Il lavoro nella riflessione della Chiesa di Benedetto XVI

A tutti
Vi invito ad accomodarvi se non l'avete già fatto
Siamo qui come sapete
Per
Per una riflessione sulla adesso voi il lavoro nella chiesa di Benedetto sedicesimo io ringrazio Stefano Fassina Franco Marini per l'invito
A partecipare non solo dirigendo un po'il traffico di questo dibattito ma soprattutto ascoltando le testimonianze che si susseguiranno stasera siamo anche indiretta se io ed Emma mi fa piacere dirmelo e salutare anche i telespettatori dire molte le persone che sono presenti qui
è un'iniziativa credo quella di stasera utile a
Al di là
Degli stereotipi delle settorializzazione a volte di anche di Hera autorappresentazione sbagliate e riduttive
Che si fanno all'interno del Partito Democratico un'occasione di ascolto e Bersani qualche giorno fa durante il dibattito ha detto
E siamo un partito di credenti e non credenti e questa non è una novità perché tutti i partiti sono partiti di credenti e non credenti ma noi
A questo ci appassioniamo
Ed è proprio così e
Ci appassioniamo come se fosse una caratteristica solo del PD ma questa è una cosa positiva
E credo però che è un incontro come quella di stasera sia già
Più che un confronto tra credenti e non credenti
Siano un incontro tra
Persone che già camminano insieme e stico confrontano tra democratici
Con le stesse passioni le stesse letture la stessa curiosità e gli stessi dubbi sul futuro e la consapevolezza soprattutto che queste risposte
Si cercano e si trovano insieme per questo quando
Ieri quelli di Europa che mi conoscono bene hanno chiesto a me di presentare se l'Europa
Con un articolo questo incontro di stasera mi è venuto in mente di dire che
Franco Marini e Stefano Fassina sono un esempio non un esempio nel senso un esempio da seguire ma sono un esempio tra tanti di come
Funziona un partito come il Partito democratico dove le persone che forse
A tavolino non potrebbero
Sentirsi più diverse una dall'altra invece si scoprono appunto simili curiose l'una dell'altra ai desiderose di fare un pezzo di strada insieme
Quindi buon lavoro a tutti noi la parola a Stefano Fassina per introdurre i lavori di stasera
Grazie
Grazie a tutti voi
Grazie innanzitutto al Presidente Franco Marini
Le con con il quale
Abbiamo chiacchierato molto negli ultimi due mesi e abbiamo avuto l'idea di fare
Questa discussione questa riflessione pubblico grazie Andrea Olivero e grazie anche a
Leonardo Becchetti per il contributo che ci daranno
Su
Per noi
Grande rilevanza
Come avete visto al centro la distinzione oggi
Ci sono le riflessioni sul lavoro della Chiesa di Benedetto XVI
Abbiamo scelto questo taglio
Perché siamo nel vivo di una fase straordinaria il termine crisi è sempre meno utile
A fotografare il passaggio in corso siamo in realtà ci sembra
In una grande transizione la transizione articolato lungo quattro assi fondamentali
Una stringeva con nomi col geopolitico
Un asse demografico un asse economico e sociale è un'asta mi dentale
è forte in ciascuno di noi il desiderio
Il senso di di urgenza di capire meglio quanto avviene
Il paradigma egemone nell'ultimo trentennio cosiddetto neoliberismo ci sembra inadeguato anzi la riproposizione di quel paradigma interpretativo e delle connesse ricette di polizia
A nostro avviso è alla base delle difficoltà nelle quali
Siamo ancora invischiati ed è anche alla base delle difficoltà
Dell'euro
è evidente che per segnare intento progressivo la transizione in corso
Non si può semplicemente riproporre quanto diceva prima degli anni ottanta siamo in un quadro profondamente mutato
Rispetto al secondo dopoguerra
Però
Insegnamenti di fondo del posto e ventinove hanno ancora un valore rilevante primo fra tutti l'incapacità di misure dal lato dell'offerta
Di rimettere in moto la macchina e quindi la domanda il rilancio della domanda aggregata come variabile decisiva sia per lo sviluppo sia per mettere a posto i conti pur
Per capire come segnare in senso progressivo la transizione in atto
Inevitabile partire da un'analisi a nati qua e io adeguata di quello di quello che avviene
Capire le ragioni di fondo della rottura di quell'ordine
Economico e sociale di quell'ordine macro economico del quarto di secolo le nostre spalle
Qual è la ragione profonda della rottura di quell'equilibrio
è colpa della finanza oppure la finanza a oliato un meccanismo mal funzionante precario
E qual è il punti il meccanismo mal funzionante e il difetto ha riguardato soltanto la politica economica oppure siamo un problema in più e che riguarda
La visione dell'uomo della società
La visione delle condizioni della persona che lavora
Ecco
Per rispondere a queste domande abbiamo trovato di grande interesse le riflessioni contenute nell'ultima enciclica di Benedetto sedicesimo la Caritas in veritate
In particolare di grande interesse
La riflessione intorno al paradigma del neo umanesimo integrale
Ovviamente non si tratta di una riflessione improvvisata questa della Chiesa cardinale Bagnasco ha ricordato
Diciamo la storia secolare che da
Della Rerum Novaro lungo Leone tredicesimo poi passando per più undicesimo Giovanni ventitreesimo Paolo sesto il Beato Giovanni Paolo II porta
A a quella che Bagnasco con considerato il punto più aggiornato del magistero sociale della Chiesa il riferimento più alte profetico per leggere
E poter tra guardare con fiducia inedita congiuntura mondiale
Quali sono i punti essenziali proposti per la riflessione del Pontefice perché ci sembrano utili alla nostra riflessione
Sono punti che sono stati ripresi nelle ultime settimane da due importanti documenti il documento predisposto dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace imprevisti in vista del G venti di canne
E la prolusione del cardinale Bagnasco al Convegno nazionale
Dei dottori della Pastorale sociale svolta o a Rimini affine
Lo della Chiesa
Pare che per spiegare la rottura dell'equilibrio del trent'anni
Falle la riflessione di Benedetto sedicesimo
Metta in discussione il paradigma lì liberista lo metto in discussione alla radice mette in discussione il primato dell'economia sulla politica mette in discussione
La loro città
Di funzionamento
L'ordine economico e sociale
Stratificato sia a partire
Dall'inizio degli anni ottanta
E soprattutto
Metta al centro della prospettiva
Una visione dell'uomo incompatibile
Con l'individualismo metodologico ossia con la
Visione fondativa del liberismo
Quali sono i pilastri del neoliberismo con cui fare i conti
Primo l'economia da
Fa da sé
E se proprio servono regole l'economia se le fa da sola
Secondo e conseguente pilastro meno regole uguale più sviluppo in particolare meno regole sul mercato del lavoro uguale più sviluppo
Terzo pilastro
L'economia tende sempre alla piena occupazione sono le interferenze della politica
E della politica economica a portare il sistema fuori equilibrio
Entra l'entità e tra le interferenze cioè il sindacato ci sono le associazioni delle imprese come ricordava qualche giorno fa Giavazzi sul Corriere della Sera di oggi di vico
Tra le interferenze c'è il contratto collettivo nazionale di lavoro che impedisce la riduzione dei salari nominali
Al punto necessario preoccupare quanti si offrono sul mercato del lavoro ma hanno una produttività bassa tra le interferenze
C'è un diritto del lavoro che ancora assume una irriducibile asimmetria nei rapporti di forza sul mercato del lavoro medesimo
E quel diritto del lavoro che nella nostra Costituzione ancora prevede una qualche protezione per i lavoratori
Tra l'indifferenza e poi ci può essere una molto politica monetaria impegnata ad andare oltre il controllo diretto dell'inflazione
Tra le interferenze c'è anche una politica di bilancio che si illude di poter essere anticiclica e infine tra le
Tra le interferenze
Ci sono le politiche redistributive la fiscalità progressiva
Che viene considerata sempre distorsiva dell'allocazione ottimale delle risorse alla quale
Conduce la dinamica naturale dell'economia
Sul piano fino filosofico il liberismo propone sull'uomo come individuo indifferenziato concentrata massimizzare la propria funzione di utilità
Soprattutto
Propone il bene comune questo è un punto di grande rilevanza politica come risultato
Meccanico del dell'interazione degli individui singoli nella dimensione economica
In un passaggio del documento preparato per il G venti di canna
è scritto cito
Alla base delle disparità e dello distorsioni dello sviluppo capitalistico
C'è in gran parte oltre all'ideologia del liberismo economico ideologia utilitarista ossia quella impostazione teorico pratica per cui l'utile personale conduce al bene della comunità
E continuo più avanti il documento
Negli anni Venti del secolo scorso alcuni economisti avevano già messo in guardia
Dal dare eccessivamente il credito in assenza di regole e controlli a quelli teoria oggi divenute ideologie e prassi dominante a livello internazionale
Un effetto devastante di questi di UGL soprattutto negli ultimi decenni del secolo scorso e i primi del nuovo del nuovo secolo è stato lo scoppio della crisi nella quale il mondo si trova ancora immerso
E conclude questo passaggio
Benedetto sedicesimo nella sua enciclica sociale ha individuato in maniera precisa la radice di una crisi che non è solamente di natura economica e finanziaria
Ma prima di tutto e di natura morale oltre che ideologica
Sono valutazioni molto impegnative
E confesso che mi ha stupito non leggere commenti ad essi ad essi nel dibattito di politica economica degli ultimi degli ultimi mesi soprattutto da quanti si considerano più attenti alle riflessioni del Pontefice
Sono valutazioni che
Evidente
Di rilevante portata politica infatti
Data la logica di funzionamento che viene riconosciuta dal paradigma di liberista è evidente lo status ancillare della politica
Il bene comune non viene definito attraverso un compromesso democratico tra diversi visioni morali e diversi interessi materiali avesse legate
Il bene comune il prodotto naturale delle forze che poi economiche e quindi in questo quadro è evidente che la polis può essere governata meglio va alla tecnocrazia
è evidente che se il bene comune è risultato della massimizzazione positività strettamente individuali
Ossia
Di interazioni tra individui senza legami sociali perché la società non esiste come diceva l'Istat serra metà degli anni ottanta allora è inevitabile che la politica sia sul
Strumentale all'economia
è inevitabile che la politica sia sostanzialmente inutile o finanche dannosa perché introduce principi morali ossia principi che diventerà inefficienza nella perfetta fisiologia dell'economia
Neoliberista è inevitabile pertanto in questa impostazione la negazione alla radice dell'intervento pubblico a qualunque finalità
In particolare l'intervento pubblico per con legge le disuguaglianze ed è conseguente a questa promozione
Continuare a predicare
La la tax e la cancellazione della progressività
Non a caso nei principi di delega della riforma fiscale predisposta dall'IMI dal Governo Berlusconi e dal Ministro Tremonti
è assente il principio della progressività che invece come sapete è previsto nell'articolo cinquantatré della nostra Costituzione
Non a caso il richiamo alla progressività era anche assente dal disegno di legge delega sul federalismo fiscale poi corretto grazie ad un emendamento del Partito Democratico
La disuguaglianza non è un problema per il paradigma liberista la disuguaglianza è il prodotto esclusivamente dell'impegno individuale
Delle doti naturali di ciascuno le condizioni familiari sociali territoriali di generali non rilevano
La remunerazione del mercato è giusta se non ha intervengono distorsioni di web faro distorsione di carattere sindacale
E correggere la disuguaglianza vuol dire perdere produttività quindi ricchezza quindi benessere per tutti
Perché vi ricordate il famoso principio del pericolo da
Cioè
Se lascia arricchire più ricchi siccome i più ricchi sono anche i più produttivi la torto mentale fette si ampliano per tutti
Peccato che non è andata proprio così
Noi
Abbiamo una visione alternativa
Radicalmente alternativa ossia alternativa nelle sue radici filosofiche la nostra visione radicalmente alternativa risuona nelle parole del Pontefice sintetizzate nel documento predisposto per il G venti
Cito l'economia ha bisogno dell'etica per il suo corretto funzionamento non di un'etica qual sia si bensì di un'etica amica della persona
Il Pontefice
Continua il documento preparato dal Consiglio di giustizia e pace denuncia anche il ruolo svolto dall'utilitarismo e dall'individualismo nonché le responsabilità che si sono assunti
Di chi gli assunti questi queste questi qui queste scuole di pensiero come parametro per un comportamento ottimale
Le conseguenze
Del trionfo liberista e degli enti degli interessi materiali ad essi sottostanti sono oggi sotto gli occhi di tutti il primato dell'economia sulla politica apportato avrà tra pigmento delle democrazie delle classi medie
Non solo
Ad enormi disuguaglianze e alla conseguente paralisi economica apportato alla regressione delle condizioni del lavoro
E allo svuotamento della civiltà del lavoro come caratteristica dell'economia sociale di mercato
Ed è questo un punto
A mio avviso di grandi il grande rilevanza e ancora poco presente nel nostro dibattito
è la regressione delle condizioni del lavoro e la conseguente disuguaglianza nella distribuzione del reddito e della ricchezza e della
E dell'opportunità di mobilità sociale la causa prego del della rottura dell'equilibrio alle nostre spalle
La regressione del lavoro nel suo insieme incluso il lavoro delle classi medie
è la regressione del lavoro del novantanove per cento della società come scritto sui cartelli portati in giro dai ragazzi dalle ragazze di occupare Wall Street Zuccotti Park a Manhattan
E data la stagnazione dei redditi da lavoro era inevitabile l'impennata dell'indebitamento privato per continuare a far girare la macchina dei consumi
E allora in questa rilettura degenerazione della finanza e polarizzazione della distribuzione del reddito sono le due facce di una stessa medaglia
Qualcuno avido di denaro ha offerto denaro senza scrupoli qualcun altro però ha dovuto domandare denaro o è stato indotto
A prendere a prestito denaro per continuare a fare la classe media nonostante le condizioni del lavoro ne impedissero di essere
Compiutamente classi mente oggi
Il lavoro
Subisce rapporti di forza sfavorevoli come mai è stata nel secolo e nostre spalle
Il capitale finanziario fa shopping globale di lavoro gli strumenti istituzionali politici e sindacali per affermare il lavoro sono spuntati in quanto rinchiusi nello Stato nazionale
E così in nome della possibilità di lavorare le persone prima che le organizzazioni sindacali devono accettare è un'ulteriore regressione delle condizioni di lavoro
Ed è questa a mio avviso la chiave per comprendere la vicenda FIAT e tanti altri vicende avvenute senza ai titoli di apertura dei media
Tuttavia
L'interesse legittimo della proprietà dell'impresa non è l'interesse generale l'interesse dell'impresa diventa interesse generale quando combinazione virtuosa di due interessi distinti
La proprietà dell'impresa e di lavoro
E cioè
è un patto non un atto unilaterale in nome di una modernità integralista
Oggi
Siamo di fronte ad un'emergenza giovani precarietà disoccupazione inoccupazione
Un bassissimo tasso di occupazione giovanile
Le condizioni delle giovani generazioni sono drammatiche per quanto riguarda il rapporto con l'ora con il lavoro
Tuttavia mi preme sottolineare un punto che credo sia un punto sul quale
Rimangono differenze del di valutazione all'interno del Partito Democratico
I giovani sono l'aria di sofferenza più acuta di uno smottamento che assegnato l'insieme del variegato universo del lavoro privato
Non soltanto le fasce di reddito più basso ma anche
Le classi medie
Ed è
Ed è contraddittoria non regge la prova dei dati di realtà l'interpretazione di uguale del mercato del del lavoro l'universo del lavoro nel settore privato
Ma ora mai dopo l'ultima di legge di stabilità anche del lavoro pubblico
Non è divisibile
Infine i precari e padri garantiti
I padri garantiti semmai sono assistiti nel settore nel settore privato oramai sono estinti da tempo
I garanti di non sono i lavoratori con qualche illusoria tutela residua come come indicano le centinaia e centinaia di crisi aziendali di grandi aziende
I grandi di sono le aree
Di rendite estesa che resistono tenacemente
E lo dimostrano i dati di vergognosi di la mobilità sociale in Italia da noi la metà dei figli eredità la posizione sociale ed economica della famiglia
Da noi lamentare dei netta e cioè di quelli che non lavorano uno studio non sono informazione sono figli di operai mentre gli operai come sapete costituiscono una fascia abbastanza molte più ristretta
Del nostro mondo produttivo allora per rispondere davvero alle sempre più angosciate domande di futuro delle giovani generazioni non ha senso contrapporre
Lavoratori sfigati e quegli ancora più sfigati
Dobbiamo guardare al sentiero di sviluppo e all'ordine sociale che è stato promosso dalle politiche liberiste per un tempo per un trentennio
Insomma dobbiamo alzare lo sguardo per
Rispondere alle aspettative delle giovani generazioni e la nostra sfida
è quella di valorizzare il lavoro come fonte di identità della persona e fondamento della democrazia la nostra sfida e ricostruire un senso forte un senso alto del del lavoro
E la stella polare è ancora la nostra Costituzione all'articolo uno all'articolo tre all'articolo quattro il lavoro inteso nella sua generalità
Innanzitutto l'anello più debole della catena l'area sociale che ha più sofferto l'offensiva liberista il lavoro subordinato in tutte le sue forme esplicite o coperte dal contratto a progetto dalla falsa partita IVA
Poi il lavoro autonomo ovvero il lavoro dei professionisti lavoro degli imprenditori datori di lavoro
La nostra sfida è la sfida per la dignità del lavoro per il design to work secondo la definizione
Dell'Organizzazione internazionale del lavoro anche qui la Caritas in veritate offre spunti interessanti di riflessione
Nell'interpretazione dell'aggettivo decente riferita al lavoro
Sito
Le parole di Benedetto sedicesimo che cosa significa la parola decenza applicarla lavoro
Significa
Un lavoro che in ogni società sia l'espressione della dignità essenziale di ogni uomo e di ogni donna
Un lavoro scelto liberamente che associ efficacemente i lavoratori uomini e donne allo sviluppo della loro comunità
Un lavoro che in questo modo permette ai lavoratori di essere rispettati al di fuori di ogni discriminazione
Un lavoro che consenta di soddisfare
Le necessità delle famiglie e di Scola rizzare i figli senza che questi siano costretti a lavorare
Un lavoro che permetta ai lavoratori di organizzarsi liberamente e di far sentire la loro voce
Un lavoro che lascino spazio sufficiente per i pozzi per ritrovare le proprie radici a livello personale famigliare spirituale un lavoro chiesti assicuri ai lavoratori giunti
Alla pensione
Una condizione virtuosa
Chiuse le virgolette ecco
Si può conciliare il lavoro decente
Riassunto nella
Nel passaggio di Benedetto sedicesimo con una modernità mi dimensionali e vedere mistica
Come quella
Narrata ad esempio dall'amministratore delegato della FIAT o con l'antropologia positiva alla big society sventolato dall'ex Ministro Sacconi e dai conservatori alla morte
A me pare
A me pare complicato
La fine
Della finanza facile che abbiamo a cui abbiamo assistito in questi anni ha messo a nudo le conseguenze della regressione delle condizioni del lavoro
Ed evidenziato una dramma
Drammatica inedita questione sociale sempre più intrecciata ad una rischiosa questione democratica
Il documento del Consiglio pontificio giustizia e pace affronta questo nodo
E sottolinea
Per interpretare con lucidità l'attuale nuova questione sociale
Occorre senz'altro evitare l'errore figlio anche esso dell'ideologia neoliberista di ritenere che i problemi da affrontare siano di ordine esclusivamente tecnico
E come tali
Essi sfuggire ebbero alla necessità di un discernimento e di una valutazione di tipo etico
La chiusura di un oltre inteso come un di più rispetto alla tecnica non solo rende impossibile trovare soluzione di adeguati per i problemi
Ma impoverisce sempre più sul piano materiale e morale le principali vittime della crisi
La nuova questione
Sociale quindi è impossibile da affrontare senza andare oltre il paradigma liberista e senza assumere una visione radicalmente alternativa dell'uomo
Inteso non più come monade che massimizzare la proprio di vita individuale ma come persona in particolare persona che lavora
Attenzione
L'innovazione lessicale segnala una discontinuità culturale decisiva
La persona che lavora non è sul piano culturale ed etico il lavoratore o la lavoratrice
Qui si compie una evoluzione rispetta la tradizione socialista e socialdemocratica il laburista del movimento operaio
Sono state un ventaglio di tradizioni decisive per la
Per l'emancipazione dell'uomo nel corso del Novecento
Ma un ventaglio di tradizioni concentrate sulle relazioni economiche e sociali della persona non sulla sua irriducibile unicità
Era la classe operaia l'operaio massa l'aggregato sociale di riferimento non era la persona che lavora
Il cardinale Bagnasco a Rimini alla produzione
Perché io ricorda dall'inizio apposto con una certa mobilità ma chiarezza questo punto il riferimento diretto è stato il socialismo reale ma era evidente che la sua valutazione aveva carattere generale
Ha detto
Come è noto l'errore fondamentale del socialismo non è stato innanzitutto di carattere economico ma antropologico non è stata la decrepito Dezza economica o una modernità
Modernizzazione ritardata
Ad essere la causa primaria della sua fine
Ma la negazione della verità dell'uomo
Se la persona non è riducibile a molecola della società e dello Stato né è possibile pretendere che il bene economico si possa realizzare prescindendo dalla responsabilità individuale
L'uomo sarebbe ridotto ad una serie di relazioni economiche e scomparirebbe la persona come soggetto autonomo di decisione morale
Ma è proprio grazie all'esercizio della morte della moralità che la persona costruisce la giustizia e quindi l'ordine sociale
E conclude Bagnasco questo errore genetico del socialismo è proprio anche del consumismo
E quindi della nostra civiltà che sembra essere malata di questo morbo che se non viene corretto la porta alla decadenza
Sono parole che a mio avviso
Devono far riflettere
Il cardinale Bagnasco ribadisce il primato dell'uomo sul lavoro e il primato del lavoro sul capitale ma coglie una contraddizione vera nell'impianto culturale di matrice socialista
Tuttavia
Le tradizioni socialista socialdemocratica e laburista non possono essere liquidati con uno sfortunato e sgradevole incidente del secolo breve
Hanno portato la rilevanza della dimensione economica e sociale nella definizione della persona
La rilevanza della dimensione economico e sociale nella effettività dei diritti e delle libertà hanno ecceduto però in determinismo economicistico
Tuttavia
La dimensione economico e sociale non può essere rimossa la presenza interessi materiali diversi nella nella società delle persone non può essere ignorata
Allora una volta assunta la discontinuità etica nella
Lettura della dimensione economico e sociale
Mettere al centro dell'identità culturale del Partito Democratico il lavoro inteso come attività della persona non è ritorni indietro e sguardo al futuro
è la via maestra anzi l'unica via possibile per costruire il PD come partito a vocazione maggioritaria
Valorizzare la persona che lavora è la condizione per promuovere lo sviluppo sostenibile per affermare un'idea di sviluppo inteso come
Promozione dei beni comuni e dei consumi di cittadinanza
Qualità del lavoro e qualità dello sviluppo sono le due facce della stessa medaglia
E valorizzare la persona che lavora è condizione per segnare in senso progressivo la transizione in corso rivitalizzare le democrazie delle classi medie e così uscire dal buio della recessione
L'impianto culturale della nostra posizione sul lavoro
Il rapporto tra persona lavoro democrazia
L'abbiamo posta al centro la conferenza del lavoro che abbiamo tenuto lo scorso giugno a Genova e alla Consob la conferenza sul lavoro autonomo alla piccola piccola impresa che abbiamo svolto sabato scorso a Monza
Mettere al centro persona lavoro democrazia sarebbe stata
Una scelta impossibile senza il contributo della pluralità delle culture che compongono il Partito Democratico di tutte le culture che compongono il Partito Democratico
Qui possiamo attardarci a dire che l'amalgama Rutelli uscito
Allora
Concludo questa la sfida affascinante per il PD e per ciascuno di noi
Possiamo mettere al centro della nostra visione della persona che lavora
Sia la tradizione del cattolicesimo sociale
Sia l'attenzione alle asimmetriche relazioni che segnano la dimensione economiche e sociali possiamo mettere al centro di un
Di un percorso che potremmo definire
Di né umanesimo laburista
Formulo la domanda in modo diverso il neo umanesimo laburista può essere una traiettoria di ricerca culturale e politica prima che programmatica lungo la quale costruire l'identità del PD
E poi essere provate essere una inedita Alleanza sociali di uomini e di donne di soggetti e di interessi sia a livello nazionale che europeo e globale
Ecco a me pare che questa sia una sfida ambiziosa una sfida di grande interesse che soltanto
Se
Riusciamo a valorizzare tutte le culture presenti del Partito Democratico noi possiamo provare ad affrontare possibilmente ad affrontare in modo credibile e dirigente grazie
Lina messa la parola ai due amici che
Si aiutano in questa riflessione a cominciare da presidente delle ACLI Andrea Olivero
Buonasera
Scusate buona sera a tutti grazie per questo invito per questo confronto che
Attualmente
Riteniamo particolarmente ritengo riteniamo certamente rispondono che questa l'amico
Leonardo importante e interessante
E che in qualche
Misura appunto ci pare
Togliamo grazie grazie avverarsi credo prosegue
Che credo sia anche assolutamente
Importante come collocazione temporale in un momento per molti versi drammatico ma anche un momento di cambiamento nel quale forse è opportuno che condividiamo insieme
Quegli elementi strategici una prospettiva di una prospettiva di futuro
Quando come accade in questi giorni appare che tutto possa conoscere un'accelerazione
E ancor più necessario fermarsi a ragionare e a comprendere quali sono i punti fermi gli elementi cardine sui quali
Possiamo trovare sintesi comune
Innanzitutto se lo sport cambiamo
Bene hanno questo telefonino
Scusa innanzitutto
Io credo che la osservazione che mi è stata fatta molto opportunamente in apertura
Su un'attenzione particolare di Benedetto sedicesimo
Alla tematica del lavoro cosa che emerge certamente con anni Dezza dalla enciclica la sua prima enciclica sociale cioè la CAI tasse in veritate
Ma anche dei tanti tantissimi interventi che ha fatto in questi anni
In ogni visita pastorale in Italia e all'estero pensiamo recentemente al discorso fatto i giovani
Durante il
La giornata mondiale della gioventù proprio al suo arrivo a ma trenta è un appello vigoroso a tutti i governanti d'Europa è e del mondo per
Mettere al centro il lavoro il lavoro giovanile o ancora più recentemente nelle sue visite appunto nel nostro Paese
Quando è andato a toccare con mano anche la condizione dei lavoratori disoccupati o dei lavoratori in cassa integrazione ecco denotano un'attenzione straordinaria particolarissima
Ma voi non avete appunto
Richiamato fin dal principio questa attenzione questa centralità del lavoro nel magistero di Papa Benedetto
E connesso al fatto che
Il lavoro i un modo per dare centralità all'uomo
Infatti e l'uomo il metro di valutazione della dignità del lavoro lo diceva Sala Bolognese censore del noir ripreso con forza Papa Benedetto in molti molti il suo intervento
Ma cosa ne deriva
Da questa assunzione da questa appunto valutazione B innanzitutto che le grandi sfide che noi abbiamo di fronte il anzi le situazioni drammatiche che abbiamo di fronte vanno affrontate di petto e
Non possono che diventare altrettante urgenze sociali
A cosa mi riferisco beh credo siano già state in qualche misura
Elencate ma provo a soffermarvi io un momento perché su ciascuna di queste c'è da fare una riflessione che non è soltanto di ordine meramente politico
Questa civiltà del lavoro che noi avevamo costruito anche con grande fatica nel ventesimo secolo si sta sgretolando da un lato perché viene una cittadinanza senza lavoro
Cosa che e particolarmente difficile da sostenere
All'interno di una Paese che ha posto il lavoro come elemento determinante la città in Anza stessa nel al fondamento degli stessi i diritti e degli stessi dovere di cittadinanza
Una cittadinanza senza lavoro attenzione che e differente da quella che pure esisteva nel passato la disoccupazione purtroppo nel nostro Paese è stata una piaga costante
Nella storia
E non è certo soltanto frutto degli ultimi decenni
Ma ha una connotazione diversa dicevo perché ormai e programmatica cioè nessuno più utile o Rizza il fatto che si possa giungere la piena occupazione
Ma in qualche maniera ormai si valuta come affetto naturale di una società matura che appunto a
Determinati problemi e che non può che trovare soluzioni sociali per affrontarli non
Di organizzative rispetto appunto al mondo del lavoro
E questo è un elemento drammatico perché come è stato anche qui ha ricordato attiene alla sfera democratica nella misura in cui noi rinunciamo
A ricercare una giusta e dignitosa occupazione però ogni cittadino noi rinunciamo a far diventare ogni persona cittadino
Tonon passaggio che talvolta dimentichiamo ma non è con un reddito di ultima istanza che pure io ritengo debba essere introdotto chiamiamolo come si vuole
Anche nel nostro Paese che noi possiamo sopperire alla mancanza di lavoro perché non è attraverso questo come possiamo dare dignità ad ogni persona
E qui c'è un primo grande problema essere cittadini senza lavoro non può essere il paradigma della cittadinanza del ventunesimo secolo e noi dobbiamo costruire questa traiettoria comune questo lavoro questa prospettiva
Proprio sulla base innanzitutto di questa consapevolezza civile condivisa cattolici che non cattolici provenienti dalle culture diverse ma certamente ha riuniti tutti quanti su quell'articolato costituzionale che detta appunto questa come regola fondante
Vi è però viceversa la socio subito a questo punto per l'evidente gioco di parole anche un lavoro senza cittadinanza
E guardate che negli ultimi anni anche questo sta diventando elemento problematico per la nostra vita comune
Abbiamo infatti un numero di lavoratori consistenti del nostro Paese sempre in crescita che non riesce per il fatto stesso che lavora ad accedere alla piena cittadinanza
E non abbiamo costruito fino ad oggi processi e percorsi affinché questo sia possibile attenzione
Anche questo e noi ce ne accorgiamo operando ogni giorno a fianco dei lavoratori diviene elemento di svilimento del lavoro e delle persone che lavorano diviene elemento di sfruttamento
Di
Lavoratori che in quanto non cittadini rischiano costantemente di veder
Non riconosciuti il loro elementari diritti e non sto parlando soltanto della enorme
E drammatica situazione del lavoro nero pur presente nel nostro Paese tantissimi sono
Sappiamo i lavoratori irregolari e che sono quindi in questa condizione ma parlo anche del riscatto costantemente
Sopra la testa di quei lavoratori che soprattutto oggi in tempi di crisi sanno che perdendo il lavoro perdono anche i diritti di cittadinanza Tex se stessi e per i propri familiari
Non è questione di poco conto e credo sia un tema sul quale un grande partito laburista si deve interroga
C'è poi un secondo ambito che ci preoccupa e che interroga profondamente la questione della dignità del lavoro
Ed è quello del lavoro senza reddito di questo Walken purché
In qualche modo ci veniva segnalato qualche anno or sono negli studi americani e che oggi rileviamo costantemente anche all'interno del nostro Paese
Lavoratori che pur appunto trovandosi in una condizione di lavorare di avere il proprio le proprie giornate impegnate non riescono Adda racimolare un reddito sufficiente per vivere perse
Per
La propria famiglia qualora appunto questa famiglia riescano a metterla su
Anche in prospettiva per costruire un loro futuro
Non dimentichiamoci che dentro la sfida di un lavoro particolarmente appunto precario non viene soltanto la questione immediata della sopravvivenza di generazioni intere ma c'è anche la grande questione della tenuta di un patto generazionale
Quanti non stanno versando contributi
Dignitosi oggi stanno ipotecando il loro futuro ma stanno anche facendo sì che prima o poi salti quel patto intergenerazionale che ha sempre caratterizzato le garanzie collettive
Di tenuta dei diritti sociali
Un lavoro senza reddito o con reddito non sufficiente per una vita dignitosa
Anche qui dobbiamo dirlo con forza non è un lavoro che possa essere considerato tale
Che io
Debbo dire che
Ho assistito con tristezza in questi ultimi anni
A valutazioni trionfalistica ed è il numero degli occupati che non teneva non minimamente conto di questo fattore cioè di quale era il reddito proveniente da lavoro appunto di quanti entravano all'interno del mondo del lavoro
In una condizione di questo di questo genere si rischia di creare una frustrazione
I una senso di impotenza in particolare ne leggeva giovani generazioni che poi appunto ricade
In un situazioni anche di scoraggiamento di allontanamento anche dalla ricerca di un lavoro di un lavoro dignitoso cadendo in molti casi appunto poi
Nella lo sconforto e quindi anche nell'accettazione di condizione di lavoro
Nero un lavoro non decoroso
Abbiamo poi uno è il terzo fattore che potrà a tutto con tutta evidenza apparire immediatamente meno rilevante rispetto a quelli che ho citato in precedenza Marche io credo per noi
Per certamente le organizzazioni sociali del mondo del lavoro ma credo anche per chi
Organizza cittadini come fanno i partiti politici una questione di non poca rilevanza
Esiste oggi e sta crescendo un lavoro senza identità
Un lavoro cioè che non condotta più le persone
Che non riesce più a con spacco non consente più alle persone di collocarsi all'interno della società all'interno alla propria famiglia
Di andare a immaginate il lavoro come parte rilevante della propria esistenza
E quindi anche a motivarle da un punto di vista vocazionale uso un termine molto cattolico ma mi comprendente
Vi è in questo certamente anche una seria problematica per noi cattolici il lavoro ha una sua intrinseca dignità per i credenti in quanto i anche cooperazione a un disegno creatore evidentemente ma questioni
Anche laicamente intese connesse appunto a alle identità e alla possibilità di vedere nel proprio lavoro il modo per realizzare pienamente se stessi
E un aspetto questo che ogni lavoro a
Non vi è nessuno
Lavoro dignitoso naturalmente che non possa consentire alla persona di considerarsi all'interno di un processo di realizzazione di del bene del bene comune
Vedete forse siamo alle prime generazioni che avvertono questa situazione di un lavoro che non dà identità
Abbiamo per millenni la quando appunto l'uomo è entrato nella storia e quindi si iniziati ci si è iniziato a dividere nei compiti appunto all'interno della comunità che il lavoro ha connotato
Da cristiano ricordo che persino Gesù Cristo e rimasto marchiato come il figlio del carpentiere
Su di lui ci dice poco probabilmente continua la professione del parco del padre perché anche allora la mobilità sociale non era particolarmente sviluppata ma
Questo era era chiaro e netto consentiva in qualche modo identificazione sociali e processi
Appunto anche negativi sulla base di questo oggi questo appunto appare meno meno chiave meno limpido ed esiste connesso a questa terza questione una quarta che naturalmente ci riguarda da vicino
Associazioni e sindacati in particolare cioè un lavoro senza socialità
Si parlava di classe operaia si parlava prima di appunto appartenenze collettivistiche che forse appunto rispondevano alloggi che ideologiche
Ma quanto meno c'era da parte di tutti i lavoratori la consapevolezza di appartenere a un ben preciso mondo e di avere compagni di strada
Coi quali si poteva essere più o meno connessi legati ma che comunque
Vivevano la loro stessa esperienza oggi siamo molte volte in condizione nei quali questo non è più avvertito non è più avvertito come elemento determinante in particolare tra i giovani tra i giovani che hanno contratti diversificati
Stiamo avvertendo una lacerazione del tessuto connettivo
E vedete e molto difficile organizzare
Le battaglie per i diritti ma qui ci sono persone a questo tavolo che molto meglio di me lo possono
Appunto spiegare quando le persone non si sentono tra loro connesse
Da un'uguaglianza di condizione e non vivono appunto costantemente questa
Socialità come elemento della propria vita della vita personale e della vita lavorativa
Perché ho voluto richiamare questi elementi perché sono altrettanti punti che appunto Papa Benedetto sta toccando in tutte le circostanze
E che denotano quanto la sfida non sia tanto o soltanto una sfida in natura economica di natura organizzativa del lavoro non riguarda soltanto il cambiamento dei sistemi
Lascio questa parte naturalmente perché assai più esperto di me a Leonardo Becchetti che potrà dalla Caritas in veritate lo fa certamente
Dire quanto anche papa Benedetto si attento e interessato a queste questioni strategiche ma attenzione per dire anche che vi sono molte grandi questioni etiche questioni civili che interrogano i valori fondanti della nostra stessa società e che quindi ci fanno comprendere che sul tema lavoro noi possiamo costruire o non costruirà e noi nelle nostre disponibilità un nuovo grande patto sociale
E credo che questo nostro Paese così in affanno in questa fase abbia bisogno di sentire che le organizzazioni sociali e il mondo politico e interessato a ripartire da queste questioni che sono quelle che vivono tutti i cittadini costantemente
Le questioni dei redditi perché questo
Sottinteso la questione della trovare lavoro e di un lavoro dignitoso la questione di far sì che questo sia
Anche in qualche modo compatibile con una vita familiare il fatto che dia un'identità dignitosa che dia una possibilità di socializzazione quindi di rappresentanza di questo stesso lavoro
C'è un ultimo punto che voglio voglio affrontare
Con voi e che credo emerga con forza dalla Caritas in Veritate
Veda diverse analisi appunto che
Il Papa e
All'interno della Chiesa anche il Pontificio Consiglio e la stessa Conferenza episcopale più volte hanno affrontato il della questione della rappresentanza del mondo del lavoro che il tema delicato e che ci deve spronare anche a trovare nuove sintesi
Nuovi modelli
Innanzitutto c'è una grande questione di fondo che noi dobbiamo affrontare
Cioè nel ventunesimo secolo le questioni fondanti al mondo del lavoro vanno affrontate con le medesime modalità con le quali è si affrontava il ventesimo e ancora il conflitto
Tra
I lavoratori dei padroni il punto dal quale partire per a trovare la più alta sintesi
Rispetto ai diritti io credo che oggi ci sia da invece di lavorare
Costruire con tutte le fatiche che ben conosciamo anche di questi mesi una nuova alleanza tra tutti i soggetti del mondo del lavoro una nuova alleanza che parta dalla consapevolezza che vi è una comune responsabilità sociale
E anche dalla consapevolezza che quei diritti
Che abbiamo con mille fatiche battaglie nel secolo scorso conquistato e che oggi dobbiamo dircelo vengono considerati dalla maggioranza dei cittadini valori comuni
Vanno oggi
Difesi
In maniera precisa e puntuale ma andando avrei interpretarli e a rileggerli secondo di quelle che sono le esigenze di un mondo che è cambiato
E mi spiego
Noi abbiamo
La necessità di andare a ribadire che un giusto reddito che
Orari dignitosi e soprattutto una conciliazione tra i tempi di vita i tempi di lavoro
Che la garanzia di continuità di lavoro non dico di stabilità
Nella forma novecentesca ma di continuità nel lavoro e nell'avrei detto sono elementi fondanti del nostro stare insieme
Noi non vogliamo receda neppure di un millimetro rispetto a queste questioni
Sul come all'interno della nostra legislazione queste questioni potranno essere riformulate nel futuro siamo pronti a ragionare
Appunto laddove si riesca a costruire davvero questa alleanza tra i soggetti al mondo del lavoro e non si voglia riprodurre quel conflitto novecentesco che come dicevo noi riteniamo non sia più appropriato per affrontare queste questioni
Ma lo facciamo però lo ribadisco con la consapevolezza che quei valori che rimangono per l'olio valori fondanti e come ho detto sono fondanti perché sono basati sulla dignità dell'uomo
Derivano da questa e noi come cristiani lo dico non siamo pronti
A indietreggiare nemmeno di un millimetro perché sono valori non negoziabili lo dico con una chiarezza in questa occasione
Tra amici che comprendono qual è la posta in gioco
Ma
Appunto stanno voi aprire l'intelligenza della capacità
Di andare a mostrare
La
L'anno il coraggio e la fantasia per molti versi di costruire questa nuova alleanza che appunto auspichiamo grazie
Prassi attribuite del Brasile San Leonardo Becchetti che è un economista fondate densità bene comune con Zanetti un economista che si interroga anche sulla felicità
Sì io sono
Rimasto molto colpito da due domande che si faceva Stefano Fassina volevo partire da lì no come
Come costruire un'economia al servizio della persona come ci possiamo arrivare da dove più o meno tutti abbiamo in mente una un ideale
Di bene comune un ideale di economia di questo tipo credenti e non credenti da questo punto di vista io Vivona vissuto per tanti anni
Vivo ancora un laboratorio molto interessante quello dell'economia civile di Banca etica del commercio equo solidale che è un luogo dove credenti e non credenti lavorano naturalmente assieme cioè non c'è poco il problema non ci si fa un problema di identità ma si lavora assieme
Su un comun denominatore su un obiettivo comune che è quello di appunto di valore di bene comune di viale di giustizia sociale quindi questo credo sia un bel un bell'esempio
E poi si domandava Stefano si può conciliare lavoro decente con con Marchionne io direi si può consigliare conciliare lavoro decente con quello che io chiamo la legge del trenta duecento mille cinquecentosettantatré
Trentadue cento mila e cinque e trenta e il salario chi mi conosce sa che lo dico sempre il salario di un lavoratore keniano dell'Islanda in erogabili Kibera trenta euro al mese
Duecento il salario di un lavoratore specializzato nelle ignoro in Romania
Mille cinque più o meno diciamo al nostro si può si può conciliare l'etica del lavoro decente una situazione di questo tipo e soprattutto sperando che questo trenta vada verso il mille cinque non il mille cinque verso il trenta
Oppure con un mondo dove c'è una diseguaglianza bellissimo il dato dell'altra volta di questo spettacolo teatrale della poppe con o meno lo si faceva il confronto
Tra il salario dell'amministratore delegato di Lehman Brouwer prima del fallimento di Lehman
E di un ipotetico professore di scuola di liceo bene presso i sparisce o per arrivare al guadagno hanno della dire direttore di Lambrate
Aveva bisogno di cominciare a lavorare dall'età dei sumeri perché ci vogliono quattro mila cinquecento anni non son dati inventati è così
Allora
Io però ripeto credo che bisogna andare al di là di di quello che è un anti non bisogna essere anti già essere posto oggi il mondo posto già esiste
Ne abbiamo scritto ne abbiamo parlato leggetevi libri manuali uscirono un manuale di economia su questo
E dico come
Partiamo dalla dottrina sociale della Chiesa sia già Chiesa tre punti fondamentali primato del
Backyard cassata la Chiesa primato del lavoro sul capitale no questo mi sembra ovvio per tutti
Perché la fattore produttivo lavoro è persona il capitale non è persona insomma capitale fondamentale ovviamente senza capitale che le imprese non vanno avanti non c'è investimento eccetera primato del lavoro vuol dire persona al centro fondamentalmente ovviamente
Stimolare anche i possessori di capitale investire nelle aziende
Dall'altra parte l'idea cos'è il lavoro per la dottrina sociale lavoro a due componenti a Monno del momento del mento oggettivo l'elemento soggettivo
L'evento oggettivo da cui non si scappa il lavoro è anche fatica e sofferenza e qui c'è una
Sottolineatura di differenza rispetto al marxismo nazismo era un'utopia che pensava di poter eliminare l'alienazione dal lavoro il cristianesimo dice no
Nel lavoro c'è sempre comunque una componente di Croce di fatica
Se la superi vuol dire che sta mettendo la croce sulle spalle di qualcun altro quindi stai attento anche anche a questo cioè c'è questa il però assieme all'elemento di fatica ineliminabile c'è l'elemento soggettivo lavoro come autorealizzazione
Come strumento attraverso il quale l'uomo prosegue l'opera creatrice di Diano questo è un po'i punti
Andiamo adesso ad oggi no Benedetto sedicesimo è chiaro che questi punti centrali devono essere sempre rinnovati attualizzati riletti alla luce del mondo che cambia
Allora non c'era internet o non c'era la globalizzazione cosa succede all'incirca rese Andrade e la prima in ciclica apposte globalizzazione quindi è molto interessante vedere come si principi si evolvono dopo la globalizzazione allora
Io ho ripreso dei punti uno l'ha già citato Stefano e quindi non lo ritiro ma
Per esempio c'è un punto sulla mobilità no la flessibilità si dice la mobilità è un fenomeno importante non privo di aspetti positivi perché stimola la produzione non ricchezza lo scambio tra culture ma tuttavia si dice
L'in quando l'incertezza delle condizioni di lavoro in conseguenza di processi mobilità di regolamentazione diviene endemica si creano forme di stabilità psicologica di difficoltà a costruire percorsi coerenti nell'esistenza eccola
Quell'eccessiva diciamo flessibilità e prediche diventa precarietà e che diventa qualcosa che minaccia ciò che è più importante per la felicità mi si diceva di parlare della felicità
L'indagine sulle con elasticità dicono che in tutto il mondo dall'Uzbekistan negli Stati Uniti in qualunque periodo in qualunque latitudine il
Entro della crescita della persona nella vita di relazione nella qualità della vita di relazione questo un punto fondamentale
Poi c'è un passaggio molto bello sull'accesso al lavoro e uno i punti fondamentali dice l'Obiettivo dell'accesso al lavoro quindi cosa vuol dire come si fa
In una situazione di oggi dove appunto venticinque per cento ne lavora ne studia dei giovani come promuovere l'accesso al lavoro quindi questo ha un grande problema
Non lo voglio risolvere qui ma insomma contratto per la ecco una una Lancia che spezzo interessante questo in favore dell'idea
Di una unicità di trattamento dei lavoratori una progressivo aumento delle tutele ci son dei risultati molto belli che ne abbiamo visto sulla felicità Delli dei lavoratori quanto pesa la disoccupazione intanto la disoccupazione non si risolve con un sussidio
Cioè se io do l'idea economicista vice abbia disoccupazione vuol dire che non ha i soldi o ti do lo stesso numero di soldi ma non ti do il lavoro niente da fare la felicità perché lavoro e dignità no è e ecco
Però c'è un'altra cosa interessante la disoccupazione diventa tanto più pesante impatta tanto più sulla felicità e infelicità ci di un sugli econometrici
Quanto più avviene avanti nella fascia d'età medici questo curerà abbastanza ove ciò poteva immaginare no cioè per i quaranta cinquantenni essere disoccupati pesa due tre volte di più che per un giovane allora l'idea forze che
Io posso diciamo mettere un po'più in gioco il giovane rispetto al quarantenne cinquantenne un'idea interessante no quindi ragioniamoci su questo
Vado avanti e c'è un punto anche molto interessante sulla
Sul giusto SARS Salaria quel lavoro decente no qui metto serissimo riprende l'idea del dissento peggio delle organizzazioni internazionali
Ma come facciamo appunto a promuovere il lavoro decente in una situazione col trenta trentadue cento mila e cinque no
E mi ricordo lo stesso tema l'ho ripreso nell'altro convegno del PD organizzata la Camera
Mi ricordo da da Franceschini Amato sul discorso dell'articolo quarantuno no dice come difendere l'articolo quarantuno c'è l'articolo quarantuno ci dice quelli che sono le condizioni ideali che noi vorremmo per produrre no e per dare lavoro quindi un'impresa che si bensì però cova anche del benessere della collettività che è un'impresa socialmente responsabile ma come facciamo a raggiungere questo obiettivo nella società di oggi
E guardate che lei ci dia Caritas in veritate CIDA dei punti dei decida delle sedici segnava delle cose al punto sessantaquattro dice
Superando le limitazioni proprio dei sindacati di categoria ero poco prima una riunione con CISL e CGIL su queste idee
Le organizzazioni sindacali sono chiamate a farsi carico dei nuovi problemi le nostre società mi riferisco a quell'insieme di questioni che gli studiosi di scienze sociali dice l'enciclica
Identificano nel conflitto tra persona lavoratrice persona consumatrice ecco un punto chiave oggi
Come dicono i tecnici dell'economia il
Lavoratore uno stakeholder debole il lavoratore non dico che vuol dire che uno stakeholder deboli vuol dire che non può più difendere i suoi interessi
Andando a scioperare davanti al cancello di Mirafiori se stiamo parlando di un bene delocalizzato bile quando il bene dello che Rizzardi nell'imprenditore dice che ti dico mi stai creando più problemi di quelli che già ho me ne vado da un'altra parte a produrre ok
Quindi la
Con questo degli a produrre uno stakeholder debole allora che succede il lavoratore si allea lo dice questo punto dalla Caritas in veritate con lo stakeholder forte gli occhi e oggi lo stakeholder forti c'è uno step del forte e il consumatore risparmiatore
è il cittadino che compra
Ma se il cittadino quando compra si dimentica del suo problema di lavoratore e allora le cose non funzionano e
è questo il punto fondamentale cioè quello che ci sancire qui ricomporre ricompone amo questa schizofrenia
Questa schizofrenia non funziona il cittadino quando consumer risparmia delle a vere e deve farlo
Non per altruismo ma per auto interesse lungimirante
Perché io compro un prodotto ecologico potevo logico perché so che voglio premiare un'azienda che più brava conciliare produzione ambiente perché questo fa bene la mia salute
Fa bene all'effetto serra evita le calamità eccetera eccetera e perché lo dovrei fare anche nel sociale
Perché se io compro un prodotto prendiamo due imprese che hanno lo stesso prezzo un prodotto una però di fronte a una crisi ciclica fa mille licenziamenti un'altra fa mille contratti solidarietà supponiamo
Allora se io sono consumatori io devo premiare la seconda e se lo faccio sto promuovendo il mio interesse
Come consumatore sta agendo Pizzo facendo un'azione politica che veramente un'azione politica e sto lavorando sto difendendo veramente l'interesse dei lavoratori di me stesso come lavoratore
Guardate che la Caritas in veritate ritorna su questo punto perché cosa dice nel punto cinquantuno dice
è necessario un cambiamento di mentalità che ci induca ad adottare nuovi stili di vita
Nei quali la ricerca del vero del bello del buono nella comunione con gli altri uomini siano gli elementi che determinano che cosa le scelte dei consumi dei risparmi e degli investimenti
Questa è molto interessante allora più sotto ancora si dice
Nel punto sessantasei c'è una responsabilità sociale del consumatore che si accompagna la responsabilità sociale dell'impresa i consumatori vanno educati a questo ruolo e si dice più sotto interessante qui ancora il legame tra consumatore lavoratore
E io utile favorire forme nuove di commercializzazione di prodotti provenienti da aree depresse quelle del trenta
Per garantire una retribuzione decente produttori cioè come possiamo conciliare il trenta il duecento il mille cinque non
Diceva bene il prodotto da lì non lo prendo ma
Quando un prodotto fatto lì
Premiare quelle aziende che lo fanno spostando il trend arazzi il trenta verso il mille cinque cioè quelle aziende che stanno lavorando lì per migliorare le condizioni di lavoro quindi consumatori che diventano sindacalisti di complemento
Nei Paesi del sud del mondo ok
Quindi guardate che questa e tutta la logica nuova in cui noi dobbiamo muoverci e io dico sempre questa cosa che sembra loro dico che Lodi Colombo no
Se domani il cinquanta per cento delle persone si sveglia e vota col portafoglio cioè premia quelle aziende efficienti a tre dimensioni quelle capaci a creare valore economico sociale ambientale immonde già cambiato
è già cambiato perché
Se oggi quando una persona va in una banche dice io vado in un'altra banca perché è più attenta all'ambiente al lavoro so dove
Esce fuori il direttore della filiale dice ma le ma lei cosa fa perché lo facciamo al capo che anche noi dobbiamo farla responsabilità sociale cioè pensate la forza che ha
L'azione di un cittadino che vola col portafoglio ha una forza enorme no
Io dico il mercato siamo noi
Mercato siamo norme tale fatto di domande di offerta l'offerta la fanno le aziende la domanda facciamo noi
Siamo noi che scegliamo cosa compriamo siamo noi che diamo alle aziende lo spazio e la possibilità di essere socialmente responsabili perché siano e non glielo diamo questo spazio le aziende non lo possono fare di questo discorso lo faccio anche con gli imprenditori o fatta tanti imprenditori imprenditore mi diceva
Io posso pure farle ste cose ma se poi il consumatore non mi segue
Io non non non non non posso più fare perché l'azienda chiude perché allora io dico sempre se
A le ho detto anche a agli indignati l'ho detto cioè
Se tutte queste energie venissero utilizzate un pochino anche non solo per manifestare ma per andare davanti al negozio mettersi in fila davanti al negozio e compra un certo prodotto e dare questo segnale al mercato avremo un effetto importantissimo
Allora andiamo a vedere adesso dal punto di vista della policy perché qui stiamo parlando in una sede di un partito no cosa vuol dire una politica che tiene conto di questa nuova economia che non è anti ma che Poste che oltre
Prima di tutto vuol dire una politica che punta sulle regole
Di vendita non sulle regole di produzione perché se io
Se io dico tutti quelli che vendono qui in Italia dovunque essi producano devono rispettare certe condizioni
Allora io sto mettendo tutti sullo stesso piano sto svantaggio Antonio produce dall'Italia masse io a chi produce in Italia e gli dico devi pagare lavoro cinque mila euro al mese
Io sto osti cacciando le aziende dall'Italia okay allora è la cosa interessante dobbiamo lavorare sulle regole di vendita come si fa per esempio l'IVA l'IVA
E è uno strumento che si può usare in itinere nei Paesi del nord Europa esiste la green con Santon tax si tassa di più si penalizzano quei prodotti
Che usano processi produttivi meno sostenibile ambientalmente meno sostenibile socialmente ok
Le regole di vendita un punto dove al successo duecento trecento comuni italiani usano le regole del procurement solidale cioè noi diciamo quando i propri voi volete
Quali sono le condizioni per vendere prodotti nostri bambini nelle scuole solo prodotti solidali chilometro zero prodotti accolli siamo riusciti cioè abbiamo imposto degli standards socio ambientali forti
Che ridanno se peso e forza alle aziende che producono da noi
Ancora
Perché mai noi dobbiamo aderire il rating obbligatorio ed è giusto che ci sia Reding finanziare obbliga dove sappiamo che quando un'azienda fa obbliga si pone la rende Veneto Bruson mercato fa una cosa che può essere pericolosa per i cittadini e quindi ci vuole Reding ci vuole il giudizio finanziare
Perché non c'abbiamo il reddito sociale obbligatorio io voglio sapere ma ma io lo voglio sapere anche come lo dico anche richiamo come liberale come liberista ma abbia liberista gli ricorda maturi in questo momento non c'è il vero mercato la gente non è informata la gente non sa dietro quel prezzo cosa c'è qua qual è
Il valore ambientale di quell'azienda qual è il suo rating sociali e lo voglio sapere perché è una cosa che riguarda la mia salute la mia condizione lavoratore e quindi voglio che obbligatoriamente non solo l'azienda
Finanziare che mette l'obbligazione ma anche l'azienda che fa il prodotto io voglio sapere qual è la sua valutazione dire di che questo vuol dire dare più informazione i cittadini dare più possibilità di scelta vuol dire dare uno strumento formidabile
Ai cittadini per poter agire in chiave di risparmiatori e consumatori a favore
Di questa tutela del bene comune ancora la tracciabilità ma perché mai noi dobbiamo
è impressionante questa cosa noi oggi siamo sensibilissimi sull'ambiente pochissimo sul sociale vogliamo sapere tutto sulla tracciabilità ambientale di un prodotto ed è giusto che sia così vogliamo sapere se l'ha l'però se sono stati distrutti più o meno alberi
Se l'equilibrio delle emissioni a zero ma della tracciabilità sociale non ci interessa nulla mentre la cosa che ci riguarda di più come cittadini come lavoratori no
Dura la tracciabilità non deve essere solo ambientale deve essere anche sociale
Allora
Per questo io dico
è possibile lavorare assieme abbiamo creato qualcosa sia Mann extra che mette assieme sindacati associazioni consumatori associazioni coltivatori società civile associazioni industriali benevolente eccetera
Per promuovere questa cultura io dico oggi siamo una tappa fondamentale dell'evoluzione fino ad oggi l'uomo ha camminato su una gamba sola saltellando che quella del voto politico
Perché il voto politico volevo referendum da oggi sta iniziando a camminare su due gambe
Voto politico e voto col portafoglio purtroppo oggi voto col portafoglio è fondamentale
E solo attraverso il voto col portafoglio la politica può recuperare quella dignità che oggi non ha perché un odiata perché in questo momento la dignità non ce la adesso non entriamo nel tema dalla finanza ma come ben sapete come gli ultimi fatti ci stanno dicendo non c'è tempo per la politica perché i mercati hanno altre vittime quindi non si può fare un referendum si può andare alle elezioni ci perderebbe troppo tempo e Mercadante risposte me allora c'è bisogno di costruire
Vado verso la conclusione dico questa l'economia nuova già esiste non è anti è posta e
è un'economia fatta di
Mercato
Ma mercato che diventa più inclusivo mercato dove dove si può votare non solo per l'efficienza ma anche per la solidarietà
Mercato non solo anonimo ma dove il dove sulla anomia e l'anonimato di relazioni che come vedete nei momenti di panico diventano effetto gregge diventa li controlla e lì si innestano relazioni più ricche relazioni fiduciarie relazioni di tutoraggio pensata l'idea del microcredito al fair trade alle cooperative i distretti e la stessa idea di relazioni fiduciarie tra Stati che l'unica che ci porterà fuori dalla crisi finanziaria del debito
Quindi è un mercato ricco arricchito di relazioni di solidarietà
è un mondo dove dico d'imprese miste dove c'è l'impresa profit ma ci sono lo dice la Caritas in veritate imprese sociali imprese cooperative imprese solidali che sono fondamentali per creare quel capitale sociale di queste
è un'economia dove si lavora e oggi tutti gli economisti lavorano a questo perché alle cui valori di cui l'economia ha bisogno fondamentale per sopravvivere la gratuità la fiducia quella de che fiducia gradita qualità delle relazioni non sono solo beni in sé
Che ci viaggi qui ci piace godere ma sono fattori produttivi fondamentali per il funzionamento economia senza fido diconomia la fiducia come il
Conduttore l'energia elettrica senza fiducia l'economia non può funzionare si paralizza
è un'economia dove ci sono regole della finanza diverse
Dove al centro c'è la persona dove siamo gli occhiali giusti per vedere cosa è progresso e benessere del Paese sapere che con l'Istat quando Enrico Giovannini siamo costruendo i nuovi indicatori di benessere del Paese
Cioè il PIL ma non c'è solo il PIL la ricchezza delle nazioni va riscritta la ricchezza delle nazioni non è il PIL ricchezza delle nazioni e tutto quello che si produce
Nel volontariato che si produce nella famiglia sono altrettanti i beni e servizi e
Di fatto le sempre l'esempio della vecchia signora sola che si deve pagare l'iter era e di quella che invece ha molti volontari amici caccia sei sette volte servizi dell'infermiera mano li paga la prima contribuisce al PIL la seconda molto più felice
Allora la ricchezza delle nazioni eh
E guardate che non so parlando di cose astratte siamo lavorando con la la Yellow per produco per misurare il valore del volontariato quindi la ricchezza delle nazioni allo stock di beni relazionale di paesaggio
Tutto questo è un bene in sé e per la felicità ma produce anche ricchezza arrivo alla conclusione
La cosa importante dobbiamo prendere una decisione vogliamo essere parte del problema o parte della soluzione
Per essere parte della soluzione dobbiamo affacciarci a tutto questo nuovo che sta avanzando che l'incida Caritas in veritate già contiene tutto in nuce dobbiamo lavorarci svilupparlo insieme perché le policy e le azioni sono già tutte qui grazie
Grazie sa
S.r.l. devono diventare un po'antipatica perché
Dobbiamo chiudere entro le otto quindi abbiamo un po'di tempo per ascoltare
Qualche abilità testimonianza per poi dare la parola dal presidente Marini alle otto meno venti massimo otto meno un quarto quindi prestarci bisogna che
Estate nei cinque minuti che sono quattro e meglio possiamo cominciare queste Emilia da bagno che vedo in prima fila così fa presto marinari e se sei d'accordo potrebbe prepararsi Gianni Cuperlo
Sì
Riflettere sull'insediamento sociale delle chiese espone sempre a una tentazione lo dico anzitutto per me naturalmente
E quello di trovare nei documenti ci crede o da altri testi ecclesiali i contenuti di un programma politico
Delle soluzioni delle soluzioni tecniche
Ben tre altra la dimensione in cui muovono questi testi e le preoccupazioni
Della della Chiesa
Il programma Coop politico compete ai cristiani insieme a tutti noi buona volontà e del resto l'incipit che
Si dirigono a tutti gli uomini di buona volontà
Sono frutto di mediazioni storiche concrete che in piena autonomia dobbiamo compiere ma se questo atteggiamento laico per una lettura
Secondo me corretta dei testi pontifici ecclesiali in generale e nel caso della accarezzi sin peritati che ci occupa in particolare questa sera e e
Colpisce almeno me ha colpito fortemente e la consonanza dell'analisi che vi si gonfia contenuta e far confortante per l'autorevolezza naturalmente della fonte
Tonezza spirituale e morale della fonte da cui promana promana con larghi settori del pensiero e progressista che e anche del Partito Democratico naturalmente
Per quanto riguarda la necessità di superare il paradigma neoliberista che risultato dominante negli ultimi trent'anni
E che non è certo estraneo le ragioni profonde della crisi attuali e che quindi non è in grado di guidare il suo superamento di guidarci in questa grande tradizione
Nel testo la denuncia è molto chiara come è già stato detto da Stefano Fassina e la questo paradigma non ha promosso lo sviluppo integrale dell'uomo nello sviluppo umano plenario di cui la popolo ad un progressivo
Ci accarezzi in verità ci si riferisce ampiamente alla precedente enciclica sociale
Al contrario ha documentato le disuguaglianze ha condotto a quella separatezza fra economia ittica e politica assegnando all'economia la finanza in particolare ruolo egemone
A discapito terra corretta concezione del bene comune bisogna ricomporre e agli altri chi lo propone dire comporre questi termini ha tolto dignità al lavoro il tema di proprio questa sera in modo particolare
Penalizzando l'economica mente come ben sappiamo maschile indoor soprattutto socialmente allora bisogna ripartire dalla centralità valoriale sociale ed economica del lavoro del lavoro umano
E l'enciclica parla è stato già detto va voglio ritornarci di lavoro decente del resto era stato Giovanni Paolo II nel Giubileo del Duemila a proporre
Nel discorso del primo maggio un'alleanza mondiale per il lavoro decente e da lì che poi noi ha ripreso
Lo slogan dei contenuti della sua campagna mondiale
E l'enciclica descrive con dei dettagli notevoli e che cosa significa lavoro di lavoro decente a me ha colpito in particolare un punto che considero significativo anche per avere ben presente qual è il significato
Cristiano del lavoro così come Andrea Olivero nuova ricordato questa sera si dice che il lavoro decente oltre sul lavoro
Degno tutelato i diritti e quant'altro deve lasciare spazio sufficiente per ritrovare le radici a livello personale familiare spirituale
Info in viene fuori un'idea del lavoro in cui non si mette in dubbio anzi si promuove la centralità per la costruzione dello sviluppo umano e che tuttavia
E
Non è e assoluta ACI una visione assolutista
E che
Prevede che esistono altre dimensioni dell'agire umano che devono essere tenuti in conto e anche l'interazione con queste alte dimensione dell'agire umano può arricchire
Il lavoro
Ci sono poi due punti che credo meriti euro
Uno un passaggio sia pure molto rapito nei tempi previsti e discorso
Sull'impresa
Qui è in non è sviluppato delle in cicli quasi si può rifare ad altri testi
E crisi ali ed i sommi pontefici e si sostiene però che l'impresa non è solo non potete riconosciuto solo conto dell'interesse i proprietari ma di tutti gli altri
Soggetti coinvolti stakeholders per dire diremmo noi
Io dico in primis i lavoratori naturalmente ma con una curiosa sottolineature all'identikit parla anche delle comunità locali vede quindi un radicamento dell'impresa nel contesto in cui essa si è sviluppata
Questo punto mi sembra che dovrebbe essere preso come incoraggiamento
Del caso concreto per parlare di programmi del nostro Paese per sviluppare non solo una maggiore responsabilità sociale e ambientale dell'impresa come
Corso Becchetti ha tra l'altro appena brillantemente ricordato ma anche quello abbiamo qui quella dimensione della democrazia economica
E della partecipazione dei lavoratori a dal governo dell'impresa che nel nostro Paese praticamente e del tutto assente e che per rifarmi a un'altra notazione professor Becchetti potrebbe contribuire a rendere anche più forti
Nella difesa dei suoi diritti ma della condivisione con gli altri due un progetto di sviluppo umano lo stesso stakeholder oggi debole
Lavoratori sul sindacato e la enciclica si rifà all'ala buone mercè un serio fra parentesi quest'anno il trentesimo anniversario di questa grande entità che ha detto praticamente la parola come dire
Tre definitiva
O della visione del sindacato e molto interessante che in un momento in cui come ricordava Stefano Fassina molti osservatori
I per liberisti o conservatori e considerano il sindacato parte del problema e non della soluzione quindi un'interferenza impropria
La Chiesa avviene a ricordarmi invece la sua il suo significato dal suo indispensabilità ma curiosamente dà anche qualche indicazione che credo sia
Di di notevole autorità autorità autorità e attualità intanto parla di sindacati che escono da una visione corporativa per rappresentare i lavoratori e non solo i loro iscritti
Quindi una vocazione generale di rappresentanza
E poi sottolinea che debbono deve stare distinti dalla politica per essere
Efficaci
Ma soprattutto la cosa più interessante
E che sottolinea la dimensione internazionale dell'azione sindacale quando dice che devono soprattutto rivolgersi alla difesa dei diritti laddove sono più facilmente violati nei paesi
Emergenti diciamo così alcuni di loro già emersi a questo punto e in qualche modo e non è stato evocato fin qui nel dibattito ma trovo interessante c'è qui un collegamento tra l'enciclica
E il documento del Consiglio
Giustizia e pace per il G venti Consiglio Giustizia e Pace propone appunto le città di un Governo globale
Posso dire in questa sede tra parentesi che mi ricorda un dirigente come Enrico Berlinguer che anni fa parlo quasi utopistica aumenti di governo mondiale
E in questo governo mondiale anche il ruolo della non solo della politica degli Stati interrogazione frazionale ma del movimento sindacale
Concludendo molte cose si potrebbero dire ma non c'è il tempo però non voglio sottrarmi per quanto mi riguarda ha una risposta alla domanda che Stefano Fassina fatto alla fine della sua relazione
è possibile oggi
Proprio a partire da
Una
Sintesi tra la visione della persona che lavora
Da persona quindi
Della tradizione cattolico sociale con altri elementi che sono stati i propri però con quei limiti diciamo di determinismo economicista di cui si dice cui si è detto delle correnti socialista
E laburista del movimento operaio per costruire un uomo dice Stefàno
Umanesimo laburista
La mia risposta naturalmente positivo altrimenti non sarei qui
Penso che e per ragioni storiche questa contaminazione non si è potuta produrre fin qui del nostro Paese sappiamo tutti a cosa mi riferisco ma oggi cadute queste
E
Circostanze superate queste circostanze il problema è aperto come un percorso possibile noto soltanto concludendo che questo
Processo in altri Paesi sia compiuto
Mi hanno sempre spiegato che per i laburisti inglesi per esempio una Bibbia è sempre stata più importante del capitale di Carlo Marx
Emilia Caprai Gianni Cuperlo fai avessero guerrieri
Grazie grazie di questa bella iniziativa e della della ricchezza delle relazioni
Io parto da una domanda che nel mio piccolo nel mio caso il quasi un cruccio oramai cioè mi chiedo perché di fronte ai mutamenti così profondi che investono il lavoro di cui si è parlato questa sera
Parte della cultura cattolica rinnova una radicalità dell'analisi mentre la politica anche nel campo progressista tende a ripiegare su un orizzonte assai più ristretto
Cioè lo dico in modo diverso perché da una parte c'è la spinta ne ha parlato bene Stefano Fassina contestare un modello anche nelle sue fondamenta culturali mentre dall'altra si assiste ad un prevalere delle soluzioni programmati
Quasi avendo timore di misurarsi con i grandi sistemi di pensiero che hanno orientato la politica almeno quella dell'Occidente nel corso degli ultimi trenta o quarant'anni
Eppure le ragioni per non limitare la nostra ricerca la ricerca della politica su questo punto sono diverse e tutte drammaticamente attuali io mi limito a due esempi che sono peraltro noti parliamo
Il legame dissenso tra il lavoro e il reddito molto efficace il problema posto dal professor Becchetti trenta duecento mila e cinque le spesso citiamo
Parafrasando quella metafora il problema quaranta quattrocentosettantacinque quaranta rivolte moltiplicatore dello stipendio di Valletta sull'operaio della FIAT quattrocentosettantacinque la differenza tra lo superiori Marchionne e l'operaio turnista di Mirafiori
Uno può replicare dicendo lo seminari Marchione lo decide il mercato punto anzi punto esclamativo ma c'è un particolare
Che esista nella prima parte della carta un articolo molto bello l'articolo trentasei che recita che ogni lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro prestato perisce comunque tale da garantire a lui la sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa
Il punto qual è il punto è che la politica non è in grado di spiegare quel differenziale e non lo può spiegare perché mentre quella differenza ha un senso nella dimensione circoscritta del mercato lo perde nella sfera pubblica della comunità
Il punto però e che se la politica assume quella differenza come una condizione obbligata della modernità rinuncia ad uno dei principi costituzionali
E accetta l'idea di una modernità fondata almeno in parte controlla costituzione è o non è un problema rilevante
Per la dimensione politica
Secondo esempio e vero che è stato che Enza metà degli anni Venti a scrivere che il capitalismo moderno e assolutamente io religioso intendendo dire che solo una formidabile efficienza del modello lo poteva preservare da se stesso
Ed è altrettanto vero che
Gli ultimi due pontefici hanno indicato i limiti di fondo di quell'efficienza se separata da ogni altra considerazione
Giovanni Paolo II parlo addirittura dei grani di verità disseminati nell'ideologia marxista e Benedetto sedicesimo è stato ricordato questa sera indicarne l'aumento deve dirmi né quali anzi una ferita la coesione sociale un rischio per la democrazia
Ora sono queste ultime affermazioni in qualche modo interni all'idea
Lo dico così che le considerazioni di politica pubblica non si possono mai a ridurre soltanto al calcolo economico al solo calcolo economico ma purtroppo questo più o meno è quello che è accaduto negli ultimi decenni
E ovviamente l'economia al mercato la crescita sono variabili decisive però al fondo questo mi premeva dire
Questo primato economicistico non è stato sempre la chiave prevalente del pensiero politico basta pensare alla lunghezza del loro
Che ha preceduto il pensiero unico della destra c'era uno Stato moderatamente interventista la fiscalità progressiva
Un clima di concertazione ma l'insieme di queste istituzioni ha ridotto la forbice della diseguaglianza
E alimentato nelle nostre società una maggiore sicurezza individuale e sociale e familiare
Io lo ricordo perché in quella cornice la stessa dinamica redistributiva per noi per la nostra parte in senso esteso dicono nostra parte
La stessa dinamica redistributiva non è mai stata soltanto un fattore di efficienza
Del sistema economico ma ha costituito essenzialmente una grande questione morale cioè ridurre le diseguaglianze allargare la cittadinanza è diventato un traguardo che potremmo definire di civiltà
E lo dico amichevolmente a Stefano Fassina mi pare un traguardo storicamente parlando che non aveva come riferimento soltanto la classe
Ma aveva come riferimento il soggetto alla cittadinanza individuale tutto sommato a me pare che la forza della destra
è stata di giocare esattamente su questo piano per la prima volta una partita alla pari
Perché in fondo anche la loro ideologia pensati lotta degli altopiani delle privatizzazioni non è stata solo una prova di efficienza mai diventato il modo con il quale lo Stato si è affiancato da una serie di doveri morali
Ed è stata questo livello che la loro concezione dello Stato e il ruolo assegnato all'individuo hanno trovato
Una saldatura
Cioè nel rovesciamento perché poi questo il capolavoro della destra
Nelle nuove Jean mento per la prima volta dopo decenni del giudizio morale sulla diseguaglianza e a quel punto il venir meno di una finalità di uno scopo sociale della sfera pubblica ha avuto due conseguenze che sono state
L'aumento dell'insicurezza e Italia uno Stato più otto in Italia e lo scomposti di un tessuto di solidarietà e di vincoli reciproci ora la sintesi è davvero bruscamente scuso ma io penso che se le cose hanno assunto questa piega
Per noi oggi diventa essenziale uscire da questa lunga notte programmi vista
E recuperare la dimensione culturale di una possibile alternativa al modello che è prevalso
Per un lungo strada tratto di strada e penso che scegliendo questa via che più ambiziosa anche i più suggestiva anche il dialogo con la riflessione del mondo cattolico e destinata Poggiali su basi più solide
Perché a quel punto lo dico così la questione non sarà l'accordo il disaccordo sulla singola legge
Sia che si tratti di questioni legate alle politiche sociali dove la sintonia e più naturale o su questioni più complesse come
I temi definiti eticamente sensibili sono allo schema non sarà un tavolo tra alleati o controparti a seconda del momento del contesto
Ma sarà un dialogo serio e rispettoso tra soggetti che hanno natura diversa e soprattutto svolgono funzioni
Differenti e vengo se mi è consentito in un minuto all'ultimo punto che però per me è almeno il più delicato e forse quello che mi ha spinto ad accettare questo ambito molto gradito Distefano essere qui stasera
E rispetto al quale io confesso mi muovo davvero in punta di piedi con molte domande nessuna certezza ma se non lo citasse mi sentirei un po'reticente nei vostri confronti e parto da quella richiamo che torna spesso nelle nostre discussioni Fassino ha chiuso la sua relazione su questo
Quella richiamo ad un nuovo umanesimo Stefano stasera ha detto un neo umanesimo laburista ora la formula e molto impegnativa non solo per il suo rimando storico ma appunto per questo perché impegnative giusto capire secondo me come ci si arriva e quali sono alcune delle sue
Implicazioni allora
Diciamo così se noi partiamo dalla premessa che tra l'umanesimo quello originale quello storico e la modernità
è intervenuta una frattura
E che quella frattura sia risolta semplifico moltissimo perdonatemi nel primato dell'individualismo
Di un'antropologia individualista la domande cosa intendiamo oggi per uno umanesimo di tipo nuovo io lo vorrei capire con un po'più di precisione
Perché lo dico con sincerità
Quello che non mi sembra convincente anzi quello che io personalmente nel mio piccolo non condivido
Era non pare dentro un unico enorme contenitore l'insieme o quasi delle radici politiche della modernità
Da Machiavelli a Freud passando per il liberalismo fino all'Illuminismo in un'idea dove l'egoismo individuale
L'antropologia egoistica combinata con il principio di uno Stato tutore
Avrebbe finito con il trasformare la dimensione dei diritti in nome e l'espansione di un'etica pubblica condivisa e positiva come io penso mandante in un territorio dove è prevalsa la cultura della relativismo etico e morale
Con la conseguenza che solo una rinnovata trascendenza della dimensione politica potrebbe colmare il vuoto di senso
Che aggredì Rebeh le nostre società lo dico con un esempio ma così mi spiego e chiudo ha scritto alcuni anni fa il Cardinale Angelo Scola
Che aperte virgolette
La legittimità della ricorso ad argomenti religiosi in ambito legislativo non è data dal fatto che sono religiosi
Ma dal fatto che senza di essi la legge sarebbe storicamente dotata di troppo scarsa efficacia sociale
Ora si possono leggere queste parole come la denuncia di un deficit di valori dello Stato liberale e secolarizzato con l'insistenza su un'etica pubblica
Che diventa condivisibile solo se ispirata dalla tradizione religiosa del magistero ecclesiastico e con il corollario
Di chiamare i cittadini parlamentari cattolici è un dovere di obbedienza sul terreno del contenuto e l'applicazione delle leggi il punto dal mio punto di vista fosse sbagliato
E che su queste basi lo Stato laico cessa di esistere e nasce qualcosa di diverso e a mio parere modesto qualcosa di non auspicabile e allora la richiesta conclusiva dal mio punto di vista è approfondiamolo questo punto non limitiamo ce la formula non fermiamoci alla sintesi
Approfondiamo e lo non sono per
Collocare il rimando a un nuovo umanesimo dentro la sua giusta dimensione che magari può interessare un dibattito tra intellettuali
Ma soprattutto per evitare che la politica smarrisco e alla sua vocazione e la sua autonomia cosa quest'ultima
Che metterebbe lo dico con grande sincerità molti di noi anche dentro questo partito in una condizione di grande imbarazzo e di grande difficoltà
Tavolo guerrieri capisco che è difficile
Dovreste parlare ancora in quattro prima il presidente Marini se seria do Francesco Boccia poi
Sì allora molto brevemente innanzitutto anche io ringrazio
Di questo invito di questa possibilità dei
Unire qualche riflessione a questo punto rapidissima su
Tema chiave come il tema del lavoro nella dimensione sociale del lavoro
Tema naturalmente di
Drammatica attualità perché il lavoro è
La crisi del lavoro e al centro di questa crisi in cui stiamo vivendo ormai da anni da qui non siamo usciti la crisi diciamo iniziata con la grande recessione
Ed è una crisi fin qui condivido le osservazioni che sono state fatte anche fin qui
Che segna una fase di transizione una fase in qualche modo come dire il fallimento di un regime che economico leggero economico e quindi ha avuto alla sua base una serie di
Fiori gli enti di dottrine
Una tesi però una fase di transizione che per ora un interregno verso non sappiamo bene cosa perché in realtà
Abbiamo molto insistito sulla possibilità che la crisi fosse oltre che
Un qualcosa di drammatico una grande opportunità ma per ora bisogna riconoscere che questa opportunità è stata sfruttata poco o nulla
Nel senso che se andiamo a vedere poco o nulla è cambiato dell'assetto diciamo generale del sistema economico ereditato
Fino alla crisi
Poco o nulla è cambiato ad esempio nel
Grande nel mondo della finanza che ha avuto per ragioni di lavoro ha necessità di leggermi tanti documenti dell'ultimo G venti ben presto sia un'ampia
Vedere come
Il ruolo delle grandi banche che non possono né fallire né essere salvate
Il ruolo del sistema bancario ombra di cui abbiamo tanto parlato io lo è rimasto assolutamente intatto anzi in molti per molti versi e addirittura aumentato nel nel nel in quest'ultimo anno
Quindi il problema fondamentale e naturalmente questo partire innanzitutto da chiedersi la ragione di questa diciamo formidabile resistenza che c'è nel modificare determinati assetti ovviamente lo sappiamo
Il fatto che certi interessi abbiano la capacità di essere rappresentati in una maniera impressionante dal punto di vista la loro forza che non è poi sono la finanza
Ma come sappiamo sono altri interessi a livello di altri grandi comparti basti citare
Il discorso solamente del petrolio della dell'energia
Ecco però e a questo punto c'è da chiedersi appunto che cosa i e che tipo di riflessione e svolgere perché questo che poi è un deficit di responsabilità collettiva ma individuale
Possa essere e in realtà non solo affrontato ma gradualmente superato
E qui devo dire come economista va riconosciuto che la teoria economica dominante devo dire
Una una versione che poi però ho avuto un grande seguito quella del liberismo portato alle sue estreme ecco conseguente ha fornito un formidabile alibi a questa
Diciamo mancanza di responsabilità individuale
La storia del mercato o un'ideologia del mercato efficiente del mercato dove i vizi gli egoismi privati si trasformano in virtù pubbliche
Dove il perseguimento dell'interesse individuale in qualche modo sotto questa mano invisibile condusse al benessere della società ecco tutto questo come sappiamo in realtà è una versione ideologica
Di tutto ma che ha avuto un unendo un impatto enorme e soprattutto di cui si sono impossessati interessi che l'hanno portata in qualche maniera nel mondo ad esempio della finanza
Al al agli hai all'alle conseguenze drammatiche che conosciamo
E qui è importante ripartire perché noi in qualche modo stiamo vivendo una fase dove per lo meno è stato messo
Che da parte dell'idea che l'attore pubblico lo Stato che in quella visione sono solo per forze necessariamente degli ostacoli
Che vanno ridotti al minimo
Per e quindi lo Stato è un problema come veniva detto diciamo da un Presidente americano come Ronald Reagan non certo la soluzione e tutto questo in realtà è un qualche cosa che proprio dalla crisi
Ha possibilità di essere fortemente ridimensionato
Perché in realtà il mercato non è quello che viene da questa ideologia diciamo predicato lo Stato in realtà il mercato e pieno di quello che si chiamano esternalità cioè è pieno di quello che si chiamano distorsioni e fallimenti del mercato
E che quindi da questo punto di vista
Danno valore a tutto ciò che a quel tipo di azioni che queste distorsioni e queste esternalità sono in grado di modificare
Questo naturalmente a un
Corpo consolidato di pensiero di tradizione a livello di di di analisi economica
Che è tutt'altro che fragile ma che fatica enormemente a trovare una sua
Se diciamo tre traduzione una sua e trasposizione a livello poi di policy a livello di politiche e da questo punto di vista naturalmente molto importante
E anche la riflessione sul momento che stiamo vivendo che abbastanza paradossale
Un momento di una crisi
Che è poi una crisi di domanda cioè di possibilità di soddisfare
Detto una determinata produzione in presenza di bisogni che come sappiamo sono invece i bisogni in gara larga parte insoddisfatti perché questo
Ristagno globale perché non riusciamo a uscire
E le previsioni sono che dentro questo ristagno globale
Continueremo ad essere diciamo e e a rimanere in qualche modo per anni e sappiamo che alla base di questo c'è
Questa visione in qualche maniera di una
Sistema economico che poi seguente fondamentalmente il concetto di individualismo che non è solo soggettivo ma che anche a livello di Paesi e a livello in quindi di interrate di interrelazioni tra Paesi
Da questo punto di vista quindi la possibilità diciamo di rivede IRE questo
E concetto della responsabilità individuale non è qualcosa che attiene solo una spesa come diciamo noi economisti micro economica
Ma secondo me anche relazioni importanti a livello macro economico di relazioni anche all'interno dei Paesi e tra Paesi
E qui molto brevemente come osservazioni con cui poi voglio chiudere per non
Portare via altro tempo io credo molto importante che in realtà siamo di fronte a un fallimento che a questo punto è ovviamente di politiche che hanno seguito questa
Visione dominante le politiche che in qualche modo incitano semplicemente alla possibilità di un rinnovo continuo di queste capacità dell'offerta individuale
E in qualche modo a livello collettivo ma siamo anche in presenza del fallimento di politiche che abbiamo poi visto
Come seguito alla grande crisi degli anni trenta
In realtà le politiche keynesiane e le politiche neoliberiste sono entrambe in crisi in questa in questa visione e quindi aprono questo forte dibattito di che cosa possa essere fatto
Per poter in qualche modo rispondere
A quello che altrimenti un paradosso clamoroso
Nell'epoca diciamo di bisogni clamorosi e di povertà idee diffuse l'incapacità di offrire questo tipo di sbocchi qui devo dire molto importante
E la riflessione che si è aperta proprio sui nuovi nel nuove are i nuovi motori come vengono chiamati dello sviluppo sostenibile
E la capacità di sviluppare incentivi oltre che diciamo azioni è che siano in grado di attivare queste nuove forme di attività economica legata a un nuovo modo di sottili disfare questi bisogni
E naturalmente una transizione come ho aperto questo mio intervento un interregno
Lungo il quale ci stiamo muovendo io credo che sia molto importante questa riflessione che stiamo cercando di provare perché sul piano delle policy c'è un straordinario bisogno un grande bisogno
Di capacità in qualche modo innovativa bisogna
Applicare al massimo questa creatività perché altrimenti questo tipo di trappola nella quale siamo in qualche modo confinati perché sta provocando milioni e milioni
Di disoccupati nel mondo continuerà purtroppo ad accompagnarci ancora per per per lungo tempo grazie grazie Cesco faccia PAI Ermete Realacci
Sì pegno
Ridurre il più possibile
Le riflessioni che avevo
Preparato su invito Di Stefano che ringrazio perché
Perché penso che sia molto coraggioso fare questa
Questa riflessione lo dicevo ora
A Gianni Cuperlo
Penso che le abbia posto
Il tema più importante del passaggio finale del suo intervento
Il nodo è quello lì
Un grande partito come il nostro nel momento in cui
Si interroga ci mette le mani sopra
E inevitabilmente deve fare i conti con
Gli orizzonti che abbiamo di fronte e i condizionamenti culturali
Dai quali
Provengono molte storie e quindi ringrazio Stefano per il coraggio
Avuto e penso che questa riflessione diciamo non può esaurirsi qui nel senso che
I temi che tu hai sollevato nella relazione iniziale che sono stati ripresi
Negli interventi successivi sono sono temi che aprono davvero
Una serie di considerazioni che certamente Franco Marini riprenderà nelle sue conclusioni io faccio una premessa non appartengo alla lista dei cattolici militanti né a quella dei cattolici della domenica
Né tanto meno quelli dei cattolici a quella dei cattolici a intermittenza
Chiamano diciamo considerare il messaggio della Chiesa non nel suo complesso ma spesso
A piccoli bocconi che non siano funzionali ad un'idea od una o ad un'altra idea perché spesso capita è spesso capita anche nel confronto politico e siamo costretti a fare in Italia
State chiacchierando con Gianni insomma
Dicevo poco fa le scorciatoie prese al centrodestra sono state scorciatoie molto redditizie dal punto di vista diciamo dell'opportunità politica di Breno
E questa riflessione deve spingerci soprattutto mettere insieme alcune nostre valutazioni rispetto
Alla
Al magistero di Papa Benedetto
Sedicesimo
Mi considero un cattolico la ricerca diciamo della luce come molti attraverso attraverso il Ministero come gran parte di noi e con
Diciamo molta umiltà lo dico a Stefano provo a fare alcune riflessioni
Io penso che faremmo un torto allo stesso Pontefice ma anche la vasta platea di coloro che ritengono ancora oggi forte primato diciamo
Pietrino
Se
Non ci dicessimo fino in fondo alcune cose
Nella nella nel passaggio che faceva Becchetti ho colto alcuni alcuni aspetti
Che che io condivido sul piano delle valutazioni economiche però non dimenticando che la Chiesa a spesso
Il sacrosanto diritto di esprimere valutazioni su molti argomenti e la vita civile alla pari di altri soggetti singoli e collettivi che anima la nostra società e non possiamo
Ne dobbiamo riconoscere la Santa Sede il diritto potere di intervenire ad esempio solo su alcune questioni
Negando alla stessa e il diritto di affrontare alcuni temi
Il papà e la Chiesa hanno diritto di parola sempre e comunque esattamente come le altre organizzazioni stanno voi rappresentanti delle istituzioni agire in maniera laica e dare sempre e comunque a Cesare quel che dicesse e a Dio quel che dico Dio
Ed è bene ribadire questi concetti quando si parla di economie di lavoro perché
Il dibattito sua dottrina economica e sociale della Chiesa io penso che su questi temi abbiamo ripreso non casualmente vigore con il discorso Rodomonti ai giovani di Madrid eh in estrema sintesi io riprendo un passaggio
Che ritrovo nella relazione di Di Stefano ma rispetto alla quale vorrei aggiungere alcuni aspetti la crisi economica dimostra cosa accade quando lo metto tra virgolette un'economia solo mercantile
Ha dimenticato l'etica c'è una responsabilità dell'Europa verso gli altri ed è necessario creare lavoro e proteggere il pianeta se giovani d'oggi non trovano prospettive rimarca Benedetto sedicesimo allora il nostro oggi è sbagliato
Ora
Le parole del Papa sono state pronunciate mentre l'indignato s'marciavano per le strade di Madrid molto prima degli incidenti di Roma
E anche nell'economia ammoniva il Papa in quel momento c'è una responsabilità per il futuro c'è una responsabilità verso gli altri
C'è di fatto
Una responsabilità rispetto alla quale la Chiesa ritenendo di fare la propria parte
Ritiene che vada aperta la capacità di rinunciare al massimo del profitto attuando un'educazione a questi grandi scoprì che è fondamentale per il nostro futuro
Pochi giorni fa sempre dal Vaticano è partito quello che molti commentatori hanno definito un attacco contro il capitalismo selvaggio
La deregulation economica l'espansione dell'economia finanziaria discapito e quella reale il neoliberismo tecnocratico il né utilitarismo sono stati messi all'indice come
Ideologia pericolose che hanno sostituito le vecchie ormai tramontate e socialismo reale crollato dopo l'ottantanove l'economia senza regole e additata dei vertici del Chiesa come la responsabile principale della crisi che oggi
Colpisce gran parte del mondo soprattutto i popoli più deboli provocando nuove ingiustizie ora
A fare notizia è stata anche la proposta dell'istituzione di un'autorità pubblica super partes di livello internazionale una sorta di banca centrale mondiale che vigili sui movimenti finanziari sia in grado di supportare i Governi nei momenti difficili come l'attuale
Sarà per caso diventato comunista il Papa
No è evidente
Riprendo
Ettore
Gotti Tedeschi presente voglion dello IOR illustre economista
In un bellissimo articolo io personalmente ho apprezzato dice
Come la situazione è riuscito a sfuggirci di mano
Ricorda Giovanni Paolo secondo
Ricorda bene detto sedicesimo
In Caritas inventate
Che avevo ragione quando avevano capito e profetizzato propongo di questi tempi cresciuto a dismisura nelle capacità tecnologiche e scientifiche ma rimasto immaturo nella Sapienza necessarie loro uso queste tecniche sarebbero sfuggite di mano producendo guai
Questi strumenti sono sfuggiti di mano all'uomo e hanno persino assunto autonomia morale e sono
Ora loro stessi a spiegare e determinare le idee i comportamenti dell'uomo stesso
Ora se la nuova messo al centro del questa discussione che ne abbiamo il dovere di
Proporre al nostro interno
E e di analizzare fino in fondo fino alle estreme conseguenze che son quelle critiche che portano appunto al nodo a districare in qualche modo il nodo cui faceva riferimento Gianni Cuperlo prima
Se anche
Papa Benedetto sedicesimo era stato molto chiaro con la sua Caritas inventate con
Carità è la verità
E pone l'accento sull'uomo ma non in contrapposizione all'impresa come purtroppo spesso qualcuno ritiene
Giacché estremo combattente contro il relativismo Benedetto sedicesimo dove anche contro il nichilismo
Secondo Ratzinger la verità deve venire prima della libertà e questo è un tema
Affinché la libertà sia responsabile in questo modo la carità cioè l'azione economica viene subordinata i fini non e mezzi e il fine principale è lo sviluppo integrale dell'UPI e la discussione proprio su questo
Sullo sviluppo integrale dell'uomo
Ora Kenya dovrà spiegare a coloro che continuano ancora oggi non tutti per la verità a sostenere che non fare figli per esempio giusto bello
Che io va spiegato
Secondo l'Istat
Salti date prepari ma la la relazione lascio agli atti del partito perché dovremmo confrontarci soprattutto su sui numeri che sono i numeri dei due decenni che abbiamo alle spalle io aggiungo dall'averlo
Che abbiamo alle spalle
è riprendendo un po'passaggio
è ci metto virgolette che non sono mie per tanti anni
E la Chiesa
Per tanti anni abbiamo pensato che non facendo figli se saremmo diventati in qualche modo benestanti più ricchi saremmo stati meglio è successo esattamente il contrario siamo diventati più poveri
Fare i figli significa mettere in moto un circolo virtuoso significa sviluppo investimenti risparmi
E risparmi e anche la base finanziaria lo aggiungo io che permette
Anche alle banche di riprendere Credit quindi il messaggio del Papa e mi avvio a conclusione riportare l'etica al centro della nostra vita
E quindi al bando le scelte Nichi listi che che per venti trent'anni hanno portato l'uomo crogiolarsi una forma di
Consumismo insensato e irrilevante dimenticando che l'uomo non è fatto solo di corte
Questo passaggio per la Chiesa ma come fatto di anima e dico
Il Papa quindi vuole abolire il capitalismo l'economia di mercato io penso di no penso che servano regole
E il passaggio dell'Epifania a gennaio due mila otto di Benedetto sedicesimo nel quale dice che non si può dire che la globalizzazione sia sinonimo di ordine mondiale
Tutt'altro aggiunse conflitti per la supremazia economiche l'accaparramento di risorse energetiche e idriche delle materie prime rendono difficile il lavoro di quante ogni livello si sforzano di costruire un mondo giusto solida
Quindi
Il mercato da regolare ed è la grande sfida che abbiamo noi di fronte
Il Papa quindi non agisce in una logica di contrapposizione
Ma di dialogo
Il Papa ci ricorda che alla base delle scelte di politica economica il capitalismo appunto deve esserci l'etica
Caritas in capitalismo aggiunge qualcuno aggiungere anch'io
Già Weber
Nell'etica protestante lo spirito del capitalismo invertendo rapporto dialettico
Marxista tra strutture sovrastruttura riconosceva il valore primario le scelte morali e religiose su quelle di natura prettamente economica la religione quindi in quanto espressione della cultura della storia dei popoli è un elemento fonte un elemento fondamentale
Per l'approfondimento dei valori della moralità dell'agire del comportamento sociale quando si vogliono
Studiare gli elementi complessi di una civiltà anche il tentativo e stiamo facendo anche noi con grande coraggio
Quella che viene quindi proposta in Caritas in veritate un'analisi della realtà alla luce dello smarrimento dei valori etici della perdita di centralità della persona umana
E solo il recupero di questa priorità potrà garantire nella prospettiva della Chiesa così come
L'ho capita Ennio
Una pace universale e fraternità di popoli
E non serve un assistenzialismo fine a se stesso anzi la sussidiarietà è l'unico modo per gestire responsabilmente la globalizzazione in vista di un'operosa solidale cooperazione tra i popoli
Chiudo per tranquillizzare chiara e bisogna quindi lavorare no così rispettiamo i tempi perché penso che l'aspirazione montenegrino aspirazione di Franco Marini e quella di molti di noi ormai da
Da Nova
Parlavo diciamo degli appuntamenti che abbiamo dopo
Chiudo
Rilanciando il tema della necessità di lavorare il recupero dei valori la persona umana anche per risolvere i problemi della nostra società penso educazione
Dei bambini che non può essere affidata etiche relativi sti che penso I danni derivanti dai flussi migratori alla povertà dal turismo sessuale la disoccupazione giovani dalle divisioni politiche anche
Delle organizzazioni del lavoro dal d'usura dai consumatori alle loro associazioni
Insomma ci sarebbero
Tanti di questi ingredienti per completare questo questo confronto
Chiudo dicendo una cosa molto molto banale né da decenni siamo ostaggio dell'immobilità da decenni dobbiamo riformare tutto dobbiamo riformare la scuola la sanità le pensioni la magistratura legge sulla cittadinanza
La RAI e dobbiamo fare a Salerno Reggio Calabria Ponte sullo Stretto danni parliamo di acqua danni siamo
Schiavi
Del nostro immobilismo che condizionato anche dalla conservazione dello della condizione dalla quale proveniamo
E in questa condizione ci ha portato a destra da questa condizione non ne usciamo interpretando alla modernità
Ma se il passaggio al confronto culturale
Abbiamo il coraggio di farlo rispetto
A questi temi
E allora dobbiamo aprirci fino in fondo
E ne usciamo se invece
Di Prada di tradurre Papa Ratzinger secondo schemi
Mentali superati
Noi lo facciamo riconoscendo
Le modalità con le quali ci apriamo I mondi a cominciare dall'economia nella quale
Benessere quel mercato che oggi ci assicura la libertà di poter dire fare non cresce più e non dà benessere sicurezza come diceva guerrieri prima per cresce non ci sono le vitamine e ci sono ci devono essere
Orizzonti chiari e valori condivisi e chi non l'ha capito si condanna da solo e difficilmente sarà Benedetto sedicesimo salvarli l'anima o la condizione economica
Grazie Francesca Ermete
Realacci poi Giovanni nasce lei quali le conclusioni di Franco Marini
Va a stringere perché non ogni aumentare
Autoregolamentate
Sì sì ho visto che la Presidenza e tollerante diciamo rispetto agli interventi no no guardate io ovviamente ci sarebbero molte cose da dire
Ringrazio Fassina perché l'appuntamento di grande interesse io penso francamente che la Caritas in veritate sia uno dei migliori documenti che è stato scritto nel dopo crisi
E penso questo
Da persona non osservante diciamo dei principi di Santa Romana Chiesa
Perché lo trovo un documento anche molto offensivo nel negli aiuti quando si dice qui lavoro nella riflessione della Chiesa a me pare che il lavoro nella carica si meritate
Non sia mai disgiunto né dall'economia né dalla persona nella comunità non c'è un ragionamento di sul lavoro distinto da questi temi
Mi piacerebbe ma non c'è il tempo di incrociare alcune delle suggestioni della Caritas in veritate anche con un discorso molto potente molto impegnativo
Quello al Parlamento delle
Poi di Ratzinger in cui tornano alcuni temi secondo me di grande interesse penso a quella bella immagine della ragione possibilista come
Una palazzo di cemento senza finestre
E poi il passaggio che fa sulle questioni ambientali sul ruolo dei Verdi in Germania siamo nel corso è appena iniziato il vertice di Darbac sui mutamenti climatici e nella Caritas in veritate io trovo molte ragioni guardate sarebbe facile siamo qui fra di noi
Dirci che servono i valori serve l'etica serve questo siamo d'accordo la giustizia siamo d'accordo
Io voglio fare o provare a fare un passo in più quello che noi diciamo non è
Una cosa che
Eh giusto fare perché è buona no ma oggi essere buoni conviene
Io non vedo una strada di uscita in termini economici per il nostro Paese poi invito a non essere così superficiali sulla visione del mondo perché nel mondo sono Paesi che stanno crescendo in cui si sviluppo lavoro
E dei Paesi che stanno invece insofferenza per molti motivi il mondo è più complicato di come la vediamo noi dobbiamo cercare di uno sguardo più esteso
Nella Caritas in veritate io trovo una ragione una lettura dell'economia che a molti riscontri con l'economia reale molte cose sono state dette
Io vorrei dire che nella Carinzia militare c'è anche per esempio richiamo molto forte
A me alle ragioni di una politica che sappia mettere dei limiti alla finanza tu hai ricordato i passaggi sulla responsabilità sociale d'impresa di Udine e i pass io direi anche che c'è un punto passaggio molto importante
Che ha anche una forte valenza economica sulla inaccettabilità delle diseguaglianze non solo in termini
Ma in quanto penalizzanti l'economia perché eludono il capitale sociale e perché rendono l'economia incapace di evolvere diciamo verso un'economia matura che compete
Qual è la tesi che voglio dire la dico in termini molto rapidi che c'è molta più di questa economia nella realtà di quanto noi non pensiamo
Perché la ricetta della destra non hanno funzionato io qua sono completamente d'accordo con decreti sul passo ulteriore da fare ora di quando in Parlamento fato presentato delle leggi su sulla commercia questo ridare piuttosto che sul chilometro zero non è che l'ho fatto perché pensavo che si poteva creare l'angolo di buoni sentimenti
L'ho fatto perché so che nel mercato si cambia il mercato anche se tu spingi sulla bellezza sul insieme del mercato ma non basta non serve neanche il cinquanta per cento passa al dieci per cento
Un dieci per cento di Muti visti stili dividi che che cambiano di di cadi di atteggiamenti che cambio di consumi che cambiano cambiano l'insieme del mercato
Perché la destra diciamo è stata inadeguata a interpretare l'economia italiana nella sua parte positiva perché ha scelto dei cavalli sbagliati qualche volta anche noi abbiamo abboccato Alessio non voglio qui discutere ragionando sarebbe lungo sulle norme del mercato del lavoro
No
Però quello che dico e che la battaglia storica della destra nel considerare la sua ex articolo diciotto come il vero vincolo contro la competitività dell'Italia è stata una fesseria cosmica
Perché non è una battaglia recente
Lo fece Berlusconi anche nel due mila uno due mila due io francamente che conosco abbastanza bene l'Italia nelle sue sventure ma anche nei suoi punti di forza non ho mai incontrato imprenditori che mi dicessero che quello era la punto chiave per competere e ancor meno una incontrati
Che mi dicessero che l'articolo quarantuno dalla Costituzione era il punto che rilanciamo all'economia
Gli imprenditori che in Italia ce l'hanno fatta ce l'hanno fatta perché non scommesso su altro
In questo altro che la qualità che l'innovazione che è la capacità come diceva Cipolla di produrre all'ombra dei campanili cose che piacciono al mondo il rapporto fra
Comunità innovazione persone diritti coesione formidabile
Se la FIAT rumene macchine
Non è perché ha un contratto di lavoro arretrato servirà magari anche quelle Pomigliano magari ad una fogna dal punto di vista delle rapporti ma non vende macchine perché ha investito poco nel fare buone macchine e i tanti settori dagli anni che competono hanno sempre dietro questo
Potrei farvi molti esempi ma
Stefano lo sa l'abbia parlato varie volte è un esempio suo naso colpito anni fa
Del fatto che quando il presidente la Repubblica popolare cinese venuto in Italia è andato a visitare una conceria Santacroce sull'armadio chiesto ma perché questo vista una conceria Santacroce lampade
Però equità
Uguaglianza si no non equità
E e l'anno dopo è venuto il il il Primo Ministro cinese andrà vi sia un'altra concede a Santa come sulla in base al discorso che fai tu che è un discorso vero ma è vero se tu fai le stesse cose
Cioè se fai cose diverse non è il vero non dovevano andrebbe noi dovremmo essere morti nella complice
Perché ovviamente quando come intervengono in settori maturi i Paesi che possono
Magari per niente dove poco gli operai fregarsene di diritti e fregarsene dell'ambiente dovrebbero essere più competitivi nel mondo invece non è così
Perché i concettuali Santacroce della nove sono stati costretti a depurare gli scarichi per non distruggere l'Arno all'ONU che impara la Giunta fa trattare bene gli acidi
Ma trattando bene che la spia Baldelli trattano bene anche a monte
E quindi c'è stata un'innovazione tecnologica e bravi imprenditori lavoratori che hanno diritti anche quando sono senegalesi perché voli schiavi non poco non fai cose belle e far sì che noi a Santa Croce sull'Arno facciamo le pelli migliori del mondo
Perché cambiano ogni anno bugnato colore morbidezza all'esportiamo anche in Cina
Quello è il terreno della competizione quelle terreno dell'Italia e su quel terreno la destra dato ricette sbagliate guardate Berlusconi ha perso tra gli imprenditori perché non ha fatto pure aveva promesso ma anche perché siccome una componente
Della capacità di vendere prodotti nel mondo e il buon nome l'onore dell'Italia
Questi duecento mila imprenditori che andavano in giro il mondo la valigetta erano sfottuto sul bunga bunga
A un certo punto hanno detto ma
Non è così non siamo noi non è questa l'Italia ora e chiudo io penso che nell'arrembaggio ragionamento vi ho trovato nella Caritas in veritate che dovremmo avere noi di una economia ammenda dimensione d'uomo che
Metti limiti alla finanza ma indirizza anche
Verso temi della sostenibilità della qualità dell'innovazione della conoscenza l'economia c'è una ragione forte per prendere competitiva l'economia italiana quella che già c'è
Non un'economia che potrebbe esserci perché lo con un'italiana quanto compete compagnie su questi terreni non complete su altri
Chi pensa che se oggi alcun colpo di bacchetta magica si potesse dimezzare lo stipendio lavoratori non saremo molto competitivi dice una fesseria perché questa cosa non esiste
Non siamo competitivi quando facciamo l'Italia in questo l'ho trovato con ferma nell'elaborazione diciamo della Caritas in veritate nei passaggi della Chiesa questo credo sia la maniera giusta che affronta i temi che non è una maniera conservatrice
Teniamoci tutti i contratti del passato teniamoci tutte le norme del passato teniamoci i soggetti del passato
Ma è una maniera che colloca nel futuro un'idea alta siti umanesimo se vogliamo
Di coesione di comunità
Del resto per capirci una persona che non era sospeso che non è sospettabile di essere disattente alle Regioni del mercato Einaudi rispetto a un'altra crisi sappiamo quale
Disse chi cerca rimedi economici a problemi economici e su Forza strada la quale non può che condurre se non al precipizio
Il problema economico e l'aspetto la conseguenza di un più ampio problema spirituale e morale Einaudi
Cerchiamo di essere all'altezza
Grazie mette Demani nascite
Ultimo ANPA e Marini
Io ringrazio moltissimo Stefano Fassina dell'invito del Partito Democratico revoca organizzato questo incontro e cercherò di essere bravo perché se non ultimo dovesse il più veloce di tutti
Allora anzitutto da un punto di vista diciamo della
Idee a me pare che l'aspetto originale del pensiero di Veneto sedicesima la Caritas in veritate non riguarda tanto il lavoro ma la sussidiarietà questo l'osservato Gregorio
Arena quando ha detto che in questo documento sussidiarietà non viene più presentata come nella quale ventesimo anno
Che era di Pio undicesimo come una difesa dallo Stato visto con sospetto ma come un modo diverso di collaborare al bene comune una fatto personalista e che l'azionario diciamo che sul lavoro c'ha ragione Stefano Fassina si pone la persona al centro anche di ogni discorso sul lavoro con la persona aggiungo la famiglia perché anche elementi che venivano
Ricordati mi pare d'allarme Becchetti
Ed altri in apertura cioè la precarietà è un fatto che della vita brutta insomma rende anche difficile come sappiamo da tutti i nostri figli insomma i miei consiglieri più giovani ma insomma è un po'difficile sposarsi ecco anche per i figli eccetera come è stato ricordato allora la persona al centro però
è una novità rispetto alle categorie di classe di massa del socialismo del secolo scorso e soprattutto del
Comunismo del secolo scorso ma non è una novità per il pensiero sociale cristiano quindi c'è anche naturalmente metro sedicesimo ma diciamo che c'è
In quasi un secolo dalla RAI è un Novacom
In poi è una costante la rinnovarla quadro leggessimo hanno le due incivile che Di Giovanni ventitreesimo la materia magistrata cimiteri se poi lo progetti ma ebbe inizio ma fino alla c'è intesi Muzz annus in ordine di tempo la Caritas in un
In veritate allora
Questa cosa però
All'ora dai tempi del del secolo scorso fino ad oggi è una cosa che poi viene declinata
Dalle persone laiche che lavorano nel mondo allora per esempio adesso ne abbiamo discusso una modifica l'articolo quarantuno che spero sia ormai una storia del passato
Però per esempio la Costituente Dossetti chiariva che elimina da ogni ipotesi totalitaria e lui pensava al fascismo al comunismo non rimane che scegliere fra due di notte relative diceva o quella liberale o quella solidaristica democratica
Il spianata aggiungiamo i visto che lo diceva lui
E cito testualmente in Costituente il tre ottobre quarantasei il dilemma che si pone a due sole alternative per cui se si sopprime una via non resta che l'alta e cioè che la vita economica si debba svolgere spontaneamente ritornando al sistema fondamentale l'ottimismo che liberale
Ora l'esperienza storica insegna che lasciare libero gioco alle forze naturali economiche porta ad una sopraffazione
Perché chiedesse che
Dossetti diceva così Degasperi no vi dico quello che disse nel suo ultimo discorso il ventisette giugno cinquantaquattro De Gasperi anche per la scuola al CIPE fra virgolette cristiano sociale mi pare che le conclusioni della contemporanea sperimenta si possano formulare così
Nel capitalismo né comunismo ma solidarismo di popolo in cui lavoro è capitale si associno con crescente prevalenza del lavoro
Sotto il controllo e ove occorra con la pulsione dello Stato democratico così va interpretata la nostra Costituzione che proclama la Repubblica democratica fondata sul lavoro il quale fondamento dovrà essere
Però coordinato con tutti gli altri principi sociali della Costituzione le libertà sindacali la libertà di iniziativa economica
Può con la riserva dell'utilità sociale pensiamo alla discussione sull'articolo quarantuno
Il riconoscimento della proprietà privata poco al diritto dello stato di espropriazione per i servizi essenziali
Quindi questa linea che poi ritrova per esempio in Germania tutta al fondamento della cosiddetta Tozzi al mare viltà sciatta detta anche economia sociale di mercato
Che essendo entrata rubriche Erhard ma se ne è data anche Franz Oppenheimer che era invece ebreo non era cristiano ed è quello con cui Erhard ha fatto la tesi di dottorato
E un racconto più recente io in parrocchia negli anni Settanta invitammo Aldo Moro il mio insegnante di religione alzo la mano perché era Fanfani hanno e non pagati e chiese
Dice l'onorevole ma come prima parlavamo di ente classismo adesso devono ed e mettere d'accordo con i comunisti allora l'Inter classismo l'abbiamo abbandonato e io non dimenticherò mai risposta di volo che allora ho capito poco dopo e dissensi padre
Si ricordi
Che forse non con quel nome ma col nome di pluralismo i nostri amici comunisti lo stanno per accettare allora in epoca in cui ci diceva lotta di classe vincono le masse alle fasce sociali vince il capitale queste non gli slogan che si sono con dieci o vent'anni
A me sembra una Coppa da Martini e invece era una profezia azzeccata ho quasi finito allora
Alcune di queste cose sono
Certamente sempre nuove perché come un altro preteso mancato invece il mio assistente scout mi disse ricorda i giovani non c'è più il comunismo
Ma i padroni ci sono ancora ecco quindi alcune cose e continuano a rimanere attuali quello che mi insegnano accademismo la giusta mercede gli operai
Il giorno di sabato io ciabatta che già gli ebrei dice non deve lavorare Nettuno e lo schiavo eccetera allora io voi San Giuseppe lavora dove dice Unipol omaggio con un Solvency se la
Di questo avviso
Però insomma queste cose sono cose comunque antiche
Allora
Che qual è la morale la morale che però quando noi ci stacchiamo e qui ho apprezzato cura detto all'inizio che abbaglia e poi dopo
Cuperlo in un altro momento ci stacchiamo da i principi che ci spingano e andiamo sempre più verso il dettaglio della legislazione evidentemente le conclusioni dobbiamo toccarle noi
Non dimentichiamo che Padre Pio che poi l'hanno fatto santo
Andreotti ci ha detto più volte che era vivacemente contrario alla riforma agraria di Degasperi quindi
Perfino i santi possono
Sbagliare o comunque non avere le stesse idee gli altri cristiani che pure riconosciamo
Come santi che però hanno come caratteristica come dice la pace mi interesse la conoscenza e la competenza
Dunque
Conclusione anche oggi il documento ispirato attualmente sempre questi documenti papali della Commissione
Giustizia e pace
Ha fatto una ipotesi e poi ci dice il male maligno dire un po'maligno Sandro Magister che invece i lotti tedeschi ai sette giro di posta sullo Osservatore Romano ha detto che invece era tutto sbagliato
E questo è un perché ma è una cosa bella anche nella Chiesa quando ci si allontana i principi e si va verso le soluzioni un Governo unico dell'economia un coordinamento ed è lì si può sbagliare non vederla nello stesso modo e dunque
Io
Penso che perfino sulle disuguaglianze fatemi dire quest'ultima cosa
Se voi guardate un video che dura solo quattro minuti si chiama Tofan belcanto esportando e diverse forme in atti di anzi dopo ASL in comune come una lista svedese
Fa vedere due variabili l'aspettativa di vita il salario su una scala logaritmica perché se no come diceva Becchetti non c'entra quaranta quattrocento quattro mila dollari al mese
Fa vedere come in duecento anni diversi Paesi sono cambiati
E e si vede che in realtà alla media
Migliore e molte disuguaglianze diminuiscono poi però quando uno va a vedere il singolo Paese come la Cina l'etica al suo interno ci sono delle ancore delle sub quindi dunque anche questo
Dato non ci dice ancora cosa dobbiamo fare lo deve dire la politica sotto la difficile decisione della responsabilità personale dei cristiani dei non cristiani
E l'interpretazione dei dati la decisione della direzione da prendere e dunque io direi
Riflettere su queste cose ci serve ma ci serve alla fine per
Pensare meglio insieme qual è il bene di tutti
E
Fosse
Non tirare la giacca I nostri periti quando ci danno ragione in modo poi da non dover neanche fare troppe poteste quando ci danno torto mantenendo ciascuno nel proprio ruolo con libertà e con responsabilità
Grazie a Giovanni grazie a tutti il presidente Marini la parola e il micro
Ma
Adesso non diciamo che faccio le conclusioni perché
Noi abbiamo affrontato uno spettro di situazioni
Rilevante insomma quindi non è che si possa concludere lei c'era nessuna voglia di concludere
Forse questa è un'apertura approfondita
Io dico sempre tra di noi che ormai insomma
Quando posso do una mano
Perché la politica l'ho lasciata un po'la parte poi non è vero alla fine la ragione di questo incontro
Nella mia testa è nato dopo la bella Assemblea di Genova sul lavoro
Dove ci fu un larghissima condivisione
E poi vedere che nella vita del nostro partito insomma ogni tanto riveniva fuori che su questi problemi c'è una
Divaricazioni difficilmente governabile fino a episodi recenti che è una
Una volta lo dissi qui in Russia
A Bersani si sei di due sole cose
Ho mettiri tutti da mettici tutto d'accordo qui dentro
E allora la io sono contento non ci sono problemi
Oppure
Dopo una tua relazione votiamo perché almeno scendendo fuori
Si può dire è stata approvata a larghissima maggioranza la relazione allora prima di dire devo scrivere il partito è spaccato voi lo sapete per quanto tempo anzi qualche settimana di tregua l'abbiamo
Ma quando tempi il problema del PD alla spaccatura interni
Che poi non rispondeva nemmeno ad una realtà voi
Che si ci vedeva confrontarci qui dentro
Allora questo è un punto su quale ogni tanto ritorna una discussione che sembra vederci divaricati ora in giro lascio stare quello che mi ero appuntato perché non abbiamo tempo sto
Per la prima questione perché le tocco tre la terza è quella che mi sta più a cuore oggi
La prima è proprio qui la lei l'enciclica la visione che è stata molto approfondita del lavoro
E la domanda su questa prima di Fassino a sé insomma come ha detto se un neo umanesimo laburista appostare al centro di una strategia vincente del PD
Io
Sono pronto a dire sì anche avendo ascoltato il dibattito il dibattito di questa sera
Perché alla fine se io guardo la storia noi
Ci confrontiamo tra una visione un pochino più vicino al socialismo europeo
è una visione che parte dalla
Dottrina sociale insomma che parte da lontano anche
Ora sul piano
Delle risposte della visione dell'evoluzione dell'economia e dell'evoluzione della società queste due esperienze storiche che sono partite più o meno nello stesso periodo
Con la prima industrializzazione attorno al mille ottocento cinquanta forse comincia a muoversi prima il socialismo di allora
E Leone tredicesimo stupidi il mondo e l'Europa con quella prima
Enciclica
La Rerum prova a Roma
Che fu
Quasi una risposta i rischi che comportava per la presenza cattolica e per la prospettiva anche di impresa su questi Paesi della cattolicesimo sociale rispetto a questo movimento che c'era suo ripartirono allora
Sul piano della visione del rapporto
Capitalismo stato capitalismo sviluppo le due elaborazioni non si sono allontanate nel contenuto mai in maniera drammatica
Perché quando oggi riprendiamo
Lei affermazioni la la la la ricchezza di questa incendia che abbiamo Riccardo ha ricordato e qui senza legge viado file vi leggo un giudizio di Bazoli che dice io penso che l'economia abbia indubbiamente come fine primario
Quella della creazione di ricchezza e del miglioramento delle condizioni di vita degli uomini ma debba farsi carico anche delle ragioni di equità ed uguaglianza queste il Rubicone che dobbiamo attraversare questo è il fondamento anche della dottrina sociale della Chiesa
Ma il socialismo democratico come si è presentato ed evoluto a partire dagli anni Trenta in Europa con grandi realizzazioni in molti Paesi
Questa visione e questo rispetto della libertà economica del un capitalismo come era nato era nato anche con la spinta e con
L'equilibrio di
Un momento religioso
Di un momento etico anche i protestanti in particolare si è l'hanno presentata consigliere non l'ha mai abbandonato
La crisi vera è scoppiata con il dilagare di una visione liberista che rinnega Nava lì la sintesi delle grandi socialdemocrazie europee e della dottrina sociale della Chiesa
Semmai il socialismo è stato o meno duro
Del
Rispetto a questo punto della tenuta della dottrina sociale perché l'ultima che la la In ciclica molto gita ma anche l'acqua dei gelsi mo'hanno anche le Centesimus annus
Con attuabile su questo piano sono state mi sembra estremamente rigidi
Non hanno mai mollato rispetta questo elemento di uguaglianza ma questo fatto antropologico anzi
Molte volte ci hanno ricordato che il capitalismo nel momento in cui perde anche queste ragioni morali o queste ragioni ed due rischia di creare una gabbia dentro la quale non può svilupparsi nemmeno illibertà è progressivamente e positivamente
Allora io alla tua domanda dico noi su questo piano
Ragioni vere
Di
Visioni contrapposte o comunque
Non
Sintetizzabili non le abbia
Quando io vedo la polemiche ma noi ci chiamiamo stoccaggi stiamo il socialismo europeo uno il problema è politico nel rapporto con la storia il socialismo europeo di oggi
Perché oggi in Italia e l'esperienza nostra è un piccolo esempio su questo piano non c'è una rigidità e ideologica di legame con una storia escludente
Da noi oggi c'è un una realtà in movimento che vede assieme sia pure
Per stare alla riflessione finale di recuperarlo sia pure
Con
Posizioni che qualche volta ci crea hanno
Difficoltà vere dico abitazione ma non sono queste
Semmai al socialismo europeo dobbiamo chiedere di accettare con più entusiasmo questa articolazione di pensiero di di storie diverse che però su questo piano della risposta politica alla crisi alle difficoltà del capitalismo che non rinneghiamo alla fine quel modo di produzione avvenga l'abbiamo cancellato
Nessuno lo cancella
Va gestito Elba riportato dopo la crisi e la caduta degli ultimi venti o trent'anni quanti sono forse trenta in una dimensione dove l'interesse generale
Può
Essere il fine ultimo dell'accettazione di questo strumento su questo piano noi no secondo me non abbiamo le ragioni di una divisione interna
C'è questa visione invece la politica perché la politica poi abbraccia questioni più generali di queste
E da una parte possiamo dire che ci sono le le le
I valori non negoziabili che stanno dentro una convivenza e dentro la politica e magari una visione rigida e più burocratica dello Stato e del welfare
Che oggi richiede una revisione rispetto alla struttura delle nostre società molto più ampia di quando qualche volta siamo capaci di esprimere
è uno degli elementi della crisi italiani e questo oggi
Nel rapporto tra giovanili come li chiamiamo noi precari o che sono stati
Una
Valanga in Italia abbiamo parlato abbiamo di milioni di giovani
Che solo noi con il Governo della destra non hanno avuto nessuna risposta anche la teorizzazione di questa
Flessibilità che poi non si è capito più bene può saputo cellula congelati o di ogni regola che avrebbe assicurato uno sviluppo che poi non c'è stata
Allora io quindi sono convinto che
Noi siamo in grado di costruirla questa risposta per questi valori più segnatamente antropologici che pongo un partito non può cancellare dalla sua esistenza qua io
Anche alla sinistra dico
Al
Ha una visione noi gestiamo queste cose laicamente
Il partito può avere una sua posizione
Arriviamo ad un certo punto dove l'elemento religioso può imporre la richiesta del rispetto tra di noi di posizioni anche diverse su alcuni punti che sappiamo quali sono non semplici da affrontare
Nei quali la libertà di coscienza e la risposta a un'unica possibile
Se vogliamo noi avere una convivenza seria
Ma poiché noi guardiamo al bene del cittadino queste cose si intrecciano e insomma qualche volta può essere anche difficile l'approccio a queste questioni ma in una visione di sviluppo della Società di rispetto della libertà del rispetto del loro
Vede del futuro del cittadino che
Si lega noi nel rapporto politico noi siamo in grado di dare le risposte efficaci che ci vengono richieste quindi qui
Il destino di una rottura continua che proprio non lo vedo
Solo quest'altri problemi che caratterizzano la vita Della persone i valori che poiché sono diversi ma in ogni partito dentro un partito liberale il partito il liberalismo vero
è quello che ha rispettato poi alla fine
Su certe questioni la
Posizione la la espressione anche diversa rispetto ad altri ritorsione di convinzioni diverse da che non ha mai imposto una linea unitaria su questo
Quindi io credo che la esperienza del Partito Democratico non è che sia messa in discussione da una impossibilità di trovare
Un momento di sintesi su queste grandi questioni che sono a nel cuore della crisi italiana
La seconda questione
Riguarda
Il
Il punto di crisi maggiore
Su questi temi che abbiamo conosciuto in questi anni non solo quelli di governo della destra
Ma sono
Stati caratterizzati da limiti forte anche quando abbiamo governato onori
è vero che eravamo in una situazione di contraddizioni molto forte dal due mila sei al due mila otto io l'ho vissuto lì nel punto più caldo
Vero che c'era questo ma anche noi rispetto
A questa esclusione
Da un rapporto costruttivo con le nuove generazioni siamo stati coinvolti anche noi perché non è che li abbiamo tentato non eravamo in grado di farlo
Per le contraddizioni che l'Unione si era portata dietro con le elezioni però non abbiamo neanche tentate qui noi abbiamo avuto poi con i tre anni del governo della destra
La esplosione di questo fenomeno che anche alla base della crisi
Di rapporto di debolezza vera crisi tra domanda e offerta all'interno del nostro Paese perché non siamo cresciuti noi
In questi anni anzi negli ultimi quindici anni noi non siamo cresciuti perché in questi anni gradualmente le retribuzioni del lavoro italiano non solo tra i giovani
Come ci ha ricordato il Governatore della Banca d'Italia ieri è una cosa drammatica e io credo sia drammatica anche per i sindacati
Almeno
Dovrebbe essere drammatica anche per i sindacati
Noi siamo rimasti al palo perché non abbiamo avuto in dieci anni una graduale riduzione del potere d'acquisto delle retribuzioni
Dei giovani dei milioni di giovani precari che erano sottopagati sotto tutelati ma anche
Da lavoro del lavoro operaio
E qui perché non abbiamo affrontato neanche noi non abbiamo avuto la forza la possibilità di affrontare una contraddizione stratosferica
Noi abbiamo avuto delle intese sulle politiche del lavoro per i fini
Delle intese ai primi anni novanta col Governo Ciampi positive poi una verifica del Governo Prodi nel novantasette con una Commissioni Giugni che reca non solo
Registro la lentezza con cui la contrattazione sindacale italiana si avvicinava al posto di lavoro
Questo lo registro ma anzi invitò con grande forza con un documento proprio di fine del novantasette guardate che se volete vedere
Crescere la produttività del lavoro
E difetti dividere poi riuscire in una situazione industriale così contraddittoria come quella italiana a partecipare alla distribuzione della Po tutti vita se aumenta ed è una spinta ulteriore a fare aumentare la produttività dovete spostare la contrattazione a livello aziendale ve lo ricordate quel documento dalla Commissione giù
Essi sono stati dieci anni
O quindici anni dove questa cosa non è riuscita andare avanti
E alla fine la situazione su questo punto il condizionamento dalla FIOM sulla CGIL è stato troppo forte
Io dirò dove hanno torto perché poi
Il movimento sindacale italiano accettato queste trenta fu modalità di lavoro precario dove alla fine c'erano tutti lavoriamo
A termine più o meno
Forse per la e dimensioni della realtà industriale italiana sarebbero bastati sette ottocento mila
Lavoro lavori ma non con contratti di quel genere c'erano forme di contratto diverso oggi l'apprendistato è ridiventato qualcosa di più se
Ma i contratti di formazione lavoro i contratti di solidarietà potevano essere con la rivalutazione dell'apprendistato un modo per aprire le porte del lavoro in maniera più seria i giovani
Questo non è stato fatto quindi dimezzato il salario
E la condizione dura lavoro su per questi contratti dall'altra parte
Sul piano degli una contrattazione nazionale prevalente rispetto alle possibilità che c'erano a livello aziendale ci si è fermata c'è oggi i salari dei metalmeccanici italiani sono gli ultimi in Europa
E noi abbiamo perso dieci quindici punti rispetto alla Germania e anche ad altri Paesi di crescita della produttività del lavoro
Qui non è che non c'entrano le responsabilità dei Governi che non hanno visto chiaro lasciamo stare l'ultimo i tre anni di stiamo meglio degli altri
La parte oppure questa guerra che sul piano delle relazioni industriali si è giocata tra Governo e parte del sindacato
Se io penso
Al all'intesa
Fatta al ventotto giugno mi pare nella quale la la la nuova segretaria generale della CGIL ha portato ad un enorme passo avanti nell'in questa direzione che sto sottolineando
Aprendo spazi impensabili prima per loro alla contrattazione aziendale
Dopo un mese in quanto è stato torniamo che dentro il decreto per lo svincolo c'è il per lo sviluppo che è venuto fuori
Esce fuori l'articolo otto dove
Inopinatamente ritorna di nuovo in una forma discutibile poi perché erano coinvolti i sindacati
A dover gestire la storia dell'articolo di diciotto della sui licenziamenti
Nel momento in cui si faceva un passo perché questo fatto positivo deve gestire le la politica del lavoro in una maniera possibilmente unitaria delle organizzazioni sindacali era un bene per il Paese
Era un'arma per il Governo io spero che quello che è accaduto a Termini Imerese sia un segnale
Che possa aprire una strada lì si è
In del fatto
Lavoro che ha portato anche ad una novità vera nuova insomma di ritrovare assieme questo filo che ha messo assieme le cose
Adesso cosa si può fare per i giovani perché io entro in crisi io se sottolineo queste cose poi non abbiamo fatto non lasciamo stare la destra il governo di Berlusconi non poteva farlo noi nera in grado non
Non aveva le distrugga enti o la volontà per far lasciamo perdere noi
Oggi cosa si può fare su quel campo
Perché se apriamo dopo quello che c'è il richiamo fatto dal governatore della Banca
Ma secondo me innanzitutto bisogna disboscare quella foresta di forme contrattuali
Non credibili
Larghissimamente strumenti di sfruttamento perché nella stragrande maggioranza dei casi era il contratto normale di lavoro che poteva essere costruita attorno a quei giovani con tutto il significato
Politico che questo
E sociale
Non l'hanno fatto noi dovremmo disboscamento della far pagare a far costare di più
L'ora pagata per un lavoro a termine per un lavoro
Che
Poi avrà una scadenza rispetto
Ha lavorato e mi determinato far costare di più perché ci sono le ragioni anche per dover fare una cosa di questo genere e
Cominciare
Ad allargare lo spazio della copertura degli ammortizzatori sociali a queste forme di lavoro
Il Governo che è carica è finito ha usato la cassa integrazione in deroga
E l'ha usata con la legge che c'è nella usata anche abbastanza largamente ma non è questa la risposta noi lì noi
Dobbiamo accanto all'avvio di una
Accelerazione della riforma delle pensioni e del
Quello che ci sarà se saremo in grado di fare un qualcosa in questa direzione bisogna fare dare delle risposte
Legare quando si dice infiliamo
Il valore dell'equità all'interno di un pacchetto l'equità passa innanzitutto va in quella direzione li dobbiamo dare qualche risposta non siamo in grado di trovare la soluzione un generalizzare per tutti
Perché il costo è alto ma delle soluzioni parziali dobbiamo cominciare da subito a fare e ristabilire una norma sia pure
Non pesante e insomma che c'è poi arriva il momento in cui quei contratti si trasformano attendibile terminata
Questo si può fare con attenzione corpo e che la democrazia cardiaco incammina sembra lentamente il riformismo e questa è una legge noi non dobbiamo illuderci però dei segnali li dobbiamo dare dando dei risultati
Parziali in quella direzione
Terza
Riflessione questa mi preoccupa è quella che politicamente noi abbiamo tra i piedi più pericolosa per un partito come il nostro
è ritornata la discussione sull'articolo diciotto
Realacci ci ha detto che non ha mai ascoltato imprenditori
E io ho sentito dire anche al nostro interno essi perché quelli sono
Licenziamenti economici
Ora bisogna che ci chiariamo bene perché qui noi spazio di apertura e non ne abbiamo
Io sono preoccupato perché stamattina ho letto se è vero non lo può aver verificato che il commissario rende quello che sta venuto qui in Italia anche per seguire
Le richieste che ci sono state avanzate e che noi non possiamo trascurare o cancellare ha ritirato fuori lui ha parlato di modifica dell'articolo diciotto dello Statuto
Ora
E questo sappiamo bene noi che cosa vuol dire per il nostro
Però c'è un'ambiguità anzi no c'è una certezza che una parte del nostro partito che nel dibattito c'è un'idea che anche questo sia importante
Per
Un'apertura e la motivazione per riacquistare penso con gli investimenti esteri riapriamo per i
Allora qui ci dobbiamo chiarire bene lo lo dovremmo dire che il licenziamento
Che è previsto dall'articolo diciotto dello Statuto e un licenziamento individuale
Proprie individuale che anche in altri Paesi in Germania c'è una forma simile
Che debbono essere giustificato per iniziativa diretta ed immediata sul singolo del datore di lavoro può essere esercitato il se c'è un giustificato motivo una giusta causa
Che senso a riaprire questo quando io ultimi dati che io ho conosciuto potuto guardare riguardano il due mila otto
Le cause per licenziamento e per il reintegro su questa cosa non arrivano a mille durante l'anno in Italia e le motivazioni di questi licenziamenti individuali sono per ragioni
Diciamo così sessuali ogni tipo quelle
Il lo idee che viene colpito o altre cose o nei nei riguardi di una situazione che riguarda extra comunicare comunitari per motivi religiosi
Tutte cose
Che richiedano veramente il giusto
La giusta causa o giustificato motivo perché non è che noi facciamo fare un passo avanti alla flessibilità della nostra economia all'apertura dell'altra economia se arriviamo
Questa possibilità individuale di di liberarsi D uno D due D tre
C'è stato guardate che Marchionne
Nella condizione di blocco che io ho detto per uno scossone la pure dato perché non poteva restare così il rapporto tra contrattazione aziendale e contrattazione nazioni contratto nazionale era un danno per il Paese
E il nostro non crescere per quindici anni è stato legata ad una domanda interna che calano accadeva con il cadere delle retribuzioni per i giovani e per i lavoratori dell'industria
Questo è stato quindi è stato uno scossone poi non è che Meneghetti serve
Di mettere in discussione dell'articolo diciotto perché ci hai
Tre o quattro rompiscatole di sindacalisti di base che ti creano problemi quelli si risolve in un altro modo anche perché nel nostro sistema
Il licenziamento per ragioni economiche quella prevista dagli esuberi dalla legge duecentoventitré
Dell'Umilio novantuno che porta pure la firma del Ministro del lavoro Marini io me ne ero scordato come forse fu la cosa più importante che ho fatto allora
Che stabiliti una forte copertura sociale
Nel momento in cui alla Confindustria poi non lo so ricordato bene voli visto alla Confindustria davamo la fine della cassa integrazione senza limiti temporali
Questo fu uno scambio che fa con molta fatica si riuscì a fare e i sindacati che erano
Né non la potevano difendere io ero uscito da poco quindi conoscevo bene la cosa
Non potevano difendere la cassa integrazione senza scadenza nei fatti però c'era una certa abitudine
E allora invece la copertura fu uno dei tre anni di cassa integrazione più rispetto all'età un altri sei mesi e poi scattava la mobilità quando scade l'anno di mobilità o di più secondo l'età del lavoratore
Quando scatta la mobilità c'è un eccesso dell'impresa
Il licenziamento avviene nei
E poi c'è il contributo dell'impresa il di là del Ministero del lavoro gestisce queste cose per accompagnare anche verso la pensione una parte di quei lavoratori o si riprende
Quindi questa è la situazione che abbiamo nove
E quindi io sono convinto che ci dobbiamo chiarire bene all'Assemblea lo dobbiamo fare
No non siamo in grado noi di redigere oggi questa cosa di mala flex security il graduale
Allargamento delle coperture eccetera ma questo questo è un lavoro che si può fare
C'è anche l'idea del contratto unico di Boeri Garibaldi libretto che abbiamo letto ci sono delle idee che richiederanno del tempo
Perché richiedono anche una
Una mobilitazione di risorse più piuttosto robusta ma noi dobbiamo proprio con chiarezza che è quello no io
Che capisco che io non sono tra quelli che sono lieti che la politica sia uscita dal Governo del Paese per principio diciamo io
Capisco la situazione ha portato a questo
Però questa sarebbe una delle cose sulle quali bisognerebbe ragionare e cercare poi di capire che non può andare avanti infatti l'articolo otto del decreto fu rifiutato poi dai sindacati tutti assieme
Dissero no questo no il sindacato non l'accetta e vie quindi su questo piano io credo dobbiamo cercare di
Chiarirci bene le idee perché questo è un punto veramente pericoloso allora
Serve questa impostazione le cose che ci siamo detti la continuità poi di questo dibattito che non è che lo finiamo stasera abbiamo abbiamo un pubblico approfondito per alcuni aspetti
Ma io sono molto affezionato acquisti idea che le due filosofie
Che vogliamo salvare
E vogliamo tenere assieme perché ci sono non sono le sole dentro il nostro partito noi abbiamo anche pezzi di società civile esperienze come quelli di Realacci importanti accetta ci sono anche questa per due ma lì
Proprio sul piano
Della filosofia del della impostazione diffonde della rivoluzione che abbiamo avuto contraddizioni insanabili non ci sono
E se questo partito vuole restare il partito
Riformista che tiene assieme la libertà dell'impresa ma anche
Quelle preoccupazioni di regole per cui non possono correre a briglia sciolta
Ma benché ci sarebbe pure da ragionare sulla fine del comunismo reale in quel crollo quel crolla Pertoso pazzi immensi per un liberismo sfrenato
Corruttore corrotto senza regole li hanno trovato come era ovvio dalla fine di una grande esperienza quantitativa
Di quel genere da una difficoltà lì è entrato il capitalismo che è stato uno strumento per lo sviluppo e per l'arricchimento Chelli proprio abbiamo avuto poi la degenerazione finale di questo metodo che ora stiamo ricercando voli Beringheli riporta
Quindi io sono ottimista su questa possibilità
E bisogna convincere un cambiare un po'la testa anche dagli egiziani dirci cambiano la nostra e noi cerchiamo di cambiare
Degli altri per
Ridare a questo partito una cosa che nell'ultimo tempo non ha avuto questa idea di un partito non unito per amore oppure no perché per governare una
Una linearità e una capacità di seguire il suo programma ci vuole
Se noi continuiamo ad essere l'appello come eravamo rappresentati prima
Con un partito che ha su questioni come queste delle
Contrapposizioni che appaiono vengono rappresentate comincia una allora cioè l'obiezione che hanno cercato di fare
Che del Presidente del Consiglio e apparecchi suoi ministri hanno sempre detto no ma questi non sono in grado di governare mi pare che le cose vadano me
Vadano meglio anche sul piano dei di questi analisi che si fanno sulla volontà dei cittadini continuiamo a lavorare su queste piante faremo qualcosa di Borgo grazie
Parlo con