"Diritti, ambiente, tempi: progettiamo oggi la vita di domani"

Il
Chiambretti Night del mille
Ecco
Va bene presidente
Compagni diamo inizio ai lavori dell'Assemblea nazionale
Per le elezioni amministrative del mille novecentonovanta
Il programma
Di questa Assemblea è noto
La relazione introduttiva sarà svolta dal compagno Angius
Vi do la parola
Ormai è incerto compagni e compagne salvo un cataclisma politico si voterà per il rinnovo dei consigli regionali provinciali e comunali il sei e il sette maggio prossimi
Con l'assemblea di oggi intendiamo avanzare le proposte del nostro programma politico per un nuovo governo delle città e delle regioni
Tra qualche giorno presenteremo alla stampa dieci schede tematico programmatiche alla quale abbiamo lavorato e che costituiranno in ogni campo dalla vita amministrativa la nostra proposta di rinnovamento di riforma
A fine marzo poco dopo lo scioglimento dei consigli pensiamo di tenere una grande assise nazionale per il lancio dalla campagna elettorale ma intanto molti organismi regionali e federali hanno già proficuamente lavorato alla impostazione politica e programmatica della campagna e possibile come sapete che in primavera si tengano anche tre consultazioni referendarie sulla caccia sull'uso di pesticidi sui diritti dei lavoratori delle piccole impresa è del tutto evidente che se questo accadesse si stabilirebbe una relazione politica molto stretta tra la scadenza referendaria è quella elettorale
è indubbio lo straordinario rilievo politico generale di queste elezioni
Esse giungono a conclusione di un quinquennio segnato da grandi mutamenti nella vita politica economica e sociale dell'Italia
Ma è tutto lo scenario mondiale che ha radicalmente cambiato la caduta del muro di Berlino simboleggia la possibilità di costruire un'Europa nuova e per davvero
Ora confinante non solo geograficamente aveste con i monti Urali ad Ovest con l'oceano Atlantico
Rivoluzione democratica nei Paesi dell'Est che spingono però la sinistra anche a Dolores
A ripensare la sua funzione storica
Si aprono nuove possibilità per quelle forze a cominciare dal partito comunista che hanno creduto e lottato in questi decenni nel nome della pace del disarmo della distensione per affermare nella pratica quei valori propri del socialismo umano di cui ha parlato Corbaccio
E se si vuole per dare corpo nell'azione pratica quell'idea che è propria di Marx della costruzione di una società non fondata sulla forza
Ma il mondo resta diviso tra Nord e Sud o tra Paesi ricchi e Paesi poveri
E resta segnato da forme di sfruttamento coloniale di oppressione di razzismo di alienazione di ingiustizia che non non solo risparmiano affatto
Ma segnano i tratti di quei paesi in cui si è affermato uno sviluppo capitalistico il capitalismo è stato giustamente detto
Non è sinonimo di democrazia
Tutte le forze di sinistra e di progresso sono oggi chiamati ad inverare la loro funzione politica in una situazione del tutto nuova
Ma nella quale permangono e anzi come in Italia si fanno più arroganti brutali tentativi di mettere in discussione quelle conquiste che i lavoratori la classe operaia le masse popolari hanno strappato in questi anni di cancellare in alcuni casi lo stato sociale e persino di vanificare quei principi di libertà e di democrazia e di autonomia propri dello stato di diritto affermati nella Carta costituzionale
E anche di questo sta discutendo il nostro congresso mentre tutto si muove nel mondo tutto in Italia rischia di restare fermo o peggio di tornare indietro e dunque il Congresso stesso deve costituire occasione stimolo per i comunisti
Anche per le forze che guardano con fiducia al nostro partito per aprire in Italia una fase di lotta politica nuova che si caratterizzi da più da un più intenso rapporto con la società con la gente con i suoi interessi con i suoi bisogni
Già al diciottesimo Congresso avevamo lavorato positivamente per definire per noi stessi e per la sinistra un nuovo programma politico
Ora vogliamo andare oltre
Che aveva preconizzato un nostro crollo alle elezioni europee è stato smentito e un'altra smentita è giunta dopo le elezioni amministrative di Roma
Noi restiamo una forza profondamente radicata nella società italiana capace di offrire del pane al Paese laddove ne ha il consenso
L'esempio di un modo di dirigere lo Stato nelle Regioni nelle Province e nei Comuni segnato da un altissimo impegno morale e politico progettuale che non trova riscontri nel nostro paese
Ora vogliamo fare di più
Non si tratta per una grande forza democratica e socialista come la nostra di intelligente la realtà con una sistematicità critica pur necessaria
Un movimento come quello di cui noi siamo parte essenziale delle conquistare giorno per giorno la capacità di agire per trasformare la realtà con la lotta sociale e politica
Guardando a destra senza prismi ideologici deformanti ma ben consapevole dei valori guida che ne ispirano l'azione non possono esistere dunque per noi approdi definitivi e sicuri su cui ritenere di essere al riparo dal rischio da pericoli di affievolimento del la nostra funzione di governo e di trasformazione della società dello Stato
Ma la sfida al rinnovamento di noi stessi ha un senso politico di straordinario rilievo Sessa e al tempo stesso sfida rivolta agli altri innanzitutto le forze della sinistra e di progresso per la cui unità vogliamo lavorare
Indicando adesso è la prospettiva di un'alternativa programmatica di governo e quindi dalla constatazione dei grandi e sconvolgenti mutamenti che hanno percorso la vita del nostro Paese
Per le nostre Regioni delle nostre città che trova una ragione effettiva quella impostazione nuova e originale rispetto al passato che vogliamo dare alla nostra campagna elettorale
Vogliamo progettare oggi le città di domani cioè la società del futuro
E lo facciamo indicando nei diritti nell'ambiente nei tempi di lavoro e di vita i terreni essenziali rispetto ai quali il ricollocare ridefinire il potere il potere politico e il potere sociale
Per questa via la riforma della politica non è per noi soltanto un severo impegno morale ma diventa la definizione di un obiettivo politico e culturale rispetto al quale ricollocare le forze in campo
Per questa via il nostro essere partito società si spinge a guardare a quel movimento reale che è fuori di noi e che non per questo è meno concreto e animato da una forte tensione politica
Chi avrebbe pensato
Anche tra di noi
Che i giovani degli anni Novanta avrebbero occupato le facoltà italiane per difendere l'autonomia della ricerca lo studio la formazione professionale dalla privatizzazione alla quale i gruppi economici più forti del paese vogliono piegare le università italiane
Con la nostra impostazione dunque ripartiamo dalla società dalla polis
Per qualificare la nostra lotta politica di opposizione e le nostre proposte di partito di Governo che vuole fondare il suo essere forza di trasformazione a partire dai diritti dei cittadini
Il diritto alla casa il diritto alla salute all'assistenza il diritto alla città vivi il diritto ad un ambiente pulito vogliamo costruire una città ambiente questa nella nostra volontà politica
Ma essa anche in questi anni si è scontrata da un lato con una sorda resistenza del Governo a dare alle Regioni alle Province Comuni politiche urbanistiche ambientali e sociali entro le quali consentire alle autonomia di affrontare le contraddizioni nuove che andavano emergendo
Dall'altro lato e per queste medesime ragioni sia andata consumando una crisi grave sotto il profilo istituzionale delle Regioni ed enti locali come strumenti di autogoverno
La nostra battaglia politica di questi anni non è stata vana essa ha riproposto il tema della riforma delle autonomie regionali e locali come questione democratica per la società italiane come tratto fondamentale della riforma dello Stato
Ma c'è di più noi rivendichiamo il nostro merito l'avere individuato nel governo delle città e del territorio il terreno di un grande scontro politico ideale su cui misurare per davvero le capacità riformatrici delle forze democratiche di sinistra davvero straordinario anche se io lotto di ostacoli è stato il nostro impegno come forza di governo e di opposizione nelle Regioni nelle Province e nei Comuni
La restrizione dell'intervento pubblico come effetto delle politiche neoliberiste messo in atto in questi anni ha colpito le Regioni Comuni italiani insieme diritti essenziali dei cittadini
Si sono prodotte nuove ingiustizie si sono creati ostacoli a volte insormontabili ad una nostra volontà politica riformatrice al tempo stesso però abbiamo sentito come un dovere democratico l'impegno per separare nettamente i compiti della gestione amministrativa da quelli della politica
Anche per questa impropria commistione ha spesso trovato origine la questione morale
La band heavy do atto come è stato fatto per nostra iniziativa al comune di Bologna e per altri versi in altra situazione al Comune di Catania
Sulla base di una riflessione di un'elaborazione che il partito da tempo andava conducendo l'avere individuato dicevo una riforma reale il cui contenuto e così sintetizzabile governare di più e gestire di meno
Ha costituito di per sé la prova di un coraggio innovatore che nessuna forza politica almeno in Italia ha dimostrato ma proprio su questo dato politico invitiamo tutte le forze della sinistra laiche cattoliche ambientaliste a riflettere perché perché ogni volta che possano innestarsi processi riformatori reali sociali e politici si incontrano qui in Italia ostacoli insormontabili che resistenze accanite
Le forze democratiche autonomistiche avevano di fronte a sé un'opportunità straordinaria la camera era chiamato a discutere il nuovo ordinamento degli enti locali
Si poteva costruire un'istituzione autonomistica davvero moderna non è stato così sia sprecata una grande occasione
Quella provata non è una legge di riforma
E gli amministratori non verranno risolte le difficoltà enormi dovute no normativa arcaica farraginose confusa che si frappongono al loro compito si è persino negato al Parlamento di discutere una nuova legge elettorale
Allora il nostro primo compito politico come forza di opposizione di questo Paese
E batterci contro le resistenze moderate e conservatrici che la Democrazia Cristiana il Partito socialista e con essa il governo Andreotti frappongono al rinnovamento dello Stato e della società italiana
Il rilievo politico straordinario delle elezioni di maggio è costituito dal fatto che le Regioni le Province Comuni italiani diventano oggi il terreno di uno scontro più dallo scontro più importante per le forze del progresso e per quelle della conservazione
è del tutto evidente che la DC di Forlani punta a bloccare nei comuni e nelle regioni non solo ogni possibile spostamento in avanti degli equilibri politici ma più ambiziosamente
Mira a bloccare ogni eventuale processo di rinnovamento del sistema politico che abbia negli enti locali nei comuni e nelle regioni il suo perno e ormai del tutto chiara la volontà della DC di Forlani di omologare gli equilibri politici locali alla diarchia che governa il Paese negando per questa via l'autonomia politica alle Regioni alle Province
Ai comuni e di palmare evidenza l'attacco che la DC si accinge a fare e a scagliare contro le giunte di sinistra
Siamo dunque di fronte a qualcosa di straordinariamente negativo è grave nel modo stesso di concepire il ruolo degli Enti locali da parte della DC
Essi nella perversa logica dell'attuale gruppo dirigente della Democrazia cristiana sono ridotti a mera funzione riproduttiva di una politica di dominio e conservazione che punta a conquistare nelle città
Un ruolo preponderante in stretta alleanza con i più forti gruppi economici e finanziari del Paese noi sentiamo il dovere democratico di denunciare da cui con fermezza il rischio di svuotamento delle prerogative delle Autonomie locali in cui si vanno esponendo appunto le istituzioni autonomistica del nostro paese di uno stravolgimento delle regole democratiche d'altra parte non è da oggi come ben sappiamo che si è sviluppato un duro attacco della DC alle giunte di sinistra
Noi pensiamo noi poniamo dunque al Partito socialista il quesito sesso in virtù dell'alleanza politica che sostiene il governo Andreotti sia disposta ad avallare questa scelta ormai del tutto evidente che la democrazia cristiana compiuto al Partito Socialista diciamo che siamo di fronte al rischio reale
Che qualora accettassimo subisse la nuova iniziativa democristiana
La sinistra tutta la sinistra compreso il Partito Socialista potrebbe trovarsi a fare i conti con un ritorno della DC quale non si assisteva dagli anni cinquanta e sessanta in altri termini
Chiediamo al Partito socialista italiano se è disposto ad avallare questa ambizione egemonica della DC
Anche per queste ragioni e non solo per difendere un patrimonio di esperienze politiche amministrative norme che la sinistra costruito in anni di governo nelle regioni rosse
Noi collochiamo la definizione delle nostre alleanze politiche a partire dalla costruzione di progetti nuovi di programmi innovativi e credibili per il governo delle città e delle regioni
Non siamo stati fermi in questi anni
Anche dove abbiamo avevamo conseguito consensi amplissimi anzi proprio in Emilia Romagna in Toscana e in Umbria in altre parti del nostro Paese siamo stati capaci delle più forti innovazioni della nostra stessa cultura politica
E anche oggi la nostra proposta è quella di andare oltre l'esperienza del passato affrontando sul piano politico e programmatico quelle contraddizioni nuove che sono andate emergendo accogliendo pienamente il senso di quelle opportunità
Che una trasformazione economica e sociale da noi stessi sollecitata ormai ci pone davanti
E in questo modo che vogliamo lavorare per costruire un nuovo schieramento di forze sociali economiche culturali politiche che a partire dal basso si ponga l'obiettivo come è stato detto anche recentemente da Occhetto di liberare il sistema politico liberando tutte le energie vitali della nostra democrazia
Si chiude un quinquennio fallimentare per le forze del pentapartito nel governo delle città delle province e delle regioni italiane
Giunte instabili e risorse permanentemente in crisi hanno provocato un degrado avvilente della vita politica amministrativa nei comuni e nelle regioni italiane
Tutte le autonomie regionali e locali ne sono risultate indebolito
La politica economica e finanziaria del governo che ha progressivamente tolto risorse poteri ai Comuni alle regioni ha trovato silenziose compiacenze nelle giunte di pentapartito
Il governo di grandi città come Roma Torino Napoli Catania Palermo è stato oggetto di un baratto vero e proprio tra la DC e il Partito Socialista
Nel caso di Palermo l'esistenza della giunta Orlando Rizzo è stata la causa di uno scontro politico aspri sino all'interno stesso della democrazia cristiana
Ma non c'è solo Palermo e la sporca storia della caduta della giunta Orlando Rizzo
Quello è un segnale un segnale importante e brutto ma c'è questa vicenda delle riforme istituzionali elettorali che ha assunto contorni paradossali
Essa viene usata dalla DC di Forlani dal PSI di Craxi non per rinnovare il sistema politico ma al contrario per bloccarlo e per fermarlo e se possibile
Pionati
Dalla decifrarla né dal PSI di Craxi non per rinnovare il sistema ma al contrario per bloccarlo per fermarlo se possibile per farlo arretrare il Parlamento è stato impedito discutere la nuova legge elettorale per i comuni per l'ostruzionismo del governo del resto a pensarci bene perché la Democrazia Cristiana il Partito socialista dovrebbero essere interessati a cambiare le regole della politica
Non è con queste norme non è con questo loro metodo perché di metodo si tratta che separano la gente dalla politica e puntano a omologare cioè a rendere subalterni tutti ai loro fini di potere
Partito socialista sembra gongolare
E non basta la speranza indurre il PSI a cambiare occorre una lotta politica come abbiamo detto aperti ed è difficile ripensare ad una funzione politica riformatrice della sinistra di tutta la sinistra senza battere l'attuale politica del PSI
è facile a dirsi ma non è impossibile a realizzarsi se si apre un più schietto confronto tra le diverse componenti laiche cattoliche e di ispirazione socialista di tutta la sinistra
Bisognerebbe cercare allora di parlare più schiettamente con queste forze della situazione politica delle prospettive future
Come non vedere uno spostamento in senso moderato e persino conservatore di tutta la politica italiana
Stanno cambiando molte cose e rapidamente
L'informazione vediamo e quasi tutta berbero Rusconi Zatta
Le leggi antitrust possono aspettare la crisi della magistratura è molto grave parti del Mezzogiorno sono governati da mafie camorre
Il Parlamento italiano è considerato da Andreotti da Craxi un ingombro fastidioso
Si vuole varare una legge contro la droga sì di cioè che però permetta di mettere in galera e tossicodipendenti qualcuno ha pensato di poter introdurre la pena di morte qualcun altro vorrebbe beatificare De Gasperi
E intanto dai diari dell'ex governatore Baffi emerge il pericolo vero rappresentati
Da una parte di questi partiti di governo e da questa classe dirigente
E non a caso tornano con incarichi politici e pubblici tantissimi molti uomini della P due e non a caso ogni movimento reale come quello degli studenti si fa di tutto per criminalizzato
Questa è un po'l'aria che tira e questa dovrebbe essere allora materia di seria discussione tra tutte le forze di sinistra e di progresso
Cancellare Palermo titola anche oggi l'unità cos'era mai in fin dei conti questa Giunta di Palermo da azzerare da togliere dalla memoria di tanti italiani
Era un'aria diversa che si respirava nei palazzi e tra la gente di quella città era qualcosa che distingueva non solo il governo di Palermo da tanti altri era anche una passione civile Orlando e Rizzo non hanno fatto miracoli a Palermo e Forlani può stare tranquillo non saranno beatificati
Ma rimpianti sì e questo lo saranno
Si è parlato troppo della giunta cosiddetta anomala di Palermo il partito socialista alla definita persino ma la Giunta ma non era la formula politica palermitana a suscitare scalpore e a quel modo di praticare la politica in forme nuove e originali che dava fastidio
Quello che è accaduto a Palermo ha un enorme rilievo politico generale non ci dice soltanto di che pasta è fatta la DC di Forlani
Ci fa capire anche il marcio che c'è in una parte della politica italiana
La decifrarla né si è assunta la responsabilità di spezzare a Palermo l'esperienza di governo dalla giunta Orlando Rizzo ma c'è dell'altro la verità è che la DC di Forlani il Partito socialista si stanno Spark come è accaduto dal momento in cui si è costituito il governo Andreotti il governo delle città e avvenuto a Roma poi a Catania ora accade a Palermo e temiamo che non sia finita
C'è una responsabilità gravissima del Partito Socialista Italiano che favorisce questa restaurazione opprimente nelle città di logore alleanze politiche e difetti e vecchissimi metodi di governo e l'attacco è rivolto principalmente alle giunte di sinistra di che cosa queste giunte sarebbero colpevoli
Sono delle giunte di sinistra dell'Emilia e la Toscana dell'Umbria di tante Province e di tanti comuni italiani le prove sicure di buon governo cui abbiamo assistito in questi anni
Lo dobbiamo affermare non per puro orgoglio di partito
Ma perché in verità nessun confronto impossibile tra il modo in cui le sinistre il Partito comunista hanno saputo governare il modo in cui al sugo permeato il pentapartito
Lo dobbiamo dire con forza perché la verità
Ma sono le inedite contraddizioni che stanno di fronte a noi non soltanto questo aspro scontro politico a dirci che esse vanno affrontati in modo nuovo ricollocando le forze di sinistra in questo senso noi rivolgiamo lo sguardo a un passato pur ricco di risultati positivi
Ah vogliamo guardare avanti andare oltre le esperienze politiche di governo delle giunte di sinistra per questo ne proponiamo un rafforzamento politico e progettuale di una compartecipazione di forze e di competenze più ampie e ci battiamo per una loro estensione nel Paese
Se il nuovo campo in cui si misura una qualità alta del governo urbano e quello del superamento delle contraddizioni sviluppo ambiente uomo-donna diritti e potere
E della garanzia della trasparenza dell'efficienza della maestà e per noi è chiaro che l'aggregazione delle forze di sinistra laiche cattoliche ambientaliste sta alla base costituisce il perno delle nuove alleanze politiche di governo nelle Regioni nelle Province e nei Comuni
Questo indirizzo politico non nasce dunque dal nulla ma trova riscontri positivi in esperienze amministrative importanti come quelle di Milano e di Venezia
E in una rete di rapporti nuovi che il partito ha costruito in questi anni
Con movimenti gruppi aggregazioni cattoliche che proprio in tante città possiamo citare ancora l'esempio di Cattaneo anche di Reggio Calabria hanno sperimentato positivamente nuove forme di testimonianza e di presenza politica noi ci poniamo dunque l'obiettivo di aggregare sul terreno di una nuova cultura della trasformazione urbana di un nuovo governo improntato a nuove regole di trasparenza le forze di una nuova sinistra la chiamiamo così
Che veda insieme comunisti e socialisti ed altre formazioni su una prospettiva di alternativa programmatica e autonomistica
Per questo abbiamo messo in campo una forte iniziativa politica vogliamo rendere chiaro ed esplicito il carattere dello scontro politico nelle città e nelle regioni da una parte c'è una democrazia cristiana la quale spesso si accosta il PSI che punta alla conservazione delle cose presenti ad un dominio come abbiamo detto su Comuni e Regioni finalizzata al mantenimento del potere
Con il suo vuoto progettuale poi la Democrazia cristiana si pone nella retroguardia dello schieramento politico e non a caso essa è travagliata nel suo rapporto con la parte più aperta e sensibile del mondo cattolico
Ecco un grande terreno d'iniziativa politica per noi
E d'altra parte appunto può costituire costituirsi uno schieramento di forze di sinistra che si coaguli a partire dai programmi dei Progetti dalle cose da fare dal modo di affrontarle dall'obiettivo politico di dar vita a governi delle città davvero nuovi la proposta che avanziamo e quella allora di un'alternativa programmatica autonomistica da promuovere nelle Regioni e negli enti locali
Un'alternativa che trovi una delle sue ragioni di fondo in un ruolo nuovo che le autonomie regionali e locali assumano come strumenti di autogoverno non proponiamo dunque
Deve essere del tutto chiaro formule di governo di giunte locali comunali e regionali valide per ogni realtà non indichiamo uno schieramento di forze da realizzare ovunque lavoriamo per un indirizzo politico preciso
Contrari come siamo sempre stati e siamo alle omologazioni politica tra centro e periferia alla meccanica trasposizione di esperienze da una parte all'altra d'Italia che non potrebbe avere alcun senso e che sarebbe contrario la concezione della politica propria del nostro partito
Su un punto però siamo ben ferme nella lotta al trasformismo e al consociativismo che fanno coro avendo le nostre istituzioni autonomistiche c'è un'autonomia politica dei Comuni delle Province e delle Regioni che vogliamo non solo difendere ma valorizzare nell'espressione diversa delle sue possibili articolazioni
è del tutto chiara dunque la nostra sfida la democrazia cristiana la nostra critica ma anche la nostra sollecitazioni unitaria al Partito socialista italiano
è molto evidente tutto quanto questo e del resto come fa il Partito socialista italiano a non vedere che il quinquennio che si era aperto nell'ottantacinque con il ritorno della DC al Governo di molte regioni si conclude il modo così disastroso
Nessuna stabilita nessuna governabilità è stata garantita e il degrado politico amministrativo è stato grande in tante città e in tante regioni
Sappiamo invece che altrove il Partito Socialista Italiano ha compiuto scelte coerenti almeno a nostro giudizio e anche impegnative
Lo ha fatto come ho già detto a Milano a Venezia ma lo ha fatto anche in Calabria nella regione Calabria in altre realtà
Noi non puoi vorremmo che questo pendolarismo politico del PSI finisse
E vorremmo aprire col Partito Socialista Italiano un confronto schietto alla luce del sole senza giochi sul governo delle città e delle regioni al fine di lire tutti per quale giunta per quale programma si chiede il voto delle elettrici e degli elettori
Noi non vogliamo che il PSI si sottragga questo impegno politico riformatore di così alto profilo politico istituzionale e culturale e non vogliamo fornire alibi
Noi vediamo il rischio che la politica del pie si sia Pretty su se stesse e d'altra parte sul piano generale il suo carattere sempre meno riformista e sempre più subalterno alla DC di Forlani Andreotti è messa in evidenza dalla nostra iniziativa politica ma questo deve accadere anche nelle regioni e nei comuni sappiamo bene che se il partito socialista si sottraesse a questo impegno la sinistra sarebbe molto indebolita e più difficile si farebbe la battaglia per il rinnovamento delle regioni e degli enti locali
Ma noi non torneremo indietro rispetto a questa scelta politica
Ecco dunque la nuova sfida che lanciamo al Partito socialista italiano
E proprio guardando le contraddizioni del vivere urbano ai dissesti idrogeologici alla devastazione delle coste e dei Monti all'inquinamento delle acque dell'aria l'uso mercantile dei centri storici al degrado delle periferie urbane
Che si pone per noi in questo Paese in quanto Paese capitalistica mente avanzato ma in molte aree civilmente arretrato
L'obiettivo di una trasformazione che rimette in discussione i modi di produzione il ruolo delle forze economiche i limiti e la compatibilità dello sviluppo dell'accumulazione della produzione di ricchezza
Ora in più una concentrazione di poteri economici e finanziari in mani sempre più ristrette va producendo una crisi degli istituti di rappresentanza molto grazie
E non può non colpire che le esperienze storico-politica del liberalismo democratico si trovino non solo in Italia inesorabilmente percorse da evidenti ma anche da inafferrabili disuguaglianze da sottili e grandi violenze
Dalla privatizzazione priva privazione di diritti collettivi e di libertà individuali
E da qui che si delinea l'orizzonte per una lotta per le Pari e sostanziali opportunità e per inverare la lotta per la giustizia per l'uguaglianza e per la libertà senza distinzioni di classe di sesso e di razza
A Milano ogni tanto manca l'aria da respirare al Sud quasi sempre manca l'acqua da bere nei rubinetti delle case
Nei centri storici di quasi tutte le città si muore di traffico di auto e di gas
Ma tra tante periferie urbane c'è solitudine violenza e paura e la vita urbana produce sempre più spesso forme di alienazione
Si è persino scritto che ci troviamo di fronte a trasformazioni di tipo antropologico
La città è oggi il concentrato massimo delle contraddizioni della nostra società contemporanea
Ed è a partire da qui che ridefiniamo il nostro progetto la nostra cultura politica
Vogliamo costruire un futuro diverso delle nostre città
Città di uomini e di donne ma anche di giovani e di anziani ma anche città cioè società di bianchi e di neri città interetniche liberate dallo spettro del razzismo che torna ad aggirarsi tra di noi
Il futuro delle città deve essere deciso dai Comuni dalle Province e dalle Regioni ma servono politiche urbane che il Governo non ha l'estate passata si è aperto un grande dibattito sull'uso della città dei centri storici del territorio del mare delle acque abbiamo affrontato con coraggio innovativo le vicende legate al progetto FIAT Fondiaria Firenze
Quelle seguite al concerto dei Pink Floyd a Venezia quella delle mucillagini dell'Adriatico degli incendi in Sardegna e anche in questi giorni abbiamo discusso dell'Acna di Cengio
Sono questioni diverse anche lontanissime tra loro eppure c'è un filo che lega tutte
C'è qualcosa di barbarico in questa nostra civiltà moderna che vuole consumare tutto e subito e non tutela nulla e non preserva niente
E così per le coste sarde devastate degli incendi come lo è per i centri storici delle città d'arte come lo è per il podio per l'Adriatico c'è un uso quasi violento che un po'tutti facciamo tolleriamo di qualcosa che non appartiene solo negli stessi
Noi dobbiamo ribellarci allo stato delle cose presenti
Le ceneri e le morti della Gallura e le mucillagini dell'Adriatico l'aria irrespirabile di Milano la qualche manca al Sud devono diventare un limite un limite invalicabile ad un modo di produrre di consumare anche di vincere non sono gli eventi naturali il vento la pioggia il caldo i terremoti la causa degli sconvolgenti cambiamenti che può subire la nostra quotidianità
La responsabilità è dell'uomo della sua idea di sviluppo della sua concezione di Società del suo progetto di governo è questo che bisogna mettere in discussione è da qui che è necessario partire
Quale differenza può esserci tra chi vuole calare decine di milioni di cemento sulle coste sarde o nel centro storico di Napoli
O chi pensa di trasformare i centri storici di grandi città in bazar del Madrini tali cancellando nella vita la storia e la cultura
Una rendita parassitaria prodotta da una borghesia mercantile compra Dora che va combattuta
Nel Mezzogiorno poi vi è una condizione disastrose avvilente di centri storici di straordinaria bellezza e ricchezza architettonica
Vengono abbandonati a se stessi mentre si costruiscono anonime informi orribile periferie urbane senz'acqua senza fogne senza servizi senza niente
Eppure il decadimento della vita delle città non è irreversibile
Chi paga questo aberrante sviluppo sono i più poveri sono gli operai i lavoratori i ceti popolari
Occorre dunque mettere in campo una lotta politica forte di massa fondata su una partecipazione popolare che ridiscuta i poteri politici e poteri sociali che ne discute i lavori quello maschile e quello femminile
Che si batta per i diritti sociali e di cittadinanza nel ridefinisca i tempi di lavoro di fitta gli orari e ritmi della città ma una lotta non basta
Per questo lavoriamo al progetto che abbiamo chiamato Città ambiente
Noi vogliamo davvero costruire un comune nuovo una provincia efficiente una Regione riforma
Noi ci battiamo per dare all'Italia istituzioni autonomistiche moderne efficienti trasparenti al servizio innanzitutto dei più debole dei loro bisogni
Noi vogliamo costruire una città solidale non ostile una città di tutti e non di poco non è facile
Non è facile perché occorre una lotta di alto profilo ideale politico che si ponga l'obiettivo esplicito di una profondissima trasformazione dalla nostra società di un profondo rinnovamento dello Stato di un inveramento dei fini della politica
Stanno di fronte a noi due crisi profondissima e quella della città come luogo della comunicazione della relazione dello scambio sociale della e della vita
E quella dei Comuni delle Province delle Regioni come istituzioni democratiche come strumenti dello stato di diritto come sedi di rappresentanza
Naturalmente
Ed è persino superfluo dirlo tra di noi ma lo dobbiamo ricordare sappiamo benissimo che vi è una qualità ben differente dei governi comunali regionali che determina grandi diversità dei livelli di vita degli standard dei servizi della qualità di gestione della qualità della vita nelle città
E siamo convinti che regole vecchie che vanno radicalmente cambiate non hanno tuttavia impedito e ne impediscono l'efficienza là dove si ha la volontà e la capacità di realizzarla sappiamo che la politica con le sue scelte che decide il buongoverno
C'è una bella differenza da come sono amministrate cita come modello Livorno da come sono amministrate città come rifugio Reggio Calabria
E tuttavia queste nuove crisi quella dei Comuni è quella delle istituzioni autonomistiche quella della città mai si erano così intensamente sommate di intrecciate nella storia del nostro Paese
Un autonomismo riformatore deve partire da qui se non vuole essere ridotto ad una penosa e frustrante lamentazione ed Eder collocarsi nel pieno di quello scontro politico che ha al suo centro il futuro degli istituti di rappresentanza delle assemblee elettive dello stato di diritto
L'autonomismo è stata una componente vitale riformatrice della democrazia italiana oggi non è più così dobbiamo chiederci perché e lo dobbiamo fare anche perché l'insorgere delle leggo lombardi al nord
Un movimento antistorico e reazionario deve sollecitare cioè dare vita come partito ad un autonomismo democratico forte fondato sulla giustizia fiscale sulle qua distribuzione delle risorse la crisi è molto grazie
E non basta a spiegare questo stato di cose l'attacco brutale che in questi anni e tenuto i comuni e alle regioni da parte dei vari governi questa è stata una scelta freddamente politicamente calcolata e poi progressivamente realizzata si è indebolito il tessuto connettivo della nostra democrazia politica e si è minata la capacità di governo delle Autonomie è avvenuto un grande sconvolgimento ma non è accaduto soltanto questo
E avvenuto che le forze riformatrici disporre ispirazione socialista cattolica e laica
Abbiano rinunciato ad una critica moderna sia dei caratteri dello sviluppo urbano sia della funzione delle istituzioni autonomistiche
E noi allora come amministratori e come dirigenti politici di questo partito come rappresentanti dei lavoratori siamo chiamati ad un intenso rapporto con la concretezza
Ma non c'è niente di più concreto e realistico che misurarsi sui valori fondanti di un'azione politica
Per questa ragione è semplice pensiamo che occorra partire da una critica di quella modernizzazione omologante che ha investito le nostre città sino a Cannes Cernan parlarne a volte la loro identità di Fidel nella storia
Oltre che la struttura urbana e che ha gravemente minato la funzione dei comuni italiani
Per il medesimo motivo sentiamo che è giunto il tempo del ridiscutere la qualità dello sviluppo la ineguale distribuzione di ricchezza che esso produce insieme ad un uso dissennato delle risorse ambientali artistiche monumentali
La città appunto il luogo dove più di tutti oggi si evidenzia il potere sociale si realizza il potere politico
Le città sono concentrati attività produttive servizi Poteri finanze nella città ce la progressiva frantumazione degli interessi dei bisogni
Non solo di classe ci sono nuove povertà e nuove emarginazione
Senza una lettura critica allora molto forte della realtà sociale urbana nessuna forza di rinnovamento sarà capace di delineare alcun progetto di governo capaci di coniugare libertà ed uguaglianza questo è il grande compito al quale siamo chiamati io non penso che in Italia un partito riformista sia tutto da costruire
Non è stato forse nell'esercizio di un'azione riformatrice di altissimo profilo ideale sociale culturale e politico che in tante città e regioni italiane
Le cosiddette regioni rosse che ci sono abbiamo dato prova di una straordinaria capacità di governo quale nessun'altra forza democratica in Italia ma noi non vogliamo stare fermi
Non ci accontentiamo di guardare il presente e gestire l'esistente
Noi poniamo dunque a noi stessi e più in generale le forze della sinistra laica cattolica e socialista
Ambientalista il grande obiettivo di una riforma della politica delle strisce istituzioni che muova dal basso del sistema dalle città dalla polizia
Il nostro progetto al suo centro una politica che portarli alla condizione umana di oggi
Una politica che rechi in sei valori altissimi di liberazione rispetto alle frustranti contraddizioni del tempo presente attraverso un atto rinnovato di autonomia culturale ed ideale
Stanno quindi di fronte a Noemi grandi contraddizioni ma anche straordinarie opportunità la questione politica che al centro della nostra lotta poniamo dunque è questa chi è che governerà il futuro delle città del territorio
Ecco la questione decisiva
Nei prossimi dieci anni pensate si dice che saranno investiti nelle più importanti città italiane quattrocento mila miliardi di lire
Come a quali fini per chi
Si ripropone per questa via una straordinaria questione di civiltà di civilizzazione ma anche una grande questione politica
La questione dei valori dei diritti delle libertà dei poteri
E non a caso quindi l'uso della città insisto su questo punto del territorio direi il governo dei centri storici delle periferie ma direi anche della terra dell'acqua dell'aria degli spazi
Diventa il terreno dei nuovi conflitti non solo sociale ma culturali politici e ideali
Chi decide
Ecco la domanda
Abbiamo parlato di nuove regole perché a qualifica come non vedere che una grande ristrutturazione economica e sociale che cambia la collocazione politica dei soggetti
Pensiamo alle donne
è collegata alla ristrutturazione urbana l'uso della città e del territorio alla definizione dei nuovi servizi alla persona
Come non vedere la infinita debolezza istituzionale per i comuni e per gli amministratori ad affrontare questa straordinaria complessità noi denunciamo allora con forza la totale assenza delle politiche di governo in questo campo
Ma al tempo stesso sappiamo bene che il non governo e una forma di governo come ci insegna ad esempio la mancanza della legge sui suoli
Come possono programmare la costruzione di nuove case un nuovo sviluppo urbanistico quei comuni che sono debitori di quindici mila miliardi che non hanno a proprietari delle aree espropriate se il governo non interviene con un apposito provvedimento bisogna dire basta
Bisogna dire basta perché non a caso la grande impresa e la grande finanza pubblica e privata no messo gli occhi in parte le mani sul territorio investendo qui enormi profitti
Pronti così a determinare l'uso a selezionare i bisogni a condizionare le scelte delle città a danno della società più bisognose
Un potere autonomistico istituzionalmente debole politicamente permeabile è la condizione perché passi questo ambizioso disegno politico
Noi ci battiamo allora lo diciamo chiaramente perché non siano fiati tal stato Fondiaria o i Cavalieri del lavoro a decidere il futuro delle nostre città
Si spiegano così le ostili resistenza dei governi a quelle iniziative delle giunte regionali comunali di sinistra che sono state messe in campo sul piano sociale e urbanistico ambientale
è stato un atto di eccezionale gravità che il Governo abbia bloccato prima la legge regionale sarda per la tutela delle coste dalla speculazione anche mafiosa
E dopo abbia affermato il piano paesistico dell'Emilia-Romagna prima regione italiana quello predisposto cioè quindi chiaramente dimostrata una resistenza contro l'informatrice che politica da parte del governo
Ci vuole cancellare l'autonomia dei Comuni delle Regioni l'autonomia finanziaria politica e amministrativa ci vuole omologare tutto per governare dal centro e i ribelli vanno colpiti
Ma noi dobbiamo reagire noi abbiamo difeso le giunte di Palermo quella di Catania dagli assalti della DC e del PSI come esempi di buon governo in questo mezzogiorno avendo costituito e se per secondo noi una rivoluzione politica e culturale salutare per il tutto il sistema politico italiano
Come abbiamo difeso difendiamo il governo di sinistra della regione Calabria
Si tratta di una grande esperienza democratica per tutto il sud di enorme valore politico
Ci sono già visto i risultati positivi ed importante quell'esperienza condotta in condizioni difficilissime deve continuare per non far morire la Calabria
La condizione in cui si svolge la vita politica e sociale del Mezzogiorno sono drammatiche
è ben noto che la mafia la camorra la fanno da padroni in città e regioni del sud mafia e camorra hanno trovato in una parte della classe dirigente meridionale di governo omertà compiacenze connivenza
Che ha nominato la funzione democratica di Regioni Province e Comuni non sono pochi Ciccio Mazzetta che circolano nei comuni e nelle regioni del Mezzogiorno
E il voto in molte città del sud non è libero non è democratico lo abbiamo dimostrato
Noi imponiamo la bandiera di una riforma politica e morale nel Sud o del suddito quanti sono i Ciccio Mazzetta che la democrazia cristiana candiderà nel Mezzogiorno
C'è una rete di connivenze politiche affaristiche in Calabria in Sicilia in Campania ora anche in Puglia che ha nella mafia nella camorra soggetti attivi e protagonisti dentro lo Stato dentro i Comuni dentro le regioni ecco perché nel Mezzogiorno non si esercita un giudizio su chi amministra perché c'è il ricatto la minaccia e la paura ecco perché la nostra è una battaglia di democrazia e di civiltà
Noi vogliamo liberare la società meridionale dall'oppressione della mafia non siamo ancora lì alla Colombia ma la strada è quella ed ecco perché tutta la nostra politica in ogni campo deve avere una forte caratterizzazione meridionalista anche per noi c'è da dire che dobbiamo nel Sud riscoprire il valore democratico dell'opposizione
C'è una lotta politica da fare ad un consociazione Isma'che riduce la subalternità la nostra funzione
Il clientelismo la camorra non si combattono solo con la denuncia
Ci voleva un'iniziativa politica più generale sia sul piano delle riforme istituzionali sia su quello della lotta per lo sviluppo economico e sociale per garantire ai giovani in cerca di lavoro un salario minimo garantito
Ecco un'altra bandiera politica
Ma è un'opposizione locale continua seri a propositive combattiva che può creare spazi nuovi sollecitare coscienza Ciucci chic suscitare movimenti democratici hanno ed è esattamente a questi fini
Il rischio più generale nel sud è quello che più intensa diventa oggi la nostra lotta contro il conservatorismo democristiano e il modernismo socialista
Noi collochiamo quindi tutta la nostra iniziativa nel Mezzogiorno su un piano più alto tale nega da caratterizzarsi per una pratica concretezza ma anche per un elevato profilo politico ideale sociale
Ci sono gli spazi le occasioni le opportunità per grandi battaglie di civiltà e di costume vorrà pur dire qualcosa se la lotta degli universitari è partita da Palermo di grande valore etico e politico è stato nei mesi scorsi il recente documento dei vescovi sul Mezzogiorno ma noi comunisti ci permettiamo di dire comunisti meridionali
Abbiamo rappresentato rappresentiamo movimento che è stato capace di andare oltre il solidarismo
E che ha saputo fare acquisite una parte grande del popolo del sud la cognizione di sé dei propri diritti come persone come cittadini come lavoratori
Ora si apre per noi una nuova frontiera nel Mezzogiorno far diventare patrimonio di ogni giovane di ogni ragazza del Sud il diritto al lavoro alla sicurezza alla pulizia a cominciare dal proprio paese dalla propria città dal proprio Comune
L'autonomismo è stata una componente storica del meridionalismo democratico per queste ragioni il principio democratico dell'autonomia politico va difeso
Altra cosa io ovviamente esprimere un giudizio politico e compie una scelta politica conseguente su questa o quella Giunta
E da qui e da qui che nasce l'esigenza di un nuovo corso della politica autonomistica che ne discuta appunto il potere i lavori che si batta per i diritti che ridefinisca i tempi di lavoro e di vita
Ci vuole un comune nuovo con poteri definiti con risorse certe con regole moderno ecco che cosa intendiamo per grande questione democratica e autonomistica
Il decennio che si chiude è stato segnato dall'attacco più duro mai rivolto ai Comuni alle regioni italiane
L'obiettivo come ho già detto era politico cancellare ogni forma di autonomia e di auto-governo centralizzare risorse Poteri colpire così la spesa sociale dare un altro colpo ciò che restava dello stato sociale
Guardate quello che succede sulla sanità è in atto una controriforma che ci riporta al passato che non supera le disfunzioni organizzative e politica del presente
Sportelli dispensa o agenti delle tasse questo dovrebbero diventare i comuni e le regioni italiane togliendo ai Comuni ogni capacità di governo reale si compie un'altra operazione politica gigantesca di enorme portata
Si offre come ricordavo poc'anzi su un piatto d'argento il governo delle città e del territorio i più forti alla grande impresa la grande finanza che infatti ambiscono a condizionare determinare l'uso della città
Ecco perché ci battiamo perché il risanamento del debito pubblico non venga pagato dalla gente comune dalle famiglie meno abbienti dei lavoratori
Riflettiamo un momento che cos'è la legge finanziaria nel concreto nelle città nei quartieri popolari tra i lavoratori tra gli operai tra le famiglie
Riflettiamo su quante ingiustizie denunciamo lo si sono sommate in questi anni a danno degli amministratori da una parte dei lavoratori dall'altra
Ecco l'uso politico di una politica finanziaria falsamente rigorose
Mozione non sta nella scelta di una delle due figlie ma in una loro mediazione che non estingue il conflitto ma anzi mi fa fare un passo in avanti
Ad entrambe mediazione difficile ma non impossibile a per giungere ad essa bisogna capire bene la natura del conflitto nelle città agli antagonismi in campo gli interessi in gioco
E sono così allora si può dar vita ad un riformismo autonomistico reale ad un processo di aggregazione di un nuovo schieramento più ampio e più forte e ricco di idee
Nuovo delle forze democratiche di sinistra la battaglia per i diritti diventa così qualcosa di politicamente visibile perché in grado di rispondere ai bisogni alle nuove povertà all'emarginazione
Pensiamo alla casa ai servizi alla scuola alla salute al traffico e Alberto visibili perché capaci di delineare un modo diverso di porsi delle istituzioni rispetto alla crescita economica individuando compatibilità perse necessari se necessario anche limiti nel Sud il suffragio universale minacciato da quei partiti e governi che non combattono mafie e camorre tollerano connivenze tra politica affari appalti
Perché per esercitare onestamente lavoro di amministratore deve essere richiesto un coraggio straordinario civile morale persino fisico che democrazia è questa
Perché dobbiamo accettare che i Comuni del Mezzogiorno diventino il veicolo istituzionale di una più terribile penetrazione della mafia dentro lo Stato ecco allora la vera modernità della battaglia meridionalista che vogliamo far vivere nelle notti urbane negli scioperi civili per i servizi nei presidi democratici per far funzionare una uso per costruire asili nido consultori scuole e strade
Ma anche per chiudere i centri storici al traffico per usare bene le aree dismesse per ricattare gli immobili vecchi per proteggere il patrimonio artistico e ambientale
Non si esce allora da questo acutissimo travaglio senza spingere in avanti a coerente compimento il dettato costituzionale oggi disatteso
Si affondano le regioni se non si restituiscono avesse capacità programmatorie reale
La Costituzione repubblicana attribuisce ad esse funzioni legislative essenziali ma esse sono disattese la crisi dei Comuni è reale ma ancora più preoccupante se ci pensiamo bene quella delle regioni
Esse costituiscono ormai il punto di articolazione dello Stato più sofferenti
E hanno contribuito diversi fattori ma innanzitutto ne hanno determinato la crisi l'azione politica dei governi centrali
Ma un affettiva governabilità democratica non può essere garantita senza ridefinire un ruolo essenziale delle regioni nel governo della Società
Nell'aprire come facciamo una grande battaglia politica per affermare l'esigenza di uno sviluppo equilibrato il programmato della nostra società
Noi avanziamo la proposta di una riforma delle regioni del sistema regionalista cioè di una riforma che ridefinisca un potere reale preciso degli istituti regionali rispetto al Governo al Parlamento agli organi centrali dello Stato
Ma nella nostra visione le Regioni devono tornare ad essere ciò che il legislatore ne aveva aveva avesse previsto
Organi e strumenti essenziali di una nuova articolazione dello Stato di un suo più moderno ed efficiente in modo di essere sulla base di definite attribuzioni competenze legislative e funzioni di governo
Non si governano le metropoli italiane senso nuove specifico ordinamento che le riguardi e per questo noi comunisti abbiamo avanzato la proposta di una grande riforma che prevedesse la redistribuzione dei poteri delle funzioni delle competenze delle risorse
Del nostro ordinamento costituzionale
Si chiude davvero un decennio e gli anni Novanta negli anni Novanta i Comuni le regioni italiane risultano ancora più deboli e lo stato delle nostre Province resta ancora non chiaramente definito
Con questa enorme difficoltà andremmo nel mille novecentonovantatré all'apertura delle frontiere alla libera circolazione di uomini mezzi finanze professionalità con una pubblica amministrazione ridotto ormai al disastro e con le istituzioni autonomistiche più deboli d'Europa
Preme anche per queste ragioni l'esigenza di una riforma forte che per essere tale deve investire l'intero ordinamento costituzionale cioè il modo di essere dello Stato
Parliamo delle regole dunque ma anche della politica del ruolo dei partiti ma anche delle politiche dei governi e delle leggi del Parlamento
Potremmo fare molti esempi e non li faccio sulla coerenza autonomistica degli atti di governo potremmo parlare della legge finanziario di quelle leggi di accompagnamento nelle politiche della sanità della Casa delle infrastrutture che tolgono a Comuni e Regioni poteri di programmazione che già hanno privandole di risorse di funzioni politiche ci vuole governare decidere tutto da Palazzo Chigi i piani sanitari e piani regolatori lo bisogna sapere potranno non contare più di un arrogante autoritarismo riserverà perse il diritto di decidere ma espropriando così comuni regioni si apre la via al privatissimo alla speculazione
Ecco noi siamo messi di fronte a tutto quanto questo noi vogliamo che i partiti anche nelle prossime elezioni anche se tutto ciò ormai si è complicato siano messi di fronte alla responsabilità di avanzare alle elettrici e agli elettori la loro proposta di governo vogliamo cioè che le elettrici e gli elettori siano messi di fronte alla possibilità di scegliere non solo i partiti ma le coalizioni di governo le giunte il sindaco
Proponiamo una grande riforma del nostro sistema politico in senso autonomistico che tocchi le regole elettorale
Lo diciamo chiaramente non rinunceremo a questa battaglia
E non ci sarà vera riforma senza cambiare anche profondamente il rapporto tra cittadini e istituzioni ed ai comuni italiani che si poteva e si può iniziare se lo si vuole questa è l'occasione questo è il momento di si è approvata la legge sull'ordinamento degli enti locali senza toccare i meccanismi elettorali
Noi abbiamo espresso un giudizio negativo sulla legge approvata alla Camera
E siamo tanto più in diritto di farlo perché governo e maggioranza hanno sistematicamente respinto le nostre proposte emendative che miravano a Daria la legge un vero carattere riformatore carattere che infatti non ha la nostra tenace la forza delle nostre proposte hanno indotto a qualche ripensamento sia pure parziale come per esempio per le aree metropolitane per le quali è stato positivamente accolto per esse la nostra richiesta di un nuovo regime istituzionale di governo come per l'introduzione delle Autonomie statutarie come per la definizione dei nuovi e più precisi compiti per la Provincia
Non è la legge sono rimasti aspetti del tutto negativi continueremo a batterci la battaglia proseguirà al Senato e riguarderà la definizione più freddi più precise funzioni per i piccoli comuni la possibilità del ricorso al referendum da parte dei cittadini l'introduzione di una percentuale fissa sul gettito dello Stato da riservare agli enti locali
L'eliminazione di quel controllo prefettizio sugli atti dei comuni che aprirà conflittualità e paralisi enorme
La rottura di quel rapporto tra Comuni e ministero dell'interno che va spezzato per stabilirne uno con il Governo e con il Parlamento in quanto tali
C'è una domanda pressante dei cittadini di efficienza e di trasparenza e questa domanda riguarda il rapporto stesso tra cittadini e istituzioni tutta la legge del Governo ha un'ispirazione moderata il mio noi abbiamo insistito la riforma elettorale introdotto nel testo avrebbe fatto compiere alla legge un salto di qualità positiva
Noi abbiamo avanzato questa proposta con grande senso di responsabilità democratica del quesito che abbiamo posto era questa
Debba essere deve essere o no l'elettorato a scegliere programmi chi li realizza con quali coalizioni
O invece la carica di sindaco di assessore deve essere trattato mercante Giata indipendentemente da ciò che si dice prima del voto agli elettori
Sappiamo bene che esiste un vero e proprio negozio delle cariche pubbliche per mantenere potere fare favori e clientele per questa via procacciarsi nuovi voti
Questa democrazia non è compiuta mai mercanteggiare
Anche perché vige un sistema quello delle preferenze ormai unico in Europa
Non accade solo questo sappiamo bene che questa negoziazione continua per tutto il mandato consiliare provoca crisi politiche amministrative paralisi instabilità e anche trasformismi
E forme di bere responsabile d'azione diffuse non solo dei singoli ma dei partiti e delle forze politiche
Noi lo diciamo chiaramente vogliamo togliere un po'di potere partiti e darlo alle lettrici agli elettori non vogliamo restare inermi ad una espropriazione continua del corpo elettorale ad uno svuotamento delle istituzioni d'un degrado della politica
C'è una crisi allarmante di legittimazione democratica delle assemblee elettive cresce la distanza del distacco tra governanti e governati
Allora è da qui che deve partire la riforma della politica
I meccanismi elettorali infatti determinano la quantità ma anche la qualità della democrazia
Ma la democrazia anche quella voluta dal costituente non è democrazia esclusiva dei partiti e qualcosa di più di più ricco e di più ampio
Dobbiamo dire che ci sono degli spazi impropri che i partiti di governo cupa no e che vanno ridotti
Ed è per questa via che si può risanare la nostra democrazia
Noi pensiamo che un'autonomia forte moderna debba dunque poggiare sul rapporto nuove diverso tra Comuni e cittadini
Ma riteniamo che anche per questa via la politica nei comuni italiani possa essere possa ritornare ad essere una cosa seria
Tutta la proposta del Partito comunista è stata ispirata dunque ad un forte principio democratico
Essa pretendeva ed auspicava e lo ripeto qui che la stabilità dei governi locali fosse fondata sulla legittimazione politica del consenso direttamente Espresso dal corpo elettorale
Noi comunisti sappiamo bene che il perseguimento dell'alternativa è affidata al consenso elettorale i rapporti tra le forze politiche
Il problema però è un altro è quello nel quale abbiamo già detto
E quello di partire dal basso per rinnovare il vecchio sistema politico e per offrire alle energie vitali della Società Italiana nuovi spazi forme originali alle più aperte forza della democrazia italiana
è così che vogliamo aprire una fase nuova nella vita delle Regioni delle Province e dei Comuni
E possiamo far questo proprio perché dove abbiamo esercitato funzioni di governo siamo stati capaci di garantire sul piano istituzionale sociale e politico anche forme di auto riforma
Un sindaco l'altro giorno ci ha detto ma a che serve eleggere in forma diretta un sindaco se poi quel sindaco non ha un potere reale ed effettivo per realizzare il programma che vorrebbe
Questione decisiva
E sentiamo quindi dover dire che dobbiamo ingaggiare una battaglia politica più forte più decisa più convincente e lo dobbiamo fare come partito lo deve fare tutto il partito
Per garantire l'autonomia finanziaria i comuni e per restituire ad essi capacità programmatoria
Noi non possiamo accettare che sugli amministratori comunisti cadano responsabilità che essi non hanno noi non possiamo tollerare che il Partito comunista con la sua politica i suoi amministratori siano impediti dal governo e dalle sue scelte a realizzare progetti che essi si danno da al cui centro c'è sempre una grande volontà di giustizia
Perché i nostri amministratori devono essere costretti a fare acrobazie per spendere i loro bilanci
Ecco dobbiamo mettere in campo una lotta politica più decisa più convinta più forte
Non è in discussione il futuro di un ceto politico comunista
è in gioco il futuro del nostro stesso partito di questo partito chi ha responsabilità di governo in una parte importante del Paese
Non esiste non è mai esistito un partito degli amministratori
E invece esistito da vissuto negli eletti comunisti nei dirigenti di questo partito un'unica e sola volontà politica di rinnovamento che ha costituisce ha costituito e costituisce un valore straordinario per la democrazia italiana
Oggi vogliamo darci l'obiettivo di un rinnovamento della rappresentanza come strumento essenziale di raccordo tra società politica e società civile tra governanti è governata ed è in
Stia ambiti cioè con un significato politico generale che re collochiamo la lotta delle donne comuniste per un riequilibrio della rappresentanza tra persone di due sessi in questo modo lavoriamo per fare avanzare una nuova classe dirigente con unisca nei Comuni nelle Province e nelle Regioni che sia tale non solo all'interno del partito ma rispetto alla società civile alla gente alle città noi vogliamo far scendere in campo nuovi protagonisti della lotta politica
Da avviare a partire dalle città e dalle Regioni nuovi processi politici riaffermando dove necessario il valore altissimo dalla funzione democratica di forza di un po'non è ma con l'ambizione di costruire un'alternativa al pentapartito per questa via proponiamo le forze di sinistra di progresso l'obiettivo di una vera e propria autoriforma del regioni e degli enti locali per questa via ci battiamo per restituire dignità alla politica è nostra la lotta contro l'invadenza la e vari cauzioni onnivora dei partiti e proprio per queste ragioni noi comunisti nelle città siamo promotori e sostenitori di un anno uova pluralità sociale politica che nel campo dei servizi dell'assistenza della cultura dell'ambiente renda protagonista effettive le forze del volontariato della cooperazione dell'associazionismo produttivo e culturale e in quest'è un modo che si afferma in modo davvero moderno la funzione politica dirigente di governo del Partito comunista non in quanto partito Stato ma appunto al contrario in quanto partito società funzione strumento insieme nelle ma anni dei lavoratori è con questo spirito che lavoreremo alla predisposizione delle liste fiscale elezioni regione ali amministrative laddove si determineranno le condizioni politiche noi punteremo a dare vita liste di larga coalizione di sinistra di alternativa in cui possano confluire forze e movimenti organizzazioni locali ambientaliste Cattle che nelle città si sono positivamente misurate e hanno dato prova di una loro forte rappresentativa testimonianza nel Mezzogiorno pensiamo all'eventualità di liste unitarie di lotta contro la mafia in altre situazioni
Ci batteremo affinché le liste comuniste col simbolo del nostro partito siano aperti e più aperte che nel passato alla presenza di singole personalità della cultura delle professioni del mondo del lavoro della produzione in ogni caso ci impegneremo tutti affinché alla presenza delle donne nelle liste donne comuniste non faccia riscontro un lavoro di tutto il partito affinché è molto di più che in passato un nome avete fatto di donne possano essere lette rappresentare la loro specificità la differenza dei loro bisogni dei loro valori dei loro interessi in questi anni e mi avvio a concludere nostri compagni i nostri compagni amministratori hanno dato prova di straordinarie capacità amministrative e di governo a volte anche di gran e Simo coraggio e io voglio qui ricordare quei compagni e le loro famiglie fatti oggetto soprattutto nel mezzo il uno di ricatti di minacce di attentati affinché abbandonassero si ritirassero porre cedesse rispetto ai loro compiti istituzionali e voglio ricordare che alcuni di essi hanno resistito e hanno anche pagato con l'avvio da questa loro rigorosa coerenza in difesa delle istituzioni che rappresentavano e dei valori per i quali si batteva siamo nel pieno della campagna congressuale ma il Congresso care compagne e compagni il dieci marzo Saracco incluso c'è un dibattito intenso è partecipato si misurano pareri e opinioni politiche diverse tutte con pari dignità in alcuni osservatori esterni ed in diversi commenti questo nostro confronto ho aperto e franco viene sottilmente commentato con la speranza che esso possa produrre lacerazioni e divisioni re pagabili evidentemente non ci conoscono bene il Congresso deciderà le scelte foot ore ognuno di noi ha compiuto le sue scelte con grande senso del dovere di lealtà e di schiettezza verso se stesso verso il partito ma noi tutti sappiamo bene al di là delle posizioni di s che questo nostro partito in un bene essenziale per la democrazia italiana non si illudano noi ci stiamo tutti impegnando molto in questa campagna congressuale sappia sappiano però che tutti noi tutti insieme combatteremo la battaglia politica elettorale che ci attende con rigore compassione con sacrificio ancora maggiore di quello che oggi profondi hanno
Noi sappiamo di essere e non solo per la nostra storia ma per il nostro presente parte essenziale di un movimento ideale politico che ha scritto e scrive pagine conosciute ma anche ignoti e di straordinario valore umano nella vita civile sociale e politica di questo Paese
Combatteremo questa battaglia politica delle tonale che ci attende come un sol uomo parlatene allora di questo compagni e compagne in tutti i congressi noi siamo un movimento reale una forza sta
Ordinaria della democrazia italiana siamo una storia di milioni di uomini e di donne di questo Paese siamo una storia e restiamo una speranza
Cari compagni e concordo con l'impostazione politica con lo spirito della relazione di Angius e proprio per questo non intendo addentrarmi su tutti i temi che sono stati qui posti
Sul tappeto intende invece soffermarmi su alcune questioni
Che ritengo determinanti e sulle quali occorre imprimere un particolare impegno da parte nostra
Al centro del prossimo confronto elettorale a mio avviso va posta la questione della riforma della politica
Alleanza di governo programmi liste devono rispecchiare essere espressione di cui sta esigenza
Non si tratta di una scorciatoia né di una rinuncia a misurarsi sui contenuti sociali di un progetto di trasformazione ma di essere consapevoli che senza liberare less e tutti i giorni tutte le istituzioni dal peso opprimente del vecchio sistema politico la loro capacità di risposta ai nuovi bisogni e alle nuove domande sociali rimarrà come purtroppo accade in c'è Hertha lenta faticosa esposto ai colpi di un modo di fare politica che tende sempre più a operare entro l'orizzonte chiuso io opaco della mera gestione e spartizione del potere
Anche nelle migliori esperienze dicono
No là dove è più forte la predisposizione e la spinta al cambiamento all'innovazione si avverte il peso frenante di un sistema politico ormai logoro
Io credo che nel corso della prossima campagna elettorale dovremmo fare ogni sforzo per dare valore rilievo nazionale a quanto di due
Poco di positivo è stato realizzato dalle amministrazioni di sinistra come ricordava Angius alla capacità di risposta che se hanno mostrato di avere nei confronti delle nuove esigenze agli sforzi che sono stati compiuti per garantire ai cittadini i loro diritti e dovremmo nello stesso tempo presentarci agli elettori con il volto di chi è capace di tradurre in programmi concreti in precisi impegni le non dove parole che abbiamo posto al centro di questa nostra Assemblea diritti ambiente tempi e a cui vogliamo ispirare la nostra azione futura
Ma se non mettiamo in chiaro che senza una diversa e rinnovata organizza e dei pubblici poteri a partire dalla riforma del potere politico la capacità di guida democratica dei nuovi processi sarà debole confusa e incerta rischiamo di non farci capire dagli elettori che non prende non comprendono più perché tanti buoni propositi tante nobili intenzioni rimangono sulla carta o avanzano con lentezza esasperante e dalle attese deluse dalla trascina Rossi dei problemi
Che nascono i fenomeni preoccupanti del distacco della sfiducia del localismo corporativo e razzista che avrà un peso molto forte nella prossima competizione elettorale nella Fran in trazione politica
Non possiamo dunque immaginare di rispondere alle contraddizioni problemi vecchi e nuovi provocati dalle trasformazioni in atto con un sistema di poteri regionali e locali debiti
Atto disarticolato privato di ogni autonoma capacità di risposta soffocato da un vecchio modo di fare politica per questo noi vogliamo e dobbiamo presentarci all'appuntamento delle prossime elezioni all'rispettive con una forte iniziativa volta restituire alle comunità locali quella pienezza di sovranità popolare oggi di mediata dalla partitocrazia insidiata da potenti poteri priva atti compressi dal centralismo
Dalla delle imposte che informa portava una forma di deresponsabilizzazione reale dello Stato minacciata in certe zone del Paese dall'intreccio perverso tra politica e criminalità armi pizza ma questa battaglia non si potrà vincere se la politica non riconquisterà fino in fondo la sua dignità la sua funzione di indirizzo e la sua capacità propulsiva qui in via restituire alla politica dignità vuol dire oggi soprattutto preme l'acceleratore come mai è stato fatto e come appare ormai ineludibile e indilazionabile sulla questione nodale della riforma della politica
E forme della politica vuol dire innanzitutto allargare la sfera della sovranità
E della partecipazione delle comunità locali a campi che sono state sinora riserva di caccia esclusiva dei partiti
Va rotto il meccanismo destabilizzante corruttore della delega in bianco i partiti nella formazione dei governi locali occorre restituire i cittadini pienezza di sovranità nel rapporto tra partiti ed elettori ci vuole chiarezza e lealtà occorre dichiarare i cittadini perché possono effettivamente decidere con chi perché cosa e con quali uomini si intende governare
Questa è la strada che lo indichiamo per porre fine democraticamente a quelle crisi dei governi locali ormai sempre più frequenti che nascono dal potere senza vincoli di cui dispongono oggi partiti correnti di partito e persino singoli amministratore
E questo potere senza vincoli che produce moltiplica egoismi chiusure corporative spinte particolaristiche che blocca un rallenta ogni capacità decisione che crea difficoltà persino alla ordinaria amministrazione e al normale funzionamento dei servizi e degli uffici che alimenta la sfiducia dei cittadini verso in un sistema politico sempre più ripiegato nella lotta per la spartizione di poltrone assessorati aziende e uso il
Le proposte di riforma elettorale che abbiamo avanzato vogliono rispondere appunto a questi problemi
Vogliono garantire ai cittadini la possibilità di decidere con il voto chi deve governare vogliono realizzare quella stabilità necessaria alla trasparenza e al efficacia delle decisioni
Ma i cittadini oltre prefigurare l'azione di governo devono poter ma controllate
Ma non c'è vero controllo senza chiarezza e distinzione nelle responsabilità e del responsabilità nel sistema dei pubblici poteri è venuto meno il principio di responsabilità c'è confusione tra maggioranza e minoranza
Tra organi esecutivi esempi e assemblee elettive tra attività politica e gestione amministrativa tra chi spende équipe pre lei va denaro dei cittadini c'è confusione nelle competenze e nelle responsabilità tra Stato Regioni province e comunque
Occorre mettere fine a questa confusione restituendo a Regioni enti locali certezza di competenze certezza di risorse certezza di potere e invece siamo il paese in cui si è riformato un pezzo dell'ordinamento dello Stato e le Regioni senza riformare contestualmente il Parlamento il governo gli apparati centrali dello Stato
Mentre dall'altro lato abbiamo ancora a Comuni e Province disciplinati da una normativa del secolo scorso siamo il Paese in cui la finanza locale viene ancora dopo anni di promesse
Regolata di fatto di anno finale siamo il Paese l'unico Paese dell'Occidente sviluppato
Privo di una legge sui suoi
E questo accade proprio nel momento in cui come ben sanno gli amministratori delle nostre città grandi gruppi economici e finanziari spingono per realizzare imponenti ristrutturazione curvare
Noi ci siamo sforzati su queste decisive questioni di indicare delle proposte precise ne ha fatto cenno al compagno Angius non voglio riprendere le cose da lui dette
Di questo complessivo Progetto mi preme in questa sede
Sottolineare un punto sul quale l'innovazione della elaborazione le concrete proposte mi riferisco a quelle molto significative del comune di Bologna
Devono diventare argomento forte della nostra campagna elettorale
Si tratta della questione del rapporto pubblico-privato nella produzione nella gestione dei servizi pubblici non c'è dubbio che lei cita le Province e le Regioni governate dai comunisti o con il loro determinante apporto sono da sempre quell'amministrate nel modo più corretto e trasparente tra quelle in cui il livello qualitativo dei servizi pubblici e più elevato per stese accessibile la loro funzione
Tuttavia ciò non toglie che anche per le amministrazioni di sinistra i margini di iniziative di gestione si siano venuti pesantemente restringendo
Fino a indurre a un ripensamento complessivo dell'impostazione sin qui seguita è una sperimentazione di formule anche fortemente
In partite
è un ripensamento che non nasce tanto e soltanto dalle crescenti difficoltà finanziarie
Quanto dalla maturazione dalla crescente articolazione dei bisogni sociali da soddisfare ai quali è sempre più difficile provvedere
Nella forma tradizionale dell'intervento pubblico inteso come diretto erogatore gestore dei servizi per i cittadini
Stando cioè assumendo grande importanza i problemi dell'efficienza cioè di gestione al meglio delle risorse date che tendono a restringersi e i problemi di efficacia cioè di effettiva rispondenza degli interventi
Ai fini che per loro mezzo si intende perseguire ai bisogni che si vorrebbero soddisfare
Non risolvere questi nodi vuol dire dare carte in mano ai fautori dello smantellamento dello Stato sociale significa non vedere in
Esso strettissimo che esiste tra diritti dei cittadini ed efficienza ed efficacia dei servizi e degli apparati pubblici
E la linea che noi vogliamo portare avanti e per la quale chiediamo agli elettori il consenso è quella di una può
L'ittica che progetti di più e gestisca di meno una linea che implica un nuovo rapporto tra pubblico e privato e nella gestione pubblica là dove necessaria una più né la demarcazione tra i compiti politici e quelli amministrativi una chiara responsabilizzazione dei dirigenti e del personale anche mutando il regime pubblico d'impiego
Nuovi soggetti possono scendere in campo nuove sinergie si possono creare imprenditoria cooperazione volontariato associazionismo
Ricordava Mussi abbiamo avuto ieri una grande esperienza di Rappo
Sto con queste espressioni della società civile possono diventare interlocutori dei pubblici poteri per affrontare servizi attività che non possono più essere gestiti con la logica alle formule del vecchio
Stata diciamo burocratico
Quanto si sta realizzando in questo senso in molte realtà locali amministrative amministrate dalla sinistra io credo che sia di rilevante significato
E penso a Bologna ma non solo a Bologna appuntamento elettorale del novanta avrebbe potuto avere ben altro significato se non FAS non fosse stata persa per responsabilità del Governo e della sua maggioranza
L'occasione offerta dal dibattito parlamentare sulla riforma dell'ordinamento delle autonomie locali la fretta di portare a casa come si dice
Un risultato purché sia sta portando ad una riforma che tenta malamente di chiudere con il passato senza realmente aprire il futuro
Dalla disciplina delle Autonomie Locali uscite dalla Camera dei deputati sono state accortamente tenute fuori le questioni decisive a cominciare dalla riforma della legge elettorale per la quale se incredibilmente ripetuto
Quanto fu detto Parma implicito di un anno fa e cioè che riforme di questa portata non possono essere proposte all'improvviso ora è del tutto evidente il carattere di là Torchio in sincero del cosiddetto Confort
Molto pacato a cui ci invita l'onorevole Forlani all'interno delle istituzioni parlamentari come se noi non avessimo proprio deciso da tempo di avere
Questo quadro al di là della differenziazione tra maggioranza e minoranza una scelta precisa nel all'interno delle istituzioni ed è proprio per questo quindi
Visto il fallimento è anche la situazione che si è creata in Parlamento ne è stata la dimostrazione più eloquente di questa possibilità per questa regione ragione abbiamo manifestato a
Pensione interesse per le iniziative referendarie promossa in materia da numerose personalità di orientamento politico laico e Catto
E io credo che noi dobbiamo mantenere ben desto questo internet
E mentre si accantona ricorrendo alla prepotenza del voto di fiducia
C'era decisiva questione della riforma elettorale ne vediamo che nulla si muove realmente su altri importanti fra
Nulla per la riforma della finanza locale nulla per la riforma del regime dei suoli nulla di veramente significativo per il rilancio delle regioni nulla per la riforma del Parlamento
E degli apparati centrali dello Stato quindi è come voler costruire una casa nuova senza appoggiarla su solide fondamenta la verità è che quando si e quanto sta avvenendo tradisce una cultura e si tutti un annetto ispirata all'idea che la mondializzazione dell'economia la rivoluzione tecnologica la crisi dello stato sociale richiedono strumenti di governo e decisioni centralizzato
L'opposto cioè di quanto sostiene oggi la più moderna cultura istituzionale perché la società complessa l'articolazione frammentazione dalla domanda sociale
Le nuove contraddizioni reclamano e rilanciamo una nuova qualità dell'intervento pubblico su scala regionale e locale
Pensiamo alle questioni dell'ambiente esse esigono certamente risposto nella dimensione sovranazionale mondiale
Ma di fronte all'aria irrespirabile all'acqua imbevibile o l'emergenza rifiuti sono necessarie politiche del traffico del trasporto pubblico dello smaltimento del disinquinamento
O che non possono non vedere come protagoniste le istituzioni regionali e locali ma lo stesso conflitto macroscopico ed evidente
Di cui ha parlato la compagnia Livia Turco tra l'organizzazione delle città dei suoi tempi dei suoi spazi che hanno bisogno della supplenza femminile del lavoro nascosto e gratuito delle donne la presenza crescente delle donne nel mercato del lavoro nella formazione delle professioni
Nella vita civile politica e culturale come può essere affrontato come può essere affrontato e gestito senza poteri e istituzioni locali fa
Per questo la proposta dei tempi deve diventare un tema
Forte non solo delle donne che hanno avuto il grande merito di sottoporlo a tutti noi ma di tutto il partito nel corso di questa competizione elettorale
Ed ecco perché esiste non già una contrapposizione bensì una interrelazione fra diritti di cittadinanza e il problema dei Poteri
Qui c'è il superamento più radicale della vecchia contrapposizione tra democrazia reale democrazia formale superamento in avanti Tavecchio liberismo e partecipazione che avviene proprio attorno al concetto dei diritto di cittadinanza
Così come in modo estremamente dottor diciamo ma anche concreto l'ha presentato Rodotà nel suo intervento e su questo non voglio soffermarmi diritti ambiente tempi le nuove parole che sfidano la capacità di governo hanno bisogno di poteri locali forti responsabili autorevoli
Per questo non dobbiamo rassegnarci alla cultura centralistica del Governo e della sua maggioranza la scelta non può essere quella che Cipro
Con il governo o una brutta riforma il nulla noi continueremo come avete chiesto la ferma battaglia che abbiamo condotto alla Camera anche al Senato
E ho detto all'inizio di questo mio intervento della necessità di costruire l'alleanza di governo programmi liste che siano specchio ed espressione dell'esigenza prioritaria di riformare la politica
Noi dobbiamo chiamare a raccolta quanti partiti movimenti associazioni singole personalità
Si riconoscono in questa fondamentale esigenza è importante che nella competizione elettorale entrano in campo le migliori energie della società civile dobbiamo far partire dal basso quel processo di rinnovamento della politica che dall'alto non riesce a perché
E che anzi trova nella politica dei camper nel duopolio Dc e Psi l'ostacolo più duro da rimuovere in questo senso è indispensabile come atto di chiarezza
E di lealtà
Ma nei confronti degli elettori che ciascuna forza politica definisca preventivamente il proprio progetto le alleanze che persegue gli uomini con cui intende governare
Noi ci rivolgiamo al partito sociali l'italiano non chiedendogli di dire se vuol governare con la DC io con il pc problema non è cosicché frapposto
Ma se vuole o non vuole essere parte di un progetto di profonda riforma del nostro sistema politico
E con questa stessa ottica che ci rivolgiamo a quelle forze riformatrici del mondo cattolico che avvertono acuta l'esigenza che si instauri un rapporto onesto e coerente tra valori e comportamenti concreti e che certe
Ma non è la riforma della politica la risposta a questo loro sacrosanto bisogna
Allo stesso modo ci rivolgiamo a quanti tra i radicali tra i Verdi
Sentono tutta l'importanza di battersi contro le degenerazioni partitocratiche e per quella che è stata definita l'ecologia della politica anche le nostre liste
E quelle alle quali concorriamo insieme ad altre forze debbono esprimere la volontà di riforma della politica che sale dal Paese
Le nostre liste quelle più aperte che vogliamo realizzare debbono costituire esse stesse per il modo in cui sono costruite e per la loro composizione un atto è un fatto di riforma di quel sistema politico che noi vogliamo
Profondamente rinnovata
E sotto questo profilo è necessario dar vita delle vere e proprie liste di liberazione dal vecchio blocco di potere liste cittadine che raccolgano le spinte innovative che maturano nella società ci esiste un ampio strato della società italiana che non accetta più il duopolio DC sì
E che è sempre più insofferente nei confronti
Di una cappa soffocante che i sterili Shephard sfiorire ogni forma di autonomia di inventiva e di autentica imprenditorialità bisogna saper mettere in moto queste energie e fornire loro una prospettiva è uno sporco però dobbiamo saperlo e le difficoltà incontrate nel recente passato lo confermano
Non è più sufficiente un generico appello agli indipendenti occorre con grande pazienza e Conte in a cioè a costruire raccogliere processi reali lavorare in profondità con pezzi di società ai quali
Bisogna riconoscere pari dignità politica e con i quali concordare programmi e processi politici
Ciò vale per il Mezzogiorno dove occorre raccogliere nuove sensibilità della società civile che si sono formate in primo luogo in un'accanita lotta contro la mafia che la malavita organizzata
Nel Sud anche in sintonia con l'appello dei vescovi meridionali occorre rilanciare la campagna sulla mancanza di legalità democratica
Durante le elezioni europee vi ricordate dissi tra una certa incredulità e anche una certa resistenza di alcune nostre organizzazioni
Che nel Sud del voto non era libero
Il divario tra voto amministrativo del voto europeo ha dimostrato in modo lampante tutta la validità e serietà di quella denuncia confermata dal drammatico appello dei Vesco
Tuttavia non dobbiamo attendere i risultati elettorali per la denuncia dobbiamo intervenire prima
Anche attraverso comitati di garanzia per il controllo sulle liste sulla campagna elettorale
Ne parlava saldi nel suo intervento noi lanciamo fin da ora la proposta di codici di comportamento per le forze politiche nella campagna elettorale nei consigli comunali eletti proposta che illustreremo in una conferenza stampa
Ma questa ricerca non va limitata al Mezzogiorno ovunque possibile bene presentare liste aperti forme di grande coalizione democrat
Che come ha detto Angius che potranno presentarsi anche per ciò che riguarda i simboli sotto la forma di liste cittadine democratico
Cioè reso necessario dalle esigenze della riforma della politica dalla individuazione di nuovi programmi
Che siano per davvero in grado di rispondere all'attuale livello della questione urbana attorno alle grandi
Questioni di cui hanno parlato qui molti comprare naturalmente si tratta di perseguire aggregazioni reali su programmi seri nello stesso tempo tali e Greg
Ogni
Che vanno al di là del Partito Comunista Italiano possono presentarsi come la risposta più efficace al tentativo di omologare tutte le giunte alla di archi Adc sì
Per questo noi chiediamo apertamente al Partito socialista italiano di rispondere su che cosa intende fare per arginare contrastare il forsennato attacco della Democrazia Cristiana alle giunte di sinistra
Se il Partito socialista italiano vuole perseguire per davvero un miglioramento dei rapporti a sinistra non ci deve attendere
Ad appuntamenti metafisici deve incominciare a compiere dei piccoli passi in una direzione chiare
E quella delle elezioni amministrative è una prima grande occasioni
Per questo rilancio anch'io al Partito socialista italiano la sollecitazione rivoltagli da Angius nell'introduzione quella di dire con chiarezza il non in realtà per quale giunta e per quale programma chiede il voto ai cittadini soprattutto chiediamo al partito se cioè liste italiano se intende invertire la tendenza rispetto al sistematico smantellamento delle giunte di sinistra
Promosso in questi ultimi anni
Noi auspichiamo una scelta chiara nella direzione delle alternative programmatiche non di un mero schieramento infatti anche per le giunte di sinistra deve valere in modo
Preminente la chiarezza programmatica a partire dalla pregiudiziale della questione morale noi sappiamo che non sono sufficienti le proposte a tavolino
Occorre mettere in moto le intelligenze come ha sottolineato invece qualità sociale qualità ambientale qualità democratica della vita urbana richiedono un governo dei diritti dei cittadini a partire dal
Potere che essi assumono realmente nelle nostre liste per questo qualsiasi sia la risposta del Partito Socialista Italiano noi ci proponiamo comunque di raccogliere le migliori energie disponibili
A determinare delle alternative reali
E non dei meri ricambi di ceto politico attorno a questa prospettive
Si riconferma tutto il valore della parola d'ordine lanciato nel comitato centrale sulla questione urbana
Della liberazione non Giada la DC ma da tutto un modo di fare politica intesa dunque come riscatto e come rinasce
Se ci batteremo con coerenza per questa prospettiva potremo come ha detto Angius utilizzare con rinnovato slancio
Tutte le energie che sono state messe in moto dal nostro stesso dibattito congressuale sia all'interno che all'esterno del partito
E Gava non deve avere nessun dubbio e tanto meno nutrire inutili speranze la ricerca il dibattito non sono sintomo di crisi
La nostra non è una società in fallimento che potrà riprendersi come egli affermato solo dopo cinque anni dal dichiarato fallimento la nostra è una società che cerca di aumentare il suo capitale sociale
Lo stesso dava ha detto ai suoi
O sapremo metterci in discussione o non saremo credibili la democrazia cristiana non sa mettersi in disco se home per questo non è credibile noi l'abbiamo sia pure in modo diverso tra di noi il fatto per questo siamo più credibili la Democrazia Cristiana
Questa nuova credibilità non di una parte ma di tutto il partito mettiamole in campo con una rinnovata voglia di vincere con un servizio per tutti i cittadini con la consapevolezza che la nostra è una grande forza della democrazia italiana