Intervista a Carlo Vizzini sulla riforma della legge elettorale

La lega dica l'abbiamo le nostre microfoni Carlo Vizzini presidente del Senato della prima Commissione Columena emotivamente continuare a parlare di riforma e elettorale ma ci siamo davvero presidente Vizzini
Ma guardi a giudicare dalle carte e ci siamo ci dovremmo essere da tempo giacché noi tra oggi e domani incardiniamo altri due disegni di legge con questo facciamo oltre trenta superiamo quota trentaquattro
Di disegni di legge sulla riforma elettorale
E tra questi finalmente ci sono anche quello del PdL quello del PD e leggo dai giornali che ci sono pregevoli iniziative
Per confrontarsi intanto mi auguro che visto che collettore dei calendari in cui si consultano anche partiti non presenti in Parlamento
Che si voglia consultare anche il partito socialista che è presente invece in Parlamento detto questo
Tuttavia c'è da porre un'altra questione
Io credo che la riforma elettorale si debba fare sempre a fine legislatura poiché
Accompagna la fine della legislatura una riforma elettorale che fosse stata fatta prima delegittima per Parlamento in vigore che sarebbe stato eletto senza questa legge
Però agli sono stati posti tre problemi la riduzione del numero dei parlamentari e la riforma del bicameralismo
Può una legge elettorale tener conto deve una legge elettorale tener conto del numero dei parlamentari e dell'organizzazione del lavoro delle Camere o può essere cacciati ecco
L'ordine e allora bisognerebbe prima far queste due cose così come l'ha detto ma mi pare che all'orizzonte di questi due problemi se ne parla molto ma si opera molto poco
Io mi mi auguro che le forze politiche trovino un modo per cambiare il rapporto tra elettore ed eletto e
E mi auguro soprattutto che trovino l'intelligenza di capire che con legge ordinaria si deve dare attuazione all'articolo quarantanove della Costituzione
Poiché sino a quando esistono i partiti personali nessuna legge elettorale può risolvere il problema di un rapporto diretto e vero tra l'elettore ed eletto quando c'erano i collegi uninominali non era mai gli elettori che sceglievano i paracadutati
Con la lista bloccata e il grande capo che sceglie i candidati con le preferenze soggetti scomodi possono essere eliminati da partiti senza regole
Che possono permettersi di fare anche questo la mia il mio auspicio personale che pur mantenendo un sistema in cui si possono formare le coalizioni
Non si cerchi di giocare ad eliminare i piccoli partiti e soprattutto quelli che possono sembrare scomodi
Sia per le posizioni che esprimano sia perché forse ricordano a taluni altri quello che avrebbero dovuto essere e non sono oggi perché questo sarebbe
Un colpo duro alla democrazia italiana faccio presente che oggi abbiamo una legge elettorale con la quale senza rinunciare al simbolo uomini come la Malfa Saragat e Malagodi non sarebbero mai potute entrare in Parlamento
E mi pare di capire che qualcuno ha detto se non ricordo male che appalto c'è una dispersione di voti su tanti altri partiti quindi lei si fa riferimento proprio a questo
Ma dispersione di voti perché i tratte il voto come
Un fatto commerciale una bibita
Capisco che chi è allora la la produzione di un di una bibita che vende molto si pone il problema di
Avere regole diverse da chi produce poco fa e si tratta dell'espressione del voto che è una scelta del cittadino
Per darsi uno un un programma una coalizione un parlamentare possibilmente un Presidente del Consiglio
Io credo che lo spreco di voti liberamente espresse da dal cittadino
Se lo si vuole eliminare diventa una ferita dalla democrazia chiarissima richiamo come sempre Carlo Vizzini ricordiamo esponente del Partito Socialista e prima il Presidente della prima Commissione