Intervista a Silvano Moffa sulla riforma del mercato del lavoro

Silvano Moffa Presidente della Commissione lavoro di Montecitorio da Capogruppo di popolo e territorio ci hanno raccontato lei aveva illustrato nell'ultima Conferenza dei capigruppo quanto fosse
A norma di Regolamento non per per cattiveria diciamo difficile prevedere un sì
Entro il Consiglio europeo del prossimo ventotto giugno quindi
Diciamo entro il ventisette fra nove giorni alla riforma del mercato del lavoro e il deputato che ce l'ha raccontata del PdL ci diceva che che il Ministro per i rapporti con il Parlamento Giarda aveva ne aveva preso atto seriamente di questa difficoltà regolamento alla mano
Dopodiché Montino una pubblica occasione
Ci verrebbe da dire si è impiccato ad una data nel senso che ha detto se entro il ventotto non non c'è il sì e non vado a questo appuntamento comunitario
Con la riforma in tasca l'Italia perde la credibilità riconquistata in questi messi e quindi come si fa allora
Ma io ho l'impressione che
Si stia un po'forzando la mano al Parlamento
Il nel senso che tutti abbiamo consapevolezza della importanza di fare una riforma del mercato del lavoro mi preoccuperei soprattutto dei contenuti di farla bene questa riforma perché indipendentemente
Da quello che si può pensare è una riforma che indubbiamente presente ancora dei
Dei lati sui quali credo si possa intervenire per dei miglioramenti sostanziali
Quello della data era stato come ha detto lei chiarito nell'ambito alla Conferenza dei capigruppo
La Camera si è già data dei tempi molto stretti noi già da oggi siamo a lunedì iniziamo le audizioni dopo aver esaurito la settimana precedente non appena
Dei provvedimento c'è stato proprio dal Senato
Il dibattito generale le audizioni con le parti sociali è un passaggio fondamentale anche per
Capire nei quali sono gli aspetti più critici di questa riforma
Dopodiché abbiamo fissato per il ventidue il termine per gli emendamenti qui non stiamo stiamo già in qualche modo
Al di sotto dei nominativi dei termini regolamentari
Forzare la mano significherebbe a questo punto non consentire alla Camera di esprimersi se questo si vuole lo si dica con chiarezza qui si sta sostanzialmente esautorando il Parlamento almeno una parte del Parlamento se questo lo si vuole lo si dica con chiarezza
A questo punto vedremo come comportarci però forzare la situazione impedire alla Camera di svolgere serenamente il suo lavoro che è un lavoro serio perché qui nessuno sta approcciando il problema sottovalutando
Ma certamente come ha dimostrato il caso degli esso dati sul
Sulla riforma pensionistica bisogna stare attenti
Io mi io mi preoccuperei di fare le cose bene perché di questo abbiamo bisogno
Poi per carità
Abbiamo previsto
Con i tempi che ci siamo dati di andare in Aula
I primi di luglio quindi parliamo veramente di qualche giorno capisco le preoccupazioni di del Presidente del Consiglio
Però a questo punto ognuno si deve assumere la propria responsabilità si entro il ventotto ci sembra
Ma guardi
Ormai siamo nel campo dove tutto è possibile nel senso che siccome
E in qualche modo i tempi vengono scanditi anche dalle scelte che fanno i due maggiori partiti che sostengono il Governo tutto è possibile certo mi preoccuperebbe
Una sorta di scaricabarile o di tentativo di accontentare l'uno e l'altro con qualche passaggio minimale
Giusto per far vedere che si fa qualcosa
Qui perdiamo di vista per quello che invece
è un disegno complessivo di riforma che per essere ambizioso visto che si chiama riforma
Dovrebbe essere più attento in questa opera manutentiva che smantella quanto di buono invece era stato fatto in passato soprattutto per quanto riguarda la flessibilità in entrata
Un altro visto che in modo
Bicameralismo per quanto criticabile è vigente
Costituzione alla mano rischia di essere invece una come molte volte altre volte è accaduto ma per una riforma epocale rischia di essere una lettura monocamerale
Si aspettava anzi Fini ha difeso le prerogative della Camera che egli presiede oppure
Insomma il via libera che ha dato a tempi rapidi ma mi sembra che Fini in questo caso abbia scelto la strada di una dichiarazione di ordine politico non da Presidente della Camera il Presidente la Camera si deve preoccupare
Di garantire che la Camera possa svolgere compiutamente il suo il suo lavoro
Mi sarei aspettato come dire un atteggiamento più a tutela del Parlamento salvo che non si entri nel convincimento che dopo aver commissariato il Governo si voglia commissariare anche il Parlamento
Ormai tutto è possibile in una situazione
Quale quella in cui ci troviamo però almeno si abbia il coraggio il buon gusto di dirlo con franchezza
Grazie a Silvano Moffa