Intervista a Mario Baldassarri sulla manovra economico - finanziaria del Governo Monti e sul debito pubblico italiano

Radio Radicale abbiamo qui di fronte a noi il professor Mario Baldassarri economista Presidente quindi senatore la Commissione finanze allora professor Baldassarri e ricominciamo a parlare di manovra
Economica il Senato infatti comincerà l'esame e delle navi nuova manovra di bilancio la prima del Governo Monti davvero la prima del Governo Monti
Beh come struttura e assolutamente la terza del Governo Tremonti
In quanto come ho avuto modo di dire ad agosto dopo la seconda manovra di Tremonti che in base ai conteggi ufficiale del ministero
A ottobre novembre ci saremmo trovati di fronte alla necessità di una terza manovra
Perché il deficit del due mila tredici
Per il quale il precedente Governo aveva promesso lo il pareggio di bilancio l'azzeramento del deficit non sarebbe stato raggiunto e manca e sarebbero mancati circa venti miliardi inquirenti miliardi più o meno
Esattamente che più o meno quello che si poteva calcolare ad ad agosto
Dopo la seconda manovra in base ripeto i dati ufficiali
Che sono stati poi duplicati della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza dello stesso Ministero insomma la terza manovra le dice stile Tremonti stavolta fatta con con un po'come operazione verità insomma si è fatta la verità salvo
Beh esattamente sì perché in quella manovra di agosto c'erano i venti miliardi che mancavano sostanzialmente a conti fatti soprattutto perché la crescita economica era ancora ipotizzata l'uno e sette dure otto per cento e solo dopo si è fatta una correzione parziale
Che da una crescita prospettica prioritaria di zero tre zero quattro per cento e sappiamo già oggi che l'OCSE ci ha detto che saremmo invece sotto zero tra meno zero cinque e meno un per cento prima di questa manovra
E dall'altra parte c'erano anche però venti miliardi della manovra d'agosto di Tremonti che erano calcolati in base ad una stima
Sulla riforma fiscale del welfare
Con la clausola di salvaguardia che diceva che se non si riusciva
Attraverso la riforma recuperare queste risorse si sarebbero occuperà trattava il tutto il solito taglio orizzontale proporzionale a tutte le detrazioni fiscali cioè compiuta imposte sostanzialmente
Ecco
In questa
Manovra
Del nuovo Governo Monti e si dà certezza a quei venti miliardi della riforma fiscale e del welfare nel senso che si dice chiaramente quei venti miliardi saranno coperti con l'aumento delle aliquote IVA
E poi si coprono i venti miliardi del buco Tremonti sostanzialmente attraverso
Prevalentemente una serie di imposte cioè ecco quindi
Rispetto
Quindi operazione verità sui conti però sempre imposto distinzione per imposte stiamo
Sì sostanzialmente sono circa diciotto miliardi di maggiori tasse e due tre miliardi circa
Di tagli di spesa che poi in prevalenza e ciò che proviene
Dalla dei dissidi azione delle pensioni e dall'allungamento dell'età pensionabile perché perché non si riesce a fare sempre ma non lo so
Ora diciamo subito una cosa
In queste condizioni
Se non avessimo fatto comunque
Questa manovra oggi non saremmo qui a discutere nel senso che avremmo già avuto il tracollo sui mercati finanziari internazionali
Quindi questa è una manovra tampone che è servita in gran parte per perdere tempo di rispondere e mercati finanziari ma per prendere tempo lo stesso Presidente Monti al momento del
La sua presentazione alle Camere voto di fiducia al Governo ha chiaramente detto
Che intendeva agire con un tridente il rigore finanziario la crescita economica e la giustizia sociale bene questa manovra d'emergenza tampone
Fa per un
Po'di tempo il rigore finanziario nel senso tampona però è chiaro che i mercati ci hanno messo in una posizione di standby cioè non siamo andati nel baratro non siamo caduti del tracollo
Definitivo ma siamo in una situazione di atteso perché perché si aspettano che avvengano le altre due punte del tridente cioè la crescita e l'equità perché senza sostegno alla crescita non è credibile l'azzeramento del deficit diventa un cane che si morde la coda perché ex ante stabiliamo quanto serve per azzerare il deficit venti miliardi ma sempre perfetto
Di queste manovre è quello di frenare la crescita ecco che verranno comunque a mancarci le risorse e dopo sei sette mesi otto mesi dovremmo fare un'altra manovra di aggiustamento il tema vero eh
Che la madre di tutte le riforme strutturali
è il taglio delle spese correnti mirato verticale nelle voci che contengono i costi lei ieri della politica cioè gli sprechi le malversazioni di aree grigie cioè lei tra economia politica
Lo dico da anni
Queste due voci hanno nome e cognome si chiamano acquisti di beni e servizi da parte di tutte le pubbliche amministrazioni l'esempio
E eclatante è che negli ultimi cinque anni questa voce per esempio gli acquisti nel settore della sanità
Che poi ci sono però più di ottanta miliardi di euro all'anno solo aumentati del cinquanta per cento l'altra voce che contiene palesemente queste
Questi sprechi diciamo le frodi stia mente così
Sono i trasferimenti in conto corrente in conto capitale alle imprese quelli che pur volgarmente si chiamano i fondi perduti sussidi alle imprese con una precisazione
Che gran parte non solo sussidi alle imprese che esistono che stanno sul mercato magari per la ricerca per gli per l'innovazione sono sussidi all'impresa che spesso neanche esistono nel senso che
Parte di queste somme vengono erogate
E dopo due o tre anni i soldi non ci sono più ma neanche l'impresa c'è più e
Chiarissimo professor Baldassarri queste cose per altra neanche non si microfilm la dette più volte ma vale la pena ripeterle perché si tratta di un bella pacchetto i miliardi
Precisare infatti per dare un'idea chi ci ascolta allora la voce degli acquisti vale centoquaranta miliardi di euro all'anno ogni anno
La voce dei trasferimenti vale poco meno di quaranta miliardi di euro all'anno ecco che allora quello che dico sempre
è giusto e sacrosanto tagliare a metà lo stipendio dei parlamentari si risparmiano trecento milioni
è giusto forse tagliare il numero dei parlamentari si risparmiano altri trecento milioni è giusto eliminare totalmente le Province
Bene si risparmia un miliardo e mezzo ma di fronte a queste tre cifre se ci si ferma su questi tre temi
Si fa demagogia fumo negli occhi ai cittadini
Perché perché se questo deve servire
Da alibi per non aggredire quelle due voci di spesa che hanno le entità che ho detto centoquaranta miliardi e quaranta miliardi cioè centottanta miliardi di euro all'anno nel bilancio delle pubbliche amministrazioni
è destinato a quelle due voci
Chiarissimo professor Baldassarri le lei riesce a questo punto la prossima manovra diciamo così la prossima operazione economica di Bilancio economico ed al bilancio statale ovverosia ma dovrebbe essere orientata alla crescita
No io non dico la prossima deve essere contestuale oggi ha usato più volte questo esempio il treno del Governo Monti deve partire con tutti i vagoni attaccati adesso c'è il vagone del rigore benissimo
è sbilanciato sulle tasse produce effetti eccessivi lo sappiamo
Può essere giustificato dall'emergenza e soprattutto dall'alternativa che se non si fosse fatto Caputo saremmo caduti nel baratro
Però non è che deve partire un altro treno immediatamente dopo Natale ma agganciato il treno della crescita dell'equità un altro la con l'acquisto
Assolutamente sì allo stesso treno cosa vuol dire però perché il nodo è sempre quello occorrono
Trenta quaranta miliardi di tagli e a quelle due voci che ho indicato prima
Introducendo come metodo degli acquisti delle pubbliche amministrazioni il Budget non
La il pagamento a piè di lista e cioè
Ogni amministrazione quanto ha speso per quelle cose lì nel due mila nove tot bene nei prossimi tre anni non può spendere di più di quello che ha speso nel due mila nove ecco che automaticamente ci sono i risparmi senza spese tendenziali perché per trent'anni
Ci siamo fatti tulle opinare dalle previsioni sulle spese tendenziali allora
L'anno scorso speso cento il tendenziale per l'anno prossimo lo scrivo a centotrenta e allora Tremonti tagliava dieci magari facendo arrabbiare tutti ma era finito nel senso che
Alla fine del taglio di dieci la spesa passava da cento cioè dove chiarissimo professor Baldassarri lei ha detto se non si faceva questa manovra quindi si il primo vagone del treno che poteva avere altri vagoni
Lei contrari ma dirlo il primo non è questo che non fosse stata questa manovra dei bilanci sarebbe stato il tracollo cosa vuol dire il tracollo però perché è un concetto Sam
Chi vuol dire default e vuol dire che non si presentavano sui mercati e nessuno ci compravo più i nostri titoli che dovevamo andare col cappellino dal Fondo monetario internazionale per chiedere un prestito di trecento miliardi
E questo è la sostanza cioè intanto il segnale eh il differenziale dei titoli italiani rispetto i titoli tedeschi
E se questo differenziale stava andando oltre i seicento punti base si è fermata cinque settanta il pomeriggio in cui il Presidente della Repubblica nominò senatore a vita il professor Monti
Dando quindi chiaramente il segnale della discontinuità nel Governo in tempi rapidissimi
Ecco se quel differenziale va verso seicento settecento ottocento è evidente che diventa palesemente insostenibile il debito pubblico italiano perché c'è sempre tenere conto che
Nel lungo periodo
Il tasso di interesse sul debito pubblico deve essere inferiore al tasso di crescita dell'economia
Perché il debito sia sostenibile
Cioè il rapporto debito PIL deve tendere a ridursi
è chiaro che se e che
E lo stock di debito che sta sopra cresce in base ai tassi di interesse anche con un deficit zero
Ma se il tasso di interesse sei sette per cento e il numero che sta sotto che è il prodotto interno lordo cioè il reddito prodotto cresce a zero zero cinque un per cento il debito è destinato a crescere all'infinito
Quindi i mercati anticipano non è che aspettano tre quattro cinque sei anni per vedere questo risulta anticipano in tutto e e da
A quel punto
Si metteva in crisi anche la stessa costruzione dell'euro perché l'Italia è troppo grande per fallire in un certo senso un'esplosione di questo tipo italiano avrebbe fatto esplodere l'euro l'esplosione dell'euro ben fatto storia economica mondiale cioè
Perché gli occhi sono tutti addosso all'Italia in queste ultime settimane no perché gli interessi non esorto dell'Italia francamente ma perché laico la l'effetto domino sarebbe stato estremamente pericoloso estremamente deflagrante allora io credo che in quel caso
Chiaramente avremmo dovuto ricorrere al Fondo monetario internazionale ma ricorrere al Fondo monetario internazionale per un Paese grande come l'Italia fortemente manifatturiero
Fondatore dell'Unione europea è significava sostanzialmente legarsi mani e piedi
Per poter pagare i debiti un po'come si usava i tempi antichi che chi non pagava i debiti
Veniva ridotto in schiavitù lui e la sua famiglia
E credito basti evidentemente esattamente ma che c'era nella tiri per Gizzi hanno nell'impero romano cioè non solo gli scherzi esige centosei non solo esattamente non solo gli schiavi per conquista di guerra
Ma diventava schiavo colui che non riusciva più a pagare i debiti e coinvolgeva tutta la famiglia
Ora
Al di là delle battute è chiaro che nove abbiamo già vissuto e stiamo vivendo la Terza guerra mondiale
Perché forse non tutti se ne rendono conto abbiamo vissuto in questi anni siamo ancora dentro la Terza guerra mondiale che non si combatte in più
Con i missili carri armati o l'esercito di terra quanta
Sì compatte
Con le grandi movimenti economici e finanziari lo spostamento di potere economico avvenuto in questi quattro cinque anni a favore dell'ASI a favore della Cina
Con l'Europa che io anni fa ho chiamato la bella addormentata nel bosco dall'altra parte la cicala americana
Che pretende di continuare a crescere facendo debiti
E
E sull'Asia la furba Cina che paradosso dei paradossi
Ci rende le loro merci
Avvantaggiati pure dal cambio della loro moneta che è agganciato al dollaro e non è libero di fluttuare sui mercati quindi i soldi americani ed europei
Vanno in Cina per comprare le merci i cinesi li risparmiano e con quei risparmi ci ricomprarlo sia il debito pubblico sia soprattutto pezzi dell'economia reale manifatturiero distribuzione logistica quindi il paradosso è che l'Occidente
Stati Uniti ed Europa insieme mandano i soldi in Cina per comprare le merci e con questi stessi nostri soldi i cinesi furbi che li risparmiando Chiri comprano i nostri pezzi importanti della nostra economia questo è il problema
Del nuovo equilibrio mondiale del nuovo G otto del nuovo dalla nuova Bretton Woods delle nuove istituzioni però tornando all'Italia
è evidente che l'alternativa sarebbe stata quella che dica qual è
Il salvataggio del fondo ma
Caro internazionale senta professor Baldassarri ritorniamo all'Italia l'attualità più o attuale diciamo così cronachistica l'altro giorno il ex Ministro Giulio Tremonti ha rilasciato l'intervista una
Nel fare una trasmissione televisiva della RAI che esaltazione lei ha fatto l'ex Ministro Tremonti che insomma di accusava il Governo a monte di fare troppe tasse
Ah io non guardo troppo spesso la televisione leggo poco i giornali e mi limito ad ascoltare tutte le mattine la rassegna stampa di radio radicale da tanti anni
Che mi
Evita di perdere due tre ore al giorno a sfogliare tutto guardare tutto e vedo che
Riesco ad essere abbastanza informato quindi non ho ascoltato non ho seguito
L'intervista dell'ex Ministro Tremonti
Però francamente pur chiunque sia al di là del nove ma comunque una persona che ha fatto il Ministro dell'economia per dieci anni
Che questo tema delle due gambe della politica economica rigore finanziario e crescita economica
Il sottoscritto che l'ha detto e ridetto milioni di volte sia nei cinque anni in cui siamo stati insieme io come vice ministro cui come Ministro al Ministero dell'economia
è ovviamente quando uno fa parte di una squadra
E propone all'interno in modo riservato le proprie obiezioni le proprie i propri suggerimenti dopodiché deve stare in silenzio Como ho fatto dolorosamente io finché
Non sono uscendo dal PDL non sono tornato ad essere libero di esprimere anche pubblicamente le mie opinioni
E e quindi di cominciare a indicare che era sbagliato lo dissi recentemente la manovra di luglio e la manovra di costo erano entrambi sbagliate
E indicai proprio ad agosto col fatto che avrebbe avuto bisogno di un'alternanza manovra a ottobre-novembre di altri venti miliardi e se non ricordo male in questi dieci anni
Il Ministro dell'economia era il Ministro Tremonti ora tutti possono cambiare opinione
Ma certamente
Per l'episodio di San Paolo che viene folgorato sulla via di Damasco mi sembra un pochino
Troppo presto per farlo ecco perché francamente non c'è impiego quando dicevo che c'era una totale continuità da Visco a Tremonti
Lo sostenevo con i dati ufficiali del ministero
Noi lasciammo
Il Governo nel due mila sei quando vinse Prodi con una pressione fiscale che era il quaranta virgola sei per cento
Visco l'apporto in diciotto mesi al quarantatré virgola tre per cento Tremonti con la manovra di agosto al due mila tredici la lascia al quarantacinque virgola due per cento
La manovra di Monti la porterà a sfiorare il quarantasei per cento quindi totale continuità purtroppo a quel punto di vista tra Visco e Tremonti
Il Presidente Monti si è trovato come dicevo prima in questa necessità
Fare quel possibile che si poteva fare nel giro di una settimana per tamponare i mercati
E adesso la verifica vera
Della discontinuità Tremonti e Tremonti sta proprio nella gamba della crescita economica
E dell'equità sociale cioè nel coraggio
Di tagliare la spesa corrente quel bubbone gigantesco
Che rappresenta ottocento venti miliardi di euro all'anno allora non si può dire come diceva sempre il precedente ministro l'economia non c'è più un euro non c'è più una lira non si può fare nulla certo non si può fare nulla
Aumentando il deficit perché il De Vivo azzerato
Ma si può fare molto se si ha il coraggio politico di aggredire quelle aree che dicevamo prima tagliare la spesa corrente dove ci sguazzano questo il dato politico è che dentro quelle voci ci sguazzano
Da anni e anni da decenni tre o quattrocento mila persone in Italia non è uno solo che spreca ruba far malversazione c'è tutta una rete attorno a quello la politica deve decidere
Ho tagliare l'erba sotto i piedi a queste tre quattrocento mila persone
è e
In modo da dare le risorse a cinquantasette milioni di abitanti normali ecco e oppure continuare a foraggiare questi e strozzare i cinquantasei milioni di cittadini normali a tutto questo va aggiunto un altro ragionamento molto serio
Che è quello della lotta all'evasione
La lotta all'evasione ha bisogno di una tenaglia da un lato
La pubblica amministrazione in grado di controllare la tracciabilità dei pagamenti e quant'altro
E dall'altro il conflitto di interessi cioè l'interesse ad avere le fatture ad avere le ricevute altrimenti no non sia il risultato di lotta all'evasione
E una precisazione che deve essere chiarissimo ogni euro recuperato alla lotta all'evasione deve essere un euro in meno ai tartassati
E non è che la lotta all'evasione vita cinque sei sette miliardi e c'è un quinto la pressione fiscale
Cinque o ridurre perché perché l'azzeramento del deficit ha fatto tagliando la spesa non è possibile avere prospettive di crescita in un Paese dove la spesa pubblica
E cinquantuno per cento del prodotto interno lordo
E se dobbiamo pareggiare il bilancio vuol dire che le entrate pubbliche devono arrivare al cinquantuno per cento del prodotto interno lordo con questa distribuzione di risorse tra Stato Pubblica amministrazione
E cittadini famiglie e imprese l'economia non crescerà mai
Ringraziamo il professor Mario Baldassari