Radiomigrante - osservatorio sul fenomeno dell'immigrazione

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale benvenuti alla nuova puntata di radio migrante in collegamento telefonico come di consueto Shukri Said ora a un però
Oggi iniziamo a occuparci continuiamo per meglio dire a occuparci
Di rifugiati dopo che la settimana scorsa cioè è stata la giornata mondiale del rifugiato di cui abbiamo ma ampiamente parlato ma prima vogliamo dire che come mio ascoltatori di Radio Radicale avranno
Sicuramente saputo cominciano a esserci sempre più morti
Dalla parte della Canale di Otranto sia morti
Attraverso gli scafi che arrivano dall'altra parte dell'Adriatico sia
Nei traghetti che transita e non in Adriatico quindi questo naturalmente dovremmo
Ritornarci e però i ancora l'attenzione al centro dell'attenzione
Soprattutto politica la questione del Trattato Italia-Libia e noi abbiamo seguito la settimana scorsa proprio mercoledì
Il venti giugno il l'incontro che c'è stato al Senato organizzato l'associazione a buon diritto cui
A partecipato il ministro dell'interno Cancellieri un incontro sul rapporto Lampedusa non è un'isola e però prima di parlare di questo vogliamo leggere un'agenzia
è che riguarda
Anzi un articolo che del manifesto che riguarda Tinelli parole del ministro Riccardi in occasione del
Della giornata del rifugiato il due mila undici rischia di essere ricordato come la numero dei rifugiati sono stati fatti
Ben quattro milioni trecento mila le persone che l'anno scorso sono state costrette a fuggire dalla propria casa a causa di guerre e rivoluzioni e tra queste ottocento mila si sono spinte sino a lasciare il proprio Paese di origine una moltitudine di disperati spesso in fuga dalla dei pericoli di morte dalla fame
Che ha cercato saldezza in altri angoli del pianeta il numero più alto dall'inizio di questo secolo il contenuto nell'annuale rapporto dell'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati
Presentato in occasione della giornata mondiale dei rifugiati a popolazioni più in fuga con afgana mentre i Paesi che ospitano il maggior numero di rifugiati sono il Pakistan dove ce ne sono un milione settecento mila i seguito dall'Iran e dalla Siria
In casa nostra ragionata rifugiarsi caratterizzata per l'ennesima polemica sollevata dal centrodestra per verso questa volta una frase espressa dal ministro per la cooperazione Andrea Riccardi che parlando dei nuovi accordi la giunti con il Governo libico ha ribadito la sua contrarietà alla pratica dei respingimenti in mare il nostro Governo intende aiutare i libici nel controllo del loro territorio ma i respingimenti non ci dovranno più essere
Questo ha detto il ministro posizione tra l'altro ribadita anche dal collega degli Esteri Giulio Terzi secondo il quale i respingimenti non sono nell'agenda del Governo parole di buonsenso specie
Alla luce della condanna Livata febbraio dalla Corte europea di Strasburgo proprio sui respingimenti che non dovrebbero suscitare sorprese e che invece hanno immediatamente innescato la reazione del PdL a parlare vada se il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri che finge di ignorare l'illegalità della PRA la messa in atto dal precedente Governo Berlusconi inizio Riccardo farebbe bene evitare dichiarazioni inopportune attacca Gasparri per il quale un Paese a pieno diritto a bloccare scoraggiare il fenomeno degli sbarchi clandestini fenomeno che non c'entra niente con i rifugiati come spiega l'ufficio stampa di Carpi
Parlando non a caso di polemiche pretestuose sulla vicenda interviene anche ministro dentari Cancellieri che se la prende con quanti nei giorni scorsi hanno denunciato la poca trasparenza degli accordi da lei stessa siglati il tre aprile
Con Tripoli e assicura l'Italia rispetterà la sentenza della Corte europea di giustizia e quindi non seguiremo la via dei respingimenti in mare
E Shukri prima di darti
La parola voglio proprio fare ascoltare quanto hanno detto a questa a questo incontro al Senato alla Biblioteca del Senato
Microfono di Radio Radicale prima dell'intervento della Cancellieri il responsabile nazionale
Immigrazione dell'ARCI Filippo Miraglia e poi dopo
Due agenzie internazionali due rappresentanti dell'Agenzia internazionali quindi di Amnesty International che ha tirato fuori il caso
Sulla stampa attraverso Guido Ruotolo del della copia delle copia incolla che pare abbia fatto
Appunto il Ministero che adesso nega dell'accordo italo-libico firmato da Berlusconi e poi anche dell'Alto Commissariato dei rifugiati dell'ONU Laura Boldrini che tutte e due si sono dichiarate
Come in precedenza prima dell'inverno intervento Miraglia non soddisfatte di di questo intervento della ministra ascoltiamo
Siamo al Senato per ragionata mondiale del rifugiato e per un'iniziativa organizzata da a buon diritto che riguarda
Un tre rapporto sui diritti nel nostro Paese che riguarda in particolare immigrazione
E che in Tito otto Lampedusa non è un'isola tra e in molti convenuti ci sono c'è anche Filippo Miraglia responsabile nazionale immigrazione dell'ARCI
Diciamo che questo presentazione di questo forte quanto mai di attualità in questo momento in cui qualche giorno fa è stato rivelata dalla stampa
Sotto poi
Suggerimento di Amnesty International il i rapporti il trattato insomma tra
Tra Italia il nuovo trattato tra Italia e Libia chiede sembrerebbe confermare le politiche del Governo beh Rusconi sì devo dire che abbiamo letto il testo di quel resoconto del del dell'incontro tra la
La ministra cancelliere il Ministro dell'interno
Libico con grande stupore preoccupazione perché c'è una
Indubbia continuità tra quello che era l'approccio del Governo Berlusconi e del Ministro Maroni
In relazione alle politiche
Di gestione dei flussi migratori in particolare
Diciamo dei flussi Provenza del nord Africa e quello che abbiamo letto appunto sui sul sito
Sui siti in questi in cui nei giorni scorsi meglio c'è da dire
Che su questo argomento
Vanno e sembra ci sia una sottovalutazione della gravità del fatto anche da parte delle forze politiche c'è stata una richiesta di chiarimenti da parte di molti però bisogna ricordare che a a seguito
Di questo tipo di accordi l'Italia è stata condonata la Corte lo per i diritti umani questo Governo ha fatto più volte dichiarazione di in senso opposto a parole e però il fatto che ci siano diciamo documenti che attestano al contrario è un fatto di una gravità inaudita
Non si può a parole essere
Alcuna diversi irrispettosi dei trattati ed i diritti internazionali e poi in realtà
Costruire le con tutte le condizioni perché
Le politiche sull'immigrazione continua a essere politica di respingimento di chiusura tendenti a diciamo spendere soldi del contribuente per trattare male
I diritti umani e il diritto in generale
Tra l'altro
Non a caso oggi è la giornata mondiale del rifugiato è uno dei diritti che viene leso il mio diritto fondamentale e proprio diritto all'asilo per moltissimi di coloro
Sono stati respinti e che potrebbero e anche per i nuovi che potrebbero essere spinto si è su questo
Sbaglia in maniera sbalorditiva ci siamo ma dovuti accorge che non c'è una parola
Quest'accordo noi
Salvo qualche cenno al al ai diritti umani che c'è in questo resoconto non viene mai citato il diritto d'asilo ho ed è chiaro che diciamo i respingimenti
Anche si dice che non si faranno respingendo indiscriminate però non si capisce sulla base
Di quale diciamo regole questi questi se non con quelle che conosciamo ovviamente ma questi respingente andrebbero fatti cioè
Quello che voglio capire
Diciamo solo quello che voglio esprimere il fatto che
I richiedenti asilo hanno un solo modo per arrivare
In Europa in Italia ed è quello di provare a attraversare le frontiere senza visto non sempre non esiste il visto per richiesta d'asilo non ci si può imbarcare su un
Su una nave da quei Paesi
Diciamo per venire a chiedere asilo
In Italia e quindi le persone sono obbligate a queste strade diciamo pericolose ed è chiaro che tanto più forti sono i mezzi gli strumenti gli accordi come in questo caso che si mettono in atto contro
L'immigrazione illegale tanto più
I gli stessi richiedenti asilo cioè quelli che vengono in Europa giustamente a chiedere protezione rischieranno la vita e dovranno pagare perché
Peraltro diciamo i prezzi di coloro che gestiscono questo tipo di traffico aumenti hanno quanto più alte sono le difficoltà tra l'altro fornire
Motovedette assistenza anche
Costruire nuovi campi
Si dice di accoglienza ma presumibilmente
Di detenzione questo appunto come dire con la parola diritti umani non è che si coniuga molto bene sia inutile diciamo che
Negli accordi io ogni tanto
Dentro i documenti si butti di una una fase con i diritti umani se poi concretamente si continua
A a seguire la stessa strada questi che vengono chiamati i centri d'accoglienza come d'altro canto vengono
Ma era veramente insopportabile chiamati centro di accoglienza i centri di detenzione in Italia ma tanto più noi sappiamo che i famosi Centro accoglienza in Libia sono delle carceri per gli immigrati in attesa
Di essere respinti verso il deserto e sappiamo anche noi abbiamo raccolto negli anni scorsi molte testimonianze in questo senso che dentro questi centri avvengono violenze inaudite soprattutto nei confronti delle donne ci voglio ricordare
Tra le tante
Tragedie
Prodotte da questo tipo di accordi le tante donne che arrivavano
Sono arrivate in questi anni a Lampedusa incinte
Di
Figli
Non voluti perché appunto a avuti a seguito diciamo
Gravidanze avuto a seguito di violenze subite da poliziotti
O IVA altri carcerieri in Libia
Tutto questo al momento
Come testimoniano le le tante organizzazioni internazionali che in questi in questo ultimo anno hanno monitorato quello che succede in Libia
Non è cambiato un granché nei confronti degli immigrati in Libia quindi mi sembra veramente inopportuno che il Governo
Persegua una politica di in continuità con con
Con il ministro Maroni con con l'ex Governo Berlusconi
C'è bisogno di tutt'altro in questo momento c'è bisogno di ridare credibilità
Al Paese
Sul piano internazionale proprio a partire dai diritti e non si può solo
Avere a cuore
La sorte del di questo Paese in sui mercati finanziari e e non avere nessun interesse né per il rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali
Ecco tra l'altro qui questo convegno organizzato socio sono bollito ci sarà la ministra carcerieri lì vedremo che cosa risponderà a questo punto è e poi naturalmente come Tremonti grazie grazie grazie a voi
Alla microfoni di Radio Radicale Laura Boldrini portavoce dell'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati in questo incontro che c'è stato qui in occasione della giornata mondiale del rifugiato più al Senato organizzato
Dall'Associazione a buon diritto è intervenuta anche la ministra interno alla Maria Cancellieri
Che come dire
Ha detto questioni che interessano particolarmente Allach non ha parlato di questo interesse frequentarla come
Innanzitutto vorrei iniziare dalla questione dell'accordo italo-libico che lei ha detto in realtà non è non c'è stata nessuna scoperta
In questi giorni era tutto palese chi giudizio dai delle parole del ministro
Diciamo che il mese è stato molto rassicurante dicendo che nel testo i diritti umani erano stati menzionati in più di un'occasione
Ecco dal nostro punto di vista come agenzia dell'anno per i rifugiati noi abbiamo evidenziare nel testo non c'è una sola volta nominato il tema dell'asilo
Né alcuna garanzia mirata a queste persone c'è richiedenti asilo e rifugiati
In un Paese dal quale transitano comunque la stragrande maggioranza dei rifugiati che poi ottengono protezione in Italia
Dunque ci saremmo aspettati una attenzione specifica questa terna tanto più che è lì che ancora sussistono seri
Motivi di preoccupazione perché comunque i richiedenti asilo vengono ancora trattenute i centri di detenzione
E ci saremmo aspettati
Che l'Italia giocasse sulla terreno dei diritti sul terreno anche del diritto d'asilo
Nel momento in cui va a trattare con questo Paese ha un ruolo di primo piano c'è un ruolo di comunque Paese
Che vuole avere un dialogo con la Libia ma che lo vuole avviene considerando anche la centralità dei diritti
C'è sembrato una occasione persa mancata da parte dell'Italia
Perché questo qua porrebbe l'Italia anche in un
Posizione centrale nato ma rispetto anche
Alla situazione dei Paesi europei cioè se l'Italia potesse
Percolare
Il tema dei tiri che
Il tema dei terzi acque autorità libiche nel nel trattarne
Anche di altri temi
Penso che sarebbe un ruolo molto importante hip verrebbe riconosciuta tutta la comunità internazionale
Ecco l'altra questione invece la descrizione del sistema no di accoglienza per i rifugiati in particolare quelli che sono arrivati l'anno scorso sono altre è stata non so fatto dal ministro un
Un quadro molto rassicurante anche da quel punto di vista
Ma è così veramente ma noi abbiamo chiesto comunque che i si regolarizzi NA a tutti coloro che hanno ha ottenuto dalle Commissioni una risposta negativa la loro domanda d'asilo perché normalmente non avrebbero potuto avere una risposta positiva in quanto alle
Le Commissioni decidano sulla condizione delle persone del paese di origine questi erano lavoratori migranti che lavoravano in Libia
Dunque non avevano problemi di persecuzione nei loro Paesi ma sono scappati dai bombardamenti dalla guerra in Libia una volta arrivati italiana ha detto di fare la domanda d'asilo queste persone hanno seguito la procedura
Ma non hanno poi come voglio dire potuto dimostrare di essere perseguitati in perché non lo è non hanno neanche beffato a questo punto però queste persone
Che cosa devono fare non possono tornare in Libia perché comunque lì che ancora non ci sono le condizioni di sicurezza
Non possono torna nel Paese di origine perché comunque questa significherebbe per loro ricominciare da zero
E e rischia di diventare irregolare in Italia dunque una situazione molto difficile da gestire per gli enti locali
Per le Regioni piena anche le associazioni che gestiscono direttamente l'accoglienza
E quello che si sta si è chiesto al ministro è di prendere prima di prendere atto di questo problema e poi di trovare delle soluzioni il tavolo asilo che è un insieme di associazioni coordinata dall'Alto Commissariato anno per i rifugiati ha fatto delle proposte concrete
Però siamo ancora in attesa di avere dei riscontri e a fine anno scadranno
L'assistenza per queste persone e molte di questi e rimarranno una condizione di irregolarità
Pensiamo che in Italia ci sia bisogno di tutto tranne che di avere ulteriori regolari e su questo Ministero Nona
Risposto ha detto che ci stanno lavorando con il Ministro Riccardi e che sperano di poter trovare una soluzione entro la fine dell'anno nasce la possiamo veramente grazie loro pubblico grazie a voi
Giusi dal consesso la responsabile per quanto è stata per lungo tempo responsabile al
Lampedusa dell'accoglienza per quanto riguarda Amnesty International che
Ammessi International è stata l'associazione che ha dato
La stura insomma alla
Poi rivelazione fatta la qualche giorno fa sulla stampa la guido Ruotolo degli accordi segretati tra Italia e Libia
Oggi gli ministro interno Cancellieri qui è intervenuta su questi accordi dicendo che non erano per niente
Segreti che erano stati divulgati al Senato si possono di internet eccetera eccetera che ne pensi di queste parole del ministro
Ne abbiamo incontrato la signora ministro prima che andasse in Libia a marzo ricevendo rassicurazioni di trasparenza e realtà quello che poi è successo nei successivi due mesi e mezzo
è stato non ricevere alcuna risposta dal Ministero rispetto al testo dell'accordo che abbiamo chiesto più volte in forme diverse per lettera
E anche pubblicamente anch'anche al Sottosegretario coperto ad esempio
E ed è per questo che abbiamo denunciato un difetto di trasparenza rispettivamente agli accordi perché
Devo ricordare che quando si parla i diritti umani non esistono segreti non devono esistere segreti soprattutto quando si
Confermano perché di questo si tratta si confermano collaborazioni con un Paese come
La Libia un Paese instabile dove i diritti umani dei migranti e non solo sono profondamente rischio quello che è successo e che grazie a Guido Ruotolo è stato possibile ad Amnesty innanzitutto e poi alla società civile
Vedere il testo dell'accordo il testo dell'accordo profondamente preoccupante parla di fermare le partenze diedi applica e quelli che vengono definiti
Centri di accoglienza che però sappiamo essere stati indica sempre carceri disumane dove si pratica si è praticata la tortura e un accordo che città in alcuni punti impegni in in modo che sembra assai decorativo i diritti umani perché poi in realtà non pone nessun obbligo non prende nessun impegno non c'è nessun impegno da parte italiana e da parte libica concreto
Ad ad esempio dispetto all'accesso alla procedura d'asilo rispetto alla presenza dell'Alto Commissariato per delle nazioni te più di concerti in Libia ovviamente il nostro auspicio è
Innanzitutto continuare proseguire il dialogo istituzionale nelle sedi istituzionali con il Ministro dell'interno col Governo e da oggi
Però la nostra organizzazione Amnesty International ha lanciato un appello internazionale del ministro quindi tutte le nostre sezioni in Europa stanno raccogliendo firme perché era il ministro di mettere da parte di accorti divisa Picardi perché quegli accordi mettono a fischio la vita umana
Sono mi pare di capire non sei molto soddisfatta come si direbbe in un'interrogazione barca tentare della risposta del ministro
E sinora la risposta non è stata quella di trasparenza che ci aspettavamo
E il Ministro però
Ha detto anche agli organi di informazione che si impegnerà in tutte le sedi perché le dalla Libia la firma della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato
E questo è molto importante
E prendiamolo come un primo passo verso un cambiamento di rotta certamente ne continueremo a parlare anche con il ministro grazie grazie a voi
Ecco abbiamo sentito queste interviste in particolare negli ultimi due di annessi e del l'Alto Commissario per i rifugiati che come si dice in un'interrogazione parlamentare
Non non si sono dette soddisfatte delle risposte del ministro particolare come avete sentito ammessi imbocca la una maggiore trasparenza
E l'Alto Commissariato rivela che non c'è una parola in questi accordi in cui è stato bozza di accordo di rinnovo di accordo sulla questione asino che ne dici subito
No ma io sono con preoccupata o meno lo sono anche questi altri organismi e dei diritti umani veramente rischiamo molto preoccupante
Per due fattori o no parlasse entrati proprio
Cambiamento che meriti tra alcune erano precedenti per Rusconi e il Governo a monte
E poi e come
Poi io opera
Tolto un po'co politico nell'altro attenta dell'opposizione perché firmare al perbacco ma e nella democrazia e in democrazia e Grammatico non avviene non positivo
Questo e tanto momento robot pittori terra della del dolore di questo Governo no no quelli che erano Pavone
E per vecchio
Leggi dei respingimenti cioè in una parte dell'opposizione ma anche dell'opposizione nel tempo quello più viva e quelle ore
Fatta dall'età che va bene favori queste misure perché ne ha fatti di lei
Sempre opposizioni e che aree spetta avuto denunciare latente ed è un'opposizione perché paradossalmente questo partito eh
Sulla città per la metto azione di governo Berlusconi e l'opposizione del dell'undici
Ed è la Partito Democratico che a loro volta non si può
Non il tono opposti per la
A misure della dall'accordo italo-libico
Tornata di triste fa Italia cosa affetti uccelli la democrazia parlamentare e quindi
I
Di e di conseguenza non è mai castrato citati Civiletti anni sapere la verità
Quindici questo problema noi Bettoni non per ricordarne almeno problema della democrazia nel nostro Paese andrei io
Farò pura perché magari qualcuno dirà che ANCI e UPI dai lettura ma la verità dei fatti quei perché se avessimo avuto una
Tipo di qualche oppositore oltre radicali che denunciare questo fatto estiva Boscaini avremmo avuto molto di Theo
E qui sarebbe evitato o o interrotti Danilo e su sotto il profilo della dei
Diritti umani e dritto dei criteri e diritti nostri anche Cipem pieni e delle informazioni
Per sapere di più
Proprio così e io adesso vorrei leggere è ancora su questa questione
Dei rifugiati alcune agenzie la prima una un'agenzia di immigrazione oggi che dice questo l'uscita dai centri di accoglienza e la definizione di uno status giuridico incerto per oltre
Ventimila profughi sbarcati in seguito all'emergenza Nordafrica due mila undici che hanno ricevuto il diniego della richiesta d'asilo un riordino generale del sistema Rasini in Italia che sia chi ha più capace di accogliere a rotazione almeno trenta mila persone l'anno
Sono le richieste di Caritas italiana formulate da Oliviero Forti responsabile
Dell'ufficio immigrazione a margine della presentazione di una ricerca sullo stato del sistema di asilo in Italia intitolata al diritto alla protezione Caritas italiana chiederà chiarimenti sulla situazione dei profughi e sottoporre a questa richiesta al Ministro De interno Anna Maria Cancellieri
Durante un incontro che e previsto per quest'oggi
Nella ricerca di quattrocentottantaquattro pagine in italiano inglese fotografa
L'effettivo stato di salute del sistema d'asilo in Italia con proposte raccomandazioni
Per un miglioramento è stato condotto dal due mila otto ad oggi nell'ambito del progetto realizzato dal Fondo europeo per i rifugiati che ha coinvolto carità si sa italiane insieme associazioni di studi giuridici sull'immigrazione al Consorzio e comunità s'
Ne e sono state ascoltate oltre trecento persone diverse regioni italiane i tre temi trattati la tutela legale
E i servizi di insegnamento della lingua italiana la formazione professionale le strategie per integrazione sociale dei titolari della protezione internazionale umanitario l'audizione del richiedente dinanzi alle Commissioni territoriali il tasso di accoglimento dei ricorsi l'accesso
Dei titolari la protezione internazionale umanitarie diritti sociali
Quesito azioni di grave sfruttamento dei richiedenti asilo dei rifugiati nel mercato nero e nell'agricoltura del Mezzogiorno al termine della ricerca vengono formate varie propose la principale l'avvio di un percorso
Di riforma del sistema d'asilo in Italia del sistema dell'accoglienza in particolare suddiviso in azioni di breve termine azioni di medio termine solo stessa scia
C'è quest'altra sempre da immigrazione oggi quest'altra agenzia c'è chi fa il bracciante agricolo chi il custode chi distribuisce i giornali cioè il muratore alcun potere alcuni poi fanno
Anche gli interpreti in ogni caso l'occupazione sono molto spesso non in linea con la passata esperienza personale poi ben il ventidue per cento lavora in nero un titolo di studio in passato o servono a poco se si è un rifugiato nel nostro Paese e quanto emerge dalla ricerca condotta dal Consiglio italiano per i rifugiati l'Università di Roma la Sapienza
Sui titolari di protezione in Italia ormai da più di tre anni quindi si sarebbe presunto con un grado di integrazione più elevato emergono difficoltà strutturali s'la possibilità stessa di una vita dignitosa mancanza di lavoro precarietà abitativa e senso di insicurezza tra gli intervistati duecentoventidue rifugiati
Di cui diciotto laureati solo una persona
Fa il pediatra come faceva nel suo paese d'origine il quarantaquattro virgola sei per cento disoccupato
Il quattro per cento non risponde solo il cinquantuno virgola quattro per cento dice di avere un'occupazione il diciassette per cento e operaio non specializzato è un altro quaranta per cento fa pulizia assistenza domestica un lavoro in agricoltura e nella ristorazione questo si riflette sulla condizione abitativa
Il diciotto per cento vive sul luogo di lavoro o in centri di accoglienza dove però
Si dorme solo e alle sette del mattino non si più non sia più un tetto soltanto il ventuno virgola cinque per cento dire con la famiglia il più delle volte in case senza riscaldamento nonostante gli sforzi degli ultimi anni
Anche grazie al Fondo europeo evidenzia Christopher ai direttori del CIR
Non abbiamo ancora un vero programma nazionale di integrazione molto spesso i rifugiati escluda i centri
Di prima accoglienza senza accesso a percorsi di integrazione molti percepiscono un'assenza di opportunità secondo a invento tutto un programma nazionale per integrazione anche in chiave di efficienza economica una procedura d'asilo più snella tempi più brevi per gli iter burocratici
Come si vede no ricerche riversa associazioni diverse
Tutte convergono nella denuncia del disastro del sistema d'asilo in Italia
Niente Andrea quel tanto con una vicenda che noi ci siamo occupati e lo sai quanto ci siamo occupati
E ci occupiamo tutore quel per ora una vicenda
Che non è una via di uscita perché
Il percorso inquina detto conseguiti anche quelli più confrontabili più positivi si riducano l'effettuazione dei tuoi astenersi iscritta avere un centro di accoglienza o come termine storico notturno
Comperare a ricette e rientrare notte per riparare
Questo non si può definire e che certamente è un'abitazione
Però e meglio offrire questo elemento entrata manca una parte tale mentalità e cultura per l'accoglienza l'hai checché ne dica il tema dei accogliente no noi non conosciamo
E non impariamo perché
Chiamo viziati verdure fa nomini fondamentali che poi sono quelli che strutturali o no quello caritatevole che lo si l'autodeterminazione
Che è prevista
A dei altri popoli cantine vivo che vedete americano che un emigrato e percome o un Pirillo adottivo adottato adulto la nazione in cui Cardano al Campo
Lotteremo come come a un padre alla maturità decreti per l'indipendenza
Allora noi abbiamo questa intatto italiano che non lascia certifica perché attuazione di paternità tutto il piano contattare dissi Emporium Turati
Piedi assolutamente diminuivano qualità donatori doveri
E noi cittadini variare lo stabiliamo quanto intanto
Italiano e inadempienti con improprio Torrieri proprio anche con inattivi figuriamo i cinque anni improprio blindare col titolo tanto per una pura formalità burocratica per voi mandare in
E ne ha attratto Burgos propriamente al parquet combinare partita ritardi e questi soldi manco sassi Dio solo lo da dove sono finiti ventuno alzando sta
Uno è questa mentre
La
Portale analfabetismo italiano della del welfare italiana che aggrava anche
Tutti i trentini italiani ma queste avremmo avuto un problema che è appena entrato detto marchio era il senso del dovere del responsabilità perché proprio c'è un figlio adottivo adulto
Ma Maraldo incapace di articolare non conosce la lingua allora un percorso o come orientarsi non conosce il territorio e quindi
Ad soltanto questo pezzo di carta
Però si accompagna dette volentieri anche in piedi
E mi pare unico parte integrante dai parenti finiscano rapporti estetici lo dicono che gran parte di questi immigrati diventano politici conosciate
Si è porta in poi per efficiente perché ci sono alcune cose perché per scelta opere altri duratura
Finiscono Tamberi Seradello quel titolo veramente intuizioni
L'avvocato in touche cinque e sei centesimi finire faretra allora il TAR non beni colmate questo cultura di tipicamente del nostro Paese raramente usciremo fuori di questo fondo
Ecco adesso traghetti amo verso un altro argomento verso due altri argomenti però sempre parlando anch'io ho ancora un momento di
Di possibili rifugiati perché
Sempre l'emigrazione oggi leggiamo questo
Intervenire urgentemente per evitare il rimpatrio dei cittadini nigeriani cattolici che si trovano reclusi nel CIE di Ponte Galeria
A causa delle persecuzioni degli attentati che rischiano di subire nel loro Paese e quanto chiede un gruppo di parlamentari del PD al Ministro dell'Interno Cancellieri dopo la visita
Al CIE romano Roberto Zaccaria ciò non attua di Luciana Pedoto Andrea Sarubbi letizia De Torre Sandro Gozi la parlamentare europea Silvia Costa hanno scritto al ministro che nel corso della visita
Alla centro di identificazione espulsione di Ponte Galeria hanno constatato tra le varie criticità spesso causa di palesi violazioni del diritto comunitario la presenza di alcune persone di origine nigeriana di religione cattolica
A cui è stato negato riconoscimento del diritto d'asilo rimangono perciò in attesa del rimpatrio nonostante i recenti attentati nei confronti dei cattolici Nigeria facciamo richiesta
Scritte parlamentari al ministro di un incontro e di agire con la massima urgenza anziché questi nigeriani non vengano rimpatriati prevedendo la concessione di un permesso umanitario anche per casi simili a quelli
Dei nigeriani
A quello dei nigeriani ecco attraverso questa notizia siamo tra i dettati alla fase finale della trasmissione e vogliamo leggere due appelli per uno del coordinamento migranti di
Bologna sul terremoto immigranti cioè siamo già occupa occupati
Dice questo appello il dramma del terremoto ha messo in luce il disastro che si chiama legge Bossi-Fini
L'emigrante siamo oltre cinque milioni tagliano siamo considerati uguale agli altri solo per essere sfruttati o quando sacrifichiamo la nostra vita sui posti di lavoro a causa di questa legge del contratto di soggiorno della presenza dei CIE della minaccia dell'espulsione né migranti
Siamo doppiamente ricattati sui posti di lavoro nello studio in ogni ambito della vita a causa di questa legge
Tanti stanno perdendo le condizioni per rinnovare il permesso per sé e per i profitti inclinati qui o arrivati da piccoli
Questo succede anche perché le questure stanno interpretando la legge in maniera restrittiva chiedendo continui aggiornamenti della documentazione concedendo permessi della stessa durata di contratti di lavoro sempre più precari
Per chi è senza permesso invece impossibile ottenerlo e migliaia di persone stanno ancora aspettando una risposta dopo la sanatoria truffa del due mila nove
A causa di questa legge miliardi persone lavoratori lavoratrici studenti bambini
Che vivevano nelle zone colpite dal terremoto rischiano di perdere oltre la casa e al lavoro anche i documenti la Bossi-Fini è un disastro che rende ancora più insopportabile il dramma del terremoto inaccettabile il senso del Governo sulla moratoria per i permessi di soggiorno d'altra parte
Cambiano i Governi ma non la Bossi-Fini e l'unica differenza è la tassa odiosa sui permessi di soggiorno
Per il resto solo parole e le solite promessi tutti però sanno che ne migranti
Se una parte fondamentale di questo Paese qui lavoriamo qui nascono crescono studiano i nostri figli e le nostre figlie assieme migranti non abbiamo sicurezza nessuno potrà fare la perché la Bossi-Fini è una fabbrica di sfruttamento
E per carità che colpisce tutti in questa situazione è necessario scegliere da che parte stare noi non accettiamo che questo sia considerato normale
Per questo non siamo zitti non accettiamo la Bossi-Fini non accettiamo di essere ogni giorno ricattati dove viviamo e lavoriamo non accettiamo che il dramma del terremoto
Diventi un disastro per i migranti per questo invitiamo uomini e donne migranti italiani a partecipare al presidio dei migranti e con i migranti davanti alla Prefettura di Bologna sabato trenta giugno dalle dieci e trenta
è un altro appello invece riguarda la questione rom a a Roma
Con una lettera aperta cinque organizzazioni associazione ventuno luglio Controcampo cooperativa Berenice Fondazione Roma noi ipocrita Onlus
Contribuiranno alla tavola rotonda oltre il campo testimonianze sul solo dei rom a Roma che si svolgerà presso le sale Della Princi a di Roma le cinque organizzazioni
Prendo lo spunto dal nuovi l'ha già tracciato la Barbuta che il Comune di Roma si appresta inaugurare e che definiscono l'ultimo modello divieto per i rom uno spazio perimetrato videosorvegliato e organizzato su base etica con concordiamo con gli organizzatori della tavola rotonda
Se si afferma nella lettera nel definire ogni villaggio attrezzato della capitale quindi anche l'ultimo quello costruita la Barbuta un ghetto concepito dall'anti siano ISMU dei nostri giorni l'ennesimo prodotto
Di una pregiudizio etnico il risultato della istituzionalizzazione della segregazione e della discriminazione che chissà che si consuma nella nostra società
E poi si dicono altre cose e in conclusione si dice in coerenza tale posizione espresse condivisa invitiamo tutte le organizzazioni del terzo settore cittadino ad esprimere formalmente la volontà
Di auto e scooter sì dal lavoro interno gestione dei servizi e scolarizzazione alla nuova istituzione come quella del campo la Barbuta destinata a produrre discriminazione sofferenza esclusione
Sociale ecco qua questo
Era l'altro appello che volevamo leggere e con questo su cui siamo giunti
Purtroppo non so tempo è sempre
Come dire va via veloce e quindi
Ad siamo giunti alla conclusione del
Della nostra trasmissioni io ti ringrazio
E ricordo ai nostri ascoltatori come si può entrare in contatto con Radio migrante attraverso
Il sito di Radio Radicale punto it cliccando sulla
Nella settore rubriche su Radio migrante o attraverso il sito dell'associazione migrare di cui Shukri e segretario
Mucche rame punto è un grazie e arrivederci