Sinodo metodista e valdese 2012: intervista a Claudio Paravati, segretario della FGEI (Federazione Giovanile Evangelica Italiana)

Claudio Paramatti segretario della SOGEI che la Federazione giovanile evangelica italiana presente qui come tutti gli anni al Sinodo valdese asino delle chiese le interviste e valdesi
Quest'anno particolarmente interessante per la gente perché è uno degli argomenti del sinodo è stato
Quello della formazione dei giovani e della ingresso dei giovani nel mondo del lavoro cosa si è discusso con i problemi sono emersi in questo sì
Ma innanzitutto è stata fatta una mappatura dell'esistente è stata nominata una Commissione per per la formazione giovanile dall'anno scorso
La Commissione durante l'anno ha fatto i suoi lavori e aver portato il prodotto del proprio lavoro a per istruire l'Assemblea e permettere così la discussione sul tema quello che è venuto fuori
è una realtà dinamica a livello giovani all'interno delle nostre chiese una realtà che passa da i centri giovanili
Che già esistono sul territorio italiano
Che prevedono campi di formazione campi estivi altre attività ma sono moltissime variegate dell'attività
Tra cui cura della Federazione giovanile la SOGEI per l'appunto che è una rete nazionale che unisce i gruppi giovanili delle nostre chiese con la particolarità
Di unire i Gruppi non solo delle chiese valdesi mi tristi ma anche delle battiste da questo punto di vista esatta
Percorrete dice dei tempi perché nata nel mille novecentosessantanove
E solo dopo le chiese hanno veramente fatto integrazione tra tra di esse ecco che i giovani siamo i primi in questo caso sono stati visionari sommati un po'più avanti
E ancora oggi la federazione unisce questi gruppi e porta avanti questo tipo di visione di diciamo unitario protestantesimo storico in Italia
Quali problemi sono emersi rispetto alla realtà dei giovani oggi in Italia
Ma non so se chiamarli problemi diciamo le caratteristiche di oggi sono queste sono
Quello che vediamo le nostre città cioè i giovani che vivono il precariato a causa del da situazione lavorativa
Da una parte
Nuove generazioni nate quindi italiana provo o che convivono quindi Italia generazioni con che uniscono culture differenti
Che stava cercando lo spazio di vivere la cittadinanza di vivere tutte le forme
Di partecipazione alle tra la città nelle scuole e università e con queste generazioni sta la facciano naturalmente anche le chiese
Quindi i nostri gruppi giovanili sono
Per così dire dei laboratori di integrazione
Perché diciamo uniti dalla stessa dallo stesso motivo cioè quello di vivere la propria fede in questo caso si incontrano ed elaborano modalità interculturali ecco questo forse
Il una delle cose più significative di questi tempi
Giovani anche di altre chiese chiese africane ai giovani
Immigrati di seconda generazione cioè non più immigrati italiani sono stati anche protagonisti della serata ieri qui Azzorre pellicce
Ospite il Ministero per l'integrazione la cooperazione internazionale Riccardi quale bilancio della serata
Ma la serata è stata un'occasione veramente unica no di confronto una serata pubblica quindi vuole essere un po'un messaggio un una partecipazione allargata dei lavori si nodali fatiche a latere dei lavori
La partecipazione del ministro ampi impreziosito l'incontro
Ci state tre quattro testimonianze appunto di giovani che noi non definiamo più di seconda generazione perché chiamare di seconda generazione vuol dire continuare appunto a a numerare non le generazioni
Preferiamo dire questa generazione Italia questa generazione e le testimonianze sono state importanti perché col ministro lì sono emersi questi due aspetti cioè le chiese come appunto laboratori di integrazione da una parte
E tutti i problemi però che questa società continua a porre quella italiana a queste persone per dire con un esempio
Preso da ieri dalla testimonianza una ragazza nata qui di origine africana
Nata qui cresciuta qui li fa l'università studia farmacia non riesce ad avere la cittadinanza
Addirittura votato ed è stato annullato il suo voto per punto g burocratici non sia
L'altro ragazzo che era l'altra testimonianza trentenne studente di ingegneria
Non riesce a fare la patente
Non riesce nemmeno premesse la patente per poter star qui quindi è chiaro che siamo di fronte a un periodo storico conta più contraddizioni su questo tema
Parlavi di chiese come fattore di integrazione qui si è anche visto l'altro aspetto il fatto che le chiese possano essere invece fattore di divisione non è il caso delle chiese
Battista me previste e i valdesi ma questo pericolo esiste voi come lo avete scongiurato e come ritenete che si possa scongiurare anche rispetto alla
Per fare l'integrazione ci vuole idea e di impegno non non non avviene di per sé e più di dieci anni fa alla chiesa protestante italiana a abbracciato un un progetto l'ha chiamato essere chiese insieme
Tutta la vita protestante dico gran parte lesa protestante unità nella Federazione delle Chiese evangeliche in Italia la Celli
Questo progetto appunto da più di dieci anni attuato con fatica conformazione
Collaboratori con continuo dialogo eh e quindi la decisione alla base cioè la decisione è stata prese quella di fare essere che se insieme cioè di fare integrazione attraverso la Chiesa
Questo l'esempio italiano ma che in altre nazioni per esempio in Europa non è avvenuto
In altre nazioni sono state create delle chiese etniche cioè a latere delle chiese quindi insieme come protestanti però
Presente si può trovare una chiesa completamente dice africana mentre da noi è un esempio interessante da questo punto di vista
Frutto però punta di una visione ben precisa
Grazie ringraziamo Claudio Paramatti segretario della Federazione giovanile evangelica italiana