Intervista a Sergio D'Antoni sulla concertazione sociale

Sergio D'Antoni processo alla concertazione nel caso di dire visto quello che ha detto ieri il Presidente del Consiglio Monti lei che fu tra i protagonisti di quella novantatré insieme a a Ciampi e gli altri diversi da Galli dice
Faccio l'avvocato difensore se parliamo di
I processi
Ma io dico che bisogna far parlare i fatti
I numeri in questo caso
Con ma è la concertazione che si praticò negli anni novantadue novantatré noi ottenemmo
Risultati indiscutibili abbassammo all'inflazione
Abbassammo i tassi di interesse
Abbassammo
La spesa pubblica difendendo il valore reale delle retribuzioni
Tutto questo consentire all'Italia di presentarsi pronta all'appuntamento che ci fu poi successivamente
Negli anni novantacinque novantasei novantasette per entrare nella gruppo di testa dalla moneta unica cioè dell'euro
Senza quella impostazione quella politica quella concertazione tutti questi risultati non ci sarebbero stati questo è indiscutibile
Questo periodo continuo
Perché nel novantasei facciamo un altro grande accordo
Di concertazione sul mercato del lavoro che aprì la porta a
Milione di assunzioni
Quindi noi poi nel due mila e uno quando finisce l'esperienza
Del centro sinistra della politica concertativa noi consegniamo un paese che aveva un avanzo primario vicino al cinque per cento un debito pubblico sotto il cento per cento del PIL
Una spesa pubblica al quarantuno per cento un'occupazione in aumento
Poi arrivo al Governo Berlusconi che mise in soffitta la concertazione
Da quel momento ne abbiamo avuto l'esplosione del debito pubblico che è arrivato al centoventi per cento l'esplosione della spesa pubblica che è arrivata al quarantacinque quarantasei per cento del
Prodotto interno lordo la la non tutela del valore reale delle retribuzioni
Il
Il non utilizzò dell'effetto positivo del calo dei tassi d'interesse sul debito pubblico
Che
Diciamo ha inciso per sette punti più ditte cento miliardi e che l'Italia non ha saputo usare in quegli anni di Governo Berlusconi
Per fare le riforme necessario col consenso con la concertazione e ci troviamo oggi nei guai in cui siamo
Questa è la storia
Quindi facciamo parlare i fatti non i giudizi poi io ci aggiungo a difesa concertazione un altro elemento fondamentale che meno di
Numeriche dei fatti è più di politica quando si fanno grandi riforme si incide sulla responsabilità sui comportamenti sei soggetti collettivi sono protagonisti di questi
Cambiamenti anche gli individui vi partecipano i lavoratori le imprese si crea un clima di fiducia
Per riprendere per avere lo sviluppo per avere quel tipo di rapporto di
Credibilità di forza sul futuro tutto questa scomparsa ora il Presidente Montino farà un grande errore proprio storico
Una quasi una forma di pregiudizio diciamo no la conservazione in questo Paese è stata svolta positiva l'aver la cancellata è stata esattamente il contrario non soltanto i cattiva quindi bisogna riprendere questo filo
Altro che la fonte dei mali la concertazione esattamente la fondo dei beni
Ritardo questa dichiarazione di Monticchiello fa notizia per Monti forse lo dice lo dice però dal suo punto di vista ragion veduta quindici è con profonda condizione non è convinzione non è
Uno
Ciao come Berlusconi che è più facile a dire una cosa e poi magari anche il contratto
E eccetto che a questo punto
Essendo la concertazione ci permettiamo di dire un totem
Positivo per il centrosinistra per questo Pd ed è difficile pensare a Monti dopo il due mila tredici anche in queste condizioni cerino internazionale
Per voi come premio al netto di velluti lo dice che il già non ci pensa più ma insomma
Tanto si sa che quel che si dice adesso non conta tanto
Essi segna una cesura
Culturale politica con voi non in prospettiva non da poco
Ben sicuramente diciamo questa idea di di di Monti non è un'idea
Frutto in caso di vita è frutto di una convinzione anche negli anni Novanta
Allora io da sindacalista polemizzare molto col Monti studioso
Che sosteneva
Le stesse tesi che sostenevano oggi pur se egli sosteneva la studioso diciamo e quindi
Da questo punto di vista non è cambiato nulla e non c'è dubbio che questo
Incide profondamente diciamo in un rapporto politico questo è indiscutibile tant'è vero che noi sosteniamo che questa esperienza eccezionale
Dura fino al due mila tredici deve finirà nel due mila tredici perché a quel punto le forze politiche debbono riprendere
La responsabilità conseguente del Governo
Di un Paese e quindi
Monti è una grande Energia e indiscutibile ha una grande credibilità internazionale è una riserva la Repubblica ma non è certamente
L'elemento coagulante attorno a cui si può fare
Qualunque alleanza quindi da questo punto di vista
Il presidente del Consiglio nostro candidato Bersani resterà darle attorno a versare bisogna costruire un'alleanza veramente riformista che possa guardare avanti
Nel futuro e dare al Paese finalmente quella prospettiva indispensabile teniamo conto che
Non è vera la tesi che si sostiene che anche Monti fa trasparire
Che ivi rischi nel due mila tredici di ripresa dello spread perché non c'è certezza sulla politica
Smentito tutto questo la Spagna la Spagna un Governo stabile
Che è frutto di una lezione popolare con una maggioranza assolutamente certa eppure la Spagna in questo momento soffre più di noi quindi non è quello in discussione in discussione
Peraltro è la politica che fa il riformismo che mette in moto la capacità
Di riprendere il cammino dello sviluppo del lavoro l'occupazione pur nel risanamento pur nella serietà
Non è in discussione questo non lo stiamo facendo con la serietà cercando equilibrio equità
In tutte le misure che si prendono
Eh rilanciando come io sostengo per rilanciare un clima positivo proprio con lo spirito concertativo quella responsabilità
Dei soggetti collettivi e degli individui e senza i quali
Non c'è
La possibilità di creare futuro
L'ultima notazione tutta interna al PD avere quattordici l'Assemblea
Beh certo Monti con quella dichiarazione di ieri non ha aiutato chi nel partito propone la sua agenda anche dopo il due mila tredici quindici esponenti qualcuno anche molto vicino a Napolitano oltre che a Veltroni o
Ora al terzo all'area liberal ha chiuso il dibattito Cosimo
Dibattito in un partito plurale come il nostro che pure sembra aperta
Come abbiamo visto nel corso di questi mesi io credo che non c'è dubbio che
Questo elemento di ulteriore
Diciamo precisazione quindi da a
A noi che sosteniamo una tesi di riformismo equilibrato Procida argomenti forti per direi che
Diciamo questi nostri Monti ANIA un Tremonti è bene che si diano una calmata perché penso che
E non Dubai e il Numtel partito forte e grande
è indispensabile e il pluralismo ma è anche indispensabile alla sintesi
è la sintesi la fa il segretario e su quella poi tutto il partito si deve ritrovare
Grazie Sergio D'Antoni deputato del PD