Intervista a Gaetano Quagliariello sull'azione militare internazionale in Libia

Radio Radicale abbiamo ora qui con noi etano Quagliarello vicepresidente dei senatori del Popolo delle Libertà e Presidente Quagliariello l'Italia dell'ICE convintamente alla coalizione internazionale contro Gheddafi
Sì d'Italia
Aderisce tenendo conto di quello
Che è stato il percorso
Che gli organismi sovranazionali e i nostri principali alleati Stati Uniti in sesto in testa hanno compiuto in quest'ultimo
In questi ultimi giorni
A partire da una risoluzione ONU la mille novecentosettantatré perché ha visto anche
Quelle
Nazioni che avevano fortissimi dubbi e chi minacciavano il detto mi riferisco alla Cina e Russia limitarsi alla Sezione
Quando possono in gioco i diritti umani evidente che il realismo nella politica estera non viene mai meno
Ma questo realismo non può arrivare ad un cinismo assoluto e dunque rispetto a questo abbiamo una coerenza da rivendicare
Su chi
In passato aveva una posizione di pacifismo
Esasperato
Ed oggi
Sembra invece
Per aver dimenticato il proprio passato per aderire con la stessa criticità ad un intervento ma io credo che
Del nostro percorso non dico che ci sono meno contraddizioni perché
In questo momento le contraddizioni di fronte a questo quadro internazionale celiando tutte
O quanto meno ci sono però sbalzi
Il Presidente Quagliariello però Presidente del Consiglio che dice che gli dispiace perché da Fini cosa vuol dire tutto questo che l'Italia andato le vecchie relazioni con Gheddafi è un po'in difficoltà
Ma io penso che lui riferiva una situazione personale in un momento tra le altre cose non ufficiale
Credo non è che se le facesse le riporto esattamente vorrei sapere come appunto cosa veramente cosa veramente ha detto credo invece un'altra cosa
L'Italia ma certamente in questo momento ha bisogno
Di mantenere una maggiore cautela quando dico una maggiore cautela non vuol dire una maggiore moderazione ma una maggiore ponderazione perché
Ha certamente più da perdere di RAI Tre
Sia sotto l'aspetto
Dell'interesse economico sia
Sotto l'aspetto della immigrazione
Anche per quel che concerne
La sua influenza nel bacino
Dal ventitré ecco ma secondo lei nella fase precedente somma prima che scoppiasse la crisi e in Libia insomma l'Italia ha fatto diversi errori questo rapporto con la Libia non li ha costi non lo ha costruito per bene se non ci troveremo in questa situazione
Ma guardi diciamo le cose come stanno noi ci troviamo in una situazione nella quale
Il mondo sta cambiando sta cambiando profondamente quando il mondo era di visto i blocchi
L'Europa svolgeva delle politiche estere
Abbastanza unitarie i margini di intervento autonomo dei vecchi paesi dei singoli Paesi era estremamente olimpica estremamente limitato e questa la politica estera si svolgeva intorno all'asse franco tedesco era quello che teneva all'Europa è accaduto che il mondo ha perso il vecchio equilibrio
è accaduto anche
Che siamo entrati in un periodo di
Di globalizzazione e di nuovi conflitti
Che no proposto contraddizioni più forti e più radicate io prendo in considerazione due libri di un grande interprete del ventunesimo secolo attento
In uno parla di scontro di civiltà in un altro parla invece di una logica
Estensiva della democrazia in qualche modo inarrestabile del sondaggio
La cosiddetta terza ondata
I due riferimenti sembrano profondamente in contrasto tra di loro invece per chi conosce le dinamiche del ventunesimo secolo coesistono
E e questo evidentemente danno
Dando un un segno particolare a questo primo decennio del ventunesimo secolo ora in questa situazione con un'Europa che si è allargata
Nella quale l'asse franco-tedesco è sparito e nella quale
Le singole nazioni hanno intrapreso anche strategie autonome pensiamo alla Germania che si è più Sisti ornata sul Baltico cercando di creare una polarità
Del nord est dell'Europa per nell'area del Mediterraneo sia perfetto no una possibilità di politiche che prima era interdetta lei pensi Akef fine hanno fatto le politiche
Di uomini come Fanfani con me Gronchi come batterei
Che cercavano appunto una differenziazione mediterranea della politica e Catto antica italiana
Sono stati tentativi destinati al fallimento e in questo contesto dopo l'undici settembre e questo io non vorrei dimenticarlo Gheddafi esportato uno da interlocutore che a l'immediato il terrorismo e che sembrava guadagnato diciamo in un quadro di realismo alla possibilità di un dialogo che isola asse
Quindi estremismi sia gli estremismi terroristi sia gli estremismi islamici per essere chiari
Ecco in questo contesto l'Italia avuto una sua penetrazione nel mondo mediterraneo
Lo ha fatto riuscendo a realizzare quelle politiche che in un altro tempo non si erano realizzate politiche atlantiche l'Italia del centrodestra ha avuto un rapporto sia con Bush e con Obama
Quindi
Profondamente
Filo americana ma all'interno di questo determinando delle strategie autonoma verso il mondo va beh di terra ecco però mamma alla fin fine questo mi scusi se l'interrompo ma insomma questo Trattato di amicizia nero ritornerebbe
Al di là la luce nel prossimo che è un po'antipatico sì però le devo dire una cosa e noi non dobbiamo nemmeno dimenticarci
Da Necci possiamo ricordare delle celebrazioni dei centocinquanta anni un giorno all'anno e
Quel Trattato di amicizia era anche un atto di riparazione ora se devo dire
La verità lo rileggerei
Però l'atto di riparazione nei confronti della Libia era un atto dovuto
Questo per quello che avevamo combinato
Per quello che avevamo combinato non come Italia fascista come qualcuno ha detto perché lei lo sa che in Italia ci siamo andati nell'undici efficiente anni fa ci siamo andati nell'UDC lungo e non libera con un Governo ancora con un Governo liberale
Allora quell'atto chiudeva la pagina del colonialismo e quella pagina doveva esser chiuso
Tenga conto che quando
Gheddafi ha dovuto ad arringare i suoi
Ed eravamo in un momento nel quale i rapporti diciamo tra virgolette non si erano ancora guastati ha detto faremo fare agli invasori la stessa fine noi abbiamo resistito al colonialismo italiano e quelle pagine le assicuro non sono pagine belle allora
Va bene essere politicamente corretti
è già per me non va bene ma lo si può esserci ma essere politicamente corretti a giorni alterni per cui un giorno ci dobbiamo condannare per il colonialismo il giorno dopo ci dobbiamo condannare
Per il Trattato di amicizia e questo mi sembra troppo ringraziamo Gaetano Quagliariello vice presidente dei senatori del PdL