Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Terminano qui le trasmissioni in convenzione e riprendono i programmi di Radio Radicale organo della lista Marco Pannella
Ventidue minuti proseguono gli programmi della nostra emittente siamo all'appuntamento con lo speciale radio carcere a cura di Riccardo arriviamo l'ascolto
Che
Adesso
Potremmo anche insieme all'INEA che
Abilitate aumentate maggior ragionare qualcun altro giudiziario acquisite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non è simpatica superiore
Andavano italiano il tribunale
Verrebbe
Cinque Codice di procedura penale
Dichiaro
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena questa sera occuperemo l'intero tempo di radio carcere a leggere le centinaia e centinaia
Io di lettere che ci arrivano dalle carceri italiane lettere che documentano bene lo stato di degrado e di illegalità presente negli istituti penitenziari
Italiani una condizione gravissima di legalità e di inciviltà che viola i diritti umani basilari e che in Parlamento o quanto meno nell'ambito governativo si pensa di voler arginare con la dei penalizzazione con la dedicarci Rizzato Sirone
Parole complicate che poi
Potrebbero sortire un effetto minimo quando invece
Oggi sia la giustizia penale
Che le carceri italiane avrebbero bisogno di un provvedimento obbligato ovvero una leggi di amnistia
E una legge di indulto ma prima di leggere le lettere dalle carceri vi anticipo anche che le partecipazioni quattro giorni di sciopero della fame di silenzio sono arrivate a ventisei mila novecentonovantasei
Quasi ventisette mila detenuti che hanno di giornate in silenzio perché dell'amnistia e giustizia un numero rilevante a cui siamo arrivati in queste ore grazie grazie I ragazzi detenuti né che carcere di Genova pensate circa sette centottanta persone detenute in carcere di Genova che hanno anche loro digiuna
In silenzio per chiedere a questo Parlamento una cosa ovvia ovvero che in un Paese civile come il nostro ci sia giustizia
E legalità
Questo è quanto e queste invece sono le lettere scritte dalle persone detenute oggi nelle sovraffollate e caldissime carceri italiane benvenuti benvenuti nelle patrie galere
Rosario i suoi compagni di cella ci scrivo dal carcere Poggio reale di Napoli un carcere recentemente visitato dal Ministro della Giustizia e della tortura
Paola Severino ministro che una volta ha visitato il carcere di Poggioreale ha detto ma ho visto celle ariose e pulite chissà chi sa che ha visto il ministro Severino comunque affermare usare io dall'inferno di Poggioreale
Caro radio carcere mi trovo appunto nell'inferno di Poggioreale da ben ventotto mesi e io come tanti come tanti miei compagni siamo quasi arrivati all'esasperazione
Infatti al di là di quello che ha dichiarato il ministro Severino quando è venuta qui in visita
Nel carcere di Poggioreale
Viviamo in otto in dieci e anche in dodici detenuti all'interno di celle sporche e fatiscenti e ogni giorno ogni giorno ne dobbiamo subire di tutti i colori
Per quanto mi riguarda poi devi sapere che soffro di gravi problemi neurologici da mesi e mesi chiedo di essere curato ma
I medici di Poggioreale non fanno altro che darmi degli psicofarmaci e basta
Credimi devo ringraziare il solo i miei compagni di cella che sono gli unici gli unici ad aiutarmi a sopravvivere perché se fosse per i medici io sarei già morto
La verità è che nel carcere di Poggioreale noi non siamo persone ma siamo soltanto dei numeri
Dei numeri
Con le conseguenze che può immaginare
Io chiedo conclude Rosario da Poggioreale io chiedo solo di essere curato e di non morire durante la mia pena ma forse
Forse chiedo troppo grazie di cuore la lettera firmata Rosario persona detenuta malate non curata nell'inferno di Poggioreale da Poggioreale ci spostiamo nella sezione femminile del carcere di Torino e già perché dalla Sezione femminile del carcere di Torino ci scrivono Lidia Dominique Filippa e Paola che afferma l'carissimo Arena siamo un gruppo di donne detenute nel sovraffollato carceri Torino un carcere dove viviamo chiuse
Nel nostro celle per ventidue ore al giorno e dove siamo letteralmente abbandonate annui stesse
Chi assicuriamo che qui c'è da impazzire
Poi ora con il caldo che sta facendo non abbiamo tregua e i muri dei nostri ascelle sono infuocati infuocati sia di giorno che di notte
Inoltre il mangiare che ci danno è disgustoso e non meriterebbe di essere dato neanche a dei cani randagi
Come
Ti dicevamo siamo abbandonati a noi stessi tanto che quando chiediamo un semplice assorbente o un sapone per dei geni intima la risposta è sempre la stessa ovvero di dovete arrangiare da sole
Vi dovete arrangiare da sole
Ma come ci possiamo arrangiare si domandano queste donne detenute nel calci Torino ma come ci possiamo arrangiare se non abbiamo nulla nulla in queste scelte
Le mandiamo un grande saluto la lettera è firmata Lidia Dominique Filippa e Paola donne detenute
Nel carcere di Torino ben ragazze grazie per averci scritto e anzi scriveteci ancora dalle carceri Torino transizione firmi recarci Torino carcere e sezione femminile da cui riceviamo sempre poche notizie quindi
Per favore scriveteci ancora aggiornateci sulle condizioni che dovete subire
Nella sezione femminile del carcere
Di Torino Vincenzo Giovanni e Claudio dal carcere di Lecce caro Riccardo come in tante altre calci taglia neanche noi a Lecce
Non viviamo di certo una situazione facile penso infatti che siamo costretti a vivere in tre persone all'interno di celle singole
Celle di circa sette metri quadri fatte per un solo detenuto e non certo per tre
Ti dico solo che lo spazio che abbiamo è talmente poco che non riusciamo a stare in piedi tutte e tre contemporaneamente
Una condizione disumana peggiorata anche dal caldo che diventa soffocante in queste cellette sovraffollate
Ogni giorno ogni giorno cerchiamo cerchiamo di lavarci
Cerchiamo di toglierci il sudore addosso ma non sempre non sempre ci riusciamo visto che
Ci sono solo due docce due docce
Che vengono usate da più di cento ottanta detenuti due docce per centottanta detenuti
Anche gli agenti da polizia evidenziati e sono disperati come noi
Infatti sono sotto organico e sono costretti a fare dei turni massacranti
Ti salutiamo tanto e ti ringraziamo per quello che fai la lettera è firmata Vincenzo Giovanni Claudio persone detenute nel carcere di Lecce ma personalmente non smetto mai di stupirmi come si può chiamare pena
Quella che costringe tre persone a vivere in sette metri quadri per ventidue ore al giorno come si fa chiamare pena
Quella che costringe centottanta persone detenute a usare due docce così non solo per
Lavarsi ma anche per
Alleviare quel caldo soffocante che devono che devono sopportare come si fa come si fa chiamare questa
Pena nel senso costituzionale
Del termine
Comunque
Edoardo dal carcere Voghera car radio carcere sono uno dei tanti detenuti che ha problemi con i denti e che non riesce ad essere curato devi sapere infatti che avrei urgente necessità di una protesi dentaria in quanto mi mancano parecchi denti e per questo non riesco a nutrire mi in modo adeguato e lo immagina
Nel mese di maggio quando ero detenuto nel carcere di Piacenza Elio riuscito finalmente dopo mesi e mesi ad avere l'ok per l'impianto di una protesi
Ebbene ebbene quando tutto sembrava ormai risolto è arrivato il fulmine a ciel sereno una mattina all'alba e senza alcun punti vivo sono stato trasferito dal carcere di Piacenza a quello di Voghera dove mi trovo ora ma la cosa più assurda vuoi sapere qual è
Quando a Voghera ho chiesto di rispettare le disposizioni del medico di decenza mi è stato disposto che dal primo gennaio la Regione Lombardia non fornisce più le protesi dentarie ti rendi conto
Grazie Formigoni è grazie
Ora scrive ancora Eduardo ai calci di Voghera ora sono disperato anche perché senza denti non riesco a mangiare il vitto del carcere ed immagino
E per questo e per questo ho chiesto che almeno mi potesse essere dato del vitto liquido ma loro ma loro si sono limitati a farmi avere una busta di pane in cassetta
Una busta di pane in cassetta ma che cos'è domande giustamente Edoardo ma che cos'è questa una presa in giro
Disperato e senza denti ti mando comunque una forte stretta di mano la lettera firmata Eduardo persona detenute del carcere di Voghera beh insomma forse qualcuno e Lombardia
Dovrebbe quanto meno interessarsi
Al caso di Eduardo che senza denti in carcere non solo e senza denti ma
Non gli viene fornito neanche un cibo liquido per cui
Possa nutrirsi c'è qualcuno in Lombardia che si possa occupare quanto meno
Di una persona detenuta non dico delle migliaia che ci sono di una soltanto
Presidente Formigoni ha molto da fare in questo periodo
Salvatore Angelo Alessandri e Domenico dal carcere Caltagirone caro Reina anche se ci troviamo detenuti in Sicilia nessuno di noi è siciliano e quindi quindi oltre a dover subire una detenzione illegale
Siamo anche condannati alla lontananza dalle nostre famiglie una lontananza che amplifica il degrado che siamo costretti a vivere nel carcere di Caltagirone un carcere dove
L'educatrice è un fantasma un fantasma che quando appare ci dice però sempre le solite cavolate un carcere dove le celle
Non solo sono fatiscenti ma anche dove in passiamo per difenderci dal caldo che fa impatti siamo per difenderci da caldo
Che fa tanto che per cercare un po'di vige rio siamo sentite siamo costretti a dormire per terra
Tra scarafaggi
Topi e formiche
Ma non finisce qui scrivono ancora questi ragazzi detenuti nel carcere di Caltagirone beh insomma a me sembra abbastanza comunque scrivono ancora molte volte al giorno ci tolgono l'acqua e noi spesso non riusciamo neanche a mantenere quel minimo di igiene che ci siamo imposti la verità e che una detenzione fatta così non migliora chi è condannato ma lo fa uscire peggio di un se Baggio sappi però che ogni volta ogni volta che c'è radio carcere le nostre celle diventano luminose perché si accende una luce
La luce della speranza dissentire la nostra voce c'aveva presso la lettera firmata Salvatore Angelo Alessandri e Domenico persone detenute calci Caltagirone persone che non solo di volo nella sporcizia imposta ma che per trovare un po'di di Frigerio per resistere a quel caldo che fa sono costretti a svegliarsi per terra trust topi e scarafaggi e formiche sempre racconto di un carcere dell'ottocento purtroppo e ciò che accade recarci Caltagirone
Nelle
Nel caldo mese di agosto del due mila e dodici del due mila e dodici
Carlo Antonio Francesco Giovanni dal Carcere San Michele di Alessandria carissimo Riccardo siamo quattro detenuti che dividono la sesta piccola cella del carcere di Alessandria un carcere dove tutti
Tutti i detenuti sono condannati anche a vivere in uno Stato di apatia più totale senza poter lavorare e senza potere far corsi formativi
Ma ora ciò che ci preme di più segnalati è la mancanza di igiene o meglio è il fatto che il carcere non ci dal nulla nulla per tenere pulite le nostre celle
Un problema per noi assai serio visto il caldo che sta facendo e visto che in queste celle ci passiamo praticamente tutto il giorno ovvero ventidue ore al giorno
Eppure sono mesi e mesi che il carcere non ci fornisce né di stracci né di detersivi
Abbiamo fatto presente il problema al magistrato di sorveglianza che però non c'è neanche risposto come abbiamo fatto presente il problema alla direttrice del carcere ma anche in questo caso non abbiamo ricevuto nessuna risposta
E voi sapere in cosa speriamo ora speriamo in una visita del Ministro Severino così almeno verremo forniti di stracci e scopre come è avvenuto nel carcere Maras
Sì di Genova ti salutiamo con tanta stima la rete Hermada Carlo Antonio Francesco Giovanni persone detenute nel caso di Alessandra questa però è veramente una bella idea visto che poi le visite del ministro Severino
Servono a poco o nulla beh insomma invitiamo il ministro Severino ad andare a visitare più carceri possibili almeno così vengono un po'ripitturato e come è successo al Marassi come è successo ad a Poggioreale almeno i detenuti di finalmente
Vengono forniti gli stracci e saponi per tenere pulite glielo celle almeno la visita del Ministro serva a qualcosa serve a farli vivere
Per venti o trenta giorni in condizioni un pochino un pochino meno pietosa belle idee ragazzi
Alessio dal carcere di Velletri che alla radio carcere o ventun anni ventun anni giovanissimo
E mi trovi in carcere per scontare la mia pena il fatto è che pur essendo molto giovane questo carcere non mi offre nessuna possibilità né di lavorare netti imparare qualcosa che mi sia utile una volta libero
Infatti qui mi lasciano sempre chiuso in cella non fare nulla la mia unica attività è conoscere gente nuova che un domani mi aiuterà magari a commettere altri reati
E forse questa la finalità della pena beh credo proprio di no
Io sono seriamente preoccupato scrive ancora Alessio che ricordo avventura niente
Io sono seriamente preoccupato perché non vedo sbocchi per la mia vita e vedo il mio futuro senza alternative
Al crimine vedo il mio futuro senza scelte inoltre ho anche chiesto l'applicazione della famosa legge svuota carceri ma da mesi e mesi il magistrato non mi risponde perché pare abbia dei problemi di salute
Ma mi chiedo non c'è un altro magistrato che lo possa sostituire per ragioni Alessio
Ti ripeto o solo ventuno anni e sto impazzendo perché non trovo nessuno nessuno chi mi aiuti a dare una svolta positiva
Alla mia vita
Ti saluto con tanta stima la lettera firmata Alessio persona detenute del carcere di Velletri Alessio che tocca un tema fondamentale
Più che rieducativo il carcere dovrebbe
Essere un'occasione di scelta
Dovrebbe essere un'occasione per la persona detenuta a cambiare vita un domani in altre parole durante l'esecuzione della pena lo Stato dovrebbe mostrare un'alternativa la persona
Detenuta del tipo fino adesso hai vissuto commettendo dei reati bene io attraverso il lavoro attraverso l'insegnamento il corsi di formazione
Ti faccio vedere un'altra via un'altra strada un'altra strada attraverso la quale magari guadagnerà i di meno ma vivrai più onestamente ecco questo dovrebbe essere una componente fondamentale della detenzione non tanto rieducazione
Quanto un'occasione di scelta un'occasione per avere un domani migliore
Questo è il punto Alessio che ha ventuno anni giustamente è preoccupato perché dice non o futuro ha perfettamente perfettamente ragione anzi Alessio scrivi c'è ancora
E facci sapere insomma
Come va avanti la tua detenzione da Velletri ci spostiamo all'Isola d'erba perché dal carcere di Porto Azzurro appunto situato sull'isola d'Elba ci scrive un folto gruppo di persone detenute persone di tenute che afferma una loro lettera caro Arena la situazione è diventata insostenibile anche nel carcere di Porto Azzurro dove ci sono duecento posti occupati però da cinquecento detenuti
Prima qui c'erano diverse attività lavorative come l'officina la falegnameria l'agricoltura attività che c'erano molto utili e attraverso le quali imparava amo molte cose ora però
Tutto è finito in quanto tra il sovraffollamento e i problemi economici tutte queste attività lavorative sono state chiuse e a noi e a nome non resta che Ötzi are in cella
Inoltre considera che il carcere di Porto Azzurro è una vecchia struttura fatiscente che cada a pezzi tanto che diversi reparti sono stati chiusi e sono stati dichiarati inagibili
Insomma un degrado generale che induce molti detenuti all'autocorrezione ISMU tanto che i medici del carcere sono costretti ogni giorno a ricucire qualcuno che si è tagliato le braccia per disperazione
Per farti capire cosa accade qui ti diciamo che l'altra notte verso le due un ragazzo ha incendiato la sua cella per disperazione e il fumo invaso
A metà del carcere subito subito è accorso un agente che ci ha detto di bagnare degli asciugamani e metterceli sulla bocca per non intossicate circa
Peccato peccato che si era dimenticato un particolare
Dalle ventitré alle sei del mattino qui nel carcere di Porto Azzurro non abbiamo l'acqua corrente nelle celle e ora e ora siamo saldi solo per un miracolo
Essa la non vita nel carcere di Porto Azzurro dell'isola d'Elba ti ringraziamo tanto per il tuo impegno la lettera firmata un gruppo di persone detenute nel carcere
Porto Azzurro dell'isola d'Elba beh tra pochi giorni inizieranno le vacanze
Molti molti ascoltatori insomma magari andranno nei posti di mare alcuni andranno all'isola d'Elba e bene io vi invito
A fare un giro dell'isola d'Elba
E a guardare questa vecchia fortezza che il carcere Porto Azzurro dell'isola del banda dalla visitare almeno da fuori rendetevi conto
Di quella è la struttura all'esterno e poi e poi ripensata le parole scritte da queste persone detenute che vivono nel vecchio fatiscente
Carcere appunto dell'isola d'Elba un carcere tra l'altro che guardato da fuori sotto intende anche una beffa infine infatti parte del carcere e delle celle ricacci di Porto Azzurro si affacciano sulla baia dove le persone
Fanno il bagno al mare dove ci sono tante barche tanti tuffi insomma Funari una sorta di beffa perché è detenuto viene da pensare ma come tu mi metti in carcere e poi contemporaneamente mi fai vedere mise vedere quelli che si
Fanno il bagno al mare ma che una presa in giro presa un po'e l'idea che da il carcere porto Zullo dell'isola d'Elba lo ripeto un carcere che merita di essere visto da fuori un carcere che dopo duecento anni fu se l'Amministrazione evidenziare a potrebbe decidersi a vendere e con i soldi ricavati magari costruire un'altra un'altra realtà carceraria non sull'isola d'Elba magari insomma in toscano là vicino
Fateci un bell'albergo nel carceri porta Zurlo e chiudendolo quel carceriera
Giovanni dal carceri Santa Maria Capua Vetere carissimo Ricardo o quarantun anni e sono invalido civile mi hanno portato Inca arci deve scontare una condanna di sette mesi che pur avendo fatto l'impossibile non sono riuscito a tramutare in detenzione domiciliare
Ma il mio non è un caso isolato infatti qui nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono tantissimi detenuti
Che devono scontare pochi mesi con la conseguenza che il carcere è sovraffollato di circa mille persone
Qui si trova di tutto dal criminale incallito a chi è in misura cautelare attende da mesi e mesi un processo fino a chi a più di sei tant'anni ed è penoso vederlo vivere in una cella sovraffollate e dove il caldo è talmente tanto che non si riesce neanche a respirare
Infatti tutti noi viviamo una pena disumana tra sporcizia e degrado dovendo vivere in sette e anche in più persone dentro celle di pochi metri quadri ogni tanto ci guardiamo in faccia e ci domandiamo mappe perché ma perché ci trattano peggio che dei maiali Chavez grazie la lettera è firmata Giovanni persona detenuta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere Giovanni che Inca arciere scontare soltanto una pena o un rigido pena di soli sette mesi e guardate ha ragione Giovanni perché sono tante in Italia di persone che
E sono un portato in carcere scontare
Pochi mesi magari relativi a vecchie condanne di questo dobbiamo ringraziare i vari pacchetti sicurezza che si solo susseguiti nei vari Governi e soprattutto però dobbiamo ringraziare il Governo Berlusconi che ha approvato la famosa legge ex Cirielli che ha stretto le maglie per il ricorso alle misure alternative alla detenzione tra l'altro sacrificando non poco il potere discrezionale
Che devi a bere il magistrato di sorveglianza
Dalla Campania ci sposiamo in Sardegna perché dal carcere Buon Cammino di cari amici scrive il leone che afferma Carolina sono mesi e mesi che non mi sento per niente bene e ho più volte chiesto al medico del carcere di Cagliari di
Sottopormi a una colonscopia ma la sua risposta è stata sempre negativa in quanto secondo lui si trattava soltanto di una semplice colite bene io continuavo a stare male più avuto la fortuna di incontro era un medico di turno che invece mi è stato da ascoltare e che ha disposto una colonscopia d'urgenza voi sapere qual è stato il risultato che avevo un tumore all'intestino un Tumo ore che se non veniva subito bloccato poteva diventare maligno e per cui potevo anche morire insomma solo per fortuna sono ancora vivo ho avuto infatti la fortuna di incontrare
Un medico nel carcere di Cagliari ti lascio con tanta stima la lettera firmata leone persona detenuta e fortunata perché ha trovato un medico nel carcere di Cagliari Guido dal carcere di Reggio Calabria Carvalho carcere mi trovo detenuto dal settembre del due mila e nove in regime di alta sicurezza ma anche in un carcere dall'alto degrado dovete sapere infatti che vi vi chiamo in tre o in quattro detenuti all'interno di celle di circa otto metri quadri un piccolo spazio sovraffollato che diventa ancora più piccolo considerando che a questi otto metri quadri
Va tolto lo spazio occupato dai letti a castello altri tre piani dagli armadietti dal tavolo per mangiare e da quattro sgabelli morale morale viviamo per ventidue ore al giorno nell'impossibilità di poterci muovere
Io io non mi lamento di nulla però afferma in maniera ironica Guido però soffrono soffro nel vedere
E quei poveri gatti che rientra nelle nostre celle e soffrono e vedere quei topolini che ci salgono sui letti
Dopo magari avere risalito con fatica i tubi delle acque nere per non parlare degli sventurati scarafaggi che vengono improvvisamente calpestati
Da un detenuto distratto ancora io scherzo a firma Guido io scherzo ma guardate che qui la situazione drammatica veramente
Pensate non abbiamo neanche il pavimento ma del semplice cemento cemento che si sgretola in continuazione così come le pareti delle celle altro non sono che un ammasso di calcinacci
No è evidente visto da queste celle il nostro non è un Paese civile né tantomeno
Democratico ti mando un abbraccio affettuoso la lettera firmata umido persona detenuta nel carcere di Reggio Calabria Guido che usa
La sottile arma dell'ironia per raccontare per dire una realtà
Che va al di là delle che dell'illegalità che va al di là del degrado presente nel vecchio carceri Reggio Calabria una situazione vergognosa
Ben nota sia al Ministro della Giustizia che a livello regionale pure eppure nessuno fa niente
Una persona detenuta poi che si firma con iniziali PS ci scrive dal carcere di Belluno e afferma carissimo Arena ti scrivo ti scrivo con le lacrime agli occhi per la disperazione infatti siamo stipati in sei detenuti
Piccole celle e può immaginare può immaginare quali sofferenze dobbiamo partire anche a causa del caldo asfissiante che altri
I jet i nostri corpi considera che la maggior parte delle celle del carcere di Belluno risalgono all'epoca di Mussolini
Tanto che basta toccare i muri per farli sgretolare
Vorrei intanto dire al ministro Severino che tenerci chiusi per venti ore al giorno in queste celle vecchie sovraffollate non mette punire né tanto meno rieducare ma significa solo distruggere distruggere le persone e i loro domani
Caro ministro non si limiti alle belle parole scrive ancora queste persone detenute del carcere di Belluno prenda coraggio prenda coraggio e ci faccia scontare le nostre pene in modo dignitoso facendoci anche lavorare
Questo questo vogliamo ora caro Reina ti saluto con tanta stima essa picchetti seguiamo in tanti nel carcere di Belluno che firma da una persona detenuta che si firma con le iniziali PS desunta appunto nel caso sedi Belluno ora come vi ho detto all'inizio questa puntata di radio carcere vi vorrei aggiornare sulle ulteriori partecipazioni che ci sono state quattro giorni di sciopero della fame di silenzio per amnistia infatti com'era prevedibile ci sta non corre arrivando vecchie lettere dalle carceri che ci segnala appunto la partecipazione di tante persone e detenute a questi quattro giorni di sciopero della fame silenziosi per chiedere giustizia e amnistia e così allo scrittore ad
Io carcere con le relative firme di partecipazione duecentotrenta persone detenute del carcere Mammone in Sardegna un carcere piccolo della Sardegna un carcere terribile dove le persone detenute sono costrette a vivere in tredici per cento la dov'viene chiuso il Bindo con il caldo che fa e dove pare che si pongono in essere anche atti di violenza gli Ulan e sessantaquattro persone detenute carceri Pesaro tra il mondo adesso Maurizio Pasquale Giovanni Maria altre due Gian insieme a
Centocinquanta persone detenute nel carcere di Sassari diciotto per donne detenute nel carcere Montorio di Verona cinquantotto persone detenute della settima sezione dedicarci di Prato cinquantuno per sono i detenuti alla Sezione di meglio e sicurezza del carceri siano Giovanni dal carcere opera diniano e poi e poi infine la grande notizia ovvero l'adesione di quasi tutta la totalità delle persone detenute nelle che c'era il Marassi di Genova infatti hanno aderito e quattro giorni sopra la fame e di silenzio sessanta persone detenute nella sezione di alta sicurezza dei carceri Genova e gli altri detenuti e le sezioni comuni totale settecento ottanta persone detenute cacce Marassi Genova che per quattro giorni hanno di giurati in silenzio per chiedere al Parlamento
Amnistia
E giustizia totale totale ventisei mila novecentonovantasei persone detenute che per quattro giorni
Hanno di giornate in silenzio ventisei mila novecentonovantasei persone che hanno posto in essere una lotta non violenta per convincere
Questo Parlamento a rispettare le proprie leggi ragazzi grazie grazie grazie da radio carcere e grazie personalmente da Riccardo Arena
Poi salutiamo Giovanni Pasquale da casi di Isernia che pur apprezzando il gesto del Ministro degli esteri terzi che ha donato cinquecento mila euro i bambini sfollati in Siria si chiedono come in
Ma il Governo mossi tanta indifferenza invece verso i detenuti che non hanno neanche la carte igienica beh insomma Giovanni Pasquale vicino all'umanità ma lontano dalle persone no
Beniamino dà calci paniere di Palermo che essendo campano vorrebbe essere trasferito in carcere vicino Napoli anche delle pensare più vicino alla madre che ovviamente malata salutiamo Filippo dalla P.G. di Aversa che si trovi internato pensando al due mila e sette per un semplice furto commesso nel due mila
Salutiamo poi Giovanni al calcio di Viterbo che si protesta innocente luce Stefano dalla cella trentacinque del carcere di Cagliari
Sanità calci Tolmezzo Sebastiano del Cansiglio Alessandra Tarcisio da casi di Biella cristiana Susanna e le altre donne detenute i casi di Camerino nello Kakashi Bologna Angelo del carcere Badu e Carros di Nuoro
Cinzia Silvana e Daniela recarci Trieste ed infine saluto con particolare simpatia Adriano i suoi compagni internati nella piccole dimenticata Cologna agricola di Isili in Sardegna
Come al solito prima di salutarvi vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi dire del carcere prima di tutto vi ricordo l'utenza di radio radicale che risponde al numero zero sei
Quattro a otto
Otto sette otto o lo ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate si siede da poco usciti dal carcere chiamate se come persone offese o come imputati avete sub è un danno dal processo vi ricordo che siamo anche presenti su Facebook basta cercare il nome Riccardo Arena e vi spunterà fuori il simbolo di
Radio carcere su Facebook vi ricordo il nostro indirizzo IMEI laiche radio carcere chiocciola radio radicale
Punto eletti e poi soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere come migliorare il rapporto che c'entra voi che è stato in carcere e noi che cerchiamo di far sentire la vostra voce soprattutto le ingiustizie che subite questo è l'indirizzo
Per descrivere le lettere dal carcere
Radio radicale
Rubrica radio carcere
Via
Principe Amedeo
Due
Zero zero
Uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette dal silenzio e da quelle quattro mura
Grazie a Lorenzo Bruschi per l'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion da un'ascella calde solo affollata
Avete ascoltato una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo
Arena
Che
E adesso permanenti nella linea che
Abilitate aumentate maggior ragionare qualcosa
Giudiziario acquisite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondino secondi non è simpatica superiore
Andavano italiano il tribunale
Dunque verrebbe
Cinque Codice di procedura penale
Dichiaro
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento