Intervista ad Alfonso Papa sulla sua adesione alla Seconda Marcia per l'amnistia, la giustizia e la libertà del 25 aprile

Alfonso Papa domani alla marcia per l'amnistia la libertà della giustizia sì è una marciare per testimoniare l'impegno e la volontà
Di cambiare
Di intervenire e soprattutto per testimoniare da un lato l'orrore del carcere italiano e dall'altro la necessità
Di attuare una vera riforma della giustizia
Nella nostra storia repubblicana gli interventi di riforma sulla giustizia sono stati possibili sempre e solo passando per delle amnistie
A causa dei problemi strutturali mai risolti del carcere italiano che sono simmetrici ai problemi della giustizia
Noi con questa marcia vogliamo sollevare
Questo problema che non ha colore politico non ha possibilità di strumentalizzazioni ma è finalizzato sono per tardare
Una voce ed una testimonianza di quello che accade nel mondo dei sepolti vivi sequestrati protestato dello Stato italiano
Dobbiamo ricordare che le persone che e spiano una condanna in Italia nelle condizioni in cui lei spiano nelle carceri italiane
Vivono una espiazione della pena che la negazione della finalità della pena così come voluto dalla Costituzione
La metà di queste persone l'anguee peraltro in carcere senza vere ha avuto ancora una condanna definitiva e quindi in uno stato di presunzione di non colpevolezza
Chi oggi
Si oppone all'amnistia si oppone alla riforma della giustizia chi oggi considera l'amnistia un pericoloso colpo di spugna finge di non vedere di non sentire quello che sta accadendo nelle carceri italiane
Oggi ricordava alterne serio quattrocentonovantuno
Processi andranno in prescrizione così come ieri come domani
Se non è questo un colpo di spugna
è il paradosso dell'orrore del carcere italiano e delle distorsioni della giustizia italiana noi abbiamo un sistema giudiziario che non riesce a dare risposta ai cittadini
Abbiamo un sistema che si
Dovesse essere parametrato ad esempio con quelli che sono i parametri della sanità ci porterebbe a dire che il novanta per cento degli ammalati ricoverati in Italia muoiono
Ciononostante
Non incidiamo sul tema dei processi che si prescrivono ma continuiamo attenere barbaramente persone in carcerazione preventiva e a imporre una forma di espiazione della pena e condannati
Che li porta a vivere in condizioni non disumane ma inaccettabili per le leggi italiane persino per gli animali
Grazie ad Alfonso Papa deputato del PdL