Affrontare il futuro. Le tutele sociali nell'Italia che cambia

Allora buongiorno
Penso che nonostante
Siamo a Roma insomma le nove non sono quindi possiamo anche
Possiamo anche cominciare a questo punto vi ringraziamo di essere qui
Abbiamo una mattinata piuttosto impegnativa vi volevo ricordare che avremmo
Due giri di tavole due tavole rotonde distinte che saranno i tramezzato e da un intervento del Ministro Sacconi
Questa ricerca che viene presentata questo convegno cade diciamo in un momento fortunato tutto sommato
Nel senso che mai come in questo momento se sta parlando di quel fatto la manovra che appena arrivata anche se
Fino in fondo ancora i contenuti pari
Devono essere
Chiariti tutto sommato
E fa sì che chiaramente andare fino in fondo
Su
Una serie di aspetti diciamo complessivi
Che ci darà questa ricerca e che poi cercheremo nelle due tavole rotonde di tramutare anche in proposte in proposte concrete sotto diversi sotto diversi aspetti
Io penso che potranno dare un contributo al dibattito che fino a questo momento diciamo
Partito da presupposti che sono stati tutto sommato abbastanza abbastanza generici abbiamo visto per ora una manovra che si è
Incentrato soprattutto diciamo sull'aspetto previdenziale la ricerca che vedrete è una ricerca complessiva sullo stato del nostro Stato del nostro stato sociale e che ci lancia dei messaggi di devo dire in qualche modo allarmanti
Dire tutto sommato avendola avendo ragionato che e perfino buonista se vogliamo come come come ricerca nel senso che
Forse le cose sono anche peggiori di come di come vedremo ci vengono ci vengono descritte in questa in questa ricerca
Io darei adesso la parola al Presidente Gruppo Unipol Pierluigi Stefanini e per un saluto prego
Bene buongiorno grazie alla vostra partecipazione
Ringrazia tutti gli amici le autorità presenti in particolare saluto il presidente
Giancarlo Giannini Presidente l'ISVAP il presidente Finocchiaro dell'accordi tutte le autorità che hanno
Aderito a questa
Nostra giornata come veniva ricordato adesso con la giornata di oggi si conclude la prima parte del Progetto quel fare Italia che abbiamo iniziato alcuni mesi fa
Presentando risultati principali ed avendo con noi a discutere importanti autorevoli rappresentanti della Società della
Economia del nostro Paese
Peraltro questo evento conclude il percorso che come gruppo abbiamo promosso nei mesi scorsi presentando in diverse città italiane il bilancio di sostenibilità dell'Unipol
Devo dire che è stato un'occasione molto utile
Per un confronto che abbiamo sviluppato con diverse realtà territoriali e con interlocutori davvero qualificati
Possiamo dire in sintesi che lo strumento della sostenibilità che noi stiamo sviluppando come gruppo cioè di avere un bilancio di sostenibilità che rendiconti le responsabilità sociale dell'impresa
Sebbene interpretato può davvero essere molto utile per qualificare il profilo sociale delle imprese di aiutarli a riflettere migliorarsi nelle stesse performances economiche e capacità competitive
La seconda riflessione che nasce da questi incontri che abbiamo svolto
Aver riscontrato una notevole vivacità nel territorio e questo credo sia giusto evidenziarlo che segnala da un lato l'opportunità che il Paese ha
Per cercare di fare leva sui territori e per individuare percorsi di crescita di sviluppo e di
Innovazione
E al tempo stesso o costruire politiche anche pubbliche che siano in grado di portare a sintesi questa ricchezza che nel territorio giorno dopo giorno opera
E si impegna
Il nostro gruppo per come è nato il per come si è sviluppato ormai abbiamo cinquant'anni
Ha nella sua natura e nella prassi una particolare originale vocazione sociale solidaristica orientato a trovare soluzioni vicina al mondo del lavoro dei piccoli imprenditori del mondo cooperativo e mutualistico
Non è un caso che nei campi della sanità e della previdenza complementare siamo leader nel mercato sia per quote possedute che per qualità che lo fa di offerta che il gruppo in grado di mettere in campo
Diventa per noi quindi naturale a riflettere e agire anche per dare un contributo a trovare soluzioni più adeguate ad una sistema sociale che ha nevralgico per un Paese civile come noi vogliamo essere
E cioè trovare risposte che siano capaci che abbiano la sostenibilità e la lungimiranza
Di cogliere
I bisogni dei cittadini e di trovare quelle tutele ecco alle aspettative e ai bisogni capaci di dare una risposta di futuro
Questo compito che non può essere prerogativa
Esclusiva dello Stato
Non soltanto perché siamo in una grave stretta finanziaria ed economica e quindi per necessità ma è importante perché
Coinvolgere i soggetti privati nel concorrere
Ad un assetto sociale più adeguato e moderno è importante sia dal punto di vista di una partecipazione attiva e consapevole anche per ragioni democratiche di libertà
E cioè pensiamo che appunto lo sviluppo di una nuova e più efficace sicurezza futura dei cittadini sia un elemento essenziale per dare anche competitività al Paese
Chi meglio del Censis poteva
Essere il soggetto che con noi ha costruito questo percorso soggetto qualificato che per rigore scientifico per capacità ci porterà sicuramente come vedrete temi e argomenti molto importanti
Lo stesso approccio sistemico che è molto caro Presidente De Rita può permettere di uscire da un malanno che come Paese ci sta colpendo
Cioè deve essere tutti contro tutti
O peggio ancora che tocca sempre a qualcun altro
Non solo ma spesso prevale un approccio corporativo e schiacciato sul contingente
Noi abbiamo invece bisogno di un lavoro e lo vedrete dalla illustrazione del dottor Roma che ringrazio per il suo impegno eletti ringrazio con lui tutti coloro che hanno aderito a questo percorso che è fatto di
Interviste di incontri di approfondimenti
E diciamo la relazione ci mostra quali sono effettivamente le maggiori criticità i comportamenti delle famiglie le aree di maggiore cambiamento che nella società sono intervenute e gli ambiti di un possibile percorso di intervento
Vorrei soffermarmi in due battute per poi concludere su quattro punti che considero essenziale che se volete sono di metodo ma possono aiutare poi nel lavoro futuro
Il primo aspetto che a mio avviso merita di essere considerato riguarda
Quale visione sia necessaria per il Paese
E cioè quale sia la modalità e
La priorità che vogliamo dare e cioè se abbiamo una lettura di tipo utilitaristico cioè un welfare serve perché sistema economico possa funzionare
O se invece
Possiamo immaginarci
Un'idea che sia capace certa una sfida impegnativa di costruire una visione interdipendente nella quale lo sviluppo economico il progresso sociale possono camminare insieme
Peraltro inoltre è un efficiente sistema economico serve dovrebbe servire per produrre esso stesso benessere per dare tutte le garanzie sociali più adeguate e cittadini
Pensiamo a questo proposito quale significato alla sfida che il Paese dovrà affrontare
Di Europa due mila venti cioè della strategia che fa della coesione e della
Economia della conoscenza e la frontiera sulla quale impegnare investire importanti risorse
Secondo
Occorrerebbe evolvere nel pensiero e non lo stesso approccio culturale superando questo contenzioso
Ormai un po'datato e conservatore tra il pubblico il privato
Pensando invece che possa essere importante costruire condividendo i valori universali e principi di tutela per tutti i cittadini
Anche poi una capacità è un'intelligenza operativa capace di differenziare le prestazioni e di dare soluzione che effettivamente siano in grado di calarsi nella realtà sociale
E in questo senso le organizzazioni sociali delle azioni collettive possono contribuire in modo importante per
Compenetrare si deve fare
Collaborare con lo Stato nelle diverse articolazioni terzo
Di grande attualità
La risposta che sempre più e diffusa è che non ci sono i soldi
è certamente vero è un dato realistico di fatto
Ma se ci pensate è un approccio un po'troppo poco mobilità anche per il Paese soprattutto in una fase di necessità come questi
E allora lavorare perché attraverso modalità di efficienza di equità e di uguaglianza tra i diversi cittadini
Possa essere possibile costruire collaborazioni cooperazioni e convergenza dei diversi soggetti credo che questa sia la sfida più importante
Il problema della ricchezza del Paese e delle sue dimensioni e della sua distribuzione
E anche come
Sia possibile immaginarsi che questa richiesta aumenti cioè come sia possibile dare leva e
Fiato alla crescita
Attraverso
Riforme anche senza costo per lo Stato che crea in un maggiore dinamismo nel mercato e nella società e attraverso anche
Una più forte e decisa azione di contrasto dei fenomeni elusivi
Ai fenomeni regolare illeciti che purtroppo sono presenti nella società nel mercato
E inoltre qui c'è un punto chiave a mio avviso lavorare perché ed è difficile questo discorso mi rendo conto sia possibile aiutare i cittadini a indirizzare i propri consumi e le proprie estese
In una direzione che sia più legata al lungo periodo e non al breve
Tornerò su questo punto quarto elemento e concludo
La consapevolezza da incrementare tra i cittadini e il ruolo che nessuno soggetti collettivi e le istituzioni possono avere
Per cercare di costo e le condizioni perché vi sia una visione sostenibile del nostro futuro per costruire passo dopo passo soluzioni in grado di fornire sicurezza nuovi legami intergenerazionali
E capace di riconoscere e valorizzare le diversità di genere riducendo gli squilibri al territorio e governando i fenomeni migratori
Insomma si tratta di fornire
Un nuovo modello dello sviluppo che sia in grado di considerare il welfare come una grande occasione come volano resto spesso di sviluppo del Paese
E lo spirito dovrebbe essere quello lo voglio ricordare perché credo sia un elemento importante anche per il futuro del nostro Paese
Recuperare quello spirito quel coraggio quella lungimiranza che ad esempio un gruppo di cooperatori quasi cinquant'anni fa ha intrapreso il Progetto Unipol
E cioè l'idea di costruire uno strumento economico capace di rispondere a bisogni emergenti dei cittadini di allora
Oggi si tratta di fare nelle condizioni
Molto cambiate operazioni analoghe
E allora permettetemi una conclusione su due concetti fondamentali sicurezza del futuro
Quando parliamo di sicurezza
Intendo dire anche dare ai cittadini certezza
Cioè superando una modalità che illude i cittadini
Che alimenta demagogia furbizia e ambiguità del non detto
Ma compiere ogni sforzo per chiarire con serietà e rigore cosa si può fare e cosa non si riesce a fare e questo se ci pensate vale soprattutto per i giovani
Allora se parliamo di giovani e l'altro concerto il futuro non rinunciando al cambiamento anzi
Avendo noi una visione più lunga dello sviluppo sostenibile cioè capace come ci ha detto un anno fa il premio Nobel Amartya Sen chiare in questa stessa sala
Di promuovere un'idea di libertà sostenibile dove gli uomini che verranno
Possono essere considerate portatori di bisogni che meritano risposte materiali
Ma contemporaneamente aspirano a valori che chiamano in causa le capacità le opportunità e le libertà delle persone e noi credo oggi abbiamo il dovere di ricercare risposte che siano convincenti per questi valori grazie
Caduto Stefanini ha già introdotto una serie di
Di spunti diciamo che poi verso
Vedremo nel ed esamineremo nel corso delle delle due tavole rotonde
Il rapporto tra pubblico e privato il fatto che non ci sono soldi il futuro dei nostri figli il ruolo diciamo del delle varie componenti all'interno della società mi pare ci sono già una serie una serie di spunti
Però dire che forse per prima cosa conviene vederla questa ricerca allora seduto Giuseppe Roma direttore generale del Censis ce la illustra e poi passiamo la discussione grazie
Amo
Presentiamo qui la sintesi dei risultati di un lavoro abbastanza lungo che non è solo di ricerca
è un lavoro
In cui le ricerche sono state sia di confronti internazionali che di
Analisi dei comportamenti concreti delle famiglie italiane
Ma anche
Ascolto dei vertici istituzionali delle forze sociali confronto abbiamo fatto tre workshop interni
Con la presa tanti
Delle istituzioni delle
Grandi forse economica e sociale del Paese anche di di proposta
Allora
Il primo punto è che
Noi ci troviamo ancora nonostante tutti i problemi
A estremamente evidenti in questa
In questi giorni ci troviamo in una sistema di protezioni sociali
Che garantisce tutto sommato un buon livello di copertura nonostante che ci siano
Tante contraddizioni disparità nord-sud categorie
Generazioni
Certamente il problema fondamentale di come
Faremo nei prossimi anni a mantenere questo livello di copertura e come lo potremo dare alle nuove generazioni se noi pensiamo
E tutto sommato il Censis nato cinquant'anni fa come Centro Studi investimenti sociali adesso presidente Stefani diceva che anche l'Unipol è nata circa cinquant'anni fa evidentemente in questo lungo periodo l'Italia è passata da
Essere un Paese a a basso tenore di welfare a un buon tenore di Guelfa e devo dire che anche
Quest'incontro di cui io ringrazio pubblicamente l'Unipol e di averci consentito di fare questa riflessione a tutto campo e proprio il segno di come sul tema del welfare oggi ci sia bisogno
Di De e anche di capire un po'meglio quello che sta succedendo
Abbiamo innanzitutto confrontato il sistema italiano con quello di centotrentaquattro Paesi del mondo e sulla base
Di alcuni indicatori certamente
Non solo quelli che riguardano la spesa
Nei vari comparti del welfare ma anche più in generale una sorta di indice di
Benessere sociale l'abbiamo chiamato indice Unipol Censis sostanzialmente speriamo di monitorare così
L'Italia nei confronti degli altri paesi cosa viene fuori viene fuori che l'Italia si trova al tredicesimo posto nella seconda fascia diciamo la prima fascia di Paesi
Sono quelli scandinavi la Germania che la Francia poi ci siamo noi un po'in basso insomma
In questa seconda fascia
Giappone Canada sono i Paesi più importanti e poi nella terza fascia ci sono i Paesi anglosassoni sappiamo
Essere molto legati alla dimensioni individuale di responsabilità più di quella collettiva e che quindi sono sotto di noi
Ora
Le quattro ragioni mettiamo sullo sfondo i problemi
Legati
Alla spesa all'equilibrio dei conti cioè quelle di cui poi concretamente si parla perché
Secondo noi al di là di come gestiamo le risorse pubbliche nelle politiche sociali ci sono quattro grandi tematiche che sono strutturati che ci vengono dal passato e che saranno sempre più forti del futuro
Intanto noi siamo un Paese in cui fortunatamente c'è una lucidità spesso longevità attiva la gente vive più a lungo di dire anche per lungo in buona salute
Però a fronte di questo invecchiamento anche positivo della popolazione noi non abbiamo
Un ricambio generazionale questo è un problema italiano ma è un problema europeo perché
Ci troviamo oggi i i risultati della abbassamento del tasso di natalità negli anni Sessanta e qui oggi ci troviamo un sistema in cui aumenta chi esce dalla vita attiva e diminuisce chi entra nella vita attiva
Poi abbiamo una forte pressione della sanità
Non soltanto per
Per le mani delle malattie cronico degenerative ma anche perché siamo un Paese che tiene alla salute e quindi c'è una pressione sul sistema sanitario rilevante
In più cresce la non autosufficienza anche in funzione della più lunga durata della nostra vita e la la quarta questione le nuove generazioni sono entrati nel mercato del lavoro in maniera discontinua conforme
Che non consentono quella progressioni di carriera quella sicurezza nel lavoro e quindi poi nella pensione come è stata per rendere le generazioni precedenti
Qui alcuni dati abbastanza note evidente che noi abbiamo già perso negli ultimi dieci anni due milioni di giovani
Ma se guardiamo in un non altri favolosi anni due mila e cinquanta dove si fanno le proiezioni ma anche se la guardiamo a dieci Warren tannini e queste sono proiezioni
Inconfutabili perché le mamme che faranno quei figli già sono nate quindi sono numeri che non difficilmente potranno essere modificati
Noi vediamo che nel due mila e venti ci saranno due milioni di ultrasessantacinquenni in più nel due mila e trenta ci saranno quattro milioni
Cioè fra vent'anni avremo quattro milioni
Di ultra sessantacinquenni in più e avremmo circa due milioni di attivi in meno
Questo naturalmente porta
Una un effetto notevole sulla spesa vedete l'Italia con il sessantuno per cento e il Paese che fra i grandi Paesi europei spesi spende di più per
La previdenza
Non è
Necessariamente solo un portato della invecchiamento dalla popolazione ma anche di come poi nel tempo la previdenza è stato utilizzato nelle varie situazioni voglio dire per esempio che oggi
Noi abbiamo in Italia il venti per cento gli ultrasessantacinquenni e spendiamo il sessanta per cento ma in Germania che ha il ventuno per cento gli ultrasessantacinquenni si spende il quarantatré per cento della spesa sociale
Questo board può voler dire che si spende di più in generale di spesa sociale può voler dire che le pensioni sono state articolati in maniera diversa certo e
Un dato la dimensione demografica pesa fortemente
Se noi andiamo a guardare poi nel futuro vedete le proiezioni che ha fatto la Ragioneria dello Stato ci dice si vede abbastanza bene
Che la copertura
Che oggi circa il settantatré per cento il tasso di sostituzione per i lavori per i lavoratori dipendenti privati nel tempo porterà a una riduzione notevole il sessanta per cento
Il calcolo che fa la Ragioneria invece con
Strumenti integrativi come addirittura portano un risultato migliore
E
La questione però che gli ho detto all'inizio quella dei giovani credo che sia quella
Più rilevante non abbiamo fatto una nostra stima di che cosa succederà a
I giovani che oggi hanno fra i venticinque e trentaquattro anni cioè lasciamo perdere i quindicenni lasciamo perdere i diciannove enni che bene o male dovrebbero forse continuare a studiare ma certamente la fascia venticinque trentaquattro anni una fascia in cui
E necessariamente si dovrebbe essere tutti al lavoro specie noi sappiamo che degli otto milioni di giovani fra i venticinque e trentaquattro anni
Solo cinque sono occupati ce l'abbiamo tre milioni di giovani che in parte studiano o non studiano o non lavorano e dimessi neanche ne parliamo perché naturalmente come una copertura
Previdenziale perché oggi non ha neanche un reddito difficile poterla pensare degli altri cinque milioni che lavora l'abbiamo fatto un calcolo sui quattro milioni che sono la oggi lavoratori dipendenti a tempo indeterminato a tempo determinato ma comunque hanno come dire un reddito da lavoro
Oggi come vedete
Il trentadue per cento
A meno di mille euro netti
Nel calcolo che noi abbiamo fatto già ASI a sessantasette anni con trentasette anni di contribuzione
Voi vedete che aumenteranno ancora quelli che avranno una pensione al di sotto dei mille euro cioè c'è un dieci per cento di giovani che oggi guadagnano di più di mille euro che andranno in pensione
Il retrocessione ora naturalmente prendere una pensione con lo stesso stipendio all'inizio della carriera vuol dire sostanzialmente naturalmente
Questi sono valori de frazionati sono sarebbe veramente macelleria sociale come si dice ma
Certamente noi avremmo
Una situazione per le nuove generazioni generazioni che
Difficilmente potrà
Essere non solo di soddisfazione ma anche
Capace di una sopravvivenza decente per quelli che oggi
Che oggi già lavorano in maniera più o meno stabile un'altra questione che ho detto
Che mette a rischio il sistema del welfare e la crescita della disabilità noi oggi abbiamo circa
Se un sette per cento della popolazione
Italiana che ha problemi di non autosufficienza fra dieci anni sarà l'otto per cento fra
Trent'anni sarà circa l'undici per cento sono passiamo da quattro milioni a cinque a sette
Altra questione che e di tipo strutturale allora veniamo un po'come fino adesso le famiglie italiane hanno
Affrontato queste tematiche
La salute l'assistenza
E più sullo sfondo la previdenza ma e qui parliamo della
Famiglia e della persona di riferimento quindi naturalmente in una famiglia ci può essere
La persona di riferimento come vedete in gran parte quarantadue per cento si tratta di pensionati poi può esserci anche una moglie che lavora può essere un figlio che lavora però se voi guardate circa
Quarantadue più sedici il cinquantotto per cento delle famiglie italiane hanno una persona di riferimento che sostanzialmente dipende da come
Gestiti gestita la spesa pubblica perché sono o pensionati o sono lavoratori
Questi in blu o sono lavori lavoratori dipendenti da enti pubblici o da comunque strutture che dipendono
Dalla dimensione pubblica istituzionale come vedete i giovani sono gran parte
A collocati in questa fascia cioè che la fascia della piccola e media impresa mentre i lavoratori che voi spesso sono sembra anche essere quelli più titola tutelati segue della grande impresa rappresento circa un qua però per cento voi naturalmente c'è il lavoro autonomo allora noi abbiamo già una struttura socio economica quindi prima
Abbiamo parlato della dimensione strutturale demografiche maggior abbia una struttura socio-economica che
In parte molto sbilanciato sulla spesa pubblica in parte è molto legata al mondo della piccola e media impresa
Ora
Gli italiani sono bravi nel risolvere i problemi come vengono
Nella
Rispondere anche con le proprie risorse con la propria capacità a tutti i problemi contingenti quindi sostanzialmente la sanità e l'assistenza avuti in Italia una forte partecipazione delle famiglie come vedete
Sono tante le famiglie che
Hanno usato servizi privati e li hanno pagati di tasca propria
I farmaci il settantuno per cento
Il dentista il quarantuno per cento e così via
Quindi non abbiamo alla fine abbiamo determinato quanto italiani spendono per la salute di tasca propria
Come ha detto una media di mille euro però c'abbiamo il quarantaquattro per cento delle famiglie che per esempio inutilizzato il dentista che spendono mille
E quattrocento Euro quasi
Più di di cento euro al mese e le spendo naturalmente senza
Altra ragione che di affrontare un problema se c'è la lunga coda per fare la TAC fino a Padova nel privato e quei soldi si un po'si perdono quindi ma la stessa cosa possiamo dire
Per tutto quello che riguarda
I bisogni assistenziali c'abbiamo più di un terzo delle famiglie italiane che hanno un Gambino un minore o hanno una persona non autosufficiente anche in questo caso
Come vedete la prima vittima e la donna perché sono tanta adesso non
Sto qui addirittura che i dati ma
Molte donne rinunciano a lavorare per l'una o dell'altra ragione
Naturalmente l'altro sistema che tutti conosciamo quella di procurarsi un'assistente familiare una badante cioè pagare anche qui da staff di tasca propria per
Per l'assistenza quindi nella sanità e
Nell'assistenza cioè problemi immediati a un certo punto
Una persona che era in casa non è più autosufficiente come risolve il problema lo risolvo un poco le risorse familiari in maniera diciamo del tutto estemporanee
Per quanto riguarda invece i problemi di più lunga gittata cioè la previdenza è un problema che io c'ero fra vent'anni so trentacinque anni buco lavorerò fra trenta trentacinque anni
Qualcosa succederà e come si vede succederà che intanto io
Non so proprio
Per esempio quasi nulla del dei sistemi integrativi
Nullo o scarso c'era quasi il settanta per cento della popolazione italiana cioè
Si so vagamente che c'è qualche strumento va oltre quello pubblico e d'altronde se mi chiedono
Quanto prenderai di pensione
Nessuno lo sa sessanta per cento
Non lo so ma lo vorrei sapere
Insomma siamo il settanta per cento che non sa nulla della perché è una cosa molto futura ripeto nell'immediato dia una risposta con le risorse che abbiamo più l'ombrello di copertura pubblica ma nel futuro questo discorso non lo facciamo proprio
Quindi mentre
Le Dinacci al welfare solo nel futuro però fatta vedere prima tutti i dati di tipo socio demografico invece in questo
Non c'è se andiamo a voi a vedere la penetrazione effettiva di chi ha già una pensione integrativa privata un fondo pensionistico vedete che ci troviamo attorno al venti per cento togliamo quelli oltre sessantacinque anni
Che naturalmente ce l'hanno ma se no non è che sono propensi a sottoscriverlo ma e diamo i più giovani aumenta un po'la protezione
Nelle nelle fasce quarantacinque era stata quattro quelle più prossime alla pensione un po'meno diciamo che reazione perché riavviata siamo attorno al venti per cento
I fondi pensionistica teoria siamo ancora più bassi siamo attorno all'otto per cento della popolazione ancora
In attività
E allora alla fine
Qual è
Per le famiglie italiane nel futuro
La provenienza del reddito vedete che c'è
Soprattutto i redditi bassi che la gran parte quarantatré per cento dice io avevo della sola pensione naturalmente una pensione che essendo un reddito basso non sarà
Elevata
L'altra combinazione più grossa come vedete sono la pensione pubblica più i risparmi
Accumulati l'eredità qualcosa che verrà ancora venire qui di più io
Di più alto livello naturalmente si combina alla pensione a strumenti integrativi o a investimenti che si son fatti durante l'arco della vita
Vedete che ad esempio i redditi bassi non è mica poco quelli che dicono che comunque continuare a lavorare
E siamo fra
Cinque sette siamo quasi l'otto per cento voi naturalmente lavoro oltre l'età pensionabile l'altro cinque per cento qui cioè
In effetti non ci troviamo di fronte a
Una visione anche del futuro per quanto riguarda di redditi sempre di tipo di tipo combinatorio
Se guardiamo
Inoltre alle necessità sanitari anche qui
Una parte ci dice Bacci penserà tutto il pubblico ma se lo abbiamo una notevole quantità che sui problemi futuri vivo assistenziali e sanitari vedete integrerà il pubblico con le proprie risorse di tasca propria
Allora conclusione perché a questo punto
Ci sono alcune proposte la conclusione è la seguente noi abbiamo un sistema di vedo che
E di buon livello anche comprato a livello internazionale in cui soprattutto per i problemi così come si sono posti invecchiamento la non autosufficienza nelle la sanità e così via
Abbiamo trovato degli aggiustamenti quello che noi abbiamo definito
Almeno vent'anni fa la famiglia S.p.A. come ha fatto il reddito combinando vari spezzoni di reddito anche risolto il problema di integrare il grande ombrello pubblico
Nel futuro e difficile che la famiglia non so possiamo cavare mille euro possa avere lo stesso tipo di meccanismo
E quindi il tema oggetto come razionalizzare le risorse che vengono sospese
Dalla tasca propria ma che vengono anche disperse come razionalizzare canalizzare l in maniera tale da farle fruttare e allora
Qui ci sono alcune piste di lavoro
Nell'ultima settimana abbiamo avuto tante proposte di voler usare il TFR
Chi vuole alzare il denominatore speriamo non si sa come del rapporto deficit PIL chi vuole fare i conti pensionistici allora noi non abbiamo la pretesa di dare delle ricette
Questo è un laboratorio proprio perché vuole essere uno strumento è una sollecitazione
Attraverso anche dei dei dati diciamo inconfutabili per poter poi arrivare a delle proposte credo che nessuno abbia oggi la bacchetta magica possa dire bisogna fare da domani mattina questo
Diamo delle piste di lavoro e su questo credo che
Il modo partecipato attraverso cui la ricerca è stata fatta può essere un modo giusto per continuare e leghista di lavoro che noi diamo sono primo bisogna che la gente abbia maggiore consapevolezza
Che questo tema
Del futuro dice ma noi siamo un Paese nel presente non c'è la speranza non c'è la voglia di futuro di questo Paese però qualcuno deve incominciare a dire che
è necessario è indispensabile avere più consapevolezza
Io penso che mio figlio si è laureato una settimana fa ho pensato gli regala una pensione integrativa marcia ventiquattrenne B forse se invece
Di regalare sto vivendo se desiderano novantuno Sila potesse cominciare a
Dare come segnale
Che c'è un tema che è quello
Che comunque il lavoro non sarà facilmente ritti trovabile che non sarà facilmente un lavoro di progressione sempre ma sarà un lavoro incerto comunque allora già da oggi
Dare il segnale
E far diventare di moda dico per dire e non lo dico solo perché siamo il caso Unipol ma perché che penso questa debba essere avere più consapevolezza Israele più consapevolezza delle risorse pubbliche difficilmente potranno
Crescere per risorse private ci saranno sempre che naturalmente ci possono esserlo ci possono essere anche
Altri
Operatori altre componenti altre strutture che possano aiutare il singolo la famiglia anche a interagire sia con la dimensione pubblica direzione privata ma certamente di maggiore consapevolezza ce necessità
La seconda cosa per esempio in sanità non
I costi standard del federalismo sanità si dice bisogna razionalizzare la spesa pubblica Berno diciamo bisogna razionalizzare anche la spesa privata
E ti accorgi che senso ha spendere mille cinquecento euro l'anno un po'come discorso verità sulla casa
Prato l'affitto ottocento euro e che naturalmente si perde o quell'affitto di ottocento euro al netto faccio mutuano la casa mia personale molti italiani pensatore
è meglio fare un mutuo non perdere quei soldi la stessa cosa si potrebbe dire per la sanità oggi spendo mille cinquecento euro perché
I contingentemente voglio pago qualcosa una medicina un medico eccetera ma sia probabilmente questi dimettersi da qualche parte e non dico necessariamente le fonti integrativi delle pensi per sanitario ma da qualche parte
Questo potrebbe avere anche un se un significato di razionalizzazione dell'offerta non sarà il singolo a dover pagare per una visita trecentocinquanta euro magari senza neanche la fattura a sarà un modo più collettivo più organizzato di utilizzare quelle risorse
Sullo non autosufficienza B noi abbiamo un milione duecento mila
Persone che vivono le nostre case che abbiamo trovato tramite le parrocchie tramite il sindacato tramite no né badanti questo sistema tutti italiani alla
Da una parte da una parte dobbiamo pensare che erano al non autosufficienza
Ci dovrà essere una crescita di offerta più strutturata
Residenze o altro ma è anche vero che questo nostro modello che è un modello
Fortemente presente
In italiano perché le famiglie hanno trovato questa soluzione possa essere anche razionalizzata il tema del
Del dell'assistenza a domicilio il passaggio da una sanità tutta concentrata una società più di strada in salita distribuito B oggi non può essere lasciata alla spontaneismo
Forse dovremmo anche in questo caso razionalizzare un modello che così come alla fine ha molte falde che succede nell'emergenza
Si chiama un ospedale e
Poi si
Si si aspetta che qualcuno arrivi probabilmente se si organizza una rete se si fa più formazione se si danno più strumenti di back office è questo
In relazione col sistema anche sanitario probabilmente la dimensione della non autosufficienza può trovare degli ulteriori avanzamenti e poi c'è il tema della previdenza per i giovani
è evidente che
Ci sono tante questioni concrete per esempio una partita IVA oggi non ha nessuna forma di previdenza un collaboratore
A progetto bene o male potrebbe anche avere le stesse condizioni dipendente solo che guadagna molto meno e allora oggi noi per
Dobbiamo forse lavorare per alcune fasce certo che chi guadagna
Mille euro probabilmente non può mettere da parte qualcosa di integrativo
Però c'è la famiglia però ci sono anche dei ceti medi più alti insomma dobbiamo su questo lavorare molto di più e infine
Il tema
Degli ammortizzatori sociali non possiamo sempre utilizzare risorse pubbliche ex post quando c'è la crisi quando c'è
Il la dimensione più eclatante della problema noi dovremmo anche qui fare un raccordo fra
Gli strumenti di accompagnamento nella
Vita lavorativa
Per i giovani soprattutto
E le risorse pubbliche e in questa dimensione anche molto spesso negata a un agli incentivi che non sono sempre e comunque di tipo economico ci sono anche
Questioni normative che vanno rimessi in campo e soprattutto una logica di accompagnamento di sollecitazione molto forte per quanto riguarda
Tutto il problema dei giovani residenti problema più grossolano e abbiamo il problema
Dei giovani la
Del ricambio generazionale se non lo affrontiamo in maniera non stereotipata dando responsabilità ai giovani ma anche sostegno
Molto forte alle nuove generazioni credo che noi
Nel futuro saremo costretti a difendere un welfare che per molti versi è un buon sistema di welfare ma a cui non mancano
Le le molte contraddizioni e le molte pecche ma non riusciremo neanche a mantenere quello che abbiamo e non lo garantiremo i nostri figli ed è un po'questo lo spirito con il quale noi
Abbiamo voluto fare questa prima queste sperimentazione questo primo laboratorio e chiaro di Beethoven le ricette le proposte e poi nella dimensione che più vogliamo
Rafforzare nel nostro modo di fare ricerca insieme a Unipol
Verranno anche nei prossimi nei prossimi anni faremo un monitoraggio
Cont considereremo la famiglia sempre centrale individua
Ma in una logica più organizzata in cui le risorse che oggi vengono messe a disposizione di tutti i problemi più forti per la salute e all'assistenza alla previdenza siano razionalizzate siano riportate in un sistema meno sconta destino perché ripeto
Quella famiglia che
Risolveva tutto in era flessibile si adattava purtroppo è una famiglia che non c'è più
Grazie
Grazie al dottor Roma
Allora io chiamerei il professor De Rita
Ma mi è stato delegato del gruppo Unipol a Carlo Cimbri
Professor da zero Abravanel
E professor Magatti
Allora non abbiamo posto e prendere
Sono
Basta né professori
Allora abbiamo visto insomma
Mi pare che
Si conferma che abbiamo l'Uefa che
Ha bisogno di di interventi di interventi urgenti insomma finora il suo lavoro tutto sommato l'ha fatto tutto sommato
Poi può essere più o meno critica ma
Cosca lo so che la sua analisi e più dura finora però insomma il suo onesto lavoro l'ha fatto forse non sufficientemente però ha bisogno di un intervento però
L'idea eccome quell'asse che diciamo che gli italiani fossero seduti ormai da qualche generazione su un materasso solo sdraiati su un comodo materasso che che li ha accolti più o meno accordandogli quello di cui aveva bisogno
E adesso non c'è la capacità non c'è la voglia non c'è la forza non c'è la capacità culturale forse di alzarsi da questo da questo materasso e però lo dobbiamo però lo dobbiamo fare perché poi
Manovra dopo manovra i soldi non ci sono dicevamo all'inizio manovra dopo la manovra quello che dovrebbe essere una revisione di questo stato sociale
Sta diventando piano piano uno smantellamento ecco allora che il ricorso al mercato può essere
La soluzione in qualche modo e però è una soluzione che ancora mi sembra mi sembra si allontana professor maga
Sì
Diciamo che per la verità poi così come è stata apposta non credo neanche che sia propriamente la soluzione
Sotto solleverò brevemente tre punti la prima e che è bellissima la la prima cartina in cui si vede che l'Europa è questo il luogo del mondo in cui esista un welfare l'unico diciamo così in un sistema di protezione versa visti come
E noi siamo un grande Paese europeo e sappiamo che l'Europa è in una situazione di grande fragilità finanziaria e democratica Europa davanti a sé una grande questione cioè o Fondaco su welfare a colori forma
In maniera abbastanza sostanziale
La spesa pubblica
Non può essere una risposta
Anche se di spesa pubblica naturalmente continueremo a vivere
La finanziarizzazione
Dei risparmi
E l'accesso al mercato inteso come accesso individuale non è la risposta soprattutto in Italia meno nella risposta perché
Se non ci siamo accorti siamo passati da una grande crisi finanziaria
In cui il circo circuiti finanziari diciamo così hanno dato cattiva prova di sé
è una persona
Mediamente razionale diciamo così non capisco come possa attivarsi a mettere i propri risparmi
In un Progetto trentennale in un sistema finanziario che è totalmente sotto sopra cioè credo che ci siano dei seri problemi di razionalità dice così
E terzo e anti genera attivo
Perché ha prodotto
Una tale protezione un tale successo diciamo così
Che non cura più soprattutto in Italia questo problema come da una parte
Ha generato un invecchiamento della popolazione un appesantimento del tema delle pensioni e dall'altra parte non è più in grado di sostenere diciamo così il processo della vita in Italia sappiamo c'abbiamo la questione dei giovani la questione delle donne la questa dei bambini
Quindi per queste ragioni come dire il modello di welfare europeo poiché specificatamente italiano
Non ha futuro in questi termini diciamo così
Perché credo che il mondo
Per quanto riguarda l'Italia poi c'è un problema
Di una crescita ed un raggiungimento del benessere troppo veloce
Per cui noi siamo alla fine come dire gli anni cinquanta sessanta settanta hanno prodotto un grande benessere gli anni Ottanta nuova troppo in fretta non abbiamo maturato gli anticorpi per essere una generazione che continua a pensare al suo futuro semplicemente come
Potevamo aspettarsi diciamo così siamo arrivati lì e abbiamo un po'consumato le risorse che avevamo prodotto nel periodo precedente adesso c'è un problema come dire sfruttando
La fine di una fase politica probabilmente di ventennale diciamo così di ripensare uno sviluppo
Ma ponendo al Paese il tema dello sviluppo ancora è stato detto all'inizio io riprendo quell'aspetto non si può parlare di un welfare se non il rapporto lo sviluppo soprattutto in Italia oggi altrimenti si raccontano balle diciamo così agli italiani
Ecco a diritti infiniti
Sì risposto con risorse infinite che hanno prodotto un debito infinito diciamo così quindi il punto è
Che i diritti non possono essere figli infiniti
E che bisogna rimettere ordine questo un punto che il senso e sottolineava che è molto molto rilevante una larga fetta di risorse economiche sono attualmente speso dagli italiani al di fuori dei circuiti pubblici
Il dentista gli asili
Labate badanti
Sono dei flussi finanziari molto consistenti completamente disordinate pensate le badanti facciamo un calcolo così spannometrico perché non ha i dati ottocento mila badanti per ottocento euro al mese diciamo così
Sono settecento milioni di euro diciamo il cinquanta per cento essendo le badanti quasi tutte donne
Spesso dell'est che hanno i figli in età scolare opposto colare nel Paese dell'Est di queste settecento milioni di euro trecentocinquanta milioni di ICI hanno così vanno direttamente a sostenere lo sviluppo dell'est Europa
è un progetto di cooperazione internazionale diciamo così interessante ma forse richiede come dire di pensare a una massa di risorse che sono totalmente disorganizzata e e che vanno probabilmente ricomposta
Ecco allora questo secondo punto diciamo così
Io credo che se
Invece le collochiamo la relazione tra welfare e sviluppo
E teniamo conto che
Già i buoi sono scappati dalla stalla abbondantemente
Non dobbiamo immaginare semplicemente di mettere
Nuove risorse nuove risorse nuove risorse abbiamo da una parte
Cospicui
Flussi finanziari economici che escono le tasche delle famiglie sono totalmente disorganizzata e abbiamo degli spazi credo abbastanza significativi sull'atto pubblico per
Rimovibili tare diversamente queste risorse
E quindi come dire io credo che
Ragionando su questi due fronti possiamo impostare il tema del welfare diciamo così non semplicemente nell'ottica
Di più risorse che rispondono a più domande perché questo circuito del circuito da cui dobbiamo uscire
Ecco
Fatte queste premesse
Vola mia il mio suggerimento il mio contributo la pars construens né sembrava poi era
Come dire l'oggetto specifico del del dell'incontro del convegno
Ma io credo che
Innanzitutto siamo a un cambiamento di fase storica gli ultimi trent'anni e sono finiti terminati
Come è stato per gli anni Settanta ci sarà un lungo periodo di transizione alla ricerca di un nuovo modello
L'Europa a come accennato prima la necessità di ripensare in particolare il welfare perché da lì come dire
Quello il punto in cui ci saranno la sua fortuna o la sua sventura diciamo così allora
Dentro questo quadro diciamo così il tema della sicurezza il tema del welfare
Si basa sul rapporto individuo gruppo
Io do qualche cosa un gruppo a una collettività
Devo capire che cosa questo gruppo mi dà in cambio questa collettività mi dà in cambio e la collettività data in servizio al singolo e deve chiederli qualche cosa allora la prima affermazione che farai e che il welfare deve definire uno scambio
Non è semplicemente un flusso di risorse
Che dai alle casse dello Stato va
Come dire avvantaggiare dell'individuo anche perché sappiamo scusate che in Italia la spesa pubblica ha prodotto il massimo della disuguaglianza nei Paesi avanzati dobbiamo livelli disuguaglianza paragonabile a quelle americane e inglesi avendo una spesa pubblica gigantesca
E questo bisogna dirlo
Perché in Italia la spesa pubblica non è il canale per
Ridurre le disuguaglianze
Stante ragione adesso ne parliamo ma non è quella la strada per cui per chi ama l'uguaglianza diciamo così l'Italia non può predicare semplicemente più spesa pubblica nel due mila undici ecco dicevo
Se è uno scambio tra un individuo in gruppo
Nella
Nella fase di transizione che stiamo attraversando in questa situazione di grande difficoltà pensiamo alla Grecia
Pensiamo alla Spagna Portogallo Alitalia quindi stiamo parlando di cose abbastanza impegnative diciamo così ecco io
Uso tre parole
Credo centri non molto con la ricerca del Censis
La prima parola è questa
Spirito di alleanza
Curiosamente forse
Di queste espressioni usa la parola alleanze ci metto lo spirito da buon cattolico
Ne parla Michael Porter
Solar Barbisan fra i più
Numero uno due mila undici
Titolo copertina quindici pagine di articolo reinventare il capitalismo
Produrre valore condiviso Porter bizze il tempo tra mobilitazione individualistica per il Paese vantate terminato tutto quello che potevamo spremere dalle Mall abbiamo spremuto
Il futuro a che fare con la ridefinizione di forme nuove di alleanza
Perché nella seconda globalizzazione
Che nasce con la crisi finanziaria
I paesi avanzati
è il rapporto tra paesi avanzati e paesi emergente cambiato i paesi avanzati devono ridefinire forme nuove di alleanza tra i loro soggette
Quindi il primo tema è spirito di alleanza se parliamo di welfare parliamo di alleanza
E questo è un grande tema diciamo così
è un grande tema culturale un grave tema politico un grande tema istituzionale
Secondo innovazione
Bisogna credo immaginare questo segmento come una realtà economica che è in grado di ospitare importanti innovazioni
In termini di organizzazione interna istituzionale in termini di efficienza in termini di mobilitazione di intelligenza di soggetti diciamo così
Interni di qualità della vita nelle città
Sono colpito dal fatto che in Germania la Germania ha preso molto l'onda ambientalista Verde
E sta utilizzando l'elemento verde con me punto di riferimento per generare innovazione ecco io credo che in Italia non abbiamo una tradizione molto meno sul verde molto più sulla cultura e sul sociale
E forse potremmo utilizzare cultura sociale come punto d'appoggio per avviare una grande stagione di innovazione e credo che sia importante pensare il sistema socio sanitario come un luogo di innovazione sociale per lo sviluppo
In cui attraverso l'innovazione si possono recuperare risorse e fare risparmi per così dire utilizzare meglio le risorse
E soprattutto come vice porterà nel suo articolo creare valore che non va in giro per il mondo ma che permane sui territori che è un aspetto importante di economie per aperte come quelle in cui viviamo
Terzo punto
E chiudo
Sussidiarietà non nel senso come dire anti istituzionale ma nel senso che la sussidiarietà va pensata come uno strumento per riprodurre socialità
Faccio la metafora dell'ambiente capitalismo è cresciuto sfruttando l'ambiente sta imparando a capire che deve relazionarsi con l'ambiente
Abbiamo anche sfruttato sempre di più una risorsa sociale ce n'è sempre meno
Bisogna utilizzare la parola sussidiarietà non in chiave anti istituzionale ma come a un canale uno strumento come dire che serve per rigenerare
Quel
Patrimonio di socialità sia breve sia media si allunga diciamo così senza il quale
Le comunità le collettività non stanno insieme e senza al quale tutto diventa moneta e tutto diventa insostenibile
Dal punto di vista finanziario allora il tema la sussidiarietà è un tema importante e apre molti scenari interessanti il tema dell'aggregazione della domanda
Il tema de l'aggregazione dei risparmi
Il tema
Della trasformazione del terzo settore in questo in questo Paese
Se lavoriamo su questi tre piani diciamo così la composizione
E loro riutilizzo di forme antiche vedi mutualistiche nella matrice mutualistica diciamo così nel comporre i flussi finanziari
Creando forme di collettività leali e basate sull'alleanza che consentono di introdurre l'innovazione
Se utilizziamo la composizione alla domanda a livello locale non lasciamo semplicemente disordinatamente espresse ad ogni singolo utente se
Utilizziamo il patrimonio del terzo settore sganciando dalla sua dipendenza pubblica diciamo così rendendo un attore come dice il Monza Magni capace di generare un'economia civile dell'innovazione ecco questi tre
E pezzi del discorso sono sufficienti per far capire che per sussidiarietà qui non si intende diciamo così tutto ciò che non è statale
Ma si intendono tutte quelle forme istituzionalizzate che consentono di comporre forme di alleanza intermedie che possono avere generare come dire un senso di legame
Senza il quale il welfare credo in Europa faccia fatica a
Andare avanti
Ecco per concludere dico che
Eccome se vuole dovessimo approvare a ridefinire una relazione come dire tra l'elemento economico monetario
L'elemento delle prestazioni la loro efficienza elemento delle relazioni sia personali sia locali sia istituzionali
Su questo triangolo diciamo così io credo che si giochi
Il futuro del welfare non semplicemente come un peso che dobbiamo portarci dietro ma come un luogo che l'Europa e l'Italia in particolare
A
Per ridefinire come dire il proprio modello di sviluppo
Era brava nella fa convince questa questa mali so che lei molte molto duro sul sul sul welfare locale me lo dà per morto quello che c'è quello che è quello che abbiamo insomma o quasi
Non li sicuro siamo d'accordo sul fatto che risorse pubbliche non ce ne sono e che quindi la parola d'ordine in qualche modo è riallocare su questo credo che saremo tutti d'accordo ma come
Sono duro dicendo che il welfare e morto dico solo intanto per me è un onore essere qui con il Presidente De Rita e penso che il Censis sia una poche istituzioni veramente
Eccellenti rimaste nel nostro Paese ci sono in questo rapporto degli spunti estremamente interessanti c'è una diagnosi molto puntuale fatta bene
Ma secondo me
Il messaggio che viene fuori è un po'edulcorato
è un messaggio ottico abbiamo avuto un welfare più o meno facciano alcuna buona produzione sociale dobbiamo proteggerlo dobbiamo
Tenere conto che non ci sono più risorse
La vera realtà e che le stesse analisi questo rapporto dimostrano
Che il nostro welfare il modello del nostro welfare e fallito
è fallito nelle due cose essenziale di un welfare proteggere socialmente e non disincentivare lo sviluppo e la libertà dell'economia la stessa statistiche c'è stata mostrata no siamo tredici studenti no
Però se vai a vedere
I numeri noi siamo come numeri vicini agli Stati Uniti che ha un welfare modi di dire
Ma
Molto lontani dalla Francia dalla Scandinavia avendo un costo costo pressione fiscale sul sistema
Che a livello francese e quindi abbiamo un costo di un sistema costo una pressione fiscale di tipo francese è un welfare
Di tipo americano e quello che diceva il professore sulle nostre ineguaglianza noi siamo il Paese più ineguale del mondo occidentale perché il Gini che è ripreso il rapporto fra poveri e ricchi a livello dell'America però abbiamo una mobilità sociale
Che invece in questi mondi ad alto welfare milioni pone scandinavi e Stati Uniti realtà abbiamo un'unità sociale bassissima
Da noi i poveri sono molto più poveri delitti come gli Stati Uniti ma non ha nessuna chance salire
Noi diamo un welfare tutte queste analisi che sono state presentate io le ho riguarda una per una
Dimostrano un fallimento profondo perché per esempio abbiamo dimostra che avevamo un modello di welfare fan di tipo familiare buco quello scandinavo che invece lo Stato per la famiglia in cui concetto è quello vecchio di cinquant'anni fa devo proteggere il capo famiglia che lavora in una fabbrica il quale l'Unipol protegge il resto della famiglia ed è fuori da questa immagine cosa impressionante queste donne che continuano a fare nel sessanta per cento dei casi le badanti però di anziani
Che
Non hanno più tanto la pensione diventano sempre più anziani
Il modello familiari in un modello in cui il i sociologi ci insegnano che la stessa famiglia oggi
Non ha più senso vuole di prima perché i divorzi aumentano anche i veri nuovi poveri sono le mogli separate con un bambino e con bambini e i mariti separati
Queste iniquità te generazionale sulle pensioni è una cosa spaventosa venire fuori da questi numeri e stiamo creando un gatto iniquità mostruosa che è stata costruita negli ultimi vent'anni
La sanità è stato presentato i dati sulla sanità anch'io su cui concordo Stato mi detta la sanità nostra nella media non va male è vero abbiamo una vita media più alta abbiamo una qualità media non male
è stato però misurato l'auto spoke cioè quello che gli italiani pagano di tasca propria mila euro per famiglia
Son circa il fatto cinquanta euro
Italiano che è il più alto del mondo però
Precedente o agiamo su quello giustamente sono d'accordo su
Con una sanità privata che cerchi di ridurre l'alto poche
Ma non dimentichiamo il dato che
Se noi misuriamo le spese catastrofali catastrofali su quelle che influenzano il quaranta per cento del reddito di una famiglia le disgrazie due di grande aggiunta ad una sicura una catastrofe sulla su
La sola fra sulle ore di una famiglia no in Italia c'è un quattro per cento di famiglie che si trovano affrontare questa è una famiglia su sette in Campania si trova
Dei più poveri si trovano affrontare una volta nella vita una spesa catasto fare
In una situazione in cui e parliamo adesso di tipo di sistema pubblico due regioni Lazio Campania dove ci sono queste spese catastrofali rappresentano il sessantacinque per cento del nostro deficit della nostra sanità hanno un debito di centodieci miliardi come la Grecia
Come la Grecia e quindi essendo come la Grecia propria Grecia presenta al tre per cento del PIL europeo queste rappresentano il diciotto per cento del PIL italiano
La sanità
Dopodiché si è parlato sì gli ammortizzatori Cecere bisogna mettere un po'a posto per abbiamo sto precariato giovani no qui non si è riconosciuto che l'economia è cambiata in maniera profonda negli ultimi cinquant'anni
Che le fabbriche oggi rappresentano il venti per cento il terziario rappresentava ottanta e che quindi si è creato questo sistema duale che protegge tiene le fabbriche
E
E protegge chi è già occupato e chi invece fuori
Non è protetta che abbiamo un giovane su tre disoccupato uno su due al sud
Perché il welfare da noi è un welfare molto
Orientato a proteggere le preoccupazioni di chi lavora
L'altra cosa che mi ha colpito moltissimo in queste indagini italiani gli italiani che sembra che dice sì non capiscono sono disinteressati al welfare ma italiani vengono fuori dalle imprese per genere come
O non capiscono che stanno pagando un sacco di pensione quelle che sono lavoratori dipendenti e non lo capiscono non viene fuori oppure se ne pagano poco
Cessano però sperano sempre che poi
Vengono ripagati purtroppo il problema non
Non è
Di italiani poco consapevoli e mi dispiace dire una frase poco politica ma non l'ha detto io l'ho detto all'OCSE
L'ottanta per cento
Negli Italiani sono analfabeti basati su una ricerca dell'OCSE non perché non sanno leggere c'è solo un milioni gli analfabeti ma perché non capiscono quello che leggono l'ottanta per cento a livello del Messico quando la Scandinavia sessanta
Non c'è un Comune non c'è un cambio di educazione al capire questo problema speriamo che la sanità un giorno che riceveremo le pensioni speriamo che lo Stato ci aiuti allora detto questo Dio ho trovato
Siccome questa diagnosi
Quindi l'ho trovata molto puntuale
Fatta molto bene ma dato che
Si dice che il welfare rumeno va bene è difficile poi da una diagnosi questo genere venire invece con una visione con quella visione di cambiamento che invocava Pierluigi Stefanini
Che è quella che invece dice io devo concepire un nuovo modello di welfare tipo quello che sta nascendo tra una convergenza tra modello scandinavo quello anglosassone che da un lato
Permetta di
Creare gli incentivi allo sviluppo in togliere gli incentivi lo sviluppo dell'impresa
E dall'altro proteggere di più e togliere questa spaventosa diseguaglianza e questo vuol dire tre principi
C'è ancora non si sono secondo me
Accettate il primo e che in Italia non si è accettato che
La lo sviluppo verrà dal lavoro
Bisogna alla che lavorino più persone e più a lungo noi abbiamo un sistema di ricchezza che è rimasto cinquant'anni fa in cui la ricchezza e la ricchezza ereditata la ricchezza da attivo
No i dubbi e Pepe però questa ricchezza come abbiamo visto delle analisi sta consumando perché come tante famiglie che hanno del reddito delle pensioni delle case che vendono per poter mantenere i figli occupati
Noi dobbiamo lavorare di più e più a lungo la seconda domanda è come facciamo a creare a liberare l'economia il web per far questo bisogna capire che dobbiamo uccidere alcuni minuti
Che sono questo delle piccole che siamo un Paese di piccole e medie imprese il mio amico Galli sa bene che Confindustria io su queste cose non parlate a lungo io ritengo che non è vero che noi siamo un Paese di piccole imprese
Perché l'in Germania non abbiamo un milione seicento mila piccole imprese in Germania ci sono due milioni rapporto come rapporto del PIL quello che non c'è come rapporto del PD e che in Germania hanno centinaia di medie e grandi imprese e da noi no
Quelle che danno la sicurezza abbiamo visto nei o quante poche persone lavorano e grande impresa veterano una sicurezza che la nuova tecnologia che assumo dei laureati da noi non ci sono per questo che io nel mio secondo saggio questo capitolo intitolato piccole brutto anzi bruttissimo
Ma non perché le imprese piccole su un brutte sono brutte quelle che vogliono rimanere piccole e purtroppo il nostro welfare incentivare maniere piccoli incentivare maniere piccoli perché intanto un welfare finanziato dall'impresa
E non dallo Stato
E quindi l'impresa e sanno che se rientra nel grande devono cominciare a pagare tutti questi contributi sociali in questione e
Quindi ci si disincentiva poi c'è una in una rigidità del lavoro spaventoso
Spaventoso su cui si comincia a parlare flex security dice perché non incentiva
E quindi che cosa si è creato in Italia una specie di sistema in cui lei abbiamo un sommerso record trenta per cento di evasione fiscale di gente che vadano
E quindi queste aziende che evadono uccidono libero mercato perché
Se due Vanin compiti
Distrugge la competizione
Quindi visto e piccola impresa e che sono brutte inefficiente non sono bruttissime perché fanno concorrenza quelle piccole medie e grandi vogliono crescere assumere giovani donne
E tutto questo è creato anche da questo welfare che purtroppo a finanziare le imprese incentiva rimanere piccoli
Noi dobbiamo quindi
Assolutamente ripensare un nuovo modello sul sulle regole del lavoro se ne sta parlando non lo vedo affrontato con l'articolo quello sì una giusta
Decisione anche perché lì a capire chi deve finanziare
Questo questo fondo che dovrà
Compensare un contratto eventualmente unico dove tutti dovranno essere a tempo indeterminato ma nessuno inamovibile
E questo dovrà neanche dire come verrà finanziato in una situazione in cui
Abbiamo visto che le pensioni più di tanto a un'altra avanzare l'età pensionabile più di tanto non può fare
Penso principio
Quindi il primo principio lavorare di più e più a lungo
Il secondo principio è liberare l'economia e far crescere le imprese perché piccole brutto e il terzo principio noi dobbiamo abbandonare il concetto della spesa sociale
E a riprendere il concetto dell'investimento sociale perché l'avverbio estingue il fan più moderno il nostro
Come mi insegna professore incoraggiano gli individua prendersi la sua responsabilità e incoraggiano individua prendere rischi e quindi noi siamo in una situazione in cui abbiamo
Pochissime donne che lavorano
E pochissimi non è che fanno figli
Quello di cui abbiamo bisogno non è un welfare che consenta la maternità più lunga del mondo occidentale ma che per esempio Tolia
Defiscalizzato Olga riduca le tasse e delle donne che tornano dopo la maternità e che per due anni hanno dei gravi problemi a mantenere è un ente non gli asili-nido rendendole più accessibile a qualcuno che non sia solo un extracomunitario
Grazie
Tutto Cimbri quell'unica notizia positiva della mattinata mi sembra che Giuseppe Roma ha fatto una promessa al figlio tutto il resto mi sembra che
Che
Che le cose lo vadano
Allora non ci si fida dei mercati come diceva professore e tutto sommato non c'è da dare torto visto visto quello che è successo
Mi pare che
Ci sia un grado ecco la gente non sa neanche con quanti soldi andrà in pensione ma che non sembra neanche andare a cercare questo dato c'è un livello ecco
Diciamo di ignoranza di ignoranza così così forte e allora una grande compagnia
Come co come l'Unipol
Una grande compagnia come l'Unipol
A un punto di osservazione su questi fenomeni continuo condizionato perché con cinque milioni di persone tributario interagiscono con voi con
Con con i nostri agenti è chiaro che abbiamo una percezione per cui abbastanza abbastanza compiuta di questi fenomeni per cui i risultati di queste ricerche abbiamo colpito badogliano soppresso
E il tema della consapevolezza o della banca
Consapevolezza
Telematica
Numeri impressionanti
Non l'ha presentato il dottor Roma ma nella nella ricerca fra le pagelle cerco trova turca
Una slide la tabella nella quale
L'ottanta per cento della più della popolazione per
Non ci pensa nemmeno a
Integrare la futura pensione non ci pensa d'inverno a razionalizzare o a commentare le proprie coperture
Le proprie copertura sanitaria
Quindi è talmente fortemente radicato il tema dello Stato che pensare a tutto la cultura che ci chiede deposto il padre dei vostri per i vostri volte per cui non c'è quindi l'ambiente la
Consapevolezza di quello che
Circa spetterà
Allora penso che uno delle cose che ci dobbiamo porre come favorire questo di cui perché non è che si è fatto di che la riforma previdenziale del novantacinque per venticinque anni
Ma
è l'ora qualcosa che fa allo Stato che fa qualche qua dobbiamo fare tutti volti a ministri del Paese chi e chi dirige associazioni ordinanze sindacali è unica
Investimento in conoscenza senza il quale
E come il malato che non state osservava cessa di essere stato quello stimoleremo magari
Ma cosa rischia come stiamo un'improvvisa presa di coscienza e quindi una una improvvisa
Tensione sociale dirompente e questo non ce lo posso permettermi del primo punto
Fra gli innumerevoli spunti che ho visto oggi è stato nel contempo riformare il welfare ci sta molto del
Della proposte ed abbiamo in concreto che cosa dobbiamo fare allora privo di investire investire per la nell'accentuare la consapevolezza del nella popolazione
Seconda cosa che non c'entra nella ricerca ma mi ha colpito ed è un fenomeno che conosciamo da tempo in Italia la bassa natalità non è che di un di un anno fa o di dieci anni fa è una forma che ci è un autogol
La fotografia sociale che ci portiamo dietro da tanti altri però e quindi che crede evitabile che con bassa natalità e invecchiamento popolazione
Al aiuto squilibrio sociale fra popolazione attiva questo fenomeno non solo nuove beh
Ma come stiamo pensa oggi non ho sentito nel delle in queste prime riflessioni come pensiamo di riequilibrare perché questo allora
Prendiamo inesatte il fenomeno dell'immigrazione non copre un problema e basta non come ha sempre come sento parlare dal punto di vista di di di di di
O o di emergenza e o o o di criminalità eccetera ma come una risorsa che modifica
La configurazione sociale di questo Paese e può anche fornire una risposta a
Da un disequilibrio che
Per inevitabile per lui le tendenze demografiche che abbiamo ormai da tanti anni e sono d'accordo con tutto ad avviso lavora più
Se lo
Non so se se se avete visto aveva colpito volto
Unica io ne in una tabella che presentava il dottor Roma nella fascia di età fra i cinquantacinque egli
Sessantaquattro vale
C'è il quarantacinque per cento di pensionati
E un altro venticinque per cento di lavoratori di enti pubblici eccetera la fa la parte in quella fascia di età la parte che lavora comunque siamo stiamo su popolazione attiva
Ma si può permettere un cucù una comunità una collettività che della fascia di età tra i quarantacinque tra chi
Cinquantacinque sessantacinque
E
Lo stiamo parlando di vidi vecchietti che hanno bisogno della badante parlavo di di di popolazione
Attiva
Sono già a carico della della collettività che lavora queste sale adesso sono case diverse va
Anche noi abbiamo avuto storica perentorie poste
Zittelle greche non so se quelle che solo per il suo dando dopo lo Stato pagava la pensione che lo abbia voluto gente si vuole
Dopo con ovvero che vent'anni di lavoro che stanno in quella fascia d'età lì che noi continuiamo a
Quindi una riflessione
Invece di andare a toccare il potere d'acquisto delle pensioni
Future come ho visto nella manovra economica
Forse qualche riflessione anche dirompente anche nuova che diritti acquisiti signorotto per forza intoccabili a quando solo dei privilegi acquisiti io
Va a fare un altro tema che mi sembra che venga con grandissima chiarezza e che noi abbiamo la necessità
Di organizzare la spesa sociale forma diverso sulla sanità questa eclatante è questo il
Due lo vediamo con la nostra compagnia
Abbiamo milioni di assicurate da un modo di organizzare la domanda bando volevo dire organizzare è un modo di dare più protezione tutti mentre noi qua veniamo da un'unica ventennio di individualismo sfrenato
Di fronte al quale abbiamo un po'perso
Alcuni elementi di base dello stare insieme allora associarsi venderne né bello se il primo ad un convegno
Sul precariato le nuove forme di lavoro
Ed così doni precari per necessità che altre problematiche di carattere scientifico e che vogliono una pensione però senza associarsi senza Peters se senza pretese serve il possibile
Mettersi più risiede dove c'è l'obiezione del professore per poter dare più tutele a tutti e lo invece lo è ancor oggi succede come la salita andiamo su una
Spesa individuale ma abbiamo poche tutele e siamo poco coperte di fronte alle case catastrofali più pubblico si diceva prima che rappresentano una una disgrazia quindi
Uno sforzo da fare aumentarle questo livello di di tutte
Ce ne potrebbero essere mille altri debba avere tutte le operazioni situazione Walch sull'assistenza Batman mamma è stato già detto credo che nel frattempo cianuro Giuffrida altri ospiti accorso fresare ingrassa per
Allora
Sono dell'Inter
Ci dica lei ha visto che gli è pieno di frecce freccetta necessità dire cosa vuol dire
Io stavo facendo una riflessione
Le parti vero verdetto Stefanini stamattina
Cioè che senza essere pone borse incontro a riflettere sul welfare avendo ciascuno cinquant'anni di storia perché d'ulivo nasce in quegli anni noi nasciamo suppergiù in quegli anni
Due aziende pure perché l'unico rendere
Polizze non rendiamo riceva che tutto sul mercato quindi non hanno non abbiamo il condizionamento dell'intervento
Il ritornare sul welfare perché è stato sempre il tempio l'intervento pubblico da parte dei due organizzazioni che invece nascono e vivo di mercato è una sfida niente male perché in fondo
è un'alleanza almeno stravagante non magari perché no perché in fondo di solito su questo punto cioè
Non le alleanze insomma fra i partiti i sindacati gli enti di previdenza eccetera eccetera qui invece sono due per
Due organi che si occupano di questo argomento come su un appuntamento astrarre
Di cinquant'anni dopo
Allora la riflessione che facevo io ma quando era la cultura di cinquant'anni fa
Che abbiamo perso in questi cinquant'anni
In questi cinquant'anni il welfare ma credo un po'tutta la società aveva perso due cose
La cultura sistemica che ancora qualche Stefanini richiamava mio pallino di questo periodo e la cultura del lungo e medio periodo
Noi non ragioniamo più in termini medio-lungo periodo
Perché ci fa venire in mente la programmazione di previsione al settantacinque a trent'anni intanto ce l'abbiamo la trimestrale di cassa la trimestrale
La Porta rimborsa e la borsa oggi come è andata l'appiattimento del tempo c'è assolutamente distrutto la cultura del medio-lungo periodo
Il sociale medio-lungo periodo le pensioni sono medio-lungo veri la non autosufficienza mia sua di chiunque altro e il medio lungo periodo la nostra vita invece abbiamo totalmente dimenticata
Se non recuperiamo questa cultura del medio periodo il sociale non funzioni non avremo nessuna cultura di quel
Tanto più che è la logica dell'ISVAP corse lamento del tempo significa anche il ratto deperimento cultura sistemica
Il sociale è fatto di un sistema diversificato
Fatto l'intervento lo Stato intervento del mercato intervento del del della spesa privata intervento della solidarietà della sussidiarietà
Della comunità sei non c'è una dimensione sistemica Barga in cui il sociale vestirà nel medio-lungo periodo Sirat rapisce ai soggetti principali ai soggetti rudimentali una famiglia
La famiglia valide visto dove
è il grande protagonista
In modo vista addirittura hanno fatto notare Roman la madre di famiglia cioè lì la riduzione all'essenziale
Perché intorno non funziona il sistema
Ho rinunciato al sistema e ci accorpiamo tutti sulla dimensione e funzione alla famiglia e anche la speranza che cosa pensa della che come li convivente sulle difficoltà la famiglia la casa la dimensione beh insomma
I genitori
è un'attività ricominciate schiera queste a mio avviso naturalmente
L'ho detto lo scrittore non mi interessa neppure se
Cari riprendendo quel discorso nel medio periodo
Medio lungo periodo e della cultura sistemica sarò accusato di essere un nostalgico cattocomunista Bojon assolutamente sostanzialmente rese Bricolo vivere valgo per il Parlamento dovrà abbassare sì
Ne informarli
Caso ma bisogna
Che il il Paese abbia questa doppia consapevolezza chi deve cominciare rosso
Beh io ho l'impressione arrivo subito al tema che bisogna cominciare da una comprensione del sistema anche da parte di tutti quanti noi perché il discorso del medio-lungo periodo è il sistema che si è inceppato
E la cultura sistemi alla cultura di distribuzione delle responsabilità
è come se fossimo ancora in pieno fascismo
Chi è la mamma
E lo Stato
Chi ha che comprende tutto aerospaziale il fascismo l'aveva fatto l'INPS e la la previdenza obbligatoria nel fascismo aveva fatto nel quarantadue il TFR
Dopodiché
Sono stati fatti tutti attenti comportamenti degli atti il TFR che serviva solo per i privati i lavoratori privati perché vero
Dovevano pensare al futuro perché non avevano una pensione vera
è stata estesa pure al pubblico impiego follia pura
Dare la liquidazione
Al pubblico impiego l'abbiamo fatta fondi per lo più comodo per tutte
E se è stato più comodo per tutti però il meccanismo è stato che alla fine quando gli si domanda l'italiano ma come pensa il tuo futuro come copre
Novantatré per cento la pensione pubblico ma per
Non
Non c'è una lira abbiamo i
I già oggi il sessanta la le pensioni sono il sessanta per cento delle prestazioni sociali
Dieci punti in più d'che n Grecia il Portogallo venticinque punti in più rispetto alla Danimarca e invece questo nel sistema il bubbone diventa Massari la le pensioni
Dove in pratica non c'è sistema c'è soltanto accentramento psicologico sull'intervento propensione pubbliche E non tante perché anche
Bisogna dire lo dico al direttore del TAR
Vicedirettore del Corriere della Sera ma la l'intervista di moquette l'articoli Muchetti dell'altro ieri è terrificante
Perché dice ma che vogliamo fare il sistema decentrato i fondi pensione lega tutto all'INPS
Manco Mussolini manca Beneduce avrebbe mai pensato addosso già
E lo dice Mucchetti ma anche lo dice
La abbiamo Sodaro venga abitazione
Perché fa parte di una cultura di securizzata zio la gente vuole essere sicurezza e il fatto che sta tutto si pensa all'INPS la grande il l'equivalente del grande Duce con la luce
Accesa fino alle due di notte tende noi
Andiamo tutti all'INPS
Questa è
è la negazione del discorso sistemi
Nel
Il discorso sistemico significa abbiamo l'INPS che ci garantisce l'Abate e parliamo tante altre cose abbiamo gli investimenti privati abbiamo l'acquisto delega
Abbiamo l'intenzione integrabili abbiamo al gas professionali
Dove siamo professione dobbiamo sviluppare il policentrismo di sistema se invece noi andiamo verso una gerarchica piramidale logica di sistema significa dare sicurezza a tutti noi moglie oggi perché diciamo
Andiamo alle imprese che ci frega
Tutti all'INPS come l'Inpdap noto però poi avremo il quarantadue per cento dei nostri figli e preparano meno di mille meno di mille euro perché in effetti voi quelli fanno il loro mestiere ma è che dice ce li regala mi soldi fanno faranno allora tanto vale che ci sia
Una distribuzione di responsabilità allora e finisco
Questa alleanza che abbiamo fatto con Unipol e Censis non è soltanto un'alleanza di per fa una ricerca insieme materie forzarla mano verso un discorso di alleanze più bassa
Dove ci impone un'alleanza sistemica
Tutti i soggetti del sistema devono far Leanza per restare policentrismo dei sistemi
Perché se noi andiamo parlo solo di prevenzione di
Di previdenza se noi andiamo verso un accentramento piramidale che Ségolène zero popolazione ad oggi
Ma
Che crea dei problemi a domani noi oggi non ha più creiamo un sistema ancora più fragile di quello che stiamo
Denunciando avesse e al e creiamo una situazione
Che in qualche modo va contro intimamente perché poi la gente i farmaci senza di banca la gente il dentista se lo paga la gente volle spente invece per la previdenza no non spendete intanto
Q
Pensate e speranze nello Stato
Io che mi sento
Non erede di arrivare
Di Beneduce e dei suoi all'estero fidarmi Micheli alta Mattioli Saraceno beh insomma
Mi sembra giusto mantenere la linea sistemica ma cerchiamo oppure di fare un po'di policentrismo se no andiamo verso
La rovina di una piramide che non ha neppure
La base si sgretola era entro quindici vent'anni
Grazie
Bene
Perfetto grazie
Licenzia
Alla chiamiamo invece il Ministro Sacconi
Ringrazio Unipol e Censis per
Le riflessioni che ci offrono
Sì
In un tempo nel quale ha ragione De Rita
Appare necessario un pensiero lungo
Alla domanda
Sulla
Punto di partenza Tale di un processo virtuoso della responsabilità
Egli ha parlato genericamente di sistema io sono ben
Pronto a dire che il punto di partenza ovviamente
Si colloca nelle responsabilità istituzionali
E a questo proposito vorrei ricordare che
Quando iniziamo l'attività di Governo convinti di essere prossimi ad una tempesta perfetta dei mentre la dei mercati finanziari convinti anche
Della natura
Profonda dei cambiamenti che questi rappresaglia avrebbero potuto rappresentare
Noi non ci limitammo alla prima manovra triennale per stabilizzare la finanza pubblica e
Rendere affidabili nei mercati finanziari i titoli che rappresenta del debito sovrano
Ma contemporaneamente aprimmo una consultazione pubblica con un metodo usuale nella Commissione europea ma inusuale in Italia quello
Della base di discussione offerto da un libro verde per poi pervenire ad un libro bianco quanto più condiviso un libro bianco che non fosse soltanto l'espressione
Del governo della sua maggioranza parlamentare ma è che quanto più potesse raccogliere
Un
Senta un indicazioni condivise sulla base
Di ancor più condivisi valori di riferimento
Io penso che quel Libro bianco relativo al futuro che in qualche modo ha voluto indicare il futuro del nostro modello sociale in termini di maggiore sostenibilità e di insieme di maggiore efficienza
Possa costituire ancora e costituisca certamente per i recenti atti di Governo un punto di riferimento
In quel libro bianco
Si muove soprattutto dalla convinzione
Che il
Il punto d'incontro tra
Le riflessioni sul modello sociale e quelle inerenti i cambiamenti di paradigmi dello sviluppo
Certamente nei Paesi di tradizionale industrializzazione ma anche ancor più evidentemente nei paesi di nuova crescita
Sia costituito dalla
Demografia
E non c'è nulla più della demografia a sollecitare un pensiero lungo e quindi
Responsabilità anch'
Nelle funzioni istituzionali come in quelle
Degli attori sociali riferite non soltanto al breve periodo a quel breve periodo
Che oltretutto è caratterizzato da così tante pensioni nella nel nostro nella nostra dimensione
Politico istituzionale forse più per fortuna che nella nostra dimensione sociale
La demografia
In bocca
Obiettivi di incremento della natalità
E peraltro lo stesso tempo il perseguimento di legittimi obiettivi di incremento dell'aspettativa di vita
Che costituisce certamente fonte di problematicità per quanto riguarda la sostenibilità della spesa previdenziale ma forse ancor più della spesa sanitaria o socio sanitaria
Ma a
Rappresenta pur sempre una legittima ambizione ambizione umana
E lo sviluppo della natalità
La capacità di realizzare
Lungo tutto l'arco della vita dal concepimento aggiungo alla morte naturale
Una condizioni di empowerment di rafforzamento dell'autosufficienza della persona tali quanto più da prevenire il formarsi di un di uno stato di bisogno
Oltre che in termini di interventi ovviamente sul bisogno stesso una volta che questo si è comunque si è comunque prodotto
Significa a mio avviso partire
Dai valori fondamentali della nazione non è retorico a questa questo presupposto
E quando parlo dei valori fondamentali della Nazione non mi riferisco
Però alla
A quei valori che una parte pure importante della nazione
A in forza
Della della fede ma mi riferisco a valori laici laicamente accettati laicamente condivisi quali in fondo sono codificati nella prima parte della Carta costituzionale perché
La la laicità anni
Non è relativista e non può esserlo e non vi è
Società coesa che possa disconoscere come la laicità si debba poggiare ad una verità
E questa verità laica e quella che a saputo resistere alle intemperie del tempo quella che
Nonostante il grande continui cambiamenti che abbiamo conosciuto non solo nei secoli ma anche nei millenni si è consolidata ha saputo resistere alle intemperie
Se noi muoviamo da questa verità da questi valori di riferimento
Noi credo troviamo in essi
Agevolmente la forza lenti le indicazioni utili
A costruire
Una società attiva come dice il Libro bianco condizione necessaria perché in essa si produca la vita buona
La società attiva che ha in primo luogo nella natalità la sua ha ragione
Non è una società attiva una società rapita dal punto di vista
Della attitudine a procreare quindi procreare andò riprodursi
Ovviamente una società attiva una società nella quale l'investimento nelle conoscenze le opportunità di accesso le conoscenze le competenze sono continue così come
Una società attiva è caratterizzata da fortissima inclusione nel mercato del lavoro e ancora da una
Dalla possibilità di svolge né attività utili a sei agli altri lungo tutto Marco Di vita fino
Fino
Al completamento del ciclo vitale
Ma questi valori di riferimento come dicevo sono fondamentali e si potremmo riassumerli appunto nella
Nel riconoscimento della centralità della persona non solo in sembra nelle sue proiezioni relazionali e soprattutto
Nelle sue proiezioni relazionali perché nella eccezione italiana
Nella cultura italiana eccezione italiana se volete anche rispetto ad un pensiero europeo
Non unanime ma dominante almeno una parte d'Europa influenzata da altre culture anche da altre culture religiose
L'eccezione italiana non parla non
Non si riferisce all'individuo come a una monade isolata si riferisce alla persona appunto che si relazione con gli altri
Mi si riferisce al la convinzione che la persona abbia una forte attitudine alla socialità abbia un'attitudine positiva capacità rendiamo altri e quindi
I valori della tradizione consistono proprio nella alla fine nella
Persona vocata a a procreare con ovviamente incontrando una persona o dell'altro sesso
Nella nella famiglia
Come
Il luogo più idoneo nel quale allevare i figli e
Garantire lo sviluppo della società ma anche
Realizzare un primo fondamentale momento di solidarietà
E alla comunità alle tante forme comunitarie
Questi valori non sono tutti compiutamente affermati nella società che viviamo perché come sappiamo l'attitudine alla procreazione si è fortemente contratta e la contrazione è avvenuta non tanto per
Indisponibilità di sostegni alla natalità stessa perché per quel poco quel po'di natalità che abbiamo avuto si è più caratterizzate per condizioni di bisogno
Che e la stessa immigrazione quando acquisisce caratteristiche
Della comunità na della comunità tradizionale
Finisce con
La con la condanna villa con il con la convalida avrà tra pire la propensione alla natalità
Noi dobbiamo la
Certo la famiglia rappresentato al contrario invece ancora una forte elemento di coesione e di di
è un fattore solidale che nel contesto della crisi che abbiamo vissuto l'in questo nostro tempo è stata particolarmente è stato particolarmente importante le forme comunitarie sono sotto gli occhi di tutti
E sono davvero un'eccezione italiana io
Perché conosco bene due dei consulenti di Cameron nel primo anno incoraggiato a questo a quel messaggio alla nazione fili Blonda uno due e i che perché ha parlato di big society
A mutuato dalla nostra cultura
Questa scelta per cui per cui anche un conservatore inglese che muove dalla cultura individualista a invece
Innovato rispetto a se stesso rispetto anche alla sua tradizione per dare valore alle forme comunitarie perché la big society essenzialmente riconoscimento del ruolo della famiglia e delle forme Como e delle forme comunitarie
E tanto ai mutuato dalla nostra esperienza ciò che ha usato espressioni della nostra storia si è appellato agli inglesi liberi e forti che voi sapete che questa espressione non può essere stata clonata per caso
Che ha una radice molto precisa
Lavoriamo quindi sulla natalità sulla famiglia sulla comunità e quindi sui profili relazionali e quindi lavoriamo sulla sussidiarietà non possiamo non
Dare uno specifico valore
In nel nome dell'eccezione italiane nel nome dei nostri punti di forza a alla sussidiarietà alla sussidiarietà tanto verticale quanto orizzontale
Il tema della natalità
Comporta una rivoluzione culturale anche dei luoghi di lavoro
Anche da parte dei capi del personale
Di quei capi del personale che fino all'altro giorno assomigliavano
A
Dei giocatori neozelandesi dire quindi molto indifesa gran fumatori
Per trascorrere lunghe notti spesso inutili e che oggi invece devono essere molto più duttili gestori di risorse umane questi capi del personale devono riconoscere per primi le aziende con loro le imprese devono riconoscere che la natalità non è un infortunio
Nello non è un limite allo sviluppo di quella persona TAR ma è il compimento di quella persona che quella persona dopo la natalità madre o padre che sia porterà nel lavoro più formato più compiuto più produttivo
E questa è la campagna che va aperta anche nei confronti dell'impresa in modo molto esplicito la natalità non è un limite è una grande meravigliosa opportunità non solo di sviluppo dalla società ma di sviluppo dell'impresa stessa
Spesso la miopia quella che può indurre un capo del personale
Ormai un imprenditore a
Non dare valore alla scelta veramente aiutare o addirittura penalizzarle incoraggiando l'uscita della donna dal mercato dal mercato del lavoro
Quindi io imbocco innanzitutto una forte iniziativa politico culturale a questo proposito prima ancora che ricorre
Allo strumento che in questo tempo possiamo usare in forme limitate ma che pure sappiamo di dover usare in forme più selettive cioè lo strumento della spesa pubblica
Che sia spesa pubblica diretta o che sia spesa fiscale perché mi auguro che tutti proprio tutti
Lo dico anche all'amico De Rita che
A a nostalgie
E ha ragione di averle per molti aspetti quando
Ricordo alcuni bei tempi andati soprattutto gli anni Cinquanta e Sessanta o gli anni ottanta io direi molto meno gli anni Settanta che spiegano molte delle forme di latra pigmento che oggi viviamo
E di rigidi mento della società che oggi viviamo
Ma
Però ricordo anche a lui che noi abbiamo tre versato la porta del tempo e certamente
Noi siamo entrati nel tempo del dopo debito
L'uso smodato del debito tanto di quello privato quanto di quello pubblico non c'è più consentito e la nuova generazione politica deve avere questa consapevolezza se non ha questa consapevolezza
è una generazione che sopravvive al suo tempo ma che non è adatta a governare nel tempo nuovo se non si parte da questa
Radicale
Da questo radicale cambiamento di mentalità e quindi la prima risposta non può mai essere quella di un'ipotesi di spesa pur ripeto ben consapevole che in modo selettivo ipotesi di questo tipo secondo
La riforma del PIL sistema fiscale è un tassello fondamentale e se è stata presentata nei giorni scorsi hanno fatto bene
In particolare CISL e UIL la farne una campagna parli oggetto di campagna specifica ma non soltanto per pagare meno tasse
Per avere un sistema fiscale
Che sia tarato sui cambiamenti radicali che si sono prodotti nella formarsi nell'organizzarsi nel distribuirsi della ricchezza ma anche un sistema fiscale
Che sia
E sinergico con un cambiamento del sistema assistenziale e sia funzionale a quei valori di cui di cui dicevo prima di cui dicevo prima
Il un sistema fiscale che tendenzialmente rinunci allo strumento della spesa fiscale che oggi vale centosessantuno miliardi di euro cioè la spesa fiscale quella inerente deduzioni e detrazioni
Che
Non a caratteri di prossimità che non ha caratteri disse le di perché rischia di avere insufficienti diciamo così caratteri di selettività
Per avere invece una riforma fiscale che tiene conto di quei valori di riferimento cioè della natalità e della famiglia in modo particolare ma anche della sussidiarietà che ha un favor molto molto limitato molto concentrato
Quindi sulla famiglia più numerosa sul nucleo familiare più numeroso con più persone a carico
Figli soprattutto e non solo e non solo figli quando sono a carico e dall'altro lato che ha un favore esplicito per la sussidiarietà per le soluzioni
Del che è la comunità sa produrre può produrre in forma
In forme più efficaci
Rispetto alla alla stesse istituzioni pubbliche che in questo non sminuisce dono la propria funzione in questa delega
Ma lei saltano in quanto funzioni regolatorie non funzioni invasivamente gestionali ma funzioni altamente regolatorie tali da scatenare la vitalità sociale tali da quindi da fare dello Stato un soggetto ora esso stesso relazionale
La riforma fiscale combinata con la riforma assistenziale l'oggetto della delega che abbiamo presentato e si combina a sua volta con le riforme del federalismo che abbiamo prodotto che vorrei ricordare hanno
Due caratteristiche fondamentali sul modello sociale l'una che
Consentono di sottoporre a controllo la spesa sanitaria e controllo in funzione della qualità non in funzione di un mero contenimento in sé per sé e dei costi
Perché la spesa sanitaria un paradosso evidente dove si spende di più si dà di meno perché c'è una parola chiave nella spesa sanitaria o meglio socio sanitaria e socio sanitario assistenziale che si chiama appropriatezza
La prima appropriatezza e la prevenzione del formarsi di uno stato di bisogno la successiva appropriatezza rispondere al bisogno in forma appunto appropriata cioè non e il modo tipico che citiamo sempre che anche il rapporto segnala e quello di non mettere un cronico in un ospedale dove costa
Dieci volte di più dieci volte di più ed abbandonato a se stesso perché l'ospedale rivolto i malati acuti rispetto a una soluzione domiciliare o
Residenziale idonea che significa spendere dieci volte di meno ma
Curde trattare
Trattare appropriatamente se possibile con contenuto relazionale con affetto cioè quella per quella persona
La i costi Standard quindi sono un Palermo sono un termine di riferimento che dovrà essere difeso e bisognerà evitare
Dice ridere rispetto i costi standard nel nome degli scudi umani che i cattivi amministratori del Mezzogiorno potrebbero ogni tanto organizzare per dire che hanno bisogno di più soldi
Si tratta di chiudere ospedali sappiamo e crede chiudere ospedali nelle buone Regioni si sono chiusi ospedali si sono liberati servizi territoriali e si è liberata quella prossimità
Che con una riforma assistenziale non a caso viene rafforzata perché uno dei contenuti della delega e il passaggio dei tredici miliardi tredici miliardi in ogni cinquanta milioni dei fondi in i cento milioni trecento milioni tredici miliardi
Dell'indennità di accompagnamento alle ASL
Alle Regioni attraverso le Regioni alle ASL e in modo che le ASL
Dispongano di un Penati pedale finanziario così rilevante
In modo da integrare prestazioni finanziarie prestazioni reali più io ti prendo
Incarico materialmente ti mettono ne avesse hanno l'uso la prestazione finanziaria
Ma più io assisto e
O vitalizio o l'assistenza domiciliare più la sostengo anche con la prestazione monetaria
Mi integrata con prestazioni reali quali possono essere i servizi i servizi domiciliari delle aziende stesse
Quindi
Il federalismo
Sollecita anche per quanto riguarda i Comuni gestioni associate nel mio territorio e se lo facciamo noi lo possono fare anche gli altri
Oltre ad avere comuni normalmente in attivo abbiamo questo difetto
Noi gestiamo la spesa sociale conferendo la all'ASL la spesa sociale non è estromesso di clientela del singolo Sindaco ma è conferita da tutti i Sindaci di un'azienda sotto
Socio sanitaria territoriale alla stessa
Che viene amministrata con contabilità separata su indirizzo dei sindaci ma integrata con la spesa sanitaria
Quindi il federalismo che induce questi processi virtuosi che induce la sanità del centro-sud a riorganizzarsi non secondo teorie ma secondo prassi praticate nelle regioni più efficienti e dalla Toscana l'Emilia il Veneto alla Lombardia
La
Il federalismo dei fabbisogni standard di comuni quello municipale che induce le forme associative ad associare le forme obbligatorie
Sussidiarietà verticale ma è soprattutto una porta per la sussidiarietà orizzontale
E allora
Tutta l'area del non profit trova nella disciplina nelle eccezioni favorevoli del ridisegno fiscale di un ridisegno che prevede peraltro
La riduzione della pressione fiscale trova
Ampio riscontro lo trovano anche con formule che cercheremo di precisare
Il risparmio investito in forme collettive di auto l'obbligo di autorganizzazione della della protezione complementare sia che sia previdenziale che sia sanitaria
Che sia anche nel del tipo lontano terra cioè a Rivolta sopra alla nonna auto su alla non autosufficienza
Le forme complementari le forme complementari
In generale
Devono essere a mio avviso quanto più promossa in termini collettivi
La
Questo non esclude lo strumento assicurativo come sappiamo che la forma collettiva poi
Utilizza
Ma io credo che noi possiamo ragionevolmente tendere all'obiettivo e ragionevolmente in poco tempo cento per cento degli italiani raggiunti dalla sanità complementare
Più faticoso il percorso del lontano Internal masse sì realizzano grandi aggregati
Superando anche
Le attuale aggregazioni corporative che possono nel lungo periodo soprattutto non dare l'equilibrio demografico necessario delle professioni o dei settori merceologici di appartenenza
Noi possiamo per noi possiamo pensare
Anche a includere il a a una forma di protezione socio assistenziale integra socio sanitarie assistenziali integrate complementare il lontana terra da solo può essere più impegnativo soprattutto se organizzato da piccoli numeri
Ma se organizzato nell'ambito di grandi sistemi lo può essere lo può essere
Sia per le parti sociali sia per le categorie autonome le libere professioni o il lavoro autonomo che sì danno forme mutualistiche che in parte si sono date che ancor più possono darsi
E che più raggiungono massa critica più possono essere potenti ed efficienti altro che l'INPS unico
Altro che INPS unico
Solo una certa borghesia
Tendenzialmente normato nord-ovest Tina che come dire che non ha mai capito il popolo ha solo sto difetti in qua difatti ogni volta che ti intorno di avere consenso elettorale questo tipo di borghesia non industriali sono per lo più
Finanziaria intellettuali ecco il popolo non c'azzecca l'ho mai ma è una storia lunga nel percorso italiano che non si riescono mai a capire col popolo
E
Allora può per possono pensare a soluzioni di questo tema soluzioni di questo tipo assoluzioni veterocomunista in un tempo davvero del posto non solo comunismo ma anche liberismo per tante ragioni
E
A Cuesta queste soluzioni sta e soluzioni
So bene che da un punto di vista dalla previdenza richiedono un maggiore sostegno noi usciamo da un tempo difficile con una previdenza complementare vedo il Presidente dà la COVIP molto rafforzata dal punto di vista dalla sua credibilità
Avete attraversato il tunnel avete attraversato la notte scura che fa paura e
E la nostra la nostra prudenziale gestione della previdenza complementare è pronta a questo punto però offrirsi
Ed è pronta per offrirsi proprio perché ha avuto la credibilità dell'ASP non solo della sopravvivenza ma di una buona sopravvivenza nel tempo difficile
A questo punto bisogna ripartire dobbiamo trovare con le parti sociali momenti modi io voglio convocare le parti sociali a ciò
E l'unica previdenza che non ha promotori finanziari oltretutto io penso che per esempio che la vostra rete dei patronati potrebbe essere uno solo uno splendido strumento di promozione finanziaria della previdenza della previdenza complementare
E che in questo modo si possa davvero aprire una stagione con questi ed altri modi e anche con la riforma fiscale che
Individua un favore nei confronti di queste espressioni si possa aprire una strada nuova anche per la diffusione di essa certamente necessaria io non
Capisco molto le proiezioni ad oggi nelle condizioni date
Delle pensioni di domani dei più giovani di Linando percorsi lavorativi compressi che credo neanche la zingara sarebbe in grado di disegnare cinque
Per cui diffido davvero dissimulazione di questo genere ma posso capire che gli assicuratori come dire vogliamo farle per evidenti per evidenti ragioni per questo
Medesime segnalo soltanto l'opinabilità
Ma a non rende considerare opinabili queste proiezioni non significa sottovalutare l'esigenza di Program di prevedere e provvedere lungo periodo e non a caso abbiamo voluto promuovere un giorno per il futuro nelle scuole che mi auguro diventi come la giornata mondiale del come la giornata
Dello risparmio è stata per le mie per la mia generazione
Noi ce la possiamo fare abbiamo tutte le condizioni per farcela la abbiamo queste condizioni
Innanzitutto perché ci aiuta e finisco proprio le eccezioni italiana
Ci aiuta
Questa nostra storia antica questa nostra cultura che storia e cultura di credenti e di non credenti
Ma uniti nel riconoscere l'importanza delle relazioni con gli altri dell'attitudine alla socialità delle forme comunitarie questa eccezione italiana
Non deve essere assolutamente perduta
In un nichilismo individualista che sarebbe l'ultimo quesito dei in tristi anni Settanta grazie
Ringrazio il Ministro Sacconi
E allora cominciamo la la seconda tavola rotonda
Inviterei Luigi Angeletti
Segretario generale della UIL
Raffaele Bonanni
Segretario generale della CISL
Susanna Camusso
Segretario generale della CGIL
Giuseppe Guerini
Dell'Alleanza cooperative italiane
Giampaolo Galli direttore generale della Confindustria Ivan Malavasi neo Presidente della Rete impresa italiana
Allora
Comunque intanto abbiamo avuto qualche qualche buona notizia sa che ce la possiamo fare e
Per le perché c'è un'eccezione italiana e
Che siamo entrati nel tempo del dopo debito non c'eravamo accorti ma evidentemente di abbiamo credito a quello che ci dice il ministro Sacconi
Giampaolo Galli faccio parlare lei perché so che può e deve fuggire si deve lasciare pendente
Ecco cioè dell'ottimismo se mentre la vedono l'avvocato dopo debito
Ma
Credo che l'ottimismo se ci può essere se è legittimo in gran parte affidato
A alle bandiere
Forme di autonomia dei privati delle parti sociali e alla responsabilità alla sussidiarietà queste sono le parole che sono state usate a tutti coloro che si sono qui avvicendati
E quindi da una assunzione di responsabilità da parte x mista fuori dalla sfera come dire del debito pubblico questo è un problema
Che riguarda l'Italia
Io non sarei così critico oneste confronti del nostro sistema di welfare ma è evidente che ci sono
Antiche esigenze nuove esigenze per esempio la non autosufficienza perché gli anziani vivono
Più a lungo la strada condizione dei giovani che è in gran parte una situazione nuova ma ci sono vecchi e nuovi limiti vecchi limite son quello che il debito pubblico lo loro
Lo ereditiamo da molto tempo i nuovi limiti sono quelli che hanno a che fare con le conseguenze sia in termini di debito che in termini di bassa crescita
In parte della crisi finanziaria globale questo è un problema che non riguarda solo nove riguarda tutto il mondo occidentale in questa crisi come ha detto un economista molto attento ai temi dell'invecchiamento dalla popolazione Marti festa e noi abbiamo preso a prestito dalle future generazioni
In una situazione in cui già tutti pigliava amo a prestito dalle future generazioni e avevamo il problema già prima della crisi di come evitare questo questo esito
Credo che
Esso diciamo qualcuno ha parlato con un certo scetticismo del tema del denominatore del deficit PIL sommano e cerchiamo anche noi come parti sociali di fare la nostra parte in questa sede non posso non ricordare che
Anche l'Europa anticipiamo riconosce il ministro dell'economia riconosce che l'accordo che abbiamo fatto fra di noi è uno dei passaggi importanti per che possono favorire la crescita di questo Paese
è stato detto le piccole impresa è brutta diciamo brutto non è più bene piccolo non è più bello
Beh noi come Confindustria vorrei dire una parola su questo siamo consapevoli del fatto che nel mondo di oggi occorre avere dimensioni
Globali riguardare i mercati globali occorre avere dimensioni che ti consentano di fare davvero ricerca innovazione e stiamo molto lavorando su questo
Se dobbiamo fare un'analisi stiamo attenti a non dimenticarci mai che la piccola dimensione risultato tra virgolette ottimale direbbe sotto vincolo si direbbe fra economisti
Di un sistema sociale e di un sistema di regole tale per cui è più efficiente fino adesso è stato più efficiente rimanere piccoli insomma
Non vorrei che è una legge dello Dico paradossalmente naturalmente o facesse lei come dire le aggregazioni per per forza immergersi degli M&A forzati come dire cioè la vita incentiviamo le reti incentiviamo le aggregazioni ma stiamo attenti anche anche a rispettare come dire questo mondo di piccole imprese che sono nate
In una situazione in cui le grandi impresa e che noi avevamo ereditato dagli anni Cinquanta Santa sono andate quasi tutte in crisi
Vorrei fare qualche osservazione su quello che ruolo come dire dell'autonomia privata in particolare delle parti sociali io credo che sul tema della previdenza complementare pensioni
Una riflessione la dobbiamo fare perché ahimè siamo a tassi di adesione e a contributi medi pro capite che sono ancora basti dobbiamo fare una riflessione però abbiamo anche dire che come parti sociali abbiamo fatto moltissimo su questo terreno questo è uno dei terreni in cui si è esercitata
La responsabilità delle parti sociali
Credo che il tema vero è quello che è stato
Qui sollevato consapevolezza informazione questi sono i temi fondamentali concordo con De Rita
No questa nuova idea di statali Zare la
Risparmio il risparmio previdenziale
Il problema ce lo dobbiamo porre seriamente il problema dello sviluppo della previdenza integrativa anche perché non è più vero che gli italiani sono un popolo di risparmiatori
Noi siamo stati
Un popolo di risparmiatori adesso abbiamo un tasso di risparmio negli ultimi anni il tasso di risparmio è calato a livelli americani per cui non potremo andare avanti a lungo
Chi è cumulando a livelli americani post crisi diciamo ma se guardo il tasso credo Finocchiaro che dice ma forse no certo
Certo punto negli Stati Uniti sono andati a zero dopo la crisi hanno ricominciato a
A risparmiare adesso abbiamo nel due mila dieci un tasso di risparmio che è analogo a quello degli Stati Uniti ha molto basso
E quindi diciamo
Il tema ce lo dobbiamo porre questo è un tema che poi riguarda anche la sanità tutto questo tasso pesa out of pocket è chiaro che va
In qualche modo rapidissimo la gente vuole spendere spenda però qui abbiamo un tema di come
Organizzare meglio attraverso fondi mutue anche assicurazioni
La Spesal crescente dei privati per la sanità
Ed è vero quello che è stato detto questa mattina da Stefanini io lo condivido interamente che noi dobbiamo pensare ed è stato detto anche nella precedente tavola rotonda al welfare qualcuno diceva la green economy in altri Paesi no alla green economy anche da noi senza il taglio del trenta per cento
Che non c'è
La green economy anche da noi ma anche il welfare la sanità in particolare può diventare un fattore di sviluppo è molto banale c'è una domanda che cresce di servizi sanitari
E c'è un'offerta pubblica che è bloccata anzi meno cinque mila se ho letto bene le tabelle della manovra
E e quindi dobbiamo trovare un modo di organizzare meglio diciamo gli strumenti già in parte ci sono sono quelli
Dei fondi sono quelli dell'assicurazione ma credo che su questo dobbiamo fare dei passi avanti
Che sono anche di natura culturale perché occorrono alcune scelte coraggiose che fino adesso non non vedo diciamo
Voglio dire bisognerà pur d'riconoscere che lo Stato non può più dare
Tutto a tutti gratuitamente perché io devo avere la sanità grati sforzo non è giusto capisco che c'è poi un problema si fa la sanità di serie A di serie D però insomma lo Stato non può fare
Fare questo
Forse bisogna anche riconoscere che la sanità pubblica non è affatto vero che ci ha resi tutti uguali
Questo non è vero lo vediamo dai dati sulle migrazioni dal sud al nord o qualcuno se lo può permettere qualcuno noi i dati sulle migrazioni all'estero e poi c'è chi può andare
Alle nelle cliniche private e così via quindi dobbiamo essere consapevoli di come stanno le cose se vogliamo poi trovarci per organizzare
Anche la sanità questa componente auto sporche tecnica è destinata a crescere perché le risorse pubbliche non ci sono
Vogliamo organizzarla in una maniera sensata in una partnership diciamo così fra pubblico il privato lo stesso dobbiamo fare con la non autosufficienza
Io vorrei concludere con un invito al Censis
Nel loro analisi sono estremamente interessante io proporrei di fare un'analisi
Su cosa possono fare le aziende delle persone
Anzi d'accordo evidentemente con i sindacati tramite la contrattazione delle persone sempre più anziane che rimane sono in azienda perché comunque anche se la nostra età media di pensionamento è ancora relativamente bassa
Sta aumentando perché per avere una pensione adeguata Tundo Prai sempre di più rimanere al lavoro
Più utenti Po e allora c'è un problema di che cosa vogliamo fare
E come possiamo utilizzare al meglio gli anziani
Probabilmente non dovranno più fare lavori manuali sarà maggior ragione non dovranno più fare lavori manuali pesanti ma dobbiamo saper utilizzare la loro professionalità la loro competenza
In qualche settore magari per trasferirla
Ai giovani possono essere funzioni aziendali estremamente utili credo che per noi il mondo delle aziende questa sia una riflessione anche autocritica ma insomma che guarda al futuro che dobbiamo fare assieme ai sindacati
E sono sicuro che insomma abbiamo sentito
Raccontare a oggi un'ottima
Ampia spicca la ricerca del Censis sono sicuro che anche su questo potremo fare insieme dei passi avanti grazie grazie
Angeletti la convince questa questa proposta
Sì allora doveva fare altro sarei pure di si con allora specificarlo meglio è perché in altri Paesi sono già già avanti viareggio per esempio che in Germania
Ci sono fra la consola Ghana sta creando delle delle linee per esempio che sono per lavoratori esperti ma più anziani e per non perderne
Per non perdere
Diciamo e il il valore aggiunto che questi operai danno sta creando delle linee apposite che sono diciamo più adatte anche a un'età più avanzata
Io sarei per fare un
Ragionamento di questo genere dopo aver raggiunto l'età
Pensionabile perché non parliamo di prepensionamenti perché sennò ricominciamo da capo
Un lavoratore ovviamente su base volontaria
Può continuare a lavorare magari a part-time nell'azienda facendo come dire trasferendo
Le sue conoscenze ai giovani
Pagano la metà
Cumulabile con la pensione
Ovviamente questo è un modo per
Fare un'operazione di trasmissioni di conoscenze
Fondamentale perché
Tra i tante cause ovviamente mai scientificamente comprovate ma purtroppo concretamente realizzati del perché negli anni Novanta
La nostra apparato economico ha perso abbastanza di produttività e di competitività tra i tanti fattori come i bassi salari c'è stato un altro
L'uscita
Di centinaia di migliaia di persone dalle imprese l'uscita precoce
Che le imprese hanno ovviamente spinto fuori per ridurre i costi per ristrutturarsi eccetera eccetera e questo è stata una perdita
Impressionante nel nostro sistema economico
Molte delle come dire ritardi in termini di riorganizzazione di innovazione dei processi dei prodotti eccetera eccetera dovuta anche a questo fatto perché per fare tutte queste voci ci vogliono le persone non basta la buona volontà e non bastano nemmeno i soldi conosce
Io volevo solo fare un'altra considerazione sulla questione del del futuro perché credo che sia la vera
Il vero nostro problema
Il futuro è assorbente incerto per definizione non ho ansiogeno Institut come dire anche affascinante per questa per questo motivo
Però noi di un una cosa la Repubblica italiana sa con precisione che cosa sarà il nostro futuro
E riguarda
Le spese dello Stato
Noi oggi discutiamo
Più o meno
Concretamente di una manovra di aggiustamento che si appone un solo obiettivo
Ridurre il deficit
Entro il due mila quattordici
Che Etra bene se non è anche nei più grandi d'Europa anzi è uno secondo solo a quella Germania nel senso che più piccolo solo dovuto pure la Germania ma
La Repubblica italiana
Ha sottoscritto volontariamente un impegno per il quale nei prossimi venti anni
Ogni anno
Deve restituire lunedì non può solo fare debiti no deve restituire
Cioè diminuire il proprio debito del pari al tre per cento del PIL
Ora
Siccome anche in Europa non c'è automatismi probabilmente sarà meno del tre per cento forse la nostra crescita economica sarà superiore e quindi il
Come dire la restitutio avremo un po'più soldi per istruire potremmo dire invece il tre per cento lo porteremo a venticinque anni tutte cose normali ma
Non
Stiamo entrati nel mondo nel quale non solo
Non possiamo più far debiti ma dobbiamo restituirli quelli che abbiamo fatto
E al quindi conclusione di questo mio ragionamento è questo tutti i ragionamenti che facciamo
Nel futuro e c'è una classe dirigente ha un senso o no
Schiamazzi classe dirigente sta anche quella di dare di dire lei
Al ai cittadini alle persone che più o meno presero con il quale Barlow pensa di poter parlare
Raccontare esattamente la verità
Nei prossimi venti anni lo Stato italiano se va bene
Non potrà dare un euro in più di quello che da adesso se va bene se va male dovrà diminuire
Quindi quando parliamo guardato aveva
Sviluppo cioè lo sviluppo economico basato sul fatto che lo Stato mette i soldi più o meno intelligentemente
No con più di metà sulla ricerca o rinviare alle legale all'impresa
O comunque tutto l'intero sopra
Non è possibile è inutile che ne parliamo
Perché bisogna spiegare dove andiamo a nelle nelle tasche di quale italiano
Si prendono quei soldi visto che non si possono prendere dalle tasche della dello Stato italiani lei non è questo ovviamente vale anche per Omar far
è una mezza idea ce l'ha dovranno a me stesso no io certo che ce lo richiederò sto dicendo quello che trovo curioso perché e anche francamente
è questo brande autoinganno che ci facciamo
Dobbiamo riformare guardare
Tutte le idee sono buone salvo quella che preveda
Una maggiore spesa pubblica
Grazie
Avanzo
Lei adesso e a capo diciamo di una
Diciamo di no
Un esercito di autonomia che sono molto interessati da da tanti discorsi la previdenza previdenza integrativa dovrebbe essere uno dei settori più sensibili eppure vediamo che
I dati che ci presenta la ricerca del Censis sono
Insomma inquietanti
Come mai
Ragioni sono tante secondo me
Noi
Siamo qua a discutere io credo correttamente cosa succederà
In futuro rispetto al sistema di welfare che abbiamo implementato tanti anni uno dei più avanzati dentro l'Europa assieme ad altri Paesi
E quindi cosa succederà in termini di assistenza e di previdenza rispetto all'incidenza del potere pensare a questo della
Delle pensioni
Fra dieci anni fra vent'anni fra trent'
è legittimo e doveroso secondo me farlo
Non lo ripropongo e non mi metto ad analizzare così è successo prima però non possiamo non ricordare che
Veniamo
Come dire da un
Da lunghi anni
Dove gli strumenti previdenza assistenza del nostro Paese siano stati usati può abusati in molti casi
In modo come dire non
Sempre
Cioè con un fine utile perché intervenivano sul sociali intervengono su soggetti che ne avevano bisogno ma sicuramente caricando di spese non coerenti rispetto a
La nascita di quegli strumenti
E poi abbiamo subito la riforma
Entro senz'altro la trasformazione rappresentata venisse una ricerca del Censis fra il sistema contributivo il sistema retributivo
Rompendo di fatto un patto tra cittadini è stato o cambiando le regole chiamatelo come volete
Ma la percezione che ha avuto
Io non lo sono i lavoratori diranno loro io considero molto nella mia azienda che conosco bene sicuramente anche dentro gli imprenditori un'urna difficile
Per quanto scarsa informazione che arrivi rispetto agli strumenti integrativi e anche le politiche di sua incentivazione modeste
Non sia riuscito a scalfire una sfiducia
Rispetto agli strumenti che non controlla direttamente
Noi siamo un esempio purtroppo venire vivente
Il mondo dell'artigianato in questo caso
Sì comportati in modo
Diverso dal mondo del commercio dando risultati diversi aspetti di strumenti di previdenza
Mondera artigianato dopo dieci anni di
Sforzi e tentativi di costruire un sistema previdenziale integrativo non ce l'abbiamo fatto
Ho usato un fallimento
Ma perché la gente non capisce anche abbiano sentito
La comprensione
E gli italiani ad essere molto modesta io ci credo poco che si è che non hanno capito
è che
Se tu perdi sfiducia
Negli strumenti che
I lunghi anni costruite dalla politica dello Stato
E chi cambino le regole in corso d'opera
E quella gente lì comincia a pensare adesso mi rifaccio Coscioni
E non ci credo più
Badate che non
Io li sento quotidianamente io come
Chiarisce le faccio questo parco girano l'Italia lungo e largo
Ma la ricostruzione di fiducia tra un patto sociale
Basato su un nuovo Governo fa e
Una fatica enorme che abbiamo davanti
E io credo che sia indispensabile provarci
E io penso anche che sia possibile farcela
Ma dobbiamo davvero a ripartire da qualche elemento che mette assieme
La sussidiarietà di nuovo il nucleo di assistenza
Le cose che
Diceva nelle ultime cinque Pretore da ricerche io credo che siano come dire praticabile
Ora noi abbiamo uno Stato che è quello che
Con un debito che ha
Che tutti in questa sala conoscono
Io mi auguro sia davvero vero l'affermazione del ministro Sacconi che siamo
Usciti dal tempi della forza del debito
Fatto sta che fino ad oggi
Le tante dichiarazioni di rientro del debito fare
Salvo qualche eccezione negli ultimi quindici anni di piccole curve di allentamento di abbassamento del dico non è mai avvenuto ma gli abiti centocinque
Questo è l'articolo che è successo io prendo le fotografie poi essendo l'imprenditore sa molto legato ai fatti quelle tendenze degli impegni vanno tutti bene ma bisogna misurare bisogna migliorare i fatti
Noi abbiamo
Io chiudo sistemi eccellenti
Mediamente alti
Nei sistemi dalla sanità
Poi l'emigrazione che riferiva
Qui ci riferiva il dottor Galli sono tutte vere le migrazioni interni disparità
Ma le disparità nella sanità Comeglio disparità nei cittadini esattamente la sanità è avvenuta anche per capacità di reddito e perché non è che è venuta la seduta
E e quindi
Io credo che insomma la risposta da te se ne possono valutare tante però io credo che alcune esperienze e l'innovazione in questi metri quadri l'incrociarsi di nuovo una stagione dove il pubblico regola norma e
Le relazioni sociali impresa
E e lavoratori possono costruire strumenti altamente performanti e trasparenti altamente performante trasparente
Che garantiscano davvero
Un livello di integrazione
Io credo sia possibile ma dentro l'esperienza dei contratti in modo particolare l'esperienza del del del del
Artigianato e del suo anche del commercio noi abbiamo ormai consolidato un ventennio di esperienze legate alle bilateralità
Che sta facendo passi enormi che sta dimostrando come alcune protezioni purtroppo ancora non tutte siano in grado in percentuali Congo cifre
Dire molto più basse ed io non è un femminismo ha rispetto a quanto costa lo Stato rispetta alcune prestazioni
Ma non perché qualcheduno è cattivo qualcheduno e buona semplicemente un problema di efficienza
Ora
Abbia un tema di posti un problema dell'efficienza ma lo abbiamo da sempre non è che l'abbiamo da oggi c'è qualcuno dobbiamo smettere di dire che l'abbiamo dobbiamo cominciare da qualche parte fare fare in qualche chinare responsabilità
Fare qualche intervento intervento e poi la mia convinzione badate che se è vero che il quadro è
Lo Stato indebitato i vent'anni che abbiamo davanti dobbiamo ridurre il tre per cento del PIL Nobel
Del del debito chiederlo proprio toglierti e l'impegno che abbiamo sottoscritto B
Qual è la risposta allora per il quale lo Stato può ancora
Essendo un elemento
Che unisce la sussidiarietà e diventa ancora
Un soggetto normatore
E il regolatore
Se si è una condizione che da troppi anni noi viviamo
Che è la crescita che l'occupazione
Se noi non cresce
E siamo costretti solo tagliare
Faremo otterremo un risultato politiche di
Depressione
Meno capacità di spesa meno capacità di risparmio
Fondamentalmente una scelta più povera allora io mi ribello a un'ipotesi di questo genere perché credo sia possibile nonostante
Le difficoltà che abbiamo di un Paese se non voglio fare analisi del perché non cresciamo perché vi sono le risposte
Intervento in Asia ma la sede giusta però non c'è dubbio che il mondo il mondo
Quest'anno crescerà del quattro per cento il prossimo anno del quattro nove così dicono gli analisti negli anni passati quando noi eravamo
A un disastro il mondo cresceva il cinque per cento
E noi abbiamo perso il sei per cento
Allora l'Europa porta delle responsabilità
Li de politiche che possono organizzare
E favorire la crescita io credo che siano possibili
E neanche possiamo dividerci io sono stanco proprio davvero dal
Di riflettere
Che il Paese non ce la fa perché sono troppi piccoli propri ranghi omaggio il panico
Ho l'Italia è fatta così
Perché se una non vuol vedere l'Italia e penso politiche per quelli che non ci sono difficilmente otterremo risultati l'Italia è fatta così
E non credo neanche che rispetto alla dimensione che pure è un limite est questo è evidente non ci sia una ricetta che vale per tutti aveva ragione dottor gli anni le reti è un'ipotesi di lavoro ma stiamo attenti stiamo attenti
Che il mercato e l'organizzazione che fai per rispondere al mercato e l'ipotesi vincente
Poi possono passare attraverso le reti o altri strumenti
Che promuova
Quindi per avere
O per dare speranza il giovane all'occupazione del gruppo
Quest'opera non so perché non ci siamo ricordati nel nel nei dibattiti nelle riflessioni prima
O questo Paese il trenta per cento di giovani disoccupati non è solo un problema di natalità
Che pure c'è
Lo demografico un proprio importante nella professione
Però è un Paese che ha trenta presenta disoccupati quindi io credo che il lavoro e la crescita
Siano
Gli obiettivi sui quali costruirlo nuove perché
Garantito un pezzo dello Stato ma molto compartecipato con ci tenete Islanda di natura contrattuale
Grazie
Senta Bonanni
Questa manovra per la propria rabbia respinge
Cioè posto che è una manovra che va a scaricare alcuni affetti a scoppio ritardato
Partire dal due mila e tredici ci sono delle cose che invece
Arrivano immediatamente
Si scaricano sul welfare cioè le pensioni
Ecco alle proprio non è più organico dell'acqua come a tanti altri devo dire
No non è piaciuta perché
Perché noi siamo uno dei punti d'opinione che lavanolo va fatta con rigore
E la classe dirigente italiana tutta intera
Deve capire che saremo chiamati a veri e propri percorsi di guerra
Nei prossimi tempi
Perché per adesso dobbiamo riassorbire il deficit di bilancio assolutamente necessarie
Subito dopo per impegni europei ma comunque anche se non ci fosse Europa per mettere al sicuro la famiglia italiana
Noi dovremmo procedere a
Sfoltire
Enormemente il debito pubblico
Comunque lo dovrò fare nell'ordine addirittura la metà
La centoventi in rapporto al PIL sessanta che il debito italiano a sessanta cioè
Noi dovremmo ridurre
In pochi anni ben novecento miliardi
Non c'è consapevolezza del nostro Paese di questo sforzo o almeno non mi pare che ci sia
Nella maggioranza né l'opposizione si parla davvero di altro
E
Quando
Noi sosteniamo questo e sosteniamo
Che in questo percorso di guerra bisogna dare piena percezione dei cittadini
Che c'è e ci deve essere
Un equilibrio
Nel procedere alle realtà allieva scavi assorbimento appunto del debito un equilibrio è un esempio da parte di chi sta su verso chi sta giù
Non è non abbiamo capito legati come siamo l'esigenza
Di rigore non abbiamo capito per quale motivo
Un motivo che ci ha visti accomunati nel chiedere lo sfoltimento forte delle stesse
Poli
E delle spese amministrative istituzionali
Ora qualcuno può dire
Raggiungeremo ben pochi risultati
Beh intanto se andiamo a vedere quello che costano i partiti
E a nome intanto ben undici volte in dieci anni
I sostegni
Ai partiti e alle competizioni elettorali
Si vede che arriviamo alla cifra davvero esorbitante con ingiustizie gravissime
Ci sono partiti che non sono più nell'agone da tre quattro competizioni elettorali e continua a prendere le code di questi finanziamenti senza parlare agli emolumenti
Che i singoli prenderò addirittura oltre il quaranta per cento rispetto alla media
Europea e senza pensare
A questa impalcatura che noi sottolineavo sempre amministrativa e istituzionale che costa molto e che bisogna sfoltire
E che crea molta confusione e bisogna rimuovere in conflitto tra poteri conti allora
E possibile
Che ieri in Parlamento
Nonostante la proposta di sopprimere le Province noi siamo convinti che non è sulle Province mica sopprimere
Bisogna ridurlo bisogna ridimensionare le Regioni che voglio somigliare se non gli Stati sempre di più Campo dei Comuni bisogna accorpare i Comuni esservi sì appunto dei Comuni bisogna eliminare le Comunità montane tutte queste cose qui ieri addirittura in pace tutto il Parlamento pressoché
A rigettato questa ipotesi
La ipotesi di ridurre il costo la politica addirittura
Si è rinviato a una
Commissione che dovrà valutare e dovrà lavorare e comunque
Si rimanda
A dopo parlavo Luigi pocanzi ho visto un deputato oggi che col già comincia a minacciare i sindacati che non devo permettersi parlava politica e dicono ai permessi indagati voglio ricordare a questa sala
Che ben due anni fa il sindacato ha ridotto del venticinque per cento permessi sindacali del pubblico e nessuno di voi neanche i giornalisti possono dire di aver sentito un solo lamento
Quindi imparassero
Costoro che minacciano quindi noi non ci è piaciuta questa storia deve che chiediamo noi rappresenta la Camera
E al Presidente del Senato di mettere all'ordine del giorno subito alla Camera e Senato
Discutono le cose che pur sono dentro la manovra è che vengono rimandate sine die
Alle calende
Credo che
E invece bisogna dare un forte segnale
E naturalmente la immediata soluzione quale capisco che cita fonti ora fallita del costo di un miliardo che si può recuperare ora leggo che Sacconi dice si può rimediare spero che si faccia subito
Sì scarica su chi su chi ha
Una pensione
Di
Mille
E quattrocento euro lordi
Mensili lordi che significa andare sul mille mille cento
Che la stragrande maggioranza del popolo lavoratore degli anni Sessanta cinquanta sessanta e settanta
Che ha sgombrato ha pagato i contributi e anche per i Coldiretti che tanti altri
E allora
Ogni qual volta a ogni piè sospinto sì tenta
Di
Comprimere il loro reddito già fortemente compresso perché voglio ricordare a tutti che nel lontano novantuno novantadue Amato nello sganciare le pensioni
Dalla dinamica salariale
Promise altri meccanismi
Di rivalutazione in base al costo la vita stiamo ancora aspettando quindi al cotto ci si aggiunge l'acqua bollente e non è un fatto giusto ora dice uno dice ma sono pochi errore e per lì a vedere
Se sono poche è ore per loro per quale motivo quelle che hanno di più si lamentano molto di più di chi ha poco questo riguarda anche sulla vicenda fiscale è un problema di equità e disegnare noi sia ma
Un po'arrabbiati per questa ragione
Che un sistema sbagliato l'approccio è sbagliato rigore ci deve essere sappiamo che per numero delle persone
Diciamo così povero è chiaro che saranno sempre toccati un po'ma se non arriva l'esempio non ne usciamo
Sapendo che abbiamo e andiamo di fronte abbiamo di fronte un percorso
Di di guerra
Anche io voglio soffermarmi brevemente sulle cose che sono state dette sapendo che
Il i soldi pubblici saranno sempre meno e l'esigenza di un welfare è sempre più necessari quindi la parola d'onore rialloca allora noi negli anni Sessanta e Settanta abbiamo credo il creato
Un'Italia che si sviluppava attraverso il boom e che si svegliava abbiamo creato tutte le impalcature del welfare attuale
Ma quella era un'Italia molto diversa da quella di oggi questo il punto molto diverso le dinamiche democratiche è stato detto sono completamente diverse e nel frattempo l'accumulazione di funzioni da dal pubblico ha portato a una elefantiasi
Che produce disfunzioni diciamo così molto poco molto vistosa e costi
Che portano spesse volte i soldi essere buttati via dalla finestra quindi la doppia questione dei suggerire un come
A me scorcio pure parlare ogni volta profonde riforme la doppia questione di un'Italia diversa da quello allora
Di un'elefantiasi evidentissima che come della rete acquifera buche bucherellata ci metti trenta escono sempre dieci litri
Ce ne mette cinquanta e lo stesso dieci litri bisogna appunto rivedere vedere come
Ci si comporta
Per vedere un po'come si sostengono appunto questi andamenti demografico
Insufficienti abbiamo pochi bambini qualcuno dovrà occuparsene qual è la leva quella fiscale forti aiuti noi abbiamo voluto come diceva Luigi
E siamo
Contenti per questo bisogna vedere il percorso parlamentare quale sarà
E la sensibilità dei partiti quale sarà
Spero
In attenzione al lavoro dipendente i pensionati che pagano le tasse più gli altri e a questi fattori la leva fiscale
Doveva essere utilizzata per premiare
Per esempio le coppie
Che hanno progetti
Progetti appunto qui di avere bambini
Credo e spero che la
La la leva fiscale
Vogliate nel conto di un numero sempre più esorbitante
Di anziani
Che non riescono più a muovere che pesano sulle famiglie e soprattutto per le mamme lavoratrici spero che la leva fiscale abbia questa funzione
Spero
Che invece i tanti anziani
Che però sono molto vigorosi grazie
A una condizione molto cambiata negli stili di vita delle abitudini nelle possibilità che
L'assistenza o comunque
La scienza medica mette a disposizione abbia possibilità lei prima parlava
Di questi
Lavoratori che in Germania sarebbero stati tempo addietro in Friuli
Non sapevamo occupi uguale mandare una va avanti una grande azienda
Che aveva mandato via fino a sei sette mesi fa parecchi lavoratori anziani anziani cinquantottenne se
Cinquantasettenne cinquantasei anni
è chiaro molta esperienza l'ho messo dentro molti giovani perché non bisogna abbattere i costi
Insomma per farla breve andate a rileggere quel fenomeno che è molto interessante hanno dovuto riprendere duecento vecchi anziani lavoratori perché nessuno sapeva cosa andrà avanti con la baracca
Significa che noi abbiamo di fronte nuove situazioni
Che bisogna appunto sostenere quindi nella rivisitazione del funzionamento di un'impalcatura pubblica
Che appunto ha prodotto dei tanti esponenti
Di un adattamento di nuove politiche a favore di lavoratori gli anziani
E di famiglia attraverso la leva
Fiscale e concludo sono molto d'accordo ma grazie
E poi
Dando vita a uno sforzo enorme se davvero forte svolge l'abbiamo fatto mi parlava di
Bilateralità e sono strumentazioni che liberamente le parti si danno per assolvere alcuni compiti
Che porto appunto una Rete sussidiaria
Quello un terreno importantissimo e non perché noi dobbiamo
Come taluni dicono no questo è un modo per affrancare che lo Stato per i suoi doveri
Dice isole dove lo Stato abbia già fatti saltare dovendo in cui non riesce più a controllare la sua macchina che produce solo disfunzioni
Noi abbiamo bisogno dello Stato ma abbiamo bisogno lo Stato che garantisca standard perché arrivi dove nessuno può arrivare
Ed ovunque gli stessi soggetti sociali possono far da sé
Con aiuti anche forti da parte dello Stato penso la leva fiscale e attraverso agevolazioni devono fare perché
Da una parte perché
Possono provvedere meglio come succede in già molti casi
E l'abbiamo dimostrato posso provvedere meglio perché vanno più puntualmente sul problema
Ma a quel punto posso a questo scaturire anche elementi di
Come si dice di paragone di benchmarking tra ciò che sa fare la realtà civile organizzata e c'è che deve fare lo Stato non solo deve
Occuparsi delle cose di cui nessuno riesce a occuparsi ma a quel punto migliora anche l'efficienza perché viva Dio
Se
Il sociale privato se ne occupa bene
Il pubblico dovrebbe occuparsene molto meglio
E per la verità concludo questo farebbe venire fuori anche una voltura stringente che viene
Se le persone questa cosa che
Nell'enciclica del Papa l'ultima
La Caritas in veritate lui punta a un'apposita artiglia per governare processi
Delicati
Complesse e delle sue la moderna poli Arquilla significa che ogni persona
Dovrà essere impegnato nel proprio ambito è arbitro di se stesso cioè
Facitori di cose che riguardano se stesso solo in questo modo non solo eleviamo i livelli
I livelli
E di Standard appunto di provvidenze per il welfare ma facciamo anche soggetti responsabili e vere e proprie soggetti
Civili in grado di provvedere a se stessi altrimenti questa verticalizzazione del potere che riguarda l'Italia ma anche l'Europa che ci sta sbandando
E ci sta facendo per la fiducia perché un altro convegno esso dicevo leso da moderne e complesse
Tirò fuori
Migliaia centinaia di migliaia di stimoli in una realtà così complessa e così anche opulenta il
Il potere più
Il potere più organizzato il potere più fedele intesi popolari
Non potrà mai prevedeva questa fascia sterminata di domanda solo se c'è
Un sott'ordine che diventa il primo ordine
Questo potrà essere possibile io non vedo una riforma del welfare al di fuori di queste grandi linee guida e quindi un fisco utilizzato appropriatamente io aspetto questo
Dal dibattito parlamentare che dovrà discutere la delega che è un successo dei sindacati che hanno voluto a tutti i modi in tutti i modi
Con ostilità di gran parte la politica italiana
Ora il Parlamento può lavorare in questo modo può usare la leva fiscale per sostenere
Cose del genere e poi le parti sociali che hanno ritrovato anche un'altra città è un'unità ultimamente
Perché non possono candidarsi a dare vita sempre di più nelle aziende Alda di lavoro a occasioni di sussidiarietà che esalta la loro funzione ma che anche a quel punto dando uno stimolo alla riorganizzazione Enzo la quale noi
Sballi avremo tutti i discorsi che stiamo facendo grazie
Anche perché come dicevamo prima Guerini se non c'è crescita non si va da nessuna non si va da nessuna parte e sicuramente l'uso della leva fiscale ecco io fino a questo momento non ho sentito la parola evasione
Lotta all'evasione che sappiamo essere tutti si e e un vecchio
è un vecchio slogan però finora cioè ho fatto fatto ma non ho visto niente come diciamo noi c'è un'esigenza ecco
E
Guerini
Intanto gratis ma poi
Il modello
Dell'economia cooperativa da un certo punto di vista è un modello che contiene in sé
La la ricetta contro l'evasione
Non essendoci
Una dimissione di di arricchimento personale evidentemente viene meno immediatamente l'incentivo all'evasione cioè che non è molto d'accordo su aziende specializzate venga insomma
E poi ovviamente come tutti i fenomeni umani soggetto appunto alle alle distorsioni che sono forse il primo danno
E chi viene fatto il sistema e al mondo della cooperazione
Ovviamente che non sono un esperto di fiscalità per cui come dire preferirei non addentrarmi dentro una riflessione sul tema della fiscalità fatto sa il fatto che
Noi abbiamo l'esigenza enorme enorme di introdurre elementi di maggiore equità e di giustizia
Dentro il nostro sistema fiscale
Abbiamo un bisogno enorme di
Diminuire il carico fiscale sul lavoro
E quindi andare a caricare fiscalmente la rendita i patrimoni però questi rischiano di essere anche
Come dire
Alcune ovvietà poi come tutte le ovvietà spesso sono le cose più difficili da
Realizzare
Vorrei tornare però sulla ricerca perché davvero molto interessante
Trovato elementi di convergenza rispetto ad alcune riflessioni
Che come sistema della cooperazione sociale in particolare stiamo facendo sull'evoluzione del sistema di welfare in particolare
Io mi concentrerò sul tema
Del Welfare assistenziali sulla previdenza si è già detto
Molto e quindi non non mi dilungherò su questi aspetti
Intanto lo dei quadri che emerge da questa ricerca e la crescita fortissima della vulnerabilità sociale noi abbiamo
Realizzato un sistema di welfare che fatto salvo il sistema previdenziale il sistema della sanità risulti versa mistico ha sviluppato un quadro di assistenza di tipo fortemente paternalistico cioè
Il problema della non autosufficienza dell'avvio delle disabilità il problema della grave marginalità delle persone con disturbi psichiatrici delle dipendenze dei minori abbandonati era un problema che riguardava una nicchia di persone
E quindi lo potevamo assumere con questo atteggiamento un po'paternalistico bravi a un problema che riguarda gli altri
Ora
La vulnerabilità sociale un problema che riguarda tutti
Una separazione mette a rischio un minore e una copia genitoriali genitoriale del maschio piuttosto che la femmina c'era la la donna rispetto alla lancia cura dei figli
In maniera molto più pesante di quello che accadeva in passato oppure l'altro esempio emblematico è quello della disabilità
Il dieci per cento di persone con disabilità sulla popolazione del due mila e quaranta significa che la disabilità non è più un problema di
Qualche persona rinchiuso negli istituti come accadeva negli anni Cinquanta
Ma è un problema che riguarderà
Tutti
Una persona su dieci
Quindi riguarda direttamente noi che siamo tutti qui riguarda direttamente me
E quindi comporta una
Capacità di pensare a un investimento sulle politiche di welfare e di protezione sociale che non hai uguali ci noi non non lo conosciamo nel nostro passato quindi dobbiamo trovai sistemi di protezione maggiori
Bisogna uscire da quella che l'onda di ritorno del Welfare attuale chi è
Stato caratterizzato negli ultimi anni dalla logica dell'elettore mediano
Per cui il problema degli ultimi ricco come dire
Viene sacrificato per la la la ditta per i penultimi insomma no e quindi
E con un rischio di lasciare sempre più fasce di popolazione esposte a rischio abbiamo lavorato in questi anni
Con un
Una rincorsa di alcuni modelli che cercavano di correggere i sistemi di Welfare che che abbiamo impostato negli anni Sessanta negli anni Settanta e negli anni ottanta con una maggiore
Individualizzazione
Nella chiamiamo l'individualizzazione del rischio
Questo però non è solo frutto di dinamiche organizzative del sistema di welfare e
Indicativo di un approccio culturale che abbiamo tenuto in questo Paese negli ultimi vent'anni nel nostro Paese si è celebrato il mito dell'individuo
Fare qualcosa in più di due persone e non male
Per cui la celebrazione del popolo delle partite IVA la celebrazione del della precarietà chi fa da sé fa per tre questo è un danno enorme che abbiamo fatto il nostro Paese
Noi dobbiamo tornare a socializzare la dimensione della responsabilità collettiva e quindi a trovare risposte ad esempio nei sistemi di di sussidiarietà di bilateralità su cui poi ormai che rappresentano una dimensione di
Dimensione collettiva di assunzione delle responsabilità reciproche e quindi da questo punto di vista come della riscoperta del modello mutualistico estremamente interessante
Da questo punto di vista la difesa
E la valorizzazione del significato importantissimo dei contratti collettivi e secondo me sedicenni viola prenderlo in molti casi sui tavoli da contrattazione rappresentati contro parte del sindacato no
Anche se non mi sono mai sentito tale
Però il contratto collettivo ha un oggetto di responsabilizzazione chi rende collettivo un un una dinamica di responsabilità reciproca fra
I lavoratori fra le imprese e da questo punto di vista è un dato
Sicuramente estremamente importante allora noi abbiamo
Di fronte un grandissimo bivio per il nostro sistema di protezione sociale o di welfare che dir si voglia
Ho scegliamo la strada della privatizzazione dominante
Con tutto quello che comporta o scegliamo la strada
In cui sostanzialmente si va verso una
Composizione di pluralità di soggetti appunto il SISTRI il modello sistemico che citava prima De Rita in cui una pluralità di soggetti si assumono sempre maggiori responsabilità
Fermo restando che ovviamente lo Stato non può abdicare totalmente ha delle responsabilità su quel il su quei terreni su cui comunque le risorse private non possono andare
Perché bisogna fare attenzione ai militari il rischio che l'introduzione di
Modelli di spesa privata che pure sono indispensabili sono sono necessari a garantire la possibilità
Di dotarsi di prestazioni di protezione sociale
Anziché diventare un volano
Terre rimettere in gioco risse o sorse diventi un volano per iniquità ingiustizia sociale
Perché ovviamente sempre spingiamo sulla spesa
Anche privata ma non organizzata è uno dei cinque punti che chiede su quali si conclude
La ricerca Censis Unipol e proprio queste dei debiti dobbiamo cercare di organizzare anche la spesa private quindi mutualità e un po'
La dimensione dei bisogni che da questo punto di vista il modello della cooperazione
Ha qualcosa a chiedere dato offrire l'esperienza della cooperazione sociale in questi anni ha lavorato in questa direzione
Ovviamente serve servono politiche di sostegno a questo secondo Guelfa anche con alcuni interventi che potrebbero apparire non del tutto popolari
E così vero che sono finiti i soldi mia sostengo che no certi è vero che non possiamo permetterci e abbiamo assunto un patto di responsabilità verso
Gli altri Paesi di riduzione del debito ma all'interno della spesa pubblica c'è la possibilità di fare dei veri posizionamenti è stato citato molto bene e da da Bonanni l'esempio del del contenimento dei costi della politica che però troppo sulla contenimento dei costi della della Pubblica amministrazione potrebbe servire anche a rendere più efficaci le politiche pensiamo al modello
Dei piani di programmazione delle politiche sociali a livello locale
Chi è stato indirizzato verso la programmazione gregata ma che rimane una composizione stratificata di di di di Comuni che si mettono insieme senza grandi incentivi
A fare della programmazione aggregata ora bisogna spingere molto di più su questo modello e fare aggregare parti di pubblica amministrazione ma altri
Risparmi si possono fare riqualificando la spesa
Spostando di qualche decimale la spesa sanitaria
Di tipo ospedaliero sulla spesa
Di quel faro
Territoriale sia maggiore efficienza e anche maggiore qualità della vita per le persone
Perché non tutto si risolve con le terapie intensive che hanno costi esorbitante quei ciascuno di noi ha un male al ginocchio vorrebbe l'attacco di ultima generazione
Ma a volte basta una buona visita ortopedica che Chiti di come dire che non costa sette otto novecento euro per un accertamento
No però serve da questo punto di vista una grande responsabilità
Da questo punto di vista la possibilità di lavorare con i sistemi
Di complementarietà e di responsabilità Colitti come quelli bilaterali o come quelli di tipo mutualistico o di previdenza integrativa o di welfare integrativo aumenti a livello di responsabilità
Perché io
Direttamente
L'investimento di responsabilità su quello che vado a spendere
Io
Anche sul
Sul sistema degli ammortizzatori sociali proviamo immaginarsi che cosa potrebbe voler dire una gestione degli ammortizzatori sociali
In forme bilaterali anziché in forme collettive in cui poi di chi chi ha la responsabilità in cui abbiamo fatto
In moltissimi casi
Degli ammortizzatori sociali il principale strumento per fare delle politiche di deindustrializzazione a vantaggio dell'impresa magari grande che diceva con questo mio intervento assistenzialistico si mettevano tracce di lavoratori mettendoli a casa e questo pesa sulle risorse pubbliche io credo che bisogna lavorare in questa direzione
Abbiamo parlato moltissimo di famiglie di famiglia presso il più di moda famiglia
Da anni in Italia si parla di politiche per la famiglia
Poco più di un mese fa è stato fatto il rapporto OCSE sulle politiche familiari nei Paesi OCSE l'Italia è ancora uno degli ultimi posti da questo punto di vista
Ciò che ci sia moltissimo da fare però non è
Rendendo la famiglia sola che che
Risolviamo il problema scaricando addosso delle responsabilità
Così come non è solo
Aumentando il livello di intervento strutturato ad esempio sul sanitario integro il suo socio sanitari integrato
Chi colpiamo una fascia di bisogni che sempre più ampie che non è
Un bisogna conclamate non abbiamo bisogno di lavorare molto sul sostegno positivo alla pre pensione sostegno al alle ai codici familiari della normalità gli asili-nido non solo intervento riparativa un suo intervento
Di promozione da questo punto di vista anche nella qualità di vita dei bambini
La lotta alla povertà è uno degli obiettivi dell'Europa venti venti
E ripeto la lotta alla povertà non è fare l'intervento assistenziale
Arco Nieri senza fissa dimora che stanno a stazione Termini o stanno sotto
I porticati significa fare un pensiero strategico su che tipo di risposte di protezione sociale diamo soprattutto le nuove generazioni e drammatica la da la posizione che fa la ricerca da questo punto di vista ed è drammatico
La mancanza di consapevolezza che fa dire l'ottanta per cento delle persone intervistate
Ma non ho nessuna intenzione di dotarle di un sistema di protezione integrativo
Ecco io credo che questa
Sia la strada della sussidiarietà che dobbiamo intraprendere
Credo che da questo punto di vista ripeto ma ovviamente devo fare faccio tanti a parte eccetera
Cito le l'esperienza appunto del del modello cooperativo che si fonda sul modello mutualistico come una delle strade su cui
Lavorare
Uno sforzo grande lo possiamo fare da questo punto di vista
Sui meccanismi di mutualità integrativa utilizzando il sistema della bilateralità
Stiamo facendo uno sforzo come Alleanza delle cooperative per aggregare i nostri modelli di welfare integrativo perché sviluppati attualmente sul sulle categorie dei lavoratori
Per fare un'aggregazione del modello di di di sistema previdenziale piuttosto che di protezione di quel fare integrativi fatto in forma compartecipata da lavoratori imprese insieme alle organizzazioni sindacali io la ringrazio
Allora Camusso dai suoi è l'ultimo intervento lei se esista la ricerca si è sentito tutte le cose insomma questo welfare cioè chi lo dà per falli ITO chi lo dà comunque in crisi ed un fatto è vero che i tagli ci sono le stanno facendo
Dobbiamo capire fin dove e razionalizzazione dove comincia lo smantellamento
Certo abbiamo uno stock di debito che con il quale comunque dobbiamo fare i conti
Permette di fare una premessa puntare ingraziare Unipol
Di questa occasione di discussione della ricerca che ci è stata presentata la premessa che io sarei per abolire dal dibattito pubblico
Sia quelli che ogni volta spiegano da dove siamo il peggio il Paese del mondo e che qui è tutto un disastro qualunque cosa succeda dalle altre parti e di per sé il meglio perché credo che ci facciamo un danno all'infinito anche in termini di
Assunzione di responsabilità
Sia quelli che ci raccontano sempre la realtà virtuale
Boh direi anche quelli quelli che ci hanno detto per tre anni che la crisi non c'era e che oggi ci dicono che siamo al dopo debito perché in questo modo non si responsabilizza questo Paese si pensa anche che le persone siano un po'cretine non capiscano
Che cosa succede e non si affronta in questo Paese il tema vero
Che è quello
Che noi siamo messi male
Perché non siamo affatto messi bene che abbiamo dinnanzi a nuovi un problema molto lungo e che il tema è come si affronta
Questo periodo in una logica di equità e non di mantenimento della diseguaglianza
Perché non si può come dire raccontare tutto bene e poi c'è l'emergenza
Emergenza che si traduce in quella banale operazione che abbiamo visto per l'ennesima volta dove c'è la certezza e pensioni la sanità e il lavoro pubblico cioè sempre con lo stesso bacino
Conseguenze sull'economia non ce ne occupiamo e se noi non ce ne occupiamo quindi non parliamo di crescita
Ogni volta la manovra che ci aspetta nei vent'anni successivi è un po'più pesante
Allora siccome non esiste un futuro che non metta i piedi nel presente perché non è una una cosa ha da venire credo che il tema fondamentale che noi abbiamo è
Come sì riequilibri APPA grande diseguaglianza che mi si permetta non è dato a due
La grande prima diseguaglianza di questo Paese è data dalla distribuzione della ricchezza e quindi per la distribuzione del fisco
E il primo strumento che noi abbiamo per cambiare il modo in cui si affronta il risanamento eh esattamente la leva fiscale non solo in termini
Di redistribuzione di dove la tassazione che giammai il problema ma anche in termini di sommerso di emersione della enorme economia sommersa ed illegale che c'è
Perché apparteneva legalità è un tema di democrazia e trasparenza se noi abbiamo il trenta per cento di lavoro sommerso e questo emergesse
Già in conti nostri cambiano
Cambiano le previsioni di crescita e cambia anche il senso di responsabilità che si chiede poi alle persone nel rapporto
Che ovviamente ci deve essere
Tra diritti e due figli
Siccome io credo che bisognerebbe ricominciare a parlare di diritti e di doveri invece si parla sempre di diritti da togliere e si parla troppo poco tutto veri
Io penso che per esempio stiamo sul piano istituzionale facendo una somma di confusioni totale
Perché non parliamo contemporaneamente dello scioglimento delle amministrazioni e abbiamo introdotto il federalismo municipale decidiamo qual è il filo conduttore
Perché il rischio è che
Ognuno di noi se di fronte al fatto che non è più in grado di misurare a quante cose deve rispondere in quale modalità si organizza
Io penso che per esempio non ci possiamo permettere un federalismo così come è stato introdotto in questa stagione
Non ce lo possiamo permettere per la condizione dei cittadini per i costi questo appare il Paese
Proviamo a misurare quanto vale non fare quell'operazione a proposito di manovre
Penso che non possiamo permetterci una macchina
Politica
Su cui bisogna evitare di fare però l'antipolitica generica quella per cui si può tagliare tutto non importa la politica uno strumento fondamentale per la democrazia
Ed è strumento per la democrazia che non bisogna essere ricchi per farla e allora il tema è come si assumono maggiore responsabilità io penso bisogna partire dalla moltiplicazione societaria che le amministrazioni hanno fatto
Penso che siccome abbiamo un problema di spendere meglio siccome complicato sciogliere dei Comuni perché siamo tutti campanilistiche questo Paese però si possono imporre delle modalità di aggregazione dei comuni
E a questo punto i servizi costerebbero meno
Evitando di fare ogni volta l'operazione per cui un prezzo al pubblico un pezzo farà privato un pezzo il parà cooperativo del continuiamo a sommare delle cose che rendono inefficiente diseguale per le persone adesso le scelte che si fa
Dovremo provare a fare invece un'operazione di razionalità in cui c'è un dovere dello Stato di rispondere a quelli che ritiene dei diritti universali dei cittadini
Poi bisogna decidere quali sono i diritti universali io credo che il sempre diritti universali che sono incancellabile e si chiamano sanità pubblica scuola pubblica e previdenza pubblica queste tre cose sull'incancellabile perché rappresenta
La costruzione della condizione di cittadinanza cioè l'istruzione
La certezza che non diventi un povero quando sei anziano che la Presidenza e la possibilità di essere un cittadino sano che data dalla sanità e tutto pubblico no probabilmente va integrato
Ma a partire dal fatto che non smantellò la rete pubblica fondamentale io ho un problema non di scaricare sull'INPS
La previdenza individuale o il problema che l'INPS mantenga la sua caratteristica anche di sistema
A ripartizione mutualistico e che si incrementi la quota di previdenza a cui ogni cittadino
E ogni lavoratore per quel che riguarda noi deve guardare
Ma non posso come dire non avere mai la distinzione tra ciò che risposta pubblica necessaria e ciò che invece affidato su un altro piano
Poi vorrei dire non siamo un Paese disuguale per due cose che si citano tanto manus ci si mette mai la prima grande diseguaglianza di questo Paese si chiama donne
Bisognerebbe primo poiché rendersene conto fino in fondo perché una gran parte di quella diseguaglianza e data da un enorme pregiudizio culturale
E quando si dice con tanta serenità che si può smantellare un po'di un welfare eccetera in realtà si sta precostituendo la condizione per cui su una condizione di diseguaglianza dalle donne mi aggiungiamo un altro pezzo
Allora possiamo ragionare sul fatto
Che ci sono delle norme che non costano
Che potrebbero sancire una riduzione disuguaglianza una io insisto perché vista ce l'ha detto qualche giorno fa
Ripeto rimettiamo la legge contro le dimissioni in bianco e smettiamo di farsi che una lavoratrice che fa un figlio è destinata
Ad essere licenziata da quel posto di lavoro perché delle
Ameglia ciò che noi diciamo secondo ormai credo la prevalenza degli economisti ci raccontano che occupazione femminile crescente fattore di crescita
Perché determina ovviamente del nuovo lavoro e queste ma perché detta nella creazione di nuovo lavoro intorno
Allora possiamo ricominciare a dirci che parte del Welfare solo nel territorio fattori di crescita e non solo fattore di spesa che gli asili nido non sono una spesa su un investimento
Che il fatto che ci siano politiche di conciliazione effettive non sono una spesa solo un investimento che se la sanità diventa più territoriale è un investimento non è solo una specie
Perché non proviamo a ragionare in questo modo o guardate sulle donne si scarica l'idea che tutto torna in famiglia che escono dal mercato del lavoro e solo questo deprime l'economia non c'è bisogno di farci
Degli altri film into
L'altra questione si chiama giovani
Giovani hanno una spuma straordinari i giovani di questa generazione ha una straordinaria sfortuna
Perché sono pochi
Perché non siamo stati un Paese che ha diminuito di molto la
E solo nella stagione in cui c'è una gerontocrazia imperante
Perché qui stiamo tutti a discutere di come a settanta anni bisogna continuare peccato che c'è il trenta per cento dei giovani disoccupati il cinquanta per cento di donne che non trovano lavoro e che va bene tutto
Ogni tanto si può anche fare dall'altra
è queste ad esempio che sta dando la classe dirigente innanzitutto
Perché non è che siamo di fronte a delle persone che non ce la fanno a vivere e quindi chiedono di prolungare la loro attività lavorativa
Siamo di fronte a dei signori che non hanno nessun problema di sopravvivenza ma che devono continuare a occupare la scena pubblica di questo Paese
è chiaro che così dei giovani non se ne occupa nessuno rimangono il tema che è dedicato al futuro ma se non gli diamo un presente questo futuro non c'è
Allora
Si possono fare delle cose ce ne sono tre anche qui costano un po'ma non costano tantissimo
Possiamo abolire un po'di forme di precarietà e possiamo ristabilire l'idea
Che una qualità del lavoro e connessa al fatto di sentirsi parte di quel luogo di lavoro informato in quel luogo di lavoro
Perché se io faccio gli stage gratuiti possiamo esser le persone più disponibili del mondo Mannoni imparerò e non investirò su quel lavoro perché il mio pensiero fisso sarà dove vado poi a trovarmi davvero un reddito
Perché
Gratuitamente si può campare finché la famiglia però permette
Ma poi non ce la fai più
Allora si può fare un'operazione che da questo punto di vista ripristini un legame
Tra il luogo in cui lavori la tua formazione il tuo investimento su quel luogo di lavoro
Secondo si può ragionare sugli ammortizzatori sul fatto che c'è un tema di continuità di reddito per il lavoro discontinuo
Perché guardate che apparentemente oggi un risparmio ma un debito che stiamo costruendo
Perché poi un paese quando avrà le persone senza nessuna pensione non è che potrà semplicemente dire che sono alla carità ecco dovrà moltiplicare delle forme di assistenza morale trasformiamo nell'evitare che ci sia un debito per la prospettiva terzo proviamo scommettere un po'perché come si fa innovazione in un Paese se i giovani e i giovani istruiti in particolare non entrano nel sistema
Possiamo davvero pensare i giapponesi ci hanno una norma
Che da noi credo che testo del determinerebbe delle cose terribili
Ma
Quando tu raggiunto una certa età loro penso che non è
Consumi settant'anni ha ben prima loro pensano che attua creatività è diminuita e quindi inizio una carriera discendente mentre invece c'è una carriera crescente per i giorni esattamente perché pensano
Che i giovani che vanno a scuola li fino a diciott'anni eccetera eccetera eccetera che i giovani sono potenziale creativo innovativo
Se l'abbiamo visto dalla ricerca
I giovani stanno solo nel piccolo che quello che non ha le risorse per fare innovazione per fare ricerca per fare crescita evidente che il loro potenziale in questo Paese negato che loro non si sentono soggette
In questo Paese se ne perdiamo quaranta cinquanta mila ogni anno perché vanno a lavorare all'estero
E da noi non ne arriva nessuno perché se fosse uno scambio ben venga il mondo aperto ma invece vanno e non arriva nessuno quello è il potenziale di crescita del nostro Paese il potenziale di creatività il potenziale di innovazione
Allora il welfare può servire a tutto questo
Io penso di sì e e può decidendo che la vera riforma che noi dobbiamo fare
è una riforma che dice ci sono le grandi reti nazionali rispetto alle quali
Non si modifica le tutele i diritti delle persone e si riorganizza significativamente RUEF territoriale
Lo si riorganizza a partire dal fatto che tu organizza il sistema amministrativo al pubblico che lo deve determinare e su questo costruisci le integrazioni né integrazioni possono essere di molti tipi
Ma c'è un confine che noi dobbiamo determinare
Quando abbiamo fatto l'esperienza della previdenza complementare la previdenza complementare che
Quella che funziona meglio delle bilateralità tra le parti in senso trasversale ciò che riguardano tutti i settori cosa abbiamo detto
La previdenza pubblica deve garantire quel pezzo su tutto ciò che è integrativo ci mettiamo a lavorare
Oggi che problema abbiamo abbiamo il problema che avendo seguito la nostra struttura produttivi
Ma
Dovremmo provare a unificare un po'di fondi perché onestamente li abbiamo moltiplicato i treni secondo bisognerebbe tornare a un'antica cosa che noi chiedevamo
Ma se quello è lo strumento di mutualità tra l'impresa di lavoratore rispetta la previdenza complementare sarà ben possibile che abbia davvero un trattamento diverso dei fondi privati e delle assicurazioni privati so che non faccio un piacere
All'Unipol nella cui sede sono però se si decide che c'è una nuova forma di integrazione dei sistemi
Bisogna anche decidere che su alcune cose non è vero che bisogna sempre avere tutto contemporaneamente che compete e decidere di farlo competere da altre parti io invece penso che sulla sanità bisogna fare di più
Dal punto di vista dell'integrazione rompendo un dualismo pubblico-privato che dato tutto sul pubblico
Perché la sanità privata oggi funziona per convenzione sul pubblico e quindi realtà aumenta le prestazioni in ragione dell'avere più risorse che gli dai il pubblico lo facciamo tanti ragionamenti e rischiamo di penalizzare la sanità pubblica rispetto alla sanità privata
Proviamo lì a fare un ragionamento differente
Anche perché non abbiamo pezzi che non sono garantiti dal pubblico quando si dice speso odontoiatriche rispetto al resto dell'alta lì si coglie un pezzo che non ha la copertura
Quindi oculistica odontoiatria sono un grande terreno di sfida per noi per i fondi integrativi ma sono anche il terreno
Di un'integrazione qualitativa del privato che non sia semplicemente a introdurre una quota di profitto rispetto al fatto che il finanziamento è dato
Concretamente dal pubblico allora credo che bisognerebbe uscire
Dalle due ed è un po'devastanti che ci sono state al nostro passato una che
Pubblico va sempre male il privato è sempre bello che la storia ci dimostra non è assolutamente vero la seconda e che tu devi
Tutto spostarlo in termini di aggregazione di qualunque bisogno io credo che non non si può fare l'aggregazione di qualunque misura
Bisogna invece decidere qual è il punto l'integrazione tra le reti nazionali e le reti locali e che il territorio deve acquisire un'importanza diverso da prima
Perché gli che tua fronti le nuove difficoltà che ci sono la disabilità la non autosufficienza tutti questi temi che sono straordinariamente importanti e che oggi viaggiano tra il privato per le donne che se ne occupano perché questi
La realtà hanno bisogno del territorio
Perché hanno bisogno di riacquistare quella dimensione che è incrociata alta politica sociale e politica sanitaria
Se io c'ho un problema di non autosufficienza non solo un problema sociale
Ho anche un concreto problema
Di strumento sanitario nel territorio
Questa a me pare la riorganizzazione che è possibile fare immaginando ci appunto che c'è un nuovo crocevia tra quelli che sono i diritti e i doveri e ciò che resta fondamentalmente pubblico perché risponde al diritto delle persone
Bene abbiamo abbiamo finito io vi ringrazio credo che insomma e ve lo dice uno che di convegni se ne intende tutto sommato abbiamo visto una
Una interessante
Indagine e poi insomma grazie anche agli ospiti che abbiamo avuto credo che abbiamo dà anche delle proposte fattive sulla quale nei prossimi giorni ci potremo confrontare grazie ancora