Presentazione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese

Buongiorno a tutti autorità colleghi signore e signori
La presentazione del rapporto
Annuale dell'Istat sulla situazione del Po esame
Tradizionalmente un appuntamento importante
Che fu uscito attenzione dell'opinione pubblica oltre che nelle forze politiche sociali
Inoltre quest'anno il rapporto
Se vecchi sceneggiati relativo al censimento demografico sulla popolazione
Da che consenta una ragionata analisi per comprendere tendenze evolutive della nostra società
Con gli amministratori ha costantemente fino a questo mentre l'indagine sulla metodologia di lavoro e anche per questa
Sullo spostamento del l'azione delle dinamiche sociali merita pieno apprezzamento
Perché aiuta ad orientarsi in una realtà oggettivamente complessa
Senza anticipare giudizi che sarebbero necessariamente sommari recepito così credo si possa affermare che anche quest'anno dal rapporto emergono Luzzi
Ombre
Accanto ai nuovi profili di criticità
Che versano grande preoccupazione la situazione italiana regista segnali incoraggianti
Che non depone a sinistra
Sui quali si può fondare un'inversione di tendenza che permetta al nostro Paese di guardare al futuro con maggiore ottimismo
L'Italia negli ultimi dieci anni è stata investita da un punto di non averlo spesso disordinato cambiamento
In larga parte provocato da fenomeni di portata più generale
Diventi interni internazionali dell'ultimo periodo
Famiglia scuola università al mondo del lavoro
Hanno subito un impatto particolarmente incisivo il sistema economico e produttivo si è trovato ascolto è una concorrenza sempre più agguerrita senza poter fruire dei vantaggi che in passato gli avevano garantito condizioni di sopravvivenza
Penso a mercati più protetti in quanto meno aperti e anche la possibilità di ricorrere
Valutazioni competitivo
Inoltre
L'ineludibile esigenza dettata dal nostro interesse nazionale oltre che dai trattati europei
Di rispettare i vincoli di finanza pubblica ha ridotto via via le risorse per le spese di investimento
E ne ha risentito
Certamente in modo particolare la dotazione infrastrutturale del Paese che oggi è palesemente inadeguata rispetto alle sfide della competizione globale
In questo contesto va tuttavia dato atto
Al nostro sistema imprenditoriale di aver fatto grandi sacrifici per preservare con successo e a differenza di quanto è avvenuto in altri Paesi europei la sua vocazione manifatturiera
Accanto i dolorosi purtroppo numerosi casi di chiusura di attività industriali non mancano infatti segnali positivi indicativi di un apprezzabile capacità di reazione soprattutto da parte di imprese medio-piccole
Che in molti casi sono riuscito a recuperare quote di mercato attraverso l'innovazione tecnologica dei processi produttivi una parziale delocalizzazione
La rinegoziazione dei rapporti col sistema creditizio
In questo scenario il mondo bancario che nell'esperienza italiana occupa una posizione centrale all'interno dei mercati finanziari è stato scosso più che dall'insolvenza dei debitori privati dalla crisi territorio degli Stati sovrani
E a questo riguardo credo sia davvero necessario una coppa assestato la situazione per la finanza pubblica e ridimensionato attacco speculativo ai titoli di debito pubblico
Istituti di Credito Italiano possano recuperare quanto prima la funzione di canale prioritario per il finanziamento delle imprese delle famiglie
Il ridimensionamento delle risorse finanziarie complessivamente a disposizione indotto comunque molte imprese a intervenire attraverso incontri nei do dei costi di produzione del fattore lavoro con inevitabili preoccupanti ripercussioni sul fronte occupazionale e sulla coesione sociale
Inoltre sono state varate importanti riforme del sistema previdenziale che hanno modificato sostanzialmente la normativa in materia di sui trattamenti pensionistici dei lavoratori
Alle riforme già varate si deve accompagnare sollecitamente quella del mercato del lavoro per favorire l'occupazione stabile dei più giovani i quali versano oggi una condizione di precarietà che impedisce loro di costruire su un futuro e di sentirsi parte attiva più progetto comune del Paese
Ancora una volta i dati offerti dall'Istat sono particolarmente allarmanti purtroppo soprattutto per quanto riguarda il Mezzogiorno
Dove il tasso di occupazione specifico Manila è ancora troppo basso per assicurare funzioni economiche accettabili e soprattutto prospettive più rose per il futuro
Il risultato della combinazione della crisi economica con il conseguente impatto sul sistema produttivo e degli andamenti demografici
L'Italia sta rapidamente invecchiando rischia di innescare una spirale negativa che può condurre l'Italia ripiegarsi su se stessi
Anche per questo ancor più dei suoi maggiori partner l'Italia ha la necessità di porre lo sviluppo e la crescita al centro del confronto anche a livello europeo
Ciò in primo luogo
Perché i dati macroeconomici evidenziano che negli anni più recenti il differenziale di crescita rispetto in maggio il partner europei si è purtroppo accentuato
La consapevolezza delle criticità oggettive di cui soffrono i sistemi economici europei quelli italiani in particolare a partire dalla situazione all'offerta non poter io ritardi la lettura totalmente o complessivamente negativa per cui l'Unione europea sarebbe destinato ad un declino e non avrebbe più possibilità di riscatto
Ebbene rammentare che l'Europa è tuttora la prima potenza commerciale del mondo e che il PIL dell'area euro è soltanto di poco inferiore a quello degli Stati Uniti
Il problema e quindi adottare le strategie più efficaci per reagire alle pressioni speculative ettari attivare un percorso virtuoso di crescita
E fino ad ora le risposte dei Paesi europei delle stesse istituzioni dell'Unione sono state tardive
O comunque cavalli da attutire gli effetti più vistoso degli attacchi speculativi ma non a prevenire
Fortemente colpita dalla crisi economico-finanziaria esposto gli Stati Uniti l'Europa ha rinunciato a quel ruolo da protagonista che le spetta a pieno titolo e che deve rivedere care concretamente attraverso una strategia per la crescita che paga oltre lifting generiche affermazioni della Strategia Europa due mila venti
O con una politica economica che sappia coniugare il perseguimento dell'obiettivo del risanamento delle finanze pubbliche con la capacità di adeguare gli strumenti della politica monetaria di bilancio alle diverse fasi del ciclo economico
Non ci si può illudere
Che sia sufficiente limitarne l'integrazione economica al rispetto dei vincoli sui saldi della finanza pubblica
Gli stessi mercati affermano con chiarezza di non credere più alla sostenibilità di politiche di bilancio virtuose in assenza di una crescita consistente
Per fare un solo esempio non può essere ulteriormente differito l'obiettivo di politiche fiscali nazionali compiutamente armonizzate qui sia con quando la politica monetaria una volta che sappia coniugare il controllo dell'inflazione con l'esigenza di risanamento e di rifinanziamento delle economie
La storia europea dimostrano
Che progresso del continente le fasi di crescita più intense diffusa sono stati realizzati quando non si sono creati squilibri eccessivi nei rapporti di forza tra gli Stati
Per cui il discorso il sito per cui il percorso non è stato deciso da un unico Paese bensì da un'armonizzazione differenti esigenze ed è stata dunque le fasi storiche che si è prodotta all'esperienza unica prestigiosa dell'Euratom
In questo scenario e concludo l'Italia continua ad avere un ruolo importante da giocare
Attraverso la valorizzazione
Con una convinta politica di riforma dei punti di forza del sussiste
Aspettano
Adoperarci per onorare il nostro ruolo Paese fondatore dell'Unione e per tornare ad essere competitivo
E certamente il rapporto Istat fornisce uno strumento utile per una strategia vincente dell'intero sistema Paese grazie e cedo la parola al professor Franco
Signor presidente della Camera dei deputati prima di iniziare l'apertura della sintesi vorrei dare lettura del messaggio ricevuto dal Presidente del Senato da la Repubblica
Gentile Presidente in occasione della presentazione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese
Vorrei ribadirle il mio più sentito apprezzamento per l'attività svolta dall'Istat a supporto della conoscenza delle variabili e strutturali
Nel contesto socio economico italiano concomitanti impegni non mi consentiranno di partecipare i vostri lavori ma questo ormai consueto appuntamento rappresenta un momento di incontro tra due mondi quello della ricerca e quello della politica
Che sempre più dovrebbero valorizzare le sinergie esistenti
I dati e analisi contenute nel rapporto annuale Istat sull'andamento degli aggregati macroeconomici sulla produttività delle imprese sulla situazione del mercato del lavoro
Rappresentano infatti un elemento di conoscenza imprescindibile per consentire valutazioni politiche ponderate
Tanto più prezioso appare supporto informativo offerto dall'Istat per le istituzioni rappresentative
In quanto fondato su analisi rigorosamente scientifica
I risultati raggiunti dall'Istituto costituiscono una chiara testimonianza dell'elevato livello professionale nonché della serietà di tutti gli operatori che quotidianamente vi lavorano
Ai quali vanno i miei più sentiti ringraziamenti
E la certezza che specialmente in questo contesto di crisi economica
Il rapporto annuale sulla situazione del Paese aiuterà tutti noi ad individuare le strategie più idonea a supporto della crescita dello sviluppo porgo a lei a tutti gli intervenuti i miei auguri per il buon esito della manifestazione
E i miei più cordiali saluti
Signor Presidente la Camera dei deputati rappresentante del Governo autorità signore e signori
Oggi l'Istituto Nazionale di Statistica presenta il ventesimo rapporto annuale sulla situazione del Paese prodotto della elevata competenza dell'assiduo impegno di tutto il suo personale
Il rapporto progettato per fornire uno strumento fondamentale di riflessione sulle condizioni
Sociali economiche ambientali del nostro Paese e quest'anno profondamente rinnovato nella struttura nella forma grafica
è influenzato significativamente la storia dell'Istat e di molti dei suoi attuali dirigenti
La sua presentazione a partire dal mille novecentonovantotto presso la Camera dei deputati rende evidente il ruolo di servizio a tutta la società svolto dall'Istituto
Naturalmente l'impegno dell'Istat va ben oltre la predisposizione del rapporto annuale nel due mila undici è stato realizzato in modo fortemente innovativo e con l'ausilio delle tecnologie più avanzate del quindicesimo censimento generale della popolazione dell'abitazione
I cui risultati preliminari sono stati diffusi qualche settimana fa
L'anno trascorso è stato anche quello in cui l'utilizzo delle statistiche prodotte dall'istituto ha avuto una crescita senza precedenti la quantità di gigabyte scaricati dal sito e più che raddoppiate in due anni così come la diffusione dei fanghi microdati per la ricerca
L'attenzione dei media classici per l'informazione statistica raggiunto il massimo storico per la presenza dell'Istat sui social network sta crescendo rapidamente così come l'uso dei servizi on line orientate cittadini alle imprese
Nell'anno passato vista tanto operato una profonda riorganizzazione interna
Tre Rizzato diversi progetti innovativi di carattere sia statistico sia gestionale avviato l'attività della Scuola superiore di statistica e analisi sociali ed economiche
Secondo una rilevazione effettuata per nostro conto da un autorevole istituto privato nell'aprile del due mila dodici il settantasei per cento della popolazione ha dichiarato di avere fiducia nell'Istat con un aumento di tre punti percentuali rispetto all'anno scorso
Questi risultati sono stati ottenuti nonostante la riduzione del finanziamento statale il blocco delle assunzioni il taglio delle spese di formazione con un impegno straordinario da parte del personale dell'istituto
Ma proprio perché quello attuale è un momento di scelte difficili per il Paese e la disponibilità di informazioni affidabili sul contesto economico e sociale su cui si va ad operare assume importanza cruciale
Credo sia arrivato il momento che pur tenendo conto delle difficoltà della finanza pubblica si investono sull'Istat sulla statistica ufficiale risorse adeguate e non la metà di quanto speso in altri Paesi europei come la Francia
Peraltro risorse rese disponibili a legislazione vigente per il due mila tredici non saranno in grado di assicurare il funzionamento l'istituto
Il caso della Grecia reso drammaticamente evidente cosa accade quando una società dell'informazione un istituto nazionale di statistica non fornisce dati affidabili
Sono sicuro che il Governo al Parlamento anche alla luce dei risultati raggiunti in questi anni internet innovazione ed efficienza che pongono l'Istat all'avanguardia sul piano internazionale
Non consentiranno che il nostro Paese vedere la propria credibilità ridursi a causa dell'impossibilità di produrre le informazioni statistiche richieste dalle normative comunitarie e nazionale
Il due mila undici assegnato il ritorno dell'instabilità finanziaria per l'area del lago dell'euro che mette tuttora a rischio i fondamenti stessi d'unione monetaria europea
In tale contesto letale affrontato uno delle crisi più difficili della sua storia
Negli ultimi mesi si è verificato un netto cambiamento nella psicologia collettiva del Paese nello scenario politico con conseguente ridisegno della politica economica e sociale
Fattori questi destinati a incidere significativamente sulle prospettive a breve a medio termine
La presa di coscienza il carattere strutturale della crisi è stata per l'Italia improvvisa per molti traumatica
L'intervento di politica economica che si sono succeduti in modo convulso nell'estate del due mila undici hanno cercato di fronteggiare una crescente sfiducia nei confronti della sostenibilità del debito pubblico italiano
Ed è la capacità del nostro Paese di soddisfare le condizioni per restare nell'Unione monetaria
L'adozione di misure drastiche volta ad accelerare il percorso verso l'azzeramento del deficit pubblico e così rendere più sostenibile debito sovrano
Ha ridotto il rischio del collasso finanziario danno tempo l'Italia di avviare riforme di natura strutturale coerentemente con gli assunti gli impegni assunti in sede europea
In effetti
Il due mila undici si era aperto nel segno della prosecuzione della fase di ripresa ciclica delle economie sviluppate e della intensa crescita di quelle emergenti
Il nostro Paese l'aumento delle esportazioni la tenuta dei consumi era accompagnata da una timida ripresa degli investimenti
Le difficoltà emerse sui mercati finanziari hanno indotto a partire dall'estate un brusco peggioramento delle prospettive influenzando i comportamenti delle imprese e delle famiglie
Le prime hanno rivisto al ribasso i piani di produzione di investimento le seconde hanno subìto gli effetti immediati dei provvedimenti di natura fiscale nonché quelli futuri legati alla riforma delle pensioni del mercato del lavoro
Alla riduzione del reddito disponibile attuale già diminuito significativamente negli anni precedenti si è aggiunta una contrazione di quello atteso per gli anni futuri
Il clima di fiducia è peggiorato e analogamente a quanto avvenne nella crisi degli anni novantadue novantatré la discesa dei consumi non si è fatta attendere risentendo anche di un aumento del risparmio per fini precauzionali
A partire dal terzo trimestre due mila undici il prodotto ha ripreso diminuire e la discesa si accentuano nel trimestre successivo nel primo di quest'anno la domanda estera nette è stata l'unica componente che ha sostenuto e tuttora sostiene la dinamica del prodotto
Si moltiplicano i segnali di difficoltà del mondo delle imprese anche a causa del ritardo nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e di fenomeni di credit crunch
A fronte di un leggero aumento dello occupazione totale nell'anno passato quella straniera è cresciuto dell'otto virgola due per cento quelle italiane calata dello zero virgola quattro per cento
è aumentato l'occupazione femminile ed è rimasta sostanzialmente stabile quella maschile sono aumenti diminuite l'occupazione giovanile e quella dei trenta quarantanove enne
Mentre aumentata quella di ultracinquantenni e anche per effetto della modifica dei requisiti per accedere alla pensione
L'occupazione a tempo indeterminato e a tempo pieno è diminuito dello zero virgola sei per cento a fronte di aumenti del cinque virgola tre per cento di quella termine e del due per cento di quella tempo parziale in gran parte involontario
La disoccupazione ha ripreso a salire a partire dall'autunno oltre trenta per cento dei giovani attivi risulta ora disoccupato
L'inflazione è rimasta elevata per tutto il due mila undici sospinta dall'aumento dei prezzi dei prodotti energetici e alimentari importanti
Nei primi mesi del due mila otto dodici risulta stabile al tre virgola tre per cento con un allargamento del differenziale inflazionistico nei confronti dell'area dell'euro
L'aumento dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza è stato nettamente più accentuato di quello medio
E due mila undici l'industria il commercio una parte consistente del terziario hanno reagito alla contrazione della domanda con una riduzione dei margini di profitto
Mentre il settore finanziario dei servizi alle imprese e li hanno mantenuti invariati dopo la forte diminuzione subito nel due mila dieci
E diverse manovre volte riequilibrio della finanza pubblica hanno determinato nel due mila undici un indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni inferiore di zero virgola sette punti percentuali
A quello del due mila dieci è leggermente più basso di quello medio dell'area dell'euro
Solo la Germania ha tra i grandi Paesi ha conseguito un risultato migliore
Il rapporto debito pubblico PIL è salito centoventi virgola uno per cento nel confronto con il perito pre-crisi tale rapporto aumentato di diciassette punti percentuale di quasi ventuno nella media dell'eurozona
In questo quadro il reddito disponibile delle famiglie in termini reali è diminuito nel due mila undici per il quarto anno consecutivo tornando sui livelli di dieci anni fa
In termini pro capite esso inferiore del quattro per cento a livello del mille novecentonovantadue
E del sette per cento nei confronti del due mila sette
In quattro anni la perdita in termini reali strappare a circa mille trecento euro a testa e la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è passata dal dodici virgola sei all'otto virgola otto per cento
Guardando l'attuale situazione economica dell'Italia interi andando con la memoria al biennio novantadue novantatré non si può non provare un senso di decenni
Allora l'instabilità dei mercati finanziari fuori finanza dalla mancata ratifica del Trattato di Maastricht da parte del re Danimarca e dalle ombre che essa gettava sull'avvio dell'unione monetaria
Oggi dalla scoperta di trucchi contabili della Grecia e dalla lenta insufficiente reazione dei Paesi che quell'Unione hanno nel frattempo realizzato
Venti anni fa si discuteva dei compiti della futura Banca centrale europea nonché dei vincoli da imporre i vari Paesi per assicurare la stabilità del sistema
Oggi
Si discute della necessità di completare il quadro istituzionale esistente e di assicurare la sostenibilità a lungo termine della finanza pubblica procedendo alla modifica delle Costituzione nazionale
Non si può non sottolineare come la debolezza dell'Italia abbia ora come allora
Forti origine interne derivanti dall'elevato debito pubblico ed evidenti fragilità del sistema socio economico di quello politico che ne mettono a rischio la solvibilità e la credibilità internazionale oltre che il benessere economico dei suoi cittadini
Qualcuno potrebbe pensare che nulla sia cambiato in questi venti anni ma non è così
In questo arco temporale la società e l'economia non subito più la prima della seconda
Trasformazioni importanti ma evidentemente insufficienti per evitare il ripetersi della storia anche se sotto forme diverse
O per ridurre strutturalmente le forti differenze sociali territoriale generazionale di genere che continuano a caratterizzare l'Italia
I primi risultati del recente Censimento evidenzia in un momento dalla popolazione residente rispetto al mille novecentonovantuno per quattro virgola sette per cento si tratta di due virgola sette milioni di persone in più quasi tutte straniere
Al primo gennaio due mila undici minori extracomunitari regolarmente soggiornanti nel nostro Paese erano settecentosessanta mila di questi circa quattrocento venti mila sono nati in Italia
In complesso i minori stranieri iscritti in anagrafe sono quasi un milione
Il miglioramento della sopravvivenza che abbiamo vissuto negli ultimi vent'anni sono stati straordinari la speranza di vita delle donne è passata da ottanta virgola sei a ottantaquattro virgola cinque anni quello degli uomini da settantaquattro a settantanove virgola quattro anni
Resta basta la fecondità
La combinazione tra l'aumento della sopravvivenza del calo della fecondità ha reso l'Italia uno dei Paesi con il più elevato livello di invecchiamento
Anche la struttura delle famiglie italiane è cambiata si è ridotto il numero dei componenti e sono aumentate le persone sorde le coppie senza figli e quelle mono genitori
La famiglia tradizionale non è più il modello prevalente nemmeno nel Mezzogiorno le libere unioni sono quadruplicate e la quota di nati da genitori non coniugati più che raddoppiata
Si esce dalla famiglia più tardi si assiste a uno spostamento in avanti e di tutte le fasi della vita ivi compresa quella in cui si diventa genitore
La quota di giovani tra i venticinque trentaquattro anni che vivo ancora nella famiglia di origine è cresciuta di quasi nove punti ed è ora pari a a circa il quarantadue per cento
Anche il mercato del lavoro è cambiato tra il mille novecentonovantatré al due mila undici le unità di lavoro sono mentre altri quasi uno virgola tre milioni ma il tasso di usura di occupazione e cresciuto solo di poco più di tre punti percentuali
In tale periodo l'occupazione maschile nonostante il contributo degli immigrati è scesa di quaranta mila unità
Quella femminile femminile è aumentata di uno virgola sette milioni quasi tutte nel centro nord grazie alla diffusione del part-time che spiega due terzi di tale crescita
Ciononostante il tasso di occupazione femminile continua a essere nettamente più basso di quello medio europeo
A fronte di un incremento generale dell'occupazione dipendente del tredici virgola otto per cento l'introduzione di nuove tipologie contrattuali ha fatto sì che gli occupati a tempo determinato siano cresciuti del quarantotto virgola quattro per cento
Oggi oltre un terzo dei diciotto ventinove anni ha un lavoro a tempo determinato contro un valore medio del tredici virgola quattro per cento
Il divario tra il tasso di occupazione totale quello dei giovani che nel novantatré era di tre virgola otto punti percentuali nel due mila undici è salita quasi sedici punti quello calcolato sul tasso disoccupazione e ora di quasi dodici punti percentuali
Se nei primi anni novanta un terzo dei giovani con un lavoro atipico né trovavo uno stabile a distanza di un anno ora questa situazione interessa solo il diciotto virgola sei per cento di loro
Se a questo si aggiungono i circa due virgola uno milioni di netto e cioè di giovani che non stanno ricevendo un'istruzione non hanno un impiego si coglie appieno la drammaticità della condizione giovanile odierna
La partecipazione scolastica delle donne euro superiore a quella degli uomini e le prime concludono il percorso formativo più frequentemente dei secondi
Nel mondo del lavoro però permangono forti differenze nel due mila dieci due terzi delle donne impiegate part-time vorrebbero avere un lavoro a tempo pieno
Più in generale le donne subiscono ancora un significativo svantaggio nel caso di una gravidanza
L'avere un figlio infatti l'elemento fondamentale che spiega insieme alla precarietà la probabilità di perdere il lavoro a distanza di dieci anni soprattutto a causa dell'impossibilità di bilanciare il ruolo di madre e di lavoratrice
Negli ultimi vent'anni l'intensificarsi delle relazioni commerciali produttive finanziarie tra Paesi e la rivoluzione tecnologica hanno determinato grandi trasformazioni nell'economia mondiale
L'Italia ha partecipato a questo processo con modalità solo in parte simili a quelle dei principali Paesi avanzati
In tale periodo infatti l'economia italiana è cresciuta in termini reali ha un tasso medio annuo dello zero virgola nove per cento neppure un significativo divario rispetto ai partner europei che si è ulteriormente allargato nel periodo più recente
L'euro ha protetto l'economia italiana dall'instabilità tipiche degli anni Settanta e Ottanta segnando la fine di episodi inflazionistici gravi e prolungati
Ma negli anni due mila
Cioè quando l'avvio dell'unione monetaria avrebbe dovuto spingere a una più rapida riconversione del sistema economico l'intensità della riallocazione produttiva tra settori è stata inferiore a quella del decennio precedente
Ristrutturare la struttura economica italiana
E ora più simile a quella dei partner europei rispetto a vent'anni fa ma la specializzazione manifatturiero del nostro Paese rimane fondamentalmente quella negli anni settanta
E la sua diversificazione simile a quella del novantadue in un contesto di progressiva riduzione del peso delle grandi imprese
Il risultato di questo processo è stata una diminuzione continua del rapporto tra valore aggiunto e produzione nel settore manifatturiero una crescita della produttività nettamente inferiore a quella dei partner europei
E un'inflazione maggiore anche dopo l'avvio dell'unione monetaria
Se nel due mila il livello dei prezzi italiani era pari a circa il novantacinque per cento di quello medio dell'Unione
E quello dei prezzi tedeschi superava quest'ultimo di circa il dieci per cento nel due mila dieci i prezzi in ambedue i Paesi erano superiore al livello medio di quasi il quattro per cento
In dieci anni i prezzi al consumo italiani sono aumentati del venticinque virgola cinque per cento quelli tedeschi del diciotto virgola uno
Per cento solo nel settore esposte i processi di liberalizzazione la dinamica relativa dei prezzi è stata favorevole al nostro Paese
Il rilassamento del sistema economico e della politica economica dopo l'entrata nell'Unione monetaria appare ancora più evidente osservando le tendenze della finanza pubblica
Dopo la crisi del novantadue novantatré l'Italia aveva prodotto uno sforzo eccezionale per molti compresi i partner europei inatteso pur di rispettare i parametri di Maastricht
Alla fine degli anni Novanta l'avanzo primario circa il cinque per cento del PIL indebitamento netto vicino al due per cento la pressione fiscale era vicina al quarantadue per cento del prodotto per la spesa pubblica al netto degli interessi al quarantuno per cento
Il rapporto debito PIL risultava in costante discesa
A metà degli anni due mila però l'indebitamento era nuovamente superiore al quattro per cento del PIL l'avanzo primario quasi annullato la tendenza alla riduzione del rapporto debito PIL interrotta
Dopo un nuovo contenuto miglioramento la situazione è poi tornata peggiorare a causa della crisi
Così che nel due mila undici l'indebitamento è stato vicino al quattro per cento del PIL il saldo primario è tornato leggermente positivo
La pressione fiscale si è attestata al quarantadue virgola cinque per cento la spesa pubblica al netto degli interessi a quarantacinque virgola sei per cento
Negli anni novantadue novantatré la quota del reddito da lavoro dipendente sul totale del valore aggiunto era vicino al quarantasette per cento dopo essere scesa di quasi cinque punti percentuali fino agli anni due mila
Fine primi anni Duemila e poi gradualmente risalita assestandosi negli ultimi tre anni intorno a un valore del quarantacinque per cento
In tale periodo la composizione del reddito disponibile mutata è aumentata la quota delle retribuzioni mentre sono diminuite e quelle dei redditi da lavoro autonomo e del reddito da capitale quest'ultima ridotta si soprattutto nel corso degli anni due mila
è aumentata molto invece la quota delle prestazioni sociali e non solo a causa delle crisi degli ultimi anni
Grazie alla riduzione della propensione al risparmio oltre tredici punti tra il novantadue il due mila undici
E a supporto proveniente da trasferimenti pubblici alle famiglie indicatori di povertà relativa basate sulla spesa sono rimasti stazionare negli ultimi quindici anni intorno al dieci undici per cento
Invariato
è rimasto anche il forte divario tra nord e sud nella regione settentrionale l'incidenza della povertà era pari nel due mila dieci al quattro virgola nove per cento in quelle meridionali al ventitré per cento
Sulla base se sulla base delle analisi del rapporto emerge come l'Italia abbia utilizzato male in questi vent'anni di rafforzamento dell'integrazione europea l'opportunità di risolvere alcuni dei suoi problemi storici
Per gli squilibri di finanza pubblica divario nord-sud alle differenze di genere su tutto il utilizzo delle risorse umane soprattutto giovanile
Al disagio delle famiglie numerose o maggiormente vulnerabili
D'altra parte guardando gli elementi che preoccupano maggiormente la popolazione
Si vede come al di là delle fluttuazioni cicliche dal mille novecentonovantotto al due mila dieci disoccupazione criminalità siano rimaste stabilmente in testa alla graduatoria distaccando nettamente tutti gli altri problemi
Per ciò che concerne la criminalità a fronte di una stabilità dei delitti complessivamente denunciate va notata la forte riduzione rispetto al mille novecentonovantadue dell'incidenza di omicidi tranne quelle ai cani delle donne
Di associazione a delinquere e di furti
Mentre appaiono in netto aumento le truffe ed estorsioni le violenze sessuali denunciate
Complessivamente nel due mila dieci l'Italia presenta indicatori di criminalità migliori di quelli medi europei al contrario di quanto accadeva negli anni ottanta
La quota di stranieri denunciati per reati aumentato notevolmente del nel tempo in parallelo con la crescita della presenza straniera
Ma il venti per cento di essi ha commesso come reato più grave un'infrazione alle norme sulla regolare presenza sul territorio nazionale
L'agenda politica italiana in analogia a quanto avviene nel resto d'Europa si basa su tre pilastri fondamentali rigore crescita equità
Se su tali obiettivi sembra essersi formato un consenso anche mediatico la discussione pubblica chiarito come la loro realizzazione preveda tempistiche diverse rigore nel breve tempo termine crescita nel medio equità in ambedue le fasi
La decisione più importante è assunta nel due mila undici sul piano del rigore al di là delle misure concrete per realizzare il consolidamento fiscale è stata quella di inserire nella Costituzione italiana l'impegno a realizzare il pareggio strutturale di bilancio
Poiché come accadde con la rettifica il trattato di un era ratifica del Trattato di Maastricht
L'opinione pubblica non sembra forse aver percepito appieno le implicazioni di una tale scelta
Vale la pena ricordare che esso impone dati dati gli elevati livelli di debito pubblico e di spesa per interessi su quest'ultimo di raggiungere e mantenere per vari anni al di là delle foto sine cicliche un avanzo primario molto consistente
Secondo le previsioni del governo il saldo primario corretto per il Circolo nette le una tantum dovrà salire dall'uno virgola tre per cento del PIL del due mila undici
Al quattro virgola nove per cento nel due mila dodici al sei virgola uno per cento nel due mila tredici per poi restare invariato
Considerando temi investimenti fissi lordi pubblici sono pari a circa il due per cento del PIL nemmeno di non volerne ridurre da già contenuta consistenza
Al fine di realizzare quanto previsto sarà necessario mantenere l'avanzo primario di parte corrente corretto per il ciclo
All'otto per cento circa del prodotto
Un livello mai raggiunto nella storia italiana
Naturalmente un tale risultato può essere ottenuto attraverso diverse combinazioni di entrate di spesa con affetto e differente sulla crescita a sua volta ingredienti indispensabile per evitare l'insostenibilità del debito
In ogni caso lo sforzo derivante dall'impegno assunto resta formidabile
In presenza di vincoli di finanza pubblica come quelle appena ricordate di minori spazi per un'espansione della domanda di consumo dovuti alla insoddisfacente dinamica del reddito disponibile
E all'elusione della propensione al risparmio di elevate incertezze sul futuro dell'economia europea e delle maggiori opportunità offerte dall'espansione dell'economia emergente in via di sviluppo
La crescita di medio termine dell'economia italiana pare fortemente legata oggi più di ieri all'interrogazione con il resto del mondo
Queste dipendono da tre fattori cruciali strettamente interconnessi competitività produttività dotazione di capitale specialmente di quello immateriale
La buono performances mostrato delle imprese esportatrici dopo la crisi del biennio due mila otto due mila nove è stata realizzata soprattutto sui mercati extraeuropei
Negli ultimi tre anni l'esportazione delle grandi imprese sono cresciute per tutte le tipologie di prodotti più di quelle delle medio-piccole maggiormente presenti sul mercato europeo
Questo vantaggio relativo segnala la necessità di affrontare con decisione il problema dell'attuale struttura dimensionale dell'industria manifatturiera che pur
Pur presentando alcuni vantaggi
Rischia di penalizzare nel medio termine l'economia italiana in termini di capacità di penetrazione sui mercati emergenti
L'internazionalizzazione dell'industria italiana prodotto anche un aumento del commercio in tra industriali soprattutto nei confronti della Germania della Romania dell'India della Cina ma una crescita limitata degli investimenti diretti verso e dall'estero
A confronto con i partner europei
Livelli dinamiche di tali flussi appaiono molto contenuti segno evidente di una scarsa attrattività del nostro Paese e di strategie imprenditoriali po'progressive su questo piano
Così che l'Italia presenta una quota di multinazionali estere sul territorio nazionale è un'attività esterna delle multinazionali italiane
Nettamente inferiore a quelle dei principali concorrenti
Non va poi trascurato il fatto che la profonda trasformazione in corso delle filiere produttive globali sta influenzando negativamente la performances economica italiana
L'aumento della dipendenza energetica dall'estero condiziona in modo strutturale il saldo della bilancia commerciale fenomeno questo destinato presumibilmente ha proseguito nel futuro vista la crescita attesa nel medio termine dei prezzi dell'energia
Inoltre l'internazionalizzazione dell'economia italiana sta producendo per una
Un
A parità di altre condizioni un aumento del contenuto di importazioni per unità di prodotto
Ciò vuol dire anche un'espansione dell'esportazione di merci attiva una quota sempre minore di produzione nazionale
Se nel mille novecentonovantacinque un aumento del dieci per cento delle prime produceva una crescita della seconda pari all'otto virgola tre per cento nel due mila dieci tale attivazione è scesa al sette virgola cinque per cento
Questo fenomeno riguarda soprattutto le produzioni ha ben medio è bassa tecnologica
Se quindi il futuro dell'economia molto italiana dipende dalla domanda estera le evidenze ora richiamate dimostrano l'urgenza di una scelta strategica sul posizionamento internazionale del nostro Paese
Che modifiche le tendenze emerse nell'ultimo decennio puntando ad un approccio sistemico all'internazionalizzazione
Stesso discorso vale per la produttività a tale proposito giova ricordare che per i Paesi europei la produttività del lavoro appare correlata positivamente con la natalità d'impresa
Indicatore che in Italia assume valori relativamente modesti nonostante l'altissima quota di piccole imprese
Inoltre l'Italia si caratterizza per il basso ruolo svolto dei cosiddetti beni materiali cioè l'investimento in ricerca e sviluppo nuove tecnologie innovazione organizzativa e capitale umano
In altri termini il Paese non sembra aver colto le opportunità offerte dalla trasformazione in atto verso l'economia della conoscenza con conseguente perdita di efficienza di sistema
In particolare e mancato l'effetto propulsivo dell'adozione delle tecnologie dell'informazione della comunicazione che riescono si è riscontrato in molti altri Paesi europei
Le analisi svolte nel terzo capitolo del rapporto delineano una sorta di agenda per trasformare la speranza
Di una crescita significativa e duratura in un risultato concreto cui tutte le componenti del sistema Italia devono contribuire
Favorire la ridefinizione dell'assetto dimensionale dell'economia italiana è suo posizionamento internazionale
Aprendo capitali dall'estero rafforzando la presenza italiana sul mercato internazionale di servizi in particolare
Aumentare la flessibilità dei mercati e dei prodotti dei fatti e dei fattori così da elevare il tasso di natalità di imprese innovative
Recuperare il terreno perduto intermedio efficienza complessiva del sistema economico attraverso investimenti anche pubblici in beni materiali in capitale umano
Migliorare il sistema logistico dei trasporti dove l'Italia presenta evidenti inefficienze per dire di posizioni competitive
Nonché un peso eccessivo del trasporto su gomma aumentare l'efficienza della giustizia civile
Principalmente attraverso una riduzione dell'elevata litigiosità consentita dal sistema normativo italiano puntando sull'economia di scala non sfruttata negli uffici giudiziari rivedendo la distribuzione territoriale di questi ultimi infine
Ma non meno importante ridurre l'economia sommersa l'evasione fiscale acquieta il cui effetti negativi sul piano dell'equità si sommano quelli derivanti dalla permanenza sul mercato di impresa e chiaramente inefficienti
Che costituiscono un freno alla necessaria accelerazione dell'ammodernamento produttivo dell'aumento di efficienza di quel Paese ha disperatamente bisogno
Anche una realizzazione completa di tale agenda non produrrebbe però perfetti consistenti che nel medio termine come tutti riconoscono
Ecco perché l'equità
Cioè una distribuzione economicamente e socialmente sostenibile
Dei vantaggi e degli svantaggi e derivanti anche in un'ottica intertemporale dall'ipotizzato percorso di rigore e crescita non può rappresentare un'appendice della strategia di rilancio del Paese ma un suo ingrediente fondamentale
Equità si badi bene intesa non come necessari quindi istituzione dei risultati socio-economici
Ma come parità di opportunità indipendentemente dal luogo di residenza dal genere ed alle condizioni della famiglia di origine come bilanciamento nei rapporti interni intergenerazionali come uniformità nel modo in cui il sistema normativo viene applicato in concreto
Su molti di questi aspetti rapporto evidenzia elementi che devono integrare l'agenda prima ricordata realizzando situazioni che incidono significativamente sul senso di equità di opportunità e di futuro offerte dal nostro Paese
Nei momenti di difficoltà come quello presente la coesione sociale si basa non tanto sui risultati che si conseguono oggi ma su quelli che possono essere ragionevolmente raggiunti in una prospettiva pluriennale cioè su un modello di società che si intende realizzare in futuro
Per ciò che concerne la mobilità sociale misurata dal passaggio nell'arco di una generazione danno classe sociale all'altra
Risulta come nel due mila nove sessantadue virgola sei per cento degli occupati si trovi in una classe sociale diversa da quella dei loro padri una percentuale simile a quella registrata nel mille novecentonovantotto
A migliorare la propria posizione sono soprattutto i figli di chi lavorava nel settore agricolo profondamente mutato in questo arco temporale mentre per la classe operaia urbana e quella media impiegatizia la mobilità è nettamente minore
Se poi analizziamo la mobilità relativa cioè consideriamo la situazione al netto dei cambiamenti della struttura occupazionale la possibilità di cambiare classe sociale risulta abbastanza bassa e questo tende a cristallizzare le disuguaglianze nel tempo
Osservando questi fenomeni un'ottica temporale ampia appare evidente come la mobilità ascende ente
Che aveva caratterizzato i giovani ventenni di tutte le generazioni entrata nel mercato del lavoro fino a quelli nati negli anni Cinquanta se ridotte per i giovani delle generazioni successive
Parallelamente è aumentata la probabilità di sperimentare una mobilità discendente
Ad esempio guardando all'ingresso nel mondo del lavoro
Gli occupati delle generazioni crescente se provenienti dalla classe media
Media impiegatizia o dalla borghesia
Retrocedono più spesso dei giovani delle precedente generazioni e i figli di operai salgono in misura minore rispetto ai loro predecessori degli ultimi trent'anni
L'istruzione è un fattore chiave per alimentare la mobilità sociale stimolare la crescita economica attraverso un migliore capitale umano ma anche questa risente delle classi della classe sociale della famiglia di origine
E la generazione più recente solo il dodici virgola cinque per cento dei figli della classe operaia raggiungerà lauree contro più del quaranta per cento dei figli della borghesia
Anche l'abbandono scolastico più ampio nelle classi medio elevate il trentasette per cento dei figli di operai nati negli anni settanta abbandonato la scuola superiore contro l'otto virgola sette per cento di quelli della classe sociale più elevato
Forte appare anche l'influenza della tipologia del primo impiego sulle prospettive di carriera a lungo termine
Tra i nati a partire dal mille novecentottanta la quota di chi entra nel mercato del lavoro con un lavoro atipico e quasi del quarantacinque per cento
Tra le persone entrata nel mondo del lavoro con un contratto atipico a dieci anni dal primo impiego il ventinove virgola tre per cento è ancora in una situazione di precarietà
Circa il dieci per cento non è più occupato e una quota consistente ha sperimentato una mobilità discendente
Quando il primo lavoro a tempo determinato dopo dice annessi ancora occupati stabili in una percentuale elevata
Dopo il forte peggioramento dei primi anni Novanta la disuguaglianza nella distribuzione del reddito è rimasta sostanzialmente stabile a un livello comunque superiore a quello medio dei Paesi OCSE
Tra il mille novecentonovantasette al due mila dieci si è deteriorata la situazione delle famiglie di maggiori dimensioni e di quelle con minore complessivamente sono quasi due milioni di minori che vivono in famiglie relativamente povere il settanta per cento dei quali è residente al sud
L'incidenza
Né della povertà è aumentato tra le famiglie di lavoratori in proprio e di operai nonché per quelle in cui convivono più generazioni
Complessivamente sono le famiglie gli anziani soli in coppia a veder diminuire l'incidenza e la povertà eccetto che nel caso in cui si tratti di donne sole ultrasessantacinquenni con basso livello di istruzione e vita lavorativa assente o molto limitata
Ribadendo ancora una volta come l'ampiezza dell'evasione produca effetti redistributivi perverse distorsioni nel sistema economico
Va notato come gli interventi operati nell'ultimo ventennio sul sistema delle aliquote delle detrazioni e delle deduzioni che determinano il pagamento dell'imposta sul reddito delle persone fisiche
Abbiano prodotto un sistema che non è sempre in linea con l'obiettivo dell'equità
La discussione sussistente sullo disegno di legge delega per la riforma fiscale sugli atti successivi da essa derivanti rappresenta un'importante occasione per rivedere il sistema attuale in funzione di una maggiore equità
Un ulteriore fattore disuguaglianze legato al genere mentre le donne hanno colmato antichi divario in termini di istruzione permane ancora uno squilibrio nel rapporto con il mercato del lavoro dei redditi e nella distribuzione dei ruoli all'interno della coppia
Elementi tra loro strettamente connessi
Il divario retributivo fra lavoro lavoratori e lavoratrici cresce all'aumentare del reddito ed è molto elevato per i livelli reddituali più alti
Insieme a Malta l'Italia il Paese con la maggiore diffusione di coppia in cui la donna adulta non percepisce redditi
In un terzo delle coppie la donna si fa carico di quasi tutto il lavoro domestico di cura
E spesso tale simmetria associata con un più elevato accesso al conto corrente della famiglia basse quote di proprietà dell'abitazione scarsa libertà di spesa per se stessa poco coinvolgimento onesto scelta importante che riguardano il nucleo familiare
Solo nel sei per cento delle coppie esiste simmetria nel contributo economico di cura tra i due partner la vulnerabilità economica della donna all'interno della famiglia si riflette anche nella condizione dei coniugi dopo una separazione o divorzio
Nonostante complessivi miglioramenti della condizione di vita degli stranieri permane una chiara disuguaglianza con gli italiani
A fronte di un tasso di occupazione più elevato il reddito medio di una famiglia composta da soli stranieri e ancora pari a circa la metà di quello di una famiglia italiana
Quasi il quarantadue per cento dei minori stranieri di non famiglie in condizioni di deprivazione materiale contro il quindici per cento per gli italiani
Oltre il nove per cento gli studenti stranieri risulta ripetente e il quarantotto per cento appare in ritardo rispetto al corso di studi dell'otto virgola cinque per cento degli italiani
Il tasso di abbandono scolastico del quarantatré virgola sei per cento per gli studenti stranieri del quindici virgola cinque per cento per quelli italiani incidenza tenete del trentadue virgola otto per cento per gli stranieri del ventuno virgola cinque per cento degli italiani
Infine
Ma questo elemento rappresenta una costante di molte delle analisi svolta alle quali si rinvia permanesse grava negli anni della recente crisi forte differenziale nord-sud
Nel Mezzogiorno le opportunità delle donne dal punto di vista lavorativo sono minori come corpi così come quelle dei giovani forte differenziale si rilevano ancora nella dotazione di servizi sociali erogati dai Comuni e nella relativa spesa
La qualità dei servizi sanitari peggiore così come quella dei servizi ambientali quale la fornitura di acqua potabile la raccolta dei rifiuti
Anche l'offerta e la qualità del trasporto pubblico locale sono le più basse del Paese
Sarebbe però un errore non riconoscere importanti casi di successo
Come quello della raccolta differenziata per la quale
Stanza nord-sud si va riducendo in molti Comuni a mezzogiorno nella spesa sociale per disabili nei Comuni della
Della Sardegna e potrei continuare così
Questo vuol dire che le amministrazioni pubbliche locali possono conseguire
Notevoli miglioramenti ovunque esse operino e l'opinione pubblica deve prenderne atto con soddisfazione superando fastidiosi stereotipi
Peraltro si registra una maggiore convergenza territoriale per
Per quei servizi per i quali sono stati definiti standards di erogazione poli degli obiettivi dislivelli obiettivo da raggiungere
Va poi segnalato come negli ultimi dieci anni il Mezzogiorno abbia visto realizzare un consumo di suolo nettamente superiore a quello rilevato nel resto d'Italia
Se nel complesso del Paese tale consumo è cresciuto e l'otto virgola otto per cento rispetto al due mila uno corrispondente a un territorio pari a quello di un ipotetica nuova Provincia di Milano completamente costruita
Nel sud e nelle isole l'aumento è stato ancora maggiore
Quella appena descritta è una tendenza preoccupante in quanto una cattiva programmazione delle forme di urbanizzazione si può rivelare il poco sostenibile da un punto di vista ambientale ed economico
Ad esempio la dispersione di abitazioni fabbricati destinati alle attività economiche sottrai territorio altri usi e vocazioni depauperate valenze paesaggistiche riduce radicamento culturale delle persone rispetto ai luoghi di vita
Limite all'accessibilità individuare i servizi incide negativamente sulla complessiva qualità della vita dei cittadini
Anche questo a che fare con l'equità e nel momento in cui il Paese si interroga sul modello di sviluppo da adottare per il futuro è importante che si operi una scelta chiara anche sul tema del consumo del suolo
Concludo ricordando come l'anno scorso concludendo proprio la lettura della sintesi del rapporto annuale
Sottolineavo la vulnerabilità del sistema Italia sia delle imprese che delle famiglie la necessità per il nostro Paese di prendere coscienza dei propri problemi ma anche dei punti di forza
E la scarsa importanza che la società italiana sembrava attribuire al fattore tempo in un mondo in forte accelerazione
Un anno dopo amaramente si può dire che il due mila undici abbia obbligato in modo traumatico il Paese a comprendere appieno la gravità della situazione
A scoprire se effettivamente più vulnerabile di quanto pensava e a mettere mano a numerosi questione risolte con un'accelerazione dei processi decisionali che ha pochi precedenti
Il due mila dodici sarà ricordato come un anno molto difficile sul piano economico sociale le previsioni che oggi l'Istat diffonde per la prima volta dopo il trasferimento adesso dei conti dei compiti precedentemente svolti dal disciolto Istituto di studi e analisi economica
Indicano per quest'anno una contrazione del PIL dell'uno virgola cinque per cento
I consumi delle famiglie soprattutto gli investimenti subiranno forte riduzione mentre la domanda estraneità fornirà un contributo positivo grazie all'aumento delle esportazioni era forte caduto delle importazioni
La prevista riduzione dell'occupazione associata un aumento della disoccupazione era contenuta dinamica retributiva continente contribuiranno l'ulteriore contrazione del reddito reale delle famiglie in presenza di un'inflazione ancora elevato
Nel due mila tredici invece il PIL dovrebbe aumentare dello zero virgola cinque per cento trainato dalla crescita delle esportazioni mentre la domanda interna resterebbe costante nella media dell'anno
Lieve ripresa occupazionale non sarebbe sufficiente a ridurre il tasso di disoccupazione mentre la crescita dei prezzi rallentare
Il quadro delineato per i prossimi diciotto mesi che per molti versi confermarle analisi formulate da altri centri di ricerca nazionali e internazionali
Signora la necessità di mantenere elevata l'attenzione sul fronte della politica fiscale e sottolinea l'importanza delle evidenze presentata nel rapporto sui temi della crescita dell'equità
In vista dell'avvio di una nuova legislatura le forze politiche sociali sono chiamate nei prossimi mesi a definire proporre i cittadini una prospettiva di medio termine per il Paese
Rispettosa degli impegni di risanamento che la finanza pubblica ma anche convincente in grado di mettere in moto le migliori risorse non sono pochi di cui disponiamo
Pensiamo alle donne che negli ultimi vent'anni hanno mostrato una dinamicità tot notevole sul piano dell'istruzione del lavoro e sperano di vedere riconosciuti appieno le proprie capacità
Pensiamo ai giovani che rappresentano un potenziale innovativo che trova enorme difficoltà ad esprimersi pensiamo agli stranieri desiderosi di integrarsi maggiormente nella società italiana anche sul piano dell'imprenditore imprenditorialità
Pensiamo ad imprese innovative che quotidianamente competono e vincono sui mercati nazionali ed estere
Che richiedono strutture efficienti di sostegno a una internazionalizzazione moderna pensiamo alle imprese multinazionali disponibili a contribuire all'economia italiana se solo alcune condizioni socio economiche non è penalizzata se no
Così come fanno anche nei confronti delle unità italiane
Pensiamo al capitale sociale di cui dispongono i nostri territori che anche nell'attuale crisi
Forniscono straordinari segnali di vitalità e attenzione alle situazioni di difficoltà pensiamo alle eccellenze esistenti nella tanto criticata Pubblica amministrazione
Le cui buone pratiche non sono poche
Vanno consolidati e diffuse così del ridare fiducia al contribuente onesto che si aspetta di usufruire di servizi efficienti in cambio delle tasse pagate
Pensiamo al terzo settore nel quale solidarietà impegno per lo sviluppo economico si incontrano in una sintesi che altri Paesi ci invidiano
Pensiamo i centri di eccellenza nella ricerca nella formazione presenti in Italia pienamente inseriti nel circuito internazionale massimi livelli che vorrebbero trovare nuove forme di collaborazione con il mondo produttivo
In questa prospettiva mi piace pensare che anche l'Istat il sistema statistico nazionale possano essere considerati come punti di forza del nostro Paese
Cioè come strumenti fondamentali per rappresentare i fenomeni rilevanti per realizzare analisi utile le politiche e alle decisioni individuali per consentire la valutazione delle alternative possibili e dei risultati ottenuti
Per informare i cittadini anche in un'ottica di confronto internazionale e a scala territoriale
Dettagliata
La pubblicazione a fine anno del primo rapporto sul benessere e questo sta in nelle che conterrà indicatori analisi relative fenomeni che le parti sociali hanno identificato come le più importanti per valutare lo stato del nostro Paese
Da presenterà un'altra occasione di condivisione del quadro di riferimento economico sociale e ambientale da cui partire per progettare il futuro
Se rigore crescita ed equità costituiscono il trinomio su cui con costruire il futuro del nostro Paese non si può non dire che il cambiamento avverrà con gradualità
E che in questo tempo di mezzo non breve non facile è indispensabile il massimo sforzo da parte di tutte le componenti della società in nome di questo obiettivo comune per rendere sostenibile sul piano sociale il percorso che ci attende
In tale prospettiva i beni comuni e i beni materiali sono altrettanto e forse più importanti di quelle individuali materiale
Chiarezza negli obiettivi
E negli strumenti da adottare impegno responsabilità individuale e collettiva per la loro realizzazione trasparenza integrità da parte di tutti coloro i quali sono chiamati ad assumere decisioni rilevanti
Correttezza nei comportamenti nei rapporti pubblici e privati
Anche questi sono ingredienti fondamentali di una ricetta che per funzionare deve ricostruire un clima di fiducia reciproca tra gli attori della società della politica e dell'economia
Per realizzare gli obiettivi di benessere duratura cui vogliamo tendere è indispensabile superare le attuali diffidenze difficoltà pur comprensibile che serpeggiano nei Paesi europei
Se forse nel mille novecentonovantadue quando l'Italia di aria al progetto di creazione dell'Unione monetaria della moneta unica l'implicazione di una tale scelta non furono appieno compreso in una società nel tessuto economico
A venti anni di distanza non si può non ribadire la irrinunciabilità della prospettiva europea per fronteggiare con successo l'attuale processo di globalizzazione e assicurare un futuro prospero alle nuove generazioni
Gli effetti economici e sociali di soluzioni alternative sarebbero devastante per il nostro Paese e al suo interno per i soggetti più vulnerabili
Ecco perché a tutti noi e specialmente a noi che siamo in questa sala spetta impegnarci al massimo qui e ora per il futuro dell'Italia e dovessimo dei cittadini di oggi e di domani grazie
Rinnovo rinnovo il ringraziamento al professor Giovannini e mi permetto di concludere
Accogliendo o il suo grido di dolore a inizio relazione con il garbo che lo contraddistingue il professor Giovannini ha detto che
A legislazione vigente
Per il due mila tredici le risorse disponibili non renderebbero possibile il funzionamento dell'Istituto
Mi permetto di rilanciare questo grido di dolore approfittando dalla presenza di ministri che ringrazio e gli autorevoli colleghi di tutti i Gruppi
Perché chi ha seguito nel corso degli anni la presentazione del Rapporto Istat sacche una buona politica che va ad allocare col parti sociali con una società ha necessità di disporre di dati scientifici quali quelli che l'Istat mette quotidianamente
A disposizione di chi vuole da consultare
Ecco perché caro Presidente a legislazione vigente il Parlamento è sovrano mi auguro che con l'input positivo dal Governo si cambi la legislazione grazie