassone in cui la presenza dei privati
è molto più forte sviluppata ma le soglie di partenza di investimento sono talmente distanti da quelle italiane
Basti dire che in Italia si investe complessivamente di interventi diretti sulla cultura
Un miliardo e trecento milioni pari all'uno
Che e nove del
Del PIL e il lo zero virgola
Uno all dodici del del bilancio dello Stato e dedicato al gli interventi nella cultura
Negli altri paesi europei la media di investimento è di quattro miliardi e mezzo con punte di otto miliardi come l'Inghilterra che è uno di quei Paesi in cui
Intervento privato e molto più forte e che in Italia
Il GPL invece ed è a un derivato dalla cultura diretto senza considerare tutto l'indotto il turismo di circa quaranta miliardi quindi con un moltiplicatore altissimo
Il che significa senza niente dati statistici ma con dati certi matematici che se si aumentasse
Portando il l'investimento a livelli della media europea cioè il ritorno i quattro miliardi e mezzo
Ne deriverebbe allo Stato già allo Stato al al PIL al nostro sistema economico un una cifra dirette quantificabile intorno I centoquaranta miliardi
Di lire
Dicevo nella il dato più evidente che si unisce poi i tagli dei trasferimenti agli enti locali e alle Regioni che spesso hanno surrogato
Intervento dello Stato e i il dato più evidente quello che riguarda il fondo unico per lo spettacolo
Perché è vero che si tratta di un intervento
Introdotto alcuni anni fa come una sorta di metadone
Indi su un cadavere il suo uso un corpo in grave è stato di salute
Però intanto proprio perché la situazione del complesso della cultura è in così gravi condizioni un intervento riduttivo come quello previsto significa veramente uccidere
A centinaia le aziende e che lavorano
Nello spettacolo venerdì sera chiuderanno in tutti Italia quasi tutti i teatri è un gesto che non ha precedenti nel nostro Paese
E che è indice proprio dello Stato di sofferenza ormai insopportabile in cui il mondo dello spettacolo dal vivo in questo caso
Si trova
E questa chiusura di protesta e viene fatta perché fra pochi mesi potrebbe esserci anzi ci sarà la chiusura di decine di attività di spettacolo
Ci sono poi cari casi clamorosi quale
Le cifre da enunciare sono molte nei prossimi giorni verrà fatto anche ieri c'è stata una conferenza stampa
Degli organizzatori della manifestazione di cui parlavo che ne hanno dati per cui non la voglio appesantire
Questo incontro con cifre dati gli esempi che verranno fatti in altre occasioni ne cito soltanto uno rimanendo nel settore del cinema quello di Cinecittà Luce che nel due mila e dieci
Rispetto ai diciassette milioni dello scorso esercizio
Che pure erano insufficienti ampiamente insufficienti
Alla gestione di questo che resta l'unico ente pubblico del cinema passano quest'anno a sette virgola cinque milioni con una diminuzione del cinquantacinque virgola otto per cento significa la chiusura certa di Cinecittà Luce
Cioè l'unico presidio pubblico nel campo del cinema di cui ancora
è il nostro al la nostra struttura amministrativa godeva ricordiamo che
Nel corso di tutto il Novecento il cinema è stata l'industria in che più ha avuto una considerazione Repubblica siamo ormai alla chiusura praticamente certa se non interverranno
Modificazioni perché il cinema è uno dei settori più colpiti
Il e
La l'attenzione particolare è che noi abbiamo voluto mettere partiamo d'acqua per così dire
Sulla tassa di scopo è perché nella filiera del cinema le sale cinematografiche rappresentano forse l'anello più debole ma anche uno dei più importanti perché al di là degli aspetti industriali che sono ovviamente fondamentali
Le sale cinematografiche sono quelle che subiscono l'aggressione concorrenziale più forte
A causa delle nuove forme di veicolazione del prodotto cinematografico le televisioni revisione on demand e il
E tutti gli altri strumenti che consentono di bypassare la sala cinematografica
Che però rappresenta intanto un presidio territoriale straordinario
Perché vedersi il lo mi tirate a casa significa un elemento di
Atomizzazione della vita sociale e la sala cinematografica rappresenta ancora un modo per vivificare il territorio è uno strumento di socializzazione fondamentale la qualità che da il nella sala cinematografica non è raggiungibile con nessun altro mezzo e però l'appunto la concorrenza è fortissima
E che e cosa che sta determinando un'inquilina impoverimento del sistema a Roma ci sono più di venti sale cinematografiche chiuso ormai da anni l'ultimo caso è di pochi mesi fa il Metropolitan a uno del derby dei più importanti
Cinema del della capitale ormai chiuso
E il Comune di Roma anche tenta di arginare attraverso strumenti surrettizi come la l'impedimento del cambio di destinazione d'uso che a sua volta rappresenta una distorsione poi perché
Alla fine se se un gestore non ce la fa non ce la fai quindi alla sala
Resta chiusa ora in cui in una situazione in cui io vorrei dare qualche dato abbiamo qua
Del rappresentanti del dell'Agis che hanno elaborato degli studi interessanti
Nel corso dello scorso decennio soltanto e i multiplex multisale e l'innovazione ha comportato un investimento da parte dei privati
Pari a un miliardo trecentotrentadue milioni più tutti gli investimenti sulle monosale tuttavia egli la gli aggiornamenti
Tecnologici quindi i privati gestori hanno investito moltissimo in e questo settore nelle nelle loro nelle loro aziende
Tenendo un biglietto a un costo sostanzialmente fermo rispetto a
A alle alle dimensioni che c'erano prima della introduzione dell'euro Enrique rispetta poi le le medie europee ora introdurre una tassa di scopo
Che prevede in maniera non differenziata oltretutto una Giunta di un bene Uros su ogni biglietto
Che cosa provoca una abbattimento della delle risorse concorrenziali rispetto agli altri strumenti
Un altro dato da da importante ricordare e che nel due mila e dieci il numero dei vini e degli spettatori è aumentato cioè rispetto agli anni precedenti aggrada centoventi milioni di di presenze è chiaro che l'aumento di un Euro soprattutto sul consumo familiare voi immaginate una famiglia che ha uno stipendio solo in casa perché in Italia gli stipendi
A volte sono gli stipendi di base sono intorno a mille duecento euro
Cosa significa per una famiglia di quattro persone aumentare l'investimento per andarsi a vedere un film di quattro euro diventa un impedimento invalicabile significa ridurre il numero delle serate in cui una famiglia può
Ne può andare al cinema quindi la riduzione del numero degli spettatori accetta
Ecco e consideriamo che questo che la riduzione del numero dei biglietti venduti
E comporterà quindi un'erosione anche dei benefici che deriverebbero dalla dalla tassa
Di scopo in più come come dicevo questa l'introduzione dell'idea di
Della delle euro su sul singolo biglietto comporta una già sperequazione perché
La bigliettazione a una serie di agevolazioni
Per i libri i bambini per i giovani e per gli anziani ci sono delle forme
Di di riduzione dei biglietti a volte ad esempio per quanto riguarda il Comune di Roma durante anche le alla mia il mio mandato
Sono stati dati incentivi al cinema Suso degli assegni e specifiche
Su iniziative che comunque che avevano come motivazione proprio
La facilitazione l'abbassamento del biglietto perché la proposta una delle proposte particolari per abituare la gente a frequentare le sale cinematografiche
In questo modo noi avremmo che l'incidenza sul biglietto pieno del lei euro introdotto come tassa di scopo
Ente dal dieci al quindici per cento ma sulle fasce deboli cioè quelle che godono di agevolazioni proprio perché sono deboli l'incidenza Riva fino al venticinque trenta per cento cioè per un anziano
Con quell'euro in più all'anziano si chiederà di pagare un quarto in più venticinque per cento in più
Rispetto a quanto è abituato a pagarle ora
Per cui
Sotto tutti i profili e assurdo lì è ottenuto gli unici a non beneficiarne saranno proprio quelli su cui graverà questo balzello che sono i gestori delle sale
Cile Amato GAFI allora io
Concludo dicendo facendo una osservazione di carattere più generale
Su questo
Elemento specifico come su iniziative analoghe noi viviamo a Roma
E a Roma è stata introdotta allo stesso modo la tassa di scopo di un Euro anche qua sui biglietti dei musei le considerazioni che ho fatto per il cinema valgono
I in maniera identica anche per il il sistema
Museale quindi noi ci facciamo promotori
Di iniziative anche legislative per contenente impedire possibilmente che queste iniziative svolga abbiano
Piena efficacia
Però la nostra azione non si limiterà a questo e non si limiterà neanche alla pura la richiesta del ripristino parziale o totale del Fondo unico dello spettacolo
L'altro giorno il Ministro Tremonti incontrandosi con il maestro Muti a dal Teatro dell'Opera di Roma ha fatto ampie
Aperture in questo senso ne aveva fatte anche
Nello scorso autunno riguardo alle norme della legge centoventidue che poi non hanno trovato che sono quelle che limitano la spesa non non sono
Non solo tagli alla spesa ma anche limitano la capacità di azione delle
Delle strutture della cultura e poi quelle promesse non sono state mantenute ma anche se effettivamente ci fosse un ripristino di alcune delle parti
Del Fondo unico dello spettacolo questo inciderebbe minimamente sul complesso sul sistema della cultura per cui noi già all'assemblea di fondazione del free abbiamo elaborato un documento che oggi verrà
Ulteriormente approfondito da una riunione della Commissione cultura
Del partito
Ma stiamo producendo la base per un pacchetto di norme che prevedano degli interventi strutturali perché il metadone serve appunto a mantenere in vita
Un corpo in stato comatoso ma le dobbiamo rivitalizzare tutto il settore
Per cui nelle i primi interventi strutturali a cui noi pensiamo sono quelli relativi al tutta la comparto delle agevolazioni e degli incentivi fiscali
Per cui rendere tax scelte e tax credit strutturali e non congiunturali estenderli dal cinema tutte le attività di spettacolo compreso lo spettacolo dal vivo
E sull'altro fronte agire per estendere i benefici fiscali ai privati che investono in cultura oggi in Italia e c'è un'esenzione totale per le aziende che investono sui istituzioni culturali pubbliche
E se ed è solo del diciannove questo beneficio del diciannove per cento per i privati noi vogliamo fare in modo che anche per i privati la inserzione diventi totale
E che la possibilità di investire in cultura riguardi tutte le forme
Di produzione culturale non so non soltanto le istituzioni pubbliche ma anche
La le lei le istituzioni culture aziende della cultura possano beneficiare di donazioni
Da parte del pubblico che sono una cosa diversa rispetto alla partecipazione
Imprenditoriale e che anche a coloro che vogliono fare donazioni a un teatro per esempio una produzione cinematografica possano godere degli stessi benefici fiscali
Concludendo che non è
Tutte queste forme di incentivazione e di sconti fiscali non sono dei regali
Che lo Stato fa
Alla agli imprenditori di cultura perché è ampiamente documentato
Che alta a fronte di questi benefici viene prodotto un gettito anche se fiscale non solo di indotto economico
Diretto per le casse dello Stato che è di decine di volte superiore al beneficio che viene prodotto quindi
Nella il vantaggio di questi strumenti e che lo Stato non deve tirar fuori dei soldi consente a chi fa questo lavoro di farlo in maniera più tranquilla di di sicuro di di godere di alcuni sconti sul sulle sul sulle proprio impegno fiscale ma contemporaneamente c'è nello stesso momento rientrano al fisco
Vede delle capitali che sono decine di volte superiori al beneficio
Che viene concesso quindi questo ripeto e concludo è l'inizio di una percorso di formulazione di proposte che elaboreremo anche insieme a tutte le categorie interessate per arrivare nel giro
Brevissimo di poche settimane alla formulazione di un pacchetto organico di proposte legislative
A favore di tutto il mondo della cultura che dà lavoro intanto per dare un altro dato a soltanto alla filiera cinematografica e soltanto in questa città a duecentocinquanta mila persone
Grazie a Umberto Croppi io sarò brevissimo per illustrare quella che è la posizione di Futuro e Libertà
Noi oggi ci schieriamo dalla parte del mondo della cultura di chi opera nel mondo della cultura e lo facciamo nei giorni in cui c'è un'agitazione
Di questo settore per un eccesso di tagli che oggettivamente non è giustificabile
Partiamo dal dato simbolico dalla tassa su un euro sul biglietto del cinema partire dal primo luglio mi pare
Cominciamo col dire che a nostro giudizio un errore
Proprio culturale perché non si tassa non le emozioni cioè al cinema ci si va per emozionarsi e quindi secondo me non sita sono le mozioni
Due è un tradimento del programma elettorale io l'onorevole Menia siamo stati eletti con un programma elettorale
Nell'ambito della maggioranza uscita dal voto dove c'era scritto che non avremmo aumentato neanche di un euro le tasse non avremmo mai messo le mani in tasca i cittadini
Mettiamo le mani in tasca agli italiani per centoventi milioni di euro all'anno visto che sono centoventi milioni biglietti che si staccano ogni anno si sono staccati all'anno scorso
Noi prendiamo dalle tasche dei cittadini centoventi milioni all'anno ma li prendiamo anche nel modo peggiore ci andandogli a tassare l'emozione il tempo libero lo sbarco la possibilità di uscire di ritrovarsi con gli amici
Di sognare come si fa quando si va
Al cinema
E quindi non è questo lo riteniamo molto grave c'è un impoverimento del mondo dalla cultura con tagli eccessivi da parte del ministro che dice che di cultura non si mangia la cultura non si mangia noi contestiamo
Contestiamo questa impostazione siamo contrari a questi tagli abbiamo sentito con sofferenza le parole del maestro Muti in Aula alla Camera l'altro giorno lunedì
Quando ha detto ci avete costretto affari questo quanti fuori i palazzi del potere come gli di poveri fuori dalle chiese non possiamo un Paese che dovrebbe vivere di cultura non può trovarsi in questa situazione
La situazione di una chiusura di Cinecittà Luce che se fossi un altro Paese sarebbe già patrimonio dell'umanità
Noi contestiamo questo quindi ci schieriamo dalla parte del mondo della cultura e
Umberto Croppi con la Commissione cultura la Consulta per la cultura di Futuro e Libertà elaborerà un pacchetto di proposte che condivideremo con tutto il settore
E che
Presenteremo in Parlamento sotto forma di una proposta di legge
Che punti sostanzialmente a far comprendere che noi dobbiamo lavorare per detassare gli investimenti privati nel mondo dalla cultura e favorire questo segmento che l'unica ricchezza del nostro Paese
La FIAT se Marchionne avesse perso il referendum ma poteva andare in Serbia
Dalla Serbia voleva andare in Cina dalla Cina poteva andare in Brasile si può delocalizzare la FIAT non si può delocalizzare la cultura italiana la musica italiana il cinema italiano i beni archeologici italiani i beni culturali italiani monumenti italiani
Essendo l'unico benne
Che produce PIL
Dice cat sa e prestigio internazionale non delocalizzano dire richiede degli Investimenti e non dei tagli noi per questa ragione presenteremo un piano complessivo in brevissimo tempo
Quanto ai reati o
Mobilitarsi cinquanta umana
E
Poche ore anche dai cittadini cinema di Roma novanta Lazio oppure per oltre trecento schermi che accompagneranno la chiusura dei teatri con quella di cinema nella nostra città
Comunque siamo stati riascoltati perché mentre facciamo la conferenza stampa è uscita la notizia di agenzia di Gianni Letta che annuncia che il Governo intenzionato a ritirare la tassa di un euro sui biglietti del cinema
Quindi almeno queste