Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Abbiamo accolto l'appello di Palermo seconda sezione
Data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera bentrovati l'ascolto di Radio Carcere da parti Riccardo Arena questa sera prima di leggere come ogni giovedì le lettere che ci arrivano dalle sovraffollate capacità Iane non posso nascondervi uno share per mozione si una certa emozione una emozione dovuta all'ospiti che abbiamo l'onore di accogliere durante questa puntata in radio carcere infatti con noi un giurista di altissimo livello uno dei massimi studiosi
Del diritto penale e davvero un onore e lo ripeto e un piacere personale salutare il professor Tullio Padovani ordinario di diritto penale presso la Scuola superiore gli studi universitari Sant'Anna di Pisa buona sera professore buonasera caro Riccardo e grazie di essere bene no è un piacere per me essere qui a Radio Radicale dove
Incontro tanti amici e dove mi sento a casa mia anche se la prima volta che ci vengono fatte alla professor Padovani questa sera vorrei attraverso una amichevole Franca complessa d'altra parte con lei non potrebbe essere diversamente individuare insieme i problemi più gravi che affliggono il processo penale il sistema delle pene e le conseguenti ricadute sul collassato scritte orgoglioso il sistema di identico ma partiamo dal dato reale sulla giustizia penale un dato che ci consegna una situazione a dir poco GRA
Il processo penale infatti è diventata una macchina farraginosa inutilmente complicata che non riesce a soddisfare
In tempi ragionevoli la domanda di giustizia ovvero l'individuazione e la punizione in tempi giusti dell'autore del reato mi interrompa se sbaglio
E spesso troppo spesso i processi durano sei otto e anche dieci anni una dura di ragionevole che è ingiusto e dieci anni io domani vado a fare un processo che si riferisce a un fatto del mille novecentonovanta sette
Mille novecentonovantasette ora siamo nel due mila se vuol dire dodici dodici quanti anni sono passati quindici non è ancora prescritto quindi si farà
Troppo spesso i processi durano sette otto dieci anni anche quindici
Cumulativa una proprio ragionevole che è ingiusta sia per la vittima del reato che per l'imputato un'eccessiva durata dei giudizi che non solo dei termini capisce tormento dall'iscrizione sono circa centottanta mila e processi si prescrivono ogni anno ma che è stata la ragione per cui la Coltro periti dell'uomo hai messo migliaia di condanne confronti l'Italia negli ultimi anni
Un collasso la giustizia penale che si ripercuote sulla realtà degradata delle carceri
Sono oltre sessanta simili istituti oggi presenti le parti galere e parlo di cadere non non a caso galere che al massimo potrebbero spie dalle quaranta mila persone ovvero un tasso di sovraffollamento mai raggiunto nella storia della Repubblica italiana addirittura tra questi sessantasei mila detenuti
Poco più di una metà sono condannati in via definitiva trentotto mila circa sono mentre ben quattordici mila quattordici mila
Sono le persone detenute di oggi in carcere attendono un primo giudizio
Insomma un collasso carcerario un trattamento disumano e degradante che ha causato la morte di ben ottantuno persone detenute solo nei primi sei mesi del due mila dodici ottantuno detenuti morti per una pena di cui ben venticinque sono stati i suicidi
Ecco questo padovani mi scuso per l'introduzione forse un po'lunga ma partiamo dal processo quale aggettivo userebbe per definire lo stato in cui versa oggi il processo penale malato moribondo defunto defunto nel processo penale praticamente del fondo
Nel senso che
Il
I risultati che riesce a raggiungere sono
Movimenti posti
Catrame vicini sono in sostanza reazioni che non hanno niente di fisiologico
Anche perché in un sistema come il nostro arrivare alla sentenza di condanna spesso il risultato di un
Non dico di un terno al lotto ma di una selezione che segue percorsi che non hanno niente a che vedere come la realtà di quel fatto per esempio i processi semplici volano e volano perché
Attraverso
Diciamo la punizione dei colpevoli di piccoli reati si riesce a mantenere un certo standard e poi perché è più semplice affrontare
Problematiche legate ai processi piccoli anche i processi con i detenuti peraltro va detto tendono ad avere percorsi privilegiati ma non sembra un fatto che ci siano dei detenuti
Attestano della particolare importanza del processo senza contare poi per come leggiamo dalle cronache
Succede che sforzi enormi per giungere a una sentenza di primo grado siano vanificati o dalle lungaggini
Nell'appello oppure da ritardi nei depositi delle sentenze e quant'altro scadenza termini cadenza termine nostro processo è un processo che oramai non ha più
Non ha più regole non ha più un volto riconoscibile insomma ci si muove come in un'avventura è un'avventura giudiziaria più
Un sistema vuole abbia una sua razionalità riconoscibile
Professor Padovani ed invece quale GTV userebbe per definire la condizione della detenzione oggi in Italia dove quattro sei ed anche dieci persone dividono la stessa cella per ventidue euro al o giù Torno una condizione
Fisiologica una condizione patologica ma sopportabile oppure una condizione illegale ed incivile a una condizione criminosa
Non è illegale di incivile che è poco è una condizione criminosa
Perché si tratta né più e né meno pare che Marco Pannella lo vada ripetendo da anni si tratta della pura verità
E si tratta di una situazione nella quale si infliggono a persone detenute inveire propri torture
La tortura è un crimine contro l'umanità in Italia si perde tra non crimini contro l'umanità che non vengono nemmeno perseguiti il che porrebbe il problema dell'intervento della Corte penale internazionale visto che
Uno dei requisiti è che l'ordinamento non sia in grado di reprimere
E delitti di competenza della Corte che essi
Consumano nel suo territorio
Professor Padovani lei prima definito lo Stato la giustizia come ormai un corpo defunto ecco ed il Primo Presidente la Cassazione Ernesto Lupo che lei conosce molto bene tra l'altro che conosco e di cui ho immensa stima trattandosi di un magistrato
Di straordinario valore
Io
Ho avuto modo di dire che la sua presenza i vertici della Cassazione era motivo di stupore di stupore perché è raro che in Italia un posto di tale responsabilità si è occupato da una persona così degna di ricoprire
Sono perfettamente d'accordo con lei
Ecco Presidente Ernesto Lupo che individuando uno dei mali più gravi del processo penale ha affermato che leggo testualmente una giustizia tardiva non può comunque chiamarsi giustizia co
Ricorda assolutamente va in questa è l'abbiccì è l'abbiccì diciamo della riforma penale a partire dal settecento una pena
Se non sopravviene o comunque un giudizio se non sopravvengono in tempi ragionevoli rispetto al fatto e per ragionare con gli si deve intendere in tempi davvero ravvicinati al fatto che non ha più senso
Professor professor Padovani eppure dinanzi all'inerzia del del legislatore il sistema il sistema giustizia questa macchina così inutilmente complicate avventurosa il sistema pare che in qualche modo cerchi di porre rimedio a tale irragionevole durata del processo ed ecco che proprio a causa delle intese la giustizia si assiste oggi è quella che abbiamo definito la metamorfosi del processo penale
Non potendo attende il dibattimento tutto dire anticipato la fase delle indagini preliminari che servono all'esercizio dell'azione penale istruttoria dibattimentale così è stata sostituita dalle intercettazioni telefoniche la condanna è stata sostituita
Dalle misure cautelari intravede anche lei questo preoccupante fenomeno certamente le intercettazioni concorrono a definire un certo assetto del processo in forma satisfattiva
Per lo meno per l'opinione pubblica si stabilisce che colpevole chi è innocente si invoca la galera in termini di custodia cautelare dopodiché il processo si inabissa in un tunnel dal quale uscirà altri uscirà chissà dopo quanti anni quando nessuno porterà più niente di quel che è stato anche perché saranno sopraggiunti nuovi scandali con nuovi
Disastri che avranno attirato nuove attenzioni per cui
Tutto quello che si potrà vera avuto sarà questa
Questa specie di Sir Udo giustizia in via preventiva
Attuata come gli strumenti del processo penale è una polemica quella che risale agli anni Settanta cioè il primato del processo sul diritto la somma di uno strumento che serve per
A creare ponte tra il fatto e
La conseguenza giuridica non è lo strumento che serve attuare il diritto penale è il diritto penale non è che uno strumento del project mi ha rubato la domanda maltolto glieli faccio lo stesso perché
Questo è un aspetto devo sapere ovvero piove ovvero assorbe il processo penale diventato dominante perché perché è lo strumento con il quale si esercita
Il controllo sociale ma gli strumenti del processo sono appunto sequestri di custodia cautelare iniziative varie nelle intercettazioni
Però l'esplosione di una metamorfosi pericolosa questa professore lei lo accennava prima che potrebbe indurre anziché induce spesso all'errore giudiziario avantieri
Se si misura Berisha lentezza del processo utilizzando degli accertamenti sommari tipici le indagini non avendo
Negli anni Ottanta i primi anni Ottanta ricordo
Quel Libro bianco sul caso Alitalia così veniva definito caso Italia
Ed era naturalmente un libro bianco dei radicali e i temi di questo libro bianco sono i temi di oggi anzi io che lo ha ripreso in mano di recente però sfogliato mi sono guardato mi sono detto
Come stavamo bene allora com'era bello vivere negli anni ottanta
Perché qui il problema mi avevano una dimensione diciamo alla nostra portata potevamo pensare che questi problemi affrontati con determinazione con coraggio con decisione sarebbero state risolte invece oggi oggi non possiamo pensarlo più
Oggi non possiamo pensarlo più perché io non vedo
Elementi all'orizzonte che consentano agli
Di pensare ad un'uscita perché gli strumenti intervenire su una realtà di queste possano davvero strumenti
Che il nostro sistema non è in grado più di recepire non è più in grado di
Perché così come in altri momenti troppo pesanti per la nostra società secondo me
Vennero troppo rivoluzionari imbocco faccio un esempio
L'obbligatorietà dell'azione penale tipo quella
Ma
Ne parliamo anche lì da decenni con mille riserve cautele tutto quello che vogliamo ma lei sta il nodo perché la macchina che produce i reati il principio di
Obbligatorietà inteso nel modo come viene inteso in Italia perché è un modo folle perché il legislatore del nuovo Codice aveva messo l'inizio dell'azione penale alla fine delle indagini preliminari quindi tutte le indagini preliminari non sono coperte
Dall'obbligatorietà dell'esercizio azione penale quindi all'inizio il pubblico ministero può secondo me graduare le energie difatti lo fa perché i pubblici ministeri intelligente giacché i fascicoli
E li buttano là perché tutto non si può fare
Tutto non si può fare i testi di procedura penale inglese cominciano ricordo che quand'ero ragazzo concesso dalla procedura penale inglese mentre fa dopo una frase con cui iniziava perché somme
Quelle frasi che scolpiti escono dei Police master Joyce la polizia deve scegliere perché il tutto non si può perseguire a polizia addirittura
La polizia cioè si potrebbe pensare di
Di prendere tutto
Scegliere
Questa devo seconda domanda che mi ha rubato presenta domani tra l'altro tra l'altro questa metamorfosi come l'ho chiamata questa anticipazione alla fase delle indagini preliminari del dibattimento fa sì che il processo non faccia più paura a nessuno
Tranne ovviamente poveri disgraziati quelli non fa più tanta paura tranne che hai disgraziati li fanno la direttissima e li sbattono in una cella sovraffollati si Massei Palagiustizia dei disgraziati è una giustizia rapida cioè la funzione
Ecco forse più che la tanto invocata certezza della pena una riforma seria non dovrebbe basarsi invece sulla certezza del processo che poi e certezza del diritto
è è il problema è che noi avremmo l'ambizione di
Il punire tutto abbiamo quella che il grande Francesco Carrara designava come ma Milia
Di tutto governare col mezzo dei criminali giudizi lo scriveva nel mille ottocentosettanta
Ma potrebbe essere una frase che al di là della forma un po'retrò
Ma insomma nella nostra tutti i giorni ma noi abbiamo sempre gli stessi problemi Sempre gli stessi problemi i nostri problemi se ne
Infine siamo affezionatissimi i nostri problemi affezionatissima hanno risolverli affezionati nel senso che il problema
Ma non è che non li risolviamo perché non siamo capaci
Non è che non li salviamo perché sono troppo difficile non è che non li risolviamo perché da noi mancano le persone di ingegno e di livello non c'entra niente
Il problema è che sui problemi c'è gente che civile
è questo il punto l'economia del degrado nelle forme saremmo capaci
Però ci sono troppi interessi intorno alla sopravvivenza di problema
Interessi di varia natura di tanti tipi non non dico interessi criminosi e interessi così in Consiglio tempi così direi significativi da da creare può stallo permanente noi abbiamo raggiunto ora
Un degrado perfetto perché abbiamo un sistema di veti incrociati perfetto
E quindi possiamo solo peggiora
Professor Padovani le il primo lo accennava lo diceva questo è un mio chiodo il mio chiodo fisso la pena sta diventando strumento del processo e non viceversa in questo contesto il cuore del problema
E la missione della misura cautelari misura cautelare che si è tramutata in altro
Viola il dettato normativo tradisce sue finalità e sembra una delle proprie appena una pena per di più legale e così
è chiaro che a questo punto Zara la custodia cautelare nata con certe finalità assunto tutto un altro volto
Perché le esigenze cautelari se non ci sono bisogna trovarle visto che
Se no Nico certi individui che cosa sconterà
Papà in termini di rigore dei principi certo le cose non vanno se però ci mettiamo nella prospettiva
Insomma di chi dice scusate ma non state mica parlando di uno Stato ideale dove tutto può funzionare la meraviglia stiamo parlando di un contesto dove Segni
Certo farabutto ladrone
Che si è arricchito alle spalle dei poveracci è non va almeno qualche mese in galera ma che li dobbiamo dalla medaglia di Commendatore ma che dobbiamo fare
E spesso in un pubblico ministero io credo che non so
Credo che nasca sempre questa idea e quindi le esigenze cautelari bisogna trovarle
Bisogna trovare e il paradosso è che il sistema trova un equilibrio malato un equilibrio malato perché non potendo avere soldi fisiologici
Se tutto andasse secondo le regole adesso facciamo la nostra indagine durano in quello stato fuori dal progetto si farà quando si farà se si farà e Roma
A casa che razza di mondo dobbiamo vivere
Se i criminali se ne stanno tutti in libertà
E quindi si anticipa la pena e allora anticipiamo la pena presso c'è un altro argomento legato anche alla custodia con cautelare perché si innesta nella stessa fase in cui l'ente
Citazioni telefoniche il tema a volte anche diventato ancora più noioso perché è ovvio noiose perché equilibrato abito cioè noi abbiamo un sistema
In materia di intercettazioni che è praticamente perfetto
Ce l'abbiamo già
No rompiamo le scatole con le riforme non c'è niente da riformare niente cosa c'è da fare
C'è da applicare le norme che ci sono perché le norme che ci sono non è applicate
Dopodiché se si pensa che facendo nelle nuove che fanno schifo spesso e volentieri
Si atterranno risultati migliori
Ma qui siamo avviati proprio sulla
Sonorità prospettiva italiana
Facciamo una riforma che introduce elementi di ulteriore degrado per poter poi immediatamente dopo affrontare il tema della riforma e cioè tenere vivo in eterno questo tema
Ma la disciplina le intercettazioni non mi voglio soffermare
Sulle
Tecnica allora se poi si dice
Ma ne voglio citare solo uno Russolo un all'udienza nella quale si deve distinguere tra le intercettazioni buone quelle non buone si deve distrofia nella serie di quelle che non servono che non c'entra c'è già
Ciò che non si fa perché non si fa perché non è prevista appena di niente perché non c'è una sanzione processuale ecco va anche l'aspetto sulla pubblicazione ricordiamo che è vietato pubblicare età ma c'è già tutto abbiamo già tutto
Qualche piccolo aggiustamento non lo so si può discussi ritocchi ritocchi per rendere
Efficiente ed efficace un sistema anche nelle sue linee essenziale semplicemente perfetto merita questa parola perfetto
La manina che redige gli atti che attuano quel sistema non è sempre una manina altrettanto sicura
C'è molto se vogliamo dirla sinceramente da fare sul piano dell'attuazione tra cui
Dobbiamo muoverci su un altro versante sul piano assicurare l'effettività di norme che già abbiamo
Siamo pieni di norme di cui dobbiamo sbarazzarsi perché sono inutili o addirittura dannose quelle che invece sono
Utili e ben fatti a monte e cerchiamo di appelliamo di applicarla
Professor Padovani e come sa come mi insegna il nodo il mio il processo penale viveri tre gradi di primo grado appello e Cassazione ma come sa il Codice bisogna penale dell'ottantotto il nuovo Codice
Ha riformato il primo grado radicalmente ma ha lasciato immutato il secondo grado così abbiamo un primo grado in cui accusatorio e un secondo grado in cui s'
Il Dorio non è forse giunto il momento di affrontarla riforma seria del sistema impedirà sia reca raccolga
Applica
A il problema di fondo è uno solo
Ma se un giudice mi ha assolto nel merito ma come e mi ha assolto dopo aver sentito i testimoni in seguito a un dibattimento dopo aver visto scorrere
Nel lungo la sua aula tutti i mezzi di prova che le parti hanno potuto mettere in campo quindi periti consulenti testimoni
Prove documentali interceduto quello che ci può essere
E le Agordat una per una seduto sorbire esame controesame dei testi dovute intervenire insomma ha vissuto quel processo e dopo sin pacchetta tutto si fa una balla di cartello si passa in appello dove c'è
Punto venerabile collegio
Il quale deve decidere sulla base delle lamentele doglianze in ipotesi del pubblico ministero se la sentenza di assoluzione
Ma come decide
Nella migliore delle ipotesi leggendo quanto di quel processo ma
A questo punto io che garanzie no
Che questa lettura attenta e puntuale avvenga diciamo in modo penetrante insomma non so
E come la mettiamo col principio costituzionale che per essere condannato e se io sono stato assolto in primo grado sono condannato per la prima volta in appello
Devo avere avuto il diritto di partecipare nel contraddittorio alla formazione della prova
Ma quel contraddittorio che si è svolta in primo grado è servito ad assolvere mi questo che sembra condannarmi a un contraddittorio puramente verbale io non sono virtuale insuccesso non so nulla di come hanno vissuto letto non so
Posso solo ripetere nella discussione i temi ma quante volte io che faccio anche l'avvocato mi sono ritrovato
A sentire
Per le parole che è ripetevo in appello avrebbero avuto bisogno della pregnanza della concretezza del sangue della carne di quelli che erano passati in primo grado perché raccontata in appello con il riscontro di
Di carte di fogli dove le parole vengono riprodotte
Il discorso sembrava già meno meno consistente meno convince più evanescente evanescente quante volte quante volte capita
Che si ascolta una testimonianza se ne ha una percezione positivo o negativo non ha importanza la si vede poi nella trascrizione ci si accorge che
Che la trascrizione tradisce cioè praticamente è così quindi
Questo è un discorso che davvero no né capo né coda noi non possiamo tenerci sto appello
Che riforme
Non possiamo
Uno non possiamo intanto ci terremmo tutto perché ovviamente ci porta a un certo
Professor Padovani lei lo accennava prima l'Italia sembra sia diventata il Paese dove si fa un processo penale per qualsiasi azione anche la più
Innocua insomma la meno pericolosa e ciò grazie all'enorme quantità di reati l'enorme quantità di di reati che
Da persone molto più sapienti dimesso definito il PAM pannelli istmo campanilismo che e tenda tende a tramutare il nostro Stato da Stato sociale è stato penale
Lei
Lo ripeto prima lo diceva è vero o no che
Più di tanti processi più di tanti reati un sistema giustizia serio non li può accertare momento accettare certamente no però
Vorrei a questo punto dire una cosa diciamo un po'controcorrente in questo senso si parla tanto insomma del fatto che noi abbiamo un eccessivo numero di reati ed è vero ce ne sono tanti sono sparsi
Ma di questi reati quelli che producono processi
Sono pochi
Cioè
Dire ATI che producono processi non sono tanti quanti sono i reati previsti ci sono reati
Che vengono applicati una volta riconosciuti una volta ogni tanto che hanno un'incidenza sul carico giudiziario che modesta Minemma insignificante a volte
Il problema della giustizia italiana è caveau della giustizia in generale che
Ci sono alcuni atti che producono tanti processi e ce ne in particolare uno
Legato
Alla droga perché insomma articolata rovinare il quaranta per cento del problema carcerario e il quaranta per cento quei provarci al quaranta per cento entro propensa are che il quaranta per cento non fosse carcere
E tecniche già il problema carcerario in Italia esiste più o meglio
Esiste perché noi abbiamo carceri di ascolto sempre Radio Radicale
Sono da prendere da buttare insomma perché sono luoghi di tortura in se per come sono fatti a prescindere dalla buona volontà di chiunque si quindi per carità
Non c'è dubbio su questo ma perlomeno il problema del sovraffollamento
Sorta
Sotto ma dicendo ci dobbiamo arrivare ma presunto domani volevo proposito di carcere recentemente durante un convegno che si è svolto a Siracusa
Ha dato una definizione anziché vero accentuatamente raccolti
A dover definizione di carceri mi ha colpito un aspetto il carcere la materializzazione di un crimine
Essi in Italia oggi è così il carcere laterizi azioni in cretine esso stesso un crimine che si
Che si impasta di illegalità quindi noi abbiamo il paradosso di un sistema che per attuare
La legalità ebbene lo sbocco è la materializzazione di un crimine che ribalta l'attuazione della legalità nel suo contrario e quindi i nostri sforzi sono volti a distruggere
Perché il risultato finale antitetico rispetto alle premesse noi siamo un Paese che se avesse occhi per piangere dovrebbe piangere dalla mattina alla sera e non smettere mai
Smettere soltanto per imbarcarsi le maniche e dire bisogna ricominciare ricominciamo
Ricominciamo
Questo padovani vorrebbero quasi alla fine di questa nostra Franca conversazione
Dopo aver ascoltato con attenzione le sue risposte mi sorge un dubbio ma
Ma davvero viviamo in uno stato di diritto oppure una finzione Poma qual è stato a vedere
Questo
No questo
è una finta è uno Stato che finge di essere formalizziamo diciamo un Paese in maschera
Il nostro è un Paese in maschera abbiamo la maschera dello stato di diritto ma è una maschera e che non riusciamo a tenere sempre venti
Aderente al voci Carell Astico floscia un quindici cade
Ci cade sempre più frequentemente
Ma
Non
Non userei parole così grosso sette definirci francamente Stato di diritto è una cosa seria non usiamo per la nostra realtà
Questo il Padovani un'ultima domanda come San Marco Pannella insieme radicali da tempo sta portando avanti una lotta politica
Per chiedere a questo Parlamento la missione indulto che interrompano così la definisce Pannella la flagranza di reato in cui versa e lo Stato italiano una Messia per la giustizia così definita che consente alle riforme necessarie per ridare giustizia al nostro Paese condivide le ragioni di questa lotta di Marco Pannella credo che le condivido
Diciamo negli stessi termini in cui li condivide
Massimo Bordin datata perché ho ascoltato
Domenica nella conversazione con Marco Pannella
Mi sono soffermato soprattutto sul passaggio in cui Massimo morti in volto
Molto cauto molto prudente sottoponevamo Marco Pannella
Una domanda che più o meno suonava così
Noi l'amnistia dobbiamo fare perché ovviamente non possiamo accettare uno Stato di illegalità così manifesta e così persistente
Abbiamo fare perché siamo disperati e non c'è altro per interrompere ma non possiamo
O meglio lui diceva ma ho dei dubbi circa il fatto che questo
Intervento possa essere
Diciamo
Una sorta di
Di modificare nel percorso la riattivazione di Onara sorta di come dire di riforma
Strutturale della giustizia non sono convinto che possa servire questo capitolo Marmo un poco
Ripreso insomma o comunque
Ha contestato questo modo di vedere ma
Mi pare che lo stesso Marco Pannella non possa diciamo scommettere nemmeno cinque centesimi di euro sulla effettività di un
Di un nuovo circuito dopo l'amnistia perché dopo l'amnistia tutto potrebbe rimanere tranquillamente come prima nel senso che
Ci siamo tolti quel pensiero e poi si vedrà chi vivrà vedrà e quindi dopo due anni siamo al punto di prima è questo il succo del discorso
Con tutto ciò possiamo non farlo abbiamo farlo
Quindi nonostante questo il Presidente sì va fatta missili ma la dobbiamo fare perché Scott ma dico abbiamo un crimine in atto per il carcere è un crimine materializzato ICI prima un problema se fare l'amnistia
A ciò poniamo anche il problema c'abbiamo anche questo problema ma siamo fuori di testa se ci poniamo questo problema fuori di testa
Questo problema non esiste perché non si può ottenere la gente in questa situazione basta fine
Dopo l'area intorno hanno dentro che succede l'opinione pubblica tutte cose
Che hanno una loro legittimità ma qui non si può accettare
Che continui una situazione criminosa di questa portata semplicemente non si può accettate punto professor Padovani grazie per essere venuto queste serate grazie di avermi sopportato né le mie intemperanze
Ma
Al di là di queste intemperanze verbali il succo del discorso è quello in cui profondamente credo disperatamente credo perché è giunto alla fine dei miei giorni insomma ormai sono ora
Un uomo che ha dedicato la vita al diritto penale trovarmi di fronte a questo spettacolo ma mi sia consentito di dire che provo un senso di fallimento perché mi ritengo personalmente responsabile di quello che sta accadendo
è impossibile perché ho ricoperto qualche carica non c'entra io appartengo a una generazione di mascalzoni e so
Un mascalzone
Perché il Lazio in eredità ai miei figli un Paese di cui vergognarsi e di questo io mi vergogno personalmente sono un mascalzone
Professor Padovani
Minimi mi mi commuove grazie grazie per essere venuto qui a Radio Radicale radio carcere grazie anche quando
Ogni tanto tutto quello che fai cattedra perché ogni tanto mentre sta lavorando accende la radio e ICI dedica attenzione a Radio Radicale radio carcere lo so trentasei e tre grazie professore grazie
Bene e allora dopo questa importante interessante conversazione svolta con il professor Tullio Padovani è arrivato il momento di entrare nelle
Vecchie sovraffollate carceri italiane è arrivato il momento di leggere le lettere scritte delle persone detenute benvenuti benvenuti nelle patrie galere
Un gruppo di persone detenute ci scrive dal carcere di Foggia Carra radio carcere ti informiamo che da sabato trenta giugno abbiamo deciso di iniziare una protesta non violenta finalizzata ridare giustizia al nostro Paese e a risolvere lo stato di legalità presente nelle carceri ad esempio qui nel carcere di Foggia siamo ormai arrivati all'assoluta invivibilità
Pensa infatti che questo carcere che potrebbe contenere solo trecentocinquanta detenuti oggi ne contiene ammassati più di
Sette e centocinquanta ed è così ed è così che qui molti detenuti sono costretti a vivere in quattro persone all'interno di Cervia pena
Otto metri quadri mentre
Chi è meno fortunato si trova a vivere in otto oppure anche in nove persone dentro celle fatiscenti
Di fatto siamo abbandonati a noi stessi come lo sono anche gli agenti della Polizia penitenziaria infatti gli agenti sono talmente pochi che un solo
Ho un solo agente deve sorvegliare due sezioni del carcere di Foggia composte da circa centocinquanta persone
Per non diretti della mancanza di cure mediche immagino infatti che qui ci sono solo tre infermieri per sette centocinquanta detenuti e quando qualcuno di noi sta male si deve attendere anche due ore prima che arrivi di qualcuno insomma insomma nei casi di Foggia la situazione davvero i insostenibile e per questo abbiamo deciso che da sabato trenta giugno ci uniremo Marco Pannella e a tanti altri nella lotta non violenta per l'amnistia e per la giustizia da queste celle sovraffollate che abbracciamo tutti quanti la lettera firmata un gruppo di persone detenute nel carcere di Foggia cinquantaquattro cinquantaquattro detenuti gestire uno poi dalla sezione cilecca C di Piacenza e affermano carissima radio carcere dopo aver ascoltato la puntata di radio carcere di martedì diciannove giugno rispondiamo all'idea promossa da Marco Pannella di organizzare qua Trovo giorni di sciopero della fame e di silenzio e lo facciamo concretamente infatti per quattro giorni ovvero dal ventuno fino al ventisei giugno audiremo ad un digiuno silenzioso sperando che altri detenuti si uniscono noi e sperando di aiutare così questo Parlamento ad approvare con leggi di amnistia che ridia efficienza alla giustizia e alla legalità nelle carceri carceri dove ormai si è superata di gran lunga la soglia della
Diviso umanità ti salutiamo cordialmente la lettera è firmata cinquantaquattro persone detenute dalla Sezione dici del calcio di Piacenza ragazzi grazie per questa
Vostra adesione ma considerate che quella di Marco Pannella era una proposta una proposta che necessita ancora la fissazione di quei quattro giorni dove organizzare tutti insieme questo sciopero della fame in silenzio nelle carceri e non solo
Errico Simone Andrè Gabriele dal carcere di Rimini caro Arena anche se con un po'di ritardo ti scriviamo per dirti tutta la nostra gioia quando qualche mese fa è venuta qui in visita non ore vuole Rita Bernardini Rita ben al Dini che si è mostrata subito decisa decisa nel voler vedere la famosa prima sezione ribattezzata il Bronx di Rimini ovvero una sezione del carcere di Rimini talmente solo affollata che le celle sono occupate dal nove dieci ed anche dodici persone detenute un sovraffollamento disumano che ora con l'arrivo dell'estate ha conseguenze ancora più gravi e lo credo
Inoltre tutti volevamo informare che qui viviamo oltre che sovraffollamento anche in condizioni igieniche a dir poco precarie una situazione che ha determinato un'epidemia di scabbia che ha colpito diversi detenuti
Infine volevamo segnalati danni di due leggi la legge ex Cirielli sulla recidiva e la legge Fini-Giovanardi sulle droghe una combinazione di leggi sbagliate e insensate che determina pene eccessive perché ha problemi di tossicodipendenza la verità è che le carceri come l'Italia stanno per affondare come il Titanic mentre i vari politicanti continuano a suonare come l'orchestrina sul Titano e inc insieme a tanti altri detenuti del carcere di Rimini ti inviamo un affettuoso saluto la lettera firmata Enrico Simona andrei che
BR persone detenute nelle carceri elimini è già Rita Bernardini come tutti i radicali le visite in carcere fa sul serio
Guardano cella per cella vanno a vedere quei luoghi poi che sono particolarmente vietati come la sezione cosiddetta Bronx del carceri minima questo è costume dei radicali
Un gruppo di persone detenute poi ci scrive dal carcere di Orvieto carissimo Riccardo siamo un gruppo di detenuti tutti originari di Napoli e ti informiamo che al di là dell'impegno profuso sia dagli agenti la polizia evidenziare a che dal direttore quindi il car cioè di Orvieto non funziona proprio nulla innanzitutto a causa del sovraffollamento infatti qui fino a qualche mese fa si viveva abbastanza bene ma ora che siamo arrivati ad essere più di centocinquanta detenuti a fronte di ottanta posti
La situazione al collasso considera che questo è un carcere pensato per i detenuti condannati ed ha destinato ai detenuti comuni di conseguenza qui il lavoro era al centro al centro del trattamento vede
Ora invece ora invece non ci sono corsi formativi nel c'è la possibilità di lavorare tanto che su centocinquanta detenuti
Lavoro non solo una quindicina di persone mentre tutti gli altri restano a dozzinale eccome pacchi postali
Inoltre anche il magistrato sorveglianza lo vediamo se è poco infatti viene in carcere solo una volta ogni quattro o cinque mesi e a noi non rimane che chiedere aiuto all'unica educatrice che può darci però soltanto un
Sostegno morale sappi che seguiamo sempre la lotta per l'amnistia e per la giustizia e ti salutiamo con tanta stima
La lettera è firmata un gruppo di persone detenute nel carcere di Orvieto spesso passo sotto quel carcere
E volgo sempre
Verso quella struttura uno sguardo e un pensiero a voi
Che state chiusi là dentro
Domenico dal carcere Buon Cammino di Cagliari cara radio carcere unica unica nostra voce ti scrivo dal canile di Buon cammino e già perché questo non si può definire un carcere ma un vero e proprio canile ed infatti
Come cani randagi noi detenuti siamo rinchiusi in gabbie sovraffollate che ancora si ostinano a chiamare celle come cani in un canile ci fanno fare ogni tanto una passeggiata in un cortiletto minuscolo dove non riusciamo neanche a camminare e come cani in un canile ci danno da mangiare del cibo scadente che anche poco
Questo efficace di Cagliari un vero e proprio canile umano mi piacerebbe dire ai nostri politici che in effetti è meglio se non fanno nessuna legge per noi infatti qui Sissa troppo bene come vorrei dire
Al Presidente della Repubblica che è giusto che rimanga in silenzio dopo averci detto quelle belle parole l'anno scorso sì tutto sommato è meglio così è meglio che il Presidente non si occupi di un sistema che è al collasso e delle persone comuni
Come noi che sono finite sotto le macerie
Con la stima di sempre
Chi saluto dal canile di Buon cammino la lettera e firmata da Domenico persona detenuta nel carcere
Il canile
Di buon cammino di Cagliari Pierluigi insieme suoi compagni detenuti nel carcere la Dozza di Bologna Caroline insieme ai miei compagni abbiamo deciso di iscriverti perché qui la situazione è diventata terribile pensa che ci fanno vivere in tre personali in erano di celle che al massimo le molto crebbero ospitare una uno spazio talmente piccolo che non riusciamo neanche a muoverci visto che restiamo chiusi in queste celle per ventuno ore al giorno ora poiché arrivata lessate ogni giorno muri
Amo dal caldo e stiamo impazzendo stiamo impazzendo perché non riusciamo a difenderci dall'alta insopportabile che c'è in questa cella un mese fa dopo il terremoto ci hanno lasciato le celle aperti e per noi e per noi è stato un come rinascere ma quel piccolo miracolo è svanito e dopo soli due giorni c'hanno rinchiuso come prima eppure a doppia mandata pensa che quando mi hanno arrestato mi hanno lasciato per quindici giorni in una cella dell'in per me via completamente abbandonato senza vestiti e senza potermi lavare tanto che per asciugarmi il viso usavo la fede la del cuscino ti dico questo per far capire a che punto siamo arrivati nel carcere di Bologna infine
Vi segnalo che anche qui la famosa legge salva carceri ha prodotto pochissimi risultati io ad esempio ho fatto richiesta per tale veneti diciotto ma pur avendo la moglie invalida e un bambino mi è stata rigettata è questa la legge che salva le carceri ma per favore
Al grido amnistia amnistia amnistia ti mando un caro saluto insieme ai compagni la rete rimarrà Pierluigi persona detenuta nel carcere Dozza di Bologna
Giuseppe dal carcere Forni di Salerno carissimo Riccardo anche nel carcere di Salerno viviamo in condizioni pietose infatti siamo costretti a vivere in otto persone dentro celle di appena sedici metri quadri ed le assicuro che c'è da impazzire Sari chiusi qui dentro per ventidue ore al giorno inoltre con il caldo che sta facendo siamo tutti ancora più disperati e soprattutto siamo ancora siamo ancora più esasperati
Anche io anche io che mille puntavo una persona forte sto iniziando a dare segni di cedimento segni di cedimento spesso sento un'ombra sento un'ombra dentro di me
E l'ombra della disperazione della depressione la depressione
Che mi potrebbe far fare un gesto folle gesto che credo qualsiasi persona sarebbe tentata di fare se costretta a vivere come si vive oggi nel carcere di Salerno fortunatamente tra i compagni di cella ci facciamo coraggio e cerchiamo di superare tanti quotidiani brutti momenti ma non è facile te lo assicuro
Volevo anche dirti che io ho tutta la mia famiglia in Calabria famiglia che per ragioni economiche non vedo ormai da più di un anno è la prigione
E la prigione nella prigione sappi
Che nel carcere di San Fermo siamo in tanti a seguire radio carcere e mi raccomando non ci abbandonate Ciao la le domanda Giuseppe persona detenuta nel carcere Forni di Salerno Giuseppe forza forza forza non mollare
Ecco come dice Marco Pannella ricordati che tu come due compagni siete speranza per noi per i vostri familiari
Per il tuo compagno di cella
Giuseppe sei speranza nullo dimenticare mai
Non lo dimenticare mai Giorgio insieme a venti persone detenute del carcere di Pavia cara radio carceri vogliamo comunicare che anche noi anche in
Noi siamo favorevoli alla proposta di Marco Pannella di organizzare quattro giorni di sciopero della fame del silenzio ed il silenzio
Cogliamo l'occasione per informarti che nonostante gli sforzi della polizia penitenziaria qui viviamo come polli come polli chiusi in piccole gabbie sovraffollate senza aver ore la benché minima possibilità di lavorare o per chi è più giovane di poter studiare di fatto passiamo tutte le nostre giornate chiusi in cella guardare la televisione
Già la televisione che è l'unica l'unica nostra rieducazione
Il che il che la dice tutta
Ci teniamo a ribadire ti la nostra adesione quattro giorni di sciopero della fame e del silenzio e attendiamo l'indicazione dei giorni in cui iniziare tutti insieme questa iniziativa non violenta grazie per quello che fate la lettera firmata Giorgio insieme a venti persone detenute nel carcere di Pavia salutiamo poi Fabio che insieme a undici persone detenute e calci Rimini aderiscono sciabola fare per la mistica e per la giustizia e che anche in seno io dico solidarietà con gli agenti della polizia evidenzia AIA discenderanno da mercoledì ventisette giugno fino a sabato trenta giugno salutiamo Nicola dal Carcere San Gimignano che domenica scorsa in uno mento di sconforto ha tentato di uccidersi tagliandosi la gola forza Nicola forza Nicola non mollare Emanuele dal Caci Santa Maria Capua Vetere che è ammalato di diabete
E a causa del fatto che l'insulina gli viene data con poca regolarità sta perdendo la vista sta diventando cieco per colpa del carcere Maurizio da casi di Tolmezzo che riferisce di gravi gravissimi episodi di più pensa perpetrati a danno delle persone detenute nel carcere di Tolmezzo Maurizio che per questo invito i radicali a fare una visita nel carcere Tolmezzo grazie Maurizio e mi rivolgo ho anche agli altri detenuti recarci Tolmezzo scrive etici e fateci sapere cosa accade nel carcere Tolmezzo quanti e quali abusi dovette subire scriveteci
Salutiamo Gaetano dal degradato centro clinico del carcere di Messina Gaetano scrivi c'è ancora il raccontaci come siete costretti a vivere lì salutiamo Gasperi dal carcere con l'ATER Riccardo Akashi di Camerino lucano recarci San Gimignano Roberto ai calci di Cuneo massimo da calci rimonta Giorgio e Dino dal carceri vigevano
Allora prima di salutarvi vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entra in contatto con noi di radio carcere prima di tutto e vi ricordo il numero di telefono di qui di Radio radicale che risponde al numero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno vi ricordo inoltre che potete contattarci anche via e-mail all'indirizzo radio carcere chiocciola Radio Radicale punto it ripeto radio carcere
Che oggi alla radio radicale punto it e poi vi ricordo che siamo anche presenti su Facebook basta cercare il nome Riccardo Arena di spunterà fuori il simbolo di radio carcere su Facebook infine soprattutto le persone detenute
Ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere come quindi migliorare il legame che c'è tra voi che state in carcere non è che cerchiamo di far sentire la vostra voce questo l'indirizzo radio
Radicale
Rubrica per radio carcere via
Principe Amedeo
Due
Zero zero uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette dal silenzio e da quelle quattro mura e scriveteci anche si sieda
Cordolo circa la proposta di Marco Pannella di organizzare quattro giorni diciamo della fame e del silenzio tutti insieme scrivente CE fateci sapere cosa ne pensate
Grazie ad Alessandro Teodori per l'assistenza di regia e grazie a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e anche da una cella avete acceso Mara
Io per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Italiana è opportuno appello di Palermo seconda sezione
Al cinque aprile mille novecento