Intervista a Massimo Vannucci sulla riforma costituzionale per l'introduzione dell'obbligo di pareggio di bilancio

Massimo Mannucci parlamentare del Partito Democratico membro della Commissione bilancio
Quest'oggi lavoro della Camera inizia la terza lettura della riforma costituzionale volto ad introdurre l'obbligo di pareggio di bilancio
Lei ne parliamo davvero pochi giorni dal dalla firma del fiscal Coppa da parte
Dei Paesi devono europea tranne la Repubblica Ceca e la Gran Bretagna
Vannucci Italia se anche con di intervento di Monti resa protagonista di
Di un
Trattativa che poi ha prodotto da questo questo fiscal compatte e adesso si tratta di tradurlo in in regole fissarlo nella Costituzione l'Italia si era già
Come
Altri Paesi
Già avviato questo processo già prima dell'accordo sul fiscal compatte anche per dare
Un segnale rassicurante gli stessi mercati adesso
Ci vuole ricordare intanto quelle o che il merito di questa riforma costituzionale quanto e poi flessibile nella forma dell'interpretazione quanto in realtà
Rimarrà sulla nostra realtà
Se in Alitalia c'era già mosso in anticipo no se non
Ricordiamo la famosa
Sedute di agosto no convocata dal Ministro Tremonti
E dopo
I provvedimenti dell'Unione la lettera della BCE provvedimenti furono il primo impegno
Che l'Italia e si era preso altri introdurre in Costituzione la cosiddetta regola d'oro del pareggio di bilancio in Italia questa convenzione si era già raggiunta da tutte le forze politiche della necessità di di avere norme più stringenti per il contenimento del deficit sappiamo che abbiamo viaggiato negli anni della crisi con un deficit delle
Oltre il cinque per cento voleva dire che lo Stato spendeva ottanta miliardi in più di quello che
Dicono che incassava a fronte di un debito pubblico già altissimo la norma sulla
Sul pareggio di bilancio in Costituzione sono solo rispetto del pareggio di bilancio è imposto l'Unione europea da un un fatto che si conclamato nel corso di questa
Di questa crisi
Si è espresso detto ma questa moneta l'euro non ha o una banca di ultima istanza che garantisce bene
Bene perché ci sia una garanzia di ultima istanza la precondizione che i diciassette Paesi della moneta abbiano le stesse regole e soprattutto le rispettino
Perché se c'è qualche Paese che non le rispetta è difficile fargli la garanzia di ultima
Di ultima istanza insomma quindi questa è la precondizione secondo me questa del fiscal compatta
Perché poi si introducano Azzi oneri per la fase due chiamiamola in questo caso la fase della crescita e cioè il progetto don degli eurobond un impegno più diretto
Dell'Europa nell'economia e soprattutto nella
Nella
Nella crescita
L'Italia come adotta
Questa misura lo adottare intanto in un clima secondo me di condivisione generale no
Siamo giunti alla consapevolezza che il nostro debito pubblico non sia sostenibile insomma se non ci vincoliamo noi stessi
Non agiamo sulle altre leve che invece abbiamo se non avessimo permesso questa evasione fiscale in tutti questi anni non avremmo avuto questo debito pubblico
Se avessimo messo sotto controllo vero la spesa pubblica non avremmo avuto questo debito pubblico metterci un limite all'indebitamento vuol dire agire su queste leve che ci rimangono spending review rivisitazione della spesa
E lotta alla
Evasione
E lotta all'evasione fiscale come l'abbiamo declinata l'abbiamo declinata con come lei mi chiedeva allega la anzi è necessario insomma nel senso che noi riteniamo di raggiungere l'equilibrio del Bilancio
E la sostenibilità del debito
Pubblico nel brevissimo periodo non Governo si è impegnato già nel due mila tredici rispetto al due mila quattordici non introduciamo in Costituzione
Questa norma un anno prima rispetto a quello che il fiscal composte insomma il patto
Il trattato sulla stabilità europeo prevede ci sono norme che in caso di eventi eccessi eccezionale di gravi recessioni economiche
Vi calamità
Naturale dissi colossale derogare dalla norma
Ma solo con un voto del Parlamento a maggioranza qualificata
E quindi e ci sarà dovrà essere istituito una Commissione ad hoc specifiche dei controlli insomma queste procedure dopo quello che chiedevano Giavazzi e Alesina sul Corriere della sera sabato se non ricordiamo male
Dando
Al a questa Commissione un po'quei connotati che ha avuto la Banca d'Italia da quando è avvenuto la separazione rispetto al ministero se si prevede l'istituzione presso le Camere
Con rispetto ovviamente dell'autonomia costituzionale
Di questo organismo indipendente al quale
Attribuire i compiti di analisi e di verifica degli andamenti di finanza pubblica perché
Lo stesso fiscal compita prevede in caso un monitoraggio costante con aggiustamenti come aggiustamenti
Automatico
Ci quindi in corso d'opera va verificata e non dimentichiamo che le sanzioni previste
Sono automatiche piuttosto pesanti no fino all'uno virgola cinque del
Prodotto che intorno e vogliono dire oltre due miliardi sommati
Di sanzione nel caso non rispettassimo
Nel caso non rispettassimo la norma cosa dire
Sei
La questione si ferma qui a questo rigore di bilancio da sola non basta quindi non è che condividiamo in pieno
Questa attenzione dell'Europa solo per il rigore dei conti pubblici se non è accompagnata da
Da azione per la crescita non è che Monte dottoressa sarebbe come economica compact cioè un trattato di di crescita di sviluppo certe o noi siamo convinti che stiamo operando perché l'Europa
Difenda il proprio modello sociale e perché si rafforzi in Europa l'economia sociale sociale
Di mercato
Però la precondizione appunto queste a mettere a posto i conti nei Paesi di modo che poi l'Europa insieme è evidente che c'è
Come dire a un'ulteriore delega di sovranità noi critici di questa
A regola d'oro pensano a questo no ma d'Italia la la
La la contemplata già
Nell'articolo undici della sua costituzione non ha la delega di sovranità hanno il crediamo ad un processo
Federativo no per l'Europa insomma e quindi lo facciamo con una certa fiducia adesso questo aiuterà la fase due per la fase due io voglio ricordare
La lettera invece che
Nostro premier Monti ha firmato con dodici leader europei tra i quali Cameron eccetera
Che fa una serie da una serie di indicazioni ed anche il quadro di come si è differenziato
Veda come siano differenziate le posizioni a livello a vederlo europea ora occorre spingere di più su questo grande mercato i cinquecento milioni
Di di europea i e attrezzare il Paese per intercettare le potenzialità di questo grande mercato quindi agire lavori dei voglio gli voglio ricordare gli otto punti il primo agire nel settore
Dei
Servizi
Il secondo creare un mercato unico realmente digitale il terzo un mercato interno nel settore dell'energia no e
Il quarto
Investimenti per
L'innovazione e il rafforzamento dell'area europea della ricerca ma il cui intorno apparire l'Europa al mondo quindi
Operare
Per l'apertura globale dei mercati con maggiore accordi di libero scambio con l'India collo
Camarda con il Mercosur col Giappone compresi emergenti addirittura nella lettera si dice dobbiamo dare un'ulteriore spinta del integrazione economica e con gli Stati Uniti
Prendendo in esame le opzioni tutte le opzioni comprese quelle di un accordo di libero scambio e con gli Stati Uniti guardare alla Russia
Prossimo ingresso nelle
Nel WTO sesto punto
Ridurre il peso delle normative europee VII promuovere un mercato
Del lavoro che sia più funzionante offra maggiori opportunità di occupazione ottavo ultimo punto ma il più importante riformare e mercati finanziario questa la
Verrà scommessa che noi
Abbiamo
Abbiamo di fronte insomma la questione della separazione tra le banche commerciali no
E le banche normale insomma le banche ombra o di investimento ebbe generale imitare le vendite allora scoperte o bisognerà regolare del commercio dei derivati insomma bisogna fare in modo
Che
Questa
Di finanza no
Dal Giudice Nocera finanze perché la finanza necessaria ma che ha prodotto questa
Questa crisi insomma si faccia tesoro di questa esperienza per questo non avvenga
E da queste cose da quelle che ho cercato di dire comprendiamo come
La dimensione sia
Extra nazionale di tutto questo no tutte ste cose non le può fare un singolo Paese no
E quindi noi
Nel
Approvare questa
A regola d'oro come dire confermiamo una volta di più ancora di più no all'anno nostro
La nostra volontà nella volontà europeista dell'Italia no
Perché
Ci sono
In Europa molte spinte a rinchiudersi in se stesso lei stesso ha ricordato che il trattato
è firmato da
Venticinque Paesi
E non e non ventisette in molti Paesi ci sono spinte come dire regressive rispetto al processo europeo è chiaro che se
L'Europa non fa la sua parte rende conveniente alla posizione no all'Europa perché si fa attore globale Patto per la soluzione no delle
Delle crisi o altrimenti non riusciremo a tenerla in piedi ma dovremmo ripensare come dal quarantacinque ad oggi sono passati sessantacinque sessantasei anni
Grazie all'Europa secondo me
Questo nostro continente ha goduto di pace è dovuto di benessere ultima considerazione
Sul fisco sulla scusa sulla golden rule cioè su questa norma di bilancio e costruzione di pareggio ci saranno voti contrari oppure
E io francamente credo credo di no mi sembra che nella prima fase non ci siano non ci siano state ci sono punti di vista
Diversificati insomma io ricordo anche le le audizioni no anche lo stesso Ministro Giarda che venne all'epoca in audizione come come
Il tecnico insomma aveva dei dubbi su cupa poi nell'articolazione del testo con tutte le gli equilibri le che le garanzie necessarie vedere a che punto questo osservatorio
Credo che si siano
Fugati
Molti i dubbi molti dubbi ricca rimane in campo la la questione di fondo che le dicevo fra chi pensa a più Europa
E chi pensa di rinchiudersi in se stesso neri e chiudiamo comma un'argomentazione a contrario perché
Giusto introdurne ci ha colpito una dichiarazione del professor Mario Baldassarri pure Presidente di Commissione
A
Finanzia Palazzo Madama che lui ha detto in un Paese che ha una spesa pubblica del cinquantaquattro per cento introdurre una norma di quel tipo ebbene
Rischia e avere un impatto piuttosto forte è una preoccupazione fondata questa ma certo l'impatto fortissimo formidabile per la più che su questa
Bisognerebbe guardare a un altra norma comprendono contenuta negli raccordi europee nel trattato sulla stabilità
Che è quella dell'abbassamento del debito al sessanta per cento del prodotto testimonia ombrelli casi ma ogni anno per l'Italia che noi abbiamo
Cercato di correggere mettendoci dei
Dei
Correttivi insomma no dall'interesse interpretativi
Ecco quella è più complicata ma anche su quella se non interveniamo non ci poniamo il problema che quella è la vera palla al piede del Paese quando parliamo di giovani e del futuro no da lasciare alle
Alle alle generazioni che verranno se non poniamo al centro questo tema
Facciamo puramente demagogica non possiamo parlare di politiche giovanili Ligorio fogli lasciamo sta palla al piede per il quale non hanno possibilità di operare quella la si ottiene in due modi no
Agendo
Come dire sul numeratore no il debito quindi abbassandolo ma anche sul denominatore perché
Se lei cresce ecco che l'incidenza
Essa bassa e quindi il debito diventa sostenibile bisogna agire sulle due leve perché facevo riferimento alla lettera e D. Monti
Dei dodici Paesi perché quella
Né nella volontà di aprire i mercati eccetera deve fare ci interrogare anche noi sussiste in un Paese
So che politica industriale se ce l'abbiamo se ce l'abbiamo perché io
Non è chiarissima ancora no e quale politica industriale eccome noi ci siamo salvati in questi anni
Perché migliaia di imprenditori sono andati per il mondo ha portato a casa scommesse eccetera ma in una situazione di domanda interna
Stagnante no di recessione se non esaltiamo le capacità della nostra impresa
Che andava nel mondo e se non l'accompagnano con
Strumenti è evidente che
No la grande apertura del mercato non sapremo intercettarla se se non sulle liberalizzazioni abbiamo tutte le resistenze che
Stiamo incontrando in Italia come pensiamo che il sistema italiano
Sia attrezzato ad affrontare un mercato di cinquecento milioni se rimane
Così chiusa in se stesso incrostato
è diviso per Castel insomma la scommessa è questa andare andare nel mondo e come accompagnarle no braccia voglio solo ricordarle che l'ICE con tutti i limiti che aveva
Però
Averlo tolto di di di punto in bianco fortunatamente ad essa abbiamo sostituito con le agenzie dovremmo interrogarci ad esempio sui nostri sistemi di assicurazione del credito
Dell'esportazione
Per le piccole e medie imprese no io faccio sempre se lei gira il mondo del male gira l'Italia
E vede
Che vede centri commerciali no con le bandiere di altri Paesi ma fare foro c'hanno lettere eccetera
Lei vede vivi andando all'estero e centri commerciali italiani
No la grande distribuzione no che è qua
Sì sì sì sì litigano a fare
All'ultimo sangue non sarebbe opportuno cercare di evitarla ad andare nel mondo perché sembra che la distribuzione come sappiamo vanno anche i prodotti nazionale e di quelle Paese ecco faccio due esempi
Per dire che se non ci poniamo sì problemi e non la vediamo un po'
La nostra visione anche la
La allora la condizione della crescita che essenziale rischiamo di non coglierla grazie Massimo Mannucci parlamentare del Partito Democratico membro della Commissione bilancio