Medioriente. Intervista al giornalista Patrick Cockburn

Barack Obama ha dichiarato concludo l'impegno americano in Iraq cosa comporterà questa scelta del Presidente americano Remo del conflitto finito
Confetti affinché io sento in euro il conflitto non è per niente finite in Iraq e certamente non è terminato per gli iracheni
Ero infastidito quando la gente mi chiedeva ma la violenza è finita la violenza non è la stessa del due mila sei due mila sette dei farmaci in Cina e di persone sono ancora uccide ogni mese e questo non viene detto
Continuerà così molto probabilmente sì
Ma l'influenza americana oggi è diverso infatti se si comparano le situazioni nel due mila tre due mila e quattro con quello di RSA a quel tempo gli Stati Uniti dominavano Baghdad imbarcarla avevano completo controllo sul Paese
è un grosso esercito cresce oggi c'è un completo cambiamento da allora
L'influenza americana non scenderà a zero ma sarà molto lontana da quello che era sei sette anni fa e sarà molto lontana da quello che l'America voleva
L'obiettivo americano era cercare di liberarsi Saddam Hussein per parenti alzarlo con i partiti religiosi votati dalla maggioranza citata questi partiti però
Erano collegati con l'Iran
E gli Stati Uniti non volevano che l'Iran fosse il beneficiario dell'allora invasione nel due mila e trenta
L'unico modo quindi per fermare questo era occupare il territorio ora che se ne stanno andando la situazione che non volevano sta diventando realtà ovvero se un Iraq che nel futuro sarà molto influenzato dall'Iran ma non sarà un'influenza totale
Come giudica la scelta del Presidente Bush il primo ministro Blair di dichiarare guerra all'Iraq che bilancio fa del conflitto
Assente Porsche rublo Meter si rese quest'oggi Woerns credo che Bush Blair hanno commesso una serie di errori di valutazione sull'Iraq
Pensavamo di vincere sconfiggendo Saddam Hussein e basta se avevano un problema sin dall'inizio lo stesso che il padre di bus ebbe nel mille novecentonovanta
Ovvero che se si disfaceva o di Saddam Hussein i beneficiari sarebbero stati gli iraniani e questo è quello che poteva accadere in caso di Liz Doni subito dopo la caduta di Saddam Hussein con una probabilità di partiti religiosi sciiti come detto prima molto vicino agli iraniani sei
Come procede secondo lei la ricostruzione del paese quali gli aspetti positivi in quali le difficoltà maggiori
Come esposto Eva spetta in euro
L'aspetto più positivo in Iraq se che la produzione petrolifera sta continuando spuntini e che l'Iraq ha fatto accordi con compagnie per incrementare l'esportazione del petrolio
Con guadagni che da quest'anno arriveranno intorno ai cento miliardi di dollari
E questa è molto importante perché l'Iraq non produce altre cose
Sfortunatamente se quasi tutto il resto è negativo è uno dei Paesi più corrotti del mondo ieri e accordi tra persone corrotte la maggior parte delle volte non produce niente
Questa carenza in Kurdistan che anche molto corrotto ma meno infatti alla fine della giornata magari sia una strada un aeroporto o una scuola nuova sfida che ci
Questo non si può notare in Iraq sugli aeroporti infatti nello stesso costruito da Saddam Hussein proprio sono pochi ieri e che arrivano
L'economia non è beneficia
L'unica parte che lo è nel settore petrolifero che assume molte persone o meno ma se si è al di fuori da quel giro diventa dura i privati faticano e per il resto c'è molta corruzione
L'Iraq diventerà il primo Stato uscita arabo quale sarà il peso del nuovo Iraq nell'area mediorientale
E questo è il venticinque per cento è una domanda veramente interessante questa domanda sia per il momento però rimane uno stato molto debole
Ha ragione di questo e perché l'Iraq è diviso tre comunità come in Sicilia i sunniti i curdi
Era diviso prima del due mila e trenta
Ed ancora più diviso oggi dopo la guerra civile del due mila sei due mila sette esternate le comunità non si tirano tra di loro Mogliano tutte diverse alleanze al di fuori dei pro
Vi consiglio di classe che questo rende debole il Paese
Se fuori dall'Iraq poi non si vuole probabilmente che questo diventi un Paese Fortes l'Iran vuole dominare in Iraq
Io non voglio che diventi forte
Se il suo pensiero con i turchi sauditi maschi non vedremo quindi partire nel futuro nonostante la sua forza finanziaria poi i leader del Partito radicale Emma Bonino e Marco Pannella ritengono che prima della guerra di Bush e Blair Saddam era pronta ad un esilio
Ma questa forma di cito iniziare il conflitto ed era troppo tardi per tornare indietro
Importante non era togliere Saddam ritorno ma mettere il loro predomina in Iraq cosa ne pensa
Ai giovani sento accettavamo sulle riforme so
E se non credo che Saddam era pronto per l'esilio era molto orgoglioso di essere leader dell'IReR ha cercato fino alla fine qualche soluzione per rimanere al potere
L'aveva anche detto proponente per far tenere alto il morale dei suoi fedeli chissà però se ci crediamo veramente bisogna ricordarsi che Saddam dopo essere sopravvissuto nel mille novecentonovantuno dopo la sconfitta in cui
Già non era in buona posizione e dovrà fare qualcosa
La fece fino al due mila e tre
Ma sembra ora che tutta la sua politica era stata ma l'intesa
E che non sapeva quello che stava facendo non credo sia vero
Fino all'undici settembre stava andando bene dai cinquanta Vaughan vi erano tutti i calcoli che l'invasione dell'Iraq diviene una possibilità per gli Stati Uniti subito una volta che accade non poteva fare molto a riguardo meni ma l'idea dell'esilio non credo sia vera anche perché va contro la sua personalità il suo passato
Ha scritto un editoriale circola settimana fa sul tentativo iraniano di colpire l'ambasciatore saudita in America che lei si è fatto
Adesso a mezzo enti ascolto per lei
Ho trovato veramente difficile che gli iraniani si potessero far scorrere così facilmente sei sembra una storia molto strana è un po'montata c'è anche la possibilità che forse sia tutto stato montato da qualche gruppo di opposizione iraniano con il Museo di
è un po'come nel due mila tre quando dei Gruppi di opposizione a Saddam i curdi
Cercavo di provare in tutti i modi che questo possedeva delle armi di distruzione di massa
Politica estera iraniana esista un asse Libano Iraq Siria IX Essex
Non credo ci sia un asset fasce ma delle relazioni come ad esempio da alcuni gruppi di realtà con Hezbollah in Libano
E questi a loro volta hanno relazioni con l'Iran sta ma non sono controllati dall'Iran ma comunque non c'è una vera via che vada a Teheran a Baghdad a Damasco fino a Beirut vale nel caso dell'Iraq e nell'interesse degli Sciti che il regime di Bashar Assad
Chi manca al potere in Siria
Sì
Hanno paura che si sogni di prendere il potere in Siria su porterebbero poi la minoranza sunnita in Iraq fare anche se all'interno del Paese stesso di una divisione tra sunniti che vogliono Casal cada a maggioranza
Preparare un forte latin Damasco non è minoranza resterà comunque rimanda al potere
Chiede se fatto sul conflitto libico e sulla posizione della NATO
Resta x
Stavo credo che in primo luogo i ribelli non avrebbero vinto se non fosse stato per il pieno supporto della NATO che li ha aiutati molto anche perché all'inizio senza quell'aiuto non sarebbe stato difficile perché dati fermarli
L'aiuto aereo che alla fine allevamento e l'organizzazione garantire alla NATO sono stati decisivi
Questo è importante perché con la fine del regime di Gheddafi dobbiamo domandarci quale sarà ancora il futuro e quale contro l'avrà la NATO
Credo che i ribelli fossero sempre stati molto disuniti ma questo un fatto accaduto anche in Tunisia ed Egitto dove sono stati decisivi
Però erano un miscuglio di tanti diversi gruppi religioni
Ora queste persone continuano ad essere unite fuori probabilmente si divideranno
Ma sarà una divisione normale
Dove si avranno elezioni ci sarà violenza questa una domanda che non ho ancora avuto risposta e ci sono molte altre che aspettano risposta il future ruolo della NATO è una di queste