XIX congresso straordinario del Partito comunista italiano

Compagne apre i lavori congressuali
In una giornata che sappiamo molto significativa per tante donne oggi nelle scuole in tanti luoghi di lavoro in mille città e paesi nei modi più diversi
Donne e ragazze ricordano l'otto marzo giornata internazionale della donna
Lo celebrano lo festeggiano con la mimosa nelle tante diverse forme che hanno scelto per dire
Ancora una volta
Che l'impegno nella società nella politica di milioni di donne e ragazze è il fatto più rivoluzionario della nostra epoca
Lo dicono riconoscendo una storia è una tradizione che sono state scritte da tante tante donne dalla loro tenace volontà di affermare perse i valori della democrazia
Nel Sud e da un grande numero di donne che prima di noi hanno pensato e costruite altre opportunità per cambiare un destino di oppressione di negazione della propria soggettività
Molti ha cambiato nella vita delle donne molto siamo cambiate noi
L'otto marzo è un appuntamento che ci è caro è caro alle donne l e alle ragazze
E riconoscono in questa giornata al di là di quello che può sembrare una celebrazione rituale
I valori i mutamenti radicali che le donne hanno prodotto a partire dalla propria esperienza di vita
Costituiscono grandi moti questi grandi mutamenti un evento che ha già sconvolto la scena politica e sociale
Costruita prima sull'esclusione sulla negazione di quell'esperienza di questi oggetti le donne che volevano e vogliono essere protagoniste della liberazione umana
Proprio per questa storia un'altra storia è possibile ognuna di noi sa
Che in tante in tanti modi diversi dal sole in relazione con altre oggi stiamo cercando di far vivere un altro ordine sessuato
Sentiamo lo scarto tra il presente e il Progetto per sei di tante donne
Sentiamo quanto sia difficile fatte il corso e insieme un fatto di grande e straordinaria portata impegnarci mettendo in discussione lo statuto della democrazia così come oggi per portarlo a compimento
Viviamo tante realtà diverse le nostre diversità disegna no un profilo femminile di queste società nei dicono la complessità ci conducono tra i fili di una realtà complessa
Carica di contraddizioni di nuovi guadagni per le donne di nuove e antiche oppressioni
L'ho disegna no anche in questo otto marzo le studentesse nell'università occupate
Le ragazze che vivono il diritto allo studio al lavoro come un bene essenziale per costituire la loro identità
Le tante donne la cui esperienza di vita è sofferenza e dolore lo disegna non è donne immigrate che cercano qui in questa parte del mondo
Di costruire un altro destino perse incontrano spesso la vergogna del razzismo il male antico dell'esclusione ed è arrivato doppia discriminazione lo disegna non è tante ragazze adulte e addio donne adulte che Center il contrasto tra la loro identità
E un'organizzazione sociale del lavoro che propone un impossibile omologazione a un modello maschile
Lo disegnano in tante con un conflitto che in quanto a passa attraversa la contraddizione più radicale che è quella fra i sessi
Segna tutte le scelte della politica il lavoro la rifondazione dello Stato sociale
La scuola è una condizione quotidiana di vita dalle donne
Io
Sono profili di tanti volti di tante donne diverse che si intreccia no hanno già cambiato è una società hanno già prodotto contenuti politici del tutto nuovi
Le nostre parole coscienza del limite interdipendenza libertà responsabilità hanno mutato contenuti e forme della politica
Molte delle scelte che abbiamo compiute delle opzioni che abbiamo saputo vivere nella nostra vita quotidiana segnano tracciati inesplorati della politica ne mettono radicalmente in discussione le forme
Fatti positivi contraddizioni nuove possibilità di vita per le donne
Ci fanno riflettere ci fanno riflettere sul perché
Tante ragazze tante donne ritrova no ancora in questa data l'occasione non per una rituale celebrazione ma per dire sì e per dire come vogliono stare al mondo
Io sento che dobbiamo saper leggere nella passione nell'intelligenza nelle parole con cui tante proprio oggi dicono la loro ricca soggettività una ricerca autonoma
Con cui confrontarci per affermare quel progetto di trasformazione che si fonda sul riconoscimento che i sensi sono due-tre sull'affermazione piena della individualità umana
Dobbiamo saper leggere il bisogno di nuovi diritti l'esigente domanda di essere protagoniste della propria vita
Un otto marzo per riflettere sulle nostre conquiste e sulle nostre sconfitte lo fanno tante donne e quindi in Italia un otto marzo che anche in tante parti del mondo è riconosciuto come un appuntamento significativo per la propria liberazione
Ieri il compagno Pajetta aprendo questo nostro congresso ha ricordato una donna straordinaria che tante di noi hanno amato e a mano Dolores Ibarruri è una donna che ha combattuto
Per la democrazia del suo paese ha dato tanto disse perché le donne vivesse no un altro destino di libertà e autonomia in queste a marzo pensare all'impegno
Generoso della Pasionaria anche pensare a come oggi sappiamo vivere e far vivere il nostro legame con le tante donne che in condizioni diverse in situazioni tanto diverse differenti dalle nostre vivono una quotidianità
Difficile
Nominare le loro povertà il loro impegno lenti movimenti di liberazione la loro o pressioni il loro bisogno il loro impegno per la democrazia significa richiamare noi stesse un impegno saper uscire da quello che spesso sono nostre angustie
E saper vivere e far vivere le nostre parole anche in riferimento alle donne
Che in diverse parti del mondo soffrano e lottano far vivere un impegno continuo e produttivo di atti significative con le donne
Di tante di queste tante parti del mondo
Con le donne dell'Est europeo è possibile tessere una trama di relazione è necessario per sostenere con più forte impegno alla liberazione umana oggi qui a Bologna
Le donne dell'associazione per la pace ed è il centro di documentazione hanno promosso una manifestazione delle donne in nero per fare dell'otto marzo
Un'occasione di solidarietà e relazione con le donne palestinesi e israeliane lo ricorda per richiamarsi ad una nostra partecipazione ma soprattutto per ricordare noi stessi
Che l'impegno delle donne per l'identità dei rispettivi popoli è impegno per la propria identità lo è in tante parti del mondo richiede a noi
Di far valere la nostra forza perché arrivano nuove grandi speranze perché la nostra soggettività politica sia fondamento di un nuovo internazionalismo
Care compagne e cari compagni alle compagnie delegate
Alle compagnie amica presente a questo nostro congresso un felice se è possibile otto marzo a nome di tutte noi
Il nostro Cevedale a braccio alle tante ragazze alle tante donne che festeggiano l'otto marzo con allegria allettante che non possono viverlo
Come un appuntamento gioioso un otto marzo per ricordare che oggi questa data
è patrimonio di tante tante donne diverse per età condizioni di vita opzioni ideali non è solo celebrazione rituale o celebrazione per poco è un appuntamento ancora importante per tante che sanno vogliono possono tessere le fila di una ricca relazione per la nostra autonomia e per la nostra libertà
Prima di iniziare due comunicazioni la commissione Statuto si riunisce alle ore quindici di oggi nella Sala dalla commissione
Eventuali proposte di modifiche regolamentari possono essere presentate dai delegati entro le ore dodici di domani e venerdì
La commissione politica si unisce alle ore quindici e trenta nella sala dalla commissione
Si ricorda che l'eventuale presentazione di ordini del giorno raccomandazioni e altri documenti politici deve avvenire entro le ore tredici di oggi alla segreteria del congresso
Intanto per e anche gli uomini ringrazia donne dicono il considerano una festa al comune l'otto marzo
O col do la parola al compagno Aldo Tortorella
Come un amico
Care compagne e compagni
Il compito che sta dinanzi a questo congresso è quello di guardare avanti a noi ai doveri che ci spettano per quello che siamo e rappresentiamo nella situazione che si sta creando nell'Europa e nel mondo
Fin dall'inizio di questa discussione è fuori dubbio che questa realtà nuova chieda a tutti e dunque anche a noi comunisti una capacità creativa una risposta autentica una innovazione profonda è reale
E con questo animo che abbiamo ascoltato ieri l'esposizione del compagno Occhetto e le risposte alle domande che sono venute da noi e non soltanto da noi con l'animo più esattamente di chi è stato ed è pienamente persuaso che una discussione vera chieda una capacità di comprensione reciproca
E giusto innanzitutto dare una valutazione positiva del nostro dibattito il partito è stato posto di fronte a una scelta drastica
Non so quale forza politica avrebbe saputo comportarsi con tanta vivacità e allo stesso tempo con tanta compostezza
Ma dunque diciamolo ecco una prova che questo nostro partito comunista italiano che tanti danno per morto è una creatura ben viva e vitale
Sono d'accordo
Sono d'accordo
Sono d'accordo con quello che ha detto Occhetto con questo congresso abbiamo già incominciato a cambiare quel centralismo democratico che da tempo avevamo dichiarato superato anche se purtroppo solo in parte è stato abbandonato anche in questo congresso ha incominciato a cedere il posto ad un altro
E più vivo modo di essere del partito questo è il migliore dicono cimento per le mozioni di minoranza chi avrebbe iniziato questo nuovo modo di essere se non ci fosse stata un'opposizione Franca e dichiarata e si dice c'è stato
C'è stato un ricchissimo dibattito ma che dibattito sarebbe stato senza la vivacità dell'opposizione dove essa è stata meno presente come i compagni sanno minore è stata la partecipazione e il numero dei votanti
E così abbiamo anche dimostrato che era e pienamente possibile fare completamente diverso e nuovo il nostro partito con i fatti senza cambiargli il nome tuttavia non credo
Tuttavia non credo che la divisione come si sente dire da qualche parte sia un valore in sé stessa e non sono un pentito d'aver sente partecipato per quanto potevo allo sforzo unitario che ha contraddistinto la vita del nostro partito
Adesso quello sforzo unitario da alcuni viene deprecato e definito come unanimismo di facciata
Certo trasformare l'unità in un feticcio porta i più gravi errori e anche noi ne abbiamo commessi
Ma è da gran tempo che l'assolutezza di quella idea della unità aveva ceduto il campo a una vicente aperta e laica nessuno poteva impedire ha impedito di presentare posizioni diverse o contrapposte se non c'è l'accordo se non era d'accordo con la maggioranza
Chi voleva farlo poteva farlo e l'ha fatto vi è stato anche nel recente passato chi ha detto ad alta voce il suo dissenso e la sua controproposta gli ha fatto bene quale che essa fosse mentre ha certamente fatto male chi ha taciuto crea magari accettato rilevanti funzioni e onori da un partito che oggi dichiara di disprezzare per tutta la sua storia non preoccupa dunque
Non preoccupa dovunque
Il confronto aperto la decisione affidata ai voti il manifestarsi di maggioranza di minoranze semmai possiamo rammaricarci di non aveva insistito per arrivare prima ad un confronto più netto sulle scelte politiche ancora nella cooperazione del diciottesimo congresso nonostante il manifestarsi di dissensi sulla linea che allora scegliemmo e che sembrava qualcuno forse un po'troppo a sinistra si volle seguire il metodo che abbiamo chiamato unitario e io mi associa agli a questa proposta
Fatta dai compagni quello state affidate le maggiori responsabilità
Noi possiamo oggi ritenete di avere sbagliato allora ma quel metodo tuttavia fu cosa positiva perché servì per l'affermazione di un nuovo gruppo dirigente e servì anche per la campagna elettorale europea e per i suoi positivi risultati
Ma se la divisione non è un valore in sé stessa essa diventa una necessità e un obbligo di lealtà e di chiarezza quando emerge su grandi questioni una disparità di pareri e quando ogni altra strada sia stata tentata
Se il dissenso non è in sede della giuria utenti che cade per conto suo ma se esso è cosa seria manifesta il suo fondamento e così è stato questa volta
La prima mozione a una larga maggioranza e di questa espressione di volontà chi è qui minoranza deve prendere e prende atto con tutta lealtà esternamente ma la sorpresa
Anche per noi è la consistenza della minoranza assai forte in tante grandi organizzazioni e vita di tante giovani di tante donne nonostante la disparità delle forze del sostegno di stampa compresa la nostra cada unità
La presenza
La presenza
La presenza di questa mozione non solo ha contribuito almeno a contenere dolorosi distacchi
Ma anche sollecitato iniziative politiche nuove l'insieme del partito i ha suggerito come abbiamo sentito ieri nelle riflessioni del compagno Occhetto pensieri che penso che saranno credo certamente utili
Questo è il positivo risultato di un confronto serio osservato ma o da una preoccupazione deve stare dinanzi a noi tutti
Una divisione sulle politiche sarebbe stata cosa seria ma poteva essere forse meno difficilmente composta mentre più Astley lacerante diventa una divisione sulla identità stessa del partito
Il modo di affrontarla e quella di discutere con pieno impegno oltre che con reciproco dispetto
Non sarebbe stato giusto scomodare tanti compagni a venire qui se tutto dovesse ridursi alla registrazione di qualcosa che sta che è già accaduto potevamo votare corrispondenza allora credo che per prima cosa vada detto che non vieta le mozioni presentate una divisione tra continuista di e liquidatori
Conservatori e innovatori sta guardiani del passato e interpreti dell'avvenire si sono confrontate due ipotesi di innovazione per quanto profondamente diverse tra di loro
Non è corretto dipingere come perduti in posizioni nostalgiche coloro che nel precedente congresso e ben prima di esso hanno lavorato per dare consistenza culturale e politica
A quello che fu chiamato il nuovo corso l'affermazione definitiva della democrazia come via del socialismo
L'idea della non violenza e di un nuovo ordine internazionale per affrontare i problemi del mondo il bisogno di una ristrutturazione ecologica dell'economia di magia e di una nuova Europa e per le questioni italiane
Il ripensamento del sistema politico e dello Stato l'affermazione della separazione tra politica e amministrazione
La distinzione tra l'esigenza di uno stato sociale le forme della sua gestione
Il superamento dei residui consociativi questo sforzo innovatore ci portò a spingere il nostro partito anche sui terreni più difficili e ambigui come quello dell'assunzione della politica della differenza sessuale
Che comportava discussione difficilissima se si vuole esser seri sulla unicità del soggetto giuridico così come esso è determinato da una tradizione che si fonda su un dominio di un sesso sull'altro oltre che sul dominio di classe
Sentimmo il bisogno
E ci impegnammo non solo per un ringiovanimento dei quadri ma per una trasformazione della nostra cultura politica
Della nostra analisi delle nostre proposte sulla società e sullo stato a cui lavoravamo da tanto tempo fu il nostro li invito ad innovare le fonti stesse della nostra cultura politica e la concezione del rapporto tra il sapere e la politica tutto questo lavoro di innovazione trasformazione noi lo rivendichiamo pienamente perché fu un lavoro comune che comporta un grande fatica
E anche diciamolo il superamento di tante chiusure mentali e di tante resistenze
Una delle conseguenze più avvilenti della contemporaneità mi perdonino i compagni non vuole essere un giudizio severo ma una constatazione di fatto una delle conseguenze più avvilenti nella contemporaneità
Tra la proposta che stiamo discutendo certamente fatta in buona fede non è questo il punto
Edita da allora i sistemi dell'Est e questa lezione continua che hanno i comunisti viene una di volta sulla democrazia e sul mercato sul pluralismo e sulla impotenza sulla recitare sua distinzione tra partito e Stato come se i comunisti italiani avesse va atteso il crollo del muro di Berlino perché avviate tutte queste scoperte
Ma non c'è
Non c'è
Una sola delle conquiste
Ma non c'è una sola delle conquiste delle devozioni democratiche dell'Est
Che noi Comunisti italiani non abbiamo affermato nella nostra politica pretattica
Nella nostra pratica politica bianco prima delle nostre condanne esplicite di quei sistemi Andreotti va ripetendo ancora recentemente lo ha detto e lo ha detto al congresso aveva al suo partito e lo dice in ogni occasione che la democrazia cristiana
Ha salvato l'Italia dal fare la fine di quei Paesi ma bisogna Pubblico dargli allora che la democrazia italiana non è stato un regalo del diciotto aprile democristiano a riconquistare a salvaguardare a difendere la libertà e la democrazia sono stati certo non da soli ma in prima fila in ogni stagione i comunisti italiani
Addolora Chiasso Codere quella tesi sia giunto anche uno dei fondatori dei Comitati per la Costituente
Il quale ha costi ha sostenuto che il PC a una cultura fondativa eguale a quella degli altri partiti dell'Est stiamo in un nome simile o quasi simile al nostro
Ma perché allora io domando ci si rivolge ai comunisti italiani se essi sono stati una tale mostruosità
E se sono stati una tale mostruosità come hanno fatto a mantenere nonostante tutto quella forza anche elettorale per cui oggi sono così ricercati qui in Italia
Non vi erano polizie segrete attenervi artificialmente in vita mensa mentre erano cadaveri divenne le polizie segrete qui stavano sempre da un'altra parte e anche quando il PCC è stato in maggioranza di governo
Informative
Si può certamente dire e lo abbiamo detto autocriticamente che nella politica di solidarietà democratica il partito comunista italiano abbia peccato di ingenuità
Ritenendo di svolgere un dovere nazionale ma questo non bastò e sul tavolo della discussione politica per sbarrare la strada a sinistra fu gettato nel mentre tutti gli apparati di sicurezza erano nelle mani dirà poi due il corpo senza vita di Aldo Moro noi non possiamo dimenticarlo questa è las Oria terribile che abbiamo vissuto su su in questa Italia fino al cuore dopo figli reo di avere trattato con noi per la riforma istituzionale certamente va detto senza ipocrisia
Anche il nome del partito comunica e dobbiamo dirlo anche il nome del partito comunista italiano ha determinato una difficoltà aggiuntiva pena alternativa in Italia
Ma se si vuole essere seri va anche ricordato che questa difficoltà aggiuntiva Eva un elemento della guerra fredda e di una sovranità sorvegliata ben spiegata da Kissinger ma priva di ogni fondata argomentazione almeno da vent'anni a questa parte
Non dal crollo del muro di Berlino il Partito Comunista Italiano Hardy fiutato
Di sentirsi parte di un campo e aveva scelto il suo posto dov'era giusto stare cioè in Europa non dimentichiamoci di quello che è stato per noi e per l'Italia e per l'Europa la scelta di Altiero Spinelli
Ma nessuno di noi è così insipiente Da Polenza detti vede come qualcuno dice
Che i nostri problemi e i problemi della sinistra italiana nascano dalla cattiveria altrui e chiaro a tutti non da ora e solo guardando a se stessi e modificando se stessi si risponde a una società che cambia
Ma quali idee nuove sorreggono il nuovo partito che viene proposto
Naturalmente e per tutti noi senz'altro utile
Che il sedile compagno Occhetto abbia ribadito le scelte che già compimmo in materia di grandi orientamenti programmatici al precedente congresso come ieri è stato fatto ma i problemi nuovi urgono veramente
Viviamo in un momento in cui l'aprirsi di grandi speranze per le rivoluzioni democratiche all'estero si accompagnano con una pericolosa stretta
Assieme con la grande volontà innovatrice ricorda ciò fa con un'azione audaci Sima assieme con il risveglio dei popoli c'è l'elemento del crollo e del fallimento totale dei sistemi di pianificazione dall'alto e di negazione della democrazia
Ma proprio perciò non vi è solo il dissidio ma la spinta a seppellire ma la spinta che viene dalle parti conservatrici a seppellire ogni idea di antagonismo sociale e politico
Ma il bisogno di antagonismo lo sappiamo sta scritto in una realtà che non può essere cancellata
Il terzo mondo come altra faccia della ricchezza i rischi ambientali come risvolto dello sviluppo la violenza verso i deboli come prezzo estremo dell'ideologia del successo
E giusta ed esaltante la grande idea di Gorbaciov della interdipendenza della fine di un mondo diviso di una corresponsabilità tra tutti gli uomini di quella spiritualizzata azione che giustamente ha richiamato qui Occhetto
Ma quante critiche di utopismo inconcludente se ne vadano in questo nostro Paese per la idea di governo mondiale dell'economia quando essa fu lanciata in anni lontani non nostro congresso dal nostro Enrico Berlinguer
E sono evidenti
I segni che dalla idea della interdipendenza e possibile che si passi ad un'egemonia a senso unico inizia la lunga costituisce un rischio nuovo
Oltre che ha fatto benissimo a fare elezioni ha fatto benissimo ad accettarne l'esito ma questo non deve impedire la critica verso chi ha fatto votate il Nicaragua sotto un blocco economico e con la guerriglia le frontiere
Il Patto di Varsavia
E ormai a pezzi basta dire davvero con durante che la NATO deve di vedere le proprie concezioni si scontrano due idee diverse e sui limiti della democrazia intesa come sistema di regole l'una è quella delle forze conservatrici fu apertamente reazionarie
Che vi prendono il timore dell'antico filosofo sulla democrazia come demagogia e disordine
Puntando dunque ad un restringimento degli spazi di libertà l'altra idea aveva democrazia come sistema di regole e quella che noi abbiamo abbracciato
Noi abbiamo superato ogni contrapposizione tra democrazia formale e sostanziale ma abbiamo al tempo stesso sottolineato che proprio perché le regole democratiche possano pienamente vivere
Indispensabile contrastare i limiti posti alla loro attuazione dagli altri motivi innanzitutto dal potere economico
Ciò che continua a stupire della proposta che sorregge la svolta è l'opinione che deriva da culture ben note secondo la quale il sistema politico e cosa a sé stante dentro il quale operano leggi totalmente autonome
Il mutante a piacimento di uno dei soggetti in campo in questo caso il partito comunista italiano si dice determina il mutamento dell'insieme e questo infatti può bene accadere ma la domanda e l'Inter senso in che direzione mute muterà l'insieme
E la risposta a questa domanda non si può avvenire se non si ricorda che il sistema politico non è separabile dagli altri dagli interessi che percorrono la società una dottrina che ignora il nesso tra economia e politica tra Stato e società non risolverà nulla ma temo a può aggravare
La crisi della sinistra italiana ovunque nei Paesi sviluppati
Per le necessità della riproduzione sociale
E per le necessità del sostegno stesso al sistema economico circa la metà del reddito nazionale spesa pubblica lo Stato è diventato così più grande degli enti di commessa oltre che di distribuzione del reddito
Anche perciò si è rafforzato in ordine ai DEA non solo nostra naturalmente del bisogno assoluto di scindere politica e amministrazione
Ma allora per non farsi illusioni ideologiche sulle virtù dei mutamenti di nome bisogna nominare infatti
Abbiamo un governo che esprime la involuzione moderata della DC e che tocca punte di suprema dei debolezza verso i potentati economici fino a uno scandalo l'incredibile come quello decente della Enimont dove un pezzo di proprietà pubblica è stata data a un privato ricominciamo in modo che tutti conoscono
La concentrazione per finanziaria ha toccato vertici eccelsi e il servizio del debito pubblico ha realizzato il perverso obiettivo come ci si spiega costantemente di determinare arricchimento privato con i miseri mezzo pubblico a spese dei contribuenti
Berlusconi non avrebbe potuto reggere senza i voluto vuoto legislativo così come la FIAT
Non aver detto potuto toccare nuove dette senza il sostegno di una politica pubblica ben indirizzata Scalfari ha così disposto il riscoperto metti messe il capitalista selvaggio che evidentemente non aveva ben studiato
Da ragazzo
Ma questo spiega
Grazie
Dico che l'acqua
Ma questo spiega la rischiosità del potere politico che sa coinvolgere la propria variegata maggioranza elettorale in uno scambio affettivo
In uno scambio effettivo il cui peso principale il peso principale materiale di questo scambio grava su una condizione del lavoro dipendente che si è fatta soprattutto nel comparto operaio particolarmente pesante
Il problema centrale per noi come per ogni altro vero partito di sinistra
è che ad un certo punto sono entrati in difficoltà aspetti essenziali della cultura e del programma della sinistra occidentale cui non apparteniamo solo dal penultimo congresso
E quindi è andato deteriorandosi il blocco sociale della sinistra
Perché ignorare che le nostre difficoltà coincidono pur con tutte le ovvie differenze che conosciamo che abbiamo sottolineato eccetera con quelle di grandi partiti come il laburista o il socialdemocratico tedesco
Dimenticare questa realtà non è cosa di partito vuol dire perdere una visione europea andare ad un restringimento e ad un immise alimento provinciale di tutta la nostra elaborazione
Le incongruenze
Vere e proprie e la crisi dello stato sociale
Le nuove contraddizioni determinate dallo sviluppo come quella ecologica oppure è venuta la coscienza per effetto dell'avanzamento culturale come quella di sesso
I nuovi metodi produttivi e le forme assunte dalla ristrutturazione capitalistica tutto questo ha sorpreso l'insieme della sinistra in Occidente
E accade anche a noi quando avremo il nostro più grande successo alla metà degli anni Settanta di presentarci con una cultura di formatrice quanto mai a vetrata il poco esperta anche allora si parlò molto di programma ed estendemmo uno
Dei numerosi che dovevano seguire anche allora si disse giustamente che dovevamo mostrarci capaci di un vero senso dello Stato di un'autentica responsabilità di governo e lo facemmo anche chiedendo sacrifici sei
Non dobbiamo pentirci ed è in alcun modo
Ma anche quell'esperienza ci ricorda che il tema vero di un programma per l'alternativa non è la sua onnicomprensività il suo carattere enciclopedico
La pretesa di saperne di più delle forze centriste moderate in un'opera di sostegno e di mediazione degli interessi forti il tema ardue e difficili per noi e per tutta la sinistra europea e quello di un'alleanza assai complessa da conquistare tra settori deboli e pezzi di settori forti della società ma questo non si arriva in nessun modo senza un programma segnato da un reale antagonismo democratico
Capace di mobilitare innanzitutto charity e classi che avvertono il bisogno di cambiamento che portano più o meno consapevolmente
La esigenza di una critica lo stato di cose presente partito di lotta partito di governo è stato disdetto come sempre e giustamente ma bisogna aggiungere allora che programma per il governo e per l'azione nella società non possono essere
Due cose diverse si è detto che la critica sullo scarto tra le parole e i fatti intorno alle grandi questioni sociali compiuta da la mozione numero due per cava di antico spirito agitatorio
Se mai l'allarme da troppo tutto
Ciò che sta accadendo nelle fabbriche metalmeccaniche nel rapporto tra sindacati e lavoratori manifesta una crisi grave
La venticinque autonomia tra sindacato da e partito è fuori discussione
Ma un partito popolare a larga base di operai e lavoratori
Non può pensare di risalire la china senza un rapporto con i problemi delle condizioni fatte al lavoro
Come non vedere che il dramma del sindacato che è grave ci riguarda e ci coinvolge da vicino
Il risultato delle elezioni europee sia fatto merito al nuovo gruppo dirigente del partito fu anche l'effetto del risveglio positivo sui diritti allegati alla FIAT sulla leva militare sulla grande battaglia del PIL che se
Ciò non significa
Ciò non significa cedere a una visione Dozza e perdente che sa solo proporre l'esigenza della lotta
La lotta medesima ha bisogno di coerenza programmatica altrimenti detta una sommatoria di rivendicazioni senza senso
Ma se si pensa al programma come cosa che discende dall'alto si faccia attenzione
Ci si può incontrare poi con quelle conseguenze che si vedono oggi per i metalmeccanici cinque mesi nella discussione tra i vertici della piattaforma The lei settimane alla base per decidere ed è stato il rifiuto più netto
Coerenza programmatica nel Paese
E per il governo vuol dire costruire il programma con i soggetti sociali
Smetterla con l'idea che i partiti siano i titolari unici dell'interesse generale lo possono diventare ma in un confronto continuo con la società per riscoprire ogni volta che cosa abbia da essere l'interesse generale cioè non si vede a consentire a qualsiasi movimento ma bisogna innanzitutto vedermi via di conoscervi quando ci sono quanto tempo abbiamo messo anche questa volta per vedere il senso del movimento degli studenti spesso non è il frutto
Adesso non è il frutto dell'incomprensione di una buona legge e di una buona concezione della diverbi
Dell'incomprensione verso una buona legge verso una buona concezione della Università della cultura superiore esprime protesta contro l'assenza di lungimiranza e di serietà
Con cui si è considerato quella forza produttiva grandissima e oggi fondamentale che il sapere superiore
Esprime il malessere di una generazione
Che sta per entrare in una società povera di democrazia e di innovazione di sinistra parliamo molto di mezzogiorno ma questo movimento non lo si dimentichi
è scoppiato nel Mezzogiorno esprime un timore di nuova emarginazione e propone una linea alternativa per tutto il Mezzogiorno
Ho accennato a qualche tema di contenuto
Ma si dice lo vedrà la Costituente per cui dobbiamo lavorare non ripeto no che potevamo farlo prima propongo che è una sfida sui contenuti si accenda Dinoi tra di noi veramente
Ma intanto obietto che senza problema è e rimane quello dei contenuti non c'era e non
E non c'è bisogno e non ci sarebbe bisogno di cancellare i simboli e no
E infatti il tema della nuova formazione politica per la verità è stato posto soprattutto pensando alla possibilità di confluenza di interlocutori nuovi
La relazione di Occhetto però non poteva modificare naturalmente la realtà che già conoscevamo lungi da Meda noi sottovalutare l'apporto della Sinistra indipendente e di altri amici o interlocutori insomma
Ma non si tratta certo di novità che possono essere considerate particolarmente significative
Il problema non è soltanto quello che è un che si tratta di una sinistra già ampiamente emersa e talora già ampiamente sperimentata
Una sinistra già emersa che non può colpire l'assenza di interlocutori reali la questione vera e l'orientamento politico
Manifesta ATO da molte di queste stimabili stimate persone anche a parte l'atteggiamento talora francamente inaccettabile verso i comunisti prevale una linea che ha poco a che vedere con quel partito popolare di massa di lavoratori che qui è stato descritto
Nessuno sottovaluta le battaglie per esempio le battaglie civili che i radicali condussero
Ma e già
Assai ambiguo come ha dimostrato la vicenda dei leghisti abruzzesi una significativa intesa elettorale davvero si può ipotizzare e su quali basi di reciproca coerenza l'uovo è nostra un comune partito
Non vedo idealismo e non vedo un prospettiva in una strada come questa anche perché il tema avevo rimane quello della rapporto con l'altro partito della sinistra italiana
Intraprende provato maggiore partito della sinistra italiana cioè il partito socialista
Intraprendere la strada di una formazione politica nuova è il tutta da qualificati
Può portare proprio a quella oscillazione che si è già in parte manifestata
Fra impennate polemiche volte ad allontanare lo spettro della omologazione e i cedimenti che diventano inevitabili quando si arriva cancellate tutte le proprie ragioni
Noi non possiamo citare comunque sa un'autentica Di Centa unitaria
E per la Poste
Chiedo scusa perché questo pezzo qua adesso far cerchiamo di far presto lo stesso ma questo pezzo non è battuto perché non ho fatto a tempo e quindi un po'pasticciato e
Quindi eccetto giusto auspicare una più ampia unità riformatrice
Ma non si può impostare una discussione seria soltanto sul tema della rendita di posizione di cui beneficerebbe il PSI ignorando che è una diversa strategia che ha guidato la politica di questo partito e le sue scelte
Quali frutti può dare il confronto se signor vanno i punti ideali di contrasto che in questi anni ci hanno divisi e quelli che ci dividono ora
Ce lo impone il reciproco rispetto
Ma soprattutto il VVD verso il Paese perché nessuno dei due partiti credo sono sicuro ha scelto per il capo dice per capriccio o per utopia o per polemica la sua linea sulle materie
Ne cito soltanto una quella della lotta alla droga su cui è forte il dissenso con
E compensa la materia istituzionale mai noi abbiamo demonizzato l'elezione diretta del capo dello Stato e neppure il presidenzialismo sappiamo benissimo paesi democratici
Che verificando adottato questi sistemi questo è un tema però che chiede il risarcimento di tutti gli equilibri istituzionali
Il bilancio del regionalismo che esigenza comune seria non è la medesima cosa di ciò che è necessario il rifacimento di tutti gli equilibri istituzionali allora perché non dipendere la proposta di un'agenda concreta di temi da discutere che vede un dibattito su temi concreti cento ciò suppone che senza egemonie ismi d'accordo si parte dalla idea
Di una vicenda unitaria tra forze che sono diverse
Se è vero che non si parte dalla volontà di reciproche abiure
Una ricerca che potrebbe avete una grande partenza immediata e ingiusto
La sinistra tutta devi avanzare perché non cominciare a intendersi dunque Peppa atti amministrativi per queste elezioni o comunque questa sia possibile per una battaglia comune almeno sul terreno amministrativo
Noi non possiamo
Oscillare comunque tra un'autentica ricerca unitaria e proposte come quelle di una legge elettorale che si avvicina a quella inglese e che sarebbe destinata ad azzerare di un colpo le differenze fra tutte le forze in campo riducendo la dialettica a due
Attori soltanto il Polo progressista e quello conservatore e cosa assurda ma post ma forse dovrei dire pericolosa
In un sistema democratico traballante e segnato da tante correnti politiche culturali ben radicate sulle quali una tale legge porterebbe
Una drastica riduzione di rappresentanza
Certo
Cento e tempo che le sinistre pongano unitamente la loro candidatura a governare
E tempo che si operi per darvi generazione della democrazia cristiana collocandola alla opposizione per il bene stesso suo del paese ma bisogna
Che la gente capisca
Perché ci vuole l'alternativa il Partito socialista italiano non dimentichiamolo Poggi dire di essere al governo per garantire la governabilità in assenza di alta dei possibilità
Ma se si vuol povera esigenza dell'alternativa allora bisogna mettersi d'accordo
Che Al Gore su su un concetto di fondo che al governo la sinistra deve certamente andarci ma deve andarci per programmi seri e profondi di cambiamento non basta dire governo bisogna sapere perché
Si governa per qual fine se si vuol convincere la gente
Acquista allora rilievo la possibile ricerca e la possibile costruzione di un programma comune delle forze che si propongono come alternativa di governo e che vogliono evitare di e che vogliono evitare di essere un insieme incoerente e magari ancor più vistoso di quanto oggi iper da partito non sia
Questa esigenza di una diversità
Debba unità nella diversità tocca anche la questione della possibile adesione all'Internazionale socialista perché questa adesione ha un senso diverso si rientra una forse in questa arte a chiedere questa adesione è una forza che porta con sé tutta la propria storia e l'orgoglio di essere stato quello che è stato nel bene e anche nel male oppure un terzo dei partiti socialisti quotata socialisti italiano
Ma davvero una imprecisata nuova formazione politica tra noi e la costituenda sinistra dei trans farà meglio ad Adami Giove capacità di penetrazione di azione per arrivare a questi difficili obiettivi di governo io non lo credo
Per questo ci siamo battuti e ci battiamo per un partito autenticamente di sinistra
Non ci siamo divisi su un problema quali in qualunque per cui si possa tranquillamente dire Deacon poniamoci dividiamoci su altri eventuali problemi anche questo è giusto naturalmente
Però ci siamo divisi su un problema di fondo di che cosa sia un partito di sinistra partita negli stessi
E ci siamo divisi sul fatto che noi riteniamo essere più utile non a noi non crei un meschino calcolo di partito ma agli italiani
Una forte e ai e all'Europa nella modestia pure della nostro angolo di terra vero
Non una forza politica di sinistra già eguali alle altre che già ci sono ma una forza politica di sinistra che sviluppi un coerente antagonismo democratico un coerente programma riformatore una lettura critica della società
Per questo abbiamo difeso anche i nostri referenti simbolici il nostro nome e la nostra bandiera
è vero questo nome è stato davanti infangati e sono loro che debbono cambiarsi questo nome non noi che l'abbiamo tenuto pulito
Un partito di sinistra
Un partito di sinistra comunque come noi lo abbiamo inteso essi un partito di programma che sa fare anche riforme apparentemente piccole di forme come si dice di efficienza e giusto
Ma non può non essere anche un partito che rappresenta le parti deboli e sofferenti della società e la parte pennata nella propria ascesa le grandi poteri economici politici informativi non può non essere anche un partito
Che a queste parti di società offre sollecitazioni stabili di Mila e danza politica che è strumento espressioni delle parti innovative della società
Che è associazione capace di portarli a livello del governo politico l'esigenza di queste parti della società ma non solo noi pensiamo che un partito di sinistra
Antagonistico debba essere anche certamente un partito di grandi idealità e finalità di sinistra le grandi finalità non sono ideologia siamo diventati da tempo un partito laico non ideologico
Al pc si aderisce da che esso fu fondi fondato da Togliatti per il suo programma politico non per una ideologia il riferimento allo studio del nazismo ed eviti Nismo che era divenuto un residuo fossile fu tolto dallo Statuto
Una ideologia una visione totalizzante coerente filosoficamente univoca del mondo dell'uomo e della storia
Oppure marxiana mente è una pura e semplice forma di falsa coscienza ma se fossimo stati così saremmo stati spazzati via come tanti altri partiti dell'Occidente che si chiamavano come noi
Asse della nostra cultura e da tempo un pensiero chiaramente laico
Dapprima distretto entro l'orizzonte dello storicismo nobilissima cultura però ma non ma poi ha aperto ad un'analisi realistica e critica della società e proprio perciò potremmo anche esprimere
Nel nuovo corso e cioè il più recente rinnovamento non avemmo in alcun modo potuto da aggiungere ai voti che abbiamo raggiunto senza un ampio consenso di cattolici senza una presenza cattolica nelle nostre file
E né i nostri gruppi dirigenti noi non abbiamo aspettato questo congresso bisogna ridotte in realtà tra di noi per avere dentro di noi la più ampia con temo in azione tra posizioni culturali ideali filosofiche diverse e persino opposte
Per la di loro basta guardare cosa che abbiamo rotto gli argini
Alle culture qui presenti fra di noi è vero e questo è giusto che vada avanti non da oggi abbiamo detto che dovevamo aprire porte e finestre
Ma l'incontro non può avvenire
Come accade per un cartello elettorale solo su un programma acquistare equivoco del passato da rimuovere il vero equivoco da rimuovere il vero rinnovamento era sottintesa per lunghi Anna una immagine del socialismo che non era la nostra
Solo dall'elezione di Gramsci o dall'incontro con Gobetti ma dall'esperienza no concreta nostra da di pugno di altre esperienze dalla lettura critica delle nostre stesse azioni sempre di più quelle parole
Riassumevano per noi non già l'idea di una fine della storia ma di uno stimolo alla Turati alla lettura critica della società di una inquietudine di fondo rispetto all'abisso tra fatti e valori praticati in questa società ecco perché parliamo di ricostruire finalità intese come riferimento morale
Come norma per i militanti
Ma non come Progetto da imporre sulla società o come criterio di verità il partito deve conoscere i suoi limiti verso i suoi stessi militanti
Ma deve anche impronte dei limiti perché ad esempio più semplice evidente ai compagni che vivono in certe zone i limiti contro l'aggressione mafiosa con quei profittatori contro la penetrazione gli elementi sono
Impropria di nella nostra del nella nel code
Se grandi le grandi finalità sono necessarie perché danno una forza politica una collocazione un impianto di cultura
Sono la coscienza e la cultura etica della politica impongono dei vincoli alla gita ad agire politico non dei vincoli alla società o dei vincoli alla coscienza libera dei militanti o pretendono di essere onnicomprensivo degli indirizzi culturali non è così
Danno alla politica un senso una coscienza la garanzia di essere un attività non arbitrariamente mobile superficiale non negativamente pragmatica anche un partito solo pragmatico non è privo di finalità naturalmente ma inevitabilmente o finisce per Tare
Su quelle finalità del sistema sociale esistente o di Ischia di concepire come suo scopo unicamente il possesso del potere
Un e un partito di sinistra infine non può non appartenere a un quadro culturale d'insieme non può non sforzarsi
Di arrivati a una cultura politica che si ispiri all'antidogmatismo alla criticità alla scientificità consapevole alle alla indagine consapevole della realtà economica sociale e umana
Anche sotto questo riguardo non si deve scambiare la critica dell'ideologia con la rinuncia ad una cultura politica e un impegno morale
Ciò che noi dobbiamo dichiarare vorrei dire su questo punto mai di respingere e di respingere persino con orrore
Questo mi sembra il punto essenziale e la sua pazza la separazione tra la morale dell'intenzione che viene detto dai filosofi che se ne intendono
E la morale del privato e la morale del risultato che dovrebbe essere quella del campo della politica i machiavellismo deteriore dell'asse per filone tra mezzi e fini è diventato ormai cosa vide pugni ante per chiunque per qualunque motivo lo si getta in campo
Si parla molto di rottura della unità politica dei cattolici di rendere più agevoli lo spostamento elettorali a sinistra dei cattolici
Sui caratteri della crisi che oggi si manifesta nei rapporti tra una parte dell'area cattolica il partito della Democrazia Cristiana c'è bisogno di un'analisi differenziata
è vero comunque che una discussione Silvia aperta anche a causa delle sconfitte subite nei settori del patteggiamento cattolicesimo democratico all'interno e all'esterno della DC
Ed è vero che la svolta a destra della DC di Forlani di gare di Andreotti lascia politicamente più scoperto
Quella ci Pelago cattolico assai variegato
Che sia andato in questi anni differenziando in molteplici
Esperienze culturali e nei gruppi delle associazioni del volontariato ma quale domanda viene da questi settori non mi pare davvero che la ricerca indipendentemente dal nome
Sia quella di una formazione politica più o meno nuova nella quale collocarsi anche al di là del superamento della unità politica
La partecipazione attiva dei cattolici ad un altro partito rimane questione assai problematica che può trovare una risposta processuale di lungo periodo non soluzioni in qualche modo improvvisate altre sono le domande che ci vengono rivolte
La prima e quella di operare con più incisività e coerenza per trovare quella cornice istituzionale di quel quadro politico
Dei quali possano meglio svilupparsi l'iniziativa per gli obiettivi prima di tutti il disarmo e sostegno al terzo al quarto mondo la solidarietà con gli ultimi per cui tanti di questi gruppi hanno scelto di impegnarsi la seconda domanda non separabile dalla in mari più è un più netto e rigoroso Dapporto frazione politiche coscienza e
è significativo del resto che mai tanti cattolici si sentivano vicini al nostro partito
E punendo eppure nessuno metteva loro in discussione non è comunista come negli anni di Berlinguer e ciò proprio per il suo modo di intendere la politica per il suo spirito antagonistico per il suo richiamo al rigore morale certo c'è oggi interesse da parte cattolica
Per una prospettiva che significhi compiuto Singh avviamento di ogni residuo di una visione ideologiche totalizzante del partito di ogni chiusura verso altre culture in particolare
Verso quelle di ispirazione religiosa ma anche quando si manifesta interesse per il dibattito che si è aperto nel nostro partito attenzione
All'interesse si accompagna anche il timore che l'abbandono dell'ispirazione comunista significhi caduta di tensione di impegno morale cedimento a una visione della politica come tecnica abbandona suggestioni calcistiche radicale Giantin solo una cultura politica forte
Che sappia fare i conti con le grandi sfide con le grandi questioni del nostro tempo e il terreno per un confronto fecondo con l'aria cattolica e ciò ci ripropone il problema del partito e del suo carattere
In verità anche il rinnovamento della nostra cultura politica trovato in questi anni un ostacolo anche rispetto alle esigenze che era c'è un mucchio di Filippi
Che
Chiedo scusa
Anche rispetto all'esito
La diligente che abbiamo da tempo avvertito ed elaborato nel permanere di una vecchia struttura organizzativa ecco il problema del rinnovamento vero una vecchia forma partito che risale non solo alla tradizione comunista
Ma anche a quella dei partiti socialisti della Seconda Internazionale su questo terreno ci sono ritardi
E incoerenze che tutti dobbiamo riconoscere anche nelle direzioni indicate al diciottesimo Congresso non si è potuto andare avanti anzi lavoro è stato interrotto con la proposta della fase costituente di pensare e di fondare la forma partito
Do quasi concluso costruire nuove strutture di presenza democratica organizzata con un radicamento anche nuove fasce del mondo del lavoro e la società è oggi indispensabile per dare nuova forza una politica di alternativa ma occorrono per questo riforme radicali
Sulla forma partito avremo questi oneri discute più a fondo penso nei prossimi mesi noi abbiamo avanzato proposte precise superamento del verticismo funzionale solo la trasmissione dell'ideologia del comando
Riconoscimento da parte di tutti i dirigenti della parzialità che deriva dall'appartenenza di sesso creazione di una struttura policentrica che meglio possono rappresentare gli interessi e bisogni di rinnovamento che maturano in una società complessa
Essenziale ci sembra una più chiara e netta distinzione tra partito e rappresentanza
La costituzione di quell'agonismo che è stato chiamato governo ombra doveva portarli a organizzare questa distinzione di funzioni anche di questo non abbiamo potuto discutere ma è un tema di Termini determinante per un rinnovamento non di parole
Non di parole
Tra l'altro ciò deve portare e questo fatto molto concreto che ci riguarda tutti deve portare al superamento di ogni doppio incarico ma soprattutto più ampia circolazione democratica e quindi costruzione dell'unità non negando ma valorizzando il pluralismo politico e culturale che devi Amina animare la vita interna di una grande organizzazione politica democratica
Giungiamo così è una questione di immediata attualità sul tema posto dal Congresso si è costituita una maggioranza e due minoranze
E sono comparse in questa discussione non solo voci singole
Male tendenze culturali anche all'interno della prima mozione che sarebbe un'assurdità ormai negare ovvi dipendere mi sembrerebbe saggio organizzarne la convivenza e il dialogo
Se vogliamo che la interna democrazia viva e si affermi e se non si vogliono combinare pasticci vanno stabilite con chiarezza
Vanno stabiliti con chiarezza diritti e doveri di ciascuno pensiamo cosa avrebbe potuto essere la prova che stiamo vivendo se non avessimo introdotto nel congresso precedente nello Statuto la norma che all'interno del partito e con i suoi mezzi
Si può e si deve organizzare se esistono le diversità delle opinioni
Questa norma penso da sola non basta più se si se vogliamo andare al nuovo dibattito di merito con la ricchezza delle posizioni che sono al nostro interno l'unità è un bene essenziale l'ho detto all'inizio euro con e su questo concludo ma sarebbe ormai ipocrita e perdente pensare di praticarla senza il riconoscimento delle differenze da portando d'altro canto mi sembrerebbe assurdo di Anita dialogare con i trans e non dialogare chiaramente fanno i comunisti
Il centralismo democratico
Il centralismo democratico superato in linea di principio di fatto non può rientrare dalla finestra dopo essere stato scacciato Della Porta
Tipico
Tipico di questa concezione che fu nostra che fu anche mia
E un topos classico diciamo di questo centro è il superamento con il Congresso delle aggregazioni o tendenze Hoare che si costituiscono per il dibattito congressuale
Ciò può avvenire
Ma non può essere imposto e non può essere sostituito da rapporti non chiari e non limpidi
Nella gara di idee che si deve aprire se non si vuole soffocare lo stesso processo costituente che i compagni relativa mozioni hanno voluto prima che esso nasca ogni posizione deve contribuire liberamente liberamente devono essere scelte le devono essere prese le soluzioni che parlano le più opportune al titolare unico di questo processo che non può non essere che l'insieme del del Partito Comunista Italiano ma lo sbocco allora seicento
Si è chiesto essi ottenuto a maggioranza un Man mandato operata libera fase costituente di una nuova formazione politica ma sì eh anche stabilito che vi deve essere un nuovo congresso sovrano e che salvavita avrebbe questo nuovo congresso che dobbiamo fare per non so quanto se fosse solo quella della ratifica
Di quello che è già stato fatto in questo congresso ecco perché si dice che lo sbocco non deve essere predeterminato
Sul significato della medesima espressione formazione politica si sono avute le interpretazioni più diverse e non meno che sui contenuti incerto adesso abbiamo la relazione congressuale
Ma non può essere cancellato l'esistenza di opinioni diverse anche nell'aria della maggioranza perché ognuna di quelle sarà stata assunta e anche nello sforzo medesimo dello stesso segretario di cui e io o era un giorno dopo il nuovo condanno nuovo critico nello sforzo stesso del segretario abbiamo visto positiva dalle posizioni volta a volta diverse
Dunque vi deve essere un confronto serio tra tutti nessuno può escludere che si formino nuove maggioranze nuove minoranze ciò è già avvenuto in tante risoluzioni politiche di tante federazioni ma intanto viene permane
Diversità di Pavelic rispetto alla proposta originaria e questa diversità non
Ed ecco perché questa diversità non s'con questa diversità non solo bisogna convivere ma bisogna trasformare questa diversità in un fatti in un qualche cosa di taekwondo
Ciò è compito della minoranza che non deve avere alcun avemmo dall'impegno alcun astio spirito di rivincita ma in acque in una quel modo e forse superiore non so compito della maggioranza la lettera rilanci del ventisei infatti che qui è stata invocata era appunto un monito alla maggioranza a non strafare
E poi
Non vi è solo un processo costituente
Vi è una lotta politica acuta vi sono le elezioni amministrative imminenti e vi è sullo sfondo non dimentichiamolo la possibilità che si voglia ancora chiudere in anticipo la legislatura
Per questo il tema del governo unitario del partito nella chiarezza delle posizioni non può essere eluso come forma democratica di reggimento da
La mente si può anche scegliere una strada come taluno ha suggerito di messa da parte della minoranza
Può essere cosa comoda in definitiva soprattutto badate venti starebbe solo ad assoldare aggiudicare ma inutile diretti a una strada assai pericolosa non si può parlare Nale impartito al Parlamento dove esistono maggioranze e minoranze consegni Stati dopo profondamente diverse qui partito e ancora penso uno solo
Ho finito voi sapete che avrei preferito una strada di rinnovamento tutta diversa ma adesso c'è da battersi qui è ora e io ho fiducia nella saggezza e nella responsabilità di tutti i compagni di tutte le parti
Dopo il Congresso dove mandarli a chiedere tutti insieme i voti per le amministrazioni democratiche vecchie e per farle nove era costruito
Facciamo che sia una buona battaglia democrazia italiana il Partito Comunista Italiano pecca di questo partito alla democrazia italiana ha grande bisogno
Torna
Care compagne e cari compagni a un logorio validissimo tutte noi effettuò il compagno Aldo Tortorella
Perché la ricerca di lamelle ma sta bene
Ma c'è da riprende giornata e la parola al compagno Armando Cossutta
No nove
Care compagne e cari compagni
Ho seguito e poi ho letto con forte attenzione la relazione del compagno che dopo tre mesi di appassionato dibattito volevo capire così come tutti volevamo capire la posizione del segretario del partito
Dato che sin qui quella della maggioranza era stata contraddittoria e per molti aspetti confusa
Debbo riconoscere che finalmente ci è stato detto che cosa si vuole fare
Con chi come quando
E francamente dopo avere sentito e valutato il tutto mi sento di ribadire che io non sono d'accordo
Ritengo che non ci siano ragioni che non ci sia neppure logica seria e comunque accettabile nel proporre di sciogliere il partito comunista in una nuova formazione politica dalla parte della proposta di Occhetto sta la forza dei numeri è vero il sessantacinque per cento dei votanti nei congressi di sezione si è espresso a suo favore
Pensavo e speravo tuttavia che Occhetto ponesse qui con prudenza la questione io avevo detto di non a caso che la prudenza è d'obbligo ed infatti pur essendo chiaro il responso del dibattito
Nessuno può ignorare alcuni dati fondamentali
In primo luogo che c'è stato oltre un milione di scritti che non è andato i congressi
Non ha partecipato al dibattito e non ha votato
è un dato che non si può affatto trascurare perché questi sono compagni che di fatto si confondono con gli elettori dei quali dunque non ci è dato di conoscere esattamente l'orientamento
In secondo luogo perché oltre un terzo dei votanti malgrado le difficoltà che nessuno può far finta di non conoscere e sulle quali amore di partito ci consiglia di sorvolare
Si è espresso consapevolmente contro la proposta
Solo compagni che non accettano di vedere sciogliere il partito comunista e che sono fortemente convinti della necessità che ci sia comunque in Italia una formazione politica comunista di nome e di fatto
è uno opinione il loro profondamente radicata anzi è una convinzione non facilmente revocabile
Ma il Congresso il sovrano dice Occhetto
E sovrane solo le sue decisioni giusto ed infatti nessuno contesta alla maggioranza il diritto di procedere per la strada che intende percorrere
Ma se essa vuole avere con sé tutto il partito non può pensare di mettere masse grandissime di compagni di fronte a una decisione predeterminati
Nella sua relazione Occhetto riconosce
Che non si deve sin d'ora predeterminare la natura il carattere la strategia del nuovo partito di cui pure gli ci ha dato una prefigurazione abbastanza precisa sarà infatti il processo costituente a definire tutto questo
Ma egli non dice purtroppo quello che più conta in questo caso
E che cioè tutto lo sbocco della Costituente visto nel suo insieme per intero deve restare in pregiudicato compresa l'ipotesi che si possa dare vita ad un nuovo partito
Per ora infatti questa è soltanto un'ipotesi e tale deve restare anche dopo il congresso e sino alla fine
Tutto e da da finire e da definire non soltanto che cosa deve essere il nuovo partito come e con chi esso deve formarsi
Ma è da definire alla fine soltanto alla fine se deve essere davvero dato vita a un nuovo partito
D'altronde credo che non ci sia nessuno in questo congresso fra delegati ed invitati cari compagni che pensi si possa decidere oggi che il Partito Comunista andrà sciolto sia pure fra otto o nove mesi
E non soltanto perché per una decisione di tale portata non può certo bastare il diciotto per cento degli iscritti perché queste la percentuale dei votanti a favore della prima mozione sul totale dei tesserati
Ma anche perché ma anche perché nessuno può o potrà Oro Garzi mai il diritto di sciogliere un partito qualora altri lo voglia mantenere in vita e dunque e dunque prudenza è d'obbligo
Sarebbe d'obbligo perlomeno se si vuole tendere ad una gestione unitaria del partito
Non si può chiedere infatti nessuno può chiedere che una minoranza così ampia e qualificata che non è d'accordo con quello sbocco
Partecipi alla fase costituente ha mai Nando ancor prima di cominciare le proprie bandiere che sono poi le bandiere del Partito comunista
Questa
Questa non sarebbe unica ma una richiesta di obbedienza
Non corresponsabilità ma una sorta di consociazione subordinata dei vinti ai vincitori
A quanti ci chiedono se noi condividiamo la necessità di una gestione unitaria del partito non solo rispondiamo che siamo d'accordo
Ma che noi stessi la chiediamo a gran voce
Perché di essa c'è bisogno in generale e soprattutto rispetto alle elezioni ormai imminenti e poi rispetto alla medesima fase costituente
Avendo noi ben chiaro che è unita e possibile soltanto nel rispetto della distinzione fra maggioranza e minoranze
Soltanto nel pieno rispetto delle differenze e dei valori
Di cui sono state portatrici le componenti ideali e politiche che si sono confrontate democraticamente utilmente in questo congresso e altre che dovessero sorgere
L'esistenza di componenti diverse ormai è un dato di fatto reale e ineliminabile è ora di regolarne con questo spesso congresso caratteristiche prerogative diritti e doveri
Apertamente limpidamente l'esperienza insegna che queste l'unica strada per garantire vita effettivamente democratica in un partito pluralista
L'unica alternativa rispetto ai pericoli di esclusivi Isma'Edipo dominio incontrollato della maggioranza trasformata essa medesima in componente organizzata che crede di esser lì sopra più depositaria tutti gli affetti delle decisioni organizzative ed alla direzione politica del partito
Tornando alla nostra riflessione ribadisco che io non condivido per il merito prima ancora che per l'itinerario proposto il progetto del compagno Occhetto
La critica più forte che mi sento di rivolgere il segretario del partito
E quella di avere sparso a piene mani nel corpo del partito dell'opinione pubblica l'illusione che con questa proposta sia possibile sbloccare la situazione politica dominata da quarant'anni dalla DC e dei suoi alleati
E che sia possibile consentire l'ascesa della sinistra nel suo insieme al governo del paese
Come se sin qui al governo non siamo riusciti ad arrivare per colpa nostra dei nostri errori dei nostri ritardi che pure ci sono stati intendiamoci
Ma che non possono essi soli spiegare la causa di una contrapposizione di una esclusione e di una discriminazione tanto lungo perdurano
Come se in tutti questi anni non vi fosse stato né De Gasperi né Scelba né Tambroni né Gelli né Kissinger nei suoi ambasciatori
Come se Aldo Moro fosse morto per un incidente di percorso commessi gli Agnelli molti Agnelli di casa nostra siano docili e gentili come il nome che portano come se l'anticomunismo
Sia di fare di peso
Dal nostro nome e dal nostro simbolo e non dal fatto che un blocco di forze sociali economiche politiche ha voluto e vuole tenere lontana dal Governo ogni prospettiva di cambiamento di cui noi siamo stati e siamo portatori
E non soltanto qui come è noto ma ancora adesso in tanta parte d'Europa e del mondo anche per altre forze di progresso di cambiamento che pure non si chiamano e non sono comuniste
Io non conosco un solo compagno che non voglia sbloccare la situazione e che non voglia che si vada al governo ma è poco produttivo far credere che a quei risultati si possa pervenire cambiando formazione politica
A meno che si voglia cari compagni cambiarne totalmente nature obiettivi da rendere superfluo nelle resistenze moderate e conservatrici
Certo annullando noi stessi la nostra ragione ed essa la via del governo può esserci aperta anche subito ma con quella anche la via della nostra perdizione
La verità è che in tutti questi ultimi anni non abbiamo voluto ho saputo approfondire un esame serio e i nostri errori e dei nostri ritardi
Delle loro cause delle vie per superarle compiendo su noi stessi un'autocritica spesso anche formalmente feroce ma sempre di facciata tutto sommato superficiale
Perché abbiamo perso voti perché perdiamo voti e consensi continuamente dal mille novecentosettantanove in poi
La nostra crisi elettorale comincia in un periodo in cui non ci ancora non c'era stata nella crisi polacca né quella afgana nella bufera dei paesi dell'Est
Da quando cioè la nostra politica è contestata non per le nostre corresponsabilità con la crisi dei sistemi politici diretti altrove da partiti comunisti ma per le nostre responsabilità dirette qui rispetto ai problemi dell'Italia
Abbiamo perso voti fra tutti i ceti ma particolarmente fra i ceti popolari per ragioni che investono la nostra immagine o perlomeno non soltanto essa ma la sostanza soprattutto della nostra azione politica
Per le incertezze di quegli anni settantasei settantanove nostra e del sindacato specialmente nel campo economico e sociale
Per l'esitazione degli anni successivi come quelle che avremmo sul referendum per la scala mobile
Ancora oggi le nostre difficoltà derivano certa o anche da fattori legati all'immagine
Alle vicende di altri partiti comunisti alle loro tragedie ma derivano soprattutto dalle nostre inadeguate capacità ad affrontare coerentemente positivamente tanti problemi della realtà politica italiana
Sono di difficoltà legate alla sostanza molto più che alla forma prendiamo degli esempi
Noi salutiamo oggi qui il movimento degli studenti bene ma lo sappiamo
E se non abbiamo tra gli studenti consensi che ci aspettiamo
Ciò è dovuto anche forse fondamentalmente perché gli studenti sanno che noi comunisti abbiamo avuto un atteggiamento perlomeno equivoco sulla legge Ruberti e continuiamo ad averne diciamo qui di essere a fianco dei lavoratori in lotta bene ma oggi abbiamo difficoltà gravi tra gli operai
Nelle più grandi aziende metalmeccaniche si sono svolte ci svolgono assemblee tumultuose nelle quali è contestata clamorosamente la linea del sindacato la sua piattaforma per i contratti
E con essa non possiamo ignorarlo compagni quella dei comunisti dei vertici comunisti del sindacato e del nostro partito
Sono critiche e contestazioni giuste che richiedono una riflessione seria sulla mancanza di un'effettiva democrazia nel sindacato e sulla debolezza delle sue piattaforme rivendicativo
è necessario operare per la costruzione di una nuova democrazia consigliare e per una struttura della CGIL fondata sulle correnti di programma sulla elezione diretta dei funzionari e sulla fine della incompatibilità
Ed è necessario contemporaneamente agire per la ripresa del movimento rivendicativo anzitutto sul terreno retributivo e della riforma fiscale per investire la redistribuzione del reddito avvenuta negli anni ottanta
A favore dei redditi di capitale e di rendita finanziaria solo la ripresa della dinamica retributiva può rendere credibile la battaglia per la riduzione generalizzata dell'orario di fatto
Ma di tutto questo c'è scarsa traccia nell'azione del partito e gravi perplessità anzi voglio dire netta contrarietà suscita il voto recentissimo della commissione della Camera dei deputati sulle piccole imprese
Il referendum
Sulla giusta causa delle piccole imprese non si deve evitare con leggi equivoche che non risolvono il problema acutissimo
Per milioni di lavoratori per rispetto di diritti elementari ancora oggi non riconosciuti e non mercificata vili con mortificanti elemosine finanziarie
Ai ferrovieri abbiamo espresso solidarietà nella loro lotta contro il progetto di smembramento di venti trenta mila posti di lavoro ma i ferrovieri non dimenticano le nostre incertezze esitazioni ambiguità sul piano Schimberni
E lavoratori e cittadini non sanno spiegarsi perché tanto flebile quasi inesistente è stata la nostra opposizione nei confronti della legge finanziaria
Perché non siamo stati in grado di sviluppare e poi portare innanzi quel grande moto al quale milioni di italiani avevano partecipato
Controlli in giustizia sì fiscale per vere riforme nel campo tributario o in quello sanitario
Oggi c'è da restare attoniti pare che tutta la nostra capacità di lotta si risolva nel decidere l'uscita dei comunisti dai consigli delle USL
Vedo una valutazione di tipo sovrasta l'attuale della realtà in cui viviamo tale da farci perdere di vista gli effettivi sta
Dati in movimento si rischia di prendere lucciole per lanterne di sopravvalutare successi parziali di sottovalutare insuccessi gravi grave per noi e per la democrazia italiana e la sconfitta della Giunta di Palermo
Grave l'ascesa incontrollata di Berlusconi grave il dominio di Gardini sulla Animal
Ma si perde la consapevolezza dei fenomeni in atto dei fenomeni strutturali soprattutto perché è venuto a mancare un'analisi del blocco dominante
Con la conseguenza che non si capisce come si muovono le cose chi è con noi chi è contro di noi con chi dobbiamo stare contro chi dobbiamo essere
Se anzi la periodizzazione ormai che non c'è più il nemico a me pare invece che nell'ultimo decennio si è sviluppato un processo che ha profondamente modificato i rapporti di potere fra le Craxi e gli equilibri politici
Giungendo a formare a consolidare un blocco di forze moderate che ha trovato la sua coi insieme prima ancora che sul piano politico sul terreno economico sociale e sulla decisione a precisi modelli culturali e a conseguenti scale di valori
La ristrutturazione economica ha modificato le aggregazioni e favorito la formazione di un po'moderno compromesso politico
Questo processo ha trovato il suo elemento fondante nella riscoperta dell'impresa come potenza che agisce su scala mondiale unificando in sei gli aspetti produttivi sociali politici
E in termini culturali ha dato luogo all'esaltazione del mercato come unico elemento regolatore dell'efficienza e al rilancio degli egoismi individuali come elementi propulsivi
L'economia avuto il sopravvento sulla politica intesa come capacità progettuale mettendo così in crisi la medesima concezione della democrazia come partecipazione da questo governo come controllo dei poteri
Dobbiamo da cambiare l'accordo compagni
Ma siamo noi capaci il progetto di di Occhetto è capace di riprendere una concezione alta della politica come qualcosa che ha a che fare con il destino dell'uomo non mi pare
Mi pare anzi che c'è in Occhetto nel gruppo dei suoi collaboratori una visione che reca il tarlo del cosiddetto pensiero debole
Anche per noi le ideologie sono davvero finite ma in realtà perché viene dichiarato dal capitalismo e la fine delle altre ideologie perché il capitalismo resta e con esso resta la sua ideologia
Siamo noi che ormai in questa gara postmoderna postcomunista rinunziamo ad ogni caratterizzazione ideale
Tutto cambia nel mondo in Europa in Italia anche noi dobbiamo cambiare per essere al passo coi tempi in cui viviamo ma il nuovo non è l'effimero l'essere moderni non significa essere alla moda il rischio grave ripeto
è quello di perdere la percezione di quanto realmente accade prendiamo la politica estera
Il governo italiano in grave ritardo rispetto alla novità convincente di questi mesi di fronte alla nuova realtà caratterizzata dal rapido finire della guerra fredda non ci si muove coerentemente verso l'obiettivo preminente su tutti
Agire per lo scioglimento dei blocchi contrapposti
Non si possono attendere atti innovativi soltanto dei paesi dell'Est
Da quei Paesi ne stanno venendo molti l'Unione Sovietica ritirò le sue truppe oltre confine
Riduce gli armamenti ogni giorno indica e compie atti unilaterali sorretti da una nuova moderna concezione dei rapporti internazionali
Ungheria Cecoslovacchia Polonia propongono e giungono con Attilio unilaterali a superare l'alleanza militare del Patto di Varsavia e noi
E l'Occidente e l'Italia perché lo dobbiamo mettere in discussione la permanenza delle basi straniere quelle americane sul nostro territorio
Perché non dobbiamo decidere
Una riduzione drastica degli armamenti e delle spese relative previste nel bilancio dello Stato oggi nella relazione di Occhetto ci riprendono molte di queste questioni bene ma quale ritardo compagni rispetto alle esigenze
Quante esitazioni incertezze errori anche di principio
Come sulla questione degli attimi atti unilaterali sempre respinti dal nostro partito mentre ormai dimostrato che soltanto con atti di tale natura con atti unilaterali appunto che si possono mettere in moto processi incisivi
Verso la fine dei blocchi per la cooperazione internazionale
Ed anche promuovere risultati concreti e positivi dalle pur necessarie conferenze internazionali e quale di vario tra parole e fatti
Per gli F sedici comunque siamo ancora alle parole
Per la NATO non si profilano iniziative sulla Germania i fatti hanno spazzato via tutte le incertezze che erano presenti nella mozione di Occhetto di Napolitano che è vecchia di pochissimo mesi fa
E hanno cancellato le ipotesi
Più che prudenti inconsistenti a tale riguardo del nostro compagno ministro ombra degli Esteri non mi pare ancora adesso che il nostro gruppo dirigente abbia una precisa comprensione della gravità della situazione internazionale
La denunzia delle vicende dei paesi dell'Est è necessaria è giusta ma non basta non basta a denunziare
Occorre un'iniziativa e sia nei confronti di quei paesi per favorire lì con il dispiegarsi di una politica di cooperazione internazionale
Lo sviluppo del processo rinnovatore che spero non voglia significare per nessuno auspicio al ritorno in quei Paesi del capitalismo
E sia nei confronti di noi stessi qui in Europa occidentale dove si profila un'offensiva massiccia dei settori più forti
Un vento gelido di moderatismo soffia oggi nel mondo dall'Europa al Nicaragua
Venuto meno ridotto l'effetto del contrappeso mondiale rappresentato nel bene e nel male dall'Unione Sovietica e dal Patto di Varsavia si prospetta il determinarsi di uno squilibrio internazionale molto forte
In campo c'è ora una sola potenza mondiale e per questo ancora più arrogante il pericolo è reale e incombente qui nell'America centrale in ogni continente spetta a noi
Movimento operaio a noi forze democratiche di sinistra dell'Europa occidentale agire per bloccare
L'avanzata egemonica delle forze oggi già dominanti nei campi dell'economia dei rapporti sociali della cultura del costume di vita spetta a noi
Nella nuova realtà del mondo alzare il tiro ad abbassarlo non a fuggire dinnanzi alla bufera e invece mentre sulla NATO ancora balbettiamo mentre non riusciamo a liberarci da un'antica visione euro cento dica come risposta risolutiva indichiamo la nostra adesione all'Internazionale socialista
Che è notoriamente cosa vecchia superata non corrispondente alle esigenze attuali
Del tutto nuove di un coordinamento di tutte le forze di progresso e di sinistra socialiste comuniste
Del nord est e dall'Est dell'Europa e di altri continenti
Al fondo o voglio dire ancora sta una visione superficiale edulcorata della realtà la mancanza di ogni analisi non dico di classe ma rigorosamente materialistica dei fenomeni di questa epoca
Sostituita da espressioni o motivazioni perlomeno discutibili
Direi di tipo mistico comunque predicatori eh e poco produttive che portano ad abdicare di fronte al dominio del capitalismo che ormai si riconosce come eterno sperando che divenga democratico
Mi sono riferito i fatti cari compagni a cose come vedete
Perché
è mia convinzione profonda che sui fatti e nelle cose che si conquistano o riconquistano consensi si modificano i rapporti di forza si sblocca la situazione italiana
E invece ci si attarda predicare l'alternativa come mera proposta di schieramento
Come un automa turcica soluzione di governo capace di respingere la DC all'opposizione
Anziché comunque accesso che fonda le sue radici in una maggiore capacità antagonistica in grado di aggregare forze diverse ricomponendo un nuovo tessuto connettivo livello sociale
Ed aprendo la strada per più avanzate alleanze politiche
Si vede la sterna attiva come strumento per superare la nostra pretesa incapacità di presentarci come forza di governo
Questa visione divenuta con la proposta di Occhetto una martellante campagna sul bisogno di alternanza
Essa ha già determinato il guasto di far passare i compagni in breve tempo in maniera critica da quello che poteva essere in alcuni casi un vizio di opposizione ad una spasmodica ansia di entrare nel governo
Non si vuol capire
Che l'effettivo restringimento degli spazi di democrazia
è il rafforzamento del blocco moderato richiedono un'accentuazione della nostra caratterizzazione di forza del cambiamento in grado di ridare fiducia o speranza a quanto non a quanti non intendono omologarsi alle forze dominanti
In questo modo d'altro canto possono essere sconfitte pericolose esteri tendente allo Rocca mento
Non è un semplice atto in sé pur clamoroso che può spezzare il cerchio moderato
Ma al contrario è messa in moto una robusta controffensiva sociale politica culturale
Non ci sono scorciatoie che possono abbreviare i tempi di questo processo ogni illusione al riguardo sarebbe in breve tempo smentita dei fatti e potrebbe gettare tutto il movimento in una condizione di frustrazione
E di riparto ripiegamento
Vedo molto di velleitario nella posizione espressa dal compagno Occhetto
Le risposte ricche di attenzione eppure cortesemente negative di Verdi Radicali cattolici interessati certo al nostro processo di rinnovamento e pur tuttavia gelosissima e giustamente della loro autonomia
Mettono in luce che è poi la questione fondamentale torna ad essere il rapporto fra Partito comunista e Partito socialista
La disponibilità di Occhetto riguardo riapre un contenzioso nello stesso nostro partito che pareva sopito se non risolto al diciottesimo congresso
E concludendo mi sento di dire anche dopo la sua relazione che Occhetto ha compiuto di fatto una fuga in avanti
E temo che il congresso ormai definito nei suoi orientamenti non riesca a rimetterlo al passo
Se il Congresso comunque
Dovesse riuscire a condizionare il suo progetto tutto domani cari compagni sarà possibile domani insieme potremo riprendere l'opera per un rinnovamento profondo del partito per rivedere insieme strategia tattica
Collocazione politica vita interna se non si farà questo allora avremmo tagliato i ponti alle nostre spalle
E la grande nave sarà gettata verso l'ignoto in alto mare certo ma priva di bussola ostaggio dei Marosi e certo che noi non staremo a guardare
Questo è il nostro Comune partito agiremo in esso e con esso per condizionare in negativo per incidere sul positivo
La fase costituente girerà nuovamente impegnati in una rinnovata battaglia ideale e politica
Noi siamo una minoranza lo sappiamo ma mi si consenta di dire siamo una minoranza una componente indispensabile
Lo siamo stati in questi anni
Lo siamo stati in questi anni pure in condizioni come tutti sapete molto difficili contribuendo a bloccare o a limitare quella scissione silenziosa che rappresenta ancora oggi il pericolo più grave reale e lo facciamo oggi
Perché rappresentiamo vogliamo rappresentare una garanzia di coerenza e di lucidità
Perché vogliamo rappresentare in gran parte eran presentiamo un riferimento vivo il vigile
Per quanti continuano a credere a lottare per una società migliore per un mondo nuovo per quanti non intendono in modo carsica o la società dominante per quanti sono e vogliono restare comunisti di nome e di fatto
Con i compagni
Con i compagni della seconda mozione abbiamo condotto in questo congresso una battaglia ideale e politica unitaria pur nella distinzione delle mozioni
Ora con loro e con tutti i compagni che ci hanno conosciuto e riconosciuto come compagni di una comune battaglia in ogni parte d'Italia vogliamo andare avanti
Nel passato ci hanno diviso giudizi e valutazioni differenti su cui ognuno di noi ha avuto modo di riflettere alla luce dei fatti e anche del dibattito abbiamo superato
La prova su di noi comunisti e soprattutto sui giovani incombe un futuro che può essere l'esaltante pur essendo carico di oscurità e di pericoli
Ma insieme potremo fronteggiarlo dipendente rinnovando l'identità comunista di questo grande glorioso Partito Comunista Italiano
Compagni e compagne in gomma e Tortorella ha avuto un malore dovuto a stress stanchezza c'è già ripreso ma è ricoverato in ospedale per accertamenti medici
Al compagno Tortorella gli auguri più affettuosi dalle compagnie dei compagni delegati
Prima di dare la parola la compagna Shiki e Rita delegata di Mila no vorrei proporre che gli interventi siano contenuti nel limite massimo di quindici minuti
Naturalmente il rispetto di questo tempo consentirà più compagna più compagni di poter prendere la parola nel nostro congresso
La parola ne accompagna essi che Rita delegata di Milano
Vincenzo
Sì
Compagni
Sono convinta che la proposta della segreteria Occhetto abbia già avuto esponenti politici positivi
La forza del messaggio cambiare la politica la sfida proposta cambiare noi per cambiare gli altri sta aiutando ad aprire nuove frontiere nuovi fronti e non solo nei partiti e tra i partiti
Sta crescendo un atteggiamento critico al vecchio sistema politico di vasti strati di giovani intellettuali del mondo del lavoro e delle professioni
La proposta ha già suscitato attenzione speranza tra chi si era rassegnato o aveva ripiegato nell'indifferenza o tra chi aveva visto solo nella denuncia esasperata e disperante una possibilità
Già al diciottesimo Congresso la nostra analisi considerava in crisi la partecipazione attiva alla politica sostituita dicevamo dalla delega ai partiti alle istituzioni
Causa di questo la perdita di credibilità dei partiti e delle istituzioni appunto
Per ragioni evidenti come il degrado dello Stato la compenetrazione del potere politico ed economico del potere politico e l'illegalità l'affievolirsi nel tempo delle speranze nella possibilità di cambiare il logoramento di quarant'anni di opposizione e di consociativismo
Ma anche sempre più dall'accentuarsi dei caratteri dei partiti e nonostante gli sforzi anche nel nostro di un ruolo di rappresentanza più che di rappresentatività nella società e nel mondo del lavoro
Rappresentanza esercitata anche dai nostri migliori amministratori che imbrigliati nelle regole date dalle difficoltà
Empi della politica quelli della vita non trovano altra soluzione che assumerà il ruolo di delegati
Nella società il nostro tentativo di essere laici non è chiaro che è uscito comunque profondamente leggibile tant'è che i movimenti che nascono rifiutano l'omologazione anche la nostra
E noi fatichiamo ad allargare le nostre sfida a chi non ricerca appartenenza politica ma spazi Progetto e prospettive per cambiare per contare c'era vincere
Nel mondo del lavoro privato e pubblico la crisi di rappresentatività si sta addirittura Strasburgo manda in crisi di rappresentanza con segnali sempre più forti
La proposta di costituente può produrre uno strappo con le regole le parlarle prassi anche le pigrizie di una cultura di organizzazione sindacale oggi in crisi
Nel mondo del lavoro privato il sindacato si ritrova nella difficile situazione d'essere messo all'asta voluta una parte del dal padre una atto che tenta di restringere e non è certo disposto a sovvertire ad ammettere spazi diversi da quelli conquistati
Ma ormai troppo stretti dall'altra i lavoratori a stenti chiedono sconfortato nuovi spazi per nuovi diritti un modo diverso e altri contenuti di contrattazione
Nel momento del lavoro pubblico analogamente i coscritti nascono e si consumano con rivendicazioni e contratti che poco incidono sull'organizzazione degli apparati che non modificano le regole le regole di sempre
Eppure nel mondo del lavoro pubblico nella pubblica amministrazione la necessità del cambiamento avvertita dai comunisti ma anche da tanta parte dei lavoratori è tangibile è evidente
Lavoratori che chiedono conoscenza la riappropriazione e il controllo sul prodotto e sull'organizzazione del proprio lavoro
E ancora più forte è urgente la necessità di intervenire se come vero pensiamo che la pubblica amministrazione i lavoratori sono la faccia di retta delle istituzioni
Sono il mezzo di risposta ai bisogni concreti sono lo strumento con cui si realizzano le politiche
Le disposizioni e le storture dell'apparato pubblico sono chiare chiare a tutti agli amministratori e ai cittadini ai lavoratori
Grandi sono le resistenze politiche al ridisegno di questa organizzazione
Perché alta è la posta in gioco sulla pubblica amministrazione e sul ruolo degli apparati al nord che al sud si giocano molti interessi si gioca una visione dello Stato esattamente quella del quarantennio democristiano
Si gioca un modello politico organizzativo di marca democristiana
Molte le resistenze politiche paralizzanti vincoli legislativi tante le tentazioni della nostra cultura consociativa anche nel sindacato
A questo proposito anche per la riforma del mondo del lavoro pubblico abbiamo parlato al diciottesimo congresso della qualità del conflitto
Abbiamo posto le basi non solo di ragionamenti ma abbiamo anche formulato proposte di legge di riforma della pubblica amministrazione
Che accolgono bisogni veri e reali di cambiamento delle logiche di funzionamento dell'apparato degli enti pubblici stiamo proponendo la delegificazione dei contratti
Questo compagni
è il classico caso in cui il programma generale cioè ma senza uno schieramento fortemente rinnovatore
Senza il dilagare di una cultura del cambiamento oltre la nostra attuale forza non riusciamo ad incidere se non cambiamo profondamente la nostra cultura le nostre regole lì non ce la facciamo
Sono convinta che se non ribaltiamo il nostro modo d'essere consolidato di un orgoglio troppo spesso difensivo di denuncia di coscienza critica di nobile resistenza
Di una rassicurante consuetudine di regole date non ce la faremo non si riesce con gli strumenti e le regole di sempre a smuovere soprattutto ciò che è fermo da tempo
In questo mondo del lavoro è chiaro chiaro a tutti quanto lei ed vuole della democrazia formale e le pratiche della politica che noi vogliamo cambiare a cominciare da noi stessi
Quanto l'invadenza dell'ingerenza partitica la non chiarezza l'intreccio spesso la pretesa sudditanza tra ruoli professionali e politici sia pesante
Perché la battaglia dei diritti dei cittadini e dei lavoratori dello stato sociale che in questo caso sono politicamente inscindibili
Varchi la soglia del pubblico impiego
Occorrono Spallone forte per cambiare le regole che lo governa no ma anche alla nostra cultura politica perché questo è il regno del modello conservatore assistenzialista dei governi ma anche il luogo in cui è più facilmente misurabile l'invadenza dei partiti sull'apparato e sulle singole competenze professioni
E in cui si consumano quotidianamente acquiescenza occupo scusate consociative
Ed è a partire da questa realtà che conosco bene che sono convinta della grande sfida che abbiamo lanciato soprattutto hanno esteso sì
Per coniugare la nostra funzione di garanti delle garanzie democratiche e dei diritti con gli interessi concreti e dei valori e delle culture espressi da tanta parte dei lavoratori sani degli apparati pubblici
è qui che entra in campo sul vivo la nostra visione distacco regolatore
E qui che possiamo misurare le nostre proposte per un nuovo rapporto pubblico privato senza preconcetti con serietà e obiettivi di efficacia
Efficacia cosa certo non raggiungibile con le proposte pasticciate e rischiose di questo governo
Il conti compagni con chi in questo piccolo grande mondo mi è chiaro e c'è teoricamente tutto lo spazio politico e culturale per ritrovare i fili messi proposte opportunità
Per organizzare dare voce ai tanti bisogni cambiamento di qualità in senso lato
Ce lo diciamo da tanto tempo anche tra i compagni della sezione del Comune di Milano
Ma anche noi non riusciamo ad essere uno strumento utile capace di convogliare essere forza d'attrazione politica delle nuove culture e professioni
Abbiamo un patrimonio enorme di uomini e mezzi ma l'ideologia la troppa certezza che ci permette che mi permette di sentirmi sempre dalla parte giusta
Impedisce di vedere sentire di allargare l'inciampo dalle nostre coerenze
Di capire la realtà ricca e certo anche contraddittoria ma soprattutto di averla con noi
Ed è qui in un luogo sofferente per le pratiche della politica e per le attuali regole istituzionali qui dove degrado dello Stato e misurabile
Dove le politiche accentratrici dei governi di pentapartito pesa hanno dove le assenze i plastici CISL attivi di chi non sa o non vuole governare si riflettono pesantemente
Anche qui in questo spaccato di società noi godiamo di una grande credibilità politica
Ed è per questo che noi solo nove possiamo lanciare la sfida del cambiamento delle regole la grande sfida della riforma la critica del risanamento dello stato di un nuovo rapporto Stato cittadino politica
Per dare risposte alla forte e non più dilazionabile richiesta di trasparenza delle aree come della certezza dei diritti che si alza a gran voce dalla società civile
Ed anche qui si consumano l'emarginazione femminile anche qui storicamente le donne sono impegnate nei lavori meno qualificati
E qui la legge sui tempi assume grande significato perché qui è viva la contraddizione delle donne d'essere fruitrici e dispensa attrici di servizi
Qui i diritti di cittadinanza e doveri civili si incrociano
E anche a queste donne che noi vogliamo rivolgerci con lo straordinario mutamento d'ottica della legge sui tempi
Nel modo radicalmente nuovo di guardare all'organizzazione sociale ai suoi tempi alla ditta nella città che poteva nascere solo dalla grande forza teorica e culturale delle donne
E vogliamo che si traduca oggi anche in forza politica e sappiamo che questo produrrà conflitto ma anche norme interesse e consenso
Perché questa forza politica e culturale possa prodursi è indispensabile l'autonomia delle donne nel partito un'autonomia che non è pensata come estraneità e separatezza proprio perché è l'originalità dell'esperienza autonoma delle donne comuniste è stata quella di raccogliere la sfida
Di agire in un nuovo ministro investirne e informarne la scultura politica il Progetto i programmi e la forma partito
Verso una nuova formazione politica
Significa anche per le donne costruire un percorso e un confronto aperto di esperienze e culture tradurre in senso pienamente laico storico e non deterministico il pensiero della differenza su quale e per finire
I tratti di laicità di valorizzazione delle scadenze degli apporti che ci devono sempre più caratterizzare in questa nuova fase devono vivere anche tra le donne tanto più in un momento in cui nuove donne provenienti da altre culture esperienze diverse si uniscono a nuovi senza spine o pretese egemoniche di carattere ideologico
Sono molte le culture prodotte dal femminismo sono molti Diversi bisogni delle donne in produzione delle donne non impiegate le giovani perciò dovremmo saper produrre attraverso una sintesi politica più alta un comune sentire delle donne nella nuova forma zio né politica una progettualità più ricca una maggiore capacità di raccogliere testi a sconto e di comunicazione
Tra noi e soprattutto con le donne che vivono nella società italiana
Fra compagni
Due comunicazioni la commissione verifica potevi e convocata per le ore quindici negli appositi locali
La commissione elettorale convocata per le ore sedici e trenta negli appositi locali
Prima di dare la parola alla compagna Chiaromonte Franca delegata di Firenze vorrei ricordare il rispetto dei tempi innanzitutto ma anche cortesemente di evitare troppi bluesy e perché non si riesce a seguire con attenzione il congresso la parola la Compagna Chiaromonte Franca
Dunque io sono qui con una grande soddisfazione
Quella di partecipare a Spoleto con verso non avendo sottoscritto nessuna delle tre mozioni congressuali
Di aver trasgredito cioè la regola capestro secondo la quale o firmargli una mozione o eri fuori dai congressi
Se non si magari con altre in testa la nostra identità e sono nelle nostre mani così si chiama
Che ha espresso il suo no alla proposta di aprire una fase costituente per una nuova formazione politica è un autore nasce per almeno per noi dando sapere acquisito
Al movimento delle donne un movimento e oggi molto corteggiato la almeno poco ascoltato forse
Io in quel movimento lavoro da quindici anni e nel corso del tempo avuto per questa pratica politica diversi conflitti nel e con il Partito comunista
Eppure non no non abbiamo mai pensato di scioglierci nel movimento e nemmeno abbiamo pensato di fare più parti in commedia
Quando ci veniva chiesto per esempio da qualche responsabile mi spinge di comportarci da comuniste nel movimento femminista
Per esempio invitandolo a schierarsi dall'una o dall'altra parte rispetto alla per alla politica cosiddetta generale cito per tutti il caso Moro
Rifiuta avevamo nel rifiutarlo difendevano due autonomie quella femminista e quella comunista
Sapevamo che il movimento del partito non avrebbero mai potuto essere la stessa cosa
Io continua a pensarla così
Non sono sola la pensano così quelli e quelle che pensano che in Italia fuori dai partiti anche fuori al sistema politico bloccato vi sia stata politica e politica visibile
E che quindi ritengono che il dispiegarsi di questa politicità non abbia quale suo prezzo necessario e per alcuni sembra sufficiente la sparizione di un partito il Partito Comunista Italiano
Credo sia stata una ricchezza della democrazia italiana e non un blocco l'esistenza di forze diverse che a partire dal luoghi e interessi di verze
Hanno costruito antagonismo sociale e opposizione politica tenendo Alberto grazie anche all'esistenza in Italia di un partito comunista fortemente radicato nella realtà nazionale
Di quello spiraglio quella mediazione chiusa altrove a Est e a Ovest tra politica e società
Non parlo per altri se non per dire che a volte mi sfugge l'ansia di solutoria di quanto fatto per anni e spesso in modo tutt'altro che il sommerso
Per il mio movimento oggi diviso frutto dell'avvenuta libertà femminile che non ci costringe più tutte unite contro la comune oppressione di sesso
Posso dire che quella politica che ha come perno come mezzo e come infine il partire da stasera e la relazione con l'altra si è scontrata con le forme della politica tradizionale con tutte le forme della politica tradizionale non solo con quelle del movimento operaio
Mi offende sentir dire come sento dire da qualche congresso che l'unico ostacolo alla libertà femminile starebbe nella cosiddetta centralità operaia
Non è così
Basti pensare all'assenza di previsione quanta libertà femminile che informa il patto che sorregge il moderno Stato democratico per me comunista la rottura avvenuta accolte nel partito comunista per altre nella disciplina scientifica che faceva la loro competenza per altri ancora il luogo della contraddizione è stato un palazzo di giustizia una scuola quello che ci ha unito che ci unisce è stato un taglio una separazione se volete un lutto la consapevolezza cioè che non si dà sintesi mi dispiace
Quanto alla libertà tra uomini e donne se c'è differenza sessuale non cessi intensi nell'umano
Questa consapevolezza mi rende oggi possibile la parola su quello che mi unisce di volta in volta ad alcuni uomini
Perché la parola non dimentica mai quello che ci divide e cioè la libertà
La libertà di un sesso finisce infatti dove inizia quella dell'altro e vorrei capire a questo proposito che cosa pensano quelle compagne femministe
Piano aderito alla proposta che questo congresso di Scutari dell'affermazione fatta ieri dal segretario del partito secondo la quale è auspicabile una sintesi tra coscienza ecologica coscienza femminile e coscienza non violenta
La pratica del conflitto fu la libertà è la mia autonomia rispetto al congresso questa pratica mi ha imposto la presa di distanza di cui parlavo all'inizio alcune di noi non hanno firmato alcuna mozione mano de con loro no al la proposta di un patto costituente Dressed su questo no abbiano incontrato alcune compagnie già firmataria della mozione rinnovamento
Queste donne hanno mediato un accordo tra noi e la mozione da loro sottoscritta che ci ha permesso di stare nei congressi come se avessimo firmato quella mozione
Con queste e altre compagne abbiamo cercato di dare conto al valore alla nostra presa di distanza ascoltando innanzitutto il nostro disagio non ritengo la sofferenza che c'è stata in questo congresso nei confronti di una logica referendaria una bazzecola ma un concreta critica una critica dalla quale partire dopodomani
Mi date per la discussione che porterà a tutto il partito al ventesimo Congresso a quella forma partito o forma segreteria e si avvale per produrre politica di decisioni irreversibili
è irreversibile una decisione quando si compia una rottura unilaterale delle regole che tengono insieme una comunità di individui
Il decreto di San Valentino un atto irreversibile a prescindere dai punti di scala mobile in questione allora come ora il metodo nella sostanza
Il Congresso sta finendo per tutti e tutte si apre una fase nuova asta tutti e tutte fare tesoro di questa esperienza misurarne guadagni e perdite
Considero un guadagno il fatto che a partire dal documento la nostra libertà e sono nelle nostre mani
Si sia data visibilità alle differenti pratiche posizioni e idee che esistono non da oggi anche tra quelle comuniste che hanno condiviso con la quarta
L'affermazione e a una donna la forza possa venire solo dall'altra donna oggi le divisioni i conflitti che esistono tra noi sono più chiari riguardano il come si sta donne in un partito e più in generale in un mondo abitato da uomini e da donne
Sono conflitti che dobbiamo esperire fino in fondo per verificare ciò che ci unisce e ciò che ci divide ma perché questo avvenga è necessario che tra le donne non prevalga la logica maggioritaria
Detto più chiaramente il confronto sarà possibile tranne noi nel rispetto delle diverse posizioni se solo si sarà tenuto esplicitamente su un altro piano rispetto al processo costituente che si aprirà nel partito dal dodici marzo in poi
Cioè solo se le compagnie che hanno condiviso la proposta e che hanno a cuore la pratica delle donne riterranno di poter agire quella distanza che a novembre non fu possibile agire
Se è solo se ognuna di noi saprà prendersi il tempo necessario a dare conto alle altre e delle mediazioni della pratica che consente di condividere l'una o l'altra posizione tracciabile che anche dopo questo congresso
Continueranno a confrontarsi
Alcune di noi questa esplicitazione hanno cominciato a praticarla
Abbiamo così scoperta orchestre condizione di una gemma gioire di una parola non seconda rispetto a quella di uomini con i quali abbiamo condiviso seppure in distanza questa battaglia congressuale
Quelli con i quali continueremo a sperimentare quella concreta riforma del partito
Che consiste nella trasparenza dei contratti che lei conosce alcuni uomini ad alcune donne e che è il contrario proprio il contrario della definizione un soggetto contraente quale le donne comuniste e a nome di chi della maggioranza delle donne comuniste e su cosa
Che si siede a un astratto tavolo di di trattativa di fronte a un altro astratto soggetto contraente
Mi piacerebbe sapere a quale contrattazione stanno pensando e compagni che condividono l'idea di un patto costituente tra i sessi nonché quale abbiano già messo in opera ho parlato di viaggio
Sto a mio agio in un luogo misto e cioè nel mondo quando riesco con altre apparenti negli uomini e mi sono di fronte rinuncino a parlare al mio posto rinuncino a dire come invece ha detto il segretario del mio partito le donne pensano le donne vogliono e così via
Quando gli uomini diventa non ciò che sono parziali
Nella mozione due c'è una dichiarazione di parzialità è un buon inizio una strada da praticare
Una strada tuttavia l'impraticabile se non si produce forza femminile ma di peso di questo si può occupare nel partito il fuori la politica delle donne e sono una politica delle donne
Spagnolo Chiesa Giulietto delegato di Genova si prepari il compagno quel Cini
Nei nove anni della mia esperienza moscovita
Mi sono spesso esercitato interpretare alla lotta politica di quel Paese di quel partito
Quasi per analogia
Immaginando come in una data situazione si sarebbe comportato un gruppo dirigente del nostro partito o l'apparato di una data federazione
A ben pensarci i dieci anni di lavoro come funzionario del PG sono stati il mio vantaggio essenziale rispetto ad altri corrispondenti che facevano fatica a capire la logica interna del piccone
è una constatazione che forse qualcuno troverà sorprendente ma che mi pare utile perché dimostra che nonostante tutto le nostre giuste revisioni da Gramsci a Togliatti a Berlinguer
Noi siamo rimasti per molti aspetti essenziali dentro quel solco dal quale l'aratro della storia oggi ci costringe ad uscire definitivamente
Qui c'è uno dei punti dove si addensa l'equivoco
Quello della difesa delle nostre tradizioni del nostro come si suol dire patrimonio storico
E in particolare della difesa dalla forma partito che abbiamo ereditato è vero non siamo arrivati al capolinea della storia tutt'altro
Ma questa forma partito è un treno che non ci porta più avanti della fermata in cui ci troviamo
La ragione principale per cui non sono riusciti rinnovamenti veri o presunti che abbiamo tentato negli ultimi due congressi
Per cui il nostro destino non solo non si è arrestato mai divenuto preoccupante
Per cui si sono incrinati pericolosamente i nostri legami che una società in profonde rapida evoluzione per cui rischiamo di invecchiare senza ricambio di generazioni questa ragione principale sta nel fatto che noi non abbiamo toccato i caposaldi della forma partito
Non abbiamo saputo non abbiamo voluto ecco quello che più mi colpisce dalla posizione di molti compagni del no
Chiesti realtà non affrontano la la questione delle ragioni del nostro declino ovvero l'affrontano per così dire rilanciando affermando che occorre accentuare il carattere di lotta del partito
E mi sembra una petizione di principio un mordersi la coda perché bisogna chiedersi al contrario perché non siamo riusciti a mantenere quel carattere di lotta e siamo venuti riducendo la nostra forza
Credo ci aspetti una revisione ben più profonda
E sarebbe davvero sbalorditivo se di fronte agli sconvolgimenti che avvengono nel mondo noi ci ritrae Simo di fronte compito di realizzarlo
Non credo che sia questione di dividerci tra chi vuole difendere idee finalità e valori che hanno sostanziato il nostro partito e che e chi invece si proporrebbe di abbandonare
La questione di come difenderli e soprattutto di come sviluppare ma occorre anche essere chiare
è anche questione di scegliere quali di queste finalità debbano essere difese e quali debbano essere risolutamente abbandonate perché non più rispondenti all'oggetto che vogliamo trasformare e qui torno alla questione della crisi del socialismo reale che ci riguarda molto da vicino e sotto molti aspetti
Non condivido infatti una certa reticenza ad affrontare questa questione da più parti nel campo dei sì e in quello del no per ragioni diverse
Da un lato non si è voluto collegare troppo questa nostra riflessione al crollo dei regimi dell'Est perché in tal modo ci sarebbe offuscata la nostra diversità e l'autonomia dalla nostra riflessione
Capisco queste ragioni che hanno molto di vero perché noi abbiamo capito e detto prima degli altri che quell'esperimento non poteva funzionare
Anche questo fa parte del nostro patrimonio è la parte migliore della nostra storia che resta grande unica come lo è stato il fenomeno del Partito Comunista Italiano rimasto forte proprio perché seppe andare controcorrente rispetto agli orientamenti che prevalsero nel movimento comunista internazionale
Ma le crisi di Mosca e Berlino Varsavia e Budapest ci riguardano ancora da vicino e voltare pagina non si può prima di averle scandagliati in tutta la loro crudezza
Lo provano le domande brucianti che tutti ci poniamo le speranze le angosce con cui seguiamo la perestrojka di Gorbaciov
Parlarne e vitale perché gli sconvolgimenti cui assistiamo sono solo l'inizio di una lunga fase da cui dobbiamo attenderci molte altre sorprese molte delle quali non necessariamente piacevoli
Il fatto è che è finita un'epoca davvero che la riflessione sul comunismo nella stessa Unione Sovietica è già andata ben oltre la critica dello stalinismo e dell'irreparabile formazioni che esso ha impresso all'idea del socialismo
è che il modello economico politico e sociale emerge emerso non da Stalin ma dalla Rivoluzione d'ottobre sia rivelato incapace di competere con il capitalismo
Quello che si sta disfacendo sotto i nostri occhi non è soltanto il mostro partorito dalla degenerazione staliniana
Ma è anche l'ENI e anche il Programma Comunista di Carlo Marx del comunismo come abolizione dallo stato di cose presenti questo non significa che noi non possiamo più dieci marxisti
Mark rimane non solo per noi ma per l'intera cultura occidentale uno dei ponti dei punti critici più elevati del pensiero filosofico degli ultimi due secoli
Ma noi ora sappiamo non solo che la proprietà privata dei mezzi di produzione non si può abolire per decreto rivoluzionario il che e nostra acquisizione da tempo ma anche che questo obiettivo e al di fuori di tutti gli orizzonti ipotizzabile
è come se un gene malato avesse spinto i movimenti che a questa teoria si ispiravano ad accelerare i tempi dalla storia
Da Marx che in singolare contraddizione si accese di speranze davanti alla Comune di Parigi alleni attuò la prima rivoluzione socialista dalla storia come vide lucidamente Gramsci contro il capitale
Ma quello con la C maiuscola di Carlo Marx
Alla collettivizzazione forzata delle campagne di stare al grande balzo in avanti di Mozia dunque alle aberrazioni di Pol Pot all'autarchia delirante di Ceausescu fino alla caparbia illusione di Fidel Castro
Storico degli uomini in carne ed ossa la loro capacità di recepire cambiamento e di esserne protagonisti
Imponendo un progetto artificiale dell'interesse di un bene comune superiore di ideali pur nobili ma che non potevano essere compresi dalle grandi masse cui erano rivolte
Nasce da qui il sistema dalla doppia verità il virus che ha fatto ammalare a morte tutte quelle esperienze
Da qui la necessità di fare tabula rasa del passato DC ancillare il patrimonio delle culture dei popoli nell'illusione che fosse possibile sradicare credenze costumi nell'ambito di una o due generazioni
Ma per riscrivere una nuova storia su quella tabula rasa rimaneva soltanto l'inchiostro
Il sangue degli uomini così è stato e non potrà essere cancellato da nessuno e mai più
Ci voleva ci vuole oggi ben più che Marx e Lenin e perfino Gramsci per costruire una teoria del cambiamento
Abbiamo bisogno di Freud ed è l'analisi delle correnti profonde della storia di prudente ci serve Galgo RAI sconti e per non meno di McLuhan l'esperienza dalla socialdemocrazia svedese quella se riuscirà a vincere della perestrojka di Gorbaciov
Si va che noi siamo già tutto questo
E in parte ero per nostro merito fortuna
Ma dobbiamo liberarci di quei virus che ancora ci portiamo dentro l'idea di un'avanguardia coesa portatrice di una coscienza rivoluzionaria superiore
L'idea leninista del centralismo democratico l'idea di una classe rivoluzionaria per antonomasia erano tutte funzionali ad un progetto di rivoluzione socialista che è fallito a distanza di settant'anni
Non importa ora chiedersi se altre circostanze storiche avrebbero potuto condurre ad altri risultati
Abbiamo il dovere di affrontare la realtà per come essa si presenta quella forma partito non è più adatta sotto nessun profilo a condurre al successo una battaglia tra formatrice in senso socialista Essa ha svolto indubbiamente il suo ruolo per una fase storica ma travolta con questa
La giusta difesa della necessità di un partito di massa moderno non può essere condotta dalla trincea di Jesi di ieri
Troppe cose sono cambiate l'Italia nel mondo perché ne possiamo ritentare rilanciando la nostra prospettiva nelle vecchie forme
Non ci sono battaglie che valga la pena di combattere anche se si sa già che saranno perdute perché importante sarebbe combattere piuttosto che vincere
è un atteggiamento che vale per un indirizzo per un individuo che può disporre di se stesso del proprio destino non può valere per una forza per un partito che ha l'ambizione di orientare grandi masse e che ha il dovere di vincere oggi il nostro programma non è già più Programma Comunista per la semplice ragione che un programma comunista non è più proponibile in nessuno degli orizzonti imprevedibile resterebbe il nome è vero
Noi non l'abbiamo infangato
Ma domani dovremo parlare europeo non abbiamo tempo da perdere la nostra Berge di Comunisti Italiani e pulita potremmo prenderlo abbastanza bene anche se declinando sul mercato che ci conosce
Ma dovremo spiegare ai francesi che i comunisti italiani sono diversi da Marcy ai tedeschi che non abbiamo nulla a che fare con un Eccher e il PC di Germania ai portoghesi che siamo altra cosa rispetto alcuni alti
E invece abbiamo bisogno di poter agire a tutto campo senza timidezze remore cercando interlocutori nuovi e nuove alleanze
Ecco perché non si può essere d'accordo con chi dice che se restassi quei soli a chiamarsi comunisti sarebbe ancora meglio
Ma così si costringerebbero questa grande forza che rappresentiamo a combattere nelle condizioni più difficili nella morsa di un'imboscata che si prolunga da troppo tempo
La proposta del compagno Occhetto è un indispensabile atto di realismo e di coraggio difficile e rischiosa certo ma non una scrittura
Forse giunta in ritardo dopo una troppo lunga fase di incertezza in cui lo dico da semplice militante quale sono abbiamo assistito ad una discussione tra i nostri generali che spesso è parsa più simile ad una rissa
A qualcuno appare una rinuncia io non nego che questo rischio esista che altri possano sentirsi spinto a gettare via il bambino con l'acqua sporca che alla critica del socialismo reale si accompagni una critica esaltazione dell'esistente
Ma c'è solo un antidoto contro questi rischi un partito del mostra attico che non perda le sue qualità migliori le sue mani pulite che abbia una trasparenza limpida e che sappia valorizzare le competenze gli apporti ideali che verranno il modulo un enorme serie di problemi da risolvere che ora sparito il grande nemico possono apparire nella loro vera luce
Diradata sito devo fuori a del trionfo del capitalismo si vedrà presto che l'interdipendenza di cui parla Corbaccio e di cui per primo parla Berlinguer è un dato concreto
E tutte le carte sono state rimescolato e anche in Occidente
Che anche l'America dovrà cercare una nuova legittimazione della propria egemonia in una triangolazione mondiale tra Europa e Giappone e tra il nord e il sud che mettono in pelle demente sul tappeto la questione di un Governo mondiale e di un nuovo ordine economico
Altro che fine della storia
Domani altri protagonisti sia Fazio aggiungeranno sulla scena insieme alle questioni di fondo delle energie e dalla fame dell'ecologia del formazione e noi potremo fare la nostra parte ed esercitare il nostro peso solo se saremo diversi
Non è un percorso verso una sconfitta e nemmeno una rinuncia
Conservare con orgoglio le vecchie bandiere non farebbe un buon servizio le classi lavoratrici ai piccoli che vogliamo difendere per i quali siamo e restiamo il sostegno principale
Ma neppure a coloro che poveri e deboli non sono alle porte dinamiche che chiedono efficienza e onestà contro il parassitismo alla corruzione pubblica e che guardano dalla nostra parte con rinnovata speranza
Afferrando affermato di di fede la nostra tradizione in realtà la tradiremmo quella che facciamo al partito e al Paese non è una proposta indeterminata
è un processo che avremo il diritto storico di avere tentato ma è un processo appunto che non possiamo e non dobbiamo decidere da soli e che dipenderà dagli apporti di chi vorrà come noi con noi cambiare l'Italia
Un avviso e i componenti della commissione elettorale della mozione uno si uniscono insieme ai segretari regionali aderenti alla prima mozione alla fine di questa seduta la sala della commissione elettorale
La parola al compagno quel Cini Giulio delegato di Brescia si prepari il compagno Lucio Magri
E possibile davvero compagni
Non è strumentale a qualche calcolo del gruppo dirigente
Che ci ritroviamo a discutere e magari a dividerci nella fase costituente oltre la rigida contrapposizione di mozione
Ma c'è anche il pericolo che ci abitiamo in una logica che porta a dilatare artificiosamente i contras
Invece che a delimitare lì ai punti reali
I quali è stato e sarà utile continuare a discutere e se necessario anche a decidere a maggioranza il cammino è stato deciso dalla maggioranza dei comunisti
Ma il più i contenuti le forme le tappe lo dovremo decidere appunto lungo il cammino
è pensabile che lo decidiamo solo noi del PCI
O quelli dodici da una parte e quindi danno da un'altra che ci mescoliamo con altre idee culture e non ci mescoliamo fra di noi
Per questo servono le reciproche garanzie
Le regole formali ma assorbe soprattutto che discutiamo da e non è in discussione vera quella che avviene con l'impaccio disegni utilizzi tenuti alla disciplina di una mozione io non mi rassegno all'idea di aver faticato tanto a liberarci dalle costrizioni del centralismo di partito perché poi ritrovarmi nel centralissimo ancor più rigido di una corrente
Se guardo compagne e compagni al mondo fuori di luglio io non riesco ad essere ottimista
La sinistra giunge al tornante decisivo della storia del Novecento più con ritardi da colmare che con carte già pronte da spread
Essenzialmente perché la sinistra non è ancora uscita dal bozzolo nazionale in cui è più non a politiche sufficienti legami strumenti sovrannazionali da mettere in campo mentre la destra si muove danni in una dimensione globale le monete i mercati la finanza in parte le politiche economiche
Il rischio è inutile
Se il modo di liberazione adesso ed il tentativo di Gorbaciov ed il dramma del sud del mondo non troveranno altra sponda dove esiste che la rivoluzione conservatrice vittoriosa negli anni ottanta all'ora per la sinistra
Si aprirà un periodo duro di sconfitta di isolamento minoritario o di omologazione subalterna che essi
E dette attenere
Che non assumerà questa sconfitta nostra il volto di un mondo pacificato nel trionfo delle libertà politiche del mercato quale vanno cantando tanti propagandistico strani
Ma assumerà il volto dalla Liberazione dei peggiori fondamentalismi
Razziali etnici religiosi nazionali e dentro questi process
Che la sinistra ad affermare la propria autonomia culturale e politici la propria capacità di direzione
Dieci e Monia la parola Montpellier farci paura interdipendenza vuol dire anche questo che i tempi delle scelte di ognuno sono dettati dai grandi fatti mondiali e che anni uno nessun paese è consentito graduare gli alla luce delle proprie specifiche esigenze di maturazione
O del pur legittimo orgoglio
Per il proprio originale percorso storico la sinistra in Europa e nel mondo non è all'altezza di questo generiche
Intanto perché è quasi ovunque opposizione negli Stati Uniti in Giappone in tre dei quattro grandi paesi europei
Mentre il teste che si libera Sud oppresso dalla fame hanno bisogno di accordi di disarmo di scelte economiche di intese politiche con stamattina e con governi non solo con partiti e movimenti scongiurare la sconfitta di isolamento l'omologazione
Richiede dunque una sinistra credibile in tempi ravvicinati
Come forza di governo nei principali paesi europei ciò non significa è ovvio
Che la sinistra non lo non avrà un ruolo dove finge di Marra opposizione movimenti lotte politiche piaceranno comunque
Purché le loro proposte possono essere riconosciute come possibili alternative di governo ripartire dai movimenti e dalla società
Senza tener ben fermo un orizzonte politico di governo potrebbe essere questa
La formula con cui la sinistra maschera la propria impotenza a rispondere davvero alla sfida dei tempi e non sarebbe la prima volta nella sua nella nostra storia
Ma non basta dire sinistra di governo il problema è è giusto per quale governo c'è la sinistra è stata battuta quasi ovunque negli anni ottanta
Ciò è avvenuto perché non hanno retto le sue idee ed i suoi programmi e cioè il suo radicamento sociale la sua cultura
Il pezzo di strada è stato fatto in questi lunghissimi anni ottanta ma molto resta da fare
Ampio e comunque mi pare nelle parti più avanzate della sì europea è ormai il riconoscimento delle idee vecchie da abbandonare dimensione nazionale del progetto riformatore idea quantitativa della crisi
Statalisti
E delle idee nuove su cui lavorare governo dell'interdipendenza sicurezza comune sviluppo sostenibile democrazia dei diritti e della differenza
Ma quanto ci corre ancora fra queste idee guida ed un programma socialmente e culturalmente maggioritario senza una straordinaria accelerazione politica e programmatica da realizzare a scala sovranazionale difficilmente la sconfitta la sinistra e dichiara di essere sconfitta questo
è il senso dalla richiesta nostra di adesione all'Internazionale socialista
Non il porto sicuro dove finalmente gettare le ancore ma il luogo l'unico oggi possibile da dove la sinistra può tentare di mettere il proprio segno nel futuro drammatico del mondo Neri esco
Ha detto ad essere ottimista guardando alla situazione italiana non solo il Caf
Nel solo i grandi potentati economici e finanziari
E l'intreccio dinamico fra i due che proprio
Un dominio moderato che si fa sempre più arrogante perversa e su questo non dilatiamo appunto artificiosamente i contrasti su questo giudizio non c'è divisione di fare fra di noi eppure il segno di novità con cui si apre questo congresso a me appare una oggi possiamo dire quello che due mesi fa non potevamo che quel disegno di ristrutturazione oligarchica di quote è destinato comunque hanno passare il disturbo prova delle resistenze
Pezzi di società che tornano in campo gli studenti d'informazione le donne mondi cattolici da tempo l'intenzione con la DC che cominciamo a sentirci liberi di guardare a sinistra e la sinistra DC che radicalizza le sue posizioni cercando di non perdere il legame
Con quel retroterra cattolico per lei vitale ed il PSI che comincia ad avvertire il peso di trovarci schiacciato sulla DC sempre più solo di Forlan e di cabaret
Tutto da non sopravvalutare eccetera
Perché mischiato a calcoli tattici ipotesi e tutto darà frutti duraturi solo se vi sarà una continuità di lotte di movimento c'è ma perché non vedere che in tutto ciò vi è anche frutto dell'iniziativa nostra del nostro dibattito congressuale solo perché a qualcuno fra noi potrebbe apparire una carta a favore di qualcun altro nel nostro dibattito interno
Allora ripeto non possiamo essere utili
La sinistra italiana tutta non ha ancora fatto fino in fondo propri commenti con i suoi limiti politici e culto non li avete fatti nemmeno voi compagni socialisti l'esito del miglia se non era necessariamente quello che poi è stato anzi all'inizio voi parlavate al vostro congresso di Torino di alternativa di un progetto riformista forte poi spirò intento conservatore voi decideste di assecondarlo non senza risultati
Le cover nastri gli anni ruggenti e tramite quell'esperienza così accoglieste prima di altri prima di noi quello che delle vecchie esperienze sociali ed istituzionali della sinistra non funzionava
Ma c'è stato cessasse Antimo
Di cercare i figli è davvero nuove a sinistra come proprio in quegli anni ricominciava a fare i maggiori partiti socialisti europei
Ora io credo anche voi siete se vogliamo discutere davvero con rispetto a dover riaprire qualche conto con l'esperienza vostra di questo pesce
Non ve lo diciamo con l'antico vizio pedagogico dei comuni
Star ritardi da colmare nodi da sciogliere maggiori non minori di quelli che travalicano le forze avanzate della sinistra europea e ciò proprio in conseguenza devo a cultura politica connessa con la nostra matrice comunista e terzo internazionalista
Non penso tanto a silenzi e censure che pure hanno pensato che il giudizio sui Paesi del socialismo reale
E continuo ad apparirvi di nessun costrutto le polemiche sulle corresponsabilità di Togliatti con lo stalinismo
Di ben altro ci tra si tratta per noi di fare i conti con il meglio non con il peggio della nostra tradizione
Con la parte nobile non con i cascami della vostra cultura pur con quello che ha consentito a Togliatti il capolavoro politico di radicare nella democrazia e nella cultura nazionale il partito comunista l'idea del ritardo italiane come categoria esplicativa centrale della storia di tale
Che dura fino ad oggi
Come base della nostra visione del rapporto fra economia e politica fra società e Stato
La concezione dello Stato democratico come bastione
Trincea da difendere dai germi autoritari sempre possibili a risorgere e non anche come libera costruzione storica da rivedere riformare anche radicalmente
L'idea del conflitto necessario praticato ma sempre con un'eccezione non come il vitale permanenti elemento della democrazia
E perciò il fine superiore che è sempre l'unità antifascista democratica nazionale ed il metodo politico quello consociativi questa cultura politica che ci ha fatto essere la grande forza che siamo divenuti a un certo punto c'è stata di un impaccio di freno a capire il mondo a capire che fra il sessantotto studentesco ed il settantaquattro del divorzio l'Italia era ormai cantata a pieno titolo nella modernità capitalistica
A capire che la nostra lotta contro il capitalismo italiano non era più l'eterno inseguimento dei modelli industriali più va più avanzati ma parte della battaglia di tutta la sinistra contro il dominio sovrannazionale dei grandi a capire che le insidia la democrazia italiana non venivano più dai signori arretrati della nostra società
Ma dal conflitto modernissimo fra le spinte alla concentrazione del capitalismo e di bisogni di regolazione democratica dello Stato
Con tutto suo
E quindi con qualcos'davvero di profondi di costitutivo della nostra storia noi comunisti stiamo facendo i conti
E voi
Compagni socialisti
Davvero ritenete di poter offrire la vostra esperienza e la vostra cultura
Come luogo programmatico politico organizzativo già bello e pronto per il compito europeo e nazionale di tutta la sinistra italiana
Non avvertiti che la sfida che con questo congresso e con la Costituente noi lanciamo non è
Quella di di un partito di sinistra contro un altro ma è la sfida che a noi e a voi
Che ha tutta la sinistra italiana ed europea viene dai mutamenti epocali per
Lavorare su questi nodi a grandi aggrovigliati
Della grande tradizione dei Comunisti italiani
Dipanare né con pazienza i figli che risalgono fino alla nostra matrice internazionalista
Ne discendono dentro la dinamica politica italiana di questi quarant'anni io vedo anche così
L'impegno che noi comunisti dovremo portare nella Costituente e nella definizione del programma
Potevamo farlo da soli
Per poi confrontarci con altri le nostre acquisizioni grazie lo abbiamo tentato più volte Company
Non ci siamo riusciti
L'incapacità sino ad oggi di elaborare un programma degno del nome
Lo voglio dire anche al compagno proporre e anche l'impossibilità di spezzare quelle finte non si della nostra continuità finché rimaniamo separati rispetto ad altre esperienze c.t. finché rimaniamo rivisti rinchiusi entro una forma partito troppo grande corposa perché possiamo spezzarla solo per nostra autonoma volontà insomma compagni e concludo
Mescolare Aci con altri culture esperienze non è una concessione che facciamo a qualcuno
Un bisogno nostro il precipitare degli eventi di questo straordinario mille novecentottantanove ha reso solo più indigenti questo che era ed è comunque un bisogno dei comunisti Italia
Nel
Care compagne e compagni prima di dare la parola al compagno Lucio Magri voglio informare i il congresso che il compagno Occhetto è andato a trovare il compagno Tortorella
E ci sono buone notizie il compagno Tortorella sta bene ha soltanto bisogno di qualche ora di riposo rinnoviamo il saluto all'abbraccio affettuoso accompagna Tortorella
La parola al compagno Lucio Magri delegato di Bologna segue il compagno Fassino Piero delegato di Torino
Io non sono mai stato forte lo sapete
Negli appelli unitari
E rischio di non essere preso sul serio se comincio proprio
Tuttavia un problema di unità esistente ed è grave
Dal congresso e c'è una maggioranza che approva l'apertura di una fase costituente
è una maggioranza spesso divisa nelle motivazioni ma certo convinta nella scelta fondamentale
Ad essa però se opposte si oppone non solo una frangia marginale del partito
Non si tratta infatti solo di prestigiosi dirigenti feriti nella memoria
Né di una base di reduci schierata dietro gloriose bandiere
Ma di centoquaranta mila compagni molti militanti molti giovani donne intellettuali con un verificato ascolto esterno in una sinistra diffusa
I spiriti brillanti che sollecitano la maggioranza ad accelerare il passo liberandosi da questa zavorra appaiono dunque più che arroganti avventurose
Altrettanto illusorio farebbe Ludovico per la minoranza
Contare su o lavorare a un secco fallimento del processo costituente perché è un insuccesso elettorale politico organizzativo non ne verrebbe una lezione salutare quanto un duro colpo anche alle speranze di Rifondazione Comunista
D'altra parte servirebbero a poco i pasticci le mediazioni verbali
Abbiamo infatti già sperimentato come tutto ciò non funzioni
Una strada stretta per uscire forse esiste e va comunque tentata
Il suo punto di partenza realistico sta nel fatto che le proposte che si sono misurate in questo congresso pur così diverse tra loro hanno in comune l'obiettivo di un rinnovamento radicale
Lo scioglimento del PC in una nuova e diversa formazione politica oppure la costruzione di una nuova forza comunista
Ecco perché la decisione di aprire una fase costituente pur restando chiara può costituire il terreno una verifica di una competizione nella quale discutendo e sperimentando il come e il perché cosa si possa discutere in forma più avanzata anche il sei
Il confronto può dunque spostarsi sui contenuti
Ma è proprio su questo terreno che la relazione di Occhetto mi ha deluso
Perché io ho trovato non tanto una carenza di ideali e di valori ma una genericità dell'analisi delle indicazioni programmatiche dei processi e delle forze in campo cui e dunque faccio un solo esempio la questione dello sblocco del sistema politico italiano
Un anno un anno fa eravamo tutti d'accordo su di un punto di analisi e sul ed una il punto d'analisi era questo lo spostamento a destra nei programmi e nel modo di governare del pentapartito era espressione e strumento di processi profondi di un rapporto di forza nuovo cresciuto nella società italiani occidentale negli anni per questo ecco la scelta una svolta di governo non era realisticamente possibile senza un'opposizione per l'alternativa
Senza creare cioè una nuova spinta culturale sociale politica a sinistra nel Paese
Che il declino dell'offensiva conservatrice rendeva peraltro nuovamente possibile
Ora a me pare quell'analisi è quella scelta abbia una mutualità abbiano oggi una piena conferma nei fatti
Anzitutto se ci guardiamo intorno è evidente che la crisi dei partiti conservatori particolarmente in Inghilterra Francia Germania Giappone non è bastata ancora per emergere un serio tentativo riformisti
I maggiori partiti di sinistra sono ancora lontani dal Governo
E quando ci sono fanno politiche non significhi vivamente diverse da quelle moderate in secondo luogo se guardiamo all'Italia una verifica altrettanto persuasiva l'abbiamo avuta con le elezioni del diciannove giugno
Abbiamo ottenuto un risultato positivo inatteso anche e soprattutto lo diceva Tortorella perché in quei mesi per oltre iniziativa ma anche per errori grossolani dell'avversario si era rimesso in moto nel Paese un movimento di massa forte con via attivo suo obiettivi giusti è unificato
è questa del resto una lezione costante della nostra storia anche recente il PC conquista consenso politico quando la gente si muove e ci riconosce come espressione dei suoi bisogni e dei suoi gli obiettivi
Perfino nei difficili
Primi accenni dell'ottanta noi tornammo al trentatré per cento non solo per l'emozione prodotta dalla morte di Berlinguer ma per la politica che in quei mesi Berlinguer aveva fatto sulla scala mobile il missile di tormento la questione morale saltando protesta sociale questione democratica
Dopo di allora anziché superare gli indubbi limiti difensivista DC di quell'avvio e andata prevalendo un'autocritica in confessata ma oltre misura che ha prodotto una deriva moderata nella cultura nei programmi nello stile di lavoro
Una deriva che il diciottesimo congresso ha cercato di invertire con uno sforzo che spesso è troppo presto sia interrotto
Non voglio gridare lotta lotta perché sappiamo tutti che nella società attuale la lotta sociale può esplodere ma subito un ritmo U.I.C. o si disperde intenzioni corporative
Se non c'è selezione di programmi Progetto complessive credibile continuità organizzativa formazione di quadri e chiarezza nel senso comune
Ma proprio per questo con
Un partito di sinistra capace di costruire quotidianamente queste condizioni per saldare il movimento e prospettiva di governo e qui resta il nodo irrisolto ed io temo anzi un ulteriore regressivo
Prendo ad esempio la questione prioritaria e comunque più evidente
Ciò che sta accadendo nel mondo del lavoro
Arriviamo alle scadenze contrattuali in una situazione di pingui profitti con un mercato del lavoro nel centro nord non favorevole con una situazione di paese riconosciuta ingiustizia a danno dei lavoratori dipendenti
Avevamo colto questa situazione in una conferenza operaia proponendo obiettivi oltremodo avanzate
E invece paradossalmente oggi emerge proprio nei contratti una difficoltà e anzi una crisi
Piattaforme elaborate come sommatoria poco chiara e poco mobili tante dopo mesi di estenuanti trattative di vertice la quasi totale mancanza di partecipazione di base
Così esplode una protesta di massa
In altri settori penso ai ferrovieri o alla scuola in forma diversa le difficoltà non sono meno evidenti
Non dico badate i lavoratori hanno su tutto è sempre la ragione anche se buone ragioni fare semente le hanno e non dico neppure colpa dei sindacati della loro burocratizzazione anche se queste responsabilità ci sono
Dico semplicemente che non si può rimuovere un tale problema come problema politico decisivo che condiziona una vera prospettiva di governo ebbene come partito non abbiamo fatto e non facciamo la nostra parte per affrontarlo
Anzi neppure gli diede chiamo adeguata riflessione
Qualche settimana fa l'Unità titolava esagerando valanga dissi ad Arese a Mirafiori nella cronaca non c'era quasi traccia della situazione reale di fabbrica e qualche giorno dopo c'è stata una valanga di no alla piattaforma
Non c'è queste o il punto compagni
Non c'è mettere operai Isma'io credo e neppure nuovo momento movimentismo nel sottolineare questo nodo perché in tutto l'Occidente domina modernissima e centrale
Delle perduranti difficoltà della sinistra una crisi di rappresentatività delle masse lavoratrici la loro Ostpolitik citazione o la loro segmentazione dalla Spagna agli Stati Uniti alla Francia ore ora persino inizi Svezia
Non solo ma ecco il punto
Questa crisi si proietta su tutti gli altri
Campi del conflitto sociale e politico come è possibile vi chiedo
Portare avanti in modo non retorico la valorizzazione della differenza sessuale
Se ristagnava lotta sull'orario di lavoro o cresce l'orario di fatto il doppio lavoro o avanza lo smantellamento dello stato sociale universalistico e il deperimento dei verdi di consumo collettivo com'è possibile dare prospettiva anche qui non retorica al movimento ambientalista
Se regrediscono le soggettività ai rapporti di forza necessari per imporre la democrazia economica e governare anche dall'interno della produzione una riconversione ideologica
Come è possibile incontrare in modo non ideologico la domanda studentesca di partecipazione di autonomia della cultura
Se non si coinvolgono sul tema del diritto al lavoro le grandi masse di studenti precari e se non si offrono referenti sociali all'autonomia delle università che non siano solo quelli dell'impresa committente
Non è certo colpa di Occhetto del nuovo corso la sottovalutazione di questi punti Durie concreti di una politica di alternativa
Ma vi pare che la sua attuale proposta rappresenta un diversivo che sta già vista producendo uno spostamento di analisi una illusione politicista
A mio avviso è molto difficile che così si arrivi al governo
Ed è anzi probabile una più drammatica separazione tra le istituzioni risucchiate nel gioco del ceto politico è una società in cui si oscura una tensione trasformati dice
Consentitemi cari compagni prima di chiudere un annotazione che solo apparentemente e Autobiography
Venti anni fa potrei dire quasi da questa sala
Insieme con altri compagni più importanti di me
Sono stato radiato dal partito
Le imputazioni essenziali erano di aver sostenuto e con la Cecoslovacchia ci trovavamo di fronte non a un grave errore ma una degenerazione di sistema
E di aver incrinato il metodo del centralismo democratico cito quel fatto
Non certo per rivendicare come molti oggi tendono a fare il merito di aver anticipato qualche scena
Al contrario
L'esperienza di quegli anni è stata per me e non solo per me piena di passioni ma anche intrisa di errori e di illusioni
Lo ricordo invece anzitutto per notare che nella storia del comunismo italiano la sollecitazione ad una cura di ad un più radicale confronto con il tema della democrazia
Non è sempre solo venuto da sponde socialdemocratiche né si è sempre accompagnato ad un'attenuazione dell'ispirazione antagonisti
è una linea di ricerca sotterranea che risale alla riflessione di Gramsci che non è assimilabile a Toniolo a Gobetti e ha avuto non poche espressioni anche pratiche nella storia del partito
Una linea di ricerca lo riconosco minoritaria e non a caso ha spesso perdente perché oggettivamente e soggettivamente immatura
Ma al suo centro era un tentativo oggi attualissimo
Il tentativo di collegare le nuove radicali spinte di contestazione del moderno capitalismo con un'analisi della sua base materiale che dei poteri forti che lo riguardano
Allora voglio chiedere questa componente che oggi spesso con disprezzo viene definita neo comunista anch'essa una legittimità e utilità nella rifondazione abbiamo sinistra moderna o ce l'hanno solo Scalfari a Pannella
In secondo luogo
E soprattutto ricordo quell'esperienza personale per riproporre collettivamente una domanda che continuamente io ho dovuto oppormi
Come mai tanti tentativi di costruire esperienze di sinistra vitali corpose
I cosiddetti veri rivoluzionari o dei veri riformisti
Ma fuori e prescindendo da questo partito anche quando nascevano da ottime ragioni e non e da spinte reali non hanno messo radici è ponendomi realisticamente questi interrogativi che a un certo punto io sono stato spinto a tornare a questo partito non da pentito anzi con l'ambizione di contribuire al suo rinnovamento
Ma anche con la consapevolezza di Tino nata insegnare e doveva pur trarre qualche lezione per i propri insuccessi
Mi pare perciò assai strano e poco produttivo che oggi in tanti pretendono con una certa nostra venissi vita di aver avuto assente per ragioni di imporre un Pontaccio a senso unico
Che non si riconosca insomma nella specificità di questa nostra complessa e specialissima storia un punto di partenza forte per la costruzione di una nuova sinistra
Può darsi che questo sia difficile della nostra battaglia arrivi tardi che noi cerchiamo di tenere in piedi qualcosa che non c'è più o di afferrare qualcosa che non c'è ancora
Un moderno comunismo appunto
Ma prima di accettarlo
Ci penserei su due volte
Se è vero come a me pare che ciò che oggi soprattutto manca nel mondo come a metà del secolo scorso non è l'utopia
Che anzi spesso riaffiora come proiezione indebolite IPAB volante della falsa coscienza ma è soprattutto una concreta robusta diversità di Progetti di idee di comportamenti di rappresentanza sociale fatta di razionalità ma anche con un po'di razza
Va ricordiamo
Ricordiamo alle compagne e compagni le riunioni delle commissioni commissione politica ore quindici e trenta elettorale ore sedici e trenta sta tutore quindici verifica poteri ore quindici e trenta nelle sale a bibite qui nel palasport componenti della commissione elettorale della mozione uno si uniscono a fine seduta rasare dalla commissione elettorale la parola al compagno Piero Fassino si prepari il compagno Bertinotti
Care compagne e cari compagni
Nel dibattito congressuale sì è stata ripetutamente rivolta una domanda che anche qui stamattina è stata riproposta
A chi vi rivolgete proporrei di avviare la fase costituente di una nuova formazione politica
Ebbene io credo che a questo interrogativo a cui ha dedicato ieri tra parole chiare Occhetto nella sua relazione
Sì posso rispondere muovendo dalla duplice constatazione che da un lato vi è una sinistra in Italia plurima e composita che esprime una pluralità di culture ed esperienze non facilmente unificabili heavy componibili
E peraltro questa sinistra è stata investita duramente dai mutamenti che nel decennio che ci sta alle spalle
Hanno ridisegnato il volto il profilo l'identità della società italiana
E di fronte alle domande nuove spesso inedite maturate nella società civile
La sinistra ha manifestato una crescente difficoltà di rappresentanza da cui siamo partiti
Ponendoci l'obiettivo di concorrere alla ricomposizione del rapporto tra sinistra e società civile in una fase di tumultuosi cambiamenti come condizione per la stessa ricomposizione unitaria della sinistra e per la realizzazione dell'alternativa
C'è un vizio che ha minato a lungo la sinistra italiana questo vizio l'illusione che albergatori in una ora nell'altra forza politica di sinistra di rappresenta di poter rappresentare ciascuna da sola l'intera sinistra
Questa illusione ad esempio se vogliamo essere onesti con noi stessi noi avemmo nel settantacinque settantasei quando al massimo elettorale storico nostro al minimo elettorale storico del Partito socialista
Di pochi tra noi e non soltanto tra noi credette che ormai si fosse determinato un mutamento radicale della geografia politica italiana e del sistema della rappresentanza che dava noia hanno i soldi la rappresentanza dell'intera sinistra
I fatti si sono incaricati negli anni successivi di dimostrare quanto quelle illusioni fosse pericoloso
Ma quella stessa illusione è stata coltivate alimentata in questi anni dal Partito socialista dal suo gruppo dirigente che di fronte alle difficoltà nostre ha scommesso sulla propria capacità di assumere la rappresentanza dell'intera sinistra italiana
La stessa proposta di unità socialista fino a qualche giorno fa veniva proposta partendo dall'idea che soltanto sotto la bandiera del Partito socialista fosse possibile rappresentare l'intera sinistra
In questi giorni è venuto dal segretario del PSI un chiarimento che mi pare abbandonare l'idea di una reductio ad unum di tutta una sinistra italiana che è complessa e articolata
E ciò è certa apprezzabile significativo
Perché io credo che un passo in avanti determinante per l'alternativa per la costruzione di una moderna sinistra nel nostro Paese
Può essere compiuto soltanto se si parte dalla constatazione che in Italia storicamente e culturalmente e politicamente la sinistra una realtà articolata e complessa
Quando si parla di sinistra occorre tenere presente che vi è questo pizzico con ciò che rappresenta per la democrazia italiana che vi è un forte movimento socialista che da quasi un secolo con alterne fortune segna la storia dell'Italia
Ma la sinistra non è solo queste c'è nella sinistra italiana una corrente di pensiero liberaldemocratico che da Mazzini a Gobetti per mesto Rossi al Partito d'Azione fino a settori odierni del partito repubblicano raccoglie rappresenta una cultura laica e progressista del nostro Paese
Vi è un'area di cattolicesimo democratico e progressista che deriva le ragioni della propria milizia politica a sinistra da ragioni di fede coerenza etica e che ha contribuito notevolmente a cambiare l'identità culturale del Paese
E maturata a sinistra in questi anni un'area ambientalista Verde radicale interprete di nuovi bisogni e nuove soggettività
Né si può pensare alla sinistra italiana senza pensare anche a quel soggetto politico autonomo che il sindacato esperienza politica organizzativa non riferibile soltanto e meccanicamente ai partiti storici della sinistra
E vi è un'intellettualità di sinistra larga che è trasversale a tutte le formazioni politiche e sociali della sinistra
Di fronte a tutto ciò di una società civile
Che esprime domande bisogni aspettative
A cui in questi anni la sinistra spesso spesso scavalcato e spiazzata dai mutamenti e dalle contraddizioni nuove indotte dalla ristrutturazione economica sociale non ha dato risposte sufficienti e credibili
Ecco e a tutto ciò che noi ci rivolgiamo
Quello che vogliamo costruire non è un cartello di organizzazioni esistenti nella somma delle attuali sigle della sinistra
Quello che perseguiamo processo costituente una rifondazione vera della sinistra italiana tanto più necessaria perché siamo consapevoli che una nuova sinistra per una nuova fase della democrazia caratterizzata dalla praticabilità e l'alternativa
Deve fare i conti con la necessità di rifondare categorie concettuali comportamenti Prati pratichi scelte programmatiche modi di essere e di rapportarsi alla società
Non si può credere di mettere in essere un processo di Rifondazione politico organizzativo della sinistra
Senza partire dalla constatazione che la grande ristrutturazione sociale economica culturale politica
Che ha investito il Paese nell'ultimo decennio ha investito in primo luogo l'insediamento sociale
Il sistema di valori le idee forza i comportamenti pratici su cui la sinistra per lungo periodo aveva costruito la propria identità e aveva costruito le proprie fortune politiche
Il tema che abbiamo già messo al centro del diciottesimo congresso
E anche per questo io credo che sia infondata la posizione di chi denuncia una sorta di cesura di rottura contraddizione tra le scelte di oggi e quelle di un anno fa
Penso che sia esattamente il contrario al diciottesimo Congresso non andammo sulla base di una piattaforma politica scontata né soltanto di una proiezione in avanti dell'esperienza che fino a quel momento avevamo maturato anzi
Ci andammo avendo in mente di avviare lì in quel momento un processo di Rifondazione politico e culturale del Partito Comunista Italiano non a caso parlammo di nuovo corso di nuovo Pizzi
E se si vanno a rileggere oggi i contenuti e le scelte fondamentali dei documenti politici di quel congresso si vedrà che noi producemmo allora un primo atto fecondo di discontinuità
Rifondare Ando le categorie concettuali le basi teoriche l'identità politica e programmatica del partito comunista italiano
Affrontando nodi e contraddizioni già allora che erano di fronte a noi e a tutta la sinistra in euro
Ed è proprio perché alle spalle abbiamo quel primo atto che oggi noi possiamo compiere la scelta che abbiamo proposto questo congresso
Completare un processo di Rifondazione che al diciottesimo congresso aveva il suo cuore sul terreno politico programmatico anche sul terreno politico organizzativo
Rifondare non solo le categorie concettuali e di analisi e le scelte programmatiche ma anche il modo di essere la forma partito il suo rapporto con la società la identità nostra in un rapporto vivo con la società che è venuta cambiando in questi anni
Ecco dunque la ragione profonda di una coerente che ha guidato e guida i nostri comportamenti da almeno un anno e mezzo a questa parte
Ed ecco anche perché a me pare non fondata un'altra questione che ci è stata posta in questi mesi
E cioè il rischio di omologazione che noi faremo correre al nostro movimento con la scelta che stiamo per compiere il rischio di omologazione è perfino ovvio per noi che facciamo politica ogni giorno in realtà
E qualcosa che nella vita politica può venire tutti i giorni sempre in ogni momento in ogni occasione
Vi è il rischio la possibilità di essere subalterni e le scelte altrui e di essere attratte in un abbraccio omologante che faccia perdere i tratti originali di testi da e di autonomia
Ma a parte questo io non credo davvero che porsi oggi l'obiettivo di rifondare la sinistra italiana
E di mettere la nostra forza la nostra esperienza politica organizzativa la nostra cultura politica al servizio di questo processo voglia dire necessariamente accettare un'ipotesi omologante al contrario
Noi siamo consapevoli che in Italia oggi c'è bisogno di una grande forza di opposizione
E proprio partendo dalla nostra esperienza vogliamo andare
Alla costruzione di una formazione politica che sia portatrice di un moderno antagonismo di una forte criticità all'attuale equilibrio di potere sociale e politico per costruire le condizioni di un suo rovesciamento
E generare l'accesso della sinistra al governo del paese
Sì perché questo badate il punto vero non credo che basti dire ci vuole una forza di opposizione noi siamo una grande forza di opposizione da quarantacinque anni abbiamo una funzione nazionale assolutamente insostituibile
E però non si può sfuggire neanche per un istante
Che una grande forza di opposizione tale se si pone ogni giorno il problema di andare al governo
Che ci riesca o no non dipende solo dalle sue cioè
Ma il dovere di dimostrare al Paese che fa tutto quello che in sua facoltà per poter accedere al governo del Paese se non lo fa quella forza rischia di non essere credibile neanche come forza di opposizione
è una questione che abbiamo di fronte e che non può essere snobbata e non può essere inquinata dicendo che c'è qualcuno che ha fretta di andare al governo ecco dunque allora perché noi pensiamo che sia necessaria la scelta coraggiosa che proponiamo
E in questo cerchio siamo stati sollecitati anche da quanto venuto all'Est perché non riconoscerlo non dirlo con chiarezza
Ci si dice ma voi così caricate la crisi del comunismo sul Partito Comunista Italiano che ha il merito di aver sempre distinto la propria identità da quei regimi
Terzo e così
E non sarebbe e però la crisi della forma storica assunta dal comunismo nel nostro secolo cioè e non sarebbe certo meno profonda se noi la negassimo o ce ne tira stimo fuori
E giusto l'abbiamo fatto tutti rivendicare l'autonomia culturale e politica del PC che è l'unico partito comunista che ha avuto almeno negli ultimi vent'anni la lucidità politica il coraggio intellettuale e onestà morale di dire parole chiare nei confronti dei Paesi comunisti e dei caratteri antidemocratici che via via divenivano sempre più intollerabili e a e oggi possiamo ben dire che parole di Enrico Berlinguer che qualche anno fa potevano sembrare temerario ingenerose si sono rivelate tragicamente profetiche e se dunque giusto dire che la crisi del comunismo non ha certo colto di sorpresa il nostro partito e se non abbiamo atteso il crollo del muro di Berlino per elaborare praticare una nostra autonomia originale identità di Comunisti italiani
Ciò non può significare neanche per un istante
Nascondevano gli stessi nascondere noi stessi dietro un troppo fatti reali
Sostenendo che quella crisi non ci riguarda ci riguarda eccome
E non possiamo neanche a rifugiarsi dietro l'alibi secondo cui il cui quei Paesi come ha detto anche un compagno autorevole in un eccesso di rimozione non sono mai stati Paesi comunisti
Cioè
Possiamo arrivare alla conclusione che dopo quarantacinque anni in quei Paesi si è prodotto un regime dispotico oppressivo che contrapponendo diritti di uguaglianza diritti di libertà è ben lontano dall'aver realizzato quegli ideali di emancipazione di liberazione di eguaglianza che hanno ispirato e ispira ogni giorno il movimento socialista la sinistra nel mondo
Ma non possiamo negare a noi stessi
Che quei regimi nacquero per affermare quei valori e quegli ideali che hanno vissuto per quarantacinque anni sulla base di parole d'ordine di simboli di cento e di identità che si richiamavano la storia del movimento operaio
E se certo il crollo del muro di Berlino
E di quei regimi non fa venire meno la necessità storica di valori e ideali di liberazione umana di dignità di giustizia e di un movimento di forze che per la loro affermazione si battano pure quella crisi ci pone un gigantesco problema
Sì riguarda per questo
Nel momento in cui entra in crisi profonda e irreversibile il modo con cui storicamente si è cercato di dare concreta realizzazione a ideali e valori del socialismo a noi come a tutte le altre forze della sinistra spetta un grande compito essere capaci di ripensare il socialismo di riprogettare
Di prospettare un'idea credibile e convincente capace di ridare fiducia e speranza oggi a valori parole e simboli che invece quella fiducia quella speranza hanno visto demolito
Dal modo con cui storicamente a quei valori e quei simboli a quelli reali
Si è data concreta materializzazione
Ecco dunque qual è il senso della proposta che mettiamo in campo mettiamo in campo una proposta ambiziosa coraggiosa che si propone di concorrere all'obiettivo di rifondare la sinistra in Italia in Europa cioè
Nessuno è così sciocco da non vedere che la sua concreta costruzione dovrà scontare contraddizioni superare ostacoli
Proprio perché nessuno di noi pensa a un botto par Vesco mutamento distico di nome soltanto obbliga ciascuno di noi e sollecita tutti ad uno sforzo di elaborazione culturale
Di rinnovamento delle categorie di pensiero dei comportamenti pratici enormi
Aprendo il congresso di Firenze il compagno nata
In un congresso svolto in un tornante difficile della nostra storia usa un'espressione che io voglio qui richiamare ricordare a tutti noi
Disse che un partito grande non soltanto per la storia che ha alle spalle ma per la capacità di interpretare il suo tempo ebbene e proprio così
Ma questa è dunque la questione
Come siamo capaci di interpretare questo tempo le domeniche i bisogni le aspettative che la società civile tipo
Una società civile che misura ogni giorno in Italia la contraddizione via via sempre più acuta fra la dinamicità dei processi di modernizzazione e l'incapacità del sistema politico dei partiti dei livelli istituzionali di corrispondere
La sinistra di fronte a questa sfida
La capacità di misurarsi con una forte base enormemente dinamica della società per prospettare un progetto un po'è un programma capace di governare dirigerò orientare quel dinamismo verso fini di giustizia di eguaglianza di libertà e di progresso
Certo è difficile ma la storia del movimento operaio e piena di partiti anche forti anche grandi anche nobili che per essere stati incapaci di cogliere un mutamento rapido della storia
Hanno visto nel giro di breve tempo esaurirsi proprio ruolo è fin troppo facile richiamare l'esempio di un grande partito comunista come quello francese
Ma poi guardiamo anche a quel perviene a destra siamo tutti credo al di là di ogni mozione sostenitori appassionati attivi di quel tumultuoso processo di liberazione di cambiamento che è la perestrojka di Gorbaciov
Non è che non conosca difficoltà anzi ne conosce ogni giorno e sono tali che nessuno di noi osò a scommettere sull'esito di quel processo
E però ogni qual volta Gorbaciov si incontrano si imbatte in una difficoltà non è che frena rallenta al contrario ha raddoppiato la posta rilanciato ancor di più
E quei dirigenti cecoslovacchi polacchi bulgari tedesco-orientali ungheresi
Che solo qualche mese fa rimproveravano a Gorbaciov di essere aumentato di andare troppo in fretta loro che si sono attardati sono già stati spazzati via dai loro popoli ed alla loro gente
Ecco allora la questione che abbiamo di fronte nessuno pensa una dissoluzione
Nessuno pensa davvero di andare a casa
Tutti pensiamo invece che sia necessario lavorare per far sì che quel patrimonio che noi abbiamo rappresentato in Italia per decenni quel ruolo insostituibile che abbiamo svolto quella funzione egemonica che ci ha spinto quell'ambizione a dirigere il Paese che ha mosso e fatto scendere in campo milione di donne e di uomini del nostro Paese non appartenga soltanto la storia di ieri
Al contrario
Abbiamo messo in discussione noi stessi e chiamiamo altre a camminare insieme a noi perché siamo determinati con il coraggio e l'entusiasmo con cui sempre abbiamo affrontato ogni tornante a ricominciare perché in questo congresso davvero non finisce una storia qui una storia ricomincia
Do lettura di alcuni messaggi pervenuti al congresso
Innanzitutto un un telegramma di auguri Maria Paolo Smemo delegata del movimento femminile la democrazia cristiana vivissimo nostro interesse per il dibattito aperto dal Pci e per ruolo significativo svolto dalle donne
Sono pervenuti altresì messaggi da Giorgio Strehler Salvatore Giannella direttore rivista Airone Corrado Rossitto presidente un quadri
Altri messaggi dal dal come al congresso dai ministri Francesco De Lorenzo Antonio Gava rosso Russo Jervolino Calogero Mannino Antonio Maccanico
Hanno mandato messaggi di auguri e di solidarietà il Gruppo nazionale di studio nidi infanzia le donne comuniste non di Fossoli che in occasione dell'otto marzo vogliono ricordare i successi conseguiti dalle donne negli ultimi anni
Per ultimo c'è un messaggio di auguri dal presidente del Cnr la Luigi Rossi Bernardi
Colgo l'occasione per ringraziare il PC per l'attenzione la sensibilità dimostrata nei confronti della ricerca scientifica italiana
Do messaggio altresì di una comune cedo lettura di una comunicazione compagni importante nella cartella di documentazione dei delegati è stato inserito un questionario predisposto dall'Istituto Carlo Cattaneo di Bologna
In considerazione dell'autorevolezza e serietà dell'Istituto Cattaneo gli organi dirigenti del partito hanno dato il loro consenso all'effettuazione della ricerca tutti i delegati sono pertanto invitati a collaborare compilando con attenzione il questionario che dovrà essere consegnato al tavolo di raccolto posto in fondo alla sala a partire da venerdì mattina la parola al compagno Bertinotti Fausto
Per l'ultimo intervento segue il compagno Reichlin Alfredo
Orologio
Dopo l'incredibile accelerazione
Dello sconvolgimento che ha investito l'oriente europeo il fatto nuovo più rilevante che si è prodotto da quando si è avviato il nostro impatto congressuale sta nella rilievo nella drammaticità che ha assunto la questione sociale
Il rapporto agli sconvolgimenti dell'Est la questione sociale
Sta di fronte a noi più stretto di quel che solitamente si pensa
Lo è perché quasi d'improvviso è cambiata la scena su cui avviene il conflitto al punto che il tanto citato mille novecentonovantadue impallidisce di fronte al farsi avanti la grande Europa
Ma lo è pure per come quei grandi fatti e persino certe letture di quei fatti amata da Sato la mente il cuore di tanti militanti influenzando nei i comportamenti concreti
Quel che è certo e che la questione sociale diventa ogni giorno più rilevante forme che esso va assumendo stanno facendosi sempre più preoccupanti
L'esito del congresso sarebbe dunque assai inconsistente se non si confrontasse con questa acuta e due questione francamente non mi pare che la relazione del segretario del partito ci sia in uscita
Accadono fatti avvenimenti dei segni politici contrastanti
In primo luogo esplodere Lotta Studentesca università poi le vicende contrattuali milioni i lavoratori lo sconto sugli immigrati sulla droga Velotto dei giovani per il lavoro nel Sud l'apertura di uno sconto sui diritti dei lavoratori delle piccole aziende
Avvenimenti anche contraddittorio ma c'è un fattore che li accomuna tutti la separatezza che divide ogni conflitto dall'altro e questo regime di separatezza che rischia di condannare ogni movimento l'impotenza politica i fatti purtroppo parlano chiaro
Il punto più innovativo la nascita di un movimento studentesco università movimento che pure ha cercato una sua originale eccitazione e ad un momento di notevoli difficoltà
Il punto è più forte classico insediamento del sindacato e nel parco di classe la grande fabbrica metalmeccanica dica un distacco critico che va ben oltre la contestazione di massa la piattaforma contrattuale
Ed è questa situazione di crisi compagni Occhetto
Che non consente più al Partito di Dio è semplicemente non li stiamo con i lavoratori che lotta contra duali no ora bisogna sapere intervenire attivamente se non si vuole che la sapeva altezze non precipiti in Divisione io notturna
Sarebbe un errore grave ignorava la profondità della crisi politica che vive dentro emerge la questione sociale
Il quadro su cui si aprì il dibattito congressuale era diverso il suo mutamento quali problemi ci pone cos'è cambiato e perché
Bisogna dunque riprenderà analisi della fase un anno fa si delineava la possibile fuoruscita del centro sociale degli anni ottanta
Ma nasce dal governo Andreotti
Ne segna un arresto lentamente la tregua sociale non dichiarata ma da molti dei protagonisti istituzionali profondamente in proiettata
Prende il posto del disgelo e dentro la tregua sociale prende corpo una profonda crisi politica dei patti sociali
Perché come è accaduto se non si risponde pagina mente questo interrogativo non si costruisce alcun programma alcun rapporto tra lotte sociali e cambi stanza di riforma
Compaiono maggioranza non è impertinente allora la domanda in che rapporto sta la vostra proposta questi processi io la vedo così
Già sementi agli anni Ottanta quando la crisi Rai Stato-nazione capitalistica insieme la nostra debolezza strategica hanno consentito al patronato di proporsi di vincere sul campo e di realizzare una restaurazione politica sociale
Un ciclo di espansione di innovazione spinta come quello che attraversiamo non lo consente oggi
Non lo consente compagne e compagni perché solo una grave crisi economica quale quella che investono Occidente europeo alla fine degli anni Settanta
Determina le condizioni per le quali il padronato può pensare di vincere in uno scontro sociale diretto recessione inflazione licenziamenti disoccupazione cassa integrazione di massa a Bach
Schivo rinnovazione quelle imposto la ristrutturazione allora i lavoratori tiene oggi attivamente ha istituito un potenziale di poter contare uguale
Il terreno della contesa sociale cambia i rapporti di forza diventano meno favorevole ai padroni e meno sfavorevoli ai lavoratori
La partita si riapre ed ecco che la questione della strategia del movimento operaio torna a diventare decisiva l'innovazione genera contraddizione che alimentano conflitti o almeno le premesse materiale di conflitti di varia natura
Ma l'innovazione tende anche a sezionare segmentare scomposta civile
Le forze oppresse insoddisfatte non si unificano dunque spontaneamente per spinta delle diverse resistenze ai diverse occasioni spesso neppure sono indotti a comunicare tra loro almeno per via spontanea
Le classi dominanti non riescono a fare un deserto per poi chiamarlo pace
Ma le casse Opal Terme e i soggetti oppressi non si compongono spontaneamente in un movimento antagonista la sua la situazione socialmente instabile
La strategia politica rivendicativa diventa perciò decisiva ancor più decisiva
Se si pensa che questo tipo d'innovazione richiede per essere efficace un sovrappiù di consenso sociale nei lavori al ponte innovazione come nei gangli vitali del sistema sia nella produzione che nella riproduzione sociale
Nasce da questa instabilità e dal peso che in esso assume la politica la messa in campo
Da parte delle classi dirigenti ora qui in Italia di uno specifico e forte di segno di integrazione sociale e politica
Forse il più pesante dagli anni sessanta esso consiste nel tentativo di mettere fuori gioco o comunque i delegittimare ogni antagonismo ogni compito dotato di ma di carità e vendicativa
Attraverso l'omologazione al palco comunista e poi il governo e la cooptazione del sindacato ha funzione del governo complessa resisteva in paese
Forse andrebbe visitata la nozione gramsciana dell'evoluzione passiva ma quel che è certo è che la tregua sociale e la crisi che su di esso è cresciuta sono i primi effetti di questa offensiva e quel che è peggio
Della nostra mancata e implicata essa discutiamone senza Fontana i toni della polemica e senza strumentalismi
Cosa della messa grammo dimostra di saper fare quando alla consulta il lavoro sulla relazione del compagno Bassolino ci siamo spostate di concorre a definire uno sforzo unitario di tutto il partito
Prima comperata ego sociale di cui criticammo difetta eticamente avvisammo la pericolosa distesa
Lo rifaremo domani ma qui in questa sede dobbiamo vedere se non ci sia qualcosa di più di fondo di meno congiunturale Candy anche con gli sforzi generosi vagamente inefficace
Ora siamo di fronte al no delle grandi fabbriche metalmeccaniche aperta porno potrà duale
Non è compagne e compagni una questione solo sindacale
Quello è un prisma dentro il quale a saperli vedere ci sono tutti fattori della crisi la sinistra operaia
Dentro si vede la crisi al sindacato industriale che qui in Italia e la spina dorsale del sindacato tout-court dentro si vede la crisi del partito e la sinistra
Vogliamo provare a vediamo insieme compaiono diverse mozioni confrontandoci apertamente su ciò che ognuno di noi vede
Discuterò sopra il sindacato non è un'interferenza io mai discutere di un la più importante dell'intera questione sociale e della stessa democrazia del Paese il sindacato sta misurando con i contatti
La CGIL ci arrivate impegnata in una tensione di rinnovamento
Eppure il quadro sociale non ne risulta assegnato al contrario affiora una divisione tra pubblico impiego terziario e industria che dà luogo a logiche contrattuale diverse separate le une dall'altra
Si può dire allora che l'odio della rivendicazione risultai cavato chiudono diverso disponibilità delle diverse contropartite che non dà un'autonoma strategia del movimento sindacale
E non è questo il segno di una subalternità non superata
Il conflitto distributivo prende il sopravvento su quello qualitativo di potere
Non è il solo con sulle cose
C'è la nostra incapacità di fare la questione della riduzione degli orari di lavoro ed è l'autogoverno del lavoro il centro della rinnovate sfiga di classe o innovazione e i fari queste priorità la leva dalla mobilitazione dei portatori sociali
Delle domande prima di tale cambiamento come le donne e i giovani
Autonomia politica e sindacato non è più ormai solo capacità di esistere all'influenza i padroni del governo dei partiti
è ormai la capacità critica specifica dei nuovi processi reali e la capacità di avanzare proposte di cambiamento
Badate l'autonomia sindacale la valorizzazione compito sociale sono punti di riferimento della democrazia nella fase innovazione se non ci sono e l'intero corpo democratico delle perisce
E addirittura può essere soffocato se vincesse sia fra masse una concezione di un sindacato quale coagulato ove con il sistema dei in paese dei comportamenti sociali della gente
Se vincesse questa ipotesi già oggi così pesantemente in campo la mancanza di democrazia sindacale
Di rappresentanza democratica dei lavoratori la nascita di un ceto politico sindacale la costruzione dell'organizzazione sindacale dopo si fa con le dinamiche sociali non sarebbero più fatti patologici eroico Ghali da correggere
Ma diventerebbe un assetto funzionale ad un sindacato ridotto funzione tecnica delle relazioni industriali
Il sindacato dunque a un bivio drammatico dovrà fare Luís in autonomia la sua scelta ma quale rapporto cioè tra la politica di un partito che voglia riferirsi al mondo del lavoro subordinato com'è che le proponeva Occhetto e questa muta alternativa
Questo interrogativo compagni e compagne secondo me tanta parte di questo congresso
Io penso ai concorre alla formazione di un sindacato modernamente subalterno è molto concreto a partire dalla prima delle scelte quelle sull'esistenza stessa o meno di un moderno partito di classe
Non basta evocare i lavoratori dire che rivogliamo rappresentate politicamente per sciogliere questo interrogativo
Il punto che non è affatto chiaro
E se vogliamo cioè le ragioni di un in di un antagonismo che nei nasce ogni volta con l'innovazione nel lavoro si facciano il fondamento della nostra politica di trasformazione Della Seta e dello Stato
Guardiamo concretamente la nostra prassi
Qual è il peso che in essa ha avuto la questione sociale
E qual è l'orientamento con cui l'abbiamo affrontata nessuno avevo a negarne credo la sua marginalizzazione
Le cause a me sembrano fin troppo evidenti l'attenzione che dovrebbe essere centrale per le aggregazioni sociali che si producono che si possono produrre è stata pressoché sostituita da un privilegio accordato alla figura del cittadino elettore
Mentre piuttosto che indaga il nuovo ruolo di una classe operaia ora scompaginato a innovazione si è lasciata correrà falsa moneta del suo destino inarrestabile
Il lavoro i lavori alienati giace da capitalisti rinnovati ha rischiato di essere così ridotti a pois questione settoriale
Ma così compagne e compagni anche le nuove contraddizioni trasversali
Le nuove soggettività Seghetti Lizzano si separano non raggiungono nell'orizzonte la liberazione nell'orizzonte la trasformazione accetta e neppure ai come la politica
Non potete compaia compaia la maggioranza sfuggire a questa conclusione
I fatti hanno la testa dura ma allora come non vedere che l'unificazione dei soggetti diversamente oppressi dalle diverse contraddizioni recita capitalistica dell'innovazione non si fa senza l'individuazione di una traccia comune di un legame sociale prima viola col Barcellona
La l'inazione che attraversa i diversi lavori subordinati le diverse attività umane diverse condizioni di vita e che persino investe la cittadinanza se la si intende in senso pieno ricco non pure bocciata forma giuridica sta proprio qui
Le esistenze individuali e collettive a questa potevano passione i tentativi di riparazione personale e di gruppo ricostruiscono la ricchezza di queste nostre scelte
Di questo nostro tempo altrimenti così povero non contraddicono ma confermano per conflitto latente nel capitalismo avanzato è proprio quello di fondo
Tra lavoro eterodiretto ed a volte ho gestito la condizione di vita è data esatta e condizioni di vita auto come errata
Statuine la ragione di una rinnovata critica a questo specifico tipo di innovazione capitalistica ci sta innanzi sta qui la ragione che motiva oggi l'esigenza di una ricerca di una lotta per un diverso modello sociale
Senza questa ricerca temo che persino i rapporti sociali possono i barbari sì una volta il professor Mortillaro parlando di noi ebbe a dire ma queste facendo
Se togliete gli operai il socialismo quelle se la prendono col nuovo in e ci chiedono subito nuovi padroni tanti soldi
Togliete il cinismo la distorsione della tesi
Resta la constatazione che se viene meno un progetto di cambiamento che muova dalla critica al modello sociale capitalistico la questione sociale può oscillare paurosamente
Dalla creazione di una pace sociale costruita all'alta e forme di ribellismo dal basso
Per questa ragione compagne e compagni noi dobbiamo affrontare fino in fondo i limiti e gli errori con cui fin qui abbiamo affrontato la questione sociale
Io non credo francamente che questi risiedono nel nostro dirsi comunista
Se non portiamo con forza la drastica riduzione degli orari di fatto e la loro riforma è perché vince su di noi la logica dell'impresa capitalistica non perché siamo ci diciamo comunisti
C'è la proposta sui diritti ai lavoratori delle aziende specie G. pendenti
Non impegnò una battaglia a fondo nel Paese contro la vergogna licenziamento ad nutum non è perché ci diciamo comunisti ma perché a me pare una logica di alleanza di basso profilo politico imprenditori con la piccola impresa
E allora
Bisogna sapere l'ho finito
Che al fondo di questo gigantesco problema che oggi la questione sociale ci sono sì
Gli obiettivi immediati che dobbiamo può fare qui subito senza perdere tempo perché potrebbe diventasse rischioso la perdita di tempo ma c'è bisogna sapere allora al suo fondo una questioni di strategia politica e persino l'identità oggi ancora irrisolta l'identità delle forze oppresse dalle nuove contraddizioni dell'innovazione capitalistica Elinor e l'identità del partito che voglia fa così contribuire alla loro liberazione
Non si sfugge quello di cui abbiamo bisogno anche da Fontana che sociale è una nuova teoria politica il cambiamento
Stava Fassino vorrei dirti che al diciottesimo Congresso secondo me e avevamo più avanti su questa strada certa di quanto lo siamo oggi e non sempre
Fare un passo indietro pace dà la possibilità di fare due passi avanti
No parla chilometri
Sì ancora un annuncio alla fine della seduta è convocata la riunione della delegazione ufficiale della FIGC presso lo Spazio le tribune allora destinata care compagne e cari compagni prima di dare la parola per l'ultimo intervento al compagno Reichlin nel consentitemi a nome di tutti quanti voi
Di inviare un saluto affettuoso è un abbraccio a tutti i compagni veterani che sono qui con noi in questo nostro progresso allora vai il nostro ringraziamento per l'impegno profuso nel corso di questi anni perché sentiamo per me soltanto memoria è presente speranza di futuro per il nostro partito
La parola al compagno Alfredo RAI
La mia impressione
Anche dopo aver ascoltato i discorsi importanti di stamane
E che questa nostra discussione rischia di non superare un contrasto così profondo
Se noi non facciamo tutti uno sforzo per ripartire laicamente Dalla Riva
Infatti
Che sono enormi che per brevità io non
Si è chiusa davvero un'intera fase della storia
E a questo punto il dovere che abbiamo ce ne vogliamo davvero ritrovare le ragioni profonde dello stare in
Se non vogliamo disperdere questo
Complesso di forze idee e speranze del comunismo italiano lasciare da parte le verità scontate esponente tra noi gli anni
Abbastanza inutili
Per chiedere ci la cosa essenziale
Come una grande forza di sinistra quale che sia
Può restare protagonista per
Comunque
Molte risposte sono state date mi sembra difficile negare la novità la corposità tetti schools
Ma proprio per poterle dare ancora in una seconda competizione come hanno detto anche Mario Tortorella
A me sembra essenziale tenere fermo un discrimine
L'identità di un partito e certamente tante cose storie idee speranze
Ma dopotutto cioè di un grande partito politico si tratta
E non di una forza minoritaria l'identità
è l'idea che è sua disse
Oppure la sua funzione reale
Storie e poi
Cioè la sua capacità di fare concretamente la storia del proprio Paese
Di risultare necessari
Non soltanto i propri iscritti ma alla gente
Togliatti diceva alla nazione
Rocca rapporti applausi in forcing dirlo
Ma non esiste la possibilità di difendere la propria forza e la propria identità al di fuori di questa prova
E oggi ci piaccia o no i fatti ci impongono di tornare a
E non perché il comunismo italiano e corresponsabile
Del fallimento dei regimi dell'Est sono polemiche di Nuku
Ma perché è cambiato il mondo
E il fatto per anni del Comune a casa
E che siamo già tutti ci piaccia o no ben oltre i venti i confini
E ovunque i nomi e le forme storiche politiche non corrispondono più alle
Negli ultimi tre mesi discussione non ha cambiato nome ancora ma cambia tutto quando si è separata lo Stato e cessa di essere la cosa per cui era nato nella legittimi
E anche ad ovest delle vecchie figure della sinistra costituite essenzialmente sulla base dei riformismi nazionali
E dei sistemi politici basati su un determinato compromesso tra capitalismo e democrazia non reggeranno a lungo quanto l'Europa cambiano soltanto a fronte
Ma nel suo rapporto storie sia con l'ex perché contestazioni
Vedo anch'io i rischi le spinte aperte
Ma il rischio maggiore a questo punto sarebbe ridurre il comunismo italiano un fatto localistico regionale
Privo di una concreta proiezione politica internazionale stiamo attenti con
Perché non basta più un programma nazionale anche il più avanzato anche il più vicini
è sul terreno europeo ormai le forze del progresso dalla conservazione si definiscono
E su questo terreno che si misurano i loro le loro politiche
La loro effettiva valenza di destra o di sinistra
Stiamo attenti perché chi esiterà a rendersi conto di ciò che resterà chiuso nei confini nazionali
Destinato a perdere forza e a contare sempre meno proprio
Allora sarà la vittoria di gran
Siamo d'accordo
Dovremmo essere
Perché altrimenti sarà molto più difficile rimettere in discussione qui in Italia un Complesso a secco politico di potere che non ha più soltanto basi nazioni
E a me sembra questo il problema vero che abbiamo di fronte che dobbiamo affrontare ora
Se vogliamo avere un futuro
Anche perché da questa situazione si può uscire a piedi
Su che cosa compagni se non su questo si misura la funzione di una forza che voglia essere anta con
Perciò io penso che tutto dipende dalla risposta politica che noi diamo
Non al tema astratto della nostra identità né pastori
Ma al tipo di società e di organizzazione dei poteri che in questi anni si sono aperte
Voglio essere chiaro penso anch'io che non basta un atto salvifico un gesto esemplare
Occorre definire sorge né discriminanti politiche programmatiche il carattere della nuova formazione politica
Ma non si può far finta che una risposta corpo ieri non sia stata molto chiare almeno su un punto essenziale
E a me almeno non sembra dovrà presentarsi il dubbio più se
Un nuovo per il
Affinché non sia effimero deve essere Massa è radicato nel mondo del lavoro altrimenti davvero il gioco non vale la
E per tenere insieme a milioni di uomini e di donne non bastano i programmi il contingente
Si fa un partito all'America
Il dubbio serio
Queens
Qual è l'anima sì dico questa parola
Di un nuovo partito che voglia essere vitale popolare radicale
La risposta compagni Chess
Essa non consiste nell'appiccicare programmi elettorali estratti i valori
Occhetto ha parlato chiaramente di un programma fondamentale di principi siano coerenti questo punta un asse strategy
Ha un progetto storico politico per l'Italia di oggi sempre più integrato
Questo a me pare il problema principale
Per intenderci
Qualcosa di analogo come metodo a quella grande sintesi costruita sui nomi storici dell'Italia arretrata
Fatta sul filone gramsciano da seri fogli affidamento
E che segnò la nostra egemonia a sinistra nella cultura italiana
Perché su queste basi non solo si organizzò un blocco reali disinteresse di alleanze di culture e di valori civili
Ma si impose di fatto la più grande riforma del vecchio Stato
Così noi governiamo dall'opposizione non soltanto con le lotte
E di questo oggi si tratta io credo fatte naturalmente le debite norme differenza
Siete va non ci avete spiegato nulla me questa accusa non sembra giusta sia per le cose dette ma sia perché per la prima volta voglio dirvi anche il mio animo dopo molto tempo si torna a parlare non più soltanto di tante cose
Dall'Amazzonia la differenza sessuale cose giustissime ma si torna a parlare di politica in senso forte strategia pur
Finito il
Costosissimi turisti presto e Rossi qui che a volte come uno scivolamento a destra attenzione compagni perché l'accusa sporchi
Perché se non c'è il collante di una grande strategia politica quale anima cosa anche per me essenziale può venire
Un grande partito di sinistra che per essere di massa ha bisogno di un futuro ciò
Ma questo futuro deve poter riconoscere toccare con mano le presente
Queste è la politica quand'è una cosa seria
E lo strumento per dare spazio all'uomo alla sua iniziativa per dare uno sbocco alle lotte
E per impedire appunto quella storicizzazione drammatica di cui parlava giustamente mai
Di quest'oggi si terrà
Il chiederci con più realismo che cos'è la Società italiana di oggi quali forze interessi occorre spostare mettere in campo per affrontare un problema grosso
Che ritiene prima del Governo e che lo condiziona Due Palme
Parlo della necessità di fronteggiare una trasformazione di fatto della Prima Repubblica
Che può sfociare verso non so quanti io mi chiedo come non possiamo affrontare questo problema enorme
Che non consiste solo nella degenerazione del sistema politico
Se noi continuiamo a dividerci tra Apocalisse
Se non prevale al nostro interno una componente politica culturale
E non c'è facili applausi
Ma sia capace di fare i conti con qualcosa che non è stata soltanto una controffensiva padronale
Ma la creazione di nuove forme di gruppi questi due
Non è solo sfruttamento ai grandi concentrazioni economiche quanto una trasformazione qualitativa in me sia dello Stato che del mercato
Sia del pubblico che del privato non meno Stato
Ma il fatto che funzioni pubbliche essenziali
Vengono inglobate nuovi sistemi fortissimi di comando
Non sottoposti ad alcun controllo democratico tecnocrazia dell'oppio finanza non più un mercato
Ma un miscuglio nuovo di politica affari parassitismo di massa
In sostanza
Si è determinato un salto di qualità
Nel rapporto tra politica ed economia si dirà che lo sappiano benissimo
Allora dobbiamo anche sapere che esattamente questo ha spiazzato la vecchia forma partito
Il suo insediamento i suoi strumenti di lotta alla sua cultura
Che però non significa affatto la fine del conflitto sociale quindi mettere al posto del PC partito leggi
Senza radicamento sociale di tipo movimentista musica però
Che dobbiamo alzare il livello qualitativo della nostra risposta ai nuovi poteri e nuovi strumenti di comunicazione di dominio dobbiamo farlo con la gente prima di tutto con il mondo del lavoro moderno
Operai del Nord e la tecnica delle professioni
Che non a caso stenta a entrare nel PC storico
Io su questo
Penso che l'andare oltre questo vorrei dire appalti
Penso che l'andare oltre i confini del PC storico si giustifica non per cedere le armi
Ma proprio perché cari compagni
Conflitto sociale investe sempre più terreno dei poteri e dei saperi
E la condizione sociale sempre più determinata dei rapporti di inclusione esclusione nell'area della conoscenza dell'informazione
E la partecipazione di decisioni
Questo è il problema della democrazia moderna sostanziali ed è proprio questo tra l'altro che connota la nuova questione meridionale
Ed è per questo io credo che non si può più pensare alla questione sociale
Fuori da una riforma della politica
E la questione del potere economico fuori dal destra o sinistra
Riesce a mettere il segno su questa crisi dello Stato
Lo Stato inteso sia chiaro non solo come istituzioni formali
Ma più che mai come non so come dire come armatura si spenga
Ciò che spetta in ultima istanza il rapporto tra dirigenti e dire
E anche il modo di essere del capitalismo nazionale
Noi compagni questo segno lo mettemmo sulla Prima Repubblica perciò
Questo spiega a mio parere anche il nostro declino quando da molti anni
Nonostante le loro
Non riusciamo a ripensare la nostra funzione politica all'altezza di uno stato Sempre meno nazionale
Che si trasforma in un'altra
Può bastare un rinnovamento interno tecnici che non rimette in discussione direttamente l'insieme del sistema politico istituzionale
Il modo stesso di essere degli altri partiti
L'Italia non può aspettare io non condivido tranquillo ottimismo tanti modellini
Se non se non andrà avanti la nostra iniziativa temo che andrà avanti integrato e noi continueremo attive che vogliamo l'alternativa ma che purtroppo è stato l'atteggiamento dei diessini ci sono dei conti
è tempo di creare
Essenziale è perciò a me sembra uscire da un dilemma perdente
Che in questi anni ci appare
O inseguire il PSI subendo di fatto il suo sostanziale immobilismo la sua politica oppure considerano come il nemico
E puntare di fatto anche se non lo si dice su una cosa che francamente non mi sembra che il
Giacche di fatto sarebbe una sorta di alternativa comun
L'idea cioè che una maggioranza non soltanto numeri
Andiamo ma sociale naturale politica in un Paese come questo si possa raccogliere affetto pezzo intorno alla bandiera letti in più tardi
E questo nel contesto europeo e mondiale
Compagni dopo tutto il cuore politico della città congressuale Quincy
Come mettere in campo una forza e una iniziativa politica che si superi questo dilemma
Come dando la parola
Se ci riusciamo le forze reali
Politiche sociali e culturali che possono dar vita non solo una maggioranza parlamentare
Ma se l'espressione non è una bestemmia
A un moderno blocco storico riformatore
Questo
Che renderà possibile è necessario un confronto più aperto e positivo anche con il Partito socialista
E vorrei concludere
Presidente con un'osservazione
Garanzie e regole i riti delle minoranze rispetto del pluralismo sono cose essenziali
Ma io credo che serviranno a poco se noi non rispondiamo alla preoccupazione vera che c'è nell'animo del comma
Quella cioè che un'iniziativa come questa si possa tradurre nella pratica in una dispersione
Delle nostre forze anche ideali
Questo voglio dirlo anch'io Cacciari non è un problema interno no
è un problema della democrazia italiana è un problema del suo tessuto reale
Certo la risposta anche questo voglio dirlo chiaro non può consistere nel mantenere l'esito
Noi voteremo per aprire una fase costituente voltato per vita morta
La garanzia vera Novacco vorrei concludere
Ma anche il sito
Anche agli esterni
Non consiste in pasticci
Ma nello sviluppare se ci riesce fino alle ultime conseguenze quel filone dalla nostra esperienza storica
E consistita nel dare una forma integralmente storie
Cioè come parte integrante in funzione della storia nazionale
Al processo di emancipazione delle la
E quindi nel far leva non su tutto il nostro passato
Ma sulla parte più feconda del nostro la vera ricchezza e originalità comuni
Quella singolare originalità del PC che strano Partito Comunista
Che consistita nell'essere stato a differenza dei socialisti punto lunghi di incontro e di frontiera tra forze e culture esperienze riformatrici diverse non solo socialista
Ha liberato i capitoli
E per questo per dar vita così dai nostri lombi
Ma non solo
A quel grande partito riformatore di governo dell'Italia per tante ragioni che molto attivi non ha avuto mai questa indifferenza
L'impresa grande
E per un vecchio comunista come me quest'anno nella smentita ma è la conferma di una
Compagni ancora due comunicazioni
Per i compagni e compagne la mozione due membri della Commissione elettorale i coordinatori regionali si riuniscono una sana la commissione politica
Le compagnie ora alle ore quattordici e trenta le compagnie aderenti alla prima mozione si riuniscono subito al termine della seduta nella sala Multimedia via Berti
Mi ricordo che sono scaduti i termini nel poter presentare documenti e alla commissione politica la seduta riprende alle ore quindici
I messaggi delle di alcune sezioni di fabbrica
Nella sezione del partito comunista stati Bologna della sezione del partito Landis dir di Salerno e dai marittimi imbarcati ancora un messaggio di buon lavoro dai compagni dell'Associazione nazionale mutilati ed invalidi
Per il lavoro
Abbiamo anche un messaggio e adesso lesso delle donne comuniste non comuniste disposizioni
Tale donne recita questo messaggio la forza delle donne
Il titolo della calza inquinante Cretone comuniste tale donne risposto vicario
Comuniste non alle donne impegnate nel congresso per dar vita alla fase costituente
Una nuova formazione politica aggiunta il nostro affetto e la nostra solidarietà
Affinché si affermi una nuova storia
Fondata sul riconoscimento primario che i sessi sono due nel partito e nella società nelle scelte che si affideranno buon lavoro assunse le compagne le donne comuniste non infausto
Prima di dare la parola al compagno che deve intervenire per primo
Vorrei dire che avendo un grande numero di delegati diretti legati che devono parlare io sarò molto severa sui tempi
Quindi al quindicesimo minuto dobbiamo interrompere in qualche morto l'intervento sola parola ora al compagno Franco Politano di Catanzaro si prepari la compagna Maio Colella
Care compagne e cari compagni
Stiamo mettendo in campo con questo congresso una sfida ideale e politica
Ideale nel senso che ci sentiamo ancora protagonisti ci proponiamo artefici dei mutamenti che stanno attraversando una parte del mondo e allo stesso tempo vogliamo essere artefici e protagonisti dei cambiamenti di cui ha bisogno la Società italiana ed europea la nostra e anche una sfida politica perché il nostro intento è fornire alla società alla Società italiana carte valide nuove di alternativa e di cambiamento fuori da schemi ideologici precostituiti ma dentro una strada in cui l'irrinunciabile valore della democrazia della libertà si confronta con i diritti fondamentali dell'uguaglianza si tratta di ridisegnare il ruolo della sinistra delle sue aspirazioni al socialismo attraverso una fase costituente che proponga una nuova formazione politica in cui possano riconoscersi le attese delle nuove generazioni si tratta di un progetto ambizioso secondo me di un salto di qualità
Che impegnano i comunisti ma che mette alla prova a tutta la sinistra italiana e allo stesso tempo chiama a raccolta tutte quelle forze e movimenti lungo questi anni
Non hanno trovato udienza in un vecchio modo di concepire e di fare la politica
E a me sembra che mai come ora il nodo che la prima mozione vuole sciogliere a favore della sinistra italiana del nostro Paese
Riguardi soprattutto il Mezzogiorno
Secondo me infatti bisogna misurarsi non soltanto coi mutamenti straordinari i nostri inaspettati epocali che l'ottantanove ha registrato nei paesi dell'est europeo e del socialismo reale ma anche e soprattutto con il bisogno di mutamento che la società all'economia
La cultura del nostro paese stava entrando per non soccombere
In vario modo con modalità diverse
Con esiti e contraccolpi differenti sotto l'incalzare di un distintivo dissidio non solo economico ma anche sociale e culturale
Di prospettiva che oppone il nord del Paese al Mezzogiorno
Apprezzi vissuto come la Calabria lo stesso Mezzogiorno
L'esigenza di una nuova formazione politica nasce anche da qui secondo me soprattutto dal ruolo del Mezzogiorno in questa svolta che noi vogliamo imprimere alla politica italiana
Al suo modo di essere sistema bloccato che fa leva proprio sulle divisioni della sinistra
Nel Mezzogiorno e in Calabria la sinistra ha invece ancora da svolgere i compiti di portata storica solo se si riesce all'interno di un progetto di rinascita e di bonifica morale
A ridisegnare se stessa il suo ruolo una formazione politica nuova che recuperi in primo luogo un patrimonio unitario di cultura e di lotte che pure esiste nel Mezzogiorno è in Calabria è un punto irrinunciabile secondo me della lotta meridionalista per il lavoro e lo sviluppo
Il riferimento all'esperienza calabrese della sinistra calabrese che appartiene a tutti i comunisti calabrese al di là del sì e del no non è strumentale
La giunta di sinistra nella nostra Regione nasce dalla profonda crisi in cui il sistema dei partiti era precipitato e ancora sito
Allo stesso tempo l'incontro a sinistra ha rimesso in discussione il vecchio ruolo di partiti e la loro collocazione all'interno di una società civile
In cui i mutamenti profondi non hanno trovato riscontro né col modo di fare politica ne nei sistemi di governo si tratta di due facce della stessa medaglia
Del duplice aspetto di uno stesso fenomeno
Ma la crisi dei partiti non ha lasciato indenne nessuno la crisi di rappresentanza che attraversa i partiti attraversa al di là dei numeri elettorale anche noi il nostro modello
Ma allo stesso tempo l'incontro a sinistra a livello regionale
Ultrà di difficoltà estreme e contraddizioni non sciolse ha reso palpabile la possibilità di un'alternativa di governo capace di rompere vecchi equilibri
Nemmeno questo però è ancora sufficiente ne apre speranze adeguate
La rifondazione del sistema politico a uno dei suoi volumi più gravi nel Mezzogiorno ed in Calabria
è un'esigenza più che mai impellente propri in regioni come la nostra dove un certo modo di fare politica e l'uso spregiudicato del potere ha prodotto aree di vera e propria illegalità in vasti settori dell'apparato pubblico e fin dentro le istituzioni
è il nodo della questione morale che non può essere combattuta nel vinta se non con una spinta aggrega attrice dalla sinistra nel suo complesso
Che allo stesso tempo sappia fare da punto di riferimento per tutti i fenomeni esistenti nella società civile
C'è un lavoro allora di riaggregazione culturale e politica che solo una nuova formazione politica può compiere il sistema dei partiti così come si configura in Calabria io penso in altre regioni del Mezzogiorno
Ad esempio non può reggere allo scontro per affermare un nuovo modo di comprendere le ragioni del mezzogiorno e per risolvere i problemi Cass ad esse connesse occorrono nuovi strumenti di analisi un nuovo modo di porre l'attenzione nazionale le ragioni del sud
è un nuovo livello di scontro la cui portata non può riguardare soltanto il partito
Ma una sinistra ridisegnata ricostituita ricca dell'esperienza passata e della sua storia ma anche dei contributi nuovi dei movimenti e delle spinte
Che vengono dalle nuove realtà culturali e di movimento che pure nella nostra regione nel Mezzogiorno esistono
Noi comunisti certo abbiamo un grande patrimonio storico da rivendicare che nessuno vuole rinnegare o svendere
Anche in Calabria la storia di questa Regione
Si identifica con la storia del nostro partito con il grande contributo che abbiamo dato per la lotta al riscatto e allo sviluppo
Ma a questo punto è necessario andare avanti
Proponendosi protagonisti di un'opera di rinnovamento radicale
E se deve investire tutta la società
A maggior ragione deve partire da noi
E tutto ciò è ancora più vero
Il re Johnny di frontiera come le nostre in cui all'estrema fragilità del tessuto economico fa riscontro una inadeguatezza sostanziale del sistema dei partiti
L'invasione del tessuto sociale ed economico da parte della mafia e la pressante richiesta di lavoro e di prospettiva da parte dei giovani una nuova formazione politica della sinistra che lavori per l'alternativa
E che porti ancora avanti l'esperienza che stiamo facendo in questa regione
E chiamata quindi ad un'opera di ricostruzione morale
Prima che economica e deve assumersi il compito di un grande disegno politico che riporti al centro dell'attenzione nazionale i problemi del lavoro e dello sviluppo
Si tratta di liberare forze potenzialità che non si riconoscono non soltanto negli attuali schieramenti
Ma soprattutto nel sistema di potere della Democrazia cristiana e che sono portatori di nuove idealità e di nuovi bisogni
è un'operazione non facile c'è una crisi profonda ci sono sbandamenti
Ma c'è anche volontari ricollocarsi
Il Sud la Calabria sotto questo aspetto sono un grande campo di ricerca nel quale spetta a noi decifrare i cambiamenti
Che l'attuale
Nostra forma partito non c'è ancora consentito di misurare nella loro vera intensità
La gioventù le donne
Ampi strati di società secondo il mio modo di vedere possono ritrovare in una nuova formazione della sinistra
Al di là degli steccati ideologici al di là delle singole culture un momento di raccordo comune sui valori del lavoro
E la solidarietà della lotta alla mafia della riforma della politica
Ma come dicevo si tratta di abbattere gli steccati ideologici di fare un passo avanti coraggioso verso una società meridionale
Su cui soffiano venti nordisti di divisione di marginalizzazione sociale culturale prima ancora che economica
Lo stesso appuntamento dell'integrazione europea del novantadue rischia di risolversi con un ulteriore emarginazione del Mezzogiorno
E allora si tratta di vedere come l'Italia sta dentro lo scontro che si è già aperto tra le grandi economie si tratta di fare i conti con le scelte che si fanno compiendo in Europa e che tagliano fuori il Mezzogiorno dai grandi mercati questi temi non sono al di fuori di noi stare su questi temi significa pensare il Mezzogiorno nell'Europa pensare ad uno sviluppo qualitativamente diverso del Mezzogiorno e del Paese
Che tenda a considerare penale finalmente il Mezzogiorno come risorsa da valorizzare
Cioè in questo uno spazio grande per contribuire a qualificare l'azione di una grande forza di sinistra riformatrice europee
Tale su questi temi significa affrontare la natura che la crisi del Mezzogiorno che strutturale che di risorse abbandonate che è soprattutto di democrazia
Occhetto ha posto l'obiettivo di una nuova statualità nel Mezzogiorno si tratta allora di rimettere in campo con forza i temi della riforma istituzionale
In cui un ruolo importante debbono trovare le Autonomie gli enti locali le Regioni tenute in ombra finora e che subiscono i condizionamenti dell'assenza di programmazione nazionale
Della mancata riforma delle autonomie locali e dei tentativi di ricentralizzazione della spesa da parte del governo
In questi giorni si è tornati a parlare di completamento della riforma regionalista
In effetti questa riforma non si è mai avviata c'è stato un decentramento burocratico che ha tolto Poteri ruoli finanziamenti alle regioni
La riforma regionalista è ancora tutta da fare dobbiamo metterlo al centro della nostra azione politica recuperare un ruolo nuovo di programmazione di coordinamento alle regioni
Soprattutto nel Mezzogiorno porsi questi problemi significa affrontare i temi delle regole e la finalizzazione della stessa della trasparenza e tutto questo ci riporta la questione di chi eccome gestisce ci riporta cioè alla questione dei poteri
Ci riporta cioè alla questione attraverso la quale dobbiamo risolvere il problema di creare le condizione per mandare avanti una politica di sviluppo
E per riproporre al centro dello sviluppo del Mezzogiorno nuovi soggetti dello sviluppo non più gas Karima le forze produttive i giovani che vogliono guardare a una uno a un Mezzogiorno è uno sviluppo produttivo diverso del Mezzogiorno
Una politica di sviluppo del Mezzogiorno è possibile però se si modificano i condizionamenti negativi che finora l'hanno sacrificato
E soprattutto se il Mezzogiorno assume un ruolo diverso da quello finora assegnatogli di essere la zona più militarizzata del fronte subito della NATO
Ho apprezzato molto e penso che l'abbiano apprezzato tutti al di là del sì e del no
La nettezza con cui Occhetto apposto nella relazione il rifiuto di accettare l'installazione degli F sedici a Crotone anche attraverso un atto unilaterale dal governo italiano
Il fatto di grande rilievo politico io voglio raccogliere che il segretario del Partito Comunista Italiano
Assuma la piattaforma del movimento pacifista calabrese ed è un movimento largo di diverso e forse le più diverse
Indubbiamente ci dà più forza e da più porta tutto il partito allo sviluppo di un movimento di lotta che deve continuare a svilupparsi sempre di più ampio
Per impedire l'arrivo degli F sedici per rivedere il ruolo dell'Italia nella NATO per fare sparire mediterraneo mare di pace
L'adesione alla grande alla prima mozione in questo quadro dunque allora non è neutro a motivazione profonda almeno per quel che ci riguarda a motivazioni profonde nella nostra realtà meridionale calabrese e soprattutto nella
Via bisogna avvertire anche che cresce una rabbia pallore inespressa di cittadini umiliati in sacrosanti diritti e che potrà avere segni diversi
Bisogna avere presente che la crisi nel funzionamento dello Stato ha ormai raggiunto anche le istituzioni locali bisogna soprattutto capire vedere che si sta affacciando ed è un fatto più recente una risposta nuova di destra ha domande pur non tutte infondate di sicurezza nelle città
In alcune realtà del paese si è in presenza di manifestazioni di violenza
Anche ma non soltanto collegate al razzismo pensiamo a quella contro le donne e ancora la maggioranza in Parlamento non fa approvare la legge contro la violenza sessuale
Le forze di destra
Tentano di provocare una guerra tra poveri tra gli strati più deboli della società
A Firenze ad esempio all'interno di un disagio reale che coinvolge settori di cittadini e del nostro stesso elettorato
Si sono avute azioni non certo spontanee spedizioni violente contro immigrati dal Sud del mondo
Componenti ben precise
Che si riferiscono ad una lista civica e anche a posizioni della locale Confcommercio hanno evocato il sostegno di maggioranze silenziose sollecitato un clima di chiusura provinciale di intolleranza
Hanno trovato un unico capro espiatorio il negro immigrato per rispondere alle esigenze di sicurezza dei cittadini che la democrazia deve non ignorare ma sapere con correttezza tutelare
Di fronte a ciò si è avuta una colpevole inerzia e poi la volontà di minimizzare da parte dei rappresentanti locali del governo
Solo il Partito Comunista Italiano il movimento degli studenti la chiesa sono scesi subito in campo per dare una risposta
Per impedire assuefazioni per isolare i fautori della violenza non basta scelto
Dobbiamo pretendere un impegno continuo da parte del governo nazionale ora che il decreto sugli immigrati e divenuto legge
Che le istituzioni locali siano più pronte in grado di dare risposte anche di emergenza per l'accoglienza la casa la salute per compiere un'azione di orientamento sulla società
Un tanto importante che consigli regionali provinciali del comune di Firenze abbiano deciso di riunirci congiuntamente per una risposta razzismo
E che la comunità degli immigrati abbia promosso una manifestazione a cui il Partito Comunista Italiano darà una convinta adesione e sostegno
Ma occorre scendere in campo con più continuità a tutti i livelli
è necessario l'impegno di più soggetti in particolare dei sindacati e dell'associazionismo è necessaria una convergenza che ancora manca al di là delle diverse collocazioni parlamentari dei partiti democratici
Dobbiamo saperlo io ci insisto la destra anche in Italia soffia sul razzismo
Sa che pezzi anche di popolo all'interno di una generale caduta di solidarietà che si è verificata in Italia
Di una diminuzione di autorevolezza delle istituzioni di problemi sociali acuti possono essere spostati sulle trincee sbagliate di guerre tra deboli
Sa e vede come nel resto dell'Europa quindi possa essere un'occasione di rivincita
E su questo io credo che nel prossimo decennio si giochi una tenuta un rinnovamento della democrazia in questa parte del mondo per cui la nostra iniziativa deve saper corrispondere alla portata di una tale sfida
Sono già entrato nel merito di alcune questioni per me decisive del programma fondamentale e dell'iniziativa politica nella società
è un collegamento tra questi due momenti che va mantenuto nei prossimi mesi
Il programma fondamentale per me deve mantenere le idee guida
Deve indicare le idee guida i valori obiettivi caratterizzanti no orientamenti metà storici ma coerenze per l'iniziativa in questo nostro tempo che non siano di breve periodo
Io vedo come essenziali queste direttrici il superamento dei blocchi militari la costruzione degli Stati Uniti d'Europa al cui interno solo può trovare una positiva collocazione la stessa riunificazione della Germania
Il disarmo che da noi lo ricordava Occhetto significa anche dire no agli F sedici riformare l'esercito dimezzando la leva
Ma che in generale significa per una forza di sinistra come vogliamo essere impedire che avvenga quello che denuncia l'Unicef e cioè che di qui al due mila
Cento milioni di bambini muoiano nel Terzo Mondo mentre per salvarli basterebbe destinare ogni anno al loro quanto in un giorno nel mondo si spende per gli armamenti
Infine uno sviluppo non più legato a visioni industrialista e bensì a una centralità dell'ambiente e al nesso tra ambiente e lavoro
è il riferimento a queste concrete finalità e ha il compito di portare la sinistra governare l'Italia e a dirigere la costruzione dell'Europa che noi vogliamo e dobbiamo cambiare
Alcune impostazioni a me paiono più chiare dopo il nostro confronto congressuale
è il Partito comunista italiano con il suo patrimonio con la sua storia qui in Italia che è protagonista della costruzione di una forza nuova della sinistra
Del resto l'originalità del nostro patrimonio non consiste miti intoccabili ma in una capacità di cambiamento e di esplorazione del futuro
E alcune scelte del diciottesimo congresso l'ambiente come centro dello sviluppo il valore della differenza di sesso la non violenza ci ponevano già oltre la tradizione comunista
Vogliamo dare vita a un partito nuovo della sinistra non ha una forza di opinione
Questo partito dovrà vera riferimenti fondamentali il mondo dei lavori le donne l'ecologia i loro interessi
Dovrà avere come idee guida per i suoi programmi la non violenza all'estensione della democrazia in ogni campo di vita della società e in ogni società le pari opportunità tra donna e un uomo
E all'interno di questa prospettiva
Che si apre uno spazio reale e un ruolo per le espressioni del cattolicesimo democratico per un apporto non marginale anche della cultura e delle esperienze religiose a una rifondazione della sinistra
Solidarietà non solo all'interno di un Paese ma come visione di un mondo interdipendente
Non violenza centralità della persona umana come ancoraggio per una critica permanente degli assetti di potere esistenti hanno spesso trovato forma anche inesperienza animate dalla fede religiosa
E oggi possono divenire coerente agire politico se in Italia il cattolicesimo democratico abbraccia fino in fondo il pluralismo politico
Assegna davvero priorità ai programmi e ai comportamenti e scommette su se stesso come un soggetto decisivo per una nuova sinistra
Vi è un grande interesse né mondi del cattolicesimo per la svolta che abbiamo operato questa almeno vorrei dire al compagno Tortorella è invece una novità significativa
Vi si vede un possibile contributo al rinnovamento della democrazia italiana
Una risposta al dopo guerra fredda
La volontà di una politica capace di misurare di schieramenti sulla base delle priorità rappresentate
Da bisogni concreti della gente
Un invito non solo operare insieme non sono a venire con noi ma costruire con noi fin dall'inizio un'esperienza nuova va una modifica dei modi di essere e di un partito e dei suoi rapporti con la società civile che in queste aree sono fortemente sentite
Del resto la crisi in atto nella Democrazia cristiana non è da sottovalutare
Il venir meno di cemento ideologici buoni per la guerra fredda ha reso più acute le contraddizioni tra impostazioni modi di essere di tipo conservatore e aree riformatrici del cattolicesimo
Per questo la dissociazione della sinistra democristiana non è solo schermaglia politica
è segno di un disagio crescente tra aree cattoliche politica democristiana la sinistra DC non avanza però strategie nuove e diverse rispetta la maggioranza del partito
Per parte nostra noi dobbiamo tenere ben fermo e coerente in qualsiasi rapporto politico con i mondi cattolici o con la sinistra democristiana la priorità rappresentata dalla scelta per l'alternativa
Una scelta fondata sui programmi sui metodi di gestione dello Stato sui diritti dei cittadini
Ed è su questa base che dobbiamo oggi tenere al centro del confronto l'impegno per una riforma delle istituzioni elettorale che riconosca cittadini la piena sovranità della scelta anche delle alleanze e degli uomini senza deleghe in bianco a partiti
E quella di una riforma non dello smantellamento dello stato sociale
Anche con il Partito Socialista il rapporto deve secondo me incentrarsi ormai sui programmi
Il no all'idea dell'unità socialista che resta fermo deve accompagnarsi a una forte iniziativa per l'unità delle sinistre
Noi socialisti non abbiamo più l'esclusività della rappresentanza della sinistra una riduzione come questa sarebbe errata e non ci farebbe guardare a ciò che viene la società ma senza rapporti positivi tra noi socialisti la sinistra nel suo insieme né quella nuova né quella diffusa potrebbe risultare vincente
Viene giorni un'occasione importante per rilanciare le speranze della sinistra
Impegniamoci pubblicamente noi socialisti a dare vita ovunque possibile insieme alle componenti riformatrici laiche cattoliche dell'ambientalismo
A dare vita ovunque possibile alleanze aggiunte di autonomia e di alternativa
Affrontiamo con questo obiettivo le elezioni facciamone un'occasione di intese politiche programmatiche per il rinnovamento del Paese delle istituzioni regionali e locali
Per battere una democrazia cristiana che vuole la normalizzazione moderata
Infine il partito che vogliamo costruire deve sapere unire antagonismo nella società proposta programmatica per cambiare l'esistente e credibilità come forza riformatrice che si candida si si candida a governare
Non vi è un'antitesi in questa funzione complessiva che vogliamo assumere io credo che dobbiamo superare visioni che vedono la presenza nei governi inevitabilmente legata ha un ruolo moderato è possibile dare vita e fare vincere uno schieramento progressista che si contrapponga e non sia subalterno a un popolo conservatore e in Italia queste anche urgente perché una democrazia
Ma senza alternative nei governi non può indirizzare i mutamenti della società
Finisce per separarsene se non per comprimere bit il conflitto e movimenti che lo esprimono sono un dato delle società moderne lo ricordavo Occhetto
Devono essere valutati allora il merito dei conflitti noi abbiamo su questo dovuto cambiare abbiamo dovuto imparare però dobbiamo anche dire che devono farlo anche partiti di governo
Che amano i movimenti dei lavoratori o degli studenti ma solo quando riguardano altri Paesi mentre in Italia non si vorrebbe mai e il meno battute il manovratore venisse disturbato
La costruzione dell'alternativa è una questione centrale per la nostra democrazia
A me capita a volte devo dire sempre più spesso di pensare
Che la mia generazione non era ancora nata nata alla vita non alla politica quando l'onorevole Andreotti era sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Oggi ci affacciamo a quella che è la seconda parte di una vita e l'onorevole Andreotti è Presidente del Consiglio non si trattò terminato di vicende individuali o di colore
Vi è dietro un nodo politico grande ancora irrisolto che pesa sulla nostra storia cambia tutto ma la Democrazia Cristiana rimane una forza centrale nei governi allora essere protagonisti della soluzione di questa anomalia italiana
Chiamare anche a questo fine raccolta le forze riformatrici è rinnovare una nostra funzione in Italia e in Europa
E non limitarsi a indicare un passato che ci rende orgogliosi ma contribuire a scrivere il futuro
Praticare non predicare la critica dell'esistente è volontà di saper cambiare quando sia necessario e oggi lo è per misurarsi e per vincere e per vincere le sfide del presente
Prima di dare prima di dare la parola la compagna Maiocco lei nella delegata di Genova dò lettura di un messaggio giunto al congresso
Da parte di Abba da Anna presidente del Coordinamento immigrati del sud del mondo
Cari amici anche per noi immigrati c'è stato un indimenticabile ottantanove
è stato l'anno in cui in Italia abbiamo visto crescere un razzismo ovvero è stato l'anno dell'assassinio a villa Literno di Jerry Maslow
E di altre vittime meno note forse ma anche se non possono essere dimenticate
è stato l'anno in cui noi immigrati ed altre forze innanzitutto abbiamo dato vita il sette ottobre scorso la più grande manifestazione antirazzista che questo Paese abbia conosciuto
Insieme a circa duecento mila giovani lavoratori donne italiani il muro di Berlino è crollato tra mille problemi e contraddizioni tuttavia si aprono grandi speranze e non solo per l'Europa
Ma anche per i popoli del Sud del mondo che hanno già sofferto tanto abbiamo vissuto con grande entusiasmo la liberazione del nostro compagno il fratello Nelson Mandela
La caduta di quel mutuo la liberazione di Mandela ci incoraggiano a lottare per abbattere anche il muro invisibile tra nord e sud un muro che c'è già che rischia di innalzarsi ancora di più se una sinistra europea non saprà lottare con coerenza per nuove e giuste relazioni tra il nord e il sud ed è a questo partito della sinistra europea cui mi rivolgo per dire che il tempo stringe giganteschi Processi sono già in moto
Pesanti trenta distrutto lo sviluppo e il fame nel Sud del mondo devastazioni ecologiche sulla soglia della irrecuperabilità
In Auditel potenzialità di tensioni etniche nazionali sociali e religiose
Non mi è non vi è sufficiente consapevolezza nell'opinione pubblica degli effetti devastanti delle contraddizioni nord sud e previste per vedere come Firenze città della bellezza dell'umanesimo dell'equilibrio della scienza sia stata teatro di violenze razziste premeditati organizzate rispetto alle quali non vedo ancora tutti gli anticorpi democratici necessari in azioni
Noi immigrati siamo qui per un sottosviluppo che senz'altro conseguenza dello sviluppo del nord del mondo noi immigrati siamo stanchi di umiliazioni di vivere una vita due volte rapinata
Prima nel nostro paese d'origine e poi qui abbiamo cominciato ad organizzarci insieme ai lavoratori ai Giovani democratici italiani
Che hanno scelto di stare al nostro fianco abbiamo intrapreso una strada di notte vertenze nazionali e locali in questi anni ci siamo battuti perché ci venga riconosciuto il più elementare dei diritti
Il diritto all'esistenza la legge di sanatoria è stata finalmente varata è stata una nostra conquista noi abbiamo motivato diverse critiche a questo decreto con spirito costruttivo e dando a essere un giudizio complessivamente positivo oggi il problema è quello di applicare con senso di giustizia questo decreto
Di farlo conoscere agli immigrati ai cittadini italiani
Via de di adeguare le strutture locali e nazionali per evitare che si determinino contraddizioni che diventerebbero contrapposizioni sociali e rischi di ulteriori spirali gratis riteniamo indispensabile respingere i tentativi di depotenziare e cioè che ciò che ormai legge noi e ora continueremo la nostra lotta per una giusta legge sull'ingresso e contro il numero chiuso
E per tutti gli altri diritti politici e civili e sociali è una prospettiva di legislazione sempre più organica quella verso la quale dovremo muoverci
Cari compagni comunisti
Nel mentre vi rivolgiamo gli auguri di buon lavoro
Vi invitiamo fin d'ora la nostra prossima Assemblea nazionale del prossimo sedici diciassette marzo a Roma
E alla giornata di lotta del prossimo ventitré agosto che promuoveremmo a villa Literno nella ricorrenza della sua scrigno del nostro compagno Jerry Maslow Abadan
Ci impegniamo da questo congresso a rendere sempre più forte il nostro impegno perché venga abbattuta ogni forma di razzismo di discriminazione verso gli immigrati
E per costruire davvero una società giusta multietnica multinazionale fiale e di pace
La parola ora
Alla compagnia Maiocco lei il si prepari il compagno Chicco Testa
Compagne e compagni nella relazione di ieri il segretario del partito ha voluto dire ai Verdi che riconosce loro il merito di essersi costituiti attorno a un'opzione programmatica di straordinario valore
Parto da questa affermazione per fare una riflessione sulla mia esperienza di pratica sociale
Parlerò di un territorio dove Dessì esistito per decenni un fortissimo radicamento operaio la nel mille novecentottantacinque nasce spontaneamente un movimento ambientalista
Ma diversamente che in altri luoghi non c'è frattura
C'è un sarei direi esemplarmente il tentativo di dare una lettura fortemente anche aspramente critica del proprio passato
Industrialista a tutti i costi basato su un regime di scambio tra il territorio il lavoro
Segnato soprattutto e comunque per tutti e tutte dalla storia di vittorie e sconfitte sociali e politiche del movimento operaio
Noi sappiamo che poi problema ambientale
Nel Ponente genovese non può significare sostituire ha un interesse che ora qualcuno chiama diritto il lavoro un altro interesse che ora qualcuno chiama diritto l'ambiente
Ragiono dunque sui cinque anni di lavoro sociale sulle tematiche ambientali
In uno dei territori più degradati del Ponente di Genova sono molte le cose che abbiamo fatto una storia lunga di iniziative di risultati che non posso elencare non mi ha fatto ostacolo essere dal mille novecentosettantacinque iscritto al Partito comunista con me lo sono altre donne del Comitato difesa salute ambiente di Cornigliano di cui faccio parte
Anche se molte ma altre e altri Dinoi appartengono ad altre forze politiche o sono indipendenti
Sinceramente non riesco a capire che cosa faccia riconoscere nel partito dei Verdi un interlocutore privilegiato
Credo che rispetta la natura alla vita il desiderio di porre termine allo sfruttamento indiscriminato delle risorse ambientali umane
Sia un sentimento diffuso e credo che questo travalichi qualsiasi appartenenza politica e di partito
Credo che uno dei concetti fondamentali quello di coscienza del limite sia stato dell'epoca elaborato dopo Chernobyl dal movimento delle donne
Credo sia opportuno che il Partito comunista ponga attenzione a tutti i movimenti che è sempre più esprimono nuovi bisogni cultura proposte politiche
Di una logica di parzialità e non di falsa universalità questi non sono la sostituzione di partiti anche se sono tra quelle che stanno mettendo in discussione le forme di rappresentanza politica
E con loro a mio avviso il Partito comunista dovrebbe confrontarsi per rinnovare la propria politica la propria forma partito i propri programmi
Penso quindi certo ai movimenti ambientalisti
Ma anche ad esempio ai lavoratori metalmeccanici che in modo secco e deciso hanno rifiutato con il contratto anche una forma di istituzionalizzazione del sindacato a livello nazionale
Allora certo ci sono dei grandi valori di contenuto programmatici
Però mi piacerebbe raccontare ad esempio con una delibera di valore nazionale in applicazione della legge duecentotré sulle questioni ambientali sia stato tenuta da noi
Cinque giorni prima di Capodanno
Era un mese che aspettavamo questa delibera regionale sul piano di adeguamento delle acciaierie di Cornigliano del signor Riva
Un piano e per la prima volta impone l'abbassamento dei livelli di a di emissione in atmosfera dei fumi inquinanti la costruzione di impianti ecologici
La sospensione determinati tempi tecnici dell'attività in caso di guasti questa delibera è stato ottenuta dopo un'occupazione del palazzo regionale di cinque giorni condotta dalle donne nel Comitato Salute Ambiente
Molte di loro sono casalinghe con figli tante pensionate qualcuna impiegata
E pure con grande perseveranza impegno per cinque giorni ci siamo portate da mangiare ci siamo organizzate io un patto di reciprocità
Per darci i turni di presenza per avvertire i familiari per organizzarci la vita
Insomma per resistere dentro al palazzo della Regione dalle nove di mattina fino alle sei di sera
Eravamo sempre almeno quaranta cinquanta su e giù per i corridoi i piani e gli ascensori scartando gli uscieri a inseguendo gli assessori per fortuna mentre i servizi di polizia non sono riusciti a prevedere i nostri movimenti i lavoratori e le lavoratrici della Regione che festeggiavano il Capodanno ci hanno mandato rose e pasticcini
Il gesto più significativo di questa giornata estate all'irruzione
Nella riunione della giunta regionale dopo giorni di attesa senza risposte abbiamo deciso di entrare in quella stanza davanti agli sguardi sbigottiti e attoniti degli assessori e della polizia
Nessuno ha avuto il coraggio di intervenire in modo repressivo di fronte ad un atto sicuramente inaspettato
Nessuno ci ha potuto fermare perché siamo forti di quell'impegno sociale e politico sul nostro territorio che ci ha riconosciuto dalla città intera
Molti sono stati i momenti difficili e molti quelli bellissimi molte volte abbiamo avuto vittorie altre volte sconfitte ma abbiamo vissuto in questi anni sperimentando una cosa tra il delirio di onnipotenza e la paura del fallimento si poteva provare a collegare le mozioni alle cose da pensare e fare in quella data situazione momento
Il nostro desiderio e diventato una forza trasgressiva
Una capacità costante di inventare nuove vie di uscita dalle situazioni e di cambiare noi le regole del gioco
Questi stessi sentimenti li ho provati mentre riflettevo su rifletteremo su come stare o non stare anche all'interno di questa discussione congressuale
Di fronte alla scelta obbligata di aderire a una mozione o all'altra in una logica di schieramenti
Ho scelto invece di confrontarmi con altre donne per poter esprimere un pensiero autonomo e per questo che ho firmato insieme ad altre quindici donne la mozione la nostra libertà e sono nelle nostre mani
Che poi abbiamo collegato alla mozione numero due attraverso la mediazione di alcune donne che avevano già vinto firmato per vero rinnovamento
Credo insomma che ci sia un modo di intendere la parzialità e che ci siano pratiche sociali e politiche alle quali è utile anzi indispensabile rimanere aggrappate
Quello che ha fatto del comitato un soggetto davvero nuovo
Non mi è estraneo non astratto sono la storia le radici le conoscenze di una classe sociale che per un interesse generale quello del lavoro ha sacrificato la propria vita
Le donne del Comitato hanno dentro di sé questa storia vissuta quotidianamente coi ritmi della fabbrica i suoi rumori i suoi fumi
Con le storie individuali dei mariti e dei padri che ci hanno lavorato e dentro e con le storie collettive del movimento operaio
Questa è la nostra forza è questo sapere che ci ha consentito di sfuggire alla trappola in cui sono caduti per esempio i lavoratori dell'Acna di Cengio
Che conseguentemente all'isolamento in cui si sono ritrovati hanno finito con identificare i propri interessi sostanziali con quelli del padronato
Non siamo un comitato nato contro qualcosa o qualcuno tutt'altro il nostro programma politico invece si è venuto elaborando e verificando da esperienze molto concrete
Rendere più respirabile l'aria di Cornigliano rendere meno rischioso vivere qui non morire per il piombo dei tubi di scarico delle macchine
Recuperare al quartiere verde spazio recuperare il nostro patrimonio storico urbanistico creare le condizioni di un risanamento complessivo della delegazione dove ognuno di noi possa ritrovare la serenità di vivere e lavorare
Creare un futuro in cui il bisogno di vivere non sia contrapposto al bisogno di lavorare perché questi due bisogni possono insieme diventare una condizione per una nuova qualità dello sviluppo produttivo ed economico
Il nostro percorso
è stato improntato soprattutto alla comunicazione al dare e ricevere informazioni cercando di costruire delle aree le alleanze sia sui singoli problemi che sulle questioni più generali del risanamento
Utilizzando i saperi le conoscenze dei lavoratori delle casalinghe della domanda sociale dei cittadini e le competenze dei tecnici per costruire un nuovo progetto di vita e lavoro
I comitati
E i movimenti non sono e non possono diventare interni a una formazione politica per nuova che sia perché hanno scelto di esprimere fino in fondo fino alle estreme conseguenze una parzialità
Lei parzialità che si sanno perché si saranno parziali non hanno il problema di trovare chi le sappia ricondurre ad una ipotetica sintesi
Ma il problema di trovare fuori ed in altro da sé le mediazione politica capace di tenere conto delle ragioni espresse e di farne parte operante nel Progetto nel governo della città
Questo significa tentare un'operazione politica inedita
Trovare il modo mediante il quale gli equilibri tradizionali tra partecipazione rappresentanza istituzione possono essere squilibrati
E ridefiniti nomini un processo di sintesi un processo cioè che cancella le ragioni e le parti esistenti per ricomporre in un'unica idea onnicomprensiva
Ma in una mediazione immuno operazione dunque che attiene al momento è al contenuto su cui viene compiuta ma lascia i soggetti nella loro esistenza di fare e di parola
Pronti a riprendere autonomamente la propria strada Mammano che si avvicinano ai risultati che a loro volta non possono essere pensati una volta per tutte
Prima di dare la parola al compagno Chicco Testa leggo un messaggio che c'è giunto dal Gruppo nazionale di studi uniti in tanti da gruppo romano
Nel ricordare importanti successi conseguiti dalle donne negli ultimi vent'anni
è necessaria in occasione dell'otto marzo riflettere su alcune storiche sconfitte nel movimento femminista a Roma in particolare seriamente compromessa la battaglia per lo sviluppo qualitativo e quantitativo degli asili nido
Urge un rinnovato impegno il rilancio del servizio che incide profondamente sulla qualità della vita dei bambini e delle donne domani
Raccomando alle delegate ai delegati
Di prendere posto solo nel settore regionale loro assegnato questo naturalmente per facilitare l'avvento la eventuale ricerca
Dei singoli compagni e compagne per comunicazioni che li riguardano ricordo inoltre che alle ore sedici e trenta si riunisce nell'apposita Sala la commissione elettorale alla parola ora il compagno Chicco Testa si prepari la compagna Claudia Mancina delegato Vittorio
Care compagni cari compagni
Delegate e delegati
Abbiamo di fronte a noi un'occasione importante
Un'occasione che solo noi possiamo per spesso
Come sanno i cultori di studi biblici
Ci si può perdere per orgoglio
L'orgoglio per esempio di chi difendendo il suo passato non vuole serenamente prendere atto della chiusura di un'intera epoca storica
Noi non siamo crollati sotto il muro di Berlino
Così sarebbe successo
Se non avessimo visto come invece è avvenuto le enormi opportunità e di significato liberatorio di quell'avvenimento
Che cambia la storia d'Europa e rende obsolete tutte le categorie della nostra azione politica
Ivi compresa quella che è stata chiamata l'originalità e la differenza positiva del PC
Perché
L'originalità e la differenza care compagne e compagni si definiscono in relazione a qualche cosa
Noi eravamo regina alle differenti se così posso dire relativamente parlando
Abbiamo affermato il valore universale della democrazia e con esso la fine della spinta propulsiva della Rivoluzione d'ottobre
Affermazioni importanti certo ma perché interne alla storia del movimento comunista internazionale rispetto al quale noi marcavamo una differenza
Ma tale principio è teoricamente contenuto nella tradizione democratica da almeno un paio di secoli
E la nostra differenza perde ogni valore nel momento in cui viene a mancare per letterale dissolvimento l'oggetto di essa vale a dire il comunismo reale
A meno che oggi qualcuno non si proponga di dare buoni consigli a Gorbaciov
Magari pensando che il problema principale di quel Paese sia la fondazione di un vero comunismo e non prendendo atto degli stessi orientamenti del popolo sovietico dei paesi dell'Est
Orientamenti che cominciano a manifestarsi inermi inermi vivo probabilmente
Attraverso libere elezioni dal problema
Se così fosse ancora Marche Remo un ritardo di cui soli questa volta saremo responsabili perché tutti i dati della situazione ci sono ampiamente notti
Perché invece non impegnare la nostra forza è la nostra originalità questa sì in quello che oggi appare essere il compito primario delle forze progressiste in Europa
La costruzione di una sinistra capace di governare e regolare evitando sofferenze ed errori il processo difficile contraddittorio che si aprì in Europa
Queste è una sfida che altro che omologazione ed appiattimento esige coraggio audacia ed intelligenza
Con l'apertura della fase costituente di una nuova forza politica noi ci candidiamo ad essere questi in Italia ed ogni ulteriore ritardo in questa direzione diviene colpevole congelamento sterilizzazione liquidazione del grande patrimonio del PC
Già troppo abbiamo esitato nel passato
Io ho trovato nella relazione di Achille Occhetto una relazione pacata e riflessiva che mi pare abbia volutamente evitato diritti altisonanti di molti nostri appuntamenti
Le basi essenziali di una riflessione intorno ai valori e ai fondamenti della nuova formazione politica che intendiamo costruire in sintonia con i punti più avanzati della riflessione socialista europea
A cominciare da quel programma fondamentale dell'Spd
Che mi pare costituisca un buon esempio di come si possa in Europa indicare in una concreta prospettiva di governo l'assunzione dei valori e degli obiettivi fondamentali di una forza socialista senza alcuna rinuncia
Al contrario misurandosi con i tempi e le risorse storicamente dati di questa auspicata trasformazione
Io credo sia impossibile non vedere le forze che questa nostra iniziativa ha già messo in movimento
Ed è d'altra parte un vecchio presupposto della nostra storia il sapere che gli interlocutori di un processo politico vengono talvolta persino creati dal carattere dell'iniziativa che si intraprende
Sono le teorie di progetti politici innovativi che squarciano l'articolazione tradizionale delle forze fanno emergere nuovi orientamenti costringono singoli e gruppi a rileggere la propria collocazione il proprio passato e il proprio futuro
Proprio come lo scienziato che indagando i processi fisici e naturali con occhio nuovo andando alla ricerca di ciò che ha presupposto poter esistere
Riesce poi a trovare vedere io ad organizzare ciò di cui aveva intuito l'esistenza
Allo stesso modo l'azione di una forza politica deve essere tesa a creare le condizioni le proposte e i progetti
Perché forse non visibili o altrimenti collocate possono mettersi in movimento
Per questo è di estrema importanza il modo in cui procederemo alla costruzione della nuova formazione politica guai a noi se fossimo responsabili di un del Punzi depotenziamento dalla nostra proposta
La nuova formazione politica non può essere il risultato
Di una sommatoria di forte
Che si aggregano intorno ad un nucleo già esistente
Che le ingloba mantenendosi sostanzialmente intatto
Tanto più ampio sarà invece il successo dalla nostra proposta quanto più saremo disposti a dotarsi di regole che riconoscano parità ai nostri interlocutori
Parità di cofondatori
E già avremmo dovuto definire nuove regole mentre la discussione che è in corso fra di noi mi sembra possa produrre il rischio di un risultato opposto a quello che ci proponiamo ed ossia olio organizzarsi e fossilizzarsi delle nostre forze anziché il loro ampliamento quasi si trattasse prevalentemente di una battaglia di apparati
Abbiamo invece bisogno di regole nuove perché solo attraverso esser possibile realizzare quella positiva contaminazione a cui ha fatto ampio riferimento Achille Occhetto e che non è ho letto le dichiarazioni di Martelli eclettismo
E da Martelli vorrei dire una cosa
Mi pare se non ricordo male che un disegno simile
Vale a dire la possibilità che una forza di sinistra possa aspirare ad accogliere ispirazioni di di di diversa provenienza
Cattolica laico e socialista verde ambientalista radicale democratica forse alla base di antichi progetti di autoriforma del PSI proprio Daloui propugna
E che forse non si sono realizzati perché non è mai venuto meno anzi si è accentuato nel PSI
Si è accentuata la preminenza di una forma partito totalizzante e chiusa di potentati di apparati assai più interessati e le proprie fortune elettorali che ad un'autentica ed aperta autoriforma
Possiamo correre anche noi un rischio di tale natura soprattutto se le attuali posizioni dovessero cristallizzarsi in regimi correntizie
Ho sentito tra gli altri commenti alla relazione di Occhetto qualche commento di parte verde
Per la verità mi sembra una piccola parte secondo i quali ci sarebbe stata in questa relazione una minore attenzione rispetto alla precedente per i problemi ambientali
A parte il fatto che non occorre sempre rituali Istica mente ripetere le stesse cose
Modi gran lunga preferito mi permetta il segretario del partito al tono un posto tra astratto dei riferimenti amazzonici del diciottesimo congresso
Il forte incardinamento dei problemi ambientali nel corpo del generale processo di trasformazione che vogliamo costruire in Italia e nel mondo contenuto in questa relazione
Io non penso
Che vi sia un'astratta centralità della questione ambientale
Noi tutti abusiamo spesso di questo tema della centralità
Quasi che orfani di altre centralità non volesse invece accettare anche solo proponiamo spesso la completa interdipendenza di ogni parte del sistema e dei diversi conflitti che lo animano
Ma così ogni discorso diviene un discorso fra diverse e contrapposte autoreferente più semplicemente fra sordi
Non esiste in realtà soluzione ad alcun problema e questo vale anche per l'ambiente
Se non si mette mano contemporaneamente all'intera gamma delle forze dei poteri dei conflitti delle contraddizioni che ostacolano aiutano una soluzione
O addirittura si può arrivare a perseguire illusorie soluzione di un problema a scapito di altre dalmatico e contraddizioni
Capita così care compagne e cari compagni
Di leggere sia detto per inciso di autorevoli esponenti verdi fiorentini che forniscono giustificazione agli atti di violenza razzisti Ca'di Firenze in nome della difesa della purezza del piccolo villaggio
E come oggi possiamo assistere ad un concreto processo di pace
Un forte delle enormi novità che sono state introdotte sulla scena mondiale noi ospitiamo che un analogo processo i cui presupposti stiamo costruendo si avvii per quanto concerne l'ambiente
Ai Verdi italiani vorrei poi chiarire una cosa non vai a bisogno che si affannino soprattutto qualcuno fra loro a manifestare il loro disinteresse per la nuova formazione politica
Noi per primi siamo consapevoli della loro autonomia
E del loro carattere di soggetto politico costituito ma ci si consenta di guardare a durare ambientalista assai più ampia che nemmeno i Verdi rappresenta ventotto
E che anzi manifesta insofferenza nei confronti dell'involuzione che sembra essere in corso fra i Verdi
Soprattutto della loro incapacità a dare risposte innovative sul terreno dei rischi della riforma della politica e delle istituzioni
Un'area quella ambientalista da cui invece è venuto più di un segnale di un incoraggiamento al nostro progetto politico
Altre invece è la domanda che rivolgiamo i verdi
Costituiti in forza politica nel rispetto della loro autonomia
E dalle quali e dalla quale domanda alcuni fra loro mi riferisco soprattutto le forze dall'arcobaleno sembrano vogliono dare una risposta seria
Ed ossia che essi facciano chiarezza sul come in che modo e magari anche con chi
Intendono perseguire la loro prospettiva politica non sono domande scandalose
Ci sembra che il loro continuo insistere su una formale indifferenza di schieramenti di giudizio sulle diverse forze politiche costituisca più una debolezza che una forza quasi che solo auto isolandosi riescano ad evitare il confronto con il principio di realtà
All'esame del quale risulta incontestabile la diversa posizione anche sul terreno ambientale del nostro partito rispetto ad altre forze politiche
Certo anche per noi si è trattato di una conquista ci abbiamo messo del tempo ad uscire dalle secche del Congresso di Firenze
E avrei preferito che non ci fosse stato bisogno di Chernobyl SPES spingerci oltre quel guado
Oggi
No oggi questa coscienza ambientalista e fa e fatto acquisito nel PC
Questo è un risultato importante del nuovo corso del PC e del suo gruppo dirigente ed indietro non si torna
Trovo casomai che qualche volta si tratti anche per noi di informare la nostra ispirazione ambientalistica al principio di realtà sapendo che ci si aspetta da noi risposte e soluzioni responsabile
Abbiamo in questo quadro due minuti intrattenuto rapporti leali con l'attuale ministro dell'Ambiente Giorgio Ruffolo
A cui non abbiamo fatto mancare nelle nostre critiche anche dure né il nostro appoggio certo più di quanto dell'abbiamo fatto avere la DC e il PSI quando ha avanzato proposte che condividevamo
Ritiene di riteniamo importante un'affermazione fatta pochi giorni fa da Ruffolo
Ed ossia essere impossibile anche sul terreno della politica ambientale procedere ad una vera politica riformatrice dentro questo quadro politico e questa coalizione di governo
Gruppo razziale che ha avanzato una proposta e do sia quella di confrontarci intorno alle linee di un programma decennale di politica ambientale
Che vada oltre le emergenze all'ISMU di questi anni
Stia sicuro che non mancheranno le nostre proposte le nostre idee ed anzi considero la politica ambientale un terreno privilegiato su cui avviare quel confronto col PSI obbligato stacchi il ok
Ho concluso care compagne cari compagni
Abbiamo vissuto con ansia con speranza anche con timore queste indimenticabile mille novecentottantanove che ci sta alle spalle stiamo ponendo le basi perché esso non sia passato invano anche per noi
Anzi ci siamo promessi un regalo
Quello di dare vita ad una forza politica che sappia come diceva Marx a proposito della responsabilità dei moderni
Poggiare sulle spalle dell'antico per vedere meglio e più lontano manteniamo la promessa che ci siamo fatta conquistiamo oggi questo regalo vi ringrazio
A Oria
Ha ora la la parola la compagna Claudia Mancina si prepari la compagna Bandoli Fulvia delegata di Ravenna
La relazione del compagno Occhetto si intitola il nuovo inizio è una metafora che esercita una grande suggestione
Che riesce a concentrare infine la tensione verso il futuro che io sento nella proposta di una nuova formazione politica e che la ragione più profonda e più immediata della mia adesione a questa proposta
Riferisco l'idea di un nuovo inizio soprattutto al partito alla nostra storia
Un tratto grande ricchissimo della storia del nostro partito si è concluso è alle nostre spalle per usare un'espressione del segretario
Io credo in verità che si fosse concluso negli anni settanta
Per fare una data simbolica possiamo pensare al settantacinque settantasei quando su di noi venne a convergere una grande diffusa domanda di cambiamento
Che chiedeva anzitutto annoia al pc di cambiare per essere in grado di interpretarla con efficacia critica per essere in
Giovani imprenditori possano entrare nel movimento di una nuova stagione della democrazia del Mezzogiorno capace di tenere unite rendere attive le risorse e le energie grandi esprime la nostra società
Ma per dare risposta a questo problema
Non ci sono ricette semplici dobbiamo invece partire con chiarezza da un punto
Da soli care compagne e cari compagni nel Mezzogiorno non ce la facciamo
E insieme dobbiamo partire dalla consapevolezza che nella storia repubblicana non c'è mai stato un ciclo di ripresa del movimento operaio democratico di crescita della nostra forza
Senza che il Mezzogiorno stessa interamente in campo e desse un contributo decisivo
Per questo abbiamo un grande bisogno di rigore nell'analisi di chiarezza nelle proposte
Credo che dobbiamo sapere tutti pesa in questo decennio la forbice tra Nord e Sud ha ripreso ad allargarsi fino ad assumere le forme di un dualismo di una marcia a due velocità nell'economia nella tenuta civile nello Stato questo è avvenuto non malgrado il processo di modernizzazione capitalistica che ha attraversato il Paese ma in ragione di questo processo
La mano pubblica di grandi gruppi delle ristrutturazioni si sono concentrati al Nord
Le partecipazioni statali ad esempio impegnano nel mille novecentottanta nel Sud la metà delle proprie risorse di investimento
Impegnavano del mille novecentottanta nel Sud la metà delle proprie risorse d'investimento ed oggi il trentotto per cento
Mentre sempre più nel Mezzogiorno le partecipazioni statali si affacciano come commissionario di grandi opere pubbliche o intermediatori tra ceto politico di governo e di imprese locali
La nuova impresa diffusa prima priva di sostegni o ai margini del sistema produttivo ore assai spesso integrata in modo subalterno adesso
Cosicché nelle vecchie stalle di Barletta convertite in aziende di tessili ragazze e ragazzi assai i giovani la nuova classe operaia meridionale
Lavorano per più di otto ore al giorno per Coppo poco più di cinquecento mila lire al mese senza tutele e senza diritti
Senza per realizzare quelli che sono i vanti del made in Italy la produzione dei Benetton nove Valentino
Le politica di centralizzazione del pentapartito
Che hanno impoverito di ruolo e privato di risorse le autonomie locali vendono Muti ed impotenti i Comuni e le Regioni in una realtà in cui welfare spesso non è mai arrivato
E aprono una contraddizione acutissime lacerante tra le nuove domande qualitative di un popolo moderno che è cresciuto in una realtà già conosciute in questi vent'anni processi di urbanizzazione intensissimo ed il silenzio delle istituzioni producendo così un deficit di civiltà The priva di autonomia la Società Meridionale e fiacca la sua tenuta democratica
L'economia criminale incontrastata diviene un centro poderoso forse esclusivo e in ogni caso tra i più rilevanti di accumulazione e si espande possibile la struttura economica
Crea i capisaldi da cui partire per aggredire nuove aree territoriali
Come sta avvenendo oggi in Puglia ecco e dentro una profonda grave rivoluzione passiva
Che si misura la forza e la nuova capacità di attrazione di un sistema politico di un ceto di governo chiara sui fuochi nella democrazia cristiana e nel partito socialista
E in questo contesto che si apre un rischio grande di perdita di prese di rappresentatività sociale nostra
E che in una società in cui non siamo sufficienza protagonisti di un processo di impulso e di valorizzazione delle Autonomie e di organizzazione della democrazia di costruzione di nuovi poteri diffusi
Si apre per noi un problema evidente di rappresentanza sociale
Il rischio della riduzione a forza di un di un gli occhi di opinione
E con esso quel divario tra voto politico voto amministrativo di cui abbiamo parlato ora penetrazione nelle nostre stesse fila di tendenza all'amo omologazione al ceto politico locale di spinte alla consociazione
Per temi come questi non possono avere risposte troppo semplici per reagire per produrre una risposta c'è bisogno di idee chiare
Di scelte programmatiche impegnative di un impegno nazionale di mobilitazione per sostenere e per affermare le necessarie coerenze
Cioè di un decimo di un deciso cambio di marcia e di una cultura politica forte che lo sostenga
Certo infatti mettere in discussione alla radice l'intervento straordinario
Ma anche capovolgere e non è semplice gli orientamenti e le priorità dei grandi programmi nazionali di spessa
Delle partecipazioni statali del Piano dei trasporti agli investimenti sui settori innovativi affermare un criterio di diritto diseguale nelle risorse per la finanza locale
Legandola progetti di qualificazione urbana di realizzazioni di servizi di tutela ambientale
Fare uno sforzo straordinario di riqualificazione del sistema formativo ad ogni livello investire cioè sul sapere sulle risorse dell'intelligenza della conoscenza per dare alimento ad una possibilità di sviluppo
Superare le resistenze conservatrici e le divisioni che ci hanno tenuto fermi nell'iniziativa sul reddito minimo garantito presso i diritti del lavoro nell'impresa minore
Costruire su di essi un movimento nazionale per sciogliere nodi come questi sarebbe stato assai utile rompere gli indugi ed anche se era necessario dividere il partito
Contribuire a dare ai giovani ragioni nuove di impegno comune di identità collettiva costruire l'autonomia di una parte vitale nuova del mondo dei lavori dagli dignità
Forza capacità contrattuale e spingere così sulla strada della crescita qualitativa e dell'innovazione una realtà produttiva che sente sul collo il fiato del sud del mondo
Vorrei concludere tornando al ragionamento da cui ero partito
Bisogna tirare violentemente l'attenzione così come sul presente così come se si vuole trasformarlo scriveva Gramsci in passato e presente è in un difetto di interpretazione di presa sulla realtà
Il limite di fondo secondo me
Della prima mozione
Della proposta che stiamo discutendo forse anche per questo un confronto su una grande questione di identità ha finito poi col mettere in evidenza differenze politiche
Di analisi di proposta di cultura politica
Credo che sarebbe un errore assai serio
Per chi non è d'accordo lavorare contro o far venir meno il suo impegno ad una prova significativa e ad una verifica effettiva che noi chiediamo con forza della proposta ricostituente
Ma che sarebbe anche sbagliato se qualche compagno o compagna tra noi pensasse te possiamo avere all'ordine del giorno una nuova formazione politica un incontro costituente tra diversi dentro l'involucro di una vecchia idea dell'unità
E dentro un vecchio modello del partito
Questo invece è il momento di avere coraggio
Il coraggio della differenza come regola di unità
Il coraggio di sottoporre a verifica la scelta di questo congresso e di lasciare la strada aperta
A soluzioni diverse il coraggio di sperimentare su di noi nel corpo vivo del partito
Un'autentica esperienza di rinnovamento democratico però oggi una condizione essenziale per mantenere in campo vitale ed unita alla forza dei comunisti
Per confermare in essa ancora una volta una risorsa decisiva del futuro della democrazia italiana
Compagno carristi a Giuseppe e poi il compagno Sergio Garavini
Compagni e compagne
La proposta di dare avvio alla fase costituente per una nuova forza politica e una proposta politica fatta nel modo giusto e al momento giusto
Per impedire un nuovo e pericoloso attacco delle forze conservatrici ai grandi valori ideali del socialismo per i quali noi ci siamo sempre battuti in Italia e in Europa
Perché con il crollo dei regimi totalitari e anti democratici dei Paesi dell'Est è fallita concretamente l'idea di socialismo
Fa correre dei seri rischi per gli ideali di giustizia di libertà e uguaglianza facendo apparire come un unico sistema economico e sociale concretamente possibile il capitalismo
E invece nuove prospettive si possono aprire per fare avanzare la lotta per affermare i valori ideali del socialismo
E questo è possibile se prendiamo con decisione la strada del rinnovamento e della ricomposizione unitaria della sinistra sociale e di quella politica
Il tumultuosi cambiamenti europee hanno messo in discussione antiche certezze categorie politiche inutili divisioni
Ad esempio sulla democrazia formale vera democrazia sostanziale che per anni ha diviso il movimento operaio non ha più modo di esistere
Perché i fatti dimostrano che l'una non può svilupparsi senza l'altra
Semmai si pone il problema di come rendere più efficienti e puntuali le decisioni prese rispettando le regole democratiche e questo vale per qualsiasi forza politica possiede istituzionale
Si pone il problema di definire un nuovo rapporto tra democrazia decisionismo efficienza lo stesso vale per il rapporto tra uguaglianza e libertà
Si pongono problemi di nuovi ai quali le vecchie categorie politiche
E i vecchi orizzonti culturali e ideologiche non sono sufficienti e non sono in grado di dare delle risposte per risolverle
Come il problema dell'ambiente la non violenza la differenza sessuale i rapporti tra nord e sud del mondo la questione per razzismo i diritti individuali
Tutti questi problemi possono trovare delle risposte adeguate se tutta la sinistra europea compreso noi
Assume fino in fondo era pigramente la strada del rinnovamento andando oltre gli orizzonti culturali del vecchio socialismo e del comunismo la crisi in Italia e il blocco del sistema politico e istituzionale rischia di imboccare in un vero e proprio regime che chiude qualsiasi possibilità di cambiamento
La fine del consociativismo arresto sempre meno incisiva la nostra opposizione più o meno dura
Sui rapporti di forza e per la tutela degli interessi del nostro elettorato
Questo ha creato nel Paese una diffusa rassegnazione e sfiducia nella possibilità di cambiamento
Con un astensionismo di milioni di cittadini dalle competizioni elettorali
Da qui a mio avviso la necessità di costruire l'alternativa di sinistra a noi tocca il compito di rendere credibile e creare le condizioni politiche sociali per l'alternativa
Ecco perché la maggioranza dei lavoratori della firma
Condivide la proposta politica di dare avvio alla fase costituente per una nuova forza politica della sinistra
Una forza politica che abbia l'obiettivo politico di costruire le condizioni politiche sociali dell'alternativa
Questa proposta ha già smosso il sistema politico italiano infatti come non vedere
Il convegno dei sindacalisti socialisti l'apertura del dibattito nel PSI lo scontro politico apertosi nella Democrazia cristiana
La proposta di costruire una costituenda dei cattolici la mobilitazione di molta gente individualità che sono disponibili ad affrontare una lotta per il cambiamento tutto questo dimostra le potenzialità delle energie che ha già ha sprigionato questa proposta e quella che può liberare nel futuro anche per il movimento sindacale italiano
Molti compagni chiedano conti facciamo la Costituente e la nuova forza politica intanto io penso che bisogna fare la con quel venticinque per cento circa dei cittadini italiani che in ogni competizione elettorale non si reggono più alle urne per sfiducia e rassegnazione nella possibilità di cambiamento
Bisogna farla con tutte quelle forze culturali associazioni movimenti venti di Rua e individualità che vogliono cambiare
Un'altra domanda ci viene fatta ed è quella secondo la quale si dice che noi vogliamo spostare a destra il PC per andare al governo
Io penso che i grandi cambiamenti in corso in Europa e nel mondo cambiano anche i concetti di destra e di sinistra oggi in Italia ed extra a mio avviso chi governa e non fa le riforme istituzionali
Non fa funzionare i servizi sociali non vuole sconfiggere la mafia e la camorra
E non è di sinistra che si limita a una critica protestatari a e poco incisiva senza porsi il problema di andare al Governo per cambiare questo sistema
Perché sia una concezione del Governo come un peccato mortale io sono convinto che andare al Governo per la sinistra in Italia e in Europa non sia un peccato mortale ma sia una necessità urgente
Semmai il problema è andare al governo per fare che cosa
La sinistra deve andare al governo del paese per fare un'opera di moralizzazione nel sistema politico ed istituzionale facendolo diventare più efficiente
Impedire alla concentrazione dei mezzi d'informazione e della finanza allargando la libertà di stampa e la democrazia
Sconfiggere la mafia la camorra facendo conquistare lo Stato di diritto alle popolazione delle zone che oggi sono controllate dalla mafia e dalla camorra
Farà funzionare in modo più efficiente i servizi sociali pertanto né il livello della qualità
Fare la riforma fiscale
Garantire all'indipendenza della magistratura
Io mi chiedo e poco questo
E il programma di un governo socialdemocratico
Io non lo so compagni so soltanto che i lavoratori e le lavoratrici in fabbrica ogni giorno ci chiedono di risolvere questi problemi
E questi problemi oggi possono trovare soluzione se il partito dei lavoratori va al Governo
Per questo è necessario procedere rapidamente alla Costituente per fare una nuova forza politica aderendo all'Internazionale socialista
La nuova forza politica deve richiamare sì ai grandi valori ideali del socialismo che sono quelli della pace della non violenza della democrazia della libertà l'uguaglianza e la giustizia sociale
Il nuovo partito deve essere vicino al mondo del lavoro
Deve essere laico di programma e non ideologico
Un partito dove la diversità sia vissuta come una ricchezza e non come una tragedia
Per queste è necessario superare un concetto che è stato nostro c'è quello dicono individuare nelle posizioni di benessere il nemico del popolo o il traditore della classe operaia
Ma nello stesso tempo le diversità di posizioni non possono impedire decisioni chiare paralizzare l'iniziativa politica del Paese del partito
Il nuovo partito deve misurarsi con i nuovi problemi e alle nuove domande che emergono dalla società e dal mondo del lavoro problemi come quelli dell'ambiente della vivibilità delle città i problemi dei diritti individuali come il diritto alla salute all'informazione all'istituto all'istruzione e alla cultura e alla formazione professionale il diritto ad avere servizi sociali efficienti
Deve misurarsi con i problemi della democrazia sindacale ed è la democrazia economica che ora sono ormai il rinviabili
Oggi le relazioni industriali non possono essere più basati solo ed esclusivamente sui rapporti di forza
La democrazia sindacale non può essere più ed esclusivamente basata sulle convenienze o meno di ogni singola organizzazione sindacale
Io sono convinto che su tutta questa materia si devono trovare il modo di dare delle regole certe
Meglio se c'è l'accordo tra i sindacati ma è necessario e urgente legiferare su questa materia
Perché ai lavoratori hanno non solo il diritto di non essere discriminati dalle aziende
Ma anche quello di sapere con certezza quando dove e perché eleggere i suoi rappresentanti sindacali aziendali
I lavoratori hanno il diritto di sapere se come quando devono decidere e votare una piattaforma contrattuale
Poi gestito per tutto questo è necessario che la nuova forza politica chiesi andiamo formando deve dare delle risposte
In avanti su tutta questa su tutta questa questione io sono convinto compagni e compagne che noi se al di là della divisione che ci hanno visto in questo dibattito congressuale
Che lo dico con molta onestà a me a livello individuale questo dibattito a motivato la mia partecipazione e la mia volontà di rifare politica vedi mettermi dentro una nuova esperienza politica perché sono convinto di una cosa
Che è il Partito comunista italiano negli anni passati a molti lavoratori a molti cittadini ha dato molto ha dato molto dal punto di vista culturale ha dato molto dal punto di vista politico ha dato molto
Proprio a livello della socializzazione della partecipazione nella politica del Paese ma dobbiamo devo essere sincero che negli ultimi sei sette anni
A me francamente dal punto di vista culturale politico non ha dato molto con questo dibattito congressuale siamo ritornati a fare una discussione appassionata
Convinta che ha obbligato e spinto molti compagni e molte compagne altare un contributo anche individuale
Per rafforzare la lotta per la libertà la democrazia il socialismo grazie
Vi do lettura di un messaggio mandato al nostro congresso dal rabbino capo della comunità israelitica di Roma
Vi ringrazio dell'invito fattomi pervenire nei giorni scorsi con grandissimo dispiacere sereni per con grandissimo piacere essere venuto a Bologna per assistere almeno all'inaugurazione del congresso
Ma purtroppo precedenti inderogabili impegni collegiali
Collegati alla mia funzione mi impediscono di essere presenti la pubblica opinione seguita con grande interesse in questo momento che investe una grande parte della politica italiana
Ai lavori il mio augurio affinché siano profitti unitari e contribuiscono a far procedere
La democrazia nel nostro Paese nell'interesse comune alle masse laboriose alle forze produttive e a quanti altri gruppi anche minoritari del vostro del nostro contesto sociale contribuiscono allo sviluppo e al progresso con la speranza che si presenti l'occasione di incontro di soluto comunque cordialmente ringraziamo il rabbino capo un altro ancora
Messaggio da Roberto Bassi presidente della comunità ebraica di Venezia
Grato per cortese invito impossibilitato assistere lavori auguro piena riuscita congresso significativo momento per la vita democratica italiana ringraziamo anche il presidente della comunità ebraica
Di Venezia la parola ora al compagno Sergio Garavini e poi il compagno Massimo D'Alema
Compagne e compagni
Il compagno Occhetto ha cercato di rispondere ai quesiti che noi oppositori alla sua proposta abbiamo avanzato
Gli va dato atto dell'impegno che chiede da parte nostra una ulteriore attenzione
Ma il quadro molto vasto delle sue riflessioni a un primo punto critico molto debole il loro aggancio con la realtà
Con le difficoltà e le scelte che in concreto presenta la situazione
Ed è un punto critico serio questo perché fare affermazioni molto generali senza un adeguato aggancio alla realtà
Può significare requisire i gruppi dirigenti le decisioni e lasciare libere le loro le mani nel decidere
Insomma si può trattare di un modo di praticare il centralismo che viene rifiutato in linea di principio
Ma venendo alla realtà
Prendiamo un riferimento altamente significativo la constatazione che la nostra politica economica e sociale è in crisi
Che abbiamo fatto insieme rilevando che siamo una tregua sociale che bisogna rompe
Ma come
Ecco l'interrogativo che non mi pare abbia trovato risposta neppure purtroppo chiaro che non abbiamo inciso nella realtà
Sia quando abbiamo lanciato ambiziosi obiettivi rivendica attivi per le lavoratrici e i lavoratori
Sia quando abbiamo tracciato un quadro grandioso dei mali del sistema e del Governo e dei rimedi da adottare
Prendo due riferimenti prima la nostra opposizione sulla legge finanziaria del novanta e stata così poco di incisiva
Che alla fine dell'anno Andreotti ci ha quasi ringrazia
Adesso della tregua sociale avanzata una crisi molto grave di rapporto fra lavoratori e sindacati
Sono fatti mi sembra anche troppo eloquenti intendiamoci non bisogna isolare le responsabilità che sono di tutti noi
Ma la corresponsabilità non può essere un alibi adesso dove vogliamo andare
Si è sottolineato nel dibattito congressuale che dobbiamo scongiurare il rischio di uno schematismo classista d'accordo
Vi è una nuova complessità della società
Vi sono problemi di autonomia civile di libertà culturale di vivibilità
Che sono posti all'interno degli stessi strati sociali che appaiono privilegiati che si lega non nel profondo disagio che esprimono alle esigenze delle classi subalterne consideriamo distintivo rivolgersi degli studenti contro le discriminazioni del sistema
Riflettiamo sull'appassionato appello di tanti intellettuali perché viva il Partito comunista
Ma allora il rischio nostro e non guardare a quali processi sono in corso alla base della società al loro valore generale
Come punto di riferimento per una politica che affronti con grande forza ideale l'attuale complessità sociale
E parlo di un pericolo che è ben vivo
Nelle tendenze a ragionare di politica separatamente dai problemi sociali
A considerare che il politico e il sociale sono due sistemi indipendente tendenze alle quali non ho sentito nella relazione una risposta convincente che invece tanto più necessaria in quanto questo rischio è già concreto nella pratica politica altrimenti non si spiegherebbe perché le vertenze contrattuali di otto milioni di lavoratori non siano che in secondo piano nella scena politica
Occhetto ha insistito
Sulla necessità di acquisire una prospettiva di governo e nel dibattito congressuale si anche ripetuto che dobbiamo acquisire cultura di governo ed è giusto
Ma il vero quesito è quale cultura di governo dobbiamo proporci
E in questo senso si pone un problema di autonomia culturale e politica del PC e della sinistra che mi pare sia stato il lusso che badate prima di tutto un problema di analisi
Quali sono i cambiamenti sociali con cui dobbiamo confrontarci
Prendo un punto solo ma decisivo
A me pare che l'indicazione di un ridimensionamento di una scomparsa della classe operaia
E di una liberazione dal lavoro promossa dalle nuove tecnologie sia una tesi essersi ideologica sconfessata dalla realtà
Il sistema si è riorganizzato
Con una forte centralizzazione a livello finanziario e con un altrettanto forte articolazione frantumazione della produzione di merci e servizi in questo contesto la classe operaia restate essa stessa articolata e frantumata
Ma costituisce oggi una quota sociale anche più rilevante del passato schiacciata da una pressione generale delle imprese che scaricano sul lavoro la nuova esasperata competizione concorrenziale
E le nuove tecnologie non hanno liberato il lavoro ma sono state ricondotte al modello del lavoro industriale anche a forme di Mineo Pelillo ritmo
E ancora vi è una parte ampia di pubblici dipendenti che non hanno responsabilità e motivazione in un ruolo professionale
Che sono divisi fra chi ha operato e chi di fatto anche fuori da mansioni lavorative
è questo un groviglio di problemi e contraddizioni che costituiscono una grande novità sociale
Ma è nostro problema nostra responsabilità che non costituiscono una emergente questione politica né risalti no in una adeguata iniziativa sindacale
Compunto non chiarito di orientamento politico tanto più importante quando sembra che il nuovo nella nostra risposta possa stare tutto nell'affermazione di diritti di libertà certe essenziali
Ma che limite precisi
La condizione materiale e non si può dire giungere da quella dei diritti civili
I lavoratori che non sono in grado di controllare contrattare la loro condizione materiale non sono nemmeno in grado di difendere esercitare i loro diritti di libertà
Una sinistra e un sindacato che non assumano pienamente un adeguato ruolo rivendicativo e contrattuale non sono nemmeno capaci di assumere pienamente il tema dei diritti dobbiamo pure chiederci perché vi sono così grandi limiti nella iniziativa di massa sui diritti dei lavoratori nelle aziende minori
Perché
La questione della democrazia sindacale
Oggi così grave
Che sembra impossibile riconoscere ai lavoratori il loro primo diritto quello di esprimersi sulle proposte del sindacato
A questo punto
S'impone una scelta
Che insieme di principio e di attualità bisogna fare emergere le questioni sociali moderne come premessa di una prospettiva di riforma e di governo
Ma il distacco dal movimento degli studenti le difficoltà delle lotte operaie certi specifici esiti elettorali stanno a dirci che siamo largamente fuori da questa scelta che pure sembrava ci fossimo proposti prima del diciottesimo congresso
Questo compagne e compagni un punto decisivo del nostro dibattito non si può negare che da un lato vi è l'accento posto sul rapporto esclusivo tra prospettiva di governo e formazione di una nuova forza politica e dall'altro lato c'è il nostro spiazzamento rispetto alla crisi e alle dinamiche sociali in atto
Il rischio è grande perché la verità è che oggi una speranza di governo che abbia contenuti riformatori
Dipende invece interamente dalla capacità di renderci interpreti di tutte quelle esigenze nelle quali si esprime il nuovo profondo disagio sociale e culturale
Guardiamo in questo quadro anche i temi specifici della politica economica e sociale
E dunque al problema del programma che è stato stracciato nella relazione larghi i termini di principio
Ma il quesito da sciogliere stringente il nostro programma è tale è di sinistra e alternativo in quanto nasce dalla nostra volontà di assumere le esigenze delle classi subalterne e di portarle come elemento decisivo a determinare le linee del cambiamento
Altrimenti il programma finisce di essere dominato dalle compatibilità del sistema
E attenzione
Che non abbiamo di fronte un sistema debole in crisi le cui contraddizioni attendono noi per essere risolte
Il sistema è forte ed egemone anche sul piano culturale
E una linea di riforma deve essere forte nel suo riferimento sociale ma anche nella sua autonomia
E allora vi è una questione ben attuale
Come non farci soverchiare dalle culture e dalle politiche compatibili viste che fanno leva sui problemi del bilancio dello stato del deficit pubblico e dell'inflazione
Secondo queste culture politiche ci muoviamo in un quadro di relazioni nelle quali si vuole fare apparire che l'unico confronto stia fra una destra populista sprecone e inefficiente
Prevalentemente identificata nella DC e una sinistra che invece si distingua per efficacia in quanto effettivamente rigorosa sul bilancio pubblico e sulle regole da porre al mercato
Ma questo rigore sul bilancio più che un effetto concreto sul deficit pubblico ha un effetto politico che spiazza proprio la sinistra
In quanto ne infatti tende a contenere le spese sociali dell'intervento pubblico
E mira più a superare il limite delle tasse pagate dai ceti intermedi che a realizzare un massiccio prelievo sui grandi profitti sui grandi patrimoni
Durante l'istanza
Che le regole da porre al mercato va rivista e collocate in un quadro diverso sia perché è invischiata in una politica di rinvii e di compromessi per cui mentre parliamo di regole del mercato
Di volta in volta impunemente si attuano le spedizioni più spregiudicate dei gruppi più aggressivi da Berlusconi a Gardini
Sia perché
Queste regole del mercato
Sono nei fatti posti in alternativa alla riforma e allo sviluppo dei settori pubblici e come supporto di una spinta alla privatizzazione
Il dilemma del programma che non è risolto
Per esser stare o uscire da questo contesto
E già siamo alle scelte in primo luogo sulla privatizzazione
Bisogna avere presente che cosa significa considerare che al burocratismo e alla inefficienza non viene un'alternativa di riforma ma solo di privatizzazione non solo così un patrimonio pubblico diviene base di un singolo profitto
Ma quando si tratta di servizi sociali e culturali la privatizzazione non limita la spesa complessiva ma discrimina socialmente
Una crescente eccellenza per una parte della società è un crescente degrado per la maggioranza sociale inoltre quando si tratta di settori economici e di servizi tecnici sia chiaro che la privatizzazione
In quanto si risolve in una logica immediata di profitto elimina
L'unica base possibile di programmi che contrastino la cravatta rottura fa nord il sud del nostro Paese
Bisogna chiedersi compagne e compagni se ci arrendiamo queste conseguenze
Oppure ci impegniamo in un'alternativa certo di grande impegno programmatico ma di decisivo valore politico su queste scelte decisive del programma la linea proposta parla fase costituente a me pare reticente e confusa
E invece c'è una opzione che si impone io non credo sia giusto che la direzione in cui muoversi sia quella di continuare nelle revisioni che ci sono state chieste negli anni ottanta
Di portare i ripiegamenti a cui siamo stati indotti dalle sconfitte sociali di quegli anni fino al riconoscimento strategico di una ineluttabile vitalità del sistema
Credo sia giusto invece lanciare in termini attuali un discorso di riforme forti
Che non separi ma unisca il sociale il politico
Che ponga le gravi esigenze di una più vasta soddisfazione sociale come priorità della sinistra in condizione dello sviluppo economico e scelga così davvero un programma per l'alternativa
Questa sera alle ore ventuno e trenta in questa Sala ci sarà la riunione delle compagnie della prima mozione della seconda mozione della terza mozione cioè tutte le compagne delegate do ora la parola
Alle compra al compagno Massimo D'Alema e poi si prepari la compagna Elisa pazzesco
Care compagne cari compagni
Il merito della relazione di Occhetto
Sta mio giudizio nell'avere delineato il carattere alto della sfida nella quale vogliamo impegnare
L'ambizione di una forza che vuole cambiare e trasformarsi non per liquidare il proprio patrimonio non per togliersi la macchina dalla giacca
Ma per incidere sulla realtà per stare in campo in un mondo che si trasforma
è comprensibile che questo non piace
A chi ritiene che dobbiamo semplicemente scioglierci
A chi considera vago e confuso tutto ciò che è diverso dalla pura e semplice accettazione dell'esistente
Chi ragiona così non ha capito il senso della prova nella quale siamo impegnati
Noi siamo ad un passaggio storico di straordinaria complessità e drammaticità
Si è compiuto un processo di trasformazione del mondo
Sotto spinte diverse
Anche di libertà
Ma con un segno forte che è stato dato da una fase senza precedenti di sviluppo innovazione e modernizzazione del capitalismo
Sotto l'onda di questo processo sono crollati all'estero i regimi costruiti dai partiti comunisti
Ma anche a me non sfugge la diversità
Diversa intensità dei fenomeni ma anche si è aperta una crisi dei riformismi nazionali e dell'esperienza e dello stato sociale all'Ovest e infine non dimentichiamolo portare si è determinata una drammatica battuta d'arresto del movimento di liberazione e di emancipazione del sud del mondo
Questa è la realtà
E il problema che sta di fronte hanno voi per la nostra parte ma non solo hanno voi
è come ricostruire su scala mondiale le ragioni e la prospettiva della sinistra
Io ritengo che ciò sia difficile
Senza porsi l'esigenza di una nuova identità della sinistra oltre le divisioni ideologica di questo secolo
Di una tavola di valori che fondi una politica come impegno moralità tensione ideale
Capisco le ragioni di chi di fronte a questo passaggio d'epoca
Difende la diversità del comunismo italiano
Compagno Tortorella detto questo nome è stato infangato da altri
Lo cambino loro
è un orgoglio giusto
Ma quand'anche ciò avvenisse cioè lo cambiassero loro quelli che lo hanno infangato
Beh noi restassimo quasi soli a portarlo quale prospettiva tre
Il comunismo in un Paese solo non ha dato buoni frutti neppure laddove i comunisti avevano il potere qui si ridurrebbe ad una nobile testimonianze separata da processi reali che attraversano il mo'
Il punto allora è un altro
Nessuno disconosce sarebbe curioso tra di noi
Il valore dell'esperienza originale del comunismo italiano
E sappiamo anche bene quale Travaglio lotta politica
Non era scritto
Questa originalità non era scritta
è costata lotte moralità e sofferenza
In generazioni di Comunisti italiani che sono venuti i primi ad noire che sono qui con noi
Verso questi compagni
C'è il senso di una gratitudine profonda per avere costruito averci consentito di vivere in questo partito
Non ci sono fra di noi costruttori di palafitte
Ed è anche grazie a questa esperienza originale che possiamo oggi proporci di costruire qualcosa di nuovo altrimenti saremmo travolti carico
Bisogna cambiare dunque non come abiura del passato
Ma per la volontà di aprirci una strada verso il futuro
Bisogna lavorare ad una sinistra nuova che affronti il capitalismo moderno le sue forme di dominio le sue contraddizioni le sue ingiustizie
Facendo della democrazia l'asse della sua azione e della sua proscritti
In un senso alto forte pervasivo
Come democrazia economica
Come affermazione di vecchi e nuovi diritti come costruzione di nuovi poteri come tentativo di coniugare ha detto Occhetto libertà eguaglianza solidarietà e di costruire nuove più avanzate forme di convivenza umana e di affrontare il grande decisivo problema del sud del mondo
Come grande processo di allargamento di un diritto di cittadinanza a grandi masse umane che oggi nessuno escluse
Io credo che in questo progetto Possa confluire l'abilità che viene in una idealità comunista
Ma penso che anche altre verità siano necessarie a costruire questo progetto
Quelle che stanno in una tradizione socialista e riformista
Quelle che stanno nelle idee e nella pratica della solidarietà umana
Di un'esperienza religiosa e cattolica
L'idea della non violenza l'ecologia la differenza sessuale
Io capisco che può apparire confusa questa giustapposizione di culture diverse
Le quali rivendicano anche una propria autonomia
Io capisco che possa esservi l'ambizione ad una sintesi
Ma non mi pare una buona sintesi quella di mettere il marchio comunismo sui idee che sono nate fuori dalla nostra tradizione
è una sinistra
Un buon punto di partenza è riconoscere queste differenze
Saper vedere ciò che il nostro e ciò che nostro non è una sinistra che voglia governare vincere la sfida
Deve saper costruire un programma e una tavola di valori che muova da queste diverse ragioni
Deve saperle interpretare sul terreno della politica dei programmi
Ed è questo il problema più complesso nella costruzione di una formazione politica di tipo nuovo
Che mantenga aperto al suo interno un confronto fra culture diverse
Che abbia rispetto delle differenze coscienza del limite ma sappia far convergere nella battaglia politica nella lotta nell'azione di governo
Queste differenze
Questa è la prova della Costituente
Un processo
Un'opera di elaborazione un confronto culturale evidente uno sforzo di innovazione e costruzioni organizzativa
Che debbono essere un grande fatto di massa non un gesto non un atto demiurgo Chico
Io sono convinto che se imbocchiamo con forza e con coerenza questa strada
Pressione di una parzialità che sa tradursi in egemonia
Una tale concezione del conflitto che non è diffusissima tra di noi
E che io considero essenziale alla maturità di un soggetto politico
Presuppone l'uso di categorie politiche molto raffinate come sono per stare nella nostra tradizione quelle gramsciana
Ma non sono soltanto di Gramsci categorie di questo tipo in un ambito teorico molto lontano e diverso anche la migliore filosofia politica americana Dow alzerà Dworkin decida lo stesso insegnamento ma tornò ogni argomento
La vera svolta nella storia recente del PC avviene dunque per me negli anni Sessanta settanta scusate
Dai quali peraltro comincia la nostra perdita di funzione e di profilo politico
Il compagno Tortorella stamattina
Ha riconosciuto che la cultura riformatrice del partito in quegli anni era arretrata
Ma ha detto di non volere pentimenti non si tratta infatti di pentirsi
E neanche di disprezzare la storia non mi pare che nessuno di noi manifesti disprezzo per la storia del partito
Si tratta invece di fare un'analisi corretta di questa storia per trovare le linee di sviluppo in avanti della nostra cultura e della nostra iniziativa politica
Rispetto a quella svolta alla svolta negativa degli anni Settanta l'attuale per me è una contro svolta rappresenta la decisione di disporsi finalmente a fare i conti con la realtà
Non per rinunciare a qualcosa
Della nostra identità del nostro antagonismo non per omologarsi ma per attrezzarci a cercare e trovare sì oltre l'orizzonte oltre l'orizzonte di una identità che anche se storicamente determinata a cercare e trovare i lineamenti di un Progetto di una funzione per la società italiane loro ed europea di oggi e di domani
La proposta di nuova formazione politica ha avuto già l'effetto di cambiare il partito
è suo il primo e maggiore merito senza nulla togliere agli oppositori dell'esperienza democratica che abbiamo fatto con questo congresso
Il partito infatti è stato chiamato da questa proposta a decidere in modo diretto senza mediazioni di vertici
Questo è un fatto senza precedenti che ha già posto in essere una forma nuova democratica perché basata sulla libertà e responsabilità degli individui uomini e donne che aderiscono al partito spesso in qualunque forma dirigenti militanti iscritti anche lettori
Libertà e responsabilità dei singoli individui dunque libertà delle proprie ragioni responsabilità dei Papi che si stipulano con gli altri
Questo mi sembra il principio ultimo di un po'lo sconcerto che il partito ha vissuto soprattutto nelle prime su settimane
E ha dovuto a mio parere proprio
Al carattere inconsueto di questa chiamata individuale ma questa frattura è avvenuta e non è reversibile anche le mozioni due-tre partono di cui è anche alcuni interventi di stamattina
Degli degli oppositori partono di qui cioè dalla dalla censura nella storia del centralismo democratico
Non ci sarà mai più centralismo democratico cioè un sistema nel quale alla maggior parte di noi non toccava la libertà responsabilità di pensare e di decidere
Dico libertà responsabilità perché non c'è libertà senza responsabilità ma non c'è neanche la responsabilità dei gruppi dirigenti senza libertà di tutti gli aderenti al partito
Certo la decisione politica non si forma del regime assembleare
Ma bisogna di regole definite per la sua formazione
Ma per l'appunto il principio della libertà responsabilità di tutti che fonda il carattere democratico delle modalità di formazione della decisione politica
Ovvero le forme e le regole della nuova forza politica quelle forme quelle regole che dovremo insieme definire e questo principio che muta la funzione dirigente e l'allarga prendendo infine possibile anzi realistico pensare a forme diverse differenziate di adesione di militanza
Delle quali da tempo diciamo che il nostro partito ha vitale bisogno per ritrovare canali di comunicazione con la società oggi alquanto intasati
Ma che restava un'esigenza astratta e irrealistica se riferite alla vecchia struttura regolata per l'appunto dal centralismo democratico
Ed è anche Sempre questo spesso principio di libertà e responsabilità di tutti gli individui
Che muta
La funzione degli intellettuali
Gli intellettuali sono sempre stati una punta di forza essenziale dell'iniziativa e direi della visibilità politica del nostro partito
Ma per in relazione alla struttura del centralismo democratico e si hanno avuto il ruolo ambiguo e senz'altro scomodo di unici detentori di un privilegio quello di pensare la politica
Che invece non deve essere un privilegio ma deve essere l'elemento a tutti comune l'elemento costitutivo del partito in quanto soggetto volontario
La definizione di forme di regole democratiche mi pare dunque la questione centrale che sta di fronte alla fase costituente
Senza di ciò non sarebbe possibile neanche pensare la nascita di una formazione nuova non solo più larga ma più capace di raccogliere far proprie le forze di sinistra cioè di trasformazione democratica che sono presenti nel Paese e di impegnarmi l'intelligenza e la pace e la passione nella definizione programmatica dell'iniziativa politica
Tortorella parlava stamattina con ironia della sinistra sommersa o già emersa nelle sue parole si sentiva una distanza un senso di estraneità rispetto a queste persone pur rispettabili
Io vorrei dire una cosa soltanto che in questa che chiamiamo sinistre che non chiediamo più sinistra sommersa Fini possiamo chiamare sinistra diffusa a sinistra dei club
Ci sono pezzi dal nostro partito ci sono pezzi di generazioni che erano venute al nostro partito che ci siamo
In parte perse per strada e non sempre solo per colpa loro
Compagni che abbiamo perso nel cinquantasei nel sessantotto negli anni settanta nel settantasette negli anni ottanta
Queste sono partite importanti della nostra storia che la proposta di Occhetto già ci fa recuperare
E io non credo che le recuperiamo soltanto per l'abbandono del nome
E non credo che il il riferimento simbolico dall'abbandono del nome via nella perdita dell'antagonismo
Credo che la questione del nome è sicuramente un simbolo forte e deve essere messa in campo perché è un simbolo forte di qualcosa mai simbolo precisamente della rottura della forma partito e del rinnovamento delle categorie culturali di questo partito
Dicevo la definizione di forme regole democratiche come questione centrale della fase costituente
Considero che anche le donne comuniste si trovano di fronte ad uno snodo analogo
Parlo di donne comuniste non delle donne in generale
Sono convinta che la politica delle donne è un mondo vasto che non si esaurisce nel piccine si esaurirà nella nuova formazione politica ma dentro questo mondo comune della politica delle donne c'è anche l'esperienza per l'appunto delle donne comuniste con il suo debito verso le altre e con la sua peculiare pratica con la sua originalità
Le donne dunque sono ad uno snodo analogo cioè di fronte a un problema di forme democratiche non per una coincidenza storica o casuale
Ma proprio perché una fase costituente l'avevano già aperta l'avevamo già aperta tre anni fa con la carta la riforma della politica da cui discende il tema della definizione di nuove forme e regole è stato al centro della nostra ricerca della nostra elaborazione
Abbiamo incontrato la rigidità del partito e la difficoltà di piegare le sue strutture il suo modo di essere ad una soggettività nuova
E autonoma
Abbiamo sperimentato anche dei limiti della nostra cultura siamo in una fase di ricerca di elaborazione ci sono tra noi anche formulazioni diverse
Alcune di noi per esempio usano l'espressione soggetto contraente costituente tra i sessi in questa fase congressuale
Io non condivido questo uso perché non credo che le donne siano un soggetto tra altri da mettere intorno a un tavolo e non credo che quella che andiamo a fare sia una Costituente tra i sessi
Credo però che siamo un soggetto politico costitutivo nella nuova formazione politica perché autonomo
Un soggetto politico che deve porsi non può non porsi la questione del potere di direzione politica nel partito
E quindi deve porsi la questione di un pacco sì di un nuovo patto con gli uomini non nel senso di un'alleanza o di uno scioglimento della contraddizione del conflitto
Ma nel senso di una definizione per l'appunto di nuove regole di convivenza dentro il partito e quindi deve porsi anche il problema di una contrattuali ITA sul potere dentro il partito
In questo congresso le donne si sono divise lungo linee che non coincidono esattamente con le divisioni del partito in generale
C'è un congresso delle donne che ha un suo proprio terreno autonomo di discussione non credo che questo terreno sia separato non credo che debba diventare un terreno separato
La questione centrale nel dibattito tra le donne dentro e fuori il partito perché hanno partecipato a questo nostro dibattito anche molte donne esterne è stata quella dell'autonomia
Rispetto alla quale io devo prendere atto di una dichiarazione molto forte molto impegnativa nella relazione del segretario che è il punto politico essenziale di questa relazione per quanto riguarda le donne
Franca Chiaromonte nel suo intervento di stamattina ci invita a prendere posizione su un altro passaggio della relazione dove si parla della sintesi da fare tra coscienza femminista coscienza ecologica coscienza pacifista
Su questo punto io non ho difficoltà a dire che sono d'accordo con Franca Chiaromonte non credo che ci sia sintesi
Rispetta la libertà lei ha detto tra uomini e donne ma io vorrei dire anche qualcosa di più anche se Franca mi perdonerà qualcosa di più dentro io non credo che in questa fase abbiamo bisogno tanto di sintesi in genere come forza politica
Credo che abbiamo bisogno di confronti che abbiamo bisogno di rapporti forti dialettici ma non di sintesi
Tuttavia devo dire che non sento ha fatto lei sa la mia autonomia dall'espressione usata dal segretario
Mi stupisce che compagni così gelosa dell'autonomia femminile e con una così lunga storia di militanza femminista dentro questo partito pensino veramente che gli uomini possano prendersi carico della loro parzialità altro che in modo strumentale io non mi aspetto di trovare il mio pensiero le mie parole sulla bocca del di un uomo
Mi aspetto però che gli uomini e in particolare i dirigenti politici abbiano non solo il diritto ma anche il dovere di prendere in considerazione di mettere a tema ieri i dati i risultati e anche le pratiche della nostra politica
Né penso che
L'autonomia femminile possa essere così vorace da negare altrettanta autonomia agli uomini
Si avanzano tra di noi in realtà si scontrano tra di noi concezioni diverse dell'autonomia politica
Le Commissioni femminili sono indubbiamente oggi una gabbia per un soggetto che si è costruito dentro il partito anche se sono state utilizzabili proprio per la costruzione di questo soggetto ormai su questo punto non credo che ci siano più differenze tra noi
Però vorrei sottolineare che questa discussione non incomincia oggi come qualcuna fra di noi ha detto questa discussione e in corso tra le donne comuniste già dal diciottesimo congresso
Già allora avevamo messo a fuoco la questione del superamento di queste porvi questa forma organizzativa anche se non avevamo non eravamo stati in grado di trovare un altra forma sostitutiva
Io credo che la difficoltà di pensare un'altra forma permanendo la vecchia forma partito sarebbe stata difficilmente superabile
Sono convinta che la pluralità delle pratiche delle relazioni politiche tra donne interni esterne
Avvantaggi la libertà femminile e sia oggi condizione di una nostra presenza autonoma e autorevole nel partito e domani nella nuova formazione politica ma credo anche che una politica di donne dentro un luogo che non esca genericamente un luogo misto ma è questo specifico luogo misto una forza politica credo che una politica di donne dentro un luogo così debba misurarsi con le forme e i meccanici
Mi di questa forma di questa forza politica non misurarvi sì equivarrebbe a subirli
L'autonomia per me consiste non soltanto nell'estraneità anche se capisco il senso e l'importanza di una iniziale posizione di estraneità ma l'autonomia per me consiste anche nella produzione anche e soprattutto nella produzione di forme politiche proprie delle donne attraverso le quali le donne si mettano in grado di agire da soggetti nella definizione del progetto politico della struttura organizzativa e dei principi informatori della vita del partito
E attraverso le quali anche le donne possano definire dei modi di accesso limpidi e trasparenti alla direzione politica del partito
Su questo punto cioè sulla definizione delle forme e delle regole io credo che possiamo e dobbiamo lavorare tutte insieme con modalità e in sedi decise da noi autonomia e quindi anche rispetto a questo congresso
Ma ciò non può significare io su questo voglio essere molto chiara che le donne si pongano esplicitamente su un altro piano rispetto al processo costituente del partito
La fase costituente incomincia qui per tutti e per tutte
Quello che Resta da fare da vedere insieme in un momento autonomo sono i tempi i modi
Le tappe e le forme con cui costruire questa fase costituente
La parola la compagna Fulvia Bandoli inseguiva la compagnia Rizza Antonella
è certamente vero che la maggioranza del partito ha deciso di aprire la fase costituente di una nuova formazione politica ma oltre a ciò niente altro è stato deciso
Gli interrogativi che la mozione due apposto in questi mesi stanno di fronte adesso a tutto il partito e sono tutti quanti da sciogliere
La relazione del segretario nona per ora dato risposte nel chiare né univoche
Quale percorso per questa fase costituente quali interlocutori reali e non auspicati quale programma per andare a questo confronto e infine quale tipo di formazione politica tanto più che a sorreggere questa fase costituente manca l'unico vero elemento che ne potrebbe chiarire i fini e gli intenti mi riferisco al programma concepito come articolazione delle opzioni decisa il diciottesimo congresso che erano l'ambiente la differenza di sesso l'interdipendenza i diritti dei cittadini
Un'articolazione mai affrontata diciamolo il perché
Perché sappiamo che sono in una di queste opzioni ci sono nel Pizzi di oggi posizioni a volte diametralmente opposte se non contrapposte
Si dice che non è possibile andare al confronto con altri pretendendo che essi sottoscrivano un nostro programma ma noi non abbiamo chiesto questo
Il nodo è un altro quando ormai provate a chiedervi è successo che si decida di aprire una fase costituente di un nuovo partito
Senza che la componente maggioritaria che in questo caso siamo noi sono i comunisti
Si presenti senza riferimenti certi opzioni riforme forti da mettere al confronto con le culture altre Danovi
Insisto sul nodo del programma perché penso che questa sia la ragione vera della nostra sconfitta degli ultimi dieci anni
Una sconfitta
Che rischia di perpetuarsi al di là di tutte le buone intenzioni anche in queste settimane
Prendo solo un esempio il movimento nelle università
Un movimento inatteso che ci sorprende
Perché lo studente in quanto soggetto sociale è scomparso ormai dal nostro orizzonte programmatico e politico da almeno venti anni e con lui i suoi bisogni e i suoi diritti
A questo movimento che coinvolge migliaia di quei giovani con cui noi lamentiamo di non riuscire ad entrare in contatto
A questo movimento che reclama un diritto il vecchio e mai assolto diritto allo studio sapere noi non abbiamo quasi nulla da dire
Non è neppure la legge Ruberti
Non è neppure la legge Ruberti e la sua modifica la chiave di volta per rispondere o almeno non è solo questo sono molti altri bisogni diritti lesi da molti decenni nelle università italiane
Vanno dalle aule insufficienti alle mense inesistenti ai servizi precari non solo al Sud ma anche qui a Bologna questo perché ha da undici anni giace al ministero
Una legge sul diritto allo studio universitario che doveva destinare risorse per risolvere questi bisogni diritti primari lo strabismo con il quale a volte noi guardiamo alla società civile è tale da indurci a due atteggiamenti ugualmente improduttivi il cavalcare da un lato qualsiasi movimento per paura di esserne scavalcati
L'incapacità a fornire una sponda vera con proposte programmatiche visibili Carrie di una sconfitta di quel movimento
Perché va pur detto
E lo voglio dire proprio oggi qui che questo movimento zavorra in questi giorni si sta in bollo vendo su se stesso e se così sarà
Il suo destino potrebbe anche essere una sconfitta ma con lui sia chiaro avremo perso anche noi un'altra battaglia programmatica appunto anche queste a su di un terreno
Sotto il terreno strategico qual è quello del sapere e della formazione superiore queste è la realtà se vogliamo parlare anche di ciò che di concreto accade fuori e attorno a questo nostro congresso
Io accetto il confronto che la relazione del segretario ci propone
Una fase costituente si apre e ha un obiettivo preciso la creazione di una nuova formazione politica dove si può collocare dunque una minoranza rappresentativa quale noi siamo certo si può collocare in questo percorso costituente portando il suo contributo costruttivo a tutte le fasi che insieme decideremo di aprire ma deve restare fermo un punto i compagni
Che come me non concordavano ieri non possono concordare oggi solo perché la maggioranza ha deciso il superamento
Il superamento del centralismo democratico deve comportare regole nuove e sparsi più chiari
In questo percorso devo trovare uno spazio anch'io per manifestare le mie opinioni diverse sugli interlocutori sui programmi sulla forma partito
Se si pretende che al congresso concluso si avveri tutto come se nulla fosse successo è una ben strana concessione dell'unità quella che ci viene proposta assomiglia moltissimo al centralismo democratico
Penso che le cose stiano diversamente
Penso che le cose stiano diversamente questo congresso soprano deciderà un processo
In questo processo tutti ci collocheremo pur dalle diverse posizioni e sarà dal confronto dialettico di queste posizioni
Dalla verifica reale delle nostre proposte
Dal riscontro che esse avranno anche fuori di noi che tutti maggioranza e minoranza dovremo trarre gli elementi per dire se questo processo può concludersi con una linea comune che però ora almeno non c'è mi convince di più unita che sappia tenere assieme la ricchezza del dibattito e le sue diversità non c'è solo l'alternativa proposta stamane dal compagno Guercino ho centralismo organizzazione in correnti un moderno partito che voglia innovare profondamente il suo modo di fare politica
Fino a spingersi alla creazione di una forza politica così come viene delineata se non riesce neppure a convivere con una minoranza al suo interno o con più minoranze come farà mi chiedo a convivere con gruppi club tendenze culturali che divergono tra loro
Che divergono tra loro
Che divergono tra loro a volte sulla sostanza del Progetto da portare avanti
Non sto parlando
Come qualcuno potrebbe pensare di tutela delle minoranze parlo d'altro di una cosa più importante parlo della democrazia interno ad un partito che deve essere sostanziale e non formale altrimenti non è spetterà poi ad un altro congresso altrettanto soprano quanto questo decidere i modi e la forma ora cosa se preferite con cui la fase costituente si chiuderà interpreto così la Costituente senza finale precostituito la penso come ipotesi finali anche diverse tra di loro
Dire ciò significa dare alla fase costituente un esito incerto come ha detto questa mattina il compagno Reichlin io non credo no vuole dire piuttosto che gli esiti possono essere vari
Perché se deve essere solo uno
E cioè se alla fine del processo
Noi dobbiamo dare vita per forse obbligatoriamente ad una formazione non identificabile con una forza comunista
Allora sì che si pre costituisce non solo l'esito ma si intacca sostanzialmente anche la sovranità del prossimo congresso
Solo in questo modo
Solo in questo modo questo trenta per cento del partito può portare il suo contributo a mio parere necessario alla fase costituente
Mi sono chiesta più volte in questi giorni di grande travaglio per tutti sennò voi quelli della mia generazione non sbagliamo quando di fronte all'invasione sovietica della Cecoslovacchia
Decidemmo
Che un nuovo socialismo e i valori di un orizzonte comunista stavano nel PC Luigi Longo e che da quel giorno per noi era da ovest il socialismo cominciava la sua sfida
Perché adesso non c'era più nulla di nuova Pulvar dare semmai vi era stato
Mi rispondo ancora oggi che non sbagliamo
Ecco perché non posso accettare
E non perché mi urta i sentimenti ma perché non convinse la mia ragione
Non posso accettare il discorso di coloro che in questi mesi in mezzo a molta confusione hanno detto che tra regimi comunisti orizzonti del comunismo ideali del comunismo le differenze sarebbero sempre più labili
E discredito talmente insuperabile da rendere non più attuale una nuova formazione politica comunista democratica in Italia e in Europa
Proprio perché il comunismo reale crollato a destra troppo oggi più ragioni per raccogliere qui ad Ovest nel cuore dell'Europa del capitalismo una sfida che vede i valori di un orizzonte comunista
Quelli fatti di democrazia autentica e praticata
Di solidarietà fattiva di difesa dei diritti dei più deboli
Una sfida che veda questi valori in campo nella lotta che oggi c'è tra conservazione e rinnovamento a fianco di altre culture sensibilità modi di intendere i rapporti umani sociali
Non penso quindi a difendere valori passati
Penso al futuro come molti altri di voi come la maggioranza di voi Mazzi perso con pensieri diversi almeno mi pare d'aver capito da quelli che poco prima proponeva il compagno Chicco Testa
Così come non esiste il marxismo ma tante interpretazioni di Marx allo stesso modo non esiste il comunismo mai comunismi
Quelli realizzati e fallimenti
Quelli solo pensati dai filosofi
Quelli più terrestri come il nostro che ci aiuta ancora oggi a distinguere guardando la società le aree deboli non tutelate i diritti lesi o quelli nuovi le libertà non attuate
L'orizzonte del comunismo questo è non lo spostamento ad un limite irraggiungibile di valori che mai si realizzeranno perché inattuali o non condivisi ma la realizzazione concreta di valori quotidiani
Da molti decenni almeno per me l'unico comunismo possibile è proprio quello che si può interpretare come tendenza verso una società libera giusta e democratica ma per fare ciò
Serve una formazione politica non se ne riccamente di sinistra ne è genericamente popolare questi due termini presi asse alle soglie del Duemila vogliono dire ben poco
Serve un partito rappresentativo dei ceti sociali
Di bisogni manifesti di diritti da definire di potere dare dislocare un partito quindi fortemente antagonista e critico per fare ciò
Definire dove vogliamo andare e con quali programmi è essenziale per capire di quale strumento abbia bisogno una sinistra italiana per continuare a essere protagonisti in Italia e in Europa
Perché a un partito
Al di là e al di sopra di tutto altro non è che uno strumento per raggiungere finalità determinate e noi compagni forse abbiamo tenuto troppo l'attenzione sullo strumento sulla sua ipotetiche identità
Senza cogliere che la prima vera e unica identità di un partito oltre ai suoi riferimenti sociali era sua sostanza programmatica oggi questo diventa vero più che mai proprio a conclusione di questo congresso
La parola la compagna Antonella Rizza
E poi il compagno arrestato Giancarlo
Intanto vi comunico una variazione e programmi dei nostri lavori
Non si terrà la seduta riservata delegate e delegati per la relazione della commissione elettorale che era prevista per questa sera si terrà un domani a un'ora che poi si comunicherà
E dato l'ultimo numero di iscritti a parlare questa seduta proseguirà fino alle ore ventuno
La parola la compagna Antonella Rizza
Avere vissuto l'esperienza della carta delle donne è stato un momento di grande tensione
Mi impegno ad uscire fuori dal mondo ricco ma ristretto di rapporti con compagni e compagne
La cartaccia Perton cammino nel quale ci siamo trovati insieme ad altre donne accomunate dal desiderio di cambiare la realtà della nostra isola
A partire dalla costituzione di esperienze comuni ma spesso di storie profondamente diverse tra loro
C'ha unito l'esigenza di operare concretamente nei nostri contesti su progetti che lavoravamo confrontandoci spesso con difficoltà
Nella ricerca di un linguaggio comune nell'espressione di un senso diverso da attribuire all'agire politico delle donne
Dal rifiuto del viversi aggiuntive specifiche nel percorso complessivo del nostro partito abbiamo scelto di aggregare competenze
Esperienza e professionalità di compagne non ha lo scopo di elaborare un progetto di costituente delle donne del Mezzogiorno nella consapevolezza della difficoltà del nostro percorso
Ma anche con l'orgoglio del porsi come protagonista di una di un radicale rinnovamento
Delle forme e dei contenuti della politica
Portatrici di valori di libertà e di giustizia sociale per il Sud
Tutto ciò non è rimasto dichiarazione di principio
Anche in piccoli centri di provincia abbiamo sperimentato laboratori politici alternativi come i centri donne consultorio ottavo autore i i centri antiviolenza che a partire da esigenze specifiche hanno permesso di aggregare la forza delle donne
Intrecciando relazioni tra noi e le altre
Appartenenti a tutti i ceti sociali dall'ente le toilette le professioniste alle donne dei ceti popolari indignati dalla rimozione dei loro bisogni mercati dalla vecchia classe politica
Non c'è da stupirsi compagni e compagne se la proposta di aprire una fase costituente abbia incontrato tanto favore ed entusiasmo in Sicilia
Tra donne e uomini dentro e fuori il partito si apre una speranza la rassegnazione lacrimazione
Dà fiducia possono trasformarsi rivolta morale in bisogno collettivo di cambiamento
Certamente il dibattito è stato vivace a volte conflittuale neghiamo le accuse di adeguamento passivo e di omologazione alla proposta
Noi che abbiamo sperimentato l'esperienza della primavera palermitana
Della giunta della trasparenza di Catania e di tanti altri grandi e piccoli centri d'opere discriminanti sono state la lotta alla mafia alla trasparenza gestionale
Non come affermazione di principio ma come pratica politica per la formazione di una democrazia dei diritti ed e potenti
Abbiamo accolta la proposta come l'unica e coerente è stata per portare fino in fondo questa esperienza di democrazia di partecipazione politica
Le lotte degli studenti che occupano le facoltà e le scuole indicono come i giovani del Sud non si siano adeguati a valori consumistici e individualisti dice individua stilisti
Come tante analisi pseudo sociologiche afferma no l'esperienza del movimento degli studenti ci conferma la volontà del sotto il di cambiare le regole del gioco cita la misura del desiderio di esprimersi e partecipare
Del rifiuto ad adeguarsi a scelte che impoveriscono percorsi culturali e formativi
E quindi umiliano la civiltà di un Paese
La proposta di una fase costituente ci appare quindi come garanzia di continuità di questo percorso di trasparente di democratizzazione della vita politica per il Sud
I cittadini dal Mezzogiorno hanno bisogno di coerenza troppe dichiarazioni di e di principio e pochi fatti concreti queste la denuncia che parte da molti a questa necessità ed urgenza
Bisogna dare una risposta concreta ed insieme programmatica riallacciare contenuti e forme dell'agire politico destrutturare vecchi morente modelli dall'organizzazione
Ricostruendo l'insieme a tutti i soggetti interessati a partire dai bisogni concreti
I sogni che vanno verificate nei singoli contesti il rischio è infatti di impostare analisi e modelli di intervento che verticistica menta rispondono sono all'esigenza di modernizzare il Mezzogiorno è sempre presente
L'alternativa a un momento un modello di sviluppo economiche importato da altre realtà del Paese può essere costruita soltanto valorizzando la specificità identità sociale e culturale della nostra regione
E sono i portatori di questa identità che possono adeguatamente se prima è recente obiezioni percorsi che consentano un adeguato ed armeno ed armonico sviluppo
L'alternativa che viene apposta per il Sud omologazione al modello produttivistica ovvero il permanere del sottosviluppo permanenti nazione marchiata spezzata
Esista una terza possibilità che si pone nell'impegno delle forze democratiche che riusciamo ad aggregare
L'impegno a trasformare i bisogni espressi a nord della gente del sud in consapevolezza dei propri diritti
L'emarginazione in partecipazione attiva il fatalismo Gatto guardiano in balia di vincere le battaglie quotidiano per il lavoro e la qualità della vita
Noi affermiamo quindi il principio del valore della società soggettività nelle scelte politiche il diritto dei cittadini ad esprimersi e non soltanto ad essere espressi
Queste affermazioni sono coerentemente intrecciate al percorso tra le scelte politiche delle donne comuniste il principio che i conti i soggetti fondanti sono due
Pone con forza per tutti uomini e donne la necessità pragmatiche teorica
Di concepire la politica nei termini del Complesso del differenziato abbandonando una visione non ebbe universalistica e monoteistica
Ciò comporta un conflitto non risolto alle facilmente risolvibile dalla nostra scelta ad esprimerci autonomamente sul tutte le questioni politiche e la tentazione di chi vorrebbe riservarci uno spazio specifico
La scelta di coinvolti non coinvolgersi attivamente nei luoghi misti
Di non assumere decisamente una posizione sullo mozioni
Forse apprezzabile lei l'intenzioni rafforza le estremità delle donne dalla politica e non la modifica
L'estraneità assegnarle fondamentale di disagio ad una politica neutra va ribaltata nei termini di una proposta radicale di cambiamento a partire dalle nostre esperienze e dalla nostra elaborazione teorica
Un'altra scelta porterebbe soltanto all'emarginazione io a rappresentare simbolicamente l'esperienza di poche non è la nostra scelta il percorso che abbiamo intrapreso
E quello di riferirci a tante donne di questo spesso non si conosce né il nome nella storia ma che insieme abbiamo tentato di cambiare nella quotidianità il disegno fatalista dico che ci vede succubi alla mafia disoccupate disaggregate
Solo alle donne di Palermo che in dieci mila hanno manifestato contro la mafia che ogni forma di violenza sono le ragazze Gela che hanno dichiarato portati via che non si piegano alla logica della sopraffazione dell'omertà e nella violenza mafiosa
Sono le donne di Catania che hanno costruito durante la giunta bianco Cazzola
Un progetto per l'infanzia l'ancora le donne che ieri ma ripeto stavano contro l'installazione dei missili a Comiso e oggi per avere l'acqua nei quartieri popolari
Dalla forza di queste donne sono scaturite esperienze politiche Hammond episodi sporadici sono stati costruiti spazi delle donne al servizio delle donne
Il centro infanzia di Palermo
Che porta il nome di Gigliola Lo Cascio
Prima che appassionata artefice di questa esperienza
Il Centro donna di Alcamo il consultorio autogestito di Favara il Centro donna di Vittorio Centro Antiviolenza di Messina e tante altre realtà che faticosamente ma con determinazione le donne siciliane stanno costruendo
Se testardamente care compagne e compagni abbiamo costruito un tessuto organizzato di donne comuniste aumentando oltre mille scritte lo scorso anno
Certamente non è stata secondaria l'esperienza con l'esperienza condotta nelle Commissioni femminili
Non sono certo l'unico luogo di relazioni politiche tra donne ma sono stato una tappa fondamentale riaggregare esperienze diverse e linguaggi competenze disordini
L'avere sperimentato spazi modalità differenti ci porta a considerare oggi insufficienti in questa nuova fase politica
Queste forme organizzative vanno però utilizzate per intero le ponte le potenzialità che da queste strutture si sono sprigionate
A nostro parere queste potenzialità non vanno disperse ma utilizzate intorno a progetti temi di intervento politico che si pongono come radicale tra come radicalmente innovativi dell'organizzazione sociale della vita della gente in Sicilia
La legge sui tempi per esempio può aggregare sviluppare le capacità di donne comuniste non che intendono modificare la struttura degli orari del nelle città umani usando lo spazio e quindi opponendosi criticamente a un modello di vita
Che separa artificiosamente tempo di produzione a tempo di cura ed aliena inoltre i tempi per sei trasformandoli in tempi di consumo passivo su questo tema
Va sottolineata la necessità che le donne del Mezzogiorno dopo questo congresso
Abbiano sedi e momenti di riflessione la proposta sui tempi infatti va contestualizzata a partire da una molteplicità di esperienze diverse di sviluppo sociale e culturale profonda profondamente differenziato
Però il nord e il sud del Paese tra grandi e piccoli centri la fase congressuale ha rafforzato da una parte un momento esaltante di partecipazione di discussione intorno alla Pro abbiamo alla proposte avanzate
Dall'altro ha superato una battuta di arresto per quando riguarda iniziative Sterne tappe di realizzazione di progetti
La partecipazione di forze esterne che finora si sono aggregate intorno a questa esperienza vada subito
Resa ancora più visibile F. conta nei comitati per la Costituente momento di sollecitazione e di tutte le capacità sia interne che esterne per modificare Formia contenuti politici
Questa capacità di il di relazionarsi con i soggetti politici Esterni ed estranea alla nostra forma partito
Diventa momento di trasformazione della stessa forma partito in una realtà come quella siciliana in cui è più drammatica la frattura tra i soggetti persone e forme organizzate della politica
Non ci sentiamo estranei a questo progetto di Rifondazione cari compagni e compagne
Abbiamo sperimentato nel nostro percorso alla necessità di un radicale cambiamento di metodi riforme non ci sentiamo oggetto da modificare martedì Ficili questo processo
Da donne portatrici di una nostra storia di una identità non ancora completamente spezza ma con la volontà di esprimerla fino in fondo
L'arco parola al compagno onesta Giancarlo e poi si prepari il compagno baristi e Giuseppe
Orali che abbiamo subito nemici più recenti i miei turni amministrativi e soprattutto nelle
Io sono intervenuti nell'Est europeo
A suggerire il tema di una riflessione di fondo sui destini o sulle prospettive del PCI
In ogni caso questo tema lo sentito vivere con forza nel nostro dibattito congressuale
E alimentare lo smarrimento le preoccupazioni o il senso di disperazione di tanti compagni
Questa convinzione mi fa sentire il limite di una discussione
Tanto viva e ricca accerto quanto distante da un corpo a corpo ineludibile con i processi politici e sociali che hanno attraversato la vita italiana in questo mese in questi mesi
Qui vedo un problema acuto di questo nostro congresso
Nello sforzo
Che deve poter essere comune
Di misurare senza reticenze il nostro ragionamento sul futuro con la necessità di rispondere in modo chiaro ed adeguato alle sfide del presente
Altrimenti avremmo perso tutti
Non si rinnova né si trasforma una forza che non viene adeguatamente il campo in un momento di svolta della vita nazionale
Non si attivano energie né si costruiscono speranze se gli anticorpi di una chiusura autoritaria del sistema politico non sono attivi dentro uno scontro che oggi in atto
Se i germi di una ricchezza del futuro non sono chiamati a misurarsi con le prove che abbiamo davanti
Dico questo
Perché parto dalla convinzione che siamo ormai da diversi mesi
Chiamati a misurarci con un ciclo nuovo del pentapartito
Le ambizioni riformatrici l'idea di una grande riforma del sistema politico al reclinato in una modesta e conservatrice ipotesi di riordino del sistema delle Autonomie locali
Salvo riprendere grinta e forza a Pontida
Con una intelligente ed abile approntò proposta proiettata su un futuro lontano ma insieme lanciata come un'esca sul nostro congresso e sulle amministrative di maggio
Una legge sulla droga
Che nega ogni regola di solidarietà sta diventando una nuova è grave realtà del nostro sistema legislativo il pentapartito
Con le nomine negli enti economici allungato ancora di più le sue mani su funzioni decisive dello Stato
Il sistema politico insomma si è fatto più stato ha incorporato una parte più grande dello Stato
I grandi gruppi economici dopo aver riconquistato nel decennio una funzione centrale regolatrice nell'economia italiana invadono il terreno della riproduzione della cultura concentrano un potere enorme con Berlusconi nell'informazione e con la legge Ruberti nel nome dell'autonomia cercano nuovi spazi di controllo nella comunità scientifica e sulla formazione
Ritiro della legge Ruberti ecco una parola semplice e chiara e mi piacerebbe dissente invidia da questo congresso una parola per dialogare con gli studenti
Per aiutarli per sostenerli nella loro lotta perché ne hanno veramente bisogno per affermare uno statuto democratico della nostra idea di autonomia
Quello dell'autogoverno del lavoro intellettuale della costruzione di un sistema formativo capace di elaborare intelligenza tecnica di insieme e conoscenza di produrre competenze ma insieme il sapere critico c'è poi sotto i nostri occhi una vicenda contrattuale in cui la forza unitaria che avevamo visto riaffiorare lo scorso anno nelle battaglie sul fisco e sui tickets rischia di disgregarsi e di ripiegare
E nessuno di noi
Può avere dubbi sul fatto che dobbiamo contrastare con ogni Energia il rischio di una nuova sconfitta sociale
Le da un isolamento e da un indebolimento delle forze del lavoro deriverebbe un colpo assai grande alla democrazia italiana una ipoteca seria sul nostro futuro
Nel Mezzogiorno si gioca dobbiamo saperlo una parte grande di questa partita forse anche qualcosa di più si decide quali tali entrerà nel mercato unico europeo nel mille novecentonovantadue
Quali prospettive alla democrazia nel nostro Paese
La questione meridionale implica sostanzialmente l'esistenza di una crisi che è di tutto il Paese non solo del Mezzogiorno
Se si considera che l'incremento delle capacità produttive al luogo in grandissima parte nel centro nord mentre la crescita della forza lavoro si realizza interamente nel Sud ho citato cito ancora
Il problema della disoccupazione giovanile meridionale si configura perciò per raggi
E Anna non si rimuove attraverso un'operazione politicista
In questi anni si sono avute in parallelo una crisi e uno svuotamento della democrazia e un processo selvaggio e senza regole di ristrutturazione economica l'approdo è un sistema di poteri oligarchi
Che coinvolge una parte del ceto politico dominante dei gruppi più aggressivi del capitalismo finanziario
Gli stessi partiti di governo
Sono stati artifici ma sono anche i prigionieri di questo sistema non si rompe senza un movimento di lotta a questa situazione
Senza un'opera faticosa
Con la vecchia o con la nuova formazione politica di costruzione di uno schieramento sociale alterna
Ma io penso che difficilmente tutto ciò si potrà vedere senza una forte idea politica di riforma della democrazia e dello Stato
Dei soggetti e delle regole della democrazia italiana
Una forte idea politica che punta insieme a fondare una democrazia dell'alternanza e a costruire le condizioni dell'alternativa
Questa idea può attrarre forze
E può aprire la possibilità di un nuovo dialogo Hastings
A me sono sembrati giusti i termini in cui Occhetto ha impostato la questione del rapporto con il Partito Socialista Italia
Insieme di sfida politica e culturale e di ricerca unitaria
Ed anche mi è sembrato giusto lo sforzo per delineare un possibile passo in avanti
Nel senso di una ricerca comune di un confronto più serrato più vero più concreto
Ci sono delle novità
Nei toni
Nel modo di atteggiarsi anche verso il nostro dibattito io le considero importanti e vorrei diciamo
Uniformare a questo tono nuovo il segretario del partito socialista detto più volte quindi parlo con serenità
Che occorre fare i conti con la storia
Ed io sono d'accordo
La storia del movimento operaio italiano e però una storia complessa
Nell'esperienza del PC e confluita una parte importante evviva del riformismo socialista del riformismo democratico del nostro Paese
Siamo d'altro canto in una città in una regione e ne sono una testimonianza così eloquente
E questa è una peculiarità italiana
Dall'altra parte per ragioni varie anche obiettivi vi è un partito socialista che certamente è una forza della sinistra che certamente una forza che ha un'ispirazione riformista
Ma che da molti anni è stretto in un'alleanza in un patto di potere con la Democrazia Cristiana
Anche questa
è un'altra peculiarità italiani
E la storia
E i rapporti di forza nella sinistra italiana sono il risultato di questa storia
Per cui non si può discutere con il pc come se fosse una discussione fra Branca eone che ha
Noi sappiamo bene cari compagni
Noi sappiamo bene cari compagni
Ed è la proposta di questo congresso
Che per costruire una forza riformatrice moderna dobbiamo andare oltre noi stessi io ne sono convinto
Penso all'ora
Che sarebbe più agevole il dialogo con il Partito Socialista
Se i compagni socialisti si ponesse euro in termini diversi un problema in qualche modo analogo
Se cioè oltre ad interrogare ed è giusto che lo facciano sul riformismo degli altri
Si pone solo il problema della coerenza del proprio riformismo in rapporto
In rapporto in rapporto alle esperienze e alla ricerca più avanzate del socialismo europeo
Se il partito socialista avviasse un processo di questo tipo
Allora l'idea dell'unità socialista acquisterebbe un altro significato
Ma noi non possiamo restare fermi
E io sono convinto che la coerenza del nostro cambiamento può spingere anche ad un rinnovamento del Partito Socialista Italiano e in queste la prospettiva la competizione a sinistra può non essere scontro ed aprirsi ad una collaborazione noi puntiamo a questo
Sappiamo che da ciò dipende pertanto a parte il futuro della nostra democrazia infine compagni una parola brevissimo vorrei dire su di noi
A me è capitato di lanciare una parola d'ordine del governo costituente del partito finito in questa fase che non è che abbia avuto una grandissima fortuna
Sì ha determinato il sospetto di un compromesso paralizzante
Soprattutto dall'esterno da parte di quelli che misurano il rinnovamento dei piccini dalla gravità delle divisioni che si determina a me non sembra un buon criterio di misura
Come se non fosse chiaro a tutti noi anche a me quindi che pensare di conciliare il sì e il no magari nel forse sarebbe rovinoso per tutti
Che ha determinato anche il sospetto che si volesse in realtà ripristinare sotto la forma di un appello unitario il vecchio centralismo democratico
Togliendo legittimità e garanzie a chi ha una diversa opinione
Ora non si tratta di questo conta
Si tratta di una proposta politica
Che muove dall'riconoscimento a chi si oppone all'idea di una nuova formazione politica io non avere detto solo no ma di avere proposto idee contenuti valori che possono io ritengo debbano contribuire a dare un segno al nuovo che si vuole costruire
E insieme c'è una richiesta questi compagni
Di non chiudersi in una opposizione pregiudiziale all'idea di una nuova formazione ma di impegnarsi con le proprie idee pienamente senza riserve nel processo costituente
Se noi riusciamo a fare questo
Si può guardare con fiducia alla sfida difficile darla che abbiamo intrapreso
Sarà un cammino difficile con ostacoli e forse anche imboscate perché la vecchia politica non resterà inerte a guardare
Ma noi possiamo compiere questa trasformazione
Senza disperdere dividere le nostre forze ed anzi aggregando né di nuove e in questa mia convinzione si esprime una fiducia che in me è grande in noi stessi in questa grande e forte comunità di donne e di uomini
Ora
Ora compagni
Alcune informazioni
Alcune informazioni per i lavori delle commissioni
La commissione elettorale si riunisce alla fine della seduta nella sala della commissione
La commissione politica torna a riunirsi subito presso la sua sede tutti i compagni che ne fanno parte sono pregati di recarsi alla riunione
Pervenuta a questa Presidenza l'augurio per i lavori del nostro congresso dei comitati locali scuole costituzione
E leggo una B a Desy interessi
Auguri per impegno decisivo per il futuro vostro partito e democrazia italiana crediamo che una vostra decisione congressuali e per garantire la laicità scuola pubblica e rispetto libertà di coscienza e di religione faccia parte del programma fondamentale del Partito Comunista Italiano
I comitati locali scuole costituzione di cui fanno parte tra gli altri CGIL scuola comunità cristiana di base Comitato ebraico per la difesa dei diritti costituzionali
Leggo ancora un telegramma inviato dai compagni della nel mille Aldino forti i compagni dell'Associazione nazionale mutilati invalidi del lavoro
Formulano a tutti i delegati congresso auguri e buon lavoro
Chiedono che il dibattito ribadisca comunque unità di tutto il partito necessaria per andare avanti nel conseguimento nuove vittorie politiche e sociali procediamo ora con gli interventi diamo subito la parola la compagna pazze Elisa si prepari compagno Magno Michele
Compagni e compagne
Eravamo in tanti allo scorso congresso a non avere capito il significato di alcune formule nuovo pc riformismo forte PC come parte integrante della sinistra europea
Il chiarimento avvenuto in questi ultimi mesi date la proposta e compagno Occhetto
Abbiamo capito che il nuovo pc non era altro se non un partito non più comunista né di nome e di fatto che riformismo forte significava riformare e non superare il capitalismo
Che la formula parte integrante della sinistra europea eludeva una richiesta di ingresso nell'Internazionale socialista
L'abbiamo capito nonostante le tortuosità del nostro dibattito interno all'insegna di un nudo cattolico del termine nuovo
L'abbiamo capito nonostante tutte le repliche le smentite le schermaglie verbali tra un congresso e l'alto abbiamo assistito prima la campagna contro Togliatti poi alla sue palpazione quale qualcuno so inconsapevole del nuovo corso
A novembre abbiamo sentito il compagno Occhetto affermai che aveva due o tre nomi già pronti in tasca e subito dopo che non aveva mai posto la questione del cambiamento del nome ma non c'era sfuggito l'uso e l'abuso dei termini democrazia riformismo non più legati all'obiettivo della democrazia sostanziale
Nell'annotazione astratta di diritti di cittadinanza che mette sullo stesso piano di cittadino Agnelli è cittadino Cipputi
Nella formula di uno Stato che gestisce di meno e regola di più supportata da una concezione teorica liberaldemocratica che scindere a regole e dai rapporti di quota consolidare leader compagna pazze un attimo di silenzio non è possibile che la compagna possa fare il suo intervento in questo causa
Nella sua relazione di ieri i compagni Occhetto oltre a riproporre un binomio libertà ed eguaglianza tè verbalmente condiviso da tutti i partiti dell'arco costituzionale sia richiamato al valore fondante della solidarietà
Dimenticando copiativa ad una porta di sinistra non deve essere la compartecipazione tra diseguali
Bensì per quanto possibile una società di uguali e che il vero valore fondante di una politica di liberazione e accanto ma molto più di quello della solidarietà il valore della giustizia sociale
Le formule adottate segnala invece una sostanziale accettazione dell'attuale modello di produzione la rinuncia ad una identità alternativa e non omologata i valori dominanti
è una rinuncia che suona tanto più paradossale in questa fase storica in cui si è avviata all'interno di molti partiti europei di ispirazione socialista e socialdemocratica una riflessione autocritica sull'esperienza condotta ma tale volontà puro di bevande o cibi evito di contrastarla in tutte le sedi possibili e chiara e non possiamo che prenderne atto
Quello che invece continua a essere risolto e il nodo sui soggetti chiamati a fondare la nuova forza politica no nel senso che questi soggetti non siano stati indicati ma nel senso che i soggetti indicati si sono dichiarati indisponibili
Non sono disposti a confluire in una nuova formazione né altri partiti e del resto non si capisce come i Verdi che non riescono neanche a unificarsi fra di loro potrebbero parlo con noi
Nella cosiddetta sinistra sommersa
Quest'ultima in tutte le sue variegate sfumature appare una realtà che non solo in buona parte ha già lottato con noi in tutti questi anni ma che rischiamo anche di perdere
Troppe contraddizioni che sono fare nostra dichiarazioni di principio e comportamenti reali
I militanti dell'associazione per la pace si trovano di fronte a un partito più realista del re poi o del coraggio politico di richiedere atti unilaterali
I membri dei comitati di solidarietà con l'America Latina leggono sull'Unità interventi che saltano al ritorno della democrazia e Nicaragua e che dimenticano al boicottaggio economico statunitense e i finanziamenti ai contras
La terza richiesta avanzata in queste settimane che spero che non venga ripreso nel programma della costituenda formazione politica di ridurre il bilancio militare del nostro Paese nella misura del quattro per cento all'anno suona ridicola e la stessa percentuale composta dal presidente americano Bush per gli Stati Uniti
Non stupisce di fronte a tanta timidezza politica che gli uomini di punta del mondo cattolico preferiscano altri partiti al nostro che padre Eugenio Melandri sia stato eletto parlamentare europeo nelle liste di Democrazia proletaria
Gli unici soggetti disponibili appaiono i radicali ma per la verità e si si sono finora limitati a richiedere che siano i comunisti a iscriversi al loro partito
E sarebbe comunque un ben misero Progetto quello di sciogliere il PC per andare a un'unione con Pannella
Io credo che l'alternativa non debba essere da noi concepita come sommatoria di porte il PCP diverbi più i radicali più cattolici per le donne
Ma come processo di maturazione delle conferenze come movimento dal basso per questo c'è bisogno d'un patito più democratico più decentrato di un partito di massa pesante e pensante
Non c'è invece bisogno di un partito pigliatutto quale quello delineato ieri nella relazione del nostro segretario un partito che proprio perché pretenda di rappresentare tutti gli strati sociali quindicenne alta per non rappresentano e nessuno e non c'è neanche bisogno consentitemi di tutto questo decisionismo
Da un po'di anni a questa parte noi apprendiamo i mutamenti della linea politica del partito leggendo le dichiarazioni rilasciate ai giornali non solo non decidono gli stenti ma non decidono neanche gli organismi dirigenti
Io mi auguro che questa sia l'ultima volta che ci troviamo a discutere iniziative calate dall'alto come questa
Questo decisionismo e tanto meno giustificabile di fronte a una proposta di radicale rottura quale quella di scioglimento di un partito e di cambiamento del nome
Si può computare finché si vuole questa interpretazione ma per fare una porta politica nuova occorre sciogliere la vecchia né si può immaginare di andare a una punizione con altri soggetti mantenendo il nome di uno dei soggetti fondatori
Se è vero che non siamo oggi chiamati a pronunciarsi direttamente su questa prospettiva è anche vero che ne dovremo discutere fra un anno al prossimo congresso e che di questa prospettiva gettiamo oggi le fondamenta
Si tratta di una proposta a cui è stato attribuito un valore salvifico e che ha ingenerato in molti compagni false illusioni
Perché mai un partito che non si chiama più comunista ma in cui continuano a esserci una maggioranza di militanti comunisti dovrebbe dialogare con la società civile più dell'attuale partito comunista
Non abbiamo avuto per decenni in Italia un partito non settario aperti dopo drammatico chiamato Partito Comunista Italiano
Ed esso ha saputo dialogare con l'esterno quanto più aveva una sua identità dei valori un progetto politico definito
Senza la presunzione di essere solo depositario di verità ma anche senza complessi da peccato originale
E ancora cosa significa cambiare nome sei contenuti programmatici restano gli stessi si tratta di un'operazione trasformista ed è illusorio pensare di andare al governo
Se invece al cambiamento di nome corrisponde un cambiamento di contenuti nella direzione di un'omologazione andremo al governo ma non si apriranno nuove prospettive per il nostro Paese
C'è già un patito della sinistra storica che l'ha fatto il partito socialista e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti
Io non credo che si bloccheranno la situazione nella costituzione di una nuova forza politica nel cambio del nome né tanto meno l'ingresso nell'Internazionale socialista
Alla paesi dell'est al crollo del muro di Berlino alle speranze che si riaprono in Italia in tutto il mondo occorreva dare ben altra risposta in termini di iniziativa politica
Occorreva non sciogliere ma rapportare il Partito comunista occorreva apparire nel Paese una nuova stagione di conflittualità sociale che superasse i vincoli di compatibilità capitalistica
Fare proposte coraggiose radicati nella coscienza dei giovani e dei lavoratori questi erano i temi da discutere la proposta politica su cui confrontarsi non tanto il partito che vogliamo ma la società che vogliamo io credo e concludo che la categoria della parzialità che si vuole assumere non vada intesa solo nel senso che siamo parte della sinistra e non pretendiamo di egemonizzare la ma soprattutto nel senso non più tanto ovvio oggi che vogliamo essere parziali come diceva Gramsci dalla parte dei più deboli degli emarginati degli ultimi a livello nazionale che su scala mondiale credo che ancora una volta nella sua storia il Partito comunista italiano possa rinnovarsi senza smarrire a se stesso senza perdere la sua identità e i valori di giustizia di liberazione di eguaglianza di cui è stato interprete in tutti questi anni
La parola ora al compagno Magnum Michele si prepari Asor Rosa Alberto
Cari compagni le care compagne
Il Congresso deve indicare scelte nette limpide
Non solo sul serio aprire la fase costituente
Ma sul come realizzarla
è auspicabile che attorno a questo problema si determini un reale rimescolamento delle posizioni
E che l'attuale contrasto segnato da tanti elementi puramente interni di partito
Si trasformi in quell'Obeng più appassionante tra concezioni diverse della nuova forza da costruire e del suo programma fondamentale e di governo
Del resto non esiste struttura di partito moderno senza un confronto aperto tra posizioni diverse
Che il contrasto Possa anche produrre la formazione delle correnti è un effetto solo potenzialmente negativo di una scelta che arresta ma comunque imprescindibile
L'emersione di linee diverse è inoltre la condizione di una diversa selezione dei gruppi dirigenti
E una diversa selezione dei gruppi dirigenti e a sua volta la condizione per la formulazione di un programma che sia il risultato non solo di una buona analisi a tavolino ma anche di una visione chiara e politicamente forte il come farlo funzionare
Nel processo costituente conteranno molto la nostra fantasia il nostro coraggio intellettuale
E naturalmente il nostro senso di responsabilità verso il vero obiettivo posto da Occhetto mutare dei fatti l'intero quadro della sinistra italiana
La questione vera dunque riguarda gli strumenti politici e organizzativi che occorrono per dare corso alla trasformazione del nostro sistema politico
Rifiutando di doverne essere l'eterna quanto omologata opposizione
Ora tutti dobbiamo partire credo dal presupposto che il limite più pesante la fonte di ogni corruttela del sistema politico italiano non è costituito da questo o da quel punto determinato dell'assetto tecnico istituzionale
è l'impossibilità del mutamento politico di cui la Democrazia cristiana è stata l'artefice e il Partito Socialista il beneficiario
Ebbene il definitivo superamento della concezione della democrazia consociativa
E cioè dell'idea che esista in linea di principio una naturale convergenza tra i grandi partiti popolari tra noi
E la Democrazia Cristiana apre finalmente la strada a una ipotesi di democrazia dell'alternanza
A me pare che ciò rimetta nel verso giusto il tema dei rapporti con il Partito Socialista
Non c'è dubbio che nello svolgimento della nostra ipotesi strategica un incontro con i socialisti sia inedita
Non è detto però che tale incontro debba avvenire domani o dopodomani
Il superamento del Complesso di frustrazione dopo alcuni decenni di solito complesso di superiorità per cui i comunisti sentivano di non poter fare politica senza realizzare comunque un compromesso con i socialisti costituisce per me un fatto salutare e positivo
In questo contesto la relazione di Occhetto riapre un gioco a tutto campo nella sinistra con il rilancio della questione delle riforme istituzionali riforme dettate non solo dall'esigenza di riequilibrare lo scarto pauroso
Oggi esistente tra rappresentanza formale poteri reali ma anche dal bisogno di ridefinire il ruolo dei partiti nel senso di limitare drasticamente
Il posto da essi occupati per riaffermare in modo nuovo una funzione della politica come luogo alto strategico non clientelare non particolare della progettazione e della decisione
La nostra scelta è dunque giusta almeno per quanto è obbligata dalla situazione italiana dove la lenta dissoluzione della Prima Repubblica e la contemporanea impossibilità
Di passare alla seconda potrebbero rendere Bani tutti gli sforzi di creare un'alternativa politica credibile e realisti
Ma come ogni a ogni grande scelta tutto ciò comporta un rischio
Quello di impostare in termini squisitamente politici su questo punto ci ammoniva giustamente Tortorella il problema di una riconquista di vitalità di tutta la sinistra
Ma proprio qui io vedo uno degli aspetti più convincenti della relazione di Occhetto nell'aver posto cioè in modo inequivoco
L'esigenza di una saldatura tra scelte politico istituzionali e scelte sociali e di classe
Le crisi elettorali del nostro partito lo sappiamo derivano non solo e non tanto da scelte politiche sbagliate o insufficienti ma soprattutto da una crisi che è drammatica nel Mezzogiorno del suo radicamento sociale nel mondo del lavoro e nelle giovani generazioni
Crisi che ha cause contingenti ma anche remote e durature
Ora la nuova formazione politica non può non continuare a rappresentare prioritariamente pena la sua estinzione prematura un settore definito ancorché in profonda trasformazione della società italiana
Quello del lavoro dipendente da questa opzione discende la conseguenza che il governo deve essere concepito come mezzo della realizzazione delle riforme di una stretta concatenazione tra Fini e strumenti tra obiettivi politici e obiettivi sociali
La forma partito allora non può che essere quella di un moderno partito riformatore di massa moderno significa capace di muoversi come elemento non estraneo ma propulsivo di una società industriale avanzata di formatore significa capace di cogliere le contraddizioni le iniquità alle ingiustizie le vere e proprie disumanità presenti in questo tipo di società e di sapermi porre riparo con programmi coerenti di massa significa capace di ancorarsi pienamente alla società mediante una rete organizzativa democratica e flessibile ma anche robusta che sappia collegare forze diverse
Detto molto in sintesi il moderno partito riformatore di Massa avrebbe il compito di ridisegnare i confini tra conservazione e progresso il compito non è facile ciò di cui cerchiamo di parlare infatti riguarda il senso di termini come trasformazione sviluppo civile in una società capitalistica complessa
Perché ciò avvenga dovrebbero essere sperimentate ipotesi davvero inedite di socialismo
Qui si colloca una singolarità forse non ha non facilmente accettabile di un discorso di questo tipo
Che cioè si possano essere progressisti e riformatori in una forma anche se necessario dura e antagonistica senza essere necessariamente socialisti basta però tirare tutte le conseguenze dal fatto che nessuno nemmeno Gorbaciov più ricusa secondo cui non è più un valore la socializzazione dei mezzi di produzione
Se essa non è più un valore in sé cioè viene a mancare la base materiale del socialismo reale
Bisognerà ricostruire un orizzonte programmatico mediante altri criteri di valore e altre auspicabili conquiste materiali dopo di me parlerà al compagno Asor Rosa ed è proprio lui
Che ha fatto considerazioni molto acute su questo punto
E allora voglio dire che da questo punto di vista i socialisti hanno anch'essi ancora molto da fare in Europa e la cosa può apparire tanto più sorprendente in quanto il messaggio che dall'Est Gorbaciov soci in via è una vera e propria critica in atto del socialismo storico colto nei suoi aspetti strutturali non meno che in quelli ideologici politici e di costume
Questa critica del socialismo rende finalmente possibile una critica altrettanto serrata e profonda e oramai del tutto priva di complessi di colpa della democrazia capitalistica in Occidente
Soprattutto se vista nella sua versione conservatrici o moderata
Di cosa allora bisogno il moderno partito riformatore per poter marciare
Io credo che esso abbia bisogna in primo luogo di una nuova teoria del conflitto sociale
Di una nuova teoria e pratica della separazione dei poteri di una nuova concezione dei rapporti tra pubblico e privato che non significano ovviamente di per sé il superamento di una qualsiasi Teoria della lotta delle classi
Anche qui c'è un elemento distintivo importante
Il lavoro dipendente e resta come dicevo prima una realtà imprescindibile per qualsiasi formazione politica volta a modificare le condizioni dell'esistente è da esso impatto infatti adesso e disagi e dalle sue aspettative che continua a sprigionarsi il germe di un'incessante mutamento dell'ordine costituito
E infatti quando si cerca di rappresentare il lavoro dipendente e dentro una prospettiva conflittuale di lotta che si sceglie inevitabilmente di stare qui vedo su questo punto compagni e compagne finisco vedo il limite persistente più grande lo voglio dire con grande chiarezza del movimento operaio nel Mezzogiorno
E cioè in una declinazione della strategia della cittadinanza che da un lato riduce le funzioni del sindacato e anche del partito
A compiti di assistenza di patronato
E che dall'altro ripropone il tema della costruzione di uno stato sociale universalistico
Quasi esclusivamente in termini di semplici diritti di controllo sulla correttezza dei comportamenti amministrativi tema naturalmente importanti
Dove però con la prima impostazione si finisce per entrare in un terreno di competizione debole subordinata con un sistema di potere che offre ai cittadini ben altre risorse materiali
E dove con la seconda impostazione si rischia di restringere la propria rappresentanza settori sociali molto delimita
Rappresentanza che continua a restare immutata per coloro e sono ancora la maggioranza nelle regioni meridionali che dipendono materialmente per il soddisfacimento delle loro domande primarie di reddito di occupazione
Di servizi efficienti dalle regole del mercato economico e del mercato politico
Per questo nel Mezzogiorno cresce un ampio risentimento contro la politica intesa come affarismo e come dominio di oligarchie specializzate un risentimento ancora a cui noi non sappiamo ancora dare una risposta convincente è credibile
Però naturalmente il fatto che esista questo risentimento il fatto che ci sia e che non sia stato ancora riassorbito nell'indifferenza e nella rassegnazione
Costituisce di per sé un potenziale io dico anche grande fattore di cambiamento non solo degli altri ma anche di noi stessi della nostra cultura politica
E del modo spesso ancillare con cui stiamo nelle istituzioni e facciamo politica nella società meridionale
Anche questo è un tema costituente di una nuova formazione politica di una nuova formazione politica che insista nel volere una società più giusta più libera più quale e quindi più umana
E allora mettere coerenza tra programmi project iniziativa politica e sociale
E formazione dei gruppi dirigenti costituisce l'impegno non procrastinabile dei prossimi mesi
In caso contrario io credo ai tanti che guardano a noi con rinnovata fiducia e speranza
Perfino l'attuale marasma politico apparirà ancora una volta più persuasivo e comunque più conveniente di un discorso prestato a metà strada
Prende ora la parola al compagno Alberto Asor Rosa si prepari la compagna Silvia Silvana Damerini
Cari compagne e compagni
Io vorrei entrare nel merito della relazione del segretario Occhetto
In particolare su di un punto
La partecipazione delle forze intellettuali
Al processo di rinnovamento del parco
è un punto che può apparire particolare
Ma la cui rilevanza generale credo non dovrebbe sfuggire a nessuno Dinoi
Possiamo essere d'accordo tutti su questo punto
Nessuna operazione di rinnovamento
In qualsiasi direzione si muoveva
Cuore a rigenerarsi
Senza una forte partecipazione intellettuale
Questa del resto era già stata la conclusione del diciottesimo congresso
Su cui s'era cominciato a lavorare e io non ho cambiato opinione rispetto al fatto che la brusca accelerazione impressa al partito dalla svolta della fase costituente abbia danneggiato non favorito questo processo
Ma comunque stando così le cose
In apertura di fase costituente
Alcuni problemi urgentemente si pongono e io lì illustrerei in questo modo
Il punto di partenza
è senza ombra di dubbio un dato di realtà
In quanto tale inconfutabile e a mio giudizio
Largamente positivo
La crisi di quello che abbiamo chiamato per alcuni decenni l'intellettuale organico
Nato e con cresciuto con la concezione totalizzante del partito
E con la pratica del centralismo democratico e destinato io credo appelli del connesso crisi dell'intellettuale organico anche se non dobbiamo nasconderci che negli ultimi mesi
C'è stato un certo affollamento di pretendenti a riempire questo ruolo che altri volentieri lasciavano
Questa crisi d'arresto è in atto da anni è stata anche seguita e agevolata opportunamente dalle politiche culturali del partito ma soltanto oggi giunge al suo ultimo stadio dichiari
Io vedo però aprirsi a questo punto un vuoto
In cui mi pare che si manifesti una preoccupante divaricazione
Da una parte
C'è un moto quasi naturale di autodifesa e forse di arroccamento di una parte della intellettualità comunista
Che si ripubblica talvolta
Nel culto nostalgico della tradizione
Dall'altra dobbiamo avere il coraggio tutti di riconoscere che le forze intellettuali che possiamo definire più moderne quelle per esempio legate agli specialismo mi e alla ricerca empirica
Stanno attualmente attraversando come molte altre cose di questo nostro mondo
Una fase di deriva antideologica e pragmatismo
Che può assumere
E non di rado assume
Io questo deciderò dirlo qui con estrema chiarezza una connotazione di destra
Mi riferisco naturalmente
Anche se non ci sarebbe bisogno di precisa uno non alla destra politica ma alla collocazione di queste forze rispetto a noi alla nostra politica e alla nostra tradizione
Io credo che queste forze possono i forze intellettuali peraltro rilevanti
E importanti e su questo ritornerò
Possono essere di definite di destra io in quanto io non penso che ci possano essere rinnovamento politico e culturale serio
Senza il legame di forze intellettuali con movimenti sociali di Max con forze reali presenti nella radice sociale del paese
E questo legame non c'era ieri tanto meno cioè ora
Se vogliamo fare un ragionamento serio dobbiamo cominciare con il dire che la sinistra dei club è una forza tipicamente autoreferenziale almeno in questa fase
Noi abbiamo fatto un'esperienza l'esperienza dell'indipendente di sinistra
La tipica esperienza cioè dell'intellettuale progressista che giova isolato a cui noi partito comunista abbiamo fornito un referente sociale e una base di Max
E questo è forse possono essere definite di destra
Non solo perché stanno alla nostra destra
Ma perché la loro cultura generalmente tende ad attenuare per i motivi che ho già detto e talvolta anche a cancellare i tipici valori antagonisti FIAT conflittuali di una cultura di sinistra
E per cultura di sinistra non intendo qualche cosa di ha sperato ma quella specifica cultura di sinistra che io identifico nella cultura a matrice comunista
Non è sempre stato così
Per esempio tra il sessantotto e il settantotto
L'afflusso al pc al Partito comunista è stato di forze intellettuali provenienti dalla sinistra del partito e non mi pare che sia andato tanto male in quegli anni
Assistiamo dunque siamo protagonisti e forse possiamo diventare vittime
Di una pericolosa divaricazione e contrapposizione fra ideologia ed empirica
Non è che adesso
Assistiamo abbiamo assistito in questi ultimi mesi a delle vere e proprie orge di ideologia in assenza
Di conoscenze empiriche e anche a vere e proprie ordine di empirica in assenza di una visione razionale sistemati
Tra questi due estremi bisogna dirlo con chiarezza non c'è mediazione possibile
è invece possibile questa è la mia tesi fondamentale
Se vogliamo superare l'esperienza storica del di indipendente di sinistra tentare una ricerca comune
Tentare di trovare un punto di sintesi
Politicamente utilizzabile
Non si può compagni rinunciare come partito accerchiare approvare un livello di sintesi non si può restare a un livello di mero assemblati
Non si tratta come dice il Compagnon D'Alema di mettere il marchio comunista al cui vedi verso si tratta di capire e far capire perché queste idee dovrebbero venire a noi invece che da una qualsivoglia sì altra parte
Allora io dico che per fare andare avanti questo discorso
Bisognerebbe affrontare seriamente est serenamente
Due buchi
Che sono a mio giudizio presenti nella pur eccezionalmente basta
Relazione di Achille Occhetto
Il primo punto
Il segretario ha dedicato numerose pagine della sua relazione e non le meno interessanti
Alla illustrazione delle ragioni che stanno alla base delle culture altre dei gruppi intellettuali Diversi con cui noi dovremmo confrontare
E la cultura con e la cultura di matrice comunista la cultura comunista quale ruolo svolgere in questo profeta io sono rimasto stupito di non aver sentito da Occhetto
Neanche una parola su il ruolo della tradizione culturale comunista italiana in rapporto al professo di confronto e io dico di sintesi nella nella fase costituente nel confronto con le culture diverse che ci stanno di fronte io chiedo
Esiste oppure no un problema di rifondazione della cultura comunista di tradizione comunista interno alla fase costituente
Oppure dovremmo limitarci a far Sciliber va a vivere dalle culture altre in una specie di egemonia rovesciata
Dall'esterno verso l'interno invece che più tradizionalmente dall'interno verso l'esterno
Io credo che una precisazione sul soggetto principale fondanti la cultura comunista sia preliminare al confronto con le culture altre altrimenti si potrebbero avanzare delle proposte probabilmente generiche approssimative come quella che a me è sembrata tale
Di far rientrare nell'orizzonte del confronto contemporaneamente
La cultura radicale di Marco Pannella e la cultura democratica questo tale dei cartoni impresa che a me sembra profondamente contraddittorio
Io chiedo ancora
La nostra cultura
E non intendo la cultura degli intellettuali comunisti ma la cultura della massa comunista del popolo comunista la vostra cultura compagni delle genti deve considerazioni molo Gatta ad una qualsiasi delle culture socialdemocratiche europee come qualcuno di noi ormai apertamente sostiene oppure ancora qualcosa di peculiare da dire
Se decidiamo insieme che ancora qualcosa di peculiare da dire allora forse potremmo cercare di atti anche al pensiero di Norberto Bobbio tante volte giustamente richiamato insieme alle attività insieme alle affinità compagni anche qualcosa di sostanzioso a mente differente in termini ai esempio di libertà ed eguaglianza di libertà e dunque Eduardo
Se questo qualcosa di peculiare invece non esiste più allora non dovremmo francamente parlare di contaminazione
Perché la contaminazione fra due oggetti distinti fra due oggetti reali che si confrontano ma di vera e propria annessione nostra da parte del pensiero altro
Secondo
Elemento di necessario approfondimento
Il segretario ha dedicato poco una parte non rilevante del suo intervento all'analisi della Società italiana e questo è già stato rilevato da altri interventi e mente meno a ciò che riguarda il radicamento
E la rappresentatività sociale dolcetto intellettuale che noi dovremmo considerare nostro partner in questo processo di Rifondazione e di ricostruzione di un partito diverso
Qui io esprimo una persuasione
Un ceto intellettuale non è veramente progressista
Se esso non si esprime innanzitutto come in rappresentanza degli strati sociali subalterni ovvero di quel terzo di fronte di società che altrimenti oggi non avrebbe nessuna rappresentanza né intellettuale
Della società
Se non svolge o l'una o l'altra di queste funzioni non è un ceto intellettuale progressista
Può essere un ceto intellettuale che fa il proprio affari anche andando a rimorchio di questo o quel partito della sinistra
Ma questo rapporto
Ma questo rapporto ceto intellettuali strati sociali subalterni
Non diventa politico
Cioè non diventa azione di trasformazione se non c'è un partito forte nel mezzo che fa da sintesi da gestore e da realizzatore del programma
Allora quello che io voglio dire qui e concludo è questo
Noi abbiamo forze intellettuali disponibili
Abbiamo una serie di buone conoscenze empiriche ciò che ci manca in maniera drammatica e una teoria
E perché Oria intendo una visione non ideologica ma pratico analitica del mondo
Una capacità costante di sintetizzare intellettualmente le esperienze e di tradurre ciò in progetto di trasformazione dell'esperienza
Il livello della nostra ricerca teorica è paurosamente basso
E questo ha riflessi politici e programmatici catastrofici
Per e compagni un partito di trasformazione se tale è un soggetto forte
Come può un soggetto forte essere governato da un pensiero debole che codifica
Che codifica l'impossibilità costitutiva
Di fare discorsi distinte
E come potremo elaborare i criteri di scelta di analisi di giudizio e le piattaforme di confronto se non abbiamo un livello decente nostro di elaborazione teorica
Pensate alle principali novità culturali e politiche elaborate al di fuori di noi nel corso degli ultimi quindici anni
Per esempio il movimento femminista e il movimento ecologista
Sono tipici movimenti forti contraddistinti da un pensiero forte nuovo come potremmo persuadere d'ora innanzi una femminista o un ecologista ad entrare nel nostro partito quale che sia se gli presenteremo una piattaforma disgregata caratterizzata dal pensiero debole e io aggiungo radicale
Se non aggiungessimo qualche cosa di forte alla sua impostazione naturalmente forte e lo stesso ragionamento vale a miglior ragione per i cattolici portatori ITC
Di una esperienza culturale so
E allora io concludo dicendo la fase costituente non avrà nessun inizio o ne avrà uno terribilmente pasticciato e confuso
Se questi preliminari
Elementari Corriere della ricerca teorica e intellettuale non ci avranno spinto affare innanzitutto un minimo di chiarezza faranno
Informo i compagni
Alle ore venti nell'ASS nella sala
Alle ore venti nella Sala della commissione elettorale si terrà la riunione delle compagnie delegate della mozione numero due
Ricordo inoltre che alle ore ventuno e trenta in questa sala si terrà la riunione delle compagnie del legate delle tre mozioni una due e tre
D'ora la parola a darne a Silvana da Mary si prepari compagno Umberto Ranieri
Care compagne e compagni
Credo che sarebbe ingiusto versione gli stessi tutti noi e soprattutto non vero
Se noi oggi ci sentissimo qui a Bologna con lo stesso stato d'animo e quelli stessi propositi con i quali ci siamo lasciati a novembre a gennaio quando iniziò il processo congressuale
Come se nulla fosse accaduto in questi due intensissimi mezzi nel corpo vivo del partito fuori di noi e nella stessa situazione politica del Paese
è stata una fase difficile ma di forte passione politica
Che hanno fatto da chi ha fatto dei nostri congressi degli interrogativi e delle proposte dei compagni e delle compagne
Non già una mise racconta come altri fuori di noi hanno voluto rappresentarla ma l'unico fatto davvero nuovo della vita politica italiana
Difficile pare in mezzo a tanto comunque quindi ascoltiamo insieme l'unico fatto davvero nuovo della vita politica italiana
Mentre le forze politiche di maggioranza hanno dimostrato di non contenere in missione le risorse le idee per uscire da una fetta sempre più degradante del pragmatismo cinico di governi che sono di per sé spesso un punto avanzato della crisi della politica e del rapporto tra cultura vita quotidiana e politica di commistione in districarmi le tra poteri democratici e poteri economici
Sì abbiamo esercitato davvero una capacità di ascolto nel partito fuori di noi
Intorno a noi è francamente impossibile negare le novità le prime risposte
Ricerche contributi non certo risolutivi da questo sì sarebbe stato chiedere un miracolo i primi segni autentici di una reattività costruttiva se volete anche critica ancora diffidente
Ma fortemente diffusa misurarsi concretamente con quella che Bobbio ha definito la magnifica avventura
Nel partito ossia accolto forte il bisogno di determinare attraverso anche la messa in discussione di noi stessi una sintonia autentica con questa componente la società italiana
Verso la quale in questi anni siamo stati carenti di strumenti stessi di analisi rifugiandosi un po'sbrigativamente ambiguamente nella definizione della complessità
Senta quella conoscenza vera che la condizione stessa dell'azione trasformati Ricci
Un bisogno di comprensione di sintonia è venuto dal partito
Non per cavalcare tutto l'esistente
Ma appunto per discernere e infatti dare nella nostra azione le istanze dei comportamenti sociali individuali
Che richiedono e costruiscono già ora progresso solidarietà una civiltà più equa e libera
Per queste o i compagni e le compagne si sono interrogati e hanno contribuito alla scelta che qui dobbiamo sentire
Per una volontà profonda di aderire di interpretare i bisogni moderni di liberazione umana oggi delli gli uomini e delle donne in carne ed ossa oggi
Fuori di noi era emersa una voglia di politica in realtà di gruppi e individuali diffusi che in questi anni si sono rifugiati nell'impegno sociale
Nelle battaglie civili con straordinaria capacità di resistenza rispetta l'ideologia vincente del neoliberismo e dell'individualismo
Respinti dalla moderna barbarie della vita pubblica e dal disertò di idee della politica quotidiana
Queste forze singole e collettive hanno intravisto nella proposta di una costituente per una formazione politica inedita della sinistra
Uno spiraglio uno spazio concreto per spendersi oltre l'appropriazione di testimonianza di solidarietà sociale per trasformare politicamente per incidere nella realtà concreta per modificare il sistema politico e lo Stato
L'anno intesa come deve essere ed è come un atto non fa salvifico ma pienamente politico
E dunque i caratteri possibilità la nuova formazione politica si stanno progressivamente già definendo nella modificazione nei tentativi molecolari ma tenaci
Nel corpo della sinistra che va oltre noi stessi e che non è interpretata e compresa da altri
La relazione di ieri dei compagni Occhetto sarebbe anche Queen comprensibile non riconoscerlo ha dato un contributo forte di proposte e di riferimenti politico ideali circa il carattere della nuova formazione politica di massa nelle forme con una struttura da sperimentare che consentano un moderno e vitale partito di massa
Democratico chiara la sua legittimazione in un rapporto dinamico e vivo col corpo degli iscritti degli aderenti alternativo in termini di valori e di vitalità
Che calano dal mondo delle idee e si impegneranno nel programma fondamentale vera costituzione materiale della nuova formazione politica a cui concorrano davvero anche altre realtà esperienze e culture il progresso mi pare davvero tutt'altro che è una scorciatoia per giungere al governo così come ma una strada da praticare qui e ora per trovare la qualità
Della forza e la la forza di proposta per un governo di nuove classi dirigenti di cui il Paese ha bisogno qualche giorno fa un autorevole compagno socialista compagno Amato poneva un aut aut avremmo dovuto scegliere se gestire la protesta poi gestire il governo
Così poste pensata questa opzione fuorviante esteri le sbagliata non solo si è rivolta a noi ma per tutta la sinistra
Ho particolarmente apprezzato quella parte della relazione che affermava che il conflitto è un'esigenza permanente nel processo di democratizzazione
Per la democrazia un conflitto è un valore
Non antitetico alla capacità di cercare di produrre soluzioni ma è un cardine del processo stesso di una democrazia integrale che si misuri con la contraddizione gli antagonismi troppo de diverse fasi storiche
E l'assenza di possibilità di manifestazione dei conflitti che ha minato il Paesi regimi dell'Est e ne ha prodotto la crisi
E l'illusione di ridurre al silenzio alla passività sociale le nostre società
Che allontana da la politica dei cittadini non più soggetti ma numeri non individui uomini e donne libere ma componenti di gerarchie sociali e civili bloccate e lontane dal potere della politica come esperienza e fatto collettivo moderno di massa compito tra nuova formazione politica ma dovrà dunque essere quello di definire il carattere i temi del conflitto moderno della sinistra
Anche qui in tempi referenti i valori
Nella relazione sono stati proposti e precisati con più avanzata limpidezza ponendo al centro la questione dei diritti come cartina di tornasole che non rimanda ad un incerto domani ma pone qui e ora alla sinistra la definizione di un programma che costringa coerente a produrre fatti a rispondere a domande di forte criticità le idee le forze motrici scaturiscono dal cogliere gli antagonismi attuali
Io sono referente in classici della nostra cultura o quelli prodotti in questa concreta fase dello sviluppo capitalistico e che derivano da culture diverse appunto dalla nostra
Il mondo del lavoro che vuole trovare oggi dà forza sociale e politica
Di misurarsi sia sul terreno della canta l'attualità e delle concrete condizioni di materiali e di lavoro in un tutt'uno con l'espressione di forme di lotta e di proposta
Che lo facciano protagonista della conoscenza e del Governo delle trasformazioni tecnologiche e produttive l'altro terreno quello del mutamento radicale per gran parte comunque irreversibile del rapporto tra società umana e ambiente terrestre
L'uso dei beni dell'ambiente è stato storicamente anche la condizione perché non riconoscerlo
Della fattibilità stress dello sviluppo industriale per quanto ne consentì nel conseguito può in termini sociali di formazione delle classi e di lotta e di sviluppo democratico
Fino ad ora abbiamo beneficiato delle cose buone della natura misurandosi anche con il bisogno di governare le sue espressioni più violente ma sfruttando le fondamentalmente le risorse oggi alla fine del ventesimo secolo siamo giunti ad un limite che ci impone di riconsiderare il rapporto sviluppo ambiente introducendo come Consiglio condizione irrinunciabile
Quella della sostenibilità ambientale dello sviluppo di un patto al servizio del quale utilizzare la scienza e la tecnica tra società umana e ambiente terrestre nel corso della relazione di Occhetto in modo intenso nella nervatura stessa della proposta di una nuova formazione politica scorrono termini costitutivi quali coscienza del limite nuovo rapporto individuo collettivo critica della forma partito opzioni da cui far discendere il programma fondamentale
C'è da stupirsi dunque del fatto che le donne la concreta esperienza politica praticata dalle donne comuniste abbia assunto e sia stata rilevata come forza fondante della stessa proposta a me pare francamente di no
E mi pare corrisponda ad una consapevolezza politica del carattere per tanti aspetti anche se parziali anticipatore dell'azione politico culturale delle donne comuniste
Questo non significa affatto annullare il conflitto tra due parzialità
Il conflitto tra i sessi che dovrà agire in modo fecondo della nuova formazione politica pensare che questo la proposta sia quella di annullare questo conflitto sarebbe illusorio da parte di chi lo potesse proporre estorto da parte di chi lo sospetta
Anzi il conflitto la simmetria l'autonomia del percorso delle donne deve avere più sedi ed opportunità per esprimersi e per pesare della nuova formazione politica così come le differenze fra le donne
Si possono e si devono pienamente esprimere non come frantumazione ma come espressione della nostra libertà e forza a cominciare dalla definizione del programma fondamentale
I diritti maturi in questa concreta fase storica
Esprimo l'esigenza di una radicalità programmatica che è una sfida per tutta la sinistra non solo per noi a mettersi in discussione e a ritrovare sedi reali
Per tessere sul piano progettuale e programmatico e non fu più o meno efficaci colpi di teatro una nuova prima di tutto autonomia culturale della sinistra italiana
Capace di definire alternative di Progetto di classi dirigenti e non vennero ceto politico
Queste il terreno su cui potremo misurare la volontà nostra e altrui
La nostra davvero volontà
Di avanzare di fare avanzare tutta la sinistra
Cari compagni io credo sulla base e sul ceppo della nostra originalità
Proprio nessuno di noi vuole cancellare anche proprio da questa vuole partire oggi noi siamo gli eredi non di ciò che muore ma di ciò che nasce a destra e nel mondo eredi di quali ideali di libertà e sono il tronco comune universale della democrazia
Compito nostro e contribuire a definire perché cose come deve essere orientato questo forte bisogna democratico mettersi in discussione al servizio per una causa di una causa più grande per costruire in Europa le ragioni stesse della sinistra e per dare nuovi una spinta propulsiva Alighiero la sinistra italiana
Dunque è un atto politico pienamente politico quello che compriamo in questo congresso difficile arduo
Ma la politica consiste in un tenace superamento di dure difficoltà da compiersi compassione discernimento
E perfettamente esatto e confermato dal tutta l'esperienza storica che è impossibile non verrebbe raggiunto se nel mondo non si tentasse sempre ciò che appare impossibile
La parola al compagno Umberto Ranieri si prepari compagno Claudio caro
Mi pare che la nostra discussione
Debba rispondere all'interrogativo che costituisce il principale rovello
Nella mente dei nostri compagni
Andare oltre il Partito Comunista Italiano per costruire cose
E cosa ne sarà del suo patrimonio politico e ideale
Io parto dall'idea che occorra mantenere ben chiara la linearità dell'obiettivo che intendiamo raggiungere le formule maglie produrrebbero sconcerto nelle forze che guardano con speranza alla prospettiva che abbiamo indicato
L'oggetto della nostra discussione non risiede in una questione nominalistica
Ho solo di denominazione del partito
E nemmeno mi pare che i caratteri della nuova formazione politica e il suo profilo ideale
Siano del tutto indefiniti
Non credo che noi stiamo andando alla ricerca di un oggetto oscuro
Noi intendiamo avviare un processo
Che si concluda dando vita ad un partito socialista democratico della sinistra italiana
è un progetto politico ambizioso
Che andrà avanti se sarà chiaro che esso intende corrispondere ad esigenze profonde della società italiana
Ora il grande tema storico che dinnanzi alla sinistra
Riguarda il modo in cui affrontare il nodo politico irrisolto nella storia dell'Italia contemporanea
Perché non si sono mai più il prodotto e le condizioni per l'alternarsi di gruppi dirigenti alla guida dello Stato italiano
Perché ha avuto questo svolgimento la storia politica del nostro Paese
E il tema non si può eludere
Le ragioni sono molteplici
Attengono ai caratteri della storia nazionale ma certo c'è una grande questione politica
La mancanza di una finestra italiana umidità e capace di attrarre dal punto di vista ideale e programmatico affidabile sul piano del governo
Ed è difficile negare che il ritardo nella esplicitazione da parte del PG della scelta riformista
L'assenza per lungo tempo nella sua cultura
Di un modello di azione politica fondato sullo schema programma di alternanza ha comportato una limitazione della funzione di governo della sinistra italiana
Di quelle ragioni della continuità dell'azione di governo dei moderati
Questa situazione ha logorato nuovi e ha logorato il Paese
Il blocco del sistema politico non è stato privo di conseguenze per l'intera società italiana mi ha condizionato i caratteri
La qualità dello sviluppo la moralità dei gruppi dirigenti
Ed oggi alla vigilia dell'integrazione europea appaiono ancora più evidenti i prezzi pagati dalla società italiana per l'assenza di una compiuta esperienza riformista e di governo della sinistra
L'Italia corre il rischio di un'integrazione subalterna nell'Europa io vedo intorno a questo modo storico-politico maturare la consapevolezza della necessità di un mutamento del sistema politico italiano
Non si intenderebbero altrimenti la discussione in ambienti di tradizione cattolica
Ne lo stesso tentativo socialista di riaprire un confronto a sinistra nelle inquietudini che si manifestano in ambienti intellettuali giovanili culturali del Paese
E in questo quadro mi appagano le potenzialità della svolta
Se essa diventerà una persuasione di massa
Che il processo politico che intendiamo promuovere si propone di condurre allo sblocco della situazione politica allora potranno guardare alla Costituente e innesta ritrovarsi aspirazioni interessi protagonisti reali
Ma l'altro cardine del processo costituente e l'atto autonomo del PC di procedere ad una propria ricollocazione storiche ideale sul terreno del socialismo democratico e riformista
A me pare questo un passaggio decisivo di tutta la complessa operazione intellettuale e politica che compiamo
Noi possiamo concettualmente pensare al sorgere di una nuova formazione socialista come sviluppo della parte più originale della nostra cultura ed esperienza
Possiamo proporci di porre gli aspetti più fecondi della nostra complessa storia e del nostro pensiero a fondamento di una nuova forza socialista democratico
Certo ci possono non ci possono essere provincialismo
C'è da portare avanti un'impegnativa ricerca in Italia ed in Europa per fissare una nuova piattaforma delle finalità socialiste del ventunesimo secolo
Per dare contenuti a un riformismo adeguato alle trasformazioni ai nuovi problemi di eguaglianza e di giustizia sociale
Ma questi interrogativi noi possiamo contribuire a rispondere positivamente si abbandoniamo i residui biologici di una critica alla riformismo che non ha retto storicamente alla prova io trovo che sia una variante di residuo ideologico designare l'orizzonte comunista come la dimensione della criticità dell'esistente
E come la garanzia contro i pericoli di omologazione quasi che una scelta riformista comportasse la rinuncia alla criticità
Un residuo ideologico perché il vero problema non è solo la critica del capitalismo Barack critica efficace di esso
Non separiamo il mondo delle idee dalla realtà
Il riformismo si è dimostrato la forma di movimento critico del capitalismo efficace perché è apparso allo stesso tempo compatibile con il sistema delle libertà e con gli istituti della democrazia
Ma il vero problema è quello di rinvigorire le basi teoriche di un moderno riformismo
Questo mi pare il terreno fondamentale della sfida che si apre per noi
Un attimo contribuire allo sviluppo di un riformismo di governo alla luce dei nuovi problemi che pone la fase dell'interdipendenza oltre l'ottica dei riformismi nazionali ma se queste il terreno del nostro cimento
E allora comunque occorre ricorrere a strumenti analitici ben più fecondi di quelli che può fornire la cultura radicale
Una cultura che non ha contribuisce allo sforzo necessario a rilanciare l'idea e il programma di un nuovo socialismo democratico di un socialismo dei diritti rispettoso dell'autonomia individuale
Il radicalismo comportano esaltazione del movimento in mobile dell'economico corporativo come valore in sé
Rinuncia ad ogni fine ad ogni tentativo di orientare lo sviluppo economico e sociale verso determinati obiettivi così come non sarebbe di grande aiuto se prevalesse nella nostra cultura
Quella sorta di ideologia dell'antagonismo e dell'ISU visibilità degli obiettivi
La verità è che s'ispira stimo a questi filoni di pensiero il lavoro relativa al programma fondamentale e di governo saremmo ad una versione ben debole della ricerca programmatica
Del resto è il problema
Che storicamente il PCC ha sempre posto non è consistito nell'affermare una criticità e un antagonismo che erano visibili nelle proprie radici sociali
L'operazione culturale di tutti i gruppi dirigenti del PC è stata quella di trasformare la fattualità antagonista in un processo politico che potesse permettere l'avvento al governo
Delle classi subalterne
Cosa costituirebbe mi chiedo allora nel quadro di questo ragionamento il pericolo di destra di cui parlano alcuni compagni
Lo accolgono forse nella caratterizzazione del nuovo partito come forza socialista democratica o forse nel rifiuto di una deriva radicale agita attoriale
O nell'aspirazione ad essere forza di governo e perché questa indirizzo sarebbe subalterno al Partito socialista evitiamo i ragionamenti misti ficcanti
Io credo viceversa che se si proseguirà decisamente verso la direzione che auspico non ci saranno più rendite ideologiche nel confronto a sinistra
Il Partito socialista verrà chiamato dai fatti al confronto sulle condizioni dell'alternative sui contenuti di un piano di riforme per l'Italia
Ecco perché è mia convinzione che siano importanti le indicazioni venute dal Partito Socialista sulla proposta dell'unità socialista
Importante che si sia cercato di liberarla dal significato che essa aveva assunto di un annullamento di identità e di percorsi distinti
Si tratta di accise si tratta
Di accenni nuovi che pongono un problema a cui non possiamo essere indifferenti
Nella più generale con strategia diritti composizione che la sinistra
Nello sforzo della sinistra tesa ad allargare il proprio orizzonte culturale
Un posto particolare specifico spetta al tema dell'Unità delle forze di ispirazione socialista questo mi appare la quel sia la questione verso la quale disporsi positivamente
Certo dovremo saper ancorare questa operazione politica ad una forza iniziativa nella società
Ad uno sforzo per alimentare grandi battaglie di riforme in particolare per quanto riguarda la scuola e l'università
Questo è il terreno più impegnativo per una forza di ispirazione socialista ci sarebbe da riflettere sui limiti ai ritardi della nostra elaborazione
Noi oggi dobbiamo intendere con modestia e umiltà il valore la portata del movimento e della lotta di questi mesi
Ma dobbiamo allo stesso tempo
Preoccuparci come partito di lavoratori di contrastare il pericolo che si possa bruciare anche questa volta ogni possibilità di avviare un indirizzo riformatore per l'università e la scuola
Pagherebbero in quel caso gli studenti gli studenti più poveri gli studenti che malgrado la liberalizzazione degli accessi non giungono alla laurea
Questi in particolare hanno diritto a che noi ci si batta per affermare una prospettiva di riforma
E si tratta di affrontare per dare continuità al movimento quel problema che sia posto a Firenze in tutte le università
Di trovare le forme per passare a una fase diversa della lotta è il problema che avevamo posto non per mobilitare ma per editare artisti di pretesto e l'esperienza del passato
Per evitare che il movimento fosse isolato che prevalessero del Paese orientamenti contrari alla lotta degli studenti ecco perché il movimento degli studenti ha bisogno di interlocutori
Serie leali che dicono la verità sullo stato dell'università e sulla complessità di una battaglia di riforme
Accompagnò Carlo Claudio si prepari Luciana Castellina
Care compagne cari compagni
Ma vediamo a questo congresso un po'tutti
Dopo due mesi di discussioni appassionate dure cui sono orgoglioso d'aver partecipato in modo franco e libero
La discussione aperta visto nella mia provincia anche per il livello di discussione raggiunto la partecipazione
Di quasi il cinquanta per cento degli iscritti
E l'affermazione delle mozioni contrarie alla proposta dalla Costituente
Non sono orgoglioso invece di aver dovuto verificare
In questi due mesi
Che la proposta di Occhetto ha prodotto nel partito un malessere profondo che ha interessato quadri militanti semplici iscritti ed elettori
Che pare non esser ricordato in questa sede in questi giorni ma che invece è stato vivo pesantissimo ha interessato grandi masse di comunisti iscritti e non
Iscritti e non che hanno palesato in tanti modi la non condivisione la delusione a volte la versione a volte l'abbandono pare una proposta come quella che è stata presentata e praticata
Proprio per questo credo facciano bene i compagni e qualcuno ha cominciato a farlo
Non solo a raccomandare prudenza sul percorso
Ma anche a discutere davvero se il diciotto per cento degli iscritti può decidere che scompaia e venga sciolta una formazione politica come il Partito Comunista Italiano
è politicamente davvero così credibile una decisione cui non partecipano più di un milione di iscritti
E che vede una così grande minoranza come quella che si è appalesata contraria al progetto proposto è davvero così alto e forte questo progetto che ha impegnato i Comunisti Italiani e discutere in questi mesi
Io credo sia lecito ancora vere anche in questa sede tante i profondi dubbi mi permetto comunque di avere almeno una certezza queste è un'avventura compagni che non è cominciata per niente bene
è cominciata con una divisione profonda dei gruppi dirigenti e dei nostri militanti ed ha già prodotto in questo partito guasti profondi che è giusto è lecito ricordare assieme all'interesse e e a e alle altre cose che già sono state dette da molti compagni
Il dibattito di queste settimane ha proposto anche tante domande quei non sono arrivate fino ad ora
Risposte davvero convincenti
Faccio un esempio da dove salta fuori tutta questa certezza che mettendo in discussione noi stessi si costringa anche gli altri a fare altrettanto
Da che cosa deriva in sostanza davvero URSS una certezza simile noi pensiamo davvero
E che ha rinunciato a compiere alla radice a cambiare alla radice e a trasformare nel profondo
Questo tipo di società o difende lavora per rendere più efficiente il sistema capitalistico moderno possa essere impressionato è costretto a cambiare dalla scomparsa di un partito comunista che ha avuto tra i suoi consensi fino a un terzo dell'elettorato italiano
Non vi pare che invece proprio da questo fatto tragga nuova linfa il ragionamento che tende a dire tanto nessuno è più in grado di cambiare davvero le cose e di proporre un sistema alternativo a quello scopo
Non pensate davvero che invece ma davanti il ragionamento che disimpegni a proprio in questi giorni in questi mesi in questi anni ha disimpegnato centinaia e centinaia di militanti che non hanno più visto
La possibilità concreta di trasformare alla radice una società profondamente ingiusta come quella in cui viviamo non mi pare che le decisioni che stiamo prendendo non significano ridare alla democrazia cristiana la possibilità di utilizzare sempre più indisturbata
La corruzione di massa il mantenimento di legami profondi con nuovi e vecchi centri di potere e di condizionamento non vi pare che continuino a prevalere le logiche dell'omologazione
Contro quelle del cambiamento ed è la rottura profonda e radicale
Non vi pare
Compagni che non ci siano questi dubbi e questi problemi ma cosa ancora più grave
Noi abbiamo contribuito con il culto deteriore del nuovismo derivante dalla poca conoscenza e da un forte distacco dalla gente a creare un clima rarefatto e di sfiducia
Attorno ai completi movimenti che ormai da anni ci piombano addosso volete degli esempi ricordate come questo partito ha deciso sulle questioni di nucleare
Ricordate come i comunisti intervengono da tempo ormai sulla politica rivendicativa dei settori operaia del lavoro dipendente
Vogliamo valutare davvero come abbiamo approcciato le questioni poste dagli studenti in questo periodo
Vogliamo guardare davvero come vengono posti i problemi dei diritti nelle battaglie che stiamo affrontando partendo magari dall'ultima novità
Quella di concordare o tentare di concordare che si possa evitare un referendum
Che in qualche modo consentirebbe soltanto a dei lavoratori che lavorano in fabbriche al di sotto di un certo numero di dipendenti di essere trattate in modo uguale
A lavoratori che vivono in fabbriche dove ci sono migliaia di dipendenti
Ecco esto
La nuova Cuesta la nuova cultura dei diritti ancora Ozzy mentre stiamo praticando
Questo congresso è questo l'essere sociale nostro
Io credo che non si possono non vedere queste cose
E noi non possiamo compagni mi fa piacere che l'abbia ricordato forse il primo intervento lamenta armate ricordato il compagno Asor Rosa poco prima noi non possiamo compagni
Essere e diventare il partito dei tre terzi in una società in cui un terzo è composto da disoccupati da sempre con reddito al limite della SIP da sopravvivenza da pensionati da una nuova classe di lavoratori salariati
Che in cambio di maggiori capacità e conoscenze hanno oggi una sempre maggiore e strane azione dalle decisioni sui processi di produzione
Hanno un rapporto con l'impresa retribuito emersi evitato quasi sempre a livelli troppo bassi
O sottoposti ad un regime di prestazioni assolutamente in contrasto con le più elementari norme che regolano i rapporti di lavoro e quindi assoggettato al più chiaro ricatto sociale la politica del partito da tempo
Da tempo sconta anche
Altre questioni altri limiti quali l'accettare una caduta di ruolo di questa nuova classe lavoratrice
Cui nessuno vuole riconoscere un ruolo che è pure invece potrebbe avere al contrario si permette che vengano se conservate sacche di privilegio vergognose si permette che vengano lotti anche principi come il diritto di ogni lavoratore ad essere trattato in base allo statuto dei diritti dei lavoratori
Ci permette in qualche modo che si perpetui no
Condizione senza denunciarle senza mai aprirle condizioni che oggi per tutto il popolo lavoratore sono dove col concezioni da superare volete un esempio marce ma siamo in grado di affrontare ad esempio un problema
Che in qualche modo segna differenze discriminazioni tra i lavoratori in modo pesantissimo siamo in grado di dire che in questo Paese non è più ora che ci siano lavoratori che vanno in pensione con quindici anni di lavoro e ci siano quelle che non riescono ad andarci dopo trentacinque anni di lavoro
A me non sembra a me non sembra che queste cose non le stiamo affrontando come devono essere affrontate per ricostruire una omogeneità
Di una classe di lavoratori che possono ritornare a conquistare una posizione centrale di proposta politica e di cambiamento dalla società
Va beh non sembra che si stia facendo questo sforzo e non mi sembra che facciamo lo sforzo per verificare davvero non edulcorare
Ha ragione il compagno Cossutta quando su questo passo rilevava che nel nella relazione che accompagna Occhetto davvero si passa sopra quello che è cambiato è mutato nella società nel senso che non si colgono aspetti importanti e fondamentali dalle situazioni di disagio che stiamo vivendo
è difficile davvero capire compagni perché abbiamo una situazione così di profondo disagio tra i metalmeccanici che respingono
In gran parte all'unanimità in tante aziende la piattaforma unitaria finsero FIOM UILM ma io credo che tutti i compagni sappiano in questa sede che non è più possibile per un lavoratore in un'azienda
Rispetto al contratto dei metalmeccanici così come è stato proposto non è più possibile emendarlo
Non è possibile neanche presentare politicamente il principio del non obbligo allo straordinario
Non è possibile ritoccare le quantità dei soldi che dovrebbero essere distribuiti son salari che sono ancora salare di un milione e cento mila lire al mese
Non si possono più eleggere liberamente i propri delegati e i propri rappresentanti questa è la condizione oggettiva
E di cui oggi un lavoratore metalmeccanico dalla grande industria si muove rispetto all'organizzazione sindacale rispetto a quello che FIM FIOM UILM li stanno proponendo ma cos'è quindi che impedisce al pc di affrontare queste questioni in modo diverso radicalmente diverso da come si stanno affrontando
Una concezione diffusa nei gruppi dirigenti a mio avviso della lotta non paga me lo sono sentito dire
Tre mila volte il Toti congressi tenuti la lotta non paga la lotta non paga più come una volta
Quindi una concezione di questo tipo una concezione che dice chiaramente che le trasformazioni per le quali battersi devono essere regolate dei rapporti economici sostanzialmente vigenti io credo sostanzialmente la non palesata impossibilità di ribaltare radicalmente la condizione dalla parte più povera sfruttata diseredato di questo Paese
Promuovendo lotte capaci di unire i principi fondamentali di liberazione dallo sfruttamento e di giustizia al giusto Progetto di partecipazione democratica alla gestione dalla società in ogni sua forma
E in ogni sua parte il blocco sociale che è possibile costituire è a mio avviso per l'appunto questo ed a mio avviso deve basarsi su una forza
Originalmente comunista Occhetto è stato chiaro
Si apre la fase costituente
Io Coppa e lo dico con franchezza
Presso lei aprire una grande fase in questo momento
Dei battaglie sociali anche perché i segnali ci sono e ci sono tutti anche perché gli studenti in piazza ci sono a te perché cinquecento lavoratori metalmeccanici hanno il coraggio di convocarsi
Anche perché la grande parte dal movimento sindacale scrive in questo Paese con questo movimento sindacale scrive carta novanta e la presenta in tutto il Paese anche perché ci sono le condizioni per riaprire un grande conflitto sociale
E preferirei riaprirlo accompagni orientando lo alla realizzazione di un programma
Unilaterale di completo disarmo e di fuoriuscita dalla NATO per il nostro Paese alle realizzazioni di nuove ingiustizie nel campo del mondo del lavoro e ridefinendo una nuova centralità dalla classe lavoratrice
Preferirei mirabile compagni all'aggiornamento dalla nostra identità ho finito e specificità continuando ad essere comunisti di nome e di fatto con la nostra storia con le nostre radici mantenendo fermo il nome e del simbolo di uno strumento e serve al cambiamento radicale degli assetti sociali ed economici il nome dell'uomo dalla pace
Della peso difeso dall'ambiente del comunismo come integrazione feconda dei principi di eguaglianza di libertà ed emancipazione di democrazia reale
Il mio impegno nel periodo dalla Costituente con Paesi sarà ma per affermare in modo chiaro
Questa tendenza e questi principi per affermare la necessità della presenza del Partito Comunista Italiano non più regali alla borghesia viva il Partito Comunista
La parola a Luciano Castellina si prepari il compagno Bernardo impegno
Una indimenticabile mille novecentottantanove ha cominciato così anche i compagni Occhetto indimenticabile straordinario su questo assolutamente concordiamo
Proprio per questo trovo francamente inadeguate vecchie le conseguenze che la maggioranza del partitone attratto
Rimanendo tuttora rinchiusa penso ora la politica estera negli schemi del passato salvo qualche apertura relegata di un imprecisato futuro
E perciò non certo in sintonia con la dinamica che si è innescata
Un'impostazione che non a caso ha lasciato Dummies di il partito privo di un'iniziativa incisiva
Prendiamo la questione tedesca esploda come era naturale ma non tanto naturale per la mozione numero uno che diceva non essere all'ordine del giorno
Esplosa già quando ci sono aperte le prime brecce nel muro di Berlino
Abbiamo atteso settimane mentre infuriava il dibattito e si apriva un grande scontro sull'unificazione senza essere in grado di conoscere cosa il piccine pensasse ieri Occhetto ne ha finalmente parlato e tuttavia non mi è ancora chiaro cosa il segretario ha proposto perché non basta compagni dire che la nuova Germania dovrà essere collocata nel nuovo sistema di sicurezza europeo
Giacché l'unificazione tedesca ormai destinata a realizzarsi in tempi brevissimi ben prima comunque che al nuovo ordine pacifico e alla casa comune europea siano state poste anche solo le fondamenta
E proprio da questa diversità di ritmi che nasce il problema
E poiché non è nemmeno possibile ipotizzare che un pezzo di un Paese stia dentro un'alleanza militare e l'altro no bisogna uscire dalla genericità e dire esplicitamente se non si vuole che la Repubblica democratica
Dire almeno
Quanto propone una parte nella stessa e spende
E cioè che la Repubblica federale deve tanto uscire dal comando militare integrato del Patto Atlantico e che deve essere smilitarizzata il che vuol dire collocare il Paese fuori dalle macchine militari dei blocchi
Come anticipazione di un processo che dovrà poi coinvolgere tutto il continente
Qualcosa in sostanza di assai simile a quanto indicato con la parola neutralità e ancora
Il patto di Varsavia si sta sciogliendo le truppe sovietiche si stanno ritirando l'idea di una minaccia dell'URSS è diventata risibile
I missili installati in Italia sono oggi puntati sulla Praga che oggi è di duplice sulla Varsavia di valenza oltre che sul Medioriente
E il nostro governo ombra anziché trarne la conseguenza che è dunque è venuto il momento in cui un disarmo generalizzato
Da utopico obiettivo di lungo termine è diventato tema politico attuale
Riafferma la vecchia dottrina della deterrenza nucleare sia pure minima dice ma o cioè uno cioè e si attarda a delegare a negoziati già posti in mora dai fatti l'ipotesi di una bilanciata ICCREA buonissima riduzione degli armamenti
Non accorgendosi che senza di autonomia in grado di sollecitare anticipando nelle tappe lo smantellamento completo delle strutture della guerra fredda quei negozianti anziché accelerare il disarmo finiranno per coprire un processo che sta già portando ad un pericoloso squilibrio la sopravvivenza e anzi l'estensione e l'ammodernamento militare della NATO a fronte della destrutturazione dell'altra alleanza
Di fronte agli ordini del giorno votati in molti congressi in cui si chiedeva in coerenza con la nuova situazione di rimettere in discussione la NATO c'è stata da parte di molti compagni della mozione uno irritazione in alcuni sconcerto compagno Roberto vitali esplicitando queste reazioni le stesse peraltro del ministro De Michelis ha dichiarato in proposito che non bisognava dimenticare che certe acquisizioni di politica internazionale l'appartenenza dell'Italia alla NATO risalgono indietro di qualche congresso e sono da ritenersi permanente
Come
Non doveva questo essere un congresso di svolta proprio in rapporto alle novità intervenute
E ora si vorrebbe rivendicare il continuismo come se la situazione internazionale fosse la stessa di dieci anni fa
Come non vedere che nel frattempo la NATO è diventata anacronistica e anzi ostacolo alla costruzione di quel nuovo ordine pacifico che pure tutti dicono di volere
Il compagno Occhetto è vero ha usato ieri gli accenti impartì diversi da quelli contenuti nel documento del governo umbra
è il segno che l'iniziativa nostra ha comprato e ha contato la volontà di tanti compagni del sì e del no che hanno votato ordini del giorno
Tuttavia
Sembra che anche lui sia rimasto ben al di qua della svolta necessaria
E sento di dover esprimere la preoccupazione
Che la differenza fra certi indicazioni contenuto nel suo discorso e le proposte politiche concrete che il partito avanza
Finiscano per ripetere una divaricazione che è stata fin troppo frequente fra dichiarazioni di principio da un lato e pratica politica dall'altro causa non ultima questa della diffidenza nei nostri confronti di tanta parte dei nuovi movimenti
In particolare nei settori cattolici
E soprattutto promo difficoltà a capire dove davvero si vuole andare
Per la perdurante assenza di riferimenti ai fatti alle posizioni assunte dal nostro governo dagli Stati Uniti dalla destra del Partito Socialista sicché non è dato individuare ne ha versati né alleati
Non è perciò compagni per pignoleria ma per sottolineare la coerenza che è necessaria
Che vorrei precisare cosa a me sembra debba oggi intendersi per un'iniziativa adeguata ai mutamenti intervenuti e intesa condurre al superamento dei blocchi
Non in un vago futuro ma in tempi politici non voglio rendere le cose più facili di quello che sono certo non basta lanciare degli slogan o abbandonarsi almeno unilateralismo ma il terreno per un'iniziativa politica assai più incalzante ormai c'è e può anche trattarsi di un processo graduale a patto sia chiara la linea di direzione e significativi gli elementi di novità
Penso la possibilità di cominciare a chiedere anche i muri come si discute nelle spende per la Germania il ritiro dell'Italia dal comando militare integrato della NATO
Così collocando il nostro Paese in una posizione che peraltro già quella della Spagna e della Francia penso al rifiuto
Di partecipare alla strategia nella risposta flessibile
E oramai priva di qualsiasi giustificazione così come della deterrenza edili conseguenza penso alla richiesta
Che potrebbe cominciare ad essere avanzata dell'allontanamento dal nostro territorio di tutte le installazioni nucleari
E dunque delle basi nato e americane che ne sono dotate
Non basta più la rinegoziazione adesso incluse quelle per gli aerei a doppia capacità e il caso degli F sedici ma anche dei tornado e del progetto è
Sarebbe un modo questo per innescare una trattativa sulle armi nucleari accorta a medio raggio
Che la NATO tuttora rifiuta di aprire prima dalla conclusione del negoziato di Vienna e che noi stessi non sollecitiamo con efficacia
In realtà a me sembra che la reticenza procedere ad un'iniziativa parlamentare in questo senso e a promuovere a suo sostegno in accordo col movimento pacifista una mobilitazione adeguata ai tempi traduca un difetto di analisi della situazione attuale
E infatti quanto sta accadendo in visto soprattutto come avvio di un processo di distensione di cooperazione e per quanto riguarda l'Est europeo quasi solo come processo di democratizzazione le cui difficoltà sarebbero da attribuire essenzialmente agli errori dei passati regimi quegli errori sono stati certo enormi compagni
Ma su di essi gioca anche pesantemente un ruolo decisivo Lattivi intervento di una parte consistente delle forze dominanti occidentali che spingendo per un accelerato ed incontrollato ingresso del mercato già stanno producendo nuove ingiustizia disagio diffuso di cui l'esplodere dei nazionalismi è sintomo vistoso un insieme di fatti che rischia di mettere a repentaglio la democrazia appena conquistata
è da questa interpretazione che a me sembra un poi Renica dei processi in atto che già deriva una compivo le latitanza nostra e del resto di gran parte della sinistra europea
E se è giunta largamente impreparata ad un appuntamento storico pur così lunga gol lungo atteso e che però non si configura come era stato previsto ed auspicato come sbocco di un graduale processo di democratizzazione reso possibile dallo sviluppo economico e culturale di quelle società
E dunque tale da potersi assestare su un modello di tipo socialista e democratici
Qui nell'incertezza con cui si guarda ai fenomeni dell'Est nella sottovalutazione
Dello scontro in atto in tutto Idropark in merito a quello che gli avviene io vedo le radici di questa latitanza della sinistra
Che infatti non contribuisce a produrre alternativa quasi che essa accettasse l'idea che un rapido adeguamento delle società dell'Est
Al sistema capitalistico dominante sia l'itinerario obbligato per il quale esse debbono passare quale altro significato se non questo ai fatti l'accettare così al criticamente l'ipotesi di un'Europa cerchi concentrici tutti ruotanti attorno alla Comunità europea e Andreotti aggiunge senza che gli si sia risposto ruotanti attorno alla NATO
E cioè un sistema in cui Paesi dell'Est sarebbero fatalmente destinati a diventare satelliti subalterni al centro forte di Bruxelles che per ora resta nonostante velleitari dichiarazioni d'intenti non il centro di una comunità politica democratica ma lo strumento di un modello rigidamente liberista ed autoritario
Un'ipotesi badate questa che oltretutto renderebbe le regioni dell'Est occasioni di un gigantesco dumping sociale che brucerebbe le stesse conquiste del movimento operaio occidentale
E vanificherebbe ogni prospettiva di dare alla comunità uno spazio sociale sento ripetere ai compagni del sì che dovremmo dar vita ad un nuovo partito soprattutto perché bisogna uscire dall'ottica provinciale dell'Italia ed acquistare invenzioni europee ma non è proprio prova di provincialismo compagna il fatto che mentre i grandi gruppi economico finanziari stanno già disegnando allora vantaggio la mappa della nuova Europa posti alta
Noi il movimento sindacale non siamo riusciti a produrre altro che qualche tavola rotonda che non siamo riusciti ad avviare un lavoro una lotta una riflessione comune con le forze nuove di sinistra
Che nell'Est stanno faticosamente emergendo o meglio che potrebbero emergere anche grazie a tale lavoro comune
E non è prova compagno di provincialismo anche questa costituente tutta centrata sul sistema politico italiano e le sue modificazioni tanto estranea
Alla problematica e allo scontro che siamo chiamati a condurre in Europa
Anche l'ossessiva ripetizione che a superare le anguste dimensioni nazionali del nostro operare basterebbe l'adesione delle all'Internazionale socialista per accelerare la quale si accetta di passare per un mutamento del nostro nome
Mi appare davvero orientata da una visione statica delle forze in campo
In una fase in cui la Spesal socialdemocrazia europea con cui certo e vitale cooperare compagni ma badate scusate l'inciso essa non capirebbe assolutamente niente del linguaggio e dell'approccio della mozione numero uno
Tanto essa è nel bene e nel male tipicamente italiana
Questa socialdemocrazia attraversata da un travaglio che la differenzia al suo interno e che va sollecitato ad evolversi per farlo uscire dai suoi paralizzanti un in unanimismo
Anche l'Internazionale socialista ha bisogno di rinnovamento profondo di nuove energie culture gli ecologisti cattolici per nuovi protagonisti all'Est nel Terzo Mondo ed è paradossale che proprio mentre si sottolinea qui in Italia
La necessità di intrecci fecondi con altre culture tradizioni poi a livello internazionale si dia tanta importanza all'Internazionale socialista sicché sembra che tutto ciò ancora due minuti
Un minuto tutto dell'adesione a questo organismo che avrebbe
Che avrebbe compagni comunque tutt'altra valenza sedi entrassimo come PC con la forza della nostra specifiche identità perché proprio questo
Romperebbe il consumo continuismo e contribuirebbe a sottolineare la necessità storica di una nuova aggregazione unitaria per la sinistra
In questo senso mi sembra si è posta ben dire
Che il modo come si sta prospettando la nostra iniziativa internazionale e proprio lo specchio di questo allineamento all'esistente che percorre tutta l'operazione costituente non è un caso se pur fra tante affermazioni sulle grandi contraddizioni nella nostra epoca e tante vocazioni delle invenzione drammatica del problema terzo mondo
Assistiamo ad un crescente impoverimento della nostra capacità persino di intendere cosa si muove in quei continenti alla tendenza a ridurre i fenomeni che lì si presentano ad un'angusta concezione euro Centrica della storia il giudizio dato dall'unità sul Nicaragua né la spia possiamo infatti
Compagni
Non si può compagni non porre al centro della nostra riflessione anche autocritica l'interrogativo sulle cause e sulle conseguenze di quello che gli è accaduto
Perché è emblematico di quanto accade in tutto il Terzo Mondo
Dove non a caso stanno già entrando in crisi i fragili approdi democratici che la liberazione dalle dittature aveva prodotto in America Latina anche questo fa purtroppo parte del nuovo del mille novecento ottantanove
Compagni Rifondazione o l'innovazione possono fare le loro prove solo dimostrando sul campo la loro capacità almeno di delineare un'alternativa adeguata a questi problemi questo è il banco di prova di qualsivoglia se possibile aggregazione
Ho capito ho capito
Compare
Allora accompagna dopo il compagno impegno che parlerà adesso ci sono altri due compagni che dovranno parlare la compagna vittoria Franco
E chiuderà il compagno Giovanni Berlinguer
La battaglia politica per l'alternativa è più difficile nel Mezzogiorno che in altre parti del Paese eppure anche nel sud un nuovo inizio della nostra forza può aprire possibilità nuove per l'intera sinistra
Siamo mossi alla svolta da una visione realistica della situazione sociale e politica del Mezzogiorno
E infatti nell'ultimo anno
Abbiamo lavorato a rendere esplicito è praticabile il nuovo corso e non è stato facile
Avevamo da superare consociativismo mi ed estraneità
Avevamo insomma da rendere effettiva la svolta operata da Occhetto ad Avellino
Con lui superamento definitivo delle ambigue fittizie unità meridionalista senza con ciò rifugiarsi nel lato opposto
Quello della testimonianza di una minoranza senza iniziativa politica e quindi senza futuro
Per noi davvero l'alternativa è stata o il declino irreversibile o un radicale cambiamento
Uno scossone che ci rimettesse in campo
Ricordo sommariamente i temi su cui abbiamo lavorato primo la critica della modernizzazione d'accatto praticata dal decennio del post terremoto
Secondo l'assunzione della modernità come un bisogno vero del futuro del Mezzogiorno
Per
Il tema della classe dirigente come questione di tutti è il problema per tutti
Quarto la lotta per i diritti negati come il principale nudo per il riconoscimento della cittadinanza per migliaia di meridionali e marginali
Intorno a questi temi
Abbiamo lavorato a verificare in concreto la possibilità di un'alternativa politica della sinistra
Un'alternativa al pentapartito meridionale inconcludente di basso profilo sia nell'autorevolezza che nelle idee e del personale politico compagno Tortorella ha parlato stamani della Società forte della società debole bene
Il neo meridionalismo può ripartire proponendo un patto fra queste due società o meglio tra cui soggetti della società forte disponibili a praticare un progetto di modernizzazione fondato sul riconoscimento dei diritti dei cittadini
Mi rendo conto che non è impresa facile
Si tratta di dialogare con pari dignità tra soggetti culture e sensibilità diverse che possono essere ugualmente disponibili arrendere attuale l'alternativa nel Mezzogiorno
Nel mondo cattolico si sono levate voci autorevoli
A denunciare il degrado sociale e istituzionale del sud
Tra queste quella del cardinale di Napoli
E se segnalano una crescente sensazione di malessere
A cui senza strumentalismi bardata una risposta politica
Così pure guardano a noi con rinnovato interesse dichiarata disponibilità movimenti ambientalisti che nella tutela dei centri storici e più in generale della politica di difesa del territorio scelte che abbiamo fatto o il nuovo corso si portano ad essere individuati come interlocutori certi e affidabile
Infatti se è vero che la crisi del Mezzogiorno si è aggravata dal punto di vista quantitativo il parlano chiari dati della disoccupazione soprattutto quella giovanile femminile e i dati della de industrializzazione e sul terreno qualitativo che l'aggravamento è più evidente
Nel rapporto tra il cittadino e lo Stato nell'efficacia della democrazia
La crisi del Mezzogiorno è stato detto e principalmente questione urbana
Grandi conurbazioni cresciute senza infrastrutture adeguate di trasporti
Di fornitura delle acque di verde urbano di servizi per la civiltà
Tutto questo rende invivibile la città mi allontana i cittadini dalle istituzioni
Vi è stato un uso democristiano di questo malessere
Un uso sociale
Interclassista
Attivato da un modello affaristico ed assistenziale
Il governo democristiano delle tensioni sociali che attivato e gestito corporativismi e lacerazioni del corpo sociale
Proprio questo un mezzo
Ha sconfitto all'inizio degli anni ottanta la generosa esperienza delle giunte di sinistra di Napoli e di Taranto
Con quali conseguenze
Con la mancanza di una vera classe dirigente con la mancanza di Progetto con la mancanza di futuro
Ora
A noi pare che cresca
La coscienza e l'insofferenza in ambienti sempre più larghi dell'opinione pubblica
Verso la caduta verticale del ruolo democratico delle istituzioni verso il sempre più evidente intreccio tra politica ed affari
Verso il ruolo appaltante dei comuni
Verso la virulenza con cui si affermano le organizzazioni criminali
Questo disagio diffuso
Spetta a noi farlo diventare un vero progetto alternative
Via insomma un filo comune
Che unisce nella necessità del cambiamento il disoccupato come l'imprenditore vero
Lo studente come l'operaio
L'operatore dei servizi come l'utente
Questo filo e la domanda di uno Stato di diritto
Le cui regole fondamentali sono state nel sud piegate abbattute sostituite Grazia mediazioni improprie attivate da soggetti impropriamente mediatori
Ecco perché sollevare nel mezzogiorno di oggi
La battaglia per i diritti negati
Non può essere la semplice riscoperta delle potenzialità di una cultura liberaldemocratica
Questa battaglia
Ha il si tutto la sua sostanza in una forte critica dei poteri meridionali
Della sempre minore rappresentatività generale della politica
In una critica che tocca in modo profondo il nesso politica partiti società
In questo contesto
E cioè quello dei diritti e della critica dei potenti Valletta la proposta di un reddito minimo garantito
Si tratta di fare chiarezza su questo punto
Essa non può essere vista in alternativa a quella per lo sviluppo e l'occupazione produttiva
Questo ebbe
Ma è vero anche il contrario
Che non è giusto subordinare il riconoscimento del diritto universale a poter usufruire di un reddito minimo alla vittoria della lotta per lo sviluppo
Di questo intreccio tiene in conto la battaglia dallo il condotto in questi mezzi insomma l'affermazione di un diritto quello a disporre di un minimo di reddito in assenza di un vero salari
E può servire a spezzare o contribuire a spezzare un potere consolidato
Quello sul mercato del lavoro dominato da clientele e distorsioni
Vi sono nel Mezzogiorno pezzi e parti di una società civile e dotata di un interno dinamismo Pezzi parti di una società che ancora non hanno voce come tale
Ne ancora riescono a trovare un fertile terreno di unificazione
Sul terreno più propriamente politico e da qui che vogliamo partire
Dai soggetti che sono in campo e dalle persone uomini e donne concreti che abitano la metropoli
Un progetto di unificazione che non è né scontato nei fatti
Nel Mezzogiorno
Le amministrazioni sono permeabili ai poteri criminali
Qui potere politico e potere criminale
Si saldano avvolte in un comune una comune gestione delle amministrazioni locali
L'idea della distinzione tra amministrazione politica disegna quindi una strategia di riforma motivata eticamente
è un altro modo per riproporre la centralità della questione morale nel Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno dal Mezzogiorno deve venire forte subito la richiesta di abolizione del voto di preferenza
Guardando alle potenzialità i dalle difficoltà
Ci vogliamo misurare con l'apertura della fase costituente di una nuova formazione politica
Attivando da subito l'iniziativa che insieme una ricerca che ha bisogno del contributo di tutti
Di tutti
Di quanti nel partito la pensano in modo diverso
E insieme di quanti soggetti individuali e collettivi vogliono costruire insieme a noi una nuova forma partito
Che valorizzi culture e sensibilità diverse
E che ebbe non destini per nessuna di esse un ruolo egemonico e presuntuosamente totalizzante
è così che penso all'incontro di quelle forze del vasto arcipelago della sinistra
Che è presente anche nella società napoletana
E che in parte si è già espresso a sinistra nei risultati elettorali delle europea
Vedo compagne e compagni
Anche per il sindacato nel Mezzogiorno un'urgente problema di Rifondazione
Vi sono preoccupanti segnali
Come all'Alfa di Pomigliano
Di possibili profonde lacerazioni
Tra il sindacato di classe
E il processo di legittimazione democratica della rappresentanza
Ora
Io credo che proprio in questa fase costituente lo stesso sindacato in piena autonomia può cogliere l'occasione positiva
Di liberarsi dalle asfittiche regole delle componenti interni
Dalle mediazioni estenuanti allontani dai lavoratori
Dalle concezioni che ne tengono affare diceva un dirigente della figlia uno qualche giorno fa sull'Unità più un sindacato per i lavoratori per un sindacato dei lavori
Il nuovo corso di cui parla il compagno Occhetto
Si muove ad una critica di fondo
Del potere e dei poteri
La nostra meta non è un territorio omologato
Ma un più vasto territorio antagonista che renda finalmente credibile e attuale l'alternativa
Penso che si debba produrre una forza politica nettamente a sinistra
Chi abbia radici profonde del mondo del lavoro un Partito del lavoro democratico di sinistra
Nel Mezzogiorno ha sempre dominato la DC
E da molti anni e lo fa attraverso un patto consociativo di potere con il prossimo la nuova formazione a Paul politica deve essere pensata nel quadro di una più radicale trasformazione della democrazia Italia
Ecco perché come ricordava il compagno D'Alema
I comunisti che sono impegnati un profondo rinnovamento della propria identità
E del proprio modo d'essere hanno oggi ancor di più la possibilità di chiedere al così di dimostrare di a vere analoghe capacità e volontà
Compagne e compagni
Nella relazione del compagno Occhetto nel e nel dibattito delle sta seguendo non vedo la necessità politica di irrigidire schieramenti e di muoversi motivati da posizioni preconcette
Ciascuno di noi ha sostenuto fino in fondo le proprie opinioni ed è giusto che ciascuno di noi ha il dovere di dare e ricevere dispetto per le posizioni sostenute
Ora dobbiamo continuare ad avere coraggio il coraggio di verificare i sui problemi e sugli obiettivi le condizioni per sentirci tutti pienamente dei per vivificare il dibattito politico tra noi comunisti del confronto fra loro e la società
Ciascuno di noi può contribuire con spirito costruttivo a dimostrare che differenze unità possono convivere e valorizzarsi reciprocamente
Sì io uomo chiedo ai compagna e di rispettare l'orario se no non ce la facciamo ed è già tardi
Una comunicazione il compagno Francesco Messina delegato di Cologna smarrito
La sua borsa di delegata con i suoi di delegato con i suoi documenti è una macchina fotografica cattiva ritrova naturalmente la consegni alla segreteria del congresso
La parola ora l'accompagna vittoria Franco di Firenze e per ultimo il compagno Giovanni Berlinguer
Ma siamo tutti stanchi i compagni e quindi cercherò di concentrare al massimo il mio intervento
Nel dibattito precongressuale si è svolto un confronto intenso fra le donne che ha fatto emergere differenze sostanziali fra di noi
Si è parlato di disordine simbolico di interpretazioni diverse di parole chiave chiave come autonomia differenza sessuale relazione fra donne
Io credo che il punto vero di divergenza fra noi riguardi il come della nostra pratica in un luogo misto
La modalità per rapportare la relazione fra donne l'autonomia della nostra progettualità e della nostra pratica alle forme e alla progettualità del partito
Ed è questo anche il problema nuovo che la carta delle donne poneva rispetto al femminismo classico
Il punto di partenza di un femminismo originale che con la carta le donne comuniste proponevano e che metteva in campo categoria e valori diversi
Al compagno Asor Rosa vorrei dire che le femministe nel partito ci sono già non dobbiamo convincerne a entrare la carta ha rappresentato un atto di libertà delle donne comuniste
Di autonomia di espressione di soggettività per costruire una forza dirompente nel partito nella società nella politica
Una forza non omologabile all'esistente ma che produce e richiede per sua stessa natura trasformazioni profonde dell'esistente
Che intende costruire un mondo nuovo in cui liberamente possono abitare donne e uomini ciascuno e ciascuna con la sua soggettività e parzialità
E questo per noi il senso della liberazione umana liberazione di donne e di uomini
Abbiamo teorizzato sin dall'inizio non il parallelismo rispetto al partito cioè una pratica che considera la relazione
La relazione fra donne come qualcosa di separato rispetto alla politica generale del partito e alle sue forme ma al contrario abbiamo parlato di un intreccio produttivo di trasformazioni visibili
E in questa direzione abbiamo agito
Non posso separare in maniera così rigida il partito i suoi problemi e il mio stare da donna immesso e per me ora più che mai inconcepibile un partito che è cosa diversa è separata dalla mia pratica di donna
L'atto di libertà compiuto con l'assunzione della differenza sessuale come valore
Che ci ha fornito un diverso sguardo sul mondo uno strumento gnoseologico nuovo non consente più di separare questioni generali che rientrano nell'Universale neutro
Verso le quali ci poniamo come individui generici asessuati e questioni che invece ci riguardano come donna
Non posso più pensare di poter guardare al problema dell'equità della giustizia o dell'ambiente astraendo dalla qualità del genere
Dalla differenza da questo diverso sguardo sul mondo anche i concetti di uguaglianza e di giustizia vanno sessuata
Stare in un luogo misto tra donne significa segnare con la nostra autonomia e soggettività ogni sua decisione e ogni suo processo
L'autonomia della soggettività femminile può nascere e svilupparsi solo sul terreno della differenza sessuale e della parzialità dei generi che vi è connessa in una pratica di relazione fra donne
Ma questa autonomia è questa soggettività non potranno esprimersi compiutamente finché anche l'altra parzialità non si riconosceva come tale come soggetto parziale e non neutro universale
Ma questa ridefinizione reciproca delle due parzialità è un processo non è dato una volta per tutte le sue forme le forme del conflitto mutano e noi dobbiamo mirare a mutarne
La parzialità non è una dimensione oggettivamente riconosciuta e riconoscibile ma una costruzione
è una pratica che si esprime in atti e scelte quotidiane e che noi dobbiamo far diventare il senso comune parte della vita quotidiana e pubblica
Mi pare perciò ingenuità pensare di aver risolto il problema soltanto per aver chiesto agli uomini come hanno fatto alcune compagne della mozione due di non parlare delle donne e della loro soggettività
Questo significa celare il fatto che la loro definizione in quanto parzialità riguarda noi come la nostra parzialità riguarda loro
Parzialità non significa autosufficienza
La porta Theravāda portata radicale sconvolgente ma anche profondamente conflittuale del nostro progetto sui tempi
Deriva dal fatto che si tratta del progetto di una parzialità le donne che frantuma l'universale e costringe alla destrutturazione dell'ordine dato costringe il maschile a riconoscersi come parzialità
Se parto allora del dal femminismo originale che la carta delle donne ha proposto e che in questi anni abbiamo praticato
Non riesco a condividere l'ostilità di alcune compagnie che sostengo la mozione due all'apertura di una fase costituente e al ruolo di soggetto fondante delle donne
Essa è vista come un atto di conciliazione di sintesi fra i due sessi di cancellazione nel conflitto
Ritengo questa posizione un grande equivoco priva di fondamento che distorce l'esperienza che tante donne hanno fatto con la carta ingiusta rispetto alla forza e all'autonomia che essi hanno saputo esprimere la Costituente è una modalità per la rifondazione del partito e della sua forma che può sedici sollecitare anche altre donne all'impegnativo alla relazione fra donna
Essere soggetto fondante della nuova formazione politica significa innanzitutto nominarsi Horri nominarsi come soggetto autonomo del partito
Soltanto nominando siccome tale nel processo di Rifondazione e quindi segnando il nuovo luogo con la presenza politica e simbolica dei due sessi
E davvero possibile affermarsi come parzialità e indurre l'altro sesso a definirsi a sua volta come tale
Il conflitto fra fra i sessi in questo modo non solo non viene cancellato ma diventa parte della Renault dell'identità della nuova formazione
Alcune compagnie hanno osservato che non siamo ancora pronte per avviare questo processo che assumendo la differenza sessuale assumiamo un vuoto e che sono lunghi tempi della costruzione di un'identità
A me sembra che non si dia mai il vuoto assoluto che la nostra scoperta della differenza sia già all'inizio di un'identità vuoto e pieno procedono insieme non si escludono null'altro
La nostra forza non è solo accumulazione l'identità l'identità non è di pietra data una volta per tutte ma si costituisce in un processo attraverso disarticolazione e ricomposizioni
Gli stessi termini gli stessi valori si rileggo vestire interpretano in modi diversi si stabiliscono gerarchie diverse tra valori
Essere soggetto costituente significa inoltre segnare con la differenza sessuale la nuova forma partito partecipare alla costruzione di questa nuova forma con le nostre lavorazioni le nostre pratiche i nostri tempi
Le esperienze di trasversalità con tante donne diverse che già da tempo abbiamo avviato rompendo gli argini del partito sperimentando diversi luoghi di relazione fra donne come i centri d'iniziativa
Certo ora siamo entrati in una fase diversa differenze sostanziali nel modo di concepire la nostra pratica sono emersi e dunque il problema nostro oggi e come assicurare diritto di cittadinanza queste differenze ma soprattutto come farle interagire nel processo di decise di decisione
Per questo dobbiamo inventarci nuove forme di relazione e di pratica e in questa ricerca tutte dobbiamo sentirci coinvolte io vorrei invitare le compagnie a non avere rifiuti preconcetti per la Costituente a confrontarci tutte sui contenuti
Verifichiamo sui contenuti e sui progetti le nostre differenze solo così riusciremo a farle diventare produttrici di trasformazione certo è una sfida alta una soluzione di grande responsabilità che ci richiede un nuovo dispiegamento di energie
Ma noi a questa assunzione di responsabilità non possiamo sottrarci perché significherebbe rinunciare a praticare il conflitto in questo momento assegnare con la nostra soggettività questo processo
Non per ricevere un riconoscimento da parte degli uomini ma per dare espressione al conflitto
Prima di dare la parola a Giovanni Berlinguer alcune brevi in comunicazione alle ore ventuno la commissione elettorale si riunisce nella sua sede
I capi delegazione abbia la mozione due sono convocati domani mattina alle ore nove nella sala del coordinamento seconda mozione mettermi impennato
Domani mattina la prima compagnia iscritta a parlare la compagna dei poli della Basilicata
La seduta riprenderà alle ore nove Adesso parlo io compagno Giovanni Berlinguer
L'ultimo oratore dalla serata
Questa mattina
Ho sentito nelle parole del compagno Tortorella al quale vanno calorosissimi auguri perché riprenda si presto
Il posto di lavoro di lotta tre affermazioni interessanti
La prima è che in questi mesi si sono confrontate due ipotesi di trasformazione non una di conservazione e l'altra di liquidazione
Aggiungerei che si sono confrontate queste ipotesi nella coscienza di ciascuno al di là del voto
Fra i due terzi della coscienza che dava ragione al sì per me è un terzo che condivideva la preoccupazione del no o viceversa in altri spero o forse più che la coscienza mi perdoni non licenziati per questa semplificazione
Si sono confrontati due emisferi cerebrali di ciascuno quello che pare presi e dalle emozioni e sentimenti e quello che presiedeva allora il ragionati agli interessi realistici
La seconda è che anche il nome partito Comunista ad Hannover onorato ed altri infangato ha rappresentato una difficoltà aggiuntiva
Per l'alternativa politica in Italia
Non certo per le minacce che noi avremmo portato alla democrazia
Come ci ha detto dagli Stati Uniti d'America colui che abbracciò il maresciallo Graziani ad Arcinazzo
Noi abbiamo promosso difensore arricchito la democrazia in Italia l'abbiamo stimolata nei Paesi dell'Est
Ma perché purtroppo lento tardivo è incerto
è stato il nostro cammino non per la critica degli errori che ci che c'è stata
Ma per una ripulsa più ampia di un sistema economico politico che si autodefiniva socialismo reale
E questo ha influito ha influito sui rapporti politici in Italia e più ancora influito sull'animo della gente in particolare producendo un distacco con le giovani generazioni che non hanno conosciuto l'eroismo di Stalingrado
E che hanno giudicato per il dopo
Questi
Come è caduta l'acqua
No
Sul testo scritto a penna il testo sta sta scomparendo spero
Però dev'
La terza affermazione
è che per andare avanti oltre il diciannovesimo congresso
Bisogna organizzare la convivenza e il dialogo stabilite i diritti e doveri di ciascuno riconoscere le differenze e il contributo di a tutti
Credo che sarebbe assurdo indulgere alla parte dalla maggioranza tentazioni che chiamerei mi scusi il profilo il destinatario Marra maldestre
Come sarebbe sbagliato
Restringere o forzare in qualunque direzione regole che hanno funzionato nella fase congressuale e che sono ancor più importanti quando si avvia la fase costituente
Una fase in cui anche ad altri dobbiamo dare garanzia di poter partecipare tra uguali
E non da compagni di strada senza sentirsi impediti metà centralismi di partito nella centralismi di corrente
Regole aperte quindi ma chiediamoci tutti giova perpetuare la divisione per mozioni al di là dei problemi procedurali o disciplinari che non esistono
Quando il confronto si sposta sui programmi sulle politiche sull'organizzazione
Quando sia all'interno dei siti all'interno del noi esistono differenze devono esprimersi liberamente ed è interesse di tutti abbattere le barriere organizzative anche quelle psicologiche che possono impedire
Parlo di rapporti interni
Ma parlo più ancora degli impegni che abbiamo di fronte le lesioni le scelte politiche la fase costituente
Sulle elezioni di maggio e aggiungo sul referendum di giugno
Io non mi pento affatto di aver interrotto al cinema Capranica un filosofo che diceva
Per il successo della nuova formazione politica dobbiamo essere disposti a rinunciare a una parte dell'elettorato l'ho detto speriamo che succeda il contrario
Dopo il congresso dobbiamo tutti chiedere voti per il partito comunista come gli chiediamo
Le chiediamo partendo dall'esprimere dal fomentare l'idea che c'è un rischio che sia sciolto il partito è avverata una tradizione di lotta di valori morali di aspirazione alla giustizia
Oppure li chiediamo gettando tutti nel piatto della bilancia di una bilancia instabile incerta la capacità di porre questa tradizione valori aspirazioni al servizio una sinistra più ampia
Che può essere la sola carta vincente per contrastare la corruzione per dare speranza
Sulle scelte politiche vogliamo confrontarci davvero sulle difficoltà dei sindacati
Su un sostegno pieno e responsabile che dobbiamo dare agli studenti sulla politica estera oppure dobbiamo cercare come è stato detto esplicitamente
I temi che possono scardinare al suo interno la maggioranza del sì
Senza troppo riguardo per i contenuti
Sul disarmo per esempio
Io sono convinto che è possibile e necessario
Associare all'azione diplomatica un vasto movimento di massa dobbiamo farlo ma per quali obiettivi
L'abolizione dell'esercito
E l'uscita unilaterale dell'Italia Barbaro nato mi sembrano invettive assai poco mobili tanti
Anche se nobili aspirazioni
E proprio mentre due obiettivi per i quali abbiamo già lavorato e ottenuto consensi
Consensi ampi il dimezzamento della leva l'abolizione graduale dei blocchi militari
Obiettivi che sembravano utopistici prendono oggi consistenza queste la scelta
Anche se le resistenze al raggiungimento di questi obiettivi sono notevoli e c'è il tentativo di demolire un blocco militare vi espandere l'altro con l'annessione successive
Sulla fase costituente c'è stato uno straordinario interesse preoccupato è speranzoso verso le proposte del Partito comunista
Spesso con motivazioni contrastanti
Non sarà facile l'aggregazione neppure la comunicazione tra queste forze né ora nel nuovo partito ma dobbiamo chiederci
Vogliamo lavorare tutti a partire dalle sezioni
Per associare ambienti persone tendenze che hanno espresso interesse
Comprese quelle nobilissima e del no esterno che sono timorose per l'eventuale perdita di valori orizzonti che devono avere piena cittadinanza
Oppure si lascia questo compito che ha espresso il sì e in questo modo l'operazione rischia di essere sminuita o sbilanciata o tutte e due
Vogliamo aprirci al confronto con altre culture progressiste per arricchire la Teoria
Che non si forma nei laboratori
Ma si forma nel confronto
E la pratica
Come abbiamo fatto nel passato antico e recente contaminando CIA aggiornandoci
Con la cultura ambientalista con la cultura femminista con la cultura della non violenza
Oppure come ha detto Asor Rosa dobbiamo stabilire a priori
Quali correnti e persino quali intellettuali siano progressisti Pragma tristi autoreferenziali deboli o forti
E perciò reprobi o lodevoli
E perciò affermando non una forza ma un'autosufficienza che è stata rigidità chiusura e infine debolezza
Apriamo quindi il confronto sul programma e sugli schieramenti
Anche fra noi non sarà facile
Cimentarci col problemi reali del governo di questa economia e di questo sta e con gli altri
Il confronto è un terreno più fertile ma non è un terreno facile anche col Partito Socialista Italiano non è la storia non sono lì virologia e che ci dividono oggi
Sono spesso i programmi le scelte come nel caso delle droghe
è stata innescata dal Partito socialista al di là dell'orientamento della legge
Molto discutibile una pericolosa rincorsa repressiva
Scegliendo un solo versante quello per la sicurezza illusoria
Su un problema che richiede invece di associare sicurezza reale solidarietà perché il solo mezzo per vincere le loro
è stata innescata una rincorsa nella quale ha giocato al più uno
E questo più uno e la pena di morte Arnaldo Forlani
Si è detto è una sortita emotiva
Non credo intanto perché Arnaldo Forlani e privo totalmente di emozioni
E poi perché c'è un calcolo politico politico-elettorale
Lo stesso temo che ha spinto il Partito repubblicano a fare l'ostruzionismo contro il governo di cui fa parte sulla questione degli immigrati
Suscitando certo senza volerlo sentimenti e risentimenti pericolosi per la convivenza civile
è molto positivo in questo quadro che il Partito Socialista Italiano al Governo in Parlamento
Abbia tenuto fermo sui punti essenziali
Quelli non dimentichiamolo
Sui quali c'eravamo trovati insieme in tanti
In piazza del Popolo a Roma nella grande manifestazione di novembre
Può essere fertile anche ma non è facile al confronto sulle riforme politiche e istituzionali
Perché c'è di mezzo un potere che si intreccia con la questione morale
Come ha detto Occhetto il maneggio di denaro da parte dei politici in ragione del disgusto per i cittadini
Non sbaglia avemmo se portassimo agli altri partiti un'accusa indiscriminata di corruzione
A volte purtroppo purtroppo a volte viene da loro stessi esponenti
Nella giornata conclusiva del dibattito
Al Senato sulla legge sugli immigrati compagno Martelli parlava con la mano in tasca
A un certo punto l'aggredito da lontano
Uno dei dirigenti della Democrazia Cristiana
Trattandolo da da da maleducato da eccetera eccetera eccetera è un compagno socialista occupa il senatore socialista detto per una volta che è un socialista tiene le mani nelle proprie tasche questi lo aggredisco
Ma non voglio
è stato il socialista voglio
è un errore
è un errore lo ripeto e mi scuso se questa per questo netto
è un errore
Portare agli altri partiti un'accusa indiscriminata perché non è vero
E perché alla radice non ci sono soltanto comportamenti impersonali morali ma ci sono strutture istituzioni norme che devono essere modificate che riguardano tutti riguardano anche noi
Ho visto che il Congresso ha colto con entusiasmo la decisione
Di scegliere di non partecipa proposta di non partecipare come rappresentanti politici ai comitati di gestione delle due stelle che dovrebbero formarsi dopo le elezioni degli enti locali
Qua e là debbo dire avevo trovato minore entusiasmo per i nostri ottimi rappresentanti dei comitati di gestione
è bene che si preannunci questa decisione
Ma è necessario impedire ora in Parlamento che passi una legge governativa che consolida e moltiplica l'ingerenza dei partiti nelle unità sanitarie locali
E che aggrava la tendenza verso un solo tipo di riforme istituzionali distorta e
E si sono realizzate in Italia negli ultimi decenni quelle che hanno moltiplicato il ceto politico
E l'ingerenza dei partiti nell'economia dei servizi e nella società civile
Aggravando così la separazione tra governanti e governati
In questa moltiplicazione separazione c'è anche una nostra sia pur minore responsabilità
Consociativa
Forse questa è una legge generale di tutti le istituzioni di tutti gli apparati ma è una legge che contrasta l'efficienza la democrazia
Sia nel partito condivido perciò l'esigenza di restringere gli organismi dirigenti perché possono dirigere anche se temo che si andrà in altre direzioni
Sia nel paese dove è necessaria
Questa riduzione e semplificazione e trasparenza
Dello stato dei servizi e dove assistiamo una crescente sfiducia e a pericolose restrizione dei cittadini e della democrazia dei diritti dei cittadini e della democrazia una democrazia per i forti che opprime deboli e che frena anche tra i forti
Quelle energie produttive intellettuali e morali che non vogliono soggiacere alle regole legali e a volte a quelli legali del potere con vanno per tutti
Un fenomeno simile
Di restrizione sostanziale della democrazia
Della democrazia sul piano mondiale rischia di prodursi
A livello internazionale e ne parlo alla fine anche perché compagno Asor Rosa stamattina l'intervista all'Unità ha rimproverato a Occhetto e di aver seguito lo schema tradizionale delle relazioni della Terza Internazionale prima
Politica internazionale poi politica interni al partito io credo che petto ha fatto una relazione originale e innovativa sul piano politico forse l'unico elemento tradizionale è stato la lunghezza
Un fenomeno simile di restituzione sostanziale della Democrazia rischia di prodursi sul piano mondiale dove il terzo il quarto mondo che sono in questo mondo non in un altro pianeta
Rischiano dopo aver subìto i danni della contrapposizione tra i blocchi di essere emarginati e dimenticati nella costruzione della pace
Che non può essere soltanto composizione dei conflitti e scomposizione delle alleanze militari
Che deve essere impegno comune per le sorti di ogni nazione di ogni uomo di ogni donna e di ogni bambino che si affaccia alla vita e che ha diritto alla vita
Se ne parla poco di questi quattro quinti dell'umanità ne abbiamo parlato poco anche noi eppure l'Europa e la sinistra europea hanno in questo campo grande responsabilità i grandi possibilità
Perché il Sud del mondo non ha bisogno oggi solo di una solidarietà che a volte generica interessata ipocrita e perfino Pilo chiosa
Ha bisogno che qui al Nord si trasformino sostanzialmente le produzioni consumi la cultura i sentimenti questo deve essere l'impegno che assumiamo in base alla migliore tradizione della nostra storia e in base all'esigenza del futuro
A due ultime comunicazioni la Commissione verifica poteri è collocata
Per le ore nove di domani mattina nella sua sede il sottogruppo università abbia la commissione politica
Si riunisce domani mattina alle ore tredici nella sala della commissione politica la seduta è tolta domani mattina alle nove precise
E qui