Leo Longanesi, fascista e antifascista, borghese e rivoluzionario

Ho già accennato eccetera già c'è
Io passerei proprio loro
Va bene
L'avvocato Paolo raggio
Un montante
Buonasera
Benvenuti alla festa della politica di Bagnacavallo un ringraziamento per essere qui un orario che poi insolito però vedo che siete ugualmente numerosi ringrazio
Prima di tutto i nostri ospiti direttore Mieli
Il Presidente Gianfranco Fini l'onorevole Walter Veltroni per essere qui con noi
A discutere
Di Leo Longanesi un bagna Cavalese
Al quale questa città reso omaggio nel corso di questi anni
Iniziando proprio nel mille novecentonovantacinque attraverso un convegno al quale partecipo l'onorevole Walter Veltroni all'epoca direttore dell'Unità
Un convegno che poi diede il via ad una serie di altre iniziative che in questo dal nostro Comune citati banca l'abbiamo via via sviluppato e che ha sviluppato l'Amministrazione comunale che ringrazio
Per il lavoro che ha fatto anche negli ultimi anni e ringrazio il sindaco qui presente Laura Rossi
Un lavoro che partito
Un po'così sulla sollecitazione è importante di Indro Montanelli
Che proprio rispondendo nel mille novecentonovanta quattro mi pare ad una sollecitazione sulle Longanesi sul pagine del Corriere dalla sera
Appunto lamentava il fatto tra le righe senza
Com'era capace di fare lui lamento una rivendicazione quasi
Di del fatto che neanche la sua città in questo caso Bagnacavallo aveva avuto l'ardire di prendere in considerazione Leo Longanesi c'è uno dei suoi figli principale
In realtà
La Condit personaggio controverso deve Longanesi aver impedito nel corso di quegli anni soprattutto nel dopoguerra
Di sviluppare un'analisi anche critiche una riflessione una considerazione appunto riconsiderazione di un figlio di questa terra così importante
Di lì iniziamo percorso percorso che il Comune ha intrapreso appunto dal mille novecentonovantacinque che novantacinque re novantesimo della nascita deve ungheresi
C'è stato in Giunta tipo degli sviluppi che hanno portato alla al fatto che oggi come risultato possiamo vantare qui a Bagnacavallo alla presenza nella Biblioteca comunale di un fondo Longanesi
Con cioè consultabile con la raccolta di tutte le pubblicazioni principali che
Nel corso della sua pur breve esistenza però nessuna grande poliedrica esistenza Leo Longanesi ha potuto
Sviluppare e che ha portato poi successivamente dopo il mille novecentonovantacinque nel due mila e cinque ad una
Ulteriore fase di riflessione sulle Longanesi nel centenario della morte anche all'intitolazione di alcuni spazi pubblici proprio qui di Bagnacavallo
Nel Giardino dei semplici del le le panchine di Longanesi come occasione anche di
Di riflessione poi altri convegni che sono stati fatti nel due mila sette per il cinquantesimo della morte altre iniziative
Quindi c'è un impegno che qui viene mantenuto viene riproposto in questa sede proprio alla festa della politica perché
Il personaggio Longanesi il bagna che Varese Longanesi romagnolo Longanesi ma anche l'intellettuale Longanesi il pittore Longanesi critico Longanesi
Proprio sul tema della politica
C'è sembrata molto attinente molto di attualità
Ci siamo anche chiesti se lo faranno sicuramente i nostri occhi nel dibattito servirebbe oggi Longanesi di fronte a una situazione in cui ci troviamo
Sia per quello che riguarda la situazione politica economica ma anche penso essendo un fustigatore di costumi della società civile di questa di questa difficoltà di rapporto di questo rottura tra società civile e politica di questa voglia di autorappresentazione anche dalla stessa Società Civile cosa direbbe Longanesi di fronte
A
Un mondo che così ci sta cambiando così rapidamente e quale analisi critiche ok anche quale con quale
Indirizzarci ci darebbe bene queste è un tema che secondo onori
Secondo coloro che hanno organizzato questa festa e questo evento è un tema che ci stava adatto a questo spazio questi luoghi di Bagnacavallo che hanno visto nascere e ringrazio ancora una volta i nostri ospiti per essere con noi a illuminarci su questo tema
Grazie a tutti lascio la parola al direttore Mieli che
Condurrà la nostra serata
Grazie
A voi
E devo dire che forse avrà avuto ragione Indro Montanelli che eravate in ritardo nella celebrazione del Di Leo Longanesi qui a Bagnacavallo
Ma da quando avete cominciato avete fatto poi le cose in grande tant'è che quest'anno
Che è caduto il secolo anniversario della
Nascita di altri due grandi giornalisti amici del PD
Longanesi gli amici e poi rivali Longanesi Mario Pannunzio e Arrigo Benedetti le feste onoranze che sono state fatte a Lucca sono state
Intelligente interessante così ma non
Come quelle che state facendo da quel lontano mille novanta centonovantacinque
Qui
A qui a Bagnacavallo
Che forse un perché c'è
Perché sicuramente poi Pannunzio e Benedetti hanno avuto onori nel dopoguerra maggiori di quelle che ha avuto Longanesi però forse noi dobbiamo riconoscere credo che tutti e tre i abbiamo riletto i libri di Longanesi prima di venire qua abbiamo dovuto riconoscere che
Longanesi ha avuto alcuni primati
Innanzitutto di essere stato un genio precoce voi pensate che Longanesi
è nato nel mille novecentocinque quando è morto aveva cinquantadue anni giovanissimo
Fine degli anni di cui stiamo parlando gli anni fra alla fine del scindere faceva fine degli anni trenta ed inizia e quaranta anzi male
Tutti gli anni Quaranta il passaggio all'Italia postfascista erano anni che aveva poco più di quarant'anni anzi prima all'inizio poco più di trenta e poi alla fine poco più di quaranta
Quindi era un genio precoce e ed era un genio precoce sia per la capacità di scrivere fondò un genero rifonda un genere la cui poi hanno attinto
Molti Ennio Flaiano primo nome che mi viene in mente ma molti hanno scritto lo stesso Montanelli lo stesso Pannunzio hanno scritto come lui brevi frasi incisive corrosive parlato assi
E e soprattutto aveva una capacità estetica un giornalista di una capacità di individuare
Il dettaglio nella fotografia
Già di farlo esplodere per cui i suoi giornali l'italiano ma soprattutto docet settimanale in fondo alla fine degli anni trenta
Sono rimasti di ed è rimasto giornale capostipite fondativo
Dei settimanali italiani del dopoguerra molto celebrati L'Espresso del mondo prima parla Espresso il borghese che fonderà lo stesso Longanesi
Ma a tutti ultra debitori a omnibus quindi una persona poliedrica geniale molto intelligente e soprattutto
Ed è su questo che se mi consentite vorrei
Centrale la nostra chiacchierata qui stasera
Un uomo capace di attraversare in controtendenza un passaggio
Che è molto simile a quello di oggi è un passaggio fra epoche vive se l'Italia pre fascista non stiamo a fare paragoni parliamo di
Testimoni del tempo che passano da un momento all'altro
Vedendo
Avendo la capacità
Longanesi non era un antifascista ma era sicuramente un fascista i perché litigo frontista corrosivo tant'è che
Il suo giornale principale omnibus fu chiuso quindi non insomma è uno che andava incontro alla censura con in modo spavaldo e con avviamento e poi con la parola diede una mano a tutte le riviste critica prima fra tutte primato che era la lista
Di Bottai tutte previste critiche dell'ultima stagione facile ma diceva molto critico molto capace poi
Al contrario di tutti i suoi
Moltissimi dei suoi coevi quando cambia il vento quando si afferma l'Italia postfascista mantiene questo stile critico
Che pur non avendo penitenza e non entrano essendo sottoposta epurazione perché era stato critico come vi ho appena detto comincia ad essere
Così corrosivo nei confronti
Dell'Italia antifascista e dei ittiche peggiore dell'Italia fascista che erano trasmigrate dal ventennio precedente in negli anni successivi allora nel dare la parola per prima se il Presidente Fini mi autorizza Walter Veltroni
Volevo chiedere
Volevo chiede di gran parte un giudizio su Longanesi su queste sue
Queste ecco insomma queste sue frecce acuminate mandato il suo la scena politica del tempo se
Secondo lui nei passaggi di fase come quello cui assistiamo
C'è bisogno di ma
Di raddoppiare lo spirito critico nei confronti che
Della fase che viene dopo
Mi spiego voglio essere più esplicito è probabile che il ventennio che passerà alla storia come ventenne Berlusconi e hanno
Anche se non è stato tutto gestito da Berlusconi sia avessero nostre spalle
Nel nuovo che si affaccia
Vedi spunti
Per essere critici cose che non vanno occorre
Che riproducono in diverse i difetti nella stagione nuova così come probabilmente ce ne furono dopo la fine della Prima Repubblica il passaggio alla seconda
Allora
Domanda impegnativa
E insomma se
No no cercherò di stare in tempi molto rapidi
Intanto mi fa piacere che
Tutto abbia ricordato quell'incontro al novantacinque parliamo di un tempo
Che non è questo tempo
Un tempo in cui
Per il direttore dell'Unità ricordare
Leo Longanesi
Era meno semplice di quanto forse oggi
Eppure credo che abbiamo fatto bene a farlo a farlo qui a farlo qui dove lui ha
Alle origini della sua storia e ad avviare un lavoro che poi voi l'Amministrazione comunale ha sviluppato nella maniera che Paolo Mieli ora ricordava
D'altra parte tra gli aforismi di Longanesi ce n'è uno
Ti dice il contrario di quel che penso mi seduce come un mondo favoloso
Ed è una cosa tenere sempre a mente perché essere seduti da quello che si pensa capita a molti talvolta anche essere seduti da se stessi capita a molti
Essere affascinati dalle idee che non si condividono degli altri
Un modo già il primo modo per esercitare quella autonomia critica quella ricerca del dubbio quella rinuncia a verità assolute che l'anima di ogni forma di libertà
Ma
Quando si parla delle persone che non ci sono più
Bisogna fare uno sforzo molto difficile poi
Verrò la risposta la domanda di Mieli alla quale ovviamente non voglio sfuggire
Però sana ma certo è giusto che si dia anche un giudizio come mia di diceva su sullo milanese
Bisogna immergere le persone del loro tempo perché la cosa peggiore che si può fare e applicare
Schemi chiavi di lettura e metodologie interpretative figlie di una stagione del tutto diverso
Io ho spesso pensato a quella generazione
è la generazione dei nostri padri mio padre se fosse vissuto
Sarebbe era del minore centodiciotto quindi era
Più giovane di di di Longanesi
Però Longanesi nasce numero centocinque il che vuol dire che a
è un bambino quando c'è la prima guerra mondiale
A diciassette anni quando arriva il fascismo
Poi
Ne ha un po'di più con le leggi razziali
Poiché è ancora un po'di più con
La guerra
Venticinque luglio
La liberazione la nascita della democrazia e muore cinquantadue anni
Una vita brevissima
Dentro una tempesta della storia due guerre mondiali
Un regime
Una guerra tra italiani
I bombardamenti
Le libertà in discussione cose grandi
Quella generazione lì è una generazione che ha vissuto all'incrocio diventi veramente
Ed era molto difficile
è una generazione che ha fatto molti errori il fascismo è stato
Il più clamoroso di questi nella storia del nostro Paese con il fascismo la guerra
è una generazione che si è trovata di fronte al conflitto tra italiani
In Italia molti erano fascisti poi ci facciamo l'idea che il fascismo fosse un'esperienza ristretta a un gruppo dirigente in camicia nera
Molti italiani la stragrande maggioranza degli italiani ha sostenuto convintamente il regime soprattutto nella prima fase
E poi solo poi
è cresciuta progressivamente cresciuta quella coscienza democratica e antifascista che era prima e minoranze e che poi
Si è fatta progressivamente maggioranza ma molti di quelli che erano fascisti si sono ritrovati
In un Paese governato da coloro che
Di avversata
C'è un altro aforisma di Longanesi subito dopo la guerra che dice
La cosa peggiore che ci può capitare e chiederci dove ci siamo incontrati già
Perché spesso
I luoghi di questi incontri erano luoghi allora inconfessabili
La cosa bella di Longanesi
La sua il suo essere uno irregolare
Longanesi era un irregolare dovunque lo mettevi era irregolare
è stato irregolare del fascismo e poi è stato irregolare nel tempo dell'antifascismo
Era un uomo dotato di bizzarria
Un uomo di grandi passioni
A
E però un uomo che cercava sempre di non stare
Con la testa piegata dove si sta
Lui partecipa una delle riviste più fondi esteri del fascismo che il cinema
E che è una rivista nella quale poi è maturata una generazione di persone che allora era fascista e che poi diventeranno i protagonisti per esempio del cinema neorealista italiano
Perché tutto è sempre un po'più complesso delle semplificazioni che si fanno storicamente
Lui era un critico della modernità
Di ogni forma di modernità anche se era affascinato per esempio dalla cultura come quella futurista che era una cultura che con la modernità aveva un rapporto anche di fascinazione
Era un intellettuale che attraversava orizzontalmente tutte le discipline
Non bastava dentro non è è difficile definire Longanesi cos'era lo scrittore un giornalista un
Un artista era tante cose insieme perché non gli piacevano gli steccati che separavano le varie discipline
E dunque per questa era una personalità molto affascinante
Uomo difficile
Soprattutto difficile da incasellare come era stato un fascista convinto ma
Arciconvinto però poi quando il fascismo si è fatto regime quando il fascismo ha cominciato a celebrare se stesso
In quel muso linea sempre ragione c'era una carica di ambiguità
Che rendeva quella espressione più carica di critica che di passione esaltato
Non gli piacevano le cose a cavallo a Longanesi
E tendeva progressivamente a demolire dure quali che fosse
C'è un'altra cosa che va detto e che ci tengo a dire
Longanesi è stato un protagonista della cultura italiana non essendo un uomo di sinistra
Lo dico perché noi di sinistra
Abbiamo avuto
E non smettiamo di avere
Un po'la tentazione di pensare che
La cultura è tale solo se è di sinistra
E abbiamo fatto fatica a riconoscere
Che potesse esistere una produzione culturale
Animata da persone mosse da coscienze democratiche liberali o anche in qualche caso da qualcosa di più
E che non avesse simpatia per la sinistra se si guardano i nomi di coloro che hanno fondato il borghese
Si trovano Ennio Flaiano Goffredo Parise Alberto Savinio Giovanni Spadolini
Una parte Mario Missiroli una parte consistente di una cultura democratica non di sinistra ma c'era
Viva Dio se c'era e un po'la tendenza di dire che chi non era con noi era
Nostalgico del passato è una tendenza che c'è stata tra di noi io poi ho visto il segno opposto in questi anni no perché poi l'ironia della storia capovolge ogni cosa come diceva un vecchio con la barba e
E negli ultimi anni è successo un po'al contrario essere successo Checchino stava dentro un certo spirito del tempo veniva considerato uno un po'strano
Non c'è mai equilibrio nel nostro Paese che è un Paese di grandi passioni anche i grandi razionalità anche qui uso un e offre un un aforisma di Longanesi in Italia tutti sono estremisti per prudenza
Che diciamo assolutamente calzante
Insomma noi dobbiamo
Riconoscere attraverso Longanesi questa verità storica c'è stato ma Renzo De Felice uno dei maestri
Di di Paolo Mieli è stato per anni ma accusato di diciamo di flirtare con teoria revisionista e quando invece faceva il lavoratore o storico lavoro dello storico il lavoro dello storico cerca e e propone
Insomma
Mi fa molto piacere riprendendo il filo novantacinque alla presenza qui del di Gianfranco Fini
Che noi ci diciamo con la
Con la forza con la quale oggi possiamo dirlo
Questa verità
E cioè
La bellezza di una cultura italiana che è espressione di tante cose io non ho succitato tra i fondatori del borghese Indro Montanelli
Ma se io rileggo le cose che si scrivevano su Montanelli e le cose che Montanelli scriveva sulla sinistra
E penso a come è finita la vita di Montanelli ricordo di aver
Partecipato lui io il genio Scalfari non so se c'era anche Paolo forse c'era anche Paola
A un dibattito alla festa l'azione dell'unità in cui Montanelli fu accolto come un
Si non ma qualcosa di più quasi come fare uno di noi
E se uno ripensa questo io ricordi trovato qualche tempo fa una lettera comparsa sull'Unità quando io la dirigevo in cui c'era un lettore che mi rimproverava perché avevo dato un giudizio positivo su Montanelli e mi diceva ma Montanelli è quello che
C'è stata una grande cultura liberale democratica in questo senso una grande cultura liberale e democratica con la quale bisogna avere un rapporto positivo e qui vengo concludendo alla risposta alla domanda di Paolo Mieli
Non c'è nulla di paragonabile al tempo storico che viviamo questa anche la durezza e la difficoltà degli
Di tutti noi non solo di noi che siamo qui ma di tutte le leadership politiche occidentali come vedete non ce n'è una che si stagli per
Linearità di risposta noi siamo immersi in una crisi assolutamente inedita storicamente o meglio qualche elemento di di simmetria c'è con
Un tempo che speriamo non produca quegli affetti che fu il tempo
Della recessione del ventinove in Europa e poi della fiammata successiva del trentasette con le conseguenze che la prima la seconda ebbero l'avvento del nazismo la guerra mondiale
Noi siamo immersi in un tempo di recessione
In una società globalizzata in una crisi dei sistemi politici e persino dei meccanismi decisione democratica
Una stagione del tutto
Unica
Allora la mia risposta la domanda di Paolo che siccome è una domanda vera merita una risposta vera se io dovessi dare una risposta retorica direi sia abbiamo sempre bisogno di dire io
Dando questa risposta che tra di noi è del tutto evidente cioè
Il giorno in cui non c'è più una cultura critica non c'è più cultura non c'è più libertà
Ogni tempo storico ha bisogno di culture critiche quando non ci sono perché qualcuno le ammesse I scippi o o il più quindi
La risposta è sì però devo anche dire
Che io in questo momento sento un disperato bisogno anche di affermare qualcosa di più complicato
Che
Una cultura della ricostruzione
Cioè io ho l'impressione che oggi
Si possa demolire delle macerie
Ma è un esercizio abbastanza inutile
Oggi c'è bisogno di avere il coraggio l'intelligenza il coraggio forse più che l'intelligenza
Di far leva sullo spirito di questo Paese sulle energie e di questo Paese e delle società occidentali
Per dire ricostruiamo probabilmente qualcosa di diverso da quello che abbiamo vissuto in questi anni e forse dovremmo dirci delle verità spiacevoli e forse dovremmo cambiare il nostro modo di vivere
Ma abbiamo bisogno di ricostruire
Non abbiamo bisogno di continuare a urlare sulle macerie fumanti
E continuare a dividerci e ad applaudire come purtroppo è successo nei momenti più drammatici dell'asta del nostro Paese quelli che urlano più forte
Questo è un tempo di cose complesse
Non è un tempo semplici non è un tempo in cui con le battute si risolvono i problemi è un e il tempo più complicato che ci sia capitato di vivere e allora
Fermo restando che ogni cultura critica è un valore
Però oggi soprattutto noi che abbiamo responsabilità pubblica non dobbiamo indulgere alla tentazione
Di accompagnare
Facilmente demagogicamente questo spirito abbiamo bisogno di favorire
Una cultura della ricostruzione e poi magari per trovare un altro Longanesi che ci dica che le cose non vanno bene ma lo dica come faceva Longanesi di fronte ad un potere
Che sia in grado di esercitare questa funzione democraticamente come noi abbiamo bisogno che accada in Italia in occidente il più rapidamente possibile
Grazio
Walter Veltroni
La sua risposta una risposta non banale per quello che mi riguarda convincente nel senso che
Anch'io penso che una cultura critica
C'è una cultura critica sia una cultura che sa essere critica appunto ma sa anche dare delle basi di costruzione perché se no attirare pugni a fare giochi di parole a fare delle battute ad essere seducenti lì per lì
C'è sempre
Qualcuno pronto all'appuntamento però
Proprio per visto che siamo qui e dobbiamo parlare anche di Longanesi Longanesi era diverso da Guglielmo Giannini in quegli anni cioè da una parte c'era un genio perché anche qui dovremmo Giannini fungendo ma c'era un genio
Simile alle cose da cui tu facevi allusione dall'altra parte c'era una sottile sofferenza che portava a un'elaborazione
Ha un'elaborazione di quello che era accaduto fino a quel momento e che avrebbe dato origine a una
Classe dirigente nel mondo culturale Longanesi
Non aveva ambizioni politiche però appunto tutti i nomi che tu hai nominato
E che furono all'origine della fondazione del borghese indipendentemente da cosa fu poi borghese dopo la morte di
Longanesi furono più a favore della cultura costruita in Italia
E siccome
Io so giudicare credo i cavalli di razza in politica i cavalli di razza in politica sono annunciano cavalli disordinati cavalli che vanno di qua dell'Ambra prateria
Ad agitare loro criniera però sono calarli che al momento opportuno
Sanno scalciare rompere gli steccati voi due in modo diverso ognuno nella propria storia politica sicuramente lo siete
Vi chiedevo continua a chiedere
Al Presidente Fini che
Ha paura di questo
Poco talpe
No no dicevo scherzando a Veltroni grazie l'apprestamento ma ne paghiamo ancora le consegno so appunto permettere però
Ne pagate le conseguenze
Fate bene ad approfondire perché lo so
Però sapete almeno avete la una soddisfazione che per chi fa politica è una soddisfazione vera
E voi sapete che
Nella storia di questo periodo ci siete entrati allora altri
Non pagheranno le conseguenze e si trasferiranno io giallo nell'intravedo
Si trasferiranno di regime in regime come accadde anche
Dopo la fine del fascismo dopo la fine della Prima Repubblica tranquilli e beati senza pagare le conseguenze però
Non avranno avuto quella soddisfazione che non è poca cosa
Di avere avuto un ruolo in un momento decisivo della storia di vita del Paese quindi non lasciare nessuna traccia di sé se vi accontentate guardate che non è poca cosa
E allora
Per essere diciamo coerenti adesso dando la parola al Presidente Fini per essere
Coerenti con quello di cui stiamo parlando io penso che
Le due cose di cui si è detto con Veltroni cioè avere
Spirito costruttivo ma accompagnato da spirito critico e soprattutto non indulge applicabili nel dopoguerra dopo la prima era premier pubblica
C'era
Quell'eccesso di insulti verso il passato che servivano a coprire le continuità noi lo ricordiamo benissimo meno una stagione quella della fino a prima repubblica abbiamo visto che proprio coloro
Che più si accaniva né più cercavano medaglie e nel male a dire la Prima Repubblica
Avrebbero poi trasferiti i difetti della Prima Repubblica nella seconda ed è questo il senso critico che io chiedo di aprire un capitolo nuovo di far vedere subito la dimensione costruttiva e non attardarsi a maledire il passato
Parole affini grazie
Grazie direttore innanzitutto grazie per l'invito io credo che il vostro illustre concittadino Leo Longanesi sarebbe molto divertito per la scelta che avete fatto
La festa della politica in un momento in cui
Stare alla larga dalla politica in un momento in cui
La politica è diventata anche per responsabilità del mondo politico sinonimo di tutto ciò che di negativo ci può essere l'impegno di un cittadino
Perché lo dico perché
Io credo che
Il tratto distintivo la cifra per capire Longanesi personalità poliedrica è stato detto personalità
Anche difficile da incasellare personalità comunque affascinante il tratto distintivo sia quello
Che sia ieri sia Veltroni hanno evidenziato vale a dire
L'essere perennemente contro tende in controtendenza alla essere penalmente contro corrente
Una sorta di Bastian contrario per
Vocazione non per
Natura
E
Parlerò un attimo di Longanesi per poi affrontare anch'io le questioni che ci ha posto il direttore
Che Veltroni ha già ripreso per definire con tutta la
Limitatezza di una definizione chi era Longanesi
Si possa far riferimento card una ossimoro che
Uno degli ultimi direttori del borghese Mario tedeschi
Ricordando
Longanesi così concepisce Longanesi uno scettico
Dalle solite convinzioni cosa intendeva dire intendeva dire che l'organismo nera scettico e quindi diffidente nei confronti delle idealità nei confronti
Di quei
Momenti che affascinano un popolo che determinano una forte partecipazione in questo autenticamente romagnolo
Passioni civile voglia DDT intervenire non se ne stava alla finestra non era scettico nei confronti
Delle idee che muovono la società era
Verrà ma tipicamente scettico nei confronti della natura dell'uomo
Nei confronti di tante pigrizie di tanti conformismi in particolar modo del suo popolo un popolo che amava profondamente
Era figlio in questo lo diceva prima Veltroni
Del tempo qui amava l'Italia
Non aveva fiducia degli italiani
Gli italiani della tengo famiglia agli italiani del chi te lo fa fare italiani del
Francia o Spagna purché se magna lui era scettico nella possibilità
Dei suoi connazionali di incarnare
Nei comportamenti nelle azioni
Nella coerenza quegli ideali quei princìpi in quei valori
Cui
D'Italia anzi si facevano in un'epoca che era di grande passione di grande partecipazione quindi questo ossimoro di tedeschi lo trovo convincente una sorta appunto di scettico animato però da solide convinzioni
E se la cifra di Longanesi è sempre stata quella dell'andar controcorrente si capisce anche perché è risultato cui scomodo in qualsiasi momento
Scomodo frontista durante la fase terminale del fascismo scomodo nella fase
Successiva la nascita della Repubblica della e della democrazia
E
Voglio anch'io come ha fatto Veltroni
Con degli aforismi
Oggi il turismo di Longanesi cercare di dimostrare
Il mio ragionamento
Longanesi amava dire dopo la guerra non difettiamo di libertà difettiamo di uomini liberi
La libertà è stata garantita ma non tutti gli uomini sono liberi perché tanti uomini sono pigri tanti uomini tendono per conformismo a compiacere il potere costituito tendono in qualche modo a rinunciare ad esercitare quella
Spirito critico che è sinonimo di libertà
Oppure
Sempre a riprova di questo suo scetticismo nei confronti della capacità degli italiani
Incardinare di tradurre quindi concrete realizzazioni gli ideali un aforisma che mi piace che mi ha colpito diceva i problemi sociali non si risolvono mai
Invecchiano
Passano di moda si dimentica e non lo diceva con la Hristo Crati co disprezzo nei confronti
Delle questioni sociali
Da romagnolo non se lo poteva permettere un atteggiamento di quel genere lo diceva col disincanto con la disillusione di chi nel corso di una vita breve ma molto intensa aveva visto che
Questa era la sua idea
Per la natura del popolo italiano prevalente non si riusciva mai a tradurre in realtà quella che era la mobile aspirazione cambiamento
Due parole sul rapporto di Longanesi col fascismo che ovviamente mi ha interessato
E anche
A riprova di un filo conduttore una considerazione sul Longanesi del dopoguerra
è risaputo che la frase
Che poi campeggiava durante il regime sulle case coloniche sui palazzi del fascio il Duce ha sempre ragione è risaputo che invenzioni di Leo Longanesi
Ma quando quando lo scrive
Lo scrive nel mille duecentoventisette
In un momento in cui
Mussolini il fascismo non vivevano il massimo del consenso popolare siamo subito dopo il delitto Matteotti si erano all'epoca squadristi della prima ora che cominciavano ad avere qualche dubbio comunque non si
Ritrovavano appieno
In quel contesto nel ventisei Longanesi scrive induce ha sempre ragione
Omnibus lo ricordava il direttore rivista critica fondata nel trentasette e chiusa da Pavolini nel trentanove per
Antifascismo perché era etica perché frontista trentasette
Il trentasette secondo gli storici l'anno in cui
Mussolini il fascismo hanno il massimo del consenso popolare
E gli anni in cui persino antifascisti si chiedono
Memorabili alcune dibattiti alcuni
Scritti
Che miri Veltroni conoscono meglio di me degli antifascisti esuli a Parigi che si chiedono che rapporto dovevano avere i sociale comunisti con i fratelli in camicia nera
Bene nel trentasette
Quello ghanesi che nel ventisei aveva detto induce ha sempre ragione e nel ventisei
Beh non tutti la pensavano così nemmeno tra i fascisti la trentasette con la rivista omnibus una fronda
Nei confronti della retorica nei confronti dell'appiattimento nei confronti Veltroni diceva del Duce che ha sempre ragione monta cavallo nei confronti della tendenza che Longanesi detestava
Ad essere supini a non esercitare alcun tipo di spirito critico
E lo fa con una delle pagine con delle pagine mirabili
Mieli ricordava che omnibus è una fucina formidabile di intelligenze vitaliano Brancati comincia a scrivere su omnibus non soltanto Pannunzio
Un assist a Veltroni
Che è un esperto di cinematografia e ricordava appunto la rivista Cinema io ho trovato tra
Le prove di questo fronte ISMU caustico come sapeva essere Nesi nei confronti della
Dilagante
Nel
Accondiscendenza nei confronti della retorica mussoliniana dell'epoca ho trovato delle pagine fantastiche
In cui
Magari sperando di non cadere sotto la scure della censura cosa che poi non accade perché Pavolini la chiude
Longanesi se la prende e si scaglia Conte le parole di fuoco contro uno dei film ma solerti presenti che era considerato all'epoca una sorta di
Manifesto filmico
Della capacità del regime di bonificare e il film che magnifica la
Bonifica delle pianure terrapieno appunti oppure ancor più caustico quando dice ma
I telefoni bianchi ma cosa si credono che
Le figlie delle nostre portinaia vogliano diventare tutte come Greta Garbo
E testualmente dice io le macchine da presa
Sapete che il fascismo anche per l'interesse particolare che aveva il figlio di Mussolini Vittorio nei confronti del segmento grafia aveva puntato molto sul ruolo delle macchine da Presa
E l'Istituto Luce per formare le masse no dice Longanesi io le macchine da presa le porterei nelle caserme
Per capire che i nostri soldati non voglio far la guerra e le porterà i nelle strade per capire che gli italiani
Vivono in condizioni che non sono quelle che la propaganda del regime magnifica ecco Longanesi questo nel ventisei dice Duccio ha sempre ragione e nel trentasette quando persino gli esuli antifascisti si chiedono che rapporto avere quei fratelli in camicia nera perché il massimo del consenso dice
Stop alla piaggeria stop al conformismo stop alla idolatria questo lo rende affascinante loro indubbiamente tremendamente scomodo
Perché essere contro corrente è sempre comunque difficile figuriamoci come era difficile all'epoca ma continua anche nel dopoguerra
è risaputo che
Seppure in modo molto disincantato
Perché non è mai stato un rivoluzionario perché non si è mai riconosciuto negli ideali né del socialismo né men che meno del comunismo nel dopoguerra sostiene la Democrazia Cristiana
Non lo fa in modo attivo ma
Certamente da un contributo all'affermazione della vicina l'elezione del quarantotto
Qualche giorno dopo uno degli aforismi secondo me più fulminanti e più espressivi dello spirito di Longanesi dice ma io non temo affatto le loro idee riferendosi democristiani temo le loro facce
è evidente che e ci anticonformista il giorno dopo nel momento in cui comincia lungo periodo il Governo democristiano
Era era questo era
La natura di un personaggio che proprio perché amava
In primo luogo
A mio modo di vedere la sua terra dal suo Italia ma l'avrebbe voluta sicuramente diversa perché avrebbe voluto che gli italiani assomiglia sempre di più
Agli uomini liberi agli spiriti critici piuttosto che
Accondiscendere sempre e comunque nei confronti del potere costituito era
Personaggio difficile nei confronti di qualsivoglia potere costituito
Non è mai stato
Poi passo all'attualità una rivoluzionario
Di se stesso dice ho imparato ragionale leggendo de Maistre
Non credo che se de Maistre nuova invogliato a ragionare si potesse riconoscere in qualsivoglia categoria rivoluzionaria ma certamente era era un personaggio che interpretava una
Purché sia
Molto diversa direttore da quella di Pannunzio
Anzi nei confronti di tutta la borghesia diciamo LiberaL'
Progressista che poi il mondo di ma non si interpreta Longanesi dal meglio di sè con degli aforismi
Caustici con degli scudi sciatteria interpretava una certa idea della borghesia da buon tempo antico senso del dovere e l'onore il rispetto per la parola data valore che in qualche modo avrebbe voluto vedere più presenti nei comportamenti perché sapeva essere declamati ma non trovava poi nel comportamento
Venendo all'attualità è impossibile rispondere alla domanda
Almeno io non sono in grado come oggi un personaggio siffatto
Si comporterebbe nella società in cui siamo chiamati ad agire perché in questo
Condivido pienamente quel che ha detto Veltroni ognuno è figlio del tempo in cui è chiamato a vivere e ad operare l'errore di decontestualizzare
Si può servire per dimostrare una tesi preconcetta ma
Sostanzialmente un esercizio inutile
I tempi banalità in cui ci troviamo sono talmente diversi così radicalmente diversi da quelli della brevità di Longanesi da rendere
Secondo me è un esercizio sterile inutile sostanzialmente
Se non per
Trovare un conforto una tesi precostituita
Inutile pensare di
Capire come si sarebbe comportato da che parte si sarebbe schierato che certamente sarebbe stato contro per il potere costituito o contro
L'egemonia del pensiero unico per usare un'espressione odierna contro
La tendenza a compiacere sempre e comunque
I tempi in cui viviamo
Qual è la caratteristica di questa fase
Certamente
E non dobbiamo negare la realtà hanno gli stessi perché non saremmo intellettualmente onesti
Sono tempi
In cui la parola recessione
Non è uno spettro
Da esorcizzare è un drammatico dato di realtà
L'Italia chiuderà quest'anno con un meno uno virgola cinque e speriamo che sia meno uno virgola cinque non qualche cosa di più
E tutti quanti sappiamo senza essere degli economisti che quando la recessione colpisce in modo così forte la prima conseguenza in quella di un disagio sociale che cresce
E di tutta evidenza che se
L'economia non solo si ferma ma
Arretra
L'emergenza di carattere sociale dilaga
Veltroni diceva non è la prima volta che ciò accada
Certamente senza ricordare il ventinove abbiamo attraversato altri momenti in cui il combinato disposto
Rallentamento della crescita recessione disagio sociale ammesso a repentaglio comunque in discussione la partecipazione politica
Io aggiungo un elemento di preoccupazione
Forse la prima volta che c'è un triangolo
Conoscevamo già due
Angoli la recessione e il forte disagio sociale la cosa che mi preoccupa e sulla quale
Si deve riflettere in termini culturali in termini politici
Perché una politica che non ha un retroterra culturale è solo propaganda e una cultura che poi non si traduce in intervento politico
Chiedo scusa soffrendo qualcuno è un'astrazione
Il terzo angolo e che accanto alla recessione disagio sociale
Sta venendo meno questa è la mia opinione la presunzione che abbiamo avuto nel passato recente
Di
Poter ereditare dal secolo scorso
Come se fosse un valore permanente quindi in grado di passare dal ventesimo al ventunesimo secolo in grado di entrare nel terzo millennio in grado di
Non subire contraccolpi nell'epoca della globalizzazione
Io non sono
Un innamorato della rete di internet anzi sono abbastanza diffidente ma non c'è ombra di dubbio che tra le tante novità tumultuose letto che in cui stiamo vivendo l'abbattimento della barriera spazio temporale determinato dalla retta
Quale presunzione avevamo
Noi
Esponenti politici di varie culture
Figli comunque
Della cultura politica nel secolo scorso la presunzione di poter considerare valore
Se non è terno capace di superare
Transizioni epocali scosse profonde
Un valore come la partecipazione del cittadino che il presupposto di una democrazia
Espressa unicamente attraverso i due canali del secolo scorso arrivo al punto
Preoccupazione recessione disagio sociale che cresce
E sfiducia della pubblica opinione crescente
Nei confronti della modalità attraverso il quale nel passato si è espressa la partecipazione presupposto di una democrazia qual era quel canale amici miei la militanza politica dei partiti
O la militanza nei sindacati il secolo scorso nelle sue tragedie ma anche nelle sue pagine notturni e il secolo in cui la partecipazione del cittadino a due profondi grandi veicoli il partito politico del sindacato
Non è arrivato il momento di discutere se nel ventunesimo secolo nel terzo millennio nell'epoca della globalizzazione nell'epoca di internet
Il canale
Antico per una partecipazione che è garanzia di democrazia
Non è che per caso si è seccato
Se questa
Questo timore
Ha un minimo di corrispondenza con la realtà e allora capite perché ci deve essere forte preoccupazione
Perché Dio non voglia la Società Italiana servite in una spirale in cui ci sono tre fattori
Che ti portano in basso la recessione disagio sociale la perdita di fiducia del cittadino nei confronti della partecipazione democratica perché partiti e sindacati vengono considerati
Incapaci o comunque non in sintonia con le esigenze del tempo in cui viviamo e e lì veramente si crea
Uno spettro davanti
Che è difficile da fronteggiare
La presunzione per fortuna meno diffusa del passato ma ahimè ancora presente
Di poter fornire una risposta ad un quesito di questo tipo
Senza
Il più largo coinvolgimento possibile senza le contaminazioni necessarie se siamo in una nuova fase
La presunzione
Ancora presente ma
Dicevo meno diffusa di poter
Vincere una sfida di come questo tipo di questo tipo con la vecchia logica del secolo scorso per cui lo diceva il direttore
Il nemico
Il quotidiano ping pong della propaganda l'addebitare sempre la responsabilità agli altri
Se questa presunzione sopravvive
Dalla seconda alla Terza Repubblica ammesso che saremo capaci di costruire la B
Mia opinione c'è poco da stare allegri se si riesce
Ma è un problema di qualità della politica di qualità del dibattito culturale a trovare altre categorie altre sintesi amici miei qui dico una cosa
Che ho detto in altre circostanze chiedo scusa chi l'ha già sentita sul superamento anche
Non di idealità ma di etichette
Le collocazioni del secolo scorso destra centro sinistra mantengono una loro
Ragion d'essere
Ma tensione non rimanere prigionieri delle etichette
Perché in un'epoca in cui ci sono delle sfide totalmente nuove non si possono affrontare quelli sfide dicendo ma io sono di destra Veltroni di sinistra qualcuno ed il centro perché significa far riferimento a delle categorie
Che non potevano fornire risposte a problemi che non c'erano
Ecco perché la necessità di sintesi di contaminazioni non solo di valori condivisi da questo punto di vista insomma qualcosa si è cercato di fare
Grazie per averlo pubblicamente riconosciuto ma qualche cosa di più poi di politiche conseguenti
Perché non abbiamo molto tempo
Perché questa è anche un'epoca in cui
Tutto si è velocizzato in cui e concludo
La bontà di una decisione non è più soltanto nel merito della decisione medesimo ma anche nel tempo con cui quella decisione impresa di fronte alla crisi la mia speranza e mi fermo davvero
E che la politica sappia ritrovare questa sua
Intrinseca natura
E quindi possa in qualche modo rivitalizzare assi
Non abbiamo bisogno soltanto di facce nuove
Anche perché le nostre non sono più nuovissime
Abbiamo bisogno di idee nuove problema non è il rinnovamento anagrafico ci sarà anche quello ma il problema è soprattutto quello di per rimettere nel circuito delle idee nel dibattito politico
Un po'di
Benzina
Quel carburante
Quelle idealità per dirle con Longanesi che muovono la società altrimenti il cittadino non ci crede più ad una politica che stancamente riproduce se stessa e che sembra la parodia di uno spettacolo andato in scena qualche anno fa
Grazie
Io
Prima di il chiudere questa nostra chiacchierata che è stata qualcosa di più di una celebrazione
Ed io ricordo di Leo Longanesi vorrei
Lasciare sullo sfondo Leo Longanesi e rivolgervi una domanda
Corrisponde proprio poche parole
Voi
Siete stati
Fra i pochissimi
Esponenti politici caldi nei confronti dell'inizio del Governo Monti
Fin dall'inizio quando Monti apparso sulla scena
Walter Veltroni nel suo schieramento e Gianfranco Fini con i limiti delle incarico istituzionale che aveva vi siete mai stati molto convinti e vi voglio riguardano questa duplice domanda prima
Se le convenzioni che avevate a novembre e dicembre dell'anno scorso le avete intatte ancora adesso cioè disse avete cambiato Pignone in qualche modo secondo riallacciandomi alle cose
Che ha appena detto il Presidente Fini e se
Voi pensate che alla fine di questo appuntamento
Noi
I partiti la discussione politica la ritroveremo lo troveremo un campo dissecato
Richiede una previsione è un auspicio se volete
Do la parola Walter Veltroni
Beh
La previsione auspicio c'è una differenza ovviamente versano in gravi secondi su monti siciliana quella più facile per un certo punto di vista è più facile la prima risposta della seconda
Io penso che
Monti in questo caso dico proprio Mario Monti
Studia dando al Paese un contributo
Abbastanza particolare uno di quelli che la storia si ricorderà
Lo fa con disinteresse non deve prendere i voti alle prossime elezioni
Lo fa
Con l'idea di servire il suo Paese lo fa restituendo come ha restituito all'Italia l'onore perduto perché con Berlusconi avevamo perduto l'onore in Europa e nel mondo
Lo fa assumendosi sulle spalle responsabilità che in passato altri non hanno assunto
Lo fa in una condizione politica del tutto particolare
Di qui ieri abbiamo avuto manifestazione evidente alla Camera in un provvedimento contro
La corruzione sono state due posizioni assolutamente divaricate tra una parte dello schieramento e nel caso di ieri la PdL idee
Quindi io non ho cambiato idea
Penso che la strada sia molto difficile
Penso che
Per ora l'Italia ha evitato di essere avvitata dentro una spirale che sta volgendo molti Paesi e che per ora non ha colpito il nostro una spirale che può diventare drammatica
E penso che Mario Monti ripeto
Mario Monti in particolare
Stia dando un contributo di cui l'Italia dovrà esservi
Essergli grati
Seconda risposta
Anzi aggiungo una cosa mi piacerebbe
Che la politica
Oltre a misurare con grande severità quello che fa Monti del suo Governo facesse la cosa
Che si era impegnata a fare che stava nelle regole di ingaggio regole di ingaggio
Un governo tecnico per affrontare l'emergenza economica e
La politica che doveva fare la riforma della legge elettorale e la riforma istituzionale
Ecco bisogna che le fa
Seconda questione
Cosa uscirà da questa crisi
Io ho sentito il ragionamento che ha fatto il Presidente Fini a proposito dei
Dei triangoli
In verità se uno ripensa Weimar alla crisi della Repubblica di Weimar
La cui diciamo il cui collasso fu all'origine poi dell'avvento del nazismo c'era anche il terzo
Cioè c'era la crisi
Del vecchio sistema di decisione politico istituzionale
Oggi noi abbiamo
Non ci può essere un quarto ancora in un triangolo ma ci può essere un quadrato non abbiamo un quarto elemento che quello che è stato detto cioè
Globalizzazione e
Copertura universale del
Della conoscenza e del sapere cose che prima non c'erano e che cambiano
Nettamente i parametri della politica
E rischiano di ridurre il tempo
Io questa è una cosa alla quale
Tengo tengo molto come come si sa insomma
Da tempo cioè
Io penso che anche in una situazione in cui esistono Twitter Facebook e tutto quello che si vuole
La politica non debba perdere l'ambizione di avere un disegno lungo
Se la politica si riduce a rispondere giorno per giorno ora per ora le sollecitazioni che vengono se la politica si
Diventa tanto in votiva quanto inevitabilmente questi strumenti comunicazione rapide semplificata solo la politica non solo perde se stesse ma perde una comunità
Perché la politica ha il dovere di avere dei pensieri lunghi ha il dovere di non essere sempre
D'accordo con il sentimento prevalente in quel momento dell'opinione pubblica
Prodotto di tante cose
Che possono accadere la grandezza di un uomo politico non si vede nei siti e dice ma qualche volta si vede nei nostri uffici
E i più grandi uomini politici della storia hanno avuto il coraggio
Talvolta dimettersi controvento rispetto all'opinione
Oggi io sento che la politica deve recuperare questo respinta
E recuperare il respiro significa fare un doppio movimento da un lato avere più ambizione e dall'altro avere più limiti
La politica deve retrocedere da tutte le zone di potere che ha
Impropriamente occupato la politica non deve gestire le aziende dei trasporti
La politica non deve occuparsi di gestire la sanità la politica non deve stare nei tanti posti in cui sta
Però la politica deve avere invece l'ambizione di fare le regole di indicare
Alla propria comunità un cammino allora questo doppio movimento invece io temo
Che succeda il contrario
Che la politica si riduca in uno spazio furbo
Emotivo opportunistico e demagogico sul primo piano e che non molli le postazioni di potere che sembrano essere diventate non un mezzo come sono state in passato ma un film
La risposta a domande Paolo Mieli è
Dipende solo dalla politica dalla sua intelligenza e dal suo coraggio
L'esito di una crisi di questa profondità e di questa pericolosità
La politica non deve aver paura della decisione
Non deve aver paura dell'assunzione di responsabilità ma deve avere il coraggio di ritrovare dei limiti che ha perduto se farà queste due cose lei sito potrà anche essere perché la parola crisi
Diciamo nella traduzione in gran messinese della parola crisi c'è
Il pericolo ma anche l'opportunità
La recessione produsse in Europa il nazismo ma negli Stati Uniti produsse Gnudi
Può diventare un'opportunità dipende solo da noi dipende dal nostro coraggio
Dipende dalla rimozione delle furbizie dipende dalla capacità di fare appello ad un Paese che dobbiamo dircelo quando ha fatto scelte emotive ha sempre prodotto dei disastri spaventose
Quando ha accettato le semplificazioni demagogiche e populiste ha sempre fatto per se stesso dei disastri clamorosi lo dobbiamo investire sulla razionalità so che non è facile in questo tema
Bisogna però avere il coraggio di farlo allora probabilmente usciremo positivamente anche da questo passaggio così difficile grazie
Walter Veltroni
La mia passione giornalistica fa sì che
Noti alcuni dettagli e quella doppia sottolineatura della tua fiducia in Mario Monti come persona
Non è senza significato vuol dire che
Mario Monti ti convince alcuni aspetti del Governo a volte ti lasciamo più perplesso
Ma io penso che
Ci siano state alcune questioni ne cito una per per tutte diciamo la questione degli su dati
Sui quali il Governo ha fatto fatica
E ci siano altri aspetti ma
Anche qui
Attenzione perché
La politica si dimentica
Di quello che facevano i ministri politici nei Governi passati
Non è che andavano tutti d'accordo non è che non litigavano non è che facevano dichiarazioni ha detto avventate non
Abbiamo avuto ministri che hanno combinato dei disastri
Spaventosi adesso è inutile che in questa sede ricordiamo
Quindi nulla di diverso da quello che succede che è successo in passato l'elemento di diversità è dato da Mario Monti
è dato dalla sua forza dato dalla sua autorevolezza e anche da quella di altri ministri la cui competenza e fordista in discussione attualmente sono ministri tecnici quindi e inevitabile che faccio più fatica
E fanno più fatica perché hanno una maggioranza molto più complicata di una coesa
Ho diciamo
Una di quelle maggioranze che avrebbe dovuto essere queste quindi non è una sottovalutazione del ruolo dei
Dei ministri in una che è loro confronti aumento attizza Tione dello sforzo che Mario Monti sta facendo per salvare il nostro Paese grazie ancora Walter Veltroni
Rivolgo
La la stessa domanda al Presidente Fini con un annotazione
Curiosa che mi è apparsa curiosa ci fu una grande crisi politica complicatissima nel primo dopoguerra
Ho visto in questi giorni che fra coloro che vogliono accelerare la fine del Governo Monti anticipare
Lecce nell'autunno la data
In cui cadrebbero queste elezioni per una curiosa coincidenza catastale e quella del ventotto ottobre Del Miglio del due mila dodici cioè esattamente novant'anni dopo la marcia su Roma pensa di curiosità può capitarci
Nel
Così nel accelerare questa crisi nel fare andare a casa Montini nel far tornare a galla i partiti in quel caso
Con l'attuale legge elettorale
Che ci troviamo in questa coincidenza che non potrà vedrete che sarà osservata da coloro che
Hanno questo genere di articoli ordine notazione allora chiedo al Presidente Fini e la stessa cosa
Monti
Presidente Fini e della stessa opinione che aveva novembre e dicembre ferma la posizione di Mario Monti della sua capacità di reggere o pensa che si sia consumato
E nel caso
I partiti ci saranno all'appuntamento
Sì rispondo alla domanda ma prima una considerazione
Vestroni dicevano non lo sapevo nell'ideogrammi cinesi di crisi e al tempo stesso cultura e opportunità
Cina
Ma
Di cultura liberale di cultura marxista ma chi mai avrebbe detto
Dieci anni fa
Che saremmo arrivati in un periodo in cui la metà del debito pubblico statunitense coperto da fondi sovrani cinese
Chi mai avrebbe detto
Da un cinquant'anni fa dieci anni fa che uno dei dogmi della cultura liberale
Alla fine condiviso anche sostanzialmente dalla sinistra sinistra democratica vale a dire ha il massimo della espansione economica laddove ha il massimo della libertà politica
Si sarebbe infranto con un decennio
Che sta lì a dimostrare che non è punto ma perché la Cina cresce da più di dieci anni al nove dieci per cento e tutti sanno che un Paese in cui di libertà politica non ce ne
Perché si va in piazza Tienanmen parlar male del Partito comunista al potere ti prendono e si mettono in galera
Lo dico lo dico perché
Dobbiamo essere consapevoli che viviamo tempi diversi nuovi
C'è troppa pigrizia
Nell'utilizzare categorie punti di riferimento culturale come se fossero appunto destinati a passare di generazione in generazione e a scavalcare nasce
Chiuso l'inciso ma
Il riferimento agli ideogrammi ma
Mi ha dato questo spunto
Direttore
Monti sta somministrando agli italiani una medicina amara
E
In alcuni momenti anche dolorosa perché la gravità del paziente Italia
Era
Talmente acuta da rendere indispensabile indispensabile una medicina così a mare e così doloroso se non si parte da questo principio
Si rischia di perdersi
Credo che sia noto che se
C'è al momento un Governo presieduto da Mario Monti ed è stata superata la fase precedente
E anche perché si sono
Determinati degli eventi politici all'interno della maggioranza che sosteneva il governo Berlusconi
E di tutta evidenza che io ho salutato con soddisfazione l'avvento del Governo Monti
Perché
Ho ritenuto tra i pochi all'interno della maggioranza che sosteneva Berlusconi
Superato e dannosa
La prosecuzione di quell'esperienza e quindi ho ritenuto fosse indispensabile per il bene del Paese cambiare pagina
Dico anche con la stessa nettezza che alle forze politiche P.D.L. compreso
Che si sono assunti l'onere di sostenere il Governo Monti e la ricetta lacrime e sangue
Gli italiani devono essere grati
Perché non era facile
Non era facile per la sinistra che poteva pensare di andare immediatamente al voto e di capitalizzare un consenso non era certamente facile per il PdL che poteva essere animato dal più che legittimo
Più che legittima tentazione di ricorrere alle urne per veder restituito alla sovranità popolare una premiership perché secondo loro era caduta per manovre di palazzo non è stato facile
Ciò detto aggiungo però in questo dissento molto da Veltroni abbastanza per Veltroni che oggi più che chiedersi se Montesquieu
Ancora
Con lo sprinter
Delle prime settimane magiche
Ho come dicevi tu direttore se
E affaticato
Dobbiamo chiederci se le forze politiche che lo hanno sostenuto e gli hanno consentito di
Avviare l'azione di governo
Con una maggioranza tra l'altro senza precedenti recenti una storia repubblicana
Hanno ancora quello spirito che avevano nello stesso momento in cui gli hanno dato il via libera o per ragioni diverse quello spirito è cambiato
Lo dico in termini ancor più chiari
Io credo che
PD PdL terzo polo quindi
Non salvo nessuno posso parla degli amici di Fli o dell'UDC
Se commettono l'errore
E qualche segnale c'è
Di
Intervenire
Nell'azione del Governo
Avendo come punto di vista come obiettivo quello di
Alzare la bandiera identitaria una bandiera in qualche modo di parte per precostituire condizioni favorevoli quando fra qualche mese si tornerà a votare
E non
Un sostegno nei confronti dell'azione del Governo
In sintonia con lo spirito originario vale a dire la medicina amara ma ci dobbiamo prendere la responsabilità di dire che a mare agli italiani ecco se scatta e qualche segnale c'è questa tentazione
Per cui l'azione del Governo viene rallentato oppure l'azione del Governo viene
Contraddistinta da tutta una serie di distinguo
Che senso ha direttore dire ma è il Governo Monti che altri otto grosso Monti in una un solo deputato in Parlamento che sia in Parlamento perché
Aveva espresso una preventiva fiducia nei confronti del mondo quante un governo tecnico perché i ministri sono tutti laici ma la maggioranza una maggioranza squisitamente prettamente politica faccio un esempio
Io considero un errore
Che la riforma del mercato del lavoro
Dopo
L'ampio dibattito che si è stato al Senato
In cui ogni forza politica a
Espresso le sue ragioni ha piantato i suoi paletti avanzato le sue proposte
Va da sé che una riforma del mercato del lavoro condiviso tanto dal PDL quanto del PD quanto al terzo polo non può che essere
Il frutto di un ragionevole compromesso io non appartengo alla scuola di coloro che dicono compromesso in politica una parolaccia compromesso a volte eh
L'indispensabile necessità per
Dar vita ad una riforma B io considero un errore il fatto che dopo quell'ampio dibattito al Senato
La riforma del mercato del lavoro che alla Camera alta un mese non venga approvata perché questo ormai è
Ahimè certo
Prima del vertice del ventotto di giugno
Perché in particolar modo per ragioni rispettabilissime e che comprendo non giudico
In particolar modo PD e PdL ritengono necessarie modifiche ulteriori rispetto al testo che giunge dal Senato
Perché lo considero un errore perché quando si chiede ci si chiede in Europa ma l'Italia è in grado di far delle riforme
è evidente che lo si chiede in particolar modo a Monti ma in questo la penso come Veltroni andrebbe chiesto alle forze politiche
Che molti lo hanno
Indicato come Presidente del Consiglio e lo hanno sostenuto fino a prova del contrario continuano a dire di sostenerlo
La conclusione
Non è il Governo che si è mai al fiato corto
E che
Probabilmente
La dialettica politica l'imminente campagna elettorale sta già determinando degli affetti per cui ci si posiziona e il Governo rischia
Di pagarne le conseguenze
Che cosa accadrà dopo che si sarà chiusa questa esperienza
In questo la penso come Walter o la politica è capace di dare a se stesso a una nuova
Spinta una nuova credibilità oppure
Inevitabilmente sarà destinata a pagarne le conseguenze
Cosa vuol dire ridare alla politica credibilità
Tante cose
A mio modo di vedere significa anche
Beh quella medicina amara e dolorosa
Cerchiamo di sostenerla
Perché
E è inevitabile per
La salute futura del paziente
Significa
Porsi il problema di come il rileggi ultimare agli occhi della pubblica opinione la classe dirigente
Problema complesso
Nonostante tutto un po'di ottimismo avrete letto Veltroni e Mieli lo sanno molto bene che quella norma prevista dal disegno di legge anticorruzione
Per
Dare un significativo segnale alla pubblica opinione della consapevolezza della politica che deve riacquisire
Legittimazione
Secondo la quale norma secondo la quale i condannati non possono essere candidati
Dopo che
Per un emendamento approvato al Senato che prevede un disegno un decreto legislativo del Governo
Dopo che per quell'emendamento pareva sui tassi al due mila diciotto alla unanimità
All'unanimità i gruppi parlamentari emendamento Franceschini ma precedenti iniziative degli altri Gruppi all'unanimità
I gruppi parlamentari hanno detto al Governo no impegnati perché quella norma scatti nel due mila tredici non nel due mila diciotto piccolissimo esempio non è che sufficiente
Ridare legittimi dalla politica vuol dire mettere in atto dei comportamenti che siano incoerenza
Con quello che oggi la pubblica opinione chiede vale a dire poter
Scegliere
Il banco di prova sarà la legge elettorale
Ma non soltanto
Perché spero nessuno ci metta la faccia
Nel sostenere che l'elettore non può scegliere da letto
Che è l'aspetto diciamo più urticante dell'attuale legge elettorale ma non è l'unico
La legge elettorale salvando riprova anche per capire se
C'è sufficiente consapevolezza del fatto che noi dobbiamo garantire all'elettore la possibilità di scegliere l'eletto ma dobbiamo anche garantire al nostro ordinamento
Di non finire in una condizione analoga a quella della Grecia
Di una
Tale frammentazione
Da rendere impossibile qualsiasi tenute solidità del sistema
Poi a riprova che le questioni non sono affatto facili ma lo sappiamo perché vent'anni che discute di queste cose dobbiamo anche
E ricordare che ci sono dei sistemi politici soldini strutturati penso a quello francese
Che si possono però permettere il lusso e non so se l'Italia è in grado di permetterselo di temere stabilmente fuori dal Parlamento delle forze politiche del dieci quindici per cento dei consensi perché le centrali non sono mai neutre
Allora il banco di prova secondo me della credibilità della politica
Che si può candidare come capace di dare soluzioni e quindi di avere una visione di sistema una visione di lungo periodo è
Quale legge elettorale uscirà
Nello stesso momento in cui chi mise al dibattito perché
A tutt'oggi
Si discute
Ma non c'è assolutamente nulla di scritto da cui partire
Ancora
Veltroni diceva
Le regole di ingaggio Monti emergenza economico-finanziaria
Politica partiti regole istituzionali e legge elettorale
Sulle regole istituzionali sulle riforme istituzionali quale sarà al punto di caduta
Non voglio far previsioni anche perché per il ruolo che ricopro sarebbe di pessimo gusto se lo facessi ma al termine di questa legislatura
Registreremo l'ennesimo fallimento della legislatura in ordine alle riforme istituzionali o si sarà assegnato un punto a favore
Io credo che gli italiani quando saranno chiamati a giudicarci a votare potranno anche in ragione
Delle due risposte i quesiti ancora una volta sulle riforme nulla
E magari si rinvia alla prossima io sono entrato in Parlamento ormai tanti anni fa
Commissione Bozzi
Riforma delle istituzioni era il mille novecentottantatré poi la De Mita poi la D'Alema la rinviamo ancora legge elettorale torniamo a votare con una legge elettorale che non Rita all'elettore la possibilità di scegliere a letto e non da ragionevoli motivi per ritenere il sistema italiano solido
Non possiamo dire ammonti pensarci due ci dobbiamo pensare noi perché questo è compito esclusivo della politiche dei partiti
E se ne saranno capaci
Probabilmente
Scava alle Ranno questa crisi se non ne saremo capaci ce la dovremo prendere unicamente con noi non con il termometro che misura la febbre
Vedo che c'è un grande allarme no per il consenso che raggiunge il Movimento cinque Stelle io faccio un ragionamento diverso da quello che fa qualche collega
è la riprova di un profondo malessere la febbre alta
Evitiamo di prendercela col termometro cerchiamo di capire perché il paziente malato e cerchiamo di mettere in campo qualche terapia per guarirlo queste il primato della politica
Solo solo per aggiungere una cosa perché rispetto a quello che ha detto il Presidente Fini non non c'è nessuna distinzione anzi per essere ancora più chiaro io voglio dire questo io considero
Qualsiasi posizione
Che si proponga di fare cadere il Governo Monti
Di andare alle elezioni anticipate e dunque con questa legge elettorale una posizione che colpisce l'Italia che danneggia il paese che fa male al futuro della nostra
Vi ringrazio entrambi non potevate essere più chiari
Stasera mi sono domandato nonché l'avrebbe detto Leo Longanesi di questa crisi che non possiamo dire insomma se fosse stato qui tra noi
Che avrebbe pensato bene il suo libro più bello che vi consiglio di rileggere un diario a cavallo fra la fine del fascismo e all'inizio della stagione posso fascista che si chiama parliamo dell'elefante
Fanteria un modo degli italiani parlar d'altro di dedicarsi
Secondo me
Si sarebbe alzato avrebbe detto beh questi due non hanno parlato delle zampe grazie