Più libri più liberi (Roma, Palazzo dei Congressi, 7-11 dicembre 2011). I piccoli editori e la crisi del libro: intervista a Gianni Gremese

Radio radicale Cornaggia Nigra emesse dell'omonima casa editrice per a parlare del del di più libri più liberi quest'anno sappiamo che la la la crisi economica sei si è inasprita però qui al
Al Palazzo dei Congressi che non abbiamo trovato un
Diciamo l'interesse da parte del del pubblico a un mercato ogni un interesse diciamo
Superficiale oppure ha un interesse reale nei confronti
Della piccola e media editoria che sta vivendo una crisi particolarmente difficile
Ha direi che è un interesse assolutamente genuino
Questi rappresentano un conto è dire lo zoccolo duro dei dei lettori
Quelli che ci seguono non solo i ma che seguono in particolare questa mostra questo Salone già da da dieci anni ormai certo va CLIR la crisi e a un po'bastonati
Mi vedo un po'più
Un po'più a Battiati col semplice perché
Spogliano guardano si vede che
Che sono lettori chiamerebbero comprare tutto
Ovviamente fatto delle scelte più contenuta e questo sì la frequenza è rimasta quella che c'era
Ma i conti li faremo alla fine dove detto insomma noi finora abbiamo visto che
C'è molta molta più attenzione
Lei come ha trovato per esempio
Delle iniziative che sono state prese sul mercato dei libri come quello di diciamo di controllare il prezzo dei libri di quelli che vengono venduti solo su internet c'è stato un provvedimento che è stato esaminato dal Parlamento volevo sapere
Come guardato al mercato anche viali ai internet so che Gremes aveva tra l'altro anche una libreria che
Si trova sulla dirigenza che oggi forse non c'è più
Sì quella era una libreria della famiglia che è stata ceduta perché per problemi ereditari diciamo però ordine mese apertura libri adesso in via Belsiana
Che è proprio la Liberia televisore ma anche di tanti altri libri italiani e stranieri
Sui temi del catalogo premesse la legge a cui lei fa riferimento una legge che è uscita provvidenzialmente anche se
La protegge illimitatamente gli obiettivi che noi gli editori
Indipendenti voglio sottolineare questa parola siamo piccoli ma indipendenti proprio per quello e siamo come dire delle
Delle specie in via d'estinzione purtroppo perché il
La concorrenza selvaggia la dei degli anni scorsi la
La politica del delle grandi catene Librarie alleate con la grande editoria ha portato via via alla all'espansione a coprire tutti gli angoli possibili delle grandi librerie
Lasciando a noi piccoli editori poco margine ma poco margine non solo economico ma poco margine anche culturale intellettuale perché noi piccoli editori siamo attenti
A quei libri a quei tempi che la grande vittoria trascura per ragioni economiche la era Dettori attende
Ovviamente a a risultati industrialmente interessanti quindi a
Aggradi Berselli essa grandi tirature
E quindi un libro tra virgolette troppo intelligente non gli interessa perché vende poco
Ed è invece proprio quel poco sul quale si concentrano le attenzione dei piccoli editori
Che rappresentano quindi una speranza di cultura un'attenzione
Insomma il alle alle idee e quindi alla libertà di opinione avevo questa libertà di espressione queste stato sottovalutato in Francia per esempio dove c'è una legge dal mille novecentottanta
Che impedisce
Alle grandi catene di fare operazioni di sconto selvaggi qui in Francia si solo si è mantenuto vitalissimo un tessuto di piccole
Librerie ed i piccoli editori e fanno sì che oggi la Francia è nel mondo in Europa l'isola felice di
Dal punto di vista culturale e territoriale
A proposito della Francia ben sappiamo che in Francia la Francia è uno dei pochi Paesi dove
Esistono dei periodici che parlano dei libri che vengono venduti mensilmente
Tipo ma che se li crea lire qua in Italia a una un canale di comunicazione del genere non c'è Ili Tilli periodici sui libri che aprono dopo un mese due mesi chiudono falliscono
In genere si fanno dei cataloghi che sono a metà strada tra le liste dei libri e poi bisogna rivolgersi ai grandi giornali o alle televisioni
Da questo punto di vista perché non sfonda diciamo non sfondano questi tipo di periodici in Italia
Ma come non sfondare ugualmente le grandi belle trasmissioni radio telefoni televisive
Perché il libro è considerato in Italia dalla maggioranza dell'opinione pubblica un bene assolutamente inutile quando lo dannoso addirittura perché dei delle madri che portano via i bambini che vogliono comprare un libro
Con la frase si adesso ci mettiamo pure a comprare i libri spacca e Stella
Mentalità corrente se lei pensa che gli italiani per il sessanta per cento
Non leggono neanche un libro all'anno il sessanta per cento su dieci persone sei non sanno cosa vuol dire un libro Rollo prendono in mano non lo leggo Rocco mai meno che mai lo comprano è ovvio che in questo deserto culturale
Che porta l'Italia essere l'ultimo Paese d'Europa l'ultimo sottolineo
In che cosa vuole che le riviste di libri come fanno a vivere ci sono degli strumenti c'è leggere per tutti c'è
Libro del basso loro sodo il giornale della libreria ma solo riviste settoriali sono previste che girano tra gli addetti ai lavori purtroppo
Ultima valutazione che riguarda il
Il successo che noi vediamo di alcuni autori lei come lo interpreta presenta il successo di
Di volo q u quello annuale della Tamaro che pubblica dei libri che vengono considerati dei immediatamente dei bestseller lei che tipo di spiegazioni si da questi successi rubare molto semplici adesso senza giudiziario
I singoli autori che possono anche piacere a l'importante sette positivo il fatto che comunque un libro venda che con un con libro sia un bestseller può essere anche un abbecedario
Dalla Bechet Dario poi si passa al Silla bario e poi al manuale poi a libero quindi
Ben venga qualsiasi operazione porti i libri porti gente in libreria
Spiegarsi questi fenomeni è molto semplice vendono oggi
In un'Italia dominata
Culturalmente dalla televisione
Vende tutto ciò che passa per la televisione
L'ultimo dei comici o dei i presentatori o dei personaggi della televisione
Qualsiasi cosa scriveva vendere perché passa in televisione non solo passarli lui
Il libro ma passa lui spesso a propagandare lo abbiamo visto spesso fenomeni di questo tipo mentre noi piccoli editori
Per andare in televisione sembra che ci fanno un favore e puntualmente
Cancella non mettono a mano davanti al nome debitore quasi che fosse una colpa essere editori di libri dispotica cancellarsi sparire
Questa è veramente la mentalità lei ha mai sentito
Le polemiche in Italia per il costo di alcuni beni a parte la benzina sempre per i libri ogni volta ogni Arafat ogni volta che comincia l'anno scolastico
La grande tragedia del coste libiche nessuno parla del costo dei
Giacconi o delle camicie firmate o di tutto questo il libro è l'U.L.S.S. l'unica merce che si vende usata non si vede di nulla di usato nel mondo dell'Italia in Italia ma i libri si
Questo perché perché è un libro che è una cosa che non vale niente che che bisogna comprare
Strozzando sito Turandot sì il naso perché non se ne può fare a meno proprio perché bisogna vedere i bambini a scuola ma mai comprare un libro
Per il piacere di controllo comprarlo
Cioè io sono abbastanza in cui esso radicale appunto però è impossibile non esserlo perché vivendo dal di dentro questa realtà
Noi siamo veramente come gli ultimi dei Mohicani ed è un peccato perché lei mi insegna che un libro
Apre tutte le porte della sabbia cervello della fantasia della cultura un libro permette
Di andare a funghi con razionalità e conoscenza o di imparare uno sport o addirittura imparare a giocare a carte non è necessariamente
I Promessi Sposi però voglio dire
Ma l'italiano gli passa nemmeno per la testa che è un libro può servire anche per andare a funghi senza avvelenarsi
La ringrazio ringrazio l'editore kermesse
Ringrazio tutti insieme