Collegamento con Rita Bernardini sull'iniziativa della "Grande Battitura della speranza", manifestazione di ripresa della lotta nonviolenta per l'Amnistia e la riforma della Giustizia lanciata da Marco Pannella

Un saluto a tutti gli ascoltatori ho ascoltato
Eugenio fare o no esprimere perplessità
Ma
Ma come funzionario ma forse canario ma proprio il fatto che Marco Pannella abbia voluto definire questa iniziativa come iniziativa non violenta della speranza
E considerato anche come Marco Pannella
Intende la speranza in genere finisce occorre avere speranza e Pannella invece sottolinea il fatto che occorre essere speranza
Ora
Tutta la comunità penitenziaria e si trova di fronte a
Delle istituzioni e che non rispettano la propria legalità
E né questa battitura farà della speranza di persone
E che vedono violati i loro diritti fondamentali che hanno capito benissimo che il problema non è solamente quello del carcere
Ma che il problema in Italia il problema della giustizia avete ascoltato sicuramente dai telegiornali il Ministro della Giustizia Severino
Parlare soprattutto della riduzione dei dei procedimenti civili
A parte che i metodi adottati lo abbiamo sottolineato con un preciso ordine del giorno che abbiamo presentato recentemente alla Camera dei deputati
I rimedi che si propongono sono veramente incredibili come quello
Nella sostanza di voler abolire l'appello nel
Processo civile ma a parte questi metodi l'avete mai sentita parlare
Della dell'incredibile molle dei procedimenti penali pendenti
No su questo avevano detto che avrebbero cominciato a risolvere il problema collettivi penalizzazioni ancora la stessa ministro ha chiesto di stralciare le depenalizzazioni
Del disegno di legge beh lega
Chi è in discussione presso la Commissione giustizia della Camera dei deputati aveva di che cosa stiamo parlando
Stiamo parlando di istituzioni anche le più alte a partire
Dal Presidente della Repubblica che stanno ignorando
Un fenomeno che riguarda
Tutta la società italiana perché quando parliamo di dieci milioni
Di procedimenti civili e serali tendenze che stiamo parlando di tutti gli italiani stiamo parlando di un'infrastruttura quella della giustizia che non funziona
E quando non funziona la giustizia in un Paese da
Non funziona il Paese
E questo è evidente è stato compreso benissimo e c'era stato rintracciato dalle istituzioni europee e noi da trent'anni
Facciamo finta di niente come Paese come è stato e fronte alle sanzioni che riceviamo dall'Europa
Ora io credo che però
Una risposta
L'Italia dovrà necessariamente darla nei prossimi giorni prossimi mesi ma non possiamo andare al di là dei Ministri perché
Queste riforme che noi
Proponiamo a partire di una ministri da un'amicizia per la Repubblica
Perché riguarda ripeto non le carceri ed in riguarda proprio il Paese ecco perché
L'abbiamo voluta definire con Marco Pannella in questo modo amministrativa per la Repubblica e con queste cose le dovevamo fare ieri le dovevamo fare dieci anni fa vent'anni fa trent'anni fa da quando
E siamo condannati per l'irragionevole durata dei processi e anche per le condizioni it umane e degradante e delle nostre carceri allora
Una battitura di speranza fra l'altro credo che in molti fra i radicali andremo
Così
Davanti alle carceri per ascoltare questo suono che ci auguriamo
Vogliano fare
Veramente non con rabbia ma per
Farci sentire farsi sentire all'esterno di fronte alle tante orecchie tappate
Hai tanti occhi che non vogliono vedere quello che documentiamo costantemente nelle sedi istituzionali
Io de
Sapete come delegazione radicale abbiamo presentato tantissime interrogazioni non possono dire di nonché sapere
E vediamo che quando il Governo è costretto a rispondere perché il look costringiamo a rispondere al Regolamento alla mano non può che dire che questa illegalità eh
Presente eh costante
E quindi
Ecco il modo di farci sentire loro suonano inc continuazione lo Stato di morte
Con possiamo dire con le loro trombe e noi
Insieme ai detenuti vogliamo suonare le campane dello stato di diritto della legalità della civiltà di un Paese ma crediamo che come azioni non violente sia solo l'inizio