In ricchezza e in poverta'. Il benessere degli italiani dall'Unità a oggi - presentazione del volume di Giovanni Vecchi (Ed. Il Mulino)

Cioè abbiamo a cominciare
Buongiorno a tutti
Stamane
Bella ospita
Questa presentazione di un libero di straordinario interesse
Che è un modo
Eccellente per
Celebrare i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia in ricchezza e in povertà di giovani vecchi
Un libro che
Già da un titolo devo dire
Geniale
Racconta la storia economica e per molti aspetti somma sociale
Degli italiani
Racconta
Dei progressi economici conosciuti in questo secolo e mezzo dall'unità con racconta di come tutto questo ha trasformato il volto economico e sociale del Paese di quali sono stati però anche i grandi ritardi lei
Le disuguaglianze
Che si sono manifestate che
Certi casi sono cresciute
è un bilancio Bilancio molto completo
Dirò poi anche i nomi naturalmente di tutti coloro che hanno contribuito a questo lavoro con questi studi
Di primissimo riguardo
E voglio solo dire che questo volume
Vuole essere sì un Bilancio ma vuole essere comodo per guardare avanti per guardare a quello che potrà essere il cammino del Paese in un momento partendo da questo momento che un momento di difficoltà
Chiaramente siamo a rischio anche di
Dal libro dice chiaramente insomma il declino è sempre possibile siete possibile tornare indietro ha una storia che negli ultimi decenni pensavamo
Diciamo non un sentiero che non erano mai dovuto ripercorrere ma i rischi di declino ci sono ma come ci sono anche le opportunità però di riprendere con decisione la il cammino del progresso come fu negli anni successivi all'Unità d'Italia
E anche negli anni naturalmente successivi alla alla seconda guerra mondiale
Grande grande cammino
E di sviluppo che l'Italia ha visto questo libro
è stato
Possibile
Con l'Alto patronato della Presidenza della Repubblica
Grazie a supporto di a botte
Tutti
Riparlerà tra poco il l'amministratore delegato degli aborti in Italia della Università di Tor Vergata parlerà il prorettore il professor Salvatori
E naturalmente
Cioè il patrocinio del CNEL il professor Marzano
Presidente Marzano e darò ora la parola subito e con il pieno coinvolgimento de il Sole ventiquattro Ore
E con
E grazie all'editore che il Mulino
Spero di non aver dimenticato nulla noi adesso avvieremo il programma i saluti introduttivi come dicevo saranno del presidente Marzano del dottor Greco del professor Salvatore e poi
Giovanni vecchi
Autore
Del libero Gianni Toniolo compartecipe della
Di questa grande ricerca e Nicola Rossi
Illustreranno il senso del volume daranno alcune
Strumenti interpretativi e poi un dibattito
A cui parteciperanno il vicedirettore della Banca d'Italia Ignazio Visco professor Quadrio Curzio monsignor Paglia
Il dottor Mandelli Presidente di ha il
Il Presidente dell'Istat dottor Giovannini e poi
Il vice Presidente del Senato Emma Bonino e Giuliano Amato Presidente della Treccani e anche però Presidente del Comitato dei centocinquant'anni
Che concluderà di fatto i nostri lavori noi dovremo stare nei tempi e chiude entro l'una anche qualche minuto prima questo
Necessario e quindi
La proporzione degli interventi dovrà guardare a questa scadenza vorrei dare la parola subito allora al profeta presidente Marzano prego
Grazie profondi
Come Presidente della cannello dell'istituzione che ha il piacere di ospitare questa
Mattinata di riflessione
Un breve una breve introduzione una
Saluto di e un augurio di buon lavoro
Con tutta sincerità devo esprimere la mia ammirazione per la ricerca che oggi viene qui presentata
Le congratulazioni vanno a Nicola Rossi Gianni Toniolo per aver ispirato e stimolato il lavoro a Giovanni vecchi per venne compiuto larga parte e con il contributo di un'analisi di ben venti mila bilanci familiari mi sembra un record
Con l'applicazione di un metodo di analisi di questi bilanci
Già apprezzato tra gli altri proprio da lo stile Toniolo in un articolo del due mila uno
Ringraziamento dell'economista si deve intendere rivolto a tutti però i partecipanti alla ricerca con i rispettivi istituti che vanno dalla Banca d'Italia all'Istat l'Università di Tor Vergata
Il sostegno della bozza italiana merita è uguale apprezzamento anche perché se devo dire che non mi risultano numerosi casi analoghi
Mi è parsa particolarmente suggestivo la domanda di fondo
è stato o meno raggiunto nei centocinquant'anni passati l'obiettivo di Cavour
Per le moschee fondamentali aspetti la risposta è affermativa
Il reddito pro capite degli italiani all'inizio dell'unità non era molto diverso da quello odierno dell'Africa
Ed è aumentato di tredici volte dall'ora
Rispetto alle dodici volte degli Stati Uniti
E undici della Francia ed il sette volte del Regno Unito
Il progresso è stato altrettanto significativo per quanto
Concerne il tema che oggi
Diremmo con insieme a Giovannini Giovannini e e me stesso della qualità della vita
La riduzione della povertà
Quell'assoluta colpiva in origine il quaranta per cento della popolazione
Oggi è il quattro per cento
Le aspettative di vita
Inizialmente trent'anni
Come nell'antica Roma
Oggi ottantadue anni e mi sento personalmente impegnato a far aumentare questa durata probabile della vita
E così seguitando la mortalità infantile
Coglierne i lupi più recenti e degli altri cinquanta sessanta si è dovuto parlare addirittura di miracolo italiano
Ma non vanno dimenticate le trasformazioni
Che si sono compiute lungo un arco di tempo di centocinquanta anni dell'unità
Con le forme le riforme di cui tanto si parla oggi che furono di portata storica
La riforma che portò alle bonifiche
Il sistema di sanità pubblica di Crispi negli anni mille ottocentottantasette mila ottocentonovanta
La legge sul lavoro minorile in Italia
Che era più diffuso in Italia rispetto all'Europa
Quella legge sul lavoro minorile del mille novecentodue
La riforma Casati dell'istruzione pubblica obbligatoria e gratuita del mille ottocentocinquantanove in un Paese dove allora soltanto il ventisette per cento degli italiani era in grado di leggere
E così si equità allora dicevo che i progressi più recenti sono forse più conosciuti ma in sostanza che perché ci sono con più diversi prese negli anni Cinquanta e successivi in un Paese privo di materie prime
Meno vicino i mercati più ricchi
E con una più brave tradizione manifatturiera si è trasformato da agricolo industriale sesto del mondo e secondo in Europa la Germania nella produzione manifatturiera
Si è trasformato da Paese di immigrazione in paese di
Quindi
Paese di emigrazione in paese di immigrazione e poi la diffusione dell'imprenditoria
Del risparmio familiare della proprietà della casa
Le tre regioni della Lombardia del Veneto dell'Emilia Romagna sono oggi fra le prime dieci delle aree economiche europee
Grazie alla diffusione dei distretti
Però
Il sud non è
Alleare le prime arredi
Dell'Europa
E questa è la prima delle tre unificazioni mancate
Il sud ha compiuto progressi straordinari il suo reddito medio aumentato di dieci volte contro le sedici del Centro-Nord
Ma per l'appunto il distacco fra i due negare dell'Italia non è diminuito sostanzialmente nel tempo salvo
Che circoscritti periodi di tempo
Corrispondentemente la disoccupazione strutturale
Nel sud e più alta anche volendo considerare parzialmente di natura ciclica il dato di oggi
Però
Come sarebbero andate le cose senza l'unificazione politica
Nell'attuale globalizzazione o non è la stessa Europa di oggi
Quale ruolo avrebbe potuto detenere il regno borbonico
Ma lo stesso Regno di Sardegna il lombardo-veneto
I vari Ducati italiane
Naturalmente la valutazione dell'importantissimo progresso che si è compiuto
Ed il confronto rispetto a quello che sarebbe potuto accadere senza l'unificazione
Nulla tolgono all'impegno che va profuso per lo sviluppo del Sud
L'unificazione incompiuta per il divario di alcuno anche se non vi è stato nonché uno stato di qualche dimensione in cui il livello del reddito pro capite o il tasso di sviluppo siano identici fra le sue regioni
O fra gli Stati federali di una nazione federativo
Il divario tuttavia italiano che si aggira su quaranta per cento è troppo marcato
D'altra parte vi sono divari sottostanti che
Colto coro l'intero Paese
Come il tasso di infrastrutturazione
Dai giorni porti pubblici alle strade alla logistica
Un impegno non meno urgente richiede oggi il rilancio della competitività dell'intero Paese
C'è bene anche se si è incrociata forse prevalentemente dalle condizioni del meridione
E quindi la competitività italiana sarebbe avvantaggiata da una politica efficace di sviluppo del meridione
La consapevolezza delle riforme che sarebbero
Necessarie ormai e totale quanto diffusa
Ma si stenta a realizzarle per sé riforma
Non è fuori luogo ricordare
Che all'unificazione sperato dal Comune sia in tempi più recenti aggiunto un'altra auspicio delle unità europea
Che richiede ai singoli Stati certo molte cose
Ma anche una paragonabile competitività fa a prelevare componente denaro e anche questa è una unificazione da compiere come lo è
L'equilibrio della finanza pubblica rispetto agli standard europei questa è la seconda unificazione che ancora
Diresse il computer
E che non è facile compiere
E ve n'è una terza che mi permetto di
Segnalare
Una terza unificazione da compiere che credo debba essere fra le nostre priorità a questo punto e l'unificazione tra le generazioni
L'unità e concetto antitetico rispetto all'esclusione sociale
I giovani disoccupati
Per una lunga disoccupazione
E ancor più i cosiddetti M&A quelli che non studiano e non lavoro
Sono sicuramente esposti o addirittura preda di un senso di esclusione sociale
Questa è incompatibile con una vera democrazia economica condivisa e partecipata
Queste credo sia l'altezza unificazione conferma
L'inclusione
Dignitosa
Dei giovani
E quindi in conclusione leggendo questo libro e ricordando anche le cose da fare l'impegno che dobbiamo ancora mettere nei almeno nelle tre unificazioni mancanti che ho ricordato
L'orgoglio
Di quanto si è fatto e l'impegno sono i due grandi messaggi che derivano da questo libro
Con orgoglio e consapevolezza dei problemi risolti
Come ha ricordato anche il Presidente Napolitano in un suo recentissimo discorso tenuto a Verona
Soprattutto i giovani italiani
Che non conoscono abbastanza vasto per loro Paese e purtroppo ascolto molto spesso quella autodenigrazione che fu lamentata perfino da Massimo D'Azeglio
La fatica a volte disumana
Che fa parte della nostra storia
Il rischio di impresa maggiore in una struttura per decenni e decenni comparativamente svantaggiata
Guerre
Bonifiche riforme agrarie epidemie la malaria la tubercolosi
La pellagra
Sono cose sconosciute ai nostri giovani
Nei giorni scorsi è venuto a trovarmi un non giovane laureando dalla Facoltà in cui insegnato per oltre trent'anni
E al titolo di curiosità gli ho chiesto se sapeva che cosa fosse la pellagra
Mi ha risposto che forse era una scottatura da sole
Vedi arresto
Pochi sanno fra i nostri giovani
Ciò che è accaduto dagli anni cinquanta in poi
L'ostello della lira
La divisione controversa e temuta
Al Trattato di Roma
E proprio gli anni successivi al Trattato furono quelli a maggiore tasso di sviluppo in Italia
L'affermazione della creatività del made in Italy dei distretti produttivi
Questa è una storia di eroismi e di sacrifici di successi e di tensioni
Che ripeto temo
Sia conosciuta Bogotà i nostri giovani
Il centocinquantenario italiano può essere forse l'opportunità
Di questa
Conoscenza della diffusione per diffondere questa conoscenza
Proporrei di adottare questo libroni nei nostri licei
Renderemo così un servizio utile ai nostri giovani ma anche
Al Paese grazie
Bene grazie Presidente snelle per questa
L'introduzione al nostro dibattito e credo che l'auspicio
Che questo libro possa essere adottato delle scuole italiane nei licei penso che possa essere fatto
Proprio da tutti noi direi proprio la classe dirigente di questo Paese dovrebbe meditare
Queste pagine credo che sia una lettura estremamente istruttiva sia per come si diceva prosa Marzano per l'orgoglio di ciò che si è fatto sia per l'impegno
A sanare le
Gli elementi dell'unificazione incompiuta
Do la parola adesso a Fabrizio Greco amministratore delegato di abortività Italia ricordo appunto che a volte
Grazia da votare questa ricerca è stata possibile prego dottor Greco
Buongiorno a tutti
Prima di tutto desidero salutare e ringraziare il professor Marzano presidente del Consiglio nazionale dell'economia del lavoro stai Tor Vergata il prorettore
Il professor Giovanni vecchi etico attori dell'ampia ricerca e ricchezza povertà che viene presentato oggi
Nonché gli autorevoli esponenti del mondo accademico delle istruzioni che intervengono in questa sede a commentano i risultati
Colgo l'occasione per rivolgere un ringraziamento particolare credo che arriverà tra poco a professor Giuliano Amato Presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni vicende cinquanta e dell'Unità d'Italia che ha ha fatto la prefazione a questo volume
La collaborazione di a botta iniziative di rilevanza scientifica riguarda solitamente la ricerca medica
Sostenere uno studio di tale spessore culturale culturale per noi rappresenta una sì una significativa novità
E devo dire che il merito per aver intuito il valore di questa collaborazione va il mio predecessore avverso corsi che anni fa ha cominciato a credere in questo progetto di collaborazione pubblico e privato
Riteniamo che la pubblicazione ricchezza in povertà frutto le minuzioso imponente lavoro ultimato in questi ultimi tre anni abbiamo abbiamo Devole valore sotto profilo storiografico economico e sociale
E dunque con grande prestazione che partecipiamo la presentazione di questo volume
Si tratta di uno studio in cui abbiamo creduto molto i notevole bagaglio di conoscenze contenuti in questa pubblicazione è uno strumento di grande utilità per affrontare nuove sfide che coinvolgono benessere collettivo in uno scenario sempre più complesso
L'obiettivo prioritario e contribuire ad assicurare crescita e futuro alle nuove generazioni
Sostenere come Abbott quest'ampia e documentata ricerca sulle posizioni di vitalità degli italiani dal mille ottocentosessantuno ad oggi c'è parso quindi il miglior modo per offrire il nostro contributo alle celebrazioni dei centocinquant'anni dell'Unità d'Italia
E rappresenta un'evidenza del forte legame che abbiamo con questo Paese
A Botto è un'azienda che opera nel settore alla salute nasce nel mille ottocentottantotto negli Stati Uniti e oggi conserva una forte componente internazionale
In quanto agenda globale presenti in più di centotrenta Paesi del mondo
Ma ciò che va considerato ed è anche la ragione per cui siamo qui oggi
A celebrare la ricorrenza e che a botte fortemente radicata in Italia da più di sessanta anni precisamente la mille novecentoquarantanove
Se l'esordio l'azienda si colloca negli anni della ricostruzione e con il boom economico degli anni Sessanta che si è rafforzata la nostra presenza industriale con la realizzazione del sito produttivo di Campoverde di Aprilia
Considerato uno degli impianti di eccellenza sì all'interno dell'azienda che a livello nazionale
In questo volume dunque ci siamo per alcuni versi anche noi
C'è una parte della nostra storia
Oggi a vuoti in Italia conta per il due mila per persone con investimenti strutture pari a oltre ottantacinque milioni di euro negli ultimi anni investimenti ricerca pari a quattro milioni di euro solo lo scorso anno
E a nostra intenzione è di continuare a rafforzare la nostra presenza
Noi ci amiamo considerare non una filiale di una multinazionale ma un'azienda italiana a capitale internazionale
Il benessere eh multidimensionale come ci ricorda la ricerca
E la salute la nutrizione sono aspetti decisivi per la qualità della nostra vita
Dall'Unità d'Italia ad oggi
L'Italia a raggiunto straordinari risultati
Come ricordava il professor Marzano sul fronte alla salute
L'aspettativa di vita di tanto due anni e tra i più alti al mondo ed è quarto a livello internazionale per longevità d'Italia
Si tratta
Come evidenziato la volume della conquista più eloquente fra quelle conseguite nella storia del nostro Paese se come ricordava sempre professor Marzano
Non più tardi nel mio disco sessantuno la speranza di vita era di ventinove da vent'anni
All'allungamento della vita contribuiscono come è noto pignoramento delle strutture sanitarie lo sviluppo economico l'istruzione
Il risanamento ambientale in maniera fondamentali progressi della medicina ivi compresi innovazione farmaceutica tecnologica che ci vede da decenni impegnati in prima linea
Ma questo storico risultato anche alla luce dei vincoli di bilancio dell'invecchiamento della popolazione e del futuro assetto del sistema sanitario
Ci impone ora più che mai di operare congiuntamente pubblico e privato per garantire una vita lunga in salute assicura l'accesso alle cure e sostenibilità all'intero sistema e negli Abbott intendiamo fare la nostra parte grazie
Grazie all'amministratore di a Bankitalia
Questa ricerca
è stata resa possibile dal sostegno e dal contributo dello Stato di Tor Vergata e quindi la parola adesso è al prorettore il professor Salvatore
Presidente Marzano gentili signore e signori
Mi sia consentito anzitutto di esprimere le loro
Il rammarico del rettore Renato lauro di non essere qui purtroppo impegni all'estero gli all'anno impedito come invece avrebbe vivamente voluto per esprimere tutta la sua soddisfazione
Per
Risultati importanti che con il sostegno anche
Della nostra Università sono stati raggiunti dalle team di ricerca guidata dato sorretto
Ci sono risultanti significativi straordinari come ha voluto premettere il dottor folli che onorano l'impegno del nostro Ateneo e che
Danno un contributo importante alla riflessione che in questi giorni circostanza del giubileo della nazione come l'ha voluto chiamare il Presidente emerito Ciampi
è necessario compiere non per
Dar luogo soltanto esercizi retorici magari
Importanti ma proprio per poter cogliere l'occasione te
Proseguire un cammino
Che ha visto conseguire risultati
Come ha ricordato il presidente Marzano di straordinaria
Importanza di straordinario
Di straordinaria ampiezza non soltanto
Quantitativa ma forse soprattutto qualitativa
Accanto al rammarico del Rettore alla soddisfazione
Debbo però dire della mia personale soddisfazione di essere qui visita un'occasione importante n questi di essere presente in questa istituzione
In un momento che vede partecipe la mia
Università è che
Riguarda riguarda un un momento di significato appunto rilevante
Quanto falla
Al tema di questo incontro lo dell'occasione rappresentata dalla
Dalla pubblicazione
Debbo dire che non posso non condividere le argomentazioni del Presidente Amato che ha firmato alla prefazione
Quando sottolinea il valore
Della ricerca che è stata compiuta occasione per fare il punto
Su un percorso
Di vita comune di un matrimonio come vuole richiamare il titolo di ricchezza in povertà
Un lì è un percorso comune una vita comune che allunga ormai cento cinquant'anni
E così come sia importante guardare indietro per capire quello che è stato realizzato per correggere
Magari quello che va da correggere e per poter guardare al futuro con ottimismo e Cornet senso di progettualità
Ma anche non si può non condividere la prefazione del Presidente Amato lì dove
Parla del significato di questo di questo lavoro quando il bilancio che in esso si compie
Fa giustizia di revisionismi mai sopiti di atteggiamenti di recupero passati visti
Che talora sembrano rinfocolare assi con fiammate
Che vanno prontamente prontamente sopite appunto vanno prontamente rintuzza
Io credo che il
Principale merito del lavoro di vecchi della sua squadra sia stato quello di
Far comprendere
E mi pare un bello specie quello del presidente Marzano
Almeno come messaggio di far comprendere alle giovani generazioni che sono lontane da una comprensione vera di quello che è accaduto
Di come la scelta che fu compiuta centocinquanta anni orsono sia stato un vantaggio assoluto per tutte le componenti
Che lo hanno promosso subito che lo hanno ostacolato e poi e poi accettato sulla necessità cioè
E sul vantaggio della Scala nazionale per
La modernizzazione di tutte le entità politico territoriali che sono confluite
Nel nello Stato nello Stato unitario tutte e sottolineo tutte quelle componenti hanno tratto vantaggio
E via via di questo vantaggio non se ne sono avesse conto e partecipe n Alda cascata prima lei lì cioè e poi via via
Tutta alla stratificazione sociale del del nostro paese e e debbo dire non sia peregrino è fuori
Della riflessione in questo momento ma se n'è resa conto anche quell'entità politica territoriale che era la Chiesa capi tonica e lo Stato pontificio se
A distanza di un secolo e oltre dalla perdita della
Della del potere temporale Paolo sesto
Potete dire che fondono della provvidenza perché
Lasciò la Stato della Chiesa la dimensione regionale per riassumere in pieno quella scala universale di azione
Che ha potuto consentire alla Chiesa di superare
Una delle crisi più profonde attraversata dalla sua millenaria storia
Sulle
Vantaggio della Scala nazionale ovviamente come insegnano gli illustri
Economisti qui presenti
Non è stato soltanto a andare sostanza questo vantaggio non è stato non è stata soltanto la massa
Critica che pure era necessario raggiungere
In termini di mercato di produzione eccetera per
La produce per la modernizzazione del Paese
Ma è stata proprio la dimensione nazionale cioè il recupero di una dimensione identitaria
Per il recupero di una dimensione di appartenenza che ha dato sprone che ha dato che ha dato se spinta al
Al Progetto di rinnovamento del Paese che ha potuto far conseguire
Quei risultati naturalmente attraverso momenti di alto di basso come appunto avviene in una qualsiasi vita familiari ricchezza e in povertà
Ma che nel lungo periodo in questi centocinquanta anni
A permesso appunto di continuare ad andare avanti di registrare successi
Di cui forse avvolte nemmeno ci siamo resi pienamente pienamente conto e questa dimensione nazionale lo ha ricordato il presidente
Marzano non ha riguardato soltanto la possibilità di ammodernamento e di
Sviluppare sia qualitativamente che quantitativamente
La nostra realtà ma ci ha consentito anche di guardare
E di partecipare attivamente con e con risultati anche qui importanti nei processi di integrazione sovranazionale
Se non avessimo conseguito quella dimensione
Mai avremmo potuto partecipare a pieno titolo e in via paritaria alla costruzione di dimensioni
Di dimensioni sovranazionale dell'agire economico anzitutto ma anche sociale
Di ogni aspetto della vita della vita della vita sociale appunto
E a mio giudizio è forse
Non sono eccessivamente tranciante
Non a caso quando sinistri scricchiolii dell'unità nazionale si sono
Cominciati ad avvertire quando
La coesione che ha caratterizzato
Decenni e decenni di vita dello Stato unitario hanno cominciato
A prender corpo o focus allora
Sono cominciati a riemergere
Momenti di di divergenza
Momenti nei quali sotto comune cappello del declino si è dovuto prendere atto che sono aumentate
Sono aumentati i momenti di disequità nel nella presentazione del volume è stato messo giustamente luce come l'autore agguanti ha posto al centro della sua riflessione l'equità del processo di diffusione
Del benessere
Ecco da quando si mette in discussione L'Unità da quando sia addirittura tenta di sancire
In termini istituzionali le asimmetrie del setto del nostro Paese e si argomenta che dal sancire le asimmetrie può venire il nuovo slancio per
Lo sviluppo del paese per il recupero del Paese
Ecco allora sono cresciuti i divari tra ricchezza e povertà
è aumentata strutturalmente la disoccupazione ormai sono troppi gli anni in cui questo parametro cresce soprattutto come intatta l'occupazione precaria cioè
La possibilità per le giovani generazioni dato che si tratta soprattutto di disoccupazione giovanile
E di occupazione precaria delle giovani generazioni di dare un contributo pensato piuttosto che rimediato allo sviluppo del Paese aumentata la povertà economica del nostro Mezzogiorno sono aumentate le povertà urbane
Sono aumentati
Missile situazione di nuove ghettizzazione
Soprattutto lì dove non riusciamo ancora a ricomprendere nell'unità nazionale quella componente importante che è l'immigrazione
Che caratterizza gli ultimi decenni
Della nostra vita nazionale così come sono aumentate il generale le disuguaglianze le esclusioni
Sociali le difficoltà delle famiglie di essere punto d riferimento della unità complessiva
Io credo che il merito di questo volume sia e di questo e del lavoro importante che è alle spalle del volume sia proprio quello di ricordarci come
L'unità ci abbia consentito di camminare e di raggiungere
Traguardi mettere in discussione L'Unità come spesso sovente forse troppo ricorrentemente perché il il pericolo che magari si intravede è tale
Il massimo garante dell'unità nazionale il nostro Presidente della Repubblica continuamente Ricci richiama
Dall'unità ed alla coesione dal lavoro comune che possono nascere debbono nascere il germe per poter al di là
Delle soluzioni tecniche di politiche naturalmente
Che possono nascere appunto
Quel rinnovamento del del processo che ci consenta di bloccare e magari di recuperare rispetto al declino avviato
Sono e concludo particolarmente lieto lieto che un contributo così limpido limpido sia venuto dall'ateneo cui appartengo
Ringrazio ancora una volta a nome dell'Ateneo del Rettore anzitutto il CNEL il suo Presidente che ha voluto che lo spunto di questa ricerca fosse occasioni di un incontro qui in questa sede luogo
Di riflessione corale
Integrata a vantaggio
Del Paese sono grato personalmente se me lo posso consentire all'amico collega Vecchi
Per quanto ha fatto per mettere il luce la ricerca importante che si svolge
Nell'Università di Roma Tor Vergata grazie
Bene grazie professor
Salvatori prorettore Tor Vergata per questa
Ampia è interessante disamina
Sì adesso entriamo nel vivo
Dice i tempi sono quelli giusti quindi va benissimo
Il mio significa dare la parola perché ci offrono alle loro chiavi interpretative
Del di questo lavoro
A coloro che sono stati gli ispiratori
E realizzatori dell'opera quindi
Professor vecchi tra ciottoli olio
E il professor
Nicola Rossi prima
Di dare la parola apparso Toniolo vorrei
Ricordare i nomi anche dei coautori
Del volume
Tutti coloro che docenti e ricercatori diversità italiane e straniere molti naturalmente di Tor Vergata come abbiamo detto
Ma anche
Studiosi e ricercatori
Di istituti quali la Banca d'Italia l'Istat l'Istituto superiore di sanità
Hanno permesso di realizzare queste ricerche che sono stati poi organizzate per capitoli e che ci danno questa opera questo compendio
Bene sono
Braida un
L'unicità di Oxford
Nicola Amendola Università di Tor Vergata Vincenzo appella promessa di Tor Vergata
Claudio Auria
Tor Vergata Andrea Brandolini Banca d'Italia restando Brunetti Istat Francesco ci Mirella
Che invece un economista
Del tipo istituto folle che una micro esserci
E dei professori anche a Monaco di Baviera
Stefano Chianese
Dell'Istituto Orientale di Napoli Leandro Conte comunista di Siena e non è felice
Professore allestita autonoma di Barcellona Silvia Francisci Istituto superiore di sanità Maria Cristina Rossi unicità di Torino
Firmando Salsano della LUISS
E Marina Sorrentino Istat e poi naturalmente insomma i tre nomi che ho già citato Rossi Toniolo e vecchi professor Toniolo vuole cominciare lei
Grazie molte
Il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia mi pare stia mobilitando
In energie inaspettate per la diffusione della conoscenza della nostra storia ai grandi eventi di comunicazione
Dei quali hanno parlato i giornali si sono aggiunte centinaia di iniziative meno note che hanno rivisitato momenti di storia locale riscoperto documenti ripristinato monumenti recuperato tradizioni orali
C'è stata insomma una mobilitazione spontanea di riscoperta di diffusione della memoria storica di questo Paese
E se è andata a mio parere ben al di là delle aspettative che avevamo all'inizio del centocinquantesimo
Panico sarebbe stiamo celebrando tuttavia
Non ha solo stimolato la riscoperta e la diffusione della nostra storia
O di storia caro Giannotti agli studiosi benché non note al grande pubblico
è stato anche il catalizzatore di nuove ricerche l'occasione per scoprire aspetti
Prima ancora che interpretazioni del nostro passato che erano sinora totalmente ignoti
In alcuni casi come in quello che ci ha riunito quindi la quantità e la qualità delle scoperte
Perché dia utente scope autentiche scoperte scientifiche si tratta enorme fa fare un grande balzo alla nostra
Allo stock delle nostre conoscenze
L'originalità del lavoro contenuto nel volume di vecchi
Si misura a mio parere su tre piani su quello del metodo
Su quello del contenuto appunto la scoperta scientifica e su quello del finanziamento della ricerca
Ciascuno di questi piani in ciascuno di questi piani il volume questa ricerca è
Altamente innovativo
Il metodo e con la migliore storia quantitativa genere ancora relativamente poco sviluppato in Italia ma che vanta anche da noi un piccolo gruppo di adepti che pubblicano sulle migliori riviste internazionali
Gruppo del quale vecchi è
Una parte importante
Questa ricerca innova ampiamente sul piano del metodo anche rispetto alle metodologie di frontiera internazionali anzitutto sul piano dei dati se per molti economisti il dato appunto dato ma
è qualcosa che si ricava da una banca-dati spesso disponibile in rete per vecchi ciò non è né è possibile né spesso desiderabile
è studiare la nutrizione i consumi la distribuzione del reddito il gruppo guidato da vecchia raccolto quasi uno per uno
Circa due ventimila bilanci bilanci di famiglia
Per stimare fino a livello provinciale un importante indicatore sintetico di benessere come l'altezza a noi scoperta ho elaborato oltre venti milioni di atti individuali sull'altezza alle reclute
Per capire veramente perché per la prima volta quanti bambini frequentassero effettivamente la scuola
Si sono avvalsi relazioni ispettori ministeriali signora scoperta
Nascoste negli archivi
La lista potrebbe continuare
Il dato grezzo però dice poco
Va reso confrontabile ma sintetizzato al livello desiderato
E virtuali buchi vanno coperti con tecniche statistiche raffinate
Infine i dati così faticosamente raccolti ed elaborati e sistemati vanno fatti parlare
Commento di econometrici adeguati
Si tratta insomma di congiungerà lavoro puntiglioso e certosino dello storico di archivio
L'uso
Estensivo dei più avanzati metodi quantitativi
Un elemento di grande originalità di questa ricerca che ogni elemento di essa poi tradotto in ciascun capitolo del volume e sempre pro stato prodotto da vecchi stesso comiche attore il coordinatore e da uno o più esperte del campo specifico
La medicina la nutrizione
L'altezza
L'esito di queste sistematiche collaborazioni e
Come si deve dal volume esemplare
Dei contenuti diranno diffusamente vecchi le personalità che hanno accettato di offrire i propri commenti a me basta solo far notare che questa ricerca riempie un vuoto enormi nella conoscenza del nostro passato
La pattuglia italiani storici quantitativi si era signora prevalentemente concentrata sullo studio gli aspetti e lo sviluppo
Economico italiano attinenti la produzione la produttività gli investimenti il lavoro
Il tenore di vita degli italiani il loro benessere nelle sue diverse dimensioni era stato trattato solo episodicamente in studi peraltro spesso pregevoli di carattere descrittivo impressionisti con
Fondati sulla separazione estemporanea di dati raccolti senza la necessaria sistematicità
E analizzati senza l'indispensabile rigore analitico
Mai era stata studiata la dimensione distributiva lungo un arco secolare che inizia intorno all'unità mai erano stati rigorosamente sinteticamente ricostruiti tanti aspetti del benessere individuale e sociale
Questo lavoro in molti campi mentre l'Italia all'avanguardia internazionale
Andrà presto diffuso in inglese
La messa di dati raccolti solo in parte riversata degli esiti del volume produrrà avanzamenti nelle delle
Nostre conoscenze per anni a venire darà certamente lavoro a molti studiosi
Una parola sul finanziamento anche in Italia
Seppure meno che altrove
Le imprese finanziano ricerca universitaria applicata e talvolta
Talvolta
Anche
Ricerca di base
Non era però che io sappia mai successo
Che una grande impresa farmaceutica multinazionale
Finanziasse generosamente la ricerca di storia economica apprezzandone non solo la validità
Ma anche
La continuità organizzativa e di metodo con le ricerche di laboratorio
A botta mostrato anche in questo campo capacità un'IVA o innovativa e originalità della quale
Le siamo molto grati
Speriamo tutti che si tratti di un esempio contagioso
Questa stessa esperienza purtroppo mostrato come le università pubbliche siano ancora poco attrezzate non solo giuridicamente organizzativamente ma anche culturalmente
A ricevere i gestire importanti finanziamenti di ricerca privati
La vera autonomia
Unità la responsabilità dei singoli a tenerli con il quale Nicola Rossi ed io come altri ci siamo lungamente battuti resta importante a mio parere a questo proposito
Ma forse non basta non basterà
è necessario probabilmente un profondo mutamento culturale
Ma questa è un'altra storia che ci porterebbe lontano da quella di oggi
Sul Sole ventiquattro Ore di sabato scorso o il direttore Napoletano ricorda
Di avere un giorno ho chiesto ad Armando Torno
Quale fosse l'attualità di Tindaro
E di averne avuto una risposta lapidaria per fortuna per fortuna nessuna
Sarebbe ben povera la comunità intellettuale nella quale
Non solo la poesia
Ma il sapere in genere
Dovesse giustificare la propria esistenza in termini di attualità o peggio di utilità
Quindi come studio lo sarei orgoglioso
Della ricerca che oggi presentiamo qualora con tutti i convegni sono sulla sua inutilità
O sulla scarsa attualità del conoscere l'andamento da distribuzione del reddito nella seconda parte dell'ottocento i consumi tipici delle famiglie operaie nel mille novecentoundici
Il numero degli studenti che effetti ha frequentato come effettivamente le elementari le malattie che colpiva ne facevano morire le persone nell'Ottocento
Perché dunque faccia ricerca in qualunque campo il sapore
I sapere chiedo scusa ha valore INPS
Punto a capo in questo caso tuttavia l'attualità e l'utilità della ricerca si vedono a occhio nudo
Lo sviluppo economico nelle sue diverse sfaccettature anzitutto in quella che
Giustifica lo sviluppo stesso che la creazione del benessere
Si conosce in un solo laboratorio quella storia
In altre parole
Quello dell'evoluzione di lungo andare
è un laboratorio peculiare compromette sporche ed esperimenti ma irripetibili
Ma il solo laboratorio che abbiamo
è giocoforza attrezzarci a usarlo al meglio e porre le domande che ci interessano in modo attento le sue peculiarità alle peculiarità di questo laboratorio e al tempo stesso nel modo più rigoroso possibile
Questa ricerca sviluppa metodologie che saranno utili in futuro
Che costituiranno la base
Per nuovi più avanzati metodi di ricerca perché questa e l'ambizione maggiore del ricercatore e ne costituisce
I premi e più grande
Soprattutto gli andamenti secolari tante variabili cruciali ci consentiranno di capire meglio la dinamica e le cause di fino a mini oggi
Due mila undici toccano no la vita di tutti
E la migliore conoscenza potrà se ne saremo capaci tradurci introdursi migliori soluzioni economiche politiche e sociali grazie dell'attenzione
Grazie personalmente
Perciò Toniolo anche per
La sintesi con cui ha
Illustrato il senso della ricerca do la parola adesso al professor vecchi
Rossi rossi sia già espresso
Grazie
Il Corriere della sera del ventisette marzo mille novecentoundici scriveva in prima pagina
Cito in cinquant'anni l'Italia ha lavorato sia forzata ha consolidato la sua unità per modo che nessuno si evita esterno interna dissimulata o palese sia ora tale da farle temere un pericolo che la sua compagine
Cinquant'anni dopo la stampa il ventisei marzo se il sessantuno sempre in prima pagina commentava dal mille ottocentosessantuno ad oggi il nostro Paese ha compiuto grandi progressi
Lo sviluppo tecnico ha sorpreso il mondo il patrimonio produttivo può competere in campo internazionale
Rimangono molti problemi morali sociali da risolvere queste due banalissime citazioni dovrebbero servire a convincerci di come il giudizio che una comunità da di se stessa del percorso comune
Dipenda inevitabilmente dal momento in cui quel giudizio viene dato dalle ambizioni e dai timori di quel momento dalle aspirazioni dall'incertezza e di quel momento
Ora siccome il mio compito questa mattina è quello di darvi se posso posso
Un paio di istruzioni per l'uso di quello che può dei giovani e vecchi ci racconterà la prima delle soluzioni per l'uso che mi sento sommessamente di darvi e proprio questa non affrettate vi ad usare
Il
Volume straordinariamente ricco di
La messe di informazioni e di contenuti contenute in questo volume per chiedervi se ed in che misura il processo unitario sia stato un successo
Respingete la tentazione ovviamente orale dire far per certi versi direi anche umana di fare dei bilanci sbrigativi applicando una logica binaria a processi storici complicati complessi che rifuggono dalla possibilità
Di vedere applicate se stessi quelle logiche piuttosto invece se posso vi inviterei a notare come grazie al lavoro dei giovani né vecchi oggi abbiamo la possibilità di andare oltre le analisi
Semplicemente scelto centrate sul reddito e possiamo esplorare in maniera abbastanza compiuta altre dimensioni del benessere
Non sempre correlate al reddito dimensioni che abbiamo spesso trascurato per le quali non abbiamo trovato la modalità di costruire diciamo quella evidenzia quantitativa senza del senza la quale non sempre facile ragionare
Non era sinora disponibile per un arco di tempo così lungo
Una mole di informazioni quantitative così ampia così ricca così dettagliata sul benessere degli italiani e le sue più diverse espressioni che sulla sua distribuzione fra i cittadini le aree geografiche che compongono il Paese
Dalle condizioni di vita alle condizioni di lavoro dall'alimentazione alla salute dall'istruzione nave edito dalla disuguaglianza alla povertà
Questa pluralità di fonti utilizzate La sette posso permettermi ancorati dargli un consiglio per riproporre in termini diversi questioni
Già note oppure per comprendere come se ne presentano altre che pensavamo
Non ci riguardassero più
Fra le prime certamente la persistenza dei delle disparità territoriali forse il caso più evidente fra le seconde invece direi che la resistenza se così posso dire
Di alcuni fenomeni ci deve far riflettere parlo in particolare della sotto nutrizione
E della cronicità della povertà
Ma c'è di più e questo è forse il distruzione per l'uso più
Rilevante che mi sento oggi di darvi nel corso degli ultimi decenni hanno allontanato se ricordo della guerra mondiale superati i problemi come posso dire soddisfatti bisogni materiali nel mondo occidentale
Si è andata diffondendo l'opinione che in realtà
Sia al la distanza fra il contenuto informativo di misure con il prodotto interno lordo e il messaggio contenuto nelle misure di benessere si andasse allargando questa distanza ampliando
Progressivamente è emerso un tema apparentemente più profondo e cioè quello addirittura della parziale alternativa
Per alcuni è una vera alternativa per la società fra obiettivi economici e obiettivi non necessariamente economici genericamente indicati come qualità della pizza
Qualcuno è arrivato a porre queste due questioni diciamo con un'alternativa secca per le società occidentali odierne e l'enfasi se così è spostata sui diversi aspetti del benessere sui sui livelli sulla sua composizione sulla sua distribuzione
La crescita record economica si è argomentato e si argomenta tuttora da più parti non può essere vista come fine a se stessa esse un mezzo per un fine e se fino alla seconda metà del Novecento infine
Era inteso largamente in termini di Potenza economica in particolare
Oggi si dice il fine dell'attività economiche sempre più da identificarsi nel benessere dei cittadini di una determinata collettività
Con la sua distribuzione con la qualità della vita in termini cento più generali nei suoi molteplici aspetti sulla capacità di creare il benessere la capacità di mantenerlo sulla capacità di
Sostenerlo si misurerà ebbe il successo di una collettività
In quest'ottica io credo che potremmo fermarci qui e il mio la mia e su finale istruzione per l'uso potrebbe essere semplicemente quella di notare come questo volume ci permette di
Valutare
Sotto questo aspetto hip i progressi compiuti dall'Italia
Fin dalla al momento dell'unità però la mia sensazione è che se ci fermassimo qui
Come dire seguiremo la corrente ma faremmo un torto al volume e forse alla hanno gli stessi
La storia unitaria infatti ci aiuta ad andare un po'oltre questa a volte semplice se non semplicistica alternativa che ci viene proposta
Come dimostrato io credo molto chiaramente anche dall'andamento delle relazioni internazionali degli ultimi anni
In un mondo che così profondamente cambiato rispetto a quello che conoscevamo solo una decade fa
Il tema di fondo a mio modo di vedere lungi dall'essere quello del superamento della crescita e e rimane quello invece della competizione economica fra collettività
E in questa competizione quelle che noi chiamiamo dimensioni del benessere devono essere oggetto di attenzione da parte di tutti noi in quanto sono certo finisse ma anche elementi condizionanti la crescita futura i suoi caratteri
L'esempio dell'istruzione dubbi voglio fare solo due esempi e sui primi vengono in mente naturalmente uno riguarda ovviamente l'istruzione l'atto riguarda la salute
L'analfabetismo di ritorno la bassa scolarizzazione la scarsa qualità dell'istruzione non segnalano solo il fatto che non si sia raggiunto un obiettivo ma sono anche indicatori
Anticipatori di una futura ridotta Campaci capacità competitiva del Paese
E per fare l'esempio della salute
Una speranza di vita che tutto il mondo civile invidia
Che costituisce un primato di cui certamente tutti dobbiamo andare orgogliosi
Se non è associata ad una corrispondente speranza di vita in buona salute
Può anche preannunciare tensioni non facilmente superabili sui conti pubblici e di conseguenza può porre limiti ulteriori alle possibilità economiche del Paese in futuro
Allora
Come vedete letta da questa prospettiva la ricerca che oggi discutiamo va un po'oltre credo il tentativo di
Offrire semplicemente una misura e una descrizione delle dimensioni principali del benessere
L'ambizione per quella che io quella che io ci trovo nelle pagine della ricerca e quella di contribuire un po'al al ricordare a noi tutti l'ordine logico delle cose
Chiarendoci nell'occasione del centocinquantenario
I termini della questione il miglioramento della qualità della vita di una collettività nel suo insieme e dei suoi singoli membri non
Non può essere il solo perimetro della nostra discussione
Se conseguito in modo tale da lasciare dubbi sulla sua solidità odierna sulla sua futura sostenibilità economica
D'Italia deve tornare a crescere consapevole del fatto che la crescita sostenuta non è stata necessariamente la regola
Forse per certi versi più l'eccezione nei centocinquanta anni di storia unitaria l'Italia deve tornare a crescere se vuole consolidare e mantenere i progressi che la qualità della vita
Dei suoi cittadini ha fatto registrare in questo lungo intervallo di tempo osservato in questa prospettiva il percorso unitario così come emerge dalla ricostruzione dei capitoli del volume
Appare ancora incompleto è segnato da elementi di fragilità decenni che abbiamo alle spalle ci aiutano a capire perché l'Italia può farcela ma c'è anche ai ma ci aiutano anche a capire dove e come possiamo ancora fallire
In questo senso il lavoro i giovani vecchi non va inteso come un puro e semplice documentati stimo quadro del nostro passato
Il Paese ha
Come poche volte forse nella sua storia unitaria bisogna indicazioni per il futuro
Per soddisfare questa necessità può utilmente far leva sulla sua storia sebbene la storia da sola non basti
A meno che non sia in qua accompagnata dalla voglia di farla la storia
La memoria storica di un passato anche relativamente vicino si perde rapidamente
Le pagine che seguono vogliono contribuire a restituire agli italiani quella memoria storica ma nella speranza Riccioli induca a capire che il benessere diversamente dai diamanti non è per sempre
Fate il primo permettetemi di chiudere con un'osservazione che è quasi personale
La ricerca che oggi discutiamo che oggi viene presentata
Cominciano i primi anni Novanta quindi quasi quasi vent'anni fa con la tesi di laurea di giovani vecchi relatore chi vi parla allora furono raccolti i primi Ottocento dei ventimila bilanci di famiglia che a mio modo di vedere costituiscono certamente
L'aspetto sotto il profilo informativo più originale di dell'intera ricerca
Seguito poi la tesi di dottorato di Giovanni relatore sempre chi vi parla i Bilanci diventano quattro mila cinquecento diciamo siamo ad oggi
Ora in un mondo in cui l'Accademia a volte sembra
Caratterizzata dagli stessi orizzonti brevi che spesso imputiamo solo all'industria e alla finanza
Tutto questo può apparire una ricerca che dura quasi due decenni può apparire un curioso una stranezza a guardate non è così
Le vie della ricerca in maniera non dissimile se volete dalle vie che percorre una collettività a una comunità nazionale
Non sono lineari sono sentieri all'inizio quasi in
Sting libiche i pieni di erbacce di fossi e possano rimanere tali molto a lungo finché poi a un certo punto non conoscono accelerazioni inattese sia piano e diventano quello che oggi vediamo grazie
Grazie signor Rossi credo che si possa aggiungere questo
Quello che lei ha detto in maniera così efficace che volo questo studio è un modo
Per
Allungare lo sguardo per vedere lontano per tutelare la memoria storica in un Paese che purtroppo tende a dimenticarla
E per cercare di offrire punto questi strumenti
Alla classe politica la classe dirigente per cercare di per vedere un po'più lontano di rispetto diciamo a quella a quei passi Trevia quella miopia
A cui purtroppo siamo siamo un po'abituati nessuno nessuno vede le cose in prospettiva oggi e nessuno le retrospettiva porsi proprio perché lo spessore storico a memoria sta si sta riducendo si sta appannando questo libro unendo il passato
E il futuro offre una chiave di lettura fondamentale del momento storico che stiamo vivendo e ci permette proprio forse di evitare
Quella gli elementi di fragilità nodi tamponare qui elementi fragilità che possono mettere a rischio il il benessere
Se ci spiegano anche come l'Italia deve stare nel mondo globale in questo mondo globalizzato per il quale evidentemente non ancora tutti gli strumenti e tutto il
L'istruzione per l'uso appunto per usare un'espressione di Nicola Rossi
Per i i sui tempi siamo molto bene siamo andato benissimo sui tempi quindi io do la parola
A Giovanni vecchi
E e gli dico anche che se vuole si può anche un po'dilungare rispetto a quello che avevamo detto perché
Siamo abbondantemente dentro la cornice prevista prego professor vecchi
Bene buongiorno io desidero
Anzitutto ringraziare gli intervenuti
Tutti coloro che prenderanno la parola
Oltre naturalmente che al Presidente perché nel nostro ospite Antonio Marzano e colui al Presidente
Che immagino sia in arrivo
Del comitato dei garanti per le celebrazioni del centocinquantesimo professor Giuliano Amato vorrei rivolgere anche un ringraziamento particolare al Presidente Giorgio Napolitano
Al quale abbiamo avuto
L'onore e l'opportunità di presentare il volume nell'ambito di una
è un'udienza privata il mondo punto della ricerca a cui appartengo ha bisogno delle risorse ma ha bisogno anche dell'interesse
Delle istituzioni
Da questo punto di vista
Il Presidente Napolitano è stato capace ha voluto di esprimere questo interesse come meglio non si poteva
Sono quindi particolarmente lieto di presentare questi risultati di una ricerca avviata
Non trema quattro anni fa
Che è stata resa possibile grazie
In primo luogo il contributo dei colleghi
Che sono stati ricordati prima di grande valore che hanno accolto il mio invito a partecipare
Alle istituzioni
Banca d'Italia e gli Stati in primis che hanno
Con la quale abbiamo realizzato sinergie rare nella mia esperienza molto proficue
Oltre che con altre università
Archivi biblioteche
E quant'altro e infine naturalmente il tema si è detto sostegni agli atti
Lo scopo e la ricerca loro posso riassumere per visto che volume diventato ecceduto le cinquecento pagine molto facilmente
Con due punti ci sono due domande nasce dalla dalla curiosità sostanzialmente per la curiosità di riempire come diceva forse Toniolo una lacuna che alla nostra storiografia
Tanto sappiamo dell'ATO della produzione
Tanto poco sappiamo dall'atto di come si è distribuita con questa produzione si è trasformata in benessere
E quindi il passaggio non è automatico come è stato richiamato maggior PIL non significa necessariamente maggior benessere quindi
Tenendo conto della
Multidimensionale Italia dei tanti fattori che concorrono a definire benessere primo quesito è come possiamo misurare questa è la seconda parola-chiave l'evoluzione del benessere
Nel corso dei centocinquant'anni di storia unitaria
Una volta ricostruito l'evoluzione del benessere la secondo tema
Al centro la ricerca ha riguardato la sua distribuzione
Nella popolazione e qui abbiamo il compito più grande che era quello di ieri a ricostruire
Gli esiti distributivi capire come maggior prodotto e il maggior benessere
Ha raggiunto le fasce marginali della popolazione il tempo conta per le persone quindi è importante avere un chiaro il senso della misura della scansione temporale degli eventi e questo è quello che abbiamo cercato
Di ricostruire
In questa
Diapositiva che vi mostro c'è il risultato di una ricerca
Coordinato da Alberto partiti della Banca d'Italia con la quale abbiamo contribuito comunista di Tor Vergata assieme all'Istat ovviamente in cui abbiamo ricostruito il principe di tutti gli indicatori macro economia al PD
Il PIL per abitante mostra in questo caso una storia
Sostanzialmente
Sintetizzata in questo grafico in cui si vede come nei centocinquanta anni post unitario e l'Italia è riuscito a moltiplicare per tredici il proprio reddito per abitante proprio PIL per abitante
Da circa due mila euro a potere d'acquisto attuale nel mille ottocentosessantuno per persona siamo agli attuali circa ventisei mila euro due mila dieci del attuali quindi un successo certamente
Come vedete si può interpretare guardando siamo cresciuti più della media europea che moltiplicato per undici volte
Più di altri Paesi Germania come altri Paesi la Francia degli Stati Uniti ma meno naturalmente di altri vedete che i grandi numeri hanno Spezia negli altri Paesi dell'altro
Questo successo che a si è tradotto nella transizione di un Paese che viveva la periferia d'Europa metà Ottocento l'ha portato al centro del del mondo più
Industrializzato il secondo aspetto linea mento naturalmente che emerge la non linearità del progresso non è stato un progresso lineare per quasi tutti sono corsi quasi cent'anni per riuscire a raddoppiare PIL per abitante
Ed è solo nel corso dell'ultimo nel secondo dopoguerra che c'è stato questa grande discontinuità questo serve perché come veniva detto poco fa
Le persone hanno la memoria corta questo ci ricorda come nel metro della storia tutto quello che abbiamo conseguito ad una radice in realtà molto vicina ed è bene ricordarselo sostanzialmente perché
Questo è quello che
Emerge da questo da questa legge
Ora
è evidente naturalmente
L'elemento forse diciamo di novità su questo fronte la ricerca l'ha portato
Calcolando il PIL delle regioni
L'Istat credo che adesso se sbaglio qualcosa a cui
Enrico Giovannini documenti destineranno insomma credo che produca
Il PIL delle regioni a partire dal mille novecentosettanta mille novecentosettanta quindi questo caso abbiamo fatto invece un tentativo di ricostruire indietro nel tempo di oltre un secolo questo indicatore
Il risultato è quello rappresentato in questo grafico credo che sia troppo piccolo perché si riesca a leggere le linee nere al questo grafico mostra l'andamento del il del Centro-Nord e quello del centro-sud fatto cento
Il livello dell'Italia
Pari a cento il livello dell'INCE tagliano la linea nera al di sopra di questa del livello cento sono le regioni del centro del Centro-Nord la linea rossa al di sotto le Regioni
Del sud quello che emerge naturalmente non bisogna essere grande e realistica ecco la tendenza di fondo in cui il Paese
A
Seguito una traiettoria di lungo periodo queste vantaggio intero analisi avere la fortuna di osservare centocinquant'anni di divergenza
Una divergenza interrotta solo e soltanto
Per un ventennio dagli anni Cinquanta agli anni Settanta in cui si è registrata una decina mento che come vedete tuttavia è stato
In questo quadro diciamo di lungo periodo episodico apparentemente quello che aggiungiamo per tentare di migliorare la qualità di questa di questa rappresentazione correggere per le ben note differenza nel costo della vita
Facendo questa correzione che è stata resa necessaria per riuscire a capire se davvero fossero così ampi
Il divario gli si ottiene un aggiustamento significativo ma che lascia inalterata la conclusione qualitativa che dice che la divergenza è stata la regola piuttosto che l'eccezione
Questo è quanto si impara dal PIL però
Che
Naturalmente la conseguenza come è stato sottolineato da più interventi e che tutto questo significa concretamente una grande occasione mancata per l'intero Paese ovviamente non solo per le regioni che sono cresciute meno
Abbiamo fatto per fare il punto per rendere questo tema veramente squisitamente un tema nazionale abbiamo fatto una una piccolissima modestissima simulazione in cui ci siamo chiesti cosa sarebbe accaduto se
Il Mezzogiorno fosse cresciuto i tassi di crescita del nord
è risultato riportato
In un grafico che insomma visto per mostrare cosa sarebbe potuto accadere se non ci fosse stata la questione meridionale sostanzialmente quindi se in il sud fosse cresciuto i tassi del nord
In questo grafico vi mostro la barra insieme di Paesi mi rendo conto che purtroppo non si legge
In basso ci sono i nostri vicini di casa ben noti i più poveri di noi Portogallo Grecia e Spagna poi c'è la linea rossa che l'Italia questa il posizionamento dell'Italia in cominciamo con ordine
Lo scacchiere internazionale facendo la simulazione già immagina sopra di noi ci sono che i soliti noti Germania Francia Giappone Belgio e quant'altro fino in cima alla classifica la barra più alto se gli Stati Uniti questi sono il per abitante
L'energia la linea gialla e l'esito della simulazione cioè se l'Italia
Avesse potuto se la Basilicata avesse potuto crescere al tasso del piemontese
La la Calabria fosse quello il tasso della Liguria
Allora
L'intero Paese si troverebbe
Diciamo questa somma simulazione molto artigianale si troverebbe ad occupare una posizione
Assai più
Diciamo preminente nel né in questo ordinamento distanti siamo saremo sopra Germania Francia Giappone e quant'altro io sto semplicemente
Per sottolineare l'aspetto della grande opportunità del costo mancate l'opportunità mancata occasione ora
E
Per un analista del benessere in realtà
Il esaurisce il proprio il
Scusate il gioco di parole in maniera molto rapida no perché
Ci sono ragioni teoriche ci sono ragioni concettuali raffinate ma insomma questa fotografia
Che credo
Può essere d'accordo dirò forse Bangkok non ricordo ci sta dicendo che questo momento in cui si sta creando PIL perché il gasolio che naturalmente viene domandate prodotto per riuscire a stare in colonna contribuisce al PIL ma evidentemente non al benessere delle persone che sono
Che sono coinvolte in questo traffico quel cosa vuol dire questo immane specialmente
Stiamo Thaci retorico per dire che il di come sappiamo non è una misura perfetta del benessere no questo caso qui lo mette benessere no e quindi
Oltre a questo diciamo già lì il problema fondamentale ripeto per una lista e benessere che in un po'andare oltre l'italiano medio noi invece vogliamo capire questo aspetto distributivo e quindi oltre il PIL c'è poco da torturato Roma il non si può se non si può raccontare la storia desideriamo allora si possono fare due cose per superare questo limite del il primo è quello di estendere alle misure non monetaria
Del benessere quindi considerare gli indicatori per la salute e dell'istruzione e lavoro minorile quella queste quello che abbiamo fatto nella prima parte del volume quindi prendere sul serio la multidimensionale età del benessere misurarla
La seconda strada è quella di accantonare diciamo forse quella più innovativa la ricerca e quella di
Fare utili fare uso dei bilanci delle famiglie di cui più interventi sostanzia parlato di cui dirò a breve allora la mia strategia nel tempo che ho
è quella di raccontarvi due
Paio di episodi sulle gli indicatori non monetari
Per cui invece concentrare l'attenzione sulla parte credo innovativa che riguarda i bilanci di famiglia allora ho scelto l'argomento
Delle storture perché la statura raggiunta
In età adulta naturalmente questa è la cosa mentre il per gli addetti ai lavori è una cosa nota è un indicatore
Molto collaudato
La statura degli adulti delle condizioni socio economiche della Società della popolazione
Allora ciò può sorprendere perché naturalmente
Normalmente la statura
Tre mette nel vicino un mio coautore scelto a caso somma la statura e associata un'eredità genetica naturalmente allora per chiarire nei tempi che ormai il punto che così non è
Vi mostro questa che è uno straordinario diciamo esperimento naturale in cui un grande pediatra londinese Camber
A
A sostanzialmente fotografato questi due gemelli
Che hanno la caratteristica di essere o Mozzi Gotti quindi colpi l'identico patrimonio genetico
Questi due gemelle hanno la caratteristica di essere stati separati alla nascita poco dopo la nascita
Uno dei due venne rimase nella casa paterna e venne crebbe curato dagli affetti del dalle mie
Dagli atti che questa casa poteva consentire l'altro invece venne mandato a vivere con una zia psicotica viene definita da questo pediatra
La quale maltratto oltre l'immaginabile il gemello più sfortunato segregato nel sottoscala negandogli sottoponendo la deprivazione molto severe
Una trentina una quarantina d'anni dopo Labidi si fece una grande trasmissione invito per amor della scienza tutti i gemelli che era un lavoro subito questa sorta di di di divisione nascita ripresentarsi
Questo pediatra ebbe l'intuizione di sfruttare questo questo avvenimento assolutamente mediatico per farlo studio scientifico ritrovo questi gemelli
Li misuro e verificò che la differenza
Nella nei dati antropometrici dei due gemelli appare superiore agli otto centimetri
Ora questo ci dice una lezione generale come dicevo nota agli addetti ai lavori cioè la statura non è
Scritta nel nostro patrimonio c'è una statura potenziale che può essere raggiunta ma che è condizionata dall'ambiente
Se l'ambiente e duro e condiziona se diciamo assoggetta il fisico accade privazioni importanti la statura potenziale quella programmata di non viene raggiunta
E gli individui sono più bassi della di quello che potrebbero diventare in questo caso è un esperimento che mostra appunto come la genetica
O se preferite mostra l'importanza dell'ambiente tutto si sviluppa dicono questi genetisti che io sono un po'mi hanno costretto a leggere
Allora sulla base di questo strumento
Abbiamo ricostruito l'andamento della statura
Degli italiani lungo cento vent'anni
Che è qui rappresentata come ho detto all'inizio del
Dello dal momento dell'unità le italiani di questi erano dati naturalmente raccolti dalle dalle visite di leva quindi riguardano questi venti milioni di coscritti di cui abbiamo calcolato misurato le altezze e vedete la parabola ascendente
Che ha un andamento per certi versi abbastanza simile a quello del PIL insomma senza esagerare però inizia più dolcemente poi a una forte accelerazione che qui c'è una discontinuità
Questo non è un dato scontato molti Paesi hanno avuto popolazioni che si sono ristrette
La stessa la degli Stati Uniti hanno sperimentato una popolazione che è diventata più bassa e media di quattro centimetri non è un fatto scontato che una popolazione nel Settecento la Lombardia aveva sperimentato un altro accorciamento delle statura
Questa informazione ci dice
Capite che l'insieme dei fattori ambientali si riassume
Nel dato della statura eccidi e ci aiuta un po'a scelta accogliere i lineamenti ma non aggiunge tantissimo a quello del PD queste sempre l'italiano medio quindi non si compie un grande passo avanti con questa
Con questa fonte se non che invece i dati sono disponibili a livello provinciale e quindi riusciamo entrare dentro vorrei mostrarvi la questione meridionale vista attraverso una lente un po'più inusitata
Che è quella delle strutture
Allora questa è la mappa
Dove il colore rosso si questa mappa delle Province italiane
Intorno al momento dell'unità il colore rosso significa bassi perché ventenni Nicoletti il colore verde colore alto
Come vedete c'è
Chiaramente degli in sintonia ed hanno chiaramente un gradiente territoriale ben marcato
Se facciamo la stessa mappa la stessa immagine a distanza di cinquantacinque anni quello che otteniamo è un quadro che ha alcuni tratti di grandissimo interesse
Perché in questo caso
Possiamo chiederci tutte le Province italiane hanno partecipato alla crea i benefici della crescita del PIL e qui la risposta e senza ambiguità è positiva sì non c'è una singola provincia che non abbia che abbia sperimentato una diminuzione delle statura
Questo andato molto forte è una universalità che non è presente
In altri Paesi e che ci dice una cosa ci dice che tutte le regioni della penisola
Hanno beneficiato della dei progressi
Ma non tutte evidentemente nella stessa misura
Quindi
Impariamo che nonostante emerga
E persista un ampio divario territoriale ciò non di meno nessuna parte del Paese rimasta esclusa dei benefici di questo interesse che un risultato naturalmente non sono cresciuti tutti uniformemente
Il nord è cresciuto molto più è diventata verde verdissima vuol dire che ventata sono diventati molto più alti con maggiore rapidità
Ma nessuna delle Province meridionali ha sperimentato un peggioramento
Questa è una cosa di grande rilevanza per il dibattito storiografico naturalmente come è facile intuire e consente di fare un passetto in più quindi iniziare ad esplorare aspetti distributivi
Il secondo esempio credibili poco andrò velocemente naturalmente sul secondo esempio perché molto se n'è parlato e riguarda la longevità allora è stato detto
Alcuni interventi che mi hanno preceduto
Che l'Italia è uno dei Paesi in cui oggi si vive più a lungo in questo caso abbiamo ricostruito diciamo semplicemente i primi
I primi dieci anni perché il resto sono dati notti abbiamo ricostruito l'andamento
Della speranza di vita alla nascita quindi sull'asse verticale più misurato la durata vita della media della durata media gravità che si poteva attendere
E sulla sua Rizzon tale miscugli caratteri sono piccole o se è il tempo ovviamente
Quindi quello che diciamo emerge
Da
A questo grafico naturalmente il primo dato cioè trent'anni grosso modo all'Unità d'Italia significa una arretratezza delle condizioni socio economiche straordinaria non esiste oggi Paese al mondo
Neanche nell'Africa subsahariana che abbia livelli così bassi della speranza di vita sono tutti sopra i quarant'anni o intorno ai quarant'anni
E quindi al questo è un semplicemente ci ritrae un dato che però ci consente un'altra riflessione che è stata fatta en passant ma io la vorrei un pochino invece ribadire
Gli studiosi che hanno si sono cimentati nel compito di stimare la speranza di vita alla nascita i tempi dei romani cioè due mila anni prima
Più o meno indicano in un intervallo di venticinque ventisei anni la speranza di vita tesa a questo vuol dire
Vuol dire che sostanzialmente le condizioni quindi venticinque ventisei anni era la speranza di vita di duemila anni prima e forse anche di qualche millennio precedente
Due millenni per aumentare la speranza di trent'anni
Quello che vediamo nel grafico è che nei successivi centocinquant'anni invece la speranza di vita
è diventata pari a ottantacinque quindi si è trattato di un vero e proprio balzo
Di una vera discontinuità di cui dobbiamo nuovamente non dimenticarci
Secondo c'è un dato che
Diciamo sul quale non sono esperto ma che colpisce
è un progresso lineare cioè non mostra segni di stanchezza
Economisti parla di concavità quando la curva si stanca inizia a diventare un po'più piatta
In questo caso il dato di lungo periodo ci dice che
Da che l'Italia fu unità
Ogni anno
Scusate ogni tre anni i nuovi nati potevano contare su una vita tesa più lunga di un anno
Da centocinquanta anni è così non ci sono segni di
Rallentamento non so perché c'è un dibattito al quale io non contribuisco su quale possa essere ci sia un limite naturalmente all'invecchiamento
Quindi se possa Consip continuare questa linearità c'è chi dice cento cerchi di centodieci sedili centoventi
Però c'è uno studio punto dell'Olmo Toso infatti che mostra come
Quando iniziarono a dire no no no oltre sessanta anni di vita media non si può andare
Nel corso degli anni Sessanta settanta ottanta hanno sempre spostato al rialzo questo tetto massimo della della speranza di vita media in questo caso la storia dell'Italia dice che si sta andando avanti in maniera lineare non ci sono segni di cedimento
Allora
è interessante chiedersi se l'Italia abbia fatto
Né più né meno di quello che hanno fatto altri Paesi perché questo caso faremo una festa ma insomma non particolarmente originale no
Allora
In questa diapositiva il mostro una
Sperando che si legga
Quello che emerge dai confronti
Internazionali allora l'Italia e questa curva in rosso grafico mostra sempre la speranza di vita nella sua verticale quindi quanto più alto valore tanto più alte la l'attesa della vita mette la durata la vita media
Si vede
Il dato precedente come al
Al tempo dell'unità Alitalia fosse molto distante dai vicini francesi no
Però si vede che nonostante un PIL
Che voi abbiamo visto prima che faccia fatica ad aumentare aumentava impercettibilmente qui la dinamica della speranza di vita la curva rossa
Procede molto rapidamente questo si chiama rincorsa si chiama Carcina l'Italia recupera completamente sulla Francia e nonostante la Francia abbia
Livelli di PIL per abitante assai superiori a quelle del del Paese
Quindi abbiamo esattamente quello che si diceva all'inizio l'attenzione che il PIL è molto importante nessuno nega l'importanza del PIL ma non racconta tutta la storia qui c'è una
Se ce la faccio se ci affidiamo al PIL per abitante abbiamo una storia di
Progresso Gentile se guardiamo l'indicatore speranza di vita e la nascita si vede tutt'altra storia un Paese che molto più dinamicamente riesce ad agguantare nel corso dei primi cinquant'anni i ricchi francesi
Fatto salvo gli episodi pre due guerre si vede come durante il fascismo l'Italia cresca ma non
Non continui questa rincorsa attiene al passo con gli altri
Seconda guerra mondiale e all'uopo quello che è lo straordinario sorpasso che come vedete ci colloca al di sotto soltanto del Giappone di pochi altri
Piccoli Stati quindi di nuovo una storia non lineare una storia non raccontata non visibile dalle dagli indicatori monetario
Come prima domanda è cosa possiamo dire delle differenze territoriali della speranza di vita
Nord-sud gente varie Regioni
Allora nuovamente che
I dati della speranza di vita disponibili dall'Istituto statistico partono dal a livello regionale per sapere un po'
Appunto se tutte le Regioni abbiano partecipato di questa straordinaria parabola
Aveva preso parte i dati delle dell'Istat partono nel mille novecentottanta sono disponibili regolarmente di nuovo per un periodo
Che non
Soddisfa la nostra
La nostra non copre il periodo che ne stiamo considerando e
Con l'aiuto
E-democracy e quant'altro abbiamo calcolato
E ho trovato un risultato forse che che riassunto in questi collettiva molto
Forse interessante credo perché mostra nonostante non sia possibile
Descrive l'andamento delle singole regioni Promos è un dato molto forte che da sempre
Cioè da che c'è stata l'unità si viveva più a lungo nelle Regioni in merito nelle regioni settentrionali
C'è una letteratura
Che suggerisce crea una visione molto romantica del Mezzogiorno come posto questi forse era meno industrializzato ma più salubre opposto più cui seguirà meglio in questo caso i dati ci dicono non è così c'era un
Divario fin dall'inizio e quel divario se guardate le due curve non solo non c'è traccia di convergenza permanente questo è un Paese in cui la parola chiave di questi grafici e la persistenza
Il divario si chiuderà
Ma di nuovo in tempo conta quanto quanto tempo ci mette in vetrina per tutte le generazioni che hanno l'hanno potuto
Beneficiare di un'integrazione più veloci quindi il divario si chiuderà ma per novant'anni per novanta anni i divari aumenta queste quello che troverete nei libri ora nono la possibilità di mostrarvi
Ovviamente tutti i materiali che ci sono ma per novanta anni i divari aumentar no
Questo è un dato che ci fa naturalmente riflettere perché ci dice che c'è sempre questo si forma e si
Si intravede questo messaggio psichica ESE
è una storia
Che riesce a raggiungere
I parametri dell'eccellenza ma non è un
Un Paese che lo raggiunge la stessa velocità l'unica differenza è che adesso riusciamo a capire i tempi che sono occorsi affinché
Integrazione si potesse realizzare
La speranza di vita è una un indicatore di grande sintesi uccide un sacco di dettagli nel nei volumi ricostruiamo l'evoluzione del quadro non solo oggi ho quindi quali sono le cause
Di morte come evolvono quindi crollano le malattie infettive inizialmente crollano le malattie gastroenterite e poi
Naturalmente sorgono quelle legate all'invecchiamento quindi tutte le degenerative cardiovascolare mio prassi e quant'altro
Anche in questo processo di cambiamento del quadro non solo oggi do questo determina dei vincitori dei vinti ovviamente le
Prime malattie che vengono debellate sono quelle
Che hanno un impatto sulle sui più giovani che spiegano gli straordinari aumenti della speranza di vita appena appena esaminata
E quindi
Per dare un'idea del messaggio che viene fuori da questi conti qui ci sono dei dei graffi Chetti che dimostrano
Chi colpiva la morte il Rossi sono rimasti i grigi sono le femmine
Una barra molto lunga vuol dire alta mortalità
Il primo grafico qui in alto a sinistra si riferisce al mille ottocentosettantadue e si vede come le fasce d'età nel primo anno di vita e fino ad cinque nove anni fossero quelle
Naturalmente caratterizzate da i tassi di mortalità più elevati erano questa base larga di questo fungo rovesciato significa proprio che fossero erano le
Fasce più giovani naturalmente a morire con grande frequenza
Girando in senso orario questo grafico mostra come la base
Si riduca nel tempo questo secondo grafico a nord diciamo così a nord est della
Della che positiva mostra la stessa cosa nel mille novecentoundici si vede che le classi di età
Più mature si ingrossa no essi assottiglia la base fino arrivare ad oggi questo è l'ultimo dato disponibile
Questo è una forma tipica
In cui spendete la la sostanzialmente la la zero amento Della mortalità infantile
A confronto con quello di centotrenta anni prima e la morte arriva all'età giusta quando le persone sono anziani e la simmetria mostra limitato diverso della mortalità maschi e femmine no le
Le donne muoiono e netta
Più avanzata e quindi messaggio è naturalmente che i bambini sono quelli che beneficiano maggiormente
Nel periodo successivo all'unità dei miglioramenti economici questo è un risultato che viene fuori guardando anche alle statistiche sul lavoro minorile
E che ci dice inizia delinearci
Questi tratti appunto di capire chi chi guadagna di più e quando
Ora
Se guardiamo di nuovo e confronti internazionali Tittoni bisogna stemperare un pochino perché si vede
Di nuovo in questo caso vi faccio vedere il tasso di mortalità infantile
L'asse verticale misura il numero di morti
I bambini morti nel primo anno di età per mille nati vivi dimostra come intorno a L'Unità d'Italia grosso modo un bambino su quattro non raggiungeva il primo anno di vita siamo la curva rossa
Ed eravamo peggio sostanzialmente di molti altri Paesi abbiamo questo recupero che è il riflesso di cui ho già visto una speranza di vita recuperiamo rapidamente sulla Francia
Poi se tuttavia guardiamo di chi esperienza del secondo dopoguerra con il più vicino che è un po'di sorpresa accetta che qui siamo quelli che per formano peggio
Riusciamo a fare come la Spagna riusciamo a convergere ma di nuovo a un ritmo in questo caso più lento quindi diciamo i dati iniziano a fare il loro mestiere iniziano a delineare una scansione temporale una periodizzazione
Perché quando la in procederemo con altri elementi consentiranno di capire meglio le determinanti di quello che stiamo osservando
Ora
A
La seconda domanda centotre alicette quell'appunto che riguarda più innovativa che riguarda la l'equità del processo di crescita e la domanda e qui è richiamata
Per rispondere a questa domanda occorre conoscere la distribuzione dei redditi
Se conosciamo come si distribuiscono i redditi ovviamente è questione immediata calcolarla disuguaglianza la povertà e quant'altro
Il problema è che per costruire la distribuzione dei redditi bisogna avere i dati i dati sono prodotti oggi dalle indagini campionarie che sono figlie del secondo dopoguerra quindi dal
In particolare diciamo dalla seconda metà degli anni Sessanta tanto per l'Istat quanto per la Banca d'Italia quindi la parte difficile l'elemento che ha impedito ad ogni altro Paese di costruire
Un andamento ultra secolare è come fare a recuperare dati per il periodo per il secolo intero prima dell'arrivo delle nuove inchieste campionarie queste la grande sfida questo lo scoglio su quale anno naufragato tutti i tentativi
Dei pochi Paesi che hanno tentato di fare questo esercizio dove andare a prendere i dati necessari per ricostruire la distribuzione dei redditi in un'epoca in cui non esisteva neanche il concetto di campione
Cioè si conosceva solo il censimento ovviamente
La risposta e questi sono i bilanci di famiglia questa è stato richiamato il contributo è stato richiamato dagli interventi che mi hanno preceduto ma sostanzialmente la Risoluzione a questo problema e offerta
Da un database che abbiamo costruito
Nel corso di appunto ormai vent'anni che raccoglie circa ventimila bilanci di famiglie italiane per il periodo che va dal mille ottocentosessantuno al mille novecentosessantuno
L'Italia e piena
I bilanci di famiglia l anno le famiglie nelle proprie case
Ci sono moltissime fonti a stampate contengono Bilanci di famiglia ci sono le grandi inchieste e ottocentesche quelle parlamentare che contengono informazioni molto dettagliate sulle entrate e spese delle
Decine e decine di famiglie
Ed esistono gli archivi di impresa
La FIAT teneva una straordinaria campione di impiegati di
Operai di cui rilevava la contabilità con una precisione e di una modernità insospettabile fino dagli anni trenta
Il Codice civile imponeva i curatori fallimentari di
Quando si avviava una procedura di fallimento di allegare anche
La contabilità domestica del fallito e spesso falliti era un piccolissimo negoziante un piccolo refuso al quale era stata contestata una cambiale quindi era un procedimento che durava un attimo qui non si deve pensare che fossero famiglie diverse dalle altre
E l'elenco è lunghissimo in medicine visto che qua in Sala Giunta time medici scrivevano fin dall'Ottocento
Un luminosissima monografia in cui misuravano contenuto di azoto l'alimentazione eccetera e poi in appendice allegava un dettagliatissima rapporto delle condizioni socio economiche fra cui bilancio della famiglia studiata
E quanto più si scava tanto più abbiamo trovato materiali inc bilancini sono presenti nei negli archivi dei ministeri quale avevano i fondi del personale
E conosciamo questi fondi del personale sono registrate
Tutte le anagrafiche del del dipendente quindi sappiamo tutta la composizione familiare sappiamo lo stipendio e la progressione quindi dal ministro fino all'ultimo degli uscieri dal prefetto fino all'autista del quello che tiene i cavalli del quindi coprendo l'intero spettro sociale con una pazienza discreto Luigi Einaudi qui rappresentato scrivere nel secondo numero tra rivista di storia economica io mia moglie teniamo la contabilità da oltre venticinque anni
Questi bilanci sono stati recuperati perché la fondazione in aule attualmente stata gentili a sufficienza da mettersi a disposizione e cioè gli esempi sono i numeri pascoli abbiamo la
Potete immaginare quindi e famiglia visto Craxi che avevano contabile che tenevo quindi riusciamo a identificare tutta la gamma della
Perché della della distribuzione dei redditi i più poveri erano oggetto della preoccupazione pubblica non perché
Si portasse definitività ma perché non
Un problema
De di ordine sociale insomma la questione a portare sul tavolo il prefetto no non del ministero sviluppo quindi lotto c'è però nonostante questo abbiamo dato raccogliendo tutto abbiamo sostanzialmente costruito questo bilancio come ricordava
Nicola Rossi poco fa siamo partiti nel novantuno con circa ottocento restano le forze di laureando col piano piano siamo arrivati a questo numero
Di venti mila
Arrivando
A questo a questo numero siamo in grado di fare molto
Molto
Perché quello che si riesce a fare si riescono a fare le fotografie della distribuzione dei redditi a distanza di dieci anni e quindi ogni dieci anni si riesce a ricostruire
La distribuzione dei redditi in questo caso sono la distribuzione del mille ottocentosessantuno del mille ottocentosettantuno questo perché naturalmente una collezione di numeri non ne fa un campione quindi abbiamo bisogno del censimento della popolazione per fare un po'di alchimie statistiche ma alla fine
Un po'di dati nuovi un po'di statistica econometria in soccorso si riesce ad avere
Questa sequenza di immagini a cadenza
Decennale fino al mille novecentosessantuno dopo come dicevo prima è facile perché dopo arrivano le grandi
Inchieste di Banca d'Italia di lista quindi raccordando ci avesse riusciamo ad avere interi centocinquant'anni
Da esaminare
Riusciamo a dare le prime risposte
La prossima verifica positiva
Dovrebbe emozionare
C'è un analista del benessere perché non ci sono paesi per il quale abbiamo centocinquanta anni di disuguaglianza in questo grafico nell'asse verticale c'è l'Indice di Gini
Che è un indice di disuguaglianza che va da zero a cento qui non so se vada
Non è questa la scala in questo caso ma insomma quanto più alto dell'indice tanto maggiore la disuguaglianza
I puntini sono
Esattamente i valori la disuguaglianza intervalli decennali calcolate sulla distribuzione che dicevo prima ed io contano l'intera storia distributiva ammesso che si voglia dar credito AMPP alle fonti utilizzate
La storia distributiva che dice innanzitutto
Che l'Italia a
In una prospettiva di lungo periodo una sviluppo che si accompagna a una maggiore a una minore disuguaglianza a una maggiore uguaglianza
Questo è un dato molto interessante
Per i pochi Paesi in cui esiste insomma un'evidenza il secco investitori economiche basata sui dati assai meno imperfetti l'Inghilterra gli Stati Uniti vi sono tratti in cui alla crescita si associa un amico una maggiore disuguaglianza
Questo tratto non compare il dato del mio duecentosessantuno un po'birichino abbiamo lasciato ma insomma richiedergli i bilanci sono un po'più gravi vediamo cosa successe Santoro statura il dato di fondo comunque è una diminuzione secolare della disuguaglianza
Quindi una crescita che possiamo chiamare qualche pone l'Italia Comcast di studio molto interessante perché dice che nel lungo periodo siamo riusciti a coniugare creste disuguaglianza tuttavia come punto
Si può vedere il passo della riduzione è stato molto poco uniforme
Per sostanzialmente sessanta settanta anni c'è stata una insomma un livello un sostanziale stabilità queste queste la parte la parte iniziale ci dice che la
Disuguaglianza rimasta abbastanza stabile a lungo
Abbiamo
Un'immagine nel mille novecentoquarantotto che mostra
Una leggera diminuzione e poi c'è la grande
Crollo gli anni gli anni Settanta rappresentano in questo caso un periodo in cui la disuguaglianza precipita
Sono anni fortemente perequativi
E l'ultimo dato che emerge naturalmente questi ultimi vent'anni rappresenta un punto di svolta che può essere ancor meglio apprezzato troppo data la l'orizzonte temporale che abbiamo un punto sono venti
Anni in cui osserviamo una inversione di tendenza comune peraltro trenta ad altri Paesi
Di cui naturalmente se coniugate questo aspetto ma finte Finotti o se lo coniugata la difficoltà di crescita più volte lamentato e non può che significare una cosa la povertà
Rialza la testa per forza
Per forza
Ora
Se vogliamo capire un po'meglio che cosa ci sia dietro questo movimento
Possiamo guardare fare un esperimento che consiste nel prendere l'intera popolazione
Ordinarla in ordine crescente di reddito e tagliarla in cinque gruppi che hanno la stessa dimensione ci sarà al venti per cento dei più poveri venti per cento o meno poi fino al venti per cento
Più ricco e ci chiediamo quale fetta di torta il reddito totale spetta a ciascuno di questi gruppi
Se facciamo questo esperimento che è riportato in questo grafico quello che otteniamo
E
La curva in alto mostra la quota posseduta dal venti per cento più ricco della popolazione
La curva più in basso la quota di reddito possedute dal venti per cento più povero della popolazione
Quello che dunque emerge che il responsabile del insomma vera riduzione che abbiamo visto prima nel grafico precedente è una riduzione consistente nei primi sessanta settanta anni
De primo considerato della quota dei più ricchi del venti per cento più ricco della popolazione la quota detenuta da questa fascia così benestante si riduce fortemente
A una diminuzione vistosissima
Negli anni settanta
E a fronte dove vanno a questa questa minor quota posseduta da dalla parte più più ricche della popolazione va
Hai quinti cioè alle parti più povere
E molto meno diciamo così alla parte intermedia cosiddetto borghesia match ceto medio come lo si voglia chiamare
Queste quello che
Sta dietro l'andamento complessivo visto livelli d'Italia e poi c'è anche l'ultimo dato l'ultimo dato ci mostra che l'aumento della disuguaglianza osservato negli ultimi venti trent'anni è
Figlia di una
Miglioramento della posizione del venti per cento più ricco
Quindi iniziamo a capire
Come si
Commessi
Se ha generato l'andamento complessivo
Oltre al dato nazionale ci sono le differenze geografiche della disuguaglianza
In questo grafico che mostro
Le Regioni sull'asse verticale di nuovo ciò la disuguaglianza quindi quanto più alto è un pallino ciascun pallino una ragione
Il pallino più grande vuol dire che la Regione più popolata quindi palline proporzionale alla dimensione della popolazione i pallini chiare sono le Regioni
Del Mezzogiorno Tallini scuri sono le Regioni del centro nord
Quello che si vede da questo grafico è che è un'immagine un'istantanea della
Del binomio disuguaglianza reddito agli albori alla nascita della Repubblica nel mille novecentoquarantotto un'indagine Doxa fatta con una modernità Angelo campionario straordinaria consente di ricostruire queste a questi istantanea dalla quale emerge
Grossomodo un sud
Più diseguale tutti i pallini
Azzurri sono nella parte più alta vuol dire maggiore disuguaglianza
Poi la scala dell'asse orizzontale invece il reddito per abitante dove si mostra che c'è una certa variabilità ma la scala un pochino inganna perché schiaccia come vedete fra un attimo questa è diciamo l'immagine del delle Regioni
All'indomani della della nascita della Repubblica e la confrontiamo con l'immagine immaginando un po'una corsa dal dischi sessant'anni fatto esattamente sessant'anni dopo
Ecco
Credo fidarti siano eloquente cosa si vede si crede che lungo l'asse orizzontale i pallini celesti sono rimasti indietro
Vuol dire che non hanno avuto guadagni altrettanto rapidi dei pallini marroncino relazioni delle delle Regioni centrosettentrionali che li hanno distanziate in termini di reddito
Ma sono rimaste anche relativamente più inattese attivamente più diseguali quindi si vede come in questa diciamo ipotetica corsa nello spazio che misura la disuguaglianza e il reddito medio
Vi sia una
Notevole compattezza nelle regioni centro
Settentrionali nel distaccare tanto in termini di reddito quanto in termini di
Uguaglianza le Regioni meridionali
Vi faccio vedere il caso sottolineo il caso dell'Emilia Romagna perché probabilmente dato semplicemente
Eloquente l'Emilia Romagna si trovava
Con un alto indice di disuguaglianza questo era il punto se si riesce a vedere che il mio ma uso era più questo puntino marrone qui è la
E l'Emilia Romagna
Diventa il Paese la la parte del Paese che ha
Il reddito per abitante maggiore e contemporaneamente la minore disuguaglianza
Allo stesso tempo vi sono regioni sempre del Centro-Nord che invece non hanno questa
Diciamo crescita virtuosa in entrambe le dimensioni Casa del Veneto del Friuli Venezia Giulia mostra come siamo diventate Regioni ricche ma che non hanno saputo coniugare la crescita disuguaglianza
Allora guardando queste finalmente diciamo così un po'l'articolazione territoriale iniziano a capire abbia gli strumenti per l'inizio
Per
Analizzare non le ragioni di queste disparità
Che si osservano
A
Sostanzialmente
Diciamo
Difficile diciamo riassumere la il tutto ma forse si può si possono tirar fuori due o tre punti il primo è il dato di lungo periodo che riguarda l'Italia
Nella sua interezza e questo ci dice è
è un esempio virtuoso altri Paesi non hanno avuto questo andamento che abbiamo visto disuguaglianza è diminuita
Vi è questa
Vistosa
Diciamo crisi tra disuguaglianze crescita che origina stando ai dati
Attacco all'inizio degli anni Novanta e questo lo vedremo in varie altre salse e naturalmente
Cioè sotto una differenziazione territoriale straordinario cioè l'unità d'analisi deve diventare via via più fine perché le storie
Il dato nazionale in maschera sostanzialmente una eterogeneità
I comportamenti regionali che vale la pena di
Considerare
Ora
Parlato di disuguaglianza si tratta di una volta che abbiamo la distribuzione dei redditi possiamo misurarla povertà
Portare la parola che richiede sono non si spiega da sola esistono povertà relativa anche quella che si usa in Europa esiste una povertà assoluta che quella più adottata negli Stati Uniti laghi inficiare gli Stati Uniti assoluta e nei Paesi in via di sviluppo
A
La povertà relativa a una definizione molto semplice è povero chi possiede meno della sessanta per cento del reddito mediano
La povertà assoluta è altrettanto semplice povero chi non può permettersi di acquistare il costo di un paniere di beni servizi indipendentemente da quello che hanno gli altri quindi
Non relativa a ciò che hanno gli altri come avviene nella prima definizione in cui quanto più alta la media tanto più è facile essere poi naturalmente perché la nel povertà
Allora
In questo dibattito diciamo se dovere misurare la povertà in un modo o nell'altro quello che facciamo nel nel volume e prendere posizione senza troppe esitazioni a favore della misurazione e la povertà assoluta
In questo caso il termine assoluto naturalmente non deve ingannare queste sono le stime della linea di povertà che abbiamo fatto per centocinquanta anni come vedete assoluto non vuol dire che non varia nel tempo
Assoluto vuol dire
Che il costo del paniere che una persona deve potersi permettere per non essere classificato povero
Varie naturalmente dal contesto sociale varia dal dall'anno in cui stiamo parlando del costo di un paniere mi ottocentosessantuno e la composizione deve essere naturalmente diversa da quella
Del due mila quindi degli ambienti dei giorni nostri quindi in questo diciamo questo mostra che
Le stime che abbiamo fatto mostrano come
Per essere classificati i poveri
Al momento dell'Unità
Occorreva
Scusate per non essere classificati povero occorreva un reddito superiore
Agli ottocentoventi euro ha valore attuale per persona all'anno vuol dire grossomodo due virgola venticinque euro che molto signor valore che usa la banca mondiale
Per confronti internazionali questo sarebbe la linea di povertà nel mille ottocentosessantuno naturalmente la società che volte il paniere deve riflettere
La maggior opulenza dalla Società i poveri devono essere relativi alla società in cui vengono definiti e in questo senso la linea di povertà aumentar proprio perché si deve consentire ai poveri di non essere
Diciamo di avere quanto serve per appunto non essere poveri nello specifico contesto storico e il punto di arrivo è quello che appunto qui indicato secondo questi calcoli noi consideriamo non povero
Chi dispone di almeno quattro mila trecento euro per persona all'anno vale a dire circa dodici euro al giorno così per avere un
Allora in questo caso se questo come vedete quindi la lei porta viene costantemente lungo tutti i centocinquant'anni aggiornata per tenere conto del fatto che la società è più ricca e per non essere poveri bisogna
Disporre di una quindi disporre di più maggiori risorse
Con questa linea di povertà otteniamo
Il profilo della povertà e i centocinquanta anni che qui rappresentato come vedete è un profilo
Diciamo nonne a diciamo sorprendente se volete però mostra tratti molto interessanti la povertà
Nel momento iniziale della del Regno viene stimata iniziamo a misurare quanti erano poveri allora nel regno stando a queste definizioni grosso modo il quarantacinque per cento nel mio ottocentottantuno erano poveri
La povertà diminuisce
La velocità
Come abbiamo visto nel caso la disuguaglianza e massima negli anni settanta la povertà assoluta crollare
Non crolla negli anni Cinquanta e Sessanta del boom crolla negli anni settanta a una velocità tripla dicono che accade negli anni Cinquanta e Sessanta questo un dato sul quale naturalmente a riflettere
Nel corso di centocinquanta anni la povertà diminuisce di dieci volte era quarantaquattro per cento nel mio docente centouno oggi secondo queste stime siamo intorno al quattro per cento
Ha tuttavia c'è stato un'enorme espansione della dell'ATER della demografia alla popolazione aumentata tantissimo
Questo vuol dire che se calcoliamo il numero anziché come per cento del PIL presenta la povertà anziché come percentuale la calcoliamo come numero di persone il quadro è un pochino diverso
Tenendo cioè conto del fatto che la popolazione più che raddoppiata nel centocinquant'anni il numero dei poveri nel mille ottocentosessantuno era undici milioni
Questo dipende persone domande difficile qui economisti non non sanno risponde come va misurata la
La povertà in termini di percentuale già contare le teste e ci sono naturalmente le scuole di pensiero che sostengono l'uno l'altra posizione se uno va a distribuire pasti evidentemente interessa il numero di teste perché il numero di parco che determinano le paste se uno
Perché resta sentito economisti bisogna usare la la percentuale comunque sia in questo caso il ridimensionamento e più cosa ho cinque minuti per concludere
Il ridimensionamento è un pochino più
Bisogna imposta interrare c'è la diminuzione non è pari dieci volte come viene fuori dal conto dal conteggio dalla povertà usando le percentuali ma
Come vedete di quattro volte se invece calcoliamo il numero assoluto dei poveri ha risposto a questa domanda non è banale gli economisti non hanno fatto raggiunto un
Consenso su come di su quale sia la la conclusione da trarre a fronte di un andamenti così diversi
La
L'approfondimento credo molto interessante straordinariamente lo coerente su chi abbia beneficiato questa la sequenza con la quale la povertà si è ridotta viene fuori da questi grafici sono leggermente tecnici ma
Credo che siano molto rivelatori la linea rossa mostra
Il livello di crescita medio della popolazione
La curva in questo caso mostra
Nella parte
Scusatemi nella parte andando da sinistra verso destra nell'assolutizza un tale si vada i poveri verso i ricchi cioè la popolazione è stata ordinata in senso crescente
Chi sta sotto la linea vuol dire che è cresciuto meno della media
Chi sta sopra la linea rossa vuol dire che è cresciuto più della media
Chi sta sotto appunto meno questo l'Italia liberale ritratta in questa curva
Ci sta dicendo che la crescita che essi che ha avuto luogo Nencini primi cinquant'anni dal mio trecentottantuno mila novecentoundici è andata beneficio vedete della parte centrale della distribuzione cioè
Di quello che è un ceto diciamo così medio
Non hanno beneficiato particolarmente i molto poveri la parte a sinistra né i molto ricchi
Questo il fascismo ventuno trentuno un profilo completamente diverso sotto la linea sono
Diciamo i poveri fino alla classe media questi vuol dire che sono cresciuti in meno della media
Quindi questo ci sta dicendo che durante nel periodo esaminato c'è un chiaro processo di crescita che ha favorito la parte più a destra cioè i più ricchi sono loro che sono cresciuti a tassi superiori della linea rossa
Guardate cosa succede nella nella
Se riesco ecco
Questo è quello che accade dalla prima volta che abbiamo i dati della Banca d'Italia disponibili in formato adeguato ci mostra che dal settantasette al novantuno un profilo completamente diverso con una volta si ribalta in questo caso sono i più poveri a crescere a ritmi
Più alti superiore alla media questa qualità della crescita mostra una
Diversa distribuzione dei benefici ovviamente non
E in questo caso sono la parte più benestante che cresce meno della media
L'immagine degli ultimi
Anni disponibili
è di nuovo un ribaltamento in questo caso negli ultimi
Vent'anni quello che stiamo osservando è
Una crescita molto al di sotto della media delle parti più povere
Il ceto medio galleggia ha un valore medio e la parte più ricche esattamente quello che abbiamo visto per prima basta riuscendo a crescere più velocemente della media e che in linea con quello che abbiamo visto che abbiamo visto prima
E naturalmente con i dati che abbiamo riusciamo di una
Una cosa importante su un nord-sud queste sono questo grafico dimostra l'incidenza della povertà al nord al sud la linea nera al Centro-Nord la linea rossa
E Mezzogiorno impariamo una cosa
è importante che le durare nel Paese erano caratterizzate da diversi livelli di povertà fin dall'inizio questo ci sta dicendo questo grafico la povertà era più alta nel Mezzogiorno e significativamente
è rimasta più alta lungo che come vedete non si è mai chiusa
Per valutare meglio le distanze lo stesso identico grafico ve lo mostra ve lo mostro mostrando di qual è il rischio che sia di l'aumento di rischio di una persona che dal nord voglio andare al sud
Questo è quello che viene fuori
Per quasi da sessanta mille ottocentosessantuno al mille novecentotrentuno muoversi da nord a sud aumenta la probabilità di diventa di essere poveri di circa il cinquanta per cento
Va bene qui c'è questa sistematicità e persistenza per settant'anni
Poi
Sempre in una metrica storiche come questa vediamo l'impennata
Negli ultimi negli anni cinquanta settanta il rischio diventa doppio
E poi abbiamo che dalle sostanzialmente dalla fine degli anni Settanta ad oggi
Il le probabilità diciamo le divario naturalmente
è fiori l'extra rischio nell'andare nel muoversi verso Regione stagionale aumento del trecento per cento sono cifre che facciamo fatica a capire
Per quanto sono grandi sono però la misura questa volta ce l'abbiamo e riusciamo a
Confrontarvi l'eccezionalità di questo da un punto di vista storico
Vuol dire che siamo di fronte un precedente a un episodio non ha stando a queste stime precedenti nella nostra storia
Concludo se posso avere con solo due diapositive in cui
Sostanzialmente abbiamo fatto cercato di fare un passaggio avanti cioè
Anziché calcolare semplicemente la povertà che è un po'come arrivare tardi perché si conta l'esito
Di un certo processo e si conta chi è povero no esistono naturalmente delle tecniche per riuscire
A calcolare non solo la povertà osservata che è quello che ho appena mostrato ma anche la povertà potenziale qual è il rischio di cadere in povertà domani la parola che viene usate la vulnerabilità allora
Vulnerabilità
Ho citati Malavoglia perché sono ripresi nel libro ma insomma non meritano un come questa era una famiglia colpite da uno shock la domanda è qual è la probabilità che questa famiglia si riprenda
Allora nel capitolo mostriamo che ovviamente l'arrivo del welfare State ha migliorato enormemente le corna esistono più casi così estremi ma poi ci siamo concentrati sugli ultimi trent'anni e qui dai due minuti concludo la mia relazione
Abbiamo definito vulnerabilità in una maniera molto tecnica cioè con un modello
Insomma statistico abbiamo stimato per ciascuna
Famiglia la probabilità date tutte le che le informazioni che conosciamo grasse l'indagine la Banca d'Italia e l'Istat le probabilità di essere poveri domani indipendentemente se sono povere oggi o no
Il risultato è questo
Stando a questi calcoli
La quota a partire dal mille novecentottantacinque la percentuale di individui
In Italia che non sono poveri oggi ma che hanno una probabilità maggiore della media di diventare poveri l'anno prossimo
Rimane stabile con questa linea rossa qua in alto rimane
Stabile oscillano
Intorno a un valore del trentacinque quaranta per cento questo vuol dire grosso modo venti venticinque milioni di italiani che hanno una probabilità maggiore della media di diventerà un esercito è un bel po'presenti
Naturalmente impariamo un altro tratto odioso da questo esercizio perché così come ci occupiamo di chi non è povero oggi possiamo anche ovviamente domandarsi ma chi è povero oggi quale probabilità di uscire
Fuori dalla povertà la risposta è molto impietosa in questo caso
La linea quattro atteggiata in nero e la percentuale dei poveri che va riducendosi come vedete in linea quello che ho mostrato prima
Tuttavia di questa percentuale praticamente l'ottanta novanta per cento sono cronicamente povere cioè hanno la probabilità anche l'anno successivo di restare dove sono
Quindi emerge un quadro abbastanza
In cui non si può rimandare tanto perché c'è da un lato una cronicità di dimensioni straordinarie quelle dette mi spiego novanta per cento di cronicità un valore altissimo e una fragilità
Che
Ha una scala
Diciamo questo forse il dato che gli sul quale abbiamo più sobbalzato nel vedere questa dimensione
Telino poco le percezioni che vengono lamentate ultima diapositiva
La vulnerabilità nord-sud in questo caso semplicemente toglie il fiato cioè
Non c'è qui non c'è la stabilità questo dimostra che la stabilità a livello nazionale che vi ho messo visto prima del trentacinque quaranta per cento negli ultimi cinque anni sempre è rimasto più o meno stabile
Questo dato dimostra che sotto questa calma piatta c'è un sacco di azione nei dati
E mi dice che c'è una parte del Paese che sta risolvendo il problema e del nord est che sta andando la direzione giusta questa è la percentuale delle persone
Non povere oggi che hanno probabilità diventa povere domani allo nord-est andando nella direzione giusta
Essendo un fenomeno non trascurabile perché oggi è stimato oggi nel due mila uno è stimato essere intorno al venti per cento quindi una persona su cinque sempre numero grande
Per la mia sensibilità ma la cosa drammatica è questa impennate questa
Diciamo direzione imboccata senza pentimento dalle regioni meridionali e settentrionali pertinenza secondo questi dati siamo più di una persona su due
Sarebbe povera
Io vi ringrazio
Complementi complimenti sinceri dal professor vecchi per questa ampia illustrazione
Di un lavoro che ripeto straordinario attualmente non è un disincentivo a compra il libro al contrario è
Una spinta ad acquistarlo e ripeto l'auspicio che diceva prima il professor Marzano e mi sembra cruciale questo è un libro che andrebbe adottato
Delle scuole superiori
Intanto saluto coloro che ci hanno raggiunto
Emma Bonino vicepresidente del Senato
Giuliano Amato che adesso non vedo il Presidente del Comitato i centocinquanta anni monsignor Paglia
Io non so quanto Curzio
E credo che si possa avviare
Il la parte finale della nostra mattinata che questo dibattito questi contributi testimonianze che verranno ad arricchire le cose che sono state dette fin qui
Pregherei soltanto di tenere conto dei tempi perché dobbiamo chiudere assolutamente pochi minuti prima dell'una quindi interventi non dovrebbero superare i dieci minuti
Appreso avanzano si che deve allora alternarsi adesso chiedo scusa ma era previsto da parte mia soltanto l'intervento introduttivo e un saluto a tutti i presenti ma no non Ufficio di Presidenza e devo allontanarmi
Grazie alla magistrale conduzione di Stefano Tosi i tempi sono tutti
Previsti avevamo
Immaginato sulla sua magistrale capacità di organizzare i lavori sarebbero stati rispettati e quindi non abbiamo previsto un coffee break affinché i tempi continua a essere
Organizzare però
L'abbiamo fatto anche nella vostra dal vostro interesse perché a me è capitato a Cernobbio di averi partecipare a un convegno in cui c'era il coffee break
Sono uscito dalla sala insieme agli altri e sono andati
Banco del buffet
Un cameriere mi ha portato alla tazzina di caffè
è inciampato il caffè è andato sul mio vestito intervenire mi ha guardato e ha detto rotazione caduto a terra si è rotto in tanti frantumi e lui ha detto
Coffee break
Attacca
Signori buon lavoro grazie grazie
Grazie presidente Marzano attestato
Ospite
Preziosissimo
Allora
Ecco il
C'è un ricambio di tavoli
Paglia
D'Amato vediamo qui
Allora
Dicevo adesso
Questo
Questi contributi queste testimonianze
Che dovranno essere contenute veramente non più di dieci minuti in modo tale da poter chiudere poco prima dell'una con le conclusioni di Giuliano Amato vorrei dare la parola subito alla dottor Visco vicedirettore generale della Banca d'Italia prego
Grazie
Beh anzitutto
Ringrazio dell'invito aveva commentato in un
A discutere o a contribuire a discutere un volume così interessante
Si tratta di un'opera veramente notevoli come è stato detto aspetto assai ampio
Riguarda non solo la crescita del reddito ma le condizioni di vita in generale si voglia anzi la povertà l'abbiamo visto e innovativo sul piano del metodo in
Un utilizzo eccezionale di
Sette informativo
Tanto talmente nuovo ampio sono i bilanci familiari
Raccolti dal professor vecchi
Da ottocento a ventimila è qualcosa di unico credo che sia
Un
Qualcosa che può essere anche utilizzato a livello internazionale come nel metodo per replicare uno per altri Paesi è stato oggetto di un
Contributo importante di
Rossi Toniolo Jackie a livello internazionale è ed è anche assai importante per le riflessioni che contiene o che stimola
Non è direi un volume di storia economica in senso stretto un volume utile per la storia economica un volume
Di crei Geometria come ha suggerito anche Toniolo di storia quantitativa
Lo stile vivace unisce con leggerezza la scienza della docenza nella coscienza una grande capacità di esposizione
Molti stimoli e molte informazioni
E con un coraggio notevole nel utilizzare informazioni che necessariamente a volte sono
Parlare e distanti anche nel tempo per la contare delle storie le storie le abbiamo sentite sono storie di grande interesse e nel in uno sfondo di internazionale che è molto
Proprio lontano tratteggiato abbiamo sentito alcune alcuni dati forse l'utilizzo di tutte queste informazioni per
Un confronto ampio
Con altri Paesi
Può essere il secondo momento viene una visione del benessere composita non limitata alla alla la parte economica
Ma anche nonna di antitesi tra la crescita economica e le altre dimensioni al benessere
Sappiamo che molte di queste vanno insieme vi è correlazione la causalità è più difficile da individuare però quella contrapposizione che ha spesso riso nostro difficile vita difficile in quest'ultimo decennio niente
Sullo sfondo vi è una un'attenzione demografica
Viene anzi una attenzione forte per continua ad alcuni aspetti demografici longevità l'abbiamo vista
La riduzione della mortalità infantile ci sono altri aspetti demografici di cui non si tratta
La composizione delle famiglie
Le condizioni di genere
E soprattutto un elemento credo che sarà molto importante approfondire che è quello legato movimenti di persone
è un Paese di forte immigrazione diventato un Paese di forte immigrazione
Questo è un elemento che credo andrà aggiunto negli interessi complessivi di un opera che non vuole essere però un'opera enciclopedica e in questo sta credo
Un importante
Valore del contributo
Perché
Circa di legare insieme questi aspetti di una storia che è una storia sostanzialmente sintetizzabile con i due termini
I termini che ha utilizzato vecchi stesso la persistenza della divergenza
Io toccherò tre punti per i tre punti ovviamente sono punti che un economista in qualche modo chiamato discutere il reddito la disuguaglianza il capitale umano la la la istruzione
Però voglio ricordare che ho trovato se l'ordinamento originali i capitoli sulla statura
Che ha anche un grande contenuto a livello di confronto internazionale è qualcosa di molto importante il mio professore di statistica economica era un
Un professore che di quello si occupa altro nella vita signor Costanzo e da lì comincia a tutto il lavoro di vecchi e soci
De e l'altro punto interessante longevità ha detto vecchi beh questa questione di questi zero quattro quattro mesi all'anno facoltà perché chiunque qualche mese dicendo
In cui si riesce aumentare dall'Argentano sappiamo adesso che non c'è vita aumenta di circa anni per ogni dieci negli ultimi quarant'anni delle due leggi
E ed è interessante che questa è la lucidità
Quella di cui parlava prima vecchie alla speranza di vita che in realtà la longevità di qualcuno
Al momento in cui nasce
In realtà buona parte dell'aumento della vita media che ne abbiamo osservato è stato dovuto alla fortissima alle al debito indebitamento della mortalità infantile
Però interessante la riflessione che ha fatto solo ingenuità tout court dice qual è il limite bella Bibbia dice centoventi anni andate a rileggere interessante queste
E lo dice anche Berlusconi ma insomma che sarà
Dunque il gite sul reddito sul reddito la figura che è stata illustrata la figura sei punto uno interessantissime perdono italiani
è stato sostanzialmente
Debole fino come crescita fino al mio centocinquanta dopodiché
Un progresso non lineare straordinario ci sono varie
Interpretato sono i se è veramente così se in realtà c'è stata più più crescita di quanto non appaia nella prima parte le riduzioni sono interessanti io credo che però quelle cifre sono abbastanza importanti ha raddoppiato in novanta anni è aumentato ristrette volte negli ultimi
Sessanta in realtà gli ultimi cinquanta forse gli ultimi quaranta cioè qui abbiamo un problema che poi si vede chiaramente in quel grafico
Del fatto che questa crescita straordinaria che vai spiegata nessun ricevo non è un libro di storia economica tout-court è un libro utile ma molto importante per analisi è stata economica
Questa crescita straordinaria si è fermata abbiamo un'economia ferma
Toniolo e Vincenzo Visco non io ne ho omonimo
Scrisse un libro nel due mila e quattro che parlava di il declino dell'economia italiana io l'anno prima non per niente dovrà essere in qualche modo
Vorrei dire che erano perché ho fatto prima ma quello quello che ho messo l'ho detto è veramente in economia in declino le donne italiane con un punto interrogativo io credo che la cosa interessante di di Toniolo e che parlasse di case il rimedi
E quando si parla casi rimedi vuol dire che non è
Dato per assoluto questo declino stiamo parlando però di sette anni fa
Io mettevo il punto interrogativo perché ero incerto sono ancora incerto
Tutto ciò che è stato conquistato può essere perduto questo credo che sia il senso forte di questo di questo contributo del contributo di questo libro
Fino al mio non centocinquanta Alitalia cresceva forse come il Portogallo fondo rotto moderni session mi ricordo un contributo sul sul Portogallo
Credo che dico allora il fatto straordinario
Veramente questa interruzione di questa crescita che
Per il nostro Paese quasi unità nel confronto internazionale
L'altro punto importante questa divergenza nel Pill'a livello regionale il PIL delle regioni
A una divergenza fortissima condizioni iniziali mostrano il sud in ritardo ma poi questo ritardo mentale moltissimo aumento moltissimo soprattutto questo cinismo si riduce un pochino durante le guerre c'è una correzione cinquanta settanta
E poi dice
Sostanzialmente la polarizzazione le macro aree restano distanti sembrano distanti qui assente
Su questo qualcosa da studiare a che fare con la disuguaglianza sia a che fare così uguaglianza si parla di soglia Anza adesso povertà assoluta
Siccità Dalton ma che nel mio centoventi riceva come istituti tra gli anni fossero i più attenti a misurare la sua rilevanza ancora così sembra grazie a Brandolini grazie a vecchi grazie a chi ha contribuito
Ma il punto credo rilevante le che questa costruzioni costruzione che usa questi dati dei bilanci le famiglie in modo veramente ammirevole mostra come la riduzione secolare della disuguaglianza si sia
Accentuata negli anni
Del dopoguerra soprattutto negli anni settanta lo sappiamo la scala mobile puntuali per tutti l'infrazione i contratti i contratti in cifra assoluta ma poi andata crescendo ora io non ho niente in contrario su crescendo non ho un problema forte come tra spirava forse dalle parole di vecchi di una crescita diseguale io ho un problema di un'assenza di crescita
E di un aumento della disuguaglianza perché l'assenza di crescita lamentoso eguaglianza porta effettivamente alla povertà questo il rischio grosso che emerge che emerge da questo lavoro
E porta alla precarietà e con la precarietà vorrei chiudere parlando dell'istruzione nel capitolo che di cui non si è discusso è un capitolo in cui si sostiene una tesi molto
Credo condivisibile questo è un Paese poco istruito
Lo era
Ci sono stati progressi ma resta un Paese poco istruito un Paese in cui c'è stato un grande sforzo però alfabetizzazione dei suoi
Cittadini
Dei cittadini che erano lo per l'ottanta per cento analfabeti incapaci di reggere di scrivere nel mille ottocentosessanta ed sono il due per cento oggi è vero è così
Beh e poi stessi se sapevamo che per crescere bisogna essere nel Medioevo forti Innella ottocento gli spunti istruiti
è adesso un capitale umano che non basta avere conoscenza ma
Necessita anche di competenze e capacità di utilizzarle e così via e richiesto come mai siamo cresciuti tanto
Nel negli anni cinquanta sessanta
Questo è un punto da da da studiare
Modigliani diceva che l'Italia è un po'posto di Paesi di di di è un Paese popolato di industriali
Di gente che si industria
Vincente capace
Io credo che sia abbia qualcosa diciamo di socio economico questa definizione degli anni
Credo che però
Davanti a noi ormai è
è la scuola e lo studio all'istruzione nell'investire in
In
In noi stessi in conoscenza ma anche nelle competenze l'unica uscita da quel
Da quella Stasi da questo periodo di dieci quindici anni tremendi un decennio libri perché ne abbiamo vissuto stiamo pur se ancora vivendo
E
Vorrei ricordare tre cose
La prima e che se guardiamo al un'indagine OCSE non le Pisa che tutti quanti guardano ma quella
O nulla con nel due mila e tre che misurava la la la alfabetizzazione funzionale con potenze alfabetiche funzionali cioè la capacità di o saper leggere saper scrivere saper guardare grafici tabelle per poter vivere in questo secolo B l'ottanta per cento di italiani lo stesso numero del sessantuno era a
Analfabeta funzionalmente
Cinquanta per cento Stati Uniti Svizzera trenta per cento Norvegia cito a memoria questo è un problema questo è
Un un elemento forte su cui occorre investire ottanta per cento le persone tre si dice sessantaquattro anni
La seconda cosa al riguardo il fatto che
In realtà sembra che studiare non renda in Italia i ragazzi non vogliono più laurearsi non siamo indietro
La scrivessimo all'università siamo indietro rispetto altri Paesi bisogna contrastare questo fenomeno a capire perché varie spiegazioni la struttura produttiva va cambiata
Il
Questa qualità della scuola forse modesta che porta a
Gli imprenditori pagare poco perché non sanno distinguere quelli bravi e quindi meno bravi e
I giovani e non in stile molto perché tanto sono pagati poco ma contemporaneamente anche questo fatto che con la riforma importantissimi sul mercato del lavoro dato possibilità abbiamo perso però la capacità di
Dare flessibilità anche all'impresa e abbiamo questo strano fenomeno per cui contrario l'accessibilità maggiore abbiamo un costo del lavoro più basso più precari forse
Ma anche profitti meno cattivi per quelle imprese che avrebbero dovuto chiudere e chiudo con il punto che dicevo prima che manca forse in questo libro dell'immigrazione
Centosettanta mila sono le persone all'anno previste dall'Istat da qui al due mila e cinquanta nel due mila cinquanta ci sarà il diciassette per cento della popolazione italiana che sarà
Immigrata il trentasette per cento delle persone tra i quindici e i cinquantaquattro anni saranno immigrati o figli di immigrati il trenta quelli che lavorano ora se non si istruiscono queste persone se non si
Integrano se non si includono credo che uscire da quella lo stato di
Stabilità del reddito evitare addirittura una regressione sia molto difficile
Grazie fede dottor Visco
Allora con non voglio essere fastidioso ma con una raccomandazione davvero fare stare nei tempi perché dobbiamo capire prima dell'una vorrei dare
La parola professor Quadrio Curzio prego professore
Grazie per l'invito sono molto lieto di prendere la parola
In questa tavola rotonda
Immediatamente mi associo a quanto detto prima Ignazio Visco si tratta di un'opera
Davvero straordinaria per molti versi unica
Che certamente merita
Un
Adeguato approfondimento ben oltre quanto io ho potuto fare in una lettura abbastanza affrettata da quando ho ricevuto il volume stesse naturalmente ho seguito l'esposizione di vecchie al quale presento grandi complimenti per questa opera ma certamente dovrò approfondirla
Detto questo io vorrei non tanto sottolineare alcuni aspetti meritori di questa opera
Quanto forse rilevare alcuni altri aspetti che probabilmente hanno inciso anche sui dizionari di reddito di benessere nel tempo e tra le diverse regioni italiane
Ho cercato sotto questo profilo di legge RFI in modo parallelo questa opera con una delle tante opere che spiegano
Lo sviluppo del nostro Paese nel corso della sua storia e mi riferisco in particolare all'opera di Putnam con nei suoi interpretazioni sui diversi sviluppi regionali
Debbo dire che
Questa opera
E anche estremamente precisa dei richiami normativi legislativi nel corso della storia italiana
Ed in particolare in riferimento alle leggi sulla istruzione mi hanno veramente sorpreso non nel senso che dubitarsi della qualità degli autori ma nel senso che tutti gli aspetti di questa legislazione sono stati richiamati
Sia pure per sommi capi
Ebbene io credo che si debba tenere conto nella storia dello sviluppo italiano sia nel tempo che per ciò che attiene le diverse aree territoriali di una peculiare combinazione tra tre componenti dello sviluppo
E cioè il ruolo delle istituzioni il ruolo della società civile e ovviamente il ruolo dell'economia
Ed anche i profili di formazione della ricchezza
Che non sono stati irrilevanti in quanto i flussi di reddito dicono molto ma probabilmente se si potessero stimare adeguatamente di stock di ricchezza
Si potrebbe in qualche modo tener conto anche dei redditi che non sono emersi nel corso della storia ma che poi si sono materializzati improvvisamente Nerina ricchezza
Dunque continuando su questa linea di istituzioni e società ed economia
Io credo che si debba tenere conto come peraltro pur non sottolinea
Che il divario dello sviluppo delle Regioni del nord rispetto a quelle del sud il centro Italia per molti versi fa storia a sé anche per ragioni istituzionali
Risieda molto nella fattore istituzionale e nel fattore della componente di società civile
Con riferimento per esempio ad una Regione che io conosco bene la Lombardia senza perciò fare né del Lombardi ISMU né del paganesimo che non fanno parte del mio bagaglio culturale
Io credo che sia stato non solo importante il ruolo delle istituzioni della società civile che sono stati per molti versi due ruoli sovrapposti nel corso della storia di questa area
Ma anche io credo importantissimo per lo sviluppo dell'area stessa la combinazione di due culture la cultura giuridica economica che impronta ma molto la gestione della cosa pubblica
Ma non solo la cultura giuridica anche quella economica
Che caratterizzò i primi amministratori diciamo da secondo settecento in avanti in Milano prima ancora dell'Unità d'Italia ma in tutta la Lombardia e la seconda componente culturale che è stata quella della
Cultura tecnologico ingegneristica secondo me la ragione dello sviluppo di queste aree Stati non prevalere dell'una sull'altra e di una combinazione che ha consentito un buon
Esercizio una buona gestione della cosa pubblica e nel contempo un forte sviluppo del sistema economico del sistema manifatturiero
A mio avviso questo è quello che è mancato a molte altre Regioni d'Italia ed in particolare le regioni meridionali ma non solamente alle regioni meridionali
E che spiega nel lungo periodo molti dei divari
Del benessere Espresso in termini di reddito di queste regioni
La seconda osservazione che vorrei fare
Se ho ben capito dall'esposizione di vecchi il
La convergenza nei livelli di reddito
Degli anni Settanta e Ottanta fu molto marcata e poi questa convergenza attese a di caricarsi
Naturalmente tutti noi ricordiamo come è stato peraltro detto prima da Ignazio Visco la peculiarità di quegli anni
Caratterizzati tra l'altro da una crescita del nostro debito pubblico sul PIL che da poco meno del sessanta per cento
Scalava le graduatorie mondiali arrivando al centoventi per cento quindi dobbiamo anche tenere conto
Che questa riduzione del divario ha avuto dei potenti fattori esogeni che hanno poi Espresso tutta la loro pericolosità nella crescita del nostro debito pubblico anch'io concordo con Ignazio Visco sulla valutazione che il problema dei divari assume diverso dalla pericolosità seconda che si materializza in un contesto di crescita
O in un contesto di sostanziale non crescita
E credo che oggi come oggi nel nostro Paese il problema dei divari assume una particolare gravità proprio perché si materializza in un contesto di scarsissima a crescita
Naturalmente e concludo alla fine bisogna tenere conto delle diverse culture dei diversi Paesi se prendiamo la cultura statunitense tutti improntata
All'idea pionieristica che successori dei migliori il problema delle diseguaglianze non è un problema anzi è una conferma che il sistema funziona bene
In un Paese che ha una cultura
Del successo legata alla virtù dei migliori
Se essere resistere di classi più povere in un qualche modo e la conferma che il modello funzione non potrebbe funzionare e se tutti avessero un eguale livello di benessere perché ciò starebbe a dimostrare che non prevalgono i migliori in quanto non tutti possono essere uguali
La cultura continentale europea invece ha certamente una forte impronta di socialità
Che non può in alcun modo rinunciare
A forme di diseguaglianza non eccessiva sarebbe contro io credo la storia di questa cultura quel solidarismo liberale che va sempre caratterizzata e che rappresenta un valore
Detto questo come si riesce a combinare crescita senza aumentare le diseguaglianze io credo che questa sia la grande sfida che sta di fronte al nostro Paese e per i prossimi anni
Perché non credo sarebbe un vantaggio specifico aumentare la crescita continuando ad aumentare troppo le diseguaglianze quindi si tratta di vedere come far sì che il sistema cresca
Che ci siano pur delle diseguaglianze ma che non siano delle Guizzi diseguaglianze in misura tale
Da negare il sistema stesso o meglio i valori che stanno alla base che sono dei valori
Di solidarismo
Liberale complimenti dunque per il lavoro io spero che ne facciate anche un altro sul ruolo delle istituzioni e della società civile con delle correlazioni tra quelle entità e il benessere complessivo
Rappresentante in tal modo anche il ruolo di quella che è la democrazia partecipativa che credo sia essa stessa una componente di benessere Giorgio FUA
Nel suo bellissimo libro crescita economica l'insidia delle cifre
Concludeva ricordando a tutti noi il ruolo della società e ruolo delle istituzioni e anche
La soddisfazione nel lavoro che ovviamente si può avere quando si ha il lavoro altrimenti non si alcuna soddisfazione grazie
Ecco grazioso Quadrio Curzio d'ora la parola alla vicepresidente Emma Bonino del Senato perché verrà poi lasciarci in quanto
Naturalmente
Ci sono come è ovvio nella giornata incandescente Simone come quasi tutti i giorni ormai
Prego martedì al giovedì a maggio
Qualche domenica in qualche luogo strana
Innanzitutto grazie mille del del dell'invito mi sono intanto avvicinato questo libro con un dato di tenerezza a partire dalla copertina vi prego di notare i calzini
I calzini erano il mio cruccio io sono nata nel quarantotto post guerra in una famiglia e ho Benedetto in una famiglia non proprio ricca diciamo il contrario ma di contadini
Io Benedetto come un grande giorno un grande sollievo quando andando a scuola ci mettevano la divisa per chiaramente fantastico nel senso che era
Un grande dato Dini eguaglianza in qualche modo no
Solo che da queste si divisa rimanevano fuori calzini alle scarpe non c'era verso di risolvere questo problema quindi per dirvi come
In realtà mi sono
E avvicinata con tenerezza e con grande con grande interesse prima che arrivassi credo qualcuno ha detto questo libro che dovrebbe essere insegnato ho distribuito insegnato nelle scuole superiori secondo me anche in qualche altra istituzione sarebbe utile
In particolare
Visto che tutti diamo suggerimenti a al dottor vecchi su cosa fare di più e di meglio successivamente anch'io mi permetto di darne uno
Che questo io parto da pagina centosettantacinque Camp è il capitolo che si intitola analfabeti e analfabete d'Italia perché parto da lì perché
E una delle non tantissimi riferimenti diciamo al contributo al femminile alla ricchezza la povertà di questo Paese
E non perché io sia ossessionata dalla questione di genere eccetera eccetera però insomma sì
Nel senso che l'idea che il cinquanta per cento sostanzialmente talmente un pochino di più del risorse umane di questo Paese che sono al femminile
In realtà siano così poco valorizzate così poco usate sostanzialmente
Forse è un altro elemento che potremmo verificare sul dato di non crescita di questo Paese perché perché mai ci siamo fermati
Forse mi sono mille altri
Così motivazioni
Però secondo me è un approfondimento su questo aspetto è potrebbe essere utile
A me sarebbe da con di conforto diciamo ma non lo pongo perché sono completamente convinta che ad esempio le cifre che lei ha dato rispetto avari di vari nord-sud per esempio
Se guardiamo coincidono esattamente con per esempio l'accesso delle donne al mercato del lavoro dove al nord siamo in pari in media europea circa il sessanta per cento
La media nazionale il quarantasei per cento al sud precipitiamo al venticinque per cento
E questo non perché le donne italiane siano meno brillanti o meno istruite come appunto a pagina centosettantacinque ci si dice che anzi le donne italiane
Sono più istruite in qualche modo no in qualche modo sono proprio più istruite vinciamo
E però poi la loro valorizzazione anche per ragioni di di strutturazione della Società per ragioni culturali
Per mille ragioni sono è veramente un patrimonio pochissimo valorizzato in questo Paese
Intanto dalle donne stesse per cominciare
E a seguire o da tutti gli altri politica compresa oppure all'inverso non importa ma comunque la realtà dei fatti è che c'è un patrimonio di potenziale di creatività
Di impegno di ingegno eccetera eccetera che viene lasciato nel cassetto se non peggio
Infine
Altra considerazione e e quindi quando si sarà riposato da questa fatica nonché dalle varie presentazioni se trova
Energia forza eccetera eccetera
Ci sarebbe molto utile saremmo molto grata di una ricchezza e povertà diciamo al in un'analisi al femminile
Soprattutto per esempio sulla precarietà sul rischio di povertà
Eccetera eccetera
E perché dico questo perché questo libro oltre a essere appunto distribuito spero in varie istituzioni e possibilmente anche letto
è ma de dovrebbe servire a a capire come questo ultimo periodo così stagnante
Dica perché qui se non cresciamo di stime distribuiamo i debiti che sarà molto solidale però non è proprio brillantissimo forse bisognerebbe so comunque provare a distribuire la ricchezza se riuscissimo a ricrescere
E ci sono vari filiera tirare a persone percorro molti però uno sforzo che invece il Governo
Stiamo lasciando cadere l'avevamo fatto l'avevamo fatto un vero e proprio patto generazionale
Quando si è trattato di equiparare innalzare l'età pensionabile delle donne nel settore pubblico
E si era riusciti a fare un vero sostanzia e sta i risparmi sono quattro miliardi di euro in dieci anni scioglierci fra dell'intero Governo non è che me le sono inventate io e eravamo riusciti ad ottenere che questi quattro miliardi in qualche modo andassero dalle donne che lavorano di più alle figlie
In particolare per una politica finalmente di sostegno alla maternità e vita lavorativa
Né con la creazione
Di tutto quello che e reti di di di sostegno e di cura dei mille lavori che oggi fanno le donne quindi alla fine
Non hanno molto tempo ne molto ingegno per lavorare e le cifre sono straordinarie in Italia solo otto bambini su cento hanno accesso all'asilo nido la media europea va dai trenta ai quaranta per cento
Perché il welfare all'italiana sappiamo benissimo dove sta
Quindi si era fatta né e vogliamo tornare su questa proposta perché era diventata legge era un decreto del due mila dieci
Il Governo sale scordato per cui sia nel piano nazionale di riforma sia nel decreto sviluppo questa parte è completamente sparita
Io non dico che l'abbiano usati male che li ha gli annunciati a fare altro non quello per cui erano destinati
E che secondo me esattamente anche a partire dalle analisi che avvengono grafici fatti da questo libro
Come dire riusciremo a valorizzare l'accesso al mercato del lavoro e delle potenzialità al femminile è uno dei volani che possiamo tirare
Non è l'unico non sto mica dicendo che me raccoglie mistico dico però che è uno dei bilanci volani possibili
Da tirare proprio perché questi dieci anni diciamo di calma piatta gli ultimi dieci anni di calma piatta
Possono avere tre o quattro figli da tirare uno a mio avviso e sicuramente questo e sono convinta anche
Che una maggiore
Valorizzazione in generale delle risorse umane del nostro Paese fa bene al paese oltre che
Alla fraterno diciamo alla parte cui mi riferisco in modo particolare e lo dico anche in base al all'ultimo discorso che è stato fatto con cui io concordo molto la B la questione dell'immigrazione
Vi è la nostra necessità totale di un seria politica di integrazione perché piccolo piccolo nessuno gliel'ha ancora detto
Diciamo a Pontida però piccolo piccolo nel piano nazionale di riforma già ben scritto da
Tremonti Maroni e compagnia e compagnia acché questo Paese necessità duecento quarantun mila immigrati all'anno per i prossimi dieci
Fa due milioni e mezzo di persone
Se noi non riusciamo a far tesoro in modo legale di queste persone hanno esercitò indaghiamo ad un altro situazione e uno dei
Fini da tirare per l'integrazione sono sicuramente le donne immigrate
Per tre ragioni
Perché hanno più bisogno di integrazione
Perché sono loro avere rapporti con le scuole con gli ospedali
Con nelle pratiche con
E secondariamente e quindi possono essere un filo diciamo anti separatezza e secondariamente perché
Anche dei maschi ovviamente ma se voi guardate le ultime cifre delle imprese perde gli immigrati in Italia la stragrande maggioranza delle imprese nei servizi in particolare nel nord Italia sono donne immigrate
Quindi è in tutto il dai vari aspetti in cui lo volete prendere secondo me
E il volume aggiuntivo che certamente il professor vecchi ci farà
E ci sarà di grande conforto e di grande aiuto sarà sul potenziale il contributo che vogliamo e possiamo dare grazie
Grazie grazie Emma Bonino darei la parola adesso a monsignor Paglia vescovo di Terni Narni e Amelia prego grazie il volume davvero di grande interesse
Sia perché come me ha avuto modo del comma modestamente proprio di cimentarsi con la storia per i poveri
In Occidente anche della storia dei poveri in Italia e debbo dire le suggestioni che emergono forum sono assolutamente straordinari ma di questo
Non voglio parlare e credo però una suggestioni mi è venuta non solo dal titolo
Perché il titolo come in una
CdA era parte della formula del matrimonio
Il coformulanti cambiata resta fedele nella salute nella malattia ma invece di ricchezza e povertà dicono nella gioia e nel dolore quindi d'
Ma non è detto che si identifichino
Ecco non è detto che si identificano
Però un
Osservazione a me pare importante la fa anche
Giuliano Amato cioè davvero l'Unità d'Italia ha fatto bene al Paese
Questa è una conclusione assolutamente straordinaria
Ed è per questo che ogni attentato all'unità e un grave gravissimo problema
Non è solo un'affermazione teorica è un'affermazione storica e io aggiungo un'altra cosa più viva l'Italia ha fatto bene anche alla Chiesa
è stato un grande due uno scempio se così posso dire retto poi maestro Salvatori ha ricordato Paolo sesto che ha detto ritardo non do la provvidenza perché ha permesso alla Chiesa di avere solo se viene versato il padrone ancora impegnato in una prospettiva straordinaria
Assolutamente straordinaria ma anche l'Italia
Non dimentichiamo
Che in Italia che dall'Italia sono partite migliaia e migliaia di missionari
Che hanno propagato l'italiano
Nel mondo
Una sottolineatura che meno i francesi con la solita grandeur hanno parlato di questo aspetto non ne parliamo ed è un errore anche per il nostro orgoglio
Nazionale
Ma
Ha fatto bene alla Chiesa
Perché man mano gli ha fatto acquistare la consapevolezza di essere anche
Una chiesa della nazione
I test i cattolici stavano in Italia duemila anni
Ma
Una chiesa definita italiana
Lo è
A motivo dell'unità del Paese
E guarda caso corrisponde la crescita di questa coscienza
A quel periodo glorioso del matrimonio tra ricchezza e povertà che sono degli anni dalla guerra dopoguerra sino agli anni Settanta la Conferenza episcopale italiana nasce negli anni Quaranta
Negli anni Cinquanta
E durante nel quarantatré quando c'era ci fu la debacle nessun vescovo abbandono la città nessuno
è un prete nel Mezzogiorno che oso abbandonare la parrocchia fu scomunicato dal vescovo immediatamente
Questo legame con
La patria
è uno degli affetti
Virtuosi positivi della unità dello stesso Paese io non voglio dilungarmi su questo
Non devo dire presso il vecchio di fare uno studio
Perché già Giuliano Amato
No no no no
Compaiono aggiungerà un altro
No perché già l'ha fatto Giuliano Amato perché i due volumi della Treccani su cristiani d'Italia sono Assomet straordinari
Straordinario
Segue tenere
Una prima un primo esame del rapporto tra chiesa del paese che non è più concentrato suo ormai questa la Chiesa il papà la Chiesa la gerarchia
è una minima parte
Perché l'italiano è una rete complessa
Con tanti buchi come ogni ospite
Ma è una Rete che attraversa l'Italia in una maniera incredibile
E in questi centocinquanta anni atteso le reietto dalle i fili perché il Paese fosse unito
Negli anni fine io ottocento sono nate congregazioni religiose
Per fare le scuole materne nei paesi per insegnare l'italiano
Per aiutare i ragazzi ai lavori minorili perché la concezione
Un po'urbani marxiste già tante del povero come proprietario aveva portato
Ad una disfunzione
Per cui il progresso industriale era una macchina inarrestabile e gli esclusi erano un po'come
I ciottoli che cascano da legno che all'altro
Handicappati ed altri e nacquero congregazioni per questo
Questo verso e
L'Italia è stato l'unico Paese al mondo ed è qui l'esortazione a studiare non solo immigrazione ma anche l'emigrazione
Perché l'Italia è stato l'unico Paese al mondo che ha istituito delle strutture in questo caso anche religiose che hanno accompagnato i nostri emigrati all'estero
Sono nati due grandi Congregazioni nel
Giornale di New York il miglior Sanna
Del del trenta giugno mille ottocentottantanove si legge in queste ultime settimane alcune donne italiane
Vestite come delle suore
Vanno percorrendo i quartieri italiani del brand della lite le Italie
Arrampicandosi per il test dritte scalinate scendendo i sporche scantinati e incerti entri in cui nemmeno i poliziotti di New York o sventrare del sud
è questo lo dovremmo sapere in tutto dal nord al sud questo per sottolineare quanto un'eventuale capitolo sulla storia dell'emigrazione e immigrazione
Porta all'Italia una davvero anche un orgoglio di non aver abbandonato i propri cittadini
Che per bisogno andavano a trovare lavoro in altre parti oggi è diventato un Paese di
E immigrazione enormi emigrazione ma
è importante sottolinearlo non mi dilungo su questo
Affidando ovviamente il solito lavoro per accennare a un ha un solo problema
Le i diagrammi che ci presenta il presunto professor Zecchi ci hanno mostrato ok l'età felice di questo matrimonio il ricchezze in povertà sono gli anni dal dopoguerra al settanta
Oggi questo matrimonio un po'in crisi
Perché
L'unica vera spiegazione che io trovo che non è di ragione di natura nel cono amica né strutturale
Una spiegazione
Perché che gli italiani in quegli anni hanno saputo disegnare e sperare assieme un futuro comune del Paese cioè c'era una visione
C'era
Un disegno prospettico
Politico culturale sociale economico internazionalista in quegli anni e dall'Italia dei cattolici francese perché nasce l'Europa
Il venir meno di questo disegno alla fine degli anni Settanta
Ha fatto ha permesso il crollo lo scollamento
Delle classi politiche e delle classi dirigenti del Paese
Oggi
L'Italia nulla un disegno comune
Non ha un sogno comune che sarebbe tanto più importante vista la globalizzazione la globalizzazione invece cosa ha portato apportato al rischio
Di una concezione corporativi sta del Paese o regionalista del Paese
Per cui i più ricchi vogliono andare altrove
E vogliono sganciarsi
Dai dalle parti del Paese più povere
Ma è un disegno
In fa può
è un disegno comunque
Negativo anche perché pensa sia positivo per sé
Un Paese
Che
Ho una parte del Paese che crede di sognare un
Uno sviluppo per se stesso staccato dagli altri
è
Vanno e mio c'è bisogno di trovare un sogno comune
Il pericolo che io vedo ora
Che le classi dirigenti del Paese
Non siano
Sufficientemente consapevoli della indispensabilità di rimettersi attorno a un tavolo e di ripensare una terza prospetto terzo Risorgimento forse
C'è bisogno urgente che tutte le classi del paese
Accusare quella politica troppo facile
Lo fanno anche i bambini
Mario ritrovare
La l'audacia la creatività che tutte le classi dirigenti si ritrovino per una nuova prospettiva del paese io credo sia
La
Prospettiva più urgente e quella più virtuosa per impedire
Non solo la divaricazione tra ricchi e poveri
Non solo la frammentazione del Paese
Ma per ridare all'Italia un'energia morale se noi pensiamo che il Mediterraneo
La la
La riva sud del Mediterraneo
è scoppiata senza che non ce ne siamo accorti
Dopo che per decenni negli ultimi decenni abbiamo parlato di scontro di civiltà
Lo scontro di civiltà turistica Egitto Siria Iran suda Paesi
Attraverso Facebook e cioè attraverso l'Occidente
Stanno cambiando la loro storia e minori non ce n'eravamo accorti anche se il petrolio e il gas lo prendevamo quotidianamente questa è una
Come dire una
Una incapacità
Ad avere una visione che ci avrebbe permesso di scoprire
Dove è importante che il nostro Paese si dedica
Non a caso negli anni cinquanta
C'è stata la riforma del nostro Paese c'è stata una forte impulso internazionale di politica internazionale del nostro Paese
E l'Italia non a caso è diventato uno dei sette Paesi più importanti e non sono industrialmente
Anche culturalmente e anche politicamente oggi in Europa altrove l'Italia rischia
Di perdere il treno per la storia
Ed è
Davvero drammatico ecco perché questo libro davvero io mi auguro che possa aiutare a capire che o si cresce assieme o non si cresce affatto grazie
Grazie
Grazie monsignor Paglia per questa
Riflessione
E
Io darei la parola adesso apro sul Franco Mandelli perché Presidente dell'Associazione Italiana leucemie tra l'altro il tema della sanità
Della sanità attraversa del tentativo riuscito di debellare le grandi malattie è stato detto stamattina attraversano tutta la storia unitaria quindi procedere
Il tempo
Grazie o
Ho letto con molta attenzione soprattutto il capitolo riguardante la sanità
Del dottor Giovanni vecchi che me riuscito molto ma molto interessante
Il nostro sistema salute invidiato nel mondo quindi
Quando noi parliamo di malasanità abbinerebbe sempre ricordarsi che cosa c'è dietro la sanità in Italia però non voglio commentare quel capitolo ci vorrebbe troppo tempo ma volevo dirvi che
Tenendo conto delle differenze che risultano anche dal libero
Rispetto al nord del sud dell'Italia volevo parlarvi di un'esperienza che
Ventisei anni or sono quindi molto prima delle nascite dalla Regione
Insieme ad un gruppo di dieci ematologiche Taviani che guarda caso erano tutti che anche se io sono bergamasco e erano tutti del centro sud d'Italia
Secondo me se l'avessimo fatto al centro nord non saremmo mai riusciti a fare un altro aspetto Group
Abbiamo cominciato a lavorare insieme creando un gruppo l'acronimo è difficile ma è G melma gruppo italiano malattie ematologiche della Giunta
Che si occupa prevalentemente di tumori del sangue quindi leucemie linfomi e mieloma mi
E che ha fatto sì che con delle riunioni periodiche discutendo insieme i protocolli metodi di diagnosi sicura e certa abbiamo fatto nascere dei protocolli di cura
Che vi sembrerà strano ma subito hanno ottenuto dei grandissimi risultati tanto che abbiamo cominciato a pubblicare dei lavori scientifici
Su riviste internazionali e su commi rating congressi internazionali
I risultati erano di grande rilievo
Perché
Senza metterci insieme e non
Avremmo mai avuto un numero sufficiente di pazienti per poter portare a risultati statistici di grande rilevanza
Tant'è vero che dopo questo piccolo gruppo si sono usciti uniti a noi sempre numero superiore vincente
Fino ad arrivare attualmente accento cinquanta centri distribuiti in tutta l'Italia
La cosa che secondo me è molto importante che comunque
Non abbiamo avuto differenze nei risultati fra i centri del nord e i centri del centro sud assolutamente nessuna differenza anzi
Anzi dico che i centri piccoli forse perché hanno un minor numero di pazienti e quindi sono più attenti a seguirli
A dare tutta l'assistenza possibile e immaginabile
Abbiamo quasi risultati più belli nei centri piccoli che nei centri grazie il problema grosso era il finanziamento perché
Mi spiace dirlo ma abbiamo avuto
Era un gruppo di grande interesse dal punto di vista della sanità ma anche della ricerca scientifica
Totale assenza dei finanziamenti pubblici e come abbiamo fatto abbiamo avuto la fortuna di avere io sono il Presidente adesso
Avere l'Associazione italiana contro le leucemie i linfomi e mieloma si chiama ai
Che raccoglie fondi in tutta l'Italia e che ha
Pensato di finanziare in GIMEMA come una ricerca che coinvolgesse tutta l'Italia dall'estremo nord all'estremo sud
E questa
Finanziamento ha fatto sì che questo gruppo GIMEMA ha continuato a lavorare perché senza finanziamento
Non avremmo potuto andare avanti
Non avremmo potuto ottenere risultati così straordinari pensate che adesso
Franco Mandelli che sarei io
Non è complice conosciuto come Franco Mandelli all'estero sono Franco Mandelli GIMEMA
Cioè mi identificano col gruppo GIMEMA il che
è una cosa molto bella perché all'estero ci invidiano
Sembra strano mano italiani io dico sempre non siamo capaci di valorizzare si noi parliamo sempre male di noi e questo non è giusto anche dalla sanità
Si parla tanto di malasanità ma io non sento mai dire le cose belle che si fanno dal punto di vista della sanità in Italia in tutte le regioni italiane pazzi parlava prima
Dei gli immigrati pensate che sempre grazie al nostro gruppo GIMEMA nostro gruppo ai
Abbiamo
In a Pordenone un gruppo di donne immigrate tutte
Che dopo un anno il loro cordone ombelicale e hanno donato il cordone ombelicale con una frequenza maggiore rispetto alle italiane questo mi sembra
Un qualcosa che
Ci dice se anche gli immigrati anche le immigrate possono dare un contributo grandissimo anche a questo
Allora il finanziamento è ai non c'è
Altra possibilità
Di avere finanziamenti Malalai che cosa fa finanzia e GIMEMA ma insieme a GIMEMA finanzia altre cose per esempio i GIMEMA
A la necessità di curare i malati ma non solo in ospedale
Non solo in ospedale ma anche in assistenza domiciliare
Che è una cosa che per un merito sente dire sempre dai malati dottore quando mi manda a casa
Anche nel più bello ospedale uno non vede l'ora di tornare a casa però bene lie nazionale finanziata assistenza domiciliare pensate che a Roma
Noi finanziamo
Tutti dazi enti che vogliono ovviamente con i medici che sono consenzienti essere curati a domicilio con equipe specializzate di medico ed infermieri
Volevo ancora dirvi una cosa Laino
Non esisterebbe se non ci fossero i volontari
Perché un'associazione Onlus senza scopo di lucro se non ci fossero volontario
Non riuscirebbe a lavorare non riuscirebbe ad andare avanti volontari agli intorno anche nei centri di assistenza ai malati e devo dire mi piatte per i signori uomini io sono un uomo anch'io
Il volontariato è donna
Per l'ottanta per anzi io direi novanta
Negli ospedali è donna per il novanta per cento dei casi sono quasi sempre le donne che fanno volontariato nonostante
La famiglia adesso anche il lavoro riescono a trovare un po'del loro tempo libero terra
Aiutare i malati in ospedale e questo aiuto è talmente importante che il malato magari non si ricorda il nome del medico il nome dell'infermiere ma si ricorda il nome del volontario e soprattutto il sorriso
E la carenza del volontario quando accompagna i malati
A subire magari
Delle procedure anche dolorose delle chemioterapie che danno fastidio
Due ultimissime cose
Le malattie del sangue i tumori del sangue sono estremamente frutti frequente
Del libro dei vecchi si parla bene del concetto dell'incidenza di una malattia della prevalenza la prevalenza è il numero totale
Di malata malati presenti in quale determinato momento in quella in quella nazione in quella regione
Bene la prevalenza dei linfomi e enorme sapete perché perché linfoma oggi stragrande maggioranza nella stragrande maggioranza dei casi sicura
Sicura e quindi ha una durata di vita enormemente superiore rispetto al passato è uno
Dei tumori che sarà
Fra i più frequenti nei prossimi anni
Quindi non sono tumori rari i nostri così come lo sono rare le leucemie non sono rari nel ramo e questa
Questa frequenza questa incidenza è qualche cosa che impegna sempre di più noi Dellai
Ultimissima osservazione io dico sempre che oggi fumare è da incoscienti nel modo più totale
Sono molto colpito anche del fatto che un Paese come l'Italia in cui abbiamo avuto la migliore legge antifumo d'Europa la migliore
Quella
Che ha voluto Gerolamo Sirchia quando era amministrazione oggi non è più così
Oggi si fuma tranquillamente negli uffici perché non ci sono più controlli e il fumo passivo ricordate ricco che provoca i tumori con la stessa incidenza ripeto al fumo attivo
Ecco
Il fumo facilita il tumore del polmone lo sappiamo benissimo tumore al pancreas tumori del rene ma anche i linfomi
Tutto quello che si guadagna con le sigarette lo perdiamo con i malati e direi che
Fra il guadagno
Che si ottiene con le sigarette
E
Vi è salvare
Anche solo una vita secondo me io salterei la vita ma chi se ne sa andrebbero tantissimo e quindi ecco è un'altra cosa che noi Dellai
Cerchiamo di portare avanti cioè di batterci con tutte le nostre forze per combattere
Grazie
Grazie Presidente Mandarelli per questa testimonianza concreta perché dobbiamo seguito tutti con grande interesse
Allora l'Istat
è e vi ovviamente
Ha avuto un ruolo cruciale in questa ricerca quindi credo che sia il momento dalla Presidenza dà la parola Presidente Giovanni
Grazie mille
Che dire
Sulla su un volume che è stato già ampiamente
Dibattuto e soprattutto ho lodato allora
Non volendo parlare tanto del volume parliamo un attimo e l'autore
Perché a me è capitato
Ecco dove non c'è quindi non mi sento neanche va benissimo esattamente
Perché un giorno Nicola Rossi giovani vecchi vennero a trovarmi dicendo ma possiamo lavorare insieme so che tu vuoi sviluppare delle cose per l'Istat nel senso storico
E io conoscevo Nicola da tanti anni ma giovani vecchi soltanto perché mio figlio ha fatto il corso Roversi a colui
E mi aveva detto che era bravissimo
Fa far studiare e i suoi studenti in modo forse anche eccessivo ma insomma Samer andato bene quindi a questo punto di vista tutto intorno e ma ero molto curioso di conoscere Giovanni
E e devo dire che il volume e che è stato presentato oggi non non poteva
Che essere all'altezza
Di quello che ha fatto nel passato ma
Anche di quello che spero farà in futuro perché
Ne stiamo facendo la lista di di attività per il futuro
Perché parto da qui
Perché il volume mette in crisi anche lista
E la poca attenzione evidentemente dedicata dalla stessi che tali Anna alla costruzione di una serie di
Serie storiche in particolare
Cioè l'impazzimento ecco è tornato quindi va benissimo l'impazzimento di che Giovanni i suoi collaboratori hanno dovuto fronteggiare per
Colmare i buchi per raccordare serie e così via
In altri paesi e il patrimonio e attività corrente di quello che si chiamasse il sito ufficiale
Allora certo non si può colmare in pochi mesi in pochi anni un buco così rilevante ma il lavoro fatto anche dall'Istat insieme comitato scientifico vico Gioberti Toniolo Visco e altri fanno parte
Spero aiuti l'Istituto di statistica a investire nei prossimi anni in questa prospettiva
Perché tra quindici anni e il centenario dell'Istat diciamo
Cioè pensare al centenario lista beh visto che la fatica
Con la quale Giovanni e altri hanno ho fatto per riuscire a costruire serie storiche credo che sarebbe bello tentare di costruire su questo sforzo e su tanti altri sforzi che sono in corso
In Italia per questo abbiamo una serie di progetti ma
Speriamo proprio di fare un po'da ab
Di tutte le ricostruzioni storiche che oggi in Italia e anche all'estero si stanno facendo
Secondo punto che vorrei trattare rapidissimamente beh per uno come me che da qualche anno ormai circa di evangelizzazione mondo andare al di là del PdL il benessere questo perfetto
Il benessere gli italiani dall'unità oggi e poi andiamo a vedere i temi dell'equità della sostenibilità cioè esattamente quelli che come OCSE abbiamo chiamato progresso della società
Declinato in termini di aumento del benessere equo e sostenibile del benessere come cominciamo a dire
Allora mi sono andato a guardare naturalmente le categorie che il libro USA e trovo una appannando molto forte tra queste categorie quelle che come OCSE come Commissione Stiglitz abbiamo ormai stiamo raccomandando in giro per il mondo
La salute
L'educazione alla conoscenza il lavoro
Ma anche i rapporti interpersonali il benessere materiale naturalmente
La governance il modo con cui funzionano le istituzioni l'ambiente ecco sull'ambiente non c'è nulla forse perché non ci sono i dati però
Questo una con un piccolo sottolineatura
E soprattutto c'è questa dimensione della interno intra generazionale cioè l'equità e intergenerazionale la sostenibilità
E di questo concetto di vulnerabilità che a mio parere vado dicendo da qualche anno è molto più potente rispetto sostenibilità perché come dice punto
Woody Allen nelle prendendo un detto di Groucho Marx perché mi devo preoccupare delle generazioni future cosa hanno fatto loro per me
Ecco il tema della sostenibilità è un tema perché a che fare con l'impatto del di quello che facciamo oggi sul futuro ma se io non sono altro vista porta molto
Invece il duale di questo che la vulnerabilità questo sia immediato affetto su chi vota oggi cioè su
I cittadini che ci sono oggi e perché dico questo perché uno dei tratte secondo me di ricerca più interessante che potremmo tentare di sviluppare nel futuro sono proprio le misure di vulnerabilità
Diceva prima monsignor Paglia non ci siamo resi conto di che cosa stava succedendo in Medioriente a una Davos di tre anni fa io rimasi invece molto colpito proprio dall'intervento di un demografo che ci diceva attenzione la bolla prossima eh nel nord Africa perché c'è una quantità di giovani a spasso
Che saranno a spasso es istruiti e senza nulla da fare che farà
De tornare quella regione
Perché sottolineo questo perché anche noi c'abbiamo un sacco di Joseph a spasso e questo
Mi preoccupa questa assonanza mi preoccupa un po'e quindi il tema della vulnerabilità
Secondo me va anche indagato in termini di ricerca
Identificare indicatori di rischio di probabilità che poi è quella e l'insicurezza che determina
Se anche orbene essere materiali di oggi si è anche ho tante cose
Quell'insoddisfazione di vita che poi alla fine incide su bene
Concludo con quattro punti rapidi che hanno a che fare con la copertina
E con il titolo in ricchezza in povertà per un cattolico come me vuol dire indissolubilità perché la formula che si usa
O si usava nel matrimonio
Ecco infatti ho detto dico si usava lei
Perché
Non esclusivo di villaggi
Sì sì sì sì no no
Piccola formulate
Rinnegando intendo dire il fatto che adesso si dice scuole
Prometto di amarti onorare atti tutti i giorni della mia vita ma vecchia formulazione era in ricchezza in povertà perché aldilà del senso evocativo del titolo perché pone il problema dell'indissolubilità dell'Italia
E questo secondo me è un tema caldissimo evidentemente
Ed è un tema sul quale effettivamente dobbiamo riuscire a trovare una coscienza complessiva a mio parere
Perché proprio la perdita di coscienza storica e spero che questo libro e altri libri generici aiutino come Società recuperare questa prospettiva storica ci può far a decidere meglio
Io sento dire tante cose che questo libro spazzata via
Ecco riuscire a
Fare questo patrimonio comune mi sembra importante si è detto
Lo mettiamo nelle scuole
Non so se cd ci si riuscirà quello che noi offriamo a vecchi e al gruppo e certamente l'utilizzazione di tutti i software di grafica dinamica che trasformano quelle sue fotografie
In una storia che abbiamo usato anche nella nella mostra delle regioni al vittoriano e quello può essere un modo per invogliare i ragazzi a capire meglio cosa c'è dietro
Ultime due considerazioni
Il tema del del modello di sviluppo di cui si è parlato anche prima noi come quando ero all'OCSE ma in generale questo sviluppo
Di questa discussione sul benessere tempo abbiamo sempre sottolineato come effettivamente discutere come dice Amartya Sen di indicatori vuol dire discutere di dove vogliamo andare
Perché noi poniamo attenzione a ciò che misuriamo e misuriamo ciò che riteniamo importante
In questo senso riuscire ad avere questa prospettiva storica è fondamentale perché ci consente di superare le diatribe su chi era colpa di che cosa o chi ha merito di che cosa di
Di qui che discussioni politiche
Io credo che veramente abbiamo bisogno di una discussione seria su questi aspetti in realtà il Paese ha scelto come Europa venti venti un modello di sviluppo
A me
Qualcuno a messo la firma dell'Italia sotto a quegli impegni e non è il rapporto ma annuale di quest'anno abbiamo mostrato quanto difficile siano quegli impegni ma
Non abbiamo avuto un vero dibattito su questo tema
Però io credo che
Questo libro ci possa aiutare in questa direzione ultima considerazione
La foto
La foto di questo libro che naturalmente come ha detto anche Emma Bonino ricorda molti tante cose
Quale sarà la foto sul libro che fa vecchio qualcun altro scriverà nel tra cinquant'anni per celebrare duecento anni dell'Unità d'Italia o più avanti
Ecco io non vorrei che ci fosse la foto di un ragazzo che prende una linea hanno costo per andarsene
Questo lo dico perché riuscire a
Attenere le nostre forze migliori
Non è facile senza riuscire ad avere questa prospettiva
E allora la il mio augurio per chi scriverà un libro più avanti per riuscire a mettere qui una foto che darà il senso di una storia ancora più forte magari appunto una foto più recente ma una foto ugualmente positiva in modo che guardando la si possa dire beh quelli che nel nel due mila undici hanno festeggiato i centocinquanta anni
Hanno capito e quindi hanno dato una sterzata infatti le serie storiche hanno un'inversione
Questa è la mia speranza è mio pure io per il nostro Paese grazie
Parte della
Dove la prefazione del libro introduzione si conclude dicendo che il due mila sessantuno è molto vicino e quindi
Ecco prepariamoci già poi magari con il quelli con gli sviluppi dalla medicina cui si diceva prima la vita si allunga di lo sa magari saremo qui ancora
Grazie al presidente Giovannini preso contributo e quindi concludiamo con Giuliano Amato non lo ricordo naturalmente il Presidente del Comitato dei garanti per i centocinquanta anni oltre a mille altre cose prego
La mia l'ho detta nella prefazione di questo libro introduzione non so quando e come si chiama la mia la prefazione la vostra dell'introduzione non lo so
Io lo trova ad do assolutamente bello e utile ha ragione Ignazio è un libro che serve a tante cose perché fornisce tanti tanti dati
Ebbene co io che sono un vecchio affezionato del Mulino ci tengo a fare i complimenti anche al mulino perché
è pubblicato in un formato che ha una sua eccezionale bellezza insomma dovete considerarmi fortunati che vi è stato concesso di uscire
In questo formato questo è informato con il quale si vendono di più i libri negli Stati Uniti perché
A quell'idea dice beh ho comprato un libro insomma no speriamo che funzioni anche da noi Peter Drucker non da questa soddisfazione che da questo libro
Non parliamo poi dei volumi Treccani portano all'orgasmo di questa soddisfazione perché son cose norme insomma ma non lo dicevo con questa recondita finalità già ho avuto l'apprezzamento di don Vincenzo e ne sono molto orgoglioso
Illy però appunto corrisponde per me e che mi occupo ora del centocinquantesimo
A queste domande fondamentali poi appunto è stato utile farlo Alitalia questi
Figure che abbiamo sui centocinquanta anni cosa ci dicono ne è valsa la pena o no
Quando l'Italia ha camminato pensando i vari periodi credo come era quando ha camminato e qui c'è la domanda che viene
Ma in fuori perché ha smesso di camminare a un certo punto nella loro storia lunga a cui il libro fa riferimento che nella storia di un Paese che è riuscito a crescere che valeva la pena di fare
Uscendo da una fase lunghissima di stagnazione di depressione ecco qui non servono gli economisti serve leopardi L'Italia di leopardi è un'Italia disperante dell'Italia della prima metà dell'Ottocento insomma che così era diventata dopo essere stata secondo la testimonianza di Giorgio Ruffolo una grande potenza solo due secoli prima
Fino a quando è durata fino a tutto il Risorgimento e il Rinascimento lo da dello slancio dei mercanti italiani banchieri Repubbliche marinare il Paese che ha dotato l'economia dei suoi strumenti per funzionare e che li ha usati per se stessi e quindi a me
Un cliente di secondo ordine dello sviluppo ma addirittura matrice di sviluppo ritagli eppure era andata giù e libero si pone la domanda ragazze guardate
Non è mica detto che succeda però ci è già successo una volta quando eravamo stati una grande potenza ci può riso incedere
Sono queste tre questioni che sono secondo messo e non solo secondo me le questioni centrali il libro risponde molto bene alla domanda ne è valsa la pena fornisce proprio i numeri spiega anche in modo dettagliato e spero per una volta
Non più suscettibile di rimessa in discussione la storia nord-sud in realtà il sud è cresciuto
Invece indiscutibilmente cresciuto ma non è mai riuscito a convergere quindi l'unificazione economica in realtà non è mai avvenuta
Perché i dati della crescita sono dati di Achille che non raggiunge mai la
La tartaruga io o certo è curioso ragiona
Soru uso come dato ricavato da questo libro
Per sottolineare inesorabili vita per ora di questa distanza non colmata
Il dato sull'altezza no
Tra l'altro un giorno ma è capitato di dirlo ha davanti a Galan lui Veneto io figlio di famiglia siciliana
Dico May centocinque dice centocinquanta anni fa i meridionali erano tre centimetri virgola uno o più bassi dei settentrionali
Ora sono due virgola sei però siamo sempre più bassi detto davanti a Galan insomma faceva ancora più brutta figura che di questo è un dato che esprime bene insomma questa
Differenza ma ora non non ci voglio tornare perché è tardi
è molto importante che abbiamo saputo usare in modo persuasivo non sono gli indicatori di reddito che pure ci sono
Ma anche gli indicatori di benessere appunto così contestati perché così contestabili
E tuttavia usati anche se certo in modo incompiuto perché l'ambiente manca avvalendosi di dati sull'istruzione sulla salute sulla mortalità eccetera eccetera
Certo la domanda sulla quale dovremmo fornire risposte che il libro non dai perché ha smesso di crescere ecco che cosa che cosa è venuto succedendo
Credo che siano venute succedendo tante cose beh dobbiamo valutare tutto insieme io ne sto discutendo con alcuni storici contemporanei
Un po'trasgressivi che sono disposti per esempio ad attribuire una grande importanza al cambiamento del ciclo demografico
Che negli anni tra il cinquanta il settanta e il più favorevole di tutti allo sviluppo perché
Si sta accantonando ma non si sta ancora spendendo insomma poi cambia pesantemente il ciclo demografico tant'è vero che ora siamo
Più consumatori che produttori in effetti lo dico nel modo che il più sintetico
Poiché non c'è dubbio che deve aver pesato anche il fatto che nel momento in cui noi abbiamo deciso
Di distendere sulla nostra società e istituzioni giuste di sicurezza sociale di cui manca avevamo abbiamo contemporaneamente preciso che non era il caso di farle pagare
E quindi a partire dal settanta comincia una divaricazione piuttosto netta terrà alla Spesal per servizi in cui più utili e importanti
E contribuzioni e fiscali
E parafiscali insomma
Si apre questo grande un Borrello del debito sul Paese che comincia a nascondere il sono e poco alla volta poco alla volta condotta questo è un altro fattore di grande importanza
Il miglior
Pensando voi alla alle cose che condivido profondamente dette da Vincenzo Paglia
Penso anch'io che abbia hanno un grande valore i fattori di Psicologia individuale e collettiva e quindi di cultura individuale e collettiva
Che concorrono a ritenersi partecipi di un destino comune di un futuro quindi comune
Ovvero che portano a pensare che siamo qui per pensare ciascuno agli affari proprio a quelli del proprio Gruppo
Che è tipico come il passaggio
Della ossi finché azione delle società questo l'hanno spiegato spalma ancora Olsson questi tipi di di studi sul azione collettiva la modificazione degli interessi rappresentati ormai sono processi di
Progressiva sclerosi di canali e rappresentativi e democratici che è venuta pesando moltissimo
Insieme alle ideologia prevalenti fatto stende che colpisce del libro moltissimo questo dato insomma che
Degli ultimi vent'anni sono anni nei quali questa crescita ossea bio carta come si dice in Toscana fondo proprio ha perso capacità capacità di slancio
E ciascuno di noi si lamenta di altri per spiegare che questo è accaduto per altri questa è una spiegazione che è molto elementare
Talmente poco scientifica talmente da parroco di periferia da apparire irrilevanti davanti alle spiegazioni che può dare un vescovo e tuttavia penso che abbia una straordinaria portata nello spiegare il venir meno
Del dell'impegno individuale e collettivo per per fare di più
Unito alle conseguenze drammatiche di questo debito pubblico a ciò di cui ci avvenuto priva
Basti pensare che oggi apportato alla diffusione nelle nostre università di un numero chiuso
Che riflette piuttosto alle ridotte disponibilità finanziarie delle università
Che non le accresciute necessità di laureati che il Paese in realtà avrebbe per recuperare il gap di cui parlava Ignazio pocanzi ecco
Allora passo subito all'ultima questione conto può declinare sì può declinare cioè questa è una risposta che alla fine del libro noi ricaviamo può declinare
Cioè ci è capitato una volta
Quindi ha ragione Enrico Giovannini nel due mila sessantuno potrebbe essere il tempo per un leopardi che comincia ri raccontare quella storia
Però potrebbe non esserlo quello che mi piace del libro
Perché non è un libro Menna grammo Ietto a Torino oppure di quelli della serie editoriale di quotidiano che deve finire prospettando la tragedia se no che editoriale perché un'editoria in un editoriale loro non si sposano mai alla fine
Debbono sempre essere in condizioni disastrate oppure il quesito è non hanno fatto che baciarsi per l'intera giornata punto ama durerà punto interrogativo
Per un editoriale essenziale definire così no
Se coprirmi loro evitano completamente questa cosa però la domanda vera pongono ecco e qui certo si tratta di capire bene come si evita che accada ecco
Il
A tante indicazioni vengono dalle libero e tante indicazioni sono venute anche da
Da questo dibattito
Per esempio a quello che diceva Alberto
Quadrio Curzio la soddisfazione del lavoro il Paese secondo me ha bisogno di lavorare di più ecco io prenderei quelli che indicano come prima priorità la riforma della giustizia
E li manderei a studiare la vegetazione per la Nuova Zelanda che credo sia un tema più appropriato
Consapevole come sono
Del ruolo che può avere la disfunzione della giustizia in un Paese l'effetto disincentivo
Sull'investimento estero eccetera ma la soddisfazione del lavoro viene prima
In un Paese che ha bisogno di lavorare di più e la soddisfazione per lavoro implica tante cose insomma implica una cosa che io sostengo da anni che se tu
Mi tiene per sé otto mesi rinnovabili negli anni dopo quattro mesi non sarò mai partecipe della finalità della tua impresa la mia sarà una finalità puramente privata in fondo è questo
E quindi troviamo il modo di troviamo il modo di farle crescere queste imprese italiane che hanno bisogno di crescere e che hanno disincentivi legati fiscali e di legislazione sul lavoro per crescere
Superiamo i tabù che impediscono
Di ritenere che sopra i quindici le la capra canta storno la capra crepa sotto i quindici la capra canta perché poi questo in realtà quello che i rinnovi assurdamente che stiamo facendo la questione della cosa al alla a al femminile e l'accettazione di una immigrazione all'interno della quale e si trova a quella spinta di mobilità sociale verso l'alto che è stato uno dei fattori più e Vicenti nel promuovere sviluppo nei Paesi di immigrazione
Che ha dimostrato di esserlo anche da noi con i tanti immigrati che hanno dato vita ad imprese autonome in un Paese che pure conoscono poco e che danno incontrano tutti questi ostacoli insomma
Questo però presuppone finisco subito quello che diceva Vincenzo insomma ci vuole il senso del futuro comune ecco io di questo mi sono convinto studiando questi centocinquanta anni la mia risposta è che
Nel corso di essi l'Italia ha avuto fasi di intensa crescita enfasi di stanca in fase di intense cresciuta sono state quelle in cui a percepito un futuro come
Comune e e ci ha lavorato sopra questo a importanza e di oggi e di per il momento insomma ancora non ci stiamo riuscendo buon appetito a tutti
E a proposito di buona perfetto mi dicono che chi vuole può
Partecipare a un lancia un breve lunch e passo dal piano