Sono stati discussi i seguenti argomenti: Amnistia, Carcere, Digiuno, Diritto, Emergenza, Giustizia, Nonviolenza, Pannella, Politica, Radicali Italiani, Riforme.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 5 minuti.
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avvocato, membro della Direzione (RADICALI ITALIANI)
Trascorsi più di venti anni dall'ultima amnistia la necessità di approntare tale strumento eccezionale per ridare dignità sistema giudiziario e alla condizione carceraria non è più rinviabile e per questo motivo la battaglia condotta in questi ultimi mesi
Da Marco Pannella e dei radicali peraltro con toni così forti da suscitare l'attenzione di pressoché tutto il mondo politico è da registrare come fattore sicuramente positivo e coraggioso
Per comprendere l'importanza e la portata dell'iniziativa di Marco Pannella occorre partire da alcuni dati attualmente il nostro sistema giudiziario arranca dietro più di cinque milioni di procedimenti penali pendenti
Quello carcerario implode sotto il peso di quasi settanta mila detenuti
In grazia la prescrizioni in media ogni anno duecento mila potenziali delinquenti la fanno franca il trenta per cento della popolazione italiana inattesa di una decisione giudiziaria
Capite bene come in tale contesto di sfascio e paralisi dalla giustizia l'applicazione della legge penale risulti essere spesso ingiusta ed arbitraria e la stesse irrogazione delle pene e della loro esecuzione politicamente inopportuna
Ebbene se tutto questo è vero del vero allora vuol dire che siamo in presenza di quella situazione eccezionale e presumibilmente irripetibile che da sola rende legittimo e anzi dire doveroso il ricorso all'amnistia
In sostanza è proprio quelle requisito della eccezionalità
A cui troppo spesso ricorre il nostro legislatore per compiti di politica criminale a trasformare l'uso della clemenza nel contesto dato nell'unica risposta possibile contro fattori di disordine e crisi di sistema
L'amnistia invocata da radicali da Marco Pannella avrebbe insomma il dichiarato intento di sfollare decongestionare alleggerire e quindi di riportare il carico delle pendenze giudiziarie entro livelli di governabilità oltre che di sfoltire la popolazione carceraria
Sotto questo profilo il provvedimento di clemenza richiesto potrebbe tranquillamente iscriversi nella categoria di quelli che il professore padovani ebbe a definire non molto tempo fa
I rimedi eccezionali di cui si serve un sistema penale in coma per impedire che il circuito si blocchi del tutto e che la paralisi diventi totali
Ma nel contesto dato l'amnistia avrebbe anche lo scopo di ripristinare condizioni di accettabilità sociale per un diritto penale sempre più allontanato sin dal sentire comune visto e considerato che in questi ultimi decenni il modello costituzionale
Della sanzione penale è stato fin troppo spesso impunemente mortificato dalle stravaganze di una politica criminale completamente irrazionali
Inoltre un serio ampio ed efficace provvedimento di clemenza servirebbe anche ad aprire la strada riforme legislative di settore e strutturali
Riforma del Codice penale del processo penale dell'ordinamento penitenziario in particolare potrebbe rappresentare il presupposto necessario per compiere finalmente una serie di attività
Di disboscamento di quella serba che è diventato il diritto penale odierno strumento ormai utilizzato dal nostro legislatore in modo evidentemente surrettizio ed improprio per governare la società
Da ultimo ma non per ultimo la battaglia dei radicali di Marco Pannella I grande pregio di promuovere una vera e propria riabilitazione sistematica dell'istituto dell'amnistia
Tale da renderlo strumento idoneo a garantire la coerenza dell'ordinamento in tutte quelle situazioni eccezionali nelle quali il ricorso la sanzione penale anziché funzionare come momento di convalida delle scelte normative
Viene risolversi in una negazione delle sue finalità razionali anzi sotto questo profilo amnistia indulto vanno visti come strumenti di valorizzazione di quegli stessi principi
Dell'ordinamento ultimamente sempre più vilipeso e calpestati da sciagurate scelte di politica criminale operate dal nostro legislatore
Va da sé che tutti questi aspetti andrebbero approfonditi nelle sedi opportune del resto la maggioranza qualificata necessaria per l'approvazione
Dei provvedimenti di cui si sta discutendo dovrebbe indurre le forze politiche parlamentari ad affrontare il tema sollevato da Marco Pannella in maniera responsabile
Rifuggendo da posizioni propagandistiche o da facili quanto inutili e fuorvianti contrapposizioni di schieramento
Ovviamente la concessione né di un'amnistia sarebbe atto politicamente debolissimo se non accompagnato da un impegno più a largo raggio sulla disumanità delle condizioni carcerarie
Ma anche su questo fronte come dicono spesso i radicali il linguaggio dei numeri e incontrovertibile ed univoco e dovrebbe porre il legislatore davanti a responsabilità nette
Pensate il quaranta per cento circa dei detenuti in attesa di giudizio il trentacinque per cento dei reclusi sono stranieri quasi il trentaquattro per cento della popolazione carceraria sta dentro per reati di droga
Sono dati eloquenti che indicano tre direzioni di attacco di una strategia che intenda davvero aggredire le cause strutturali della deriva carceraria
Meno carcerazione preventiva politica dell'immigrazione più oculata irrealistica superamento di una legislazione duramente detentivo repressiva in materia di sostanze stupefacenti
Tre fronti sui quali purtroppo incrostazioni demagogiche e bandiere ideologiche continuano a tenere il campo e a dominare la scena del nostro dibattito politico
Un saluto D'Alessandro Gerardi
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