07 MAG 2011
intervista

Elezioni amministrative di Milano: intervista al candidato sindaco Giancarlo Pagliarini sulle sue proposte. Perchè ho sottoscritto l'impegno proposto da Tea Party Italia

INTERVISTA | di Emiliano Silvestri - Milano - 13:18 Durata: 19 min 36 sec
A cura di Enrica Izzo
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In Itala non c'è giustizia.

Le firme false per Formigoni? Farei rifare le elezioni.

"Elezioni amministrative di Milano: intervista al candidato sindaco Giancarlo Pagliarini sulle sue proposte. Perchè ho sottoscritto l'impegno proposto da Tea Party Italia" realizzata da Emiliano Silvestri con Giancarlo Pagliarini (consiglere comunale di Milano, Misto).

L'intervista è stata registrata sabato 7 maggio 2011 alle 13:18.

Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Amministrative, Bilancio, Bossi, Brogli, Carcere, Cattolicesimo, Centro, Chiesa, Comuni, Destra, Diritto, Einaudi,
Elezioni, Federalismo, Fisco, Formigoni, Giustizia, Islam, Istat, Italia, Lega Nord, Lombardia, Milano, Moratti, Ordine Pubblico, Pagliarini, Partiti, Pil, Pisapia, Politica, Prato, Prefetti, Radicali Italiani, Referendum, Regionali 2010, Regioni, Sindaci, Sinistra, Societa', Stato, Statuto, Svizzera, Tasse.

La registrazione audio ha una durata di 19 minuti.

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  • Giancarlo Pagliarini

    consiglere comunale di Milano (MISTO)

    Membro dell'Associazione per la riforma federale Candidato sindaco al Comune di Milano I motivi della sottoscrizione dell'impegno a non aumentare le tasse: se si considerasse il sommerso che contribuisce al Pil conteggiato dall'Istat, la pressione fiscale sarebbe ben oltre il 43%. Ho accettato di candidarmi alla carica di sindaco di Milano poiché non ci sono candidati che conoscano l' abc del federalismo. La mia candidatura è un'occasione per diffondere le idee e la cultura del federalismo. L'esempio virtuoso della Svizzera e la sua "formula magica" sono una proposta per Milano. Pagliarini propone il modello federale e referendario Svizzero. Trasparenza, anche del bilancio comunale, e meritocrazia nelle nomine. Sarebbe bello che in casa di ogni cittadino fosse spedito lo scritto di Luigi Einaudi: Via il prefetto! A Milano devono comandare Sindaco e Giunta non lo Stato centrale. L'anagrafe pubblica degli eletti: approvato all'unanimità l'ordine del giorno ispirato dai radicali (e sostenuto che da Pagliarini) ma è poi non se n'è fatto quasi più nulla. Comandino i cittadini; se si decide di fare una moschea - anche se va difesa la libertà di culto - e i cittadini della zona non la vogliono non si può fare. La legalità nel programma di Pagliarini. Siamo un Paese dove non c'è giustizia. Le firme false di Formigoni? Farei rifare le elezioni.
    13:18 Durata: 19 min 36 sec