Intervista a Rita Bernardini sull'iniziativa nonviolenta di sciopero fame di Marco Pannella

Rita Bernardini Marco Pannella e al quarantasettesimo giorno di sciopero della fame c'è un mese e mezzo e più senza mangiare
La giustizia di questo Paese è
L'oggetto dell'attività della Commissione seconda di Montecitorio tu hai preso parte
Alla sessione odierna mattutina e pomeridiana di audizioni sulla grande riforma però se l'unico esponente politico che pone la questione che Marco Pannella pone con il suo
Sciopero della fame una selezione violenta cioè quella di
Di uno Stato delle carceri e della giustizia che volendo prescindere per mancanza di coraggio per convinzione opposta da un'amnistia
Mancasse coraggio condizione apposta del maggioranza e opposizione parlamentari
Quando è uscito da me stia non poco che permanere anzi peggiorare in condizioni davvero davvero non degni di un Paese democratico e civile quale Italia evidentemente
Anche sotto questo punto di vista non ne
Lo hanno testimoniato con la loro azione non violenta anche gli avvocati che fanno parte del gruppo dirigente dell'Unione delle Camere penali da oggi ci sei tu
A tale fiacco Marco Pannella non solo tu
Sì ormai
Sono migliaia e migliaia le persone fra detenuti parenti
Ma voglio ricordare non solo agli avvocati del direttivo dell'Unione delle Camere penali ma anche
Direttori
Agenti di Polizia penitenziaria
Psicologia psicologi penitenziari che hanno scritto una bellissima lettera di partecipazione polla promotrice di questa iniziativa
è stata ad Apa al Monella che è una psicologa
Di Regina Coeli
E
Perché la situazione veramente disperata e disperante non vogliamo fare in modo ed è questo un po'l'appello che stiamo rivolgendo
Chiedendo la partecipazione a coloro che soffrono nelle carceri a tutta la comunità penitenziaria vogliamo fare in modo che non ci siano gesti di disperazione purtroppo
è di oggi la notizia che proprio al carcere due palazzi
Si è suicidato un giovane Alessandro trentotto anni le cause sono ancora da accertare
Si è suicidato con sembra con me la bomboletta del gas ordine e grado
E la cosa singolare ecco che appunto un ex tossicodipendente che aspettava il trasferimento
In comunità
Cosa singolare qual è che
Noi siamo stati insieme rende teste Maria Grazia Lucchiari Ornella Favero a visitare il carcere due palazzi
Pochi giorni fa sabato scorso
E abbiamo avuto un lungo incontro con lo psichiatra di questo carcere
Il quale affatto un'affermazione
Singolare
Sì se capitasse a me
Di entrare di essere arrestato e di entrare in carcere io penso che bisogna decidere dopo due giorni
E
Questa frase la detta dopo che noi avevamo chiesto sei a suo avviso in quell'istituto c'erano detenuti
Da così dice con un brutto termine un brutto verbo attenzionare proprio perché a rischio suicidio
Non so se la risposta è sono tutte le sue scelte ma io alla interpreterei in questo modo e d'altra parte le condizioni di quello che dovrebbe essere un carcere modello
Sono quelle che sono
Nel senso non abbiamo visto il sovraffollamento
Meno di tre metri quadrati attesta nella sezione che abbiamo visitato
Con
Pochissime possibilità di lavoro quasi nulle
E con venti ore al giorno
A guardare i soffitti perché venti ore al giorno chiusi in cella tranne le ore d'aria
E lo psichiatra che fa questa affermazione insomma ci dà la dimensione perché non è tanto i pochi metri a disposizione perché se
E ci fossero gli agenti di Polizia penitenziaria se ci fossero gli psicologi se c'è se non fossero stati fatti i tagli che
Sono stati fatti
Tenendo le celle aperte non ci sarebbe questa disperazione ma non possono farlo
Per motivi di sicurezza perché
Appunto gli agenti sono pronti e quindi ritengono chiusi in quel modo
E quando Marco parla di
Nuclei consistenti di Shoah a Beghieri quella realtà uno dice sì è vero è così
Ma te lo dicono le persone che poi tutti i giorni vivono quella realtà
Fra l'altro prima abbiamo citato l'adesione praticamente in massa da parte degli psicologi penitenziari
Per i quali è stato fatto un ulteriore taglio quest'anno del monte ore del trenta per cento
Ebbene
E
Lì al carcere di Padova
Abbiamo incontrato ci sono solamente
Due psicologi penitenziari tutte e due però quattrocentoventitré
Detenuti affanno cinquantasette terrore al mese
Quindi
Penso di aver dato la dimensione la proporzione insomma
In più aggiungiamo a questo la carenza di educatori ma la carenza di assistenti sociali il direttore del carcere ci diceva
Perché spesso le relazioni di sintesi che sono necessarie per accedere alle
Misure alternative i benefici che sono concessi dal magistrato di sorveglianza
Le relazioni di sintesi non sono chiuse perché manca
La firma dell'assistente sociale
Per cui poi quando scadono o i termini il
Magistrati di sorveglianza che cosa va dice no la domanda respinta perché non è stata chiusa la relazione disinteresse e
Queste sono cose veramente
Spiacevoli che poi incidono
Sulla vita dei detenuti ma ecco e stiamo parlando di un istituto che spesso viene citato dove c'è la presenza di ristretti orizzonti
Eppure la realtà è questa e noi abbiamo un Governo che da questo punto di vista non ha fatto niente
Perché e niente quello che è stato fatto prioritarie lasciar fanno perché lascerò il Ministero della giustizia come sopra e la cosa sconvolgente che Alfano ha appena detto che il suo successore dovrà
Proseguire la sua opera meritoria
Allora
Se deve proseguire questa politica sulle carceri che non affronta in alcun modo l'emergenza
Non la soluzione ce l'abbiamo e la diciamo a voce alta perché
La convinzione di chi dice deve essere interrotto questo stato di illegalità che porta
Alla distruzione dell'essere umano che porta
Alla morte diciamo amnistia
Non vogliono fare l'amnistia e che cosa fanno promettono che costruiranno carceri che poi non potranno aprire perché questa di fatto la promessa che fanno
Provvedimenti di deflazione sappiamo benissimo che non li hanno fatti anzi quello che hanno fatto è quasi un insulto perché in tutto sono usciti i mille e novecento detenuti
E poi allora continuare l'opera di questo Governo del Ministro della giustizia ma andiamo a vedere alla lega e la riforma epocale non est in questi giorni stiamo facendo le audizioni
E di docenti universitari ex membri giuristi ex membri del Consiglio Superiore della Magistratura oggi abbiamo avuto finalmente il piacere
Di poter audire Giuseppe Di Federico professore emerito a Bologna che
è in grado di fare la comparazione
Con quello che avviene e negli altri Paesi europei insomma
Questa riforma è stata presentata a
Meno di due anni dalla chiusura della gente legislatura questo nel caso in cui la legislatura
Arrivasse alla sua scadenza
Ripeto è stata fatta meno di due anni e con la situazione che è sotto gli occhi di tutti del
Del Governo
E si si si sceglie la strada non della riforma ordinaria che si poteva benissimo scende ma
Si sceglie quella della riforma costituzionale
E le audizioni io dico a parte la scarsa partecipazione dei membri della Commissione giustizia e della Commissione affari costituzionali
Sta diventando un talk show fra una specie di dibattito così
Che sappiamo che non porterà annienta almeno questa è la valutazione
Che non si può non fare
Ed ecco
Uno Stato veramente di grave preoccupazione
Al quale
Noi cerchiamo di far fronte con la risposta e non violenta
Di fronte a un sistema dell'informazione
Che è quello che è perché continua ad essere
Nel modo in cui ha ha agito in questi ultimi trent'anni cioè con l'espulsione totale di Marco Pannella e dei radicali un vero e proprio genocidio che prosegue
Bene genocidio politico-culturale
E e con nessuna forza politica in grado di vollero dare di
Di tentare di voler dare delle risposte TAC proprio l'ultimo problema
è appunto quello delle carceri e della giustizia ingiusta
Ed è questa la risposta che ci sentiamo di dare
Ci auguriamo
Che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ascolti il messaggio che noi diamo anche con il suo corpo Marco Pannella
Stava con noi nel due mila cinque a Natale a marciare per l'amnistia
Ci sono oggi diecimila detenuti in più di allora vicini ragione in più di allora diecimila ragioni in più di allora
Per farla
è chiaro che
Ci aspettiamo una risposta così come se lo aspettano tutti coloro
Che vivono questa tortura e questa sofferenza grazie a Rita Bernardini