Presentazione del Rapporto sul mercato del lavoro 2011-2012

Vito nel merito del nostro rapporto
La presentazione del Rapporto sul mercato del lavoro avviene come tutti sappiamo in una fase congiunturale negativa la nostra economia
Le vicende macro economiche
Legate alla congiuntura internazionale
E anche alle manovre fiscali
Pesce all'azzeramento del deficit pubblico strutturale per l'anno prossimo
Stanno avendo importanti ripercussioni sul mercato del lavoro del nostro Paese
Ai fattori di crisi o di rallentamento della crescita
E stanno operando negli altri Paesi
Si aggiungono i fattori di natura interna
Per riflettono i nostri elementi di debolezza
Come il debito pubblico molto alto
E la perdita di competitività del nostro apparato produttivo parlavamo in termini di allarme
Immediatamente è partito il suono della la
In queste condizioni
L'unica componente della domanda aggregata
Che sostiene la produzione e quella di origine estera
Per quanto anche il nostro equilibrio dei conti
Essere
Incontra molti limiti
Oggi dovuti alle difficoltà di aggredire
I mercati in particolare dei Paesi emergenti
Ma è soprattutto la domanda interna ad essere carente i consumi ristagnano a causa della caduta dei redditi familiari
E gli investimenti sono caduti nettamente
Per via della debolezza dei mercati di sbocco e delle prospettive ancora incerte
E il rapporto di quest'anno
Ed in particolare il conto queste caratteristiche del contesto generale
E
Da questa parte per svolgere le consuete analisi dei principali variabili che caratterizzano il mercato del lavoro
In
Grande sintesi fuori ascolterete con maggiore analisi di dettaglio
Dopo il biennio due mila otto due mila nove e cioè via Ennio dell'appartenenza alla crisi
Si vede una caduta netta dell'occupazione nell'UE nel biennio due mila undici dodici sembrava che i livelli occupazionali potesse contenere un po'di più
Ma la tendenza recente preoccupata
C'è un aumento della cassa integrazione in questi ultimi mesi
Che avviene dopo una pausa che aveva caratterizzato la prima parte appunto del due mila undici
E che può essere interpretato questo aumento della cassa integrazione come un segnale premonitore di una nuova caduta dell'occupazione che si aggiungerà quell'avvenuta dopo la crisi due mila otto due mila nove
Rimane il punto interrogativo
Su quanto lunga sarà
Questa fase di caduta dell'occupazione
Dipenderà dalla eventuale ripresa dell'economia la quale a sua volta dipenderà sia dalla congiuntura mondiale
Sia da importanti decisioni di politica economica che saranno prese a livello europeo e a livello nazionale in questi mesi cruciali decisivi per lo stesso rilancio nel progetto di unione europea
La disoccupazione sta aumentando ormai da un anno
E anche a un ritmo preoccupante
I disoccupati sono aumentati più di mezzo milione in pochi mesi
Questo è un aspetto dell'aumento del tasso di partecipazione e soprattutto della componente femminile
Un fenomeno che può apparire strano in queste condizioni di economia stagnante
Ma sono proprio i redditi in caduta a spingere i lavoratori cosiddetti marginali
A cercare più attivamente lavoro per rimpolpare i magri bilanci familiari ricordiamo che una parte risparmio familiare già state Russo fa la difficoltà economica dell'economia
Queste ricerche però e spesso vana l'aumento dell'offerta di lavoro porta più spesso alla disoccupazione che all'occupazione
L'aumento dell'offerta di lavoro porta più spesso alla disoccupazione che all'occupazione
L'aumento dell'offerta di lavoro sarà una costante nei prossimi anni
Aumento era l'offerta di lavoro femminile ma mano che arrivano nel mercato del lavoro generazioni di giovani donne più scolarizzati e quindi con più alti tassi di partecipazione
Aumento era soprattutto l'offerta di lavoro della componente anziana della popolazione
Non solo a causa dell'invecchiamento progressivo
E naturale che gonfia dalle classi di età dei lavoratori anziani
Io personalmente spero di poter partecipare sempre di più sempre più a lungo all'aumento della popolazione anziana italiani
Ma anche per effetto delle successive riforme delle pensioni e tenderanno a prolungare la permanenza sul lavoro
In particolare l'ultima riforma aumenterà in misura significativa il numero di lavoratori che avranno bisogno mantenere il posto di lavoro per un tempio più lungo
Stando alle ultime proiezioni
Temo grafiche dell'Istat o mancheranno anche gli immigrati alla ricerca di posti di lavoro che poco qualificati non attireranno l'offerta di lavoro nazionale
Il numero di giovani italiani diminuirà
I giovani
Perfetto demografico della democrazia ma ricordiamo che dobbiamo ancora smaltire una offerta potenziale di giovani che non lavorano non studiano e che assomma a circa due milioni
Giovanni che non lavorano e notturne
E tutte queste cose e di altre ancora si parla nel rapporto
Dove si cerca anche di costruire uno schema per l'occupazione al due mila venti
Non ci siamo dimenticati che a livello europeo ci lavora per obiettivi da raggiungere per quella d'asta due mila venti
Per diversi Paesi compreso il nostro sarà più difficile ripristinare per allora le condizioni che esistevano prima dell'attuale lunga crisi
Non sarà persino facile tornare alle condizioni di un anno fa
Infatti li condizioni da allora sono peggiorate e continueranno io temo a peggiorare ancora almeno nel prossimo futuro
Occorre dunque pensare
Ad un progetto di medio e lungo periodo
Anche la recente recente riforma del lavoro avrà bisogno di tempo per mettere a frutto almeno alcuni degli aspetti che la caratterizza
In un contesto di profondi mutamenti la riforma intervenuta nello specifico sui temi del mercato e a capo del lavoro
E temo col tempo c'è gli obiettivi in sé condivisibile
Ci sono si saranno potuti realizzare
L'impianto della riforma del mercato del lavoro combina interventi diretti a proteggere i lavoratori soprattutto i giovani impiegati in lavori temporanei
Con interventi diretti aumentare la flessibilità dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato ma ripeto occorre tempo per valutare i pro e i contro e qui al termine del e parti sociali diverse parti sociali
Esprimono dubbi di diversa natura
A su
Gli effetti finale della riforma
Ma in ogni caso bisogna indirizzare
L'economia verso la creazione di posti di lavoro riforme sono importanti ma se non si creano posti di lavoro
Economica sarà permanentemente in crisi e anche
Intesa questa crisi anche come tensione sociale
Tanti possibilmente
Posti di lavoro tanti possibile
Ma in ogni caso ad alta produttività e di buona qualità
Cembra una missione impossibile
Sarà comunque necessaria per non perdere ancora terre
La le produttività elevata come tutti sappiamo richiesta per ripristinare condizioni di competitività che si sono troppo deteriorata
Per gli anni Settanta in poi
La produttività in Italia è aumentata sempre di meno
E c'è un trend continuo in questo senso
Quanto alla qualità essa serve
Per rispondere
Alle aspettative dei giovani
E delle famiglie
Bisogna impedire
Che il nostro mercato del lavoro va all'incontro non solo ad un problema di quantità scarsa di lavoro i posti di lavoro
Ma anche ad una grave mancanza di incontro tra domanda e offerta di lavoro
Tra la qualità dei lavori disponibili e le aspettative dei giovani delle famiglie
Dunque il Paese ha bisogno di ristrutturarsi
Dovremo anche spingere l'attenzione però io credo
Questa è un'osservazione personale
Sulle prescrizioni di Maastricht su
Io proporrò alte nella prossima Assemblea questo tema Mastro
In linea di principio badate l'indebitamento a fini di investimento è in una qualche misura fisiologico
C'è un'impresa si indebita per fare con quei debiti
Noi investimenti produttivi non sbaglia
Se si indebita per aumentare gli stipendi dei manager non va bene si si indebita per fare investimenti produttivi e quasi è fisiologico
Sta accadendo di fatto
E per ridurre il disavanzo pubblico
Ci tagliano proprio le spese di investimento pubblico
Lei si è tagliato il ventisei per cento nel biennio due mila dieci due mila undici secondo la Corte dei conti in un Paese che già soffre i gap infrastrutturale
E a infrastrutturale in che nuoce o no naturalmente alla produttività di cui parlavo
D'altra parte anche gli investimenti privati languono
E io penso che un incentivo tipo fiscale
Soprattutto a favore degli investimenti in progetti di ricerca e di innovazione
Andrebbe considerata se non altro sulle variazioni di questi investimenti
Sugli aumenti di questi investimenti
Serra alternativa
E la mancanza di questi investimenti pubblici e privati
Le entrate tributarie
Di fronte a un incentivo fiscale nomi soffrire ebbero
Le entrate tributarie soffrono se gli investimenti in unisco
Non se gli incentivi marginalmente
Ad aumentare
La migliore politica per l'occupazione e qui concludo e quella dello sviluppo
Senza sviluppo non si creano posti di lavoro durevoli e competitivi
Per molti anni dato retta la priorità è stata l'equilibrio della finanza pubblica
E l'ora di dare priorità alle politiche di sviluppo dell'economia grazie
La parola Edoardo Patriarca che il Presidente D'Aversa contezza conosce
Sì ringrazio il presidente che ha introdotto questa nostra mattinata
Io vorrei dedicare soltanto alcuni minuti per poi dare davvero la parola è ampio spazio all'intervento di Carlo Dell'Aringa
Illustrare
Il percorso che da
Quindi il percorso attivato dalla terza Commissione che la Commissione che ha questo compito di seguire tutta la stesura del rapporto sul mercato del lavoro
Perché da ormai due anni a questa parte
Abbiamo introdotto alcuni elementi di novità che credo meritino di essere comunicati
Ormai già siamo secondo rapporto meno quello che mi ha visto protagonista e a presiedere la terza Commissione ed è passa con prassi consolidata che proprio in vista
Della presentazione del Rapporto sul mercato del lavoro
Si individuino durante l'anno compenso un intenso lavoro di approfondimento alcuni focus che poi verranno trattati nel rapporto che oggi verrà illustrato
E che per parte nostra meritavano il dovuto approfondimento
E non oltre il focus sul cui intendevamo concentrare l'attenzione
Focus che poi verranno presentati oggi
Nel rapporto sul mercato del lavoro e il primo e non poteva essere altrimenti abbiamo dedicato un intero seminario l'intera giornata sul tema Giove nel mercato del lavoro
Mettendo a confronto le politiche nazionali con le policy di altri Paesi europei e anche ricco rispetto le linee guida contenute in Europa venti venti
Anche in questo seminario abbiamo preso atto
Devo dire anche con un po'di rammarico del ritardo in cui ci Straw si trova il nostro Paese rispetto invece ad altre politiche attivati da Paesi soprattutto del nord Europa che su questo fronte della
Del rapporto tra assai difficile che oggi stiamo vivendo Giove nel lavoro hanno fatto molto e molto di più
Un secondo seminario che abbiamo celebrato nel maggio duemila di quest'anno invece ha voluto indagare sugli effetti della riforma previdenziale sulle prospettive di lavoro e di vita
Cioè abbiamo cercato di capire quali sono
Le le ricadute occupazionali ma anche della vita delle persone rispetto alla recente la riforma
Pensionistica
Non da ultimo ma non siamo riusciti a organizzarlo ma sarà premura della terza Commissione farlo mi possibilmente entro entro
Dicembre un focus che approfondisse in particolare la situazione del Mezzogiorno
Tanto si dice tanto si è fatto ci pareva importante dedicare una particolare attenzione alle dinamiche che riguardano il mercato del lavoro nelle regioni del sud
Il Presidente troverete in cartellina un po'
Questa traccia che la terza Commissione ha elaborato
è una traccia che indica alcune priorità alcuni snodi che già il Presidente ha proposto e che saranno nei prossimi mesi
E
E credo anche nell'anno successivo punti di approfondimento e di indagine ulteriore
Il Presidente lo
Lo lo giallo dichiarava io semplicemente ricorda ricca riprenderò questi punti il primo punto è la presa d'atto che
Ci troviamo in un periodo di recessione
Nel rapporto sul mercato del lavoro si dice che questa recessione di questa gestione non si intravede la conclusione
Stiamo perdendo posizioni rispetto alle altre economie europee
Nel rapporto sul mercato del lavoro e viene posta la questione
Assai assai devo dire duale interesse non stia accadendo nel nostro proprio nel nostro Paese un lento processo di del industrializzazione anche le ultime vicende FIAT
Ci rammentano questo pericolo
E ancora una volta specifici ci siamo detti abbiamo ribadito come il Presidente lo ha anche accennato come l'investimento sull'industria manifatturiera sia oggi un investimento strategico importante significativo anche
Smentire coloro che nei decenni scorsi anche soltanto qualche anno fa immaginavano un Paese
In crescita senza l'industria manifatturiera nel rapporto
SIS i dati di confronto con le economie più attive e più in crescita ci dicono ahimè
Per smentire coloro che invece ma siamo un Paese fatto di servizi che le i Paesi che più hanno tassi di crescita elevati sono guarda caso i paesi con più forte industria manifatturiera in primis la Germania tutta la rete desta per non parlare di altri Paesi come la Cina
E questo interrogativo credo che il Presidente ha ribadito credo che
Ci debba accompagnare in questa mattinata nelle successive riflessioni questo tema del deficit e di produttività che
Che
Che ormai percorre da anni da decenni nostro paese è una questione grave che va affrontata con grande decisione
Un altro elemento che noi vorremmo porre alla vostra attenzione e questo questa crescita del tasso di disoccupazione cioè la richiesta di maggiore di lavoro
Una richiesta promette provocata anche da dalla ristrettezza dei bilanci familiari che ha indotto forse
Alcune Corti anche anziane a immettersi nella ricerca di lavoro perché oggi fossi redditi familiari hanno bisogno di ulteriore integrazione
E mi pare ci siamo detti nella terza Commissione che anche
Che anche la permanenza di molti lavoratori anziani nel mercato del lavoro probabilmente incrementerà questo fenomeno di crescita DTP su azione
Sul lavoro l'altro punto un altro punto che mi pare importante che viene ribadito anche nel rapporto sul mercato del lavoro
Questo questo processo di femminilizzazione in atto che non viene smentito
Nonostante la crisi ci pare un segnale positivo Pedone il nostro Paese contino mantenere l'occupazione sul mercato del lavoro anche se sappiamo i tassi di occupazione femminile nel nostro Paese sono tra i più bassi in Europa
Nel mercato nel rapporto sul mercato del lavoro si dice anche che questo dato positivo
Può anche è senz'altro un segnale di crescita per il Paese perché l'ingresso di donne nel lavoro Formenti apre anche
Tutta una serie di servizi che ancora sono carenti nel nostro Paese che porterebbero buona occupazione mi riferisco servizi soprattutto di cura e di sostegno alla famiglia ma non solo quelli
E questo anche questo un dato di grande rilievo su cui dovremmo anche farci attenti attenzione forse tutta l'area del welfare dei servizi può essere una Rea in futuro di buona occupazione
Di non solo femminile
Ma anche di giovani soprattutto soprattutto pensando una riqualificazione del sistema delle professioni nell'aria Guelfa
Non è un caso appunto che la quota di lavori stranieri come ci ricorda il rapporto sul mercato del lavoro su quest'area si mantiene il si mantiene costante e non è per nulla scesa
Significa evidentemente che questo settore un settore di crescita che probabilmente promette bene per la per l'occupazione un altro punto mi avvio alla conclusione gli ultimi due punti che vi vorrei porre alla vostra attenzione
E questo scollamento che viene riconfermato tra il sistema formativo sistema istruzione del nostro Paese e nella domanda di lavoro nel rapporto si parla di opere education cioè della
Del di quel fenomeno secondo il quale molti giovani soprattutto giovani
Che hanno qualifiche anche professionali diplomi e lauree significative promette nel nostro Paese faticherà hanno a trovare lavoro sapete che questo fenomeno assai complesso
I fattori sono legati a
A a numerosi a numerosi condizionamenti ne abbiam parlato anche l'anno scorso
Nel rapporto sul mercato del lavoro è una questione che rimane tuttora all'attenzione l'ordine del giorno delle nostre attività
Viene ribadito ancora una volta che l'incontro tra
Tra l'istruzione l'offerta formativa in questo Paese il mercato del lavoro le esigenze del mercato del lavoro è un conto è un incontro ancora da venire
Bisogna sostenerlo e farsi appunto che questo incontro avvenga in tempi brevi ultima nota e poi davvero concluso
Sul mio
Riguarda appunto l'invecchiamento demografico
Promette la riforma per sospensione Istica indurrà anzi
Accadrà questo la permanenza dei lavoratori anziani
Nel mondo del lavoro
E ci siamo detti che questa però può essere anche un'opportunità
Voi sapete che il tasso di occupazione delle corti più anziane nel nostro Paese è uno come guarda caso quello delle donne è uno dei più bassi in Europa nel seminario preparatorio abbiamo annotato ancora una volta
Di questo stile di questo gap del nostro Paese con gli altri Paesi europei allora se davvero accadrà questo cioè che crescerà la permanenza delle Corti anziane nel mercato del lavoro non riteniamo che più vederla vederlo come un problema possa essere un'occasione
Anch'questa per me migliorare e potenziare il nostro mercato del lavoro a condizione che su questo fronte si attivino politiche
In
Centrate attente
Citiamo su alcuni passaggi che per il tratto vengono presentate nel rapporto sul mercato del lavoro
Misure incentivanti l'assunzione di dipendenti anziani il migliore il miglioramento delle loro condizioni di lavoro la prevenzione delle condizioni di disagio lo sviluppo delle competenze accesso la formazione continua la programmazione del fine carriera e la transizione tra lavoro e che pensionamento la promozione della salute e della sicurezza eccetera eccetera
Ecco su questi settori abbiamo scoperto in questo seminario
Chiamato gli aspetti della fondazione di Dublino altri Paesi vede ancora una volta la Germania ha motivato politiche di grandissimo interesse che credo anche queste ci interpelli io concludo
Ringrazio il presidente che in qualche modo accompagna i lavori della terza Commissione sono un Presidente Presidente delegato il Presidente e il presidente del CNEL dalla Commissione
Non posso che ringraziare i i consiglieri della terza Commissione che hanno seguito devo dire molto molto attivamente i lavori di preparazione
Posto non posso che ringraziare gli uffici che hanno reso possibile la realizzazione di questa
Di questa giornata non solo di questa giornata e ovviamente ringrazio
Il professor Dell'Aringa il suo Centro di ricerche per la
Preparazione del rapporto e all'UPI passo la parola
Prego
E arrivo al Ministero e quindi debbo ricevono secondo il giusto cerimoniale non ho salutato i tanti presenti che conosco
Quindi quale un rapporto di amicizia e di collaborazione di che dura da più di dieci anni sono molto in prima fila misti avanti almeno i cieli
Nostro caro onorevole di provenienza sindacale se ricordo bene Cassano foce Forlani e via via gli altri non li posso basta Pasquale il Preside
Dell'INPS
Non posso citarli tutti però assocerei tutti indiano senso saluto e nel ringraziamento per essere qui con noi
Grazie
Senta un attimo
Dunque mi
Carlo
Sì sì
Carlo Dell'Aringa
Che ringrazio ancora per la sua competenza e anche passione con cui conduce
I lavori
Con la terza Commissione
Si sente sì si sente se
Buongiorno a tutti farò una
Presentazione possibilmente breve per andare avanti
In modo poi
Al dibattito di svilupparsi e di dare un contributo considerato anche che ci sarà
Un intervento del signor ministro
E quindi ho scelto alcuni aspetti del rapporto quelli che mi sembravano più significativi e anche quelli
Più adatti per
Richiamare l'attenzione
Dei rappresentanti delle parti sociali che ringraziamo
Per essere presenti oggi
E che appunto potrebbero essere stimolati da alcune riflessioni su alcuni punti particolari del rapporto anche in relazione
Al dibattito corrente che si svolge sui temi del
Del lavoro rapporto non come voi sapete molto ricco diritti numeri
Letture
Analisi
E si avvale naturalmente anche del contributi che altri centri di ricerca danno regolarmente su questi temi dal
Dall'Istat dall'INPS dall'ISFOL
E quindi talvolta vuole essere anche una sintesi un po'sul
Argomenti più significativi ed evitare i contributi che noi leggiamo
Emerge dall'analisi di di prestigiosi enti di ricerca che
Svolgono attività sugli stessi temi
E devo anche ringraziare questi istituti per il contributo che spesso vanno anche nella fornitura di dati e in particolare lista che ci fornisce dati
I micro dati che ci permettono di fare molte delle elaborazioni che sono contenute nel rapporto
E poi altri istituti credo svolgano indagini in particolare sulla domanda di lavoro come Unioncamere attraverso il Rapporto Excelsior
Che in cui i risultati trovano sempre spazio
Nel nostro rapporto perché rappresentano un punto di riferimento per
Quelle tensioni
Nell'incontro fra domanda e offerta che sempre si manifestano nel mercato del lavoro
Purtroppo
Oggi meno che in passato anche gli ultimi dati ieri sul tasso di posti vacanti che l'Istat ha reso disponibile ha fatto emergere un
Caduta precipitosa di questo indicatore
Che sta appunto in
Ci sta mostrando come il mercato del lavoro si trovi in una condizione veramente precaria
Il il rapporto è pur sempre un lavoro di gruppo non solo del gruppo tutti lavoro diresse ricerche che collabora con me per la stesura ma soprattutto
Del gruppo della terza Commissione nell'ambito della quale abbiamo sempre
Il discusso analizzato i temi che poi trovano spazio nel rapporto
Vi è stato detto che il rapporto viene anche a conclusione di un ciclo di incontri preparatorie su alcuni temi importanti che poi trovano spazio sul rapporto abbiamo fatto un seminario sui temi a dei giovani
Uno sugli anziani questi trovano ampio spazio nel rapporto
Detto questo
Il taglio che è stato dato quest'anno il rapporto è quello di guardare al futuro
Perché quello che ci interessa quello che interessa i giovani
Che futuro spetta
Si possono aspettare i giovani
Guardando certamente anche delle tendenze in atto
Ma soprattutto anche guardando appunto quelle che saranno queste tendenze che si manifesteranno in futuro
Non a caso ripeto grande attenzione è stata data quest'anno al tema dei giovani e dei lavoratori anziani
E questo è
Quello che intenderei discutere brevemente con alcune slide che vorrei rappresentare
Prima di questo però
Un paio di riflessione
La prima fa riferimento al fatto che
Durante l'estate esce viene pubblicato un prestigioso intanto salutiamo nelle
Ministero che è venuta
L'estate vede sempre alla pubblicazione di un prestigioso rapporto dell'OCSE stelle implode nient'altro
Che è un per noi il del CNEL una stella polare dal punto di vista dei riferimenti
C'è un tifo ICI di analisi
Soprattutto per la serietà e rigore
No indipendentemente dai contenuti
Interpretativi dei fenomeni
E anche quest'anno le lamentato altro che ha dato dei contributi molto importanti che vuole fare qualche riflessione per i assumerli perché stati freschi freschi si inseriscano molto bene nel rapporto che viene presentato oggi da parte del CNEL
L'OCSE nella sua introduzione di questo importante rapporto riconosce che l'Iran condizioni critiche del mercato del lavoro hanno essenzialmente natura macroeconomica
E la crisi
Della crescita
Il mancato sviluppo dell'attività produttiva
Che determina essenzialmente ai problemi del mercato del lavoro
E dal momento della implora nient'altro doppia dedica sempre regolarmente grande spazio ai problemi delle politiche del lavoro
Si chiede anche ma quale ruolo le politiche del lavoro possano svolgerle in una situazione in cui i grossi problemi sono quelli del controllo del
Spread
Dei conti pubblici e problemi di competitività che molti Paesi devono affrontare
E dice di rapporto sono due essenzialmente i ruoli che una sana politica del lavoro può svolgere in queste circostanze
Il primo è quello di accompagnare il processo di crescita quando la crescita ci sarà
Affinché al processo di crescita possa anche accompagnarsi trasformarsi nella creazione di tanti buoni posti di lavoro
Non c'è dubbio che anche un buon funzionamento del mercato del lavoro può dare un contributo al processo di crescita ma certamente i problemi che oggi incontrano i Paesi soprattutto europei
Dal punto di vista dello sviluppo economico trovano origine anche soprattutto in altri fattori il secondo contributo che le politiche del lavoro dice l'OCSE possono dare
Al a in queste circostanze
è quello di limitare i danni della recessione
E perché è importante questo
Vediamo se riesco a
Ecco
è importante di limitare i danni del recessione e questo problemi che hanno ormai tutti i Paesi non solo quelli europei quando la recessione dura a lungo
Ma ormai dura a lungo da diversi anni il rischio e quello di
Far credere il potenziale produttivo del Paese
Imprese che chiudono ma soprattutto lavoratori che rimangono lontane dal mercato del lavoro dell'attività economica a lungo
Per un anno due anni divengono i disoccupati di lunga durata e come voi vedete nel grafico e disoccupati di lunga durata spesso vanno ad alimentare quella disoccupazione strutturale
Quindi dente difficile riassorbire in un eventuale processo di crescita economica quindi compito delle politiche del lavoro e di attenuare gli effetti della recessione sul mercato del lavoro
Tenere in lavoratori in
Circolazione legate al mercato del lavoro questo è un compito molto importante
E c'è un bellissimo modo passaggio all'interno di questo Ente lamentavo quello che fa una specie di graduatoria dei Paesi dal punto di vista della capacità con cui hanno saputo parare in un certo senso di effetti negativi della recessione
La Grotari e fatta sulla base degli affetti che un data a chi diminuzione del PIL può provocare su alcune variabili cruciali come può essere per esempio l'aumento della disoccupazione o la diminuzione della massa salariale
Dove la massa salariale dato dall'occupazione per isolare unitarie
Perché se le fette di un per cento di caduta del PIL sono forti su queste variabili c'è il rischio di un avvitamento dell'economia
Vi si è compito delle politiche del lavoro e anche di attenuare questi effetti e l'Italia sulla base dei dati la disposizione dell'OCSE
Ha compiuto negli anni di crisi non solo gli ultimi quando la crisi viene diciamo così ha toccato l'economia
Accolta è riuscita abbastanza bene per ridurre gli effetti di un data caduta del PIL sul tasso di disoccupazione sulla massa salariale
Quindi da questo punto di vista del ruolo delle nostre istituzioni e delle nostre politiche non è stato diciamo così così negativo rispetto agli altri Paesi in particolare l'OCSE mette l'accento su due aspetti
Il Paese che riescono a contenere meglio la caduta del PIL puntata caduta del PIL sulla
Massa salariale e sulla disoccupazione sono quelli che hanno buone relazioni industriali soprattutto coordinate a livello nazionale
E che non hanno naturalmente grosse percentuale di lavoro temporaneo sul totale del lavoro occupato
E che lavoro temporaneo e molto flessibile rispetto all'andamento del ciclo che rischia di pagare molto un presso elevato quando il ciclo diventa negativo
E le buone relazioni industriali contribuiscono naturalmente attenuare gli effetti del ciclo sull'occupazione attraverso
Naturalmente l'organizzazione di vari strumenti dagli ammortizzatori sociali l riduzione di orario di lavoro
E quant'altro per noi non siamo messi male
Ma detto questo ecco il punto che voglio sottolineare cosa ci differenza allora ad altri Paesi perché alle cose vanno tradizionali vanno peggio perché noi abbiamo avuto una caduta del PIL maggiore che negli altri Paesi questo è il fatto
Cioè un conto è avere delle istituzioni che pagano il colpo rispetto una data caduta del PIL ma se la caduta del PIL del cinquanta per cento in più di quello che la caduta negli altri Paesi
è chiaro che gli effetti sulla disoccupazione negli affetti sulla massa salariale sono più forti
Ecco che quindi ritorna il motivo il problema essenzialmente e quello certamente delle istituzioni
E della anche della legislazione
E quindi va bene certamente intervenire su questi aspetti che mi ha fatto la recente riforma del lavoro
Rafforzare gli strumenti a disposizione bella economia per attenuare gli effetti della recessione sul mercato del lavoro
In modo che
L'economia non si affitti
E soprattutto vedete evitare che la disoccupazione diventi di lunga durata vedete le è aumentata anche nel nostro Paese la disoccupazione di lunga durata ma già partiva da livelli molto elevati
Ecco quelle negativo guardate questo che secondo alcuni economisti sta diventando il maggior problema anche negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti sta montando moltissimo alla disoccupazione di lunga durata e molti economisti cominciano a dire che le semplice manovre espansive di politica monetaria
Potrebbero incontrare il limite di una disoccupazione che fa fatti cari entrare e quindi provocare solo tensioni sul versante dei prezzi e dell'inflazione
Pensiero pay devono evitare questo e una stasi che questo offerta di lavoro sia sempre mobilitati del nel momento in cui ci fosse una ripresa nel compiuto molto importante della politica del lavoro e che avvenga questo
Seconda osservazione
Cos'è successo alle principali
Alle principali variabili che caratterizzano il nostro Paese
In questi ultimo trimestre in quest'ultimo anno
Beh ne vediamo che se guardiamo del diciamo così il mercato del lavoro dal punto di vista degli occupati le teste poi vedete che c'è stata una caduta tra sette della crisi le posizioni è stato un galleggiamento dei livelli occupazionali
Ormai già radar un anno vedete che c'è stata la piccola ripresa del l'inizio dell'anno scorso e poi una caduta
Ma se dovessimo dire oggi lista da regista dei livelli occupazionali ripeto le teste non le unità di lavoro della contabilità quelle sono diminuite
Ma le teste che sono rimaste abbastanza costanti ecco vedete la tenuta del
Dell'occupazione rispetto al
Alla crisi ma se questo è vero voi vedete invece che la disoccupazione il numero dei disoccupati aumentato molto
E le due cose messe assieme l'occupazione la disoccupazione la fanno
Il tasso di disoccupazione che aumentato e le forze di lavoro ecco questo è il fenomeno da cui noi siamo partiti per fare tutta una serie di De Sisti pressioni che riguardano anche il futuro
Aumento all'offerta di lavoro
Perché così si chiama la somma di occupati disoccupati l'offerta di lavoro vuol dire coloro che sono disposti a lavorare lo cercano attivamente
In parte perché sono già occupati in parte non lo sono ma l'accertato e pienamente è cresciuta in concomitanza con la caduta dell'attività produttiva da otto mesi a questa parte
Questo
L'ultimo bollettino dell'Istat sulle forze di lavoro il comunicato queste insomma da un'ottima
Lettura di questo dato vi consiglio assolutamente la lettura
Noi abbiamo interpretato nel rapporto questo dato secondo un'interpretazione abbastanza standard
E quella dell'ipotesi del lavoratore giunti cioè quando io bilanci familiari sono in sofferenza come lo sono come lo sono da parecchio tempo non tanto perché sulle caduta l'occupazione quanto sono caduti redditi pro capite
Perché c'è poco da fare se non cade l'occupazione e cadono gli orari
In un anno si è stato un momento di quattrocento mila partendo in più per il novanta per cento involontari
Volontari vuol dire che se potevano avrebbero preferito fare insultante
C'è stata la cassa integrazione se ne parlava prima col Presidente dell'INPS è stato un notevole aumento
C'è stata una riduzione degli orari che magari non è passata nemmeno dalla cassa integrazione
I bilanci familiari sono in sofferenza quando i bilanci familiari sono sofferenze cosiddetti lavoratori marginali
Quelli che sono sempre lì no sul Birlik di dire far tesi può non partecipo cerca non cerco quando i bilanci familiari sono in sofferenza si danno da fare di più
E si presentano sul mercato del lavoro con più insistenza e cerca un attivamente ma abbiamo dato questa interpretazione questo ultimo bollettino dell'IST età anche individuato alcuni
Qualche altro fattore comune in particolare une particolare che poi ritorna ad essere coerente con il seguito dall'analisi che ne abbiamo fatto e quale fattore in particolare questo
Il fatto che rispetto all'anno scorso in un anno di tempo si sono ridotti nelle tassare cinquantasette sessantasei anni il numero dei pensionati
Sono alta e altra gente naturalmente no stiamo confrontando due stock da un anno all'altro
Ci sono ridotto il numero dei pensionati
E non certo per effetto di quest'ultima riforma perché sono state fatte anche prima di riforme e le finestre pasta e quant'altro
E cosa succede e questo e questo e
Sì se è ridotto il numero di pensionati Domé intatto il numero di occupati anziani mezzo milione in più
Abbiamo più occupati anziani e meno inattivi perché l'anno scorso quando c'erano questi cinquecento mila in più pensionati un po'quello che erano in più
Si dichiarano pensionati è la domanda è cercata lavoro ma no lo vorreste lavoro cede interessate lavorano tappo inattivi al cento per cento
Quelli sono diminuiti
E sono aumentati gli occupati gli anziani ma al momento che lo stock di occupazione complessiva è rimasto costante ci sono mancati i cinquecento mila anziani occupati che è diminuito
E i giovani del tasso di disoccupazione in Regione perché loro sì che lo cerca nel lavoro essenzialmente
Questi che non hanno trovato che non ce l'hanno
Un sette per cento in più delle forze lavoro giovanile
Ecco e questo è un aspetto di composizione non il lavoratore aggiuntivo una fetta importante di
Versetto importante di composizione all'interno delle forze di lavoro ed a questi noi siamo partiti e per estrapolare le tendenze ecco queste nostre esercizio fisico pongo alla vostra attenzione
è un esercizio che trovate illustrato in modo analitico nel testo
L'abbiamo cercato di farlo al meglio che le nostre possibilità che non sono nemmeno eccezionali né perfette
A me ha fatto un'analisi di corte per genere dei vari gruppi della popolazione
Abbiamo cercato di studiare l'effetto delle riforme delle pensioni compresa l'ultima hanno abbiamo proiettato diciamo così l'indagine al due mila venti quando grosso modo
L'effetto della riforma della pensione anche l'ultimo dovrebbe avere quasi esaurito i propri affetti
Curativi nel corso del tempo chiederà importantissimi risparmi anche che permetteranno di mettere a posto i conti pubblici ma che al contempo naturalmente inevitabile tengono più lavoratori anziani al lavoro
E allora questi lavoratori anziani sempre in quella fase ditta un po'per regioni
Demografiche aumento l'anno Mammano altre no le corti sono più ricche la mano che entrano in quella fascia di età
Devono stare al lavoro più a lungo e c'è non li ho calcolato che nel corso di sette otto anni potrebbe esserci un aumento a spanne
A spanne
Quei posti un un esercizio potrebbe essere fatto anche in misura più più precisa
Ma a spanne potrebbe trattarsi prefetti di questi fattori anche da qui al due mila venti come Stocco un milione e due
Un milione e tre
Lavoratori in quella fascia di età inc più
L'aspetto demografico sarà inferiore sulle altre fasce
Certo
Italiani
Per cento in campo un aumento della partecipazione non solo questo di quest'ultimo periodo nella partecipazione sta aumentando Mammano soprattutto che le Corti più giovane diventano più anziani più istruite le donne
E quindi c'è un effetto di aumento della partecipazione che più quel compenso all'effetto negativo della democrazia
E questi sono gli immigrati una variabile no cinque
L'Istat fa le sue previsioni non li abbiamo presi
Si tratta di vedere se poi tutta questa gente entrerà in questa situazione di mercato del lavoro
Però sapete noi liste rileva poi quelli che sono regolari
E c'è già al no si sta parlando di una
In sanatoria
E quando si fanno le sanatorie queste hanno il sette per due tre quattro anni prima no vanno dentro nella
Nell'anagrafe
Dopo nelle indagini delle forze di lavoro
Quindi è quasi più un effetto statistico che economico
Però certamente premente le previsioni dell'Istat dovranno essere riviste al ribasso essere dell'economia non tirerà però c'è un effetto anche qui vi forze immigrata che propriamente cresce
Insomma per farla breve e senza naturalmente illustrare il sì il il
Il metodo di calcolo
Voi vedete che il terzo numero dall'alto dell'ultima colonna nel terzo numero dall'alto dell'ultima colonna
Due milioni quattrocento mila nella nostra previsione di aumento dell'offerta di lavoro
Al due mila venti dal due mila undici del due mila venti
Sbagliato è giusto
La Commissione del CNEL vuole mi sembra d'aver capito che vuole proseguire lo studio di questo tipo vuole capire cosa succederà nei prossimi sei o sette anni
Enzo tutto metterà a verifica queste queste queste previsioni
Perché ci sono queste componenti forti e fra l'altro di rimescolamento dalla composizione dell'offerta di lavoro
Con soprattutto queste componenti importanti donne anziani giovani immigrati
Vanno studiati attentamente
Questo è un esercizio quasi statico
Non tiene conto che nel mercato del lavoro ci sono interrogazioni fra domande offerto a fare una previsione dell'offerta solo potrebbe non avere significato
Però guardate è utile per avere in mente farsi mi attesto una sorta di schema
Di a grandi linee di quello che succederà nei prossimi sei o sette anni
Non si tratta di fare previsioni scientificamente fondate citate deve un'idea dei macrofenomeni chiesti stanno avvicinando
Per poter reagire anche per poter falsificare poi quelle previsioni
E qui c'è un forte aumento dell'offerta è un forte cambiamento dalla sua composizione
E in caso di chiedersi anche se questi gruppi possono entrare in conflitto competitivo l'uno con l'altro
Ci sono sostituti l'uno per l'altro si sono complementare l'uno all'altro chi spiazza chi
Perché non c'è dubbio che le certo punto di vista abbiamo tutti sperare che quel milione e tre a quello che lei
Dirlo
L'otto Rienzi anice lotte li tende hanno le imprese lei tenga non è un prezzo battutista e fare in modo che questo succeda
Ma doveva fare anche in modo naturalmente che non succeda quello che è successo in quest'ultimo anno
Quando il tasso di disoccupazione dei giovani mentre altre sette per cento io dico sempre come economista sono non quella schieramenti fittissima di persone che considerano l'aumento dell'offerta di lavoro come una benedizione del cielo
Lavorare di più più a lungo e in più
Questo è la crisi fa la crescita di un Paese ma bisogna che nell'economia ci siano gli
Meccanismi di aggiustamento che faccio un accenno Rossi che l'aumento dell'offerta si trasformi in aumento di domanda
E non sono micro economici non solo nei tre economici macro economici perché siamo ormai
Una crisi
Per la prima volta dalla fine dalla seconda guerra mondiale che ha una componente macro economica da domanda aggregata terrificante
La politica fiscale
Che lo strumento principale per fare una una politica anticiclica è finalizzata
Al consolidamento dei conti pubblici
è uno strumento non può essere usato per due obiettivi
Se quella è la priorità
Ne va a scapito all'altra
Indi meccanismi e dire giustamente non sono semplici anche il Documento di economia di finanza che ha presentato il bar il Governo e tiene conto delle grosse difficoltà che si può avere il Paese nella crescita nei prossimi anni
E noi abbiamo usato anche quei numeri per capire ma di fronte a un'offerta di questo genere le previsioni di crescita delle posti di lavoro quale dovrebbe essere
Per almeno cercare di assorbire questa crescita dell'offerta di lavoro vedete infine i numerini che grosso modo dicono che dal due mila undici
Dovrebbe esserci un aumento della occupazione di quasi un punto percentuale dal due mila undici ministro andando del due mila dodici due mila tredici l'occupazione probabilmente non cresce e quindi dal due mila quattordici ancor di più di un punto percentuale
E che il PIL l'anche quello più di un punto percentuale se il due mila dodici due mila tredici non cresce dal due mila quattordici un punto e mezzo che significa avere tassi di crescita del PIL che sono a livelli di quelle che ha tenuto la Germania negli ultimi dieci anni ce la faremo
E questa è la sfida grossa però ecco ripeto uno poi dice ma l'offerta di lavoro dipende anche alla domanda se la domanda non credo ci sarà più scoraggiamento tutto quello che volete ma i macronumeri devono essere questi
E l'altro elemento di riflessione su cui film da altri due velocemente secondo su cui noi vorremmo lavorare e quello di questa composizione della domanda e composizione dell'offerta che riguarda in particolare un problema
Queste cifre stanno a indicare che se c'è tutto con lo sviluppo dell'occupazione per lo meno torneremo all'otto virgola quattro per cento della disoccupazione del due mila undici se c'è tutto quello sviluppo partire dal due mila quattordici due mila quindici
E il due mila undici non è che sia un grande hanno l'otto virgola quattro significhi significa che
Nel due mila undici
Nel due mila undici e eravamo ancora come tasso di netto cioè tasse o no dei giovani che non hanno che non studiano e non hanno occupazione sulla popolazione eravamo penultimi vedete lì
Diciamo Ciano solo la Turchia
Nel due mila undici e quindi
L'impegno molto forte da questo punto di vista però detto questo c'è un problema anche di composizioni di domanda e offerta di lavoro e qui andiamo al punto per noi essenziale
Se noi dobbiamo recuperare anche questi giovani oltre a dare al lavoro gli anziani contro le donne che si presentano più numerosi sul mercato del lavoro oltre che al Mezzogiorno che vogliamo studiare perché un altro giorno era otto anni che l'occupazione non cresce
Ecco il borgo durava anche studiare un attimo un fatto
Ma
Siamo sicuri che abbiamo fatto di tutto per
Per combinare al meglio l'incontro fra domanda e offerta di lavoro
Noi guardiamo quanti abbiamo
Dove Alessandrini immigrati in più tre o quattro milioni negli ultimi dieci anni
E secondo le proiezioni dell'Istat un altro milione e mezzo nei prossimi sette
Non sto a raccontarvi le cose che sappiamo no c'è questa complementarietà agli immigrati non tolgono al lavoro a in il locale perché vanno occupare posizioni di lavoro poco qualificate
Ma se noi andiamo a vedere i settori produttivi ecco il lavoro che ci intendiamo approfondire dove li mettiamo i nostri
Laureati
Nel pubblico impiego
Nelle banche
Non c'è Gallo prima
Ce lo sentite Rocco o chi lo chiede
Per lui
Cioè la
I settori tradizionali che subivano lavoro lavoro giovanile laureato e
Quali sono i settori l'industria
E l'ultima osservazione che farò l'industria bisogno di ristrutturarsi
Discorso della produttività non ho parlato di produttività fino adesso
Ma l'industria deve ristrutturarsi
Non ci sarà qualche ramo secco che sia pure controllando gli assetti sociale dovrà essere tagliato
Dove dove dove mettiamo i due milioni e quattrocento mila
Lavoratori di offerta di lavoro
Da qualche parte dobbiamo metterli allora lo devono rendersi conto che il nostro sistema produttivo da un lato deve aumentare la quota
Non solo la produttività per ragioni di competitività internazionale ma la qualità
Di molti posti di lavoro per renderle appetibili anche alla forza lavoro interna
E voi sapete cosa voglio dire quei lavori poco qualificati e noi non
Lo fanno certi Paesi e
L'assistenza agli anziani sita in modo diverso
E c'entra nel bando dentro lavorare anche in attivi
Costa Emma qui dovrà metterci d'accordo
La
Il fisco deve essere lesiva
Spendo uno per ottenere dieci
Questo è il punto e devo riqualificare una parte dell'apparato produttivo
E se volete anche devo fare un po'di orientamento ai giovani alle famiglie
Perché si incontrino
Questo per che cosa intendo dire no si incontrano imposti un po'più qualificati
Ma Giovanni e famiglie che adattano le loro aspirazioni
E nel l'ampio campo dei servizi alle persone all'impresa e c'è
Li dobbiamo puntare perché non c'è altro da fare i paesi nordici l'occupazione stanno lì
Ma c'erano le industrie lo dobbiamo salvare l'industria ma volete che non ci sia un altro mezzo milione di persone da industria che non tessera debbono andare alcuni posti di lavoro debbono diminuire quasi inevitabile
Ora noi dobbiamo fare un'analisi settoriale ecco che lo schema macro economico dell'occupazione deve servire anche per andare a vedere nei settori cosa si può fare
Non solo politica industriale per la produttività e la competitività ma politiche del settore per capire cosa bisogna fare per aumentare la qualità di lavoro che non possiamo più permetterci
Di non usare all'interno del Paese per una forza lavoro continuamente crescente
Dopodiché naturalmente questo implica mettere insieme le forze del Paese
Tutte
Perché le ristrutturazioni non sono semplici da fare
E questo è il versante non qualità ma produttività dell'industria quello che
Vent'avete visto sui giornali
Potrebbe
Mettere qualsiasi grafico risulta che lo stesso la produttività del lavoro che non è il lavoro
Scusate un po'di demagogia noi nei lavoratori della FIAT che lavora meno di quello della Volkswagen un'altra un pochettino lavora meno sarà più lavativo metteteci tutto quello che volete
Ma il valore aggiunto per ora l'avrà è quel valore aggiunto che manca
E che non è cresciuto
Quindi bisogna mettersi a ristrutturare il settore industriale questo un grande compito che non ha solo non le parti sociali secondo me
Ma tutti mi sembra
Riconoscono
I mercati e devono funzionare bene i mercati del lavoro del mercato tutto quanto deve funzionare bene
Però c'è il support il supporto delle politiche di ricerca di innovazione
E
Ma il supporto sul territorio sul campo con istituzioni agenzie come fanno in altri Paesi che mettono in contatto le piccole imprese che hanno bisogno di mettersi insieme magari avvicinassero dimessi dagli Istituti di ricerca le banche
Gli enti locali le Camere di commercio
Governance di questa tessuto lo fanno in altri Paesi la cornice qualcuno che fa la regia
Quell'istogramma lì non può rimanere così basso
Poi le parti sociali devono affrontare e qui veramente finisco
Devono affrontare questo problema
Trasmette non solo le parti sociali
Qui alla Germania e l'Italia è l'ultimo grafico lì c'è il costo del lavoro monetario della produttività del lavoro
Di tali a sinistra
La Germania dell'est
Costo del lavoro monetarie produttività in Germania vanno assieme
Costo del lavoro e produttività del lavoro in Italia vanno ciascuno per conto suo
Ora non c'è dubbio sia la strada virtuosa
E quella di far sì che questa curva
Sì
Altri
Craxi
La produttività
Ma finché c'è questa questo divario noi continuiamo a perdere competitività
Ormai rispetto alla Germania trenta punti percentuale non sono andati tutti nei pressi altrimenti non avremmo venduto più nulla sottratti assorbiti un po'da tutti compresi i margini delle imprese
Sono aumentati i salari reali no odio anche in Germania non sono mancati tanto
Ma perché perché si è un po'innescata anche i tagli una piccola spirale prezzi e salari che per carità di Dio non è quella del quindici per cento all'anno di trent'anni fa
Ma quel tre per cento quel tre per cento per tre per cento ogni anno in Germania il tre per cento veniva pagato dall'aumento della produttività da noi andava sul costo del lavoro per unità di proprio
Questo problema verrà fuori
E e io dico sempre state attenti che
Questa divergenza
Va fatta portando sulla produttività il più velocemente possibile
Un impegno delle parti sociali per gli accordi di produttività certamente ma però sia l'ambiente il contesto esterno
Che è molto molto suscettibili di anti miglioramenti questo aumento della produttività probabilmente significa anche tagliare rami secchi significa fare ristrutturazioni significa fare mobilità
Significa fare un piano di ristrutturazione in cui tutte le parti stakeholders coinvolti devono trovare non solo con finalità comuni ma devono poi avere la possibilità di trovare anche quali sono gli sbocchi
A livello di sistema
Di una politica di ristrutturazione del del più importante settore esportatore
E gli sbocchi ripeto allora è la qualità nella quantità del lavoro negli altri settori produttivi ecco non c'è alternativa
Io penso che da questo punto di vista ci sia la possibilità di mettere insieme le forze migliori
Perché partendo da uno schema aggregato di delle Gambini
Variabili del macro economiche del mercato del lavoro si riesca a capire su quale lieve di politica economiche fiscali del lavoro fare forza
Per capire anche dove può essere trovato uno sbocco alla forza lavoro innanzitutto italiana che che aumenterà decisamente nel prossimo imprese sette anni grazie e scusate se sono
Ringrazio Carlo Dell'Aringa è responsabile di questo rapporto che è stato elaborato presso la Commissione terza presieduta da Edoardo Patriarca faccio un piccolo cambiamento nel programma
Perché ho il piacere ridare la parola a esso ha correre un ministro del lavoro e delle politiche sociali che naturalmente a ulteriori impegni ha chiesto di anticipare
Il suo l'intervento
La ringrazio naturalmente di aver partecipato alla nostra opinione di stamani
Prego Ministro
Grazie magari presto il tavolo non ma
Preferisco
Preferisco parlare in chi
E grazie intanto dell'invito alla presentazione di questo rapporto
L'importante del quale
Carlo Dell'Aringa tracciato adesso una sintesi che
A non fa onore al rapporto e alla complessità del rapporto ma certamente da una dimostrazione di quanto
Se posso dire non sono ossia la capacità espositiva di Carlo Dell'Aringa ma anche la sua passione civile
Di questo lo ringrazio
Chiedo anche scusa per questo cambiamento di programma dramma oggi
Si sono inserite delle cose nel primo pomeriggio ed è davvero impossibile per me
Fermarmi anche a sentire gli interventi successivi e quindi mi scuso in anticipo
E in generale molto brutto che uno parli subito dopo quasi io cercherò di fermarmi ancora al momento
Abbate piglia
Carlo Dell'Aringa diceva una cosa che L'Unità le occasioni per
Della riforma del mercato del lavoro inserendo la all'interno di un contesto
Sì
Carlo ha attribuito all'OCSE nei quali si dice
Ci il ruolo delle politiche del lavoro potrebbe essere quello di accompagnare il processo di crescita quando arriva
E anche di limitare i danni del recessivo né in particolare di evitare per disoccupazione di lunga durata
Il motivo
Debbo dire non a caso non è che è successo che a posteriori ci siamo accorti o almeno io mi sono accorta e ne sono profondamente convinta che la riforma del mercato del lavoro
Nostra approvata di recente
Sì inserisca molto bene all'interno di questo scherma
Il fatto di dire la riforma del mercato del lavoro che vi accompagnare il processo di crescita quando arriva è importante per che serve secondo me lei a dare respiro agli interventi ma anche a rompere quella parossistica vorrei capire corrispondenza che si è cercata fin dai primissimi giorni
Dall'approvazione della riforma che entrate in vigore il diciotto luglio terra quello che succedeva nel mercato del lavoro e la riforma stessa
Quindi le accuse di
Nessun contratto viene rinnovato a tempo determinato viene rinnovato e questo naturalmente colpe della riforma
Il panico tra le partite IVA
I licenziamenti imprime licenziamenti
Gatti fornendo tutte queste cose che hanno
Alzato anche la temperatura secondo me ripeto stabilendo in maniera parossistica e nonna
Obiettiva
La corrispondenza tra ciò che succede il giorno dopo giorno nel mercato del lavoro e invece
E cambiamento della profondo e complesso della cornice normativa
Quindi questo respiro che viene dato secondo me
E importante per poter discutere in maniera più pacata della riforma
Seconda cosa limitare i danni della recessione qui di nuovo bisogna intendersi i danni della recessione sono gravi sono anzitutto i danni di chi perde il posto di lavoro e quindi qui l'intervento ci deve essere
Però poi c'è anche l'idea di evitare disoccupazione di lunga durata
Noi abbiamo alimentato per troppo tempo un disoccupazione di lunga durata attraverso il ricorso a schemi di protezione sociale
E non puntava hanno all'occupabilità e all'amico occupazione delle personale ma punta vanno a una vera assistenza prolungata nel tempo
Questa e disoccupazione nascosta anche se nascosta attraverso una successione
Di cassa integrazione ordinaria cassa integrazione straordinaria mobilità lunga deroghe mobilità lunga o allungata
Questa cosa che si
Poteva conti poteva continuare per Angelini eh
Rinuncia sostanzialmente
A un concetto che invece la riforma mette al centro o ad applicare a mettere in pratica un concetto che la riforma mette al centro e cioè che purtroppo
E persone possono perdere il loro posto di lavoro purtroppo le persone possono perdere il posto di lavoro ma è compito della società assisterle
Sia attraverso un trasferimento monetario sia
Vorrei dire anche soprattutto nella ricerca di una nuova occupazione
Questo è il tema centrale
Della riforma degli ammortizzatori sociali che voi sapete proprio perché si tiene conto
Della fase recessiva nella quale
La riforma diede introdotta entrerà in vigore più lentamente di altre
Cose
Questo il quadro io ho già detto molte volte che questa riforma del mercato del lavoro a il duplice obiettivo finale
Di prendere più inclusivo il mercato
E di renderlo anche più dinamico
Renderlo più inclusivo vuol dire
Partirei mi riallaccio anche qui alla questione a cui Carlo Dell'Aringa ha fatto riferimento prima
E cioè l'occupazione degli anziani magari forzata da riforme pensionistiche che spostano in avanti letta di pensionamento
Quindi l'occupazione forzata dei lavoratori anziani spiazza i giovani
Poi le statistiche probabilmente avviene questo probabilmente viene
Però anche qui bisogna rovesciare il ragionamento ricordo parecchi anni fa una volta una conversazione con Ralf Dahrendorf
E si parlava di occupazione femminile e lui diceva ma in Italia con me
Le donne lavorano così poco e poi io spiegato con il quale poi mi dice va beh ma poi se le donne lavorano non riducono l'occupazione degli uomini
Per in sintesi la risposta è stata non necessariamente
E non
Se noi facciamo
Modelli diamo il nostro mercato del lavoro in modo da includere sia al lavoro delle donne sia il lavoro dei giovani sia il lavoro degli anziani
Mercato inclusivo esattamente l'opposto di un mercato segmentato
è quello che noi abbiamo avuto con un segmento protetto e sempre più piccolo sempre numericamente meno importante
E viceversa sedimenti molto importanti che sono i giovani le donne i lavoratori anziani esclusi o ai margini questo è il mercato segmentato
Dico questo noi non dobbiamo andare orgogliosi perché semplicemente e ora un mercato dalle fattezze inaccettabile
Si può dire abbiamo sbagliato qualche misura nel cercare di realizzare questo obiettivo e questa è una discussione che ovviamente e non solo accettabile ma desiderabile
Però e difficile dire che l'obiettivo del mercato inclusivo cioè che accomoda tutti e rifiuta la logica del vai fuori tutti entra un altro
Perché questa è la logica è che noi abbiamo
Per troppo tempo incoraggiato per troppo tempo incoraggiato allora noi dobbiamo domandarci quali sono le fattezze
Che caratteristiche di un mercato inclusivo
Foglio detto dinamico dinamico vuol dire una cosa molto chiaro perché qui bisogna realizzarle vuol dire un mercato che ha un tasso di disoccupazione strutturale tendenzialmente più basso
E come si realizza
Riducendo i tempi della transizione cercato di tra scuola e lavoro
Noi abbiamo tempi di transizione anche documentato tra scuola e lavoro troppo lunghi in accettabilmente i lunghi
Ma
Non è l'unica cosa o gli abbiamo dobbiamo ridurre queste anche una delle scommesse importanti
Tempi della transizione tra
Situazione di diviso occupazione e nuova occupazione quello
Quello
è
Un alto punto importante noi dobbiamo
In qualche modo l'ho detto prima purtroppo le persone possono perdere il loro posto di lavoro
Ma è importante che il loro diritto Lovino in tempi accettabili in tempi che sono simili a ciò che avviene in altri Paesi europei dove il mercato del lavoro funzione in maniera più dinamiche più inclusiva
Come abbiamo cercato di realizzare tutto questo
Allora la la riforma che ho detto prima è
La stanza ampia e sicuramente complessa poggia su
Quattro o cinque assi portanti
E
Alto tutti l'obiettivo di migliorare il percorso lavorativo delle persone
Diciamo quello che si chiama il ciclo di lavoro e la
Nella vita delle persone
Allora si tratta di flessibilità in entrata flessibilità e
Uscita ammortizzatori sociali
Politiche attive e servizi per il lavoro
Monitoraggio e valutazione della riforma perché anche questo è un asse portante
Perché noi abbiamo la pessima abitudine in questo Paese di fare le riforme di dire subito che funzioneranno non funzionanti sulla base non di una oggettiva valutazione possibilmente scientifica
Di ciò che accade ma sulla base della nostra appartenenza a un partito piuttosto che a un sindacato o a una parte
Noi invece dobbiamo predisporci la riforma è tutto
Non è DOP ma attica e pragmatica e quindi noi dobbiamo predisporci a valutarla per quello che riuscirà a conseguire
Preside di età in entrata e in uscita e ammortizzatori sociali
Servizi per il lavoro tutto si tiene in maniera molto stretta cosa vuol dire che tutto si tiene in maniera molto stretta oggi pomeriggio andrò a discutere il libro di Cazzolla figli miei precari immaginari
Lui ritiene che la precarietà sia una situazione immaginaria
Due sia una una condizione della mente non una condizione dello spirito non una condizione invece
Reale
Ove si trova
Però
No adesso no dove si trovano le persone verso banalizzato un po'ma
Però è anche
Dove si trovano le persone ebbene la mia domanda la domanda che noi ci dobbiamo fare
Ed è una accusa accusa che ci veniva fatta sempre come sa bene Carlo Dell'Aringa da istituzioni come l'OCSE
Come la Commissione europea voi avete troppa precarietà concentrata tutta sui giovani e sulle donne ho detto prima segmenti ai margini del mercato del lavoro
Allora se noi riteniamo che la precarietà sia un problema tutta questa operazione fatta sulla flessibilità in entrata per cui io ho ricevuto
Critiche indescrivibili è un'operazione che cerca
Di cambiare
La convenienza relativa delle forme contrattuali
Di spostare
E rendere un po'meno conveniente l'uso di forme contrattuali tipo mordi e fuggi e invece rendere un po'più relativo quindi è un po'più è un po'meno
Un po'più conveniente il contratto di lavoro a tempo indeterminato
Non tanto per traghettare l'economia in questi mesi di recessione perché so bene che le imprese nel mese di recessione non assumono
Ma perché dobbiamo agganciare curato una cornice normativa la crescita quando tornerà
E lavorare perché quella crescita torni
Allora l'operazione sulla flessibilità in entrata e adesso non sto a dirvi tutte le norme ma voi le conoscete più di metal
Contratto di lavoro a tempo determinato che abbiamo reso un po'più oneroso ma di cui abbiamo incoraggiato anche la la stabilizzazione e
Che abbiamo flessibili Rizzato rendendo sostanzialmente privo di causale
Il primo contratto per un anno che non è una piccola cosa tra quelle che le imprese volevano il messaggio è bollette tempo determinato non avete bisogno di tanti appesantimenti burocratici
Però il tempo determinato alla società costa
Perché la probabilità di essere disoccupati
Dopo che si è passati attraverso tempi determinati in sequenza è più alta e bisogna che la società in qualche modo imputi un pochino all'impresa la maggiore costo di questo
Questo è diciamo uniforme in questa parte flessibilità all'entrata
E
Anche questo detto molte volte
Non rifiuta la flessibilità anzi la valorizza ma rifiuta un'altra cosa e cioè l'uso chiamiamolo un po'spregiudicato che
Alcune imprese hanno fatto dei contratti flessibili per l'appunto trasformandoli in precarietà
E dico questo perché qui si dice contrario all'interesse delle riprese e invece io credo di no
Io credo che non sia contrario all'interesse dell'impresa perché perché Carlo Dell'Aringa ha mostrato che in termini di produttività
Tutta la flessibilità di cui noi abbiamo goduto in questi anni passati che magari ha tamponato in un certo senso la caduta dell'occupazione
Però tutta questa flessibilità non ha sicuramente giocato all'altra questione che si chiama produttività
Ma lo capirebbe anche un bambino che i contratti che ho chiamato Bourdieu fuggi non ci sono contratti che favoriscono la produttività
Nessuno vuole il contratto rigido da quando entri a quando esci per andare in pensione
Però una stabilizzazione maggiore da ai alle persone occupati una prospettiva
Ed all'occasione di investire in
Capacità in professionalità in esperienza intervenne in professionale
Tutte quelle cose che guarda un po'servono e sono servono come il pane alla produttività
Sempre per la produttività e quindi io sono convinta che se le imprese
Colgo questo punto di vista
Vedo no anche loro come
Il contratti le tipologie le relazioni di lavoro sono un elemento fondamentale per l'aumento della produttività
Ma qui sta un'altra cosa che centrale nella nostra riforma del mercato del lavoro e cioè l'apprendistato
Apprendistato non è nuovo io qui non è che io innovato chissà che c'era era già stato fatto dal mio predecessore abbiamo modificato e valorizzato che cos'è che non andava
E diciamo non andava all'applicazione di questa apprendistato perché se io assumo apprendisti solo perché costano meno abili falso non
Stabilizzare
Di nuovo non è che faccio all'operazione che va bene per i lavoratori e per l'impresa perso la produttività e la competitività allora se noi diciamo
L'apprendistato è un periodo di formazione e quello è il primo punto
Secondo siccome per la società la formazione anche scolastica
Non la formazione scolastica non basta e quindi occorre integrare la formazione scolastica conformazione di tipo professionale e quindi la Società Dante sgravi contributivi perché questo obiettivo sia raggiunto quindi prima cioè formazione secondo ce lo sgravio che riconosce il ruolo sociale della formazione
Allora vuol dire che qui abbiamo le basi le premesse per fare di nuovo buone relazioni industriali tra lavoratori e imprese che sono la premessa per rilanciare la competitività
Vi dico anche perché una delle cose a cui tengo che proprio su questo tema noi in Italia usiamo sempre la Germania di volere soldo il rigore finanziario
Ma voi sapete che la Germania in un certo senso fortemente corretto la disoccupazione giovanile proprio ricorrendo all'apprendistato e la Germania ha chiesto a noi
Attorno a Scip su un progetto che è un progetto per l'apprendistato duale che lanceremo a novembre
Ed è un progetto non è un seminario di studi cioè dietro c'è l'idea di mettere insieme in prese che operano contemporaneamente
In Germania e in Italia scuole che si prestano a fare questo apprendistato duale ragazzi che vengono avviati
Monitorati nei loro percorsi
In due Paesi
Certamente non saranno numeri stravolgenti però è per dire noi all'apprendistato dobbiamo crederci
Perché il modo migliore perché le giovani generazioni superino quel gap che c'è per l'appunto tra la formazione scolastica
E invece la capacità di lavorare all'interno delle imprese questo è un punto importante e su questo guardate io lo dico così e veramente necessario Carlo lei ha detto prima
Bisogna collaborare
Sono scrive le norme sull'apprendistato serve a niente
Bisogna che ci sia la volontà delle parti di ricorrere e di valorizzare questo strumento non per avere dei risultati tra due mesi ma per
Portare l'Italia sul sentiero di crescita
Quindi questo è un lavoro per il Governo per il sindacato per le imprese per le Regioni per le Province per tutti di attori che devono occuparsi di questo abbiamo delle realtà
Bellissime in questo Paese in questo ambito post possono anche fungere da benchmark li sapete non sto a identificarli
Però ci sono Regioni dove invece queste sonno questo aspetto è delle
Non esiste niente
E noi non possiamo crescere così non possiamo
Ammortizzatori hanno flessibilità in uscita Beppi visibilità in uscita e l'altra parte prendi il mercato un poco nemmeno precario all'entrata
è anche un po'meno rigido suscita
Questa è la modifica dell'articolo diciotto non ne parlo ora possiamo anche parlarne in un'altra occasione
Secondo noi questa modifica di nuovo risponde
A una esigenza di equilibrio tra le ragioni dell'impresa
E per motivi economici per motivi anche disciplinari
Non devono DDR sempre re integrato il lavoratore nel proprio posto di lavoro
No
Deve tutelare il lavoratore e anzi deve tutelarlo maggiormente quando c'è un'ipotesi di licenziamento discriminatorio
Noi crediamo che la soluzione scelta sia equilibrata e quindi in questo senso io penso che sia una norma di civiltà
Oltre che di modernità perché non è che la modernità è sempre un valore da qui c'è una norma di civiltà che accompagna alla modernità il cambiamento della nostra economia
Ammortizzatori sociali ammortizzatori sociali abbiamo detto prima limitare i danni della recessione evitare la disoccupazione di lunga durata
Cosa sono lavoratori che vengono assistiti monetaria mente per otto anni
Senza che nessuno chieda loro niente magari incoraggiati a lavorare in nero
E cos'è questo se non un grandissimo spreco sociali
Si dice non c'è nient'altro B proviamoci
Non c'è nient'altro è troppo facile dire non ci sono altre possibilità qualche volta si tratta invece della soluzione più comoda
Ma grande sperpero di denaro pubblico ce lo possiamo permettere noi non ce lo possiamo più permettere e quindi il denaro pubblico va oculatamente indirizzato
E allora che cosa abbiamo detto qui anche i nomi contano assicurazione sociale per l'impiego non è
Indennità di disoccupazione
è un'assicurazione sociale per l'impiego cosa vuol dire qual è il messaggio dato
Al lavoratore ma anche il messaggio dato a tutte quelle istituzioni che debbono lavorare per far sì che il mercato del lavoro funzioni meglio di quanto non abbia funzionato finora
Messaggio il lavoratore ti accompagniamo ti siamo vicini
Vogliamo preoccuparci che tu non perda il tuo capitale umano
E vogliamo aiutarti a cercare una nuova occupazione
Questo è da una parte
Allora dall'altra io ti devo poter offrire qualcosa corsi veri non corsi finti che hanno sprecato rivoli di denaro pubblico
Dove non c'erano corsi non c'era nessuno che sapesse formare e pochi anche a essere formati
E se tanti casi che possiamo citare non adesso il momento però noi questo tipo di approccio alla riqualificazione nel mercato del lavoro lo dobbiamo abbandonare lo dobbiamo dobbiamo dire chiaramente che non lo vogliamo più dobbiamo avere dei professionisti
Che si occupano della formazione dei lavoratori
Che hanno perso un posto di lavoro perché qui parliamo di lavoratori
Assicurazione sociale per l'impiego qualcuno che l'impiego non cela
Quindi ci vogliono politiche attive e ci vogliono servizi per il lavoro degni di questo nome questa è la grande scommesse
Tra l'altro qui abbiamo una delega la Scrivia Remo
Lavorando con le parti sociali
Lavorando con le regioni perché le Regioni andò un grosso ruolo anzi una
Parte esclusiva competenza in questo ambito noi possiamo fissare una cornice forestali loro
Però noi dobbiamo di di vigilare affinché le cose si facciano
Non è detto che altri Paesi possano migliorare il mercato del lavoro non è un mercato dove le occasioni piovono dal cielo è un mercato dove l'informazione è fondamentale
La qualificazione e fondamentali
I servizi che aiutano l'incontro e la domanda la capacità di capire in anticipo quali saranno le domande anche per orientare la formazione
Non fare tutti che si occupano di una certa cosa quando la domanda di quella cosa di quella professionalità sta invece decrescendo
Questo Nacci in tra competenze e domanda di lavoro da parte delle imprese va molto migliorato non può essere lasciato al caso non può essere lasciato a
Professionalità del tutto inadeguate ad affrontarlo
Questo è il quarto pilastro quinto pilastro detto monitoraggio
E valutazione
Noi stiamo lavorando per impostare un metodo
Impostare un metodo vuol dire che il monitoraggio sita nel tempo
Si fa con dati tattica non con aggettivi in Italia siamo sempre con gli aggettivi si fa con dati appropri gli atti
E cioè qui c'è un lavoro sulle banche dati e importante
E un lavoro che io vorrei fare anche dicendo chiaramente che le banche dati devono essere messi a disposizione penna comunità scientifica interno e internazionale che riprende i rivali
Non devono esserci accordi privilegiati separati con qualcuno che arriva prima di altri ai dati i dati devono essere
Sono pubblici sono patrimonio pubblico devono essere a disposizione di chi li chiede per fare valutazioni
Poi ci vogliono bandi di ricerca perché una valutazione scientifica la si fa non copre i cercatori improvvisati scusate ma la si fa affidando bandi di ricerca a ricercatori professionisti
Questo si può fare non è un'occasione di spreco non deve esserlo Danzi deve costare molto poco l'università in fondo fa ricerca di professione e quindi non deve essere pagata in maniera addizionale
Però deve essere messa in condizioni di fare ovviamente bisogna fare le domande giuste e cercare di aprire dei metodi adeguati per la valutazione
La valutazione poi data alle parti sociali
Al decisore politico perché vengano di nuovo in maniera pragmatica sulla base dei risultati che sono emersi che cos'è che non ha dato i risultati sperati e che cosa invece che ha funzionato
E allora con mente aperta si deve rafforzare ciò che ha funzionato
E magari scartare ciò che non ha funzionato senza nessun tipo di battaglia ideologica e senza nessun tipo di fallimento completo se un aspetto della della norma non ha funzionato
Questo è la descrizione del mercato della riforma del mercato dell'auto adesso e chiaro ma è chiaro a tutti che una riforma può essere noi ne abbiamo avute tante nel nostro Paese una riforma può essere un esercizio di scrittura
E rimane in un cassetto
Noi non vogliamo questo
Questa riforma deve essere calata nella realtà deve essere vissuta della realtà penso agli aspetti positivi ho detto prima modificata negli aspetti che non danno risultati sperati
E perché questo accada bisogna che cosa bisogna che la riforma in qualche modo stia
Diventi patrimonio comune delle parti
Bisogna allora rifuggire
Imporre giudizi di un tipo o dell'altro bisogna guardare le cose con mente riaperta
Bisogna cercare di dire guardarvi posso fare molti esempi perché poi io in questo periodo visto molto occupando di cercare di
Lavorare per l'applicazione della riforma ho scritto a tutti i miei direttori dicendo per favore do infatti
Così mero esercizio burocratico quando scrivete le circolari prima di tutto le scrivete sempre facendole vedere al Gabinetto al ministro
In secondo luogo prima di scriverle vi confrontate con le parti che possono l'ho detto che possono avvenire adesso non è che si intavolare una trattativa nove
Non pensate che ogni volta che si scrive una circolare si deve intavolare una trattativa però sentire le parti per dire
Esatto e problematico qui queste problematiche una
E in modo da arrivare da vere circolari che agevolato l'applicazione delle norme nonché la complichi complicano questa applicazione quindi questo l'ho fatto
E ho anche chiesto proprio una collaborazione nel senso della segnalazione
Però poi ci sono o non so cose che mi vengono raccontate incontro il direttore de il Sole ventiquattro Ore che mi dice il ministro lei ha fatto una grande riforma delle pensioni ma certo con il mercato del lavoro non ci siamo guardati ce qui
Sventola una
Biglietto da visita un imprenditore che mi diceva che il Luglio adesso rinuncerà alla collaborazione di un centinaio di partite IVA io ho detto sette direttore
Vediamo di ragionare con calma
Anzi faccia una cosa e gli ho strappato il biglietto da visita no non sto affatto glielo preso di Mario ho chiamato questo signore io ho detto scusi lei è un imprenditore mi dicono che lei gli ha più o meno mille dipendenti
E che lei vuole liberarsi di cento collaboratori impartiti IVA vogliamo parlarne un momento
E Luigi era un po'agitato
E però abbiamo un appuntamento che la prossima settimana è un problema reale se problema reale vediamo due
Non è che uno adesso mettiamo le cose in questa prospettiva se lui aveva bisogno della collaborazione di cento persone che lavoravano per queste imprese partita IVA
Non è possibile che adesso sulla base di una norma che tra l'altro relativamente alle partite IVA anche per gli emendamenti al Parlamento
Andrà a
In vigore del due mila quattordici perché e sui due anni che si considerano i requisiti
Non è che uno dice subito adesso butto via accento partiti
Infatti parlando con me questo imprenditore Stato Mou molto più aperto ha detto
Massicci saranno dei problemi la stessa cosa è capitata in altri ambienti
Cioè guardate mi scrivono persone che mi dicono per colpa della sua riforma il mio contratto non viene rinnovato
Beh è anche vero che qualche volta uno usarla riforma perché per
Eliminare una collaborazione che magari non avrebbe
Rinnovato allora io chiedo
Onestà intellettuale collaborazione credo che se noi ci mettiamo io sono
Disposta a mettere tutta la mia Energia
Per questi restanti in sei mesi di Governo per fare in modo che
Alla parte proprio del Governo questo
Sforzo per fare vivere bene permettere le premesse perché la riforma di va bene nella società
Sapendo che nessuno si illuda sapendo comunque che il clima è e resterà recessivo per i prossimi Nesi e speriamo
Solo mesi
Ma
Però
Io ci metterò tutta l'energia tutta la buona volontà anche tutta la competenza che io
Ma io sono convinta che se collaboriamo accoglimenti aperta e l'onestà intellettuale
Questa riforma del mercato del lavoro potrà dare i risultati nel senso auspicato da Carlo e cioè di fornire unità
Una spinta alla crescita nel momento in cui questa si manifesta non è che origina la crescita e di aiutare le persone in difficoltà nel momento della recessione
Aggiungo un'ultima considerazione abbiamo
Aperto il tavolo sulla produttività e io lo dico guardate che io considero la riforma del mercato del lavoro la grossa premessa per questo tavolo
Il tavolo è stato presentato da Mario Monti come
Direbbe un inglese esatto You adesso mettete via lavorare e cercate di fare uscire comportamenti che enfatizzano la produttività
E il senso e noi li abbiamo la cornice normativa e alcune importanti premesse quelle sull'apprendistato le politiche attive su cui bisogna lavorare lavorare e lavorare i ancora
Il resto i prefetti richiede collaborazione delle parti sociali per le cose che qui
Non sono stati affrontati
Amo della flessibilità degli orari parliamo di altre modalità che riguardano i contratti di lavoro dove c'è ancora spazio per un'azione che può restituire al Paese la possibilità
Viene incamminarsi su un sentiero che sia di crescita ma anche di occupazione e di occupazione buone grazie
Potrei fermarmi e un quarto d'ora ma siccome adesso ci sono le parti sociali se io mi fermo quarto d'ora vuol dire che mi fermo per il primo e non per il secondo il che può essere uno sgarbo
Accettate allora allora se accettate voi io mi fermo se mi dite che sono
Bene
E l'ultima e lei dice che accetta e io la ringrazia
Sì dunque abbiamo
Io ringrazio
Lo lo ha fatto il Presidente la ringrazio appunto serena Sorrentino per Angelo a Bini Giorgio Santini Stefano di Miola Guglielmo Loy Nazzareno Mollicone Sabina Valentini
Perché hanno accettato di essere qui con noi non è una seconda sessione conclusiva
è una sessione che la terza Commissione come anche il Presidente ritiene invece strategica Carlo Dell'Aringa nella sua conclusione ma anche il ministro
Ha ribadito come la collaborazione la chiamata cioè diciamo così alla responsabilità ma mi pare che già ci sia piuttosto anche
Solida delle parti sociali sia strategica allora per quanto riguarda
Rivela nostre nostro organo sta continuazione dei lavori lo dico con non perché mi è dovuto dirlo per cortesia
Ma questo anche quello che mi è stato chiesto della terza Commissione gli interventi che seguiranno per parte nostra sono interventi che vanno
Seguiti con attenzione sarà nostra premura farne addebito
Appunto poi su questo insieme le riflessioni di carattere arringa anche del ministro
Così che proseguiremo il lavoro nei prossimi nei prossimi mesi ad approfondire alcuni temi quindi io ero e vi ringrazio di questa vostra presenza e come sempre faccio un po'il guardiano del tempo mi consentirete vorremmo
Concludere non per stanchezza ma perché
Siamo ancora
Attenti e presenti io chiederei a ciascuno di voi se possibile ecco dieci minuti di intervento così che per l'una l'una e un quarto e non oltre si concluda
La nostra sessione grazie dunque quindi dal primo intervento serena Sorrentino segretario confederale della CGIL grazie
Grazie dell'invito che soprattutto grazie per l'occasione che ci offrite di ragionare con uno strumento di lavoro molto utile
Che appunto il rapporto che è stato presentato oggi sul mercato del lavoro anche in maniera non
Non formale e soprattutto partendo da alcuni dati che ci possono dare anche delle indicazioni di lavoro
Proverò infatti ha fare alcune brevi riflessioni
Proprio dialogando con alcuni dei punti nodali che sono stati affrontati nel rapporto non soltanto per rendere proficua questa nostra prima discussione
Ma anche per provare ad affrontare alcune dei nodi che noi abbiamo davanti sia in attuazione della riforma del mercato del lavoro sia
Dovendo in qualche modo cercare di accelerare di prefigurare processi economici di ripresa e di e di crescita e che quindi ci possono dare anche delle indicazioni e tracce di lavoro molto utili
Penso ad esempio che il rapporto fa un'operazione dal punto di vista anche dell'analisi
Molto strutturata e che tra parentesi e ne condividiamo è per questo lato vado per assodata in relazione
A quell'analisi incoerenza
Nel capitolo sei dove si affrontano le questioni aperte pone una domanda per noi centrale
E cioè
Quanto siano sostenibili dal punto di vista sociale la combinazione tra politiche
Di rigore di contenimento del deficit pubblico e un crescente dato di disoccupazione strutturale di lunga durata come quella che abbiamo nel nostro Paese
Anzi il rapporto a un certo punto pone proprio l'interrogativo preciso
Dice fino a che livelli si può spingere la disoccupazione in attesa del risanamento del deficit della ripresa e se il tema della sostenibilità sociale come diceva anche
Qualche intervento che mi ha preceduto è un tema oppure no che ci interroga sulla dimensione qualitativa che la crescita del nostro Paese vuole
Proporre come scenario di tendenza
E allora questa domanda chiaramente
Intanto non si può dare una risposta univoca e soprattutto
Ci sono alcuni nodi che vanno affrontati e chi come
Nell'avvio degli dell'analisi che si fa nel capitolo terzo sui temi dell'occupazione
Mettere l'Azione due grandi capitoli
E cioè il fatto lo diceva del resto lo stesso Ministro pocanzi che l'evoluzione del mercato del lavoro e la ridefinizione delle regole del mercato del lavoro sono un fattore sicuramente che ha un'incidenza notevole
Nella qualificazione della domanda di lavoro più nella qualificazione dell'offerta di lavoro ma soprattutto nella modalità di incontro tra domanda e offerta di lavoro
Ma il tema che interroga la qualità della domanda di lavoro è riferibile alla trasformazione del sistema produttivo anche come
Sottolineare citava il professor Dell'Aringa e CEE
A meno che non è non ricostruiamo un profilo che ci parla di quale profilo industriale abbiamo visto anche nel rapporto si fa un'analisi molto dettagliata della crisi del sistema manifatturiero della caduta di innovazione di applicazioni tecnologiche
Nel nostro Paese anche se il tasso di esportazione dei settori ma dignità di fortunatamente ancora dei trend sostenibili
Come uno dei problemi fondamentali che da un lato ci interroga negli impoverimento della massa salariale nei settori dell'industria della caduta occupazionale ma dall'altro ci dice anche
Che rispetto a una
Possibile prospettiva di crescita dell'occupazione ma anche della produzione dall'altro noi abbiamo bisogno di ricostruire una politica industriale nel nostro Paese
Secondo il rapporto per esempio quando analizza il tema dei servizi pubblici pone una riflessione che non condividiamo
Dal punto di vista politico il tema dell'implementazione dei servizi pubblici può essere utilizzata anche come funzione anticiclica questo da un lato creerebbe maggiore occupazione anche occupazione di qualità
E dall'altro risponderebbe anche a una domanda crescente
In termini di servizi non soltanto alle persone ma pensiamo anche a quei servizi di interesse economico generale
Trasporto pubblico i cicli ambientali eccetera eccetera che ancora una volta intervengono dal punto di vista delle politiche generali su quei fattori di contesto
Che sono strettamente legati anche alla ripresa di dinamiche non soltanto di crescita di qualità e permanenza e stabilità dell'occupazione e anche aumento della
Della produttività complessiva dei fattori
Terzo punto ovviamente anche il tema di
Qual è la composizione attuale
Del mercato del lavoro quali sono i trend prevedibili e rispetto alle sperequazioni che insistono nel mercato del lavoro quali sono gli elementi di correzione
Se la prospettiva che vogliamo costruire sempre quella di determinare attraverso anche gli interventi riformatori quelle precondizioni che sostengano un'idea di crescita
Che ad oggi e tracciata in nuce ma che non ha ancora delle specificazioni dal punto di vista dell'interpretazioni di quali politiche mettiamo in campo
Era da questo punto di vista rapporto fa una cosa molto utile dall'alto interroga lo diceva il ministro non possiamo avere un mercato del lavoro che così segmentato
Ma sicuramente noi andremo di fronte in contro hanno un mercato del lavoro che avrà grandi elementi di differenziazione ciò che non è ammissibile che andrebbe contrastato sono gli elementi di divaricazione
E di separazione nel mondo del lavoro che creano categorie di lavoratori più deboli più fragili ed economicamente meno indipendenti
E allora anche da questo punto di vista l'analisi che è stata fatta sulla effettiva composizione dell'attuale mercato del lavoro ci dà delle indicazioni da questo punto di vista
L'immissione di una quota alta di lavoratori stranieri che sopperiscono alla domanda inevasa di offerte di domanda di lavoro che comunque esiste nel nostro Paese
L'inserimento della partecipazione femminile al mercato del lavoro come lavoratore aggiuntivo questo è un elemento di disvalore lo stesso Ministro spesso lo ha sottolineato
Se noi pensiamo ipotizziamo che la crescita l'occupazione femminile sia solo ed esclusivamente relativa al bisogno di costruire reddito aggiuntivo
Per la sostenibilità dei redditi familiari ovviamente facciamo una sballo Rizzo azione funzionale di quello che l'apporto
Della femminilizzazione del mercato del lavoro ma dall'altra come disse il precedente commissario europeo alle politiche sociali Platini Spidla non si vince una partita se metà della squadra resta a casa potremmo dire anche se metà della squadra la possibilità di giocare
In campo per poco tempo e soprattutto imposizioni e inoltre qualifiche marginali
Terzo punto molto importante e questa polarizzazione alla quale assistiamo dia una sempre di più scarsa inclusione di giovani ed un invecchiamento della
Né la forza lavoro occupata
Questi due elementi ci parlano anche di quanto
Gli elementi di regolazione del mercato del lavoro non siano neutri e possono intervenire da questo punto di vista a colmare alcuni di questi divari
è ovvio che la composizione e la forza lavoro
Sarà anche nel tempo differenziata ma la divaricazione alla polarizzazione tra questi due grandi elementi rischia di condizionare le politiche generali del lavoro dei prossimi dei prossimi anni
Per ciò che attiene ai lavoratori anziani dice rapporto giustamente al due mila e ventinove avremo uno stock di lavoratori attivi compresi tra la fascia nella fascia tra i cinquantasette i sessantasei anni
In più nel nostro mercato del lavoro
Contemporaneamente noi abbiamo la riforma Monti Fornero che riguarda appunto il riassetto del sistema previdenziale che ha innalzato l'età pensionabile
Da questo punto di vista l'elemento di discordanza che noi ravvisiamo riguarda un aspetto che anche il rapporto mette in luce correttamente
Se noi ipotizziamo che le persone dovranno lavorare di più e soprattutto di avere un'alta quota di lavoratori anziani
Visto anche qual è il comportamento attuale del sistema imprenditoriale che tende all'espulsione dei lavoratori ultra cinquantacinque enni c'è un tema
Che andrebbe affrontato in via preventiva per evitare una sciocca anche in termini di aumento della spesa pubblica in termini assistenziali che come ci occupiamo dell'invecchiamento attivo
Il rapporto stesso dice ad esempio da questo punto di vista i comportamenti del sistema delle aziende italiano utilizza alcuni esempi di virtuosità di invecchiamento attivo ma siccome non è una politica generalizzata
Il rischio che noi corriamo molto forte che avremo l'espulsione di una grossa quota di lavoratori anziani che non avranno ancora i requisiti maturati per andare in pensione che non avranno sufficiente copertura in termini di attuali
Tutele nei confronti della disoccupazione che costituiranno un aumento della domanda in termini assistenziali perché propongono nuovi bisogni sociali ai quali noi fino ad oggi non siamo non siamo stati abituati
L'altro elemento su cui mi soffermo brevemente che riguarda sempre la la qualità della composizione dell'attuale forza lavoro è quella che riguarda i giovani
Giovani si è detto uno dei problemi più grandi che noi abbiamo nel nostro Paese e la quota di giovani che non studia non lavora l'inattività è un problema fondamentale così come di quei giovani che
Sono sottoposti a un turnover forzato in ragione di una discontinuità del lavoro che
Comunque
Continua ad avere tassi di crescita sostenuti nel nostro Paese nel due mila undici il tasso di sostituzione tra lavoro strutturato e lavoro a termine è stato dell'ottantasei virgola uno per cento su cento occasioni di lavoro ottantasei erano a tempo determinato
è evidente che questo è un punto di debolezza se pensiamo di rafforzare il lavoro anziché indebolirlo e allora il rapporto da alcune indicazioni riprendendo quello che sono
Delle previsioni che l'Organizzazione internazionale del lavoro farle cito per titoli
Intervenire sul tema della transizione scuola-lavoro lo diceva anche il ministro
Intervenire sulle politiche di collocamento e di ricerca dell'occupazione intervenire sulle tipologie di impiego e quindi anche sugli elementi di distinte di discontinuità rendendo più sicura la flessibilità nel lavoro
E
Ipotizzare misure di creazione di lavoro
E di aumentare le protezioni sociali anche in termini di politiche attive
Fare tutte queste cose sì ho concluso fare tutte queste cose ci riporta al punto iniziale
Noi abbiamo bisogno se vogliamo essere crediamo che intervenire anche sull'offerta di lavoro
Sia dal punto di vista della prospettiva qualitativa oggi un'occasione da cogliere per prefigurare una strutturazione del mercato del lavoro
Più rispondente alle esigenze che l'eventuale offerta di domanda del lavoro che deriva da una politica di crescita da costruire deve generale del nostro Paese ci sono grandi settori su cui bisogna cominciare
Investire bisogna sbloccate il tema degli investimenti
Sia né in campo pubblico pensiamo ai tempi settore dell'istruzione della conoscenza delle infrastrutture
Sia in campo privato e mi riferisco prevalentemente all'innovazione al capacità di innovazione di processo e di prodotto tutto questo non ovviamente chiama in causa anche le parti sociali
Però vorrei dire solo due cose ho finito
Due titoli ho finito prima
Noi ci siamo esercitati nell'innovazione delle relazioni industriali quando abbiamo sottoscritto l'accordo del ventotto giugno abbiamo affrontato una parte consistente del tema di come si modernizza non le relazioni industriali anche come
Attraverso la contrattazione articolata noi possiamo provare a dare una risposta anche in termini dinamismo e di vitalità
Manca però quell'altra gamma quella che riguarda i fattori di contesto noi non abbiamo incontrato e su questo chiudo
Neanche un investitore che ci ha detto che non viene in Italia perché esiste lo Statuto dei lavoratori
Né tanto meno che non ci sia facilità di licenziare nel nostro Paese il tema che ci viene posto dal sistema delle imprese nazionali ma anche internazionali nell'attrazione di investimenti
Sono quello su cui bisognerebbe puntare di più oltre a utilizzare la leva fiscale come politica di incentivi sono i fattori di contesto il costo dell'energia le infrastrutture
E anche la capacità di
Ad esempio digitalizzare intere aree del nostro Paese che sono scoperte
Per questo dico che il rapporto è un'utile traccia di lavoro è un
Sicuramente un'occasione di riflessione anche per le parti sociali
In vista anche del confronto che avremmo però ovviamente non c'è
Politica che riguardino la ridefinizione delle regole del mercato del lavoro che ha efficacia se non c'è una reale trasformazione del sistema produttivo quella non può dipendere solo da una regolazione
La modernizzazione dell'accordo tra le parti sociali può fare tanto ma c'è bisogno anche di ricostruire un profilo produttivo di questo Paese
Grazie serena Sorrentino
La salutiamo arrivederci ministro
Arrivederci
Pene conteniamo i nostri lavori io ringrazio se non Sorrentino che è stata anche entrate nel merito anche dei contenuti del rapporto
E quindi passo la parola per Angelo il Bini direttore delle relazioni industriali di Confindustria
Grazie Presidente grazie anche per questa occasione che ci che ci date di
Discutere grazie anche a Sorrentino che con questa perorazione sulla politica industriale mi viene in qualche modo mi semplifica la vita
Come sempre in rapporto ricchissimo di di dati e anche di gli spunti di riflessione
E commesse in perenne Carlo Dell'Aringa poi
Alla fine ci provoca ad una riflessione
Vera su questi temi che in fondo
E la riflessione sul fatto che noi si riesca
Non solo a
Definire con esattezza quelli che sono gli orizzonti quelli che sono le sfide che abbiamo davanti ma noi sia gli escano anche alle aree una governance ai processi che li devono affrontare perché
In fondo l'analisi niente contenuta nel rapporto
E lucidissima in queste ore ed è lucidissima
Anche nel momento in cui
La contestualizza all'interno dei percorsi che si stanno compiendo in euro
Ed è lucidissima secondo me anche nel momento in cui
Mette in evidenza come adesso faceva collega Sorrentino
Il fatto che le politiche economiche le politiche industriali in questi processi di convergenza dell'Europa hanno in qualche modo mancato l'appuntamento
Allora noi ci troviamo in un quadro che ha delle sfide
Che sono quelle che Carlo ha rappresentato in maniera lucidissima anche rapporto coi argomenta in maniera ancor più sostanziosa
E che davvero ci provocano a un interrogativo su quello che sarà lo scenario da qui al due mila venti così come ci provocano ad una riflessione
Sul fatto che le parti sociali abbiano da esercitare un ruolo in questa parte
Ora io credo che
Voglio dire
Noi abbiamo davanti
Una serie di sfide che sono
Sicuramente complicate dobbiamo cominciare ad affrontarla e partendo
Dal fatto che una riforma quella delle pensioni l'abbiamo posto in essere che una riforma quella del mercato del lavoro l'abbiamo posta in essere
E che in qualche misura ora si pone questo grande tema che quella dell'attuazione di questa riforma del mercato del lavoro ma nel contempo
Anche
Questo grande sfida sul tavolo della produttività
Allora credo che
Noi come parti sociali abbiamo la necessità
Di
Cimentarsi con una serie di temi sui quali
Rapidamente credo si debba
Mettere un po'di attenzione
Intanto non c'è questo tema fondamentale che sta nel contesto generale dentro il quale si colloca questo ragionamento della produttività
Noi
Abbiamo necessità di collocare in un contesto questa riflessione sulla produttività la produttività come dice anche il rapporto nel suo produttività del lavoro la poi il dato fare dei fattori e quindi in questo momento sarebbe anche un errore scaricare queste
Come dire tutte le tensioni di questi fatti
Se un processo molto più articolato che ci impegna tutti su più fronti solo su questo tema
Della
Contrattazione e quindi del tavolo della produttività
Le parti sociali
Hanno fatto
Dei percorsi io credo nella giusta direzione e sono consapevoli della necessità di dover mettere a fattor comune alcuni obiettivi
Dentro gli strumenti che oggi sono a disposizione e probabilmente anche dentro una serie di strumenti che noi dovremmo costruire rimodellare Ando quello che abbiamo la grande sfida è questa
Cambiare un sistema di relazioni industriali e cambiare gli strumenti che abbiamo costruito in tutti questi anni funzionalmente ad un modello che non esiste più che non è più sostenibile adattarlo a una transizione
E ci dice sicuramente che avremo davanti a noi
Uno scenario molto più impegnativo che rispetto al quale non c'è riforma delle leggi che regolano le tipologie contrattuali che possa regge certo può aiutare può accompagnare come sia può contrastare alcuni fenomeni ma non è certamente questa la soluzione che risolve problemi come quella dell'alcova come quella del settore
L'Automotive Ciocchetti ovviamente mi dica che sono collocabili dentro ragionamenti molto più ampio
Io mi limito come dire quindi a sottolineare questo aspetto
C'è questo grande tema del collegamento fra la scuola e il mondo del lavoro sono due mondi separati bisogna assolutamente metterli
In collegamento se andiamo a vedere i dati che differenziano quello che succede in Italia da quello che succede negli altri Paesi europei in modo in Germania in modo particolare si vede in maniera lucidissima che abbiamo un sistema scolastico che non avvicina minimamente al mondo del lavoro nostri giovani ci arrivano in ritardo ci arrivano impreparati
Anche quel fenomeno che viene sempre descritto in questa ricerca come un fenomeno di sotto inquadramento molto spesso è un fenomeno per il quale
Occorrono come dire anche considerare
Il profilo della qualità della formazione che abbiamo da questo punto di vista molto stiamo facendo stiamo anche recuperando il terreno sul piano per la formazione tecnica ma ancora molto rimane da racconti
Gli altri due
Ambiti sui quali sicuramente le parti sociali devono esercitarsi sono quello delle politiche attive la riforma
Come dire chiede una tele che ha
E quindi si impegna a lavorare in questo campo io credo che qui bisognerà sicuramente
Avviare dei processi di sperimentazione che mettano a fattor comune il pubblico il privato e che rendano davvero più facile accomodare il project i processi di transizione
Anche sulle politiche passive dobbiamo sicuramente arrivare ancora a rimodellare sistema che abbiamo non è più funzionale per gli orizzonti che abbiamo davanti si tratta di ridescrivere
Un sistema di welfare e anche di tipo contrattuale che faccia sistema per questo io
Insisto nel dire
Che
La sfida vera e queste anche il tavolo della produttività di fondo oppone no perché il tavolo della produttività pone una sfida al sistema della contrattazione
Questo invito che ci viene da lontano dalla banca alla Banca centrale europea dalla Banca d'Italia come dire a uscire da una logica virgolette di governo indicizzato dei salari in un momento in cui non facciamo più
Nessun tipo di governo nessun tipo di concertazione di quella che la politica tariffaria la politica fiscale la politica economica
Anche poco senso però mi rendo conto che questi ragionamenti come dire che sono
Luci listini per gli economisti si devono collocare poi dentro un contesto di relazioni industriali
Che in questo momento è
Provocato ad una riflessione su quelli che sono i ruoli e le funzioni degli strumenti contrattuali che abbiamo avuto per cento anni
Sono che vuole la funzione del contratto collettivo nazionale che vuole la funzione del contratto collettivo decentrato di secondo livello
Che il contratto per noi nel sistema di Confindustria spazialmente il contratto aziendale
Diceva bene Sorrentino prima non è una scelta di fondo l'abbiamo fatta l'abbiamo fatta nello spirito del dell'accordo il ventotto di giugno qui ci sono due nodi fondamentali da affrontare è quello della rappresentanza
Che prelude al fatto di poter
Sistemare
Il tema degli assetti della contrattazione ma non c'è dubbio non c'è dubbio
Che questi sono sforzi Vanni
Se non sono collocati dentro una riflessione più ampia di sistema introdurre
Giuramento più complessivo che mette a fattor comune uniti e di sviluppo condivisa
Una visione di questo Paese per il futuro delle scelte strategiche sulle politiche industriali sulle politiche economiche
Lo stesso utilizzo della leva fiscale nella
Come viene difficoltà congiunturale in questo momento nelle difficoltà di dover fare delle scelte
E uno strumento che ha in efficace che può essere indirizzata solo su uno sull'altro di questi obiettivi però qui è evidente che la riflessione di fondo la sfida vera è queste
Queste sfide che tutti credo noi tutti colgono sulle quali le parti sociali sono disponibile a cimentarsi trovano una governance complessiva oppure no questa e la domanda che abbiamo davanti a noi
Grazie Bini credo che la chiusura
Prestazione che tu poni era fine credo che sia una questione
Mi sembra assai centrale
Grazie per l'intervento Giorgio Santini segretario cifra generale aggiunto della CISL
Prego sì grazie per l'invito e
Io metto
Per la relativa
Alla valutazione molto positiva del rapporto lo facciamo da tempo mi pare che sempre di più questo rapporto entra nel vivo proprio delle delle dinamiche
E vorrei sviluppare questa interessantissima riflessione che ci ha offerto oggi fossero dell'arringa
Mettendo opportunamente i numeri al servizio di domande scomode
Perché credo che stamattina al di là della
Aggiustare riflessione sui dati del Rapporto dobbiamo
Provare a rispondere a questa domanda che lui faccia lui ci dice
Entrando proprio nel merito
Serviranno
Per i prossimi otto anni due milioni quattrocento mila posti di lavoro
Cioè significa
Non perdere o creare
Trecento mila posti di lavoro all'anno nei prossimi otto anni
Naturalmente tutto è POIN migliorabile ma insomma lo stimolo è davvero forte soprattutto
E in questo il rapporto risente un po'del fatto che la sua analisi ferma nel primo semestre del due mila dodici soprattutto se le tendenze sono in questo momento esattamente opposte perché noi perdiamo
Trecento mila posti di lavoro all'anno
E quindi non è una domanda comoda non è una domanda come di suggestiva è una domanda che ci deve scuotere
Le viscere per capire
Come possiamo fare affrontare questo tema allora
Pragmaticamente ma hanno un senso del no come di riduttivo
Il tema che abbiamo e quali problemi dobbiamo risolvere
Per agganciare la crescita che naturalmente dipende da molti fattori di tipo macroeconomico dall'efficienza del sistema
Anche dal miglioramento dei rapporti tra le parti sociali come dovremmo fare adesso con il tavolo di cui tutti hanno parlato e che io reputo anch'io molto molto importante
Ma quali problemi dove morì solo per agganciare questa crescita e per quindi ridurre
I danni di questa recessione ecco io credo che qui
Dal rapporto ci deve venire un fortissimo stimolo insomma il ministro ha detto le cose che abbiamo sentito
Ha cercato di spiegare come questo può
Diventare elemento che dà un senso anche al percorso che nei suoi punti fondamentali la riforma vuol cercare di attuare io credo che qui
Soprattutto nell'ottica di risolvere questa grande contraddizione che oggi siamo esattamente la posizione opposta e quindi abbiamo un'emergenza sociale
Elevata
Elevata piedi non governata bene ancora dobbiamo cercare di
Capire
Allora da questo punto di vista io credo che
Ci siano
Almeno tre azioni
Parlando delle politiche del lavoro ripeto un po'il tema
Della crescita della produttività anche una dimensione più specifica e più generale nello stesso tempo
Io credo che noi dobbiamo affrontare come si diceva un tempo volere o volare questo tema dell'invecchiamento attivo
Perché
Come del tutto evidente non si impara in un giorno
Osservare in un giorno i vincoli e forse anche un'eccessiva diciamo zelo nella riforma pensionistica i vincoli di bilancio e ci hanno
Spiattellato sul piatto un problema enorme
Di circa cinque sei anni medi di allungamento della vita lavorativa che non si risolve in un giorno allora io credo
Che con molta attenzione da subito perché il problema ce l'abbiamo in questi esattamente in questi otto anni
Noi dobbiamo trovare dei meccanismi che tra l'altro
Possono aprire anche qualche spiraglio che riguarda anche il tema successivo cioè l'occupazione giovanile
Che
Con intelligenza con strumenti delle parti sociali con strumenti negoziali c'è una legge in Italia dal novanta
Dal novantuno che prevede il part-time negli ultimi cinque anni della vita lavorativa dal mille novecentonovantuno e la duecentoventitré
Questa per esempio una misura concreta
Facilmente attuabile
Che permette di riassorbire questo shock sociale forte
Delle pensioni non la vicenda degli o dati in fondo è solo la punta dell'iceberg di questo sciocca che è molto più ampio e che permette di riconvertirlo nella logica allora ad esempio
Come già opportunamente in alcune
In alcuni settori si sta provando a fare introdurrei su larga scala
Il part-time in uscita
E
Compensato anche dove è possibile da un part-time o da un lavoro in entrata di tipo giovanile è un modo concreto con il quale
Ovviamente sempre
Sapendo che ci devono essere presupposti poi no che il lavoro possa servire sia necessario e qui torna il torniamo alla crescita si possa andare in questa direzione
Invecchiamento attivo non vuol dire solo questo vuol dire anche
Cimentarsi ed è il secondo tema
Con questo spinosissimo argomento delle politiche attive
Anche qui
Il ministro ci mette forse l'ottimismo della volontà
Che è sempre importante sempre importanti
Però se noi dovessimo guarda le cose con
La ragione
Dovremmo essere
Non dico quella parola perché non voglio cadere nel pessimismo ma dovremo essere
Molto più mobilitati perché noi abbiamo alle spalle ormai
Quattro anni di crisi occupazionale acuta
Acuta nel nord nel centro e in particolare anche drammaticamente piovendo sul bagnato
Nel sud ma al di là di qualche raro esempio di qualche raro esempio virtuoso che ovviamente va da sé
Che sia valorizzato e sia anche come dire una migliore pratica oggettivamente le politiche attive non decollano neanche quando sono state rese obbligatorie
Come sapete le casse in deroga rendono obbligatorio la politica attiva ma non decollano questo è un grande tema
Sul quale al di là
No di questa riflessione annuale che noi facciamo siamo chiamati esercitarci rapidamente perché diversamente quel
Forte rimescolamento delle carte che sta avvenendo nocciole età speriamo anche sull'inclusione quindi il tema dei giovani ma i processi di ristrutturazione dell'industria
I processi invece di miglioramento dei servizi hanno sicuramente bisogno
Di una capacità diverso dal passato delle istituzioni
Delle parti sociali a costruire esperienza ecco su questo io credo
Si tratta comunità molta attenzione i due temi sono chiaramente molto legati l'ultima riflessione
Riguarda il tema delle politiche inclusive soprattutto il tema dei giovani
Qui c'entrano sicuramente anche dei messaggi
Nuovi e centrano anche delle nuove esperienze per esempio ha fatto bene a ricordare posso dell'arringa che
Dobbiamo anche immaginare modelli
Di lavoro diverso insomma no in altri Paesi ad esempio come lui citava opportunamente
Il tema generale dei servizi che noi qui in Italia abbiamo sempre declinato in maniera un po'diciamocelo insomma di risulta diciamolo in varie consenso
è davvero strategico oltre al mantenimento ovviamente della vocazione industriale del Paese che va mantenuta con tutte le
Forti ri definizioni che dobbiamo farne interne innovazione in termini di prospettiva in termini di prodotti che abbiano diciamo valore aggiunto diverso eccetera
E pellicce una partita importantissima anche nella parte alta dei servizi perché quello che davano un tempo le banche
E il servizio pubblico e e lo Stato diciamo i servizi pubblici dello Stato oggi perché non dirlo è imprigionato negli ordini professionali
In modo innaturale che noi dobbiamo aprire questo mercato ai giovani quindi lì diventa un'operazione anche di vera liberalizzazione perché diversamente
Dove troveranno sbocco e lì ad esempio finisco
Il contratto di apprendistato è stato da tutti citato
Non può essere
Di nuovo una legge che rimane sulla carta perché sarebbe
Diciamo che seguendo l'intuizione originaria anche della del professor Biagi a questa sua articolazione in tre aree
Che è particolarmente preziosa per affrontare tutte tra le tematiche del lavoro giovanile
Quello che deriva dalla dispersione scolastica quello che deriva dalla difficoltà di inserimento sulla pro diciamo pro solita corrente quella che c'è
Quella che ha bisogno di una ricalibratura anche in alto con l'alta formazione e allora qui
A mio avviso messaggio che deriva anche da questo rapporto deve essere quello che come abbiamo detto anche in altre occasioni
Si accendano cento mille migliore di progetti che riguardano come si riesce a intersecare un mercato del lavoro che tende
No a
Inabissarsi che tende a esse poco trasparente
Che va ricercarsi risposte discorso gli immigrati che abbiamo visto eccetera su altri campi con invece le domande o l'offerta in questo caso
Di lavoro qualche volta anche latente ma abbiamo il rapporto dice adesso finalmente esplicita a cui dobbiamo rispondere a cui io credo che le tre questioni
E che nascono insomma da rispondere a questa domanda possano concretamente anche con gli strumenti che era la legge anche risolvendo i problemi che le leggi
In particolare quelle pensioni hanno creato per i vincoli esterni del Bilancio che come abbiamo detto possono dare
Una strada un percorso un'agenda potremmo dire per i prossimi mesi che ci aiuti a non perda questa sfida di creare due milioni quattro mila posti di lavoro nei prossimi otto anni
Grazie
Sì devo dire che
Senza rubare tempo agli altri invitati che le questioni poste in maniera molto chiara e molto netta e da Carlo Dell'Aringa conclusione
Del suo intervento sono sono sono qui davanti a noi ecco le questioni che
Sono state poste oggi già nei primi tre interventi sono io mi consta mi permettete di dire sono note
Anche l'anno scorso queste questioni sono state riproposte
Come pure sono note anche le politiche di invecchiamento attivo che vengono svolte negli altri Paesi europei ci sono esperienze io non le conoscevo
Ho avuto il piacere di ascoltarle di grandissima re di grandissimo rilievo di grandissima efficacia e quindi l'interrogativo come suo alcun sulle questioni che pone parcheggiavo in questi primi tre interventi
Si faccia un passo avanti perché davvero alcune questioni che oggi sono state riproposte sono state già
Presentate con la stessa passione che caratterizza l'intervento di Carlo Dell'Aringa l'anno scorso e quindi l'appello mi sentirei di dire per quanto potrà fare il CNEL di proseguire nell'approfondimento
Ma che poi su alcune questioni questi snodi qualche passo avanti lo si faccia in maniera chiara e decisa le sfide che poneva Carlo erano
Sono
Speed davanti a noi
Detto questo parola che a Stefano di Miola responsabile del dipartimento relazioni sindacali decenni ai portavoce di
R.E.T.E. imprese Italia anche qui chiedo da zero i dieci minuti
Pulsante verde
Grazie
Ringrazio il Canella segnatamente della la la terza Commissione il presidente patriarca verrà l'occasione che cita ogni anno di poter discutere circa alle le la situazione della mercato del lavoro nel nostro Paese
Ringrazio il professor Dell'Aringa che come al solito elabora con i suoi collaboratori e con alla discussione che viene fatta all'interno del CNEL Laura porto che non solo è tra i più autorevoli perché presentato ovviamente all'interno della nella sede naturale delle parti sociali che il CNEL ma anche perché è un rapporto è un un rapporto sul mercato del lavoro estremamente ben fatte che ci consente effettivamente di trarre tantissimi analizzare la situazione trarre tantissimi spunti per il futuro c'è da dire che ovviamente la velocità
Con cui il mercato del lavoro è cambiato nel nostro
Nel nostro Paese ci impone anche delle delle riflessioni che in parte prescindono rispetto a quello che è successo nella nel corso del due mila undici perché appunto la velocità
Che c'è stata impressa a causa della crisi nei cambiamenti intercorsi all'interno della
Del mercato del lavoro ci fanno vedere alcune cose che sono già molto cambiate a cominciare dal tasso di
Di disoccupazione di occupazione rispetto nel due mila dodici
Rispetto al due mila undici tuttavia parlare di mercato del lavoro nel nostro Paese veniva detto nelle nelle conclusioni è stato ripreso da molti da molti interventi che mi hanno che mi hanno preceduto
Parlare di mercato del lavoro nel nostro Paese potrà vista la situazione soprattutto nella quale ci troviamo potrebbe essere riduttivo rispetto alla portata generale di quello che sta H vendo e parlare di mercato del lavoro ci impone anche di parlare di produttività come è stato fatto e di crescita come è stato fatto o meglio di mancata crescita o di ritardo nella crescita
Negli ultimi trent'anni in Italia c'è stato un
Un una crescita economica assolutamente insoddisfacente ed in continua e costante decelerazione le principali cause e dico di questa mancata crescita a mio modo di vedere vanno vanno individuate tra l'altro non solo ma tra l'altro sicuramente nell'assenza
Di riforme strutturali complessivamente intese ma soprattutto nell'incapacità di programmare una seria
Stabile e lungimirante politica industriale nel nostro Paese
E accanto a questo c'è un insostenibile pressione fiscale un mercato del lavoro poco equilibrato
Ed una stroppo scarsa produttività del lavoro che hanno amplificato ulteriormente le distanze dal nostro Paese dal resto d'Europa ma anche dal resto dei di tutti quanti gli altri paesi occidentali
Ovviamente su tutto grava il nostro debito pubblico di dimensioni
Ormai insostenibili
Dopo la crisi del novantadue avevamo un rapporto debito pubblico del centoventi pari al centoventi per cento quando è nato l'euro avevamo un rapporto debito-PIL
Pari al centocinque per cento nel due mila e sette questo rapporto era pari al centotre virgola uno oggi siamo ritornati al centoventi virgola uno ancora qua ancora poco meno rispetto alla crisi del novantadue ma siamo veramente lì
Tutto questo mentre nel mondo nel mondo il Pilla cresceva con numeri estremamente diversi da quelli che abbiamo potuto registrare noi
Mi avvalgo di alcuni di alcuni dati che ha elaborato il il nostro Centro studi
Nei dieci anni dall'ottanta all'ottantanove in Italia il PIL è cresciuto dell'uno virgola nove per cento la media dell'Unione europea è stata del due virgola uno la Germania ha fatto peggio di noi uno virgola sei
Negli anni Novanta novantanove l'Italia è cresciuta dell'uno e quattro nel due mila due mila nove dello zero sei
La stima fatta elaborata su su dati della Fondo monetario internazionale tra il due mila dieci al due mila diciassette pari allo zero cinque mentre ovviamente gli altri paesi crescono ai tassi contasse estremamente più elevati
Inoltre in tutto ciò gravava una la la pressione fiscale
Su imprese e famiglie lavoratori che assolutamente diventato ormai insostenibile nel due mila due era pari al quaranta virgola otto per cento del PIL nel due mila undici il quarantadue Ugo La sette nel due mila e quattordici raggiungerà il quarantacinque virgola sette se depurato Simo i dati del Pilla dall'economia sommersa arriveremmo al cinquantacinque virgola sei per cento del PIL
Non esprimo sostenibile
Il costo del lavoro in Italia per unità di prodotto è cresciuto
Dal due mila al due mila sette dello zero virgola sei dello zero virgola otto per cento mentre in tutti quanti i Paesi dell'Unione europea è dei questo tasso di questo costo della del lavoro è diminuito in Germania addirittura del nove per cento e negli anni due mila due mila undici in Italia il costo della
Del lavoro per unità di prodotto è cresciuto del tre virgola quattro per cento in Spagna è calato del sei virgola sei
Questo serviva questi poveri numeri queste poche riflessioni che ho fatto macro come diceva come diceva il professor Dell'Aringa mi serviva per contestualizzare poi le le riflessioni poche che faccio perché il tempo a disposizione quello che è
Rispetto al mercato del lavoro ritengo che la questione relativa alla a difesa del nostro mercato del lavoro debba essere incerto in in incentrata su alcuni su alcuni elementi cardine
Il primo per quanto riguarda la
Possibilità di Tentella la diciamo il tentativo di alleviare le le le difficoltà nelle quali si trovano lavoratori espulsi dal mercato del lavoro riguarda sicuramente gli ammortizzatori sociali e da questo punto di vista credo che le discussioni recente e i provvedimenti recentemente approvati vadano in una giusta direzione ad esempio
Comparti scoperti da ammortizzatori sociali sostanzialmente scoperti da ammortizzatori sociali ordinari come quelli della della del commercio o dell'artigianato del quale mi occupo io nello nello specifico potranno contare
Se riusciranno a trovare i meccanismi di meccanismi giusti sulla Costituzione di fondi di solidarietà bilaterali alternativi a meccanismi pubblici questo con il consenso dell'età arti senza che la legge lo imponga e all'interno di una meccanismo che sarà gestito secondo regole che comunemente che tra le parti appunto vorremmo trovare questo per evitare che tutte le crisi nei settori in questo caso del della dell'artigianato si trasformino in disoccupazione per i lavoratori perché se io non ho nessun ammortizzatore sociale
Con le crisi e con la crisi e con le cose che abbiamo che abbiamo appena detto con un tasso di disoccupazione
Che cresce a livelli così alti qualunque crisi anche di breve o brevissima durata in un'impresa di piccole dimensioni si trasforma in ASPI per lavoro per il lavoratore noi dobbiamo evitarlo e crediamo che quella sia la strada giusta l'altro elemento è perché questo mentre un elemento di politica passiva del lavoro l'altro elemento è lavorare bene e meglio sulle politiche attive del lavoro la formazione continua l'abbiamo detto ma la formazione continua uno strumento è lo strumento che serve per poter programmare il futuro di questo Paese
è soltanto uno strumento che dice le imprese faranno questo vogliamo che spingano a fare questo creiamo una forza lavoro adeguatamente preparata
Per poter appunto rispondere cambiamenti e della produzione presente nella nel nostro periodo quindi la capacità di programmare nel breve ma anche nel medio periodo a attraverso la formazione continua deve diventare un elemento fondamentale
Insieme a questo l'istruzione non mi stanco non mi stancherò mai di ripetere che l'istruzione
Obbliga privata che sia l'istruzione è l'investimento per eccellenza che dobbiamo fare nel nostro Paese
E solo attraverso quel quel meccanismo lì che riusciremo a creare elementi qualificanti della nostra speriamo rapida e vicina ripresa l'ultima questione riguarda invece più l'attualità e le questioni relative alla
Alla produttività ma anche alla alla crescita
Per noi la flessibilità del lavoro non intesa come flessibilità dei rapporti di lavoro
Collaborazione piuttosto che assunzioni a tempo indeterminato ma la flessibilità del lavoro con in più con la velocità che il mercato oggi ci richiede diventa un elemento centrale
All'interno di discussioni che dovremo fare tra tutte quante le parti sociali potere gestire picchia plessi di lavoro in maniera veloce
In maniera veloce ma veloce per davvero non mettendoci sei mesi a fare un accordo diventa l'elemento centrale per poter consentire alle nostre imprese e quindi anche al Paese una ripartenza decorosa ed avviare quindi Risanamento del nostro Paese grazie
Grazie a Stefano accatastato nei tempi
Puliamo noi segretario confederale della UIL
Anche qui raccomando i tempi così che Sabina Valentini non sia costretto a quella fino a concludere in cinque e minuti prego
C'è un po'ecco
Si molto breve anche facilitato il compito dalla presentazione che ha fatto il prof
La ringrazio
In questo senso che c'era
C'eravamo preparati naturalmente
Come
L'alito diciamo così nel
Commentare
Il risultato di questo importante rapporto dal punto di vista della occupazione quantità qualità però
Le considerazioni diciamo fatte sul tema
Dei fattori macroeconomici per sintetizzare ovviamente spostano come dire l'attenzione su questo aspetto
Non è per come dire evitare commenta gli effetti della riforma somme son d'accordo che ha presto vedremo ci ragioneremo ma
Effettivamente
Qualsiasi riforma come veniva accennato
Può tutt'al più
Appunto accompagnare i processi della crescita o
Accompagnare o attenuare gli affetti sulle persone e sul sistema della stessa crisi quindi
è ovvio scontato ma non troppo in questo Paese che la questione diciamo macro economica
E quindi di come
Il lavoro
Possa come dire essere
Sostenuto
Non solo il lavoro diciamo in generale la crescita da interventi
Di natura extra normativa sul lavoro stesso il cuore
Fa piacere
Prendere atto che il CNEL darà continuità attraverso questo analisi del rapporto nei prossimi mesi perché questo è il cuore è il centro del l'attenzione
è stato già detto molto nessuno può esimersi da rendersi
Protagonista nel tentare di innovare interventi o contribuire innovare interventi dal punto di vista macro e gli effetti di essi anche micro economici
Certamente
Due fattori sono la premessa
Il primo è quello di natura fiscale la leva
Direi anche a prescindere dalla quantità di risorse a disposizione c'è un problema di scelte nella
Quota come dire non straordinaria a disposizione del decisore pubblico ma anche uno spostamento di interventi da a sostegno di qualcosa
A sostegno di altre una scelta politica a invarianza come dire di quantità disponibili
Noi auspichiamo la quantità aumenti ma questo ovviamente scontato
Il secondo fattore
Come
Si favoriscono diciamo così le VAC le vocazioni produttive politica industriale insomma stato già accennato
Questo ha un effetto anche
Infine sul sul lavoro che sul mercato del lavoro
Nella via transitoria anche sulle politiche della formazione dell'istruzione
In premessa può essere sostenuto anche da un innovazione di natura contrattuale
Tradotto è evidente che nulla da solo e decisivo più fattori possono concorrere alla crescita certamente uno da solo
Cioè le regole del lavoro è assolutamente insufficiente
Questo è il centro e il cuore con una novità dal punto di vista economico e sociale test che è già cambiata e che cambierà ulteriormente come dire i parametri
Il titolo è
Anziani al lavoro
Non più giovani al lavoro
Ammortizzatori sociali innovati
E
Chiamiamo l'invecchiamento attivo ma insomma
Come
Sì
Coniugano questi fattori nuovi che stanno caratterizzando il nostro mercato verbale
Direttamente per quelle persone per centinaia e migliaia e in prospettiva milioni di persone
Essendo come professore illustrava tra virgolette governato avrà influenza checché se ne dica sull'occupazione giovanile
Ci si può illudere che sarà più dinamico ma la sostanza oggi è
Automatica
Lo anziani continuando a lavorare passa anche giusto ma siccome la quantità di lavoro disponibile quella c'è qualcuno che
Do la RAI questo casa
Quindi dobbiamo essere coraggiosi nell'affrontare questi temi
Anche come dire crudi nell'analisi
Sono d'accordo che il monitoraggio degli affetti da riforma
Prematuro
Gli effetti della riforma pensionistica combinata gli affetti da riforme mercato del lavoro non sarà prematuro tra poco
Perché sarà
Come dire deroghe al regime entrerà in vigore tutto quanto più avanti in ma già oggi come dire andare in pensione un po'più complicato in un quadro di domanda di lavoro che è quella che
Chiudo con gli effetti diciamo così tra virgolette collaterali che riguardano dico i titoli e sono accennati lo studio quindi non c'è bisogno di specifica
La novità socio
Economica micro e macro del fenomeno migratorio
Il secondo naturalmente è stato anche qua c'è nato ragionato è la questione occupazione giovanile la terza sole aree territoriali non solo Mezzogiorno ma anche il mezzo giorni che ci sono in alcune regioni del Centro-Nord né
Ad
Diciamo desertificazione industriale o poco ci manca e infine naturalmente quella diciamo più trasversale di politiche attive di cui però oggi non possiamo commentare molto perché non ci sono novità
Grazie Guglielmo Loy
Siamo
Mario chiusura Nazzareno Mollicone segretario confederale De Lucia comando sempre la sintesi
E anche anch'io cerco di essere breve anch'io rilevo che il rapporto è stato molto completa e molto analitico nell'analisi di tutti i fattori le tappe del mercato del lavoro in Italia però vorrei fare un'osservazione
Dato che rapporto c'è una premessa
I voli di economica
E in genere delle detto e se riferisce i cicli economici partendo da una visione classificano uscì Orrei
Osservare almeno ridendo che non siamo in un normale ciclo economico
Perché ci sono stati i due fattori fondamentali che negli ultimi tre-quattro anni
Hanno escono cioè alcuni dal diciamo uno da dieci anni altri tre quattro anni hanno sconvolto etnici rischi Scicli normali dell'economia un ex fatto della globalizzazione che non siamo una monade isolata e che dobbiamo vedere il mercato del lavoro al nostro interno come meglio regolamentarla come spostare risorse
A parte all'altra noi dobbiamo competere con Paesi in cui il lavoro come la intendiamo noi non esiste esisteva certe volte una forma quasi di schiavitù
E e c'è un ma una competitività è sempre più avanzata sul basso costo del lavoro e quindi questo è un fattore che pesa e che non legata al ciclo economico Zattra aspetto che non mi sembra che sia stato molto trattato
E quello che questa crisi derivano da fattori i citocromo c'è una crisi finanziaria AGRIS il comportamento di certi istituti finanziari
Extraeuropei e che hanno comportato a valanga questa situazione quindi questo va tenuto presente perché c'è una situazione eccezionale
E e quindi che richiederebbe anche disposto eccezionale per esempio per quanto riguarda la globalizzazione nessuno parla mai coordinazione mondiale del commercio nessuno interviene mai
Sulle procedure ordinazione mondiale del commercio pochi giorni fa gli Stati Uniti d'America hanno messo sotto accusa la Cina per alcune produzioni è diciamo anche l'Italia forse dovrebbe fare qualcosa in materia
Altro problema che secondo me non è stato ben trattato perlomeno è stato diciamo accennato nelle nel rapporto e quel del ruolo delle Regioni
è l'Italia ormai non c'è un unico centro decisori sono molti i cento irrisori ci sono dei settori dei comparti insomma dei territori cui sono stati delegati ampi poteri proprio materia di mercato del lavoro finito per tutti
Il problema dei servizi dell'impiego ma anche delle politiche attive beh il quello che hanno fatto le Regioni in quell'anno scorso in questo periodo di crisi insomma non se non si sa bene
Cosa hanno fatto che risorse non messa a disposizione quale quali dinamismo hanno dato I poteri dati quindi io penso che e o questa questi aspetti andrebbero anche evidenziati
Per quanto riguarda il resto saltando molte cose che che forse le cose sarebbero meriterebbero diciamo una una puntualizzazione
E proprio fatto che emerge innanzitutto che quell'eccellente idee e che come è stato esposto più volte nel rapporto del lavoro
Che l'Italia ha tenuto meglio rispetto ad altri Paesi o comunque attenuto
E per quanto riguarda e le livelli occupazionali ma questo dipende da una situazione di stato sociale di welfare che si accumulano né nei decenni trascorsi in Italia e che sia pure con alcune di disfunzioni sia pure con alcune disuguaglianza
Sia pure con qualche diciamo
Degrado così le
Ecco gestione che tocca a te ma la gestione in alcuni aspetti però è riuscita a mantenere un tessuto sociale
Compatto quindi regredire vengono fatte come erano state fatte dal ministro stamattina per quanto riguarda il vecchio discorso degli amministratori sociali come
Esiste un'Italia a me sembra alquanto esagerato perché gli altri degli otto anni
Di mantenimento così sotto indennità sono abbastanza rare noi dobbiamo prendere atto e se anche soddisfatti che abbiamo uno Stato che a e l'uscita a in situazioni di crisi a reggere la situazione
Tra l'altro e con la riforma prevista dagli ammortizzatori sociali
Viene ridotto viene ridotta la copertura agli ultracinquantenni che sono la categoria ieri è diciamo si troverà proprio per l'allungamento età pensionabile proprio per impossibilità
Di attuare tutti i cui meccanismi di prepensionamento viene passato hanno funzionato ammortizzatori sociali ci saranno ulteriori problemi
Per gli ultra cinquantenni che trovo difficoltà lavorare nonostante si parli di invecchiamento attivo
Perché Unghon giugno ultracinquantenne espulso dalla
Dal mercato del lavoro reale dalla DNA boy trova lavori sempre meno qualificati di più oppure difficilmente libero quindi bisogna essere un po'più realistico onde non mi riferisco certamente
Attenere al professor Badagliacca ma I della richiama a alla all'importazione che è stata data
E i ma il problema poiché giovanile problema giovanile tutti gli hanno detto io certamente lo ripeto qui dice
Un problema che inediti checché Porcia diverse componenti innanzitutto penso che ci sia una componente anche familiare cioè il legittimo desiderio da parte delle famiglie
E di mantenere più a lungo possibile diciamo i figli a casa perché riescono a mantenere le
Però questo impedisce loro la protezione dell'inserimento precorso il mercato del lavoro
Poi c'è la mancanza fondamentale di orientamenti allo studio e è stata fatta giustamente sulla rapporto un'analisi di tutte le professioni
Diciamo emergenti che richiedono che gli chiedono lavoro che insomma che c'è una maggiore domanda di lavoro e quelle che ne hanno di beni non ben speso l'orientamento al lavoro
Non è che un pochino un esiste un orientamento al lavoro efficiente capi al contrario che c'è uscì si dirige verso cremazioni meno richieste e non si usano fare quell'anche perché c'è un certo atteggiamento culturale che rifiuta
Certi lavori ma anche di alta specializzazione che però potrebbero essere considerati IdV manuale diciamo inferiori rispetto a presunti lavori intellettuali e questo contribuisce
A aumentare la disoccupazione giovanile perché e non c'è l'offerta su questo tipo di dico per quanto riguarda l'invecchiamento attivo e sono accordo con le ha detto che Santin riserve
Diciamo attuare molte iniziative in questo momento ipotesi due part-time
Dividere insomma in un un rapporto di lavoro in due nel senso che per Agenda forse c'è anche qualche risparmio si mantiene stanziano al lavoro e soprattutto
E si insegna al giovane il lavoro se il part-time dell'anziano viene collegato al part-time Regione questo potrebbe inserire ma per quanto riguarda diciamo la situazione
Di prospettiva
E tenendo conto le cose col detto in primis e cioè che noi ci troviamo a fare a competeva competere con una concorrenza internazionale che agisce soprattutto sulle produzioni a basso ICI ha un valore aggiunto
E noi dovremmo cercare di puntare e lo sviluppo produttivo con gli adeguati interventi che a tutti che si possono essere effettuati ideale e dal Governo dalle istituzioni da un partito situazioni sui processi innovativi e di prodotto perciò presente all'elettronica in cui l'Italia siamo totalmente assenti
Penso a diciamo a qualificazione di alto livello eccetera decente cioè il caso della FIAT che è piuttosto recente che di questi giorni in cui non c'è innovazione di prodotto mentre invece non lo berremo competere su quello poi c'è tutto con con parto come prospettiva come indirizzo per il nuovo lavoro i servizi sanitari alla persona e attualmente sono coperti certamente dagli immigrati
Però non sempre c'è una copertura qualificata e l'invecchiamento della popolazione comporta anche una specializzazione divo socio-sanitario veneto malati di Alzheimer per le case di riposo per tutto un tipo di strutture
Poi c'è
La politica scolastica l'abbiamo già detto ma ci ha detto a discorso ti ridurrebbe Lella competitività è basso livello di compatibilità tra quello che si impara a scuola che quello che serve al lavoro
E qui necessarie necessaria una seria riforma e diciamo scolastico in questo tempo forse la riforma dell'apprendistato se venisse applicato atti
E effettivamente che prevede del periodo di formazione su un apprendistato anche completamento degli scudi scolari ma nello stesso tempo l'avvio al lavoro sarebbe uno un Oboh copia fondare poi c'è un problema di fondo
E questo il rapporto affliggono il rapporto la esposto molto bene
Che occorre abbandonare le polizie recessive basate sull'elevato prelievo fiscale che bloccano la domanda interna e quindi bloccano produzione occupazione e via dicendo ora e c'è questa diciamo e situazione di di
E lì si d'Italia è stata è sottoposta ha una una pressione
E esterna e per le pere aumentare diciamo nella sua previo fiscale bere
Perfetto allora sopperire ad altre cose ma questo fatto ed bloccare lo sviluppo locale
Produttivo blocca la domanda interna blocca è diciamo l'occupazione tant'è vero che per la domanda interna bloccano manda interno è confermato che aumentato il risparmio delle famiglie che rifiutò di spendere perché il tempo preoccupati per il futuro ecco queste diciamo la nostra valutazione noi pensiamo che l'Italia sciabola abbiate risorse umane la struttura produttiva l'esperienza le normative potere superare questa fase però certamente il ruolo uno sforzo
Diciamo un globale di tutti e bisogna anche intervenire e correggendo le cose che finora non sono andati avanti tra cui ultima cosa ma inutile dirlo di servizi per l'impiego che praticamente non esistono in Italia
Grazie
Sereno Mollicone
Se davvero Sabina Valentini l'ultimo intervento PON saluto del soluzioni soffre sottosegretario Polillo che qui con noi e lo ringrazio sin da ora prego Sabina
Dice ovviamente Sabina Valentini e
E qui a rappresentare l'Alleanza delle cooperative italiane
Perfetto
Grazie mi verrebbe da dire last but not lista tanto per richiamare l'attenzione di questi
Di questi bravi ascoltatori che hanno resistito fino adesso me compresa perché il tema importante il tema è pesante il tema essenziale il tema è vitale
Allora io sono un responsabile delle relazioni industriali ormai lo sono da un certo lasso di tempo noi siamo le imprese cooperative alle imprese cooperative
In questi ultimi quattro anni
Fino al due mila undici sono riuscite
A fare un più otto per cento di occupazione
Come abbiamo fatto abbiamo ridotto tutti i margini
E abbiamo privilegiato sicuramente il lavoro
L'impresa cooperativa dei sistemi endo societari che l'aiutano in questo
Però
Non siamo solo questo siamo trasversalmente abbiamo tanti lavoratori dipendenti siamo industria siamo metalmeccanica siamo Agra alimentare siamo
Consumo siamo distribuzione siamo molte cose
Ma non focalizzando mi troppo su quello che noi abbiamo fatto e su come l'abbiamo fatto certamente a chi ci chiede come abbiamo fatto
Abbiamo trovato delle soluzioni interna quindi abbiamo usato una flessibilità che non penalizza assente per riuscire a investire
Garantendo comunque i livelli occupazionali
E l'abbiamo fatto con strumenti endo societari non di ammortizzazione sociale abbiamo usato gli ammortizzatori sociali poco più o poco meno del tre per cento medio hanno quindi
Allora nel ringraziare il professore perché il suo rapporto negli anni è cresciuto di qualità questo lo posso dire
Cita molti spunti
Ricchi di riflessione e di dati e questa è la quantità
è lucido condivido l'opinione del collega è molto lucido nell'analisi che tenta di tracciare ma c'è una suggestione che vorrei sollevare lasciare a lei professore
Lei ha parlato di lavoro di qualità dobbiamo puntare sulla qualità del lavoro io vorrei raccogliere questa suggestione
La vorrei raccogliere anche con gli amici del sindacato
La qualità del lavoro noi
La soffriamo
Nel senso che lei diceva i nostri laureati venivano prima assorbiti dal sistema della pubblica amministrazione o del bancario oggi nei servizi si lamenta una qualità del lavoro
Fare qualità del lavoro è una delle chiavi secondo noi anche della produttività anche perché la produttività non la possiamo relegare tutta al lavoro la produttività e anche costo della materia prima
La produttività e anche il costo dell'energia la produttività e anche contesto economico nel quale ci muoviamo e anche lavoro ma anche
Non solo lavoro allora qualità del lavoro
Spero che nel rapporto del prossimo anno
Spero che nel rapporto del prossimo anno ci sia questa analisi più settoriale che lei in qualche modo evocava e che ci si possa orientare anche noi come parti sociali
Nel guardare probabilmente la necessità di fare un lavoro più di qualità e allora quando si parla di servizi alla persona come venivano invocati poc'anzi che la cooperazione sociale molto brava
A erogare negli ultimi dieci anni se non ci fosse stata l'impresa cooperativa sociale che dava servizi alla persona a fronte di un arretramento dello stato sociale molte famiglie non so come avrebbero fatto
Allora noi
Chiediamo che venga focalizzato anche questo non più solo quantità ma anche qualità del lavoro la qualità del lavoro si trova nell'impresa di qualità e allora politiche industriali
A sostegno della capitalizzazione dell'impresa della buone impresa perché nella buona impresa cioè il buon lavoro
è un nesso che abbiamo verificato ormai
In tante occasioni dove c'è buona impresa c'è qualità del lavoro quindi qualità del lavoro
Formazione si formazione il ministro ha detto chiaramente cosa ne pensava io mi domando se si può parlare forse più che di formazione ed istruzione professionale
è una parola che non sento dire da molti anni l'istruzione professionale
Il contratto di apprendistato a me piace chiamarlo anche contratto di apprendimento cioè si impara un mestiere dopo una prima fase
La transizione scuola-lavoro i nostri giovani quando studiano a volte studiano troppi anni
Fanno troppi master rimangono parcheggiati nella fase formativa in eccesso dovrebbero essere aiutati a collegarsi prima e di più col mondo del lavoro formare troppo significa poi alla fine
Non dagli quello che serve allora sì qualità in questo senso ed è un ottimo spunto di riflessione anche sul nostro presunto tavolo di produttività sulla quale ci dobbiamo cimentare grazie
Grazie Sabina perché ha introdotto anche un tema che non era stato approfonditi in questa in questo passaggio dei vostri interventi credo che
Questa questione vada raccolta puri
Su questa ricchezza di interventi che ci accompagnato da questa mattina oramai
Credo ne faremo tesoro e sarà cura
Della perché nel tra terza Commissione e anche con il professor Dell'Aringa di
Ritrovare appunto il filo rosso di questa mattinata e di rendo mettono a frutto per il prossimo anno di lavoro è però anche per il prossimo rapporto sul mercato del lavoro di oggi vi ringrazio di questo
Tre la parola di saluto che volentieri noi accogliamo al Sottosegretario Polillo
Mi verrebbe da dirle una di far mi costa sono sito molto costretto nei ruoli e quindi richiedevo questo dal ministro fornendoci ADACI a come dire
Ribadito e giustamente lo ha dovuto lo ha fatto e non l'abbiamo scusato con
Con piacere le
Le linee diciamo di sviluppo le
Le che hanno condotto alla riforma
Pensionistica e quella sul mercato del lavoro
Carlo Dell'Aringa nella parte finale apposto sul piatto alcune questioni che le lei forse già ascoltato riguarda i prossimi anni che ci attendono
Con sul su alcuni snodi direi di grande preoccupazione
Ecco una un passaggio che le chiederemo ll una domanda che le porrei ma senza poi impegnato a più di tanto a me è parso questo ma lo dico pensando intervento del ministro ma in generale
è un richiamo che Carlo Dell'Aringa fatto in un suo passaggio che
Della sensazione che ci sia non una sufficiente non confermasse cioè che ci troviamo di fronte un passaggio ma non solo nazionale no cosa ne sa anche nei territori che dichiara Stura un passaggio difficile
Che richiederebbe una una capacità di governo dei processi anche di comprensione del del
Delle linee che abbiamo davanti a noi di Futuro di soluzione non adeguata
Io anch'io respiro questa sensazione
Le chiedevo se su questo che va a darmi qualche
Qualche così qualche sollecitazione che qualche sua riflessione cioè abbiamo chiari problemi io l'ho detto anche soltanto poco tempo Coco
Pochi minuti fa sono chiari demente noi l'agenda che in qualche maniera è stata disegnata anche dal ministro
Nota lo hanno lo hanno lo l'anno riproposta i nostri interlocutori che sono qui davanti che possiamo a casa loro perché questa è la casa delle parti sociali
La situazione che te e poco manchi la capacità
Del sistema e per il sistema istituzionale di
Raccogliere la sfida e di prospettare qualche soluzione non fra dieci anni ma oggi più che mai perché le questioni sono davanti a noi sempre più recenti
Non voglio impegnato a più di tanto il sottosegretario perché insomma da un saluto farsi pestare qualcos'altro fa
Grazie o spero ordini
Cioè anzitutto volevo dire anch'io sono voluto ho chiesto di partecipare a questa vostra riunione per testimoniare un po'l'importanza che io ma non solo io ma
Pressione tutto il Governo attribuisce un rapporto di questa densità
E spiegheremo comporlo vivo rispondo subito alla domanda dicendo che anch'io ho questa sensazione
Sulla capacità sulla governance ancora incompleta dei processi che
Attribuisco essenzialmente al fatto che l'orizzonte di questo Governo un orizzonte molto limitato
E che quindi la partita si giocherà nella prossima legislatura
Perché aveva abbiamo bisogno di un tempo abbastanza adeguato opere
Che cosa ha fatto questo Governo fino adesso ha operato in una situazione di emergenza e ha seminato alcune cose sperando che questa semina posso produrre dei risultati
Con i i tempi e le stagioni giuste perché c'è anche un problema di stagioni
La mia non vuole estromettere un'interferenza il tema oggi uno dei temi centrali posto all'ordine del giorno del Governo il tema della produttività come sapete
Produttive che significa produttività totale dei fattori che produttività aziendale sono due cose che vanno di pari passo e che hanno processo cumulativo lo uno sull'altro questo era un po'la cosa che io volevo sottolineare
Non è un'interferenza delle competenze del mese il mentre il Ministero dell'economia e finanze
Ha fatto a realizzato un equilibrio strutturale dei conti pubblici nella finanza pubblica siamo assolutamente consapevoli che qualsiasi miglioramento del tono
Della finanza pubblica non può che derivare ormai da una ripresa della crescita se non avremo crescita nei prossimi giorni l'unica cosa nei prossimi mesi nei prossimi unica cose potremmo fare
è gestire questa scarsità di risorse che abbiamo ma non certo poter dare un impulso a nostra volta alla crescita complessiva del Paese quindi siamo un po'
Con un cane che si morde la coda e quindi ecco perché l'interesse perché la produttività perché la produttività
Ridiventa la variabile indipendente che rimette in moto il sistema economico italiano io soltanto un breve accenno perché vi è un po'il quadro
Qual è il problema di fondo il problema di fondo che in Italia il meccanismo di accumulazione che ormai è bloccato queste dato da cui bisogna partire
Dati da Banca d'Italia ci dicono che ormai
Il il margine operativo lordo meglio in Italia è pari al trentatré per cento del valore aggiunto che significa o un retrocessione italiana metà degli anni Novanta
Se scompone amo questo trentatré per cento di valore aggiunto per individuare quale può essere
Il livello dell'efficienza macina del capitale cioè diamo conto che è ridotta al minimo perché su questo trentatré per cento
Pesavano oneri finanziari per circa il venticinque per cento e peso delle imposte del sessanta per cento rimane un venti per cento con cui dovremo sul valore aggiunto quindi al netto dei costi
Materie prime
Che significa che con quel venti per cento che quindi poi si riduce a un quindici dieci quindici per cento noi dovremmo fare ammortamenti e avere efficienza macinare del capitale quindi i profitti
E di fronte ad una dinamica degli oneri finanziari e di possibilità di investimenti alternativa sui titoli di Stato nato per fare un esempio che di gran lunga superiore
E questo un po'spiega perché c'è stato il blocco degli investimenti insieme a tanti altri motivi che sono le prospettive che sono
Che sono le difficoltà di di rimodulare le produzioni insomma adirà c'è proprio un dato macro
E spiega perché gli investimenti in Italia sono bloccati ormai da sei sette anni rappresentano elemento più critico del quadro macroeconomico perché ancora oggi gli ultimi dati che abbiamo noi vediamo
Che la caduta del PIL deriva essenzialmente non tanto la caduta dei consumi c'è anche quella naturalmente ma c'è soprattutto dalla caduta degli investimenti
Se non è però non diamo la possibilità se non aumentiamo l'efficienza faceva il capitale gli investimenti non si faranno e quindi era chiaro ecco la variabile dipendente ella produttività
Una produttività che inevitabilmente almeno nella prima fase per rimettere in moto il processo
Complessivo di sviluppo non poche basarsi su una più un maggiore input di lavoro a parità di costo di produzione perché l'unico modo per
Per ridurre il gruppo visto che la mancanza di investimenti non determina un incremento naturale della produttività differita
Questo è un po'il ragionamento su cui si sta architrave su cui si sta ragionando in questi tempi
Naturalmente la prima obiezione che viene dice sì ma in modo il il verrà il processo non rimettiamo in modo perché c'è carenza di domanda quindi dovremmo aumentare i consumi perché qui
Questo modo di ragionare giusto macché un ragionamento al margine cioè l'aumento della domanda
Funziona quando sistema e competitivo se il sistema non è competitivo allora bisogna aggredire lo stock dei consumi cioè produrre gli stessi beni ad un costo minore
Solo facendo questo processo di mettendo in moto questo processo inizialmente si può sperare di rimettere in moto la macchina questo un po'
Sono purtroppo i i parametri che ci sono oggi davanti io contributo credo che sia stato
Le è costato anche un grande sforzo di discussione interna
Ricentrare un po'tutta la discussione sulla produttività de dopo avere esaurito una prima fase che è stato quello di riequilibrio dei conti dei conti pubblici questa un po'il panorama
Si inserisce
Come vedete perfettamente all'interno dello sforzo fatto dal Carlo Dell'Aringa che non ci dà ulteriori elementi preziosi a sostegno della nostra elaborazione
E quindi questo spiega perché ho voluto testimoniare anche qui scusandomi di esserlo soltanto alla fine
Ma l'importanza di questo documento che costituita oggetto di ulteriore riflessione grazie a tutti
Ecco io ringrazio tutti ringrazio sottosegretario ringrazio ancora una volta Carlo Dell'Aringa per il suo contributo che ha dato ritardo di ringrazio i Consiglieri e poi voi tutti che avete
Da direi da quasi
Tre ore accompagnato questo evento grazie ancora e l'appuntamento ai prossimi appuntamenti del che nella al prossimo rapporto sul mercato del lavoro grazie ancora buona Deborah prosecuzione