"Principi d'identità del movimento e tutela dei diritti"

Vi pregherei di prendere posto sei relatori
Possono raggiungere il tavolo della presidenza
La strada
Vuoi per
Io pensavo rispettare l'ordine alfabetico
E lì
Caso chiedo al
Allora
Anche se non tutti quanti i nostri ospiti sono ancora giunti molti hanno chiamato ci raggiungeranno nel corso di questa nostro incontro se poi mi consentite
E mi presta per la vostra attenzione vorrei aprire
Questo nostro incontro ricordando che tra gli scopi dell'Assemblea nazionale del Movimento federativo democratico che via riuniti questa sera
Oltre a quello principale affidatogli dal congresso di Chianciano del mille novecentottantanove di riformare lo statuto del Movimento federativo democratico via anche quello di aprire una specifica collaborazione una comune riflessione tra il Movimento federativo democratico le sue organizzazioni e il rappresentanti del mondo della cultura in particolare degli intellettuali dei rappresentanti delle forze politiche e sociali
Ebbene grazie alle qualificate gradite adesioni che abbiamo ricevuto a quest'incontro pensiamo che questa sera almeno questo scopo lo abbiamo raggiunto e permettetemi subito
Di ringraziare di salutare anche a nome vostro i partecipanti a questa in questo incontro Massimo D'Alema
Leopoldo Elia Giovanni Ferrara Paolo Flores d'Arcais Paolo Giuntella Giacomo Marramao Cesare Pinelli e Pietro Scoppola per quanto riguarda Giovanni Ferrara Pietro Scoppola
E Giacomo Marramao li stiamo attendendo dovrebbero arrivare a minuti
La prevista come voi sapete dalla posto dall'invito anche gli interventi Di Gennaro Acquaviva di Mario Tronti quali si scusano ma purtroppo non possono essere presenti per impegni sopraggiunti
Siamo consapevoli che questo incontro cade in un momento molto delicato sia per le vicende internazionali che riguardano il mondo politico internazionale ma anche a livello nazionale sappiamo dei momenti molto particolari che sta vivendo il nostro Paese non ci nascondiamo anche l'appuntamento con la siamo alla vigilia di una importante congresso che riguarda il partito comunista italiano certamente noi crediamo che l'oggetto di questo incontro comunque non sia indipendente sia fuori luogo rispetto al dibattito che lega l'internazionale nazionale si sta svolgendo è costituito come voi sapete dalla presentazione di due documenti
Principi di identità del movimento e la dichiarazione sulla tutela dei diritti che oggi rendiamo pubblici e sottoponiamo al giudizio dell'opinione pubblica nazionale
Sottoponiamo al giudizio delle forze politiche e sociali e questa sera al giudizio dei nostri ospiti
Questi due documenti sono stati redatti e approvati dall'Assemblea nazionale del Movimento federativo dopo un lungo itinerario di riflessione e di studio
Durato circa otto mesi che ha visto coinvolte le commissioni dell'Assemblea nazionale i consulenti dell'assemblea stessa un po'tutto il movimento è anche parti esterne al movimento in seminari conferenze di organizzazione
Questi documenti si pongono tra l'altro vorrei sottolinearlo in un contesto particolare di una fase costituente inaugurata si anche nel Movimento federativo democratico con il congresso straordinario del mille novecentottantanove i documenti sono rivolti non solo come ricordavo prima adottare il movimento di un nuovo Statuto
Ma soprattutto da una parte a fissare i principi ispiratori delle MF di a mettere a punto le sue finalità politica e strategica
Ma nello stesso tempo i documenti sono rivolti ad offrire al Paese una nuova forma di rappresentanza sociale fondata sui poteri democratici di base per la tutela effettiva dei diritti dei cittadini
E permettetemi prima di ritornare le mie funzioni di presidente che distribuirà la parola tra i relatori di quest'incontro
Di sottolineare brevemente quelle che penso possano essere tre questioni che stanno a cuore a noi ma pensiamo possano riguardare un po'la lettura
Dei documenti perché pensiamo possano costituire diciamo prescelte chiave che sono alla base dei documenti che oggi presentiamo la prima a che vedere con la sfida che il movimento con questi testi accetta che quella di partecipare alla soluzione della questione democratica
In uno scenario di dimensioni mondiali costituito e caratterizzato dalla crisi degli Stati nazionali da una parte dal contestuale processo di liberazione
Uno scenario che si manifesta in modo drammatico nei Paesi dell'Est ma che riguarda noi crediamo l'abbiamo detto molte volte direttamente anche la nostra società da qui la candidatura l'aspirazione del Movimento federativo democratico ad essere in senso pieno un soggetto politico generale da qui la prima scelta chiave che in qualche maniera vogliamo richiamare alla vostra attenzione
Di Bach una Movimento federativo che si propone come soggetto politico generale diverso dai partiti e diverso dalle associazioni tradizionali forse perché più legato
Alle esperienze vissute dei cittadini organizzati più che a un modello astratto di organizzazione politica ma avremo modo nella riflessione della discussione da qui a un momento che si aprirà di approfondire questa che noi crediamo sia un punto centrale del nostro dibattito Secondo scelta chiave che vorrei riportare la vostra attenzione riguarda il primato che il Movimento federativo democratico assegna alla tutela dei diritti dei cittadini sull'affermazione
Dei diritti stessi sulla semplice riconoscimento o proclamazione
Pensiamo che assegnare un primato alla tutela di diritti
Sia abbia un significato particolare che è quello di coinvolgere direttamente una dimensione politica
Del problema che non ha niente a che vedere con un discorso di carattere etico e morale in altre parole la tutela cui noi ci rivolgiamo quel quella quindi ci riferiamo è una tutela dei diritti è strettamente collegata al governo alla governabilità del Paese nell'attuale disordine degli interessi nell'attuale frantumazione degli interessi sociali che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi
Siamo in altre parole all'interno di della dialettica istituzionale della discussione che all'interno delle nostre istituzioni del rapporto tra Stato e società se aperto non tanto e non solo da oggi e la questione della tutela si pone quindi per noi come una soluzione realista al rapporto tra governabilità e soggettività tra interessi particolari e interessi generali
E qui vedete affiora con forza il tema a noi molto caro della concretezza
La volontà di coniugare la discorso la riflessione teorica con la prassi politica con l'agire politico di ogni giorno
E dobbiamo a questo punto registrare anche rispetto a questa funzione tra noi tra le più importanti come quella legislativa per esempio una certa inadeguatezza
Dei partiti a sporgere questa funzione e quindi la necessità perché la tutela dei diritti dei cittadini sia sottoposta in qualche maniera al controllo democratico e dei poteri di base
La proposta del movimento e poi che siano i cittadini in definitiva in prima persona i protagonisti di questa tutelare i diritti e qui la terza e ultima scelta che chiave che vorrei riportare perché in qualche maniera sottende
Tutti e due i documenti
Intendiamo qui per cittadino non tanto il cittadino visto come utente e utente di servizi ho avuto è un cittadino facente parte di un'associazione all'interno di queste in qualche maniera assorbito ma il cittadino comune
Un tema questo anche molto caro al movimento e che avete sicuramente rintracciato perché l'ha fatto all'interno di tutte e due documenti
L'ipotesi politica del movimento e collegate in altre parole al consenso e direttamente della maggioranza dei cittadini quindi non tanto un discorso rivolto ai più deboli agli emarginati al terzo della Società escluso
Quanto a proprio a quei cittadini comuni che vivono perennemente sul filo del rasoio tra una normalità che non è mai definitiva e la periferia stazione il maltrattamento il vilipendio che stanno in agguato dietro l'angolo
Quindi un cittadino che in qualche maniera raccoglie una con un numero notevolissimo di problemi su di sé e che ripeto non è un fatto da circoscrivere a pochi ma riguarda la maggioranza
Nel nostro paese pensiamo al ai giovani pensiamo agli anziani pensiamo al cittadino inserita in contesti urbani a contatto con industrie in zone sottoposte a rischi naturale
Dopo aver richiamato brevemente quelli che sono le finalità di questi documenti e le scelte che in qualche maniera a mio avviso perlomeno li sottendono
Perdonatemi ma vorrei spendere due parole su una proposta di svolgimento dei lavori pensavamo di assegnare a ciascuno dei nostri relatori quindici minuti
Consentire tra un intervento e l'altro anche possibili Repliche anche interruzioni perché per facilitare in qualche maniera un dialogo tra i nostri relatori per consentire quindi una migliore interazione tra i nostri ospiti
Se ci sarà tempo eventualmente daremo la parola a chi dal pubblico la richiederà concluderà questo nostro incontro il segretario politico nazionale Giovanni Moro dai quindi senza altri indugi la parola a Paolo Flores d'Arcais per il primo intervento
Credo che
La cosa più importante di questi due documenti che ci sono stati presentati sia il fatto che e si non sono una dichiarazione di intenti sulla base dei quali si svolgerà l'attività di un di un gruppo di un organismo di un movimento che nasce ma al contrario sono il prodotto la sintesi
Penta privo di sistemazione
Teorico statutaria diciamo così
Di una pratica anzi di una lunga pratica
Per cui Caroleo diceva nascono da otto mesi di riflessioni e di studio per me la cosa più importante non è questa è che nascono da parecchi anni di pratica di quegli stessi principi
Che qui vengono sistematizzare
E quindi a me interessa
Discutere
Il valore di queste dichiarazioni
Non tanto e non solo sotto il profilo culturale perché sotto questo grandi novità è difficile realizzarle la l'elaborazione
Teorica su questi temi se la consideriamo un campo internazionale vastissima quindi al massimo si tratta di scegliere il meglio che una lavorazione già fatta presente
Quanto mi interessa proprio discutere
Che cosa ha significato di nuovo
La pratica di questi principi
E anche una serie di Problemi e forse qualche contraddizione anzi sicuramente una contraddizione che poi io vedo
Insiti in questa pratica o meglio in siti
In ciò che
Serve poi a questa pratica per svolgere tutta la sua
Efficacia politica e che invece mi sembra trascurata da questo movimento
Allora come prototipo
Della pratica da cui nasce questa dichiarazione di intenti e che la rende significativa perché ad organizzare documenti si può essere capaci in tanti a praticarli prima di sistematizzare ivi pochi lo hanno fatto in questo Paese pochissimi
Quale prototipo io credo si debba prendere l'iniziativa a che non solo è la più nota ma io credo che anche la più articolata ed efficace benché sicuramente non la sola del movimento federativo democratico cioè il Tribunale dei malati
Il lavoro che da anni viene svolto attraverso i tribunali i malati a queste
Fondamentali caratteristiche
è un'azione puntuale cioè su un tema
Su un tema concreto quindi su una su un se su uno spicchio parziale della realtà
è un'azione diretta ma diretta in un duplice senso
Cioè viene svolta direttamente
Da un movimento come il Movimento federativo democratico che è un movimento della società civile e quindi impegna direttamente dei cittadini che si associano in quanto esponenti della società civile in cui vivono
Ma è diretta nel senso che poi punta arrendere Soggetti capace di iniziativa
Quelli che invece
Di quello spicchio di realtà il sistema sanitario sono dei protagonisti oggetto cioè dovrebbero essere dei protagonisti e invece sono degli oggetti i malati
Gli utenti un suggerì un soggetto particolarmente debole
Esposto
Esposto a tutti i possibili ricatti che vivono una condizione di disagio che quindi hanno un potere contrattuale debolissimo
In più questa azione avviene individuando
Uno dei settori dove le contraddizioni
Della gestione pubblica sono particolarmente macroscopica
Che l'incredibile contrasto fra ciò che dovrebbe essere in un Paese civile un servizio come quello sanitario che ciò che in realtà
Incredibile contrasto fra ciò che in alcune zone anche ciò che in altre per cui in alcuni ospedali molti purtroppo entrare significa rischiare di peggiorare la propria situazione in altri abbiamo a che fare con strutture straordinariamente avanzate sul piano europeo
E tutta un'altra quantità di contraddizioni
Che per esempio
è un in ospedale uno dei luoghi dove le contraddizioni della politica sindacale emergono in tutta la loro drammaticità
Ed è uno dei luoghi
Principali
Del degenerazione partitocratica
Ecco nello scegliere quindi un'azione puntuale diretta e mirante a trasformare degli oggetti cioè dei sudditi in utenti attivi e cittadini e soggetti di lotta per i loro diritti
Già in queste semplici scelte
Che un tempo sarebbero state considerate nemmeno riformiste ma addirittura assistenziali qualcosa di di poco diverso dalla San Vincenzo
Invece io vedo ho visto fin dall'inizio
Come sanno gli amici del Movimento federativo una delle iniziative politiche più nuove interessanti in questo Paese
Perché semplicemente nell'impegno per queste cose all'apparenza così concrete quindi ristretta rispetto a modo di intendere la politica in grande
Si entra invece in rotta di collisione e si rompe quella che è la logica della partitocrazia
Cioè la logica della degenerazione del sistema politico
In Italia e si entra in rotta di collisione di in conflitto con quella che è stata la forme che
La forma forse peggiore comunque una forma straordinariamente virulenta di privatizzazione vera nel settore pubblico
La spartizione fra partiti è una forma altamente efficiente dal punto di vista dei partiti di privatizzazione della cosa pubblica che non obbedisce più ha necessità pubbliche obbedisce semplicemente a interessi di piccoli gruppi oligarchi
L'ospedale in mano alla partitocrazia non è più una struttura il cui scopo è curare la sofferenza di alcune persone
E possibilmente eliminarla
Ma il cui scopo e ragione sociale effettiva diventa lucrare voti
Oppure lucrare tangenti
Questo è se noi analizzassimo il funzionamento degli ospedali
Sapendo che la loro vera ragione sociale questa lucrare voti e ricreare tangenti noi
Capiremmo
La logica
E la
Straordinaria efficienza per esempio non so della delle ore della USL di dove
Impazza il signor
Macrì detto Ciccio Mazzetta che efficientissimo
Se si sa che questo è lo scopo di di uno
E d'altro canto l'ospedale serve da prototipo di un'altra serie di situazioni sociali
Dove si evidenzia un conflitto che un tempo si era sempre cercato di nascondere un conflitto che spesso esiste che non si può più esorcizzare facendo finta che non ci sia fra lavoratori e utenti
Qui la cosa è particolarmente drammatica perché l'utente appunto un soggetto particolarmente debole e in quel momento sicuramente emarginato che a bassissima capacità contrattuale su cui si scaricano tutte le contraddizioni ma questa situazione ci permette di considerare
Come interessi in contrapposizione fra lavoratori e utenti
In forme diverse esistano potenzialmente in tutti i servizi pubblici e quindi si trae un anno una forza democratica debba riuscire mettere le forme per padroneggiare lì per il possibile risolverli ma certamente non legali mentre tutta la tradizione del movimento democratico in Italia è stata sempre quella di pensare che si trattasse di che interessi dei lavoratori e degli utenti coincidessero contro gli interessi dei
Dei padroni ora questo
Nel settore pubblico che nel settore pubblico partitocratico Sato
Più che mai si è risultato
Non funziona
Quello che io
Perciò credo come problema
Da parte di un movimento e quindi e che risulta anche poi nella formulazione di questa dichiarazione perché appunto che la formazione di questa dichiarazione coerente con la pratica fatta
La difficoltà che io vedo non risolta
Del passaggio critico e cruciale per cui da un movimento di lotta che rivendica e talvolta impone diritti perché tribunale dei malati talvolta in certe situazioni è riuscita a imporre di fatto alcuni dei diritti
Si passi a quella che
Si deve chiamare istituzionalizzazione e cioè trasformazione di obiettivi di lotta in risultati stabili e cioè in acquisiti in acquisizioni di legge per cui il cittadino l'utente venga garantito dalla legge in quei suoi diritti altrimenti
Il riconoscimento di questi diritti
Diventa il frutto di una guerriglia permanente di una sorta di lavoro di Sisifo affidato a mutevoli rapporti di forza
Mutevoli
E difficili perché ovviamente
Non solo per quanto riguarda il tribunale i malati ma altre esperienze che ha fatto il Movimento federativo democratico
La ricostruzione le zone terremotate altre situazioni del genere da una parte vi sono dei soggetti particolarmente deboli anche perché provvisori il malato
Si spera che sia malato solo per un certo periodo di tempo il terremotato senza casa anche e dall'altra invece vi sono soggetti forti e stabili
Istituzionali quindi
Il riconoscimento la realizzazione di certi diritti non può essere affidato solo a quello che è l'impegno quotidiano di lotta di questi organismi
Che il Movimento federativo democratico ha messo in piedi o anzi che il Movimento federativo democratico coordina
Perché poi hanno una loro strutturazione autonoma
Il problema cruciale diventa riuscire a consolidare e quindi a istituzionalizzare
Questi diritti
E io credo che da questo punto di vista il Movimento federativo abbia un certo una serie di timori timori che io ritengo finiscano per essere paralizzanti rischino di dissipare in parte tutto lo straordinario impegno civile e politico di questa forza
La paura di giuridici Zare i rapporti
Come se riuscirà a garantire per legge
Rapporti nati da uno scontro in cui si sono riuscita a coinvolgere vasti strati di popolazione sia un rischio non è affatto un rischio credo debba essere lo sbocco
Lo sbocco necessari
E un atteggiamento che non mi convince del tutto nei confronti della politica su questo chiuderò dopo ma spiego in che senso mi sembra che voi ancora abbiate paura di giuridici insegnare
Ribon ai malati ha organizzato le sue rivendicazioni una carta dei diritti del malato e sicuramente vuole che si trasformi in legge anzi c'era stato anche un un progetto di legge
Tuttavia io ho trovato un una duplice debolezza e in quel progetto di legge
E nell'azione decisa per imporlo in Parlamento
E cioè quel progetto di legge prevede
Tutta una serie di riconoscimento di diritti quindi di doveri della controparte
Medici infermieri eccetera senza sanzioni privo di sanzioni io ritengo che quello di fare leggi senza sanzioni sia un abitudine in Italia abbastanza diffusa che vanifica
Il concetto stesso di legalità
Cioè che rende le leggi
Bene che vada delle grida
E cioè qualche cosa che non viene presa sul serio che dovrebbe avere un'efficacia morale ma che finisce per avere un'efficacia immorale nel senso che si incomincia a prendere sul serio la le poco sul serio il concetto stesso di legge si capisce che si possono fare le leggi e poi si può fare a meno di obbedire alle leggi stesse tanto non si corre nessuno
Io credo che se si vuole come mi sembrava mi sembra ancora intenzione del del Movimento federativo trasformare le carte dei diritti in leggi si debba avere il coraggio di andare fino in fondo
Se si stabiliscono dei doveri da parte di doveri che vanno dalle cose più elementari il fatto che si debba portare un cartellino per rendersi riconoscibili al cittadino utente il fatto che non si capisce perché negli ospedali in certi ospedali ma molti uno entra e sembra di stare in una fumerie ha perfino alle volte nelle camere operatorie c'è già una legge dello Stato che proibisce questa negli ospedali le sanzioni dovrebbero essere particolarmente
Dovrebbero essere speciali
Nel fatto che il malato ha diritto ad essere informato
E quindi il medico un po'considerare un fastidio supplementare il fatto che il familiare o il malato stesso chiede di San il malato non è un numero il malato non va trattato
Con il tu sono piccoli dettagli ma chiunque
Abbia la sgradevole
Avventura di dover girare gli ospedali sa quanto queste piccole cose sono decisive
Per esempio per uno stato d'animo psicologiche poi influisce sulla guarigione tutte queste cose se diventano dei diritti dei diritti legalizzati devono comportare delle sanzioni per chi ha questi per chi non li riconosce per chi a tiene dei comportamenti che disconoscono questi ecco io credo che
Ci sia una ragione però se
Su questo non andate fino alle logiche conseguenze che la Regione sia che
Ad andare fino in fondo su questo non solo per gli ospedali ma per i vari settori in cui operate e per gli altri settori in cui è sperabile che voglio altri movimenti riescano ad operare si entra in un conflitto insanabile
Frontale con la partitocrazia
Ieri con la partitocrazia anche di opposizione
Oggi con la partitocrazia di governo
Visto che l'opposizione sembra aver deciso di rompere radicalmente con un passato che è stato anche di subordinazione
All'andazzo partito
A me sembra invece che voi questo scontro frontale con la partitocrazia non lo vogliate
Rischiare perché resta in voi una certa Nostalgia
Per gli accordi fra i due partiti che voi avete sempre definito popolari
Io ricordo questa critica averla già fatta quando ci fu la presentazione di
Di un volume di indiscreti di uno dei vostri massimi dirigenti
Perché a me sembra che considerare che un partito in quanto popolare cosa buona sia un di per sé un errore un partito può essere popolare di massa essere cosa pessima
Di per sé la caratteristica popolare cioè il radicamento fra la gente può significare tutto ma può significare anche il tutto nel senso peggiore il termine il partito peronista è un partito ad assoluto radicamento popolare eppure è un nemico della democrazia
E il partito nazista era un partito al radicamento popolare come forse nessun altro nella storia visto che mentre Berlino stava per cadere c'era ancora dei ragazzini che nome di quel partito andando a farsi dei ragazzini gente poi di Anita che andava a farsi
Ammazza
Quindi di per sé naturalmente questo non riguarda i partiti popolari in Italia voglio dire che in linea di principio essere popolari non significa niente conta la politica che si fa
E allora
Da questo punto di vista ecco conta solo la politica che si fa se ci sono partiti che non vogliono rinunciare
Radicalmente alla pratica dell'occupazione e spartizione delle risorse pubbliche questi partiti si comportano da nemici della democrazia siano piccoli siano gran a me sembra che i partiti di governo
E massimamente questo Governo e cioè la logica del campo
Che vorrebbe diventare il regime del camper per gruppo e qui c'è una vera aria di regime
Che hanno dato vita
A una
Spartizione
Sistematica sfrenata come mai e quindi una privatizzazione della cosa pubblica che non si era mai vista in questo Paese e un attacco sistematico che mai si era visto a due elementi decisivi per la democrazia
L'indipendenza della magistratura e quindi colpire tutti i giudici scomodi e l'indivia e la libertà di stampa colpire tutte le voci ancora libere
Ecco proprio perché siamo in questa situazione sia necessario passare da un atteggiamento verso la politica che facciamo riferimento ai partiti popolari con qualche Nostalgia per i tempi
Della solidarietà nazionale che io non riesco francamente a capire
E invece passare a una logica per cui il rapporto con i partiti
Di per sé non viene più considerato con sospetto
Tutt'altro anzi si considera necessari esattamente come arrivare alla giuridici già azione di certi risultati si ritiene si deve ritenere necessaria rivali anche alla politicizzazione
Di certe iniziative e cioè ad avere poi un rapporto privilegiato con la politica che recepisce queste spese che recepisce pienamente spinte nate autonomamente nella società civile le recepisce non le deforma le utilizza sia chiaro le recepisce
Quindi non più un atteggiamento generale di sospetto verso la politica anzi la necessità di
Ritornare alla politica sotto a a a trecentosessanta gradi
Perché si tratta di liberare la società civile non già dalla politica ma dalla incapacità di fare politica cioè dalla soffocamento operato dalla partitocrazia
E però al tempo stesso volendo riconoscendo la necessità di una dimensione squisitamente politica e non semplicemente di impegno politico nella e della società civile distinguere nettamente fra forze politiche vecchie nuove sulla base delle risposte concrete che esse danno ai programmi che dalla società civile scaturiscono e in primo luogo da questa questione cruciale che l'occupazione e spartizione di risorse che invece devono essere pubbliche ed obbedire a interessi a interessi pubblici
Quando negli anni scorsi questi sospetti verso la politica in generale
Potevano avere anche potevano trovare un sostegno in un clima che era appunto il clima
Di consociativismo
Oggi per fortuna quel clima è finito si è rotto
Ed allora non c'è né più non non si può più nemmeno invocare una situazione che in qualche modo rende alimenta un sospetto generico verso la politica al tempo stesso un interesse
Un atteggiamento privilegiato versi partiti cosiddetti popolari oggi la situazione è tale per cui è necessario tornare anche alla politica in senso pieno
Ed è necessario discriminare
Energicamente fra politica e deriva partitocratica
Inutile dire perché il clima di un tempo si è rotto perché il segretario di un di un partito
Ha deciso
No come un gesto di discontinuità di porre fine
Ma tutto ciò che vi era stato
Di paralizzante anche in un'esperienza che pure ricca di tante
Di tanti sacrifici e di tante lotte democratica un quella del Partito comunista
E proprio in vista della rottura di un clima paralizzante che tende a regime e che impedisce ogni
Possibilità di alternativa in questo paese per cui credo che si tratti oggi di
Continuare ad avere un radicamento essenziale nella società civile in piena autonomia ma di diventare più esigenti nella politica verso la politica
Puntare a tradurre in leggi il proprio lavoro leggi in senso pieno
E non avere più nessun rispetto per la logica degli schieramenti della politica ufficiale
Si fanno proposte chi ci sta del mondo politico è un amico chi non ci sta è un avversario nessun a priori
Favorevole perché popolare o negativo perché non popolare ma la logica dei programmi politici e quindi del ritorno della società civile a poter contare fino in fondo e a liberarsi
Da quello che il soffocamento partitocratico di governo e rischi sempre più precisi di vero e proprio regime grazie
Vorrei ringraziare sarà possibile
L'abitacolo
Lapidario qualificante non vorrei entrare nel merito di ogni intervento anzi vorrei vincere particolare i nostri ospiti ad evitare loro nel merito delle cose dette loro colleghi quindi interrompersi replicare a
L'azione civile
Ancora acquisita etiche il Movimento federativo democratico che terribile dalle parole di Flores d'Arcais continua tenete appiccicata addosso di nostalgici del compromesso storico
Devo dire la verità e Flores d'Arcais alla rilevata vuol dire che ancora bisogna ancora lavorare Lazzaro addosso ritenevamo in qualche maniera che il Congresso Elia novecentottantacinque
Fosse stato per noi una tappa importante di determinazione specificazione per quanto riguardava quella nostra attenzione ai partiti popolari alle culture popolari il rapporto tra il Movimento federativo democratico e questi partiti il richiamo anche di Flores d'Arcais alla presentazione del libro federati vitati risale alcuni anni fa mi fa credere probabilmente che c'è stata una
Scarsa frequentazione che forse mi induce a ritenere
Che una mente anche la riflessione movimento affatto non sono stati colta appieno Mario permettevo della verità di fare sui piccoli sottolineature tale subito dopo la parola
A Paolo Giuntella la prima lo ringrazio che ha messo a fuoco forse meglio di quanto si Fossati poco fa nei documenti
Il significato contento di significati
Nel quale si colloca il il nostro lavoro particolari gruppi riguarda il ruolo noi riteniamo debba assumere il cittadino comune quando nel documento dichiarazione sulla tutela dei diritti umani evidente dell'attività si voleva mentre sottolineare quell'accesso alla politica ed i soggetti titolari di poteri di base che il Movimento federativo democratico intende interpretare come un vero potere costituzionale
Che passata nella nostro movimento con il nome di Sesto potere io penso che probabilmente i riferimenti di Flores d'Arcais a questo tema in ordine al soggetto debole alla rottura degli schieramenti la logica la partitocrazia
Abbiano colto appieno questo elemento che per noi è molto importante che è legato al tema della federativi da secondo è il rilievo che Flores d'Arcais apposto al tema delle leggi e questo evidentemente è un tema molto aperto molto dibattuto che vorrei anche fosse riportato negli interventi di chi prenderà adesso la parola in un momento mi sembrava comunque dove la crisi da legislazione la critica all'aggiudicazione fosse in questo momento molto ampia monto sottolineata molto accentuata
Si parla appunto di delegificazione di deregulation di decentramento amministrativo di volo della giurisprudenza in altre parole c'è tutto un orientamento politico scientifico culturale che va contro in qualche maniera una e linea di giuridica azione proprio per la Scala
Il rilievo che oggi si è visto anche leggi approvate in poco tempo che hanno avuto questo impulso da parte tutti i partiti poi hanno rischiato di non essere appunto attua fate applicate proprio perché come abbiamo sempre detto non sempre necessario o e risolutivo fare una legge se poi queste leggi non hanno le gambe per camminare
In questo senso comunque Flores d'Arcais un po'incontro spinta in controtendenza sottolinea probabilmente un aspetto in C dandoci
A percorre quella strada che molti in qualche maniera che l'hanno percorsa nel passato l'anno in qualche misura accantonata ma questo sicuramente costituita oggetto di una riflessione proprio su questo tema cura anche sentire il parere di Paolo Giuntella cui passo la parola per carità
Comunque già non avrà modo di parlare alla conclusione ma se vuole dire qualche cosa anche nel corso lasciando anche il dibattito io vini chiamerei per cortesia alla brevità degli interventi se poteste termine quindici minuti la parola Paolo Giuntella
Verbale
No dicevo io molte energie con intuibili o meno non mi fa certo problema eventuale Nostalgia della solidarietà nazionale
Che certamente fu momento per certi versi a dice del consociativismo ma va ben altri anche forse l'inizio della fine del consociativismo qui
E in fondo una esperienza
Che apparentemente dovrebbe essere Conso dirà considerata consociativa ed invece la prima che in Italia forse l'unica Borromeo ambulanze ad una logica di alternanza quella
Appunto dimostra che
Su un certo itinerario si può arrivare anche a delle forme
Invece di al alternatività un'alternanza politica in fondo
L'esperienza della Giunta Orlando di Palermo
E l'unica esperienza a parte qualche altro caso locale
A via un altro ma di dal punto di vista politico molto significativa di
Alternanza realizzata sia pure a livello locale il nostro Paese bombardando Monzino una logica che dovrebbe essere simile sul piano politico a quella che dette luogo alla solidarietà
Vorrei tornare però sul punto
Sulla questione posta da Paolo Flores
Quando toccherò alla fine condotto credo
Un punto che mi crea qualche problema e che la conclusione del
Se uno principio di identità del movimento e quello relativo alla Democrazia dire
Cioè sul quale realtà vorrei chiedere più che altro a voi ulteriori spiegazioni
E vorrei invece tornare su un tema
Più concreto anch'io come Paola fatto sul tribunale
Dei malati che mi interessa particolarmente che ha accennato fece qui in maniera mi pare chiara nella dichiarazione di tutela dei diritti
Dei cittadini
Ed è quello del diritto all'informazione diritto ad essere informati
Che un dei due poli l'altro il diritto comunicare ma io credo che non si debba neppure confondere i due poli del rapporto tra cittadini e informazione il diritto a comunicare
è certamente un fatto molto importante soprattutto perché esiste una serie di notizie informazioni
Di grandi questioni
Che la società divide civile cosiddetta se ancora esiste a certamente diritto a comunicare che i cittadini hanno diritto comunicare e questo molto difficile in Italia e comunque nonna spazi reali e dignitosi di accesso
Ma su questo non mi vorrei fermare perché faccio parte Gruppo di Fiesole credo che lavori anche con voi
è un uno degli aspetti dei migranti dei due grandi poli
Del problema più generale informazione in Italia
Che però non va confuso per certi versi con il diritto all'informazione e il diritto ad essere informati cioè la grande questione che si è aperta oggi in Italia della libertà di stampa delle concentrazione
Io credo che questa sia
In questo campo ci sia una situazione di gravissima nel nostro Paese
Ho ho notato con interesse che leopoldo Elia proprio all'ultimo Consiglio nazionale del suo partito almeno così si portava Repubblica apposto con grande efficace di evidenza questo tema in un certo senso si potrebbe dire sfiorando il paradosso
Che noi andiamo marciamo in senso quasi opposto all'Est europeo su questa materia è chiaro bisogna anche dire che non è che necessariamente esistono concentrazioni buone concentrazioni cattive e che dunque il problema non è certo non scaturisce certo soltanto dal caso Mondatori anche se il caso Mondadori pone un problema preoccupante in più
Perché
Le azioni di network televisivi privati quindi
Io non sono assolutamente d'accordo nel distinguere concentrazioni buone da col centro azioni cattive però non si può neppure illudere il problema che certamente questa successiva concentrazione
Secondo me per i cittadini per il diritto ad essere informati e più grave perché non foss'altro
Unisce una grande concentrazione di testate
Giornalistiche a stampa a una altrettanto grande concentrazione
Di emittenti televisive e di testate dunque televisive
Privati è un fatto assolutamente fuori dal comune in Italia e tutto sommato in tutto l'Occidente perché anche i grandi
Concentratore di come Maxwell o come Murdoch sono poi i soggetti nei singoli Paesi dove agiscono
A leggi
Che pongono alcuni limiti mentre in Italia tutto questo non c'è e non sappiamo neppure se si riuscirà se questo Parlamento riuscirà a legiferare in questa materia anzi segnali sono purtroppo
Abbastanza negativi anche se nelle forze politiche esiste nella stessa democrazia cristiana uno dei motivi credo che la rottura
Esiste una coscienza all'armata di questo problema
Perché però può interessare un movimento come questo e comunque associazioni mille movimenti di Società Civile UPI singoli cittadini questo problema
Non tanto perché
Movimento come questo i cittadini possono riescano possano mettere bocca sulle proprietà su i grandi padroni della giornalismo quanto perché come utenti come persone che ne hanno diritto ad essere informati hanno un diritto sancito mi pare dalla Costituzione a una informazione libera e pluralista concentrazione significa
Inevitabilmente omologazione dei prodotti quindi omologazione delle fonti di informazione delle testate a disposizione del lettore conformismo progressivo
Non solo delle testate ma anche dei giornalisti che lavorano dentro queste testate di conseguenza un progressivo
Se non attentato comunque affievolirsi o diminuire del pluralismo della informazione e allora di fronte a questa tendenze a questa situazione il diritto ad essere informati con libertà e ricchezze ad avere una pluralità di fonti d'informazione a cui accedere mi pare uno dei diritti fondamenta
Ed io credo che questa sia la situazione tanto grave ed allarmante quanto la crisi di rapporti tra società politica i cittadini quinti tanto grave e urgente quanto la necessità ti riforme istituzionali che renda nuovamente il cittadino arbitro del suo sistema politico in grado di scegliere
Chi io governerà e su quali programmi
Io credo che questa a una in questa situazione che riguardano l'informazione una gravità altrettanto al pari a una gravità pari se non forse in qualche caso persino più pericolose comunque le due cose sono fortemente interna confessa
Da questo punto di vista io credo che esista una assoluta necessità di regole di adeguamento a una situazione europea la nostra situazione non è una situazione occidentale
Ma una situazione di da giungla veramente
Terzo Mondiale più che occidentale
E
Noi non siamo non possiamo amare questa logica di mercato che diventa chi impazzisce che diventa una logica in realtà di giungla
Anche il mercato anche la libertà di iniziativa su questo terreno ha necessità di limiti e di regole non viviamo in una situazione di mancanza assoluta di regole c'è un'obiezione che mi è stata anche fatta da alcuni amici per esempio dagli stessi amici della Fuci che ritengono prioritario l'impegno sul referendum quel rispetto a questo tema
Ma i cittadini che possono fare sì si può fare un bel documento si può fare come credo che stiano per produrre un manifesto di persone preoccupate ma in realtà è il Parlamento che decide tutto spento Parlamento noi non possiamo che attendere quello che li a terra
Ma io credo che in realtà invece i cittadini che sono poi gli utenti che sono poi i lettori che sono poi quelli che dovrebbero reclamare questo diritto alla libertà di stampa l'informazione e di essere informati
Non debbano soltanto attendere
Il lo svolgimento del dibattito sul legge antitrust in Parlamento
Credo che ci possono essere molti momenti di depressione credo che sul tema delle concentrazioni può nascere una sorta di sindacato dei consumatori è anche una sorta di movimento
Al boicottaggio delle testate troppo concentrate soprattutto troppo omologhe
Credo che si possa anche esperire incasso di prolungamento di questa fase di stanchezza e di Stasi di divisione all'interno la maggioranza
La via dell'iniziativa di legge popolare
è una via simbolica spesso inutile ma sarebbe anche estremamente interessante vedere se i cittadini l'associazionismo cominciasse a produrre quindici o venticinque
Proposte di legge di iniziativa proporrà popolare su questo tema è creare un caso per certi versi nuovo da questo punto di vista Torno allora e concludo al problema
Che mi pone in cui la conclusione interventi senza interrogativo del terzo principio vale a dire la necessità di dotare i poteri democratici di base di un nuovo sistema di rappresentanza sociale teso a realizzare forme le più ampie incisive possibili di democrazia diretta
è così io su questo tema vorrei saperne di più trovo una certa difficoltà
Un po'anche concettuale capire il senso della rappresentanza sociale perlomeno a metterla in rapporto appunto alle istituzioni Annarita presenta anzi istituzionali alla rappresentanza politica in questo denso porse armi mi avvicino un pochino
Ha qualche preoccupazione che ha pure Paolo che ho sentito esprimermi in qualche altra sede
Io subisco un grandissimo fascino
Dalla tema ed dalla figura
Simbolica della democrazia diretta devo dire che mi pongo moltissimo però il problema
Dell'assemblearismo della democrazia diretta che diventa quasi inevitabilmente poi predominio di leadership carismatiche e noi abbiamo anche degli esempi del sistema politico italiano di personaggi che ambirebbero ad assumere questa connotazione di conseguenza io credo che sarebbe interessante discutere c'è un fascino simbolico e anche morale etico
Che subisco anch'io sento la forza la necessità di forme sempre più forti di rapporto diretto tra governanti e governati mi chiedo però se si possa ancora parlare
Nei termini cari alla mia generazione
Di democrazia diretta senza declinare né alcuni punti questo lo dico perché in fondo sono interessato non è una critica da questo punto di vista sono simbolicamente suggestivamente interessato però e questo è uno dei problemi che si pone anche col movimento con una pantera con tutti i nostri ricordi del Sessantotto eccetera
La necessità dello sbocco rappresentativo istituzionale o perlomeno di una sua riforma che vada nel senso di una maggiore realizzazione realistica e politica della democrazia diretta e di una riforma continua se si vuole delle istituzioni perché essi ci si avvicini sempre di più a questo punto d'arrivo
Che però non vorrei che fosse un punto d'arrivo piuttosto della Città Futura che della città
Presente e che invece in qualche caso potrebbe essere una una trappola per qualcuno che voglia instaurare una democrazia più che dire da molto e Toro diretta e direi plebiscitaria detto questo
Concludo dicendo che nella dichiarazione della tutela dei diritti non vedo come non ci si possa non trovare tutti economici trovo pienamente e quindi trovo interessante la pubblicazione di questi due documenti
Grazie Giuntella anche perché ha messo in evidenza un tema quello dell'informazione
Che all'interno dei documenti che questa sera presentiamo è considerato un criterio generale a tutti i livelli e direi che diversi ambiti
Su cui proprio fondare la politica dei diritti e credo che su questo tema dell'informazione molto interessante sentire il punto di vista del direttore dell'Unità
Massimo D'Alema cui darei la parola rispettando un ordine da lui stesso suggerito di proseguire su con questo andamento della del tavolo bravi
Ma comunque mi sembra che l'ordine sia sia calzante perché niente perché il tema dell'informazione trattato da Giuntella come professionista come al Pepe lavori potrà essere trattato anche in modo che critico visto degli accenni negativi che scuote la testa D'Alema
Su alcuni punti a nei confronti di questo tema dell'informazione
Io mi chiedo se
Scusa perché fa però poco fa anche un poco dell'informazione vorrei dire alcune altre cose
E poi per il fatto che purtroppo non potrò stare fino alla fine di questo dibattito perché questa
Importante iniziativa
Di cui parlato Flores d'Arcais presa dal segretario del nostro partito intanto ottenuto il risultato che noi siamo
Impegnati a far congressi da parecchio tempo sono congressi piuttosto impegnativi e difficili rispetto al passato anche perché sono discussioni democratiche
Vere ed è in corso il Congresso dalla azione di Roma quale io da fare mi sono assentato per questo impegno mi fa sicuramente piacere ma dal quale non posso assentarmi più molto a lungo
Vorrei dire alcune cose vorrei dire che nel complesso
Io trovo importante lo sforzo di sistemazione e di definizione del ruolo delle finalità del Movimento federativo democratico che è contenuto in questi documenti e anche la proposta manifesto la proposta e si rivolge a partiti associazioni
A persone che operano nelle istituzioni
Cioè in sostanza questi documenti sono un manifesto sono un programma d'azione
E sono anche qualcosa di più nel senso che propongono i diritti
I diritti garantiti
E i diritti da garantire
E la libertà dei cittadini come asse di una strategia politica razionale
La propongono alle forze politiche
Ma mette a
Anche io trovo invece interessante poi dirò in che senso il riferimento alla questione democratica contenuta in questo terzo principio nel modo in cui viene articolato
Perché in sostanza diciamo
Nel proporsi come soggetto il Movimento federativo sviluppa una critica della democrazia
Che non è soltanto una critica della democrazia italiana quale io poi dopo verrò che questo mi sembra invece un po'il punto dei bollette ragionamento come si direbbe il qui e ora
Ma è una critica della democrazia moderna la democrazia politica così come essa si è tenuta organizzando
Che naturalmente assume la democrazia come un valore
La critica che assume comunque l'ordinamento democratico il sistema democratico come un valore irrinunciabile
E che tuttavia ne vede l'inadeguatezza
I limiti
E si sforza di
Insediarsi ecco non soltanto di fare una critica astratta ma di insediarsi nei vuoti della democrazia
Ponendo il problema del rapporto tra governanti e governati non soltanto come problema
Teorico
Ma come esigenza di una pratica politica cioè io cerco anche di capire in che senso diciamo l'esperienza e
Il programma che voi indicate e diverso rispetto ad un'idea tradizionale del rapporto società civile e società politica
Diverso da un programma di solidarietà
Strutturato sulla base del volontariato
Perché voi mi ponete come soggetto politico cioè come un soggetto che non si propone di sopperire alle mancanze dello stato dello stato sociale ma si propone di organizzare i cittadini perché con la loro azione intervengano sullo stato
Sulle istituzioni sull'amministrazione
Determinando quindi un'espansione della tutela reale dei diritti a me sembra questo interessante da questo punto di vista poi questo è la tecnocrazia dirette
Cioè l'assemblearismo
Se Ismanova può rappresentare una forma transitoria di organizzazione di un movimento
è il fatto che i cittadini i quali naturalmente solo in un sistema fondato sulla delega e non mi pare che questo sistema venga messo in discussione dei principi del Movimento federativo
Tuttavia non si accontentano della delega ma rivendicano uno spazio di intervento diretto non solo nella società civile ma sulle istituzioni sui partiti
Che diventa l'esercizio di un controllo di uno stimolo e di un potere democratico perché in una società
Strutturata come era nostro intervento diretto dei cittadini è un potere democratico ma in fondo è di studenti esercitano un potere democratico insomma il ministro deve trattare c'è poco da fare
Deve cambiare la legge un potere poi possiamo ci potrà piacere o non piacere l'assemblearismo però iniqua intervenendo direttamente come cittadini e non soltanto aspettando che i partiti in Parlamento ha visto l'aspettano i partiti in Parlamento
Avrebbero ottenuto granché forse anche per qualche limite ma invece intervenendo direttamente come cittadini esercitando quindi una forma di democrazia diretta esercitano un potere
E in questa riflessione sulla democrazia sul potere sul rapporto governanti e governati eccetera
C'è secondo me oltre che nella pratica del vostro movimento diciamo
L'aspetto che io trovo interessante dal punto di vista culturale e politico della esperienza e delle questioni che poi
Invece vorrei fare due osservazioni
Quello che non c'è ma non c'è che probabilmente non è compito di questi documenti
E che tuttavia secondo me oramai non può non esserci pena il rischio che l'insieme di queste affermazioni risultino affermazioni abbastanza astratte di principio
E cioè l'analisi concreta della situazione concreta
Si propone una strategia di diritti di tutela dei diritti di espansione dei diritti di libertà
Si parla dell'informazione come di uno strumento fondamentale per affermare questa presenza di un soggetto politico di cittadini
Che preme controlla il sistema
Io il modello e bello diciamo così il modello poi questo modello vive dentro un sistema reale
Nel quale e noi assistiamo
A mio giudizio ad un restringimento in realtà di spazi democratici
Ad una negazione né i fatti di diritti
Che deriva con Forrest dice dalla la partitocrazia
Io diciamo non non non trovo che questa categoria si
Una chiave di lettura esaustiva
Del Situazione Italia dico sinceramente
Se penso a questo decennio
Stoppare l'arco minimo per una riflessione che ci separa dalla famosa solidarietà nazionale io sono le dirò anche senso io sono un nostalgico dice
Beh in realtà noi abbiamo avuto un processo più complicato che nonno l'occupazione dello Stato da parte dei partiti
In fondo c'era anche prima
Anzi è un tratto caratteristico si potrebbe riflettere anche sul perché
Della situazione italiana
Perché stava anche diciamo così nel fatto che i partiti hanno supplito
Alla mancanza di uno Stato democratico forte
Però solamente le questo fenomeno ha avuto un e ha tuttora uno strascico degenerativo
Però secondo me la questione è più complicata è che noi abbiamo avuto una vera e propria crisi della democrazia
Abbiamo una crisi della democrazia
E questa crisi della democrazia ha progressivamente messo fuori giuoco anche i partiti nella loro funzione costituzionale cioè di soggetti attraverso i quali si forma la volontà politica collettiva
C'è anche una crisi dei partiti
Per cui i partiti è vero che occupano l'amministrazione
Ma in qualche modo questo li risarcisce del venire meno progressivo della loro funzione di indirizzo e di guida
Quindi io parlerei più che di un potere dei partiti di un sottopotere dei partiti
Problema che inchini decidiamo porre invece dove è andato a finire il potere
In questo processo di crisi democratica
E secondo me inique e questo questa crisi della democrazia visto l'emergere di un di un nuovo soggetto
Di un soggetto non trasparente che tutto sommato i partiti sia pure attraverso quelle distorsioni che conosciamo sono in qualche modo chiamati a rispondere ai cittadini
è un soggetto che comprende anche
Una parte del ceto politico
Ma non più in quanto partiti in quanto unico a oligarchia politica
Spesso con un legame trasversale di questo ceto politico prescindere dai partiti cui appartiene
Comprende
Una oligarchia finanziaria spesso più finanziaria che non industriale produttiva
Le cui fortune si sono formate a ridosso in un intreccio con il sistema politico comprende pezzi di apparato dello Stato
Settori apparati dello Stato
In fondo la la P due resta diciamo una manifestazione significativa di questa nuova forma di partito
Perché anche perché perché modo se è venuta alla luce abbiamo potuto discutere diciamo così questa nuova forma di partito
Che ha
Guidato un processo di trasformazione di questo Paese in una situazione di crisi democratica
Sono falliti i tentativi che pure sono stati compiuti
Per adesso non voglio per tante ragioni secondo me in una certa misura le le l'esperienza del dei miti Isma'è stato un tentativo invece di realizzare una riforma del sistema politico italiano in senso neo liberale
Fallito questo tentativo è stato sconfitto
Stato sconfitto
Innanzitutto perché questo super partito diciamo di cui io parlo e più forte intanto all'interno del principale partito di governo
Rispetto al tentativo e dentro la DC
Ed è più forte secondo me per ragioni profonde strutturali
Non
Non per ragioni congiunturali
Quindi questa è la situazione del nostro Paese
In cui non non c'è quel male di chi parla Flores e cioè l'occupazione dell'amministrazione da parte dei partiti l'uso delle risorse pubbliche ai fini del mantenimento del consenso del tutto questo esistenti
Ma c'è
Sopra questo un male maggiore
E cioè l'esistenza di una oligarchia conservatrice
Che si è strutturata in modo tale da non rispondere in modo trasparente al pari
E questo agisce perché la questione dell'informazione
Non è comprensibile al di fuori dell'azione di questa forza che che è insieme politica
Perché dal punto di vista politico per impedisce al Parlamento
Di stabilire delle regole degno di un Paese moderno non è che lo fa per cattiveria perché dice vogliono impedire alta perché mentre diciamo una parte di questo partito impedisce al Parlamento un'altra parte agisce
In un sistema privo di regole che si muove in una connessione esplicita per occupare questi spazi stabilire una situazione di monopolio di negazione di diritti poi anche la vostra idea di usare la l'informazione per premere sul potere si scontra con una situazione di fatto se va avanti così
Non avrete molta informazione da USA insomma
Fra anzi l'informazione che userà i cittadini
Quindi questa è la situazione reale e io penso che questa situazione reale
Pone due questioni molto serie una eh
Il fatto che non si esce da questa situazione senza
Aprire una prospettiva di sblocca o del sistema politico cioè di liberazione della politica cioè non ci si può illudere
Qui ha ragione Flores diciamo di
Che la società civile possa condurre la sua battaglia oggi
Se in qualche modo non si va ad una riforma della politica perché questa degenerazione questa crisi della democrazia soffoca la società civile la sottomette
E quindi c'è bisogno se volete di un partito della società civile di pensare in termini radicalmente nuovi il tema del rapporto cioè di una forza che sia in grado di guidare un processo che sia insieme di
Una battaglia per imporre le regole di una democrazia coperte più libera
E anche una battaglia per costruire un soggetto dell'alternativa al problema dell'alternativa è un problema doppio un problema dell'alter delle regole dell'alternanza e del soggetto dell'alternativa sono due questioni
Che devono essere in qualche modo risolto insieme in un processo
E questa è la questione che noi abbiamo posto che ci proponiamo per quanto ci compete diciamo di affrontare processo che Partito comunista vuole
E poi c'è il problema di come
Sì
Si interviene
Dal lato di una politica riformata per introdurre le regole
Di una democrazia moderna questo Paese nona
Perché posto appunto che
Diciamo l'esercizio dei diritti dei cittadini è ostacolato dell'esistenza di questi potere di cui ho parlato
Il problema qual è
La sinistra deve di fatto per la parte mia la sinistra deve porsi il problema di come si fronteggia diciamo questo tipo di capitalismo moderno che abbiamo detto
Posto che non lo si fronteggia nelle vecchie forme di uno statalismo burocratico perché abbiamo visto queste forme sono fallite hanno prodotto dei guasti e delle limitazioni di diritti persino maggiori di quelle quote capitali e però anche non credo che si possa accettare la logica di un neoliberismo selvaggio che produce ineguaglianza soffocamento di diritti e potere nella società
E allora il problema vero è quello di muoversi su un terreno molto se volete stretto poi con concreto e cioè di una può di una democrazia che sia in grado di regolare di più
Di indicare
Di stabilire garanzie
Fini obiettivi di tutelare diritti
Cioè di intervenire e di gestire di meno
La politica che regoli di più governi di più e gestisca di meno
Questo è il problema e quindi casello c'è anche un problema delle leggi sono d'accordo con Floris il problema del nostro Paese
E che quasi mai le leggi quando le leggi definiscono un obiettivo
Hanno una forza sei certe leggi sono accompagnate dall'esistenza di un certo potere che le vuole applicare
Quando le leggi sono il frutto di un compromesso di una concessione del potere
O vengono fatte ai fini di un consenso ma non puoi per applicarle diciamo così che corrispondono ad una filosofia che è diversa rispetto alla filosofia di chi esercita il potere leggi conservarne
Ma questo è un guasto di questo sistema
In una democrazia moderna dove si fronteggiano forze diverse in qualche modo omogenei sulla base di discriminanti programmatiche quando una maggioranza governa
Governa anche attraverso leggi che sono coerenti al suo programma la sua ispirazione e quindi all'esistenza di un potere poiché applicare
Badate che il problema è questo
Nel nostro Paese e la mancanza di questo sistema di una democrazia moderna avanzata
In cui ci sia una coerenza fra le leggi e quel potere quella maggioranza quel potere democratico che lei emana
E allora in questo senso io sono un nostalgico della solidarietà nazionale non nel senso che la solidarietà nazionale abbia risolto
Sia un'esperienza ripetibile nel senso che la solidarietà nazionale è stata una stagione nella quale si poteva forse ma i limiti culturali di tutti quelli che vi parteciparono
Non permise questo
La vera cosa che la solidarietà nazionale doveva fare
Era definire le regole di una nuova fase di sviluppo della democrazia in Italia
E non lo poté fare perché fu soffocata dalle dall'emergenza quella fu la tragedia e perché fu sconfitto
Dal fatto che sorgeva una forza
Quel partito trasversale vero di cui ho parlato che aveva in mente un altro disegno di sviluppo nel nostro Paese che non era un disegno di evoluzione democratica
In questo senso
Fu sconfitta dai limiti anche divisioni di chi la promuoveva
Fu sconfitta dall'emergenza e dal fatto che sorgeva questa forza del problema di come noi oggi riusciamo a sconfiggere questa forza e a creare le condizioni di una nuova fase di evoluzione della democrazia italiana e precisamente il problema che abbiamo di fronte altrimenti io penso che anche una strategia complessa e ricca come la vostra tutela di difesa dei diritti dei cittadini e destinata ad essere sconfitta dalla situazione reale e presente
Grazie
Ringrazio veramente D'Alema per che mi sembra abbia posto al centro una delle questioni che al centro tra riflessione dell'Assemblea nazionale lo sarà ancora per molto
La questione democratica il tema che lui proponeva di una ricerca di identificare il potere in qualche maniera credo che in questa ricerca ci sia tutto quanta la riflessione dell'Assemblea nazionale che intende percorrere la strada di questa ricerca privilegiando l'itinerario della tutela dei diritti in questo senso anche la fame di concretezza che in qualche maniera vedevo nel intervento di D'Alema e anche probabilmente una fame più generale che riguarda il sistema politico generale di non solo fissare le regole ma anche individuare i modi di esercizio di questo di questo potere
Comunque naturalmente tutti gli spunti anche i critici saranno tenuti gelosamente nella riflessione futura di questi di questa nostra Assemblea nazionale comunque potranno costituire elemento di ulteriore
Discussione vorrei salutare dato che mentre parlava D'Alema si è accomodato al tavolo la presidenza Marramao che poi interverrà nel prosieguo del nostro dibattito darei la parola alle o Poldo Elia
Ma
A me pare che una forma di associazionismo
Qualificata
Il modo
Particolare come questa del movimento
Federativo democratico qualificata in modo particolare dalla rifiuto diciamo di diventare una lega per un con un obiettivo specifico con una issue
Come può avvenire per altri obiettivi ma anche si tiene
Con
Una finalità più complessiva più più generale e sfugga poiché alle critiche insomma che sono state fatte forse partendo da questi documenti perché questi documenti
Devono avere un se si vogliono dare queste caratteristiche all'associazione anche in termini di durata di
Così di non esaurimento ecco il
Battaglie specifiche
Un certo grado di generalità di astrattezza di questi documenti mi pare assolutamente
Inevitabile
Inevitabile perché è un'associazione che si pone fuori dei partiti ma a priori non si pone contro i partiti
E e
Almeno intesi poiché ci possono essere naturalmente le ipotesi che possono anche contare più delle tesi ma nell'azione concreta ma nei documenti di carattere generale non mi pare che possano diciamo
Datarsi troppo e è un po'la stessa cosa della generalità degli obiettivi è un'associazione che
Ha un valore
è una è una efficacia di promozione ecco di questi diritti e anche di soluzioni positive del dei problemi democratici se uno prende il libro di Bobbio l'avvenire della democrazia trovano che tutto una lunga parte dedicata ai difetti alle alla alle inadempienze della democrazia
E allora penso che effettivamente
C'è bisogno di una funzione di promozione che non sia che non intenda mettersi dentro le istituzioni come può avvenire per il difensore civico eccetera ma invece sia una promozione
Che assomiglia di più al tribunato ecco è un'associazione di tribuni non nel senso diciamo del linguaggio comune quando si parla di linguaggio tribù un inizio o altro ma invece dei tribunato nel senso più più quantistico che appunto tende un po'al di fuori di una figura istituzionale più vicino alla società a
Realizzare obiettivi che sono di tutela dei diritti e dissoluzione dei problemi aperti della della democrazia
Tutto questo comporta che cosa che naturalmente per avere poi concretezza si debbano scegliere
Progressivamente
Tutta una serie di obiettivi non possono essere tutti in una volta presi
Dallo Statuto dal tutti contemporaneamente gli obiettivi che potenzialmente derivano da queste dichiarazioni
E p deve agire naturalmente una gerarchia di urgenza
Di
Maggior di priorità di maggior necessità di maggior cogenza diciamo rispetto come un po'è avvenuto per gli ospedali come può avvenire per tutta una serie di temi
Possono essere per esempio la separazione estremamente difficile da realizzare
Della politica dall'amministrazione perché difficile da realizzare perché un po'in tutti non solo in Italia particolarmente per quello che sappiamo
Dell'occupazione eccetera non è inutile soffermarsi ecco ma un po'in tutti
In paesi
Democratici della democrazia occidentale e della stessa America non è facile anche nell'amministrazione locale ecco separare anzi direi che nell'amministrazione locale
Abbiamo la la burocrazia la abbiamo la pubblica abbiamo i pubblici amministratori professionali cioè i funzionari
E molto più molto più assoggettati assessori a figure di mentre nello stato almeno entro una certa misura
Ancora si riesce in qualche caso a mantenere queste distinzioni è difficilissimo mantenerli a livello locale
E noi non abbiamo un'amministrazione come quella dei lender tedeschi e quindi non è casuale che proprio in sede regionale in altre sedi e questo riguarda tutti i partiti naturalmente
L'amministrazione locale in questo senso è molto significativa
C'è questo rapporto perché è molto difficile rompere che gioca sulle assunzioni gioca specialmente nel Sud
Gioca su tutto una serie di preferenze non che non rientrano in una vera e sana discrezionalità amministrativa
Opporvisi
Ci sono naturalmente tutta una serie di altri problemi ecco può essere importantissimo occuparsi per esempio anche per questioni più tecniche
La riforma del processo amministrativo che è stata approvata dalla Camera e che al Senato è un problema gravissimo perché cittadino oggi
Non ottiene giustizia nel merito dal giudice amministrativo tiene molte volte semplicemente delle sospensive non motivate che consentano che consentono degli interventi del giudice
Praticamente di di una tale la ricchissima discrezionalità che sconfinano
Sconfinano questi interventi in una scelta
In una scelta estremamente
Estremamente libera
E poi ci sono naturalmente tutti i problemi
Del procedimento amministrativo ecco se si facesse la legge sul procedimento amministrativo la voce dei cittadini degli interessati potrebbe esser sentita al momento giusto senza dover dopo ricorrere organi giurisdizionali e così via sono tutte battaglie di diciamo per l'effettività dei diritti
Ecco
Ora quello dell'informazione voi è un tema è un tema io staremmo impegno come è stato detto giustamente che grave non tanto perché precocissimo ci sono questi accumulazioni di situazioni oligopolisti che nella stampa e nella televisione e magari dalla Unione di mezzi della stampa e della televisione sono gravi indubbiamente in sé per sé queste concentrazioni multimediali in questo senso l'ultima vicenda Mondadori e più grave di quella precedente
Scalfari De Benedetti eccetera perché è più grave perché rappresenta obiettivamente una concentrazione molto più alta non non non si tratta sarebbe assurdo essere per Scalfari o per per Rusconi non avrebbe nessun senso
E il problema è obiettivo cioè di vedere che questa concentrazione e più forte mai più forte perché non tanto per l'incrocio solo i giornali
Televisione e più forte per un problema che si pone
Al di sopra di queste due categorie di mezzi
Cioè per la concentrazione del potere pubblicitario
E quello che rende difficile fare un altro giornale per esempio ci va bene appreso Repubblica benissimo ne facciamo un altro dei giornali ecco è estremamente difficile fare un altro giornale che abbia potenzialità pari o per lo meno assimilabile a quello precedente perché la concentrazione di potere pubblicitario penalizza e estremamente in maniera fortissima
I nuovi questo vale naturalmente sia per la televisione che per la stampa ma vale in generale cioè oramai c'è un potere di cui la gente forse non si accorge che vale
Al di sopra dei due settori naturalmente lo possiamo estendere anche ad altre ad altri campi se
Diciamo una ditta non si serve di un certo canale pubblicitario
Può dover constatare che i suoi prodotti non sono più a chi citati da grandi catene da grandi catene di distribuzione così via fenomeno ha proporzioni vastissime ora
Ecco specialmente in questo campo dell'informazione indubbiamente la Repubblica italiana rischia di essere come in altri campi la Repubblica dei fatti compiuti
Per cui quando arrivano poi le leggi anche se arrivano non scuotono le realtà che si sono venute producendo caso classico è quello dell'università in una scala diverso all'Università di Roma
Si dice
Io non sono d'accordo con D'Alema sulla questione
Del dell'occupazione dell'Assemblea
L'assemblearismo certe nell'assemblearismo di questo periodo con l'occupazione sbaglia completamente Obiettivo il problema non è modificare qualche articolo della legge Ruberti che si può anche migliorare
Si può dare una rappresentanza più forte problema è rompere
Situazioni abnormi come quella dell'università di Roma che dovrebbe avere secondo la legge di norma dovrebbe avere quaranta mila non più di quaranta mila studenti cena centottanta mila
Allora che cosa pare per
E risalire o per
Dividere ecco io non chiedo le tredici università di Parigi mi basterebbero le cinque di Madrid ecco perché non si riesce a fare questo perché una volta tanta un aggregazione istituzionale avendola consente avendo consentito che si facesse
Poi per per tentare di articolarla si deve chiedere il consenso ecco non dire non so che certi però che una parte dei professori devono spostarsi da San Lorenzo fuori le Mura a diciamo all'Eur ecco tutto questo non si può fare con una legge o con un o con qualche cosa bisogna cibo e consenso si creino corsi di laurea poi si vedrà se i corsi di laurea
Diventano facoltà poi si vedrà se è più facoltà chiedono di diventare universitari c'è così arriviamo al due mila cinquanta
Ecco se tutto va bene e così in altri campi quando poi le cose si sono realizzate si sono formate in questo Paese mentre in altri Paesi è molto più facile correggere gli errori corregge delle riforme in questo Paese per un complesso i motivi istituzionali politici
Di potere è difficilissimo rinvia a rimediare a quello che a quello che si viene facendo ora diciamo a questo punto non voglio voglio lasciare spazio anche ad altre e dubbiamente dei funzioni del le emissioni del movimento
Dovendo scegliere ecco tra la molteplicità di obiettivi possibili senza trasformarsi in un partito o trasformarsi a in una lega con un obiettivo specifico
Indubbiamente dovrebbero
Evitare cento evitare quello che ha detto
Da Darcais inizialmente
E vero ecco non si tratta tanto di avere paura della giuridiche azione Nutella o oltre la giuridici trazione certo bisogna propugnare dei diritti che abbiano effettività
Per avere effetti vita non ci sono diritti che non creino contemporaneamente anche doveri gli opliti e sanzioni e se non ci sono doveri obblighi sia e e sanzioni
Evidentemente anche i diritti rischiano di rimanere totalmente sulla carta è uno dei vizi di la nostra epoca a cui si presta la demagogia di molti
Sia la sola faccia tabella dei diritti tutti i diritti comportano dei doveri anche quando il soggetto obbligato dello Stato
Soggetto obbligato lo Stato naturalmente se vuole far fronte a questi nuovi diritti il diritto alla casa
è chiaro che deve deve aumentare notevolmente il prelievo fiscale non è che può diciamo da dove li deve prendere i parchi è chiaro che deve prenderli su scala anche di massa
Questo non significa accontentarsi diciamo per il grado
Di lotta all'evasione che certamente inadeguato però ecco bisogna anche rendersi conto che a diritti di massa corrispondono attraverso i doveri dello Stato doveri di massa e e quindi c'è c'è un grande problema di TTT effettività di doveri che poi riguardano ma alcune volte categoria ecco come è stato detto categorie sindacale sindacalizzata no dagli infermieri
Al personale non docente ma anche al personale docente ovviamente ecco e questi questi utenti questi utenti hanno potere qualche volta di parziale con governo ma molte volte ecco nella tradizione anglosassone hanno soprattutto dove i riti con poteri di controllo
Ecco più che di più critico governo ora questo potere di controllo in Italia e debole anche se un altro punto su cui Bonivento dovrebbe fermare la sua attenzione
Uno dei poteri più deboli in assoluto in Italia in generale non si controlla non si controlla nel senso di chiedere
Che ne insomma dell'impiego del denaro pubblico che cosa a che cosa si produce
Adesso nella legge Ruberti si tenta dipingi introdurre degli istituti che dovrebbero verificare in qualche modo ecco questi questi risultati Ateneo per ateneo ecco ma a altrimenti finora
Non si è riusciti a veramente anche perché ci sono dei dati corporativi in generale chi dovrebbe controllare in regime di autonomia
Dipende in larga misura da il consenso di coloro che dovrebbero essere controllati e quindi c'è un ricatto del consenso che non sempre così visibile ma che percorre i rapporti umani all'interno delle istituzioni il che rende indubbiamente molto arduo ecco il realizzare un servizio ecco il il problema è del servizio pubblico universitario tanto per rimanere
Chiaro in un campo d'attualità quello contro cui bisognerebbe battersi appunto a Roma eccetera più che qualche articolo ecco e proprio il cattivo funzionamento degli servizio pubblico università tutto questo naturalmente si inserisce nei temi trattati
Anche da altri ma la mano che siamo andati avanti fino all'ultimo intervento
Del dell'onorevole D'Alema e indubbiamente i temi si allargano enormemente si allargano sempre di più che coinvolgono ecco tutta un po'tutta l'attività politica ora indubbiamente c'è questa tendenza a aumentare il potere come in America delle corporation e a diminuire quello dei partiti
Però il fenomeno italiano è particolarmente grave perché dire che in fondo i partiti con l'occupazione dei posti con la lottizzazione con la spartizione
In qualche modo compensato una perdita di potere di guida e di indirizzo
E forse dire una cosa molto grave nel senso della delegittimazione un po'del sistema per che in realtà non è tanto che questo potere di occupazione risulta increscioso
Provoca giustamente in sofferenza ci ha perché il i partiti hanno hanno perduto la vita e e se invece l'avessero questo potere di guida in fondo
Anche l'occupazione sarebbe legittimata o potrebbe essere ridotta problema è un altro secondo me il problema è che l'occupazione
è tanto più ingiustificata e risulta tanto meno diciamo non dico legittimata ma tollerabile
In quanto c'è una perdita di rappresentatività non è dibattiti guidano di meno perché rappresentano infinitamente di meno
Ora e concludo e quindi qui l'importanza delle associazioni nonché non nascono programmaticamente contro i partiti ma che sono diciamo al di fuori dei partiti perché i partiti a loro volta alcune volte hanno bisogno anche di essere su Previti o in qualche modo diciamo
Aprire vicino come come in altri Paesi questa associazionismo più ricco che l'Italia non ha mai avuto
Ma e infine concludo per davvero ecco c'è una questione che è un po'comune a tutta l'Europa se voi vedete giornali francesi tre riviste francesi di questo periodo
C'è questo disincanto che da noi sarebbe meno giustificato perché noi abbiamo più problemi aperti dei francesi quindi annoiarsi
Annoiarsi del cattivo del funzionamento della democrazia c'è sarebbe del tutto
Sarebbe veramente ingiustificato avendo aperto il problema del Mezzogiorno altri problemi sarebbe assurdo dire che italiani democratici italiani possono annoiarsi però c'è qualcosa in comune con la situazione anche di altri Paesi europei cadute le ideologie
Viene fuori della politica viene fuori quello che secondo diciamo Illy politologi oggi scienziati della politica di tradizione realista
E quello che la normalità della politica l'eccezionalità sarebbe l'attenzione ideologica la normalità e la contesa per il potere e la contesa tra le persone che si dividono il mercato del consenso con tutti i mezzi con mezzi più o meno buoni e e quindi diciamo è la politica nuda cadute l'ideologia ci troviamo di fronte a questa politica
Ora
Tutto questo però non basta indubbiamente per diciamo non dico per acquietarsi per dichiararsi soddisfatti ma non basta perché e è pur vero che anche in questi periodi di abiti relativo abbassamento di tono che può avere la sua come la secolarizzazione può avere la sua positività in un certo realismo in una certa uscita dal dalle brezze
Ideologiche che non hanno più corso ma accanto a questo c'è anche il tentativo la pericolo di questa caduta nel indubbiamente c'è un problema di regole cioè anche quando la democrazia anche quando la politica e nuda scade però fa meno danno questo scadimento quando ci sono delle regole istituzionali che consentano un'amministrazione che abbia una certa continuità una certa stabilità ma stiamo attenti a non confondere le regole del gioco
Grandi di tipo istituzionale che devono valere devono avere valenza sistemica come si dice cioè non possono essere strumentalizzate all'alternanza o all'alternativa perché è chiaro che altrimenti avranno sempre un enorme difficoltà ad affermarsi
Queste regole nuove le regole nuove devono avere una certa diciamo obiettività di può un funzionamento ecco dell'intera macchina statale non possono essere così finalizzati a obiettivi specifici
Dalle regole invece dalle leggi che ogni partito che vince o coalizioni di partito che vince giustamente deve connotare dei suoi programmi État de diciamo di legislatura in legislatura produrle o cambiare
Stiamo attenti a queste distinzioni che a me sembrano di grande importanza io spero che il movimento Possa contribuire alla chiarezza nei limiti del possibile di queste situazioni e Possa comunque battersi per l'effettività dei diritti
In termini ancora più efficace di quello che non ha potuto fare fin qui
Ringrazio Elia mi sembra che il tema dell'effettività dei diritti sistema di regole l'aggiudicazione ripreso
Da D'Alema e prima ancora da Flores d'Arcais costituisca un po'un punto focale di questa nostra discussione i piacerebbe sentire adesso il Prof Simone latore Pinelli su questo tema che mi sembra abbia appassionato se è stato parte centrale anche dell'intervento di Elia
Di fronte tra l'altro una crisi degli attuali strumenti preposti alla tutela di diritti si pensi
Presente la gravità della situazione nelle regioni meridionali per quanto riguarda la possibilità di un'effettiva tutela dei diritti quindi sono metti tradizionali che ricordava anche il presidente Elia sono assolutamente inadeguati a rispondere anche a nuove esigenze di tutela che in qualche maniera non vengono comunque corrisposte
Ci troviamo effettivamente di fronte a un problema quella di un esercito un'applicazione dei diritti dei loro tutela effettiva che costituisce motivo di riflessione e discussione all'interno dell'Assemblea nazionale ma dire più in generale sentendo l'intervento di Elia più in generale all'interno delle forze politiche e sociali prima di dare la parola Pinelli volevo salutare dato che è venuto il professor Scoppola c'è una certa avvicendamento è andato via D'Alema che come annunziato ha dei problemi
Impegni con i congressi di federazione
E quindi non si è potuto trattenere si scusa di questa assenza ma nell'abbiamo guadagnato altri due relatori che sentiremo dopo l'intervento di Pinelli la parola a Cesare Pinelli ma io vorrei commentare
Due punti di questi documenti primo riguarda l'indicazione del tipo di intervento
Nella società italiana
Del Movimento federativo democratico il secondo punto il rapporto con i partiti della politica
E vorrei leggervi brevissimamente appunto alla dichiarazione sulla tutela dei diritti l'articolo terzo si dice tra l'altro l'intervento del movimento attuato di regola e chi ha questo testo deve arrivare alla fine
In forme che non escludono il ricorso all'autorità giudiziaria la protesta pubblica la pressione o la campagna di opinione ma prediligono l'esercizio di poteri di interpretare le situazioni mobilitare le coscienze
Rimediare agli intoppi istituzionali
E infine conseguire immediatamente i cambiamenti materiali della realtà che permettono il soddisfacimento dei diritti violati o la rimozione delle situazioni di sofferenza inutile di ingiustizia con me pare che questo punto
Riassuma
Uno dei profili più significativi
Delle azioni collettive dei gruppi e delle associazioni riunite dal Movimento federativo democratico che esprimono l'emersione di un collettivo diverso
Sia nei servizi soprattutto diverso sia dall'intervento dalla presenza dello Stato
Uno stato un'amministrazione spesso inerte occupata certamente dai partiti e un privato arrogante
E spesso più inefficiente di quanto si creda
In realtà tutto questo è all'insegna della solidarietà
Ora
Direi un un fai da te che però non è un fai da te che porta all'individualismo aggressivo è un fai da te responsabile
E credo che questo tema della solidarietà evochi oggi problematiche molto più ampie
Che cosa ha significato per l'Occidente la fine del comunismo
La fine dell'esperienza e dell'idea di comunismo che cosa ha significato questo per l'Occidente
Bobbio ha detto non dobbiamo cantare vittoria in Occidente ha ragione
Raccomandando l'eguaglianza no raccomandando di ricordare
Il valore dell'eguaglianza
Ecco io credo che dobbiamo tenere conto soprattutto dopo la fine del comunismo
Dei dilemmi che
Hanno già attraversato le società occidentali in questi ultimi dieci anni
Il dilemma che a me pare essenziale è quello tra un pluralismo puramente competitivo
E un pluralismo
Che tenga conto dei limiti della pura competizione e che quindi si è assistito
Da regole
E da valori comuni
Su questo su questa distinzione c'è un un bel saggio di Remo Bodei su Sisifo che però sviluppa questo problema dal punto di vista strettamente teorico cosa che io invece non farò assolutamente
Io voglio invece portare la mia riflessione su un altro
Su un altro aspetto più legato all'esperienza dei paesi occidentali
Il pluralismo puramente competitivo esalta lo spirito di Potenza e lo spirito di Potenza ha in sé la tendenza all'autodistruzione
La società americana di questi anni è assolutamente significativa da questo punto di vista e voglio farvi due esempi che sono esempi già concreti
Il primo è quello dei mercati finanziari in cui la dissipazione delle risorse è assolutamente incredibile
Sembra che la dissipazione di risorse la ricchezza prodotta
Che sia sulla Borsa di New York in un solo giorno equivale al debitore i paesi del terzo mondo almeno in certi momenti quindi sono cose a mente
Che lasciano attoniti e questa quindi e distruzione no
Il secondo esempio questa volta è una distruzione proprio fisica purtroppo perché con la deregulation e qui veramente si tratta di rete Gurkha deregulation in senso proprio cioè affidamento
All'autoregolazione del mercato ricerche interventi con la deregulation nel traffico aereo
Si è allentata o addirittura è stata del tutto eliminata la struttura dei controlli dell'amministrazione in questo settore che cosa è accaduto le tariffe si sono abbassate moltissimo
C'è stato un calo di efficienza forte i controlli erano molti di meno ci sono stati molti morti cioè molti aerei sono caduti ecco direi che questi sono due esempi abbastanza chiari
Sono due esempi che però evidentemente evocano un bisogno di regole che c'è bisogno che c'è
Bisogno di regole alla per limitare appunto un pluralismo basato esclusivamente sulla competizione in altri casi però e penso al tema dell'ambiente che del resto è un tema assai caro al Movimento federativo democratico e non a caso le regole non possono fare tutto
Ecco la solidarietà da questo punto di vista io la vedo oggi soprattutto come un'alternativa
All'autodistruzione all'auto istruzione che
Diciamo così consustanziale alla pura competizioni allo spirito di Potenza che ne consegue inevitabilmente
Quindi non si tratta tanto di una solidarietà in senso genericamente etico ma di qualcosa di molto più molto più pregnante
Il secondo punto che volevo sottolineare invece se ne è parlato assai di più nel corso di questa discussione è il rapporto con la politica
E qui vorrei ricordare molto semplicemente il quinto principio
Di identità del movimento quando dice e sarò brevissimo che stavo il movimento si costituisce interlocutore criticamente costruttivo delle forze sociali e culturali delle istituzioni dello Stato di partiti politici e indica nella democrazia diretta nel potere di base nella fervida attività nell'espansione della dimensione collettiva nell'esercizio del consenso attivo dei cittadini nella lotta per il diritto e la sua attuazione le grandi strategie
Di una politica che ha come obiettivi il governo allo sviluppo della società italiana eccetera eccetera ora io credo che qui siccome diciamo così la critica ai partiti
è oggi facilissima diciamo la verità no
Credo che qui si tratta di vedere quali sono che cosa ci si propone di fare con la critica ai partiti credo che questo sia il punto più importante all'alternative sono qui due messe proprio brutalmente
E la prima è quella di chi ritiene come Paolo Flores
O auspica che in una prospettiva futura ciascun posto nelle istituzioni ciascuna istituzione sia occupata in maggioranza
Da cittadini non
Che non fu il bar non professionisti della politica ecco questo questa è un'alternativa
Beh scusa
Micromega che non sia lottizzata però che non facciano politica e allora il che non siano che non facciano politica per professione
è scritto trova
Abbiamo letto tutte e due in ogni caso io non credo che sia
No io non l'ho non credo che questo sia fondamentale
Ho
Nei servizi Jospin
Centrale della ieri tutta questa entità di cose venga applicata la regola ovvia
Persone che sanno lavorare bene in quel campo perché ovviamente
Realizzano con competenza
Delle direttive politiche generali che questo Jim competono alle maggioranze
Ma non amministrano cioè si spartiscono perché allora queste queste istituzioni questi servizi oggi non servono
Il cittadino la metropolitana di Roma non vi amministrata per secondo una regola generale che stabilisce il Comune
Dovrebbe si dà priorità oppure non si dà priorità alla mia
Ma a parte che ma viene amministrata al puro scopo di poter guadagnare voti e quindi assunzioni clientele le bustarelle Toni serrato è mi sembra chiaro valore allora Leo Lepri interruzioni non solo erano come dire brevi il tema che io ora vado all'inizio non muove mai comunque più o meno voglio grandissima Diana di grande vincita nello dunque io devo dire che una parte del bar ridicolo voglio dire scusate devo dire che dalla lettura poi il
Riferirsi alla limitazione nel tempo dei mandati che nell'ultima attiva anche se questo avvenisse allora non la voglio fare io lì per
Pensione che la costruiamo la Marinelli e allora ecco grazie poi la Marramao e a Scoppola le interruzioni il dialogo anche
Direi che è previsto in questo dibattito altri incoraggiato finora si era mantenuto in quello che potrà essere una correttezza tradizionale formale adesso l'isola ecologica tema perché su questo semmai era sul è una novità nella non lei dice il professore alle al vero ma la limitazione dei mandati esiste intanto i paesi del mondo su tante Zotta
Perché non solamente in Italia ha dato Mardocheo la mia impresa diamo la parola ai neri vi darò la mia impressione non soltanto da da quello che ho letto quindi non si tratta soltanto del passo ma in generale diciamo da posizioni
Prese diciamo così da questo tipo di movimento al di critico nei confronti dei partiti negli ultimi anni la mia impressione è che questo tipo di rilievi non riguarda soltanto l'amministrazione perché su questo siamo perfettamente d'accordo almeno io sono perfettamente d'accordo ma riguarda anche le strutture di indirizzo politico ecco questo questo è il punto
Quale anche le strutture di indirizzo politico allora assieme io credo che ci sia qui un punto un discrimine fondamentale e la democrazia non è assenza di Carpi profezia non è assenza di casa
Questo oppure si ritiene che la democrazia sia senza ricatti questo un poi il il discrimine di fondo allora io credo che assenza dica il fatto che di di dire che la democrazia non è senza gravi non vuol dire naturalmente
Che non si possano rimuovere i capi che non ci debba essere che anzi sia un principio fondamentale purtroppo assai generoso
Quello della responsabilità politica
E l'uso della verità non soltanto legge i parlamentari ma anche in quelli presidenziali da una serie di vicende che evidentemente non posso riassumere qui
E tuttavia questi sono appunto i principi a cui si riferiva il professore gli quando diceva ci sono alcune regole
Del gioco sistemiche e poi ci sono altre regole che riguardano l'amministrazione su cui è doveroso intervenire
Ecco io ritengo in effetti che i partiti debbano darsi nuove regole sicuramente nuove regole per vecchi giocatori questo sì credo che sia assolutamente indispensabile
Regole interne abbiamo regole abolizione delle preferenze regolamentazioni sondaggi elettorali
E certamente questo secondo me è purtroppo il punto più difficile anche questo anche se è quello su cui i cittadini sono giustamente più sensibili limitazione della presenza nelle amministrazioni qui c'è una difficoltà
Alla quale faceva riferimento il professore li ha giustamente distinzione fra politica e amministrazione è una distinzione difficile in taluni casi ma poi c'è il problema dell'autolimitazione qui veramente si tratta di agire anche collettivamente attraverso movimenti come il Movimento federativo democratico acquisti davvero cooperò io credo che questa distinzione
Sia abbastanza significativa per continuare a intenderci sul tema del rapporto fra il Movimento federativo democratico e la politica credo che la lettura di questo quinto principio sia assolutamente coerente con quanto dicevo poc'anzi grazie
Momento federativo democratico in realtà è un nuovo giocatore sì beh quindi nuove regole dovrebbero venir secondo me è un tormento anticamente creare più nuovi giocatori o mettere in circolazione nel sistema politico nuovi giocatori che oggi già esistono un po'
Ma non possono giocare nella domanda
Può rispondere sì posso rispondere
Appunto questo è un tema estremamente grosso perché qui si tratta di vedere però questo in realtà è un è un dilemma io credo che che noi abbiamo questo momento no cioè si tratta di vedere che cosa
Quali sono le possibilità e i limiti della nostra presenza nel sistema politico questo il punto io credo che questo sia il problema certamente ci possono essere altri giocatori questo sia e lo può essere il Movimento federativo democratico è una cosa tutta da vedere però
Io ringrazio Pinelli non solo per avere suscitato quel dibattito con la discussione quel dialogo che tanto abbiamo auspicato ma anche perché ha centrato un punto già preso in parte nella relazione l'intervento di Flores d'Arcais il rapporto tra partiti
Movimento e comunque la posizione del movimento in quella della dialettica istituzionale io credo che anche la domanda di Giuntella credo posso trovare delle risposte sentiremo poi la conclusione il l'intervento di Giovanni Moro ma penso anche d'altra parte che non si possa per risolvere quelle domande e quelle dubbi anche critici sollevati nel corso di questa nostra e incontro tuttora i cui documenti che costituiscono una prima fase di riflessione ancora non conclusa un itinerario di studio e di ricerca che naturalmente dovrà proseguire e avrà come termine lo dico per i nostri relatori
Il congresso nazionale che dovrà attenersi da qui a un anno e mezzo all'incirca in cui il Movimento federativo democratico attraverso anche un'azione di sperimentazione concreta quindi di verifica di queste tesi
E di queste ipotesi politiche
Evidentemente giungerà ad una conclusione che posizione era meglio e darà anche probabilmente maggiore soddisfazione ma tutte quelle richieste quei rilievi critici che giustamente sono state poste all'interno di questo nostro dibattito da lei a questo punto la parola sempre invitando chi vuole dei relatori di fare i redditi proporrebbe che critiche eventuali all'intervento eventuali gli interventi che vengono fatti a né Marramao per il suo intervento
A intervento che sarà molto rapido se non altro per per il mondo
In cui la discussione proceduta credo se necessario enucleare alcuni aspetti come avete visto io ho seguito soltanto una parte minima della discussione di stasera cioè una parte del discorso di D'Alema e i discorsi successivi di Elia e di Pirelli dai riferimenti mi sono fatto un'idea più o meno un'idea delle cose dette prima dagli amici Flores Giuntella e cercherò in qualche modo di inserirmi però è del tutto evidente che Dio sicuramente cose ripeterò cose che sono state già dette da altri
Cosa mi ha colpito nei due documenti del Movimento federativo democratico
In primo luogo
Centrare il discorso sulla politica degli
Centrare il discorso intorno alla politica dei diritti oggi significa centrare il discorso
Coluccia le della sinistra poi che io ritengo che non si possa dare oggi
In nessun Paese dell'Occidente una politica pessimista appunto di sinistra fuori di una politica dei diritti
Nel senso rigoroso e arduo in cui il tema è stato posto prima da leopoldo Elia una politica dei diritti come etica della responsabilità che impone quindi l'inevitabile risvolto dei doveri e questa è una cosa tutt'altro che superflua da ricordare in un paese come l'Italia dove la sua effrazione verso allo a un assistenzialismo in maniera un po'barocco un po'manieristico
Ci ha resi molto poco avvezzi invece al risvolto della responsabilità e del dovere rispetto alla politica degli il secondo aspetto
Porre al centro questo Soro oggetto
Assolutamente negletto del linguaggio della politica che il cittadino comune
E questo cittadino comune
E una sorta di paradosso di una marginalità che si colloca nel cuore del sistema sociale politico c'è mi pare
Un dato estremamente importante e cioè il Movimento federativo democratico nuove da un aspetto importante della crisi della politica in corso
E cioè il fatto che la marginalità non spalla periferia ma sta al centro stesso nel cuore spesso dei nostri sistemi sociali e politici ma come qualificare questa crisi delle forme statuali su cui documenti insistono enormemente c'è un è un'espressione che ricorre che mi ha colpito molto questa della crisi delle forme statuali che avrebbe il suo pendant proprio nell'emergere di questo Soros oggetto finora come dire relegato ha uno spazio a una dimensione hanno
Beh io direi che questa crisi
Si è accompagnata una enorme crescita delle forme statuali cioè è stata una crisi della crescita e anche qui abbiamo un paradosso ulteriore no cioè la crisi non è stata affatto un
Dimagrimento indebolimento dello Stato ma è stata una pletora una vera e propria Pretto delle istituzioni statali
Una Bretton Ra delle istituzioni statali che che che dedicano i cari amici socialisti qualora enfasi sul capo
Anche tenendo alta la fronte non si governa un bel niente perché il Governo è una funzione che rimane deficitaria affinché non riesce a venire a capo a venire a capo appunto
Credo che nessun capo riesca oggi a venire a capo della pletora dello Stato delle istituzioni statali
Pletora che è stato già detto e li concordo con l'amico e compagni io punto Pinelli
Per lettura che si manifesta in quella particolare in quel particolare obbrobrio del caso italiano però al quale tutti i parchi che hanno contribuito e Dio sa quanto ha contribuito il partito socialista che la supplenza amministrativa
Giocata dei partiti c'è e lì credo credo di aver ricostruito che Paolo Flores deve aver molto insistito su questo aspetto ha no cioè l'occupazione dell'amministrazione da parte dei partiti che ha lottizzato
E non si sono limitati a lottizzare perché al Sud oltre a lottizzare hanno avuto dei rapporti delle committenze ben precise con un mondo degli affari tu tal proprie controllato ai partiti stessi e in generale dalla legalità
Dove si è verificato nella indecente assenza nell'indecente silenzio dello Stato una cosa gravissima unica in tutti quanti Paesi europei cioè il l'ho uno Stato democratico che perde la unica prerogativa che non deve perdere
Il monopolio del controllo della redistribuzione delle chance di vita ci ha consentito alla criminalità organizzata di redistribuire chance di vita
Non soltanto di ripartire fonti
Ma di controllare il consenso ridistribuendo chance di vita
Cosa molto grave in una situazione politica il cui esiste una cultura politica dell'emergenza gestita in primo luogo da un patetico e ridicolo allarmismo ministeriale c'è l'Italia il Paese né come altre operi una congiunta elettore su e il paese in cui i ministri a un certo punto dicono suonò il campanello di allarme dicono
Il ministero sta crollando non riusciamo più a portare avanti la politica e i cittadini devono rendersi conto che non riusciamo a farlo benissimo e dovesse dove l'anno prima loro
Perché non l'hanno informato regolarmente i cittadini di ciò che avveniva qual è il senso di questa cultura e gioca tutto sulla soglia dell'emergenza che non si è limitata al fenomeno
Del terrorismo e del dopo terrorismo ma prosegue adesso l'informe in forme più latenti e anche qui più pericolose
Io credo che nella asincronia che e il caso italiano rappresenta rispetto agli altri casi occidentali
Il Movimento federativo democratico a il vantaggio io ritengo di porre un problema di sincronizzazione e di porlo proprio parlando di un soggetto che sia in grado di produrre delle iniziative civiche delle iniziative civiche
In grado in qualche modo di determinare una ricarica simbolica della politica all'interno della nostra società
E del nostro sistema dei partiti per fare questo occorre una cosa che io ho visto con piacere né documenti
E per la quale mi trovo in sintonia di dirò lo dirò alla fine qual è il punto su cui non mi trovo in sintonia
Può darsi che sia una quae questione puramente linguistica però temo che non sia soltanto puramente linguistica però intanto mi trovo in sintonia con questo spirito nuovo
Che che congiunge le piattaforme del Movimento federativo democratico alle Birger iniziative che ci sono state in Germania e che hanno attivato molto
Il sistema politico tedesco a una serie di lotte
Che vengono fatte che sono state fatte in Francia e anche una serie di modi di organizzare la solidarietà e le battaglie civili negli stessi Paesi paesi anglosassoni in particolare degli Stati Uniti
Cioè io ho visto questa
Lettura impregiudicata del sociale in un paese in cui il sociale è stato sempre osservato attraverso le lenti deformanti delle tutti deformanti del linguaggio insopportabile
Della politica
C'è un linguaggio che divenuto sempre più autoreferenziale autoreferenziale
Sì all'uso spesso alla teoria dei sistemi ma è autoreferenziale io credo proprio in quel senso c'è un linguaggio che si attorciglia su se stesso
E che non è incomprensibile per la semplice ragione che il cittadino non lo ascolta le cose incomprensibili sono le cose interessanti che il cittadino vuole intenderemmo
E che quindi chiede ma che significa quel quel discorso non si chiede che significano i discorsi dei politici perché non interessa affatto scontato
E io qui credo che c'è un gap di un gap molto importante che un ghetto anche si embolico
Bene questo che però pone a mio parere un problema estremamente importante che
Nella società italiana
E qui sincronica mentre rispetto alle altre società europeo
Abbiamo
Visto solo insorgere dei fenomeni che pongono dei seri problemi alla piattaforma che pure a tutti noi preme costruire di valori comuni
Io dico sempre ai miei amici contrattualistica pardon neo contrattualistica che operano all'interno dell'amore del della così detta una volta così si chiamava area comunista
Dico sempre sarebbe molto bello mettersi tutti attorno a un tavolo al discutere
Sui valori comuni appunto razionalmente accettabili salvo che questo tavolo dubito a avrebbe una forma un pochettino più
Più complicata di del tavolo di un consiglio di facoltà perché non si tratta di raccogliere dei professori a discutere sui valori
Rush realmente preferibili ma si tratta di appunto raccogliere solo oggetti ormai gli appartenenti soltanto a generazioni non soltanto a ceti sociali quel che c'è sempre stato ma culture etnie profondamente diverse confessioni religiose profondamente diverse
E allora non possiamo con questi nostri schemi razionali un po'intellettuali sedici dissimulare l'evento che si è prodotto all'interno
Delle nostre società quello delle etica in conflitto ebbene sì noi viviamo in una democrazia attraversata il lungo e il largo da etiche il conflitto dove per dirla con Max Weber
è veramente difficile riuscire a trovare una una gerarchia tra queste etiche una gerarchia di preferenze intendono una gerarchia nel senso drastico
E antico del termine
E
E come quindi si arriva a costituire questo tessuto per così dire precontrattuale se non attraverso una riforma profonda della politica
In grado di valorizzare nuove forme di associazione e nuove forme di socializzazione quindi un nuovo modo di fare la politica
Un ostacolo e qui vengo verso vengo alla conclusione un ostacolo enorme alla creazione di questo tessuto di valori
Che innanzitutto per o un tessuto di linguaggio Kommune dico occorre innanzitutto intendersi sui termini elevato operiamo e credo che ciò Mussi di ancorarsi al cuore impossibile
Io credo che per fare ciò occorra in qualche modo Conigliere un altro che che si è verificato all'interno della nostra società e che il gap della comunicazione bene noi abbiamo
Una società nella quale e difficile accettare la comunicazione per ciò che poiché la comunicazione veicola unitamente ciocche selezionato dai codici io non dico evidentemente che la comunicazione anche così come non vada utilizzata cioè non ho non sono affatto in linea con gli apocalittici neocomunisti dei nostri giorni e dicono che tutta la comunicazione monodimensionale quindi e roba del capitale e legata alla follia del capitale e via dicendo queste sono delle balle assolutamente delle balle
Ma il problema però un altro il problema è che e che la comunicazione però pellicola unicamente ciocche selezionato ciò che selezionate veicolato da codici
Che hanno già almeno un ventennio un ventennio di sapere accumulato alle loro spalle questo sapere accumulato non è insegnato dalle scuole istituzionalmente deputate a farlo cioè deputate non solamente ad adeguare il sapere ai tempi che cambiano
Cioè le nostre scuole le nostre università non insegnano più un sapere fruibile tranne le vistose rarissime eccezioni che conosciamo perché ci sono in Italia alcune facoltà di notevole livello ma sono delle delle appunto appunto eccezioni molto di scosse in una geografia invece di che caratterizzata da una profonda inadeguatezza
Questo è sicuramente alla base del disagio studentesco e del movimento però stiamo attenti quando si legge il movimento stiamo attenti e questo lo dico l'avrei detto con più forza se l'amico e compagno Massimo D'Alema fosse stato qui presente malato che non ce lo dico in maniera debole
E gentile pure essendo come lui
Un militante comunista stiamo attenti alla demagogia nei confronti del convento dico noi abbiamo ascoltato i discorsi dei giovani dico ci siamo resi conto del pauroso impoverimento linguistico che li ha attraversati
Come non reagire indignati rispetto a ciò che è avvenuto cioè come non dire che sono il prodotto
Della colpevole ignoranza di una generazione
E del fatto anche che abbiamo avuto un ceto politico che dopo il sessantotto a differenza che in Germania a differenza che in Francia ha deciso di tagliare gli ormeggi e lasciare la zattera andava alla deriva con tutti coloro che ci stavano sopra
Non ponendosi il problema di una reale riforma universitaria
è questo il punto fondamentale abbiamo come risultato io credo una generazione di studenti che caratterizzata da certo a tutte le tipologie rimangono ahimè i luoghi comuni don rimane la bontà questa grammatica generativa Del Bene
Ma rimangono hip i luoghi comuni
C'è una battaglia generica nei confronti di un potere che visto come qualcosa di indifferenziato
Una battaglia poi più una c'è proprio una costruzione assolutamente artificiosa ed infantile difetti chic di nemico e di avversario anche dalla Repubblica
Luoghi comuni costruiti per esempio anche alla Repubblica no per il mare Thomas ma duramente ma è un puramente
Ognuno è responsabile di tutto ciò
Vengo alle battute realmente conclusive io credo che per superare questo non
Non si possa dire
Rilanciamo la cultura umanistica contro la cultura scientifica perché questa contrapposizione ormai dico addio è crollata
La la la la rottura tra le due culture ormai crollata il problema occorre introdurre nel cervello individuale e collettivo
Delle nuove generazioni ma anche di quelle di mezza età come la mia non c'è l'idea che la nostra cultura o sarà comparativi Istica o non sarà
O noi acquisiremo il Demone della comparazione cioè la capacità di comparare ciò che noi siamo ciò che ne siamo divenuti con gli altri con le culture altre oppure noi non riusciremo a sopravvivere alle sfide del nostro tempo
Io credo che noi viviamo oggi
Una situazione un po'singolare una situazione e torno quindi al punto di inizio
Come si caratterizza oggi la crisi delle forme statuali su cui tanto riscritto i documenti bene io lo dico con una formula colta che non posso spiegare ma ve la do come un messaggio noi noi viviamo dentro un involucro di Stato obesi hanno Los tappo di nuovo su quello
Del filo quell'Otello di un diritto e finora e poi Romanato esclusivamente dall'autorità del principe cioè dello Stato
è un contenuto al proustiano di al Tour si usa questo grande antico opposto in fondo che sta all'origine del pensiero politico della modernità che ha sottolineato invece come il diritto possa e debba essere il prodotto dell'attività e dal e dell'auto organizzazione delle forze sto Poggiali io credo che questa situazione un po'paradossale di involucro persiano un tenuto al Tossignano
Si manifesta nel progressivo intreccio all'interno dei nostri sistemi di elementi di scrivilo cioè di diritto derivante dal diritto civile romano
E poi appunto divenuto il diritto pubblico continentale no come non lo conosciamo elementi di common law che sono entrati e stanno entrando sempre più nel modo di funzionamento delle nostre democrazie io credo che le associazioni che possono emergere da questo sono associazioni che devo riuscire a coniugare lo il senso della partecipazione con il senso di una poco una una politica e una cultura cari amici dei limiti del potere
Esattamente ciò che è mancato sia al marxismo che al cattolicesimo cioè non una pura cultura
Al cattolicesimo un po'meno forse però e ma no però il cattolicesimo a mo'ha molto insistito sulla cultura della partecipazione con con componenti a volte anche organici schivo comunque organiche
Mentre io credo che queste componenti oggi vadano corrette in modo molto serio ed energico con una cultura del potere illimitato dei limiti del potere proprio nel senso proprio della del common law anglosassone
Per far questo occorre evidentemente
Di disporre di una grande creatività antigiuridica di una grande capacità propositiva
E allora vengo al grande dubbio sui documenti e l'espressione Democrazia diretta la più congrua
Ad esprimere questo tipo di esigenza o democrazia diretta non è forse un'espressione un po'tanto proprio un po'all'antica per esprimere una cosa che mi sembra essere almeno nelle vostre intenzioni
La necessità di una organizzazione più leggera
Però questa organizzazione più leggera
Deve essere uno o più efficiente e di conseguenza anche più razionale e non invece dare l'impressione di essere una mela organizzazione reticolare
Di autonomie di autonomia io credo che si ponga il problema oggi e di un alleggerimento sicuramente
Di quella che si chiama comunemente la forma partito o in generale di tutte quante le forme di associazione politiche
Ma questo alleggerimento deve essere una razionalizzazione nel senso più alto in cui il grande professionismo politico europeo
Ha definito le funzioni i compiti e gli scopi della politica che sono quelli del bene comune ma per me che sono laico del male minore per ciascuno
Grazie
Ringrazio sinceramente Marramao per aver offerto a tutti i nuovi spunti di riflessione veramente interessante avere legato il tema della politica della dei diritti alla crisi delle forme statuali e la crisi della sinistra in particolare con gli innumerevoli esempi e riferimenti se che lui ha voluto proporci è stato veramente per noi un elemento importante significativo così come anche le ultime domande il cui ci ha lasciato
E il tema della democrazia diretta ma mi sembra che assieme al tema della regole dell'aggiudicazione dell'effettività dei diritti da una parte il rapporto movimento è partito dall'altra
Lui abbia abbia effettivamente poste lanciato sul tappeto un terzo elemento in ordine proprio all'organizzazione del Movimento federativo democratico alla sua azione pratica concreta
Che avrebbe desiderato fosse nel futuro più efficiente d'accordo più leggera lui dice e più efficiente e questo naturalmente sarà oggetto naturalmente di una risposta che Moro darà ma più in generale di una riflessione che ripeto
E comunque in corso all'interno e credo più in generale anche all'esterno del Movimento federativo democratico perché è un tema ovviamente che riguarda non solo il Movimento federativo democratico comma ma come giustamente Marramao anche sottolineato un po'tutta la sinistra
E e tutte le forze democratiche che hanno a cuore i grandi problemi della democrazia sarei il dato il tempo veramente poco il la parola alla a Pietro Scoppola
E sperando di riuscire entro le otto e mezza se non ci dovessero essere altri interventi subito dopo a Giovanni Moro per tentare di concludere entro le venti e trenta
Scopo io incontrerò il mio intervento
In brevissimi termini
Come tutti hanno visto sono arrivato ultimo quindi non ho potuto seguire di interventi precedenti soltanto questi più recenti econdo sono esposti o al massimo di rischio di ripetere cose già dette
Non non rinuncio a parlare perché voglio portare anch'io una testimonianza di interesse di attenzione sul piano culturale sul piano politico
Per l'iniziativa del Movimento federativo democratico per quello che rappresento
Ecco io qui certamente già se ne è parlato vedo iniziative di questo genere in questa in particolare vedo un arricchimento
Non solo l'espressione di una ricchezza della Società italiana ma un arricchimento della società politica per i faccia lo schema proposto da fermenti
Società civile e società politica e istituzioni come elementi del sistema politico
La Società politica italiana ha bisogno di soggetti nuovi ecco movimento di questo genere è un soggetto nuovo che si inserisce in un panorama che deve farsi più ricco per garantire una maggiore funzionalità complessiva del sistema
Vedo i movimenti di questo tipo in questo in particolare una risposta a un'esigenza profonda che tutte le società industriali esprimono tutte le società avanzate che quella di ricostituire la riserva
Le nostre società consumano valori morali e c'è e necessità di centri di iniziative dirette alla ricostituzione continua di queste riserve
I in senso anti entropico perché il processo di entropia rischia davvero di travolgere
Le democrazie sui Circuiti del consenso legato soltanto a limitarla tutela degli interessi corporativi e se non ci sono questi emissioni di energie anche in troppi che io riportano alto il livello di tensione morale di impegno di solidarietà
Davvero c'è il rischio di una caduta
Io mi propongo mi permetto così di lanciare una suggestione agli amici del Movimento federativo
Di tipo culturale ritorna spesso
Nei loro documenti questa parola questa espressione del cittadino il cittadino comune
E hanno messo credo il dito su un punto assai importante anche culturalmente nel nostro Paese non c'è non c'è stata e non c'è ancora grande attenzione a questo tema della cittadinanza
Un tema che è stato studiato nella cultura francese nella cultura anglosassone
Citato dal punto di vista storico sfida dal punto di vista sociologico antropologico assente o lontano nel nostro dalla nostra cultura
Se voi prendete il dizionario della politica quello famoso diretto da Bobbio Matteucci non c'è la voce cittadinanza
Perché nel nostro Paese la voce cittadinanza esistessero nei dizionari di diritto nell'Enciclopedia giuridica solo in via Po giuridico non ha una dimensione culturale e sociologica e antropologica non è un dato di vita vissuta e ci sono le ragioni storiche di questa carenza del senso della cittadinanza
Legate alla processo unitario così come si è svolto alla questione romana che è stato un grande fattori che ha impedito al ridotto la la possibilità di crescita di un senso di cittadinanza
Legato al fascismo che ha creato il fascista cittadino il cittadino fascista ma non il cittadino tout-court
Ma anche del dopoguerra se noi andiamo a guardare
Il senso dell'appartenenza non è stato mai sui canali della cittadinanza come l'ha sentita la cultura francese della Rivoluzione francese in poi
Ma è stato sempre su canali particolari cittadino cattolico il cittadino comunista il cittadino laico e noi siamo ancora legati a questa limitazione
Della cittadinanza parcellizzata che non è cittadinanza in senso pieno come io credo che lo sfondo culturale sul quale il movimento si si muove e che dovrebbe forse potrebbe essere adesso
Più esplicito
Perché nel movimento c'è azioni dirette impegno al Tribunale del Malato tante iniziative di cui abbiamo sentito che abbiamo seguito con grande interesse ma c'è anche questo sforzo di riflessione critica e di riflessione teorica su quello che si fa questo legame
Riflessione critica nel momento stesso in cui si agisce non come momento distinta cadente ecco io penso che questo tema potrebbe essere assai suggestivo per un gruppo come questo per un movimento come questo e potrebbe che potrebbe così dare anche un contributo culturale di grande significato
Direi cittadino significa riflette sui limiti imposti alla cittadinanza nel nostro Paese
Che riguardano l'esercizio dei diritti ma che riguardano anche l'esercizio delle responsabilità del cittadino perché l'aspetto forte del concetto di cittadinanza qui mi ricollego un accenno di Elia mi pare molto giusto è quello di richiamare una tavola di diritti unita alla tavola di un di doveri e non soltanto i diritti in sé ma una un e quindi il concetto di responsabilità come elemento che unisce diritto e dovere
Ecco se noi consideriamo la condizione del cittadino io se lo dico spesso
Ci dobbiamo interrogare se siamo in pieno nella cittadinanza non siamo ai margini fa il concetto di suddito e quello di cittadinanza subito dei nuovi principi qui riprendo temi sul tema consentito toccato anche dalle battute
Di Paolo Flores d'Arcais in risposta suddito dei nuovi principi che sono i partiti politici non c'è dubbio che noi viviamo una condizione di relativa subita e questo è un tema che in una impostazione di questo tipo con questa con questa ampiezza culturale la cittadinanza non non può essere lasciato ai margini perché non si può coniugare l'idea di democrazia dirette
E di democrazia fondata sulla rappresentanza
Se non Siva al cuore del problema che legato al modo alle forme che hanno assunto nel nostro Paese
La rappresentanza in rapporto fra cittadini e istituzioni del dell'io rilievo che ha assunto la mediazione tanti
E qui io credo che ci sia uno spazio mi permetto di segnalare lo come contributo l'ho fatto anche in altre sedi Giancarlo quaranta che vedono di lo ricorda quando questo entriamo lei al Sesto potere la sua quella sua interessante suggestiva riflessione su questa idea del Sesto potere della volete nella saletta lì dei Paesi nuovi ecco io credo che su questo terreno il vostro movimento dovrà spingersi perché noi siamo in una situazione in cui la democrazia diretta paradossalmente non può che assume le forme contestative non può integrarsi nel nostro sistema così come si è venuto sviluppando la rivendicazione della democrazia diretta del contare
Direttamente del cittadino dei giovani adesso la contestazione universitaria assume fatalmente forme di contestazione radicale di rifiuto perché la i canali della rappresentanza sono cristallizzati escono Sclero utilizzati non c'è possibilità di scorrere sui granaglie e quindi non c'è possibilità di integrazione movimento studentesco
Io Saeko con grandissima preoccupazione
Quello che sta accadendo
Perché io temo che si sciupi una grande occasione perché dell'evento e degno di grande attenzione
E va guardato con enorme rispetto e vorrei dire Simpatia perché il fatto che dei giovani dopo dieci anni avvertano l'esigenza di una presa di coscienza collettiva delle loro condizioni che escano dall'anonimato
Del privato della ricerca pura e semplice dell'esame del Successo per conseguire un titolo e si interroghino sulla società in cui vivono sull'università in cui sono inseriti è un fatto positivo
Io vedo con preoccupazione una certa tentazione nelle classi dirigenti e anche nelle classi accademiche nei gruppi accademici di spingere al peggio di dimostrare che non c'è niente da fare
Che queste esperienze non hanno sbocchi e invece queste esperienze devono avere sbocchi devono naturalmente autolimitarsi perché è inammissibile l'occupazione delle sedi universitarie
Senza limite io posso capire il momento della potestà ma non posso accettare non posso legittimare
Un'occupazione che non ha che non è capace di imporsi un limite e che si rifà a una decisione non si capisce di quale Assemblea o di quale momento collettivo perché assai no questo non è accettabile
E va detto con chiarezza
E dal richiamato il quadro della della legalità come e quando necessario in cui la democrazia si manifesta
Ma non va perso l'intuizione di fondo in
Lo vedi fa la domanda che queste esperienze spiega in questa intervista al quale noi andiamo in
Il giocare al peggio il giocare al fallimento delle speranze giovanili che è sempre l'elemento più cinico
Cui il politico e tentato perché si può aver successo con il cinismo perché il cinismo
Si richiama a sentimenti che hanno medicine profonde nell'animo umano e si può giocare al peggio della politica e si sa benissimo che nella politica e nella storia degli uomini il cinismo spesso è premiato è stato premiato da a livello sto dunque dicevo necessità di integrazione fra democrazia diretta e la democrazia nelle sue forme io rinunciabili io son d'accordo con me ma non non possiamo ogni volta che a ogni generazione ricominciare a spiegare che questo percorso è stato già fatto
Da secoli e che la democrazia della della rappresentanza e irrinunciabile se si vuole salvare la democrazia
Ma occorre un'integrazione perché è difficile nel nostro Paese
Perché noi abbiamo un sistema in cui non si può partecipare nelle forme della democrazia della rappresentanza se non dichiarando delle appartenenze se non collocando sia inquadrandosi in schemi che sono di tipo partitico
Perché viceversa nelle democrazie nei sistemi in cui è possibile
In cui il gioco politico è semplificato paradossalmente la semplificazione del gioco politico e quello che dà più spazio a presenze di tipo non partitico di tipo movimenti tipo associazioni questo sistema italiano che obbligato a passare sotto il giogo
Dell'appartenenza partitica se si vuole contare sui canali della rappresentanza istituzionale e quello che rende impossibile l'integrazione integrazione sarà più efficace
Quando il sistema nostro arriverà giungerà a quelle che sono le solite a guardi della cosiddetta democrazia compiuta che la democrazia e i cui cittadini sono in grado di scegliersi governo e di mandarlo via quando il governo non funzione non è più gradito quando un'Amministrazione cittadina non funziona si deve poter cambiare da noi non si può cambiare
Quando Elia diceva giustamente non c'è da meravigliarsi dell'esercizio della politica in Italia perché i problemi sono tanti ma viceversa caro leopoldo c'è danno agli altri quando si costata che si vota invano perché non succede mai niente
Perché spostare di quattro punti o di tre punti diventa un gioco autoreferenziale per riprendere questa espressione
Perché in in sostanza rimane tutto dentro il gioco dentro un gioco chiuso e non è possibile spostare nulla e allora io lo trovo un poco un poco
Inaccettabile i partiti l'appello i partiti devono dare Danzi nuova e regole non se le danno
Sono anni sono quelli sono lustri decenni che si ripete questa esigenza delle nuove regole della politica
E le nuove regole non vengono io credo che qui c'è un traguardo verso il quale anche il Movimento federativo democratico dovrà muoversi quello di nuovo i cittadini perché diano delle spinte decisive alle nuove regole
Voi lo sapete forse qualcuno di voi ha letto sui giornali io sono fra i promotori di questi referendum
Avvocati in tanti di abrogazione parziale delle leggi elettorali per spingere costringere il Parlamento a muoversi darci nuove regole
Io credo che questo o altri strumenti ma dobbiamo inventare qualcosa del genere perché non si può più soltanto aspettare perché il principe illuminato il quale a livello della sua alta coscienza e responsabilità da quello che occorre non c'è più non c'era nelle monarchie assolute ma non c'è neanche nel regno dei nuovi principi che legno dei partiti politici occorre un senso della cittadinanza pieno che consenta di uccidere di uscire da questo stato di semi sudditanza nel quale il cittadino italiano è stato costretto
Grazie allora professore Scoppola credo che nell'intervento di Scoppola voi tutti amici e compagni e presenti della membri dell'Assemblea nazionale o che comunque avete seguito i lavori dell'Assemblea Nazionale avete colto un po'il cuore anche della questione che sta sul tappeto che da mesi dibattiamo
Il tema dalla rappresentanza sociale appunto mi sembra che il rapporto democrazia
Diretta Ipost necessita di integrarsi con l'istituzione lo Stato e poi la proposta che scopo la Lancia di una riforma delle leggi elettorali si inquadri bene nel tema che poi è oggetto di una riflessione specifica dell'Assemblea nazionale
Intorno alla questione della rappresentanza sociale nel quadro di una tutela dei diritti dei cittadini
A questo punto richiederà e se ci sono dei brevissimi interventi
Da parte dei relatori di replica o da parte del pubblico altrimenti considerato che allora otto e un quarto passerei la parola per la conclusione di questo incontro a Giovanni Moro
Quindi con il vostro consenso eventualmente trasferì RAI immediatamente senza perdere altro tempo la parola al segretario politico
Il quale cercherò di essere brevissimo naturalmente
Vista l'ora viste le tante cose che sono state dette
Io non credo proprio che mi misurerò sul terreno che sul quale si sono misurati gli oratori che mi hanno preceduto c'è un terreno di dibattito teorico culturale di alto livello ma invece farò qualche semplice riflessione aggiungerò qualche elemento alla discussione di questa sera che magari potrà sembrare un po'terra-terra ma anche credo potrebbe essere utile come integrazione di quello che è stato detto innanzitutto io credo che questi documenti non si possano capire se non si intende bene qual è l'osservatorio con la quale posizione questi documenti sono stati prodotti è un osservatorio di un organizzazione di un soggetto che sta nella società cioè che pratica
Non i rami alti come si dice ma le radici dell'erba della democrazia e questo produce un altro punto di vista un punto di vista diverso rispetto a quello con cui tradizionalmente essi leggono le cose della politica io non dico che sia migliore o peggiore dico però che diverso e questo fa un po'di differenze ed è una differenza comunque da prendere sul serio
Credo che l'emblema di questo fatto ma che è anche un fatto politicamente rilevante sempre più rilevante
La circostanza che il Movimento federativo democratico credo che sia pressoché l'unica organizzazione
Nata nella società civile del nostro Paese che non ha nemmeno un consigliere circoscrizionale non dico un consigliere comunale un parlamentare se mai avviene il contrario che persone che vivono una esperienza amministrativa una esperienza politica si legano alla esperienza concreta del movimento
Quindi questa scelta di stare alle radici dell'erba della democrazia è una scelta scusate il bisticcio radicale cioè che è proprio alla fonte e ha qualcosa a che vedere con lo stesso essere storico del Movimento federativo democratico e credo che stare in questo Osservatorio ci abbia consentito di vedere delle cose di cogliere
Delle cose che
Credo hanno segnato molto la nostra storia e anche questi documenti cioè di cogliere una dimensione della crisi dello Stato
Nella sua dimensione concreta e quotidiana
Che è legata soprattutto a una inefficace
Dello stato
Cioè un insieme di diritti per esempio che vengono proclamati
Ma che poi dalle leggi dalla Costituzione eccetera ma che poi gli apparati dello Stato non hanno la forza di tutelare effettivamente
Da situazioni in cui nonostante noi si viva nella quinta potenza industriale del pianeta esistono delle ampie zone di emergenza di caos di abbandono che colpiscono nei suoi diritti fondamentali il cittadino comune appunto quindi non alcune fasce marginali della popolazione ma la maggioranza dei cittadini
Di qui quel senso di scandalo quando uno va in ospedale e per un insieme di banalità
Poi diventa su di sé e degli affetti che sono sproporzionati rispetto alle cause che sono magari incuria cattiva organizzazione maleducazione e così via
E dove si sperimenta che
Se si vanno a interrogare i soggetti che comunque hanno delle responsabilità in merito a come il cittadino viene trattato si scopre che
Ognuno ha le sue piccole ragioni ma poi
Paradossalmente queste piccole ragioni producono un grande torto
E in cui esiste una ovvia evidente intromissione dei partiti
Ma in cui purtroppo nemmeno i partiti nemmeno volendo riescono a sciogliere questi nodi
Ecco questa più o meno con la situazione che noi abbiamo
Vissuto sperimentato e tematizzato e in questa situazione abbiamo assunto da sempre credo una responsabilità politica cioè una responsabilità di governo io su sottolinea proprio questa parola di governo che non vuol dire governativa si intende ma vuol dire un'assunzione di responsabilità ben al di là della tutela di singoli o determinanti interessi ma vuol dire una responsabilità per risolvere i problemi nella chiave dell'interesse generale hic et nunc non quando verrà qualche cosa d'altro di qui la scelta del movimento di essere un movimento senza tessere ma di essere un movimento organizzato il rifiuto di forme spontanei Ste
E rifiuto anche della dialettica movimento istituzione ma all'idea invece che
In movimento dovesse avere una dimensione istituzionale porrà restando vivendo alle radici del erba della democrazia e e quindi abbiamo scoperto credo una cosa molto semplice che poi spiega tutto io penso c'abbiamo scoperto che in queste situazioni di emergenza e di abbandono la gente si organizza
Si organizza per tutelarsi si organizza in forme che non sono insegne né belle né brutte cioè possono essere molto belle o anche molto brutte come voi sapete
E che questo organizzarsi ha qualcosa a che fare con quella che quaranta chiama la nuova soggettività di massa cioè un incremento quantitativo
Delle disponibilità di beni opportunità informazioni per il singolo cittadino
Un incremento qualitativo dei questo soggettività c'è legata alla ha un senso più alto della dignità dei diritti dell'identità dei singoli e anche un'attitudine a organizzarsi in forme autonome
Rispetto alle centrali politiche istituzionali e comunicative ufficiali
Cioè abbiamo colto qualcosa che
Potrebbe assomigliare in questa epoca in cui tutti tante parole sono state bruciate signore si deve dire che potrebbe assomigliare a un processo di liberazione
Proprio a un processo di liberazione da condizioni di sudditanza palese occultata condizione di soggezione di sofferenza di massa
E di un passaggio a condizioni di autentica ed effettiva sovranità
Come se
A un certo punto nella vita del nostro Paese la regola l'insieme delle regole con cui si organizza la vita sociale
Aldo Moro Repetto la legge morale non venisse più dagli intellettuali va benissimo dal basso e che questo mettesse peraltro in crisi nello stesso modo di essere lo stesso ruolo degli intellettuali credo che soprattutto in questo ci sia un legame con il pensiero politico di Aldo Moro questo per rispondere a Flores d'Arcais che evidentemente leggere cose che io scrivo con un punto di vista molto diverso da quello che io utilizzo cioè questa tematizzazione la più radicale credo la più forte
La più o a Kuta della crisi dello Stato della crisi della governabilità e del rovesciamento del rapporto tra stato e cittadini ma credo che questo abbia caratterizzato la vita del nostro movimento anche in termini di ottimismo
Che qualcuno ci ha rimproverato ma che sicuramente una delle caratteristiche della
Così dell'essere storico del movimento da questo punto di vista
E noi abbiamo sempre inteso la democrazia diretta riconosco che Marramao Possa cioè riconosco la critica che Marramao fa ma credo che ci sia una ragione per cui ancora oggi usiamo questa parola non come un insieme di procedure come i referendum e altre cose di questo genere ma come un luogo come un'area della vita del nostro Paese in cui se non sono i cittadini a esercitare potere politico queste stesse aree questi stessi luoghi rimangono in governati
Cioè aree in cui il potere dello Stato non arriva
Lì dove verrà al potere
Politico e per presenza dello Stato che intendo delle cose proprio ordine democratico giustizia diritto razionalità equità eccetera
E quindi queste aree se non sono i cittadini a esercitare il potere per il governo queste are restano ingovernabile
Quindi per noi la democrazia diretta è sempre stata un luogo
E il potere dei cittadini lo abbiamo sempre vissuto e sperimentato come una necessità e non come un lusso
Mai soltanto in termini di pressione di movimento di pressione di movimento di opinione credo che molta gente che è presente in questa sala che fa politica nel Movimento federativo democratico sa bene che questo schema della pressione che ha dietro di sé l'idea che i cittadini chiedono e gli amministratori rispondono è un po'andato all'aria perché ci sono moltissime situazioni della vita quotidiana della maggioranza dei cittadini in cui
Chi dovrebbe rispondere non c'è più oppure non ha più il potere di dare queste risposte che ora può fare pressioni o poi manca il soggetto verso cui fare pressioni
E credo che abbiamo colto e qui il senso e la parola federativo
Cioè credo del tutto estraneo al modo in cui si sta utilizzando in questo periodo nel dibattito politico che c'è un modo di organizzarsi dei cittadini che è non è più legato alle
E dinamiche tipiche dell'appartenenza ideologica che adesso anche Pietro Scoppola ricordava e che non è nemmeno legato alla tradizionale spirito associativo in questo vorrei fare un richiamo ai
Relatori che hanno parlato prima
è un un modo diverso di organizzarsi
Non è legato a quel sistema di valori norme regole finalità comuni a cui si sceglie di aderire
Che è tipico dell'associazionismo della forza la ricchezza dell'associazionismo ma è invece un modo di legarsi in cui il cittadino attraverso il quale il cittadino si riconosce in quanto tale in quanto cittadino
In cui non aderisce a un sistema di valori perché c'ha i suoi in cui non sceglie un'appartenenza perché ha il suo sistema di appartenenze che non intende mettere in discussione
Ed è un modo di organizzarsi in cui quasi scopre che ci sono processi di comunicazione
Che vengono prima osservammo sono al di là dei processi di comunicazione
Tipici dei i mass media dei mezzi di informazione di massa quasi come se ci fossero dei codici che si trasmettono che sono prodotti e si trasmettono fuori dei canali ufficiale di bocca in bocca e credo che ne abbiamo avuto ne abbiamo avuti penso nell'esperienza del Tribunale per i diritti del malato tanti esempi certe frasi che si ripetono dalla Sicilia Dagli Appennini alle Ande Europa di questo genere dalla Sicilia al trentino e che non hanno altra spiegazione
Quindi la federati vita per noi è sempre stata l'idea di una guida politica nazionale di questo processo di liberazione consentitemi di usare questo parolone
Che garantisse il rispetto delle appartenenze delle storie delle situazioni e dei modi di organizzarsi ma che garantisse anche ai poteri di base la possibilità di accedere alla dimensione politica nazionale
E così pian piano il movimento è diventato la somma della sua prassi della sua teoria
E anche della riflessione dell'interpretazione sulla sua storia e non semplicemente le cose che fa questo modo riduttivo di considerare il Movimento federativo democratico che ha invece un insieme una sintesi di questi di questi elementi in cui la ricerca scientifica la riflessione teorica sono importanti allo stesso titolo della prassi e così la sua storia è ormai visto che ha un certo numero di anni
Allo stesso modo significativa ecco credo che questo fatto che noi abbiamo scoperto nella vita della società italiana sia
La vera e unica scoperta che il Movimento federativo democratico ha fatto e in movimento federativo democratico è nato per
Dare una risposta in termini di guida politica di questo fatto sociale che la gente si organizza a prescindere dalle centrali ufficiali
E credo che da questo punto di vista il Movimento federativo democratico andrebbe considerato anche dal punto di vista della base empirica con cui si riflette di politica in Italia dal punto di vista di questa che è a suo modo una novità
E il Movimento federativo democratico come un esperimento di sulla base di questa interpretazione della realtà di costruire una cosa nuova
Almeno ad experimentum
Ecco ho fatto ho voluto fare questa questa che non era una premessa ma insomma per dare l'idea della
Anche nella dimensione concreta in cui questi documenti sono sono nati che non e questi documenti non sono certo una formalizzazione come se prima non ci fosse stata formalizzazione la storia del movimento è anche la storia di una riflessione come dicevo scientifica culturale teorica
Suo questi fenomeni dei poteri di base delle organizzazioni di base
Credo che questi documenti abbiano un altro significato credo che abbiano un significato per dirla brutalmente visto sono le otto e ventinove
Che dopo dodici anni mi sembra dalla sua fondazione il movimento a
Fatto la sua gavetta
Adesso pensa di poter dire
Qualcosa
Frutto di questa gavetta e di poter contribuire a fare qualcosa di più generale che cosa di più generale
Credo che questo qualcosa di più generale sia poi iscritto in questi documenti e cioè attribuire una dignità costituzionale di poteri di base
Attorno a una strategia di tutela sociale dei diritti
Che sottragga la trattazione di alcuni grandi problemi della vita del Paese alla logica dello scambio politico che purtroppo domina nel in Parlamento e tra i partiti
E costituire a questo fine è una rete di rappresentanza nuova attorno a questo fenomeno dei poteri di base della per la tutela dei diritti
Una rete di rappresentanza che consenta l'accesso dei cittadini che si organizzano senz'altra particolare specificazione alla dimensione politica nazionale
E che ai cittadini venga come dire riconosciuto il fatto
Di svolgerebbe oggi delle funzioni di governo della vita sociale che verrebbe voglia di di di definire mi pare che i documenti lo fanno una funzione neo istituzionale
Quindi quello che noi proponiamo credo con questi documenti è sicuramente una riforma della politica molto più generale di quello che
E potrà essere penso il Movimento federativo democratico
Quindi siamo sicuramente per una riforma della politica ma siamo per una riforma della politica che non consideri la politica solo un affare dei partiti
Che non consideri la politica solo come la riforma la politica solo un cambiamento delle regole del gioco ma che
Comporti un cambiamento del gioco non solo un suo allargamento ma proprio un suo ripensamento una riforma della politica che non si proponga in modo un po'infantile di togliere da parte dei cittadini mestiere ai partiti
Ma che prenda atto ma fa che faccia sì che si prenda atto della fine del monopolio dei partiti
Sulla rappresentanza
E gli interessi dei diritti e sul governo della società
In questo senso credo che la riforma della politica che noi proponiamo lo diceva prima Pietro Scoppola è una
Integrazione tra la democrazia diretta così come l'ho definita prima
E la democrazia rappresentativa una integrazione che si fondi sulla irriducibile diversità tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa una integrazione necessaria
Perché se i poteri di base non vengono in qualche modo connessi alla vita vederle
Della democrazia in generale poi rischiano di essere una fonte di ulteriore ingovernabilità anziché una fonte di sviluppo della democrazia
Ma che si fondi sul riconoscimento della diversità irriducibile di questi poteri rispetto a quelli tradizionali in questo senso la formula Sesto potere che noi utilizziamo
Ha a che fare con la ricordano il riconoscimento di una diversa natura se posso esprimermi in questo modo
Noi non crediamo a una contrapposizione tra i partiti e movimenti non si non siamo il partito dei movimenti contro il partito dei partiti
è un po'meccanica questa distinzione che viene pure fatta nella politica del nostro Paese noi poniamo un altro problema poniamo il problema dell'accesso alla politica del cittadino comune non dei movimenti
Del cittadino comune che si organizza e che
Intende contare
Non solo in termini di pressione di opinione come tale senza bisogno di certificazioni di battesimi ideologici o di altro genere
Così come non
Crediamo a una giuridica azione di queste forme di esercizio del potere di base ma solo
Alla a una loro a un loro emergere come dei poteri a un loro riconoscimento come dei poteri che esistono
Non chiediamo una legittimazione attraverso le leggi per questo ci opponiamo per esempio ci fanno storcere il naso agli albi del volontariato o le leggi che regolano l'esistenza di associazioni movimenti
E cose di questo genere dicendo a priori come devono essere queste
Queste realtà per poter essere gradite alla pubblica amministrazione
Tanto è vero che la nostra legge sul nostro mostra di legge sui diritti del malato il credo che il punto più importante di quella legge non sia quello che sottolineava Flores e cioè il fatto che si sceglie la via della Conciliazione contro la via della punizione
E potrei fare molte considerazioni che non faccio per ragioni di tempo sulla efficacia reale che avrebbe affermare in un'ennesima legge il principio che la violazione di certi riti dovrebbe essere punito dall'ordinamento giudiziario
Ma il punto importante che in quella legge si riconosce ai cittadini una funzione di produzione a certe condizioni
Di insiemi di
Affermazioni raccolte nelle carte diritti del cittadino malato a cui viene riconosciuto il valore di
Fonti di interpretazione d'integrazione dei grandi diritti sanciti dalla Costituzione il diritto alla salute il diritto alla dignità e così via quella è la cosa più importante della nostra proposta di legge quadro
E credo che sia quella poi la ragione per cui questa legge bloccata in Parlamento cosa che come vedete non rende il movimento
Al limite della sopravvivenza perché navighiamo benissimo senza aleggia anche senza una legge non abbiamo bisogno di una legge per esistere ma che credo che tolga al parlamento un possibile canale di comunicazione con quello che c'è di vivo nella società italiana
Io sono molto d'accordo sul tema della effettività dei diritti che è stato sottolineato in più occasioni certo che mi ricordo ne parlavo con il presidente Elia in un'altra circostanza
è verissimo questo non parliamo troppo di diritti che non siamo in grado di tutelare e d'accordo però non deve valere la reciproca che sono diritti solo quelli che siamo in grado di tutelare come collettività perché se no siamo fritti
Quanti sono i diritti che sono oggi tutelabili effettivamente dalla dagli apparati dello Stato o dal sistema giudiziario credo che e questo tema della effettività dei diritti sia legato all'idea di una grande strategia sociale di tutela dei diritti
Che abbia tutte le caratteristiche che sono dette nella dichiarazione sulla tutela e in cui il tema del rapporto tra chi ai diritti e chi li vede e rispettare quindi il rapporto tra diritti e doveri è molto importante
Questo tema del rapporto tra diritti e doveri eh emblematico del nostro rapporto col sindacato che è un rapporto in questo momento molto più stretto di quanto il movimento abbia rapporti con i partiti
Per fare quella lite in famiglia come noi diciamo che essenziale
Perché nella pubblica amministrazione i diritti non sia dei cittadini non siano chiacchiere in questi giorni devo dire c'è più lite che famiglia perché come sapete CGIL CISL e UIL hanno proclamato per il due marzo uno sciopero nella sanità sono in corso delle trattative per far sì che questo sciopero non si è realizzato con la sospensione con l'astensione dal lavoro che equivale naturalmente a rendere i cittadini ostaggi
Nel servizio sanitario ma il caso degli scioperi è interessante perché è uno di quei casi in cui
è chiarissimo che in Italia non governa nessuna non comanda nessuno e probabilmente nessuno in grado di governare mentre invece la nostra esperienza credo
Che sia sia a livello locale che a quello nazionale l'esperienza di chi
è riuscito non secondo il metodo del gruppo di pressione ma secondo
Quella a mettere in campo delle cogenza e anche se non legali a far sì che poi gli operatori sanitari medici e gli infermieri si cominciassero da qualche anno a questa parte ha vergognare di fare sciopero in ospedale quindi facessero sciopero andando a lavorare senza timbrare il cartellino lo stesso decennale del Tribunale per i diritti del malato noi abbiamo proposto questo tema alla riflessione comune questo tema è complice utente cittadino come dire una critica delle condizioni di complicità in cui ancora oggi i cittadini sono costretti a vivere ma anche una critica della concezione dell'utenza come un interpretazione riduttiva del ruolo dei cittadini è legata ai rapporti economici a questo schema di una domanda di una prestazione che si chiede a un sistema che dovrebbe render la e la proposta del cittadino come
Una figura un attore coprotagonista per lo meno che
A la la caratteristica della responsabilità cioè che è in grado di rispondere letteralmente e non solo di ricevere risposte
Un ultimo punto consentitemi di dirlo emerso anche in questo dibattito in particolare in alcuni degli interventi
Come dire un invito al movimento a prendere sul serio la dimensione politica io credo che qui ci sia un fraintendimento che andrebbe bene bisognerebbe chiarire io non credo che il Movimento federativo democratico non prenda sul serio la dimensione politica
Io credo che questa critica del fatto che può e si deve prendere sul serio la dimensione politica è un po'legata a quell'accusa di ambiguità che ogni tanto viene fatta al movimento perché il movimento non si schiera
Cioè non si schiera secondo i principi ordinari di schieramento con cui si schiera il mondo politico ed è vero in effetti io riconosco che il movimento in molte circostanze
Non si schiera non si sa bene da che parte state ci sono e non partecipare alle elezioni amministrative di nonna prendere posizione ma di fare dei governi ombra dei cittadini come è stato scritto da qualcuno
è vero che non abbiamo protestato in relazione alla polemica che c'è stata sulla legge sulla droga che si rischiava di dividere il Paese in un modo assurdo come se il Paese
I cinquantasette milioni di italiani si potessero dividere in amici della modica quantità sostenitori dello stato di polizia così come è vero che a proposito della questione dell'informazione come Paolo
Giunta alla ricordava prima noi
Abbiamo sottolineato più che il rischio di rosso oltre che il rischio per la libertà di stampa anche il rischio che poi si abbia la libertà di stampa ma non si abbia il pubblico con cui esercitarla che il rischio che noi vediamo per questa enorme lontananza che c'è tra i cittadini
E anche i mezzi di informazione e gli stessi giornalisti
Credo che
Sia vero questo fatto che il movimento è ambiguo in questo senso ma io credo di poterlo rivendicare questo fatto come un un pezzo importante significativo della identità attuale del movimento credo che
In questa domanda di schieramento ci sia una sottovalutazione della crisi di governabilità nel nostro Paese
Credo che ci sia una sottovalutazione da parte dei partiti della situazione credo che ci sia una mancanza di risposte
All'altezza di questa crisi di governabilità e credo che ci sia un tentativo di rispondere a questa crisi a queste difficoltà drammatizzano indo le posizioni ma senza risolvere realmente i problemi devo dire io non non non ama molto il modo in cui il mondo politico oggi si sta schierando credo che i temi su cui si schiera siano molto lontane dalla vita per la gente
E credo che un movimento come il nostro che non ha mai amato i conflitti ideologici abbia molte difficoltà adesso a mettersi
A impegnarsi in guerre di religione come spesso sono diventate in quest'ultimo periodo le polemiche tra i partiti io poi penso che ci sia poco di buono in questo schierarsi per il futuro della sinistra
Siamo equidistanti siamo al di sopra delle parti io non credo né che siamo equidistanti né che siamo al di sopra delle parti io credo che il Movimento federativo democratico e questa è la sua funzione
Poi se no non varrebbe la pena di fare un movimento che non è un partito eccetera quel descritto da questi due documenti noi poniamo un altro problema che è il problema della tutela dei diritti del cittadino comune
E cioè credo che noi poniamo un nuovo le basi per un per costruire un nuovo terreno di confronto di lotta di schieramento di divisione
Nella politica italiana che è appunto quello della tutela dei diritti
Io credo che
In movimento da questo punto di vista stia lavorando attorno a una ipotesi che può essere sbagliata naturalmente mai da prendere sul serio di fondare le ragioni di una di un nuovo primato di una cultura progressista
E forse questo lavoro risponde a una domanda poi esistere un primato della cultura progressista
In un paese in cui tutto sommato
Non ci sono condizioni di assoluto sotto sviluppo di emarginazione di enormi fasce della popolazione può esistere un primato di una cultura progressista in un paese in cui la gente mediamente sta bene
Può esistere un primato della cultura progressista in un paese in cui
Non c'è un colpo di stato in atto
Io credo che non ce lo dobbiamo porre questo problema perché poi disegnare
Un colpo di stato in atto perché non si riesce a dare una risposta a questa domanda poi credo che significhi darsi un la tappa sfinire per darsi la zappa sui piedi perché allora se così è forse se è meglio che tutti quanti rifondiamo un partito leninista oppure andiamo in clandestinità
Noi non abbiamo il complesso dei partiti
Credo che non li demonizziamo
Non aspiriamo a scimmiottare invece credo che poniamo ai partiti e questi documenti lo fanno
Il problema di una controversia
Serena tranquilla ma anche molto radicale sulla tutela dei diritti dei cittadini su come deve essere fatta questa tutela se deve essere fatta per vie clientelari o se deve essere fatta per diritti questa è la battaglia che noi facciamo credo che questa battaglia o si fa e si vince nella quotidianità oppure si rischia di vincerla solo a chiacchiere
E credo che in questo antro ebbe riconosciuto il valore politico della dimensione quotidiana che il movimento attinge come dimensione politica
Che deve essere riconosciuta come la dimensione in cui al di là delle interpretazioni che dicono che tante democrazie locali non fanno un'unica democrazia e a parte la domanda non trascurabile S sia possibile oggi in questa era di grande disordine proporsi e avere un'unica democrazia
Bisognerebbe chiedersi che cosa in concreto poi il governo di questo Paese e credo che la nostra esperienza sia un tentativo di dare una risposta che solo emblematica che non è la risposta di una organizzazione nella risposta di un modo di essere
Di milioni di cittadini non solo i sette milioni di cittadini che appartengono associazioni volontariato eccetera
Che sicuramente possono essere classificati nell'aria del Sesto potere di cui parliamo mai cinquanta milioni di cittadini di cui quei sette milioni sono probabilmente una qualche forma di leadership
Noi credo che siamo consapevoli di queste cose questi documenti esprimono la consapevolezza di queste cose
E la consapevolezza che queste cose ormai devono
I sindacati non
Amo essere i ragazzi della vi
Restare con un progetto politico per il futuro della sinistra che sappiamo avere
Ore in ogni caso a fronte della crisi che c'è in questo momento dei progetti di sinistra che teniamo per noi come se fosse un
Su un patrimonio
La difendere da chissà cosa credo che questi documenti
No questo tema alla discussione dei partiti e degli uomini della cultura dei sindacati eccetera non si proponga
Non comprendano un progetto che si propone di invadere la società politica non c'è nessuna consapevolezza presupposizione di essere più buoni o più bravi degli uomini dei partiti a c'è anzi la consapevolezza dei dove misurarsi sono per lo sviluppo della democrazia su un terreno nuovo
Ma io
Credo di dover ringraziare a nome del movimento a nome dell'Assemblea nazionale per tutti coloro che sono intervenuti invitandoli
Tenere presente il senso di questa
Ricerca
Che a nostro parere pone dei problemi con tutti i limiti che il nostro movimento ama pone dei problemi che non
Movimento esista o non esista perché sia
All'altezza
Delle sue ambizioni che riconosco non essere piccole ci si dovrà finire per porre se si vuole mettere mano
Una riforma
Nella vita democratica che sia al
Della crisi di governabilità del Paese ma anche della nuova ricchezza di soggettività che la gente esprime e che tutto sommato dovrebbe essere non solo per noi ma credo per tutti fonte oltre che di saggia e doverosa preoccupazione anche di ottimismo grazie
Per i morosi conclude la nostra Assemblea