Cerimonia per il tradizionale scambio di auguri di Natale e Capodanno tra il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini e i giornalisti della stampa parlamentare

Siamo
Allora buona signor Presidente al segretario generale colleghi
Rinnoviamo alla vigilia della pausa natalizia gli auguri di buone feste che i giornalisti parlamentari rivolgono a lei Presidente Fini
E attraverso di lei e i deputati e a tutti coloro i quali lavorano all'interno di questo palazzo dagli assistenti parlamentari e i più alti funzionari
è un augurio sentito perché sia pure con inevitabili momenti di tensione di attrito
Tra l'istituzione Camera dei deputati e l'Associazione stampa parlamentare non è mai venuto meno un rapporto di collaborazione leale ciascuno naturalmente nelle proprie rispettive sfere di competenza
è un augurio che rivolgiamo al termine di un anno difficile
Dodici mesi durante i quali
Sono avvenuti dei fatti che era arduo prevedere
Un tempo nel quale
Noi cronisti parlamentari abbiamo raccontato Lerici colta che le due assemblee hanno vissuto
Nell'affrontare risolvere una complessa crisi politica determinata soprattutto nella sua fase finale da una crisi economica purtroppo tuttora in atto
E qui presidente vengo subito al punto giornalistico della nostra cerimonia
Ormai
Secondo le proiezioni prevalenti delle autorità economiche internazionali e dei centri studi più qualificati l'Italia in recessione
I redditi non crescono diverse aziende chiudono la disoccupazione che cresce gli investimenti e consumi languono
Dopo la durissima manovra appena approvata dalla Camera ora per Monti arriva la fase
Più difficile del suo programma realizzare la fase due
Le riforme strutturali organiche necessarie alla crescita
Autorevoli economisti sostengono che senza il rigore saremmo già saltati in aria
Ma senza una crescita in tempi rapidi rischiamo di non avere speranza
Il Governo ha promesso entro gennaio provvedimenti per stimolare lo sviluppo la domanda attirati soprattutto alle liberalizzazioni e a riforme del mercato del lavoro e della pubblica amministrazione
Sul lavoro ed è polemica di queste ore il ministro Fornero
Ha dichiarato che l'articolo diciotto non è un totem e dovrà su questo punto confrontarsi con l'opposizione durissima dei sindacati che peraltro contestano anche l'intervento sulle pensioni
Le chiedo qual è la sua opinione su questo scontro annunciato
Sulle liberalizzazioni poi il Governo se vorrà incidere
Dovrà piegare lobby potentissime che lo hanno già frenato nella elaborazione del cosiddetto decreto salva Italia
Le chiedo Presidente lei ritiene che il Governo saprà superare questa prova
L'eterogenea maggioranza parlamentare
Che sostiene il Presidente Montino collaboro collaborerà fino in fondo e voterà in Aula provvedimenti ancora impopolari rispetto alla propria base
Oppure tra qualche tempo a marzo per esempio prevarrà il calcolo di chi pensa di sfilarsi
Per non farsi sottrarre voti da quei partiti che si sono posti all'opposizione per recuperare consensi da un disagio sociale diffuso
Non ritiene che in questa chiave al Presidente del Consiglio
Che i professori i suoi Ministri sarebbe utile praticare di più il metodo del confronto
Non dico concertazione perché ormai sembra una parolaccia ma il confronto con le parti sociali
E anche con il Parlamento invece risultino sottolineare spesso la diversità
Il segretario della CGIL Camusso la chiama la supponenza di chi fino a ieri faceva un altro mestiere ed è stato chiamato a risolvere problemi che i politici non sono stati capaci di affrontare
A complicare il quadro di interverrà tra una ventina di giorni la sentenza della Corte costituzionale sull'ammissibilità dei referendum elettorali
Alcuni osservatori sostengono che sarà un appuntamento spartiacque nella legislatura
Lei lo ritiene tale
Il Parlamento saprà agire per darsi un nuovo sistema elettorale evitando fibrillazioni al Governo oppure pensa che in caso di via libera della consulta il referendum sarà inevitabile
Da ultimo Presidente mi permetta di cogliere questa occasione per parlare di noi
Della difficile situazione che in un momento di crisi come questo attraversa anche l'editoria italiana
Il Capo dello Stato alcune settimane ci ha ha espresso preoccupazione
Cito testualmente per i rischi di mortificazione del pluralismo dell'informazione che potrebbero derivare dagli annunciati tagli lineari al fondo per l'editoria
Sottolineando nello stesso tempo anche l'urgenza che nessuno di noi nega
Di un'opera di bonifica in questo settore e la disponibilità a proporre ulteriori criteri per consentire da un lato risparmi e dall'altro una più rigorosa selezione nell'accesso alle poche risorse disponibili
L'appello che ci sentiamo di rivolgere al Governo e che spero lei condivida oggi e di agire con la massima attenzione
Per evitare che una settore in grande difficoltà e in profonda trasformazione come il nostro venga soffocato da un'assenza di risorse
Che avrebbe l'effetto disastroso di determinare in tempi rapidi la chiusura di un centinaio di giornali politici cooperativi e no-profit
Con la conseguente perdita del lavoro per migliaia di giornalisti e poligrafici e come ha detto il Presidente Napolitano con l'effetto di comprimere nel nostro Paese il pluralismo dell'informazione grazie
Grazie a lei
Ringrazio il dottor Tantulli gli umori che ricambio e
Suo tramite rivolgo gli auguri a tutti i colleghi della stampa parlamentare
Con l'occasione voglio anche ringraziare il Segretario generale tutti i funzionari e tutti i dipendenti della Camera dei deputati
Per la passione l'impegno e la professionalità con cui anche durante l'anno che si sta concludendo hanno lavorato il loro impegno contribuendo così alla quotidiano faticoso funzionamento dell'istituzione
Domanda ampia risposta ovviamente un poco meno articolata ma spero di
Toccare tutti i punti che lei ha tratteggiato nella sua introduzione
è certamente corrispondente al vero che salvo
Al momento imprevedibili positive
Modificazioni dello scenario il due mila dodici sarà un anno di recessione o comunque un anno
Di forte stagnazione dell'economia
è una previsione che è stata fatta da autorevoli osservatori internazionali è confermata
Dalle stime di cui la Repubblica nel suo insieme dispone senza citare in modo pedante anche le ultime rilevazioni al riguardo non è una questione che riguarda soltanto il nostro Paese è una questione che ahimè
Riguarda l'intera aria euro e più in generale l'intero Occidente in ogni caso di fronte ad un anno che si annuncia come un anno difficile
Con probabili sintomi di recessione credo che non possa esservi che
Una ricetta quale quella che è stata presentata dall'attuale Governo vale a dire giocare la partita in due tempi sostanzialmente
Il primo quello
Del rigore per usare l'espressione giornalistica che è andata per la maggiore
E certamente
Si è giocato una parte del primo tempo con
Il decreto che la Camera approvato qualche giorno fa e che oggi all'attenzione del Senato e in un secondo tempo all'insegna di quella che è stata chiamata una politica per la crescita
Le due facce della medesima medaglia il rigore da un lato la crescita economica dall'altro
Il dottor Terzulli poneva la questione circa la possibilità dell'attuale Governo di dar vita ad interventi
Che
Vadano nella direzione della crescita citando due questioni che già sono oggetto di una
Di un notevole confronto e di una forte polemica le liberalizzazioni e il mercato del lavoro
Ce ne potrebbero aggiungere anche altri di capitoli da scrivere tra gli interventi finalizzati ad un aumento nella crescita ma senza dilungarmi su questo aspetto vado subito al succo della questione vale a dire la domanda riuscirà il Governo a
Da citare le proteste che in qualche modo già si annunciano
Nell'ambito della variegata maggioranza uso la sua legittimazione circa riforme in materia di liberalizzazione circa riforme in materia
Il mercato del lavoro io rispondo che il Governo ci riuscirà
Perché sarà supportato dal medesimo senso di responsabilità che le forze politiche della maggioranza hanno dimostrato
Nelle settimane passate quando si è scritta la prima parte dell'agenda quando si è affrontato il primo tempo dell'azione quello del rigore
Se facciamo uno sforzo di memoria e andiamo indietro una sorta di flashback
E guardiamo che cosa si ipotizzava
Quando il decreto non era ancora stato scritto o dopo che era uscito dal Consiglio dei Ministri quando non aveva ancora affrontato l'esame in questo ramo del Parlamento sì ritroviamo
Più o meno nelle stesse identiche condizioni in cui ci troviamo oggi mi spiego più chiaramente si diceva prima che Monti facesse il decreto
Riuscirà a dar vita ad una
Manovra che ad esempio porterà più sacrifici per mai proprietari di case o ad esempio ad una manovra che determinerà più sacrifici
In ordine all'età pensionabile
E
All'epoca scrivevate secondo verità
I ceti sociali di riferimento dei due grandi poli che sostengono il Governo
Potrebbero determinare tali e tante proteste da indurre questa è un'altra componente della maggioranza
A dire ammonti guarda non possiamo accettare quel che tutto lo pone per il capitolo del rigore
Oggi siamo tutti testimoni del fatto che il senso di responsabilità delle forze politiche che sostengono la maggioranza tutte senza esclusione alcuna ha fatto sì che quel decreto
Sia stato con una opportune modifiche della Camera votato accettato notato e quindi si sia superata
Anche agli occhi dei mercati internazionali il primo tornante
Non tutti davano per scontato che il Governo sapesse potesse fare una manovra quale quella che è stata fatta e che lo possiamo dire anche se il Senato sta ancora discutendo tra qualche giorno sarà definitivamente approvato
Io sono convinto che identico senso di responsabilità accompagnerà le forze politiche che sostengono la maggioranza nel secondo capitolo dell'azione del Governo
Vale a dire quello relativo alle liberalizzazioni alla riforma del mercato del lavoro il che ovviamente non vorrà dire che
Le proposte che avanzerà al Governo
Saranno sic et simpliciter vittima che dal voto parlamentare per piena adesione da parte delle forze politiche vorrà dire che si ripeterà nelle medesime forme o in altre forme ma sempre e comunque all'insegna del confronto tra Parlamento e l'esecutivo quel che è accaduto
In ordine al decreto
Attualmente in discussione ci sarà un confronto in Parlamento ci sarà un confronto di tipo politico
Sono certo che al termine di quel confronto anche il secondo capitolo bella manovra governativa sarà scritto ci auguriamo tutti ovviamente possa essere iscritto in modo efficace per
Far ripartire l'economia o comunque per rallentare i sintomi di stagnazione per invertire i sintomi di recessione e lo dico perché
Sono più che convinto del fatto che quel senso di responsabilità a cui mi sono richiamato
Permarrà anche nei prossimi mesi perché paradossalmente se venisse meno finirebbe per
Condannare le forze politiche che dovessero prendere una posizione diversa rispetto al dialogo costruttivo
Ripeto non si tratta di accettare si tratta di dialogare e se necessario di modificare ma le forze politiche che dovessero
Sui temi del mercato del lavoro o sui temi delle liberalizzazioni dire non si può e quindi condannare il Governo all'insuccesso finirebbero in qualche modo per penalizzare fortemente se stesse
E mi voglio spiegare ancor più chiaramente sappiamo che la manovra che è stata approvata è una manovra che ha comportato per tutte le forze politiche che l'hanno sostenuto un carico in qualche modo di sacrificio un onere
Che sta nello spiegare le ragioni di quella scelta un'assunzione di responsabilità credo che davvero sarebbe un fuor d'opera in termini politici se
Nello stesso momento in cui si inizia a scrivere il secondo capitolo che è quello della ripresa
Qualcuno che ha accettato di scrivere il primo capitolo dovesse dire no
Su quello che è relativo ai meccanismi per far ripartire l'economia nel ci chiamiamo fuori e quindi in qualche modo impediamo al Governo di proseguire
Poi
Com'è naturale questo è un discorso di metodo com'è naturale molto dipenderà dal merito delle questioni da come
Alcune questioni verranno poste dal Governo all'attenzione del Parlamento e e delle parti sociali
Personalmente non mi innamoro delle parole quindi che si chiami concertazioni che si chiami confronto non mi interessa sono certo che così come Monti ha dimostrato di cercare il confronto con il Parlamento
Altrimenti non avrebbe accettato le modifiche che la Camera
Concorso a determinare dal testo che è uscito dal Consiglio dei Ministri cercherà il confronto con le parti sociali e in particolar modo per quel che riguarda
Il mercato del lavoro e
Da quel confronto e dalle contenuto della riforma sarà più agevole definire il grado di incisività della riforma
Non mi sottraggo nemmeno alla domanda diretta lei cosa ne pensa
Che seppur con la sintesi se me lo permettete
Da collega io comincerei a chiedermi in ordine al mercato del lavoro
Per quale motivo si continua a discutere sulla
Come licenziare e quando licenziare e non ci si interroga sul come assumere quando assumere
Dobbiamo ragionare nel momento della entrata nel mercato del lavoro e con lo stesso attenzione
Che e coscienti del dovere di garantire giustizia sociale
Nel momento della uscita dal mercato del lavoro ma mi iscrivo anch'io allora numero di coloro che definiscono
Ideologiche in questo senso il dibattito nello stesso momento in cui ci si concentra soltanto sull'articolo diciotto che certamente una garanzia per il lavoratore contro l'ipotesi di licenziamenti senza giusta causa dimenticando però che l'articolo diciotto è
Il frutto di una riforma nate in un certo particolare momento della storica Agliana e in un assetto del mondo del lavoro successivamente modificato non fosse altro che dalla riforma Biagi
Lo dico ancor più esplicitamente noi non abbiamo oggi un mercato del lavoro in cui entrata e uscita sono stati scritti
In modo coerente e
Nel medesimo arco temporale abbiamo un'articolazione del mercato del lavoro che per quel che riguarda l'ingresso nel medesimo comporta tutta una serie di contratti a termine che certamente non erano previsti dal legislatore nel momento stesso in cui il legislatore diede vita con
Lo statuto dei lavoratori con l'articolo diciotto a norme inventrice particolare l'uscita dal medesimo mercato del lavoro quindi
Auspico un approccio al tema molto laico nel senso letterale del termine finalizzato ad comprendere le esigenze
Del mondo del lavoro nella sua interezza quindi in primo luogo
Del lavoratore neo assunto e quindi dei giovani e quindi in qualche modo dei precari e ovviamente delle imprese
Ecco perché che si chiami concertazione o che si chiami confronto non vedo proprio come
Il Governo a maggior ragione il Parlamento possano prescindere alla necessità di ascoltare le parti
Che sono attori principali all'interno del mercato del lavoro così come credo che per quel che riguarda le liberalizzazioni ovviamente molto dipenderà da che cosa si intende con questa parola a volte un po'troppo omnicomprensiva
Non vedo come
Si possa pensare di limitare apertura al mercato e concorrenza soprattutto in alcuni settori
In cui anche qui per ragioni storiche abbiamo una legislazione che non è in
Piena sintonia
Con gli standards europei
Per quel che riguarda
Quel che accadrà a gennaio l'ammissibilità o meno del referendum ovviamente attendiamo tutti senza
Esprimere giudizi preventivi lecito
Della
Della Corte quelle che sono al giudizio della Corte
Ritengo che
Quale che esso sia sarà davvero molto difficile tornare a votare con
La legge elettorale vigente perché qualora dovesse essere ammesso il referendum e qualora dovesse svolgersi del referendum non penso che si possa puntare molto sull'ipotesi che gli elettori voci nel referendum
Qualora al contrario non dovesse essere ammesso
Non credo che si possa puntare molto sulle ipotesi di tornare a votare con la legge vigente perché non vedo come forze politiche coscienti della necessità
Di entrare in sintonia o di riacquisire sintonia con i cittadini potrebbero difendere l'indifendibile
A torto o a ragione la legge elettorale vigente è una legge che
Nello stesso momento in cui impedisce agli elettori di scegliere il suo rappresentante quindi di scegliere il parlamentare
Preferito
Appare ed è oggettivamente indifendibile agli occhi di una pubblica opinione che chiede
Di avere voce in capitolo non soltanto scegliendo la coalizione non soltanto scegliendo il candidato premier della medesima non soltanto scegliendo il partito nella coalizione che predilige
A maggior ragione chiede l'elettore di scegliere il proprio rappresentante
E quindi secondo me è inevitabile che
Nell'agenda della politica non nell'agenda del Governo perché l'agenda del Governo è stato in qualche modo indicata dal premier con il discorso programmatico alle Camere e
Non è stata una dimenticanza non ha volutamente fatto riferimento né a riforme istituzionali né alla riforma della legge elettorale perché non è nell'agenda dell'Esecutivo ma nell'agenda della politica
Nel corso dei quattordici mesi che ci separano dalla fine naturale della legislatura perché se ha senso quello che ho detto in precedenza DOP per
Largamente probabile se non scontato che la legislatura arriverà al termine nell'agenda della politica nei prossimi quattordici mesi ci saranno delle questioni ineludibile la legge elettorale
Che mi auguro non sia l'unico anello di una catena
Perché
Davvero se non ora quando alcune riforme a partire dalla
Riduzione del numero dei parlamentari
Che la vera grande questione relativa ai cosiddetti costi della politica
Ma ripeto che a me è un'espressione che non piace temo che qualcuno prima o poi parli di costi della democrazia
Non è la politica che costa ma sono le istituzioni che nell'arco degli ultimi anni hanno avuto una crescita di norme sono troppi
E troppo numerosi i luoghi di rappresentanza e di decisione
In un assetto regionale barra federale quale quell'italiano con centinaia e centinaia di consiglieri regionali
Il lusso passatemi l'espressione di novecentoquarantacinque parlamentari non ce lo possiamo permettere la riduzione del numero dei parlamentari
Sarebbe
La vera risposta in termini di assunzione di responsabilità della politica alla giusta domanda del cittadino sì
La politica chiedono i sacrifici ma voi quando cominciate a a ridurre il costo complessivo del sistema democratico per le casse dell'erario
Riforma del assiste riduzione del numero dei parlamentari
Comporta in una ragionamento logico
Una discussione una definizione del nostro assetto bicamerale mi ferma i titoli perché poi ovviamente
Anche per un elementare dovere di riguardanti rispetto nei confronti dell'altro ramo del Parlamento non è certo questa la sede per esprimere la mia opinione e come se non bastasse perché tutto si tiene
Non si può prescindere dalla necessità di confrontarsi tra forze politiche sull'attualità o meno degli attuali regolamenti parlamentari
Quindi il mio auspicio è che quale che sia l'esito della
Referendum ammissibilità o meno
Non si discute soltanto di legge elettorale e do per scontato che se ne discuterà ma si inserisca il ragionamento in un contesto molto più ampio che quello di un ammodernamento del sistema onde consentire alla prossima legislatura di
Di disporre di un assetto istituzionale
Tale da non
A ripetere Rodano a ripercorrere i momenti di difficoltà o addirittura di contraddizione del sistema che abbiamo registrato in questa
E nelle precedenti legislature perché non è una questione relativa soltanto
Alla attuale legislatura
Infine per quel che riguarda
La questione relativa al pluralismo dell'informazione ai tagli lineari sul Fondo per l'editoria la penso esattamente come il Presidente La Repubblica quando auspica che
Vi sia la massima attenzione
Perché va da sé che il pluralismo va
Difeso perché è un valore
Massima attenzione significa però anche massimo rigore nell'individuazione dei criteri attraverso i quali erogare i fondi soprattutto se sono pochi né massima imparzialità nello stesso momento in cui si definiscono dei criteri
Perché è di tutta evidenza che i criteri o sono autenticamente neutri e quindi imparziale oppure se si parte dal presupposto
Di definire dei criteri in ordine alle modalità con cui poi
Applicare le regole per distribuire i pochi fondi che ci sono non si fa certo un'operazione che garantisce il pluralismo garantisce altro ma o no dubbio alcuno che
Su un tema così delicato il Parlamento che sarà ovviamente chiamato a pronunciarsi spero anche il Governo
Avrà ben presente
Il doppio filo conduttore pluralismo ma anche imparzialità e rigore perché se si tratta di essere rigorosi
Per tutti per le spese del Parlamento per all'azione del Governo per i sacrifici li cittadini B imparzialità e rigore anche definire chi ha davvero diritto a godere di finanziamenti pubblici quando si parla di pluralismo e chi al contrario quelli ritorcerà in misura minore rispetto ad altri
O non ce l'ha fatto
Quindi Coluccia blocca reale
Prego
Dottor domande
Presidente quando parla di confronto
Perché che il Governo deve fare perché ipotizza solo il confronto che c'è stato con il Parlamento
E non caldeggia un confronto autentico con le parti sociali che pur qualche voce in questo Paese l'anno manifestata perché ci capita di essere ricevuti ma non ascoltati
Sapesse quante volte capita anche alle parti politiche di parlare di non essere ascoltati o di essere ricevuti dall'essere ascoltati
Evidentemente mi sono espresso male io io non mi impicco alla denominazione confronto concertazione
Chiamiamola come ognuno preferisce fare
è evidente che il Governo così come si è confrontato con il Parlamento secondo me si confronterà con le parti sociali poi bisognerebbe discutere su che cosa significa confrontarsi cosa vuol dire vuol dire alzarsi dal tavolo soltanto quando
Anche le parti sociali sono concordi
Non credo che avrebbe un senso perché questo criterio varrebbe anche nel confronto con i il Parlamento
Io non ho mai visto un Governo che non prende una decisione
Se non c'è il consenso di tutte le forze parlamentari si assume la responsabilità di decidere così come in un Governo quale che esso sia si assume la responsabilità di decidere anche se non c'è il consenso di tutte le parti sociali
Se ma non credo che lei sia di questa scuola di pensiero sì preferisce il termine concertazione
Perché il termine confronto
Per
Sottolineare implicitamente che la concertazione presuppone il consenso il confronto presuppone soltanto l'esposizione di una tesi ed eventualmente di una contro tesi
Ma entriamo in un altro scenario formano non credo che si possono fare
Leggi e men che meno riforme cercando
Il consenso di tutti ci si assumono le responsabilità anche perché ogni Governo e sapete che non lo considero da questo punto di vista un governo tecnico che non esiste ogni Governo poteva avere una maggioranza in Parlamento
E quindi se assumendosi la responsabilità di una decisione il Governo ci ha una maggioranza tuttalpiù ne risponde
Di fronte agli elettori ma non ne risponde certo di fronte alle parti sociali che tra l'altro anno mille modi per orientare anche il comportamento delle forze politiche
Leone discarica Presidente volevo sapere se nel ridisegnare l'assetto istituzionale queste sversamento che stiamo vivendo di
Assoluta estrema comunque differenza tra Esecutivo
E legislativo sia un'altra che si può percorrere per riscrivere questo aspetto oppure un esperimento limitato a questo particolare momento di crisi e se invece la strada sia Dini
Consolidare la forza di un Governo verso un presidenzialismo più o meno evidenti
Beh se se finalmente riusciamo a discutere
Purtroppo dell'assetto istituzionale il tema del rapporto legislativo esecutivo un tema ineludibile e cioè nell'agenda non vedo come si potrebbe discutere della forma del Parlamento
Senza affrontare la questione del rapporto tra Parlamento e l'esecutivo poi sa che ci sono mille ipotesi di scuola riguardo ma
Se ho ben capito la sua domanda le rispondo che è uno degli aspetti che va posto
Nell'agenda e quindi nel confronto tra le forze politiche
Bendicenti Rainews
Presidente buonasera scusi per farle un a conferma detto anche
L'ipotesi di modificare i regolamenti parlamentari
Nei regolamenti parlamentari piuttosto che
Nell'ordinamento il tema della sfiducia costruttiva ci sta tutto e
Quando parliamo di rapporto legislativo esecutivo
Senza scomodare i sistemi semipresidenzialismo presidenzialismo cancellierato contatto ma
Quel che dico ha un senso se si cerca di legare
I vari aspetti della dinamica istituzionale
Presidente buonasera lei ritiene che con la caduta del Governo Berlusconi caduta
Del quale l'onorevole Berlusconi del resto imputa lei di essere la causa prima
Cose che capitano e
Sia definitivamente tramontato questo bipolarismo agguerrito muscolare che ecco perché il dato
L'ultima parte di questa nostra Repubblica e si vada alle elezioni del due mila tredici con una ricomposizione diciamo così tripolare del quadro politico
Io spero che la
Spero che le dimissioni del Presidente Berlusconi e la nascita del Governo Monti
Abbiano archiviato definitivamente non il bipolarismo al quale credevo e continuo a credere ma una declinazione una scrittura del bipolarismo
E non è certo responsabilità solo di Berlusconi responsabilità di tutto il sistema politico
Per la quale scrittura declinazione del bipolarismo nelle ultime tre legislature
Ciò che era indispensabile era dar vita a coalizioni quanto più larga possibile
E quindi quanto più indefinite possibile sul piano dei contenuti programmatici avendo quelle coalizioni un obiettivo primario assoluto tassativo prendere un voto in più dell'altra coalizione
Questo bipolarismo è stato definito muscolare primitivo al di là di come lo si oggettiva credo che fosse una oggettiva anomalia rispetto
Qui sistemi occidentali a democrazia dell'alternanza consolidata
In cui
Il confronto avveniva e avviene certamente tra coalizioni diverse tra di loro
Ma tra coalizioni che avevano ben chiaro che esistono dei valori unificanti
Siccome il punto italiano l'anomalia italiana e qui il bipolarismo italiano
In qualche modo
Ha deluso
Perché la natura delle coalizioni era sempre una natura
Volta a battere l'avversario
Basata quindi
Su una logica arricchimenti ca sulla sommatoria di consensi molte volte a scapito della omogeneità dei programmi
Ma soprattutto perché il nostro bipolarismo in atto senza che le forze politiche abbiano avuto la capacità di individuare i valori unificanti
In sede di come dire rivisitazione storica tra qualche tempo io credo che il momento in cui il bipolarismo italiano a iniziato a non dico sgretolarsi ma deludere
è stato il momento in cui
Per responsabilità diverse è fallita l'esperienza di quella che doveva dar vita con una larga maggioranza
Alla riforma della Costituzione
Una democrazia alternanza funziona quando la coalizione che vince non ha come sua missione quella di azzerare tutto ciò che è stato fatto dalla Commissione maggioranza precedente e da presentare se stessa come una sorta di
All'in genetica coalizione capace di
Cambiare tutto dalla sera alla mattina
Non ho qualche alternanza funziona quando alcuni valori condivisi sono valori unificanti e poi si alternano delle maggioranze che hanno dei programmi diversi ma nell'ambito di valori comuni problema del nostro bipolarismo
Dico una cosa che è stata eletta da autorevoli commentatori osservatori
Il problema nostro bipolarismo che non c'era l'avversario c'era sempre comunque il nemico
Non sono due sinonimi e
Quindi
Sono convinto che con
Il venir meno del Governo Berlusconi si è
Esaurita questa fase
Poi dipenderà dalla capacità delle forze politiche di cominciare a scrivere una pagina nuova e quindi aprire una fase nuova che tenga conto di questa particolarità
Poi magari ad un credo che abbiate ben chiaro
Al di là del ruolo di Presidente della Camera che questi in qualche modo è la visione che ha del bipolarismo e così via Terzo Polo
E se avete avuto certamente l'avete
Avuta
L'accortezza di
Ascoltare gli interventi in particolar modo nell'ultima fase da parte di Casini e parte di Rutelli da parte mia avrete anche notato come si parli esplicitamente di un progetto da mettere a frutto nel due mila dodici
Volto a ridefinire il bipolarismo italiano creando un polo di aggregazione nazionale nei cantieri italiani una rassemblement repubblicano di uno lo chiami come vuole
Che parta non dalla presunzione di avere la bacchetta magica di rappresentare i migliori controllo
Gli incapaci per antonomasia è il nemico ma di mettere insieme sulla base dei punti programmatici
Le persone di buona volontà
Se mi posso permettere un'ulteriore come dire approfondimento di analisi
Il due mila dodici determinerà
Effettivi sullo scenario politico
Non molto inferiori quanto apportata di quel che è accaduto nel due mila undici
Un anno di tempo in politica può essere un nulla o può avere degli effetti pari ad un decennio se pensate alla situazione del quattordici dicembre dell'anno passato
Guardiamo il calendario un anno dopo sembra passato
Molto di più di dodici mesi nel due mila dodici
Ha già in sede di dinamiche per le quali
Il rapporto P.D.L. lega
Di qui ad un anno quale sarà faccio io una domanda retorica
Il rapporto Pd Italia dei Valori Sella di quell'anno ma lo sarà il terzo polo di più ad un anno sarà soltanto la sommatoria aritmetica dei prego
Dei consensi dei tre soggetti poco riusciremo a dar vita a questo cantiere a questo laboratorio a questa
Rassemblement
In più né tecnici il dibattito che ci sarà che abbiamo già cominciato anche qui su quale legge elettorale la legge elettorale non ha mai neutra legge elettorale determina sempre delle conseguenze e credo che quando ci rivedremo a fine anno
Nel due mila dodici per
Gli auguri
Ci troveremo in un contesto certamente molto diverso da quello attuale
Nessuno oggi può prevedere quale sarà
Ma
Chi dice che la politica è commissariata chi dice che la politica è stata espropriata chi dice che la politica andati in vacanza secondo me non ancora ben capito che cosa si sta muovendo insomma
Ordine
Buonasera Presidente bombe riprendendo un po'alla parte finale di questo suo al ragionamento sulla sulla politica sulla sua presunta debolezza
Pensa che
L'avvento del Governo Monti l'abbia sottolineato in qualche modo una debolezza invece
Dei partiti in qualche modo
Che il modello della Seconda Repubblica cioè il cosiddetto partito leggero
Sia in qualche modo fallito che ci abbia portato alla conclusione che partiti leggeri poi finiscono con dar vita a un Parlamento degenerato a sua volta esprime un Governo leggero che voi non regge all'urto di
Di situazioni particolarmente difficili come quelli all'economia che stiamo vivendo oggi
Sì forse è vero quando si incontra una crisi molto pesante
Troppe leggerezze ma al di là della battuta
Io non credo che si possa dire
Che da parte della politica si è segnata con la nascita del Governo Monti la pagina più bassa o addirittura si è dimostrato il fallimento della politica tutt'altro perché
Si è dato vita ad un'assunzione di responsabilità e tra l'altro in ragione di quel che dicevo prima chi avrebbe immaginato
Qualche mese fa un Governo sostenuto dal PDL dal PD ed al terzo posto
Non qualche anno fa qualche settimana fa quindi un'assunzione di responsabilità per ragioni diverse dei tre maggiori gruppi parlamentari
Che hanno
A mio modo di vedere scongiurato l'ipotesi di un definitivo fallimento della politica qualora la politica avesse fatto prevalere non l'interesse generale ma
Illegittimi interessi di bottega
Più chiaramente alla luce di quello che oggi è emerso chiaramente e che non era così chiaro qualche settimana fa
Portata della crisi finanziaria rischio reale di default recessione in agguato se qualcuno che si chiede quale sarebbe stata la sorte dell'Italia se
Oggi la settimana scorsa quindici giorni fa e per i prossimi quindici giorni
Fossimo stati impegnati in campagna elettorale a dar vita all'ultimo confronto
Anziché impegnati a dar vita al primo tempo della manovra e pronti già confrontarsi sul secondo tempo il fallimento della politica se per politica s'intende ovviamente cerca di fare l'interesse generale
Fallimento e la politica sarebbe stato se caduto Berlusconi
Avesse prevalso la linea di chi dice bene
Siccome la sovranità appartiene al popolo torniamo nelle urne laddove c'è la sovranità avremo fatto una campagna elettorale forse senza precedenti nemmeno per
Asprezza dello scontro
Con
Non il rischio ma con
Oggi lo possiamo dire la certezza che al termine ammesso che dalle urne fosse uscito vincitore
Perché va anche ricordato che con la legge elettorale vigente e con quella novità politica che si chiama Terzo Polo sul fatto che al Senato uscisse una maggioranza molti punti di domanda ammesso che fosse uscito vincitore dopo una campagna elettorale
Senza precedenti per le intensità dello scontro probabilmente quel vincitore non avrebbe vinto nulla se non il dovere di portare i libri in tribunale perché nel frattempo l'Italia
Aveva dichiarato il Darfur quindi
Non vedo davvero come si possa parlare di fallimento dalla politica politiche si è mostrato in questo all'altezza della responsabilità
Perché non era facile prevedere che P.D.L. PD e terzo polo dicessero diamo il via libera ad un Governo come quello montano se pensiamo a
Alla
Brutalità la durezza del confronto che c'era stato
Non un anno fa ma soltanto poche settimane pochi mesi fa fra tutti è tra i soggetti e
E non soltanto il confronto tra PD e PDL anche il confronto tra il terzo polo il PdL
Altre domande
Se il PRG era in Parlamento sì Presidente volevo chiederle se assomma a suo avviso se e quando la crisi economica
Se in quanto
La natura del Governo Monti incidano sulla sul sull'iniziativa autonoma legislativa delle Assemblee elettive
Mi scusi non ho capito
E se il Parlamento diventa un po'costretto da tra la crisi economica e la natura di questo Governo no Montino no non credo francamente insomma
Forse non non riescono rispettabile perché costretto quello che è accaduto quando le Commissioni
Hanno esaminato congiuntamente il decreto
Non c'ho trovato molto di diverso rispetto a quello che sarebbe accaduto se
Il Governo fosse stato comporta l'istituto è composto da uomini politici penso per esempio il federalismo il federalismo si ferma anche per mancanza di risorse economiche ad esempio
Mi permetto di dirle a mio modo di vedere sommessamente che si sarebbe fermato anche se fosse rimasto il Governo Berlusconi o anche se fosse arrivato un altro Governo presieduto da un soggetto politico perché
Con buona pace
Di chi per ragioni identitario propagandistiche ritiene che il federalismo sia la panacea di tutti i mali mi riferisco alla lega
Il federalismo soprattutto fiscale
Si scontrava con un dato oggettivo se ci sono meno risorse disponibili per lo Stato centrale da destinare alle autonomie
E nell'ambito del federalismo fiscale si ipotizza per le autonomie la possibilità di ricorrere degli addizionali
Beh gli amministratori si trovano di fronte a un bivio o riducono la qualità dei servizi
Oppure
Fanno ricorso alle addizionali e aumento del carico fiscale
Che il vero dramma di tutti gli amministratori compresi gli amministratori della lega anche il dibattito che c'è
Sul quella propagandistica ipotesi non paghiamo limo che propaganda allo stato puro chi ha visto su posizioni dissonanti all'interno della lega gli amministratori
Perché il Sindaco ci mette la faccia nello stesso momento in cui
Deve dire al suo cittadino sa che c'è di nuovo meno asili meno trasporto pubblico locale meno centri di assistenza per gli anziani perché in un momento di congiuntura finanziaria negativa lo Stato ha meno risorse da destinare alla periferia
O dice meno qualità dei servizi o ricorrere alle addizionali per sopperire con il tributo locale al minor gettito che viene trasferito a livello centrale aperto il problema del federalismo fiscale in tempo di stagnazione di recessione
Che ci sia questo Governo o che ci fosse quello precedente o un Governo eletto dalla dal popolo attraverso le elezioni non sarebbe cambiato assolutamente nulla
Alessio Falconio Radio Radicale buonasera Presidente
Non crede che però tradurre il taglio dei costi della politica occuparci delle istituzioni nel taglio del numero degli eletti vada rischi tendere nella direzione
Del taglio dei costi della democrazia nel senso meno eletti vuol dire anche un rapporto più distanti tra
Elettore ed eletto quando nei Paesi dove libero sistemi come quello
Che vogliono potrà portare in Italia i promotori del referendum se c'è l'Inghilterra il rapporto inferiore ai cento mila abitanti del collegio
No lei avrebbe ragione se non ci fosse nel nostro ordinamento l'istituto delle Regioni e se non fossimo pur con tutte le difficoltà in un assetto regionalista se non federalista
Abbiamo un centodiciassette della Costituzione che assegna delle competenze alle Regioni in alcuni casi competenze condivise Stato-Regione sapete tutti che le Assemblee regionali sono in molti casi assemblee legislative
Non possiamo
A vivere complessivamente non so quante centinaia di consiglieri regionali è un calcolo che si può fare rapidamente ma sono diverse centinaia e in più novecentoquarantacinque parlamentari
Poi aggiungo non so se ci si riuscirà in questa legislatura perché oggettivamente complesso che
Proprio perché c'è un riassetto federale
Il Parlamento al di là del numero deve in qualche modo darsi un assetto che non sia all'insegna del cosiddetto bicameralismo perfetto
Poi per carità ci si potrà confrontare sulla
Necessità o meno come ha fatto la Germania di avere un Bundesrat
Non eletto direttamente ma
Composto da designati dai Laender o
Un Senato o Camera eletto direttamente al pari dell'altro ramo ma
Tenere ancora gli occhi chiusi che poi lo sapete che se ne parla ormai da vent'anni sul fatto che abbiamo un ordinamento istituzionale che non è stato rivisto in modo organico ma sia intervenuto qua e là
Ha determinato una condizione di oggettiva difficoltà dell'istituzione ha funzionato
Con il rischio di alcune patologie anche
Per cui rimango convinto che
Il problema del numero complessivo dei parlamentari sia un problema reale
Non è solo questione di numero questione anche di
Ruolo delle due Camere nei confronti dell'Esecutivo
E qui senza annoiarvi ma lo sapete quanto lo sono io
Parlamento deve avere soltanto un ruolo di indirizzo di controllo certamente no deve avere anche un ruolo legislativo ci mancherebbe altro ma
Il bicameralismo perfetto come erano concepiti costituenti con
Identiche funzioni tanto di Camera conto di se non altro per giungere un assetto federale
E ineludibile la questione
Ci sono altre domande
No ma
Prego
Si salda Presidente una domanda sul futuro politico personale è lei ha appena esposta diciamo a grandi linee il progetto del Carso Bologna l'Assemblée manca la capacità di diciamo raccogliere come ha detto lei gli uomini di buona volontà lei come
E volevo chiedere come si vede che ruolo pensa di ritagliarsi
Nella
In nel terzo portando in questo schieramento politico sentenza a una possibilità anche di candidatura
A premier o se pensa anche accomunava ruolo importante non sempre nelle istituzioni e con una mia curiosità sul come si vede lei in questo impegno politico nel futuro il giorno che sono in grado di rispondere gliela dà un'anteprima nel senso che che senso ha oggi chiedersi che cosa fa Tizio o Caio
Credo che sia impegnative anche più difficile interrogarci su un progetto io mi vedo al pari degli altri amici impegnato nel realizzare speriamo di riuscirci questo progetto
Poi lei sa meglio di me che
Quando si chiudono delle fasi se ne aprono altre
Bisogna anche cercare di capire quali sono le fasi che si aprono non è detto che tutto si ripeta esattamente così come è già è accaduto voglio spiegarmi più chiaramente
Lei è così convinto che quando
Si discuterà della legge elettorale
E mi auguro che se ne discute e si arrivi al termine ci sia
Sarebbe un fatto epocale o comunque grandemente importante una larga maggioranza a sostegno della nuova legge elettorale perché Monti e sostenuto da una maggioranza senza precedenti
Sarebbe davvero un fatto di grande rilievo se tutta quella maggioranza che magari anche la lega l'Italia dei Valori perché una democrazia dell'alternanza
In cui il bipolarismo ritiene come primo atto appena dico cambia la legge elettorale già sistema rischia poi di sgretolarsi ecco e convinto che si si entra in una nuova fase
Tutto quello che ha caratterizzato la fase precedente si trasferisca nella nuova ancor più chiaramente
Siamo certi che oggi
Sia così avvertita dalla pubblica opinione dalla è data ed ai partiti
La necessità
Di una competizione in cui si sceglie il premier la coalizione di partiti
Qualche dubbio credo che cominci a esserci per cui che senso ha dire lei che cosa immagina di fare io cerco molto umilmente di contribuire a ridisegnare un
Assetto istituzionale con le riforme un assetto politico con l'iniziativa politica ma partendo dal presupposto che se davvero si chiude una fase
E indici di pigrizia mentale pensare che
Tutto quello che una parte di quel che faceva parte della fase che si è chiusa in qualche modo automaticamente si trasferisca nella fase nuova insomma no
Va bene grazie buon Natale e buon anno a tutti