Intervista a Maurizio Turco sul dibattito alla Camera dei Deputati sul finanziamento pubblico ai partiti

Consigliere vitale non Rizzo turco parliamo di definanziamento ma mai perché il termine per da questo ai partiti a che punto siamo
Bene siamo al punto che per come stanno andando i lavori da una
Se ne parlerà la prossima settimana e dico per fortuna nel senso che
Sono stati preannunciati
Gli emendamenti dei relatori
Che se fossero stati presentati ieri e quindi se tutto fosse nato regolarmente
Avremmo potuto discutere oggi e avremmo potuto presentare dei subemendamenti con una firma con una firma
I relatori hanno deciso di presentare questi loro emendamenti noi ieri come che avevano preannunciato avevo già detto cosa di cosa trattavano ma oggi
Se fosse coinciso nello stesso giorno
Il voto su quell'articolo e sui loro emendamenti per presentare i subemendamenti ci sarebbero volute trenta firme cioè questo cosa vuol dire in parole povere che noi stiamo dibattendo da mesi
Su questo tema
Il relatore lo ha cambiato idea innumerevoli volte ogni volta riducendo di fatto i tempi di approfondimento e di parola
Praticamente siamo arrivati al punto che ieri sul dibattito generale hanno contingentato i tempi
Ma la cosa che per me e più grave e che qui rischiamo la settimana prossima
Di
Parlare di una questione essenziale nella vita
Democratica del Paese
Cioè dei partiti e del loro
Il finanziamento in tempi molto brevi cioè dal furto della verità della giustizia della legalità della democrazia al furto anche
Della parola in Parlamento io questo lo ritengo gravissimo
E soprattutto
Utile
A chi ritiene invece
Che
Anche la politica anche i partiti politici ma solo i partiti politici che ottengono degli eletti
Possono partecipare alla ripartizione del finanziamento pubblico
Ma soprattutto escludono
Tutti quei partiti che movimenti politici che si affacciano alla vita democratica del Paese per contribuire con le loro proposte a dei cambiamenti o a De Leo ha delle conferme escludendo la possibilità
Per i loro sostenitori di avere le deduzioni fiscali cioè questa è una cosa assurda
Ma d'altronde
E sono così
Gli atti che non hanno neanche il coraggio di porre un problema
Semplice
Che questo
Stanno discutendo di novanta milioni l'anno per il finanziamento pubblico dei partiti e non dicono mezza parola
Fanno finta di non saperlo che ci sono altre strutture come le confessioni religiose che ogni anno percepiscono un miliardo e duecento milioni cioè
Ogni tredici anni di finanziamento ai partiti equivalgono a un anno di finanziamento alle alle chiese ma su questo tacciono perché loro sono vigliacchi
Cioè non hanno il coraggio di affrontare le questioni per quello per quello che
Per quello che sono
E si accontentano diciamo così
Di novanta milioni per la semplice ragione che poi c'è tutto un altro modo
Di finanziare il partito ed è quello di occupare lo Stato Val non a caso il
Partito Democratico esige per Statuto
Esige persa tutto che coloro che vengono nominati da partito ad occupare posti tecnici di amministrazione in cui dovrebbe prevalere la professionalità rispetto all'azione del tal partito
Pretendono che una quota degli emolumenti derivanti da quella nomina siano dati al partito ecco noi invece nella nostra proposta
Prevediamo che tutti coloro che sono nominati dal partito non possano versare
Quote di finanziamento perché altrimenti
Si crea quel circolo non virtuoso ma malato che porta i partiti ad occupare lo Stato cioè quello che fanno e quindi
Anche un
Minimo che poi minimo non è
Rimborso
Elettorale come lo chiamano ma che e non è affatto rimborso e quindi un finanziamento pubblico di novanta
Milioni di euro contribuisce unicamente non a far politica a far crescere la partecipazione dei cittadini ma semplicemente
AGEA a mantenere
Degli apparati
Che possiamo dircelo degli apparati completamente esteri lì
Del tutto inutili
Ai cittadini ai
Ai partiti stessi però questo è il Paese in cui
Se non c'è assistenzialismo
A tutti i livelli un Paese che non riesce
A vivere come dire di lavoro proprio