Intervista a Pier Paolo Baretta sulla vicenda dell'Alcoa e sul piano energetico nazionale

Per Paolo Baretta del Partito Democratico la questione alcova purtroppo vorrà mai sembra definita cioè questo gesto estremo
Degli operai che sono saliti sul Hiross però di fatto sembra che il salvataggio sia impossibile ministro passerà lo ha detto molto chiaramente
Rimane una questione centrale nel dibattito che ha
Anche acceso questo è stato immediato partendo ad esempio dall'Ilva di Taranto
La mancanza di una politica industriale non le sembra questo un problema centrale nel nostro Paese
Non si può imputare niente agli operai che anche in condizioni estreme difendono l'unica prospettiva che hanno per se stessi e per la loro famiglia che quel posto di lavoro che gli è stato
Negato da una crisi industriale più generale e anche da condizioni generali di competitività
Però se non si può scaricare nulla sugli operai e anzi bisogna assumere la loro protesta come un segnale importante da a quale dare risposta non c'è dubbio che il Governo sindacati partiti forze politiche
Debbono essere nelle condizioni di
Riflettere su tutti questi casi così
Difficili di crisi da risolvere non c'è dubbio che
Allora bisogna pensare anche ad alternative
A un lavoratore bisogna chiedere se difende quel posto di lavoro e in alcuni casi giusto difendere quel posto di lavoro perché competitivo perché c'è una storia industriale
O se difende un lavoro al quale ha diritto e che di va offerto l'assenza di politica industriale è esattamente il punto che
Rivela questa crisi capacità del nostro Paese che invece ne avrebbe la forza le potenzialità
Direi anche le energie
Per di di di poter costruire un'alternativa rapida e proprio dentro la crisi non bisogna aspettare che la crisi sia finita e dentro questa
Somma clamorose difficoltà che vanno viste le alternative possibili perché ci tengono conto delle condizioni territoriali che tengano conto dalla capacità
Del nostro Paese di essere competitivo nel mondo ma non c'è dubbio che questo è il punto fondamentale in Italia da almeno quindici anni non c'è politica industriale cioè non c'è una politica di sviluppo
Sì e tra l'altro la questione invece dalla politica industriale e della
Dell'Energia della nostra carissima bolletta che paghiamo che paghiamo sempre è invece spesso nei programmi
Degli stessi governi no anche ministro Monti ne aveva parlato nella sua conferenza stampa ecco com'è che però non si riesce
In cui governi di sinistra come Governo di destra come governi tecnici
Non si riesce ad affrontare questo nodo e a scioglierlo
Penso che in origine nel nostro Paese ci sia un equivoco clamoroso sulla discusso sulla sulla sull'industria pubblica
Ad un certo punto è prevalsa una tesi quasi ideologica per la quale il pubblico era brutto e quindi anziché distinguere tra una responsabilità dello Stato che è quella di programmare e la cessione ai privati
Di aziende in condizioni però di un piano in all'interno di un piano industriale si sono svenduta e le aziende
Si è rinunciato completamente ad un ruolo pubblico e di conseguenza caso Dalco evidente sono state di fatto sedute agli americani queste aziende ma
Non non è un caso io penso
Che
I due grandi problemi che stiamo affrontando quello dell'Ilva quello dell'Alcoa
Ergo aziende pubbliche allora io non sto difendendo la proprietà pubblica delle aziende penso che sia opportuno che lo Stato abbia ceduto le proprie quote ha sbagliato quando avvenute
Ma restò dicendo che non è sufficiente affidare ai privati la gestione
Se non è all'interno di un progetto di sviluppo Paese che non spetta al singolo imprenditore ma spetta allo Stato dalla comunità alla collettività
Di avere come si difende l'industria manifatturiera in Italia che
Pure ancora soprattutto la media medio-piccola un elemento di grande capacità di penetrazione nei mercati internazionali come si sviluppa una grande industria della cultura del turismo che è il nostro asset principale come si
Dà spazio a una ripresa della logistica tenendo conto della collocazione internazionale del nostro Paese che resta un punto d'incontro tra est del mondo e Ovest del mondo
Tutte queste questioni sono totalmente irrisolte nel dibattito politico e anche nel dibattito degli di dei sindacati degli industriali
Ecco fatti la questione poiché le volevo porre attenzione a Motta
E grande esperienza di sindacato ecco
Secondo lei ci sono state delle lacune delle mancanze potevano fare qualcosa di più i sindacati per questi lavoratori
Io penso che da un lato il sindacato fa bene doveroso che difenda la condizione
Del lavoratore e del lavoro e questo la prima parte dell'attestazione del ruolo del sindacato che non si paga dove molti che lasci lavorato del proprio destino perde la sua natura contemporaneamente però mentre si fa questo bisogna rafforzare per la costruzione delle alternative ripeto
Essendo in grado di distinguere con coraggio con vigore con serietà ciò che è difendibile in quanto tale e ciò che invece
Va
Chiuso va vada detta definito però pensando alle nuove soluzioni e alle nuove prospettive spesso talvolta la prima parte è stata
Venga risolta sulla seconda per tante ragioni culturali di crisi economica
Di assenza di interlocuzione perché questa operazione può va fatta assieme agli imprenditori non può essere fatta solo dei sindacati sulla ricerca delle alternative si è lasciato si è stati un po'troppo troppo deboli
Purtroppo l'ultima questione ma non è l'ultima prova in termini di importanza e constatare che queste situazioni
Così difficili anche così drammatiche si svolgono nel meridione
Perché nel Meridione c'è un l'equivoco di cui abbiamo parlato prima ha trovato una
Amplificazione il Meridione Nona in origine un tessuto produttivo robusto come quello che
Era presente nelle regioni del nord e quindi ci si è affidati alla iniziativa dello Stato ad iniziativa pubblica
Alle grandi imprese e le grandi cattedrali nel deserto ci ricordiamo
Questa affermazione
E dopodiché noi constatiamo che troppo spesso attorno alla
Alla grande impresa pubblica non esiste non è nato il nostro non è cresciuto
Un tessuto industriale che abbia poi sorretto sostituito ho implementato perché è difficile chiudere
La la Fincantieri di Monfalcone
O di Marghera perché attorno ad essa sono cresciute
Decine e decine di piccole piccole imprese che lavorano per quell'azienda principale perché è difficile chiudere la Electrolux di Pordenone nonostante i tentativi per lo stesso motivo perché
Molto decine e decine di aziende di quei territori circostanti producono componenti che poi i fan costituiscono il prodotto finale
Cioè il distretto di cui molto spesso si è parlato non è solo
In molti casi distretto di piccole aziende e anche l'intreccio tra la grande azienda madre e una serie di presente ritorna il Mezzogiorno questo
Non è avvenuto
E quindi e poi la quando arriva la crisi LEA
Essa e più pesante ed è più difficile da arginarla