Occupazione femminile e rischio povertà nel rapporto annuale Istat: filodiretto con Enrico Giovannini

Sono quindici e ventuno minuti questa
Radio radicale allora eccoci nuovamente in diretta e ci colleghiamo telefonicamente con
Enrico Giovannini presidente dell'Istat buonasera Presidente
La intanto la ringraziamo per la disponibilità sappiamo di difficoltà logistica è una giornata ovviamente
Di lavoro le dobbiamo solo un po'di tempo per qualche domanda sul rapporto che avete diffuso nella giornale ieri che
è ovviamente del oggetto di discussione un po'del
Mondo politico e non solo nella nei giornali di di quest'oggi e in particolare molti si sono soffermati sulla questione della la povertà dell'impoverimento del dei del nostro
Paese l'altro aspetto davvero interessante riguarda però l'occupazione in particolare l'occupazione femminile che uno delle
Diciamo delle linee portanti della politica anche dei radicali in particolare di Emma Bonino che da molti anni insiste su questo su questo aspetto le donne nel nostro Paese stanno messe davvero non bene vero
Beh il tasso di occupazione femminile era cresciuto negli anni dell'espansione gli anni due mila in particolare e quindi si sperava che questa tendenza poteri lettura accelerare
Invece nella situazione nella quale
La recessione circa in qualche modo gelato e anzi per alcuni settori ha determinato un arretramento della produzione
Mentre per i maschi effettivamente ci sono persi i posti di lavoro per le donne
Che frenata si è fermata la tendenza all'aumento del tasso di occupazione che resta molto basso rispetto a quello degli altri Paesi europei in particolare per le donne sposate soprattutto quelle confini
Ecco questo a cosa a cosa è dovuto ci sono sicuramente delle ha dei motivi
Storici non deve l'occupazione femminile nel nostro Paese parte da percentuali molto basse c'è un un impegno anche del nostro Paese per
Anche in questo caso rispettare diciamo così i parametri europei c'è però anche una evidente carenza dei servizi di di supporto no al
All'occupazione femminile
Effettivamente siamo indietro dal punto di vista dei servizi per l'infanzia pensiamo agli asili nido il quaranta per cento di coloro i quali usano la fine umido mandano i propri bambini in strutture private
Da questo punto di vista
Si stanno facendo anche qui dei passi avanti soprattutto nel Mezzogiorno ma troppo lenti per invertire una tendenza e quindi dare quello sprint che servirebbe
In più in una fase di recessione abbiamo visto che sono cadute le occupazioni
In particolare quelle delle donne a più alta qualificazione invece stanno aumentando quella più bassa qualificazione quelle in particolare del servizio tale persona
Le famose badanti ma anche attività come i call center mentre invece si sono perse le attività come quelle operaia
E alcune impiegati e che erano a più alto contenuto di valore aggiunto e quindi anche aiutare i più elevati
E l'altra questione invece è di grande interesse la questione del l'impoverimento del generale del nostro Paese
E ci sono anche qui questioni strutturali o siamo nella congiuntura internazionale secondo l'Istat
Le dico la verità sono allo stato abbastanza sorpreso da come i giornali hanno ripreso all'informazione che abbiamo diffuso
Infatti qui bisogna distinguere tra alcuni indicatori diversi e quindi spero che gli ascoltatori ci vogliono seguire in questo brevissimo excursus
Ci sono degli indicatori di povertà cosiddetta relativa e dei gli indicatori di povertà cosiddetta assoluta e cioè quanto io riesco a consumare o quanto reddito rispetto ad altri soggetti
Con configurazioni simili della famiglia
E questi sono gli indicatori appunto di povertà in senso stretto vitale circa alte al tredici per cento di individui in questa situazione
E questa situazione è rimasta costante negli ultimi anni cioè non è peggiorata nella crisi
Accanto a questo c'è un altro indicatore che l'indicatore di rischio di povertà un rischio di esclusione sociale che è stato definito dai Governi europei
Come indicatore principale per Imola di monitoraggio dell'evoluzione delle componenti sociali della cosiddetta strategia Europa venti venti
Che invece e
Un più elevato intorno appunto al venticinque per cento
A questo non vuol dire che ci sia un quarto degli italiani che sono in condizione di povertà un quarto degli italiani sperimentale alcune rischi
I casi sono anche i poveri ma quelli poveri effettivamente sono provvedimenti
Dove ha detto questo è vero che in undici anni la crescita economica è stata molto
Tenuta e questo apposta un particolare mille meno abbienti di fronte a rischi di povertà più elevati rispetto a quelli sperimentati in precedenza
Molto chiaro e Presidente la rispetto alla questione appunto povertà assoluta povertà relativa il vostro istituto calcola anche il in qualche modo tiene conto
Dei il questione del sommerso del nero nel senso
Sia dal punto di vista del lavoro ma anche dal punto di vista
Della sottrazione risorse per esempio l'evasione fiscale sono appunto fenomeni che
Vanno ad inquinare i vostri dati o nel tenete conto in qualche modo
Bisogna distinguere qui tra indicatori che emergono dalle indagini e quindici balzano sulla risposta che le persone danno
E i cosiddetti conti nazionali cioè quelli che poi producono prodotto interno lordo su cui noi effettuiamo anche integrazioni proprio per tener conto meglio
Del sommerso e in particolare nella prodotto interno lordo e già incorporato circa il diciassette per cento di valore aggiunto
Che deriva appunto da attività
Di carattere sommerso che non sono le attività illegali quelle sono poco escluse dal prodotto interno lordo come la produzione stupefacenti qui parliamo di attività che sono legali ma che non emergono da un punto di vista
Amministrativo ecco dicevo
Il diciassette per cento circa di del PIL deriva da attività sommerse con quote molto più alte in settori come le costruzioni o il terziario ad esempio i servizi alle famiglie o o la ristorazione
Detto questo nel momento in cui una persona dichiara nelle nostre indagini
Io lavoro o non lavoro però guadagno qualcosa e così via
Secondo gli standards europei
Noi procediamo ad alcune correzioni e quindi pensiamo che effettivamente anche i dati che vengono dalle rilevazioni statistiche che poi sono la base di quegli indicatori di povertà riflettano correttamente la situazione
E invece sul dal punto di vista della delle reazioni che ci sono state nell'agio mai ieri ci sono state appunto le le reazioni più varie un certa soddisfazione da parte di alcuni componenti del del Governo poi sono arrivate però anche delle critiche non alla all'Istat come istituto di parte cosa può rispondere su questo
Ma effettivamente guardando la rassegna stampa di oggi la qualifica di sito di parte non la trovo anzi perché abbiamo visto
Sia in giornali di centro sinistra che quelli di centrodestra
Una lettura naturalmente da una cerca angolatura ma tutti hanno riconosciuto la sostanziale il sostanziale bilanciamento delle nostre valutazioni le faccio tre esempi
è vero che come dicevamo prima il livello di povertà e leggermente più elevato di quello di altri Paesi europei ma questa è rimasta costante negli ultimi anni anche grazie al fatto che le politiche
Qui sociali nuovo salvaguardato in gran parte il lavoro dei genitori
Questo naturalmente ha determinato una maggiore caduto occupazionale dei figli i quali però contribuiscono di meno al reddito di una famiglia
E questo spiega perché questi indicatori di povertà o di rischio di povertà non siano aumentati negli ultimi due-tre anni
D'altra parte abbiamo mostrato come ci siano delle imprese che vanno molto bene e altre che invece sono in netto ritardo e quindi anche il mondo dell'impresa deve interrogarsi sul perché
A parità di altre condizioni alcuni settori vanno molto bene e altri vengono spiazzati sulle produzioni nazionali dai competitor stranieri infine e questo è il mio terzo esempio è vero che abbiamo segnalato come
I servizi sociali per esempio per l'infanzia siano ancora e insufficienti ma dall'altra parte abbiamo fatto notare come i Comuni
Eppure stanno restringendo le specie per
Doveroso taglio rispetto agli obiettivi europei di finanza pubblica
Hanno ridotto le specie generali e ci hanno meritato quelle invece per l'assistenza quindi è una soluzione è una situazione in chiaroscuro e devo dire che finora abbiamo trovato grande equilibrio nei commenti
Bene Presidente se lei è disponibile io sentirei anche la voce di qualche ascoltatore per porre qualche domanda qualche ulteriore riflessione qualche minuto perché poi ho purtroppo certamente allora zero sei quarantotto ottantacinque quattro uno per intervenire in diretta io direi
Prendiamo quattro quattro telefonate poi le risposte e delle Presidente dell'Istat ricco
Giovannini per intervenire zero sei quarantotto ottanta cinque quattro uno il numero
Di Radio Radicale quaranta secondi per chi prende la linea la prima chiamata
In arrivo in questo momento niente
Da Roma pronto
Ci sono Marco io saluto il Presidente del
Ho sentito che parlava di economia sommersa all'Italia un Paese in cui ci sono trecento miliardi di euro di evasione fiscale all'anno
E l'equivalente
Cento volte una manovra come quella dello scorso luglio i dieci volte una finanziaria queste Attili ricadute sulla contabilità
Ci sono dei mezzi per direzionare anche l'attività della Guardia di Finanza rispetto a queste situazioni drammatiche il venti per cento del PIL evaso come fa a essere questo un Paese serio in queste condizioni
Grazie Marco Presidente non so se se vuole commentare era più diciamo un editoriale del nostro
Sicuramente il il Ministro Tremonti a convocato quattro tavoli di lavoro con le parti sociali
Per la la preparazione della riforma fiscale e a me ha chiesto proprio di coordinare il lavoro sulla valutazione dell'economia sommersa e sull'evasione fiscale tra breve presenteremo un rapporto su questo tema
Il tema dell'azione è molto forte evidentemente noi non abbiamo una stima ufficiale al momento dall'evasione i numeri che circa un ciclo che circolano citati dalla
Dalla ascoltatore non sono certificate diciamo così ma indubbiamente al di là della precisione il fenomeno estremamente grave e credo che
Questo dialogo con le parti sociali
Stiamo facendo emergere una serie di proposte per una seria lotta all'evasione d'altra parte i risultati che sono stati ottenuti negli ultimi anni dalla lotta proprio di contrasto al l'evasione non solo fiscale ma anche quella contributiva
Stanno producendo risultati importanti e ci sono stati alcuni cambiamenti nella legislazione recentemente i cui effetti sulla
Sull'evasione potranno essere valutati soltanto più avanti
Quindici e trentatré minuti prossima chiamata da Pescara pronto
Buongiorno una domanda per il precedente distratta richiamando
Ma queste Province che quanto ci costano
Cioè quanto trasferisce portato a tutte le province italiane
E la loro soppressione potrebbe dotare lo Stato centrale di un avanzo primario necessario a sostenere una spesa pubblica più utile tipo quello sociale e quella per investimenti grazie
Grazie Antonio prego Presidente
La stima esatta non gliela so dire sinceramente anche perché non è che sopprimendo le province improvvisamente qualcun altro farebbe a costo zero le attività delle Province ad esempio tutta l'attività sull'istruzione
Le evitare duplicazioni è assolutamente necessario aumentare l'efficienza della pubblica amministrazione e ancora più necessario e forse anche più facile
Il punto che però vorrei sottolineare e che negli ultimi dieci anni la produttività complessiva del sistema italiano
è rimasta sostanzialmente costante al di là delle fluttuazioni cicliche la produttività non aumenta perché qualcuno in Parlamento o al Governo decide di farlo aumentare è uno sforzo continuo di tutti coloro i quali ci sono nel
Nei luoghi di lavoro
Per sforzarsi continuamente per migliorare questo produttività
Questo è uno dei problemi dell'Italia e quindi richiede in realtà un impegno da parte di tutti noi
A tutti i livelli perché altrimenti non riusciamo a mettere da parte quel plus in qualche modo che possa essere utilizzato per investire poi sul futuro di questo Paese
Abbiamo ancora una chiamata da Pescara pronto
Pomponio prima la sera Ocello come si chiama
Buonasera Francesco prego
Con la maglia nera molto ampie ma forse dibattuta morale o ma in quanto atti quando la Chiesa cattolica e possibile quel cinque per cento accetteremmo
Possibile che questi concordano al nostro benessere o non ci devono
No fornita
Ho capito male fa male
Sono definiti nell'attaccare la Chiesa dal Portogallo proporzioni dico
Come no
La
Grazie anche l'ascoltatore da Pescara Presidente possa dire qualcosa
Lei proprio l'anno prossimo noi effettueremo il censimento di tutte le istituzioni non pubblica quelle private
Naturalmente anche l'attività di volontariato alle attività come la Chiesa e quindi ripetendo quello che abbiamo fatto nel corso del mille novecentonovantanove del due mila uno quindi non è vero che l'Istat non ha fornito dati di questo tipo
Ma certamente non sono
Diciamo nella priorità delle pubblicazione continua che viene data invece ai dati economici e sociali
Vede presente che in Italia si spende per la statistica pubblica circa la metà di quello che si spende e si spende in altri Paesi europei e quindi anche un problema di risorse complessive assegnate a questa importantissima funzione
Ultima chiamata da Cosenza pronto
Buona sera sono Andrea Presidente volevo sapere come voi in Italia non viene calcolato quindici origini sulla ridistribuzione dei redditi all'interno della popolazione o comunque non viene calcolato in modo sistematico
Potrebbe avere utili indicazioni sull'equità nella distribuzione dei redditi
Grazie
E non è vero noi lo pubblichiamo regolarmente anzi
Nella partire dall'anno scorso quando pubblichiamo i dati ad esempio sulla povertà o sul reddito sui consumi non solo pubblichiamo le medie e qualcuno conosce la storiella del pollo di Trilussa evidentemente ma anche la cosiddetta mediana
Che è una misura molto più legata alla distribuzione quindi in realtà noi questi dati li forniamo regolarmente anche a livello territoriale
Basta visitare anche il nostro sito web oppure la pubblicazione anche Elettronica noi Italia dove è possibile ottenere tutte queste informazioni
E l'abbiamo fatto ancora un po'di servizio pubblico Presidente grazie molto per la disponibilità
Microfoni Radio Radicale sono sempre aperti quando vorrà intervenire anch'grazie Arrigo Giovannini presidente dell'Istat torneremo a sentirci
Grazie a voi
Grazie Alessandro Teodori dall'altra parte del vetro ci fermiamo saremo ente con voi fra pochi istanti