Centrale del Mercure. Intervista al vicepresidente nazionale dell'Isde, Ferdinando Laghi

Radio Radicale Lauria tra poco inizierà a questa
Assemblea regionale libera che entrerà in vigore Ferente regionale all'Esecutivo
è un'Assemblea però dedicata anche alle questioni e temi ambientali di tutela dell'ambiente il diritto alla salute e allora chi meglio del professore Del
Pedinando laghi vicepresidente nazionale che li dei medici per l'ambiente per trattare di questo tema è che in Basilicata indicata
Essendosi occupato ripetutamente di una vicenda che amministra decisamente cure che colleghi Celori inceneritore felici dottor labile tra poco interverrà e ci può anticipare i cosa dirà nel corso del suo intervento
I grafici volentieri e grazie dell'opportunità
Da io su questo questa mattina parleremo di un'altra vicenda che riguarda strettamente la Basilicata trattando il l'inceneritore spacciato come centrale
ENEL del la Valle del mercurio all'interno del Parco nazionale dell'economia o massa diciamo è una centrale che nell'è una vecchia centrale chiusa dal mille novecentonovantasette completamente chiusa
ENEL vorrebbe riattivare bruciando il sì
Delle loro dicono trecentoquaranta mila tonnellate l'anno di biomasse
Che è un altro è una cifra spropositata riteniamo che ce ne vorrebbero almeno cinquecento mila mezzo milione di tonnellate ma non è questo il problema perché
Trecentoquaranta mila tonnellate come dicevo e una quantità enorme che ancora adesso non si sa bene da dove dovrebbe provenire
E come dovrebbe transitare strade
Che hanno una con su una viabilità che gli tutto
Insufficiente l'India
Assolutamente già adesso
E sia l'autostrada ma soprattutto le strade interne sono
Del tutto inadeguate al traffico locale figuriamoci un via vai di cento dei i camion al giorno come potrebbero transitare su queste strade all'interno di un'aria doppiamente protette per siamo nel Parco Nazionale del Pollino siamo nella in una zona di protezione speciale ZPS della Comunità europea
Quindi noi riteniamo che ogni normativa
Diciamo che riguardi la tutela delle aree protette ma anche la salute e delle
Delle popolazioni
Sia spezia violata da questo progetto che tanto folle
Quanto rapace nei confronti anche dell'occupazione
Far diciamo
Far ripartire quella centrale
Con personali
Che non sarebbe asservimento mancherebbe solo trasferito ad altre centrali
Dell'ENEL quindi non avrebbe
Assolutamente nessun
Rilevante che impazzito occupazionale
Invece farebbe perderemmo i costi mi decine centinaia di posti di lavoro tra quelli
No diciamo già adesso presenti attività turistiche alberghiere e attività di nell'agroalimentare di qualità ma ulteriormente l'ottanta per delle a ali a un diciamo a uno sviluppo che già le cui linee guida sono interne allo sviluppo del Parco Nazionale del Pollino o si fa una cosa o si parla dato che nella
Vede sempre e solo i voi
Specifici interessi economici a cui è disposto evidentemente a sacrificare i diritti e diciamo e gli interessi delle popolazioni residenti ecco che spunta fuori questo progetto che anche pericolo posso per la salute delle popolazioni in quanto la Valle del GMES cure e un catino scarsamente ventilato
Con quindi con
Curdi fenomeno della inversione termica in più cercare che caratterizza il candidato al fatto che schiaccia al suolo chi acceda scolo gli inquinanti determinando quindi una
Col esposizione con una camera a gas sostanzialmente sì sostanzialmente si
E e qui noi siamo preoccupati dunque per l'impatto ambientale per le salute e per la salute delle popolazioni per l'impatto occupazionale chimiche andrebbe a togliere Gabriele occupazione attuale prospettica non solo nella Valle ecco ma in tutto il parco a questo proposito di fra l'altro io vorrei anche chiarire per un po'un altro aspetto fondamentale cioè che vede ENEL da una parte con questo suo progetto di rapina con questo il tuo progetto disse per cui la questione ai danni delle popolazioni e dall'altra parte tutti gli altri l'intero diciamo l'intera popolazione della valle del mercurio più volte e diciamo un manifestato in maniera plebiscitaria quattro mila perso ho ne hanno detto no a questo progetto e insieme alle persone ci sono i sindaci i chimici in primo luogo di Rotonda il Sindaco
E diciamo di dice Anello ma ci sono anche l'Ente Parco Nazionale del Pollino la stessa Regione Basilicata la Regione si è schierata per il no alla Basilica almeno formalmente sì nel senso che
Noi abbiamo e oltre ovviamente al Sicet ambientalisti come il WWF Italia Nostra
Tutte queste
Diciamo questi enti hanno presentato ricorso al TAR della Calabria contro questa pazzesca e noi riteniamo illegittima autorizzazione
E quello e adesso se posso dire c'è una chicca particolare noi abbiamo trovato alcuna relazione del mille novecentottantasette di una Commissione di studiosi nominati dal capo dal Comune di lei non porgo e finanziata da ENEL quindi una relazione in possesso del Comune di lino Borgo e in possesso dell'ENEL in cui gli studiosi dell'all'epoca
Hanno evidenziato diciamo in maniera assolutamente non discutibile esattamente le cose che noi paventiamo piena la Valle del medico c'è un'inversione termica per cui gli inquinanti sono schiacci dati
Al al suolo che i venti sono assolutamente inadeguati a dare una corretta ventilazione che la viabilità e inadeguata a sopportare un carico un presunto carico di quei sto tipo tanto che quella Commissione consigliata prescriveva alla costruzione di una strada alternativa dato che quella presente era presente l'allora e dei dica testo
Non avrebbe potuto portare il carico questione a condizione che fu istituita quando pezzi incidenti Lola possibilità di trasformare ancora una volta quella
Centrale da olio combustibile a carbone adesso è cambiato il combustibile Dakar carro da olio combustibile si vuole passare a biomasse rimane che ovviamente il quadro micro micro climatico il diario è identico quindi e noi ci chiediamo con quale coscienza e con quale illegalità l'ENEL quando lo ha presentato gli studi di impatto ambientale che sono serviti per avere le autorizzazioni in Regione Basilicata e Calabria
Abbiamo presentato dei dati relativi alla Valle di Latronico su una valle distante dodici chilometri io conosco bene diversa e distante da quel la del mezzo pure e noi ci chiediamo perché e lo chiederemo anche alla magistratura perché ENEL non ha presentato i dati in suo possesso che riguardavano la Valle del MEF cuore
Dove questo scempio si vorrebbe compiere e quei tipi di nostra che questo scempio lì non si potrebbe fare perché sarebbe dannoso per la popolazione e in questo studio vengono proprie evidenziate le differenze
Dalla Valle tutta la valle del mercurio e la Valle di di Latronico che caratterizzata quella dell'UNESCO e come dicevo da una scarsa ventilazione dall'inversione termica Diaz e di una gli abitanti i tubi in su insufficienti abbiamo motivo di ieri tenere queste risultanze che sebbene l'avesse presentato i dati reali riguardante la riguardanti la guardo a valle del mese quel difficilmente avrebbe potuto sostenere uno studio di impatto ambientale e quindi si è prego diritto evidentemente noi teniamo per tentare dati diversi di un altro posto per ottenere un'autorizzazione che ribadisco se fosse portata alle estreme conseguenze sarebbe disastrosa rovinosa per le poco azioni per la salute per gli interessi economici e occupazionali delle popolazioni della Valle del vertice otto diciamocelo ascesa
Concreto di sedici brusio rifiuti al credito biomasse sono queste è possibile che accada questo per la legislazione Italy Diana i lampariello esattamente la parte diciamo organica dei rifiuti sono a tutti gli aspetti di Omar quindi noi abbiamo sempre al al di là delle rassicurazioni
Di un ente che non ci è assicura fatto chi si qualifica e si caratterizza per essere un ente che
Mette lì in secondo piano i le relazioni con le popolazioni interesse la porzione rispetto al brutale allora al predatoria o interesse economico dicevo malgrado queste rassicurazioni non rinunciamo affatto sicuri che quello che viene oggi spacciata per una
Centrale a biomasse e ancora ci chiediamo dove si prenderebbero trecentoquaranta di non nell'altro o cinquecento che non ci sono né in Calabria né in Basilicata quando invece purtroppo il CDR ed N è abbondantemente presente grazie al dottor Ferdinando agli industriali