Sono stati discussi i seguenti argomenti: Arabi, Democrazia, Economia, Egitto, Esteri, Euro, Islam, Israele, Libia, Medio Oriente, Obama, Rassegna Stampa, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Buongiorno visto datori di Radio Radicale sabato quindici settembre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi evidentemente
Gli assalti un po'ovunque nel mondo arabo contro le sedi diplomatiche degli Stati Uniti e di altri Paesi
Occidentali leggeremo editoriale da decidiamo dal titolo significativo i frutti amari della
Primavera araba secondo il quotidiano francese i nuovi dirigenti di questi Paesi devono dimostrare
Di non essere ostaggio degli estremisti che loro Islam è compatibile con la modernità un commento un po'o meno pessimista lo abbiamo trovato
Sull'economista del principale editoriale della settimanale uscito ieri nel ridicolo europee l'America il Medioriente
Il poliziotto del mondo non deve ritirarsi dalla Regione più pericolosa del mondo anzi d'America deve fare di più per aiutare le nascenti democrazie della primavera araba intanto il mio al Times si interroga sulla risposta tardiva
Per l'Egitto non è questo che ci si aspetta da quello che dovrebbe essere un alleato tanto più finanziato
Dagli Stati Uniti d riproporremo anche un commento di ciascuno tandem dal Washington post sui rapporti tra Stati Uniti e Israele
Obama non ha isolato l'Iran ma Israele scrive il columnist del Washington post sostenendo che il Presidente americano sta facendo il du più gioco altro tema di cui parleremo la crisi della
Zona euro lo faremo con un altro editoriale dell'Economist che parla di una possibile svolta anche se non si sa bene
Dove stanno andando i leader della zona Euro leggeremo anche un'analisi da dare al mondo a proposito delle varie proposte
Sul tavolo per un approfondimento un dell'integrazione della zona euro gli europei non sono pronti al Big Bang federale scrive il quotidiano francese
L'ultimo tema di cui tratteremo la decisione della Federal Reserve
Americana di lanciarsi in una nuova
Nuova serie di politiche di allentamento monetario
Più soldi nell'economia per il New York Times è una buona notizia per il Wall Street Journal in sostanza Ben Bernanke e la febbre hanno deciso di votare per Obama ma nel lungo periodo
Questo potrebbe essere controproducente per
L'economia reale cominciamo però da quanto sta accadendo in
Nordafrica Medioriente più in generale nel mondo arabo gli assalti contro le sedi
E i diplomatiche i simboli americani occidentali
Ricorderete l'assassinio martedì dell'ambasciatore mi dicano
A Tripoli l'assassino avvenuto nel consolato di Bengasi lo finiamo commenta quanto sta accadendo con un editoriale i frutti amari della primavera araba il titolo
Il quotidiano francese pone una serie di questioni importanti è bastato un film di propaganda oltraggiosa che ridicolizza momento girato alla Belle buona da una manciata di fanatici gli Stati Uniti per scatenare la collera della strada araba
In realtà l'assassinio dall'ambasciatore americano in Libia e gli assalti contro i simboli dell'America dimostrano ancora una volta alle manipolazioni di una
Piccola frange islamista che da tempo tenta di confiscare l'Islam
Ma c'è un problema
Quello dei depositari delle rivolte arabi per loro è arrivato il momento di scegliere da che parte stanno quello da parte dalla parte della democrazia o dalla parte di Al Qaeda e Ahmadinejad
Uno shock di odi non è uno shock di civilizzazioni ma a condizione che quelli che conducono i popoli
Difendano tutti gli aspetti della libertà così duramente conquistata durante la primavera araba compresa la libertà di parola di cui
L'insulto la blasfemia fanno parte se la primavera araba dovesse chiudersi con il trionfo di un islamismo intollerante al anti occidentale
Le democrazie inizieranno interrogarsi sul loro sostegno politico e militare rivoluzionari i nuovi dirigenti devono
Dimostrare di non essere ostaggio degli strati islamisti e che loro Islam è compatibile con la modernità altrimenti conclude del figlio daranno ragione alla
Caricatura e torto a quelli che sono pronti ad aiutarli così il quotidiano conservatore francese un commento meno pessimi stare invece lo abbiamo trovato sulle cornista il settimanale britannico uscito ieri nelle edicole europea e l'America il Medioriente il poliziotto del mondo arabo
Non deve ritirarsi dalla regione più pericolosa del mondo anzi l'America deve fare di più
Nonostante l'assassinio del suo ambasciatore in Libia la lettura che l'Economist dati questo avvenimento è che sia più accidentale che sintomatica un estremista in America girato un film altri stalinisti nel mondo arabo l'hanno strumentalizzato
Ma lungi dall'incoraggiare la violenza al governo della Libia deplorato l'assassinio di Christopher esteri France
Questo sottolinea un punto importante cioè che la primavera araba nonostante tutto il caos attuale si sta muovendo comunque nella direzione giusta in Tunisia Egitto e Libia i tiranni sono stati sostituiti da Governi eletti
Questi sono più ostili nei confronti di Israele ma esattamente tanto quanto la maggior simpatia della Turchia per i palestinesi riflette un'opinione popolare
I fratelli musulmani hanno una visione disgustosa delle donne per educazione di molto altro ma
Nel momento in cui sono
Al governo sono costretti a temperare questa visione disgustosa perché gli elettori vogliono
Più posti di lavoro il pane che la Sharia ci vorranno anni secondo l'Economist ma queste nascenti democrazie
Promettono di adottare uno stile di governo che molto più simile a quello moderato della Turchia che all'islamismo democratico della teocrazia iraniana
Fino a quel momento però l'America rimarrà essenziale affinché
La mondo arabo faccia progressi insuccesso relativo della Libia dovuto in gran parte
Alla potenza di fuoco americana l'inizio della campagna contro il regime Gheddafi era stato il Dipartimento di Stato a far capire agli alleati di Mubarak in Egitto che i giochi erano finiti
L'America è necessaria per mettere più pressioni sulle monarchie del Golfo e nelle nascenti democrazie arabe può
Dare un sostegno economico che vitale per l'economista e non si tratta tanto di idealismo ma dire alla politica pura perché Medioriente ancora crocevia dell'Islam
E dunque condizione la diplomazia americana anche nel resto del mondo dal Pakistan Indonesia dalla Nigeria le periferie di Parigi
Senza dimenticare il fatto che il Medioriente continua a fissare il prezzo della benzina nelle stazioni di servizi americane e che nella regione ci sono molti ti dei più attivi nemici dell'America incluso l'Iran
Insomma l'America deve fare di più in Medioriente non meno due questioni appaiono in questo momento trascurate a causa della politica interna americana una la disputa israelo palestinese
Su cui però non si può far molto viste
Le lezioni l'altra questione la Siria
E sul secondo sulla Siria per l'economista c'è un'alternativa all'attuale inazione proteggere i cittadini siriani applicando
Una no-fly zone sul loro Paese non è una decisione facile ma privare Bashar al-Assad dei suoi eredi dei suoi elicotteri con mitragliatrici
Potrebbe salvare migliaia di vite accelerare la fine del conflitto certo nella settimana della morte di sistemi senza in Libia
L'idea di intervenire in un altro Paese musulmano potrebbe spaventare molti americani
Ma se pensano che oggi la Libia e pericolose e violente approvate immaginare cosa sarebbe stata sua battaglia per Tripoli fosse ancora in corso
I costi umanitari e strategici dell'in azioni in Siria saranno ancora più alti lo stesso vale per il resto del Medioriente alla fine aderenza anti americana è stata curvata
A causa dei tiranni DD dei dittatori la primavera araba per contro promette di mettere il Medioriente nelle mani dei suoi cittadini offre un futuro migliore
Non ci sono garanzie ma l'America tutto da guadagnare dall'essere al cuore di questo grande risveglio così
La vede l'economista di questa settimane a New York Times invece ieri in un editoriale che ritrovate oggi sull'Herald Tribune si interroga sulla reazione
Del dell'Egitto di fronte all'attacco dell'ambasciata americana al Cairo il presidente fratelli mussulmani Mohamed Bossi
Non ha condannato quanto accaduto in più c'è stata una risposta un po'tardiva insomma per il mio Times non è questo che ci si aspetta da quello che dovrebbe essere un alleato tanto più finanziato con i miliardi di dollari
Proprio dagli Stati Uniti invece sull'altro su un'altra questione che sta tornando poco poco d'attualità l'Iran la sua corsa verso il nucleare e l'ipotesi di un bombardamento
Israeliano sul Washington post ieri c'era un intervento di ciascuna optando per dal titolo significativo l'abbandono Obama non ha isolato l'Iran come dice ma Israele
E che l'Autan era si lancia in una dura accusa la politica di Obama è quella del doppio gioco
Certo c'è un impegno retorico fermare l'Iran ma le azioni quotidiane dell'Amministrazione Obama stanno permettendo all'Iran di diventare una potenza nucleare
L'Amministrazione non si muove per contro insiste affinché Israele non si muovano in attacchi le installazioni nucleari iraniane
In questo modo sta chiudendo una delle poche finestre di opportunità per un attacco di successo risultato dalla sua nascita sei decenni fa Israele non è mai stato così lontano dal suo più vicino alleato così da vede
Cravotta Hammer sul Washington posto torniamo sull'Economist
Che questa settimana si occupa anche negli editoriali della crisi della in zona euro interrogandosi visto quanto accaduto negli ultimi giorni se siamo a una svolta un cambio
Del gioco il leader della zona euro anno supportato hanno girato un angolo ma non è chiaro verso dove
Scrive l'Economist quando i libri di storia cacceranno l'evoluzione della crisi dell'euro settembre due mila e dodici signora all'inizio di un nuovo capitolo
Negli ultimi giorni si sono viste mosse decisive da parte dell'apparato europeo il dodici settembre la Germania ha dato il via libera al meccanismo l'opera di stabilità lo stesso giorno la Commissione ha proposto di trasferire la supervisione bancaria la Banca centrale europea primo passo verso un'unione bancaria
La scorsa settimana l'abc annunciato un programma di acquisti di bond per i Paesi in difficoltà anche se a certe condizioni prese insieme queste misure
Segnano un grande cambiamento al meglio costituiscono le fondamenta di un'unione monetaria più sostenibile
La speranza è che questo segni l'inizio della fine della crisi dell'euro il miglior scenario possibile che la promessa della vicenda Asti da sola far scendere i tassi d'interesse dei Paesi periferici
Spingendo i mercati del debito verso un ciclo positivo ma anche se Spagna e poi Italia saranno costrette a un salvataggio ora ce la chiara sensazione
Che
Si può essere ottimisti e fiduciosi
Quello messo in piedi forse
Un piano meno elegante di quello di Alexandre Benetton per assumere i debiti degli Stati
Americani nel mille settecentottantanove ma alcuni ritengono che ora ci siano tutti gli ingredienti necessari per una soluzione alla crisi della zona euro purtroppo però avverte l'economista
Ci sono un sacco di cose che possono ancora andar storte
Una su tutte cosa succederà se un Paese sotto assistenza dalla BCE non rispetterà gli impegni sulle riforme se la BCE dovesse decidere di interrompere gli acquisti di bond precipitare bel panico dei mercati esattamente ciò che dovrebbe
Prevenire in caso contrario ma sarebbe debito potenzialmente impossibile da ripagare questo spiega le tensioni interne alla BCE con la Bundesbank disse schierata contro nuovo programma
Inoltre per evitare altri tensioni interne la BCE potrebbe decidere di non agire più per allentare la sua politica monetaria nonostante le prospettive economiche della Regione stiano peggiorando
Il problema è che queste tensioni quelle politiche tra la BCE la Bundesbank sono inevitabili e lo rimarranno fino a quando le azioni dalla Banca centrale europea
Saranno un sostituto di progressi politici più espliciti ci espliciti sull'integrazione ecco perché i responsabili politici europei
Germania Francia in testa dovranno essere all'altezza della loro banca centrale devono dare rapidamente il loro accordo regoli comuni di super visioni finanziarie preparare piani incredibili
Per un fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie di garanzia sui depositi
Devono anche trovare altri modi per condividere i rischi di bilancio
E dovranno spiegare la loro grande strategia agli elettori che meritano di essere consultati su un cambiamento tanto profondo
Alla fine conclude l'economista la sopravvivenza dell'euro dipende dal sostegno politico a favore di un'unione economica e finanziaria questa sarà l'unica vera svolta così
La vede
Il settimanale e a proposito di questa
Unione economica finanziaria nel mondo oggi pubblica un'analisi interessante soprattutto nella settimana in cui
Accusano nel Barroso ha lanciato l'idea di una federazione di Stati nazione e il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha pubblicato alcune domande
Ai leader in vista della maggiore integrazione della zona euro gli europei non sono pronti al Big Bang federale constata le Monde fare dell'Europa una federazione in generale decollo riterrebbe impossibile
Non si può fare una molletta federale con le uova sode che sono le vecchie Nazioni dell'Europa diceva dei gol
Decenni più tardi e proprio salto federale che viene invocato per riparare i malfunzionamenti dell'unione monetaria costruita senza unione politica
Ma il Big Bang federale non è possibile perché i dirigenti europei non sono favorevoli e nemmeno le opinioni pubbliche occorre creare delle vie di mezzo per avanzare questo quanto constata un diplomatico europeo probabilmente francese supremo perché alla fine
I Ministri delle finanze del dell'euro ieri iniziali così a Nicosia procedono per tappe a Cipro si è parlato di unione bancari un progresso verso l'integrazione finanziaria
Tutte le banche della zona euro dovrebbero essere sottoposto sotto poste alla supervisione unica della BCE sola vera istituzione federale
Prima di andare oltre
Occorrerà attendere le prime conclusioni del rapporto di Amanda rom poi durante il vertice europeo del diciotto diciannove ottobre giovedì il Presidente del Consiglio europeo ha suggerito di andare verso un bilancio centrale della zona euro che dovrebbe aumentare i trasferimenti tra Stati ma con un controllo maggiore sulle loro scelte di bilancio
è un modo per riconciliare quelli che non vogliono alcun Big Bang federale come i francesi quelli che rifiutano una motorizzazione del debito con mi tedeschi nel documento Barron poi però non viene citata la parola federalismo è il Presidente dalla Commissione Barroso che ha usato
Dire la parola
Vietata federalismo mercoledì davanti all'Europarlamento chiedendo una federazione di Stati nazione
Predicando una riforma dei trattati Barroso si avvicina così alla visione di Angela Merkel che vuole l'instaurazione di di un'unione politica
Disperazione federale attorno a un Parlamento con poteri rafforzati questa visione però continua a spaventare un Paese
La Francia giacobina scrive le monde si scopre
Perché gli europei non sono pronti al Big Bang federale
Nel frattempo a proposito di crisi della zona euro ma non solo la Federal Reserve americana a deciso
Di muoversi
Annuncia il nuovo programma
Compra bomba per iniettare soldi nell'economia non come fa la BCE che neutralizza i bond pubblici che compra
Risultato per il New York Times una buona notizia
Scrive scrive il quotidiano liberal di New York imprenditoriale dal titolo la febbre fa la sua mossa
Se l'economia non si riprenderà sarà difficile dare la colpa alla Federal riserve Ben Bernanke ha compiuto passi decisivi giovedì per rilanciare l'economia americana promettendo di comprare ottantacinque miliardi di dollari di assetto fino alla fine dell'anno
E di continuare iniettare denaro nell'economia fino a quando il mercato del lavoro non migliorerà sostanzialmente
La natura aperta del piano nel fatto che sia legato e i posti di lavoro sono cambiamenti benvenuti rispetto i passati interventi che avevano avuto un effetto sporadico
Sulla sull'economia
Questo nuovo approccio funzionerà nessuno lo sa di certo perché in buona parte sperimentale scrive il New York Times qualche sicure che responsabili della politica di bilancio al congresso non sono riusciti ad adottare le politiche di stimolo all'economia che erano necessarie
In gran parte perché i repubblicani hanno rifiutato di prendere in considerazione misure come l'assunzione di insegnanti la costruzione di scuole altri stimoli strumenti per creare posti di lavoro insomma economia ha bisogno di più aiuto di quello che la Fed può fornire
Ma l'affetto e deve essere applaudito perché fa quello che può così la vede
Il mio al Times quotidiano
Che sostiene o vanno in questa
Campagna per le presidenziali dalla colpa repubblicani il sospetto però e che
Bernanke abbia agito proprio a favore di Obama e in chiave elettorale del sospetto sollevato dal Wall Street Journal in un editoriale dal titolo Bernanke senza confini il Presidente della fetta indossato il cappello del suo partito
Con il suo programma e limitato di
Allentamento monetario la mossa è andata ben oltre le aspettative di Wall Street il Wall Street Journal però a dubbi quanto la possibilità che possa aiutare l'economia reale
Nel lungo periodo i cittadini due le due operazioni precedenti
I quantitativi Issing vista la prossimità delle elezioni presidenziali la mossa dalla fede non può essere separata dalle sue implicazioni politiche Bernanke ha negato che ci siano motivazioni politiche
Ma ce li hanno questa operazione che migliorerà il clima economico nel breve periodo
Ha sicuramente fornito al Presidente Obama un qualche tipo di contributo per la sua rielezione
Il paradosso però sottolinea Wall Street Journal è che lanciando un'operazione storica e illimitata Bernanke ammette anche quanto l'economia Obama Bernanke sia a terra
La Casa Bianca può dirlo quel che vuole quattro anni dopo la crisi finanziaria la fede sta ammettendo che la ripresa non c'è mancano i posti di lavoro le politiche passate non hanno aiutato la classe media
Ci fermiamo ad Anelka rétro buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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