Emergenza carceri. Intervista a Franco Corleone sulla sua iniziativa nonviolenta di digiuno

Torniamo a parlare della situazione delle carceri perché arriva una iniziativa non violenta assai interessante che vogliamo assolutamente valorizzare
Una
Iniziativa presa da Franco Corleone coordinatore nazionale dei garanti dei
Detenuti che da oggi
Inizia un digiuno un digiuno la fame appunto proprio per sollecitare
L'attenzione su questa
Dicendo ma non solo ne parliamo con
Il diretto interessato cognome allora esatte motivazioni di questa iniziativa
Ma diciamo che il un richiamo al digiuno veramente la cosa minima perché io
Ho annunciato che è un digiuno per la pochi giorni sarà per
Tre giorni ma semplicemente per sapere più tempo
Per dedicarmi alla diffusione e alla ad aiutare una discussione che deve diventare stringente operativa perché
In realtà sul sul carcere in qualche modo se ne parla e in qualche modo anche le massime autorità dello Stato si esprimono
Il Presidente della Repubblica Napolitano anche in occasione della festa della Polizia penitenziaria
A
Ha rilevato come nulla si stia facendo
E in una sorta di messaggio al
Al Governo e alle Camere in in forma irrituale però ha invitato
A ad affrontare sollecitamente il tema per a risolvere i nodi più drammatici il Presidente Schifani
Ha annunciato
Un'altra seduta straordinaria del Senato il Presidente Fini ha dichiarato che bisogna scegliere la via
Della depenalizzazione B insomma a questo punto io ho pensato che i garanti e e il volontariato coloro che tutti i giorni lavorano nel carcere
Debbono individuare
Una via d'uscita questo stallo perché il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria una nuova guida quella di Giovanni Tamburino
Vi sono iniziative anche
Che possono apparire
Positive
Ma il tutto all'insegna dell'ordinaria amministrazione come se fossimo in una situazione normale Sant'invece la situazione drammatica Sanza e e per questo io
Ho detto che il nodo quale
Il
Cosiddetto sovraffollamento
Che e dettato
Non da cause naturali ma dal fatto che il carcere è utilizzato per affrontare questioni sociali come il la questione delle delle droghe del consumo di droghe
Come la questione della immigrazione il
Tutti temi
Che portano ad aprire una detenzione sociale nelle carceri italiane ecco nella lettera aperta che accompagna questa iniziativa li pone con loro proprio l'accento sulla
La di questa che definisce la bulimia carcerarie valutato la causa la legge sulla droga e imputa a questa legge l'in trentatré per cento degli ingressi e in carcere
Il trentatré per cento nel due mila e undici questi sono i dati ufficiali del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria credo che ci siano dati
Del Ministero dell'interno che sono ancora più pesanti
Ma illimitati in Italia sono sempre
Sincera stima comunque ci diamo per buono questo il trentatré per cento cioè nel due mila e undici più dipendenti due mila ingressi nelle carceri italiane dovuto alla violazione
Dell'articolo settantatré
Cioè non tutta la legge sulle tra un cioè quindi esclusi i grandi trafficanti le organizzazioni criminali eccetera solo quelli
Che sono pop colpiti per il reato di detenzione
Ai fini di spaccio su questo ovviamente c'è tutta la querelle
Che determinata dalla dalla legge Giovanardi cioè del fatto che c'è un'unica tabella quindi sono messe assieme
E canapa ed eroina e cocaina eccetera in più quindi che le pene sono molto alte da sei a vent'anni di carcere la pena base
E in più il fatto
Estremamente pesante che la determinazione per cui la detenzione diventa spaccio è affidata alla quantificazione che fu determinata da un decreto amministrativo del ministro
Della sanità Storace
E questo apre tutto una uno una discussione successiva però fermiamoci ai riflessi sul carcere
Se a questo trentatré per cento aggiungiamo le persone tossicodipendenti che entrano in carcere avendo compiuto furti scippi e rapine noi arriviamo altro cinquanta per cento dei detenuti
Allora si capisce subito che il sovraffollamento e però una questione determinata da una legge criminogena perché se noi
Avessimo meno detenuti in attesa di giudizio
Cioè in custodia cautelare lidi metà primo
Eppure non avessimo questa legge infame noi avremmo un carcere alla metà delle presenze a trentamila presente invece che a settanta mila
Ecco per arrivare qui lei propone una amnistia limitata I fatti relativi appunto al quinto comma dell'articolo ottantatré richiesta lega posi riferisco e mi riferisco in particolare al quinto comma perché nella legge questo articolo settantatré
Dice
Esplicitamente che nel caso i fatti siano di lieve entità
La pena come attenuante e diminuita ed è da uno a sei anni di carcere in rete in realtà e molto alta
Allora noi come Gruppo di associazioni da Forum droghe ad Antigone al gruppo Abele al CNC ai eccetera
Abbiamo poco predisposte fatto presentare alla Camera al Senato una proposta di legge per una modifica minima
Della legge sulle droghe in particolare per autonomi entrare questa fattispecie cioè la lieve entità che diventi un reato asse e non un'attenuante
In questo modo si potrebbero usufruire meglio dei e benefici delle possibilità alternative ma soprattutto accompagnata da una riduzione della pena che potrebbe arrivare da sei metri
A tre anni e in questo modo non vi sarebbe l'ingresso in carcere
In questo con una modifica legislativa di questo genere che potrebbe avere anche un iter rapido in Parlamento io penso che bisogna anche pensare a un'amnistia
Un'amnistia perché nella mia lettera aperta dico che è proposta da molto tempo da Marco Pannella in termini generali come risposta alla crisi della giustizia ma io penso che bisogna pensare a oggi
In termini di urgenza a un'amnistia che incida
Sul carcere
E normalmente le amnistie che abbiamo avuto
Nei decenni numerose nei
Nei decenni scorsi erano amnistie che riguardavano reati
Che arrivavano al limite dei tre anni di pena quindi
Non colpirebbero la legge non riguarderebbero la legge sulla droga e non inciderebbero sul sovraffollamento quindi io dico e poi sulla mi stia BR
Una sempre c'è stato un balletto
Sulle esclusioni dalla Menis PTA quindi rientrerebbe in un ginepraio io penso che oggi c'è una drammatica urgenza
Prepotente urgenza mi pare disse Presidente Napolitano allora io penso a un'amnistia
Monotematica diciamo sulla i fatti relativi
A una fattispecie su cui tutti devono concordare che sia eccessiva nella penalità
E soprattutto che non meriti il il carcere e quindi un'amnistia per i fatti riguardanti il quinto comma dell'articolo settantatré sessione ai fini di spazio della legge sulle però
Io penso che questo rifarmi di lieve entità
Mentre noi sappiamo quanti entrano per la violazione dell'articolo settantatré per il quinto comma dobbiamo affidarci a delle stime a delle ricerche parziali perché
Il quinto comma si rileva al momento della sentenza non perché si viene arrestati per l'articolo settantatré e poi
Solo al momento del processo c'è la condanna verrà
Il il fatto generale o per la fattispecie del quinto comma quindi come attenuante e però io
Mi mi azzardo a dire che i fatti di lieve entità sono sicuramente fra il trenta il quaranta per cento quindi una cifra
Di
Che si può pensare arrivi a dieci mila persone
E che acquista aggiungessimo un piano per l'uscita dal carcere di dieci mila tossicodipendenti il che è possibile attraverso un piano straordinario
Di affidamenti misure alternative di detenzioni speciali
Per queste persone noi avremmo già a risolto il problema del sovraffollamento poi c'è il tema
Della riforma del carcere dell'applicazione del Regolamento per garantire diritti e vita decente
Beh poi ci sono certamente le riforme della giustizia e via via e io dico anche che ci sono delle questioni aperte come quella del reato di tortura
E
Zaffiri ella la ratifica del protocollo ozio opzionale delle Nazioni Unite su questo tema ecco è un parchetto se vogliamo
Concentrato limitato ma sul cui io penso che dovrebbe essere difficile da parte del Governo e del Parlamento dire di no se
Dal Cal dal mondo del carcere nasce una pressione forte per quei perché io mi auguro diventi una campagna
Vere di mobilitazione io credo che potremmo aprire
Un
Un carcere diverso su cui poter lavorare
E non occuparci di quella che appunto
La situazione
Deprimente che
Quotidiana che si vive quotidianamente io l'ho detto in una riunione con la Commissione detenuti nel carcere di Firenze
In questo momento è difficile fare il garante dei diritti se poi bisogna essere il garante della carta igienica senatrice accertiamo queste condizioni
Bene grazie mille allora
Franco Roccon Leone coordinatore nazionale dei garanti dei disgrazie grazie a voi e mi auguro che ci sia
Una una sinergia un aiuto per
Appunto non continuare insomma a denunciare e a non vedere un risultato di cambiamento