Intervista a Leonardo Domenici sulla crisi economica che ha colpito la zona euro

Leonardo Domenici deputato europeo iscritto al Gruppo dei Socialisti Democratici eletto nel Partito Democratico colui che vogliamo parlare di questa crisi del dei Vito sovrano nella zona euro che prosegue da oltre un anno e mezzo nonostante le molte rassicurazioni che sono venute in questi mesi piani di salvataggio bella otto
Della Grecia del
Dell'Irlanda del Portogallo il nuovo salvataggio che si prospetta anche per la Grecia
Il leader della zona euro l'ho detto siamo pronti a fare tutto quanto necessario per salvaguardare la stabilità finanziaria dell'Europa
Per salvaguardare la moneta unica
Qual è l'errore di fondo a suo avviso che non permette all'Europa di superare questa crisi del debito sovrano
Ma il primo errore un non è un errore semplicemente che si è perso e si continua a perdere troppo tardi
Su questo secondo me si riflette troppo poco ma c'è una vera e propria sfasature fra quello che accade sui nei mercati finanziari
E i tempi del processo decisionale delle istituzioni europee dei Governi dei Paesi membri
Io faccio un ragionamento molto semplice è evidente che questa crisi è l'occasione anche per mettere dei paletti più mettile più chiariti responsabilità
Dei Paesi membri non c'è dubbio che la Grecia da questo punto di vista ha delle responsabilità per il modo in cui alterato i propri conti pubblici nel momento dell'ingresso della nell'aria euro e successivamente
Però dobbiamo sempre ricordarci che la Grecia rappresenta
Il per il cinque per cento delle debito pubblico complessivo dell'euro zona il che significa che se si fosse preso per tempo
Di petto questo problema forse lo si sarebbe potuto risolvere non dico che il tutto ma comunque così su potrebbero si poteva attenuare dal punto di vista dell'impatto e dal punto di vista degli difetti
Di questa crisi greca
In realtà qui continuiamo a o a perdere tempo perché è una questione bisogna dirlo di di volontà politica evidentemente c'è ancora troppa preoccupazione per quella che l'opinione pubblica interna
Dei singoli Paesi membri penso soprattutto alla Germania
E troppa paura di assumersi delle responsabilità
Che invece dovrebbero essere assunte non per dire va bene ci pensiamo noi ai greci al Portogallo l'Irlanda e non preoccupatevi
Ma per dire comunque risolveremo questo problema comunque nessun Paese sarà lasciato da solo
Comunque affronteremo insieme la questione della gestione del debito pubblico nell'eurozona
A patto però che si pongano delle nuove condizioni in realtà noi stiamo discutendo delle nuove condizioni ma non abbiamo ancora risolto i problemi aperti oggi questo è un primo
Guaio abbastanza grosso che
Però come affrontare credo questo problema farsi carico diciamo del debito pubblico nell'insieme della zona euro e in quei Paesi
In quella situazione più grave finora si è detto questa una crisi una crisi non di insolvibilità della Grecia basta un aiuto finanziario e sub a un certo punto i tempi
Miglioreranno le condizioni economiche miglioreranno cosa bisogna fare assorbire il debito tutto il debito greco
Ma ci può essere una scelta graduale facendo comunque e prendendo delle decisioni coraggiose per esempio quant'è che si discute di questa questione degli eurobond ora gli eurobond cioè le emissioni obbligazionarie comunitaria cioè dell'Unione europea e non dei singoli Paesi
Possono essere concepite e finalizzate al finanziamento di grandi investimenti e questo va bene ma possono essere queste emissioni obbligazionarie
Anche
Essere finalizzate alla gestione del debito al tetti al management come si dice
Facendo per esempio un fondo ad hoc che abbia il compito di riassorbire progressivamente questo debito comunque di alleggerire
I Paesi membri dell'euro zona dal debito
Affrontando il problema degli squilibri che ci sono all'interno dell'area dell'euro oggi qualcuno dice bisognerebbe svalutare l'euro ma forse non ce ne sarebbe nemmeno bisogno sarebbe sufficiente se alcuni Paesi
Che oggi sono in surplus dal punto di vista della bilancia commerciale del Vilardi lancia dei pagamenti avessero una domanda interna un po'più consistente per
Aumentare il livello dei consumi il livello degli investimenti questo aiuterebbe i Paesi che invece non sono affatto in surplus ma sappiamo che sono intesi cito comunque sono fortemente indebitati
E il problema è se vogliamo giocare la carta di una maggiore integrazione a livello europeo o se invece vogliamo continuare step by step passettino dopo passettino
Ma non nel senso che siamo noi a livello europeo che imponiamo una logica e
Diciamo di seguire una strada ma aspettando appunto che sia
La logica dei miei Carfì finanziari tutte le volte
A imporci di fare quel passettino ma se questo finiremo per essere sempre subalterni e non svoltare mai l'Europa
è sempre riuscita a venire fuori dalle sue crisi facendo un passo in avanti sulla linea dell'integrazione
Non facendone due indietro verso le politiche di rinazionalizzazione o di negoziazione intergovernativa
Questa è la sfida c'è un leader cioè una leadership perché in Europa si vorrà assumere questo compito se c'è batta un colpo si faccia avanti però in realtà questo il problema di fondo
Nel
Non c'è vorrei chiedere ma perché non si può scegliere l'altra strada che è stata esclusa fin dall'inizio quella di un default della Grecia di una
Ristrutturazione più o meno organizzata del suo debito imporre delle vere e proprie perdite agli investitori che insomma hanno scelto di investire
I loro i loro soldi le banche le assicurazioni fondi pensioni guadagnando un po'di più perché la situazione della Grecia era più rischi
Io personalmente sono contrario a questa strada oggi c'è chi dice che degli aiuti che si stanno definendo e l'impegno il piano per esempio delle banche le banche francesi è una sorta di default se maschio mascherato
Però il problema di fondo e che in realtà
Non si può lasciare che un Paese che sta nell'area euro ne esca così senza colpo ferire con una
Degli effetti disastrosi se c'è effettivamente la dichiarazione di default perché
Si pensa che sbalzi De Chiara default e il problema è risolto criteri dichiarare default a delle conseguenze a breve a medio neanche a lungo termine incredibili periti per quel Paese
Non è che siccome magari greci si riprendono l'altra ma che possono svalutare come gli pare allora dopo tutti i problemi saranno risolti
E bisogna stare attenti perché
Dietro una crisi così della zona euro non ci può essere nemmeno
Il ragionamento che fanno alcuni va be'si fa l'aria euro ridotta puri stretta tra i Paesi più forti perché anche quei Paesi più forti
Subirebbero un effetto boomerang di una progressiva
Di un progressivo sgretolarsi dell'area euro dopo i primi a rimetterci sono soprattutto i Paesi del sud Europa e dell'area mediterranea
è quello che diceva Tommaso Padoa Schioppa ma vogliamo avere la vista corta oltre ad avere la vista lunga nonostante tutto in questo momento bisognerebbe avere la vista lunga perché
La vista corta è quella che ci ha portato in questa situazione non certamente la mente
E allora bisognerebbe e bisogna ricominciare a ragionare in questi termini io spero credo che dei segnali ci sono che nell'Area
Socialista e socialdemocratica devo laburista progressista europea
Si cominci a definire una piattaforma solida importante di proposta politica e programmatica che da l'indicazione di una via d'uscita diversa alternativa da questa crisi
Fatta questa corso dei dibattiti all'interno del nella famiglia socialista europea ci sono
I documenti che sono stati
Avanzati dal Partito socialista francese dalla respinte tedesca
Quale quale può essere il ruolo del Partito Democratico Italiano
E vorrei chiedere non è incastrato il PD in una sorta di contraddizione cioè
Dobbiamo rispettare da un lato
Level le regole europee sul debito deficit dobbiamo tenere i conti in ordine però al contempo
Vogliamo più soldi pubblici per rilanciare la crescita per fare politiche sociali
Io credo che l'Italia
Ora qui non parlo del centrosinistra del centrodestra di chi è al Governo di chi all'opposizione l'Italia come sistema Paese
è è uno dei degli Stati membri più interessati al rilancio di una politica europea
Perché se non investiamo dentro i confini nazionali con i nostri assetto i nostri valori positivi ma anche con questa pesante scure del debito al centoventi per cento
Con i nostri problemi di scarsa crescita e di scarsa competitività se noi tutto questo pensiamo di risolverlo più o meno per conto nostro non ci riusciremo
Allora noi siamo più interessati degli altri affinché l'Europa imbocchi sì la strada della responsabilità sui conti e sui debiti sovrani
Ma al tempo stesso imbocchi con maggiore decisione e determinazione la linea di Investimenti investimenti pubblici privati o pubblico privati con l'emissione di eurobond o senza eurobond
Con la tassa sulle transazioni finanziarie
O comunque con altri strumenti
Di gestione delle risorse a cominciare anche dal Budget dell'Unione europea per dire l'obiettivo eh comunque quello dello sviluppo e della crescita sulla base degli obiettivi strategici che ci siamo dati con una Europa venti venti che sappiamo bene non è che manchino le idee da questo punto di vista lo sappiamo più o meno quali sono l'Italia intendesse che riprenda questo discorso qui
E io credo che questo discorso qui lo debba fare molto chiaramente il Partito Democratico ma anche questo discorso non lo si può fare stando da soli per conto nostro facendo un discorso solamente nazionale
è necessario che il Partito Democratico ora più che mai si raccordi sempre più strettamente con gli altri partiti
Tel socialismo della socialdemocrazia europea con altre forze progressiste il discorso non deve essere limitativo perché
Ora soprattutto a partire da questi temi è necessario
Dire con chiarezza con chi vogliamo costruire una proposta politica e programmatica alternative ecco perché è importante
Il documento dei socialisti francesi
E dei socialdemocratici tedeschi sottoscritto lo scorso ventuno giugno
Perché è un documento europeista nel senso che appunto dice solo nella dimensione europea
Possiamo ricostruire una prospettiva politica forte per l'area
Della Sinistra democratica e progressista
E in vista di scadenze importanti come le presidenziali del due mila dodici in Francia le elezioni in Germania per il rinnovo del Bundestag le elezioni in Italia
Nel due mila dodici comunque di sicuro nel due mila tredici B e necessario costruire fra le forze del centrosinistra e della sinistra di questi Paesi un discorso di raccordo perché adesso siamo nell'Europa
Dei conservatori perché praticamente la quasi totalità dei Governi europei e di centrodestra
Ma se fra il due mila dodici e due mila tredici
C'è un cambiamento in Francia in Germania e in Italia
Però si parla del vento cambia non solo in Italia ma in tutta Europa però bisogna arrivare a questo appuntamento questi appuntamenti
E lavorando delle proposte forti incredibili responsabili ma che diano anche una prospettiva di speranza futura cosa che gli attuali Governi conservatori non sono in grado di fare
C'è un problema di fondo però rispetto anche alla
Alla alle proposte che vengono dal Partito socialista francese delle spese
Stanti così le cose cioè senza gli eurobond senza un aumento del bilancio comunitario attraverso le risorse proprie o la tassa sulle transazioni finanziarie che sono soggetti ancora controversi rischia di non volerci anni un dibattito
I soldi non ci sono
Sia un o si aumentano le tasse oppure quei soldi non ci sono come come uscirne ma intanto c'è il problema che dicevo prima certo noi ci mettiamo troppo tempo a prendere delle decisioni e fare delle scelte però potrebbe assolutamente non essere così
Io spero
Prendiamo due esempi anche
Riferiti la
Sessione di Strasburgo del Parlamento europeo quella sulle vendite allo scoperto quella della nuova regolamentazione per
I derivati over the counter cioè trattati direttamente da soggetti
Non ne sulle bilateralmente non sulle piattaforme regolamentate
Si sta perdendo tempo perché il Consiglio europeo cioè i governi stanno ostacolando queste decisioni stanno perdendo tempo ma si potrebbe benissimo non perdere tutto questo tema
Quindi le proposte ci sono e potrebbero
Essere
Decise e poi successivamente le misure applicate in un arco temporale relativamente breve o comunque ragionevole quindi questa è la prima cosa
Poi
Sul fatto che non ci siano soldi come viene detto
Si potrebbe discutere perché certo il mercato ha problemi di liquidità ma la liquidità da qualche parte Cile
Il problema è se va be'
Uno può dire questa è la dichiarazione di principio si fa dichiarazioni di principio ma bisogna tornarci qualche volta le dichiarazioni di principio questi mercati
Con questi capitali con questa liquidità vogliono rimettere
Questa liquidità e questi capitali al servizio di un rilancio dell'economia reale o vogliono continuare a fare come faceva Pinocchio con l'albero degli zecchini per cui appunto si mettevano i soldi sotto terra il giorno dopo c'era l'albero pieno di monete dopo
Se si vuole continuare a fare quest'ultima cosa che poi sostanzialmente significa speculare nel senso
Peggiore del termine significa non essere raccordati rapportarsi all'economia reale noi dobbiamo dire di non essere d'accordo se invece si vuole fare un altro discorso
Ci sarebbero anche le condizioni per
Ridefinire un patto fra la politica e il mondo dei mercati finanziari assumendo comunemente degli obiettivi di crescita e di sviluppo ma anche qui
Un problema di volontà e di scelte politiche anche qui vi è un problema di chi riesce a
Imporre o comunque a fare accettare
Agli altri tra i propri interlocutori una prospettiva diversa da quella che attualmente si sta perseguendo
Grazie ad un atto Domenici