La Sapienza per la cooperazione internazionale allo sviluppo: prospettive e proposte. Interviste ad Antonello Folco Biagini, Marina De Angelis e Daniela De Leo

Radio radicale qual è può essere il contributo dell'Università pubblica italiana ma anche di quella privata alla cooperazione
Internazionale allo sviluppo il si è cercato di dare una risposta nel corso di un convegno che si è svolto giovedì ventuno nel giugno
Alla facoltà di lettere di dell'Università la Sapienza di Roma dal con nel convegno dal titolo la Sapienza per la cooperazione internazionale allo sviluppo
Prospettive proposte Sapienza Millennium io diversi l'appuntamento è stato aperto tra un saluto del del Rettore dell'Università di Roma Luigi pratica svolto una breve relazione dal titolo il ruolo della Sapienza nella cooperazione internazionale
Allora lo sviluppo molti si chiedono
Dopo il fallimento della cooperazione italiana allo sviluppo all'inizio degli anni Novanta che è stato oggetto di un
Di clamorose inchieste giudiziarie anche di una Commissione parlamentare d'inchiesta come può essere rilanciato il ruolo della cooperazione italiana e soprattutto che cosa può fare un'università pubblica del nostro Paese che si trova in una crisi molto molto profonda e che deve ripensare le prospettive del proprio sviluppo soprattutto mettersi anche
In carreggiata rispetto alla concorrenza l'agguerrita concorrenza dell'università private che nel nostro Paese significa anche università di tipo
Cattolico e che hanno un'impostazione religiosa noi abbiamo voluto cercate di capire come l'università pubblica può dare un aiuto
Alla cooperazione internazionale con quale tipo ti progetti ne abbiamo parlato con
Il professor per Antonello Fulco Biagini che protettore per la cooperazione i rapporti internazionali e ci siamo occupati di due
Tipi di progetti che sono stati portati avanti dalle università italiane una riguarda il microcredito
Che su questo abbiamo intervistato Marina De Angelis e del Dipartimento scienze sociali che si è occupata dello sviluppo di un modello formativo nel quadro del rafforzamento
Della microfinanza in Uganda
E ne abbiamo parlato con anche con Daniela delle o del Dipartimento data De Simon tecnologia dell'architettura Territorio e Ambiente dell'Università di Roma che si è occupata
Di un processo di capacity building e dell'unità di pianificazione di Anna nascita per Nablus e la alla Palestina si tratta di due
Progetti molto o particolari ma che ci fanno capire anche
Quali in quali limiti ridotti può agire l'università pubblica italiana nella cooperazione allo
Sviluppo che resta pur sempre viva anche se con una fiammella ridotta al minimo buon ascolto
Radio radicale siamo con il professor a Antonello Biagini protettore per la cooperazione i rapporti internazionali dell'Università la Sapienza di Roma a questo convegno dal titolo ma sappi sta per la cooperazione internazionale allo sviluppo proposte prospettive Sapienza Millennium dagli universi professore ne sappiamo che
In quest'ultimo decennio la cooperazione internazionale ha avuto una crisi profonda anche a seguito di numerose inchieste vedi giudiziari che ci sono stati all'inizio degli anni novanta che hanno portato per una Commissione d'inchiesta parlamentare
Perché in tutti questi anni diciamo la cooperazione internazionale del niente in Italia
Aspettato Hurricane collare almeno ai livelli degli anni ottanta che cosa c'è stato che non è andato e che cosa si è fatto in questi ultimi anni
Intanto c'è da dire che sono cambiati i modelli di cooperazione
Se quando è iniziata la cooperazione diciamo in Italia iniziata in maniera
Direi
Un po'artigianale senza avere anche un quadro chiaro
E ancora oggi però il dibattito aperto sei la cooperazione sia uno degli strumenti della politica estera
Oppure qualcos'altro su qualcos'altro poi si innestano volontà ma di solidarismo più o meno cattolico solidarietà in senso più ampio e in negli ultimi quattro anni da quando rettore Frati aiuta creato proprio un protettorato per la cooperazione rapporti internazionali
Noi ci siamo dedicati a intanto recuperare tutti i progetti interni alla Sapienza
E abbiamo scoperto veramente un mondo che prima non era conosciuto nemmeno nella stessa comunità accademica diciamo
Con i vari settori ovviamente un motivo e la cooperazione che fanno
Ne ha facoltà di Medicina un altro tipo quelli di Ingegneria ma in senso più ampio abbiamo constatato che spesso a divergenza potremmo dire ora
Differenza di obiettivo tra noi e anche alcuni
Enti che intanto ci sono gli sistemati dopo le crisi e alle quali lei ha fatto cenno agli scandali eccetera
E che né in questi enti spesso rimane una visione solidaristica c'è la siccità andiamo a cercare il polso per la
Mentre noi siamo convinti che le università debbano agire massimamente se non esclusivamente sul campo della formazione cioè la nostra cooperazione quella di formare
Coloro che dovranno poi a loro volta formare gli altri questo non esclude voi ceto tutto l'apparato
Chiamiamolo tecnologico questo coinvolge anche le Facoltà di ingegneria o
Diciamo la cooperazione sul piano medico dove anche qua però c'è un problema di formazione degli addetti ai lavori non è solo andare a curare a sanare i mali del mondo mai soprattutto
Trovare una formula attraverso la quale la nostra università e le altre Università possano concretamente portare sul posto diciamo
Loro
Vantaggio tecnico-scientifica insomma
In questi anni sono state fatte alcune cose anche per implementare la cooperazione tra l'Università cioè vedere nelle varie e diverse italiani che cosa
Si andava facendo e questo è stato il ruolo che ha avuto
La Direzione generale per la cooperazione il Ministero degli esteri il direttore generale
Vasco Ministro Belloni e questo è stato un lavoro utile perché oggi noi disponiamo di una sorta di anagrafe nazionale di ciò che fanno le università ma questo e sono il primo passo noi riteniamo che la Sapienza
Anche in vista della istituzioni di questo nuovo Ministero per la cooperazione
Di un forum nazionale che si dovrebbe fare sul tema
Che la Sapienza debba come deve esprimere una sua
Opinione
No l'attuale ministro Riccardi ci ha convocato un bel giorno
Messe pacifica per lanciare un forme nazionale sulla cooperazione
E quindi oltre i vari soggetti
Dal Ministero dell'economia amministrata interne ha indicato anche l'università
Ad anche in vista di questo appuntamento noi vorremmo portare un nostro contributo originale che è quello non solo quello che abbiamo fatto come Università di Roma la Sapienza ma anche quello che sono le nostre linee guida per il futuro considerato che questo Ateneo pur nella difficoltà delle risorse che investe anche l'università
Negli ultimi anni ha sempre messo né Budget a disposizione di progetti di cooperazione perché come sappiamo oggi tutto il pool tutto funziona sul cofinanziamento quindi anche il collega che vuole avere l'accesso ai finanziamenti europei eccetera
Deve partire con una piccola base e quindi con grande sacrifici e anche con
Siamo
Utilizzando
Le risorse che si sono resi irreperibili è stato fatto in questi anni densità anche questo
Diciamo piccolo fondo proprio per la cooperazione
Ecco secondo lei l'università italiana alla forza di
Diciamo di occuparsi e anche di
Di cooperazione vista la crisi che diciamo la sta in qualche modo mettendo in difficoltà
Ma secondo me sì perché ancora oggi nonostante tutti i tentativi di abbatterla diciamo questa università italiane garbo una battuta ma già
Questa università italiana ha ancora tantissime forse al suo interno e moltissime capacità professionali
Al di là poi delle polemiche dove ovviamente si prende di più l'aspetto negativo delle situazioni quindi
Diciamo che non abbiamo una grande forza come sistema formativo e debbo dire non c'è l'università ma anche la scuola media superiore siamo tutti gli ordini disco quindi in questo senso possiamo veramente essere delle commise esporta simboli prodotto di una grande industria che noi abbiamo che questa della
Cultura in senso lato e della formazione quindi questo si può anche fare perché se si sciolgono alcuni nodi se i Ministeri degli esperire il Ministero dell'istruzione
Realizzano una semplificazione in questo ambito
Dimentichiamo che oggi esiste anche tutto un meccanismo di insegnamento a distanza presente
Che nostro
Stando alle persone quindi non creando specie
Potrebbe benissimo essere un supporto alla formazione poi è chiaro ci vuole anche il rapporto diretto tra presidente uscente indicente però anche alcune parti della formazione potrebbero essere risolto in un modo
Estremamente diciamo economico se non a costi zero comunque
Accorse molto basso e quindi si tratta di sviluppare proprio tutte queste
Tecnologie e anche qua sono tecnologie che non c'è a polsi abbia
Nostra università in grado di
Fare delle conferenze evidenziamo a tutte le strutture idonee
Ora si tratta poi di valorizzarle di farle funzionare
Ecco molti sostengono che la cooperazione internazionale l'aiuta la cooperazione allo sviluppo
Debbo Bossetti della politica estera italiana e quindi un po'
Affiancarci sia del
A quelle che sono state le missioni internazionali di pace del nostro Paese questo schema funzionato non ci sono i Balcani secondo lei è una scelta da seguire alla lettera oppure deve essere svincolato
Diciamo la il il questo tipo di progetti dalla
Dal
Da un certo tipo di politica estera
Secondo me bisogna distinguere un po'caso per caso la politica estera di avere delle sue linee che prescindono anche dalla cooperazione a volte si sente dire che ormai la politica estera e solo cooperazione questo è un errore politica espletata recante cosa
è fatta di
Rapporti politici internazionali di accordi
Diplomatici è fatta di promozione del sistema Paese quindi la politica estera a tante è un ventaglio in realtà non è una sola e a tante
Può aiutate rientrarci questo discorso della cooperazione sicuramente
Diciamo che il Governo italiano Ministro degli esteri può scegliere delle aree o dei settori preferenziali per la cooperazione questo in parte riguarda l'università ma solo in parte perché
Università poi invece può
Proprio perché il discorso che facevo poc'anzi
Sul ruolo formativo che l'università la può fare ad ampio spettro
E oserei dire non solo con i Paesi
Che una volta siamo in via di sviluppo cioè con i Paesi poveri
Oggi c'è un'esigenza ci possono essere esigenze di paesi anche in forte crescita economica repressive ad esempio
O altre paesi di questo che la Russia stessa che però hanno un certo senso bisogno
O di fare studiare i loro giovani all'estero oppure di avere un supporto nei sistemi informativi quindi non è una cooperazione
Nel senso solidaristico non è una cooperazione nel senso che si davano volta al termine dei Paesi in via di sviluppo perché sarebbe una cooperazione verso Paesi diciamo virgolette ricchi quindi
Il sistema universitario può coordinarsi per alcuni aspetti com'è anche giusto
Con le politiche del PAI di un Paese il Paese a cui appartiene però anche molti immagini di autonomia che sono importanti sia per l'università ma anche per le altre realizzazioni che si fanno
Proprio perché alcune di queste cose voi vivono anche lì i finanziamenti minimi rispetto
A certi anche sprechi che ancora si vede una
Con pochissime risorse dei nostri colleghi come distribuire anche da questo convegno riescano a fare cose meravigliose quindi perché perché c'è in realtà
La volontà perché ci credono perché credono veramente che fare quell'azione invece abbiamo sentito
Per esempio il problema del Mozambico del
Della formazione degli insegnanti quest'classica ottanta persone eccetera B con
In pochi anni
I nostri colleghi intervenendo sono riusciti
Non a risolvere tutti i problemi però a dare un indirizzo al sistema educativo Monza negano
Perché
Sembra stia dando risultati ultima questione il rapporto anche al ruolo delle università dell'università privata
L'università pubblica può fare di più in questo campo rispetto all'università privata che lei sappia l'università privata e si è occupata di questi aspetti del
Che riguardano le problematiche dello sviluppo mondiale la
Università private se ne occupano come se ne occupano quelle statali
Se parliamo del caso italiano teniamo conto che la maggioranza delle Università private italiane sono
Di origine diciamo perlomeno di natura Cattolica quindi è chiaro che questa componente sia molto presente in queste università
Sul concetto di fondo poiché la cooperazione è chiaro che potremmo avere
Delle diversità di vedute non opposizione ma insomma delle diversità perché
Gli prevale più concettuale diresse solidaristico caritatevole mentre
Di in altri diciamo pensiero di altri e quello che la cooperazione
E si basa su un dato giuridico dove come dicevo prima risponde anche ad alcune aspettative terzisti un sistema Paese ma soprattutto rispondere
Diciamo mette a disposizione quelle che sono le proprie capacità e le proprie punte che Cipelletti eccellenza nei vari campi del sapere quindi da quello ripeto perché non oggi qua quello
Umanistico noi siamo più su questa linea questo non toglie il valore anche a tutto il resto che si fa in questo ambito perché qualsiasi cosa vietata
Mi sembra un dato positivo
Però certo una certa differenza tra pubblico e privato ancora ora esiste insomma ecco non trova che quella privata e siano diciamo più
Orientate più religiosamente
Beh e l'ho detto all'inizio essendo perché nette nel nostro Paese insomma il concetto di
Formazione che non sia solo appannaggio dello Stato che diversi è perfettamente legittimo anzi apparterrebbe anche a una grande forma di democrazia poi però se andiamo a vedere le nel concreto
Non abbiamo molte università virgolette laiche voglio dire lei Cisterna laiche mentre ne abbiamo
Diciamo
La
Numero preponderante degli studenti di raccolgono le università ripeto di ispirazione cattolica
Anche questo non è nomadi di tragico però
Qualche problema lo crea perché spesso appunto come dicevo prima
La la visione di per istruire diciamo che questo è un ex carcere
Leggermente diversa da
Da quella che possiamo avere avversità statali
Ma questo è un grande problema è un dibattito che
Purtroppo in Italia non si è mai aperto seriamente quindi continua questo equivoco
Dove le università private attingono alle risorse pubbliche quindi non sono affatto private questo va anche detto cioè irrealtà mentre università pubblica poi è soggetta a una serie di limitazioni
Per esempio non può decidere
E tassa nel senso che
Pretasse devono essere gode di studenti una sui contenuti entro certi parametri le private hanno invece una una possibilità molto più ampia ci si va a vedere le cifre partono da dai circa otto mila sette mila cinquecento euro l'anno studente
E quindi è chiaro che spesso crea una disparità vecchi anche le private attingono a risorse pubbliche se non esige Ceroli risorse pubbliche
Come nel sistema anglosassone fossero il prodotto
Di fondi privati fondazioni nulla nulla quaestio però qui apriamo dibattito diverso da quello della cooperazione
Io poi sono per io ritengo che nel perché il massimo della libertà nella tradizione italiana si aveva proprio nelle scuole pubbliche ma se la libertà sia per i docenti sia per i diceva
Diretti imparare di leggere di informarci
C'è
La situazione sta un po'cambiato da dove Mammano gli universitari private che sono state omologate quelle pubbliche
Queste sono scelte politiche
Bene la ringrazio e ringrazio il professor Biagi nascosti dell'hinterland ma non possiamo prevedere la telefonata
Relativo radicale siamo condannati in Ardea Angelis al convegno della Corte sulla cooperazione organizzato dall'Università la Sapienza di
Di Roma per parlare del del del del del pro e dei progetti di microfinanza
In in Uganda su cui lei è intervenuta quest'oggi nel corso di questo convegno qual è stato il progetto del dell'Università la Sapienza in questo
Particolare settore finanziario in in Uganda e che tipo di necessità avete dovuto far fronte
Allora il Progetto musica localismo fra progetti di cooperazione che fine faranno potenziare il capitale umano
E lo sviluppo economico
Cercando di alleviare la povertà e migliorando l'inclusione finanziaria tramite la formazione quindi diciamo le problematiche che vogliamo risolvere in Uganda svago era innanzitutto delle esclusioni finanziaria che riguarda il settanta per cento della popolazione
E poi naturalmente c'era già lì in un settore di microfinanza che però va potenziato e quindi noi interveniamo con questo progetto di formazione di ricerca con sei attività che mirano appunto a potenziare le capacità degli operatori di credo che già lavorano nel settore a formare i nuovi lei riterrà microfinanza che siano veicolo di ieri sviluppo del settore
Vai abbiamo dell'attività dell'attività di ricerca che cercano di appunto valutare l'impatto Della microfinanza rivelo socio economico quindi sono empowerment femminile sull'istruzione delle prove dei figli delle persone che hanno questa attività di detenuti fango da finanziate dalla microfinanza
E infatti scrive così e la microfinanza per timore di non conosce bocca in probabilmente avete sentito parlare delle professor Mohammed Yunus che negli anni Ottanta in Bangladesh sia inventato diciamo questo nuovo settore del microcredito praticamente l'un i pensava che l'indebitamento fosse è un diritto un po'come il diritto all'istruzione
E quindi per pensava di rivolgersi inizialmente alle donne che avessero dell'attività imprenditoriale malessere grida e imprenditoriali ma non avendo garanzie reali non poteva rivolgersi al sistema finanziario normare quindi la di microcredito inizialmente microfinanza microfinanza si intende non soltanto il credito ma anche risparmi altre attività finanziare altri prodotti finanziari
A diciamo un settore che cerca di risolvere diciamo le e che deve peccato che appunto escludono tantissima tantissima gente e dare data l'accesso al credito quindi si cerca di finanziare persone che hanno comunque dei debbo ogni idee imprenditoriali ma che non avendo delle garanzie non potrebbero ricevere vedresti dalle banche vi sono proprio le più fondi ora lo
No sono dei fondi alla la microfinanza diciamo spunti sostanzialmente sono distruzioni microfinanza sono una sorta possono essere organizzazioni non governative o banche non commerciali
Di solito sono organizzazioni che hanno un capitale finanziato dal validazione introdotta organismi internazionali appunto o a anche da privati non possono diciamo non sono delle banche che gestiscono la clientela e qua e là mandano dalle banche che gli danno appunto il transito sostanzialmente sì sia psicologia sia
Diciamo risale a garanzia solida e la microfinanza cioè
Il concetto è se queste persone hanno garanzie reali come possiamo fidarci di loro se nel senso che rivestiamo di Soldi come facciamo ad essere sicuri che ci rimborsano in realtà si tratta appunto il meccanismo della garanzia solidali c'è a queste persone diranno in Paesi in via di sviluppo si uniscono fra di loro in gruppi di sei sette persone sanno che se uno di loro non rimborsa che altri non ricevere al prestigio
E il fatto che vivono negli stessi villaggi nella stessa situazione li portano ad essere a rimborsare il prestito perché non voglio essere esclusi dal sistema sociale dal contesto sociale nel cui vivono nel quale vivono
Ecco
Queste avevano queste forme di di sostegno riescono anche a produrre in qualche modo lo sviluppo o sono diciamo aiuti come si possono definire primari
Ok sia un grande dibattito su questo cioè nel senso che sicuramente a livello individuale migliorano le condizioni di vita delle persone e quindi se ci rifacciamo un paio BTP di sviluppo di mille anni del Milan e sicuramente intervengono su quello che è
Alleviare la povertà sostanzialmente però ci sono agli studi di impatto anche su la forza e la microfinanza livello poi di sviluppo e ci sono delle e dell'analisi econometriche appunto dimostrano che effettivamente sono impatto anche a livello di sviluppo
Non si va a parlare di vere per la crescita economica perché i soggetti che vengono finanziaria la microfinanza sono piccolissime imprese a volte costituite semplicemente dal soggetto che riceve il credito e non sono piccole e medie imprese che salito son quelle che veicolano appunto la crescita economica la speranza è che nel finanziare questi piccoli imprenditori loro qual e abbiano la capacità di diventare poi in seguito delle piccole e medie imprese appunto e quindi creare crescita economica quindi comunque spezzare il circolo vizioso della povertà
Certo
è che entità finanziaria e che fisso finanziario c'è stato in in in Uganda per queste forme di di aiuto
Economico-finanziario
Allora l'Uganda uno dei Paesi del nell'Africa subsahariana che ha un diciamo il maggiore a settori della microfinanza orali
Il flusso preciso non glielo so dire ad esempio questo progetto sul quale lavoriamo noi avuto un capitale iniziale di cento novanta mila euro
Che sono stati destinati a questa banca che si chiama senza in tema di banca che gestisce appunto il credito per questa istituzione se la quale lavoriamo da che si chiamava incumbent
Ritengo questi centonovanta mila euro
Quando
Iniziale
Quante persone possono aiutare considerando diciamo i rapporti
Il cambio che c'era consideri che il Progetto è nato nel due mila uno con un capitale appunto in tali centonovanta mila euro senza di finanza di ventisei mila clienti
Quindi si chiama senza
Altri diciamo no confessa naviga anziani ma si traduce Gianni naturalmente ho capito quindi su un che tipo di Bari su una popolazione di quanti abitanti pressappoco in Uganda
Se te lo ricordi non no va beh non trova ben oltre ricordino di non importa
Un'ultima questione epurati università pubbliche università aprire si noi siamo l'università la Sapienza particolari Dipartimento di Scienze sociali è il capofila del progetto siamo l'abbiamo scritto l'intervento ma con la boria quella cattolica appunto l'università privata perché la Cattolica è uno dei gli anti diciamo che ha creato quest'iniziativa sulla quale andremo a lavorare in Uganda sangue gambe queste si sei mila finanziata nel due mila uno è nata dall'impegno della Diocesi di campana della carica su banda dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e di altri partner locali
Quindi la cappa dica diciamo si occupa di questo progetto cui tende già dal due mila uno e quindi interviene con noi in questo progetto finanziato dal Ministero degli affari esteri perché appunto l'esperienza sul può e quindi sa appunto quali sono le pecche quali sono le problematiche e ci aiuta quindi a risolverle il prezzo protratto collaboreremo quasi al cinquanta per cento ma siamo capofila però
è chiaro collaborano con noi sul Tirreno insomma intimamente una domanda forse più politica ecco non c'è il diciamo hospice sospetto sommati questi possano essere anche degli aiuti in qualche modo ma religiosamente orientati nel senso che ho
No no crêpes di questa cosa mi sono informata perché io lavorerò sul campo però la ricerca Trigno Spoon stilate questionari tramite quali valuteremo l'impatto e la una delle prime domande che fatta la direttrice di Vogue Camber tra l'altro una donna credo quella perché essendo un Progetto di origine cattolica perché appunto nasce dalla Diocesi di Kampala mi chiedevo se loro finanziasse soltanto cattolici fissiamo invece no mi ha dei ciò che loro si rivolgono a qualunque chi anche di qualunque credo religioso
E nonostante appunto si appoggino le parrocchie
Va bene io ti ti ringrazio grazie a Marina De Angelis con la con l'abbiamo parlato del
Della microfinanza in una Uganda radio radicale con la professoressa Daniela delle o a del Dipartimento datate signed tecnologia dell'architettura del territorio dell'ambiente dell'Università di Roma per parla del
Del convegno sulla sulla cooperazione parliamo di un aspetto particolare della cooperazione che è quella della
Della della progettazione architettonica in particolare in Medioriente e nei territori nei territori palestinesi qual è il progetto che è in gli ATO e l'università di Roma sulla pianificazione urbana in questi territori e in che condizioni avete trovato diciamo
Lo sviluppo o urbanistico di
Di di di queste di queste zone che sappiamo non è il migliore al mondo
No certo allora si tratta di un piccolo progetto di un piccolo progetto finanziato da Sapienza di cooperazione internazionale abbiamo interpretato la cooperazione internazionale che paesi che hanno un livello di H D ai
Non diciamo dove c'è bisogno di fare sussistenza nord dove non c'è bisogno di dare supporto ma invece le risorse culturali e territoriali ci sono la questione che ci sembra imperi Levante è la dimensione spaziale del conflitto israelo palestinese
E come quanto la debolezza in termini di capacità di pianificazione in termini di capacità delle istituzioni di governare i processi
In grado di valorizzare i loro territori
Difendere nel paesaggio garantirne la qualità nelle aree urbane
Sia il le punto l'elemento sul quale
Dare un indirizzo di supporto di scambio di conoscenze per il supporto nell'azione di pianificazione che ci sembra particolarmente significativa e rilevante e questo è il il quadro la Sapienza appunto mette quest'anno un evento particolare te
Importante per noi perché la sapienza
A una
Svolge un'azione di cooperazione internazionale molto molto adatta ad ampio spettro nel caso specifico
Lo scorso anno sono stati messi a rifinanziamento tre progetti da dieci mila euro ciascuno quindi una cosa davvero irrisoria per quelli che sono solitamente di progetti di doversi internazionale
Ma che ci consente di iniziare un'attività
Di scambio di conoscenze di scambi di esperienze mediamente basata su conoscenze pregresse io personalmente ho già lavorato e abbiamo già lavorato anche a Gerusalemme quindi la conoscenza del territorio
E della rilevanza appunto della dimensione spaziale della dimensione del ruolo dei pianificatori
Dentro quel conflitto l'avevo già maturata in un altro in altri contesti
In altre situazioni e
Attraverso la collaborazione con questa unità di pianificazione che la rimanda chiarificazione Medioriente dell'Università di analogia abbiamo strutturato un insieme di iniziative di scambi e di attività sul territorio che consentiranno da un lato di costruire uno strumento di pianificazione e dall'altro di seguirli all'interno di un processo di pianificazione che per noi è un processo di capacity building nel senso di restituzione delle conoscenze delle competenze delle capacità propri delle istituzioni intermediazione l'attuale perché quelli se l'ipotesi è quella dei due popoli due Stati probabilmente avere la capacità di
Governa di ridia esercitare governo del territorio può essere un elemento di particolare come dire una prima una prima una serie di prime mosse che fanno parte della capacità delle istituzioni di determinarsi no e quindi di ristabilire il rapporto tra cittadini e istituzioni che sono istituzioni deboli Cejas in alcune aree partirà anche sentito il tema della corruzione il tema della no della debolezza delle istituzioni in generale per cui
L'azione di cava simili attraverso la presa la pianificazione ci sembra un livello sul quale scambio scientifico
Di ricercatori di studiosi del territorio si può concretizzare attraverso un'azione che poi alla lunga è un'azione anche
Che contribuì
Se ha
Venire a misurare in conflitto è ritenuta insolubile intrattabile ENAM ecco tu se è stata diverse volte immagini Medioriente volevo sapere che differenza ai hai trovato tra loro lo sviluppo urbanistico di alcune zone dei cosiddetti i territori con quello per esempio di grandi città come te la vive o anche delle delle delle realtà con la in che israeliane che differenza c'è e c'è stata pianificazione in queste altre realtà e perché
No allora diciamo che
Il lavoro che noi sosteniamo a quello di costruzione di un sistema di regole
Per la pianificazione sosteniamo l'ipotesi che sia opportuno fare più piani e ed ampiamente incrementarli
La ventilazione non c'è nel senso che
Le aree l'unica quelle poche norme di governo del territorio che hanno sono
Diciamo deboli inesistenti la pianificazione non c'è
E laddove c'è ovviamente puntualmente messa a repentaglio da regimi di sicurezza che costringe a ridefinire i confini la mappa che ho le la sintesi che ho mostrato del rapporto dell'incrocio sulle zone A B e cinque del potere della della dell'Anp della tutela nazionale con
Gorilla l'Amministrazione israeliana fa vedere proprio che sul territorio poi ci sono i c'è la cioè c'è una l'apertura di uno spazio di conflitto
Rivendicazione non è la loro attività prevalente per debolezza delle istituzioni e per debolezza anche delle università che costruisca che diciamo
Che formali PN ARRA e né su quell'andiamo ad agire
La città diciamo sviluppo urbano un per esempio Gerusalemme est ma anche appunto in situazioni come quella di
In Kufra Aqaba nord di Gerusalemme mostrano appunto uno sviluppo
Edilizio forsennato
Per certi versi pazzesco che si sviluppa che sviluppi in assenza di un piano il che significa che sono casi su case non ci sono servizi non ci sono certi non ci sono
Non c'è non c'è neanche la sicurezza degli edifici e una in particolare il caso di cui fra abbatterti Kohler mente
Interessante perché l'unica norma che non hanno seguito quello dei tre metri di distanza dai confini
Delle proprietà
E quindi questo produce ha prodotto una marea con edifici di quindici quattordici piani solo di di di
Di residenza senza altro ma qual è la condizione siccome è un'area dove ancora loro godono del processo della della cadde lei della Id della carta d'identità da Gerusalemme miti quindi hanno alcuni privilegi ed è un'area di confine tra Gerusalemme Ramallah
Ovviamente la domanda dica abitazioni in quell'area lì considerando che in questa incertezza i costi sono più contenuti e Artissima per cui c'è una giungla una bomba ad orologeria dal punto di vista urbano alcuna qualità
La cosa paradossale a casa
A mio avviso paradossale sulla quale spero che appunto così tipo di scambi serba nuova lavorare e che
Laddove costruiscono laddove fanno nuovi quartieri o addirittura
Latrina città pianificata
Palestinese erra wahabiti che è una città che se miglia moltissimo a deve di alle colonie
No me moltissima iniziali sette negli ultimi anni fante da questo punto di vista credo che
Si possa aprire una riflessione su qual è la qualità urbana da sostenere e definire attraverso la pianificazione che garantisca una
Un ambiente urbano e corrisponda poi a acquisita Dini che invece
Come dire pagano il pezzo dei sette elementi in zona in zone in zona all'interno della Cisgiordania l'ultima questione
Tu visto che hai avuto modo di conoscere il territorio anche lo sviluppo che c'è stato in questi territori secondo te
Questa fosse una domanda poi più politica le fonti di finanziamento che arriva da questi territori sono ben utilizzato vero pecche che che tipo di concezione e c'è dietro questi questa marea di soldi che arriva alla lei netti che però da quello che ci risulta non sono naso queste siamo sarà molto critica nel senso che credono in generale i progetti di cooperazione internazionale
Come è stato detto voi non lo dico io tanti anni fa l'avevo detto andata Roy molto chiaramente dicendo indeboliscono la società civile e mi ricordo quest'articolo si internazionale da Stato e
Dieci anni fa si diceva chiaramente
Indeboliscono la società civile in di Boris cono e le la costruzione di progetti dal basso e di progetti che poi si attuano per cui
Dura non funzionano nel tempo in cui c'è il finanziamento c'è il progetto
Quello che inoltre in situazioni pesanti come quella di Hebron mi era capitato di lavorare addirittura l'ho visto che i singoli don Ursi fin voi finanziatori lavoro produca proprio promuovono progetti iniziative disgiunte tra loro non c'è nessun livello di coordinamento quindi
Proprio per questo noi scommettiamo invece pur parlando solo di pianificazione lente e non di tutta la diciamo la
La marea di cose che si possono fare interiore del genere
Parliamo di consapevolezza conoscenze e capacità che si sviluppano dentro la le le istituzioni perché sappiano loro scegliere quali sono i progetti che gli servono perché
La marea di danaro che anche come in convento mediante un ente in Sud italiano nel caso di spot vada spesso a fare dei paragoni traccette disfunzioni certe su regolazioni Della verificazione
Nel Mezzogiorno con quelle di certe aree nelle quali mi capita di andare a lavorare però senz'altro
La marea di danaro ha favorito fenomeni di corruttela ma
Ancor di più acqua dai fatti
Cadere sul territorio progetti non richiesti progetti disgiunti fra loro senza nessun tipo di coordinamento e Intini talvolta andranno cd propriamente in un cd
Ebbene io Titti ringrazio ringrazio darne Daniela Di Lauro alla
De Leo scusami con la quale abbiamo parlato del
Del dello sviluppo urbanistico nel il nei territori palestinesi dell'emigrazione
Grazie
No