Sono stati discussi i seguenti argomenti: Agricoltura, Aiuti Umanitari, Crisi, Eritrea, Esteri, Etiopia, Fao, Geopolitica, Guerra, Onu, Rassegna Stampa, Somalia, Unione Europea.
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Rubrica
Commissione
09:30
Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale venerdì dieci febbraio due mila dodici della rassegna di geopolitica di oggi è dedicata alle prospettive del Corno d'Africa e il ruolo dell'Unione europea del nostro Paese
Facciamo partire da una notizia diffusa diramata nei giorni scorsi da parte del ONU
In Somalia non ci sono più condizione di carestia ma la crisi non è finita con un terzo dalla popolazione che ancora bisogno di assistenza
Questo ha precisato il direttore generale della FAO fosse Graziano da Silva a seguito della dichiarazione delle Nazioni Unite di fine carestia
In nessuna Regione della Somalia va detto da Silva ci sono più le condizioni di carestia tuttavia la buona notizia non significa che la crisi sia finita
Già lo scorso novembre le Nazioni Unite erano incerto la fine della carie si entri delle sei Regioni meridionali del Paese dove era stata dichiarata tra luglio e settembre
E l'annuncio odierno parliamo del tre febbraio scorso riguarda le altre tre Province tuttavia ha precisato ancora il numero uno della FAO Da Silva
Se non continuiamo a sostenere questa gente queste persone non sopravviveranno avremo di nuovo carestia su almeno due virgola trentaquattro milioni pari a un terzo della popolazione le persone che hanno ancora bisogno di aiuto
Abbiamo meno di cento giorni per evitare una nuova carestia nella regione anche il coordinatore umanitario ONU per la Somalia ma voti Hanan monito sulla necessità di continuare a sostenere il Paese
Ci sono virgola sette milioni di persone in situazione di crisi nel sud della Somalia milione di persone ancora bisogno di cibo acqua pulita rifugio altre forme di assistenza per sopravvivere e la situazione dovrebbe aggravarsi a maggio quindi
Se si tratta comunque di un
Avviso di fine carestie alle condizioni Mango veramente comunque
Traumatiche e di emergenza in Somalia
Il caso della somma adesso paradigmatico una situazione molto complessa che comune a tutto il Corno d'Africa vediamo ad esempio allora che cosa scrive Valeri Miranda che ricercatrice Aloia Istituto Affari internazionali di Roma
Italia e Unione europea alla prova del Corno d'Africa l'articolo del nove febbraio
Dopo anni di silenzio di relativo disinteresse il Corno d'Africa sta per tornare in cima l'agenda internazionale
Tra i vari attori coinvolti l'Unione Europea sembra fino ad oggi la più attiva avendo lanciato tra la fine del due mila undici all'inizio del due mila dodici una serie di iniziative espressamente dedicate alla Regione
La situazione nel Corno d'Africa si è aggravata e la seconda metà del due mila undici a causa di un mix esplosivo di fattori politici ed umanitari la cui evoluzione rimane estremamente incerta
Sotto il profilo politico le criticità maggiori si registrano in Somalia in Sudan è che per motivi diversi sono danni coinvolto in una spirale di violenza senza fine con potenziali effetti a cascata su tutta la regione
All'instabilità politica se poi aggiunto la gravissima crisi umanitarie con uno stato di carestia che ha colpito quasi tutti i Paesi del Corno d'Africa e acché acché un volto oltre tredici milioni di persone
Di quei quattro nella sulla Somalia sebbene l'ONU deve scientemente dichiarato superata la fase più acuta dalla carestia buona parte della popolazione resta ancora in condizione di estrema indigenza
L'emergenza nel Corno d'Africa prosegue malissimo ha indotto l'Unione europea ad applicare una strategia basata su un approccio integrato
Dal punto di vista umanitario l'unione tra i principali donatori del Corno d'Africa cui fino a oggi ha destinato oltre settecentocinquanta milioni di euro
A conclusione di un processo negoziale durato due anni ed una serie documenti strategici approvati fin dal due mila sei
Nel novembre due mila undici l'Unione europea ha promosso la nuova strategia per il Corno d'Africa che pura attribuendo priorità la Somalia il Sudan
Definisce l'orizzonte dell'azione dell'Unione anche nel medio lungo periodo la strategia intende coniugare interventi per la gestione e risoluzione dei conflitti la lotta le minacce alla sicurezza regionale sottinteso terrorismo
Fino a misure per sostenere politicamente le istituzioni locali e favorire la crescita economica all'insegna del così detto nesso tra sicurezza e sviluppo di cui
Da qualche anno l'Unione apertamente si ispira nella sua azione esterna primo passo per l'attuazione della strategia prosegue l'analisi
è stata la nomina di un rappresentate speciale dell'Unione europea per il Corno d'Africa
Nella persona del diplomatico greco Alexander rondò sa
Che ha il non facile compito di dare coerenza all'azione europea nell'aria e in questa chiave va letta la recente visita del rappresentante speciale presso il quartier generale della missione Atalanta in Gran Bretagna
Si tratterebbe ho parlato più volte da questa rassegna di geopolitica della operazione navale la prima nella storia dell'Unione europea
Dal due mila otto tra i principali impegni europei per la lotta alla pirateria davanti alle cose della Somalia
Nel campo della politica di sicurezza e difesa comune si trovano del resto anche altre novità interessante per l'attività sperimentale dell'Unione europea nella Regione a fine gennaio il Consiglio ha infatti approvato per la prima volta l'attivazione dello Operation Center
è un quartier generale completamente europeo non permanente situato all'interno della cellula civile e militare dello Stato Maggiore dell'uno europea a Bruxelles
Questo concetto operativo operation center avrà un compito piuttosto ambizioso che risponde ancora una volta l'esigenza di coerenza soprattutto trattori militari e civili
Il quartier generale dovrà infatti fornire supporto la pianificazione operativa e all'avvio di una prossima missione civile dell'Unione europea per il rafforzamento delle capacità marittime dei Paesi del Corno e di una guardia costiera in Somalia
Garantire un efficace coordinamento tra queste e altre operazioni di sicurezza e difesa comune
Nell'area cioè Atalante la European Training Mission EU TM che sa addestrando le truppe somale sfruttare le sinergie esistenti trattori militari e civili sul campo che a Bruxelles
L'agenda si enuncia particolarmente impegnativa anche perché il coordinamento di tutti gli strumenti disponibili sono da sempre il tallone d'Achille dell'Unione europea
Per quanto riguarda poi il nostro Paese vediamola seguito dell'analisi e dello IAI il successo dell'azione dell'Unione europea presuppone anche una visione chiara politica e strategica
In tal senso può rivelarsi cruciale del contributo dei singoli Stati membri la stessa strategia per il Corno d'Africa al due mila undici è stata infatti risultato intensa attività diplomatica visto l'Italia impegnate in un ruolo di primo piano
Dopo un inizio al rallentatore dovuto soprattutto I ritardi legati all'entrata in funzione del servizio europeo per l'azione esterna la nomina del direttore di gestione per l'Africa
A un impulso determinante per giungere all'approvazione della strategia analogo percorso è stato seguito per superare alcune resistenze nazionali ed europee che giunge alla designazione del rappresentante speciale figura lungo voluta dall'Italia
Le recenti scelte europee in linea con le proposte avanzate da tempo dal nostro Paese indicano che nonostante imitate risorse umane ed economiche a disposizione
Il Paese ha saputo a farsi interprete una visione politica e strategica vincente a creare consenso tra gli altri Stati dell'Unione europea
Proprio in virtù di questa lungimiranza di legami storici e politici con il Corno d'Africa l'Italia dovrebbe e potrebbe fare di più
In un recente incontro con il premier somalo all'INPS il Ministro degli esteri Giulio Terzi ha ribadito che l'Italia è fortemente determinata continuare a sostenere la Somalia verso la stabilità e soprattutto sul fronte della sicurezza
E che il punto fondamentale e il sostegno allo sviluppo e la lotta alla povertà
Le parole del ministro corrispondono agli obiettivi della strategia dell'Unione europea nel quadro della quale l'Italia avrebbe dunque i numeri per giocare un ruolo di primo piano auspicabilmente allo stesso livello di altri attori a partire dal Regno Unito
Si ripropone però l'annoso problema delle risorse
Come evidenziano dati delle Nazioni Unite il contributo italiano alla crisi anche umanità nel Corno d'Africa è stato finora piuttosto esigo le aspettative dei partner che può riconoscono importanti contributi dell'Italia in diversi consessi internazionali restano invece elevate
In tempi di crisi come quello attuale certamente difficile strappare la promessa di ulteriori fondi
Ma la lungimiranza politica deve essere necessariamente accompagnata da un'adeguata pianificazione economica
Senza la quale il Paese destinato a restare nelle retrovie anche in contesti in cui potrebbe ricoprire una posizione di avanguardia in fin dei conti agli onori dovrà pur corrispondere qualche onere
Questa è un'analisi firmata da Valéry Miranda assistente la ricerca aria sicurezza e difesa dello IAI Istituto Affari internazionali di Roma
Analisi intitolata Italia e Unione europea alla prova del Corno d'Africa e pubblicata il nove
Febbraio scorso sulle prospettive del Corno d'Africa ruolo dell'Unione europea e del nostro Paese è questa era la puntata di oggi la segnalazione che compone la puntata di oggi della signori geopolitica un
Saluto ad Alonso rendi ci risentiamo lunedì mattina alle ore sette
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