Immigrazione: Interviste a Filippo Miraglia, Laura Boldrini e Giusy D'Alconzo realizzate al convegno: "Lampedusa non è un'isola. Profughi e migranti alle porte d'Italia"

Siamo al Senato per la giornata mondiale del rifugiato e per un'iniziativa organizzata da a buon diritto che riguarda
Un tre rapporto sui diritti nel nostro Paese che riguarda in particolare immigrazione e che intitola otto Lampedusa non è un'isola tra in molti convenuti ci sono c'è anche Filippo Miraglia responsabile nazionale immigrazione dell'ARCI
Diciamo che questa presentazioni questo forte quanto mai di attualità in questo momento in cui qualche giorno fa è stato rivelata dalla stampa
Sotto poi
Suggerimento di Amnesty International il i rapporti il trattato insomma tra
Tra Italia il nuovo trattato tra Italia e Libia che sembrerebbe confermare le politiche del Governo Berlusconi
Sì devo dire che abbiamo letto il testo di quel resoconto del del dell'incontro tra la
La ministra ancelle ieri il Ministro dell'interno
Libico con grande stupore preoccupazione perché c'è una
Indubbia continuità tra quello che era l'approccio del Governo Berlusconi e del Ministro Maroni in relazione alle politiche
Di gestione dei flussi migratori in particolare diciamo dei flussi Provenza del nord Africa e quello che abbiamo letto appunto sui sul sito
Sui siti in questi in quei nei giorni scorsi meglio c'è da dire che su questo argomento
A noi sembra ci sia una sottovalutazione della gravità del fatto anche da parte delle forze politiche c'è stata una richiesta di chiarimenti da parte di molti però bisogna ricordare che
Ha seguito
Di questo tipo di accordi l'Italia è stata condannata la Corte lo per i diritti umani questo Governo ha fatto più volte dichiarazioni in senso opposto a parole e però il fatto che ci siano
Diciamo documenti che attestano al contrario è un fatto di una gravità inaudita
Non si può a parole essere
Alcuna diversi e rispettosi vere dei trattati e dei periti internazionali e poi in realtà
Costruire le con tutte le condizioni perché
Le politiche sull'immigrazione continua a essere politiche di respingimento di chiusura tendenti a diciamo spendere i soldi del contribuente per trattare male
I diritti umani e il diritto in generale
Tra l'altro
Non a caso oggi è la giornata mondiale del rifugiato è uno dei diritti che viene leso il mio diritto fondamentale proprio diritto all'asilo per moltissimi di coloro sono stati respinti e che potrebbero e anche per i nuovi che potrebbero essere spinti si è su questo
Sbaglia in maniera sbalorditiva ci siamo ma dovuti accorge che non c'è una parola in quest'accordo noi
Salvo qualche cenno al al ai diritti umani che c'è in questo resoconto non viene mai citato il diritto d'asilo ho è ed è chiaro che diciamo i respingimenti
Anche se si dice che non si faranno respingendo indiscriminate però non si capisce sulla base
Di quale diciamo regole questi questi se non con quelle che conosciamo ovviamente ma questi respingente andrebbero fatti cioè quello che vogliamo aprire
Diciamo
Quello che voglio esprimere il fatto che
I richiedenti asilo hanno un solo modo per arrivare
In Europa in Italia ed è quello di provare a attraversare le frontiere senza visto non sempre non esiste il visto per richiesta d'asilo non ci si può imbarcare su un
Su una nave da quei Paesi
Diciamo perveniva chiedere asilo
In Italia e quindi le persone sono obbligate a queste strade diciamo pericolose ed è chiaro che tanto più forti sono i mezzi gli strumenti gli accordi come in questo caso che si mettono in atto contro
L'immigrazione legale tanto più
I gli stessi richiedenti asilo cioè quelli che vengono in Europa giustamente a chiedere protezione rischieranno la vita e dovranno pagare perché
Peraltro diciamo i prezzi di coloro che gestiscono questo tipo di traffico come i
Tano quanto più alte sono le difficoltà tra l'altro fornire motovedette assistenza anche costruire nuovi campi
Si dice di accoglienza ma presumo in mente di detenzione questo appunto come dire con la parola diritti umani non è che si coniuga molto bene sia inutile diciamo che il
Negli accordi di ogni tanto
Tento di documenti si butti di una una frase con i diritti umani se poi concretamente si continua
A a seguire la stessa strada questi che vengono chiamati i centri d'accoglienza come d'altro canto vengono
Ma era veramente insopportabile chiamati centri d'accoglienza i centri di detenzione in Italia ma tanto più noi sappiamo che i famosi centri d'accoglienza e Libia sono delle carceri per gli immigrati in attesa
Di essere respinti verso il deserto e sappiamo anche noi abbiamo raccolto negli anni scorsi molte testimonianze in questo senso che dentro questi centri
Avvengono violenze inaudite soprattutto nei confronti delle donne ci voglio ricordare
Tra le tante
Tragedie prodotte da questo tipo di accordi le tante donne che arrivavano
Sono arrivate in questi anni a Lampedusa incinte
Di
Figli
Non voluti perché appunto a avuti a seguito diciamo
Gravidanze avuto a seguito di violenze subite da poliziotti cosa altri carcerieri in Libia e tutto questo al momento
Come testimoniano le le
Le tante organizzazioni internazionali che in questi in quest'ultimo anno hanno monitorato quello che succede in Libia non è cambiato un granché nei confronti degli immigrati in Libia quindi mi sembra veramente inopportuno che il Governo
Persegua una politica di in continuità con con
Con il ministro Maroni con con l'ex Governo Berlusconi c'è bisogno di tutt'altro in questo momento c'è bisogno di ridare credibilità
Al Paese sul piano internazionale proprio a partire dai diritti e non si può solo avere a cuore
La sorte del di questo Paese in sui mercati finanziari e e non avere nessun interesse per il rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali
Ecco tra l'altro qui questo convegno organizzato associazione a buon diritto ci sarà la ministra carcerieri lì vedremo che cosa risponderà a questo punto e
E poi naturalmente come Tremonti grazie grazie grazie a voi
All'amica fondi Radio Radicale Laura Boldrini portavoce dell'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati in questo incontro che c'è stato qui in occasione della giornata mondiale del rifugiato qui al Senato organizzato
Per l'associazione a buon diritto è intervenuta anche la ministra interno alla maniera incendi ieri
Che come dire
Ha detto questioni che interessano particolarmente Allach non ha parlato di questioni intraprendente l'Akros
Innanzitutto vorrei iniziare dalla questione dell'accordo italo-libico che lei ha detto in realtà non è non c'è stata nessuna scoperta in questi giorni era tutto palese che giudizio dai delle parole del ministro
Diciamo che il ministro è stato molto rassicurante dicendo che nel testo i diritti umani erano stati menzionati in più di un'occasione
Ecco dal nostro punto di vista come agenzia dell'ONU per i rifugiati noi abbiamo evidenziato che nel testo non c'era una sola volta nominato il tema dell'asilo
Né alcuna garanzia mirata a queste persone cioè richiedenti asilo e rifugiati
In un Paese dal quale transitano comunque la stragrande maggioranza dei rifugiati che poi ottengono protezione in Italia dunque ci saremmo aspettati una attenzione specifica a questo tema tanto più che in Libia ancora sussistono
Serie motivi di preoccupazione perché comunque i richiedenti asilo vengono ancora trattenute i centri di detenzione e ci saremmo aspettati
Che l'Italia giocasse sulla terreno dei diritti sul terreno anche del diritto d'asilo
Nel momento in cui va a trattare con questo Paese ha un ruolo di primo piano c'è un ruolo di comunque Paese che vuole avere un dialogo con la Libia ma che lo vuole avviene considerando anche la centralità dei diritti
C'è sembrato una occasione persa mancata da parte dell'Italia
Perché questo porrebbe l'Italia anche in un
Posizione centrale no
Rispetto anche
Alla situazione dei Paesi europei cioè se l'Italia potesse bipolare
Il tema dei diritti
Il tema del diritto d'asilo curatore tra libiche nel nel trattarne
Anche di altri temi penso che sarebbe un ruolo molto importante i potrebbe riconosciuta da tutta la comunità internazionale
Ecco l'altra questione invece la descrizione del sistema no di accoglienza per i rifugiati in particolare quelli che sono arrivati l'anno scorso sono e cioè è stata non so fatto dal ministro un
Un quadro molto rassicurante anche da un punto di vista
Ma è così veramente un anno e abbiamo chiesto comunque che si regolarizzi no a tutti coloro che hanno ha ottenuto dalle Commissioni una risposta negativa la loro domanda d'asilo perché normalmente non avrebbero potuto avere una risposta positiva in quanto alle
Le Commissioni decidono sulla condizione delle persone del paese di origine questi erano i lavoratori migranti che lavoravano in Libia
Dunque non avevano problemi di persecuzione del loro Paese ma sono scappati dai bombardamenti dalla guerra in Libia una volta arrivati in Italia gli hanno detto di fare la domanda d'asilo queste persone hanno seguito la procedura
Ma non hanno poi
Come voglio dire potuto dimostrare di essere perseguitati in perché non lo è ma non hanno neanche beffato a questo punto però queste persone
Che cosa devono fare non possono tornare in Libia perché comunque Livio ancora non ci sono le condizioni di sicurezza
Non possono torna nel Paese di origine perché comunque questa significherebbe per loro ricominciare da zero
E e rischia di diventare irregolare in Italia dunque una situazione molto difficile da gestire per gli enti locali
Per le Regioni per anche le associazioni che gestiscono direttamente l'accoglienza
E quello che si è si è chiesto al ministro dipendere prima di prendere atto di questo problema e poi di trovare delle soluzioni il tavolo asilo che è un insieme di associazioni coordinato dall'Alto Commissariato ONU per i rifugiati ha fatto delle proposte concrete
Però siamo ancora in attesa di avere dei riscontri
E
A fine anno scadranno l'assistenza per queste persone e molte di questi rimarranno una condizione di irregolarità pensiamo che in Italia ci sia bisogno di tutto tranne che di avere ulteriori regolari e su questo non amministrano o meno
Risposto ha detto che ci stanno lavorando con il Ministro Riccardi e che sperano di poter trovare una soluzione entro la fine dell'anno non ce lo auguriamo veramente grazie loro pubblico grazie a voi
Giusi dal consesso la responsabile per quanto è stata per lungo tempo responsabile al Lampedusa dell'accoglienza per quanto riguarda
Amnesty International che Amnesty International è stata l'associazione che ha dato
La stura insomma alla
Poi rivelazione fatta la qualche giorno fa sulla stampa Guido Ruotolo degli accordi segretati tra Italia e Libia
Oggi Ministro interno cancellieri qui è intervenuta su questi accordi dicendo che non erano per niente
Segreti che erano stati divulgati al Senato si possono dare di internet eccetera eccetera che ne pensi di queste parole del ministro
Ne abbiamo incontrato la signora ministro prima che andasse in Libia marzo ricevendo rassicurazioni di trasparenza e realtà quello che poi è successo nei successivi due mesi e mezzo
è stato non ricevere alcuna risposta dal Ministero rispetto al testo dell'accordo che abbiamo chiesto più volte in forme diverse per lettera
E anche pubblicamente a anche al Sottosegretario coperto ad esempio
E ed è per questo che abbiamo denunciato un difetto di trasparenza rispettivamente agli accordi perché
Devo ricordare che quando si parla i diritti umani non esistono segreti non devono esistere segreti soprattutto quando si
Confermano perché di questo si tratta si confermano collaborazioni con un Paese come la Libia un Paese instabile dove i diritti umani dei migranti e non solo sono profondamente a rischio quello che è successo che grazie a Guido Ruotolo è stato possibile ad Amnesty innanzitutto e poi alla società civile
Vedere il testo dell'accordo il testo dell'accordo è profondamente preoccupante parla di fermare le partenze diedi applica e quelli che vengono definiti centri di accoglienza che però sappiamo essere stati indica sempre carceri disumane dove si pratica
Si è praticata la tortura e un accordo che città in alcuni punti in minuti in modo che sembra assai decorativo i diritti umani perché poi in realtà non pone nessun obbligo non prendi nessun impegno non c'è nessun impegno da parte italiana e da parte libica concreto
Ad esempio dispetto all'accesso alla procedura d'asilo rispetto alla presenza dell'Alto Commissariato per delle Nazioni Unite per i rifugiati in Libia ovviamente non solo spicciole
Innanzitutto continuare proseguire il dialogo istituzionale nelle sedi istituzionali con il Ministro dell'interno col Governo
E da o g
Però la nostra organizzazione Amnesty International ha lanciato un appello internazionale del ministro quindi tutte le nostre sezioni in Europa stanno raccogliendo firme perché viene al ministro di mettere da parte di accorti divisa Picardi perché quegli accordi mettono a fischio la vita umana
Sono mi pare di capire non sei molto soddisfatta come si direbbe in un'integrazione va la tentare della risposta del ministro
E sinora la risposta non è stata quella di trasparenza che ci aspettavamo
E il Ministro però
Ha detto anche agli organi di informazione che si impegnerà in tutte le sedi perché le dalla Libia la firma della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato
E questo è molto importante
E prendiamolo come un primo passo verso un cambiamento di rotta certamente ne continueremo a parlare anche con il ministro grazie grazie a voi