Intervista a Massimiliano Fedriga sulla riforma del mercato del lavoro promossa del Governo Monti

Massimiliano Fedriga capogruppo in commissione lavoro la Camera della lega Nord come vedete questa trattativa che
Di fatto politicamente di vedetta all'esterno nel senso che non siete in maggioranza siete
Rappresentati ovviamente al tavolo delle parti sociali in materia di lavoro per quel che si è capito con inviti casi di ogni trattativa quanto mai di questa
Voti posizionare
Per intanto mi ovviamente sono contento che non siamo in questa maggioranza perché anche per quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro mi sembra del Governo sia partito dalla coda e non dalla testa ovvero vuole riformare il il sistema
Dei tipo di contrattazione che dice nel nostro Paese non intervenne invece sulle possibilità occupazionali che esistono nel Paese che è questa la vera drammaticità e difficoltà anche di con i nostri cittadini nostri lavoratori ogni giorno
Quindi si è pensato sì per e si pensa di continuare a discutere articolo diciotto si articolo diciotto no
Quando invece il problema sarebbe incentiviamo aiutiamo difendiamo le nostre imprese affinché possano offrire un'occupazione e i nostri lavoratori giovani o a chi magari è parso lavoro in un periodo di difficoltà economica
Nel PdL molti hanno dei vostri ex alleati
Molti hanno sottolineato le eccessive
Rigidità
Diciamo comportate da questo da questa possibile intesa sul fronte dei contratti a tempo determinato diverrebbero troppo troppo gravosi
Perché diciamo intenzione incentivare quelle a tempo indeterminato Cazzola Sacconi hanno detto cose anche piuttosto dure voi condividete anche questo questo aspetto e potreste quindi tornare in qualche modo ad un'intesa almeno sui singoli voti
Ovviamente visto il testo che uscì da proposto dal Governo faremo le valutazioni però devo dire che non viene gravato soltanto e con almeno dalle notizie che ci giungono soltanto i lavorate in perché terminato manca quella tempo indeterminato
Quindi nella sostanza proprio nuovamente in cui bisognerebbe abbassare il costo del lavoro quindi abbassare il cuneo fiscale
Per incentivare ad assumere e il Governo propone l'esatto opposto ovvero aumentarla il costo del lavoro siamo già tra i Paesi più alti al mondo come costo per unità di lavoratore
Rischiamo in questo modo di superare ancora queste queste soglie già alte e quindi essere ancora meno competitivi e potere offrire sempre di meno sia dal punto di vista produca produttivo come dicevo che dal punto di vista occupazionale associazioni datoriali Rete imprese sembra
Poter non firmare non si tale quest'accordo comunque la la la sigla non è scontata voi avete
Anche la possibilità di contatti con
Una realtà che comunque rappresenta in parte quel tessuto nel quale la lega e anche cresciuta nel nord nord
Le voglio dire che la piccola e media impresa e la micro impresa sono il novantatré per cento del tessuto produttivo del nostro Paese
Il Governo a tenuto in bassissimo considerazione le esigenze di questa fondamentale realtà produttiva che la spina dorsale del Paese privilegiando invece il rapporto diretto con Confindustria e triplice
è chiaro che non si confronta col mondo reale che dire ha fatto crescere il nostro Paese
Ed è e e ed effettivamente proprio da queste categorie arrivano le più grande critiche alle proposta fatta dal Governo perché nella sostanza ammazza qualsiasi possibilità di sviluppo anche della piccola impresa che si trova in questo momento a pagare di più e a dovere competere
Con Paesi
Dell'Estremo Oriente del mondo che hanno un costo del lavoro bassissimo non rispettano la me sull'ambiente non rispetto del diritto lavoro minorile
Mi domando come pensano ancora il Governo di far sì che le nostre imprese vendere i propri prodotti invece io credo che l'unica via di stiamo prendendo è quella di essere colonizzati da una produzione da un'impresa cinese o indiano
Grazie monsignor Fedriga Capogruppo della lega Nord in Commissione lavoro alla Camera