L'indipendenza della magistratura: le ragioni e l'attualità di un principio nel 150° dell'Unità d'Italia - Lectio magistralis di Michele Vietti

Un saluto e un benvenuto al nome di tutti gli allievi della Scuola ispettori
Al vice Presidente presso l'onorevole Michele Vietti
Che per la prima volta fa visita alla scuola
E che
Cita questo privilegio
E lo fa dopo aver inaugurato la sede la nuova sede della Corte d'appello di L'Aquila
Quindi dalla casa
Del magistrato alla casa dell'ispettore del sovrintendente della Guardia di Finanza
Non è solo
Un
Un legame
Dovuto a questa coincidenza quello che lega queste due case quella del magistrato è quella dell'ispettore su è un legame che
Si costruisce giorno per giorno perché l'ispettore condivide con il magistrato gli entusiasmi delle indagini le preoccupazioni
Le difficoltà
E quindi questo legame mi fa piacere che oggi si
Visualizza sì davanti a tutti
Noi siamo riconoscenti Presidente Canzio per aver letto questa sede per
La produzione del
Professor Michele Vietti
Perché questa e la sede dove si forma il senso dell'istituzione questo è un luogo dove
Avviene la creazione di senso il significato di quello che l'ispettore andrà a fare nella vita quotidiana
E qui noi dotiamo alla legalità e qui ci piacerà ascoltare un insegnamento sulla Costituzione che sulla giustizia impartito dal professor Michele Vietti che ho avuto modo di apprezzare
Più volte e che vi assicuro mica rilievi sarà un privilegio
Riascoltare anche per me grazie professore
Buongiorno a tutti
Il
Presidente Vietti
Terrà una lectio magistralis sul tema della indipendenza della magistratura
Solo due parole
Da parte mia
Innanzitutto
Ancora una volta grazie
Alla Guardia di Finanza
Che con la sua scuola ci consente di realizzare questi eventi
Che noi riteniamo di straordinaria importanza
L'altra cosa e sottolineare da parte di
Magistrato ormai anziano
Che noi litighiamo
Il concetto di indipendenza
No come un privilegio
Ma come la garanzia della collettività
Che dire eguaglianza di trattamento lecita tipo i cittadini di fronte alla legge si legano le due cose
E aggiungo indipendenza non solo di giudici ma anche del pubblico ministero
Perché anche i bambini capiscono che inutile essere indipendenti nel fare il giudizio
Se l'azione penale non viene esercitata da organi indipendenti dagli altri punti
La sentenza non è un prodotto quel si esime un prodotto variabile
Che parte da molti a denti uno di questi esercizi un'azione penale
Aggiungo soltanto una brevissima considerazione
Sul perché questo evento
A celebrare il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Questa Corte
La Corte d'Appello dell'Aquila insieme ad altre istituzioni ha deciso tempo fa di criticare dentro e venti celebrati
Il primo estate due mila e dieci Civitella del Tronto terremo
Il passaggio dalla tradizione giuridica partenopea napoletana al diritto dell'Italia unita
Il secondo aprile due mila undici qui l'Auditorium la Guardia di Finanza
Con il Presidente alla Corte costituzionale
Che tenga una lectio magistralis sulla Corte costituzionale oggi
Terzo momento celebrativo
Professor clienti sull'indipendenza perché
Due Regioni molto brevi l'abbiamo individuato
Molto semplici la prima
Dove c'è frammentazione discriminazione
E venti direi normali dopo una guerra dopo un sisma
Dopo morti distruzioni
Occorre
Dare segnali di unità
Di aggregazione
Dello stare insieme
Su valori certi consolidati
Uno di questi di unità nazionale
Il sei aprile due mila nove giorni successivi tutti gli italiani
Si sono sentiti Aquilani
E gli aquilani attraverso la Corte d'appello
Hanno voluto dire
Che sono tutti italiani questa marca di confine tra nord e sud dell'Italia che farà cerniera
E poi da ultimo e concludo
Come si faceva a non ascoltare l'invito della Capo dello Stato del Presidente Napolitano
Che andava celebrata
Con
Anche in Auditorium come questi centri conniventi di eccellenza una data fondamentale
Per il nostro Paese l'unità della nazione
Noi abbiamo seguito il modello e l'insegnamento del Presidente Napolitano grazie
Adesso prenderà la parola
Il Presidente del consiglio dell'ordine forense l'avvocato Carbonara che ha speso anche lui le sue migliori energie per organizzare questo evento prego Presidente e grazie
Buonasera a tutti
Porto il saluto degli ordini forensi d'Abruzzo
Di cui immeritatamente sono il Presidente
E e saluto tutti gli illustri ospiti
Un particolare saluto e ringraziamento ho il dovere di rivolgere alla presidente Vietti che ha voluto dedicare un'intera giornata
Soprattutto
Alla nostra città
E ritengo che questo
Momento di attenzione che ha voluto riservate
Alla città
Al mondo forense anche
Sia un po'il richiamo a quelle che sono state anche le
Le sue trascorse vicissitudini dall'avvocato perché credo comunque che abbia esercitato anche la professione forense illustro professore onorevole Vietti
E quindi ci sentiamo in particolar modo Ficini anche per queste ragioni all'UPI
Io debbo dirle
Che
In realtà
Noi vantiamo innanzitutto abbiamo un debito di riconoscenza
Al Consiglio Superiore della Magistratura
Ed è quello che
Indubbiamente ha rappresentato per noi una sorta di risarcimento del danno
Per compensare di ciò che aveva tolto agli uffici giudiziari intendo riferirmi alla nomina della dottor Giovanni Canzio a Presidente di questa Corte d'appello
Se abbiamo però un debito di riconoscenza
Abbiamo allo stesso modo due ragioni di credito presidente Vietti
Una ragione di credito è quella che ci deriva da questa nostra situazione particolare
E in un'altra
è appunto un risarcimento del danno
Voi ce l'avete tolto
E quindi pretendiamo a questo punto di avere un altro Presidente di Corte d'appello della stessa
Elevatezza
Noi dobbiamo dare atto al Presidente Canzio di essere stato uno ma eccezionale
Lo è stato come
Giurista
Lo è stato come Meana già lo è stato soprattutto sotto il profilo dei rapporti umani
Ha ridato all'Avvocatura quella dignità del ruolo che le competenze
L'Avvocatura non è
Il semplice strumento per attuare la giurisdizione
L'avvocatura eh una componente essenziale della giurisdizione e questo
L'insegnamento che lascia il Presidente Canzio al suo successore
Mi sento voi di dover
Rivolgere un particolare ringraziamento anche all'onorevole Mantini
Che
Tempo fa ebbe l'idea di portare il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura L'Aquila io lo ringrazio di questo
Nello stesso tempo mi auguro
Che
Dalla sua autorevole voce
Si levi
Il segnale
Per alcune
Scriteriata mi limito a dire questo riforme che sono state ventilate
In particolare voglio riferirmi lei riforme della professione forense così come le liberalizzazioni in generale
Io ho molto apprezzato quello che l'onorevole Vietti disse al Consiglio nazionale forense a luglio lei ricorderà
Mi colpì una sua frase allorché lei disse in sostanza noi dobbiamo essere dei certificatori di qualità
Ebbene se questo può ancora avvenire per la magistratura che comunque sottoposta al vaglio dell'organo di autogoverno
Di grazia quale può essere il certificatore di qualità se vengono aboliti gli ordini forensi
E se la liberalizzazione significa evitare di fare l'esame di Stato per accedere alla professione mi dite voi quale garanzia di qualità l'avvocato potrà offrire al cittadino
E se ancora si pensa di far fare la pratica forense
Alle università queste la più grossa bestialità perché tutti abbiamo frequentato l'università tutti siamo stati studenti ed allora come si può pensare che lo sto trentina citare o debba contemporaneamente frequentare
Le lezioni
E poi studiare e poi frequentare le aule di udienza e poi frequentare gli studi professionali
Noi vediamo a lei la persona autorevole che dovrà far sentire la voce non solo della magistratura ma in questo caso anche dell'avvocatura
La ringrazio di nuovo per la sua disponibilità per l'attenzione che ha avuto e spero di rivederla presto tra noi e grazie Presidente
Grazie
Per me un piacere anche un onore
Sa che oggi qui
A parlare a questa
Autorevole
Scuole ispettori e sovrintendenti della guardia
Finanza che vanta
Una illustre lunga
Tradizione
Formazione dei quadri di un'arma che sempre rende un insostituibile servizio al nostro Stato per questo ringrazio
Anche per le parole di benvenuto il generale Lopez che
Ho avuto modo come lui ha ricordato di conoscere
In reciproche diverse esperienze e di ruoli e di aree geografiche
E di cui ho avuto modo di apprezzare e
Di stimare competenza la professionalità e la serietà e quindi mi fa particolarmente piacere essere qui oggi suo ospite
Ringrazio anche il Presidente Canzio con cui stamattina abbiamo fatto insieme questa bella cerimonia di inaugurazione della Corte d'appello lo ringrazio per
Servizio
Agli uffici giudiziari che ha reso in questo distretto
Onestamente non mi sento oggi di prendere qui con voi
Un impegno formale a sostituirlo con persona di uguali qualità
Perché non è facile
Quello che certamente il Consiglio farà sarà quello consapevole della difficoltà di questo ufficio di provvedere
Il più celermente possibile
Alla nomina di un nuovo Presidente della Corte d'appello e
Di
Selezionare tra i candidati chi offrirà le migliori garanzie di adeguatezza di preparazione di professionalità
Grazie allocato Carbonara
Francamente
Non è facile già farsi carico di rappresentare la magistratura contemporanei per farsi carico anche di rappresentare le legittime e giuste istanze doglianze come lui ricordava anche
Dell'avvocatura
Certamente
Gravoso ma questo mi sento di dirlo
In queste circostanze
Nessuno può pensare di salvarsi da solo e quindi comunque una solidarietà tra tutti gli operatori della giustizia certamente
è utile e è utile
Non
Per la difesa delle reciproche corporazioni ma è utile per la difesa del Paese
Vengo al
Tema
L'indipendenza della magistratura Cagioli e l'attualità di un principio nel centocinquantesimo anniversario dell'unità
Vorrei aprire con una citazione
La peggiore sciagura che può capitare a un magistrato e quella di ammalarsi di quel terribile morbo dei burocrati che si chiama conformismo
è una malattia mentale simile alla buona furbizia
Il terrore della propria indipendenza
Una specie di ossessione che non attende le raccomandazioni estende ma le preghiere
Che non si piega le pressioni dei superiori ma se le immagina e le soddisfa in anticipo
Fine della citazione
Piero Calamandrei elogio dei giudici scritto da un avvocato
Dunque
Interrogarsi sul senso e sulla indipendenza e autonomia della magistratura
Vuol dire oggi come
Sessanta anni fa come centocinquanta anni fa
Riscoprire le ragioni fondanti dell'ordine democratico perché
L'organizzazione della
Giurisdizione costituisce uno dei cardini fondamentali di ogni Stato
Anche attraverso l'esercizio della giurisdizione sì realizzano trovano tutela i diritti fondamentali del cittadino che spetta allo Stato garanti
Nel centocinquantesimo della unità d'Italia i nostri giorni vedono ancora al centro dell'attenzione politica il tema della giustizia e il tema della sua riforma
Per la verità
Non è una novità
Questa aspirazione ha costituito
Il motivo ricorrente il filo rosso che in qualche modo attraversa circa due secoli della nostra storia due secoli di mutamenti politico istituzionali che proverò brevissimamente vi assicuro ha ripercorso
Già
Il movimento rivoluzionario liberale che dal quarantasei al quarantotto scuote prima il Piemonte poi gli altri Stati d'Italia intaccando le basi delle monarchie assolute
Comprendeva tra le sue
Aspirazioni principali la riforma dell'amministrazione della giustizia
Laddove si rivendicava fissità e uniformità delle giurisdizioni uguaglianza della giustizia per tutti i cittadini
Abolizione delle giurisdizioni eccezionali e dei fuori cosiddetti privilegiati
Nelle riforme del mille ottocentoquarantasette
Che furono la prima conquista e dei principi democratici vi era una parte dedicata all'amministrazione della giustizia
Negli anni delle guerre di indipendenza c'è stato un contributo significativo dei magistrale di alcuni magistrati che con le loro scelte personali
Contribuire all'anno alla unificazione del Paese
Mi limito a citare
Michele Pironti
Imprigionato condannato a morte nel quarantanove poi liberato diventato Presidente di Sezione dalla Cassazione di Napoli poi Guardasigilli nel Gabinetto meno apre
Pasquale scura Procuratore presso la gran corte di Potenza poi consiglieri di Cassazione Ministro con Garibaldi Diomede Marnasi
Tra i primi a chiedere
Aria di Napoli la Costituzione e poi denunciato arrestato dopo l'Unità nominato Procuratore Generale della Cassazione e poi senatore
Raffaele Conforti gioca consulto uomo politico che percorse tutti grati della magistratura napoletana ma al di là
Di queste singole figure di magistrati
Voglio ricordare l'azione collegiale che la magistratura pose in essere
Nell'adempimento del suo compito primario che quello di giudicare
I magistrati durante le Risorgimento poi durante le prime
Fasi della Italia unita
Interpretano in modo
Illuminato le leggi che dovevano applicare senza acrimonia senza servilismo mi
In qualche modo interpretando anche la spiegazione del Paese verso L'Unità
E poi
Attraverso
La uniforme interpretazione giurisprudenziale la uniforme applicazione della nuova legge dello Stato unitario contribuendo in modo decisivo
A
Unificare il Paese
Perché il Paese
Non si è unificato soltanto
Attraverso
L'esercito e attraverso
Il Parlamento e le leggi si è unificato anche attraverso la giurisprudenza cioè anche attraverso l'applicazione
Uniforme
Di quelle leggi ai casi concreti in un paese così diverso
Così difforme nelle sue varie
In realtà geografiche sociali ed economico
Quattro marzo del quarantotto e viene promulgato lo Statuto Albertino che poi diventerà lo Statuto perché merita
Il quale mantiene la magistratura come organo dello Stato dipendente dal
Reca
Capo del potere esecutivo
C'è un tentativo di temperare questa dipendenza
Pressoché assoluta dall'Esecutivo concedendo ai magistrati dopo tre anni di esercizio delle funzioni giudiziarie il privilegio della
Inamovibilità che
Non era acquisito andava conquistato tratto dalle costituzioni francesi
Si fissavano i capisaldi delle guarentigie giudiziaria a favore dei cittadini stabilendo
Dati che ci sembrano acquisiti ma che erano conquiste che la giustizia doveva milite essa camini Scatà soltanto dai giudici istituiti dal re
Che non si poteva derogare all'amministrazione giudiziaria all'organizzazione giudiziaria se non in forza di una legge
Che nessuno poteva essere distolto dal giudice naturale che non potevano essere creati tribunali o commissioni straordinarie che l'interpretazione della legge
Interpretazione autentica ovviamente della legge spetta esclusivamente al potere legislativa
Questo nuovo assetto veramente nuovo politico costituzionale dello Stato che viene introdotto dallo Statuto
Questi princìpi generali intorno all'amministrazione della giustizia anche essi nuovi
Che lo Statuto contiene
Le riforme politiche giudiziarie che lo precedono e lo accompagnano in particolare la promulgazione dei codici di istituzione della Corte di Cassazione l'abolizione delle giurisdizioni speciali
Rendono necessaria una nuova organizzazione
Degli ordini giudiziaria
Su cui fin da subito si scontrano due prospettive in qualche modo divergenti
Due prospettive che si riconducono da un lato all'aspirazione
E dall'altra la preoccupazione
Di una magistratura autonoma e indipendenti
Quando il Governo piemontese comincia a porsi il problema della unificazione legislativa dei territori che sono stati conquistati dopo il cinquantanove
Il metodo che viene adottato non è quello della elaborazione di un nuovo ordinamento processuale e giudiziario né quello di lasciar sopravvivere lì ordinamenti degli Stati preunitari
Viene seguita una via diverso
Quella di estende che la legislazione piemontese del cinquantanove sì et simpliciter a tutti i nuovi territori
Ovviamente è un'operazione che viene compiuta
Per gradi successivi in corrispondenza alle vicende dell'unificazione tra il mille ottocentocinquantanove e in mille ottocento settanta
Però il metodo rimane unico trasformare la legislazione piemontese inc legislazione unitari
Questo
Viene giustificato da un lato tenendo conto che gli ordinamenti giuridico amministrativi degli ex Stati
Preunitari non potevano
Rimanere in vigore anche per le modalità politico militare con cui l'unificazione
Si era realizzata
Questo metodo ovviamente sconta
Reazione sconta critiche molto dure
Mi limito a ricordare quelle che anche il Presidente Canzio ha in qualche modo evocato che provenivano dall'ex Regno di Napoli dove la tradizione giuridica era
Gloriosa antica di lungo corso
Cavour corrisponde con
La sbrigatività piemontese che e di
Ogni tanto qualcuno rimprovera anche a me
Che
Il problema dell'unificazione politica e prevalente rispetto a tutte le altre preoccupazioni
Che ci sarà tempo per approfondire i problemi che
Vedono in qualche modo contrapposte le diverse tendenze esperienze giuridico amministrative
Presenti nella storia nella tradizione variegata del Paese
Che tutto questo però si doveva fare in un secondo momento con la necessaria tranquillità perché esso dice Cavour Peleggi piemontesi erano leggi sagge
Erano frutto di uno studiarmi di studio si ispiravano ha una filosofia sostanzialmente liberale
Liberale almeno per i tempi
E dunque non aveva senso modificato
Per questo l'ordinamento giudiziario dello Stato unitario che viene approvato nel mille ottocento sessantacinque ripete
Testualmente quello piemontese quale a sua volta si ispira a quello francese delineato dalla legge napoleonica del mille ottocento e dieci
Il Governo della magistratura è affidato al ministro della
Giustizia
Questa è l'impostazione
Quelli
Sulla cui liberalità forse qualche dubbio oggi potremmo avere ma come dire le valutazioni vanno fatte sempre tenendo conto dei tempi e delle circostanze un temperamento a questa discrezionalità assoluta del ministro
Interviene solo nel mille ottocento ottanta quando viene istituita presso il Ministero una Commissione composta da quattro Consiglieri è un sostituto procuratore generale della Cassa pone con il compito di dare pareri ovviamente puramente consultivi sulle nomine sulle promozioni sui tra mutamenti dei
Magistrato
Completata l'unificazione con l'annessione di Roma e delle Province venete ai quali viene pure esteso nel sessantacinque l'ordinamento piemontese
Il problema della riforma dell'ordinamento giudiziario rimane aperti o
E rimane vivace il dibattito sulla subordinazione della magistratura al potere politico
Ugualmente acceso è un dibattito un po'più particolare ma egualmente interessanti e rilevanti che quello sulla Corte di Cassazione
Il Governo piemontese il governo del
Dell'unificazione vuole fortemente un'unica corte di Cassazione
Il due marzo mille ottocentosessantuno il Ministro della Giustizia Cassinis
Scrive a
Cavour e
In questo scambio di corrispondenza tra Cavour che il ministro risulta chiaramente la volontà molto netta del Conte di Cavour di avere un'unica Corte di Cassazione come supremo tribunale
A Milano sopprimendo le Cassazioni di Firenze di Napoli e di Palermo
Di fatto poi
La generalizzazione dell'istituto della Cassazione unica come vertice del sistema delle impugnazioni
E
Per quell'epoca dell'ordinamento giudiziario fu una scelta poi molto tormentata cui si perviene soltanto nel mille novecento ventitré
Ma
Credo che solo questo breve excursus ci conforta nella tesi che ho esposto all'inizio cioè il tema dell'organizzazione giù vizi aria dell'ordinamento della magistratura è un nodo da sempre nevralgico
Nell'assetto complessivo dei rapporti
Istituzionali
In cui si confrontano le diverse prospettive politiche e culturali sulla fisionomia stessa
Dello Stato
Solo nel mille novecento e sette viene istituito
Il Consiglio Superiore della Magistratura che ovviamente non ha nulla a che fare con quello che oggi
Noi conosciamo con lo stesso nome
è un organo meramente consultivo dove viene rappresentata solo l'alta magistratura i due membri di diritto
Che per la verità sono quelli che ancora oggi
Sopravvivono oltre a sei consiglieri e tre sostituti generali della Corte di Cassazione eletti dai magistrati delle cinque corti di Cassazione della che il mio più nove magistrati nominati
Dal tre
Su proposta del Guardasigilli
Arriviamo per saltuario al periodo fascista la riforma del ventitré
Rafforza il controllo dell'Esecutivo sulla magistratura indebolendo la già fragile guarentigia della inamovibilità
Poi la successiva legge del trentatré
Che rese il Consiglio superiore organo di nomina Reggio e attribuisce al ministro
Ampi poteri discrezionali su tutte le piante organiche infine nel mille novecentoquarantuno l'ordinamento grandi
Ben noto agli operatori del settore
Che respinge definitivamente il principio dell'autogoverno concentra tutti i poteri nelle mani del Guardasigilli esame promozioni passaggio di funzioni dei magistrati controllo del pubblico ministero
Il Consiglio superiore rimane
Organo ausiliario del
Ministro
Organo tecnico del ministro con funzioni analoghe a quelle che hanno in altri ministeri il Consigli del personale
Alla caduta del regime l'Assemblea costituente si ritrova di fronte
Il nodo
Della
Autonomia e dell'indipendenza
L'esperienza
Del regime autoritario
Rende particolarmente sentita l'esigenza di garantire
Questi principi e rende particolarmente avvertita la portata nevralgica che
Questo tema
Riveste
Il rapporto tra
Gli organi titolari delle funzioni giudiziarie e il potere politico all'interno dell'assetto
Profondamente mutato dello Stato approdato alla democrazie
Io credo che
E se posso questo è il contributo che vorrei offrire alla vostra alla loro riflessione oggi la memoria
Del dibattito
Di quell'epoca un dibattito molto vivace molto franco ma molto corretto cosa forse a cui noi non siamo più troppo abituati e una memoria che non va dispersa
In sede
Redigente il tema dell'ordinamento giudiziario viene affrontato dalla seconda sottocommissione per la Costituzione dove vengono presentati tre progetti
Sul potere giudiziario
Quello che la manderei quello leone e quello Patrick col
Il Governo presenta una relazione scritta elaborata da Torrente per conto del Ministro della Costituente Nenni
In realtà la relazione Torrente non viene discussa rimane agli atti il dibattito ruota intorno I tre
Project
Non entro nel dettaglio Calamandrei rivendica l'indipendenza della funzione giurisdizionale sia giudicante sia requirente
Riconoscendo né
In entrambi il perseguimento del fine di giustizia
Leone
In realtà sostiene che il pubblico ministero avrebbe dovuto essere privato dell'esercizio delle funzioni tipicamente giurisdizionali per poter far fronte ai poteri di promozione dell'azione penale
Patrick coloro come dire
Lo lascerei un po'da parte di tale spessore uomo qualunque addirittura prevede la soppressione del ministro politico della giustizia ma in realtà
Al di là dei dettagli o o anche come dire delle del taglio
Tempo qualche aspetto profondamente divergente i progetti però accumulati da una volontà comune
L'esigenza di protegge che la magistratura dalle interferenze politiche che aveva patito nel periodo autoritario rafforzandone le garanzie di governo auto
Il dibattito dalla Commissione approda all'Assemblea Costituente che nel corso di venticinque sedute
Venticinque sedute che si svolgono
Non è irrilevante perché ci induce a qualche parallelo non proprio
Positivo con l'attualità
Tra il sei novembre e il cinque dicembre
Non di anni diversi dello stesso mille novecentoquarantasette tra il sei novembre il cinque dicembre l'Assemblea costituente
Esaurisce il dibattito su questo tema così rilevante con un grande confronto molto vivace sulle funzioni giudiziaria sulla struttura organizzativo
Che vede confrontarsi tre posizioni culturali prima che politiche quella
Cattolica quella liberale e quella socio al comunista
Da quel dibattito acceso ma
Animato da una comune volontà di dare
Al paese e al suo ordine giudiziario un assetto di garanzia per i cittadini
Emerge la necessità di prevedere in Costituzione l'inamovibilità
Il divieto di iscrizione ai partiti politici ad associazioni segrete l'abolizione dei gradi gerarchici la distinzione dei magistrati solo per le attribuzioni svolte la selezione per
Concorso
Lì sì afferma
L'intitolazione della parte della Costituzione da dedicare all'assetto della giustizia e l'Assemblea ha deliberato
Di
Intitolarla alla magistratura
E una scelta consapevole non occasionale la rivendica il presidente Ruini
In nome del principio indefettibile della separazione dei poteri
Dicendo che va intitolata alla magistratura per analogia con quello che era stato fatto per le altre parti della carta
Erano già state approvate le parti dedicate al Parlamento e al Governo
E dunque si ritiene che per simmetria che sia utile utilizzare la dizione la magistratura per
Indicare in modo
E qui parlato gli organi tutte
Titolari della funzione giudiziaria con riferimento alle norme costituzionali che lì riguardavano
Faccio
Un semplice inciso
Non è
Irrilevante la proposta che è stata avanzata di cambiare
Il titolo della Costituzione
Dedicato alla magistratura con questa consapevolezza
De lei qui ordinazione rispetto agli altri due poteri da parte dei padri costituenti nel
La giustizia
La giustizia è un'altra cosa
I costituenti lo intitolarlo alla magistratura
Volendo sottolineare
Questa
E qui palazzi ione questa equipollenza rispetto agli altri due ponti
Cito soltanto ovviamente meriterebbero ben altro approfondimento
L'approdo la soluzione che
Costituenti danno con l'articolo centouno alle differimento alla giustizia amministrata dai giudici e ai giudici soggetti soltanto alla legge
Sta qui sotteso tutto il tema della legittimazione della magistratura che opera in
Nome del popolo ma
In una visione che non ha niente a che fare con
Una concezione un po'giacobina per cui
La giurisdizione andrebbe ricondotta alla volontà della maggioranza del popolo
I costituenti scelgono di
Rendere il giudice
Soggetto soltanto alla legge sottraendo la materia dei diritti e della loro tutela alla logica della maggioranza e della minoranza cioè la logica del consenso
Proprio per dare a questi diritti piena
Effettività attraverso la garanzia della autonomia
E della indipendenza che è indipendenza anche dal consenso inevitabilmente condizionante
è garanzia per i cittadini con troppi gli abusi e le oscillazioni
Dell'autorità e della stessa maggioranza
è un'eccezione qualcuno potrebbe dire al principio democratico
Forse sì ma ho avuto modo sinteticamente di ricordarlo questa mattina
Se eccezione c'è questa si giustifica nella scelta dei costituenti nella presunzione che i giudici selezionati soltanto per le loro competenze tecniche
Sottratti all'impatto delle competizioni politiche della logica del consenso
Sono così messi in condizione di interpretare e far valere le esigenze profonde di giustizia operando per una razionalizzazione complessiva del sistema
Normati
L'Assemblea da un assetto definitivo al Consiglio Superiore della Magistratura
Che
è lo strumento attraverso cui si vuole dare effettività I principi di autonomia ed indipendenza
Dotandoli di apposita garanzia costituzionale
Non deve trarre in inganno il fatto che nell'articolo centoquattro per la magistratura viene richiamata con un'espressione apparentemente riduttiva e oggi da qualcuno strumentalmente invocata come ordine
L'espressione
A una ragione anzitutto storica legata alla tradizione cioè al precedente dello Statuto Albertino ma
Se noi leggiamo
Ieri
Scevri da da pregiudizi
L'articolo centoquattro noi immediatamente vediamo che il correttivo rispetto ad un'interpretazione di minuti IVA del il riferimento all'ordine
Sta nell'aggettivo altro riferito agli ulteriori poteri
E dunque semmai si può qui notare una distinzione tra l'utilizzo del termine ordine come più congruo si è riferito all'organizzazione strutturale della magistratura mentre il
Concetto il termine di potere fa riferimento all'esercizio della funzione giurisdizionale poi il centootto come la riserva di legge
L'assunzione dei magistrati per pubblico concorso del centosei l'inamovibilità del centosette
Il centocinque con il conferimento
Degli uffici e in generale dello stato giuridico anche disciplinare degli appartamenti degli appartenenti all'ordine giudiziario nella competenza del consiglio superiore presieduto dal capo dello Stato
Questo è un dato che non dobbiamo mai sottovalutare che anche qui
E frutto di una decisione molto consapevole
La scelta di affidare al Capo dello Stato la Presidenza del Consiglio Superiore cioè dell'organo di governo autonomo della magistratura è una scelta che risponde a una logica di s'simmetria costituzionale per cui i tre poteri dello Stato hanno in qualche modo come vertice il Presidente della Repubblica che in quella figura di garante dell'unità nazionale
Sì
Ricongiungo uno anche se non si
Confondono
Il centonove
Secondo cui la autorità giudiziaria dispone della polizia giudiziaria il centododici sull'obbligatorietà dell'azione penale che comporta implicitamente che anche il pubblico ministero
Per potè che esse che
Imparziale esecutore della volontà legislativa deve e sa che posto lo ricordava il Presidente Canzio in condizioni
Di effettiva indipendenza dal potere
Esecutivi
Il Consiglio superiore consentitemi una parola in più su questo organo
E una Scelta che caratterizza l'esperienza ordinamentale italiana in modo molto peculiare perché
La differenzia da quasi tutti i modelli di ordinamento giudiziario vigenti negli altri Stati europee
L'approdo alla configurazione attuale del Consiglio superiore non è immediato trascorrono circa dieci anni dall'entrata in vigore della Costituzione
Perché si dia attuazione concreta a questa struttura chiave del nuovo Stato repubblicano perché rappresenta
La il presidio di uno dei tre poteri dello Stato
Solo
Nel mille novecentocinquantanove il nuovo organo viene ufficialmente insediato
Fin dall'inizio si profilano problemi che in qualche modo ancora oggi in parte sopravvivono la natura del Consiglio il limite delle sue attribuzioni rapporti con il ministro allora di grazia e giustizia oggi
Solo più di giustizia
Non è
Indolore il lasciarsi alle spalle una impostazione culturale prima che tecnico giuridica che
Deve portare a metabolizzare i nuovi principi costituzionali attraverso tutti gli anni Cinquanta per dare loro piena attuazione
Ecco io credo che
La memoria
Di questo percorso che ho brevissimamente richiamato attraverso cui
L'Assemblea costituente perviene a consacrare queste scelte che riguardano il potere giudiziario nella nostra Carta fondamentale sia una memoria che watt preservato
E la occasione del centocinquantesimo io è una ricorrenza opportuna per
Trasmetterla anche soprattutto alle giovani generazioni e in particolare
A alle giovani generazioni che ha hanno chiamo l'anno responsabilità compiti istituzionali nel nostro startup
Credo che quelle scelte ancora oggi abbiano una loro valenza una loro rilevanti
Possono costituire un punto di riferimento anche nelle scelte odierne intima di ordinamento giudiziario
Sia dal punto di vista interpretativo sia dal punto di vista normati
Il dibattito che ha preceduto la approvazione del Titolo quarto della costituzione è un dibattito
Vivace interessante e ancora attuale per comprendere pienamente il senso dell'assetto che si è voluto dare al nostro Stato
Può essere utile richiamarlo anche per preservare quella scelta che il costituente e fece
Della
Comune cultura
Della giurisdizione tra
Pubblici ministeri e giudici
Che si ispirava ad una
Motivazione molto molto semplice ma
Molto
Profonda solo il mantenimento di quella unità
Può tutelare la funzione delicatissima della Pubblica accusa dal rischio dei legami con il potere esecutivo
La appartenenza ad un unico ordine giudiziale e dunque la
Galan ossia di e fruire delle medesime
Guarentigie eh l'espressione massima di tutela della indipendenza dell'indipendenza di un organo a cui
Il sistema che sempre va guardato nella sua coerenza complessiva affida in via esclusiva un esercizio
Obbligatorio dell'azione pena
E dunque anche attraverso l'unicità del Consiglio Superiore il pubblico ministero è ricondotto ad un ruolo di garante del rispetto della legge e della legalità
E condivide con la magistratura giudicante professionalità formazione deontologico
è ancora valida questa scelta io mi limito a
Ricordare che
Al di fuori di questo circuito e dunque è fuori di questa impostazione
Il Pubblico Ministero rischia fortemente di cadere
Ho prenda di logiche del tutto autoreferenziali oppure di contingenze politiche
Che finirebbero prima o poi per porre seriamente il problema del suo controllo e della sua dipendenti
Si può modificare
Questo assetto voluto dai nostri padri costituenti
Non c'è dubbio
Nessuna modifica è di principio preclusa
Ovviamente
A proposito specificamente del tema della unicità
Del Pubblico Ministero e del giudice
All'interno del ordine giudiziario e della obbligatorietà dell'azione
Penale
La Corte costituzionale ci
Ricorda che
Quella figura di pubblico ministero così costruita è elemento che concorre a garantire
L'indipendenza nell'esercizio della funzione e l'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge penale
Realizzare la legalità nell'uguaglianza
Non so se è possibile ma mi permetto di dire è difficile se l'organo da cui
L'azione penale dipende
A sua volta dipende da altri potere
Queste
Considerazioni che un voluto offrire loro
Rispondono ad una
Ragione
Molto semplice quella
Di richiamare il PCI tutti a rivisitare le ragioni fondanti del nostro ordinamento costituzionale
Anche quando si prospettano con riforme che vorrebbero incidere sull'assetto dei rapporti tra i poteri dello Stato ripeto
Prospettiva legittima e a cui non si può pregiudizialmente secolo stili ma che
Debbono e possono essere fatti sempre con la consapevolezza che non è possibile sezionare la costituzione e non è possibile non tener conto che la modifica
Di urla o più
Di quelle norme non si riverberi sulla portata complessiva di un sistema che può piacere o non piacere ma
Ha una sua intrinseca coerenza che non può essere
Arbitrariamente e unilateralmente
Modifica
C'è
A distanza di oltre cinquant'anni dall'istituzione del Consiglio Superiore da più di sessanta dell'entrata in vigore della Corte
è benvenuta ogni riflessione serena sul funzionamento del Consiglio Superiore
Purché anche qui si abbia la consapevolezza che
Incidere su aspetti fondamentali
Della
Caratterizzazione della magistratura quale ordine autonomo così come voluto dal costituente compone da
Una modifica degli equilibri istituzionali dell'intero nostro ordinamento costituzione
Ovviamente il Consiglio superiore crede nella utilità del confronto anche sulle modifiche
Che si ritenga di apportare al sistema
Purché purché sia
Fatta salva l'esigenza di rispettare il principio di autonomia ed indipendenza e non si pregiudichi ma semmai si rafforzi la efficacia della risposta di giustizia
Il Consiglio
Ha fatto sforzi per
Elaborare anche soluzioni interpretative e applicative del quadro normativo vigente per
Poi
Nuove che è sempre meglio la funzionalità degli uffici prospettare anche possibili modifiche per il raggiungimento di questi obiettiva
Forse
Loro avranno percepito che
Non c'è ragione di scandalizzarsi se il tema
Della giustizia o il tema dell'ordinamento giudiziario
è
Al centro del dibattito politico perché lo è stato sempre nella nostra storia
Ma
Ci sono stati periodi in cui
Questo è stato affrontato con
Equilibrio e
Io credo che quei tempi vadano presi ad esempio
Perché anche oggi e necessario affrontarlo con equilibrio
E sempre con l'obiettivo di garantire a tutti i cittadini
La doverosa risposta alla loro domanda di tutela giudiziario
Le linee del costituente
Io credo continuano a presentare un patrimonio comune imprescindibile su cui fondare anche
Le eventuali riflessioni in ordine a possibili
Riforme sia degli strumenti processuali sia dell'organizzazione
Giudiziale
Per questo
Il Consiglio non si sottrae ad un dialogo leale
Con il Parlamento con
Il Governo che tenda unicamente a garantire le libertà inviolabili dei cittadini attraverso l'esercizio delle funzioni giudiziarie
Da parte di magistrati fedeli soltanto alla legge e in quanto tali autonomia e indipendenti
La nostra Costituzione è stata frutto di un po'oggetto largamente meditato e condiviso
Ogni soluzione può essere rimessa in discussione e modificata
Ma per sostituire un Progetto meditato e condiviso occorre un altro Progetto non meno meditato e non meno condiviso vi ringrazio
Siamo alla alla fase dei saluti e dei ringraziamenti prego tutti di trattenersi ancora un istante
Per rivolgere ancora un grazie a vicepresidente del Consiglio suprema magistratura un secondo solo
Mi sentite
Il Consiglio dell'ordine degli avvocati si permette di dare un piccolo ricordo di questa
Piccolo non tavola Mar Piccolo come come pensiero il volume cioè però
E soprattutto c'è la nostra riconoscenza e gratitudine per la sua disponibilità io le rinnovo l'invito voglio sperare che non sia un episodio isolato ma che ci faccia ancora l'onore di essere tra loro
Questo modesto pensiero rappresenta il rosone della nostra basilica di Collemaggio
Che è veramente qualcosa che va conservato non tanto per noi ma per chi verrà dopo di noi e io voglio sperare che
Se lei avrà la bontà di tenerlo nel suo ufficio possa ricordarle L'Aquila gli aquilani compreso il mondo forense
Grazie garanti
Grazie garantisco che nel mio ufficio avrà certamente un posto d'onore verrò a controllare disponibile a qualunque ispettivo
Anche accompagnato dalla Guardia di Finanza che ancora
Voi vorrei pregare i componenti del Consiglio giudiziario che sono presenti consigliere Castelli Procuratore generale chi altro cioè per favore non mi fate sforzare
Venite momento su
Al nostro
Amato Presidente
Che ci ha voluto abbandonare
L'espressione della nostra
Gratitudine
Questo è un pensierino che il Consiglio dell'ordine mio tramite leda
Per testimoniare l'affetto che tutti noi portiamo e porteremo in futuro grazie
Poi il Consiglio
Giudiziario
Di cui immeritatamente faccio parte che mi onoro appunto di
Far parte di questo organismo
Lei ha voluto Presidente Canzio
Testimoniare
La il ricordo della nostra regione della nostra città
Offrendole questo piatto che della ceramica di San Bernardino che ha ripreso l'attività da poco qui all'Aquila e che lei ricorderà le nostre montagne
Perché sia pur sicuro che la di montagne nere tra poche da oggi in poi
Quindi il Gran Sasso che qui rappresentato testimonia ancora una volta il ricordo che tutti noi conserveremo e quindi anche l'affetto da parte dei componenti del Consiglio
Adesso tocca a me
Un un pensiero in ricordo della scuola e dei miei allievi per
L'onorevole Vietti e poi provvederò a parte anch'io ha consegnato ricordo al Presidente Canzio e all'avvocato Carbonara