Tra gli argomenti discussi: Banche, Bilancio, Crisi, Deficit, Ecofin, Economia, Esteri, Finanza, Rassegna Stampa, Spagna.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Buongiorno il contatore di Radio Radicale mercoledì undici luglio questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi l'apertura ci occuperemo della crisi della zona euro negli ultimi due giorni ci sono state
Riunioni dell'Eurogruppo dell'Ecofin si dovevano implementare
I dettagli dall'accordo raggiunto al vertice europeo del ventotto e ventinove giugno si sono prese decisioni anche importanti in particolare
Sulla Spagna agli aiuti per il settore bancario spagnolo e un anno in più di tempo per Madrid per
Riportare il deficit di bilancio sotto il tre per cento ma sui dettagli delle misure che avevano creato più aspettative nei mercati cioè la ricapitalizzazione diretta delle banche il famoso
Scudo antisprechi del bel non c'è ancora un accordo definitivo vedremo la reazione dei mercati nei prossimi giorni le notizie
Gli articoli più approfonditi ritrovate evidentemente sul Financial Times il Wall Street Journal Europe proprio dal Wall Street Journal Europe
Vi proporremo un commento che al merito di essere particolarmente originale particolarmente liberale
Di Brett Stephens che in qualche modo risponde a un'altra scuola di pensiero Paul Krugman NO che Misiani
Lo Stato dei diritti acquisiti come diventare un Paese un continente di servi della gleba democratici e il
Titolo forte di questo
Pezzo in cui
Brett Stephens parla di
Non solo crisi economica ma anche crisi politica sociale e demografica istituzionale morale e intellettuale insomma una crisi di civilizzazione dell'Europa a proposito di
Europa un altro punto di vista un po'originale almeno di questi tempi su un
Tema controverso come l'emigrazione lo dà
Cilia Malmström commissaria europea liberale responsabile del del la questione immigrazione del
Degli interni intervistata dalle mondo oggi l'immigrazione sarà necessaria per l'Europa dice tra l'altro
Cecilia Malmström parleremo
Anche della primavera araba in particolare delle elezioni in Libia e in Egitto riproporremo
Di editoriali il New York Times del Washington post sul al voto
In Libia sabato entrambi questi giornali che hanno spesso punti di vista molto diversi concordano sul fatto che sia un passo avanti importante quello compiuto
Dai libici sull'Egitto invece
Ci sono molti commenti sulla stampa tedesca dopo la decisione del Presidente dei fratelli mussulmani
Mohamed morsi di annullare una precedente decisione di una del dito dell'Alta Corte egiziana di sciogliere il Parlamento eletto
All'inizio dell'anno a sua volta morsi poi è stato risme in titolo dalla
Dalla Corte dall'Alta Corte egiziana per Handelsblatt non è chiaro chi governa l'Egitto tra il presidente generali per la Frankfurter Allgemeine Zeitung la rivoluzione egiziana sta
Prendendo un percorso turbolento ma cominciamo
Che la crisi della zona Euro vi abbiamo già sintetizzato come dire risultati terreni delle riunioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin degli ultimi
Due giorni vogliamo proporvi un commento molto più generale ma
Che al merito di essere quanto meno originale e abbastanza
Liberale e di Brett Stephens columnist del Wall Street Journal lo Stato dei diritti acquisiti come diventare un Paese un continente di servi della gleba democratici
Si chiede presta FS
In apertura quand'è che una crisi economica e più che una semplice crisi economica quand'è che anche crisi politica
E quand'è che qualcos'altro ancora cioè una crisi sociale demografiche istituzionale morale intellettuale insomma una crisi di civilizzazione
I problemi della zona euro non dovrebbero essere difficili da comprendere associate dei Governi che spendono troppo con economie eccessivamente regolate
E presto o tardi il continente era destinato a perdere la fiducia dei mercati normalmente una crisi di questo tipo potrebbe essere risolta facilmente tagliando le tasse riducendo la burocrazia per incoraggiare gli investimenti
L'impresa Lapresa di rischio e invece i responsabili politici europea hanno tentato ogni altra soluzione possibile per i salvataggi seriali all'Unione bancaria
Per evitare di dover affrontare il cuore dei problemi
Il risultato è che la crisi continua a peggiorare in Spagna per esempio la fuga dei correntisti si è accelerata dopo l'annuncio del salvataggio delle banche per cento miliardi di euro insomma
La crisi dell'Europa in più che una semplice crisi economica è anche una crisi politica
La domanda secondo Stephens perché i leader europei non vogliano affrontare i problemi nel modo in cui Margaret Thatcher fece negli anni Ottanta sotto la bandiera del non c'è alternativa non è che gli elettori
Non abbiano dato una chance i politici visto che hanno cacciato
I responsabili uscenti in quasi tutti i Paesi della zona Euro datemi a Dublino e non si può nemmeno dire che i partiti al potere siano così sbagliati vero i francesi hanno appena installato un socialista all'Eliseo ma Spagna e Grecia hanno eletto Governi conservatori
E il Primo Ministro italiano è un tecnico
Altamente qualificato e senza
Senza partiti eppure con solo Mariano Roy Antonis Samaras Mario Monti hanno riprodotto i fallimenti dei loro predecessori in parte è dovuto alle persone
Ma in gran parte secondo Briz Stephens questo riflette l'assunto ideologico che condividono tutti incluse le istituzioni paneuropea in cui operano e gli elettori che rappresentano
I leader europei in sostanza non cureranno i problemi delle loro economie perché
Perché i cittadini che li votano sono drogati dipendenti dai problemi di queste economie in altre parole sono
Dipendenti per i diritti acquisiti dai privilegi di cui godono non si tratta solo di diritti acquisiti di privilegi che gli americani conoscono come la sicurezza sociale gli aiuti agli alle imprese
Si tratta anche
Di sanità gratuita università gratuità settimana lavorativa di trentacinque ore vacanze pagate posto di lavoro a vita
Cercate di modificare anche una sola di queste disposizioni come diversi leader europei hanno scoperto negli ultimi anni e avrete
Manifesti io manifestazioni di massa scioperi rivolte vecchia maniera con l'eccezione di Thatcher prosegue Britt Stephens
Con l'eccezione di Thatcher durante lo sciopero dei minatori nel mille novecentottantaquattro trentacinque nessun leader europeo moderno è stato in grado di resistere alla pressione
Non che gli europei non abbiano la volontà di combattere ogni volta che un diritto acquisito privilegio a rischio come innalzamento dell'età pensionabile da sessanta a sessantadue anni in Francia o la fine del posto di lavoro a vita in Italia
Chi europei sono pronti a fare le barricate
Non difendono solo un beneficio finanziario in realtà stanno anche difendendo
Un modo di essere uno stato mentale la convinzione che tocchi a qualcun altro in particolare allo Stato fornire loro benessere
Il tipico europeo guarda allo Stato per garantire come Stendhal di vita il e il tipico Stato europeo guarda all'Unione europea o al Fondo monetario internazionale o la Banca centrale europea o a Berlino per continuare a finanziare Stendhal divinità che non possono che non può più permettersi
Perfino in questo momento dentro una serie di bancarotte nazionali minacciano una bancarotta collettiva l'attenzione dei leader europei è incentrata più sugli eurobond che sul tentativo
Serio di ridare vigore all'economia ecco perché questa
Crisi secondo ben Stephens
è destinata non risolversi rapidamente così tra l'altro il Wall Street Journal o un altro punto di vista originale in qualche modo
Liberale coraggioso
è quello di Cecilia Malmström che intervistata dal mondo oggi non parla tanto della
Della crisi della
Non non parlano della crisi della zona euro se non per accenni ma di un'altra questione molto controversa all'immigrazione
L'immigrazione che sarà necessaria per l'Europa questo il titolo virgolettato le Monte chiede alla commissaria europea responsabile degli Interni
Si chiede innanzitutto conto in qualche modo di alcune dichiarazioni in passato il dibattito su Schengen è stato provocato dalla primavera araba il dibattito che ha portato in sostanza alla
A una chiusura del delle frontiere intra europee
A questo proposito dice Le Monde lei Cecilia Malmström ritiene che l'Europa abbia mancato un'opportunità storica perché e
Marson risponde il fatto che nel nostro vicinato immediato quello più prossimo delle popolazioni facciano pacificamente cadere delle dittature e reclamino libertà e diritti umani
Un evento maggiore ma cosa abbiamo detto noi a questa gente che si ispirava i nostri valori
Abbiamo detto che siamo in crisi e che abbiamo paura di ondate bibliche di immigrati notate però che solo il quattro per cento di quelli che sono fuggiti dalla Libia si sono diretti verso l'Europa
Nostra attitudine ha provocato un deterioramento delle nostre relazioni con queste Paesi e creato un sospetto
Piemonte allora prosegue
Sottolineando che Malmström recentemente ha dichiarato che l'immigrazione per l'Europa non era una minaccia ma un'opportunità perfino un fattore di crescita
Mettendosi in controtendenza rispetto a quanto
Dicono gli altri leader europei a marzo mi risponde l'immigrazione e necessaria
In particolare vista l'evoluzione della democrazia demografia nella maggior parte dei nostri paesi europei si stima che nel due mila e trenta senza nuova immigrazione la popolazione europea unità di lavoro sarà diminuita del dodici per cento
Alcuni imprenditori mi raccontano delle loro difficoltà nell'assumere personale qualificato nonostante la disoccupazione sia al massimo
La Germania manca di ingegneri di qui al due mila venti nel settore europeo della sanità mancheranno due milioni di persone
Un rapporto dell'OCSE dimostra che molte persone suscettibile di emigrare sono meno interessate l'Europa è molto di più al Brasile Canada all'Australia perfino all'Angola Mozambico
Questo a termine potrebbe causare all'Europa enormi difficoltà così tra l'altro Cecilia Malmström
Intervistata da le monde allora andiamo alla primavera araba in particolare la Libia le elezioni di
Sabato che
Sono commentate molto positivamente dai giornali americani per esempio il New York Times a in un editoriale
Ritrovate oggi sull'Herald Tribune dal titolo il voto per l'Assemblea nazionale un importante passo avanti scrive
Il quotidiano libera di New York che liberati dalla repressione del colonnello Gheddafi quasi uno virgola otto milioni di libici circa sessantacinque per cento degli elettori registrati sono andati alle urne
Sabato nelle prime elezioni libere del Paese da decenni a questa parte
Si tratta di un risultato incoraggiante perché l'elezione di questa assemblea nazionale lezione giudicata come ragionevolmente libera e corretta dagli osservatori indipendenti non era scontata
I giorni precedenti al voto gli ex ribelli che avevano contribuito rovesciamento di Gheddafi nel due mila undici avevano
Chiuso tre raffinerie di petrolio perché ritenevano che alle regioni dell'Est in sostanza Bengasi non erano stati concessi abbastanza seggi all'Assemblea nazionale
Sono scoppiati scontri tribali per terre contese in alcune aree i seggi elettorali sono stati bloccati o attaccati da alcune milizie
Alla fine invece più di tre mila candidati hanno corso per duecento seggi i risultati anche se non ufficiali indicano una vittoria della coalizione guidata da Marmo G. brilla l'ex Primo Ministro ad interim che ha contribuito
A guidare il Governo ribelle a Bengasi Jibril è uno scienziato della politica studiato in Occidente è una vittoria del suo blocco se confermata
Secondo il New York Times è un controtendenza rispetto i successi dei partiti islamisti che hanno preso il potere dopo la rivolta della primavera araba nei paesi come Egitto e Tunisia
Ma ci brilla rigettato l'etichetta di laico liberale descrivendo se stesso come un musulmano praticante e promettendo di fare della Sharia la principale fonte del diritto anche se non l'unica ciò che Contrada zero però e come lui il suo blocco governeranno la Libia
Per il New York Times le transizioni democratiche sono inevitabilmente lunghe caotiche la sfida per i libici sarà ancor più dura perché non hanno quasi alcune istituzioni su cui ricostruire il Paese
L'Assemblea nazionale dovrebbe leggere un presidente nominare un Primo Ministro entro trenta giorni poi dovrebbe nominare un'altra istituzione incaricata di scrivere la costituzione in centoventi giorni prima della tenuta di un referendum confermativo
Ci sono molte questioni difficili da risolvere quanta autonomia concedere sulla tassazione inediti petroliferi servizi pubblici alle regioni dell'Est che hanno la maggior parte delle risorse naturali e della Libia
Il ruolo della Sharia nella vita politica come controllare le milizie disparate che rischiano di minare l'esercito nazionale
Le elezioni però sono un enorme passo in avanti dopo l'incubo Gheddafi scrive il New York Times
Il passato tuttavia ancora molto vicino ancora molto presente
Per superarlo definitivamente ci vorranno leader politici illuminati impegnati a favore della tolleranza dello stato di diritto della responsabilità e della rappresentatività di tutti i libici
Domenica ci brilla offerto di formare una grande coalizione con tutti
I partiti politici in Libia è un segnale potenzialmente incoraggiante conclude tra l'altro il New York Times il Washington post
Che sulla politica estera
In particolare non solo a
Posizioni molto diverse da quelle del quotidiano liberal di New York a un giudizio simile sul avuto libico i passi post-elettorale della Libia il titolo dell'editoriale scrive
Il posto sono passati meno di nove mesi dalla caduta finale di Muammar Gheddafi dittatore che aveva governato la Libia per quarantadue anni e che non ha lasciato dietro di sé alcune istituzione politica nessuno alcuno Stato di diritto alcun partito politico
Visto il passato di Gheddafi e le previsioni che erano state fatte
Sul al fatto che il sostegno della NATO per i ribelli contro il regime di Gheddafi avrebbe prodotto un caos stile somali in un Paese ricco di petrolio belle lezioni di sabato su un risultato straordinario scrive il Washington post
Che poi assume i risultati ricorda che ci sono stati sia alcune irregolarità in alcuni episodi sporadici di violenza
Ma più del novanta per cento dei seggi spieghi elettorali erano aperti e secondo gli osservatori dell'Unione europea quasi tutti i libici hanno potuto votare liberi da paura intimidazione anche risultati iniziali sono incoraggianti
Un'alleanza centrista guidata dall'ex premier ad interim Mahmoud Jibril sembra aver ottenuto la maggioranza battendo la branchi alibi Ca'dei fratelli mussulmani altra fazioni più sulla miste
Gibelli che ha ottenuto un dottorato in Scienze Politiche all'Università di Pittsburgh visto come un moderato Proci dentale
Anche se rigetta l'etichetta di liberale o laico appare impegnato a rispettare i principi democratici domenica offerto di formare una coalizione con altre forze politiche una proposta che alcuni dei suoi oppositori sembrano aver apprezzato
La nuova Assemblea informerà un Governo ad interim per diciotto mesi avrà di fronte sfide
Difficili alcune zone della Libia sono ancora controllate dalle milizie armate che non rispondono ad alcuna autorità centrale gli scontri tra arabi non arabi si moltiplicano al sud delle rivalità regionali minacciano di deragliare il processo di redazione della Costituzione
In questo contesto secondo il posta all'iniziativa di Jibril di formare una grande coalizione
è prudente e saggia le principali forze politiche sembrano consensuali sulle questioni ideologiche come il fatto che la Sharia debba essere una fonte del diritto costituzionale ma non la sola
La sfida politica più grande sarà di determinare il grado di federalismo in
Un nuovo Stato la nuova Libia e di distribuire in modo equo i redditi del petrolio questo sarà più semplice da fare
Se il nuovo Governo avrà successo nell'imporre la sua autoritativa ESE
E qui viene forse la differenza tra il New York Times della Washington post imposte scrive occorre disarmare le milizie o integrarle nelle forze di sicurezza ufficiali
E liberare i prigionieri detenuti illegalmente gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO possono dare una mano i libici hanno ripetutamente chiesto assistenza per riorganizzare addestrare l'esercito le Forze di polizia
L'intervento della NATO in Libia lo scorso anno aperto la strada alle storiche lezioni di sabato ora l'Amministrazione Obama e i suoi alleati devono aiutare le nuove utilità
A realizzare l'obiettivo di una Libia democratica così la vede il Washington post che dunque chiede
Un po'più di attivismo da parte degli Stati Uniti
E degli europei per chiudere un accenno anche all'Egitto perché
La situazione
è sempre più confusa come come scrive per esempio Handelsblatt quotidiano tedesco non è chiaro chi governa l'Egitto tra il Presidente generali in particolare dopo la decisione del Presidente morsi dei fratelli mussulmani
Di annullare una decisione dell'Alta Corte di sciogliere il Parlamento nel quale i fratelli musulmani avevano
La maggioranza salvo il fatto che l'Alta Corte ha a sua volta annullato la decisione del Presidente l'Alta Corte
Per alcuni è in
In mano Ermanno I militari la Frankfurter rimanenza ai Tundo come dire in un in un commento sintetizza sintetizza bene
La la situazione e qual è la rivoluzione egiziana sta prendendo un percorso
Turbolento e incerto vedremo come le cose poi verranno neri nei prossimi mesi ci fermiamo David Carretta non buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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