Lingua, Immigrazione e Integrazione. Parlarsi, incontrarsi, conoscersi

Colleghe e colleghi signore e signori
Camera dei deputati e lieta di ospitare stamane un importante convegno sul tema della lingua come strumento di integrazione degli immigrati nella nostra società convegno organizzato in collaborazione con la società Dante Alighieri
Saluto e ringrazio il presidente Violante ieri
Pastore convocare unitamente agli illustri relatori il presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara
Il direttore di Limes Lucio Caracciolo il responsabile scientifico del Progetto lingue italiana Dante Alighieri Massimo Arcangeli
Il Direttore del Dipartimento dei processi interculturali dell'Università Roma Tre Francesco Susi
Il Presidente della Fondazione integra azione Luca poteva inerti giornalista parlamentare del TG uno Angelo Polimeno che moderati nel dibattito
Il convegno di ieri
Si è arricchito dalla testimonianza di uno dei grandi protagonisti della cultura mondiale
Ritenuta Bauman che ha registrato per questa occasione Consiglio intervento
Nel corso del quale ci parlerà rapidamente dei processi di integrazione dei migranti in Europa
A ulteriore dimostrazione del suo intenso e profondo legame d'Italia e a dimostrazione
Di quanto sia cruciale per il futuro della società europea il tema affrontato in questo incontro
La conoscenza della lingua del Paese in cui vivono e lavorano rappresenta per gli immigrati una condizione fondamentale per il loro pieno inserimento nel tessuto culturale e civile delle società europea
E difatti grazie alla lingua che possono realizzare la loro integrazione nei luoghi di lavoro di studio di sbarco risocializzazione culturale
E grazie lingua
Possono comprendere la realtà socio-culturale che li circonda e diversi dai cittadini pienamente consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri
Ed è sempre classe la lingua
Che possono superare la tentazione dell'outreach giovamento ed era autoesclusione
Ne consegue che anche l'Italia
Come tutti i Paesi
In cui è avvertita la necessità di realizzare incisivi modelli di integrazione
Anche l'Italia deve favorire sulla diffusione dell'idioma nazionale tra i cittadini stranieri nella consapevolezza
Che si tratta del principale strumento di inclusione sociale
Tra cruciale importanza per la lingua nei processi di integrazione
è dimostrata anche e soprattutto
Dagli immigrati di seconda generazione ragazzi e bambini nati in Italia da genitori stranieri
Che frequentano le nostre scuole che condividono le stesse aspirazioni gli stessi interessi degli stessi sogni dei loro coetanei di origine italiana
Questi bambini questi ragazzi si sentono legittimamente italiane rappresenta una nuova importante risorsa per il nostro Paese una risorsa che deve essere valorizzato
Ed è proprio per realizzare questo importante investimento sul futuro sul futuro comune
E per rispondere una fondamentale esigenza di giustizia e di equità e proprio per questo dicevo che si pone avviene a mio modo di vedere
La necessità di rivedere l'attuale legge sulla cittadinanza in modo da permettere a recarsi in altri nel nostro Paese o che nel nostro Paese hanno compiuto un ciclo di studi di diventare cittadini prima di raggiungere la maggiore
è necessario farlo affinché la condizione giuridica di quella che è stata definita la generazione Balotelli corrisponde al sentimento nel suo cuore
Affinché questi nuovi giovani italiani non trascorrono gli anni cruciali della loro formazione umana e civile nella condizione degli stranieri o in qualche caso il regime arginati dei diversi
Oltre che della cittadinanza sociale la padronanza della lingua è un presupposto necessario anche della cittadinanza politica
Che vuol dire essenzialmente il coinvolgimento e la partecipazione del nuovi tagliano nella vita della comunità nazionale cui sente di appartenere condividendo nei valori e obiettivi di fondo
Promuovere la conoscenza dell'italiano tra le comunità di immigrati non equivale
A seguire un modello assimilazionista di integrazione
Una impostazione quest'ultima che può essere causa di conflitti e tensioni com'è accaduto in altri Paesi europei che da più tempo rispetto all'Italia si confrontano con la questione delicatissima di che cosa significhi integrazione
Conoscere la cultura e la lingua italiana non deve infatti comportare la rinuncia aprioristica della propria cultura di origine
E il sacrificio per la propria identità storico culturale al contrario deve significare arricchimento più identità i di linguaggi
è un arricchimento per l'immigrato ma a ben vedere anche un arricchimento per la società Crocco solo così si può realizzare un modello di integrazione fondato sulla reciprocità che vuol dire riconoscimento e rispetto
Riconoscimento rispetto indisponibilità alla conoscenza da parte dell'Italia della cultura d'origine delle persone che vivono nel processo di integrazione
E parallelamente riconoscimento rispetto e disponibilità alla condivisione da parte dei giovani immigrati della cultura e dei valori di fondo che sostengono che uniscono la società italiana
Sono già numerosi
I casi in cui si dimostra l'efficacia della fecondità della lingua italiana come strumento di integrazione
Uno dei più interessanti simbolicamente rilevanti e a mio modo di vedere quello degli scrittori immigrati di seconda generazione
Si tratta di giovani nati in Italia può venuti nel nostro Paese in tenera età che hanno sentito il bisogno di raccontare la loro esperienza e il loro mondo in libri scritti in italiano
è un fenomeno nuovo cresciuto negli ultimi anni di rilevante valore culturale e civile
Sono già molte
E questo è un fatto positivo le case editrici che hanno inserito nel loro nelle loro collane narrativa nazionale le opere di questi giovani di origine indicato
Già oggi esiste una letteratura dei nuovi italiani ed è a pieno titolo letteratura italiana letteratura che sta arricchendo di nuove idee nuove creazioni la cultura nazionale
è un aspetto particolarmente significativo e che in questa letteratura non è narrata soltanto l'esperienza dell'integrazione
Non sono espresse anche le sensibilità le culture le memorie dei mondi d'origine che arrivano direttamente senza filtri al pubblico italiano attraverso una straordinaria forza di una lingua diventata lingua comune
è insomma integrazione insieme creazione culturale
L'ho scritto
Una narratrice di origine armena Veronica POR Fabiani con parole
Che considero esemplari bisogna abituare le frasi di radici abbia abituarsi alla nuova terra
In conclusione
La lingua è uno dei migliori e più efficaci strumenti della esperienza interculturale
è il veicolo per camminare insieme e per costruire un'Italia che siano nuovo più libera più dinamica più fiducioso nel futuro
Deve essere impegno comune delle istituzioni ecco perché la Camera è lieta di ospitare questo convegno della società civile
Di importanti organizzazioni culturali come la Società Dante Alighieri impegno comune far sì che le radici
Cui Padova giovane scrittrice Italo almeno siano sempre più robuste e solitamente innestate in una terra di diritti di libertà e di opportunità grazie e cedo la parola all'ambasciatore
Sono molto emozionato non sono abituato a parlare in un luogo così
Illustra Augusto voi mi scuserete se tramite mozione però sono anche molto anziano quindi
Un una serie di cose che
Richiedono la vostra indulgenza
Onorevole presidente della Camera
Dei deputati
Illustri relatori gentili signore eh signori
Sono davvero lieto di intervenire in un'occasione così importante
E su un tema così attuale come il rapporto fra la lingua l'immigrazione e integrazione
Noi d'Italia che era
è stato per decenni un Paese di emigrazione
è diventato da
Penso però che
Un decennio e mezzo puntualizza di immigrazione non ce ne accorgiamo poco facciamo finta che questo
Non sia
Fatto
Così
Nuovo è così importante
L'attenzione all'esigenza di kit necessità soprattutto di lavoro si trova oggi a lasciare il proprio paese
Accompagna la missione della Dante Alighieri fin dalle origini
Fu così quando a partire per tre
Allora lontane Americhe erano
Nostri concittadini
Sì l'andante sosteneva
Con iniziative come le biblioteche di bordo voluto il Benedetto Croce probabilmente non molti
Se ne avvantaggia vano perché erano moltissimi degli analfabeti
Nostro
Trote comunque proceda buona
Era vicepresidente della Dante Alighieri
E
Nella stessa attenzione
Con cui da Dante oggi si rivolge a chi per le medesime ragioni si vede costretto a lasciare la propria terra per cercare in Italia un futuro migliore
Niente antica della nostra convinzione è sempre stata una
Nel processo di integrazione in ogni processo diventato un concreto miglioramento delle condizioni di vita di lavoro dei migranti
Le dimensioni della cultura e dell'istruzione sono imprescindibili
Ed entrambe passano per la conoscenza della lingua
Oggi come ieri varie il programma illustrato dal Primo Presidente della Dante Alighieri Ruggero Bonghi nel discorso tenuto al primo congresso nel mille ottocentonovanta
Fonderemo scuole scriveremo espandere molitori istruiremo librerie stabiliremo premi apriremo relazioni difenderemo interessi legittimi salveremmo diretti
Per tutte queste ragioni da Dante a seguito del fenomeno dei grandi movimenti migratori verso l'Europa che dagli inizi degli anni Novanta hanno fatto il nostro Paese un punto di approdo dell'immigrazione straniera
Gran parte in questo lavoro è stato avviato più di quindici anni fa in applicazione delle leggi Turco-Napolitano prima
E Bossi Fini trovi con d'allora Dipartimento degli affari sociali e poi con la direzione generale del Ministero del lavoro con la formazione in loco di maestranze in Tunisia Marocco Moldavia Sri Lanka
Bulgaria Egitto l'Argentina Perù ed ancora altri Paesi
In questa direzione
Resta chiara che il rapporto di collaborazione costante e proficuo con il Ministero degli esteri e determinante per lo sviluppo delle di sinergia e nella promozione del sistema Paese io
Fatto il diplomatico più o meno Lanza tutta la mia vita IRI penso che
Sessanta che sono presidente da Trieste ormai denutrizione moltissimi anni no ho cercato di
Alleviare il Ministero degli esteri della
Parte culturale Ministero degli esteri deve fare la politica estera
Non
Sempre lievi e sempre risulta più difficile fare
Equamente la politica e cultura
Di fondamentale importanza infine è stata lo sforzo congiunto con le Università per stranieri di Perugia di Siena e con l'Università di Roma Tre
Per la definizione delle linee guida del decreto quattro giugno due mila dieci del Ministro dell'interno
Molto importante da questo punto di vista
E la nascita del progetto lingua italiana
Dante Alighieri prive emendamento nel quale si svolgono attività di carattere scientifico per la diffusione dell'insegnamento e della conoscenza della nostra lingua
La produzione materiali didattici pubblicazioni scientifiche la realizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento per gli insegnanti l'avvio di progetti di formazione linguistica e professionale per i migranti
Sono le attività attraverso cui si declina l'impegno della Dante Alighieri
Per la costruzione di una società plurale in cui l'italiano sia il luogo della dell'incontro con i nuovi cittadini
Tutto questo non sarebbe stata possibile senza prezioso impegno nelle nostre quattrocentoventitré sedi all'estero né degli ottantotto comitati diffusi su tutto il territorio nazionale
Organizzano periodicamente corsi di lingua
Italiana per stranieri nel due mila e undici sono stati venti comitati italiani impegnati
Nella nella realizzazione dei progetti dedicati alla formazione di
I cittadini immigrati in collaborazione con le Province le Regioni eccetera
Allo studio della lingua e sono stati ordinati in molti casi per corsi di formazione professionale servizi di accoglienza emigrazione linguistica e culturale iniziative didattiche Iraq
Donne e minori
I naturalmente la certificazione pulita grazie alla quale lo stesso anno è stato possibile svolgere
Esami codificate riconosciuti di competenza in lingua italiana in quarantotto città del nostro territorio in collaborazione con università scuole camere di commercio e centri territoriali e il Ministro dell'istruzione
Siamo ben coscienti quindi quanto alla conoscenza della lingua italiana sia uno strumento prezioso per inserirsi nella nostra società e condividerne i principi
A cominciare da quelli espressi dalla Costituzione come spesso ci ricorda fortunatamente
Il Presidente della Repubblica Napolitano grandissimo Presidente molto di quel che è stata fatta fino ad oggi è stata opera di volontariato
Primaria risorsa della Dante Alighieri ma altrettanto si è compiuto grazie al supporto dei docenti qualificati provenienti dal mondo nella scuola nell'università
L'entrata in vigore del decreto presidenziale del quattordici settembre due mila undici sull'accordo di integrazione infine ha reso ancora più centrale la questione l'apprendimento linguistico da parte dei cittadini stranieri
Oggi manca oggi possiamo dire che la lingua
Italiana è la sfida del Presidente del prossimo futuro
In termini di accoglienza e di integrazione ma anche per dar vita ad una società più coesa e più dinamica in cui percorsi virtuosi di insegnino inserimento di cittadini stranieri servano da stimolo per costruzione del predetto il civile
Più ricco
Più consapevole del fatto che la diversità innanzitutto un'opportunità di crescita e il cambiamento
Per tutti
Grazie mille dell'Antitrust
E all'ambasciatore Bottai
A questo punto la regia anche senza le telecamere passa ad Angelo Polimeno prego grazie buongiorno a tutti grazie di essere tutti i numerosi e la conferma dell'interesse che c'è intorno a questo argomento prima di proseguire con gli interventi degli altri relatori
Un piccolo intermezzo una piccola chicca possiamo definirla un'intervista al filosofo Gimondi Bauman
Filosofo di fama internazionale tutti lo conosciamo dobbiamo questa intervista alla una collaborazione tra la Società Dante Alighieri all'associazione integrazione
Questo naturalmente è un estratto questo vedremo tra poco ne è stato l'intervista più lunga e molto interessante
E è Baumann tra le altre cose risponderà a una domanda centrale e cioè il il problema del immigrazione così
Alla nostra attenzione da alcuni anni è un tema destinato un qualche modo un po'a svanire oppure ce lo porteremo avanti nel tempo ancora per molto
Non vi svelo la risposta e vediamo il filmato invece dopo posiamo con interventi grazie
Il suo sigillo sulla società liquida essenza della crisi del mondo attuale costituisce ormai un assoluto della cultura internazionale
Insieme alle proferite letture dei fenomeni migratori agli studi sull'ambivalenza all'indagine e sulla post-modernità
Fino a Trigoria delle tante morti o a quella più recente sugli analgesici morali
Sì bomba umana classe mille novecentoventicinque intellettuale di Natalie polacchi che di anni a ebreo
è uno dei padri del pensiero contemporaneo docente di Sociologia sin dai primi anni Settanta all'università inglese Denis citato quei tuttora vive ha scritto una sessantina di libri dove capitalismo globalizzazione identità ed etica costituiscono le materie più frequentate
Allora benvenuto promesso Baumann ha innanzitutto la ringrazio per averci concesso questa intervista che sarà trasmessa il prossimo cinque luglio nell'ambito del convegno lingua immigrazione integrazione
Presso la Camera dei deputati promosso dalla Presidenza dalla Camera deputati in collaborazione con la Società Dante Alighieri e passiamo alla prima domanda nel suo la società sotto assedio lei scopre il libro i veri una storia universale di cantare in cui filosofo illuminista tedesco
Offre una semplice ma geniale constatazione cioè viviamo tirato fuori pianeta
Che è una sfera e quindi ci spostiamo sulla sua superficie perché di fatto non abbiamo altro posto dove andare ecco tutto ciò rappresenta una sorta di obbligo civile la contiguità cioè siamo di fatto obbligati a stare insieme
Basta temo che la questione dell'immigrazione credeva molti conflitti in questo secolo è una condizione che continuerà ad esistere si può sperare che non esploda
Ma persisterà sottotraccia non possiedo una ricetta per gestire questa situazione e non credo che ne esistano per risolvere i problemi sociali dobbiamo trovare la migliore modalità di gestione con la consapevolezza anche di sbagliare spesso nei nostri i tentativi vorrei citare la proposta avanzata dal sociologo Richards nette che ci invita a vivere costantemente con gli stranieri non ogni tanto ma in maniera definitiva quindi vivere appieno quello che io chiamo il mondo dia Stolvizza alto
Ogni grande città del mondo al giorno d'oggi una collezione di di Astorre Gobia storia di religione di linguaggi di culture divenire
Come vivere al meglio tali condizioni straniere
Ha elaborato una formula tripartita Crivo adatto leggermente verso i cittadini stranieri ci vogliono informalità apertura e cooperazione
Informalità significa che non servono norme scritte le regole emergono nel corso della collaborazione
L'apertura equivale a farsi carico di un doppio ruolo essere insegnanti neanche Allieri perché gli stranieri costituiscono una risorsa culturale con il collaborazione infine non ci sono né vincitori né vinti
Ognuno dà il proprio contributo senza che ci sia la tendenza ad avere ragione e a far sentire il torto negli altri
Dalla collaborazione si lascia sempre arricchiti e nella vita preso cose nuove sono cosciente che la formula la signora generica
Perché non si tratta di un oggetto che si può comprare in un negozio e poi si incontra mettendo insieme i terzi ritengo però che tale formula definisca un orizzonte conferisca un senso di orientamento
E il progresso economico e il mantenimento dell'ordine a tutti i costi producono eccedenza di persone facciamo le stesse cose ma con minori risorse umane egli spendendo meno
Nel giardino ben curato non possiamo tollerare le erbacce che intendiamo estirpare ma se non facciamo entrare altri tre in termini gli immigrati in Europa nei prossimi quarant'anni la popolazione europea crollerà duecentoquarantadue milioni di individui
E possiamo dire addio al giardino curato
Senza immigrati sparirebbero negozi alberghi ristoranti assistenti comodità
Noi ci sentiamo come passeggeri di un aereo che volerà nel cielo che all'improvviso scopre non ritrovarsi su un volo senza pilota
Con le pulci che arrivano da altoparlanti registrate da altre parti
Insomma nessuno è al comando dell'aereo Nilo sta dirigendo verso un aeroporto specifico
Immaginate che tipo di sensazioni sia in una tale condizione noi siamo in una situazione simile
Voli hanno nello spazio virtuale
Sballottati da farsi virtuali
Ma gli strumenti di controllo non sono nelle nostre mani
Quindi non sappiamo cosa succederà
Lei ha denunciato la condizione di milioni di profughi nel mondo che spesso costretti a vivere in quelli che vengono definiti anche i perdenti
Ecco da una parte qual è ad esempio
Soprattutto da un punto di vista dei cittadini qual è il ruolo della paura paura un tema tra l'altro cui ha dedicato il libro paura lineari di grande successo
E qual è invece anche il peso che ha la carenza di Tempio di reti istituzionali gli anche dire di democratiche nell'affrontare i temi dell'integrazione
Associazione osservo
Fino a trent'anni fa le nazioni riuscivano a mitigare le situazioni delle fasce di popolazione più povere grazie allo stato sociale le persone crescevano nell'idea che ha anche quando le cose fossero andate male c'era uno stato
Una comunità che si sarebbe occupata dei loro
Per esempio nell'educazione dei bambini con le tensioni con le cure sanitarie eccetera
Tutto ciò era compito della comunità
Oggi a causa dei vuoti di potere delle istituzioni
I Governi non solo più in grado di farlo trasferiscono all'esterno numerose funzioni viste un tempo come il monopolio dei Governi stessi
Multe di tali funzioni sono oggi privatizzate anche le più sensibili come la sicurezza
Sono state delegate ai mercati o addirittura messe da parte
Così sia oggi un individuo perde il proprio lavoro la conta e sullo dell'individuo non dell'organizzazione delle cose tutto ricade sulle spalle dell'individuo per decreto
Siamo tutti decretati ad essere individui
Come risultato di questa situazione
C'è un sentimento costante di garanzia di paura che investe ogni rapporto sociale le persone sono impaurita e senza sapere esattamente di cosa poi D'Addario
Dell'ovvio Coldiretti sport perché solo tra lo Stato offre
Gli stranieri rappresentano un elemento sconosciuto in una situazione
Forse
Crisi come l'incertezza incarna il pericolo il sospetto dell'altro diventa un fattore antropologico permanente
In ogni periodo della storia l'essere una alla fine spaventato
Alloggi in un periodo in cui il mondo è sempre meno intelligibile
Questo altro ancora più diffuso il più vago quindi abbiamo Pinto
La nostra idea di sovranità è la stessa per quasi quattrocento anni non era tanto la fase due stalli o del mille seicentoquarantotto ogni Governo viene eletto e controllato dai cittadini e da leggi ma oggi questo concetto in crisi
Perché i nuovi grandi poteri globali
Finanza commercio
Terrorismo informazione il traffico d'armi e di droga sono svincolati dall'istituzione politica e dalle leggi della dimensione locale
E proliferano nel CIPE spazio sono questi nuovi poteri a fissare le regole del gioco
Il linguaggio è uno strumento capace di produrre meraviglie permette non solo di dare un numero ciò che esiste anche alle cose che non esistono ancora cioè le nostre rappresentazione percorrono le percezioni viviamo in anticipo sul presente la parte di mondo che sopravanza la nostra esperienza viene definita ideale
Come animali trascendente non possiamo quindi fare a meno del linguaggio e degli ideali
Come insieme a bomba umana vede il futuro
Per poter crescere vuoti e strumentale alla grande domanda per il futuro comune cosa ci sia da fare ma chi lo farà per questioni centrali come ecologia diseguaglianze commercio illegale di armi
Terrorismo eccetera noi possiamo fare poco e la causa e principalmente la crisi della fiducia non abbiamo più fiducia nello strumento dell'azione cioè il Governo locale
Non perché sia corrotto pur stupito proprio per l'insufficienza del potere nell'introdurre cambiamenti le nostre crisi della fiducia della crisi degli strumenti dell'azione
Senza strumenti e le persone perdono anche le forze e non si impegnano più perché sarebbe uno spreco di energie
Ciò che sta succedendo perché in questa situazione le persone stanno sperimentando vie alternative personali di azione
Così si scende in strada ci si sistema in modo permanente in piazze pubbliche e si rimane lì finché le richieste non vengono accolte abbiamo esempi come la primavera egiziana le varie Occhiuto hai lo si impegna grosse
Sono tentativi spontanei di trovare vie alternative di connettere i piani e desideri
è troppo presto per giudicarne gli affetti anche se non ne vediamo Molteni finora
Professore grazie per la disponibilità I miei saluti si associano quelli dei partecipanti al convegno
Grazie per la vostra attenzione e arrivederci
Spiega l'Associazione integrazione per questo contributo proprio realizzato appositamente per questo nostro incontro e adesso continuiamo con gli interventi e gli altri relatori e parliamo
Innanzitutto di numeri per capire meglio di che cosa stiamo parlando della dimensione del del problema che stiamo affrontando e allora
Interviene adesso Gian Maria Fara che il Presidente editori stesse lo ricordo il primo istituto di ricerca che si è occupato proprio di emigrazione prego
Grazie buongiorno
A tutti certo che parlare dopo Bauman è una grande occasione non è cosa da poco
E per questo e naturalmente
Secchiaroli stimola stimola per questo è e per molti altri motivi ore vorrei ringraziare
E la Fondazione Dante Alighieri Ennasser curarla Dante Alighieri per nell'organizzazione di questo incontro e il Presidente della Camera e Camera dei deputati per averci
Ospitato ma vorrei ringraziare con particolare enfasi che se mi consentite anche affetto il Presidente Fini
Per il fatto che segue questo tema per il tema dell'immigrazione con grande coerenza e con grande costanza
Sin dai primi anni Novanta io mi ricordo le prime discussione col Presidente
Data non novantatré novantaquattro appena dopo la svolta di Fiuggi
E io ero un suo interlocutore nel senso che mi tartassata
Chiedeva dati informazioni a dimostrazione
Di un interesse
Anche
Non ero contrattualizzato che anche di una certa lungimiranza perché si capiva sin da allora
Che il problema sarebbe diventato un problema centrale io sono felice di essere questa mattina anche perché l'Eurispes sin dalla sua nascita nel Milano centottantadue
Ha cominciato ad occuparsi si è occupato dei problemi di immigrazione forse il primo istituto di ricerca
è
A affrontato con una certa
Perseveranza questo tema mi sarebbe piaciuto parlare a braccio perché
Avrà avuto naturalmente tante cose da dire
Vista la frequentazione del del tema tuttavia i tempi e sono quelli che sono stati ridefiniti a me è stato chiesto di produrre
Un po'
Bivacchi un po'di numeri anche qualche osservazione se me lo consentite quindi mi sono affidato ad un
Canovaccio ad un intervento scritto che per quanto la mia memoria sia buona non riuscirei a ricordare tutti i numeri che vi darò quindi
Nei prossimi minuti darò un po'di numeri spero utile siccome
Che siano quelli buoni insomma
Bene
Dopo essere stata
Per anni un'eccezione nel panorama europeo anche l'Italia oggi ha una importanza è meta di immigrazione per anni non siamo stati una sorta di piattaforma nel Mediterraneo arrivavano da noi ma erano di passaggio
Gli immigrati puntavano a raggiungere altre mete del nord Europa il Canada degli Stati Uniti oggi invece siamo diventati una meta di immigrazione stabile la presenza e perché la presenza straniera trasformato
In modo significativo l'aspetto della vita del Paese
I ritmi di questa crescita sono destinati a Roma a rallentare fisiologicamente rispetto al trend degli ultimi anni ma il peso della presenza straniera sul territorio nazionale continuerà ad aumentare
Dando vita ad una società sempre più multietnica ed eterogenea vere e proprie intreccio di culture religione
Il fenomeno migratorio nel nostro paese
Continua però a mantenere le sue peculiarità
L'Italia inalazione europea in cui è più alto il numero degli immigrati clandestini ancora
Nel nostro Paese c'è una forte presenza clandestina ma anche l'incidenza degli immigrati disoccupati o che lavorano in nero
Gli stranieri regolarmente residente in Italia sono quattro milioni cinquecentosettanta mila trecentodiciassette latore
Al primo gennaio due mila undici e corrispondono alla sette virgola cinque per cento della popolazione complessiva erano
Il sette per cento solo l'anno precedente che mia crescita di mezzo punto in un solo anno la presenza straniera rispetto all'anno precedente aumentata del sette virgola nove per cento
Gli immigrati sono aumentati nell'ultimo sì decennio di circa quattro milioni di questi oltre quattro milioni e mezzo
Solo seicento mila sono cittadini Italia pende una forte presenza però ancora una scarso peso sul fronte l'accetta della cittadinanza
Il fenomeno migratorio che sta interessando Rita negli ultimi decenni assume quasi sempre nella sua evoluzione
Una dimensione familiare pur trattandosi prevalentemente di un'immigrazione per lavoro agli stranieri giunti sul territorio fanno seguito nella maggioranza dei casi altri componenti della famiglia in tempi
Abbastanza rapidi
La composizione anagrafica della popolazione immigrata presenta caratteristiche significativamente diverse da quella italiana
Il ventidue per cento gli stranieri residenti sono minori i residenti di seconda generazione ammontano a seicentocinquanta mila ottocentodue la media dei TAR degli stranieri residenti di trentuno virgola otto anni a fronte di quella ben più elevata di quarantatré virgola cinque anni degli italiani che vuol dire che loro sono giovane e noi
Siamo vecchi pensa quello che diceva Baumann sul futuro
In un
Paese sempre più vecchia appunto
Solo il due virgola quattro della popolazione straniera in Italia a più di sessantaquattro anni il tredici virgola nove per cento del totale dei nati in Italia nel due mila dieci ai genitori stranieri
Di
Se
Tredici virgola nove per dodici per cento genitori stranieri
Gli immigrati su un altro fronte quello del mercato del lavoro
Rappresentano ormai il dieci per cento della forza lavoro sono oltre due milioni di persone occupate oltre la metà cinquantanove virgola quattro per cento lavora nel settore dei servizi il trentasei virgola tre nell'industria
Quasi
La metà dei quali nelle costruzioni il quattro virgola tre in agricoltura gli stranieri prestano assistenza avvenne due milioni e mezzo di famiglie Italia
Nel nostro Paese si contano inoltre
Circa duecentotrenta mila titolari di imprese straniere è cresciuta in maniera esponenziale in questi ultimi anni una presenza anche sul fronte bella
Della produzione sebbene diversamente dagli stereotipi gli stranieri residenti in Italia abbiamo un livello di istruzione medio-alto il quaranta virgola tre per cento ha un diploma di scuola superiore il dieci per cento una laurea quindi al di sopra dei livelli italiani
La larga maggioranza lavora come operaio artigiano svolge svolge professioni non qualificate
La crisi degli ultimi anni
La crisi economica al cui esito il divario tra il livello di istruzione degli immigrati e la loro condizione occupazionale
Ammonterebbero al dieci virgola quattro gli stranieri sotto comparati a fronte del tre virgola sei per cento degli italiani
Significativo è anche il gatto retributivo tra stranieri e italiani retribuzione netta mensile media ammonta a novecentosettantatré euro per gli stranieri a mille duecentottantasei euro per gli italiani
è vero che ciò è dovuto in buona parte alle caratteristiche dei contratti nazionali del lavoro italiane normalmente come sapete gli stranieri possono contare su una minore anzianità che secondo i nostri contratti nazionali dal diritto a minori scatti retributivi
Il modello contrattuale Standard italiano nella sua rigidità però non è la sola causa il divario nelle retribuzioni tra italiani e stranieri si accentua infatti significativamente all'aumentare del titolo di studio dei lavoratori
Un'altra ragione è strettamente legata alla posizione sfavorevole degli stranieri rispetto agli italiani sul mercato del lavoro
Siamo di fronte ad una condizione di debolezza che per certi versi si può tradurre anche in ricattabili età
Poiché il fatto di avere un lavoro è condizione necessaria per uno straniero per rimanere in Italia la sua posizione rispetto al datore di lavoro e di particolare necessità e dunque di svantaggio
Per questo spesso gli stranieri sincrona forzati ad accettare le condizioni anche svantaggio serve loro datori di lavoro non solo in termini
Di retribuzione quindi inquadramento tipologia di mansioni incidenza degli infortuni nella popolazione immigrata non fanno che confermare questa posizione di debolezza
Io ho sempre detto
Schermi italiani sono afflitti
Da dalla da da una sindrome non può non proprio positiva è che la doppia articolazione la morale da una parte condannano
Criticano la presenza degli stranieri non è nel nostro Paese il nostro territorio e dall'altra prima possono li sfruttano adeguatamente
Questo stato di cose molto spesso
Fa scartare una sorta di concorrenza al ribasso per il lavoro tra stranieri e italiani con conseguente abbassamento dei livelli retributivi di tutti i lavoratori
Un miglioramento nell'attuale situazione potrebbe derivare da una graduale professionalizzazione dei lavoratori stranieri data attuali però
Non incoraggiamento e stabile direzione nelle aziende italiane l'investimento nella formazione professionale per i lavoratori immigrati ancora molto scarso
In questo quadro non facile la crisi ha colpito in modo evidente livelli di occupazione degli stranieri ma in misura significativamente differenziata in relazione alla nazionalità relativi settori di attività
I contraccolpi sono stati forti per albanesi e marocchini occupati prevalentemente nel settore industriale per i cinesi
Moderato invece l'impatto sul tasso di occupazione di filippini polacchi e ucraini comunità che vedono
La prevalenza della componente femminile impegnata nei servizi alle famiglie quei due milioni e mezzo di cui parlavamo prima la cui richiesta rimane stabile anzi un tendenziale aumento con
L'aumentare dell'età media della popolazione
La maggiore flessibilità degli impieghi degli stranieri e la loro maggiore disponibilità ad accettare occupazione sotto qualificate condizioni sfavorevoli
Influiscono positivamente sul tasso di attività complessiva della popolazione immigrata tra gli italiani la quota di di disoccupati transitati nell'inattività arriva
Al trentasette per cento tra il due mila nove due mila dieci fra gli stranieri si ferma
Al ventotto il tasso di disoccupazione degli stranieri al nord dove sono più presenti nel due mila dieci è stato del dodici virgola otto cinque punti percentuali in più rispetto alla nel due mila dieci rispetto al due mila otto il tasso di disoccupazione straniero sul territorio nazionale e dell'undici
Punto sei per cento
Gli stranieri come risorsa per per il Paese diversi studi tra i quali pelli della Banca d'Italia hanno posto in evidenza la funzione
Complementare dei lavoratori immigrati in grado tra l'altro di favorire migliori opportunità occupazionale per gli stessi italiane
Venendo essi a mancare Baumann e ce lo ricordava se non ci fossero loro
Nei settori produttivi considerate non appetibili agli italiani agricoltura edilizia industria settore di cura della persona il Paese avrebbe forti difficoltà ad affrontare il futuro
Secondo le stime di Unioncamere gli stranieri regolarmente residente nel nostro Paese contribuiscono per oltre il dodici per cento
Alla formazione del PIL l'attraverso il lavoro dipendente autonomo al dodici per cento equivale considerando che
Il PIL del mille cinquecentoquaranta miliardi un punto di PIL cioè quindici miliardi equivale a circa centottanta miliardi
E scusate se è poco
L'insieme dei dati sulla presenza stranezza né in Italia indica con chiarezza che per lo Stato italiano gli immigrati sono una vera e propria risorsa
Anche in termini contributivi e previdenziali versano infatti nel alle casse pubbliche più di quanto ricevano come fruitori di prestazioni di servizi sociali
Si tratta di quasi undici miliardi di contributi previdenziali e fiscali l'anno che hanno portato al risanamento del bilancio del nostro INPS
E dichiarano complessivamente al fisco oltre trentatré miliardi di reddito la
I residenti stranieri inoltre sono oggi protagonisti attivi
Dei consumi e della vita economica generale del Paese non a caso il mercato rivolge sempre maggiore attenzione a questo target commerciale delle offerte mirate della compagnia telefonica lo spazio crescente
Conquistato nell'offerta delle catene alimentari per citare due fra gli esempi più evidenti
Un altro dato interessante l'otto virgola sette per cento delle abitazioni acquistate in Italia nel due mila dieci avuto un compratore un compratore
Un compratore straniero
Mi avvio alle conclusioni
Beh
Si è parlato si parla in questo incontro di lingua di immigrazione di integrazione
Le dimensioni del fenomeno immigratorio dimostrano che la componente straniera della nostra popolazione non rappresenta più una minoranza da immaginare ma una parte attiva sempre più consistente di una società multietnica
La società italiana come molte società occidentali moderne si presenta da decenni come un meccanismo crespelle spietatamente che non riesce ad inserirsi nei suoi ingranare
I cittadini stranieri sono forse i più esposti arrestare vittime di questi meccanismi a ritrovarsi a margine della Società dunque ancora più diverse ma ancora più a rischio di emarginazione
Le condizioni caratterizzate da precarietà lavorativa e sociale se non di esclusione di emarginazione in cui vive un gran numero di immigrati che rallentano o impediscono il processo
Di integrazione per questo l'Italia ha ormai assoluto bisogno di buone politiche per l'integrazione che per risultare efficaci
Dovranno essere realmente organiche cioè affrontare le problematiche che appartengono agli immigrati all'interno dei programmi generali validi per tutti i cittadini relativamente al problema del mercato del lavoro dell'abitazione del sistema scolastico
Creare le condizioni favorevoli all'inclusione significa anche porre le basi più solide basi più solide per la sicurezza
Chi è emarginato infatti è infinitamente più possibilità rispetto a chi non lo è di imboccare il cammino della devianza e l'esperienza insegna che più un gruppo sociale emarginato più è probabile che intraprenda condotte devianti antisociali non solo per le condizioni di vita
In cui versa ma anche per un senso di rivalsa rispetto all'esclusione
Chi non riconosce un territorio un Paese come proprio perché non viene o se ne sente respinto avrà per quel Paese per le sue norme minori dispetto minore interesse a tutelarne i beni e le persone contribuire alla sua crescita al suo buon funzionamento
Esattamente come un contadino costretto a lavorare un campo che non sei suo
E che mi non vede riconosciuto il proprio impegno il proprio essere parte di un gruppo senza la prospettiva di partecipare agli utili
Il proprio lavoro produce senza la considerazione dei proprietari del campo stesso
Riconoscimento e senso di appartenenza sono dunque fattori cruciali per la vera integrazione con benefici per entrambe le parti
Gli stranieri che continueranno a sentirsi estranea in terra straniera distaccati dalla comunità locale saranno nella posizione peggiore per contribuire al bene dell'Italia
In questo senso assumere un ruolo determinante il tema della cittadinanza si tratta del dibattito sullo ius soli dato dalla nascita del Paese come sapete ad affiancare all'attuale ius sanguinis avere almeno un genitore italiano
Oggi infatti
Il paradosso è che ragazzi nati in Italia ma con genitori stranieri non hanno diritto alla cittadinanza mentre gli italiani di terza generazione residente all'estero ne hanno diritto
Senza anche senza aver mai messo piede in Italia senza conoscere la nostra
Molto
Molto raramente la questione viene discussa in modo costruttivo ragionando appunto su tali paradosso e sulle reali conseguenze che lo Stato le cose potrebbe determinare per il Paese in termini di coesione sociale
E di sviluppo al contrario ogni proposta di apertura generato irrigidimenti che sono spesso sto sfociati in prese di posizioni violente si pensi a quando il Presidente della Camera Gianfranco Fini
Ha sostenuto la proposta di riconoscere gli stranieri il diritto di richiedere la cittadinanza dopo cinque anni di residenza invece
Dei dieci attuale la reazione è stato durissima è fortissimo
E concludo infine
Una questione squisitamente culturale
è importante ricordare che l'integrazione è cosa ben diversa dall'omologazione non dobbiamo tendere ad omologare la presenza
Immigrata il nostro Paese agli stranieri residenti in Italia ed essere lasciata all'opportunità di conservare la propria identità culturale solo l'incontro con la sterilità
Consente l'arricchimento culturale derivante da tradizioni costumi conoscenza linguaggi differenti dai propri
In questo senso l'immigrazione
Costituisce una grande occasione di confronto e crescita per il Paese che dovrà dimostrarsi capace di cambiare il rinnovarsi nell'apertura nell'accettazione dell'altro da sé anziché arroccarsi in un immobilismo chiusure pregiudiziali
Gran parte del Paese fortunatamente anche grazie al dialogo e al contatto con i nuovi residente di origine straniera ha già dimostrato di essere in grado di farlo speriamo che la politica se quel Paese
Grazia allora
Entriamo sempre più dentro il tema di questo nostro incontro e dopo i numeri così importanti per capire il fenomeno
Ne ha facoltà siamo un altro aspetto altrettanto importante è quello più politico o se preferite geopolitico abbiamo un esperto di questo Lucio Caracciolo a cui diamo la parola che il direttore della rivista Limes prego
Grazie Presidente
Vorrei partire dalla fine dell'intervento amico farà
E cioè dal fatto che l'integrazione non non è omologazione non solo non e non dovrebbe essere omologazione ma direi che
Integrazione è un percorso circolare cioè non è
Un percorso a senso unico in cui tu devi diventare mi o io devo diventare che
è un progetto da costruire in comune
Il fattore linguistico in questo progetto da costruire in comune assolutamente strategico perché la lingua
Ovviamente un fattore di comunicazione ma è soprattutto un fattore culturale cioè ci arricchisce mentre scambiamo
Le nostre lingue
A questo proposito
So che in alcuni Paesi europei per esempio l'idea della lingua e considerato e più
Come un momento di selezione che non ho come un momento di incontro
Su questo si costruiscono delle vere e proprie ideologia e penso al dibattito tedesco sulla laica cultura cioè sull'idea che ci debba essere una cultura guida cui lo straniero deve aderire
In assenza della quale adesione tale straniero non può partecipare della comunità tedesca
Ed è particolarmente singolare che questo dibattito avvenga in un paese così multiculturale e così aperto come la Germania e non solo per
I giocatori della sua nazionale di calcio
Che peraltro abbiamo battuto
Ma
Voglio dire
Questa circolarità del della fattore linguistico
Espressione anche di un nuovo movimento della immigrazione che non è più anche in questo caso immigrazione monodirezionale uno viene da un Paese che arriva in un altro uno viene so dall'Africa o dall'Ucraina e arriva in Italia
E anch'esso sempre più circolare uno arriva dall'Africa o dall'Ucraina in Italia ci sta qualche anno poi se ne torna in Africa o in Ucraina e poi magari ancora torna in Italia
E questo è un fattore estremamente positivo di fecondazione e di scambio
Ed è anche un esempio di quella collezione di diaspora di cui così brillantemente prima Sigmund Baumann ANCI parlava
A questo proposito e quindi nell'idea di una lingua che sia evidentemente un fattore vivo e non un fattore di barriera
Credo che sarebbe forse interessante esaminare la possibilità
Di vedere come non solo noi siamo in grado di diffondere insegnare l'italiano
A coloro che vengono
Qui da noi ma anche come noi possiamo imparare le lingue di chi viene da noi
E quindi mi domando se non si possa creare in qualche modo
Non so in che forma legislativa o informale
Un sistema che appunto prevede la possibilità
Di un vantaggio per lo straniero che viene qui si impegna nello studio dell'italiano
Non solamente evidentemente in termini di status o di crescita economica questo implicito nella conoscenza della lingua nel del Paese in cui si lavora ma anche
Di cedere qualcosa di suo noi
Questo Paese è un Paese che non
Invecchiando diventa sempre più provinciale
Ed è veramente è contro natura rispetto alla nostra storia siamo sempre stati un Paese
Mitizzo fortunatamente era aperto al mondo interessato incuriosito dal mondo e che anche per questo sempre attratto il mondo e le parti più colte
E e più all'avanguardia nel resto del mondo sempre noi riusciamo anche insieme alla diffusione dell'italiano a diffondere le lingue altrui nel nostro Paese ne guadagniamo sotto ogni profilo
Voglio dire che
Anche un fattore se vogliamo di immagine dell'Italia il modo in cui noi trattiamo coloro che vengono a vivere da noi e decisivo per il modo in cui gli italiani che vivono altrove vengono trattati
La nostra immagine nei paesi di provenienza degli stranieri e speriamo molti dei quali diventeranno italiani che sono qui da noi largamente determinata
Dal modo appunto non solamente formale attraverso le leggi ma nel modo anche di socializzazione o di non socializzazione
Che gli stranieri trovano da noi a questo proposito vorrei però mettere un bemolle sulla questione della cittadinanza io sono totalmente d'accordo con il Presidente Fini e con tutti coloro che
Insistono su un'apertura il suo superamento del concetto piuttosto antiquato perché controproducente dello ius soli
Sono però anche piuttosto sorpreso del fatto che questa idea incontri un consenso molto diffuso e incontri un consenso anche fra coloro che certamente non sono sospettabile di xenofobia
E allora mi viene un sospetto e cioè che questa nostra disponibilità almeno
Diciamo come intenzione non ancora suffragata purtroppo da fatti e da leggi di concedere la cittadinanza agli altri
Derivi da un'idea piuttosto bassa della cittadinanza che noi italiani quotidiano
E allora mi domando anche se questa nostra
Io spero presto anche formalizzata
Apertura a coloro che nascono qui e si integrano e vivono con noi
Non debba farci riflettere sulla necessità di rilevare lo status della cittadinanza di tutti degli italiani diciamo di sangue di nascita e dei nuovi italiani di tutti coloro che vivono insieme in questo bellissimo Paese
Vorrei anche
Per concludere
Notare che
Forse non è del tutto evidente in questo Paese
E certamente questo fatto non si riflette ancora nella nostra legislazione magari anche nell'azione politica delle forze politiche italiane quanto strategico sia il problema dell'integrazione e quanto strategica sia la lingua nell'integrazione
Voglio dire che se noi non avanziamo su questo territorio e i dati del professor Fara sono assolutamente esplicativi del importanza della questione siamo condannati a un sicuro
E nemmeno troppo lento declino
Declino economico
Declino culturale
Declino politico
Questo qualcosa di che spesso nei convegni CIG ripetiamo elettricisti affrontiamo addosso ma non mi pare che sia diventato in qualche modo senso comune
E questo credo che sia anche
Uno dei limiti della comunicazione parlo qui anche da giornalista se volete cioè del fatto che questo tema sia relegato o episodi di cronaca che suscitano un interesse immediato
O
Così messo un po'nel colore della comunicazione qui non si tratta né di cronaca né di colore ma di qualche cosa di assolutamente strutturale
E il valore della lingua
E la vita della lingua e la crescita della lingua in questo contesto è strategico
Ed è tanto più importante in un Paese in cui non c'è
Purtroppo
Una
Coscienza di quanto la lingua sia uno strumento non solo in sé ma anche per i suoi derivati fondamentale per il futuro del nostro Paese
Basta vedere ahimè alle dimensioni che ha
Una società come la Dante Alighieri
A petto alle dimensioni perché le sue consorelle hanno in altri Paesi nemmeno necessariamente tanto più
Grandi e importanti del nostro
Non è solamente una questione di bilanci e anche ovviamente una questione di bilanci ma è soprattutto la funzione di una disattenzione
A un aspetto assolutamente centrale per il futuro in un tutti grazie
Grazie a Lucio Caracciolo che in qualche modo ci ha
Lanciato anche il prossimo intervento perché sottolineando importanza
Della lingua ha toccato un altro argomento cruciale che ora andiamo ad approfondire con Massimo Arcangeli che il responsabile scientifico del progetto di lingua italiana per la Società Dante Alighieri e vi ricordo la Dante Alighieri
Oltre quattrocento siti all'estero oltre a quelle italiane quindi Progetto lingue
Molto diffuso è stato anche adottato anche da altri istituti che non sono proprio i comitati Dante Alighieri prego allora massima
Grazie
Giungo i miei
Ringraziamenti personali anche come responsabile scientifico del Progetto lingue italiana per la Società Dante Alighieri che ricorda in prima linea sempre se non c'è una linea nella promozione della tutela
Della lingua della cultura italiana nel mondo per l'opportunità che mi è stata di parlare di un tema che a me particolarmente caro
Che voi svilupparlo brevemente in tre parole che mi sono particolarmente care uno e la lingua è stata già richiamata l'altra la cultura e l'altra dell'identità come parole del noi
Sono molte le lingue del parliamo ce ne dobbiamo convincere perché il modo in cui si ma non esiste
Nessuna lingua è un'entità monolitica ma è un insieme di tante possibilità di tante realtà dispersive
Se noi ce ne convinciamo se cominciamo a dialogare già con gli stessi cioè se ci rendiamo conto che noi stessi siamo il luogo di tante lingue di tanta verità linguistiche allora il dialogo inizia già dentro di noi
è un vero dialogo si fonda proprio sulla consapevolezza della cooperazione nella diversità
Se s'cominciamo da noi l'ardire già spianato è più facile nel resto qualche mondo sarebbe un mondo nel quale si dovesse parlare un giorno una stessa lingua unna
Uno scenario che è stato evocato più volte penso sia un linguista famosa come degli Kristol che ha detto che fra cinquecento anni fosse tutti ci troveremo parlare una sola lingua e non voglio pensare uno scenario del genere
Perché io credo che nessuno sarebbe disposto a rinunciare un patrimonio così inestimabile come la diversità linguistica
Ecco la stessa globalizzazione che molti ci hanno detto negli anni avrebbe fagocitato il mondo in realtà non è vero il mondo che esiste la globalizzazione siamo già nel post localismo
I nuovi media non internet in testa avrebbero dovuto indebolire la diversità linguistica la stanno alimentando perché le resistenze sono interviste se al mezzo come è sempre avvenuto nella storia dell'umanità
Si penserà anche la stessa lingua inglese alle varie forme di contaminazione che spesso spavento non gli stessi
Anglofoni
Pensiamo al c'è PC inglese giapponese insieme pensiamo ai lobbisti allo spento riuscì ecco è tutto un fiorire di tante e tante designazioni il cui comune denominatore dopo la presa d'atto di una sostanziale contaminazione
Una lingua insomma ci parla dissi e anche del mondo esterno sì ci pare una scelta riflettere sul mondo ma ci aiuta a riflettere soprattutto su di noi si cominciamo a sviluppare il dialogo già di numeri
E allora la lingua chiama in gioco l'identità
Se riconosciamo anche questo cioè se ci convinciamo che come con la lingua il rapporto con i stessi in un aeroporto di uno a uno
Non è un percorso lungo un vicolo cieco non è una strada a senso unico nella trafficatissima relazione uno a molti perché tutti abbiamo moltissime identità
E all'interno di nuovo inizia libere il via vai e se anche in questo caso non iniziamo a dialogare già dentro di noi ce ne convinciamo e più semplice poi poterci spendere
Il dialogo anche sul piano di un concetto così pesante talvolta come d'identità
Ecco perché talvolta quando posso preferito sostituire il termine identità con quello di identificazione sono due concetti che non sono perfettamente sovrapponibili
Però
Quando posso lavo sostituirei volentieri il termine identificazione quello di identità
Perché l'identità in fondo una proiezione di quello che siamo
L'identificazione una posizione del modo in cui gli altri ci guardano
E quindi un certo senso anche il modo in cui gli altri guardano a quello che sappiamo noi stessi di noi
L'identità appartiene a me certo identificazione appartiene forse al mondo che si è fatto l'immagine di quello che io sono
E di come io stesso talvolta mi percepisco
Non è poco non è poco anche riflettere su concetti così elementari in un mondo troppo spesso dominato dai conflitti o anche da una visione un delicate
O in tempi così avvelenati talvolta dagli antagonismi esasperati
L'identificazione accorda lancia dal mio prossimo al mio interlocutore e io ne tengo volentieri non una una sci ma di questo accordo l'altra spero che la prendo a luglio aiutandomi a riconoscermi se io mi riconosco in lui
Lucio riconosce in me
Identificazione un ponte un ponte fra diverse culture tra diverse civiltà e ed è un ponte contro la superba rivendicazioni dell'io
Ma anche contro la difesa antagonistica dell'altro anche contro la difesa agonistica dell'altro perché
Se noi la riconosciamo in quanto tale
Favorisce l'integrazione favorisce l'intersezione finisce fosse per favorire addirittura la trasfusione chissà un giorno il trascende mento dirmi se e di ogni altro ricordando proprio il dito di Bauman
Quanto la cultura l'ultimo aspetto di questo
Così attraversamento orario tre lingue tre concetti centrali e sappiamo che sono tanti i canali attraverso i quali passa l'incorporazione di identità nel tessuto sociale di una società di un Paese
L'assegno l'azionismo
Giunte creazionismo possiamo anche aggiungere il melting pot insomma bullo per riprendere due componenti centrali nel mondo nordamericano
Son tutti i modelli modelli imperfetti con i quali noi ci confrontiamo soprattutto in termini di multiculturalismo di pluri cultura Lisma
Dobbiamo fare un salto
Ancora
Più forte per arrivare almeno almeno all'intercultura LIS dove inizia il dialogo vero
Perché non sappiamo quanto talvolta è difficile arrivare a stabilire un dialogo vero
E allora per recuperare avvicina un pochino allora l'ultimo aspetto di questo valere intervento su cui volevo incentiva anni per focalizzare questi tre
Temi parole concetto dobbiamo lavorare continuando la metafora della strada su almeno
Per
Una via di mezzo può quella che è stata definita da Kofi Annan in un discorso di una decina di anni fa la costruzione di una strada a doppio senso
Se solo nell'interporto primo fosse del dialogo diventa davvero proficuo allora fosse il mio sogno che aggiungo lo stesso sogno dei tanti ragazzi migranti
Ricordati dal Presidente Fini il mio sogno è un giorno forse che gli intrecci le intersezioni
Che proprio l'Inter culturismo considera la base per poter fosse poi proseguire verso un mondo o altro possono evolvere verso una fusione
Quella auspicata poco della filosofia transculturale che supera ogni concetto antagonistico agonistico
Ecco fosse quel giorno tra le tante forme di
Ibride diffuse per il mondo saranno diventati invisibili
I punti di sutura ma chiudo
Quel giorno
Non ci saranno più io spero negli io nell'altro ma nemmeno Lido accanto all'altro fosse dovrebbero esserci potrebbero esserci io e l'altro insieme
Allora con una via di mezzo con una strada a doppio senso nel dar forza rappresentativa questo concetto vorrei concludere evocando un alto transito quello di un romanzo
Anzi di un anzi romanzo perché in realtà è molto più complesso di comando comando di Franco con o no il titolo il proprio sguardo di transito
Il protagonista di questo Comando si chiama Aggiano
Parla diverse lingue dovrebbero consentire di accorciare le distanze dagli altri ma sembra che invece queste distanze gli vengano aumentate
Che aumenti aumenti di incomunicabilità che si moltiplichino differenze non riesce a dialogare Giano viaggia per il mondo ne riporta fotografie filmati souvenir ma in realtà nulla porta più
Se non se non partito questo non riporta poi la fine che appunti appunti che consegno al suo Vito un autore perché dia a questi appunti forme dignità di testo
Alla fine gialle dell'uso dei suoi viaggi si rintanati uno angolo di terra il dialogo con il mondo se mai c'è stato un dialogo e definitivamente interrotto è partito dall'Italia aggeggiato per continenti ha gettato la spugna
Decide di sposare la separazione meglio la separatezza dal mondo e si rifugia in un'isola
E continuiamo con i luoghi geografici e l'UPI di attraversamento se il mondo costruisce ponti anziché continuare a scavare fossati certa assicurerebbe le nostre isole dai rischi della marginalizzazione dell'estinzione
Se ognuno di noi di Chivasso il proprio piccolo ponte se cominciasse a dare valore alle relazioni informali con le persone allo scambio di piccole esperienze varrebbe forse un segnale forte al mondo per dialogare si deve essere almeno in due
Se il nostro interlocutore non collabora o collabora poco facciamolo noi il primo passo per arrivare almeno a parlarci a incontrarci e finalmente chissà conoscerci grazie
Grazie a Massimo Arcangeli dal tema della lingua arriviamo naturalmente
Uno strettamente collegato cioè il profilo culturale ed educativo diamo la parola a Francesco Susy che il direttore del Dipartimento dei processi interculturali della diversità di Roma Tre prego
Grazie e tanto vorrei ringraziare
Per l'invito e soprattutto
Presidente della Camera l'onorevole Fini che
Con la sua presenza
A questa incontra attesta
L'impressione che porta a questa questione io per il mestiere che faccio non vorrei però dare nessuna causa mandare qualche informazione
Per così dire problema attizzare
Le cose
Per far fare ha fornito un quadro statistica molto completa
Dalla situazione
Oggetti
Degli immigrati e nel nostro Paese facendo riferimento anche al dossier statistico
Dalla Caritas per il due mila undici anche uno straordinario
Straordinario frumento ha messo a disposizione degli studios al degli operatori ricordo che
I cittadini stranieri di fatto regolarmente soggiornanti nel nostro Paese sono
Fra i quattro milioni e mezzi sorti cinque milioni in valore assoluto
Fra il sette Bellotto un per cento in valore percentuale sull'intera popolazione
Se volessi fare un po'di enfasi dire che una dimensione no
Se poi come tecnico
Intendono le informazioni date dal collega
Faccio riferimento al rapporto del Ministero della pubblica istruzione
Per il mille novecento
Un implicito soglia rilievi con cittadinanza italiana
Presente nella scuola italiana
A
Abbiamo che in valori assoluti questi alieni ci sono quasi settecento trenta mila
In valore percentuale quasi l'otto per cento sull'intera popolazione
Ora
Potrei fare tanti ragionamenti su questo mi limito al problema Pizza
Informarvi del fatto
Che
Gli allievi di origine straniera
Che proseguono gli studi oltre alla scuola media sono per l'ottanta per cento negli istituti professionali
Non ci sarebbe da meravigliarsi se non si ricordasse che in questi medesimi istituti
Erano qualche decennio fa i figli degli italiani che erano caratterizzati e come si dice per condizioni socio economiche e culturali sfavorisce
Nel merito della questione
Vorrei rapidamente
Richiamare
Quando risultò da da una ricerca sperimentale condotta da una dei più geniali accessi togati del Novecento Courteline venti
Ebreo tedesco perseguitato che fu costretto esulare negli Stati Uniti dove fu accolto nelle università dove ha concluso una ricerca sperimentale dalla quale ragionato il tempo non posso
Dirvi come
Venne condotta
Se l'UE studio
Studio la relazione fra gli statunitense quattro sì chiamare delle minoranze di allora chimere che si chiamavano Niccheri
E gli ebrei e arrivo a questa conclusione
Leggo le sue parole hanno un istante disse negli ultimi anni si chiama a principio degli anni Quaranta
Nel negli ultimi anni si è cominciato a comprendere che cosiddetti problemi dalla minoranza sono di fatto problemi dalla maggioranza
Che il problema del micro e quello del bianco che la questione ebraica e la questione dei non ebrei
è talmente una questione di relazione cioè inviterei
Vi ricordo decorso che il jumbo Stars non solo lo straordinario libricino pubblicato con la seconda guerra mondiale disse in modo fulminante
Che se l'ebreo non fosse esistito lo antisemita lo avrebbe inventato
Allora è un problema di relazione
Se è un problema di relazione sono in questione gli stranieri sono in questo è l'Italia
Per gli stranieri
Che sappiamo della grande cultura dall'Asia della Cina
Dell'India
Che per di più non sono Paesi periferici ma sono Paesi con i quali ci si dice che ci dovremo confrontare sempre di più nel futuro
Per non essere accantonando Rizzati nella divisione internazionale del mercato del lavoro
Io penso che un italiano accorto che con laurea della Cina e dell'India non sappia pressoché nuclei
E cosa sappiamo dei nostri concittadini ebrei con i quali conviviamo
Dal due mila anni perché la presenza degli ebrei nella Roma
Antica la più antica che si conosca prima ancora che si innescasse in conseguenza della distruzione del Tempio da parte dell'imperatore Tito
Nell'anno settanta il fenomeno chiamato diaspora io contorto alle ricerche se chiedo a coloro che mi ascoltano quanti sono i cittadini ebrei che vivevano in Italia mi sento a dare le risposte più straordinari
Sono all'incirca trentamila
Trent'anni
Ci sarebbe da sorridere se qualcuno ci dice sono due milioni una forza non potrebbe inserire
Che dentro ad essa è un po'preoccupato per questa presenza alla sovrastima
Cosa sappiamo degli italiani
In questa sede
A cui fa riferimento il cuore l'intelligenza dei quaranta anni privilegio di essere cittadini italiani
Va però detto
Una letteratura infinita negli ultimi venti anni
Studia riflettere sul Lactalis dello Stato-nazione sul localismo sulle piccole patrie formazioni politiche si sono costruite imponendo Ikea
Con una identità italiana e quindi per ricavarne Englaro
Che ci bisogna fare un grande investimento in termini di ricostruzione di una memoria collettiva
In termini di ricostruzione di un'autorappresentazione degli italiani
Metti Armeni della ricostruzione di una grande narra frazione
La narrazione sembra un fatto politico
E per ragioni politiche che si sceglie di dire che veniamo da un certo punto siamo passati per certe tappe per arrivare
A una certa concussione allora ha fatto il Presidente Fini
Faccio riferimento alla Francia
Se uno va in Francia parla Franci essere non volgere computer deve dire ordine terra
Non so pagherà software deve dire lo ci sia
C'erano modo di difendere sulla lingua italiana non passa
Dico la lingua italiana in Italia
Monto va difesa con investimenti adeguati con rapporti con le università
Cioè la possibilità di disegnare
Non ci sono risorse
E io non lo so non sono
Non so non è uno statista né null'altro bisogna fare delle scelte
In questa questione della memoria logica en passant ci sono delle grande rimozioni io non voglio dire
Come debba essere questa memoria non è il titolo non ho la responsabilità posso dire però i buchi
Quella che affronti chiamerebbe le garantire rimozione
Dalla storia nazionale è stata rimossa all'immigrazione la storia dell'emigrazione italiana
Sessanta milioni di persone
Si sono spostati
è stata rimossa parlare di un'altra rimozione
La storia del colonialismo italiano
Si comincia a intaccare solo da poco ed è stata rimossa anche la storia dell'antisemitismo in Italia
Che ha una lunga trecento abitanti che risale a molto prima dalla legge citazione fanno c'è un problema di relazione se questi due soggetti che entrano in relazione non sono sostenuti
è un rapporto suddetto identità
Fra identità
Dice che non esistono quindi c'è bisogno di una grande riflessione fanno cenno che già mi sono preso i miei dieci minuti e quindi mia avvio rapidamente alla conclusione vorrei citare
Il padre Balducci uno straordinario
Prete cattolico che sentisse qualche anno fa prima di morire noi viviamo in un'età planetaria con una coscienza politica
E quindi del ricavato né a voi le conclusioni del filosofo dunque vino e disse che il genere umano non era più una nozione promana affermato accanto
Cioè un postulato filosofico o un'aspirazione etica politica nera divenuta spuntato storico obiettivo
Voglio fare la corona soluzioni sommando i costi Visco mi sento un attimo
E
Come studioso di questioni intercultura se potessi dare un suggerimento teniamoci lontana dalla cultura
Teniamoci lontani anche dal concetto di etnia che viene sciaguratamente utilizzato sui mass media c'è forse un modo politicamente corretto per dire grazie
Se parliamo di uno straniero diciamo uno straniero dalla nazionalità tale o della nazionalità che stiamo attenti anche al diritto la differenza
Faccio riferimento sempre alla Francia agli studi hanno mostrato che in Francia
La rivendicazione del delitto la differenza è diventato una bandiera che è passata di mano
Non è più uno slogan antirazzisti e la paura del meticciato che spinge all'elogio della differenza voi ritenete il nostro minareto e noi ci teniamo il nostro campanile
C'è dietro Lancôme Short selling Inferentia azione
Diciamo etniche è questa la preoccupazione che viene sentita come decadenza come corrompe il mento come smaltimento di valori come perdita dell'identità nazionale
Però su quale base di accogliamo a mio modo di vedere come mostrano gli studi sulla base
Dell'ordinamento dalla Costituzione della Repubblica che prevede diritti e doveri
E dei nostri codici alle del Codice penale non sono consentiti comportamenti come per esempio quelli Gasparri verso le donne che non sono ammissibili nel nostro Paese punto
La ricerca che mostra rapidamente lo dice un segnale sociologo francese storie o le fece una ricerca mi fa sulla seconda generazione dei portoghesi
In Francia
Figlio di portoghesi unicamente siccome era un ricercatore aggiustava fa giaculatorie
Confronto due situazione diverso non era quella di Parigi che non lavorava come un tritacarne alla Gran agli è un altro un buy si forse ci sarebbe passata Antoine risparmi che si chiama tu si scrive Paolo sotto il venerdì
E trovo
Che a Parigi
Dove c'erano ma Ciulla anche
Gli immigrati come mostri perché nonostante
Nonostante il diritto
Il diritto di suolo
Si determina metterlo stessi problemi roba data questa cittadinanza guardate il più rapidamente possibile quanto
Per quanto possano
Sostenere sotto il profilo ritenere coloro che hanno la responsabilità politica in questo paesino invece sarà fatta una politica di valorizzazione
A chi ha messo lingua portoghese insegnata nella scuola qualcuno che era stato all'università si era ricordato che forse era più fine dire piuttosto ampia cultura portoghese e cultura Mussi Italia erano stati valorizzati
Le conseguenze erano apparato sarà
I ragazzi dalla seconda generazione che stavano a Parigi dove erano state malmenati in continuazione si consideravano portoghesi volevano andare in patria
I ragazzi di polli in una certa percentuale si sentivano del tutto francese
Allora non ci dobbiamo riflettere e mi scuso per aver sforato di due minuti e mezzo
Stato perfetto
Grazie ci avviamo alla fine del della al nostro dibattito parliamo di formazione professionale di
Relazione sul sul territorio con Luca Odevaine vicepresidente della Fondazione integra azione
Grazie io vorrei anzitutto ringraziare
Il Presidente Fini per due motivi particolare tuttora aver concesso di ospitare questo questi nostri ragionamenti e in in queste aule in questo luogo che è un po'il
Anzi è il centro alla democrazia
Mi auguro che i ragionamenti che facciamo oggi perni un po'questi per queste mura lascino qualcosa
I rappresentanti
Delle istituzioni ma anche i rappresentanti del popolo che in queste aule a voi modifica come noi e poi
Vorrei ringraziare il Presidente finì per il coraggio che ha dimostrato in questi ultimi anni
A intervenire
Su questi temi con oltretutto una difficoltà che io penso ci sia di una legge che porta il suo ruolo e sulla quale cui non molte volte a
Ha espresso ludico perplessità ma
Ha capito i tempi ha capito le modifiche il dei tempi di come l'immigrazione e il fenomeno migratorio sta evolvendo si sta modificando vorrei ringraziare oltre a tutti gli altri relatori in modo particolare ovviamente la Società Dante all'ambasciatore Bottai dottor Masi con cui
C'è una collaborazione continua soprattutto io credo nata perché
Importante come la Dante non solo difendere la lingua ma
Apre la lingua italiana
Che ragionamenti che abbiamo fatto oggi dimostrano come questo sia
Sempre portante è una lingua scrissi che va difesa una lingua che va
Aperta come idea di
Contaminazione come idea di condivisione
Baumann nel
Nell'intervento che ha fatto oltre molte cose che ha detto altri tracciato alcune
Questione io credo centrale in questo
In questo tema
Ha parlato di diaspora di una diaspora globale di una
La terra con un globo su cui si muovono le persone per Caracciolo giustamente diceva che il fenomeno è anche circolare le persone vanno vengono io non credo che le persone
Vadano via dal loro Paese per andare in un altro Paese fermarsi liste non ci sono le condizioni di affermarsi in quel Paese molto spesso sicuramente vogliono tornare nel proprio Paese magari vogliono andare in un altro Paese
E
E il fenomeno di emigrazione è cambiato molto negli ultimi anni
Prima sì
Assisteva diciamo sostanzialmente a quella che veniva vissuta con un'invasione dai Paesi poveri del Terzo Mondo ai Paesi occidentali industrializzati
Oggi
C'è differenze in questo oggi alcuni Paesi tradizionalmente
Creatori di immigrazione senza la Cina penso al Brasile sono protagonisti della scena economica internazionale
La crisi
Che sta vivendo l'Occidente in questo momento sicuramente non attrae l'immigrazione economica come
In passato
La delocalizzazione delle merci
Crea lavoro nei paesi da cui originariamente sin grava pensiamo solo al fenomeno
Della Romania pochi anni fa la Romania entra a far parte della Comunità europea e c'è stata un un esodo massiccio da quel Paese nel nostro Paese
Nello stesso tempo gli imprenditori molti imprenditori italiani hanno cominciato a delocalizzare le loro attività verso quei Paesi
E allora anche qui quando lo sfitti ci sono sul tema dell'immigrazione in molti luoghi comuni facevano sedici aiutiamoli a casa loro siamo sicuri poiché la delocalizzazione delle merci sia un aiuto per l'economia italiana
No c'è da chiedersi se questi luoghi comuni poi davvero sono
Anno anno hanno un senso oggi
Altra cosa che diceva Baone io credo molto molto importante la questione anche lui lui parlava dell'aereo senza pilota
Effettivamente
Oggi nel nostro Paese soprattutto
Proprio in considerazione di quella sensazione di invasione che essa è stata vissuta per tanti anni si è cercato di curare una patologia però consentono artici senza
Pensare a una terapia per cui
Agli interventi dei nove si sono succeduti sono sempre stati delle dei tentativi di tamponare una situazione senza sapere davvero come indirizzare le politiche dell'immigrazione
E molto spesso oggi assistiamo a i dati che dava tutto farà tenuto ci debbano far riflettere a degli interventi che poi alla fine hanno prodotto risultati contrari dal punto di vista economico
Il l'immigrazione
Può essere una risorsa se adeguatamente formata adeguatamente indirizzata molto spesso invece
L'intervento dello Stato
Deve sostenere e assistere immigrazione senza invece farla crescere e questo
Io credo che è un punto
è un punto centrale
Integrare vuol dire
Sviluppare la recente ondata di immigrazione dal Nord Africa
E
Alla gestione che c'è stata di questa di questa emergenza così come è stata chiamata
Penso che sia significativa da questo punto di vista a parte diciamo i i primi momenti dopo i fatti del della primavera
Primavera Africana confessata definita
E quindi dopo un primo impatto difficile
Sia finalmente pensato di
Fare un piano che coinvolgesse il Governo
Le Regioni le Province e Comuni quindi tutti gli enti locali tutti quelli che poi sul territorio vivono il fenomeno dell'immigrazione
C'è stata una distribuzione equa su tutto il territorio dei richiedenti asilo rifugiati politici
E da quel momento in poi il fenomeno sostanzialmente sul territorio è stato governato
Sindaci
Di
Piccoli comuni che all'inizio hanno resistito alla
Quasi obbligo di dover ricevere questi cittadini perché è evidente che
C'è un un po'di paura all'inizio perché ci sono servizi sociali da stilare con le risorse che oggi i Comuni hanno e che non sono e che non sono sufficienti
Hanno accolto invece questi cittadini e mi riferisco soprattutto ai piccoli Comuni piccoli comuni dove molto spesso le scuole rischiano di chiudere perché non ci sono
Non Dini che le frequenze noi i dati da questo punto di vista che Branduzzo farà soprattutto rispetto a vita gli immigrati sono sicuramente significativi
Ospedali piccoli ospedali che chiudono perché si abbassa la residenzialità nei piccoli centri
Artigianato altre professioni che di fatto muoiono perché non ci sono più
Non c'è né chi forma né chi vuole apprendere quelle professioni
Ecco
L'innesto di quegli immigrati in questi piccoli centri ha determinato una situazione di integrazione vera sta determinando quella situazione oggi se andate a chiedere a quello stesso Sindaco di un anno fa resisteva
All'innesto di quella piccolo centro per rifugiati politici
E che non voleva realizzarlo andare prove oggi a chiedergli se è possibile chiuderlo pensare di nuovi procuri una chiusura di quel centro sicuramente resisterà gradino perché nel frattempo si è creato
Se locali tutta una serie di meccanismi di integrazione che favoriscono l'economia locale
Il problema è però
Che invece di favorire questo
Con norme generali che che che governi dove il fenomeno
Si cerca di assistere
Oltretutto investendo danaro pubblico nell'assistenza senza invece puntare
Su quelli che sono poi i cardini fondamentali e di cui oggi parlavamo la lingua prima di tutto perché
Non devo ripeterlo io quanto importante
La formazione linguistica per poter integrare un immigrato appena arrivata in Italia lo ricordava
Il Presidente Fini all'inizio ha aperto un permettere quell'altro isolamento e quell'altro esclusione dell'inviato quando arriva nel nostro Paese e poi la formazione professionale
Ecco io credo che in questo
è indispensabile che
L'Italia a livello europeo fascia dei tassi perché molto spesso si dice l'Italia è un Paese di frontiera di fatto lo è il Paese a sud del Mediterraneo più vicino ai flussi migratori soprattutto dal
Dal nord Africa sì da tutelare e dai Paesi poi orientali
è il Paese che per primo diciamo si trova a dover accogliere questi cittadini
Non essere lasciati soli però non vuol dire
Risorse economiche stanziate terrà l'immigrazione vuol dire invece poter
Formare quei cittadini stranieri che vengono al nostro Paese
E
Pensare a una circolazione in tutto il resto dell'Europa di quei cittadini questo io credo che possa essere il ruolo centrale che l'Italia deve svolgere all'interno del Mediterraneo accogliere
Formare
E con un piano occupazionale questa volta di livello europeo ridistribuire su tutto il territorio perché
Lo diceva Paolo loro dicevano un po'tutti oggi
L'immigrazione quando si dice immigrazione una risorsa lo si dice come luogo comune ma di fatto oggi lo è se non si accolgono adeguatamente formati adeguatamente integrati quel milione di cittadini di cui da un parlava prima il rischio di invecchiamento dalla nostra popolazione come tutta la popolazione europea per davvero un rischio molto molto alto
Io
Vi voglio lasciare con una
Brevissima fotografia di quello che invece succede oggi nel piano per l'immigrazione dal Nord Africa è stato istituito in Sicilia a Mineo un centro oggi il più grande d'Europa forse il più grande del mondo
Quel centro sorge in provincia di Catania
In mezzo a
Decine di ettari di agrumeti
Tralascio rimangono sugli alberi nessun raccoglie perché non combinerà accogliere le arance probabilmente gli aranceti sono finanziati con fondi dalla Comunità europea probabilmente degli agrumi per il fabbisogno
Italiano
Saranno acquistati in Israele immagino e due mila persone di ora in quel centro senza poter lavorare
Questo è quello che succede oggi è questo io credo che è quello che
Bisogna cominciare a pensare di dover cambiare
Grazie
Grazie allora siamo arrivati praticamente alla conclusione di questo nostro dibattito perfetto rispetto dell'orario nonostante il piccolo tratto dal professor Sik Sik prima di lasciarci un messaggio un saluto finale del Presidente Fini
Niente paura perché non farò un altro discorso io ho il dovere ma lo faccio in modo sincero
Di rinnovare il ringraziamento all'ambasciatore Bruno Bottai alla Dante Alighieri per aver contribuito all'organizzazione di questa bella iniziativa credo di poter usare l'aggettivo senza alcuna retorica
Ringrazio tutti gli operatori illustri non soltanto per
I loro curricula per nella loro indiscussa professionalità ma anche e l'hanno dimostrato per la qualità degli interventi questa mattina
Voglio salutare un ospite gradito che oggi qui con noi Raduan cow alcuni cittadino italiano origine evidentemente arrabattiamo giordana
è un cittadino italiano è un imprenditore di successo
è un uomo che oggi
Può assumere che assume anche tanti ragazzi italiani italianissimi
Perché lo saluto perché affondato qualche anno fa non un partito
Non si avverte la necessità della proliferazione dei partiti ha fondato un movimento politico la distinzione non è una distinzione solo lessicale il movimento dei nuovi italiani
Lo saluto anche perché penso che la sua personale esperienza possa essere il paradigma di tante esperienze che nel prossimo futuro sempre più spesso incontreremo
Può donne e uomini che vengono in Italia si inseriscono si integrano hanno storie di successo mettono al mondo dei figli che a loro volta diventano cittadini italiani
è già accaduto in altre parti del mondo concludo con una aneddoto che indica comunque una
Prospettiva che considero certa anche per
D'Italia per il nostro Paese
Qualche tempo fa mi trovavo negli Stati Uniti per ragioni istituzionali e l'allora Presidente del Congresso la signora Nancy Pelosi D'Agostino Pelosi D'Agostino evidenti origini italiane che non parla più una parola della nostra lingua
Mi
Accompagniamo al Museo di realizzare la
Che già avevo avuto modo di vedere in altre circostanze e con grande orgoglio mi fece vedere che nel
Elenco di coloro che arrivavano
In quel caso professor Fusillo Abruzzo
Il nonno il bisnonno non ricordo della Nancy
Era registrato era arrivato al porto di avvisare Tanda
Mille ottocentottanta circa
Certamente quel poverissimo italiano partito davvero con la valigia di cartone non è retorica tutto avrebbe potuto immaginare tranne di vedere di
Non l'ha vista ma tranne di pensare che la
Imposte o la pronipote
Un secolo dopo sarebbe diventata una delle donne più autorevoli degli Stati Uniti ancora col cognome italiano Presidente al Congresso
L'aneddoto è chiaro
Accadrà anche in Italia
Inevitabilmente e sarà
Per certi aspetti
La
Conseguenza logica e giusta di un processo di integrazione
Tra qualche tempo avremo a livelli sempre più etica il dibattito nella società italiana
I figli ed umani posti di coloro che sono venuti qui perché cercavano un lavoro esattamente come facevano tanti nostri migranti se ne andavano bastimento oltre oceano perché cercavano un lavoro grazie buongiorno