Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia - presentazione del libro del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (Edizioni Rizzoli)

Signor Presidente della Repubblica signori ministri ne cito solo uno Paola Severino perché
Ci tiene a dire che è una laureata dalla Sapienza ma altri sono ovviamente laureati della Sapienza e lo so anche che andrebbe bene
Cardinal Silvestrini autorità delle magistrature autorità tutte cari presidenti e Renata Polverini e Nicola Zingaretti illustri parlamentari colleghi
Cari studenti
Questa con la Magna ospitato con la presiede presenza del Presidente Napolitano il nove febbraio scorso la cerimonia inaugurale del convegno l'Italia verso l'unità letterati eroi patrioti
In quell'occasione i ragazzi tra giugno e l'Orchestra di Santa Cecilia ricorderà il Presidente hanno eseguito
Il canto degli italiani come bambinetta piccolina che con il suo violino saluto al Presidente e poi di Furio alcune relazioni sui contributi letteraria realizzarsi di una coscienza di identità nazionale
Di un Paese che la Carta costituzionale definisce come una ed indivisibile
E che aggiungo io e intitolate nelle sue fondamenta il diritto al lavoro
Sono passati alcuni mesi e sembrano anni per gli avvenimenti che sono seguiti avvenimenti che richiamano ognuno di noi a specifiche responsabilità
Nel corso dell'anno il lago ratio della Mecca temi da alcuni giorni fa ho fatto riferimento alla crisi nella quale ci troviamo crisi che insieme politico finanziaria
Ma anche di senso civico
La classifica internazionale dove in business che analizza le condizioni politico strutturale di centottantatré paesi vede l'Italia le posizioni numero centoventotto per pagamento alle delle tasse dovute dal numero centoquarantasette per rispetto dei contratti
Ed è anche crisi di valori sia un'inchiesta condotta nel due mila dieci tra i giovani quattordici diciotto anni su quale professioni si ritenga ideale ha messo in cima
Cantante giocatori di calcio pilota di automotrici quanto cinquanta anni prima risultato era stato astronauta ricercatore archeologo e così via
Crolla il sistema economico finanziario è crollata la polizza civica di certi comportamenti sono crollati gli ideali
Dice moniti signor Presidente e le parole sobrie del Presidente del Consiglio professor Monti che mi ha telefonato nell'impossibilità lutto momento di venire vanno al centro del problema che è esploso come finanziario ma che va ben oltre
Un Paese coeso sacche risanamento vuol dire rimuovere i tanti privilegi ridurre il peso delle sovrastrutture che frammenta né moltiplicare inutilmente livelli di governo della cosa pubblica coniugare il merito con la solidarietà
Risanamento e sviluppo merito e solidarietà lo sviluppo è difficile lento se l'Italia investe ricerca la metà della media europea
E se ancora si programma per la ricerca due mila venti lune cinquantaquattro del PIL quando l'Unione Europea indica come obiettivo il tre per cento
Senza un'adeguata correzione il futuro programmato e di non competitività la Sapienza al più grande diversa del Paese a un Bilancio due mila undici in pareggio con le tasse degli studenti ma tutti mantenute invariate per esposti da sociale e tagliato tutto il tagliati
Ma quest'anno per la prima volta abbiamo voluto ridurre del dieci per cento finanziamenti della ricerca all'ipoteca ai Dipartimenti non va bene
Un'Italia un ed indivisibile signor Presidente il suo signor Presidente non è un richiamo alla geografia
Ma ad un Paese che si riconosce gli ideali che voli sviluppo con l'obiettivo di dilatare l'occasione di lavoro perché lo sta cercando
E perché lo ha perso
Per i giovani soprattutto
La disoccupazione nella fascia diciotto trentacinque anni Giunta settembre al trenta per cento e nella fascia di età quindici ventinove anni un giovane su quattro non studiano lavora si va a meno all'università perché ci sono famiglie che non solo possono più permettere
Mentre l'occasione di lavoro sono in forte diminuzione al sud in modo drammatico
Il rischio la responsabilità abbiamo e che i giovani fisco nelle mani dell'unità imprenditore sempre in agguato la malavita organizzata
Per questo tra mille problemi qui alla Sapienza
Non abbiamo scelto la strada fasce dell'aumento dei tassi di studenti che avrebbe espulso studente all'università
Da dove ripartire allora qual è il contesto prossimo su commisurati mi si permetta signor Presidente di ricordare il presidente Kennedy quanto impegno cittadini non su cosa avrebbe fatto l'America per loro ma su cosa essi avrebbero fatto per la merita
Questa è la sfida e tutto il Paese uno ed indivisibile con le sue straordinarie risorse umane non ma anche il nostro impegno ricordando che ogni azione di governo specie l'università
Non può prescindere una logica da una logica di merito se si vuole di selezione di scelte sarebbe però devastante per Lazio merito astratto se non garantisce ma anche le pari opportunità
Tenendo c'è presente le condizioni di partenza
Barra dritta dunque verso a principi di solidarietà non possiamo per dei nostri ragazzi per problemi di bisogno dobbiamo aiutarli a divenire buoni professionisti persone colte aperti e tolleranti brave
Cittadini competitivi dell'Italia di domani
Lei signor Presidente nel suo interventi ha sempre messo in evidenza che l'Italia e deve essere una
Alla Sapienza sono ragazzi Italia a metà sono di fuori Roma la gran parte meridionali emblema di un Paese unito che non ci sta a non avere un suo ruolo positivo nella comunità internazionale
Signor presidente lei oggi da Telecom il luogo è un po'sotto esame qua ci sono i professori con questa raccolta degli interventi richiamo di valori che sono il fondamento dell'Italia riformare lo Stato
Renderlo più vicino ai cittadini alleggerire la presenza del potere pubblico diciamolo con l'appello agli uomini liberi e forti di Luigi Sturzo nel mille novecentodiciannove quasi un secolo fa
Invece di uno Stato accentratore tendente a limitare regolare ogni potere organico ogni attività civiche individuale
Vogliamo uno Stato veramente popolare che riconosce che limiti e la sua attività che rispetti i nuclei gli organismi naturali che rispetti la personalità individuale incoraggia iniziative private
è necessario urgenti riforme devono tendere alla elevazione dei classi lavoratrici
Mentre l'incremento delle forze economiche del Paese l'aumento della produzione la riforma tributaria la soluzione del problema del Mezzogiorno a questo lei dedica più di un articolo del libro che oggi presentiamo e discutiamo
Per riorganizzazione scolastica varranno a far superare la crisi
Tutti insieme signor presidente e tutti insieme anche i politici del compito che ha il
Presidente professor Monti con il suo Governo
Per un Paese unico ed indivisibile giusto lavorando soprattutto per l'avvenire dei giovani
Grazie della sua presenza signor Presidente grazie a tutti gli ospiti che sono qui intervenuti come vede
In grande numero per fare onore ha un impegno civile suo che tutta l'Italia ma e che i giovani amano grazie signor
Come accade per i libri c'è un editore
Il suo editore signor Presidente il dottor Paolo Mieli il presidente di RCS Libri che prego naturalmente di rimanere in cinque minuti purtroppo il CER ma deve fare avere questo compito ingrato
Grazie
Cercherò di essere anche più breve di cinque minuti voglio solo raccontare come è nato questo libro questa mi però
Internato a Quarto a Quarto dove il Presidente
Della repubblica e mi auguro prima già nell'anno
Scorso dove inaugura
Il ciclo che poi avrebbe portato avanti di celebrazione dello Stato unitario
Io ero fra un gruppo di storici che erano stati invitati dalla RAI per commentare per discutere il primo intervento del Presidente del Consiglio
Quando lo leggemmo notammo tutti che l'intervento non era come ce lo aspettavamo c'è un intervento vibrante celebrativo forte ma appunto celebrativo ma conteneva
Un'analisi storica
Che poi ha fatto da filo conduttore di tutti gli interventi di Giorgio Napolitano lungo quest'arco che
Non si sottraeva a
Alle cose che non erano andate nel processo unitario al giudizio all'approfondimento ad affrontare quello
Che era stato faticoso lungo l'arco di questi centocinquant'anni
La era un libro di riflessione non solo di intervento di esaltazione di ciò che si andava a celebrare
E poi
Gli interventi successivi
Continuarono su questa linea talché io penso che
Il moto forte che c'è stato anche questo imprevisto e che ha accompagnato tutte le celebrazioni da ogni parte i soprattutto voglio dirlo qui nel Mezzogiorno dei centocinquanta anni cosa che non era stata così nelle precedenti celebrazione del mille novecentoundici è quella
Del mille novecentosessantuno siano dovute anche al coraggio con cui il presidente
E poi tutto il lavoro della Commissione preceduta presieduto da Giuliano Amato ha affrontato questo tema cioè parlar chiaro ci ha aiutati in un anno
Fra i più difficili della storia d'Italia deficit economicamente e socialmente e politicamente
Ci ha aiutato a misurarci con un Paese a volergli bene ma anche ad avere la consapevolezza necessaria per poter affrontare i problemi che poi abbiamo affrontato e stiamo ancora affrontando lungo l'arco di quest'anno
Questo non è un libro che raccoglie semplicemente alcuni interventi ma ve ne accorgerete fin dall'introduzione quando lo leggerete libro esce il proprio in questi giorni a un filo conduttore
Che quello di cui gli ho detto e le persone che abbiamo chiamato qui discutere questo testo sono persone che se ne sono occupato la prima a cui do la parola c'è meno occupate per per vari motivi la prima e Giuliano Amato che
Non solo viene primo in ordine alfabetico ma sarebbe stata comunque prima parlare perché ha presieduto la Commissione grazie integrazione più
Signor Presidente la in questo libro lo conosce quindi mondo stiamo presentando a lei
Lo stiamo presentando ad altri come libero del quale giustamente Paolo Mieli da sottolineato la sostanza
E la profondità della analisi storica che esso contiene
Per cui se ne raccomanda la lettura non addette ai cultori dei discorsi ufficiali d'occasione
Ma a coloro che vogliono conoscere profittare di questa occasione
Per conoscere meglio la storia d'Italia degli ultimi centocinquanta anni nel libro troveranno tante cose che lì aiuteranno a farlo
Il primo punto che vorrei sottolineare sottolineato dallo stesso Presidente nella prefazione di suo pugno al libro che la diffusione e varietà forse inattesa di iniziative comunali di istituti di ricerca e soprattutto delle scuole che hanno concorso alle celebrazioni
Pensando a questa diffusione e acciocché è uscito dal lavoro così il fatto di scavo molto spesso dagli studenti
Ne sono uscite due elezioni importanti che il Presidente sottolinea nella prefazione la prima
Agli scettici a coloro che non credevano che gli italiani si sarebbero riconosciuti nella celebrazione della loro unitaria dei processi che portarono alla loro unità
La seconda a quelli storici che a mio avviso sbagliando
I invitavano alla cautela nei confronti di celebrazioni dell'identità nazionale ravvisando nella nozione stessa di nazione e di identità nazionale
Un ineliminabile profilo etnico nazionalistico esclusivo e non inclusivo
Che proprio forse dei motivi ottocenteschi dovrebbe essere cancellato dalla realtà attuale
Questa è una posizione che si è rivelata s'concretamente sbagliata
Perché gli italiani che hanno celebrato la propria storia non hanno celebrato la stirpe non hanno celebrato il sangue non hanno celebrato l'etnia
Hanno celebrato la dignità del lavoro degli italiani che hanno costruito l'Italia
Hanno celebrato la identità dei propri nonni e bisnonni che con la loro fatica e con il loro sacrificio per misero a questo Paese arretrato
Di acquisire quei benefici dello sviluppo della crescita della civiltà che prima dell'unità non aveva
Ha celebrato gli italiani che sono immigrati e che hanno trovato come fratelli altri vissuti nella loro stessa condizione
Hanno celebrato insomma la storia di un popolo che è stato un minuto dalle ingiustizie che aveva subito e dalla necessità di rimuoverle pacificamente
Una identità nazionale che non si è mai riconosciuta nelle avventure imperiali
E che ha caratteristiche ancora oggi tali da creare quella indiscutibile a simmetria che lei Presidente ha giustamente segnalato
Tra questo modo di sentire se stessi e di rivivere la propria storia e una disciplina della cittadinanza così fortemente sbilanciata sullo ius sanguinis
E questo per la prefazione se si va alla storia
Permettetemi almeno di indicare in cui i fili comuni che legano i diversi saggi perché una volta che li leggete qui
Li percepite non come discorsi mando come saggi che nel corso dell'anno Giorgio Napolitano se posso dire così a pensato perché scritto connesse ognuno
All'altro il primo con quale apre il volume dopo
La prefazione
Il ruolo del Mezzogiorno nell'Unità d'Italia di cui giustamente sottolinea
La forza propulsiva la qualità delle idee delle persone e degli eventi che hanno anticipato una unità
Forse ancor più di quanto fosse accaduto in partiti terrazze d'Italia e quindi le loro ore che si commette né leggere una parte della vicenda i mille che vanno al sud il nord che arriverà a governare nell'Italia unità
Come espressione di una conquista dell'oggetto sud da parte del nord l'Unità d'Italia intellettualmente anche politiche a mente
Nata nel mezzogiorno
Il secondo grande filone che emerge il rifiuto della storia che abbiamo vissuto come una storia di occasioni perdute in fondo
Il rifiuto delle Risorgimento rivoluzione mancata e così
Il Risorgimento ci ha dato l'unica Italia possibile
C'erano altre in Italia e che furono sognate che di sicuro erano più belle
Ma avevano il torto di non essere realizzabili e quindi
Nell'unica Italia possibile confluirono con pari rilevanza
E pari importanza i grandi filoni e i grandi personaggi
Mazzini e Garibaldi furono essenziali a Cavour per fare l'Italia unita i tanti episodi lo sottolineano
Ma Mazzini e Garibaldi non sarebbero approdati ad alcunché se non ci fosse stato il genio politico dica pure
Che mise insieme i pezzi insomma questo sincretismo della storia risorgimentale che già in passato era emerso
E poi era stato dimenticato è stato ripreso R. imposto agli storici
Da Giorgio Napolitano che in qualche modo ha detto loro non ha senso che vidi vi diate oggi come si divisero allora prendete atto cento cinquanta anni dopo della storia che abbiamo avuto
La Costituzione della Repubblica come sede nella quale i fili di una storia unitaria che si susseguono
Vengono raccolti compreso Cattaneo e compresi i diritti sociali
Ed infine il punto chiave per l'oggi
L'identità nazionale il senso di coesione non vengono sono dal passato vengono anche dalla percezione di un futuro che vale la pena di realizzare e in nome del quale vale la pena sostenere dei sacrifici presenti
Unitaria come quella di qualche tempo fa immersa soltanto nel presente era per ciò stesso sprovvista di futuro
Unitaria che si è ridotta di un futuro ritrova l'impegno dei suoi giovani come giovani furono coloro che ci dettero L'Unità centocinquanta anni orsono
Grazie
Al professor Amato per questa prima introduzione adesso il professore Galasso
Signor Presidente mi permetta di parlare qui di questo libro non da storico coiffeur modestamente posso essere definito ma da
Comunissimo cittadino italiano
Io ho ravvisato in questo libero
Il trasparire a di una profonda convinzione di quel grande assioma di denaro
La nazione ed il plebiscito di ogni giorno non è un dato per sempre è un patto che si rinnova i bar rinnovato ogni giorno
Un assioma che è vero sempre
Ma forse è particolarmente vero nella nostra Italia di oggi nella sua condizione materiale
In qualche velleità secessionisti Ida che inventare peraltro vada rapidamente ridimensionando sì
E soprattutto nella condizione etico politica del Paese che
Se non è di sfiducia e certo o di un po'di disorientamento
E anche di pessimismo
Sì che questa fase a tante dimensioni ma anche una dimensione morale e psicologica alla quale
Bisognerebbe rivolgere molta
Attenzione
è in questa congiuntura che è intervenuto il libro di Giorgio Napolitano le cui letture
E riflessioni storiche
Sono di indubbia qualità
E sono amplissime
Ma sono orientate qui a dare mi pare un monito preciso
La questione italiana e gli dice in sostanza non è di capacità oltre possibilità e potenzialità di superare la fase attuale
Questa capacità possibilità potenzialità sono fuori di ogni dubbio e non per un atto di fede che l'autore di queste pagine professa
Bensì
Per l'esperienza che egli richiama di una storia ormai lunga centocinquant'anni centocinquant'anni sono un lunghissimo periodo storico Napoleone fece tutto in quindici anni
Che inizia lo ritrovo il modo di fare peggio in un periodo di tempo molto più breve
E di una storia
Per giunta non solo lunga ma anche complessa e difficile
Eloquente da questo punto di vista è una volta tanto che lo dica a chi di libri più che pratico fascista ore oltre che autore
è documento dicevo la quarta di copertina che non so chi abbia scelto ma di un quel sia stata è stato molto bravo perché non si sarebbe potuto riassumere meglio lo spirito del libro dice sono poche righe le posso leggere
Abbiamo insistito tanto
E il Presidente che parla modestamente col plurale
Abbiamo insistito tanto il compie una fondamento su questi l'Italia e gli italiani hanno mostrato di essere in periodo di cruciali del loro passato
E sulle grandi riserve di risorse umane e morale di intelligenza e di lavoro di cui disponiamo perché le sfide le prove che abbiamo davanti sono più che mai gli ardue profonde e di esito incerto
Il problema italiano dunque
è un problema
Diverso da quello del potere è un problema di volontà questo l'insegnamento dei di
è come se vi fosse formulata ogni pagina
Una domanda incalzante
Gli italiani vogliono non vogliono essere
All'altezza di se stessi anzi possono non volere questo non volevo essere
All'altezza di se stesso
Di se stessi quali essi sono stati nei momenti alti della storia dell'Italia unita che non sono stato ipotesi né di basso profilo
Nessuna in media mitizzazione però della italianità da parte dell'autore anzi una missione molto concreta appoggiata come non solo alla storia
Base bensì anche se non in primo luogo ha una esperienza politico di prim'ordine
Ed è da questa duplice sorgente della politica e della storia che il pensiero di Napolitano scaturisce in queste pagine ed è a questa duplice luce che le sue pagine
Vanno lette
E perciò
Che l'appello costante il suo appello costante sia implicito che esplicito in queste pagine come del resto direttamente o indirettamente in tutti i suoi discorsi
Alla convergenza necessaria delle forze politiche sociali
Per rimettere in sesto il Paese non è una predica della domenica non è un'esortazione retorica
Ma un discorso ma deviato di storia di politica che non nasconde nessuno dei problemi e delle difficoltà da affrontare anzi
Suggerisce non una formula bensì una strada ardua il non breve da intraprendere non sopprimendo differenze conflitti
Ma inserendo differenze conflitto in un quadro superiore non per una sua presunzione
Moralistica bensì per una realistica valutazione delle cose basterebbe a dimostrarlo
Il ripetuta accenno del libro al problema del Mezzogiorno sul quale sarebbe i frammenti attentato di soffermarmi e me ne faccio assolutamente almeno in grazia dei tempi da osservare
Ed è
Non posso un mix
E così
Da cittadino signor Presidente
Mi pare di poter concludere
Che queste pagine
Che da storico condivido
Fin troppo largamente
Qualifichino una volta di più Giorgio Napolitano come il Presidente della coesione nazionale oggi è vero c'è un Ministro
Della coesione che ha un compito particolare che se mi è permesso di dirlo a mio avviso è persona brava e operativa
Ma il nostro Presidente della Corea sia della coalizione
Riassumendo alla pari di denaro la storia di un grande Paese come l'Italia grande
Perché tale davvero ed egli insiste giustamente su questo in una indicazione politica molto più concreta e precisissima
Di quanti molti
Potrebbero pensare o pensi e perciò sarebbe bello ma sarebbe soprattutto utile che gli italiani
Quando pensano a questo Presidente che è fra i pochi davvero popolari e graditi che abbiamo avuto nel nostro Paese
Pensassero Allulli anche alla luce di queste pagine
E non entra in essere o non tanto al Consiglio i consigli sono degli Saccenti
Quanto
Un impulso
Per il nostro per il nudo difficile e complesso
Per il nostro difficile complesso da fare di oggi
Da fare oggi non domani grazie signor presidente
Grazie al professor Galasso
E adesso il professo recarvi
Questo libro è un libro involontario
Ma con un'architettura di pensiero robusta
Infatti il Presidente nell'anno trascorso ha interpretato l'espressione della Costituzione che lo riguarda rappresenta l'unità nazionale
Davvero ha rappresentato L'Unità con discorsi e con gesti simbolici
Che meriterebbero una discussione storiografica
Si è misurato con una strisciante ridiscussione del valore dell'unità
Non tanto il secessionismo quanto il poco credito dell'identità italiana e la disaffezione dalla nostra storia considerandola retorica Ocampo di pochi specialisti
Eppure
Le identità né nazionali si vanno ridefinendo sotto i denti della globalizzazione invece l'Italia dagli anni Novanta a poco può ho cori pensato la sua identità identità troppo l'accelerata e abitata da un dibattito troppo gladiatori io
In questi anni trascorsi si è consumata e soprattutto non si è ricreata tanta cultura nazionale
Mentre i Marosi della globalizzazione ci portavano a vivere a largo e nella prossimità a confrontarci con gente di cultura e di religione differente che viveva con noi
Ne è in atto un vuoto di identità
Questo vuoto di identità è cresciuto per il divorzio tra cultura e politica
Senza alcuna nostalgica debbo ricordare però che le grandi forze politiche di quella che Pietro Scoppola chiamava la Repubblica dei partiti avevano un contatto vitale con la cultura storica
Ultrà urea che segnava il linguaggio anche nei momenti degli scontri più accesi era una grande tradizione politica italiana che veniva da lontano
Ma oggi il parlare politico e tanto meno intimo alla cultura marcato dalle luci della scena mediatico dalle
Emozioni
Sì nulla ma è vera lotta politica come quella del Risorgimento oppure parlare
E parlare prigioniero dell'immediato
Il nostro Presidente in queste pagine manifesta non solo una cultura ma anche un linguaggio familiare con la storia
E propone una storia comune del Risorgimento non una storia sacra
Il Presidente insiste sul carattere plurale di questa storia scrive con i maggiori tra loro dissentiva nome si con dei vanno ma ciascuno di essi sapeva quanto l'apporto degli altri con corresse al raggiungimento dell'obiettivo
E in questo quadro sinergico ha ragione Giuliano Amato c'è la sintesi politica di Kabul secondo la grande lezione di Romeo
Ma non
Che il Presidente post Lulli un unanimismo politico che diventa grigio
Ma occorre
Oggi a noi tutti un quadro di cultura condivisa che nella libertà sia riferimento a un pluralismo intenso mobile
Ben più di un teorico bipolarismo un quadro di riferimento che sia
Che è necessario a un processo federale e il quadro che occorre
A una nazione che è diventata plurale anche da un punto di vista etnico religioso
è il quadro
Di cui scriveva Pietro Scoppola quando diceva non c'è nulla direi Nicco nella storia nell'idea di storia comune
In essa i contrasti non sono posti in ombra ma approfonditi e colti nelle loro diverse ragioni questo è un libro di storia comune ma non di storia grigia
Questo bel libro discorrendo d'Italia Risorgimento e anche di costituente
Propone una narrazione storica
Di cui una nazione storica come la nostra ha bisogno non si capisce l'Italia senza storia ma propone un linguaggio politico Impastato di cultura storica
E diciamolo è una proposta signor Presidente che ha trovato rispondenza tra gli italiani e non solo nei ceti intellettuali perché
Bisogna riprendere a parlare di politica con profondità storica e con speranza verso il futuro perché storia e il slancio verso il futuro stanno insieme
E io abbiamo constatato nell'anno passato Giuliano Amato lo sa una grande sete di parole vere tra gente spesso spaesata qual è la nostra
E non mi ha meravigliato
Poi che quel Presidente che ha riproposto con forza l'identità e l'unità
Sia lo stesso che ci fa riflettere sul problema della cittadinanza dei bambini figli di stranieri perché anche questo è un tema su cui si gioca l'identità e l'unità nazionale
La questione migratoria nel nostro secolo rappresenta qualcosa di analogo a quello che fu il problema dei confini nazionali nei secoli precedenti
Qualcosa che postula un dibattito pacato
Perché l'unità e storia d'Italia si deve sempre e completare nell'allargamento della nazione oggi non certo territoriale ma
A nuovi gruppi umani
Nazione
è stato
Leggendo questo libro abbiamo la sensazione plastica
Che l'Italia si è salvata dalla balcanizzazione e dalla frammentazione a anche attraverso lo Stato tu con tutti i suoi limiti ma attraverso lo Stato ed è una grande lezione nonostante i peccati d'origine
Il Presidente
Con i suoi interventi
Con i suoi gesti simbolici e oggi con questo libro ha suscitato la gioia di essere italiani ma all'italiana
Con profondità storica commisura con calore consenso politico e senza arroganza
Vorrei
Citare solo alla fine quell'intervento del Presidente a Reggio Emilia sulla bandiera
E mentre lo leggevo
Mi è tornato alla mente quello che mi raccontava a mio padre e bambino sottotenente durante la guerra in Albania e poi partigiano dopo l'otto settembre infine nell'Hagere tedesco
Mi raccontava dei suoi anni in fuori dall'Italia in una condizione difficile poi
Del suo della sua commozione quando
Rimpatriato dalla Germania arriva al Brennero e vede la bandiera e dice finalmente o casa
Grazie signor Presidente perché in quest'anno ci aiutato a riscoprire un orgoglio all'italiana di avere una casa comune che ha una sua unità e una sua identità
Grazie al professor Riccardi
Presso il plesso Sabbatucci
Grazie
Molto è stato detto direi quasi tutto è stato detto ma del resto è il destino di chi è penalizzato dall'ordine alfabetico e quindi però questo mi
Mi lascerà anni renderà più facile restare nei nei tempi nei tempi assegnati solo qualche considerazione breve
In realtà la ripresa di alcuni punti che sono già stati
Stati messi in evidenza mentre per l'esattezza
Primo
Le celebrazioni invece le operazioni del centocinquantesimo anniversario
E il loro successo
è stato un successo indiscutibile per molti inatteso
In termini di partecipazione in termini di condivisione e lo abbiamo visto tutti manifestazioni affollate scolaresche famiglie bandiere
Ecco questo successo io credo che sia stato utile
Utile al nostro Paese che lo abbia aiutato che lo stia ancora aiutando
A superare le difficoltà di questo momento ancora non voglio arrivare a dire che
Tutto ciò abbia avuto delle virtù taumaturgiche
Penso però che la situazione oggi sarebbe peggiore se non avessimo alle spalle un'esperienza così ampiamente condivisa
Secondo punto e anche qui credo ci siano poche discussione
Il merito di questo successo va in larga parte attribuito al Presidente della Repubblica
Non lo dico perché è qui presente che non sono certo il solo a dire
Perché
Perché il Presidente non solo ha creduto in quest'operazione che ci ha creduto da subito quando appunto li scetticismo erano diffusi forse prevalenti
Ci ha creduto prima che le celebrazioni cominciassero ricordo che la maggior parte dell'intervento i contenuti in questo libro non sono del due mila e undici sono del due mila dieci il prima addirittura del due mila e nove quando
Non si sapeva bene ancora come sarebbero stati
Questi queste celebrazione che che non non si sapeva nulla sulla loro riuscita anzi ripeto
C'era parecchio scetticismo in giro quindi non solo ci ha creduto non solo di sia impegnato si è speso personalmente con la sua presenza fisica
Nei luoghi nei momenti del della celebrazione ma
Cosa per me forse ancora più importante ha trovato e anche questo è stato detto i toni giusti il taglio giusto
Anche
Per quel che può valere la mia opinione che però è un'opinione vedo largamente condivisa dal punto di vista dello storico dal punto di vista del giudizio storico
E qui vengo al terzo punto
Come si può e si deve celebrare oggi L'Unità d'Italia
Ecco penso che per spiegare meglio quello che voglio dire
Possa essere utile leggere poche righe di uno dell'interventi che sono appunto raccolto in questo libro è quello del febbraio del due mila e dieci all'Accademia dei Lincei
Il Presidente fa riferimento
Al nostro esame di coscienza collettivo quello che dovremmo fare cogliendo l'occasione dell'anniversario
E dice possiamo farlo non ignorando certo in modi concreti della nascita dello Stato unitario
Le scelte che prevalsero nel confronto fra diverse visioni del percorso da seguire
E ve lo sbocco cui tendere
Non ignorando anzi approfondendo i termini di quell'aspra dialettica ma senza ricondurre
I vizi d'origine della nostra unificazione statuale tutte le difficoltà successive dell'Italia unita così da approdare
A conclusione di sostanziale scetticismo sul suo futuro ecco
Qui io credo sta il punto anche questo è stato detto anche da Paolo Mieli all'inizio
Qui è il
E il centro è il carattere peculiare di questi interventi e di questo libro
Perché perché non basta anche se a necessarie e in certe occasioni anche imprescindibile
La riproposizione
Dei limiti delle icone risorgimentali dell'epopea risorgimentale così come noi le abbiamo imparate come le abbiamo recepite noi parlo di quelle della mia generazione
Dai testi scolastici ma poi dalla lettura patriottica dai monumenti
Insomma
L'icona risorgimentale sì serve ma non basta serve invece una riflessione seria sulla storia d'Italia sull'intera storia d'Italia una riflessione che
Non è lunga
Le fratture
Le tare di origine ma che non ne faccia una chiave di interpretazione esclusiva che non ci porti
A raccontare questa storia come
Una sequenza fatale inesorabile di fallimenti e di occasioni mancate ecco questa questa questa chiave non non ci aiuta non spiega tra l'altro
Come mai una somma di insuccessi possa poi
Dare un risultato che invece un risultato positivo
Questa è una cosa che
Questa storiografia non ci ha mai non ci ha mai saputo spiegare
Risultato positivo quale è stato indubbiamente intanto la sopravvivenza non scontate all'inizio poi la crescita della dello Stato unitario e della società la modernizzazione lo sviluppo economico
Al contrario proprio le condizioni difficili da cui l'Italia è partita al momento per la sua unificazione proprio le fratture
Che il Risorgimento ha lasciato in eredità all'Italia unita prima fra tutte la frattura territoriale la frattura nord-sud che come è stato detto è un tema
Cui il capo dello Stato è particolarmente sensibile
Tutto questo e poi lo stato di arretratezza in cui si trovava il Paese a metà dell'Ottocento
Due soli dati voglio citare uno è notissimo tre italiani su quattro forse di più erano analfabeti nel mille ottocentosessantuno
Sempre nel mille ottocentosessantuno I tempi del primo censimento nazionale
Un italiano su cinque un po'più di un italiano su cinque non arrivava al primo anno di vita non superava il primo anno di vita ecco queste erano le condizioni di partenza
Ora appunto questi dati questi dati e tanti altri che si potrebbero citare che ovviamente qui non CIPE dovrebbero portarci
A fare un bilancio tutt'altro che catastrofico di questo secolo e mezzo
Trascorso dall'unità a oggi perché attenzione il Bilancio va fatto sugli ultimi centocinquanta anni non solo gli ultimi quindici anni
Quindi appunto un Bilancio un Bilancio per molti aspetti positivi in questi in questi centocinquant'anni di progressi ne abbiamo fatti tanti
Di posizioni in classifica in diverse classifiche ne abbiamo guadagnate parecchie e sì abbiamo guadagnato delle posizioni vuol dire che in alcuni periodi almeno siamo andati più veloce degli altri dei nostri punti di riferimento
Dei nostri partner europei altrimenti non avremmo guadagnato
Qualche posto in classifica non è sempre stato così oggi non è così non è detto che sia sempre così però così è stato così è stato finora e tutto questo è avvenuto
Tutto questo è il Paese lo ha realizzato superando anche esperienze drammatiche molto ma molto più drammatiche di quelle che stiamo vivendo oggi e queste è un'altra riflessione
Che ci ha proposta dall'interventi qui raccolti in questo volume dall'intervento del Presidente e che
Dovrebbe forse indurci tutti a temperare il pessimismo nero
Da qui a volte rischiamo di lasciarci sopraffare grazie Presidente grazie a tutti voi
Allora a me pare che
La commissione esaminatrice ha visto bene in questo libro neanche parlato anche molto bene quindi con una lode spunti
Mi dovuta concreta
Con dignità di pubblicazione come dire che
Neanche Trento centodieci e lode lode basta senza senza voti
In mi tra l'altro abbia avuto un telegramma del Presidente Schifani di adesione non potendo essere presente voti istituzionali però aderisce totalmente questo ma in genere questo accade adesso via per sapere se
Lo studente o lo studente vuole dire qualche cosa e prendere la parola
No mesi già stato lodato a sufficienza prossime da come sta allora c'è un brevissimo video e poi dopo credo che saluteremo al presidente finiremo le cerimonie con
Un applauso come dovuto a presso Riccardi che è il mio assistente in questa esame a subito proposto la lode sperticato a
Il video
Un
Loro vuol
Nulla
A
Uno fumus lunghissimo
Una comunità
Una
Comunali
Nuovo
Muta
Figura
Straniero di cui nessuno si
Ora
Era
Terza strada
Conoscenza
Spazio
Se
Status
Moltissimo
Accesso
Piazza
Senza
Grazie sostanza
Installazione ragione
Nove nella
Straordinaria
Sotto
Grazie
Ciascuna
Sempre ricordare
Osservazione
Spacciano se essa
Signor presidente questo applauso al tempo se caloroso effetto per lei tra l'altro
Dottor Mieli mi dice che produrrà anche un altro libro per questo per coloro che non hanno difficoltà di lettura proprio per le pari opportunità quindi grazie a voi tutti per la vostra presenza grazie signor Presidente