Intervista a Gaetano Quagliariello sulla riforma della legge elettorale

Radio radicale perché parla di riforma elettorale abbiamo qui con noi Gaetano Quagliariello vice presidente dei senatori del PdL Presidente Quagliariello che facciamo ritorniamo la proporzionale no sopra che facciamo io penso questo
Ci sono grandi trasformazioni
Nel mondo
In Europa
E anche nel nostro Paese
E certi una crisi della sovranità
Mettiamola così per semplicità gli Stati nazionali hanno devoluto sovranità e questa sovranità non è stata recepita quindi c'è stata una perdita secca
Di questo non si può far finta di nulla perché se no la politica diventa semplicemente è superfluo
O
Ci si dà degli strumenti
All'altezza di questa situazione per rendere di nuovo la politica efficace è il compito della politica è quella di dare un indirizzo
Allo spazio pubblico oppure la politica declina è in qualche modo viene superata da altre forme non del di governo non democratica
Pensare come alcuni fan che la soluzione di questo problema possa essere un ritorno al passato
E in particolare
Un ritorno alla proporzionale alle preferenze e poco più di una barzelletta
è evidente che
Credo che il problema abbiamo finito
La sua
Dimensione
Che lo rende anche difficile da
Spiegarci perché
Se è vero quello che ho detto se è vera la premessa se è vera la cornice non è nemmeno pensabile che la legge elettorale sia una bacchetta magica con la quale si risolve tutto
Dove dobbiamo intervenire su diversi livelli uno
Il contesto istituzionale noi abbiamo una Costituzione che quando fu fatta fu un grande nobile compromesso eravamo nel mille novecentoquarantotto
Oggi
è una Costituzione invecchiate soprattutto nella seconda parte deve essere rivisti quanto meno per quel che riguarda il bicameralismo la forma di governo
E forse anche
Per certi versi bisogna rivedere la forma di Stato delle
La e le competenze tra lo Stato centrale e gli enti locali una mole enorme
Lavoro enorme
Va detto lavoro norme il caso il cassettista Boccardi per un problema che non è il lavoro
Che è stato fatto in trent'anni e ripetuto almeno trenta volte
Il bene perché tanto è vero che lei dice si torna a parlare di legge elettorale e nel suo tono sconvolgeva insomma tutta quanta
Largo
La mestizia per un ritornello che si ripete senza che si riesca a trasformare in canzone
Ecco quindi e
Preso da una parte poi dovrebbe intervenire almeno su altri due livelli caro uno solo dei regolamenti parlamentari e su questo devo dire abbiamo fatto enormi passi avanti
Per stare al Governo in Parlamento una funzione per ridare al Parlamento una funzione
E infine dovremmo anche pensare a uno Statuto pubblico dei partiti soprattutto dopo quello che è accaduto ultimamente come pensiamo che i partiti possano rimanere associazioni private
Al tempo della guerra fredda c'era qualche motivo ma oggi
è pressoché ridicola con il ruolo che i partiti hanno svolto in Italia che questi siano
Dei le associazioni private poi non ci stupiamo
Sì
Ci sono i conti correnti da cui scompaiono cifre
Più o meno ordinariamente ecco questi sono i tre livelli sui quali intervenire la legge elettorale si dovrebbe
Accordare con questo io non le dico un modello
Ma le dico
Alcuni paletti che per noi sono in vendita noi dobbiamo
Mantenere un regime
Che sia un sistema che sia tendenzialmente bipolare cosa vuol dire tendenzialmente bipolare che nella fisiologia dei casi funzione
Designando una maggioranza è un'opposizione
Possono esserci delle eccezioni
Quello che non può essere
è invertire lo schema e cioè che il sistema funzioni normalmente come un sistema nel quale all'elettore non spetta scegliere di governo e poi eccezionalmente invece
A
Avviene il contrario
In secondo luogo deve essere un sistema che frena la frammentazione
Cioè
Piccoli partiti devono essere incentivati
A
Trovare delle aggregazioni il più grande bisogna cioè privilegiare
I partiti di coalizione rispetto
Alle quali signori di partito
In terzo luogo deve essere un sistema che
Incoraggi le alleanze
Ma non le renda coatte obbligatorie
Perché se no quello che noi guadagniamo in termini di governabilità
Con il bipolarismo lo perdiamo con alleanze obbligatorie che sono per forza di cose risorse essi disperdono dopo poco
Su questi tre paletti che sono chiarissimi c'è una comunanza di intenti non possibile comunanza di visione con il PD o no
Per vedere quello del problema più semplice perché ovviamente
C'è un interesse dei due grandi partiti a che
Il sistema si struttura in questo modo
Quindi
Magari la consonanza non è al cento per cento ma
è una consonanza evidente vero sforzo politico per rendere questa consonanza accettabile per tutti gli altri interpreti che non sono piccoli interpello
In Italia noi abbiamo
E altre due situazioni che dobbiamo tener di cui dobbiamo tener conto che sono peculiari da una parte abbiamo
Dei soggetti politici tra virgolette medi di cui la lega è un soggetto territoriale maggioritario in una parte poi
Ci sta il terzo polo c'è diciamo l'aggregazione di sinistra selle il resto è l'IdV che sono tutti
Hanno una taglia diciamo superiore
Al cinque per cento all'otto per cento
E quindi la legge elettorali dovrebbe incoraggiare
A crescere piuttosto che a sfruttare la loro rendita di posizione l'altra difficoltà nel fare un sistema e che in Italia
Noi abbiamo
Una frammentazione che non è solo partite che è anche geografica
Cioè abbiamo
Al nord
Occorre egemonia
Della lega che in alcune zone è assolutamente vediamo maggioritaria difficile da scalfire in questo suo ruolo al centro
Abbiamo l'egemonia del PD che si è confermata anche dopo la caduta del muro enti quasi tutto il centro non ha visto mai alternative
E diciamo nel sud abbiamo invece una situazione più concorrenziale
Nella quale
Qualche volta le competizioni elettorali vengono decise non dagli elettori ma dalla magistratura e questa è una fotografia che rende la ricerca della soluzione
Ancora un po'più difficile però ecco una cosa
Alle soluzioni difficili alle situazioni difficili corrispondono soluzioni semplici quindi io
Auspico che si può dire SCO uscire sul
Da questa
Situazione corpo una legge
Sia chiaro sia comprensibile chiarissimo la ringraziamo Nicastro Gaetano Quagliariello vice presidente dei senatori del PdL